Speciale - ZWP online
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le cia NE e sp U lo RIB o n T ter NE n i l’ E Al YGI H Anno VII n. 7+8 Luglio-Agosto 2011 Studi & Ricerche I DENTI NELLA RICERCA ANTROPO -PALEOPATOLOGICA Con questo servizio prende il via una serie di articoli di paleoanatomopatologia odontostomatologica a cura di Ezio Fulcheri, docente a Genova e Torino. > pagina 6 Fuori dall’Aio il socio che fa una pubblicità disdicevole In una lettera inviata ai colleghi, il presidente Aio Delogu “prende di petto”, per così dire, il grave problema della (brutta) pubblicità odontoiatrica. Dopo aver premesso che “la possibilità per i professionisti di divulgare le proprie capa- cità attraverso la pubblicità non implica la libertà di arrecare un danno irreparabile all’immagine della categoria e al futuro della professione” e di ritenere “rischioso per l’intera categoria DT pagina 2 Andi denuncia all’Antitrust Groupon Italia A giudicare dalle tante mail giunte in redazione ed all’indirizzo del Presidente Nazionale Andi Gianfranco Prada, la notizia data nel numero scorso di ANDI Informa on-line della volontà di Andi di intraprendere azioni legali a tutela della professione contro i dentisti che sviliscono la professione attraverso messaggi pubblicitari non è passata certamente inosservata. DT pagina 2 Al San Raffaele di Milano un nuovo Corso di Laurea Presso l’Università VitaSalute San Raffaele di Milano, è stato istituito il nuovo Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria, articolato in 6 anni. DT pagina 7 adv pro argin_sistema completo_102x50:Layout 1 21-09-2010 Colgate Sensitive® Pro-Sollievo™ dentifricio è un Dispositivo Medico n° 0483. Leggere attentamente il foglio illustrativo e le istruzioni d’uso. Colgate Sensitive® Pro-Sollievo™ pasta desensibilizzante per lucidatura è un Dispositivo Medico. Leggere attentamente il foglio illustrativo e le istruzioni d’uso. IL TUO PARTNER NELL'IGIENE ORALE www.colgateprofessional.it Trends Euro 3,00 Comunicazione & Pazienti TRATTAMENTO PARODONTALE IL GIUSTO MODO DI COMUNICARE CON IL LASER A DIODI CON IL PAZIENTE Il concetto dell’utilizzo dei laser dentali per il trattamento della malattia parodontale suscita forti reazioni nella comunità scientifica. Il punto della situazione in questo articolo. > pagina 9 Per instaurare un dialogo vero e proprio, anche in Odontoiatria bisogna tener conto di una serie di questioni che, per quanto semplici possano sembrare, sono molto importanti. > pagina 23 Una professione odontoiatrica compatta rafforza l’Ente di Previdenza (Enpam) “L’Enpam, casa di tutti i medici e odontoiatri italiani”, per dirla con Eolo Parodi, suo Presidente, ha una mission previdenziale che va difesa contro qualsiasi attacco strumentale volto a minacciarne ingiustamente l’immagine e la credibilità. Il previsto rispetto dell’orizzonte temporale trentennale per l’equilibrio dei bilanci deve necessariamente trovare la gradualità applicativa, ai fini del rispetto dell’equità intergenerazionale”. Parla chiaro Giuseppe Renzo, Presidente CAO, Commissione Albo Odontoiatri della FNOMCeO, al termine dell’incontro dei Presidenti CAO all’Enpam (Roma, 10-11 giugno). “Non è casuale che questa riunione si svolga qui. Anzi, la presenza in questa sede – ha detto Renzo – è significativa perché testimonia ed esalta il ruolo degli odontoiatri nella Fondazione previdenziale”. All’incontro, oltre a Parodi, hanno preso parte anche il Vice-Presidente vicario Alberto Oliveti, il Vice-Presidente Giampiero Malagnino, odontoiatra, il direttore generale Alberto Volponi in una due giorni intensa per interventi e contenuti, a segnare un “momento storico”, come l’ha definita Salvatore Rampulla, presidente CAO di Bolzano, nonché Segretario Generale AIO. Visibilmente emozionato, 12:23 Pagina Parodi ha ripetuto più volte, all’indirizzo della platea “Cari colleghi, cari colleghi”, puntualizzando, come suo solito, la posizione dell’Enpam rispetto ad alcune mire non ben delineate, al momento, sul bilancio in attivo e sul patrimonio della Fondazione: “La politica sta cercando uno specchio per dimostrare che esiste. Ma noi sappiamo che dobbiamo crescere insieme: stiamo lavorando al nuovo Statuto, ce la mettiamo tutta per farcela, vi verremo incontro al massi- mo. Ci attaccano? Ho sempre avuto paura dei fessi non degli intelligenti. Sto sul viale del tramonto, ma vorrei vedere l’unità di tutti i medici e odontoiatri, l’obiettivo che mi sono dato nella vita”. Linee-guida per il consolidamento della Fondazione Oltre all’equità intergenerazionale, ecco i punti fermi di Renzo: “Ringrazio l'assemblea dei presidenti CAO per aver condiviso i principi. Come per le altre Casse previdenziali dei professionisti, la natura privatistica dell’Enpam va riaffermata nei confronti di qualsiasi ipotesi di rientro nell’alveo pubblico. DT pagina 4 Giuseppe Renzo. 2 News e Commenti Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Editoriale Terapie offronsi Italian Edition Andi denuncia all’Antitrust Groupon Italia per le “svendite” di prestazioni odontoiatriche offerte sul sito a prezzi scontati DT Letto su Groupon: “Soli 39 euro invece di 120 per un’otturazione con ricostruzione estetica dello stesso colore del dente. O in alternativa, per una pulizia dentale. Ancora: “Soli 96 euro invece di 300 per uno sbiancamento dei denti completo con la lampada a Led professionale. Allo studio del dottor X (seguono nome e indirizzo) il sorriso è di moda…”. Per colpa di una legge interpretata disinvoltamente, complice la sindrome della poltrona vuota che aleggia come un fantasma in molti Studi, i messaggi pubblicitari dei dentisti hanno ormai raggiunto una varietà e fantasia di contenuti e numero, da far invidia ai pubblicitari di professione. È grazie anche al proliferare del fenomeno che l’Aio, come si legge nelle pagg. 1 e 3, ha deciso di prendere fermamente le distanze da quei soci che vanno oltre la deontologia e il buon gusto, ricorrendo a forme di pubblicità disdicevoli per attirare o mantenere pazienti. Al di là degli anatemi e delle diffide di Ordini e Sindacati, al di là delle sentenze, forse l’osservazione più convincente deriva dal confronto tra quello che succederebbe se altre specialità mediche imboccassero la strada percorsa da ormai molti odontoiatri, ossia la pubblicità delle loro prestazioni. È pur vero che il medico dentista, lo si è detto e lo si continua a ripetere in varie circostanze, è il titolare di una microimpresa (lo Studio odontoiatrico), e che quindi deve saper pensare da imprenditore, altrimenti rischia di fare una brutta fine economicamente parlando. Ma è pur vero che anche altre specialità sono caratterizzate da fior di Studi, con fior di costose attrezzature (basta pensare ad un oculista) e personale. Ma vi immaginate il dermatologo promettere suadente due ispezioni dettagliate dell’epidermide al costo di una, il cardiologo proporre l’affare di un elettrocardiogramma al 50 per cento, un ginecologo effettuare “in offerta” uno striscio vaginale o l’oculista ispezionare due retine al prezzo di una? Detto così, mi rendo conto, appare paradossale, considerazioni da fantamedicina, ma anche in altre discipline, può esserci, se non la sindrome della poltrona, quella della sala di aspetto, vuota. Per fortuna stanno prendendo piede forme pubblicitarie indirette che non presentano particolari problemi deontologici, in quanto l’aspetto propagandistico, per così dire, si fonde fino a venirne nobilitato con quello della comunicazione medico-paziente. Massimo Boccaletti pagina 1 Una presa di posizione che la categoria aspettava da tempo, stanca di essere penalizzata da chi pensando di rispettare la legge non rispetta quanto deontologia ma soprattutto etica professionale impongono. “È ora di finirla”, aveva dichiarato il Presidente Nazionale Andi Gianfranco Prada dopo aver visto le ultime proposte commerciali di dentisti attraverso il sito di offerte Groupon. “Se la legge permette ai dentisti italiani di pubblicizzare le proprie prestazioni come vendessero zucchine – aveva commentato Prada – la nostra etica e deontologia medica non lo ammette. Le nostre cure non possono essere pubblicizzate con strumenti e messaggi che vanno bene per vendere uno yogurt, un televisore, una cena al ristorante. Messaggi che sminuiscono la nostra professione oltre a dare spesso informazioni inesatte ai cittadini”. L’impegno di Andi verso i dentisti italiani era stato quello di coinvolgere il proprio ufficio legale per valutare quali azioni si potevano mettere in campo per tutelarli. Ufficio legale che ha confermato la possibilità di denunciare i colleghi per concorrenza sleale e sviamento di clientela ma ha anche consigliato di intervenire sull’Antitrust oltre a diffidare la Groupon nel pubblicare le offerte dei dentisti. Sul fronte diplomatico poi l’Associazione tenterà anche di sensibilizzare le associazioni dei consumatori, anche se schierate con il sito, informandoli sui rischi per la salute dei cittadini che ottengono uno sbiancamento a 30 euro e sul come sia impossibile per i pazienti verificare che quanto proposto dal dentista sul sito sia poi realmente eseguito. Andi invierà una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza del Mercato verso Groupon Italia per abuso di posizione dominante e pubblicità ingannevole chiedendo all’Autorità di intervenire al fine di ripristinare il corretto “gioco delle concorrenza e legittima informazione al cittadino paziente”. Comunicato Stampa Andi Fuori dall’Aio il socio che fa una pubblicità disdicevole DT pagina 1 che alcuni colleghi pubblicizzino l’attività tramite spot radio e tv, volantinaggio, e-mail, banner, cartelloni pubblicitari al pari dei più comuni prodotti commerciali (detersivi, pizze, autovetture, bevande)”, Delogu afferma che “l’Aio non si riconosce in questo tipo di forme pubblicitarie e stigmatizza con forza tali comportamenti”, ricordando che “i servizi da noi erogati sono prestazioni d’opera intellettuale e che non possono essere sottoposti alle leggi del mercato e della concorrenza”. Una riabilitazione odontoiatrica – tuona – non può essere venduta al dettaglio come si fa con dei prodotti commerciali”, pena la mercificazione della professione, che “diventerà sempre meno libera ed a fronte di maggiori competenze e responsabilità, sempre più povera”. Di conseguenza, afferma il presidente, “è giunto il momento della responsabilità e di comportarci come una categoria unita e lungimirante che non guarda al guadagno nell’immediato, ma alla tutela del proprio futuro. Per questo motivo – continua – con l’approvazione dell’Assemblea dei soci, Aio pone un vincolo di rispetto del decoro nel messaggio informativo ai pazienti, come valore aggiunto del socio Aio. Chiunque non rispetti tali principi può ritenersi non più appartenente alla Associazione”. Premesso che essa non intende sostituirsi agli organismi istituzionali di controllo e disciplina, ma dare con forza il buon esempio, “il nostro sindacato non fornirà più la sua assistenza e non accetterà più come soci i colleghi che inseriscono pubblicità sanitaria in network che promuovono un messaggio in piattaforme di compravendita e che offrono ai ‘pazienti’ la possibilità di ‘acquistare’ una ‘terapia’ a prezzi promozionali scontati all’inverosimile”. La lettera conclude con l’invito ai colleghi a segnalare i casi di abuso “in quanto l’Aio può fungere da tramite nell’informare gli organi competenti, allo scopo di tutelare la categoria”. Comunicato Stampa Aio Contributo a fondo perduto Anche per genitori medici e odontoiatri libero-professionisti Sei un/una libera professionista, una/un lavoratore autonomo o un/una titolare di impresa individuale e collettiva e desideri un miglior equilibrio tra vita privata e vita professionale? La Commissione Pari Opportunità dell’OMCEO di Torino rende noto che, grazie alla Legge 8 marzo 2000, n. 53 (Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle città) si può ottenere un contributo a fondo perduto fino a max 35.000 euro per l’inserimento di una figura di sostituzione parziale o totale per un periodo di 12 mesi, eventualmente frazionabili su un arco temporale di 24. DT pagina 3 International Imprint Licensing by Dental Tribune International Publisher Group Editor Managing Editor DT Asia Pacific Editors Claudia Salwiczek Editorial Assistant Yvonne Bachmann Copy Editors Sabrina Raaff Hans Motschmann Daniel Zimmermann [email protected] +49 341 48 474 107 International Editorial Board Dr Nasser Barghi, USA – Ceramics Dr Karl Behr, Germany – Endodontics Dr George Freedman, Canada – Aesthetics Dr Howard Glazer, USA – Cariology Prof Dr I. Krejci, Switzerland – Conservative Dentistry Dr Edward Lynch, Ireland – Restorative Dr Ziv Mazor, Israel – Implantology Prof Dr Georg Meyer, Germany – Restorative Prof Dr Rudolph Slavicek, Austria – Function Dr Marius Steigmann, Germany – Implantology Anno VII Numero 7+8, Luglio-Agosto 2011 Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005 Direttore responsabile Massimo Boccaletti Editore TU.E.OR. Srl - Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Tel.+39 011 0463350 - Fax +39 011 0463304 www.tueor.it - [email protected] Sede amministrativa Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Amministratore Patrizia Gatto [email protected] Coordinamento tecnico-scientifico Aldo Ruspa Torsten Oemus Publisher/President/CEO Sales & Marketing Director of Finance & Controlling Marketing & Sales Services License Inquiries Accounting Business Development Manager Project Manager Online Executive Producer Torsten Oemus Peter Witteczek Matthias Diessner Dan Wunderlich Nadine Parczyk Jörg Warschat Manuela Hunger Bernhard Moldenhauer Alexander Witteczek Gernot Meyer Comitato scientifico Gian Carlo Pescarmona, Claudio Lanteri, Vincenzo Bucci Sabattini, Gianni Maria Gaeta, Giancarlo Barbon, Paolo Zampetti, Georgios E. Romanos, Marco Morra, Arnaldo Castellucci, Alessandra Majorana, Giuseppe Bruzzone Comitato di lettura e consulenza tecnico-scientifica Luca Aiazzi, Ezio Campagna, Marco Del Corso, Luigi Grivet Brancot, Clelia Mazza, Gianna Maria Nardi, Giovanni Olivi, Franco Romeo, Marisa Roncati, Randal Rowland, Franco Tosco, Anita Trisoglio, Roly Kornblit Contributi P. Biancucci, R. Boano, A. Bracco, R. Coniglio, U. Covani, G. Freedman, E. Fulcheri, A.M. Genovesi, A. Giacalone, F. Goldberg, D. Izquierdo Hänni, A. Lofano, L.A. Marino, G.M. Nardi, O. Notaristefano, A. Polimeni, E. Polizzi, R. Rizzo, S. Sabatini, G.Sorgente, D. Zimmermann Coordinamento editoriale Cristiana Ferrari Grafica e impaginazione Angiolina Puglia Hanno collaborato Enrica Casalegno, Stefania Dibitonto, Alessia Murari, Francesco Pesce, Carla Ragni, Chiara Siccardi Traduzioni scientifiche Cristina M. Rodighiero © 2011, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. 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La sostituzione può comportare l’introduzione di una nuova risorsa oppure l’incremento dell’impegno orario di un dipen- dente assunto a tempo parziale. È previsto un punteggio addizionale in presenza di figli fino 3 anni, come pure in presenza di particolari carichi di cura. Tra i soggetti finanziabili soddisfatti in via prioritaria coloro la cui media del reddito imponibile, dichiarato negli ultimi due anni antecedenti la domanda, non sia superiore a 70 mila euro. Il bando è in scadenza il 13 luglio 2011. Riportiamo il caso, conclusosi con successo, di una mamma odontoiatra che ha beneficiato dell’applicazione della Legge 53. Una favola a lieto fine Il progetto “mamma odontoiatra” C’era una volta… la bella odontoiatra nel bosco, che piange perché costretta a lasciare soli i suoi bambini mentre si inoltra nella boscaglia per trovare di che sfamarli. Ma la fata turchina con la bacchetta magica fa arrivare un’altra odontoiatra per aiutarla e così vissero tutti felici e contente! Non è una favola, ma una storia vera. Informata da Sabina Rosso – titolare dell’Agenzia “About Job” (che da circa 10 anni si occupa di consulenza e fattibilità di progetti oltreché dell’individuazione del migliore profilo per sostituzioni totali o parziali) –, Nadia Casciano, odontoiatraimprenditrice e anche madre, ha stipulato nell’ottobre 2008 un accordo con l’Ordine dei Medici di Torino per il progetto “Una mamma odontoiatra”. Grazie alla mediazione di Bartolomeo Griffa, Presidente CAO, e di Patrizia Biancucci, in qualità di Coordinatrice Commissione Pari Opportunità, il Presidente dell’Ordine Amedeo Bianco aveva infatti accolto di buon grado la richiesta della Casciano, preliminare alla richiesta di finanziamento. Citiamo uno dei passi più significativi dell’accordo: “[…] Convengono che il progetto presentato da Nadia Casciano ha valenza di azione positiva di flessibilità e favorisce la conciliazione lavoro-famiglia. L’Ordine dei Medici Chirurgi e degli Odontoiatri della Provincia di Torino dà quindi pieno appoggio alla realizzazione del progetto affinché l’esperienza costituisca un precedente incoraggiante per altri Dottori iscritti all’Ordine con le medesime esigenze di conciliazione”. Avviato il 23 novembre del 2009 e terminato il 22 gennaio 2011, l’accordo ha dato un doppio risultato: ha consentito alla Casciano di dedicare più tempo alle figlie Assia e Alessia, mentre la sostituta, Savio, ha avuto modo di acquisire maggior autonomia nell’ambito della propria crescita professionale come risulta dalla relazione finale pervenuta all’Ordine di Torino. Per informazioni: Patrizia Biancucci - Coordinatrice Commissione Pari Opportunità omceoto.pariopportunita@ torinomedica.com Componente Commissione Albo Odontoiatri; Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Torino Sabina Rosso - About Job C.so Tassoni 79/4 - 10143 Torino Tel.: 011.7497572 - Fax: 011.7506343 [email protected] www.aboutjob.it T-BLACK MINORE ABRASIONE E USURA MIGLIORE EFFICIENZA DI TAGLIO E MINOR RISCALDAMENTO DEI TESSUTI SUPERFICIE ANTIRIFLESSO SURGYSONIC MOTO rappresenta la svolta nella chirurgia dei tessuti duri. Ultrasuoni e micromotore chirurgico brushless due tecnologie - un dispositivo unico. Orvieto - 30 settembre 2011 Corso: “La Chirurgia piezoelettrica: indicazioni e limiti in odontoiatria” Relatori: Prof. Sergio Corbi; Dott. Marco Gradi; Dott. Giacomo Tarquini MARZIANI DEGLI ULTRASUONI I ESACROM SRL - Imola - Italy - Phone: +39 0542643527 E-mail: [email protected] - Website: www.esacrom.com 4 Associazioni di Categoria Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Italian Edition Una professione odontoiatrica compatta rafforza l’Ente di Previdenza (Enpam) DT pagina 1 Il pieno riconoscimento di una formale rappresentanza della professione odontoiatrica nel quadro della riforma dello Statuto avviata congiuntamente e proficuamente con la professione medica è un altro obiettivo, a portata di mano, assieme al riconoscimento, attraverso il completamento del percorso parlamentare per la riforma dell’ordinamento professionale, delle peculiari funzioni delle professioni medica e odontoiatrica”. Come dire? Linee-guida per il consolidamento dell’Enpam. Secondo Renzo “ci sono le condizioni perché il nuovo Statuto rispetti le due componenti che versano contributi, i medici e gli odontoiatri. Abbiamo riscontrato molta correttezza dell’Enpam nell’informazione sulla reale situazione finanziaria e immobiliare. Apprezzata, inoltre, la espressa volontà di esercitare tutti i livelli di controllo e verifica degli atti anche attraverso organi terzi. Così come è condivisa la volontà di perseguire in termini legali chiunque abbia provocato o provocherà nocumento all'Ente e porrà a rischio i diritti dei medici ed odontoiatri”. Oliveti e Malagnino: la crisi finanziaria mondiale ci ha solo sfiorato Informazione e trasparenza anche nelle relazioni di Oliveti e Malagnino, molto dettagliate, esaustive data la natura specialistica e tecnica dei bilanci e della finanza. “Ma sulla trasparenza occorre stare attenti – ha precisato Oliveti – perché non può diventare un mito. Se dobbiamo fare un’operazione finanziaria come Fondazione, non possiamo sbandierare ai quattro venti le nostre intenzioni, ci renderebbe più deboli”. Oliveti ha dato indicazioni precise sull’Asset Location Strategy dell’Enpam: Previdenza e dintorni Gianfranco Prada. Da più parti mi è stato chiesto il pensiero in merito alle attuali vicende relative all’ENPAM. Ho preferito attendere di partecipare alla riunione convocata lo scorso venerdì mattina nella sede del nostro Ente previdenziale con la partecipazione di tutti i rappresentanti dei sindacati medici ed odontoiatrici per meglio comprendere alcune posizioni e tematiche in essere. In primo luogo deve essere chiaro che il principale interesse dell’Associazione è la difesa del patrimonio che ognuno di noi ha versato in ENPAM, non si può scherzare quando in ballo ci sono i nostri soldi e il nostro futuro. Non possiamo quindi prestarci a fare cassa di risonanza a comunicati o prese di posizione infondate che gettano in cattiva luce il nostro Ente previdenziale e favoriscono il gioco di chi ha mire e disegni politici che poi accennerò. Questo non vuol però dire che non sia necessaria la massima trasparenza e che debbano essere chiariti le eventuali responsabilità e tutti gli episodi poco trasparenti accaduti in passato ed elencati in un esposto presentato anche alla magistratura (investimenti in prodotti a rischio, conflitti di interesse di chi proponeva tali investimenti, commissioni eccessive versate per l’acquisto di taluni strumenti finanziari,…): su questo aspetto ANDI sarà inflessibile e la stessa ENPAM ha nominato un comitato di verifica al quale partecipa un Magistrato della Corte dei Conti. Detto ciò analizziamo in modo un poco più approfondito quanto sta avvenendo: - i rendimenti degli investimenti fatti da ENPAM ed i bilanci complessivi degli ultimi anni approvati quasi sempre all’unanimità dai Presidenti di Ordine (attualmente i decisori e coloro che nominano il Consiglio di Amministrazione di ENPAM), sono oggettivamente positivi e migliori di quanto prodotto da tante altre Casse: questo fatto ci deve certamente confortare; - una legge dello stato (la Finanziaria 2007) ed i successivi decreti ministeriali attuativi impongono a tutte le Casse pensionistiche di portare entro il 31.12.2012 l’equilibrio attuariale (cioè il periodo in cui si garantisce nel futuro il pagamento delle pensioni) dagli attuali quindici anni a trenta anni: il principio è di per sé corretto vista la prospet- “La situazione è solida, niente conti in rosso, l’ammanco di un miliardo è una panzana. Invece il bilancio consuntivo è buono, come lo sono stati i bilanci dal 1999 in poi, nonostante la crisi finanziaria degli anni 2007-2008. Abbiamo effettuato investimenti oculati, in una situazione nella quale banche e agenzie di rating hanno avuto problemi. Il nostro motto e modo di agire è: prima la previdenza, poi gli investimenti. Comunque, il problema dei problemi è la rimodulazione dell’equilibrio finanziario sui 30 anni, prima era di 15. Ma anche qui, la politica non può cambiare le regole del gioco quando è in corso”. Per Malagnino “era necessario parlare e spiegare la necessità della riforma dello Statuto, dei regolamenti e della rappresentanza in seno alla Fondazione”. Ha ripreso il tema della sostenibilità a 30 anni: “Ci dobbiamo rendere conto che, dal 2000 al 2011, il mondo è cambiato e dobbiamo fare i conti con la nuova realtà. L’Enpam ha un patrimonio da 11 miliardi con la possibilità di investire 1,5 miliardi. A chi fa gola il nostro ‘tesoretto’? Non solo al Governo, ma anche a privati che han bisogno di liquidità o di soldi da investire. Ma la nostra attenzione è alta”. Con questi numeri, è evidente che lo tsunami che ha investito l’economia, ma soprattutto la finanza a livello internazionale, ha solo sfiorato l’Enpam, solido nei bilanci e negli investimenti. Un tappa importante nella lunga marcia degli odontoiatri Al termine delle due giornate Renzo, ha così sintetizzato la lunga marcia degli odontoiatri per il riconoscimento del ruolo, l’autonomia e la rappresentanza: “Siamo qui per rafforzare l’Enpam. La professione odontoiatrica, relativamente gio- Giuseppe Renzo, presidente CAO nazionale. vane, avrà tanti pensionati tra venti-trent’anni: vogliamo tutelare questi colleghi. La nostra battaglia per l’autonomia non significa Ordine separato, ma riconoscimento di ruoli e funzioni dell’odontoiatra. Noi qui difendiamo pensioni e soldi dei colleghi e l’Enpam è il nostro ente di previdenza.La nostra azione non è basata sui posti, sulla divisione delle cariche. Affermo con forza che le CAO sono la legittima rappresentanza della categoria. Le associazioni e sindacati sono altre