Donne protagoniste

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Donne protagoniste
{CRO-8-3006-12} Tue Jun 29 21:27:16 2004
GENOVA CULTURA & SPETTACOLI
l’occhio
di GERMANO BERINGHELI
SENSIBILE
i Sergio Fedriani, architetto,
D
pittore, incisore e illustratore
notissimo, sono diffusamente co-
nosciuti gli acquarelli nei quali si
combinano assieme, in vivaci e
sottili arguzie, immagini e giochi
di parole.
Come usavano alcuni dei maggiori pittori del passato, Frediani,
quando viaggia, annota su taccuini
i momenti e gli aspetti significativi
della sua esperienza itinerante, per
surrogare il ricordo e rinnovare l’emozione affettiva.
I sensibilissimi “appunti” sono
esposti in questi giorni, alla Galleria “Il Vicolo”, in salita Pollaiuoli
37r. e titolati “Presi in giro”
(espressione che stà, soprattutto,
per “Colti andando in giro” ma che
nasconde, con ironia, un ulteriore
senso), comunicano, riproducendone la realtà naturale, ambienti e
luoghi panoramici.
Fedriani, tuttavia, non si avvale
soltanto dell’osservazione ottica
recuperando le correlazioni naturali bensì riscontra, nelle apparenze e oltre il visibile, l’intimità del
tono che và ben oltre la verità documentaria.
Nei suoi acquarelli, infatti, si
possono ben dedurre la notevole
qualità pittorica e la tensione
espressiva, emozionale e poetica
che li esprime.
Gianella Darbo - pittrice che ha
spostato i propri interessi rappresentativi dall’esplorazione ottica e
allusiva del bianco (in quanto
colore-immagine) verso tematiche
concettuali sulle proprietà linguistiche e formali dei materiali, volte
al recupero originario della manualità - espone opere recenti in
alcune sale dell’Associazione Culturale Satura.
In esse - ponendosi il suo lavoro
artistico, oltre che nella necessità
memoriale degli effetti perduti, nel
risanguamento dell’avanguardia
storica (il Mondrian dell’albero, nel
caso) - è evidente la sovrabbondanza espressiva, l’espansione di
segnali limite di conoscenza (per
esempio la cultura degli aborigeni
australiani) dalla cornice, qui una
sorta di vertiginosa fissità barocca
che incaglia lo sguardo estraniandolo dalla centralità della tela, alla
iconografia dovè la coerenza significativa dell’immagine.
In altre sale di Satura espongono
Sofia Paoletti, pittrice, che fà del
colore, inteso come accordo di tinte dominanti il segno e secondo i
principi antroposofici di Rudolf
Steiner, il luogo eruttivo della propria sensibilità emotivo-spirituale,
e Angelo Biso, pittore, che ritrae
oggetti comuni della vita contemporanea con intenzioni “Iperrealistiche”, valendosi, tuttavia, di un
pittoricismo piuttosto tradizionale.
La Paoletti - usando la pittura
come linguaggio improprio e stendendo campiture liberamente gestuali e cromaticamente espressio-
nistiche - organizza opere simbolicamente rappresentative dei sette
principi fondamentali, anche religiosi, della filosofia steineriana.
Il realismo di Biso, per quanto
essenziale e radicalmente tratto
dalla oggettività fotografica, è mostrativo più che critico; appare privo di dettagli e di efficacia censoria.
Leonardo Alberto Caruso, pittore espone al Centro d’Arte “La
Spiga”, in vico Isola 6, opere che
distendono, forse sollecitate da urgenze emotive, schemi gestuali di
estrazione astratto-informale. De
tutto estranei alle ragioni linguistiche maturate con le specifiche
avanguardie storiche, i suoi dipinti
appaiono piuttosto superficiali.
Fotografa oggetti comuni - uno
ad uno, intenzionalemnte isolati
dallo sguardo e disposti in ferme
inquadrature - mostrandoli come
momenti concreti di “Vita silente”.
A tale insegna Mauro Pelissetti,
astigiano, presenta i suoi “scatti” al
Circolo Culturale Eletheros (via Colombo 23, Albissola Marina) giustificando la loro selezione visiva con
l’atteggiamento metafisico, in senso filosofico, che alimenta di valore
estetico le cose dell’immaginario
quotidiano.
