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Quotidiano telematico pubblicato da Corrado Tedeschi Editore Editore Gerenza Contatti Pubblicità Disclaimer Privacy Copyright Toscana News 24 16/11/2014 Home Notizie Rubriche Shop Libri E-book Meteo Oroscopo L’elogio del… sedere Alessandro Marinai 16 ottobre 2014 Società Firenze. Come cantava Tinto Brass nel suo famosissimo Elogio del culo, “un bel posteriore è comunque un notevole attrattore”. E oggi come non mai sembra davvero aver ragione. Il femminismo ne aveva sminuito il potenziale, la moda contemporanea costretto a nascondersi nelle taglie ridottissime delle modelle skinny di oggi; altri, invece, lo agitano soltanto quando fa comodo. Ma il sedere, oggi, è tornato di moda. Fa parlare di sé. si fa notare, è diventata l’ossessione contemporanea. Le star (al femminile) di Hollywood fanno a gara per chi lo ha più bello; e più bello adesso significa grosso. E chi non ne è dotato di natura, ovvio, ricorre a delle mani esperte. Secondo l’American society for aesthetic plastic surgey (Asaps), il nuovo trend della chirurgia estetica è tutto concentrato sul lato b. Nel 2013 sono stati eseguiti oltre 10mila interventi, il 16% in più rispetto all’anno precedente. Ed il fenomeno non è circoscritto ai soli Stati Uniti; anche in Italia sta prendendo piede. Secondo l’Aicpe, l’Associazione italiana chirurgia plastica estetica, sempre nel 2013 si sono registrati 1.500 interventi, numero raddoppiato in soli due anni. Il sedere adesso deve essere pieno, non svuotato, tonico, plastico, vivo, rotondo, liscio. Ma soprattutto tanto; in parole povere alla brasiliana. Liposuzione, liposcultura, lipofilling e lipostruttura; sollevamento e rimodellamento. Poi c’è la biorivitalizzazione e la biostimolazione; il filler di collagene, il botulino e l’acido ialuronico. E per finire anche il laser (per le smagliature). C’è veramente da perderci… la testa. Ed il costo di un’operazione può arrivare anche a 6mila euro. Il curvy torna di moda, l’estate appena passata è stata un delirio di twerk da tutte le parti. Magari sarà l’invidia verso le varie J.Lo, Nicky Minjai, Beyoncé, Kim Kardashian. O forse, il riconoscimento di canoni estetici diversi dai nostri: il modello afroamericano che si impone sugli altri. (di Alessandro Marinai)