Samantha Power, vacanze a Palazzo Sasso con un pensiero alla

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Samantha Power, vacanze a Palazzo Sasso con un pensiero alla
17/07/2008
Samantha Power, vacanze a Palazzo Sasso con un pensiero alla Casa Bianca
Era alla ricerca di una mèta da favola Samantha Power l’ex braccio destro di Barack Obama, per scappare, non solo
fiscicamente, dalle sempre roventi questioni politiche americane in vista del voto di novembre. E allora sei giorni in una
superior suite dell’hotel Palazzo Sasso di Ravello (cinque stelle deluxe) ed ecco accontentata la beniamina di giornali
e televisioni di tutta America. Tutor di Obama sulle questioni di politica estera dal 2005, la Condoleeza Rice del leader
democratico d’America è rimbalzata agli onori della cronaca per le dimissioni presentate lo scorso marzo, nel pieno
della campagna elettorale che metteva di fronte Obama e la Clinton, dopo aver dichiarato ad un giornale scozzese che
“Hillary è un mostro, pronta a tutto pur di ottenere la candidatura”. Allora sicuramente nessuno a Palazzo Sasso le
avrà parlato della cittadinanza onoraria che Hillary Clinton ricevette a Ravello (nella foto in basso) nel 1994... Ma la
Power in realtà s’è dovuta dimettere per aver commesso un atto ancor più grave, che ha messo in seria discussione la
credibilità del suo leader. In quello stesso giorno, alla Bbc, dichiarò che Obama, una volta eletto presidente, non si
sarebbe affidato ai piani sull’Iraq. Cioè non avrebbe disposto il ritiro delle truppe da Baghdad, al contrario di quanto
aveva detto in campagna elettorale su un punto, l’Iraq, che è quello che più lo differenziava da Hillary. Professore alla
Kennedy School di Harvard e vincitrice del Pulitzer per il suo libro contro i genocidi, Samantha Power ha appena
pubblicato una biografa intellettuale di Sergio Viera de Mello, l’idealista e alto funzionario delle Nazioni Unite ucciso a
Baghdad, convinta che l’America abbia il dovere morale di intervenire anche militarmente per prevenire massacri
etnico-religiosi e violazioni di diritti umani, ma sempre nel rispetto del diritto e delle istituzioni internazionali. La sua
permanenza a Ravello, tra escursioni in barca lungo la Costa d’Amalfi, i match tennistici con il personal trainer
Gerardo Sorrentino e le serate mondane nei ristoranti stellati della “Divina”, un po’ assomiglia a quella di una delle più
grandi donne che l' America non ha mai dimenticato, Jacqueline Kennedy, che scelse Ravello per le sue vacanze
nell’estate del 1962. Oggi come allora, e nonostante l’attuale crisi del dollaro o i danni d’immagine provocati
dall’emergenza rifiuti, la Città della Musica continua ad essere mèta irrinunciabile per tanti dei più noti personaggi della
cultura, della politica e dello spettacolo d’oltreoceano.
Emiliano Amato