30 giugno 2004, Mercoledì ● 33
Un suggestivo acquerello di Sergio Frediani dedicato a Genova e alla sua Lanterna
Al Porto Antico le foto di Cousteau fino all’8 luglio
ALLA BIBLIOTECA BROCCHI Tante iniziative e ospiti a sorpresa
Ecco in mostra
l’ingegner corallo
Donne protagoniste
inquant’anni di barriera corallina. La mostra “Engineers
C
of the sea (ingegneri del mare)”,
al Porto antico fino all’8 luglio,
illustra con fotografie la tecnologia e gli scenari che hanno accompagnato le spedizioni della
“Cousteau Society“, dalle prime
di Jacques Cousteau, nel 1955,
alle più recenti.
Sono due gli ingegneri di cui
si parla nel titolo della mostra:
Jacques Cousteau stesso, che ha
studiato di persona le attrezzature con cui muoversi sott’acqua; e i coralli: che sanno costruire le barriere che proteggono dall’erosione le coste di
molte zone del pianeta e forniscono cibo a pesci e invertebrati.
La barriera più famosa è forse la
“Coral reef” australiana, ma ne
esistono tipi diversi in tutti i
mari tropicali.
La mostra ripercorre la storia
della barriera corallina e degli
uomini che l’hanno osservata. E
protetta, perché Cousteau è
sempre stato un paladino della
difesa di questo fragile ecosistema. Sono molti, infatti, i pericoli
che corrono i coralli, dall’inquinamento ai turisti che strappano
pezzi di barriera come souvenir.
Vengono documentati anche i
risultati della spedizione della
“Cousteau Society” nel Mar Rosso del 2003 - 2004. Di questa
zona la società possiede una documentazione, foto, filmati e
dati, che ha realizzato in molti
anni, e ha così potuto controllare lo stato di salute dei coralli.
Ilaria M. Linetti
Successo degli incontri al femminile
La stagione era stata
chiamata “Una
biblioteca tutta per
sé” parafrasando un
celebre saggio di
Virginia Woolf
a sempre le donne custoD
discono il linguaggio e le
tradizioni, che poi trasmetto-
Un sub del team di Cousteau esplorala barriera corallina
Sommozzatori in allenamento nelle foto di Roberto Rinaldi
PIEVE LIGURE
Artisti del paese
tra poesia e pittura
P
ieve ligure al centro di una rassegna di
pittura e poesia. La Società operaia di
mutuo soccorso espone nei propri locali le
opere degli artisti pievesi che hanno come
tema il paese. Ad una cinquantina di quadri
saranno abbinate altrettante poesie.
Piero Prompolini sarà al centro della manifestazione, affiancato da altri 17 pittori tra cui
Anna Giardi Piantanida e Francesca Barbagelata di cui si possono leggere anche le
poesie accanto, tra le altre, a quelle di Franco Piantanida. Uno spazio sarà anche dedicato al ceramista e pittore Giuliano Moretti,
scomparso di recente.
La mostra si potrà visitare solo dal 3 al 10
luglio, dalle 17 alle 22.
no ai loro figli e alle loro figlie, in un passaggio di consegne che si dovrebbe poter
immaginare senza fine. Si è
conclusa con uno spettacolo
e una festa, la stagione di incontri al femminile organizzata dalla biblioteca Virgilio
Brocchi di Nervi e intitolata
"Una biblioteca tutta per sé",
parafrasi del celebre saggio
di Virginia Woolf sul rapporto tra le donne e la letteratura.
Dopo gli incontri quindicinali di letture a tema organizzati da Lucia Tringali e
Fiammetta Capitelli di Librotondo e dedicati al giallo e
alla famiglia, all’arte e ai viaggi, alla cucina e all’umorismo,
ciascuno dei quali con un
ospite a sorpresa come il pittore Raimondo Sirotti o la
conservatrice Maria Camilla
De Palma, il pomeriggio finale, a cura dell’Associazione
G
enova e Lille unite da un progetto per l’arte
contemporanea. Nel Chiostro del Museo di
Sant’Agostino è in corso Double joux. Mostra
scambio Genova - Lille, aperta fino all’11 luglio
(ingresso gratuito. dal martedì al venerdì dalle 9
alle 19; sabato e domenica dalle 10 alle 19; lunedì chiuso). Tre artisti, la pittrice Catherine
Jansens, lo scultore Marc Crépy e il pittore
Cédric Carré, provenienti dalla gemellata Capitale della cultura, sono stati invitati ad esporre i
loro lavori. Dal 3 al 29 ottobre tocca a tre genovesi esporre a Comines vicino a Lille: sono
Riccardo Laggetta, Roberto Merani e Stefano Grattarola presentati da Emilia Marasco.
