lo sport è vita!

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lo sport è vita!
Numero 25 - anno 2003
Rivista di informazione e cultura
SOMMARIO
Dicembre
Pag: 8
Denuncia La piscina degli orrori
di Antonio Ferrante e Francesco Clemente
Grafica e impaginazione
Pag: 10
Politica L’opposizione ad Altamura
di Peppino Disabato
Via Imbriani, 50 - Altamura (Ba)
Tipografia:
Modulex srl
Via dei Mestieri
Matera (Mt)
Pag: 15
Società La marcia...
di Francesco Clemente
Collaboratori:
Ferdinando Conte
Vincenzo Taccogna
Giacinto Fiore
Luigi Burdo
Stefano Mascolo
Domenico Lucatuorto
Info line:
- 338 3754853
- 080 3106263
e-mail:
Pag: 17
Società Teatro Mercadante...
di Peppino Disabato
Pag: 18
Società Parco
di Peppino Disabato
[email protected]
E’ vietata la riproduzione, la trasmissione anche parziale, in qualsiasi forma o mezzo
elettronico, meccanico o altro, senza l’autorizzazione scritta del Direttore Editoriale, che
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copyright, non individuati.
Numero 25 - anno 2003
Rivista di informazione e cultura
SOMMARIO
Dicembre
Pag: 21
Luoghi dal mondo Lapponia...
di Anna M. Loiudice
Registrazione del
Tribunale di Bari:
n° 1532 del 20/09/2001
Direttore editoriale
Isabella TAFUNO
Pag: 30
Società ANFFAS
di Lucia Deninno
Ivan COMMISSO
Pag: 31
Cinema Kill Bill
Caporedattore:
di Francesco Clemente
Direttore Responsabile
Peppino Disabato
[email protected]
Redazione:
Valentina D’Aprile, Francesco
Clemente, Pamela Patella,
Boogiesound staff,
Antonio Ferrante,
Anna Loiudice,
Gianluca Iacovuzzi,
Edito da:
Pag: 39
Musica Gigi Savoni
di Michelewad
Associazione Culturale
“FREEDOM”
Pag: 43
Sport Incidenti ad Altamura...
Copertina:
di Ivan Commisso
Sud nucleare
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6
SCORIE RADIOATTIVE AL
SUD
L'individuazione del sito di scorie nucleari a Scanzano
Jonico rappresenta l’argomento più dibattuto in questo
triste periodo. Il governo Berlusconi, preoccupato dalla
sorte delle sue ville in Sardegna, dove inizialmente era stato
individuato il sito per le scorie, con un decreto legge del 14
Novembre 2003, senza tener conto dei pareri degli enti
locali, ha scelto la lontana Basilicata, terra di nessuno o al
massimo di qualche brigante o giudice comunista, come il
sito ideale per lo stoccaggio di 80.000 metri cubi di
materiale radioattivo!
Mentre andiamo in stampa, il governo ha ritirato il decreto,
forse mettendo fine ai blocchi stradali sulle vie che
collegano la Basilicata alle regioni limitrofe, con i relativi
disagi...
Lontani dal proporre soluzioni semplicistiche quali
l'individuazione autoritaria di un sito, ignorando pareri
contrari di scienziati, certamente il problema delle scorie
nucleari va affrontato non dall'alto, ma cercando di rendere
sempre più partecipi le popolazioni locali delle scelte che
determinano il futuro delle generazioni che verranno.
Chi ci dice che la nostra Murgia non sia l'alternativa a
Scanzano?
Per questo, la lotta della Basilicata è anche la nostra lotta, la
battaglia del Mezzogiorno, di un Sud che si risveglia
impetuosamente forse dinanzi a logiche che democratiche
non appaiono.
Foto di Francesco Clemente
e Antonio Ferrante
8
denuncia
ESCLUSIVA
LA PISCINA DEGLI ORRORI
Una perla d'architettura sportiva tanto invidiata da
Sydney. Ad Altamura possiamo vantare anche
questo prezioso obitorio di cemento.
La dimora più ambita dai ratti o, se preferite, dalle “zoccole”.
LO SPORT È VITA!
Doveva essere
una vasca...
9
ESCLUSIVA
...invece è un ring
di STERCO!
Solo infissi
d’avanguardia...
...che fine ha fatto
il water?
Sul prossimo numero vi sveleremo che fine ha fatto
il progetto esistente...nei cassetti di Palazzo di Città
di Peppino Disabato
10
politica
...e se ci fossero stati loro?
A 2 anni e mezzo dalle elezioni del 2001, ho incontrato i candidati sindaci del centro
destra, per vedere cosa pensano dell’attuale sindaco e cosa avrebbero fatto se avessero vinto.
Giuseppe Giove
Consigliere comunale, indipendente
nel gruppo consiliare di Alleanza
nazionale.
Un democristiano a destra?
Con la fine della D.C., partito che ha
dato tanto in termini di valori, il
bipolarismo ha costretto chi voleva
schierarsi a mettersi in un polo o
nell'altro.Io sono sempre stato un
liberale e ho condiviso il progetto
politico di alleanza Nazionale, partito
di riferimento di un'area moderata.
Come giudica il consiglio
comunale? Assolutamente
scadente. L'esperienza da me fatta
10 anni fa è stata molto più positiva in
termini di valori e di livello delle
persone che facevano politica
rispetto ad oggi.
Come mai? Poniamoci una
domanda. È la politica che respinge
la gente o è la gente che respinge la
politica? E’ un rapporto che va
analizzato..Io non sono un “politico”,
nel senso che faccio politica come
servizio, per dare qualcosa alla mia
città, se ci riesco. Oggi vedo di
negativo una crisi dei partiti,
profonda e forte, un dilettantismo
nell'affrontare l'impegno politico. Per
molti la politica è un punto di arrivo,
dovrebbe essere un punto di
partenza..
L'opposizione al sindaco
Popolizio mi sembra agguerrita su
tutto, ma cosa proprio non va a
suo giudizio? Non faccio il gioco
delle parti e mi oppongo per
pregiudizio. C'è una mancanza di
autorevolezza del sindaco, troppi
compromessi per arrivare a
governare quando il buon senso
imporrebbe di tornarsene a casa. Ieri
(ndr.4 novembre) nominati nuovi
assessori, sconosciuti di altri paesi:
perché persone esterne? È un atto di
attaccamento al potere: non avendo
un accordo sugli assessori da
nominare, si nominano tecnici
forestieri: uno schiaffo morale alla
città. Prima finte dimissioni, poi finti
assessori, si aspetta che la crisi
passi, ma!
Colpa di troppi partiti? Abbozzi un
pronostico: arriveranno alla fine?
Otto partiti diversi, antitetici tra loro.
La giunta Popolizio non è in crisi,
questa giunta non ha mai avuto un
vero programma. Per amore della
città mi auguro che non arrivino a fine
mandato.
Amministrare significa lavorare:
molte volte chi appare molto lavora
poco.
Cosa proprio non le va?
Non c'è una politica sociale,
aumenta la crisi occupazionale, le
imprese vanno fuori dal nostro
territorio, poca attenzione ai quartieri
emarginati, non si sta facendo nulla!
Poi c' è la questione trasparenza
degli appalti.
A chi si riferisce?
Ho proposto, senza avere risposte,
una commissione di controllo
consigliare sui temi ambientali, che
oltre ai fanghi sulla murgia, si
occupasse di come è stato gestito
quell'affare politico-amministrativo
dell'appalto alla Tra.de.co, anche in
termini di costi che noi cittadini
sosteniamo.
L'amministrazione Plotino ha
fatto meglio?
Dovrebbe chiederlo ai passati
amministratori, tuttavia anche se ci
fossero stati errori, ciò non può
essere un'attenuante per chi viene
dopo e ne commette di ben peggiori.
Mi candido, gratuitamente et amor
dei a guidare quella commissione,
per chiarire cosa è successo in
quella discarica. Sento parlare di
acquisizione della titolarità pubblica
di quella discarica senza sapere
cosa è andato a finire là dentro,
anche perché è accertato che in un
periodo sono stati smaltiti rifiuti
proveniente da altre città. I costi sono
più alti rispetto a quelli praticati nei
comuni viciniori, il servizio è lo
stesso: a Santeramo, stessa ditta,
raccolgono i rifiuti, li portano ad
Altamura, ci sarebbe quindi il costo
del trasporto ma..pagano meno di
noi! Sono schifato per come è stato
amministrato quest'affare politicoamministrattivo.
Cosa deve fare la politica per
essere distinta dai poteri forti?
Tanto sangue acido.. (ride ndr)
In consiglio subisco attacchi
personali; io attacco il sindaco non
come persona ma come istituzione.
Ci sono temi fondamentali quali la
trasparenza su cui non transigo.
Simulo un sillogismo aristotelico: la
gente si allontana dalla politica
perché fa schifo. Perché fa schifo?
Perché non è autorevole. Perché
non è autorevole? Perché c'è
sempre qualcuno che, fuori dalla
politica, la condiziona.
Occorrerebbe uno zoccolo duro
politico che istituzionalmente
ponesse un freno a chiunque tenti di
invadere il campo politico per poterla
condizionare. Poi si continuerebbe a
discutere, anche con forza, ma
bisogna garantire trasparenza.
Quest'amministrazione ha assunto
un dirigente senza bando di
concorso che gestirà le assunzioni a
vita: se passa questo concetto, è
inutile votare, perché il 60%
dell'attività comunale è svolta dai
dirigenti. Poi si scoprono rapporti di
affinità con un consigliere di
maggioranza..Se facciamo passare
continua...
questi principi, saltano le regole,
freghiamo la città. Perché non indire
un concorso per i giovani laureati
altamurani? Non è che chi è più
vicino al sole si riscalda di più?
L'informazione e la politica.
Mancando il ruolo forte dei partiti,
che dovrebbero veicolare, è
importante l'informazione, e
nessuno deve chiedere commissioni
di inchiesta sull'informazione (ndr
Giove si riferisce alla diatriba
Clemente-RadioRegio).
Se si andasse a votare oggi?
Bisognerebbe evitare le rotture. La
mia sconfitta (sono più abituato a
perdere che a vincere, ride..) fu
dovuta anche al cinismo di chi
portava gli anziani al seggio
elettorale! Eppure la sinistra storica
aveva sempre deplorato tale
modalità.
Nella vita si può vincere e si può
perdere, ma meglio perdere con
dignità che vincere con i sotterfugi.
11
Cosa dovrebbe fare il
centrodestra per vincere?
