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lenewsdienergiambiente
Agenzia di informazione quotidiana su Energia e Ambiente di Enza Plotino. Numero del 19 maggio 2009.
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IN QUESTO NUMERO:
Rinnovabili. Obiettivi più vicini con il favore dei cittadini
Rinnovabili. UE. Adottate le semplificazioni per il Fesr
Rifiuti. Un mare di immondizia. Lo dice l’UNEP
Raee. Per le aziende, servizio a domicilio. Lo propone Ecolight
Imballaggi. Il progetto europeo ReBioFoam
Un legname che viaggi legalmente. Lo chiede l’UE. Accordo con il Congo
Nucleare. Anche i tedeschi dicono no, mentre in Spagna, Endesa nasconde gli
incidenti e paga
Clima. Sul taglio delle emissioni, incontri già avviati tra USA e Cina
Sulle rinnovabili, la Regione Puglia vola in Scozia
Rinnovabili. Obiettivi più vicini con il favore dei cittadini
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19 maggio 2009 - ''I cittadini italiani sono disponibili a pagare di più per le fonti
rinnovabili''. Il presidente del Gestore dei servizi elettrici (Gse), Carlo Bollino, evidenzia i
contenuti di un sondaggio effettuato di recente su “The energy journal” da cui emerge che
''il cittadino italiano è disposto a pagare di più per raggiungere gli obiettivi di miglioramento
ambientale”. Secondo il presidente del Gse questo dimostra che ''c'è una base di
consapevolezza e per arrivare a un grado di consenso maggiore bisognerebbe investire in
divulgazione e formazione''. I cittadini, osserva Bollino, ''con le rinnovabili comprano il
beneficio di un'aria più pulita. Ma – avverte - per una riflessione sulle rinnovabili di lungo
periodo a livello mondiale, bisogna chiedersi cosa farà veramente Obama? Come, per
esempio, è successo con le automobili: ''Inventate in Europa, Ford le ha trasformate in
quello che sono oggi. Per questo è una vera rivoluzione pensare di mandare le tecnologie
Fiat a Detroit: un'operazione che vale 100 industrie se gli americani riescono a produrre le
tecnologie made in Italy su larga scala. Rispetto a questo tipo di scenari, se gli standard
della nuova politica americana vanno avanti così, gli Stati Uniti potrebbero prendere la
leadership a Copenaghen che potrebbe essere anche un successo''.
Rinnovabili. UE. Adottate le semplificazioni per il Fesr
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19 maggio 2009 - Il Consiglio europeo ha adottato il regolamento che stabilisce che a
beneficiare di un sostegno da parte del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) siano
tutti i miglioramenti di efficienza energetica e i sistemi di energie rinnovabili, in tutti gli Stati
membri, a seguito di un accordo in prima lettura con il Parlamento europeo. Il
provvedimento fornisce anche un accesso semplificato alle sovvenzioni cofinanziate dal
Fesr. L'obiettivo dichiarato del nuovo regolamento è quello di aumentare la quota di
investimenti in efficienza energetica e di semplificare gestione, amministrazione e controllo
del Fesr rendendo più agili le operazioni di giustificazione dei costi indiretti non
automaticamente connessi alla sua realizzazione, e riducendo il carico di lavoro e il numero
di documenti giustificativi richiesti per documentare la spesa. E prevede che le spese per i
miglioramenti dell'efficienza energetica e per l'uso di fonti rinnovabili di energia in presenza
di alloggi sia ammissibile, fino al 4% della dotazione totale del Fesr (cioè fino a 8 miliardi).
Attualmente, il Fesr sosteneva solo interventi nel settore abitativo, compresa l'efficienza
energetica, ma unicamente in favore dei dodici Stati che hanno aderito all'Unione europea
dal 1 maggio 2004, fino ad un livello del 2% del totale della dotazione. Ora invece il
regolamento estende il campo di applicazione del regolamento Fesr a tre forme di
ammissibilità dei costi: quelli indiretti dichiarati su base forfettaria, quelli diretti in una
misura del 20%, quelli connessi ad un'unica operazione.
