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Alla cortese attenzione S.E. Dott.ssa Federica Guidi Ministro dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico Via Vittorio Veneto, 33 00187 Roma (Italia) E p.c. Prof. Claudio De Vincenti Viceministro dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico Via Vittorio Veneto, 33 00187 Roma (Italia) Roma, 24/7/2014 Oggetto: D.L. 91/2014 “Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea” (cd. DL Competitività) emendamento impianti essenziali Sicilia – eliminazione macro-zone Sicilia e Sardegna. Egregio Ministro, apprendiamo con sorpresa che, nell’ambito dell’iter di conversione del D.L. 91/2014 “Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea” (cd. DL Competitività), attualmente in discussione al Senato, è stato approvato in Commissione Industria un emendamento che prevede che le unità di produzione di energia elettrica, con esclusione di quelle rinnovabili non programmabili, di potenza superiore a 50 MW ubicate in Sicilia, sono considerate risorse essenziali per la sicurezza del sistema e che la relativa produzione sia remunerata di fatto in modo amministrato sulla base di modalità e criteri stabiliti dall’Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico (AEEGSI). Senza entrare nel merito delle ragioni dell’emendamento, evidenziamo con forza la nostra forte contrarietà di principio ad interventi di natura normativa, quali quelli sopra delineati, che - in assenza del minimo confronto con gli stakeholder del settore e di analisi condivisa dei presupposti e degli effetti - vadano a stravolgere il funzionamento e l’articolazione del mercato elettrico, esautorando de facto le attribuzioni e le funzioni dell’Autorità amministrativa competente. Nel caso di specie peraltro l’intervento proposto avrebbe l’effetto di eliminare le dinamiche concorrenziali in Sicilia tradendo in modo evidente il percorso di liberalizzazione ed apertura al mercato del settore elettrico, avviato con la Direttiva Comunitaria 96/92/CEE, recepita in Italia con il decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 (c.d. Decreto Bersani), così come l’affidamento degli operatori nazionali ed internazionali che in tale mercato hanno effettuato rilevanti investimenti. Per tali ragioni, ove la misura divenisse legge, da una parte il conflitto con la disciplina comunitaria porterebbe con ogni probabilità all’apertura di una procedura di infrazione nei confronti del nostro Paese, dall’altra la lesione degli interessi degli investitori ingiustamente pregiudicati determinerebbe un contenzioso amministrativo articolato e diffuso. Per le ragioni sopra esposte auspichiamo che la disposizione venga stralciata dal testo del provvedimento. Grati per la Sua attenzione, inviamo distinti saluti. Il Presidente Chicco Testa