realtà, altrettanto legittime, ma con ruoli diversi e non sovrapponibili al nostro. Continueremo a praticare la scelta del dialogo con tutti. Dopo quest’assemblea ci sentiamo ancora più forti. Per andare avanti". Orfeo Notaristefano Fonte: portale.fnomceo.it Sindacati medici e odontoiatri all’incontro con l’Enpam Pierluigi Delogu. In un comunicato a firma di Giuseppe Badia, Segretario Culturale Aio, è stata data notizia dell’incontro svoltosi tra Enpam e Sindacati medici e odontoiatri, in seguito alla comparsa sulla stampa di numerosi articoli dal tono allarmistico riguardanti la situazione economica dell’Ente. Presenti per l’Aio il Presidente Delogu e il Segretario Badia. Il Vice Presidente vicario Enpam, Oliveti, ha fornito ampie delucidazioni sugli elementi in discussione e nel sottolineare il danno di immagine per l’Ente, ha preannunciato l’avvio di azioni legali a tutela. Nella discussione che è seguita si è auspicata una mag- tiva economica del Paese e la necessità di distribuire su più generazioni il carico pensionistico. I dirigenti ENPAM venerdì hanno dichiarato che ciò comporterà notevoli sacrifici per gli Iscritti, a meno di avere più tempo disponibile per rivedere la riforma. È la prima volta che sento questa affermazione e il fatto mi preoccupa perché allora si sarebbero dovuti ascoltare coloro che da tempo sostenevano la necessità di provvedere in tal senso; - l’immenso patrimonio ENPAM (i nostri soldi versati e investiti e gli immobili posseduti) e quello di tutte le Casse privatizzate fa molta gola alle casse statali e alla politica in un momento dove la ricerca di denaro per trovare l’equilibrio del bilancio statale è spasmodica ed anche solo poter indirizzare le scelte di investimento può ingenerare ritorni di potere determinanti (non per niente si pensa di istituire un controllo da parte della COVIP anche su questo aspetto ora lasciato alla libertà degli Enti). C’è quindi in atto una forte azione politica per “mettere le mani” sulle Casse privatizzate. Quali allora le risposte da dare: ho provveduto a convocare un Consiglio Nazionale ANDI per sabato 16 luglio p.v., in quella circostanza analizzeremo ed approfondiremo tutta la tematica previdenziale. Nel mio intervento in ENPAM venerdì scorso ho anticipato alcune proposte: non dobbiamo restare (medici ed odontoiatri) isolati nella difesa del nostro Ente, l’attac- gior trasparenza nella gestione dell’Ente. Delogu ha sottolineato l’importanza di successive, periodiche, riunioni per rendere partecipi le organizzazioni sindacali delle strategie di investimento e della conduzione amministrativa dell’Ente. Il presidente Enpam, Parodi ha chiuso la riunione promettendosi di convocare nuovamente le organizzazioni sindacali per informarle sugli sviluppi della situazione. co politico è generale e vanno quindi coinvolte nella difesa tutte le altre Casse previdenziali e tutti i professionisti italiani, sono necessarie proposte eque e sostenibili per la riforma dei regolamenti per i calcoli pensionistici (su questo aspetto un apposito gruppo di lavoro ANDI ha già elaborato le proposte associative), bisogna pensare a rivedere la governance di ENPAM, superando almeno in parte la sola “mediazione ordinistica”, affidando anche agli altri soggetti attori della professione come i sindacati e ANDI in particolare un ruolo adeguato nelle definizione e attuazione delle scelte, per ridare interesse diretto alla gestione da parte chi versa i propri denari e vuole quindi tutelarli e garantirseli per il futuro. Gianfranco Prada, Presidente Nazionale Andi 6 Studi & Ricerche Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Italian Edition I denti nella ricerca antropologica e paleopatologica Un insostituibile archivio biologico di informazioni Con questo servizio prende il via una serie di articoli di paleoanatomopatologia odontostomatologica a cura di Ezio Fulcheri, docente nelle Università di Genova e Torino. L’Antropologia studia l’Uomo nella sua natura di specie zoologica, riservando molta attenzione alla descrizione delle caratteristiche genetiche e fisiche proprie della specie umana e delle specie filogeneticamente più vicine. Lo scopo è quello di giungere ad una sintesi naturalistica dei dati utile per definire la posizione dell’Uomo nella sistematica zoologica e descrivere i processi macro e micro evolutivi alla base dell’evoluzione umana; l’approccio naturalistico allo studio della nostra specie permette, inoltre, di delineare il profilo biologico e culturale delle popolazioni attuali e del passato, in relazione all’adattamento all’ambiente, sia esso naturale che artificiale. Ai fini della ricostruzione globale della storia biologica dell’Uomo, l’Antropologia si avvale anche della paleopatologia, scienza che studia le malat- tie del passato attraverso l’esame dei resti umani antichi. Tale disciplina, mantenendo strette relazioni culturali con la storia della medicina e con l’archeologia ha nel tempo assunto una propria identità come disciplina di sintesi tra gli aspetti naturalistici e medici. Tra gli elementi che vengono presi in considerazione nello studio della storia naturale dell’Uomo, i denti sono considerati un insostituibile archivio biologico di informazioni sulle abitudini di vita, strategie di sussistenza, stato di salute/malattia, tratti culturali, oltre che sugli aspetti ereditari ed evolutivi in senso stretto. I motivi del notevole interesse antropologico e paleopatologico dei denti sono molteplici. Innanzitutto, composti per la massima parte da tessuto mineralizzato, i denti sono la porzione dello scheletro che meglio resiste al tempo, anche a distanza di milioni di anni. Questa peculiarità permette di affrontare lo studio antropologico in senso diacronico e, quindi, di trarre informazioni utili sia dall’analisi dei resti scheletrici provenienti da scavi archeologici di epoche preistoriche, protostoriche e storiche, sia dallo studio dei fossili dei nostri più lontani antenati. Inoltre, poiché i tempi e le sequenze di calcificazione ed eruzione dei denti, pur con un certo margine di variabilità, sono rimasti sufficientemente costanti dalla comparsa dell’Homo sapiens ad oggi, è possibile fornire valutazioni paleodemografiche (età biologica alla morte) dall’analisi dei resti dentari di soggetti giovanili e infantili provenienti da scavi archeologici. Un altro aspetto che sottolinea l’interesse antropologico e paleopatologico dei denti è che la loro CORSO TEORICO-PRATICO AVANZATO CON LIVE-SURGERY E WORKSHOP SU TESTA DI MAIALE 20 OTTOBRE SESSIONE TEORICO-PRATICA 8.30-18.30 Focus su carico immediato Parte teorica 8.30-13.00 • basi scientifiche del carico immediato; • studio del caso clinico; • indagini radiografiche; • ausilio del software per la pianificazione chirurgica; • dima diagnostica/chirurgica. Parte pratica 14.00-18.30 • tecnica chirurgica; • tecniche protesiche: il carico immediato nel dente singolo; il carico immediato nelle edentulie parziali; il carico immediato nelle edentulie totali; • live-surgery su paziente; realizzazione e messa in opera della protesi provvisoria. Corso su carico immediato e tecniche rigenerative per l’ottimizzazione dell’aspetto estetico delle riabilitazioni implantoprotesiche. 21 OTTOBRE SESSIONE TEORICA 8.30-18.00 Opzioni di trattamento nelle zone estetiche: • concetti per una estetica ottimale; • difetti ossei nelle zone estetiche; • deficit ossei e loro classificazione; • predicibilità delle procedure di aumento; • il ruolo dell’osso autologo nelle procedure di aumento; • il ruolo dei tessuti molli nelle procedure di aumento; • il ruolo delle membrane nelle procedure di aumento. Classificazione delle opzioni di trattamento: cosa scegliere in base al caso: • inserimento implantare immediato; • inserimento implantare differito; • inserimento implantare tardivo; • utilizzo di procedure di aumento prima o in concomitanza dell’inserimento implantare; • procedura in un’unica fase o approccio in più tempi. Trattamento dei tessuti molli durante la fase di riabilitazione protesica: • seconda fase - trattamento dei tessuti molli; • trattamento dei tessuti molli con i provvisori e con i definitivi; • protesi definitiva; • cenni sulla chirurgia piezoelettrica. 22 OTTOBRE SESSIONE PRATICA 8.30-14.00 Workshop su testa di maiale: • inserimento implantare immediato in alveolo postestrattivo o in presenza di difetto osseo; • utilizzo e applicazione di osso e/o materiali osteosostitutivi, fissaggio di membrane; • incremento/miglioramento della situazione tramite innesti di tessuto molle; • utilizzo dello strumento piezoelettrico in chirurgia rigenerativa endorale. QUALITY. SERVICE. CONTINUOUS EDUCATION. Dr. Alfonso Baruffaldi Dr. Mario Beretta Piacenza, 20-22 ottobre 2011 Segreteria Organizzativa: Arseducandi Srl V.le G.Galeazzo, 3 - 20136 Milano Tel. 02/58189242 - Fax 02/8373448 Per informazioni sul corso contattare: Guido Savoia Tel. 320/1799838. Fig. 1 - Alba (AT), Cattedrale. Epoca Medioevale. Ottimo stato di conservazione e completezza. Cranio visto di norma laterale destra. L’emiarcata dentaria superiore ed inferiore sono ben conservate. Si reperta una perdita in tra vitam del primo molare superiore con discreto riassorbimento osseo e la perdita post mortem dei due incisi inferiori. Discreto e diffuso deposito di tartaro e reazione ossea al colletto indicativa di paraodontopatia cronica. morfologia è determinata geneticamente e, al termine dell’odontogenesi, non cambia più nel corso della vita dell’individuo, se non relativamente all’altezza delle corone, che si abbassano con l’usura. I denti, quindi, sono uno strumento valido per stabilire relazioni di tipo sistematico e filogenetico tra le diverse specie di Primati e, nell’ambito della stessa specie, tra le diverse popolazioni. In quanto elementi attivi della masticazione, i denti presentano inoltre marcatori ben definiti (carie, tartaro, usura alimentare) che assumono un ruolo importante nella ricostruzione delle abitudini alimentari. A tal riguardo, sono oggetto di grande interesse le relazioni tra usura dentaria e alimentazione. In particolare, sono in continuo sviluppo gli studi sulle microconfigurazioni di usura (abrasioni, solchi, cavità) in relazione al tipo di dieta “dura” o “morbida” e al consumo di cibi animali o vegetali. Infine, i patterns di usura indotti dall’uso non alimentare dei denti, come per esempio l’abitudine a trattenere con i denti utensili o altri oggetti di uso quotidiano, forniscono indicazioni sulle attività funzionali e lavorative (confezione di canestri, reti da pesca, cordami e trattamento di pelli animali). Anche le modificazioni intenzionali con significato rituale o estetico, come la limatura, la scalfittura, la decorazione, la mutilazione o l’avulsione sono tra le pratiche intenzionali meglio note a livello etnologico. In generale, i caratteri in grado di fornire informazioni utili sono: la morfologia della corona (numero, disposizione e sviluppo delle cuspidi) e della parte radicale; le anomalie di numero, forma, posizione, volume; il grado e il tipo di usura e microusura; le alterazioni di sviluppo dello smalto (ipoplasia); le agenesie e altre anomalie congenite; le patologie acquisite a carico dei denti e dell’osso (carie, parodontopatie, osteiti, perdite intravitam, riassorbimenti e retrazioni Fig. 2 - Cranio visto di norma laterale sinistra. L’emiarcata dentaria superiore ed inferiore sono ben conservate. Si reperta una vistosa retrazione alveolare a carico del secondo e terzo molare superiore cui è contigua una perforazione ossea della porzione alveolare del mascellare in corrispondenza dell’apice della radice del primo molare superiore esito di un granuloma. Si noti la perdita post mortem del canino inferiore e la netta usura armonica dei molari inferiori. Analogamente a quanto osservato a carico dell’emiarcata destra, è presente discreto e diffuso deposito di tartaro e reazione ossea al colletto indicativa di paraodontopatia cronica. alveolari); la presenza di depositi mineralizzati (tartaro); le lesioni patologiche dell’apparato masticatorio (malocclusioni, artropatie condilo-mandibolari). I metodi di studio sono vari e comprendono osservazioni macroscopiche, condotte in modo diretto o con l’ausilio di strumentazioni in uso in diagnostica medica (RX, CT scan), osservazioni microscopiche (stereo microscopio, microscopio ottico ed elettronico) e analisi molecolari. In particolare, le più recenti evoluzioni delle tecniche della genetica molecolare applicate ai reperti umani antichi permettono di isolare residui di materiale genetico dalla camera pulpare dove la possibilità di contaminazione con DNA moderno è estremamente limitata. Per concludere questo breve excursus sull’uso dei denti nella ricerca antropologica e paleopatologica, riteniamo importante sottolineare l’aspetto di interdisciplinarietà che caratterizza la ricerca. Infatti, solo una rete di comunicazione tra diverse culture, sperimentali e umanistiche, può contribuire allo studio dell’uomo nella sua dimensione biologica e culturale. Per gli aspetti paleopatologici si tratta poi non di una storia della medicina, ma di una vera e propria storia delle malattie attraverso le varie epoche e nei differenti contesti geografici. In campo odontostomatologico cercheremo nei prossimi contributi di presentare una galleria di quadri e di lesioni semplici ma che si presentano con aspetti eclatanti e morfologia pura, non modulata o limitata da interventi di cura o terapie. Rosa Boano, Università di Torino - Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo Ezio Fulcheri, Università di Genova - DI.SC. Sezione di Anatomia Patologica La bibliografia è disponibile presso l’Editore. Attualità Italian Edition Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Nasce al San Raffaele di Milano un nuovo Corso di Laurea Magistrale di Odontoiatria DT pagina 1 L’attività didattica avrà inizio con l’Anno Accademico 2011-2012, mentre la prova di ammissione si effettuerà il 2 settembre 2011 al San Raffaele e non sarà congiunta con la prova istituita per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Domanda del lettore: “Che cosa ha spinto il San Raffaele ad attivare un nuovo Corso di Laurea in anni di recessione economica e crisi della professione odontoiatrica?”. La risposta si ritrova nelle caratteristiche uniche che lo caratterizzano e che ben si adatteranno alle richieste di una nuova, moderna odontoiatria, collocata in un contesto sociale in evoluzione, con cambiamenti profondi e necessità di globalizzazione. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati dall’immissione nel mondo professionale di neolaureati in odontoiatria con difficoltà, in molti casi, a intraprendere la professione. Poco preparati, dal punto di vista delle capacità manageriali, gestionali e di comunicazione, ad affrontare alcuni aspetti della moderna realtà lavorativa, nonostante l’ottimo percorso di apprendimento e culturale del ciclo di studi frequentato. Il che rende il neolaureato molto spesso passivo nel confrontarsi con il “terzo pagante”, inteso soprattutto come società di capitale e grandi network, spesso iniziale punto di approccio alla professione per i giovani. Molte sono le caratteristiche innovative del nuovo Corso, volte a preparare un moderno odontoiatra: esperienza di discipline manageriali quali pianificazione delle attività, management economico, coordinamento delle risorse umane, gestione dei percorsi di cura e assistenziali del paziente, applicazione di nozioni di comunicazione e prevenzione e naturalmente metodologia della ricerca scientifica. L’insegnamento di discipline manageriali adeguerà sempre più il profilo professionale del laureato italiano a quello europeo. Molti insegnamenti inizieranno con corsi elettivi già dal primo anno, in contemporanea con un tirocinio clinico “osservazionale”. La presenza ormai ventennale all’interno del San Raffaele del Servizio di Odontoiatria, che opera costantemente con un numero elevato di prestazioni odontoiatriche e d’eccellente standard clinico, con impiego della sala operatoria a cadenza settimanale per complessi interventi di chirurgia orale, permette agli studenti di assistere a operatività non di routine. Potranno frequentare gli ambulatori odontoiatrici che operano in regime di solvenza e in quelli convenzionati con il SSN, acquisendo competenze e cognizioni che li preparino in modo completo e particolareggiato in tutte le discipline odontoiatriche. Con questo proposito viene messa in attività una moderna struttura odontoiatrica con sale operatorie dedicate, aule educational con manichini e didattiche per far fronte alle esigenze di eccellenza del nuovo Corso di Laurea. 7 L’obiettivo prefissato per i futuri laureati San Raffaele sarà di avere meno esigenze di partecipazione ai corsi per l’apprendimento di pratiche operative odontoiatriche, pur rimanendo imprescindibile la necessità di “tenersi al passo” con l’aggiornamento clinico scienti- fico alla base di ogni laureato in ambito sanitario. L’Ateneo vanta un corpo docenti tra i più accreditati a livello internazionale, nei campi della medicina di base e della ricerca. Nell’ambito dei reclutamenti si arriverà, inoltre, ad un completamento dell’attuale organico, di per sé eccellente, con un numero di docenti afferenti al settore disciplinare specifico di chiara fama internazionale. Il Corso è strutturato per un numero di studenti limitato (35 nell’anno 2011-2012), in modo che possano essere seguiti e istruiti ad personam da tutori qualificati durante l’attività di apprendimento, attraverso un riscontro didattico interattivo in modo da garantire una formazione universitaria uniformata a quella delle migliori Università europee e americane. Con il nuovo Corso si cerca, quindi, non solo di essere al passo con i tempi, ma di anticiparli con l’obiettivo che permea l’attività odontoiatrica del San Raffaele: la tutela della salute del cittadino, dando eccellenza attraverso la formazione di ricercatori moderni, indispensabile al progresso clinico-scientifico. Attualità 8 Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 In occasione del 40° congresso nazionale i giovani dell’Aiso si interrogano a Siena sul loro futuro Presso il Collegio dei docenti, si è svolto a Siena il 40° congresso dell’AISO (Associazione italiana studenti di Odontoiatria) sul tema “La formazione post laurea del giovane odontoiatra: situazione attuale e prospettive future”, che ha raccolto un pubblico non solo di studenti, ma anche docenti e professionisti. Ad aprire il congresso Marco Ferrari, direttore del corso di laurea in Odontoiatria della sede ospitante, con un particolare saluto a tutti gli studenti “Santa alleanza” a Torino tra dentisti e specialisti del Centro Antifumo Una “santa alleanza” è stata stipulata a Torino tra gli odontoiatri dell’Andi, guidati dal presidente torinese Agostino Neirotti, e gli specialisti del Centro Antifumo dell’ASL TO 2, diretto da Fabio Beatrice, primario otorino al San Giovanni Bosco. Per la prima volta in Italia, come sottolinea giustamente l’articolo pubblicato con gran risalto da La Stampa di domenica 22 maggio, “gli odontoiatri vanno a lezione al Centro Antifumo per poter insegnare ai propri pazienti come abbandonare la sigaretta”. Il primo incontro di formazione si è svolto sabato 21 al Centro Congressi dell’Unione Industriale, “ma entro l’anno – annuncia l’articolo – tutti i dentisti dell’Andi frequenteranno il corso”. L’iniziativa colpisce giustamente per la sua novità, ma in fondo “il primo che osserva [o dovrebbe osservare, NdR] gli effetti del tabacco molto prima che quest’abitudine diventi una vera malattia – come spiega Neirotti – è proprio il dentista”. Nell’articolo, Marco Accossato, giornalista de La Stampa, esperto di problemi medici, sottolinea a sua volta come “oltre ai rischi legati al tumore al polmone, è dimostrato che nei fumatori l’irrorazione di sangue alla bocca diminuisce di quattro volte, e qualsiasi banale patologia del cavo orale per un fumatore diventa invece un grande problema”. L’osservazione e la pulizia dei denti sono i primi passi del nuovo rapporto dentista-paziente, che vede anche la consegna da parte del medico di un test in grado di misurare il livello di dipendenza dalla nicotina e di un altro per valutare la motivazione a smettere. Se, tuttavia, non bastano la buona volontà e l’applicazione di dieci “regole d’oro”, cui fa accenno l’articolo (come fissare, ad esempio, una data certa per smettere e rispettarla), il dentista dovrà aiutare con i suoi consigli chi cerca di interrompere. Sembra infatti che “il solo fatto di parlare con il medico del problema porti una certa percentuale di fumatori (dal 2 al 3%) a smettere senza bisogno di grandi sforzi”. Consigli che possono essere anche a carattere alimentare: “Bere ad esempio un litro e mezzo di acqua al giorno – specifica l’articolo – aiuta a cancellare le tracce di nicotina”. Ma anche consigli sui farmaci da prendere e sullo stile di vita da adottare: “Ogni fumatore incallito tende a bere anche più alcool, più caffè e a nutrirsi con meno fibre perché questo comportamenti sono spesso associati come forme compulsive”. TMM Patented - Made in Italy Lasciati guidare nel mondo dell’implantologia evoluta FOTOGRAFA IL CODICE CON IL TUO SMARTPHONE E SCOPRI TMM2 IDI EVOLUTION PRESENTA IL 1° SISTEMA DI IMPLANTOLOGIA GUIDATA MEDIANTE KIT INTELLIGENTE Per informazioni contattare: I.D.I. evolution srl via Monza, 31 20839 Concorezzo (MB) ITALY tel. 039/6908176 Fax 039/6908862 mail: [email protected] www.idievolution.it Engineerized by rappresentati nell’Associazione. Dopo una breve presentazione dei relatori, il presidente nazionale AISO, Matteo Piergentili, ha introdotto il presidente della tavola rotonda, Enrico Gherlone, il quale ha parlato della situazione legislativa, di franchising e dei problemi che gli studenti incontreranno da laureati. Per rispondere alle molte domande degli studenti, soprattutto riguardanti il dottorato di ricerca e le specializzazioni, è intervenuta Antonella Polimeni, presidente del Collegio Docenti che, oltre a coordinare il nostro congresso, ha discusso della riforma Gelmini, spiegando che solo il tempo chiarirà se l’affiliazione degli atenei e la valutazione dell’operato di professori e Università influiranno positivamente sulla formazione universitaria. Stefano de Gregoriis, past president AISO, ha rivolto alcune domande ai rappresentanti delle maggiori associazioni di categoria (AIO e ANDI, rappresentate dai rispettivi presidenti Delogu e Prada) i quali hanno dimostrato ancora una volta grande disponibilità verso la “giovane” associazione degli studenti. Prada ha chiarito l’importanza di continuare una lotta per la tutela della professione portata avanti dall’ANDI da più di trent’anni, sottolineando che non sempre, e non in tutti gli atenei, il percorso universitario fornisce una preparazione “pratica” che consente al neolaureato di lavorare. Delogu ha lanciato un appello agli studenti: devono essere i primi a lottare per le problematiche della professione e della formazione. Due giovani odontoiatri (D’Antò e Graziani) hanno parlato delle loro esperienze, successi e problemi nell’inserimento nel mondo del lavoro. Matteo Piergentili ha illustrato un sondaggio condotto tra i rappresentanti delle 21 università rappresentate dall’AISO secondo cui la maggior parte degli studenti vuole approfondire la formazione post laurea attraverso una specializzazione, e la branca di maggior interesse tra gli studenti attualmente è l’implantoprotesi. In chiusura, agli oltre 120 intervenuti è stato offerto un ricco buffet, donato da Colgate, che da anni sostiene l’Associazione. ISO introduce un nuovo standard internazionale Il nuovo standard ISO è stato sviluppato per incoraggiare i produttori del medicale a garantire che i loro prodotti non compromettano la sicurezza del paziente (DTI/Foto per gentile concessione di Alex Skopje). Oberurzwil, Svizzera/Lipsia, Germania: circa 1,5 milioni di dispositivi diversi medici sono disponibili in tutto il mondo. Ogni anno, migliaia di nuovi prodotti vengono lanciati sul mercato. L’International Organization for Standardization (ISO) ha introdotto un nuovo standard internazionale, che mira a valutare la sicurezza e le prestazioni di tali dispositivi e migliorare la sicurezza per i pazienti. ISO è una rete globale che identifica gli standard internazionali che sono richiesti da aziende, governi e società. L’organizzazione non governativa che sviluppa queste norme, in collaborazione con i settori che le metteranno in uso, adotta procedure trasparenti basate su input nazionali e permette che vengano attuate a livello