Rifiuti. Un mare di immondizia. Lo dice l’UNEP
„
19 maggio 2009 - Sono usciti diversi studi dell'UNEP (United Nations Environment
Programme) circa i rifiuti marini, ma uno tra questi “Le Guidelines on the Use of Marketbased Instruments to Address the Problem of Marine Litter", evidenzia soprattutto i passi
giusti per migliorare la situazione dei nostri mari. Lo studio è in realtà un rapporto sullo
stato dei rifiuti nel mare ed è indirizzato a chi si occupa di debellare il problema
efficacemente, politici e comunità. Per questo, la relazione fornisce una panoramica di
strumenti economici e di strategie che favoriscano un cambiamento di comportamento che
porterà ad effetti positivi, benefici e duraturi sull'ambiente marino e costiero. I rifiuti
possono comportare perdite nella biodiversità, ma anche perdite economiche: meno
turismo, meno pesca o altre attività. Questi problemi possono essere affrontati anche con
strumenti di mercato: tasse, sanzioni, sussidi ed incentivi. L'UNEP ha portato all'attenzione
23 casi di successo, dagli incentivi per i pescatori che raccolgono i rifiuti (Hawaii) e sui vuoti
a rendere (Germania, Malta e Danimarca), alle tasse sui contenitori per le bevande
(Norvegia), ai contributi per i produttori, agli obblighi per i commercianti nei parchi
statunitensi di fornire esclusivamente piatti e posate biodegradabili. Un compendio di buone
pratiche e di buone decisioni, alcune delle quali applicabili ovunque, anche in Italia.
Raee. Per le aziende, servizio a domicilio. Lo propone
Ecolight
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19 maggio 2009 - Per andare incontro alle aziende, il consorzio Ecolight, consorzio per la
gestione dei Raee (rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici) che raccoglie oltre mille
aziende, ha lanciato un nuovo servizio di tutela ambientale: il recupero direttamente a
domicilio. “Frigoriferi, condizionatori, pc, lampade e lampadine devono seguire un percorso
di smaltimento appropriato – ha spiegato Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight. La
legge parla chiaro. Tutti devono smaltire correttamente i rifiuti per rispettare l'ambiente, ma
le modalità e gli obblighi per privati cittadini e le imprese sono diversi”. Un singolo cittadino
può portare le vecchie apparecchiature all'ecocentro del Comune di residenza, il costo di
smaltimento è già stato pagato dal produttore attraverso il versamento del cosiddetto eco
contributo, mentre un'impresa deve provvedere in prima persona allo smaltimento delle sue
vecchie apparecchiature elettroniche. Per farlo deve necessariamente affidarsi a una società
esterna. Il consorzio Ecolight, l'unico consorzio in cui è rappresentata l'intera filiera di
settore e che raccoglie aziende produttrici italiane, importatori e i più importanti gruppi
della Grande Distribuzione Organizzata (Gdo), ha deciso di mettere a disposizione delle
aziende la sua professionalità. Chi ha bisogno di smaltire apparecchi elettrici ed elettronici
può rivolgersi a Ecolight per un preventivo gratuito, senza avere gli obblighi e gli oneri di
iscrizione al consorzio, previsti invece dalla legge per i produttori di elettrodomestici. Si
tratta di un'opportunità che viene proposta alle aziende non produttrici che hanno in
magazzino macchinari vecchi e non più vendibili, ma anche ai rivenditori che, nel caso di
una fornitura ad una grande azienda, si trovano nella necessità di ritirare anche l'usato. I
casi possono essere davvero tanti e variegati e per ognuno di essi Ecolight propone un
servizio personalizzato, garantendo lo smaltimento più corretto nel rispetto dell'ambiente.
Imballaggi. Il progetto europeo ReBioFoam
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19 maggio 2009 - Un nuovo imballaggio ottenuto da materie prime agricole non food che
dopo l’uso possa essere smaltito grazie alla completa idrosolubilità: è l’obiettivo del progetto
di ricerca ReBioFoam (Renewable Bio-polymer FOAMs), finanziato dall’Unione europea
all’interno del 7° Programma Quadro e che coinvolge dieci partner provenienti da otto paesi
europei (Italia, Polonia, Spagna, Repubblica Ceca, Irlanda, Germania, Paesi Bassi, Regno
Unito), con la collaborazione di Errma (European Renewable Raw Materials Association ),
associazione che promuove a livello Europeo la valorizzazione dell’uso di risorse rinnovabili
nel settore dei materiali e in quello energetico. Obiettivo del progetto, coordinato da
Novamont, l’azienda italiana leader nel settore delle bioplastiche, è sviluppare un nuovo
processo flessibile, a basso impatto energetico ed ecosostenibile per la produzione di
imballaggi espansi biodegradabili contenenti materie prime rinnovabili. L’espansione dei
biopolimeri sarà ottenuta attraverso una tecnologia a microonde (con l’utilizzo di stampi ad
hoc con rivestimenti innovativi), che sfrutterà l’acqua naturalmente presente nei materiali
utilizzati (biopolimeri Novamont) come agente espandente. L’applicazione finale è quella
dell’imballaggio protettivo, settore in cui normalmente vengono impiegati materiali quali il
polistirene espanso (EPS), il poliuretano (EPU), il polietilene (EPE) e il polipropilene (EPP) tutti polimeri di origine sintetica. Le bioplastiche Novamont possono rappresentare
un’importante opportunità per ottenere imballaggi più sostenibili.