La diversità sta negli uomini. Per
tornare al governo bisogna ascoltare
le esigenze della gente, specie
quelle più spicciole. Occorre un
rifacimento della macchina
burocratica, maggiori motivazioni
per i dipendenti. Punti cardine
dovrebbero essere: la politica
sociale, l'edilizia scolastica,
insomma meno propaganda e più
fatti. I soldi pubblici vanno spesi
bene: questo sindaco ha dato
contributi ad associazioni “amiche”
per costruirsi una base di appoggio
elettorale, dimenticando le necessità
vere! E’ cinico pensare che si devono
fare solo le cose che portano
consenso. Occorre aprire ai privati in
un rapporto di partnership, gestire il
comune in maniera manageriale.
Cosa pensa della marcia che si
terrà tra qualche giorno?
Ho grande rispetto per chi marcerà,
politica
per chi fa ambientalismo puro, non
per quelli che stanno
nell'ambientalismo solo per fare
carriera.
Tuttavia il comune ha responsabilità
sul piano amministrativo nella
gestione del territorio; dopo che il
fatto è successo si marcia. Sono
sconvolto da questo cinismo
politico..Piglionica era assessore
quando si approvò l'impianto di
compostaggio ma..era assente!
Perché stavi lì, per essere assente? I
consiglieri provinciali hanno
sbagliato e ora cercano di
riaccreditarsi marciando..
Un'ultima riflessione; perché
pochi giovani in politica?
Noto tale mancanza. Al di là delle
ipocrisie, i partiti difendono sé stessi.
Forse la politica ha sempre meno
bisogno di gente intelligente.
continua...
politica
12
Lillino Colonna
.Consigliere Michele Colonna, per
tutti Lillino, candidato sindaco nel
2001 per il CCd-Cdu.
Lei è stato assessore ai lavori
pubblici con il sindaco Plotino,
cosa pensa del dibattito politico
attuale? E dell'amministrazione
Popolizio?
La maggioranza viene meno al
confronto, i toni sono accesi ma
sempre democratici. I consigli da me
offerti, data la mia esperienza come
assessore per quattro anni, non
sono stati accettati.
L'amministrazione non presenta
progetti, vivono alla giornata, la
gente si aspettava grandi cose..Le
opere pubbliche che hanno
spacciato essere le loro, in realtà
risalgono a delibere del 99, come il
boschetto di Via Treviso. Piazza Don
T. Bello è stata realizzata da privati
lottizzatori che, invece di versare gli
oneri di urbanizzazione, hanno
realizzato quella piazza, però su
iniziativa dell'amministrazione
precedente.
Sul problema idrico, noi avevamo un
progetto esecutivo, già finanziato
con 30 mld, per la realizzazione di un
nuovo serbatoio di 50mila metri cubi
in zona S. Elia, a 2 km dal sito
dell'uomo arcaico; l'opposizione
presentò ricorso lamentando
l'impatto ambientale. Nel frattempo
hanno perso tempo, e anche
l'alternativa va avanti lentamente,
con tutti i problemi che conosciamo.
C'è improvvisazione.
Il primo problema?
L'amministrazione non ha
programmazione. Prima le strade
erano mantenute in buone
condizioni, oggi migliaia di buche. Il
problema è che non hanno i revisori
dei conti senza i quali non si possono
fare variazioni di bilancio. Nell'ultimo
consiglio comunale (chissà quanti
secoli fa..ndr) hanno approvato
l'equilibrio di bilancio senza il parere
dei revisori: per questo ho chiesto
alle autorità competenti lo
scioglimento del consiglio comunale.
Stanno perdendo 30 mld per la
riqualificazione di Via Carpentino,
dove erano previsti un centro
sportivo, un anfiteatro all'aperto, un
albergo famiglia per anziani.
Hanno bloccato lo sviluppo,
ricordiamo i miliardi persi per i
capannoni che avrebbero creato
migliaia di nuovi posti di lavoro..
Se fossi sindaco, il primo
provvedimento quale sarebbe
stato? Nel mio programma era
previsto un teatro tenda da 3mila
posti proprio vicino al luogo dove sta
nascendo la stazione di servizio in
via mura Megalitiche, altro grande
sbaglio di questo sindaco; poi avrei
proceduto alla riapertura del teatro
Mercadante seguendo
l'impostazione che hanno seguito i
proprietari.
Quante volte ve lo sarete chiesti:
perché avete perso dopo otto anni
di amministrazione? Cosa
dovreste fare per vincere? Non
siamo stati capaci di far capire alla
gente che tra noi no c'era una
spaccatura totale, ma voleva
valutare quale candidatura avrebbe
avuto più apprezzamento, come
delle primarie; sicuramente al
ballottaggio avremmo trovato un
accordo con Giove. Se si votasse
oggi, sicuramente troveremmo un
candidato portavoce di tutta la casa
delle libertà.
Cosa pensa della marcia Altamura
- Gravina?
I consiglieri provinciali con Vernola in
testa marciano dopo che hanno
consentito la realizzazione
dell'impianto di compostaggio: per
questo non parteciperemo alla
marcia. Forse l'ambientalismo è a
senso unico.
Ma la passata amministrazione ha
bloccato il Parco? Come risponde
a chi l'accusa di aver messo in atto
una politica di urbanizzazione
selvaggia? Noi vogliamo un parco
ragionato, in accordo con le
categorie produttive. Con le
lottizzazioni abbiamo dato la
possibilità alle giovani coppie di
comprarsi un appartamento, grazie
ai mutui agevolati. La Popolizio ha
bloccato l'edilizia.Con Plotino
abbiamo sboccato mezzi urbanistici
di cui Altamura era priva: nei pressi
della stazione (contrada Grotta
Formica) abbiamo dato la
concessione per una nuova zona
artigianale. Fatti e non parole.
Uno slogan famoso..
Qualche amministratore attuale si è
appropriato anche di questo slogan..
Politica e informazione. é vero che
esiste un trasversalismo
collegato a qualche potere forte
per mantenere il Sindaco in piedi?
L'informazione è importante, deve
essere libera e offrire spazio a tutti, il
comune non deve nascondere nulla,
tant'è che servirebbe un addetto
stampa del comune.
Il trasversalismo non esiste: semmai
sulle grandi questioni c'è bisogno
che l'opposizione dia il suo
contributo. Non si possono lanciare
accuse senza nominare i fatti (si
riferisce a Radio regio, ndr).
Una provocazione: Ma voi politici
siete tutti uguali? Capisco che chi
non vive all'interno del consiglio non
riesce a capire la vita politica. Per i
giovani non si fa nulla di concreto;
occorre coinvolgerli sui fatti, dare
loro gli spazi, invece si
strumentalizzano per le
manifestazioni per far vedere che c'è
gente..La stampa ha un ruolo
importante per far crescere la città.
La piscina comunale di viale padre
pio è abbandonata e poi mancano
spazi per lo sport..
Nei cassetti del comune giace un
progetto esecutivo fatto
dall'ingegner Iacobellis, finanziato
dal Coni con 2 miliardi, si trattava
solo di fare la gara di appalto: non
riescono a fare neanche quella..
continua...
14
politica
VINCENZO SIANI
Avvocato Enzo Siani, candidato
sindaco nel 2001 della lista
Democrazia europea.
Lei è consigliere per la prima
volta, cosa pensa dell'attuale
dibattito politico?
Sin dal dicembre 2001 ho contestato
all'attuale amministrazione Popolizio
l'inottemperanza ad una serie di
adempimenti di carattere
programmatico che il centrosinistra
aveva preannunciato in campagna
elettorale. Ho stigmatizzato
inadempienze in materia
ambientale, sul tetto
elettromagnetico, dato che esistono
15 stazioni radiobase non controllate
dal comune. In consiglio si è
discusso molto, c'è un dibattito
acceso ma positivo. Al Sindaco
rimprovero proprio il fatto che al
dibattito non è seguita un'azione
amministrativa di pari livello.
Quale ritiene sia la mancanza più
grave? Lo spreco di denaro
pubblico: emblematico lo sperpero di
ben due miliardi e mezzo di vecchie
lire alle associazioni vicine al
centrosinistra! Ora preparano un
piano di bonifica della murgia
inquinata e..non hanno soldi per
farlo.
Oppositore di Plotino, ora
oppositore della Popolizio. Un
paragone tra i due sindaci.
Il primo Plotino ha gestito in maniera
corretta, nel secondo mandato è
sceso a compromessi con una
vecchia burocrazia comunale
abituata a gestire in maniera
clientelare e poco chiara.
Sicuramente Plotino era più
autorevole dell'attuale sindaco:
questo non ha le qualità politiche per
tenere insieme la coalizione. Ha
abbracciato settori affaristici della
maggioranza, appoggiandosi ora ai
D.S. ora alla Margherita, il gioco della
bugia, come quando un uomo ha più
donne e critica alle spalle.
Lei si definisce un politico o un
tecnico prestato alla politica?
Rifletto continuamente su cosa
significa l'impegno politico. La
politica è diventata purtroppo solo
amministrazione. Mi definisco un
uomo di ordine, di idee e di giustizia.
Il sindaco non deve spartire la torta
prima di prendere la torta in mano..
(ride..).
Ad Altamura c'è molto disaffetto
verso la politica, come mai?
Gli uomini politici vivono alla
giornata, senza progetti. Se chi fa
politica pensa che andare al comune
significa approvare qualche
concessione o far avere un
certificato ai propri iscritti, si sbaglia.
Prima i partiti avevano un progetto
per la città. Oggi la mancanza di
passione allontana i giovani, questi
non sanno a chi rivolgersi, spaesati,
non ci sono più centri di
aggregazione, mancano gli spazi.Ci
sono piccole lobby di presunti politici
che credono di rappresentare la
società civile ma non rappresentano
nulla.
Se lei fosse sindaco, la prima cosa
che farebbe?
Tre priorità: la zona industriale, sarei
per l'individuazione di una zona
precisa dato che rimango contrario
agli accordi di programma. Andrebbe
rivisto il centro storico: non c'è acqua
e fogna in maniera regolare,
bisognerebbe recuperare i
finanziamenti europei come hanno
fatto a Mola e a Taranto.
Poteri forti e politica.
Ci sono lobby che si avvicinano alla
politica, che aiutano un candidato
sindaco ad essere eletto e dopo
pretendono il ritorno..Bisogna
stringere alleanze con la gente: il
pericolo consiste nel fatto che un
imprenditore possa gestire la politica
a suo piacimento, che nei suoi uffici
si faccia la politica di un comune.