mondiale. Secondo le norme ISO, il nuovo standard ISO 14155:2011 fornirà una base tecnica per la regolamentazione e la riduzione al minimo degli ostacoli tecnici al commercio. È stata sviluppata per incoraggiare i produttori medicali al fine di garantire che i loro prodotti non compromettano la sicurezza del paziente. Nel 2007, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riferito che più di un milione di infortuni attribuibili a dispositivi medici ogni anno si verificano negli Stati Uniti. Inoltre, in alcuni Paesi in via di sviluppo, la metà delle apparecchiature mediche è risultata essere inutilizzabile o solo parzialmente utilizzabile. Il nuovo standard indirizza la buona pratica clinica alla progettazione, all’esecuzione, registrazione e segnalazione degli esami clinici effettuati sugli esseri umani per valutare la sicurezza o le prestazioni dei dispositivi medici per motivi di regolamentazione e di altra specie. Questa norma internazionale specifica i requisiti generali diretti a tutelare i diritti, la sicurezza e il benessere degli esseri umani e per assicurare lo svolgimento scientifico dell’indagine clinica e la credibilità dei risultati delle indagini cliniche. I requisiti dovrebbero anche definire le responsabilità degli sponsor e dei ricercatori principali, nonché aiutare sponsor, sperimentatori, comitati etici, autorità di regolamentazione e altri organismi coinvolti nella valutazione della conformità dei dispositivi medici. “I requisiti fissati dalla norma ISO 14.155 sono un importante passo avanti verso l’accettazione dei dati clinici a livello mondiale”, dice Danielle Giroud, Convenor del gruppo di lavoro che ha sviluppato lo standard. Dental Tribune Trends Italian Edition 9 Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Laser a diodi per il trattamento parodontale: a che punto siamo Fay Goldberg, George Freedman Il concetto dell’utilizzo dei laser dentali per il trattamento della malattia parodontale suscita forti reazioni nella comunità scientifica. Ciascuno ha la propria opinione ed è sicuro che questa sia quella corretta. L’unica certezza, però, è la confusione generata e la mancanza di chiare direttive sul concetto di Terapia Parodontale Laser Assistita (LAPT). Molta di questa incertezza deriva dal fatto di non confrontare “mele dello stesso cesto”, in termini di tipi di laser utilizzati, e dal modo in cui sono strutturati gli studi. Alcuni laser vengono usati in modo specifico per il trattamento del tessuto molle. Tra questi vi sono i laser al CO2, Nd:YAG e a diodi. Altri possono essere usati sia applicazioni sul duro sia su quello molle. Questi sono i laser Er:YAG e Er,Cr:YSGG, e ciascuno deve essere confrontato nell’ambito della propria categoria. Molti di questi laser hanno dimostrato di fornire vantaggi per il trattamento parodontale. Al fine di ottenere un elemento di chiarezza e semplicità su questo argomento molto complicato, il seguente articolo tratta esclusivamente l’uso del laser a diodi per il trattamento parodontale. Uno strumento specifico Il laser a diodi è diventato uno strumento importante in ambito dentale, grazie alla sua eccezionale facilità di impiego e al costo abbordabile. Esso ha anche vantaggi fondamentali per quanto riguarda il trattamento parodontale. Il laser a diodi è bene assorbito da melanina, emoglobina e altri cromofori che sono presenti nella malattia parodontale(1). Quindi, il diodo mira in modo specifico i tessuti gengivali malati. L’energia laser viene trasmessa tramite una sottile fibra che può facilmente penetrare nelle tasche parodontali profonde per esplicare i suoi effetti terapeutici. La dichiarazione dell’American Academy of Periodontology del 2002 relativa al curettaggio gengivale(2) afferma che “il curettaggio gengivale, eseguito con qualsiasi metodo, dovrebbe essere considerato come una procedura che non ha alcun vantaggio addizionale al solo SRP nel trattamento della parodontite cronica”. Afferma anche che tutti i metodi concepiti per il curettaggio “hanno lo stesso scopo, ovvero la completa rimozione dell’epitelio” e che “nessuno di questi metodi alternativi ha un vantaggio clinico o microbico rispetto alla strumentazione meccanica con una curette”. Questa era la scienza nel 2002. Altri studi recenti hanno dimostrato che la strumentazione dei tessuti molli parodontali con un laser a diodi porta a una completa rimozione dell’epitelio, mentre la strumentazione con curette convenzionali lascia significativi residui epiteliali(3). Uno strumento efficace Battericida La malattia parodontale è una malattia infiammatoria cronica causata da un’infezione batteri- ca. Quindi, l’effetto battericida e disintossicante di un trattamento laser risulta vantaggioso nella terapia parodontale(4). L’effettiva azione battericida del laser a diodi è stata ampiamen- te documentata(5-8). Inoltre, vi è una significativa soppressione di A. Actinomycetemcomitans, un batterio invasivo che si associa a forme aggressive di malattia parodontale che non possono essere trattate facilmente con il detartraggio convenzionale e la levigatura radicolare (SRP). L’A. Actinomycetemcomitans non è presente solo sulla superficie radicolare malata, bensì invade anche i tessuti molli adiacenti, rendendo difficile rimuoverlo con la sola strumentazione parodontale meccanica(7,9,10). DT pagina 10 10 Trends Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 DT pagina 9 Questo necessita l’utilizzo di una terapia antibiotica aggiuntiva(10). L’A. Actinomycetemcomitans è stato trovato anche nelle placche aterosclerotiche(11), e vi è stata evidenza che suggerisce che l’A. Actinomycetemcomitans gengivale possa essere collegato alla malattia coronarica cardiaca(12). Questo rende ancora più impellente il cercare un metodo per controllare questo patogeno aggressivo. Guarigione della ferita I laser a diodi sono molto efficaci in applicazioni su tessuto molle, tra cui incisione, emostasi e coagulazione(13). I molti vantaggi del laser rispetto alla lama del bisturi sono stati dibattuti in letteratura. Questi includono un campo operativo senza sangue, gonfiore e cicatrizzazione minimi e dolore post chirurgico decisamente inferiore o nullo(14,15). Quando vengono eseguite procedure chirurgiche con il laser, la superficie prodotta guarisce favorevolmente come un ferita aperta, senza la necessità di suture o medicazioni chirurgiche(4). Alcuni studi hanno dimostrato una guarigione più veloce e confortevole della ferita con l’uso del laser a diodi in combinazione con il detartraggio e la levigatura radicolare (SRP)(7). Un’aggiunta al detartraggio e alla levigatura radicolare (SRP) Nella letteratura dentale vi è una forte evidenza che l’aggiunta di un trattamento con laser a diodi al SRP (il gold standard nel trattamento parodontale non chirurgico) porta a risultati significativamente superiori. Dopo il trattamento SRP, il laser a diodi viene usato sul lato del tessuto molle della tasca parodontale per asportare il tessuto molle infiammato e ridurre i patogeni(16). La ricerca ha dimostrato una migliore rimozione dell’epitelio della tasca rispetto alle tecniche tradizionali(3). Molti studi hanno dimostrato una maggior riduzione dei batteri (soprattutto i paropatogeni specifici), quando i laser a diodi vengono utilizzati dopo il trattamento SRP(5,17,18). Con l’aggiunta della terapia con laser a diodi, si ha anche il significativo miglioramento nella decontaminazione e un trattamento efficace della perimplantite(19). Diversi studi hanno dimostrato una riduzione del sanguinamento gengivale(17,20), una riduzione dell’infiammazione e della profondità della tasca(15,17) nonché una diminuita mobilità del dente e un minor perdita di attacco clinico(16). Questo miglioramento della salute gengivale rimane più stabile rispetto al solo trat- Fig. 1 Italian Edition tamento convenzionale con SRP e tende a durare più a lungo(21). Inoltre, con l’aggiunta della terapia con laser a diodi, il comfort del paziente è significativamente maggiore durante la fase di guarigione postoperatoria(7). La ricerca mostra, quindi, che il trattamento parodontale con il laser a diodi è una procedura efficace e rappresenta anche una procedura minimamente invasiva. I pazienti richiedono una chirurgia meno invasiva e il laser a diodi offre al dentista un eccellente strumento per eseguire il trattamento parodontale nel proprio Studio. base della tasca verso l’alto(24). La punta della fibra viene pulita spesso con una garza umida per impedire l’accumulo di detriti. Il sondaggio dei siti trattati non dovrebbe essere eseguito prima di 3 mesi dopo il trattamento (Fig. 4), perché la guarigione inizia dalla base della tasca e il nuovo tessuto rimane fragile per tale Uno strumento sicuro I test istologici delle radici su cui è stato usato il laser a diodi dopo SRP non hanno mostrato alcuna alterazione superficiale visibile sulla radice o sul cemento. Non vi erano segni di effetti termici collaterali su nessuno dei denti trattati(22). Molti studi non hanno specificatamente indicato alcun effetto collaterale sul tessuto, dimostrando la sicurezza del laser a diodi(5,8,17,23). L’azione battericida, particolarmente efficace sui patogeni parodontali, rende superfluo l’uso di antibiotici aggiuntivi(10). Questo elimina il problema della resistenza batterica e degli effetti collaterali sistemici causati dall’uso di antibiotici(6). Il laser è un trattamento più sicuro e più efficace. Fig. 2 Ora è il momento giusto Ora è il momento giusto per utilizzare il laser di routine per il trattamento delle malattie parodontali. Il laser a diodi ha dimostrato essere efficace e sicuro a tale scopo. Se non ora, quando? I pazienti devono essere sottoposti a un trattamento e la terapia parodontale laser assistita risulta non invasiva. Con il laser a diodi vi è una minor necessità di somministrare antimicrobici a livello locale o sistemico, e questo significa meno reazioni allergiche e una minore resistenza antibiotica. Vi è una prova significativa che l’aggiunta della terapia parodontale laser assistita al trattamento convenzionale con detartraggio e levigatura radicolare migliori i risultati. Questo è importante soprattutto quando si considera il particolare legame tra la salute parodontale e quella sistematica. È tempo di adottare la tecnologia laser e applicare questo trattamento che rappresenta un vantaggio per i nostri pazienti. Fig. 3 Il protocollo attuale La summenzionata ricerca ha dimostrato che l’uso del laser a diodi, dopo trattamento convenzionale con detartraggio e levigatura radicolare (SRP), è superiore al solo trattamento SRP. Sono stati sviluppati diversi protocolli per implementare questo trattamento nella vasta offerta di trattamenti dello Studio odontoiatrico. Questi protocolli possono essere eseguiti dagli odontoiatri e/o dagli igienisti, come determinato dalle normative locali in ambito odontoiatrico. I parametri individuali variano a seconda del clinico e dal particolare laser a diodi impiegato. Però, la maggior parte dei protocolli segue una formula semplice. Il lato duro della tasca (superficie del dente e della radice) viene prima trattato con uno scaler a ultrasuoni e con strumentazione manuale (Fig. 1). Si passa poi alla riduzione batterica e alla coagulazione mediante laser del lato epiteliale del tessuto molle della tasca(1) (Figg. 2, 3). La fibra del laser viene misurata ad una distanza di 1 mm dalla profondità della tasca. La fibra viene usata con un leggero contatto in modalità sweeping, coprendo l’intero rivestimento epiteliale, dalla periodo di tempo(1). Le impostazioni della potenza e i parametri del tempo sono determinati dal laser specifico utilizzato. Il clinico che intende utilizzare il laser a diodi deve seguire un corso di formazione specifico su quel tipo di laser, così da essere perfettamente in grado di implementare la terapia parodontale laser assistita. Con l’esperienza, l’utilizzatore acquisirà maggior padronanza e sarà in grado di adattare il protocollo alle esigenze della propria attività. In futuro, i protocolli saranno modificati e adattati dai diversi gruppi che usano il laser dopo aver confrontato le loro esperienze e i risultati. Tali risultati saranno inglobati in nuove procedure che porteranno la terapia parodontale laser assistita a un nuovo e più efficace livello. Fig. 4 Bibliografia 1. Raffetto, Lasers for initial periodontal therapy, Dental Clin N Am 48, 2004, 923-936. 2. The American Academy of Periodontology Statement Regarding Gingival Curettage, J Periodontal Academy Report, October 2002, 1229-1230. 3. Romanos, Henze, Banihashemi, et al. Removal of epithelium in periodontal pockets following diode (980 nm) laser application in the animal model: An in vitro study, Photomedicine and Laser Surgery. 4. Akoi, Mizutani, Takasaki et al. Current status of clinical laser applications in periodontal therapy, General Dentistry, November – December 2008, 674-687. 5. Moritz, Gutknecht, Doerbudak, et al. Bacterial reduction in periodontal pockets through irradiation with a diode laser: a pilot study, J Clin Laser Med Surg., February 1997 15(1):33-37. 6. Harris, Yessik, Therapeutic ratio quantifies laser antisepsis: Ablation of Porphyromonas gingivalis with dental lasers, Lasers Surg Med, 2004, 35:206-213. 7. Ciancio, Wound healing of periodontal pockets using the diode laser, Applications of 810nm Diode Laser Technology: A Clinical Forum, 14-17. 8. Fontana, Kurachi, Mendonca, Micorobial reduction in periodontal pockets under exposition of a medium power diode laser: an experimental study in rats, Lasers Surg Med., 2004, 35(4):263-268. 9. Andreanna, The use of diode lasers in periodontal therapy, Dentistry Today, November 2005, vol 24 no 11. 10. Ciancio, Effect of a diode laser on actinobacillus actinomycetemcomitans, Biological Therapies in Dentistry, November/December 2006, vol 22 no 3. 11. Haraszthy, Zambon, Trevisan, et al., Identification of periodontal pathogents in atheromatous plaques, J Periodontal, 2000 71:1554-1560. 12. Spahr, Klein, Khuseyinova, et al., Periodontal infections and coronary heart disease: role of periodontal bacteria and importance of total pathogen burden in the Coronary Event and Periodontal Disease (CORODONT) study, Arch Intern Med, 2006 166:554-559. 13. Romanos, Nentwig, Diode laser (980nm) in oral and maxiofacial surgical procedures: Clinical observations based on clinical applications, J Clin Laser Med Surg, 1999, 17(5):193-197. 14. Pick, Colvard, Current status of lasers in soft tissue dental surgery, J Periodontol 1993: 64: 589-602. 15. Gold, Vilardi, Pulsed laser beam effects on gingival, J Clin Periodontol, 1994, 21:391-396. 16. Kreisler, Al Haj, d’Hoedt , Clinical efficacy of semiconductor laser application as an adjunct to conventional scaling and root planning, Lasers in Surgery and Medicine, 2005, 37: 350-355. 17. Moritz, Schoop, Goharkhay, et al., Treatment of periodontal pockets with a diode laser, Lasers Surg Med, 1998, 22(5), 302-311. 18. 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Pirnat, Versatility of an 810 nm diode laser in dentistry: an overview, Journal of Laser and Health Academy, 2007, no 4. Anno IV n. 2 Luglio-Agosto 2011 Allegato n. 1 di Dental Tribune Italian Edition Anno VII, n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 INTERNATIONAL STUDY GROUP organizza per gli igienisti dentali dal 6 al 14 agosto 2011 nuovo sistema antibatterico a doppia azione per una protezione gengivale superiore INDIVIDUAZIONE DEL CANCRO ORALE: RUOLO DELL’IGIENISTA LE OPPORTUNITÀ DELL’IGIENISTA DENTALE PROTOCOLLI OPERATIVI CLINICI PER IL TRATTAMENTO DELL’ALITOSI Per prevenire il cancro della bocca si devono porre in essere strategie comuni a tutto il team odontoiatrico, rendendo consapevole il cittadino sulla gravità della patologia. > pagina 13 La professione dell’igienista dentale è di ampio respiro per lo sviluppo della prevenzione nel nostro Paese e può essere una concreta risorsa alla tutela della salute pubblica. > pagina 15 L’alitosi, o alito cattivo (bad breath), può essere sia un’entità parafisiologica o patologica a se stante sia un sintomo o segno di patologie extraorali o sistemiche. > pagina 18 “Corso di perfezionamento e novità in igiene dentale” presso la Tufts University di Boston Per informazioni contattare la segreteria organizzativa al numero 0552302434 oppure invire una email [email protected] A pochi mesi dal rinnovo delle cariche del Direttivo Nazionale dell’Unid (dicembre 2011), l’attuale presidente ha acconsentito di buon grado a rispondere alle domande di Dental Tribune. Dove sta andando l’igienista dentale? Rappresenta l’odontoiatria del futuro, fatta di prevenzione, mininvasività ed empowerment del paziente, ovvero potenziamento delle capacità innate in ognuno, che ci fanno prendere cura di noi stessi e ci rendono responsabili della nostra salute. Raffigura l’evoluzione dei tempi, il progresso della tecnologia. In sintesi: un nuovo modo di concepire la salute. In un mondo dove le malattie croniche sistemiche, immunitarie e metaboliche la fanno da padrone, l’investimento sul nostro profilo è una grande opportunità nella gestione della prevenzione pubblica, privata e di comunità. E l’Unid? È un’associazione che ha fatto passi da gigante. Nata da 12 soci fondatori, che volevano fare qualcosa di innovativo, che curasse l’aspetto sindacale e professionale e non solo l’immagine associativa a vantaggio di pochi, per poter dare a tutti la possibilità di esprimersi. La scelta del nome non è stata fatta a caso. La parola “associazione” fu tolta di proposito e si propose “Unione”, che piacque subito a tutti. L’intento era, ed è, di unire ancor di più la categoria, non dividerla. Per promuovere, affermare, ribadire la grande opportunità dell’igienista dentale, fino a qualche decennio fa ancora sconosciuto alla maggior parte della popolazione. Si pose così il problema di avvicinare la figura ai cittadini attraverso eventi in piazza, in centri anziani, nelle scuole, ovunque ce ne fosse la possibilità. Dobbiamo molto alle pioniere che hanno fondato le prime associazioni di categoria e abbiamo voluto continuare con maggior forza e grande impegno la strada intrapresa diversi anni fa dalle colleghe, per diffondere la professione in tutta Italia, contribuendo al raggiungimento di un’ottima professionalità, attraverso la formazione. HT www.semios.it “Terzo grado” per Gianfranco Sorgente, presidente Unid alla vigilia della scadenza del suo mandato Igiene orale quotidiana. pagina 12 Trattamento delle parodontiti: nessun danno per i neonati Le donne con malattie gengivali in gravidanza possono essere sottoposte ad un trattamento parodontologico non chirurgico, senza conseguenze per la salute del loro bambino. Fontana del Moro, Piazza Navona InternatIonal expodental. tra ScIenZa e magnIfIcenZa. Nel 2011 la più grande manifestazione del dentale in Italia cambia volto. Lasciati sorprendere dal rivoluzionario evento: vieni nell’innovativo polo fieristico romano a toccare con mano le novità nel campo dell’odontoiatria e dell’odontotecnica e partecipa all’Expodental Forum, luogo di incontro e confronto per aggiornarti sulle metodologie e lo stato dell’arte della scienza. Con l’occasione potrai scoprire la straordinaria offerta di Roma, dalla sua storia alle occasioni di entertainment. New York, Usa/Lipsia, Germania: Le donne che in gravidanza presentano malattie gengivali possono essere sottoposte ad un trattamento non chirurgico della parodontite, senza temere conseguenze per la salute del bambino. HT tre giorni per sperimentare, aggiornarsi e divertirsi! pagina 12 6 -7- 8 o t t o b r e 2 011 | F I E R A R O M A | pA D I G l I O n I 7- 8 -9 -10 w w w.ex p o d e nt al.it 12 Speciale Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011 Italian Edition Trattamento delle parodontiti: nessun danno per i neonati HT pagina 11 In un ampio studio, che ha coinvolto 400 bambini di età compresa tra i 2 e i 3 anni seguiti da diverse cliniche pediatriche negli Stati Uniti, i medici dentali hanno scoperto che la cura della parodontite in gravidanza non provoca effetti negativi sull’aspetto cognitivo, motorio o sulle capacità linguistiche dei bambini durante la loro vita. In questo studio, medici provenienti dalle Università del Minnesota, Kentucky, Mississippi e New York hanno confrontato i dati riguardanti la crescita dei bambini nati da donne sottoposte ad una cura per malattia gengivale prima e dopo il parto. Tuttavia, i risultati tra i gruppi di controllo e quelli sperimentali differivano solo leggermente. Sono stati osservati punteggi motori e cognitivi più alti nei figli di donne che hanno visto migliorare la salute delle gengive. Recenti studi hanno indicato che il trattamento gengivale può essere collegato a diversi problemi di salute, tra cui peso alla nascita inferiore alla media, parto prematuro e ritardi del neonato nello sviluppo a lungo termine, dal momento che i batteri rilasciati durante il trattamento possono entrare nel sangue della madre e danneggiare il bambino. Secondo la ricerca, le donne incinte sono inclini a sanguinamento gengivale, causato da uno squilibrio ormonale che favorisce la crescita di alcuni batteri orali. Se è vero quanto affermano i ricercatori, questo significa che le donne incinte negli Stati Uniti potrebbero farsi curare le gengive sapendo che la malattia di cui sono affette non avrà un effetto clinicamente significativo sullo sviluppo del loro bambino. Un portavoce dell’Accademia di Parodontologia ha detto che sebbene alcuni dati restino ancora da chiarire, l’organizzazione raccomanda alle donne, in generale, di salvaguardare la loro salute gengivale durante la gravidanza. Daniel Zimmermann, DTI “Terzo grado” per Gianfranco Sorgente, presidente Unid alla vigilia della scadenza del suo mandato Gianfranco Sorgente. HT pagina 11 L’Unid è fatta di persone che ogni giorno lavorano in silenzio, ma con entusiasmo e competenza, sacrificando il tempo libero per offrire un punto di riferimento e anche opportunità di lavoro ai soci. Guardando oltre confi ne, quali sono i modelli da tenere presente? Gli Stati Uniti, o Paesi europei come l’Olanda, dove l’igienista dentale ha dei percorsi formativi strutturati e completi, oltre a una maggiore autonomia operativa, possono essere di orientamento per le nostre Università nell’organizzazione della didattica e del tirocinio, favorendo una formazione efficace. L’Università italiana in ambito sanitario è storicamente ritenuta d’eccellenza, ma l’eccessiva politicizzazione, l’estrema riduzione dell’investimento nelle persone, nella qualità dell’insegnamento e nella ricerca l’hanno ammalata cronicamente. Occorrerebbe osservare di più le norme etiche e deontologiche, per restituire dignità e valore al sistema universitario e sanitario, affermando la tanto reclamata “meritocrazia”, ovvero il valore delle persone per quel che sanno “ fare”, non per quel che sanno “dire”. Confidiamo nel recupero di questi presupposti poco costosi, ma molto impegnativi nella logica di potere. La vitalità è una delle caratteristiche più evidenti della categoria. Quali le altre? Gli igienisti hanno la voglia di sperimentare e di crescere professionalmente, non si fermano davanti a ciò che hanno appreso, ma sono in cerca di continua definizione e miglioramento delle tecniche, forti della passione per la professione e dell’umanità che li caratterizzano. Valori dimenticati, troppo spesso rinnegati, anche se costituiscono principi etici e deontologici di tutte le professioni sanitarie, oltre che dei codici istitutivi degli Ordini dei medici e degli odontoiatri. Questi, forse, non ricordano il loro ruolo di garanti di tali principi, che hanno profonde radici nella storia della medicina, nella Sanità italiana e nell’evoluzione ordinistica e giurisprudenziale in materia. Quali sono, oggi, gli obiettivi più pressanti dell’Unid? Ci premono maggiormente, in questo momento, l’affermazione e la concreta presenza della professione nel Servizio Sanitario Nazionale. Solo così il cittadino potrebbe usufruire veramente e totalmente dei benefici della prevenzione, e il bilancio della Sanità ne trarrebbe sicuramente vantaggio economico. Sconfiggere l’abusivismo è un altro obiettivo, un problema soprattutto di cultura: l’Italia è ricca di abusivismo in tutti i settori e non è certo un Ordine o un Albo, che ancora non abbiamo, che può risolverlo. Occorrerebbe una politica seria da parte dello Stato, una volontà vera di tutto il comparto dentale, iniziando, ognuno di noi, dal proprio orticello. Invece di utilizzare sistemi sanzionatori si potrebbero incentivare i comportamenti corretti: ad esempio, sgravi fiscali per lo Studio