Le mostre sono organizzate dal Settore musei
del Comune di Genova insieme al Centre Culturel Français di Genova con l’artista Riccardo
Laggetta e l’Atelier di incisioni diretto da Danièle
Noël.
R. Olc.
Culturale Fanta-Ghirò, ha approfondito lo speciale rapporto fra le donne e la cultura
popolare della Liguria.
Leggende e filastrocche,
proverbi e frasi tipiche in dialetto sono stati trasformati in
canzoni, con i testi di Annamaria Passalacqua, le musiche di Rosanna Mezzano e gli
arrangiamenti di Angela Zecca, ed eseguiti davanti a un
pubblico come sempre numeroso. La storia della Bella
Angiolinn-a che, inginocchiata sulle fasce di collina per
principio fu la maga Circe. La "dea
Ie nedallentrasformò
belle trecce" che ammaliò Ulisse
i compagni in maiali era,
secondo il drammaturgo Euripide, di nascita ligure. Dea o donna mortale dai poteri magici, a metà fra storia e leggenda,
la bella Circe è la prima fra "Le genovesi"
elencate dallo storico Luca Ponte nel suo
volume pubblicato dai Fratelli Frilli (pag.
220, euro 13), che, come recita il sottotitolo, sono "streghe, sante, prostitute,
schiave, muse ed eroine".
Come Luigia Pallavicini, immortalata
dall’ode foscoliana di scolastica memoria, bella, intelligente e colta, una delle
dame più in vista del suo tempo, che cadendo da cavallo a ventotto anni rimase
orribilmente sfregiata, tanto da doversi
nascondere dietro un pesante velo, ma
non perse un grammo della sua verve.
Oppure la quattrocentesca Santa Cate-
rina Fieschi Adorno alla quale è dedicata
la chiesa subito dietro al tribunale, costruito al posto dell’ospedale dove lei
spese tutta la vita, curando i lebbrosi cui
nessuno osava avvicinarsi.
Fino alla diciassettenne Stefanina
Moro, alla quale è dedicata una via di
Quezzi, arrestata e torturata dai fascisti
perché faceva parte dei gruppi di collegamento fra le formazioni partigiane genovesi, che morì a seguito delle sevizie
senza aver rivelato nulla di ciò che sapeva.
E alle stelle dello spettacolo: la diva
del muto Lyda Borrelli, poi Lina Volonghi, la moglie di Govi - Rina Franchi Gaioni - Moana Pozzi, Antonella Ruggiero.
La cavalcata fra i secoli e fra le principali rappresentanti della genovesità, che
meglio esprimono il carattere e la personalità delle nate sotto la Lanterna, si con-
Rassegna con tanti appuntamenti nell’area pedonale: si parte stasera con una proposta di artigianato
Sori, un’estate da Costa Azzurra
Mostre, concerti e spettacoli tra le iniziative in programma
D
Il 29 luglio ci sarà uno spettacolo di danza del ventre
a “paese dormitorio”, periferia
elegante e levantina della città, a
cittadina viva e frequentata dai bagnanti di giorno ma soprattutto dai
nottambuli dopo il tramonto. Davvero
un piccolo miracolo quello di Sori,
merito di commercianti, amministrazioni (quella vecchia di centro sinistra
e quella nuova di centro destra), ristoratori coraggiosi e soprattutto tante
belle idee. Se n’è parlato lunedì sera,
durante la conferenza stampa di presentazione dell’Estate Sorese.
E, programma a parte, quel che salta agli occhi è prima di tutto il numero di persone che passeggiano nella
nuova zona pedonale, siedono alle tavole dei ristoranti (come la new entry
“Vintage”, localino di classe che ha
ospitato la presentazione), gustano
gelati o focacce col formaggio appena
sfornate. «Sembra di essere in Costa
raccogliere le olive guardava
verso il mare, azzurro laggiù
in fondo, come a un miraggio
di riscatto e libertà; e quella
di Marinin che aveva una
vacca un po’ avara e usava
annacquare il latte che vendeva per riuscire a far quadrare il bilancio. Giuseppa
che amava la geografia ma
non riusciva ad andare a
scuola perché c’era sempre
qualche incombenza domestica più urgente, e scoprì
solo in tarda età quanto l’Italia fosse piccola e storta.