Faccio una chiamata alle armi delle
persone autonome e libere, al
mondo della scuola: non devono
stare fuori dalla politica. Il comune
deve avere un rapporto alla pari con i
poteri forti. Quando la politica è
debole, il potere forte esagera. Con
Plotino nel secondo mandato si è
avuto lo stesso fenomeno.
L'imprenditore deve restare
imprenditore.
Cosa pensa di Altamura?
Andrebbe rivista esteticamente, ci
sono state costruzioni forsennate
dovute all'affarismo dei funzionari.
Con la politica debole, i funzionari si
sono arricchiti e hanno distrutto
questa città. C'è stata una politica di
urbanizzazione selvaggia.
Se avesse vinto il centro
destra..Se si votasse oggi?
C'è un polo affaristico che sta al
centro e si affaccia a destra e a
sinistra; io, pur stando al centro, non
ho niente a che fare con tale polo. I
tre candidati avevano visioni
diverse, nel 2001 un accordo
sarebbe stato difficile. Oggi le cose
sono cambiate, potremmo trovare
un accordo, unica soluzione per
u n ' a l t e r n a t i v a
a
quest'amministrazione.Bisognereb
be trovare due o tre punti importanti:
la zona industriale, il centro storico e
l a v i a b i l i t à , l o t t a
all'inquinamento.Questa
maggioranza ha raggiunto il fondo, i
rapporti si sono logorati, troppe
revoche, troppi rimpasti.
Giochi politici, alleanze, voglia di
potere, la gente non capisce..
C'è un modo poco chiaro di fare
politica, ma ci sono altri, come il
sottoscritto, il consigliere Giove,
Enzo Colonna, che parlano chiaro.
Dobbiamo recuperare la gente, se
andiamo avanti in questo modo
nasceranno liste civiche e
aumenterà l'astensione.
Politica e informazione.
Se ti riferisci alla querelle Radio
regio con il consigliere Clemente,
ritengo sia un falso problema.
Ognuno fa la radio nel modo in cui
ritiene opportuno farlo. Non ci sono
regole di comportamento da
insegnare, anche perché radio regio
ospita tutti coloro che chiedono di
andare in radio.
di Francesco Clemente
15
società
UNA MARCIA PER LA NOSTRA
IDENTITA', LA MURGIA
Tra i 15.000 anche Giovanna d'Arco, l'eroina Rachele…
L'impellente necessità di un territorio
di difendere l'unicità del suo
paesaggio ha sedotto gli animi e la
collettività ha risposto.
Erano in 15mila alla marcia GravinaAltamura per manifestare il diniego
assoluto ad una Murgia pattumiera,
per ribadire il secco no ai poligoni
militari e alle scorie nucleari, ancora
più consapevoli che, per dirla con
Gifford Pinchot, “la salvaguardia del
territorio è il saggio uso della terra e
delle sue risorse per il bene duraturo
degli uomini”.
Combattere l'indifferenza e
l'ignoranza che da decenni regnano
solitarie nella ratio di molti, con lo
stesso appello con cui nel dicembre
2001 i cento premi Nobel vollero
ripensare il mondo, siamo ancora più
certi che “per sopravvivere nel
mondo che abbiamo trasformato
dobbiamo imparare a pensare in
modo nuovo. Mai come oggi, il futuro
di ciascuno dipende dal contributo di
tutti”.
La Murgia costituisce la nostra
identità, l'istituzione del Parco lo
strumento essenziale e
determinante per la salvaguardia di
un ambiente naturale unico al mondo
e la garanzia di un interesse
collettivo. La marcia GravinaAltamura ha ribadito e amplificato il
valore di una grandezza, quella del
cittadino, pronto, oggi più che mai, a
misurarsi con chi vorrebbe lasciar
spazio alla spregevole logica
criminale della tabula rasa.
L'appuntamento ha registrato una
partecipazione pubblica forse e,
inaspettata, un coro armonico che ha
voluto infrangere le numerose e
stridenti contraddizioni che
caratterizzano il mosaico del nostro
tempo. La straordinaria
magnificenza di un altopiano
carsico, irto di un invidiabile
patrimonio storico e naturale,
pericolosamente minacciata da un
folle, illegale e incontrastato
spargimento di rifiuti tossici. Quel
velenoso brodo di metalli, quali il
piombo, il cromo ed il cadmio, forse
difficilmente assorbibile da
un'amministrazione plotiniana che,
stando alle triviali dichiarazioni
nostalgiche del consigliere
comunale Dibenedetto durante
un'indimenticabile conferenza
stampa sul rilevamento dei fanghi in
contrada Cervone prima e contrada
Finocchio poi, già a suo tempo poté
gustare la prelibata pietanza sui
tavoli di Palazzo di Città
[…astronomiche cazzate…].
La marcia ha evidenziato la
legittimità di una pretesa popolare,
quella di un'altra Murgia, un territorio
costretto a sopportare qualcosa di
estremamente gravoso, la presenza
di ben cinque poligoni di tiro militare n
...continua
16
essere l'impegno
di tutti per
vincerle.
Intanto, sempre
più sconcertante
a p p a r e
l'incoerenza di un
sindaco che, se
da un lato prende
parte ad una
marcia che
denuncia inoltre la
necessità di
salvaguardare i
che rende ancor più marcato il nostro
status di servitù militare e, gli abissi
dell'apatia che hanno fatto prigionieri
non pochi animi in questi anni, ci
condannano a ristudiare le nostre
scelte e a ripensare il mondo per una
possibile costruzione permanente
della pace. L'ineludibile successo di
tale manifestazione ha forse
finalmente echeggiato il suono di un
sentimento collettivo, l'unanimità di
una convinzione, quella che il
cittadino abbia il dovere-diritto di
proteggere la propria identità da
qualsiasi minaccia e, la nostra
identità risiede inconfutabilmente
nella Murgia.
L'ignoranza, l'indifferenza e l'apatia
hanno reso prigioniere le coscienze
del cittadino in questi grigi decenni,
decretando la progressiva
scomparsa delle bellezze della
nostra terra, su tutto il vergognoso
abbandono delle masserie rurali.
“La tirannia di un principe in
un'oligarchia non è pericolosa per il
bene pubblico quanto l'apatia del
cittadino in una democrazia” ci
ricorda Montesquieu, un cittadino
che ha costruito gli altopiani della
vergogna disseminando una caterva
di rifiuti in qualsiasi luogo, in città e in
campagna, dove nessuno può
vedere o peggio ancora ha le palle di
fermarti. Lo scorso 8 Novembre,
15mila persone hanno voluto
ribadire un deciso no ad una Murgia
pattumiera, ogni giorno teatro di
esercitazioni da tiro con armi da
fuoco, una terra considerata come
possibile sito per lo stoccaggio
nazionale di scorie nucleari, una
marcia che rafforza con nuove
ragioni quanto le battaglie facili non
siano e quanto necessario debba
beni culturali di un territorio-Parco,
dall'altro rende ancor più teatrabile la
tragedia cittadina di Altamura,
incentrata sul rimbecillirsi in progress
di una frammentaria maggioranza
prima e di un'opposizione comica
poi. Un sindaco che continua a
ruotare ignobilmente il timone della
“Leonessa di Puglia” verso un
regresso socioculturale inaspettato,
verso uno smantellamento
irrefrenabile di ogni traccia storica
della città, verso una dilagante
babele di traffico urbano.
E' mai possibile pensare alla
rinascita della cultura in una città
mostrandosi inclini al decadimento
dei contenitori culturali che la città
stessa dispone?
S e d a u n a p a r t e , i l Te a t r o
Mercadante assiste inerte allo
spettacolo deprimente dei roditori,
dall'altra l'Uomo di Altamura attende
lacrimante e ansioso l'arrivo di
questa o di quella telecamera perché
il suo volto conosca il mondo
dell'interattività prima che l'anidride
società
carbonica lo dissolva. Approvato
dalla Regione Puglia il progetto di
bonifica, il Pulo adesso resta ancora
una maestosa dolina carsica
dell'automobile, le Mura Megalitiche
si ergono come testimonianza
storica di rifiuti di ogni genere e di
escrementi di ogni “animale”. Intanto
il centro storico, la massima
espressione della convivenza e della
vita sociale umana, devastato dal
grigiore dei parcheggi selvaggi e
ridotto spregevolmente a boulevard
di politici e politicastri da qualche
assessore citrullo, la Cattedrale,
invece, abbandonata alla violenza
distruttiva delle intemperie e alla
fastidiosa pignoleria di chi si celebra
sorvegliante.
Non sarà più la Murgia di Federico II
o di Tommaso Fiore, dove la
sapienza di un popolo di formiche
diede vita a scenari unici di
architettura rurale, ma nella penosa
attesa all'istituzione del Parco
Nazionale dell'Altamurgia, cara
Rachele, è bene che la tua osannata
sensibilità per l'ambiente e per la
cultura non si confonda con quella
dei 15mila dell'8 Novembre scorso.
Cara Rachele, cambio le cose grandi
cominciando a testimoniare la
possibilità di cambiare quelle più
piccole che mi si irradiano attorno…
La marcia della democrazia diretta,
quelle delle persone qualsiasi, ha
rotto il silenzio, perché quest'ultimo è
saggio se siamo stupidi, ma è
stupido se siamo saggi.
di Peppino Disabato
17
società
SI RIAPRE IL TEATRO MERCADANTE
La comunità altamurana, dopo
essere stata per anni orfana di un
contenitore culturale, si riappropria
del suo teatro. Il recupero
dell'immobile è ascrivibile ad un
accordo tra il Consorzio dei
proprietari e una cordata d'imprese,
la cui capofila è l'impresa edile
Costruzioni srl. Abbiamo sottratto i
due soci, Vito Barozzi e Graziantonio
Pallotta ai loro numerosi impegni per
parlare di tale progetto tanto
importante per la città.
Quali sono le attività della vostra
impresa? La Costruzioni nasce nel
1997. Ci occupiamo di costruzioni, di
edifici, costruzioni d'impianti
industriali e restauro d'immobili (in
questi anni stiamo ristrutturando
Chiese storiche altamurane, tra cui la
cattedrale).
Altamura ha avuto negli ultimi
dieci anni uno sviluppo
urbanistico senza paragoni, che
ne pensate al riguardo? Lo
sviluppo edilizio ad Altamura è stato
molto sostenuto, spinto da una forte
domanda di alloggi. Tale situazione
dovrebbe assestarsi tra qualche
tempo.Molto vi è da fare per la
riqualificazione urbana e per la
dotazione dei servizi nei nuovi
quartieri.