che assume o si avvale di un collaboratore igienista “vero” pubblicizzandolo magari a grandi caratteri. Una proposta più che obiettivo provocatorio: promuovere la realizzazione di registri con i nominativi degli igienisti professionisti in attesa dell’Albo a tutela dei cittadini, favorendo l’emersione dell’abusivismo. Qualcosa di cui vantarsi? È difficile rispondere a questa domanda. Però una cosa posso dire con certezza ed orgoglio: essere riuscito con tutta l’Unid a ridare uno stimolo positivo alla professione, creando anche una sorta di sana competizione nel mondo degli igienisti. Questo ha dato crescita, visibilità e una forza che ha fatto bene a tutto il comparto dentale. Importante, però, che la competizione non si trasformi in uno strumento di propaganda pseudo politica da parte di associazioni che si curano più della propria egemonia economico-politica che di mettere in atto gli istituti della negoziazione sindacale, per promuovere opportunità professionali alla categoria. Questo noi lo stiamo facendo, rinunciando a facili editti e proclami. … e qualcosa di cui dolersi? Il problema più grande è il lavoro. Ancora oggi l’igienista dentale viene in alcuni casi sottopagato. Spesso i colleghi sono costretti ad accettare ruoli differenti a costo di lavorare come assistente alla poltrona: un lavoro importante e dignitoso, ma non quello per cui hanno studiato 3 anni impegnativi, facendo sacrifici. Una considerazione irrispettosa dei ruoli e delle competenze. L’altra mancanza vergognosa è l’inserimento nel Servizio Sanitario Nazionale. Si parla di prevenzione, di ridurre i costi della Sanità e poi non si inserisce una figura medica che – paradosso – viene formata e pagata dallo Stato e non viene usata nell’organico del S.S.N. Senza tralasciare che l’igienista costerebbe veramente poco per i benefici della popolazione. Come dico spesso, in Italia la prevenzione è finta. Non si sente a disagio in una professione declinata comunemente al femminile? Assolutamente no, sono sempre di più gli uomini che intraprendono questa professione con dedizione. Il ruolo è nato per la donna, ma si sta evolvendo: oggi gli igienisti maschi sono circa il 30%. È successo il contrario per gli odontoiatri, che in passato erano prevalentemente maschi e ora si trovano con un’alta percentuale di colleghe, senza problemi di professionalità degli uni e degli altri. Superiamo pregiudizi e luoghi comuni almeno nella professione. Come defi nirebbe l’attuale rapporto odontoiatra-igienista? È determinato dalle persone che lo gestiscono. Il rispetto deve essere reciproco dei ruoli senza prevaricare; anzi, integrando le rispettive competenze si possono raggiungere alti livelli di qualità professionale. Laddove esiste un team affiatato e di qualità, il risultato si vede. Come associazione forniamo costantemente linee comportamentali e consulenza agli associati, e spesso anche agli odontoiatri interessati ad inserire questo profilo nel proprio team. Al di là delle persone, in cosa l’Unid si differenzia dalle altre associazioni? La parola che mi viene è “disponibilità”, sicuramente per il modo di stare vicino ai colleghi. Ogni componente del direttivo è pronto a rispondere alle diverse domande e problematiche di un igienista dentale, anche se non socio.Nella serietà e trasparenza, nel rispet- to delle libertà decisionali, nella filosofia comportamentale comune alle componenti del gruppo associativo, nella valorizzazione di chi lavora. Il nostro gruppo è una grande famiglia, e non esiste una gerarchia se non sulla carta: chiunque può collaborare con i direttivi, non bisogna fare gavetta né i portaborse a nessuno. Come vorrebbe che venisse ricordata la sua presidenza? Il mio mandato sta per finire: a dicembre avremo le elezioni del nuovo Direttivo Nazionale. Ho dedicato molto tempo all’associazione, senza chiedere niente in cambio. Vorrei essere ricordato come uno che ha sempre creduto in quello che ha fatto solo per la professione e veder continuare quel che si è in parte creato con la fatica di tanti colleghi, cui va il mio “grazie” per avermi supportato e sopportato. Testo redatto in collaborazione con Emanuele Quaglia e Andrea Zoltan Corso per igienisti all’Università di Buffalo È nato dall’esigenza di molti professionisti di voler approfondire le conoscenze al di là dei modelli e dei protocolli utilizzati nella prevenzione in Italia unendoli alle novità oltreoceano, il corso che si tiene a Buffalo (New York) dal 30 luglio al 7 agosto. Diretto da Sebastian Ciancio e coordinato da Anna Maria Genovesi e Olivia Marchisio, è rivolto ad igienisti dentali diplomati/laureati o studenti dei corsi di laurea. Si avvale della collaborazione di docenti di fama internazionale, impegnati nella didattica e ricerca. Le lezioni sono di tipo teorico (presso la sede centrale dell’Università di Buffalo) e teorico-pratico (presso la Clinica per igienisti dentali, Erie Comunity College). La Clinica offre ai partecipanti la possibilità di conoscere strumenti di avanguardia nel settore e tecniche di strumentazione avanzata. Vengono presentate nuove procedure di strumentazione parodontale con tecniche e fulcri differenziati a seconda della gravità di patologia parodontale e proposti nuovi protocolli per il mantenimento del paziente parodontale. Inoltre, uso di sonde di ultima generazione per il riconoscimento del tartaro sottogengivale. Al termine del corso viene rilasciato un “Certificate of Attendence” da parte del Department of Maxillo-Facial Surgery della State University of New York at Buffalo. Per informazioni: Daniela Lazzeri - Istituto Stomatologico Tirreno Tel.: 0584.60.59.888 - Fax 0584.60.58.716 - E-mail: [email protected] Chiara Lorenzi - Tel. 339.3069046 | Olivia Marchisio - Tel. 335.8352217 Speciale 13 Italian Edition Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011 Il valido contributo dell’igienista dentale nell’individuazione del cancro orale Il cancro orale è una patologia maligna che ha esiti rilevanti sui pazienti affetti, sui familiari e sulla collettività. Nel 2008 ne sono stati diagnosticati oltre 600 mila casi nel mondo. È l’ottavo tumore più diffuso (il 3-5% di tutti i tumori maligni diagnosticati) e il più comune nei Paesi in via di sviluppo. Legato probabilmente alla diversità degli stili di vita e ai fattori predisponenti, presenta un’incidenza più elevata nei maschi. Di tasso variabile tra 1 e 10 casi su 100 mila abitanti, è in progressivo aumento in molti Paesi, in individui di età maggiore ai 40 anni, con tendenza all’abbassamento dell’età di incidenza. Con un tasso di sopravvivenza di circa il 46% a cinque anni (minore rispetto a tutti i principali tipi di cancro, essendo la maggior parte delle lesioni diagnosticate in stadio avanzato) provoca ogni anno la morte di oltre 120 mila individui. In Italia i dati evidenziano circa 4000 casi l’anno, con incidenza del 8,44 nei maschi e 2,22 nelle femmine ogni 100.000 abitanti, e un indice di mortalità annuo rispettivamente di 2,7 e 0,62. Se intercettato precocemente, vi è una probabilità di sopravvivenza superiore rispetto ad altri tipi di cancro, potendo la mortalità esser drasticamente ridotta con interventi educativi e sanitari. La maggior parte degli esiti è attribuibile a fattori di rischio modificabili quali il tabagismo, il consumo di alcolici e superalcolici. L’associazione tra fumo e superalcolici aumenta il rischio in modo esponenziale, mentre la dismissione dal fumo riduce significativamente il rischio dopo un intervallo tra i 5 e 10 anni. Un livello non ottimale d’igiene orale costituisce un fattore importante tra i predisponenti. Studi epidemiologici riportano anche come un’alimentazione con assunzione abitudinaria di frutta e vegetali modifichi il rischio di contrazione. Per il miglioramento della salute orale non si può trascurare una programmazione d’assistenza a tutti i livelli e condivisa da tutti gli operatori sanitari abilitati ad interventi di prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Più frequentemente localizzato ai bordi laterali e nella parte ventrale della lingua, al pavimento orale e nella regione palatale. Essendo non sempre clinicamente distinta la presentazione, l’unica opportunità è rappresentata dalla programmazione collettiva di una valida procedura di intercettazione e diagnosi in tutti i pazienti che presentino una qualunque lesione delle mucose orali. Principi fondamentali devono condurre l’odontoiatra e l’igienista dentale all’impostazione di un iter corretto nei pazienti che presentano alterazioni delle mucose orali. Più frequentemente benigne esse si risolvono spontaneamente in un massimo di circa 14 giorni. L’OMS raccomanda di considerare potenzialmente maligne, e sottoporre ad accertamento diagnostico le lesioni che non regrediscano spontaneamente o con la rimozione degli irritanti locali entro tale periodo. Anche se il paziente si rivolge all’odonto- iatra riferendo problemi odontoiatrici, per una seduta di controllo o per richiami d’igiene orale professionale, occorre, adottare una metodologia di consuetudine mediante un esame obiettivo accurato extra ed intra-orale per evidenziare eventuali alterazioni dei tessuti orali e provvedere all’impostazione di un corretto iter diagnostico. Per prevenire il cancro della bocca si devono porre in essere strategie comuni a tutto il team odontoiatrico rendendo consapevole il cittadino sulla gravità della HT pagina 14 14 Speciale Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011 HT pagina 13 patologia e sui fattori di rischio correlati, noti e predisponenti. Fondamentale renderlo edotto sull’esigenza di una intercettazione precoce di lesioni pre-maligne e maligne. Tutti gli operatori sanitari in veste di educatori devono promuovere la sua salute orale attraverso l’informazione sui rischi connessi all’uso di tabacco e alcolici, per favorire stili di vita corretti, sensibilizzare ad standard elevati d’igiene orale e avviare la consuetudine di “auto-esaminarsi”. Occorre rendere consapevole il paziente della necessità di regolari controlli periodici per mantenere la salute della bocca impostando un iter diagnostico/terapeutico corretto, specie in presenza di lesioni o condizioni delle mucose non nella norma. Come operatore sanitario l’igienista dentale ha il dovere, nelle sedute volte al mantenimento dello stato di salute del paziente e al monitoraggio di interventi di prevenzione terzia- Italian Edition ria, di segnalare tempestivamente all’odontoiatra qualsiasi condizione che non rientri nei limiti della norma. Molto importante inoltre la sua collaborazione all’interno del team inserito nei protocolli di sensibilizzazione ed educazione del paziente e della comunità sul raggiungimento di un livello di igiene domiciliare soddisfacente, condizione effettiva in termini di prevenzione a 360° correlata anche a patologie sistemiche. L’igienista dentale non può formulare diagnosi. Tale sua condizione porta a dover necessariamente segnalare all’odontoiatra di riferimento ogni modificazione riscontrata a livello del cavo orale di qualsivoglia natura origine. Imperativo che il paziente non si “allarmi” e che l’igienista dentale si riferisca all’odontoiatra, cui spetta l’intervento diagnostico e terapeutico. Elisabetta Polizzi, Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, coordinatore di CLID, Presidente: Prof. E. Gherlone Giornate per la prevenzione della parodontite, dal 6 novembre al 4 dicembre 2011 L’istituto di ricerca fiorentino Microdentistry, da sempre impegnato nella prevenzione e trattamento delle forme più aggressive di malattia parodontale, promuove in collaborazione con Excellence Dental Network, un’iniziativa a livello internazionale che ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della prevenzione della parodontite e soprattutto sulle importanti correlazioni di questa malattia con importanti patologie sistemiche. Tutti i sabati, dal 6 novembre al 4 dicembre, un gruppo di cliniche odontoiatriche in Italia e all'estero (Firenze, Bergamo, Perugia, Ancona, Sondrio, Milano, Alessandria, Roma, Caserta, Napoli, Salerno, Avellino, Londra, Atene, Siviglia e Copenhagen) metterà a disposizione gratuitamente l’esperienza dei propri operatori che dedicheranno 5 giornate alla diagnosi clinica, radiologica, immunologica e microbiologica. L’iniziativa ha lo scopo di intercettare in fase precoce anche le forme più subdole e pericolose di parodontite, facendo un’accurata valutazione dei profili individuali di rischio, soprattutto qualora vi sia una familiarità conclamata, come spiegato dal dottor Francesco Martelli in una recente intervista rilasciata ad Unomattina, la nota trasmissione mattutina di Rai Uno. Fonte: Ufficio stampa IRF in Microdentistry Per informazioni: www.microdentistry.it - Numero verde: 800090106 La Sicilia inizia a investire nella cultura della prevenzione con “Un sorriso nella scuola” Giovedì 19 maggio a Palermo, presso il Convitto Nazionale “G. Falcone” in piazza Sant’Angeli (istituzione che opera da più di cinquecento anni), si è svolto l’evento finale del progetto di educazione e prevenzione alla salute orale in età evolutiva “Un sorriso nella scuola”, seguendo le orme del progetto pilota “Giovani sorrisi di salute”, svoltosi in Lombardia e ideato da Laura A. Marino, presente all’evento. L’organizzazione ha previsto più incontri, dal 21 marzo al 7 aprile, coinvolgendo corpo docenti, alunni e genitori. Scopo del progetto: alimentare la cultura alla prevenzione e alla salute orale in ambito scolastico. L’evento si fonda sulla totale assenza di coinvolgimenti o interessi dei singoli, mentre il coinvolgimento del corpo docenti è considerato il mezzo di continuità con cui motivare periodicamente alla prevenzione orale e l’inserimento di fasi pratiche. La pianificazione degli incontri è stata faticosa per via delle miriadi di attività svolte all’interno dell’istituto, ma una volta presi i contatti, tutto è andato come previsto. Ma soprattutto cosa pensano i pazienti che vogliono o devono sottoL’incontro col corpo docenti ha stabilito il primo contatto: le porsi a un trattamento odontoiatrico che prevede l’inserzione di iminformazioni sulle strutture del cavo orale, le patologie che possono coinvolgere la persona, le norme di pronto soccorso hanno provopianti? cato evidente interesse dimostrato da un susseguirsi di domande e Frequenti e numerosi i dubbi, spesso manifestati o comunque semchiarimenti. Essendo la prima volta che il Convitto ospitava un progetto del pre molto sentiti. Alcuni quesiti possono trovare una semplice risposta genere, si è voluto limitarlo a 4 classi, scegliendo due fasce d’età, come viene illustrato in questo video tutto dedicato al paziente. Il gioquali elementari e medie. Resta l’intento di espanderlo rifacendo co dell’ironia aiuta a introdurre l’argomento in modo accattivante. Dil’esperienza, con dichiarata soddisfazione del rettore Mantione. Le verse animazioni e molteplici disegni descrivono tecniche e protocolli fasi frontali hanno visto toccare per tutti gli stessi argomenti, ma chiaramente sono stati diversificati ed adattati alle varie fasce d’età in maniera facile e chiara. per facilitarne la comprensione. Questo DVD può risultare, perciò, uno strumento efficace, in generale, Dopo aver istruito i ragazper informare i pazienti odontoiatrici sui vantaggi della terapia implanzi, attraverso LAURA ANTONIA MARINO tare quanto mai diffusa e praticata al giorno d’oggi, e in particolaNata a Monza il 19 dicembre 1960, sposata con due figli e residente L AURA A NTONIA M ARINO immagini e nel Comune di Bergamo. re per “educare” e rendere maggiormente consapevoli e preparati Laurea in Igiene Dentale presso l’Università degli Studi di Milano modelli dimoClinica Odontoiatrica Ospedale S. Paolo di Milano. Laurea Magistrale presso Università degli Studi di Pavia - Clinica all’intervento, coloro che già abbiano optato per questa soluzione nel strativi, su come Odontostomatologica Policlinico San Matteo di Pavia. Professore a.c. corso di Laurea in Igiene Dentale Università degli Studi usare al meglio proprio cavo orale. Infatti, i concetti di base relativi all’implantologia - Medicina e Chirurgia di Pavia. Tutor di Tirocinio Clinico del corso di Igiene Dentale - Università degli Studi - Medicina e Chirurgia di Pavia. il proprio qui esposti, e che saranno approfonditi poi in modo personalizzato International Achievement Certificate Program in Oral Hygiene – spazzolino, siNYU – New York -2006-2007. Insegnare l’Igiene Orale per la salute dal team odontoiatrico, aiutano a “dissipare ombre” e a superare deClinical Coordinator New York University-College of Dentistry Contiutilizzato il nuing Dental Education- oral Hygieneè Program. Presidente Regionale Unione Nazionale Igienisti Dentali (UNID) finitivamente certi comuni e diffusi timori. rivelatore di Lombardia. Rappresentante dell’Associazione di Categoria UNID nelle Commissioe Regione osserni di Laurea di Igiene Dentale presso leplacca Università della Lombardia. vate le condizioMembro Esperto dalla Regione Lombardia per la Commissione di Valutazione Assistenti di Studio Odontoiatrico. nie della Responsabile del Servizio di Igiene Dentale Prevenzionebocca, presso Centri Polispecialistici e strutture mono-professionali in Bergamo e Provincia. così Relatrice in corsi e congressi Nazionaliricavando ed autrice di articoli pubblicati su riviste di ambito professionale. e-mail: [email protected] dati statistici preziosi. Infine, l’evento finale con la presentazione del lavoro svolto. FINALMENTE DISPONIBILE! “UN SORRISO NELLA SCUOLA” ORDINALO ADESSO www.tueor.it Rita Coniglio, EDIZIONI MARTINA Per Info e prenotazioni 011 0463350 / www.tueor.it 40139 Bologna - Via P.A. Orlandi, 24 Telefono 051.624.13.43 - Fax 051.54.55.14 e-mail: [email protected] www.edizionimartina.com MANUALE OPERATIVO DI EDUCAZIONE E PREVENZIONE ALLA SALUTE ORALE PER IGIENISTI DENTALI E ODONTOIATRI GRAFICHE ZANINI - BOLOGNA 75,00 euro + IVA Consigliere Unid Regione Sicilia - Referente Unid Provincia di Palermo EDIZIONI MARTINA Speciale 15 Italian Edition Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011 “Opportunità igienista dentale” Proposte professionali, gestionali e amministrative re un Servizio di Prevenzione La prevenzione troverà seme Igiene Orale autonomi, con pre più interesse e rappresentala presenza di igienisti dentali tività in questa nuova filosofia Pochissime sono le struttu- responsabili in servizi assisten- della titolarità delle competenze re sanitarie che hanno inseri- ziali e ambulatoriali. professionali. to l’igienista dentale nel team Questo è l’ambito sul quale si Considerazioni - L’assegnazioodontoiatrico. Solo ora, alcune giocano le sfide del futuro sulla ne della titolarità della prevenListerine_ADVProff_mm210x297+5_Listerine_ADVProff_mm210x297+5mm 12/04/11zione 12.28all’igienista Pagina 1 Aziende iniziano a promuove- Salute pubblica. dentale quale Rapporto di lavoro presso strutture sanitarie pubbliche/ private convenzionate La necessità di tradurre le competenze professionali dell’igienista dentale in proposte attuabili nel contesto odontoiatrico, induce a promuovere una sintesi di alcune realtà presenti sul territorio Nazionale. Al fine di rendere possibile una corretta lettura da parte delle Associazioni odontoiatriche (Andi e Aio) e dell’Ordine professionale (Cao), non ancora inclini alla conoscenza della validità e vitalità di questo nuovo profilo, potranno essere così informati e motivati a intraprendere azioni finalizzate al chiarimento e all’approfondimento di tali contenuti. Avvicinare tutti all’evoluzione in atto e all’apprendimento di una filosofia con sensibilità e rispetto, favorendo le nuove opportunità di lavoro. Questi retaggi favoriscono il pregiudizio e gli slogan demagogici di categorie, tipo: “Difendiamo gli spazi professionali”, che inevitabilmente riducono il processo di crescita culturale del settore. Il mondo economico e imprenditoriale promuove modelli di gestione, processi di modernizzazione. Trovano spazio anche i contenuti che accolgono e favoriscono l’autonomia professionale, lo sviluppo di una categoria professionale in espansione come fattore innovativo nel panorama odontoiatrico. La professione dell’igienista dentale è di ampio respiro per lo sviluppo della prevenzione nel nostro Paese e può essere una concreta risorsa alla tutela della salute pubblica e di lavoro per le giovani generazioni. Si prospetta un nuovo e moderno orizzonte professionale, al passo con i tempi. Per meglio apprendere quest’ampia opportunità nell’attuale contesto odontoiatrico, senza sconfinare in una sorta di “mercato del pesce”, ma recuperando valori quali: la qualità, rispetto per le persone, interazione e rispetto dei ruoli, si descrivono sinteticamente alcune realtà individuando cinque tipologie di opportunità che riflettono la professionale. Ognuna di queste, sono espresse oggettivamente considerando orientamenti ed elementi di criticità. professione sanitaria, da parte di Istituzione e Sanità pubblica potrà favorire il raggiungimento degli obiettivi. Scegliere un collutorio significa spesso scegliere tra una protezione efficace dello smalto ed un’adeguata riduzione della placca. Ora non più. Il nuovo Listerine® Total Care Difesa Smalto associa 225 ppm di Fluoruro di Sodio agli Oli Essenziali Listerine®. La sua formulazione avanzata ha dimostrato un eccezionale assorbimento del Fluoruro da parte della superficie dentale1 ed un rafforzamento dello smalto comparabile ad un collutorio contenente una concentrazione doppia di questo ingrediente2, in vitro. Questa proprietà si aggiunge alla ben nota efficacia anti-batterica Listerine®, per contrastare l’insorgenza della carie3,4 e ridurre la placca fino al 52% in più rispetto al solo utilizzo dei mezzi meccanici di igiene orale domiciliare5. Ecco perché aggiungere il nuovo Listerine® Total Care Difesa Smalto alla propria igiene orale quotidiana, può aiutare quei pazienti che hanno bisogno di una specifica azione protettiva e/o rimineralizzante nei confronti dello smalto. Il tuo consiglio è la miglior difesa. HT pagina 16 16 Speciale Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011 HT pagina 15 Il consolidamento di un servizio dedicato alla prevenzione, dove l’autonomia della competenza si possa manifestare con la visita di Igiene Orale per un programma di prevenzione personalizzato. Dare vitalità e dinamicità implementando la prevenzione in tutti gli ambiti clinici (salute, età evolutiva, malattie croniche demenza, disabilità, anzianità) dovrebbe essere la missione. I contratti ora sottoscritti dagli igienisti sono di tipo libero-professionale. I compensi sono applicati a percentuale o tariffa oraria. L’assenza di concorsi pubblici e l’inadeguatezza dei tariffari del Sistema Sanitario non garantiscono la soddisfazione del rapporto qualità/prestazione, istituendo solo un discorso di quantità/prezzo, con il rischio di eludere i fondamenti della proposta. Criticità - È l’assenza di una visione d’insieme, di una pianificazione, d’interazione di più profili professionali quali elementi di modernità e di competenza in una condivisione degli obiettivi. La necessità di adeguare i tariffari per una loro corretta applicazione è auspicabile. Rapporto libero-professionale all’interno di Studi odontoiatrici Tipologie di prestazioni: a)Si configura un’attività di “mero esecutore” di prestazioni predisposte e già decise dall’odontoiatra. Considerazioni - Le scelte sono fatte dall’operatore in base alle condizioni organizzative e soprattutto economiche poste dalla direzione dello Studio. Criticità - Limitazione professionale dell’igienista dentale, che non può mostrare a pieno la propria competenza. Sviluppo della quantità rispetto alla qualità. I contratti non trovano grande adesione. Elevato turnover degli operatori. b) Si propone un’attività autonoma in termini decisionali e operativi secondo il proprio ruolo e le proprie competenze. È assegnato un vero incarico della gestione della prevenzione (definizione e attuazione di protocolli operativi). È prevista la visita di Igiene Orale e la definizione di un programma di prevenzione personalizzato. Gli Studi che adottano questo sistema credono molto nel valore della competenza dell’igienista dentale. Considerazioni - Questa proposta valorizza le competenze dell’igienista offrendo ampio respiro a una moltitudine di servizi che abbracciano tutte le problematiche inerenti, il profilo e la competenza, responsa- Italian Edition bilizzando e valorizzandone la professionalità. Si realizza, così, una continuità di servizio all’interno dello Studio, fidelizzando il paziente, ampliando le cure e