Un legname che viaggi legalmente. Lo chiede l’UE. Accordo
con il Congo
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19 maggio 2009 - Fermare l'importazione illegale di legname e contrastare lo
sfruttamento delle risorse forestali dell'Africa: questi gli obiettivi dell'accordo bilaterale
firmato nei giorni scorsi dall'Unione europea e dalla Repubblica del Congo. La Repubblica
del Congo, dopo il Ghana, è il secondo Paese africano a ratificare questo impegno, che
rientra negli accordi volontari di partenariato (Vpa) tra l'Ue e i Paesi in via di sviluppo,
produttori di legname. Secondo quanto sottoscritto, a partire dal 2011 tutto il legname e i
prodotti derivati provenienti dal Congo, che entreranno nell'Unione europea, dovranno
avere una specifica licenza. Questa dovrà dimostrare che il legname sia stato tagliato e
venduto legalmente, salvaguardando la salute delle foreste e apportando benefici economici
alle comunità locali. Secondo stime della Banca Mondiale, la scarsa regolamentazione della
produzione di legname ha comportato una perdita annua di milioni di dollari per questo
Paese. L'auspicio è che le norme di trasparenza contenute nell'accordo con l'Ue vengano
estese a tutte le esportazioni di legname, in particolare a quelle verso la Cina.
Nucleare. Anche i tedeschi dicono no, mentre in Spagna,
Endesa nasconde gli incidenti e paga
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19 maggio 2009 - Cresce in Germania la voglia di abbandonare il nucleare. Lo rivela un
sondaggio condotto dall’Istituto Forsa, commissionato dal ministero dell’Ambiente, secondo
cui il 66% della popolazione è favorevole a mantenere e anche accelerare il programma di
abbandono del nucleare. Al contrario, il 12% dei tedeschi ritiene che il progetto di addio al
nucleare debba essere rallentato. Il 18% degli intervistati, infine, si oppone all'uscita dal
programma atomico. Il sondaggio rileva poi che il 70% dei tedeschi considera ancora
troppo elevato il rischio di un incidente legato alle centrali nucleari. Più precisamente per il
26% è ancora possibile che si verifichi un incidente grave come quello di Chernobyl, il 44%
ritiene che gli impianti siano più sicuri di un tempo, ma considera il rischio comunque
troppo elevato. Soltanto il 4% è fiducioso nella sicurezza delle centrali. Per quanto riguarda
l'energia nucleare in generale (centrali nucleari, trasporto di materiali e rifiuti radioattivi), la
maggioranza della popolazione (57%) la considera un grande pericolo per sé e la propria
famiglia. L'8% della popolazione non teme questo tipo di energia, mentre il 34% pensa che
il rischio sia ridotto. E proprio un incidente avvenuto nella centrale nucleare spagnola di
Ascò (Catalogna) costerà caro invece all’Endesa. La controllata spagnola dell'Enel dovrà
infatti pagare una multa di 15,4 milioni di euro inflitta dal ministero dell'Industria spagnolo
per una fuga radioattiva avvenuta dal reattore l’anno scorso. La multa è inferiore a quella
proposta dal Consiglio di sicurezza nucleare (Csn), che aveva chiesto 22,5 milioni, ma è
comunque la più alta mai imposta in Spagna a una compagnia che produce energia
nucleare. In particolare, secondo quanto reso noto dallo stesso ministero, 7,5 milioni di
sanzione sono per l'emissione radioattiva all'esterno della centrale "con potenziale di
superamento del limite annuale di dose per chi si trova all'interno del doppio recinto della
centrale". Altri tre milioni sono stati comminati per non aver effettuato controlli sul
personale, altri tre per aver nascosto l'incidente e "non aver fornito informazioni rapide e
veridiche". Infine, 1,8 milioni sono per non aver lasciato traccia dell'inquinamento
radioattivo nei registri. L'incidente avvenne il 26 novembre 2007, ma non fu reso noto fino
al 4 aprile 2008: a quel punto Endesa destituì l’intera direzione della centrale e ammise gli
errori davanti al Parlamento.