Avete realizzato Piazza don
Tonino Bello, la cui primogenitura
è contesa tra la vecchia e la nuova
amministrazione, com'è andata?
La piazza è stata realizzata con lo
scomputo degli oneri di
urbanizzazione.Il progetto risale
all'amministrazione precedente ed è
stata completata da quell'attuale.
Veniamo al teatro Mercadante:
come è nato l'accordo con il
Consorzio?In cosa consisterà il
recupero? A chi andrà la
gestione? Occupandoci da anni di
restauro di beni monumentali,
abbiamo pensato di formulare una
proposta al consorzio Teatro
Mercadante, che dopo vari
approfondimenti è approdata in un
accordo che prevede la concessione
del teatro ad un gruppo di imprese di
cui la nostra società è la capofila per
30 anni con l'obbligo di restaurare il
teatro e riaprirlo al pubblico. Il
recupero riguarderà sia gli elementi
strutturali che gli arredi interni. Per i
lavori di restauro siamo nell'attesa
del progetto esecutivo generale. Per
la gestione dell'attività teatrale
pensiamo di interessare lo stesso
Consorzio, gli enti pubblici e le
associazioni culturali per sviluppare
un progetto soddisfacente per la
comunità, apportando ognuno il
proprio contributo.
Finalmente una buona notizia, non
solo per chi ama i cantori dell'arte
teatrale ma per tutta la città. La
riapertura del grande teatro,
intitolato alla memoria del nostro
concittadino più noto, può segnare
per Altamura il ritorno agli antichi
splendori.
di Peppino Disabato
18
foto: www.altramurgia.it
Ieri sera arriva la voce e diventa carta
bollata: habemus Parco. Il Parco
dell'alta murgia è nato. Abbiamo fatto
salti mortali per inserire questa
notizia all'interno del giornale, ma ne
valeva la pena, tanta era l'attesa di
tutti coloro credono sia urgente
riscoprire il valore delle nostre murge
e tutelare il territorio, come non si è
fatto in questi anni. Il Parco,
fortissimamente voluto da uno
schieramento, con in cima il centro
studi Torre di nebbia, è una
conquista, sudata, ottenuta
soprattutto grazie all'enorme
campagna di mobilitazione di chi ci
ha creduto. Prendendo in prestito le
parole di un amico di un altro
giornale, il Parco ora si deve riempire
di contenuti, non un “mito”, far capire
a tutti, a tutte le categorie produttive,
a chi andava a funghi, cosa porterà
quest'area.Troppe volte ad Altamura
le categorie produttive si sono divise
con i promotori del parco: quante
divisioni, contrasti, chi
gridava”ambientalista a senso
unico”, chi di rimando accusava
l'altra parte di speculazioni.
In un paese civile i contrasti aiutano
la comunità, nella nostra città ciò ha
portato a dimenticare cosa vogliamo
veramente: la tutela di un territorio
stuprato, un po' da tutti noi, animali
società
urbani abituati a considerare il cortile
di sotto casa come il primo posto
dove gettare il pacco di sigarette
vuoto, e chi se ne frega se inquina.
Poi scopriamo che a pochi chilometri
nasce un impianto di compostaggio,
che ci vogliono mettere le scorie
nucleari sotto le pietre dove mio
nonno mi portava a vedere cosa
sono i carboncelli. A luglio accendo la
tv e scopro che da non so dove
arrivano i veleni cancerogeni,
proprio sulla Murgia. Basta, voglio
uscire da quest'incubo, voglio
vedere pulita la mia città e le nostre
campagne. Pretendo che chi vivrà
dopo di noi non debba maledirci per
l'eredità che gli lasciamo. Ora
abbiamo un parco, 13 comuni si sono
uniti per creare il primo parco rurale
d'Italia. Nel 2004 tutta la classe
dirigente deve sedersi a tavolino e
ragionare. E classe dirigente non
sono solo i partiti, che subito
vorranno procedere a nomine
pilotate nel consiglio di
amministrazione dell'ente parco. La
marcia fatta dalla società civile,
l'attenzione crescente dei giornali
ahinoi arrivati forse troppo tardi,
l'impegno di molte persone comuni,
hanno dimostrato che occorre
l'impegno di tutti. Che sia la
magistratura a punire chi ha
inquinato. Tutti gli altri discutiamo di
come far crescere questa città,
dividiamoci sulle idee, sui metodi, il
parco potrebbe essere la rivincita
della murgia, il teatro Mercadante
un'opportunità per la città.
di Anna M. Loiudice
21
luoghi dal mondo
LAPPONIA verso Capo Nord...
La Lapponia, delimitata a sud dal
circolo polare artico, comprende
terre norvegesi, finlandesi, svedesi e
russe (penisola di Kola) E' un lembo
di terra semi selvaggia in continua
lotta con la modernizzazione.Le
tradizioni del popolo lappone ormai
si stanno estinguendo.In realtà la
popolazione autoctona contesta la
denominazione “lappone” perché in
lingua scandinava ha significato
dispregiativo (significa “pezzetto”) e
preferiscono essere chiamati Saami.
Una tra le attività commerciali legate
alla tradizione è l'allevamento delle
renne, usate per le loro carni, per le
loro pelli e come mezzo di traino.Ma
la vita nomade con i lunghi
trasferimenti fra pascoli estivi ed
finlandese).Sorge tra due fiumi ed è
invernali è ormai scomparsa, come
un importante centro storico e
culturale, anche se rimane famosa
perché è il paese di Babbo
Natale.C'è in fatti un apposito ufficio
postale, un centro di smistamento
natalizio e la casa del vecchietto
dalla lunga barba. Rovaniemi è
anche un importante centro per gli
sport invernali ed è una città che offre
boschi silenziosi, gite in slitta e
divertimento al Santa Claus
Village.Oltrepassando il circolo
polare artico, si giunge a Kiruna, in
Svezia, città mineraria famosa nel
mondo per il suo hotel di ghiaccio,
che viene ricostruito ogni anno in un
posto diverso.Al suo interno ha una
hall con sedie e tavoli di ghiaccio e le
stanze hanno letti, naturalmente
ghiacciati, ricoperti da pelli di
renna.Qui la temperatura raggiunge i
15°c. Per giungere a Nordkapp
lo sono anche le tradizionali capanne bisogna viaggiare ancora, fino
fatte con pelli di renna simili alle all'isola norvegese di Mageroy.Capo
tende indiane.Anche se questa
comunità si sta estinguendo, la
Lapponia
mantiene un fascino
particolare per i suoi paesaggi e la
sua posizione geografica. La meta
finale di chiunque si rechi in queste
terre è Capo nord, ma prima di
arrivarci ci si può fermare in alcune
località come Rovaniemi, nella
Lapponia finlandese, a 8 km dal
Napapijri (circolo polare artico in
nord è un promontorio, una rupe di
300 metri a picco sull'oceano, si
trova a 71° di latitudine con il sole di
mezzanotte tra il 14 maggio e il 29
luglio.Il sole di mezzanotte è uno
spettacolo che si può godere oltre i
66° e 33' di latitudine, cioè oltre il
napapij. All'altezza del circolo è
visibile solo per pochi giorni; più si va
a nord e più il dì si allunga e al polo
dura sei mesi.La luce di notte cambia
notevolmente i ritmi di vita della
popolazione, che si risveglia dal
lungo e buio inverno polare.La
strada per capo nord è un'immensa
distesa di ghiaccio, nella tundra
norvegese, che ha il fascino di una
via che porta ai confini del mondo.E
forse sono proprio le emozioni che
può dare uno dei posti più “desertici”
del mondo, la natura e i paesaggi, gli
spettacoli del sole e la aurore boreali,
che rendono leggendario questo
posto.
Buon Natale.
di Clara Patella
22
arte
Leonardo da Vinci
“La Madonna Litta torna a casa, dopo
quasi 140 anni”. Momentaneamente,
s'intende!
Lo splendido dipinto, realizzato da
Leonardo da Vinci durante il suo
servizio (1482-1499) presso il duca
di Milano, Ludovico Sforza, e che
porta il nome dell'ultimo proprietario,
il conte milanese Litta, appartiene dal
1865 all'Ermitage, il famoso museo
russo di San Pietroburgo. Dalla
Russia ha accompagnato il
presidente Putin in Italia, il quale ha
voluto omaggiare il nostro Paese con
un “grandioso” capolavoro (il quadro
sarà esposto fino al 10 dicembre a
Roma, presso il Quirinale). Il dipinto,
nelle sue piccole dimensioni (43 x 33
cm.), racchiude una forte ed intima
carica emotiva, tutta concentrata
nello sguardo intenso che la
Madonna, nell'atto di allattare,
rivolge al Bambin Gesù, attaccato al
seno con una mano, in un gesto
tenero e naturale. La bellezza fisica
della Madonna è unita ad una
spiritualità profonda che emerge
dalla tecnica dello sfumato
leonardesco: le figure emergono
dalla penombra della stanza grazie
ad un sottile graduarsi di passaggi
chiaroscurali. Al di là della bellezza
del quadro, cercheremo ora di
cogliere il significato di questa “visita”
temporanea. Arte e politica, o arte e
società: argomento controverso. C'è
chi sostiene che l'arte sia
subordinata alla società, alla politica,
che sia strumentalizzata da queste;
che siano queste a dettare le regole
della sua evoluzione. C'è chi invece
vede l'arte come rivoluzione formale,
che distrugge per costruire, che
denuncia e viola le regole, le
sovverte e instaura l'utopia.
A noi interessa stabilire che l'arte sia
collegata ad entrambe e che nel
tempo ha ricoperto ruoli diversi.
Proviamo a fare un salto nel
passato… Principalmente nel
Medioevo l'arte era subordinata alla
religione, ed era intesa secondo
norme rigide. L'esecutore era
l'artigiano e il suo talento era
conformarsi alla regole prestabilite di
chiarezza, semplicità e
immediatezza. Una nuova
prospettiva arriva con il
Rinascimento, che dissolve il quadro
ordinato del Medioevo per affermare
l'individualità, la personalità, il
“genio”. Avviane così la
trasformazione dell'artigiano in
artista. L'artista non è più il comune
lavoratore manuale, ma è anche un
uomo colto e letterato, con
conoscenze matematicoscientifiche. È il periodo delle corti. I
principi, i duchi divengono quasi tutti
dei “Mecenate”; amano circondarsi
di artisti per diversi motivi:
devozione, desiderio di prestigio e
affermazione sociale, volontà di
tramendare la propria memoria, Ma
anche diletto, confronto di
intelligenza e sensibilità. Gli artisti,
seppur emancipati, dipendono dalle
corti, che si contendono i nomi più
famosi. Così Leonardo, Raffaello,
Michelangelo, Tiziano risiedono a
Milano, Roma, Firenze, e all'estero.