Lucia Compagnino
“Le genovesi” nella storia
MUSEO DI SANT’AGOSTINO
Tre artisti di Lille
Angela Zecca e Rosanna Mezzano alla Biblioteca Brocchi
Le strie (streghe) che escono di notte, le cui gesta venivano narrate davanti al camino e spaventavano ormai
solo i bambini. E infine un
classico del canto al femminile, le ninne nanne più tipiche del patrimonio orale:
dormi cumbu, popon de pessa,
l’invocazione a"San Gaetan
mandaeghe o soennu, che o
piccin o n’ha de besoegno"Ne
esce un ritratto-puzzle di
donna contadina ormai
scomparsa, legata ai campi
così come il suo uomo lo era
al mare, depositaria di antichi saperi e aggrappata ai
duri lavori di una terra e di
una vita difficile, quasi identificata col paesaggio di Liguria che scorreva in diapositive dietro le cantanti Angela
Zecca e Rosanna Mezzano.
La biblioteca, che non chiude per l’estate prosegue le attività per i bambini a cura dei
Laboratori Educativi Territoriali, a cadenza settimanale e
organizzati per fascia d’età. E
intende proseguire il ciclo di
letture al femminile a partire
dal prossimo autunno, racconta la direttrice Titti De
Martino, "approfondendo anche tematiche di maggior
impegno, come i problemi
dell’inserimento, la sanità, il
mondo del lavoro".
Azzurra - dice scherzando, ma non
troppo, Carlo Casaleggio, ex assessore
al turismo e indomito organizzatore
- il merito è prima di tutto dei soresi,
che hanno creduto alle risorse del paese». Luigino Castagnola, sindaco neoeletto, dello schieramento opposto a
Casaleggio, conferma. A sottolineare il
buon momento, ecco arrivare una rassegna che proporrà spettacoli e manifestazioni quasi ogni giorno, nell’elegante area pedonale dietro la spiaggia. Questa sera si apre con la mostra
esposizione dell’artigianato e dell’arte, dalle 18 alle 23. Poi, da domani
prende il via “Disuonidanzeparole”, titolo volutamente chilometrico che
racconta di concerti jazz, come quello
inaugurale della band Maya, di balli
medievali (venerdì 2), di fuochi d’artificio e gastronomia (il 3 e il 4). E poi,
il 7, ancora mostra mercato by night,
l’8 luglio concerto di Augusto Forin, il
9 e il 10 l’avvio della rassegna jazz
con Lino Patruno e Romano Mussolini.
Il 15 luglio tocca alla musica d’autore di Federico Sirianni, il 16 luglio al
jazz del Kenny Barron Quintet e il 17
la blues band di Fabio Treves. Poi arriverà la commedia musicale con “Rugantino” il 18 luglio, lo show per i
bambini del 19 luglio e ancora la musica in piazza del Marco Cambri Sextet del 22 luglio. A luglio vale la pena
di segnalare il concorso canoro del 24,
patrocinato dal Secolo XIX, “Il viaggio
di Fabrizio De Andrè” firmato da Mauro Pirovano (il 26), la danza del ventre
(il 29). Poi sarà uno spettacolo continuo per tutto agosto e parte di settembre. Insomma l’invito a Sori è quasi d’obbligo.
Edoardo Meoli
clude con una ricca appendice di proverbi a loro ispirati. Dagli immancabili commenti maligni sulla bellezza “no gh’è
bella reusa ch’a no vegne un grattacu”
(non c’è bella rosa che non diventi un
grattaculo); né bella scarpa che non si
tramuterà in “’na brutta savatta" alle
dritte di strategia matrimoniale "maj e
mogge do pàise, compae e commae de mille miggia“ (mariti e mogli del paese,
compari e comari a mille miglia)" o anche "passou o monte de Portofin, addio
mogge che son fantin (passato il monte
di Portofino, addio moglie che torno scapolo)".
Ai consigli per allevare le figlie "a figge
deuvian sta: ninte in ciassa, poco in gexa,
tanto in ca“ (le figlie non devono mai stare in piazza, poco in chiesa e tanto a
casa".
L. C.
“THE ONE AND ONLY”
Domani l’anteprima del Secolo XIX
he One and Only”, la
“T
commedia che Il Secolo XIX offre in anteprima
ai suoi lettori, è ambientata
a Newcastle e parla di un
amore a prima vista che
parte da presupposti impossibili, e di come una bambina di cinque anni del Burkina Faso, adottata da una
famiglia, impari le sue prime
parole d’inglese. Anzi, parolacce.
La proiezione de Il Secolo
XIX si terrà domani, alle
20.30, al Cineplex di Genova, sala 1. I novanta biglietti
invito, ciascuno valido per
due persone, potranno essere ritirati fino a esaurimento presso Il Secolo XIX
in piazza Piccapietra 21
dalle 8 di domani.