International Cooking Tradition: a Palermo una settimana coi sapori

Transcript

International Cooking Tradition: a Palermo una settimana coi sapori
International
Cooking
Tradition: a Palermo una
settimana coi sapori del
mondo
E’ iniziata sabato 5 e si concluderà domenica 13 settembre la
rassegna gastronomica internazionale, inserita nell’ambito del
Food Fest del capoluogo siciliano.
Appuntamento siciliano con la rassegna gastronomica
International Cooking Tradition, jn occasione del Palermo Food
Fest. L’importante evento, organizzato dal Maestro pasticciere
Massimo Giambelluca, referente estero della Federazione
Italiana Pasticceria, responsabile Fip Sicilia Occidentale e
ambasciatore Aigs, vede la presenza di oltre 21 nazioni
rappresentate da masterchef internazionali e pluripremiati.
Fra i partecipanti, Jovica Djurdjevic Jole dalla Svizzera che
vanta ben 29 ori e 1 argento in competizioni internazionali di
pasticceria; inoltre, Iwona Niemczewska dalla Polonia, Daniel
Ayton dall’Inghilterra, Milos Lachkovic Slovacchia, Vaselina
Slavcheva Bulgaria, Majlinda Nikol Brakaj Lussemburgo,
Jonathan Perruche Francia. La nutrita delegazione rumena è
composta, tra gli altri, da Iulia Dragut, Radu Zarnescu,
Ovidin Cheabac, la blasonatissima delegazione israeliana
composta dai MasterChef Jack Hazan, Oden Abu Elhawa, Jossie
Elbaz, Leon Menachem, Moshe Alkobi.
A queste si aggiungono le delegazioni più nutrite e giovani
dell’evento: Serbia e Corea del Sud. Altri arrivi sono
previsti nei giorni a venire. L’Italia è presente con nomi
illustri: Rosario Maltese, Mario Savona, Salvatore Ragona,
Nino Mineo, Mariella Cascio, Rosy Badalamenti, che qualcuno
definisce “gli occhi più belli della Fip” e ancora Ninu ‘u
ballerino, indiscusso re dello street food palermitano reduce
dai trionfi raccolti all’Expo che vanta nel suo palmares ben
475 riconoscimenti internazionali.
Presenza di peso, e non solo in senso metaforico, quella della
Nip, Nazionale Italiana Pizzaioli, 5 volte nel Guinness dei
primati, l’ultima per aver realizzato, il 20 giugno all’Expo,
la pizza più lunga del mondo: 1595 metri di pizza preparata in
diretta in un unico pezzo e poi tagliata e distribuita ai
visitatori. Alla manifestazione partecipano anche la Compagnie
des Mosquetaires D’Armagnac – Escardon Mediterraneé, la Chaine
des Rotisseurs – Baillage Palermo e la Chaine des Rotisseurs –
Baillage Trapani.
La presenza di tanti Paesi conferisce all’evento un
significato e un valore molto più profondo di quello meramente
gastronomico: c’è un aspetto giocoso e gioioso, perché tra i
fornelli si respira aria di festa, c’è un aspetto goloso
perché i sapori del mondo sono alla portata dei numerosi
visitatori che hanno modo di assaggiare piatti sconosciuti, di
scoprire gusti insoliti e di conoscere e apprezzare le cucine
degli altri. C’è, inoltre, un aspetto squisitamente culturale
ch’è dato dallo scambio reciproco, ma c’è un aspetto sociale e
umano che è, forse, il più rilevante. In un tempo in cui il
mondo è attraversato da venti di guerra, quest’evento dimostra
come il cibo e la tavola siano strumenti di dialogo e di
accoglienza.
A. M.