Diffondono la fama del proprio
priuncipe, tramite capolavori, talvolta
inviati come omaggio da una corte
ad un'altra. Nel '600 entrano in
questa fitta rete di scambi, importanti
committenti come papi, cardinali, re,
nobili, collezionisti ( è il caso di
Bernini). L'età contemporanea è
ricca di mutamenti, dovuti alla rottura
nei confronti della Tradizione.
Ritroviamo l'artista che volutamente
si isola in nome di un'arte pura; gli
artisti che vengono chiamati a
seguire indirizzi prestabiliti
(Realismo socialista ecc.) o che
rifiutano la società e la politica,
entrandone in contrasto.
In questo breve excursus ho voluto
accennare al valore sociuologico
dell'arte, al prestigio e la fama che tali
capolavori danno a chi li possiede.
Ecco perché in questi giorni sarà
possibile fruire della splendida
Madonna di Leonardo…Il mio è un
invito a riflettere sui molteplici valori
dell'arte. Soffermatevi a guardare gli
sfondi che mettono alle spalle di
uomini politici quando appaiono in
televisione per i loro discorsi. Eh,
sì…sono proprio le copie dei più
prestigiosi capolavori dell'arte. Il
perché, spero, lo avrete capito
leggendo questo articolo.
di Valentina Saponara
26
società
“MAI PIÙ VIVISEZIONE!“
Il Natale si avvicina e con esso anche
la smania di fare acquisti e regali
originali e utili
Molti indirizzano la scelta verso
oggetti preziosi, altri verso capi
d'abbigliamento, altri ancora verso
prodotti specifici e personalizzati.
Gran parte dei Babbi Natale poi
rivolge l'attenzione a prodotti di
bellezza, creme e in generale a
cosmetici per la cura della persona.
Qualcosa in contrario?
No, anzi ben vengano doni di questo
tipo. L'importante è compiere scelte
intelligenti e fare regali liberi dalla
sofferenza di altri esseri viventi.
Ormai quasi tutti sanno dell'orribile
e crudele pratica detta
VIVISEZIONE: sperimentazione di
sostanze specifiche e prodotti di
sintesi su modelli animali vivi al fine
di mostrare il grado di
cancerogenicità, irritabilità,
allergenicità che suddetti prodotti
risultano avere sugli esseri viventi,
uomo incluso.
Gli esperimenti sugli animali si
dividono in test farmacologicotossicologici e test cosmetici.
I primi hanno lo scopo di esaminare
la tossicità di una determinata
sostanza, in altre parole la modalità
di reazione di un essere vivo, se
esposto a un prodotto che
compromette una o più delle sue
funzioni vitali.
Le cavie utilizzate in questi
esperimenti sono i roditori (topini,
ratti e criceti), animali quasi di
second'ordine rispetto agli altri
perché ritenuti sporchi, insensibili al
dolore e di brutt'aspetto (questo è
tutto da vedere!) Essi sono vittime
sacrificali di test come LD50, ovvero
dose letale 50 che consiste nella
somministrazione di una quantità
variabile di un composto X a un dato
numero di roditori fino a ottenere la
morte della metà degli animali e
quindi ottenere il valore effettivo di
una dose letale.
Sfortunatamente non tutti gli animali
perdono la vita tranquillamente: molti
sopportano vomito, convulsioni,
febbre, diarrea, emorragie interne,
difficoltà respiratorie…prima di
esalare l'ultimo respiro. I test
cosmetici poi si prefiggono lo scopo
di verificare quanto un cosmetico
possa essere nocivo per la cute, le
mucose, le vie respiratorie di animali
come conigli, scimmie, cani, gatti e
bovini, e indirettamente dell'animale
uomo.
Emblema ne è il famoso Draize Test
effettuato sui conigli.
Essi vengono rinchiusi in gabbie e
immobilizzati, quindi gli viene
spalmato sugli occhi il prodotto da
testare e lo si lascia agire per ore e
giorni interi.
Gli occhi dapprima si arrossano, pian
piano si infettano fino a degenerare
in uno stato di necrosi cellulare
portando infine alla completa
distruzione del bulbo oculare. Altro
che film dell'orrore!
Oggi esiste il Comitato Scientifico
Antivivisezionista EQUIVITA
composto da studiosi e scienziati
decisi a mettere a punto sempre
nuove ed efficaci tecniche di
sperimentazione alternativa (per
esempio su colture cellulari, su pelle
artificiale o mediante impiego di
proteine vegetali).
Inoltre le cinquanta maggiori
associazioni animaliste a livello
europeo, tra cui la LAV come
membro italiano, hanno dato vita alla
Coalizione Europea contro la
Vivisezione e si sono impegnate a
stilare uno Standard Unico di
riconoscimento dei prodotti
CRUELTY FREE.
Smetti di comprare la sofferenza e
la morte di migliaia di animali che
vengono sacrificati ogni anno :d 'ora
in poi prima di essere belli fuori,
pensiamo a esserlo dentro…
di Antonio Ferrante
NUDO
ROSSO
SEDUTO
27
}
“Ci siamo uniti nel 2001. La band ha
cambiato tre volte line up, e dopo un
periodo di inattività si è riformata nel
maggio 2003.
GENERE: non ci piace catalogarci in
nessun tipo di genere musicale, ma
amiamo davvero suonare musica
rock, dura e diretta, a questo
aggiungiamo sonorità grunge,
cross-over, rock'n'roll e hardcore,
insomma "cross-core-rock".
FORMAZIONE: ognuno di noi
proviene da esperienze musicali
differenti, e quindi, il nostro progetto
unisce stili e gusti musicali
eterogenei.
Il batterista ed il bassista suonavano
in un gruppo punk, il chitarrista in un
gruppo metal, ed io ho suonicchiato
in tanti gruppetti.
NUDO ROSSO SEDUTO: il nome
deriva da un quadro di un pittore
russo d'arte "naif", Marc Chagall.
Mi ha emozionato dal primo
momento in cui l'ho visto.
CRONOLOGIA: a settembre 2002 è
uscito il primo demo-cd contenete
sei brani.
Il secondo cd l'abbiamo registrato a
novembre e conteneva tre brani.
Il terzo a febbraio 2003 e conteneva
quattro brani.
Il quarti ad aprile 2003 e conteneva
quattro brani.
emergenti
VOCE - CHITARRA :
FRANCESCO TOTA
BASSO :
DONATO STOLFA
CHITARRA :
FILIPPO LOMURNO
BATTERIA :
DAVIDE LOVICARIO
selezionati ad un concorso
nazionale di gruppi emergenti, ed
ora siamo in trattative con alcune
etichette discografiche underground
della Campania.
A dicembre torneremo in studio per
la registrazione di un intero album di
dieci brani.
DOMANI: abbiamo cominciato un
piccolo tour in Puglia, in Basilicata e
non appena sarà possibile ci
sposteremo al nord.
UN PENSIERO "micro": vorremmo
che ci fosse una risposta maggiore
al Sud verso la musica, perché il
Mezzogiorno è pieno di realtà
musicali davvero interessanti che
spaziano dal reggae, al metal al
blues; non a caso negli anni passati
Altamura ha sfornato gruppi davvero
validi (Adrenalina, Silver Spirit,
Onda Sonora, So confused).
Poi chissà perché tutto si è
vanificato, forse per la mancanza di
posti dove esibirsi, vuoi per il
mancato interesse da parte delle
persone.
UN PENSIERO "MACRO": i
"NUDO ROSSO SEDUTO" non
hanno nessuna pretesa, solo la
voglia di suonare, di divertire e di
divertirsi...e maggiormente, di dire la
loro.
UNA CURIOSITÀ': il prossimo
album si intitolerà: "le puttane vanno
di fretta e i frettolosi si inputtanano".
Un saluto ai lettori di "Free"
Le registrazioni sono state effettuate
presso l' "half moon studio" a Bari.
MUSICHE: le musiche, fino ad oggi,
le ho composte io, poi durante le
prove, provvedevamo ad arrangiarle
con gli altri componenti.
TESTI: anche dei testi me ne occupo
io, e forse e la cosa che mi piace di
più fare. I brani parlano di
allucinazioni, di ciò che ci circonda,
di sogni, si esperienze personali.
Insomma dipende tutto dal periodo,
dal contesto...
IERI: vorrei cancellare il "ieri" dei
"NUDO ROSSO SEDUTO" perché Francesco, Davide, Donato, Filippo
ci sono state varie incomprensioni ROCK'N'ROLL 'll never die!”
con le persone che ho incontrato, e a
volte anche
delusioni.
O G G I :
attualmente le
cose vanno
molto bene,
forse sarà
perché ho
incontrato delle
persone forti e
carismatiche, e
s t i a m o
pianificando un
lungo progetto
per la band.
A settembre
siamo stati che
di Andrea Giorgio
29
società
Caccia: una legge antieuropea
Nella passata stagione venatoria il
numero di animali uccisi è salito a
150 milioni, un numero gigantesco
che rischia di crescere
vorticosamente al termine della
stagione venatoria in corso.
In Italia sono circa 800.000 le
persone che si dedicano a questo
crudele “hobby”, un numero
fortunatamente in calo, se si pensa
che alla fine degli anni '70 erano un
1.700.000 i cacciatori nel nostro
paese.
Sul finire del 2002, è stava avanzata
dal ministero delle Politiche Agricole,
Ambientali e Forestali una proposta
di legge, oscena, sulla caccia, che
rimanda il nostro paese indietro di
cinquant'anni nell'ambito della tutela
e conservazione del patrimonio
faunistico, a esclusivo vantaggio dei
cacciatori.
E' stata avanzata la proposta di
aumentare il calendario venatorio di
due mesi, di aumentare le specie
cacciabili, ben 15 in più!
Una proposta di legge che non
rispetta le indicazioni comunitarie,
che non tutela il periodo riproduttivo
e migratorio degli uccelli, che non
rispetta le specie che l'Unione
Europea ci chiede di tutelare.