le possibilità terapeutiche. Tutto finalizzato alle realtà del paziente, alle sue attese e al successo terapeutico. Criticità - Si possono ricondurre alla necessaria coesione d’intenti e, pertanto, all’esistenza di una stessa filosofia di lavoro, oltre alla capacità di integrare competenze al di là di aspetti strettamente economici. Tutto questo presuppone capacità di lavoro di gruppo, di rispetto reciproco dei ruoli e delle competenze. Questo modo non consente l’imposizione di un ordine gerarchico legato a titoli accademici o altro. Solo gli aspetti esclusivamente economici e amministrativi possono determinare priorità e scelte nel rapporto libero-professionale. libero-professionale. Studio di Igiene dentale autonomo, ubicato all’interno di una struttura odontoiatrica S’intende uno spazio-isola dedicato alla prevenzione, all’interno della struttura e/o dello Studio odontoiatrico in totale autonomia professionale, organizzativa, strumentale e amministrativoeconomica. Accedono al servizio d’Igiene la clientela dello Studio di insediamento e le persone interessate al servizio. Questa proposta si fonda su una gestione totalmente autonoma. La documentazione contabile viene emessa direttamente all’igienista. Possibili sono accordi contrattuali di affitto, in comodato o altro, con lo Studio odontoiatrico ospitante. Sono solo alcune delle modalità che possono regolare tale tipo di rapporto tra igienista dentale e odontoiatra. Considerazioni - L’autonomia professionale, amministrativa contabile ed economica rende attiva e partecipe l’attività dello Studio d’Igiene che ha interesse ad implementare l’attività dello Studio. Il servizio si rivolge alla clientela dello Studio ospitante e di altri Studi odontoiatrici insistenti sul territorio interessati al servizio. Criticità - Questa soluzione evidenzia la difficoltà degli Studi odontoiatrici ad inviare i propri pazienti in uno Studio d’Igiene dentale esistente in un’ larità riconosciuta all’igienista dentale in ambito di Prevenzione della salute orale. L’igienista dentale è l’idea vincente della prevenzione. La prevenzione quale opportunità di cura accessibile per competenza e qualità del servizio. La titolarità della prevenzione e della salute è parte fondamentale della preparazione e della formazione di tale profilo che con la sua autonomia professionale diventa l’elemento innovativo e trainante nell’idea di un vero team odontoiatrico. Considerazioni - Difficoltosa nella parte burocratica e tecnico-amministrativa, ma fattibile. La proposta dovrebbe coinvolgere le realtà odontoiatriche presenti sul territorio, pubbliche e private, le istituzioni sanitarie e tutti quegli Studi odontoiatrici che si trovano soprattutto in difficoltà a gestire la prevenzione, disincentivando l’abusivismo della professione. Potrebbe essere un ottimo ambito collaborativo che avvantaggerebbe sia i professionisti odontoiatri che gli igienisti, offrendo un’elevata qualità delle prestazioni con un servizio esclusivamente dedicato alla prevenzione. La possibilità, inoltre, di accedere al servizio da parte di cittadini favorirebbe lo sviluppo di un indotto per tipologia di terapia e specializzazione. La presente proposta è valida perché offre un servizio su base contrattuale e convenzionale e stitori di varia natura e appartenenti non necessariamente al mondo del dentale. Tali strutture sono avviate prevalentemente in centri commerciali, dove è garantita visibilità e pubblicità e un target di consumatori poco informati casuali. Considerazioni - Si caratterizza per gli elevati investimenti strutturali e pubblicitari. Presuppone ampie agevolazioni economiche dei servizi, che avvicinino la clientela a un’idea di offerta vantaggiosa. Criticità - Ha una ricaduta negativa sull’odontoiatria e in particolare sul profilo dell’igienista dentale, in quanto le prestazioni e la competenza sono oggetto di messaggi pubblicitari squalificanti e, sovente, ingannevoli. Si traduce così l’assenza di valorizzazione della competenza e della potenzialità preventiva e intercettiva della professionalità sanitaria a scapito dei cittadini. Si sviluppa un interesse verso un mercato di quantità, sacrificando la qualità. Proposta questa che delinea finalità prettamente commerciali. Esige schemi rigidi e tempistiche ridotta. È assente una tutela del cittadino, sotto il profilo medico-legale ed economico. Non s’individuano pratiche cliniche di eccellenza, ma è attualmente è un ambito di business per molti imprenditori. È necessaria una sorveglianza da parte di tutte le istituzioni altra struttura odontoiatrica. Il timore di perdere pazienti e la diffidenza gravano su tale proposta. Si può ritenere che possa essere una valida forma di collaborazione se fondata su presupposti seri. La correttezza e la contrattualità sono alla base del rapporto libero-professionale, oltre che la validità dei servizi erogati. Aspetti contabili e fiscali potrebbero essere fattori d’interesse e valutazione. su presupposti etici professionali molto importanti. Purtroppo il timore di perdere il controllo sulla gestione del paziente, è il suo limite. La scarsa conoscenza e un aggiornamento professionale degli odontoiatri improntato prevalentemente su metodiche di maggiore e immediata redditività ne limitano l’inserimento. Criticità - Determinazione del valore dell’indotto difficoltoso. Questo aspetto è risolvibile proponendo un coupon dei sevizi spendibile nel tempo o secondo programmi individuali. La difficoltà maggiore è quella comunicativa. L’informazione dovrebbe essere continua tra i professionisti. Le criticità in questione potranno essere affrontare correttamente istituendo programmi e protocolli standardizzati. pubbliche e associative. Conclusioni - Quanto descritto ha un unico denominatore: l’affermazione di una competenza professionale in un contesto odontoiatrico refrattario, che dovrebbe evolversi e farsi parte attiva e promotore dell’innovazione in un settore in crisi. Ci vogliono determinazione e modernità da parte delle categorie sindacali odontoiatriche nell’accettare e voler affrontare non come problema tale tematica, ma come proposta innovativa ed elemento trainante per il futuro dell’odontoiatria, ampliando l’orizzonte professionale. È questo l’ambito nel quale si realizzerà l’eccellenza dell’odontoiatria e della professione del futuro. Tipologie di rapporto economico e contrattuale (a-b-c): a)Assunzione secondo il contratto nazionale del lavoro. Un contratto di secondo livello del Contratto Nazionale Collettivo del Lavoro può determinare il tipo di rapporto. Raramente proposto, in quanto ritenuto troppo oneroso per lo Studio sotto il profilo economico, previdenziale e fiscale. Poco diffuso. b)Trattamento economico libero-professionale con proposta di parcella secondo prestazione. Consente di inquadrare l’igienista dentale in un vero rapporto liberoprofessionale a garanzia dell’operatore e di eventuali responsabilità professionali. Il profilo professionale può essere valido riferimento nella gestione come supporto ai professionisti che collaborano con lo Studio e/o con la struttura. Una garanzia dei percorsi di cura pianificati secondo criteri protocollari, di efficienza e di efficacia. L’impegno economico non grava perché le capacità della gestione, l’indotto creato, la dinamicità dell’attività di Studio e delle cure svolte lo assorbono. c)Trattamento economico libero-professionale a gettone di presenza o percentuale. Il cambiamento del rapporto economico riduce l’interesse del professionista attenendosi ai criteri contrattualmente definiti. In assenza di autonomia ci si identifica in esecutori. Questa potrebbe essere una fase di training e conoscenza, per poi essere ritrattata e riformulata in una ipotesi contrattuale Studio di Igiene di prestazioni di servizi Lo Studio di Igiene Dentale è di grande attualità. Propone sul territorio prestazioni di servizi alla popolazione e ai professionisti titolari degli Studi odontoiatrici, avvalendosi anche di personale addetto alla segreteria e all’assistenza qualificato. Le attività odontoiatriche accedono a tali servizi mediante varie forme contrattuali e/o convenzionali personalizzate dove si delineano aspetti di tipo economico che possono inficiare o ampliare la potenzialità professionale dell’igienista dentale. Le persone accedono al servizio di Igiene Dentale usufruendo della professionalità e delle competenze oggetto del ruolo e tito- Studio di Igiene Dentale in un centro commerciale La Promozione di uno Studio di Igiene Dentale in un centro commerciale si fonda su un’azione di marketing e d’indagine di mercato. Vengono pubblicizzati servizi preconfezionati e a basso costo, o talvolta gratuito, per promuovere un’attività commerciale. È proposto prevalentemente in forma societaria, con inve- Laura Antonia Marino, Presidente Unid Lombardia Speciale 17 Italian Edition Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011 Gli Studi dentistici possono contribuire a identificare il diabete New York, Usa: Alcuni ricercatori della Columbia University non diagnosticata. Inoltre, quelli College of Dental Medicine hanno scoperto che le visite odontocon pre-diabete sono più a rischio iatriche rappresentano una possibilità di intervento in più nelper diabete di tipo 2 e anche per la lotta contro il diabete, individuando soggetti con diabete o malattie cardiache, ictus e altre pre-diabete non al corrente delle loro condizioni. Lo studio ha condizioni vascolari tipiche degli cercato di sviluppare e valutare un protocollo di identificazione individui con questa patologia. attraverso alti livelli di zucchero nel sangue nei pazienti odon*Tuoer 21-04-2011 13:54 Pagina 1 Dental Tribune toiatrici. “La malattia parodontale è una complicazione precoce del diabete. Circa il 70 per cento degli adulti americani frequenta lo studio odontoiatrico almeno una volta all’anno”, dice Ira Lamster, decano del Collegio di Medicina dentale e autore di molti scritti. “La ricerca preventiva si è concentrata sulle strategie di identificazione. Mai valutate prima le normative sulla prevenzione della salute orale né messi alla prova prospetticamente i contributi delle ricerche in campo orale”. A seguito dell’indagine sostenuta da un fondo stanziato da Colgate-Palmolive, gli studiosi hanno sottoposto a test circa 600 persone durante le visite in una clinica dentale a nord di Manhattan. I soggetti erano persone di 40 anni o di più (se di razza bianca, non ispanica) e di 30 anni in su (ispanici o non bianchi), con nessuna precedente diagnosi di diabete o pre-diabete. Circa 530 pazienti, con almeno un fattore di rischio segnalato spontaneamente (storia familiare, ipercolesterolemia, ipertensione o sovrappeso/obesità, ecc…) hanno ricevuto un esame parodontale, un fingerstick e il point-of-care dell’emoglobina (A1c test). Perché i ricercatori confrontassero le prestazioni di diversi protocolli , i pazienti si sono presentati per un test a digiuno sul glucosio nel plasma, indice di presenza di diabete. Si è scoperto che in questa popolazione a rischio odontoiatrico, un semplice algoritmo composto soltanto di due parametri dentali (numero di denti mancanti e percentuale di tasche parodontali profonde) era efficace nell’identificare i pazienti con pre-diabete non riconosciuto o con diabete. L’aggiunta del test A1c point-ofcare è stata di notevole valore, migliorando ulteriormente le prestazioni dell’algoritmo. “Il riconoscimento precoce del diabete è stato al centro degli sforzi di medici e colleghi della Sanità pubblica per anni, così come il trattamento precoce delle persone affette può limitare lo sviluppo di molti gravi complicazioni”, spiega Evanthia Lalla, professore associato presso il College of Dental Medicine e stimato autore. “Un cambio di stile di vita, relativamente semplice, nei pazienti diabetici può ostacolare la progressione verso il frack-diabete; per questo motivo è importante identificare questo gruppo di individui”, ha aggiunto. “I nostri risultati forniscono un approccio semplice da usare facilmente in tutte le impostazioni di cura”. Secondo il Center for Disease Control and Prevention, una persona su quattro affetta da diabete di tipo 2 negli Stati Uniti rimane SBIANCAMENTO FOTODINAMICO IL FUTURO E’ ORA OSSIGENO ATOMICO IN MENO DI 20 SECONDI! ® Si attiva con una normale lampada polimerizzatrice NON RICHIEDE LAMPADE DEDICATE ® Agisce in pochi secondi, anziché decine di minuti PREVIENE L’INSORGERE DI SENSIBILITA’ ® Sviluppa ossigeno atomico altamente reattivo ELEVATA EFFICACIA SBIANCANTE 0 1 2 INTERNATIONAL DENTAL SUPPLY 17100 Savona - Via Valletta San Cristoforo, 28/10 - Tel. +39 019 862080 - Fax +39 019 2304865 - www.idsdental.it - [email protected] www.blancone.it 18 Speciale Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011 Italian Edition Protocolli Operativi Clinici per il trattamento dell’Alitosi Gianna Maria Nardi*, Andrea Lofano** *Ricercatore Dipartimento Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali - Direttore: Prof. A. Polimeni **Odontoiatra L’alitosi, o alito cattivo (bad breath), è un’affezione comune intesa come odore sgradevole dell’aria emessa dal cavo orale. Esistono poche ricerche epidemiologiche riguardanti l’alitosi, ma è stato stimato che ne soffra una percentuale della popolazione che varia dal 20 al 40%(1,2). Nel 90% dei casi l’alito cattivo origina dalla cavità orale: uno studio multidisciplinare ha confermato tale risultato riportando che l’87% delle cause è di natura intraorale, l’8% di origine otorinolaringoiatrica, l’1% attribuibile a disturbi gastroenterici e, infine, il restante 4% riconducibile ad altri distretti o di origine sconosciuta(3). L’alitosi può, dunque, essere sia un’entità parafisiologica o patologica a se stante sia un sintomo o segno di patologie extraorali o sistemiche. Classificazione Alitosi Transitoria o Fisiologica L’alito cattivo è presente solo in alcuni momenti della giornata, responsivo all’igiene orale in maniera immediata. Non è possibile associare una patologia specifica come causa del cattivo odore. Esempi concreti possono essere l’alito mattutino, così come l’alitosi che si sviluppa quando si discute per molto tempo: situazioni che condividono la stessa eziologia, cioè la secchezza orale, fattore decisivo per l’instaurarsi del cattivo odore. Alitosi associata ad alimenti, tabacco o alcolici. Alitosi correlata a prolungati periodi di digiuno. Alitosi correlata con patina linguale non modificata da altre patologie. Alitosi Patologica L’alitosi patologica può a sua volta essere suddivisa in base all’origine in orale o extraorale. In entrambi i casi è possibile associare una patologia o un’alterazione dei tessuti come causa del cattivo odore. L’eziologia dell’alitosi orale è da ricercare nei composti sulfurei volatili (comunemente chiamati VSC), provenienti dalla degradazione batterica di alcune proteine(4). I batteri gram-negativi anaerobi che metabolizzano le proteine producono composti gassosi contenenti zolfo, che emanano odori sgradevoli anche a basse concentrazioni; tali molecole sono il metil-mercaptano, il dimetilsolfuro e l’acido solfidrico. Esistono altri componenti, oltre ai VSC, contenuti nella saliva che possono emanare cattivo odore; tra i più importanti si possono citare le diamine (putrescina, cadaverina). Sia le diamine sia i VSC vengono percepite in forma volatile e per questo motivo, fino a quando rimangono disciolte nella saliva, non sono espresse. La produzione e la conversione di questi composti sulfurei dipendono da fattori locali multipli, più precisamente il pH salivare, ridotto tenore di ossigeno (proporzionato alla quantità di saliva prodotta), il substrato disponibile per il metabolismo batterico e, inoltre, una elevata concentrazione batterica. Si è osservato che la saliva dei pazienti affetti da malattia parodontale produce VSC più velocemente e intensamente. Inoltre, i VSC prodotti dai substrati dell’aminoacido della cisteina presentano un’alta concentrazione di solfuro di idrogeno, mentre i VSC prodotti dai substrati della metionina presentano un’alta concentrazione di metilmercaptano (o mercaptano metilico). È stato dimostrato che nei soggetti affetti da parodontite i livelli di VSC erano fino ad otto volte superiori rispetto a soggetti sani, che la quantità di VSC è correlata alla profondità delle tasche parodontali e che il 60% delle VSC origina dal dorso della lingua(5). Degno di nota è anche il meccanismo attraverso il quale il rapporto tra VSC e parodontite è biunivoco; i composti solforati, infatti, non solo sono prodotti in quantità maggiori in parodontite, ma essi stessi incidono sullo stato della malattia; le VSC inducono la produzione di collagenasi e di interleuchina-1 promuovendo, di fatto, la disgregazione connettivale tipica della parodontite(6). Cause orali: - Patina linguale con modificazioni derivanti da altre patologie - Malattia parodontale - Xerostomia - Gengivite necrotizzante - Xerostomia - Infezioni orali - Cancro orale - Ascessi dentali - Lingua fissurata - Protesi totali - Restauri protesici incongrui Cause extra-orali: - Affezioni rinosinusali - Patologie gastroenteriche - Epatopatie - Nefropatie - Patologie polmonari - Trimetilaminuria - Farmaci: antiipertensivi, antidepressivi - Alterazioni ormonali ed endocrine Alitosi Immaginaria o Alitofobia L’alitosi immaginaria sembra più comune di quanto non appaia in letteratura, ricordando in alcuni casi la sindrome socio fobica(7). Il gruppo di ricerca del prof. Rosenberg ha condotto un’indagine sugli aspetti psicosomatici dell’alitosi, laddove entrano in gioco componenti emotive e non solo cognitive, come per ogni altro tipo di percezione(8). Associando la valutazione parodontale a quella psicologica mediante questionario per la rilevazione dei sintomi psicopatologici, si è visto che nei 38 soggetti dello studio (il 66% di sesso femminile - età media 43 anni), la valutazione soggettiva dell’alitosi era significativamente più grave di quanto oggettivamente rilevabile, e non si correlava con la situazione parodontale. Bisogna, comunque, tener presente che il paziente è facilmente portato a sovrastimare l’entità dell’alitosi, forse a causa del disagio che esso provoca nelle relazioni interpersonali. Trattando i pazienti per la cura professionale dei disturbi dell’alito, i dentisti devono essere preparati a elaborare un’adeguata diagnosi differenziale. Visto che esistono apparecchiature scientificamente testate per la rilevazione dei VSC, quando questi valori non sono rilevabili nelle soglie di trattamento siamo dinanzi ad un problema di carattere psicologico. Diagnosi Un corretto e completo iter diagnostico, tenendo presente la molteplicità delle FDI-Mexico-ADA-A4-AD.indd 1 11/04/2011 13:22:37 cause per l’alitosi, dovrebbe essere composto da: - colloquio anamnestico: indagare sul disturbo principale (nozione di alitosi, caratteristiche del disturbo, abitudini alimentari e/o voluttuarie, igiene orale domiciliare); anamnesi patologica medica e dentale. - esame clinico orale: livello di igiene orale; status parodontale; fattori locali di accumulo della placca batterica; ispezione e palpazione dei tessuti molli; valutazione della patina linguale. - misurazione dell’alitosi: i tre principali metodi per analizzare i livelli dell’alitosi sono la valutazione organolettica, la gascromatografia e il sensore di composti solforati (HalimeterTM)(9,10). Il test organolettico si basa sulla percezione del cattivo odore del soggetto da parte di un esaminatore. Esistono diversi test applicabili, ma in tutti i casi l’esaminatore deve assegnare un valore al cattivo odore emesso dal paziente seguendo delle scale di misurazione. I più comuni test sono il “county to twenty”, il “wrick lick test”, lo “spoon test” e infine il “floss test”. L’Interscan ha sviluppato uno strumento clinico standard chiamato Halimeter in grado di rilevare e misurare i VSC presenti nella bocca. Questo strumento è diventato un vero e proprio supporto diagnostico per migliaia di dentisti e centinaia di cliniche specializzate per il trattamento dei disturbi dell’alito, è basato su tecnologie all’avanguardia e risulta molto affidabile. Tale apparecchio (portatile) è munito di un tubo, all’estremità del quale si applica una cannula monouso: se si espira l’aria all’interno della cannula, un sofisticato sensore rileva i composti sulfurei presenti nella bocca. L’Interscan è specializzata nel produrre strumenti di rilevazione di gas di tutti i tipi anche per i programmi spaziali per la NASA. Correlando bene con le valutazioni organolettiche, Halimeter permette di rilevare i VSC in maniera molto accurata. Halimeter offre al clinico numerosi vantaggi, sia in fase diagnostica sia in fase di trattamento; è di ausilio per una valutazione oggettiva e ripetibile dei valori dei VSC, risultando utile per formulare la diagnosi discernendo tra alitosi orale ed alitofobia, è uno strumento di motivazione per il paziente poiché consente di monitorare i cambiamenti della qualità dell’alito durante la terapia con parametri oggettivi. La valutazione va fatta con una attenta analisi medica dentale e personale per intercettare eventuali influenze sistemiche, effetti collaterali di farmaci che possano indurre a effetti collaterali, tabagismo, abitudini alimentari. HT pagina 19 Speciale 19 Italian Edition Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011 Fig. 2 - Cavità orale all’esame clinico. Fig. 1 - Sorriso del paziente alla prima visita. HT pagina 18 Si passa all’esame extraorale organolettico e ricerca della sorgente orale, e all’esame intraorale facendo attenzione alla presenza di patina dentale,evidenza di respirazione orale o xerostomia. L’esame parodontale completo attraverso il sondaggio e la valutazione dell’igiene orale precederanno l’esame della valutazione dell’alitosi con esami strumentali. Nel piano di cura è necessario un controllo costante dell’efficacia del controllo del biofilm batterico dal cavo orale e da tutti gli eventuali presidi presenti quali protesi mobili,fisse o impianti. Eventuali processi cariosi vanno riabilitati. Caso Clinico Giungeva una giovane donna di 26 anni (Fig. 1) che riferiva problemi di alitosi. Veniva preso un appuntamento e le veniva chiesto di astenersi da pratiche di igiene orale, dall’assunzione di cibo, tabacco ed alcool a partire da 12 ore prima della visita. Grande rilevanza della prima seduta è stato il colloquio anamnestico effettuato tramite domande sul problema specifico e rilevazione e compilazione della cartella dati secondo il protocollo del dott. Touyz. Dall’anamnesi emergeva che la paziente non aveva sempre percezione del problema, che le era stato fatto notare da una parente stretta (la sorella); l’andamento del fenomeno era costante, ma con picchi; l’assenza di patologie sistemiche, una predilezione per la cucina etnica con assunzione frequente di cibi alitogeni come aglio, spezie e curry. Si passava, poi, all’esame clinico orale (Fig. 2) tramite sondaggio parodontale, rilevazione dell’Indice di Placca (Fig. 3) e dell’indice di sanguinamento. Il primo risultava negativo, tutti i sondaggi erano nella norma; il punteggio di placca e di sanguinamento erano rispettivamente del 55% e del 50%, con presenza di una spessa patina linguale (Fig. 4). Si cercava, dunque, di incrementare la compliance del paziente, spiegando in maniera interattiva, con utilizzo di videocamera, l’eziologia dell’alitosi, mostrando con l’aiuto del rivelatore alla fluoresceina, la presenza di biofilm batterico nel cavo orale, la correlazione tra l’igiene orale poco efficace e la patina linguale. Il soggetto prendeva coscienza del problema in maniera equilibrata e si autovalutava tramite sniff test (Fig. 5). Le si mostravano i presidi e le tecniche per una corretta igiene domiciliare invitandola ad usare spazzolini elettrici (Fig. 6) che, secondo la letteratura, mostrano risultati superiori ai manuali(11,12); un uso delicato del netta lingua e spazzolini interprossimali. Si concentrava, infine, l’attenzione sulla modifica delle abitudini alimentari, invitandola ad evitare cibi alitogeni per due settimane. Si misurava, tramite Halimeter, il valore dei VSC per motivare la paziente e per avere un dato oggettivo nella valutazione del trattamento dell’alitosi (Fig. 7); lo strumento indicava un valore di VSC pari a 340 ppb come media dei tre campionamenti. Si giungeva alla fase della decontaminazione orale, con deplaquing effettuato con apparecchio di profilassi ad aria e polvere di glicina, ablatore ad ultrasuoni e rifinitura con strumentazione manuale in alcuni siti e le si prescriveva l’uso di collutorio alla clorexidina allo 0,2% e gel di clorexidina