Clima. Sul taglio delle emissioni, incontri già avviati tra USA
e Cina
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19 maggio 2009 - Negli ultimi mesi dell'Amministrazione Bush si sarebbero svolti due
incontri segreti tra una delegazione americana e una cinese per raggiungere un accordo su
un limite alle emissioni di gas serra. Lo scrive il quotidiano britannico The Guardian citando
fonti vicine ai governi dei due Paesi più inquinatori del pianeta. L'iniziativa, che ha coinvolto
John Holdren, oggi consigliere scientifico della nuova amministrazione Obama, avrebbe
portato alla redazione di una bozza di accordo a marzo di quest'anno, con il nuovo
Presidente democratico già insediato. Il memorandum d'intesa non sarebbe stato ancora
firmato ma i negoziatori ritengono che il canale aperto possa portare effettivamente ad un
accordo sino-americano per combattere i cambiamenti climatici già in autunno, prima quindi
della conferenza Onu sul clima di Copenhagen a dicembre. "La mia impressione è che si stia
lavorando verso qualcosa che accadrà in autunno - come ha affermato Bill Chandler,
direttore del programma per il clima e l'energia del Carnegie Endowment for International
Peace. Si tratterà di qualcosa di serio, di concreto, e accadrà”. Il primo faccia a faccia
sarebbe avvenuto in un lussuoso hotel vicino alla Grande muraglia nel luglio 2008 e si
sarebbe risolto in un nulla di fatto. Le due parti hanno poi tentato di superare l'impasse,
inclusa la possibilità che la Cina desse il suo consenso a riduzioni, volontarie ma verificabili,
delle sue emissioni di gas serra. A poco a poco Pechino avrebbe cambiato atteggiamento
fino ad arrivare alla stesura di un memorandum d'intesa in tre punti: utilizzare le tecnologie
esistenti per tagliare dello 0% le emissioni di anidride carbonica entro il 2010; cooperare su
nuove tecnologie, inclusa la cattura e l'immagazzinamento di anidride, e nuova efficienza
delle auto; infine, soprattutto, firmare l’accordo globale sui cambiamenti climatici di
Copenhagen.
Sulle rinnovabili, la Regione Puglia vola in Scozia
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19 maggio 2009 - La Regione Puglia partecipa, nei prossimi giorni, all’edizione 2009 di
“All Energy”, il più importante evento dedicato alle energie rinnovabili della Gran Bretagna
in programma. “All Energy ‘09” si svolge ad Aberdeen in Scozia, territorio che si sta
affermando come leader nelle energie rinnovabili in Europa grazie alle abbondanti fonti
energetiche di cui è dotata e della volontà politica di investire nello sviluppo del settore,
nonché della spiccata abilità nell’ingegneria offshore. Nella scorsa edizione l’evento ha
registrato la presenza di 380 espositori e 4.700 visitatori, oltre a più di 27 delegazioni
economico-istituzionali. L’evento sarà occasione di incontro e discussione tra operatori e
principali esperti di energie rinnovabili su temi di fondamentale interesse, quali le politiche
di sviluppo del settore delle energie rinnovabili a livello internazionale, la diffusione
dell’idrogeno, le tecnologie e i progetti più innovativi dei principali Paesi partecipanti. Ci sarà
anche una vetrina espositiva sulle tecnologie più innovative - presenti sul mercato - per la
produzione energetica da fonti rinnovabili, soprattutto nel campo dell’energia eolica
(onshore e offshore), idrogeno e celle a combustibile, energia idroelettrica, energia solare e
biocarburanti. La Regione Puglia, Area Politiche per lo Sviluppo Economico, il Lavoro e
l’Innovazione, partecipa a “All Energy ‘09”, con un proprio spazio espositivo istituzionale
“Spazio Puglia”, allo scopo sia di promuovere e valorizzare l’esperienza che si sta
sviluppando nel settore delle energie rinnovabili in Puglia, regione leader in Italia per la
produzione di energia da fonti rinnovabili in campo eolico (con 946 MW installati) e solare
(con 56,5 MW installati), sia di sviluppare opportunità di business e collaborazione tra gli
operatori di settore pugliesi e gli addetti ai lavori britannici e internazionali, i cui incontri
bilaterali saranno organizzati da SPRINT Puglia (Sportello Regionale per
l’Internazionalizzazione delle Imprese).