E come se tutto questo non bastasse
sono in corso discussioni per aprire
la caccia anche nei parchi nazionali
ai danni delle specie cosiddette
“nocive”.
L'impatto sulla fauna è da prevedersi
disastroso.
Delle 43 specie cacciabili in Italia,
molte sono specie migratorie, di
passaggio nel nostro paese, e super
protette all'estero, soprattutto nei
paesi nordici.
L'Italia sembra non aver rispetto per
questi magnifici esemplari che
percorrono mezza Europa durante il
periodo migratorio e che spesso
trovano la morte proprio qui da noi.
La caccia, influisce negativamente
anche sulle specie residenti nel
nostro paese, già alle prese con i
cambiamenti climatici e con una
difficile convivenza con l'uomo che
sottrae giorno dopo giorno alla
natura spazio vitale.
Probabilmente non saranno solo gli
ambientalisti a opporsi a questi
disegni di legge mostruosi che
rischiano di segnare profondamente
l'equilibrio ambientale italiano. Non
si tratta solo di morte tra la
popolazione faunistica, infatti, dati
divulgati dalla LAC (lega per
l'abolizione della caccia) e
riguardanti il 2002 evidenziano che
sono state 44 le vittime umane, e 66
le persone ferite dall'efferata attività
venatoria.
Sono ingenti anche i danni che la
caccia provoca all'ambiente, infatti
ogni anno i cacciatori riversano in
natura circa 25.000 tonnellate di
tossico piombo.
di Lucia Deninno
30
volontariato
A Gravina il calendario ANFFAS
.L´idea della realizzazione di un
calendario è nata dal desiderio di
trovare un mezzo di comunicazione
che fosse polivalente, ovvero di
trovare un mezzo che fosse in grado
sia di veicolare un messaggio sia di
sostegno morale ed economico per
l´ANFFAS (Associazione nazionale
famiglie di disabili intellettivi e
relazionali onlus) della sezione di
Gravina in Puglia.
In primis abbiamo pensato che il
calendario, attraverso il linguaggio
della fotografia, essenziale
ed
immediato, fosse il miglior mezzo di
comunicazione per parlare al cuore
prima che alla mente, il mezzo più
adatto per sensibilizzare e
coinvolgere la cittadinanza
gravinese.
La realizzazione del calendario
fotografico è stata presa come una
missione da portare a termine.
Prendendo spunto dal calendario
2003 dell´ANFFAS nazionale
realizzato in occasione dell´anno
europeo dei disabili, si è pensato alla
realizzazione di un calendario locale
per far entrare nelle famiglie di
Gravina e non scene di vita
quotidiana, di integrazione sociale di
persone sì "diversamente abili", ma
uguali a noi. Molte famiglie, infatti,
non sono a conoscenza di
quest´associazione, perché manca
la comunicazione, perché molto
spesso si pensa che il diverso vada
recluso in casa, perché le famiglie
stesse non hanno il sostegno
adeguato per integrarsi e rimangono
chiusi nei loro imbarazzi.
L´ANFFAS è presente sul territorio
nazionale dal 1958 ed opera a
Gravina dal 1997 in via
Buonpensiero (adiacente la
parrocchia SS. Pietro e Paolo).
All´interno del centro socioeducativo operano degli esperti nel
settore
e dei volontari i quali
accolgono sia i diversamente abili
sia le famiglie che hanno bisogno di
un punto di riferimento, di sostegno e
calore umano. Si realizzano delle
attività come autonomia, musica,
danza, ceramica che mirano a
rendere più autonomi e più partecipi
nella realtà sociale. In cantiere sono
previste altre attività quali
l´ausilioteca, attività pomeridiane
volte al sostegno scolastico e tante
altre.
Il calendario fotografico, così come
tutte le attività, vede come
protagonisti i ragazzi stessi. Le foto
ritraggono scene di totale
integrazione sociale nel lavoro, nella
famiglia, nell´amicizia, nell´amore, a
testimonianza del fatto che i
diversamente abili sono dei diversi
uguali a noi.
L´altro obiettivo della missione è
stato quello di trovare dei sostegni
economici per l´associazione.Per
realizzare il calendario ci siamo
rivolti ad aziende locali che abbiamo
ritenuto essere sensibili nei confronti
del sociale e soprattutto generosi.
Colgo l´occasione per ringraziare
tutte le aziende che hanno permesso
la realizzazione del calendario,
facendo felici e orgogliosi tutti i
ragazzi e le famiglie che per diversi
giorni si sono sentiti attori
protagonisti di un sogno, ma anche
grazie al ricavato sarà possibile
acquistare materiale didattico come
un computer e continuare con la
programmazione delle attività per i
ragazzi.
Questa è la testimonianza di come
un progetto "Micro-Mega" a piccoli
passi può costruire qualcosa di
sempre più grande, di come dalle
piccole cose, da un gesto, una
carezza, un sorriso si possono
realizzare grandi sogni.
Speriamo che questo sia solo l´inizio.
28
curiosità
PERLAGE-MANIA?
Dal fermento di due menti deviate
scaturisce un parto creativo di
devastante portata comica. Nasce la
Perlage-mania. Parliamone con gli
autori, dj Perlage e Alex S.
Ciao Giampy. Che è sta Perlage
mania?
È il culto verso creazioni
comico/deliranti di cui sono autore e
interprete. Sono delle cover di
canzoni famose rilette in slang
altamurano. Ti cito alcuni titoli:
"Cosce d'amore", "Buoncammino
Survivor", ecc...
Come sono nate?
Una sera di maggio, ero con degli
amici a casa ed ho a iniziato a
smanettare con il pc, tentando di
stravolgere un pezzo di Santana. Il
risultato ci ha fatto morire dal ridere.
Come spieghi la diffusione
epidemica del cd?
Premetto che tutta l'operazione ha
valenza ludica, quindi non c'è scopo
di lucro. I cd, al massimo una
ventina, gli ho sputtanati ad amici e
conoscenti. Se c'è stata una tale
epidemia probabilmente la cosa fa
ridere
Hai cantato un pezzo reggae
dall'irresistibile ritornello ("Cosce
d'amore"), mi racconti un pò?
Premetto che dietro 'sto pezzo non
c'è alcuna intenzione denigratoria,
ho solo preso un qualcosa detto
migliaia di volte a migliaia di persone
da un personaggio così adorabile e
unico come il direttore.
Ma la cosa strabiliante è sentire
una voce cosi calda e impostata...
Ho cominciato a cantare nel 1991
con un gruppo di amici ed ho alle
spalle svariate esperienze e
concerti. Nel 1996 sono semifinalista
nazionale al Festival degli
Sconosciuti di Rita Pavone;
comincio a scrivere testi fino a
quando nel 2000 incontro i Follinaria,
una band di Rutigliano con cui
registro un cd autoprodotto;
suoniamo in giro per la Puglia e
partecipiamo all'Accademia della
Canzone di Sanremo.
Ma i Follinaria esistono ancora
nella tua vita?
Certo che si! Dopo svariate
vicissitudini e cambi, ci siamo
rimessi a lavoro ed abbiamo
registrato un demo con due pezzi,
ma abbiamo parecchie canzoni
finite. A proposito, scaricate i nostri
pezzi su www.follinaria.it
Nel salutarti caro Giampaolo mi
permetto di dare l'indirizzo del sito
ufficiale del Dj Perlate,
www.djperlage.it. Ma spiega bene:
cosa contiene sto sito?
È un sito in cui troverete tutti i miei
remix, degli scherzi telefonici, e
soprattutto il fantastico dramma
radiofonico "Altamura Murgia
Ranger", da un'idea di Alex S.
Alex tu che centri con sti cd?
Bah, le canzoni non sono opera mia.
Il mio contributo al progetto Dj
Perlage è il radiodramma che si
citava sopra, frutto delle mie più
torbide contorsioni mentali. La trama
vede protagonista un “uomo di
natura”, come egli stesso ama
definirsi, che riveste il ruolo di
servizio d'ordine ad una festa. Il
casus belli tra il protagonista e
l'antagonista (dj Perlage) scaturisce
da una carezza di troppo fatta alla
sorella di quest'ultimo. Sai, ad un
rave l'accalcamento della folla porta
a contatti impropri e "quann stè 'u
materièl, nan affìtt chiù nudd!" (ndR,
il richiamo della carne femminea
soffoca il lume della ragione). Mi
rendo conto che nell'opera ci sono
smagliature nella trama, dialoghi
ridondanti e binari morti ma la gente
è contenta lo stesso. Merito del
congegno narrativo, giocato
sull'alternanza di registri diversi
(serio-ironico), e della impattante
scenografia sonora. In tal modo,
viene disinnescato il rischio della
trita comicità dialettale per cui si
vuol far ridere sventolando frasi
come "past e fasul, maccarun e
carn". In Murgia Ranger, la risata
scaturisce sì dall'esternazione
vernacolare ma questa è distesa su
una campitura stilistica di forbita
tessitura compositiva.
Che? È il caso di chiamare un
medico?
Tu parlavi di personalità deviata, io
parlerei di personalità tripla, visto
che presto la voce a tre personaggi.
Per concludere?
Visto che s'è fatto tardi, saluto i freereaders.
PER CONTATTI:
[email protected]
35
a cura dell’accademia di
Obiettivo Successo
obiettivo
successo
Intervista a Saverio Ariemma
Questa intervista è il frutto della
ricerca dei talenti pugliesi che
sono emigrati. Fra i miei amici,
uno che è stato anche mio
docente tanti anni fa c’è Saverio
Ariemma. Forse dire Striscia la
Notizia, Velone, Furore,
Paperissima e Festivalbar vi può
far capire solo in minima parte lo
spessore artistico di questo
coreografo.
Ciao Saverio, ma come è
avvenuto il tuo salto verso
Roma, Milano e soprattutto
quanti anni fa?
Se lo dico i ragazzi non si
ricordano nemmeno di me! Quasi
trent'anni fa. La mia passione per
la danza mi ha portato ad andar
via dalla Puglia, perché non
esistevano strutture per un futuro
nello spettacolo. A sedici anni con
l'aiuto dei miei, sono andato a
studiare all'Opera di Roma e in
altre scuole. Perché volevo
diventare ballerino e poi
coreografo. Ho avuto grandi
maestri com Bob Curtis e Renato
Greco. I primi lavori li ho fatti nelle
ultime file perché ero l'ultimo
arrivato. Ma se sei portato il tuo
spazio ti spetta di diritto. Con
molta umiltà i tuoi sogni vengono
realizzati. Poi da ll sono andato a
Milano e così via. Il lavoro più
emozionante h legato al ricordo
dei primi balletti con Heather
Parisi di Fantastico e mi hanno
entusiasmato anche i tre anni in
turnee con Raffaella Carrà.