allo 0,1% sulla lingua per due settimane, tempo dopo il quale fissavamo il controllo. Al controllo, gli indici di placca e sanguinamento – rispettivamente del 10% e 5% – dimostravano un’ottima compliance della paziente, dato confermato dalla rivalutazione con Halimeter, che indicava un valore di VSC pari a 95 ppb come media dei tre campionamenti. L’alitosi non era più presente e la paziente mostrava un nuovo atteggiamento contrassegnato da un approccio positivo e propositivo alla salute orale, un’ottima motivazione e standard migliorati di igiene orale. Alla paziente è stato suggerito un trattamento di sbiancamento dentale per dare completezza al significato di benessere e bell’essere del sorriso. La bellezza di un sorriso non è basata solo sulla realizzazione di una salute gengivale, paro- Fig. 3 - Rilevazione dell’indice di placca. Fig. 4 - Patina linguale. Fig. 5 - Autovalutazione tramite sniff-test. Figg. 6a, b - Istruzioni di igiene orale. dontale e dentale, ma anche sul controllo dell’alito, per rispondere all’esigenza di miglioramento della vita di relazione del paziente e contribuire a una nuova consapevolezza del sé. Se l’essenziale è invisibile agli occhi, fatti prendere per il naso. La bibliografia è disponibile presso l’Editore. PARODONTOLOGIA per igienisti dentali Filippo Caruso Gennaro Capaldo Clelia Mazza Sommario dei contenuti: • Anatomia e fisiologia del parodonto • La Malattia parodontale • Classificazione clinica della Malattia parodontale • Gengiviti e parodontiti • Aumenti di volume gengivale • Mobilità dentaria e migrazioni dentarie • Lesioni endo-parodontali • Recessioni gengivali • Esame clinico e semeiotica parodontale • Epidemiologia della Malattia parodontale • Prevenzione e trattamento della Malattia parodontale • Guarigione dei tessuti parodontali • Medicina parodontale • Cenni di terapia chirurgica parodontale • Cenni di implantologia dentale • L’igienista dentale Un libro nuovo e attraente, grazie all’originale veste grafica, che semplifica l’apprendimento della disciplina di Parodontologia, destinato agli igienisti dentali e non solo. Il testo, di facile lettura, rappresenta un efficace strumento didattico, per la caratteristica peculiare dell’utilizzo di numerose immagini cliniche e di grafica tridimensionale, che affiancano il testo scritto. Fig. 7 - Misurazione delle VSC tramite Halimeter. Per ordini e informazioni: 011 0463350 / www.tueor.it 20 Speciale Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011 Italian Edition Nardi e Sisio: “La mia mission? Offrire agli igienisti un punto di riferimento per l’aggiornamento” Durante il recente Congresso Sisio, è avvenuto l’avvicendamento alla presidenza. La nuova squadra Sisio è composta dalla Presidente Gianna Maria Nardi, Presidente eletto Consuelo Sanavia, Vice Presidente Chiara Lorenzi, Segreteria Nazionale Sonia Cosci, Tesoriere Olivia Marchisio, Past President Annamaria Genovesi, Segreteria di Presidenza Silvia Sabatini. Alla neo presidente Dental Tribune ha posto alcune domande. Quale motivo, secondo lei, ha spinto le sue colleghe ad eleggere Gianna Maria Nardi? La sua notorietà, la sua voglia di fare, una campagna elettorale ben congegnata, oppure i meriti del passato? Non c’è stata campagna elettorale. Quando il progetto è partito, abbiamo scelto gli avvicendamenti della Società, considerando le valenze di ognuno di noi per metterle a disposizione. In passato ho lavorato molto acquisendo esperienza. Credo che la voglia di fare sia una prerogativa importante in una Società giovane. Per quanto riguarda la notorietà, forse può servire per avvicinare i colleghi più giovani. Non la intimorisce il confronto con una figura carismatica come quella di colei che l’ha preceduta? Annamaria Genovesi non è solo il past president della Sisio o una collega qualunque. È un’amica, una compagna di percorso professionale. Quando l’ho conosciuta ero già presidente di un sindacato e la nostra conoscenza è stata una vera e propria condivisione culturale ed affettiva. Mi piace circondarmi di persone “speciali” come lei. Ritengo una mia prerogativa scoprire colleghi validi, anche molto giovani, che mi stimolano a cercare nuovi orizzonti per la professione. Credo fermamente che l’essere autorevoli derivi dalla passione che si dimostra di avere nel “ fare”, non certo da un atteggiamento autoritario che ti porta ad essere sopportato, ma non amato. Ne abbiamo qualche esempio. Quali saranno i punti cardine della sua azione futura come neo presidente Sisio? Passione, impegno, dedizione, poter offrire agli igienisti dentali un punto di riferimento per l’aggiornamento, avente come obiettivo il controllo di qualità della prestazione professionale. La prevenzione è una vera terapia, una scienza dell’Igiene orale. I dottori in Igiene orale non possono fare riferimento esclusivamente ad esperienze della pratica clinica quotidiana, ma seguire i canoni di scientificità dei protocolli operativi scelti. L’operatività deve essere confrontata con le evidenze scientifiche. Un goal Sisio è poter partecipare alla crescita culturale condividendo esperienze, per imparare ad essere propositivi di nuovi orientamenti di intervento nella pratica clinica e richiamare i giovani per condividere prospettive, inserendoli nel progetto Sisio. L’energia dei giovani è vitale. Che cosa pensa di conservare della gestione precedente e che cosa invece ritiene sia opportuno innovare? Il confronto con le realtà professionali e metodologiche vissute a livello internazionale da altri colleghi è un elemento di scelta vincente della Sisio, a conferma dei livelli di formazione degli igienisti dentali italiani al passo con la professione mondiale, ma ha anche favorito lo scambio intellettuale e scientifico di protocolli operativi aggiornati. Sisio ha sviluppato momenti di crescita professionale con formazione di gruppi di studio che hanno proposto utili orientamenti per la pratica clinica e hanno dato all’igienista dentale opportunità di sentirsi “protagonista” nel progresso nella scienza d’Igiene orale. È mio forte desiderio dare continuità a quest’impegno e implementare il messaggio, dando la possibilità agli igienisti di partecipare con gioia alla vita societaria stimolando l’interesse nel ricercare nuovi Dal passato al futuro prossimo Intervista alla Past President Genovesi Che cosa ha significato, dal punto di vista professionale ed umano, presiedere la Sisio? Una bellissima esperienza che mi ha gratificato e dato la sensazione di lavorare per qualcosa di importante per la crescita professionale. Come se avessi seminato idee ed aspettassi ora il loro fiorire. C’è una qualche iniziativa del suo mandato che le piace ricordare? Certamente: l’ultimo congresso e il suo straordinario programma culturale. La pluralità dei contributi internazionali ne faceva il più bel programma congressuale d’Igiene dentale mai svolto in Italia. L’autorevolezza dei rela- tori, riuniti in un solo congresso, il passato, il presente e il futuro dell’Igiene dentale internazionale, la presenza contemporanea della Past President, della Presidente e della Incoming President della International Federation of Dental Hygienists… Tutto questo credo che abbia sottolineato l’autorevolezza e la credibilità di questa nuova Società, e l’attualità di una formula nonché la sua proiezione verso il futuro. Che cosa avrebbe voluto fare durante il suo mandato senza riuscirci? Esiste tutta un’area della professione che ancora non ha capito la profonda differenza fra un’associazione sindacale e una società scientifica. Avrei voluto fare di più per chiarire quest’aspetto, ma come sempre, la difficoltà non sta nelle nuove idee, ma nell’uscire dalle vecchie. Sono tuttavia serena per il futuro, poiché la verità è figlia del tempo e non del pregiudizio. Come vede il futuro della Sisio? Credo che la nascita di Sisio abbia realizzato qualcosa che mancava nel panorama associativo italiano, dove le principali realtà erano e sono realtà sindacali. Rappre- senta quindi una novità, ma anche un passaggio fondamentale per la crescita professionale dell’igienista. Nell’area medica e odontoiatrica, le Società scientifiche sono una realtà consolidata, in qualche caso vecchia di più di 100 anni. Fatemi sognare! Spero che un giorno lontano qualcuno possa festeggiare il centenario della Sisio e magari ricordarne i fondatori. Un consiglio che si sentirebbe di dare a chi le subentra? Credere in questa impresa, cogliere il nuovo che avanza, interpretare il divenire della disciplina, costruire uno spirito critico nella professione teso al continuo miglioramento attraverso ricerca e approfondimento culturale, integrarsi con la realtà internazionale, con l’orgoglio di una via italiana all’Igiene dentale, farsi avanguardia culturale e professionale, rappresentare nel mondo un’elite che sventoli il vessillo della piena dignità professionale e scientifica della disciplina. In realtà, non ho niente da suggerire a chi mi subentra, poiché Gianna Nardi, una donna con vitalità e una sua storia personale, saprà trovare la magica alchimia in cui fondere al meglio il passato e il futuro della professione. orizzonti professionali. Al di là di quello occupato da altre sigle operanti per gli igienisti, c’è (e qual è) uno spazio di azione per la Sisio? Sisio è la prima società scientifica nel mondo dell’Igiene dentale in Italia, ma anche fra le prime nel panorama internazionale. Dunque, nelle intenzioni, momento di profonda crescita professionale, tappa fondamentale in quel complesso divenire di tutte le figure professionali. I sindacati di categoria devono svolgere un ruolo fondamentale nella difesa della professione. È un compito diverso, e la presenza costante agli eventi Sisio dei presidenti dei sindacati di categoria dimostra la maturità raggiunta dalla categoria. Lei è una donna notoriamente super impegnata. Non teme di non poter dare alla Sisio il tempo e le energie che le occorrono? Il ruolo universitario è impegnativo e di grande responsabilità, ma non so resistere a stimoli culturali che mi portano ad allargare i miei orizzonti di conoscenza. Ho un valido Direttivo che sono certa mi sosterrà nell’operatività. Nelle società scientifiche non sono importanti i presidenti, ma le idee che esprimono e la capacità di far sentire quanto ogni socio, anche l’ultimo iscritto, sia parte integrante del successo e nei risultati perseguiti. Al termine del mandato che cosa vorrebbe si dicesse di lei? E anche questa volta è stato un successo. È stato bello “crescere insieme”. Ma la storia continua... Plac-o-TectTM Ausilio imbattibile per sensibilizzare il paziente all’igiene orale La società svedese Directa introduce Plac-o-Tect, l’innovativo rivelatore di placca fluorescente che sostituisce le tradizionali pastiglie rosse o blu. Plac-o-Tect è una pastiglia in spugna inbevuta in una sostanza fluorescente che si applica facilmente passando la pastiglia sui denti con l’aiuto di una pinzetta. Dopo il risciacquo, la colorazione gialla indica la presenza di placca ed è visibile solo se esposta alla luce UV. Il paziente vede chiaramente il risultato della pulizia dei denti con l’aiuto di uno specchio ed una lampada, e può facilmente rimuovere la placca visibile. La colorazione gialla é completamente invisibile dopo la visita odontoiatrica: mai più lingue colorate! Il sistema è induttivo e divertente da usare, particolarmente appropriato per insegnare l’igiene orale ai bambini. Plac-o-Tect ha un delicato gusto al mentolo, è idrosolubile e non è dannoso. Tutti i componenti, esclusa la sostanza fluorescente, sono additivi alimentari approvati dall’Unione Europea. Plac-o-Tect è disponibile nella confezione da 2x200 pastiglie e una lampada UV e nella confezione ricambio da 200 pastiglie. Per informazioni: Directa AB Finvids väg 8 194 27 Upplands Väsby, Svezia Tel.: +46 8 506 505 75 E-mail: [email protected] www.directadental.com Speciale 21 Italian Edition Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011 Io, partecipante al Master sulle “Tecnologie avanzate nelle scienze di Igiene orale” I dottori in Igiene dentale hanno a disposizione oggi una vasta gamma di proposte formative post laurea, dai corsi di aggiornamento ai congressi di settore, dalla laurea specialistica ai master. Terminato il percorso di studi della laurea triennale presso “Sapienza” Università di Roma, ho scelto di proseguire il mio percorso formativo e professionale presso la stessa Università iscrivendomi al Master di I livello sulle “Tecnologie avanzate nelle scienze di igiene orale”. La scelta è stata dettata da tre garanzie fondamentali: il prestigio e l’affidabilità dell’ateneo, il rigore scientifico e l’entusiasmo del direttore del Master e il giudizio entusiasta sull’esperienza dei colleghi che avevano già frequentato il corso l’anno precedente. Nell’ambito delle lezioni ho avuto modo di interagire con docenti di fama nazionale e internazionale, approfondendo la conoscenza dei protocolli operativi utili nella pratica clinica quotidiana, con l’ausilio delle più moderne tecnologie a disposizione dei professionisti della salute orale. Tra i nuovi orizzonti aperti per la mia professione trovano posto la fotodinamica, il laser, il diagnodent, i nuovi test per la valutazione degli indici di rischio salivari, l’halimeter, la fotografia digitale professionale, le più moderne tecnologie di strumentazione. L’obiettivo del Master è fornire un apprendimento teorico-pratico per affrontare problematiche clinico-scientifiche nell’ambito della prevenzione primaria e secondaria, nonché formare operatori capaci di gestire con accurata integrità qualsiasi tipologia di paziente, rispondendo alla moderna esigenza culturale di una formazione approfondita in igiene orale. In accordo con la crescita professionale dell’igienista dentale, lo sviluppo tecnologico è in grado di fornire oggi validi strumenti per il corretto management dei casi clinici e l’elaborazione di piani di trattamento d’igiene orale personalizzati, minimamente invasivi. Non si può, quindi, restare indietro quando la modernità ci offre strumenti efficaci per ampliare le possibilità professionali. Il corso costituisce inoltre una possibilità di aggiornamento scientifico e addestramento clinico nell’Igiene orale professionale. L’articolazione del Master permette di sfruttare il sistema dei crediti didattico-formativi con possibilità di autonomia nell’apprendimento, ricerca di dati bibliografici, frequenza di eventuali corsi formativi, di convegni nazionali ed internazionali indicati dal Consiglio didattico-scientifico. Dopo aver frequentato il corso e approfondito le mie conoscenze nella tecnologia e prevenzione, sono consapevole di aver partecipato ad un’esperienza formativa di alto livello, dove l’Igiene orale viene analizzata in ogni suo aspetto, dalla diagnosi, alla cura, al mantenimento, nel rispetto dei protocolli scientifici. L’atmosfera che si respira è coinvolgente e collaborativa e crea legami professionali tra i partecipanti Ringrazio quindi il direttore e i docenti per avermi dato l’opportunità di proseguire scambi scientifico-intellettuali anche dopo la conclusione del Master e avermi trasmesso entusiasmo e interesse per l’aggiornamento costante nell’ambito di una professione in crescita costante. Silvia Sabatini Per informazioni: Segreteria Organizzativa Master [email protected] © 2009 McCann Healthcare RGB Milano CPC CHX DISTRUGGE DISTRUGGE I BATTERI RIMUOVE LE TOSSINE NUOVO SISTEMA ANTIBATTERICO A DOPPIA AZIONE PER UNA PROTEZIONE GENGIVALE SUPERIORE a senz l o alco o gust le v e o grad Eliminare i batteri patogeni non basta. Anche le tossine proinfiammatorie liberate dai batteri distrutti all’interno della bocca svolgono un ruolo determinante nello sviluppo della malattia parodontale. Ecco perché la nuova linea GUM® Paroex® associa l’efficacia antibatterica clinicamente dimostrata della clorexidina digluconato (CHX) all’azione tossinaneutralizzante del cetilpiridinio cloruro (CPC). GUM® Paroex® garantisce un Sistema Antisettico a Doppia Azione avanzato, mirato sia sui batteri della placca che sulle loro endotossine, per una protezione completa contro le malattie gengivali. Azione intensiva locale (chx 0,20) Prevenzione quotidiana (chx 0,06) Sunstar Suisse SA Nr. verde 800-580840 www.SunstarGUM.com Trattamento temporaneo (chx 0,12) 22 Speciale Anno IV n. 2 - Luglio-Agosto 2011 Italian Edition EMS lo vuole sapere Il marchio leader e di forte impatto dà il benvenuto ai visitatori sulla pagina web dell’iniziativa www.the-PS-Survey.com. A partire dal mese di giugno gli ambulatori dentistici italiani attenti alla profilassi potranno partecipare ad un autorevole sondaggio condotto da EMS. A titolo di ringraziamen- to potranno ricevere uno strumento Perio Slim (PS) Originale svizzero del valore di 119.40 €. Per ricevere gratuitamente lo strumento PS l’ambulatorio dovrà rispondere il prima possibi- Per informazioni: EMS Italia Spa Via Faravelli, 5 I – 20149 - Milano Tel.: +39 02 3453 8111 Fax: +39 02 3453 2778 E-mail: [email protected] le ad alcune domande relative alla profilassi presso gli ambulatori dentistici, pubblicate in Internet all’indirizzo www.the-PS-Survey.com. Compilando il questionario in modo semplicissimo e EMS-SWISSQUALITY.COM BASTA LA SOLA PS Lo strumento PS per la rimozione di concrezioni, anche da tasche parodontali profonde, in tutti i quadranti dentali. EMS SWISS INSTRUMENT PS – STRUMENTO PERIO SLIM ORIGINALE, UTILIZZABILE NELLA MAGGIOR PARTE DEGLI INTERVENTI DI DETARTRASI Multifunzionale, di altissima precisione svizzera e soprattutto « Migliore accesso interprossimale e subgengivale » (CRA – Clinical Research Association, USA): grazie alle sue qualit∫ e caratteristiche questo strumento ultrasonico, divenuto ormai un’icona, ¯ adatto al 90% di tutte le applicazioni di rimozione del tartaro. La punta PS della EMS, primo strumento del suo genere, ¯ nato dall’esper ienza dell’inventore del Metodo Originale Piezon ed ¯ tuttora il frutto ineguagliabile di una progettazione in costante sviluppo. Abbinato al manipolo Originale Piezon, garantisce un trattamento praticamente indolore. I risultati del trattamento e lo strumento stesso fanno la differenza: solo una superficie ultrafine dello strumento garantisce superfici dentali ultralisce. > Strumento a ultrasuoni generico, rispetto alla punta PS Originale EMS > Superficie dentale trattata con lo strumento X, rispetto alla superficie trattata con metodo Originale Piezon, tra cui la punta PS Originale EMS I prodotti EMS Swiss Instruments sono indubbiamente gli strumenti ultrasonici più copiati al mondo – ciò costituisce un riconoscimento della qualit∫, ma soprattutto un rischio. Solo l’originale mantiene le proprie promesse: massimi risultati di trattamento e lunga durata di vita con uno sfruttamento ottimale del Metodo Originale Piezon. LA A AND M O D PS > Scoprite anche voi perché negli ambulatori ¯ di norma sufficiente la sola punta PS. Rispondete ad alcune domande in materia di profilassi all’indirizzo www.the-PS-survey.com e assicuratevi una prova pratica personale gratuita della punta PS Originale EMS del valore di EUR 119.40 IVA inclusa. In omaggio per i primi 2.000 partecipanti – sono invitati a partecipare tutti gli ambulatori dentistici in Italia – un partecipante per ambulatorio – entro e non oltre il 30 novembre 2011. con solo pochi clic, i partecipanti potranno ricevere per posta uno Swiss Instrument PS Originale in omaggio. Il numero degli strumenti omaggio è limitato a duemila e ad un solo partecipante per ambulatorio. Ogni ambulatorio dentistico interessato è pertanto invitato a collegarsi al più presto in rete per partecipare a questa campagna che terminerà il 30 novembre 2011. Tramite questa iniziativa EMS desidera dimostrare che la qualità di EMS Swiss Instruments si distingue nettamente rispetto a numerosi strumenti a ultrasuoni generici. Tale superiorità non solo è visibile, ma anche tangibile. Secondo EMS, grazie all’eccellente interazione della tecnologia No Pain con le superfici ultrafini degli strumenti EMS sarà possibile offrire al paziente un trattamento a ultrasuoni pressoché indolore. Molti ambulatori dentistici lavorano già da tempo con il Metodo Originale Piezon e sfruttano le elevate prestazioni degli apparecchi EMS in abbinamento ad un’ampia scelta di strumenti. Uno degli strumenti per detartrasi di maggiore successo è l’EMS Swiss Instrument PS che, secondo EMS, è adatto al 90% delle applicazioni di rimozione del tartaro. Per questo EMS ritiene che nessun altro strumento sia in grado di garantire questo potenziale di possibilità applicative. Provate personalmente anche voi lo strumento PS nell’ambito di questa iniziativa! Comunicazione & Pazienti 23 Italian Edition Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 comunicare communicate Il giusto modo di comunicare con il paziente Ogni dentista parla con i suoi pazienti, ma stabilire un dialogo vero è più complicato di quello che sembra. Spesso si scontrano due realtà, due modi di intendere le cose, senza che vi sia una vera comprensione reciproca. “Parlare” non significa “dialogare”, soprattutto nel caso dell’Odontoiatria, dove il paziente è incapace di rispondere e generalmente ha la bocca aperta piena di tubi. Per instaurare un dialogo vero e proprio bisogna tener conto di una serie di questioni che, per quanto semplici possano sembrare, sono molto importanti. Tutti sanno che si guida a destra, giusto? Bene, per un terzo della popolazione del nostro pianeta non è così: in Inghilterra, in Australia o in Sud Africa, ad esempio, la guida è a sinistra. Quello che per qualcuno è scontato, per un altro può non esserlo. Dopo un lungo percorso di formazione professionale e anni di esperienza, il dentista corre il rischio di considerare ovvie alcune questioni di fronte ai suoi pazienti. Tuttavia, esiste sempre un divario di conoscenze tra dentisti e pazienti. Questa differenza, chiamata nel mondo del marketing “information gap”, può essere maggiore o minore, ma nel 99% dei casi è reale. Per questo motivo è necessario accertare il livello di conoscenza del paziente prima di iniziare il trattamento ed essere chiari nelle spiegazioni, tanto quanto basta per essere capiti. te su un’impressione? Oppure su argomentazioni irrazionali, come il design di un divano o il colore di un’auto? Durante il dialogo con il paziente si deve tener conto di questi aspetti subconsci ed emozionali. Un modo per fare questo senza parlare delle problematiche attuali, è quello ADV_Dentosan_mm210x297.eps di evidenziare i miglioramenti 1 che il trattamento odontoiatrico apporterà. Offrire una prospettiva positiva e una visione del futuro spesso ha effetti più duraturi che utilizzare la tecnica della paura o del dolore. Non si tratta di spaventare, ma di motivare! Perché, ad esempio, non offrire al paziente che decide di 16/03/11 14:44 cambiare una protesi rimovibile una cena per due come incentivo? Le sensazioni Le moderne tecnologie permettono di visualizzare i problemi affinché il paziente capisca meglio. La telecamera intraorale, per esempio, non è solo uno strumento di lavoro per il dentista, ma anche di marketing di Clorexidina pura.* AMBIENTE INCONTAMINATO. esso dei m ig ucc l ls Da 30 Senza aggiungere altro. La Clorexidina grazie al suo ampio spettro d’azione ed alla sua efficacia battericida è considerata il trattamento “Gold Standard“ nel controllo della placca batterica.1,2,3 Questa proprietà è attribuibile alla sua sostantività, dovuta alla struttura molecolare, che però è facilmente deteriorabile in caso di aggiunta di altre sostanze chimiche (un esempio è la contemporanea presenza di Fluoro e Solfati).4 Dentosan racchiude tutta l’efficacia della Clorexidina nei suoi trattamenti, riducendo al minimo la presenza di sostanze addizionali per preservarne al massimo l’integrità ed assicurare un’elevata azione disinfettante ed antisettica*. Per questo i prodotti Dentosan sono utilizzati e consigliati da oltre 30 anni da migliaia di Odontoiatri Italiani nei trattamenti antibatterici pre e post-operatori, in presenza di afte e stomatiti, nei trattamenti igienizzanti antiplacca e nella normalizzazione dei tessuti parodontali e gengivali irritati. *Concentrazione pari a 0,20% - 0,12%; Senza Alcool e Senza Anti-pigmentanti 1 Addy M, Sharif N, Moran J. A non-staining chlorhexidine mouthwash? Probably not: a study in vitro, 2004. 2 Jones C G. Chlorhexidine: is it still the gold standard? In: Addy M, Moran JM, ed Toothpaste, Mouthrinse and Other Topical Remedies in Periodontics. Periodontal 2000 1997; 15: 79-83 3 Addy M. The use of antiseptics in periodontal therapy. In: Lindhe J, Karring T, Lang K, ed. Clinical Periodontology and Implant Dentistry, Chapter 22. Blackwell Munksgaard:Copenhagen. 2003; 464-493 4 Quirynen M et al. – Effect of different chlorhexidine formulations in mouthrinses. J. Clin. Perio. 2001; 28:1127-1136. ri io Superare questo “information gap” sembra facile, ma in realtà non lo è. Disporre delle giuste informazioni è essenziale per prendere decisioni. Il paziente che rifiuta il preventivo di un trattamento non lo fa solo a causa dell’aspetto economico, ma magari perché non ha ricevuto informazioni sufficienti o non è stato in grado di comprenderle. Trasmettere le informazioni in modo che l’interlocutore capisca, e farlo in maniera appropriata, è una scienza complessa. Il dentista ha a che fare con persone che non sanno quasi nulla di salute orale. Pertanto, per parlare con un paziente bisogna mettere da parte l’orgoglio professionale, porsi alla stesso livello del paziente e utilizzare le conoscenze pedagogiche e psicologiche che si possiedono. Solo così si potrà informare, insegnare, educare, convincere e motivare il paziente. L’obbligo professionale è quello di aiutare il paziente, la persona con meno conoscenze. Il dentista dovrebbe tradurre i termini medici e scientifici in un linguaggio comprensibile. Si tratta di semplificare e spiegare finché il paziente riesce a comprendere. I più esperti in retorica terminano questo processo chiedendo al paziente di spiegare a parole proprie il problema o il trattamento, per essere sicuri che abbia capito. Far capire le ragioni della cura è una cosa, suscitare un consenso positivo è un’altra. Quante decisioni sono basa- lle radici ni a de an Tradurre la lingua del paziente kommunizieren prima qualità. Tuttavia, pochi dentisti stampano l’immagine in modo che il paziente possa portarla a casa e mostrarla alla sua famiglia, cosa che si può rivelare un metodo utile per coinvolgere il paziente e il suo ambiente. Daniel Izquierdo Hänni, DT Latin-America 24 Speciale Meeting & Congressi Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Italian Edition “Vogliamo che le mamme non siano solo belle ma sane assieme ai loro bimbi” Due autorevoli componenti del Comitato scientifico dell’Accademia “Il Chirone”, organizzatrice del 4° International Meeting, in programma dal 16 al 18 settembre presso il Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali dell’Università di Roma “Sapienza”, esprimono alcune considerazioni soprattutto sul tema che ispira l’incontro: “Piccoli sorrisi dalla mamma al bambino”. Continua il percorso intrapreso dall’Accademia “Il Chirone” sui temi della prevenzione e in particolare sull’educazione alla prevenzione. Dopo il tema, che potremmo definire “di emergenza”, dei tumori orali, dopo la sottolineatura degli stili di vita come irrinunciabile passaggio verso una seria prevenzione, dopo il ruolo dei rapporti fra cavo orale e psiche, ci è parso ovvio rivolgere la nostra attenzione al ruolo della madre come figura centrale di una educazione alla prevenzione o, ancor di più, di una educazione alla salute. Una educazione che nasce fin dal primo sorriso, primigenia forma di comunicazione fra la madre e il suo bambino. Questo non è un concetto nuovo: sfoglio uno dei primi manuali di Igiene orale editi in Italia. Mi riferisco al manuale di Ludovico Coulliaux, uno dei primi Docenti di Odontoiatria in Italia nonché fondatore della Clinica Odontoiatrica dell’Università di Pavia, edito da Hoepli nel 1901 con il titolo Igiene della bocca e dei denti. Coulliaux si rivolge, con il linguaggio aulico dell’epoca, ad ogni mamma, con un invito che riporto testualmente: “Nel mentre carezzate con quell’affettuosa e tenera compiacenza che purtroppo è ignota a noi uomini e che è divina ricompensa ai vostri dolori, la testolina del vostro bimbo ‘sano’ ricordate che fino dal primo momento di vostra maternità vi incombe un cumulo rinunciare senza compromettere la vostra salute avvenire e quella dei vostri figli, in altre parole l’avvenire della stirpe; Mamme! così soltanto sarete donne perfette nel fisico, angeli idealizzati nel morale”. Riflettiamo sulla grande attualità di queste parole. Alla madre, la grande responsabilità di costruire la salute dei figli con il proprio stile di vita e la quotidiana educazione al benessere, nella più ampia accezione del termine, e cioè al benessere fisico e a quello psichico, da cui scaturiscono in ultima analisi la piena realizzazione e, se vogliamo, la felicità del nostro cammino terreno. Alcune immagini delle precedenti edizioni del Meeting Accaedmia “Il Chirone”. porre i presupposti per un grande passo in avanti verso la realizzazione degli obbiettivi che “Il Chirone” si pone, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali dell’Università di Roma “Sapienza”. La canzone dice che “son tutte belle le mamme del mondo”; noi vogliamo che siano anche sane, e con loro i loro bimbi. Arrivederci a Roma! Antonella Polimeni, Ugo Covani Questa è la ragione per cui siamo orgogliosi di coinvolgere in questo nostro prossimo convegno l’Associazione Nazionale delle Mamme. Siamo certi con la creazione di questa sinergia di L’amor di mamma di Dino Buzzati e il “ferreo rapporto” madre-figlio Il tema ispiratore del prossimo Chirone richiama alla mente uno dei più begli inni al rapporto madre-figlio che siano mai stati scritti. Si tratta di un racconto dal titolo I due autisti, di cui è autore un famoso giornalista, Dino Buzzati, grande scrittore, di cui citiamo alcuni passi. Racconta, dunque, Buzzati che mentre in una giornata di sole sta seguendo in autostrada il carro mortuario che trasporta la madre nell’ultimo viaggio verso un cimitero lontano, si sorprende a chiedersi di che cosa stiano parlando i due autisti sul furgone: “Qualunque fosse l’argomento era l’ultimo discorso umano – osserva –, le ultime parole di vita che mia mamma poteva udire. Che cosa brutta, quindi, che nel mondo da lei tanto amato le ultime voci fossero quelle di due estranei e non quelle dei figli”. La riflessione porta lo scrittore a ripensare a quanto poco avesse tenuto compagnia alla mamma negli ultimi tempi: “E sentii quella punta dolorosa nel mezzo del petto che abitualmente si chiama rimorso”. Uscendo come ogni mattina di casa per recarsi al giornale, faceva due o tre passi nel corridoio, allorché lo raggiungeva la voce della mamma dal suo letto di dolore: “Ci sei a pranzo? Quanto innocente e grande, e nello stesso tempo piccolo, desiderio c’era in quella domanda! – osserva lo scrittore. Non chiedeva, non pretendeva, domandava soltanto un’informazione. Ma io avevo appuntamenti cretini, avevo ragazze che non mi volevano bene e che in fondo se ne fregavano altamente di me. E l’idea di tornare nella casa triste, avvelenata dalla vecchiaia e dalla malattia, contaminata già dalla morte, mi repelleva. Io ero il figlio, egoista come sanno esserlo soltanto i figli. Idiota, delinquente che ero, mentre il costrutto della mia stessa vita, il mio vero sostegno, l’unica creatura capace di comprendermi e di amarmi, l’unico cuore capace di sanguinare per me (e non ne avrei trovati altri mai fossi campato trecento anni) stava morendo. Ma nel mio egoismo di figlio mi rifiutavo di capire quanto bene le volessi. E adesso come ultima porzione di mondo, ecco le chiacchiere, le barzellette, le risate dei due autisti sconosciuti, l’ultimo dono che le concedeva la vita”. Pur nella tristezza che ispira il racconto, pur nell’egoismo dichiarato del protagonista, non si può non vedere lo specialissimo rapporto affettivo che lega madre e figlio, un “legame ferreo” senza eguali in natura. “Il Chirone” ha giustamente scelto come partner per la quarta edizione l’Associazione Italiana per la Mamma, che tra le varie finalità, ha quella di “sostenere le mamme per ottenere una diffusione di valori morali garantendo ai figli una qualità di vita migliore”. Orbene, tra i tanti valori morali che la buona mamma impartisce al figlio, è certamente il rispetto della salute (anche orale) da cui scaturisce una miglior qualità di vita, non solo da un punto di vista morale, ma anche di benessere fisico. m.boc Nell’ambito del Congresso si svolgerà anche un percorso di prevenzione a cura dei Docenti del Dipartimento, diretto dalla Prof. Antonella Polimeni che ospita il Congresso. L’iscrizione online è gratuita. Per informazioni: www.accademiailchirone.it - [email protected] Speciale Meeting & Congressi 25 Italian Edition Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 La Sicoi a congresso a Milano sul come quando e perché usare una tecnica chirurgica Alcuni mesi orsono il Presidente della Sicoi (Società italiana di chirurgia orale e implantare), Andrea Bianchi, presentava il nuovo Direttivo informando di cogliere l’occasione del 20° anniversario della Società per dare un indirizzo speciale alla formazione e agli incontri 2011-2012, ovvero organizzare incontri monotematici tipo “Consensus Conference”. L’intento nasceva dall’esigenza di fornire ai colleghi linee guida terapeutiche in risposta agli interessi manifestati dai soci e dai partecipanti agli eventi Sicoi. Il corso di Cavaion di gennaio sulle perimplantiti e quello di Rimini sul trattamento implantare del paziente edentulo sono una prima importante risposta positiva a questa scelta. Parlando ora del futuro prossimo, ovvero del Congresso internazionale (Milano, Mariott Hotel, 7-8 ottobre) dal titolo “Consensus conference sul trattamento dei siti atrofici: come, quando e perché utilizzare una tecnica chirurgica” si prefigura come un modello monotematico su problematiche di ampia diffusione, perdita dell’osso, chirurgia perimplantare e tecniche rigenerative. Focalizzando l’attenzione sulle procedure più indicate per ogni specifico difetto osseo, l’argomento verrà affrontato dai massimi esperti nazionali e internazionali, analizzando tecniche rigenerative mediante blocchi ossei e membrane e procedure più innovative sull’utilizzo delle staminali. Dalla lettura dei titoli e degli autori delle relazioni possiamo dire che l’argomento è sviscerato in modo esaustivo. L’intento è di fornire lo stato dell’arte o indicazioni cliniche, quasi linee guida, che forniscano conoscenze specifiche atte a formulare il corretto piano di trattamento. Dalla presentazione di Andrea Bianchi (vedi brochure allegata e visita il sito www.sicoi. it) si evince che le due giornate sapranno fornire sicuramente la necessaria conoscenza dello state dell’arte, il bagaglio scientifico. ma soprattutto forniranno agli operatori le conoscenze e le indicazioni necessarie per formulare un adeguato piano di trattamento al paziente edentulo che prima della riabilitazione implanto-protesica necessita di ricostruire l’osso perduto in un tempo chirurgico, prima di procedere al posizionamento. L’obiettivo del Congresso internazionale di Milano è dunque di individuare e illustrare le tecniche chirurgiche maggiormente prevedibili in relazione alla tipologia dell’atrofia ossea, ma anche fornire strumenti per valutare il miglior rapporto costi-benefici nella salvaguardia dell’interesse e della salute del paziente che rimane il focus. Conoscere le procedure tradizionali è inoltre fondamentale per affrontare e decidere circa l’utilizzo di procedure innovative quali le cellule staminali. Le nostre testate sono promotrici di (in)formazioni per tutti gli studi dentistici generici e specialistici. Ci fa piacere che Sicoi con questo Congresso rivolga l’invito a tutti i dentisti che si interessino in primis della parte chirurgica o che venga delegata a collaboratori. Tra gli operatori coinvolti ad hoc c’è la sessione parallela dedicata agli igienisti dentali. Anche qui il tema del ruolo dell’igiene nella chirurgia e nella terapia implantare è sviscerato sotto tanti punti di vista e scuole diverse. Quant’è importante la preparazione dell’igienista per la salvaguardia e il successo del trattamento pre e implantare? Nell’esprimere i nostri complimenti per il coinvolgimento di così tanti relatori di fama mondiale, auguriamo all’evento il meritato successo. Patrizia Gatto Trattamenti implantari di nuova generazione. Ottenere la massima predicibilità e sicurezza del trattamento. Posizionare gli impianti secondo le esigenze protesiche. Ottimizzare la funzionalità e i risultati estetici. È NobelGuide, con tecnologia software NobelClinician. Affidatevi alla prima soluzione completa per la chirurgia guidata, in cui tutti gli elementi sono stati messi a punto per lavorare insieme, dalla diagnostica digitale e pianificazione basata su criteri protesici del software NobelClinician, alla chirurgia implantare guidata con mascherine chirurgiche pronte all’uso, dai kit per chirurgia guidata dedicati, alla componentistica protesica e di laboratorio necessaria. Grazie a NobelGuide potrete ottenere la massima predicibilità e sicurezza del trattamento per tutte le indicazioni, tra cui gli interventi chirurgici minimamente invasivi, se indicati. 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NobelGuide IT.indd 1 11-06-14 10.16.40 26 Speciale Meeting & Congressi Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Italian Edition I mille buoni motivi per partecipare a Liegi al Corso di chirurgia di Grivet e Carlier Perché organizzare un congresso e un corso di chirurgia implantologica avanzata con dissezione anatomica della bocca e piezochirurgia all’Istituto di Anatomia dell’Università di Liegi, patrocinato dall’Università di Torino e diretto da Luigi Grivet Brancot e da Alain Carlier? Perché partecipare proprio a “questo” corso, con la miriade di proposte rivolte a professionisti in cerca di quel “non so che” per rendere più efficace la pratica clinica quotidiana? Vediamo. Liegi, capitale della Vallonia, figlia della Mosa, terzo fiume d’Europa cui la città deve la sua esistenza e prosperità economica, ha uno charme tutto particolare. Scrisse Victor Hugo: “In nessun altro luogo ho mai visto al contempo un così originale e tenebrosamente affascinante splendore delle composizioni architettoniche”. L’evento è inserito all’interno, nel verde di un vasto complesso universitario di ricovero e cura; l’Istituto di Anatomia consta di una sala settoria attrezzata con Veduta della città di Liegi, Belgio. 12 tavoli da dissezione e schermi video per seguire l’intervento eseguito dal docente e ripeterlo dopo sul preparato anatomico. Dove�1�0�0sta la differenza? A mio parere nel contesto emotivo ed esperienzale. �9�5 Essere se stessi e sviluppare consapevolezza è il primo pas�7�5 so da compiere per sfruttare al meglio le capacità. Ecco il principio che ho ricevuto dal corso. �2�5 La qualità della semplificazione dei casi complessi, mediante �5 impianti elettrosaldati fra loro, è stata una rivelazione pari alla �0 scoperta di un nuovo “modus operandi”. Grazie, quindi, a Loris Gaspari e a Franco Olivieri. O scoprire (grazie a Carlo Maria Soardi e a Giampaolo Avanzino) tecniche alternative al grande rialzo di seno mascellare, eseguite per via crestale. Per molti è stata la scoperta dell’alternativa. Abbiamo visto l’importanza dell’occlusione e la coerenza ed eseguibilità del carico immediato, dando un calcio alle remore e alla paura d’insuccesso (grazie ad Aldo Santomauro e Sergio Scali). Abbiamo potuto scoprire (grazie a Riccardo Rizzo e a Fulvio Garretto) che applicazioni chirurgiche innovative nell’ambito ortodontico, quali il movimento microchirurgicamente indotto con la tecnica piezochirurgica, sono ancora da considerarsi sperimentali, per costi e benefici sui tessuti ossei e parodontali, rispetto ai risultati ottenibili con le tecniche ortodontiche tradizionali. Grazie a Giampiero Cordioli abbiamo potuto riflettere sulle gravi atrofie ossee sulle competenze diversificate in base alle problematiche e quindi sviluppare più spesso un lavoro d’équipe. Utilizzare con semplicità e rapidità (grazie a Ezio Zandanel) gli innesti di emoderivati, il che porterà ad ottenere una risposta biologica migliore e un evidente risparmio in termini di costi puri, a vantaggio dei pazienti. Un tutor per ogni coppia di corsisti e una postazione dotata di fisiodispenser, unità per la piezochirurgia e saldatrice intraorale, il tutto collocato in �1�0�0 un’atmosfera coinvolgente creata ad hoc da Grivet, assistito da �9�5 Angelo Del Pero (un veterano), che ha fatto vivere un’esperien�7�5 za unica (anche per chi aveva già partecipato a corsi di anatomia chirurgica su cadavere). La giornata full immersion �2�5 con una lezione di Alain inizia Carlier, direttore dell’istituto, �5 sull’anatomia topografica delle regioni della faccia e del collo, �0 tramite l’ausilio di un preparato anatomico fresco. DT �C�R�A�N�E�X��3�D��2�1�0��x��2�9�7 �v�e�n�e�r�d� � ��6��m�a�g�g�i�o��2�0�1�1��1�6�.�2�9�.�0�1 pagina 27 Speciale Meeting & Congressi 27 Italian Edition Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Corso pratico di chirurgia avanzata e tecniche implantari con dissezione anatomica della bocca Riccardo Rizzo, odontoiatra partecipante al corso svoltosi dal 19 al 21 maggio all’Istituto di Anatomia di Liegi, esprime le sue impressioni in questo breve articolo. Un primo giudizio sul Corso di chirurgia avanzata su preparati anatomici umani freschi, svoltosi dal 19 al 21 maggio all’Istituto di Anatomia di Liegi, va all’organizzazione: puntuale, animata da rigore e stretta aderenza ai tempi DT pagina 26 Subito dopo si dà il via alla pratica operatoria, con criteri di scelta rispetto agli interventi da eseguirsi, dettati da Grivet. Si parte con la split crest del mascellare superiore utilizzando sia il piezosurgery sia gli espansori e, infine, gli impianti endossei forniti dalla ditta sponsorizzatrice l’evento; per proseguire con il rialzo di seno mascellare per via crestale e la verifica dell’integrità della membrana tramite apertura della breccia ossea laterale e scollamento. Si continua in mandibola con l’esposizione dei forami mentonieri, la messa in sicurezza del nervo, e l’applicazione di impianti inseriti intraforamen scherzosamente definiti “monolitici” (impianto e abutment in pezzo unico) stabilizzati con la saldatrice intraorale. Per molti vedere dal vivo ciò che si è studiato solo sui libri è stata un’occasione unica per usufruire di siti anatomici poco praticati nel timore di creare lesioni. Sebbene si tratti di un corso di chirurgia avanzata, le nozioni chirurgiche e anatomiche di base sono in grado di far progredire anche i professionisti meno esperti. Sbalorditivo riuscire ad ottenere innesti ossei per compensare i deficit orizzontali e verticali direttamente dal cavo orale, utilizzando la branca montante della mandibola e la sinfisi o il tuber con uso della chirurgia piezoelettrica che rende sicuro e semplice il prelievo. Anche esperire tecniche di chirurgia “over size”, quali la traslocazione dell’alveolare inferiore con esposizione del canale dall’origine al foramen, o localizzare e scheletrizzare il nervo e l’arteria linguale o ricercare il punto di partenza e di arrivo dei nervi incisali inferiori spesso misconosciuti, non è solo pratica “a perdere”, ma vuol dire creare confidenza, fiducia in sé e libertà d’azione in territori off limits. Il giorno dopo Stefano Torti, chirurgo maxillo-facciale, esegue una Lefort con evidenziazione del processo piriforme, dell’arteria palatina superiore, del forame naso-palatino, mentre gli altri colleghi continuano a inserire impianti in siti post estrattivi o complessi. Seguirà la discussione dei casi esaminati con dubbi e annotazioni sulle metodiche e nuove opportunità di ricerca. Amerigo Giacalone prestabiliti (dalla sveglia mattutina alla cena serale), con spostamenti collegiali e bus riservato, di intensità tale da sfruttare al massimo i tempi e favorire il contatto tra discenti e tutor. Di elevata qualità, provenienti dall’Accademia e dalla clinica hanno condiviso tutta la giornata, spalla a spalla, coi partecipanti al corso, aiutandoli ad addentrarsi nelle tecniche chirurgiche, mostrate dapprima in diretta sugli schermi video dei tavoli settori, e mettendo così a proprio agio un gruppo all’inizio assai eterogeneo. Mentre la lezione di anatomia di Luigi Grivet Brancot, professore a contratto dell’Università degli Studi di Torino, è stata improntata su quel che realmente serve alla pratica quotidiana dell’odontoiatria, Alain Carlier, dell’Università di Liegi, ha tenuto una magistrale lezione di dissezione su preparato anatomico umano. Le lezioni hanno spaziato dal semplice impianto ai rialzi di seno con le tecniche più svariate, agli innesti nei mascellari atrofici con tecniche di chirurgia maxillo-facciale, alla piezochirurgia estesa ai movimenti ortodontici chirurgicamente assistiti. A conclusione della “tre giorni di Liegi” le relazioni, da quelle più essenzialmente cliniche, di grande efficacia, alle più argomentate dal punto di vista teorico e pratico. Riccardo Rizzo 28 Speciale Meeting & Congressi Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Italian Edition A scuola di tecnologia digitale V Congresso Simplant Academy La prevenzione dell’errore chirurgico non è solo una necessità, ma materia di interesse e approfondimento Si è tenuta il 28 maggio a Genova, presso la cornice prestigiosa del Centro di Biotecnologie Avanzate dell’Ospedale San Martino della stessa città, la V edizione del “Convegno Nazionale Simplant Academy”. L’evento si è concentrato sulla prevenzione dell’errore chirurgico, argomento di rilievo e quanto mai in primo piano in un mondo, quello della chirurgia guidata 3D, che rappresenta oggi una realtà affermata. Sta crescendo, infatti, nella comunità dei SimPlant User, l’interesse ad avere accesso a tutte le risorse possibili per raggiungere risultati di sempre maggiore eccellenza nell’ambito chirurgico: dal software di chirurgia guidata, alla formazione avanzata; dall’approfondimento dei protocolli di lavoro alla condivisione delle proprie esperienze. A questo proposito sono state presentate delle risorse Internet a disposizione di tutti: www.simplantacademy.org per la condivisione delle esperienze cliniche e www.dentalplanit. com per l’identificazione dei centri radiologici accreditati. E proprio al confronto e all’approfondimento Materialise Dental Italia ha dedicato questa V edizione del tradizionale convegno annuale che ha visto Presidente del Convegno il dottor Guido Schiroli; chairman i professori Paolo Pera e Stefano Benedicenti e in qualità di moderatori i dottori Sandro Fabbro, Corrado Gazzerro e l’Odt. Bruno Scarfò. Molti i temi degli interventi: l’importanza della dima radiologica per la finalizzazione protesica (Odt Uli Hauschild); limiti e vantaggi di TC e Cone Beam (Dr. Gino Carnazza); chirurgia guidata nei settori estetici (Dr. Riccardo Scaringi); il protocollo di carico immediato con il software di chirurgia guidata (Dr. Angelo Sisti); un’opzione “entry level” alla chirurgia guidata attraverso l’uso della dima monoimpianto (Dr. Armando Ponzi);l’uso della chirurgia guidata nelle ricostruzioni ossee (Dr. Marco Rinaldi); l’approccio diagnostico multidisciplinare implantologo-ortodontista “Total Face Approach™” nel paziente edentulo (Dr.ssa Giovanna Perrotti). Per la Materialise Dental, il signor Daniele Monateri ha presentato le caratteristiche della nuova versione SimPlant 2011. Il Convegno si è chiuso con la sessione orale dei Poster, con la presentazione dei casi di riabilitazione protesica dei dottori Fabio Maltese, Roberto Tomezzoli, Andrea Fincato, Edward J. Mora, Alessandro Rossi, Manlio Curti e Gianluigi Telara. Al termine dell’evento, Guido Schiroli ha affermato: “Tutti i relatori hanno presentato del materiale ottimo e da una analisi complessiva ritengo che il partecipante possa aver tratto una visione coesiva e concretamente formativa. La tavola rotonda è stata realmente costruttiva in quanto sono stati presentati diversi spunti di riflessione”. Tutti soddisfatti dunque, ma Materialise Dental Italia non si ferma qui. Sono già in programma in diverse città italiane gli “Study Club”, incontri dedicati alla “Daily Dentistry” e aperti a tutti, sulla scia del carattere di condivisione e confronto che ha animato questa edizione del Convegno. Le città ospitanti sono Genova (17 giugno), Roma (25 giugno), Milano (1 luglio), Bologna (2 luglio) e Padova (8 luglio). Per informazioni: Materialise Dental - Tel.: 06.32803466 Anche in odontoiatria, l’utilizzo delle tecnologie digitali costituisce un indubbio vantaggio da diversi punti di vista. In particolare, le tecniche di ripresa fotografica e video, supportate dall’analisi computerizzata, permettono di ottimizzare la fase diagnostica. In questo ambito, il Digital Smile Design si propone come un nuovo protocollo diagnostico che, avvalendosi di un esame fotografico e video del paziente, con