Credi nell'importanza di avere
una scuola che possa avviare
seriamente alla professione?
Attualmente il mercato si è
ravvivato. Ma ci sono anche
scuole che speculano sulle
illusioni. Perché bisogna essere
sicuri della serietà della scuola e
degli insegnanti professionisti che
hanno fatto esperienze vere,
avventurandosi nella giungla del
lavoro, quello duro. Mai farsi
illudere da sedicenti insegnanti
che non hanno nulla a che vedere
con la danza e con lo spettacolo in
genere.
I tuoi progetti nell'immediato?
Ieri sera (21/10/'03, ndR) su
Striscia ho fatto uno stacchetto
molto bello su una canzone di
Madonna con Britney Spears. Le
veline si stanno impegnando molto
e non si fanno prendere solo dal
dio denaro. E questo mi fa molto
piacere per loro. Sto collaborando
con Fabio Volo (programma su
Italia 1) e ultimamente mi hanno
contattato per la presentazione
della Citroen C2 con un corpo di
ballo di cento elementi in Francia.
E qui, consentimi, viene fuori tutto
il mio orgoglio pugliese! Io adesso
mi sto organizzando per degli
stage al nord e in seguito passerà
dalla Puglia, vicino ai miei (Foggia,
ndR) e non è escluso che faccia
un salto, magari in primavera. Per
me sarà un piacere venire a
trovare te e vedere a che punto
sono i tuoi ragazzi.
>>>
36
a cura dell’accademia di
Obiettivo Successo
Cosa diresti agli allievi di danza
rispetto al sogno di diventare
velina?
Non esiste solo la velina.
M'incazzo sempre quando vedo le
ballerine che vogliono fare le
veline. Dico che non è il massimo,
la danza è dura, non è un regalo.
Devi sudare e chi s'impegna tanto
deve per forza desiderare un
posto più giusto per i sacrifici che
ha fatto. La Velina non è una
ballerina, è un personaggio
mediatico. La ballerina deve
ambire al suo giusto posto nei
corpi di ballo, a teatro, nei musical.
Lo facciamo un saluto ai lettori
di Free e ai ragazzi di Obiettivo
Successo?
Certo. Un grosso saluto a tutti. E a
te, tantissimi in bocca al lupo per
la scuola, sono certa che ll avrai
trovato tanto entusiasmo e talento.
C'è bisogno di ragazze forti come
te!
Non mi far arrossire
Dico sempre ciò che penso. In
bocca al lupo e a presto.
obiettivo
successo
RAGAZZI ALL’AZIONE
Tirare su un'accademia di danza,
teatro e canto dal niente e senza
alcun budget iniziale e'un'impresa
molto provante. Ma non c'e'il
tempo di compiacersene perche'
gia' incombe un'altra sfida: il
debutto dei ragazzi. Una vera e
propria lotta contro il tempo visto
che dal 12 al 16 dicembre, infatti,
sarà allestita una
rappresentazione. Essa, che si
svolgerà presso il cine Teatro
Cosmo, avrà carattere di musical,
cioè tutti gli alunni (siano essi
attori, cantanti, ballerini) si
esibiranno in tutte e tre le
specialità. "C'una volta", questo il
nome del musical firmato da
Cinzia Clemente, vuole essere si
un banco di prova per i ragazzi ma
anche un'occasione per riportare
Altamura a teatro.
Altra notizia rilevante e' che i
ragazzi il 7 dicembre terranno uno
spettacolo di beneficienza ad
Aversa (CE), in favore dell'AISA
(associazione che aiuta i malati di
atassia, malattia degenerativa del
sistema nervoso centrale, per info
atassia.org). Ma e' solo una delle
tante iniziative in programma per
l'anno accademico.
Per ulteriori informazioni,
contattare il cine Teatro Cosmo
(080.3118393) o la direzione di
Obiettivo Successo
(348.9626084).
Qualche notizia sull'accademia.
Domenica 16 novembre c'e'stato
lo stage di recitazione con Corrado
Taranto. Due ore che hanno
lasciato un'indelebile impronta
formativa negli allievi, rigenerati
nell'entusiasmo e nella
motivazione. L'artista partenopeo
ha saputo inserirsi tra le nuove
leve non solo come docente, ma
soprattutto come uomo di
esperienza teatrale. Infatti, ha
raccontato diversi aneddoti legati
alla sua infanzia e, logicamente,
alla figura di Nino e Carlo Taranto,
zio e papà indimenticabili.
Siamo a dicembre e le lezioni
sono nel vivo. Iniziato finalmente il
corso di canto, slittato a causa
dell'incidente, per fortuna senza
gravi conseguenze, che ha colpito
Francesco Zingariello. Il maestro,
in fase di convalescenza e quindi
impossibilitato a tenere le lezioni,
ha delegato il compito al suo
eminente collega Saverio
Sangiacomo, superbo baritono e
bravissimo insegnante. E'anche
grazie a lui che abbiamo allestito
uno spettacolo dignitoso.
di Francesco Carretta
38
opinioni
Ci vogliamo divertire?
.Quante volte è capitato di chiederti:
che faccio questa sera? dove vado
con gli altri? Qui non c'e mai niente?
Voglio andarmene al più presto da
qui, ecc. Siamo sempre più attratti
dalle grandi città, dal furore
metropolitano, dal Nord Italia sempre
più avanzato, perché lì sanno
valorizzare, lì sanno divertirsi, lì
sanno organizzare; qui non c'è
niente!
Penso, però, sia arrivato il momento
di dare una risposta a tutto ciò e di
cercare le cause che stanno alla
base di questo disagio: la maggior
parte della responsabilità è nostra,
soprattutto della componente
giovanile! Siamo troppo abituati a
lamentarci, a criticare, a pretendere
che qualcuno si muova, che questo
qualcuno faccia qualcosa per noi.
Per di più, poi, quando questo
qualcuno organizza qualcosa, come
feste, manifestazioni, concerti, tutti i
osserviamo, con la puzza sotto il
naso, i lati economici, pensiamo di
sentirci vittime di truffe, inganni e
quindi evitiamo questi eventi,
finendo col passare le nostre serate
in macchina girando a vuoto per il
nostro paese, seduti passivamente
davanti a una tv o se va meglio
mangiando pizze e panini mentre i
luoghi in cui dovremmo divertirci
restano mezzi vuoti. Si, perché
siamo furbi, non sprechiamo i soldi
per ballare, muoverci, stare assieme
a gente diversa, da buoni furbi ci
riempiamo la pancia e stiamo seduti
sempre assieme a quelle 4 persone
che conosciamo! Quindi….Ci
svegliamo?!
Vogliamo capire che se vogliamo un
Sud vivo e raggiante dobbiamo
iniziare a organizzare, a partecipare
a muoverci da città in città. Bisogna
iniziare dalle piccole cose se si vuole
arrivare a quelle grandi. Chi
organizza serate ha pur i suoi motivi
economici, ma lo fa anche per
piacere personale, perché è stanco
di sentirsi dire attorno: che faccio
questa sera? dove vado con gli altri?
Qui non c'e mai niente? Voglio
andarmene al più presto da qui!
Cosa pensate che al nord è tutto
gratis? Lì si spende il doppio, forse
anche il triplo, e lì siamo disposti a
spendere, qui no! VAFFANCULO
usciamoli 5, 10 euro, dalla tasca:
anche i locali del sud hanno bisogno
di soldi per andare avanti
e
sopravvivere. Ma no, noi siamo i
furbi, abbiamo gli amici organizzatori
che ci fanno entrare, cerchiamo
sempre una scappatoia, un modo
per non pagare o non ci andiamo
proprio. La soluzione è semplice:
quando valorizziamo quello che
abbiamo? I vari imprenditori
investono sempre più nell'edilizia,
nei salotti, nelle discariche (caso
Altamura) quando finanzieranno
l'industria del divertimento anche qui
al Sud. Beh se vogliamo che “quelli
che hanno i soldi” iniziano a
muoversi dobbiamo muoverci prima
noi. Non scappiamo con la scusa
dell'università al Nord, facciamo
pressione sulle nostre strutture,
frequentiamo gli eventi del Sud, dai
più piccoli ai più grandi. Se vogliamo
strutture adeguate anche noi,
dobbiamo capire che bisogna far
nascere un mercato economico
appetibile anche qui ed è giusto che
chi riesce a creare qualcosa ci
guadagni perché far divertire la
gente è anche un lavoro e non una
perdita di tempo. Andare via non fa
...continua
39
di Antonio Ferrante
altro che peggiorare la situazione.
Fondamentale è anche imparare a
mischiarsi assieme a gente diversa,
finito il razzismo di razza, sembra
essere sorto un certo razzismo
sociale e politico tra i giovani,
specialmente nel Sud (non parliamo
di Altamura) con barriere marcate ed
evidenti. In fondo siamo tutti uguali,
con la stesse esigenze: stare in
allegria e divertirci, allora via le
barriere, vie gli schemi mentali,
iniziamo ad abituarci alla novità, al
diverso, impariamo ad adattarci a
quello che si trova e non
pretendiamo che quello che c'è
attorno si adatti a noi. Altrove
funziona, perché qui no? Ci
lamentiamo troppo, siamo lagnosi,
quante volte: questo posto fa schifo,
questa festa fa schifo, fa schifo
questo, quello, allora
riVAFFANCULO, organizza tu
stesso qualcosa che sia come piace
a te, adoperati, crea, perché al Nord
è così che funziona, impara ad
essere utile alla società. Per una vita
migliore ci vuole un comportamento
migliore. Al Nord lo hanno capito già
da tempo quando lo inizi a capire
anche tu che stai leggendo? Tu sei
responsabile, la colpa non è degli
altri che non si muovono, la colpa è
maggiormente tua che non ti
adoperi. Vuoi andare via? Vai pure
nelle grandi città, lì non conti un
cazzo, qui hai la tua vita, i tuoi amici,
valorizzali!
opinioni
God save the Music
Un album che gira, veloce. Una
melodia, suoni, veloci. Emozioni
schizzano per la stanza, veloci.
Momenti passano e attraversano la
tua mente, lenti. Questa è la musica.
Non importa di che genere sia, forza
o età. E' legata indissolubilmente ai
tempi, ai suoi costumi, e spesso ne
condiziona l' evolversi. Ogni periodo
storico ha la sua musica, l'etichetta
che rappresenta la società e il suo “
modus vivendi”. La musica è cultura;
si conosce ascoltandola lo stato
d'animo, la situazione socioeconomica del periodo in cui veniva
prodotta.
Musica specchio dell'
anima di una società. Oggi è solo
commercio, marketing, denaro.
Cosa sarebbero i Beatles senza
l'amore o i Sex Pistols senza la
rabbia? Sentimenti forti che ispirano
l' espressione. Oggi cosa ispira i
musicisti? Le case discografiche
oggi producono musica di pessima
qualità. E' pur sempre musica ma è
banale, non rappresenta nulla se non
il materialismo e il pressappochismo
che ci avvolge. Un album, un cd è
considerato alla stregua di un
profumo, di un vestito, di un
cartellone pubblicitario. Ha più
importanza l'immagine dell' artista,
se è fotogenico, se ha il culo rifatto,
non quello che canta o suona.
L'importante è che sia orecchiabile.
La musica oggi è
gossip, cronaca
rosa. Di buono c'
è ben poco. Le
c
a
s
e
discografiche
sono in crisi in
tutto il mondo e
sapete su chi
scaricano la
colpa? Sulla
pirateria. Una
m a r e a d i
stronzate!
La
gente per fortuna
ha ancora il sale
in zucca. Come si possono buttare
via 20 euro solo perché quell' artista
è sulla cresta dell' onda, magari
perché la sua “label” sborsa milioni di
euro per la sua campagna
pubblicitaria? Non ha caso l'
originale più venduto, quello che
sostenta le case discografiche, è
quello del passato, dei grandi
dinosauri del passato.
Sapete
quanto costa l' ultimo “ capolavoro” di
Eros Ramazzotti, il ragazzo dei
borghi di periferia? Circa 20 euro. E
sapete quanto costerà fra qualche
mese? Circa 6-7 euro oppure lo
regaleranno nelle patatine. Questa è
la musica oggi. Canzonette. E' lo
specchio di questa società “discount”
in cui tutti possono avere tutto, con
una facilità e velocità impressionanti.
E la qualità? Ti martellano alla radio
con pezzi squallidi fino a farti uscire
pazzo, fino a quando, rincoglionito
non esci a comprare quell' album. Un
gruppetto che non sa neanche come
si prende una chitarra in mano, te lo
sbattono in radio e in tv, ma secondo
quale criterio? Sid Vicious non
sapeva suonare bene il basso e a
volte nei live non lo attaccava
nemmeno, fingeva, ma quelli erano i
Sex Pistols, non quattro bambocci
che ripetono fino alla nausea “i love
you baby!”. Questa è la musica oggi.
Ascoltiamo quello che ci impongono
di ascoltare. Immagine, fottuta
immagine. Ci sono gruppi emergenti
che lavorano nei ristoranti per
comprare una “Fender” ma lo fanno
solo perché nella musica ci credono,
con essa si esprimono, trovano una
valvola di sfogo alle loro sofferenze, i
loro turbamenti, la loro rabbia, la loro
voglia di rivincita. Ma i produttori
fanno l' orecchio del mercante
perché devono lanciare “You are
beautiful in every single way….”!
Qualcosa deve stravolgere il mondo
della musica ma una cosa deve
essere chiara : SOME WORDS
SPOKEN CAN?T BE TAKEN BACK!
di Ivan Commisso
42
sport
Matera e Altamura:
fuoco e fuocherello, sperando di non fare acqua
Chiare le premesse, sempre
dannatamente più duro l'impatto con
la realtà. Dovrà soffrire il calcio
materano per rimanere in serie D
quest'anno. Dalla promozione
sfumata ad una salvezza tutta da
conquistare per una squadra che
finora non ha mai tirato fuori la testa
dalla zona calda della classifica: lo
dicono i numeri, lo si desume
dall'organico, che è ben altra cosa
rispetto alla rosa miliardaria dello
scorso campionato, vissuto
evidentemente oltre le proprie
possibilità tanto da scottare chi c'era
prima (la famiglia Nicoletti) una volta
che l'obiettivo C2 si è allontanato. E,
si sa, le scottature oltre che fare male
lasciano segni…nel tempo. Da un
attacco formato da Garrone,
Galeano, Fanfani e Insanguine ad un
altro che fa Bellacicco-Wangu-De
Fabbio, senza nulla togliere a questi
ultimi e ai gol d'autore (vero
Bellacicco? Ah, se solo la testa
accompagnasse sempre l'estro…)
che sanno confezionare, il salto è
importante. Una costante,
comunque, rimane in un mondo
pallonaro materano che da anni non
prende pace: il pubblico. Sempre
numeroso e caloroso il tifo del XXI
Settembre. Soprattutto, sempre
attenta la città a tenere le antenne
ben dritte sulle vicissitudini della
propria squadra, anche quando
magari l'attenzione è presa da altre
vicende. Un attaccamento
esemplare e da esempio per la vicina
Altamura, che pure in questa
stagione ha riscoperto antiche
passioni. Più altalenante il rapporto
città-squadra sul fronte pugliese
della Murgia, meno capillare quel
tam-tam di notizie che dà il polso di
quanto la popolazione viva il
rapporto di identificazione con il
team che porta il nome del proprio
luogo di nascita o residenza. Nulla da
dire sui fedelissimi del D'Angelo,
sempre presenti, che giochi il Real o
l'US ma gli altri sicuro che non
scompaiano se il vento e le
prospettive dovessero
ridimensionarsi? Intanto gli
appassionati si godono i 1000
spettatori di media dell'ambizioso
Real, il tifo scatenato, il gusto di
seguire una partita in trasferta. Un
fuoco di passione che fa bene anche
alla molto meno ricca e più giovane
US di Tafuni, che pure registra un
pubblico in aumento e a cui vanno le
simpatie di molti. La sensazione è
che comunque qualcosa ad
Altamura sia stato innescato. Quanto
durerà è un altro conto: molto
dipenderà dalla continuità che le
dirigenze riusciranno a dare ai propri
programmi (ammesso che ci siano).
Di certo, di discese all'inferno nella
Leonessa di Puglia ne sanno
qualcosa. Dando uno sguardo alla
classifica (già detto del Matera), in
Eccellenza pugliese la situazione
vede l'US chiaramente lottare per
salvarsi e il Real nella parte alta del
centro classifica, ossia in bilico tra lo
spiccare i volo o star lì a vivacchiare
se le cose nelle prossime settimane
dovessero andare male. Da
segnalare nell'US lo score di Carlo
Tafuni, capace di segnare finora 5
reti in 10 presenze, pur essendo un
difensore. Dall'altra parte
Alessandro De Solda, 4 gol mentre
scriviamo, medesimo ruolo. Gli
attacchi? Come la temperatura di
Potenza: non pervenuti.
di Ivan Commisso
sport
La testimonianza di un pomeriggio di
ordinaria follia
Difficile raccontare quello che gli
occhi non avrebbero mai voluto
vedere. Impossibile non farsi
prendere dalle emozioni nel
ricordare quello che è successo nel
pomeriggio di domenica 23
novembre. Chi vi scrive era uno dei
2000 spettatori presenti a Real
Altamura-Monopoli, dodicesima
giornata del campionato di
Eccellenza pugliese. Fino alle 16.20
è stata una giornata bellissima: i tifosi
(1000 i monopolitani, altrettanti gli
altamurani) hanno parcheggiato le
loro auto insieme nel piazzale
antistante lo stadio e insieme hanno
tifato senza insultarsi per tutta la gara
offrendo un colpo d'occhio d'altri
tempi. Una domenica così tranquilla
che le stesse forze dell'ordine,
presenti numerose, sono rimaste
spiazzate dalla successiva
esplosione di violenza. Cosa l'abbia
scatenata, è difficilissimo capirlo. Gli
occhi, i miei, quelli degli spettatori
che come me erano sistemati in
tribuna coperta, hanno visto
all'improvviso i tifosi del Monopoli
abbandonare la gradinata a loro
riservata e buttarsi come furie al di
fuori dello stadio. Dopo poco il lancio
di pietre, il contemporaneo assalto
alle macchine e ai poveri malcapitati
di passaggio su Via Mura
Megalitiche. Dopo un altro paio di
43
minuti l'assedio al varco d'ingresso
della tribuna coperta con tanto di
tentativo di sfondare i cancelli per
assalire gli altamurani in tribuna.
Qualche altro minuto ed ecco il
desolante panorama di una
macchina in fiamme ad appena dieci
metri dalla cancellata. In campo non
si giocava più (partita ufficialmente
sospesa all'85' per motivi di ordine
pubblico), gli stessi calciatori e le
panchine erano malcapitati
spettatori del lancio di pietre e delle
fiamme. A cancelli di nuovo aperti, la
reazione di una ventina di
altamurani, con tanto di auto bruciata
anche in questo caso. Desolante lo
scenario una volta fuori dal
D'Angelo: una vettura bruciata lì,
decine con i vetri sfondati e
ammaccate a destra e sinistra, un
paio di scooter distrutti in mezzo alla
strada, camionette delle forze
dell'ordine e reparti scelti sparpagliati
dovunque. Scenario da guerra, non
da calcio. Cose mai viste ad
Altamura. A mente fredda (per modo
di dire), si può solo ipotizzare cosa
abbia scatenato i teppisti
monopolitani: la tesi più accreditata
parla di tre-quattro ragazzi che
armeggiavano vicino ad una
macchina, della voce di
danneggiamenti alle auto
monopolitane diffusasi in gradinata e
da qui lo scatenarsi della “vendetta”,
senza che il varco d'uscita dallo
stadio fosse presidiato. Non
aggiunge molto sapere ora che ci
sono due persone arrestate, una
altamurana (avrebbe investito
volontariamente un paio di tifosi del
Monopoli senza poi prestare
soccorso; la difesa racconta invece
di un tentativo di sfuggire ad un
assalto, e in effetti pare non si
trattasse di una persona che avesse
assistito alla partita, ma solo di
passaggio da quelle parti) e una
adriatica. Cinque i contusi, per puro
miracolo nessuno seriamente,
smentendo la voce diffusasi di un
16enne altamurano morto per una
sassata in testa… E pensare che
domenica mattina, parlando con
amici, li avevo invitati allo stadio :
«Andiamo insieme, vengono un
sacco di persone con le famiglie. Il
clima è tranquillo».