successiva elaborazione al computer, permette di eseguire un’analisi estetica e una programmazione precisa e multidisciplinare del piano di trattamento. Il Digital Smile Design permette di interagire in modo molto efficace con il paziente e con tutto il team coinvolto nel piano di trattamento. Per approfondire le dinamiche operative di questo nuovo protocollo, Nobel Biocare propone un corso di due giorni che si terrà a Firenze dal 9 al 10 settembre 2011. Con relatori il dottor Andrea Ricci e l’architetto Livio CORSO BASE TEORICO-PRATICO-CLINICO DI ORTODONZIA Date incontri Obiettivi del Corso I Incontro 11-12 febbraio 2012 II Incontro 9-10 marzo 2012 III Incontro 13-14 aprile 2012 IV Incontro 11-12 maggio 2012 V Incontro 8-9 giugno 2012 VI Incontro 21-22 settembre 2012 VII Incontro 26-27 ottobre 2012 VIII Incontro 23-24 novembre 2012 In questo momento di grandi cambiamenti in Ortodonzia, un Corso base deve partire dai concetti storici, discutendone la validità, e stimolare la partecipazione attiva dei corsisti nella discussione e nell’impostazione del piano terapeutico dei casi presentati dal relatore. Inoltre, si deve dare importanza alla parte pratica su typodont e su paziente, per impadronirsi delle procedure manuali necessarie al raggiungimento del risultato atteso. Relatore Dr. Nunzio Cirulli I posti a disposizione sono 15 e le domande verranno accettate in ordine di arrivo. SEDE DEL CORSO Centri Odontoiatrici Specialistici Piazza Europa, 11 - Bari Non esitare a chiedere informazioni, programma dettagliato, costi, crediti ECM [email protected] w w w.centriodontoiatrici.com Yoshinaga, il corso approfondirà le tecniche di fotografia e di ripresa video, descrivendo le impostazioni e la calibrazione dei colori della macchina fotografica e della telecamera, dalle nozioni più semplici a quelle più sofisticate. Inoltre, esaminerà in dettaglio le tecniche più idonee per esami fotografici e video di grande impatto al fine di documentare i casi clinici in modo completo e professionale. Parte integrante del corso saranno anche la descrizione del protocollo di gestione delle foto e dei video – dalla loro acquisizione, fino all’archiviazione e backup – e l’analisi di tutti gli strumenti dei software utilizzati per eseguire con facilità il Digital Smile Design. Per le sue caratteristiche, il corso si rivolge a tutti coloro che desiderano approfondire l’utilizzo delle tecnologie digitali per documentare i propri casi in modo standardizzato e che intendono avvalersi dei vantaggi offerti dal protocollo del Digital Smile Design per la pianificazione del caso e la sua presentazione al paziente con una comunicazione visiva degli obiettivi e la previsualizzazione del risultato finale. Per informazioni e iscrizioni, è possibile contattare la segreteria organizzativa: Francesca Radaelli Tel.: 039.6836263 E-mail: francesca.radaelli@ nobelbiocare.com Nobel Biocare Italiana srl Parco Tecnologico ENERGY PARK Building 03 SUD Via Monza 7/a 20871 Vimercate (MB) Tel.: 039.68361 – Fax: 039.6899474 www.nobelbiocare.com Speciale Meeting & Congressi 29 Italian Edition Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Premium Day: dal nome di un impianto a un congresso dall’anima duplice Se si vuole giudicare la riuscita di un Congresso, si parla solitamente di numeri e di qualità, circostanze sicuramente presenti entrambe al IX Premium Day della Sweden & Martina svoltosi dal 9 all’11 giugno ad Abano (il Congresso) e a Due Carrare (la serata di gala). Il numero, innanzitutto, impressiona. Perché, dati i tempi e visto che si tratta di un evento pur sempre organizzato da un’Azienda privata, mille partecipanti sono cifra che colpisce. Così come ha impressionato vederli tutti insieme appassionatamente nella tensostruttura che ospitava il Galà, in una serata frizzante grazie alle delizie di un buffet raffinato e al contagio canterino di Umberto Smaila. A provocare la “carica dei mille” al Teatro di Abano, dove una trentina di relatori si sono alternati per la “tre giorni implantoprotesica” è stato il richiamo esercitato dalla loro valentia. Ma anche, e non poco, un’organizzazione minuziosa in un clima di accoglienza efficiente che gratifica chi la riceve e qualifica chi la eroga. Chi scrive ha potuto saggiare da vicino queste qualità, perché districarsi tra tanti relatori e un migliaio di partecipanti non è affatto facile. Due i primi protagonisti dell’evento: Sandro Martina, il Patron, che si muoveva compiaciuto tra i suoi mille ospiti, e Ugo Covani, ideatore del Premium oltreché animatore scientifico e coordinatore. Fu lui nel 1997 a suggerirgli un evento che qualificasse culturalmente, e non solo produttivamente, la Sweden, dandogli il nome di un impianto prodotto dall’Azienda. Sostenuta da Gianfranco Parenti, esponente di spicco della Sweden in Spagna, l’idea prese corpo nel giugno dell’anno successivo a Montecatini dove si svolse il primo Premium Day presentato dallo stesso Covani “in veste di valletta”, come dice di sé scherzando, oltreché di coordinatore scientifico. La formula come noto, ha attecchito. In seguito all’“esplosione” [Covani la definisce così, Ndr] della Sweden nell’endodonzia, il Premium ha assunto una frequenza alternata: un anno implantologia, l’anno dopo endodonzia, il cui coordinatore scientifico è Vinio Malagnino. “Le relazioni presentate, tutte di ottimo livello e orientate solitamente alla clinica – commenta Covani – hanno dato spunto a un notevole arricchimento professionale”. Un ulteriore segno di successo, se mai ce ne fosse bisogno, è l’arrivo di questa che non è più una festa privata, se mai lo è stata, di rappresentanze straniere, anche dall’Oriente, dove la Sweden si sta espandendo alla conquista di nuovi mercati. m.boc 30 Speciale Meeting & Congressi Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Italian Edition XIX Congresso Nazionale Aie Il XIX Congresso Nazionale dell’Accademia Italiana di Endodonzia (AIE) si terrà da giovedì 29 settembre a sabato 1 ottobre al Palazzo dei Congressi di Montecatini, e quest’anno sarà focalizzato sul tema della gestione odontoiatrica del paziente traumatizzato. Un tema molto specifico, che verrà affrontato in ottica multidisciplinare, fornendo ai partecipanti le indicazioni cliniche più aggiornate per il trattamento di questi pazienti. “La scelta di questo argomento vuole soddisfare l’esigenza del dentista generico di fare chiarezza in merito all’approccio clinico più idoneo da tenere quando si trovi dinnanzi a un trauma dentale, evitando errori che lo possano anche esporre a conseguenze di tipo medico-legale”, spiega Federica Fonzar, presidente Aie. I relatori più esperti in questo ambito affronteranno la diagnosi e la gestione delle complicanze immediate, come la frattura semplice o complicata della corona, la lussazione o l’avulsione dell’elemento, per poi valutare gli aspetti diagnostici e clinici delle complicanze tardive, come la necrosi pulpare, i riassorbimenti interni, esterni e l’anchilosi. Ai relatori verranno poste alcune domande per avere risposta ai quesiti più frequenti, al fine di fare chiarezza sulla scelta terapeutica più idonea per ogni singolo quadro clinico in relazione alle caratteristiche del paziente, inclusa l’opzione implantare. “Spero che l’impostazione del congresso interpreti l’esigenza della maggioranza dei partecipanti, ossia l’apprendimento di concetti clinici pratici utili a risolvere i dubbi nel confronto quotidiano con il paziente”, si augura Federica Fonzar. Il Congresso godrà del patrocinio dell’Associazione igienisti dentali italiani (Aidi), a conferma del ruolo centrale dell’igienista nel monitoraggio del paziente e, quindi, nella possibilità di intercettare tempestivamen- te le complicanze tardive, come verrà spiegato in una relazione del congresso dedicata proprio a questo tema. I corsi precongressuali La giornata di giovedì sarà dedicata ai corsi pratici precongressuali. Le emergenze mediche nello Studio odontoiatrico saranno il tema del primo corso, che farà anzitutto una panoramica dei dati della letteratura. “Sebbene si tratti di eventi piuttosto rari, i numeri ci dicono che almeno una volta nella carriera di un odontoiatra è possibile andare incontro a un’emergenza in studio, e saperla gestire con prontezza può fare la differenza per il paziente”, spiega la d.ssa Lugano, medico anestesista e relatore del corso. Spesso l’emergenza è correlabile non all’azione diretta dell’odontoiatra, ma legata alle patologie pregresse del paziente, magari esacerbate dallo stress legato alla procedura. Lo scopo del corso consiste allora nel fornire gli elementi che permettano di identificare i pazienti a rischio su semplici dati anamnestici e obiettivi, per inquadrare la gravità della situazione di emergenza e attuare semplici linee di gestione delle più comuni emergenze che si presentano in studio, non ultime le manovre salvavita in caso di arresto cardiocircolatorio. Il corso prevede una parte pratica per un numero limitato di partecipanti sulle manovre di soccorso, incluso l’uso di un defibrillatore. In parallelo si terranno alcuni corsi sulla sagomatura del canale. I corsi sulle tecniche di sagomatura dei canali radicolari con Mtwo e con i nuovi strumenti Reciproc One File Endo e Wave One prevedono una parte teorica seguita da una parte pratica. Nella prima parte verranno descritte le caratteristiche fisiche e meccaniche degli strumenti, le sequenze operative modulate in funzione delle diverse morfologie canalari. Verranno mostrati i risultati clinici e forniti i consigli pratici per il loro utilizzo. Durante il corso ai partecipanti verrà fornito il materiale utile per mettere subito in pratica, sotto la guida del relatore, gli insegnamenti ricevuti durante la parte teorica, lavorando su simulatori. Per informazioni: e20 srl Tel.: 010.5960362 - Fax: 010.5370882 [email protected] - www.e20srl.com www.accademiaitalianaendodonzia.it [email protected] Tel.: 0331.686222 XXIV Congresso AIG: “Metodiche a confronto” L’Associazione Italiana di Gnatologia organizza nei giorni 21-22 ottobre, presso la prestigiosa sede della Dental School Lingotto dell’Università di Torino, il suo XXIV Congresso dal titolo “Metodiche a confronto”. La manifestazione è rivolta a tutti gli specialisti che si occupano delle metodiche riabilitative in modo diretto e ai colleghi che vogliono arricchirsi culturalmente. Il confronto fra le varie metodiche sarà aperto e intellettualmente onesto, tra le diverse scuole gnatologiche, e scevro da qualunque pregiudizio scientifico o di appartenenza dottrinale. I vari Relatori, Odontoiatri e Odontotecnici esporranno le loro tecniche di riferimento, diagnostiche e riabilitative dell’apparato stomatognatico, confrontandosi durante le tavole rotonde che saranno allestite nella trattazione. I numerosi argomenti, dall’Elettromiografia, all’Axiografia-Condilografia, dalla Pedana posturo-stabilometrica al T-scan, dalla Cefalometria all’Imaging radiologica, dalla Chirurgia ortognatica-implantare strumentalmente assistita all’Implantoprotesi guidata a carico immediato, dai sistemi Cad/Cam agli articolatori, soddisferanno certamente le esigenze e gli appetiti di tutti i partecipanti sia Odontoiatri che Odontotecni. Saranno presenti relatori di fama Nazionale e Internazionale e numerosa sarà la rappresentanza della Scuola di Torino. Il giorno precedente il Congresso (giovedì 20) si svolgerà in altra sede, sempre a Torino, (via Saluzzo, 59) un Corso Precongressuale monotematico che tratterà il tema “La Progetta- zione Gnatologica in Protesi Totale”, sicuri di suscitare l’interesse degli Odontotecnici, ma soprattutto dei giovani Colleghi. Il corso sarà tenuto dai dottori Roberto Masnata ed Eugenio Tanteri. Sul sito web dell’AIG (www.aignatologia.it) troverete tutte le indicazioni per partecipare a questo importante evento culturale. Angelo Bracco, Presidente AIG Associazione Italiana Gnatologia XXIV Congresso - Evento accreditato ECM “Metodiche Strumentali a Confronto” Giovedì 20 ottobre 2011: Corso precongressuale “Protesi Totale” Venerdì 21 - Sabato 22 Ottobre: Congresso Anticipiamo la presenza di Prof. C. Avril, Dott. G.P. Bianchi, Prof. S.D. Bianchi, Prof. L. Bortolotti, Prof. P. Bracco, Dott. A. Busato, Prof. M. Cardonnet (Francia), Dott. T. Castroflorio, Prof. C. Debernardi, Dott. G. Frongia, Sig. G. Garotti, Dott. I. Lendaro, Dott. M. Reverdito, Dott. G. Slavicek (Austria), Dott. G. Stefanelli, Dott. E. Tanteri, Dott.ssa P. Toscano, Dott. E. Zaffuto. Argomenti trattati Ortodonzia nei pazienti disfunzionali Implantoprotesi guidata a carico immediato Chirurgia ortognatica implantare strumetalmente assistita Diagnosi ATM nelle terapie odontoiatriche 3D Imaging Cefalometria nei disordini cranio-mandibolari Kinesiografia Axiografie a confronto Metodica SAM Condilografia: strategie diagnostiche Nuovi trend elettromiografici Metodica Cad/Cam La pedana posturo-stabilometrica Inizio lavori Il XXIV Congresso AIG si svolgerà presso la Dental School Lingotto - Via Nizza, 260 Torino Ore 9:00 Sedi delle manifestazioni Corso precongressuale di Protesi Totale si svolgerà presso: Deposito Dentale Giordana - Via Saluzzo, 59 - Torino Speciale Meeting & Congressi 31 Italian Edition Anno VII n. 7+8 - Luglio-Agosto 2011 Infopoint 4° INTERNATIONAL MEETING ACCADEMIA “IL CHIRONE” Piccoli sorrisi: dalla mamma al bambino - Data: 16-17 settembre - Dove: Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali Università di Roma “Sapienza” -Via Caserta 6 Roma - Contatti: Meeting Planner srl - Tel.: 080.9905360 - Fax: 080.2140203 - E-mail: info@ meeting-planner.it - Web: www.meeting-planner.it XI EDIZIONE INCONTRI BIOPHARM “Sindrome orale allergica” - Data: 20 settembre - ore 20.30 - Dove: Aula Magna Clinica del lavoro “Luigi Devoto” V. Commenda 10 - Milano - Contatti: Biopharm - Tel.: 800418110 14° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI TERAPIA IMPLANTARE BIOMET 3i - Data: 23-25 settembre - Dove: Palazzo della Gran Guardia, Verona - Contatti: Biomax spa - Tel.: 0444.913410 - Fax: 0444.913695 - E-mail: [email protected] XXI GIORNATE ODONTOIATRICHE DAUNE La sopravvivenza del dente parodontale compromesso. I come,quando e perché nel rispetto dei principi etici e deontologici - Data: 30 settembre - 1 ottobre - Dove: Foggia - Contatti: dott.ssa Rosanna Marella - Tel.: 0881.718031 - Fax: 0881.718070 - E-mail: uffici.odontoiatri@ omceofg.it CONGRESSO FORESTADENT DI TECNICA LINGUALE DIRETTA - Data: 1-2 ottobre - Dove: Desenzano del Garda - Contatti: Foresta Dental srl - Tel.: 800829004 - Fax: 02.96752045 - E-mail: info@ tecnica chirurgica - Data: 7-8 ottobre - Dove: Hotel Marriot - Milano - Contatti: Medicina Viva - Tel.: 0521.290191 - Fax: 0521.291314 - E-mail: [email protected] - Web: www.mvcongressi.it ENDO TOUR: CORSO TEORICO-PRATICO Nuove generazioni di strumenti NiTi wave one - Date e dove: 8 ottobre, Brescia 15 ottobre, Bari 15 ottobre, Torino 5 novembre, Oristano 3 dicembre, Grosseto - Contatti: Simit Dental - Tel.: 0376.267832 - E-mail: education@ simitdental.it PROTOCOLLI E LEMBI PER GLI AUMENTI DI CRESTA VERTICALI ED ORIZZONTALI NELLA MANDIBOLA POSTERIORE - Data: 10 ottobre - Dove: Strudio Dentistico Nove Archi – V. Irnerio, 41 Bologna - Contatti: De Ore Biomaterials - Tel.: 045.6020924 - E-mail: info@ deorematerials.com XXX CONGRESSO INTERNAZIONALE AIOP Ritorno al futuro. Riscoprire i fondamentali nell’era della tecnologia - Data: 18-19 novembre - Dove: Bologna - Contatti: Promo Leader Service Congressi - Tel.: 055.2462201 - Fax: 055.2462270 - E-mail: aiop@ promoleader.com EUROPA DENTAL – EXPO - Data: 26-29 settembre - Dove: Mosca (Russia) - Contatti: Dentalexpo Maria Savchenkova - Tel.: +7.495.9214069 - E-mail: International@ dental-expo.com EMAA 2011 7th European Masters in Aesthetic & Anti-Aging Medicine - Data: 30 settembre - 1 ottobre - Dove: Palais des Congrès de Paris (Francia) - Contatti: Euromedicom - Tel.: +33.(0).1.56837800 - Fax: +33.(0).1.56837805 EAO – 20th ANNUAL SCIENTIFIC MEETING - Data: 12-15 ottobre - Dove: Atene (Grecia) - Contatti: EAO c/o Colloquium - Tel.: + 33.(0).1.44641515 - Fax: +33.(0).1.44641516 - E-mail: eao2011@ clq-group.com DENTAL ISTAMBUL - Data: 22-23 ottobre - Dove: Grand Cevahir Hotel & Convention Center Istanbul (Turchia) - E-mail: info@ dentlistambul.com - Web: www.dentalistambul. com XXIII CONGRESSO INTERNAZIONALE ODONTOSTOMATOLOGICO - Data: 4-5 novembre - Dove: Sala Conferenze Francois Blanc Sporting D’Hiver Monte-Carlo - Contatti: Centro Culturale Odontostomatologico - Tel.: 011.544788 - Fax: 011.545001 - E-mail: [email protected] RESTO DEL MONDO THE 2nd ICAD 2012 - Data: 19-21 gennaio 2012 - Dove: Bangkok (Tailandia) - Contatti: Euromedicom - Tel.: +33.(0).1.56837800 - Fax: +33.(0).1.56837805 - E-mail: EMC@ antiageingevents.net CHI CERCA TROVA COLLABORAZIONE Offerte Odontoiatra offre collaborazione lavorativa e disponibilità per direzione sanitaria presso Studi dentistici o Centri a Milano, Varese, Bergamo, Novara e provincia. 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Srl - C.so Sebastopoli, 225 - 10137 Torino - Tel. 011 0463351 - Fax 011 0463304 Nome ______________________________________ Cognome __________________________________________________________________ Indirizzo ________________________________________________________________________________________________________________ Città _______________________________________Cap __________________ Prov. _______________________________________________ Tel. ________________________________________E-mail ______________________________________________________________________ SCRIVERE IN STAMPATELLO IL TESTO SPECIFICANDO NOME E COGNOME (O NOME DELLO STUDIO), INDIRIZZO E NUMERO DI TELEFONO. __________________________________________________________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________________________________________________________ Ai sensi dei Decreti Legislativi 196/03 e 276/03 (Nuovo Codice in materia di protezione dei dati personali e “Legge Biagi”) vi do il mio consenso per il trattamento dei dati sopra riportati. Firma ___________________________________________________________ LA DIREZIONE NON SI CONSIDERA RESPONSABILE DEL CONTENUTO DEGLI ANNUNCI meneghinieassociati.it ITALIA Insieme a noi al servizio del sorriso forestadental.com 6° CONGRESSO EXACONE Con il progetto franchising di Giovanni Bona Cliniche Dentali® tutta la competenza e l’esperienza di una realtà d’avanguardia per un format imprenditoriale di sicuro successo. - Data: 7 ottobre - Contatti: ISO, Leone spa (TO), Forlì (FC) eForlì, Catania (CT). e Cuneo. Giovanni Bona Cliniche Dentali ® è presente a Pinerolo (TO), Orbassano (TO), Rivoli Prossime aperture Catania Sesto Fiorentino (FI) - Tel.: 055.304458 - Fax: 055.304455 - E-mail: [email protected] Per rafforzare gli staff esistenti e per costituire i nuovi team cerchiamo: Odontoiatri neolaureati, dinamici e desiderosi di intraprendere un percorso stimolante ed innovativo Odontoiatri esperti protesisti Odontoiatri con consolidata esperienza in implantologia La frequenza richiesta nella clinica è di 5 giorni per settimana. È richiesta Iscrizione all’Albo degli Odontoiatri. SICOI – CONGRESSO INTERNAZIONALE Se vuoi candidarti invia il tuo curriculum a [email protected]. Consensus conference sul trattamento dei siti atrofici: come quando e perché utilizzare una Vuoi unirti alle cliniche del sorriso? Se sei interessato al franchising vai su www.dentalspaitalia.com/franchising oppure contattaci Ricerca rivolta ad ambosessi (l.903/77): specificare consenso al trattamento dei dati personali (D.Lgs. 196/2003). SICOI Società Italiana di Chirurgia Orale ed Implantologia XXI CONGRESSO INTERNAZIONALE Consensus conference sul trattamento dei siti atrofici: Come, quando e perchè utilizzare una tecnica chirurgica MILANO 7-8 Ottobre 2011- Marriott Hotel - Via Washington Con il Patrocinio di: Con il Patrocinio del: Ministero della Salute OMCEO Milano Lombardia Programma Sessione Odontoiatri - Venerdì, 7 Ottobre 2011 Corsi precongressuali aziende Ali TAHMASEB Soluzioni digitali in Implantologia (Digital solutions in Implant Dentistry) Karl-Ludwig ACKERMANN - Mario BERETTA Trattamento dei difetti perimplantari: opzioni terapeutiche e limiti (Peri-implant defects management: limits and treatment options) Diego CAPRI Gestione dei casi complessi: razionale clinico per l'ottimizzazione della stabilità implantare in base alla morfologia implantare e alla valutazione della dinamica della forza di inserimento (Challenging complex cases: evaluation of a better primary implant stability according to implant morphology and torque insertion) Henry SALAMA Predicibilità e risultati estetici negli aumenti di volumi dei tessuti duri e molli (Aesthetic and long-term results in hard and soft tissue regeneration) Pausa e visita al salone espositivo Gilberto SAMMARTINO La ricostruzione ossea delle zone estetiche: management dei tessuti duri e molli (Bone augmentation in the aesthetic areas: hard and soft tissues management) Alberto REBAUDI La chirurgia guidata come ausilio alla diagnosi e al trattamento corretto delle creste atrofiche posteriori (Computerized guided surgery in the diagnosis and treatment of severe ridge atrophy) Discussione, verifica ECM e chiusura Convegno Sessione Igienisti - Sabato, 8 Ottobre 2011 Saluto del Presidente Eletto SICOI Antonio Barone Moderatori: Giampietro FARRONATO, Francesco VEDOVE Marialice BOLDI – Clelia MAZZA La centralità del paziente nella terapia implantare (The centrality of the patient in implant therapy) Coffee break Annamaria GENOVESI Congresso Internazionale Igiene Implantare “customized” (“Customized” implant hygiene) Cerimonia di apertura Congresso Internazionale Laura Antonia MARINO Saluto del Presidente SICOI Andrea Edoardo Bianchi e delle Autorità Moderatori: Franco SANTORO, Ugo COVANI Roberto BRUSATI L’innesto di osso autologo è da considerarsi ancora il gold standard per la normalizzazione di un sito edentulo? (Is the autogenous bone still the gold standard in the treatment of ridge atrophy?) Adriano PIATTELLI L’utilizzo dei biomateriali: quali e con che indicazioni possono dare risultati predicibili? (Biomaterials: how can we have predictable results?) Visita al salone espositivo durante il coffee break Carlo TINTI Rigenerazione ossea verticale: cosa possiamo dire dopo 15 anni di esperienza clinica (Vertical bone augmentation: 15 years of clinical experience) Massimo SIMION Rigenerazione ossea e biomateriali. Stato dell’arte e future prospettive (Bone regeneration and biomaterials. State of the art and future perspectives) Prevenzione e impianti: una filosofia o una pratica clinica quotidiana? (Implant maintenance: a philosophical idea or a daily clinical practice?) Discussione e sospensione dei lavori Pausa e visita al salone espositivo Moderatori: Alfonso CAIAZZO, Jason MOTTA JONES Gianna Maria NARDI Criteri di successo nella terapia chirurgica: ruolo dell’igiene domiciliare e professionale (Success criteria for oral surgery: importance of professional and daily oral hygiene) Elisabetta POLIZZI Gestione del paziente implantare riabilitato in zirconia (Patient’s management for implant supported zirconia rehabilitations) Discussione e chiusura dei lavori Major Sponsor Publishing Sponsor Discussione e sospensione dei lavori Assemblea Soci Attivi Divisione Editrice Sabato, 8 Ottobre 2011 Moderatori: Roberto WEINSTEIN, Roberto Felice GRASSI Eduardo ANITUA Associazione tra PRGF e impianti corti nelle atrofie estreme (PRGF and short implants in the treatment of severe ridge atrophy) Henry SALAMA Gestione dei tessuti molli con innesti di osso omologo (Bone allograft and soft tissue management) Stephen S.WALLACE Quale tecnica e che materiale per il rialzo del pavimento del seno mascellare? (What surgical technique and biomaterial in maxillary sinus augmentation?) Fouad KHOURY Innesti di osso autologo con prelievi endorali a scopo preimplantare (Autogenous bone graft with intra-oral harvesting technique) Karl-Ludwig ACKERMANN Ruolo della distrazione ossea nell'area del sorriso (Distraction osteogenesis in the anterior zone) Discussione e sospensione dei lavori Moderatori: Aldo Bruno GIANNÌ, Matteo CHIAPASCO Carlo MANGANO Biomateriali porosi e cellule staminali nella chirurgia ossea rigenerativa (Mesenchymal stem cells and porous biomaterials for GBR) Daniel WISMEIJER Nuove soluzioni digitali per il trattamento implantare nel mascellare atrofico (New digital solutions in the implant treatment of the atrophic maxilla) Break www.sicoi.it Iscrizioni ed informazioni su: Segreteria Delegata e Organizzativa SICOI Tel. 0521.290191 [email protected] www.mvcongressi.it