Nel paese delle creature selvagge
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Nel paese delle creature selvagge
Nel paese delle creature selvagge Nel paese delle creature selvagge (Where the Wild Things Are) Regia: Spike Jonze Sceneggiatura: Spike Jonze, Dave EggersAttori: Max Records, Catherine Keener, James Gandolfini, Catherine O'Hara, Paul Dano, Forest Whitaker, Lauren Ambrose, Tom Noonan, Angus Sampson, Mark Ruffalo Ruoli ed Interpreti Fotografia: Lance AcordMontaggio: James Haygood, Eric ZumbrunnenMusiche: Carter Burwell Produzione: Legendary Pictures, PlaytoneDistribuzione: Warner Bros. Pictures ItaliaPaese: USA 2008 Genere: Fantasy, Avventura MinFormato: Colore 35mm - 2.35 : 1 Durata : 101' Soggetto Max è una ragazzino dalla fervida fantasia, vive con la sorella, nel pieno della fase adolescenziale e con la madre che cerca di adempiere a tutti i suoi compiti, quali mantenere la sua famiglia e crescere i figli (spesso preferendo l'eccessiva amorevolezza all'educazione). Max si trova in un perido della sua crescita nel quale un banbino necessita equilibrio e serenità emotiva, cosa che nel suo caso manca evidentemente, cresciuto senza padre Max apparentemente non ha amici e nutre perciò una forte gelosia nei confronti della sorella che al contrario è spesso occupata con i coetanei e inoltre quasi ignora il fratellino. Una sera la madre porta a casa un uomo, col quale sebrerebbe avere una relazione, a Max questa situazione causa estrema confusione, non vuole che la madre smetta di interessarsi a lui e si ribella. Dopo una litigata con la madre, che sembra piu preoccupata di non far brutta figura col compagno, Max scappa di casa e corre senza meta per i boschi. Trovata una barca, naviga fino ad un'isola popolata da strane e grandi creature, ma c'è scontento tra loro, sono tristi perchè il loro gruppo si sta sfaldando a causa della tristezza e della solitudine. Max conquista la fiducia delle creature, raccontando di avere poteri formidabili e viene proclamato Re. Promette loro che riuscirà a riportare la serenità in quell'isola, facendo in modo che tutti siano 2 felici e che accada solo quello che loro vogliono che accada. Sviluppa un rapporto di amicizia con alcune creature che sono felici ora che hanno un Re così buono e che ha fatto in modo che tutti stiano di nuovo insieme. Quello che all'inizio era il "progetto" per il loro nuovo regno, trova degli inconvenienti e ben presto Max si rende conto che governare un regno non è un compito facile, e che non ha il "porere" di far tutti felici. Dovrà fare i conti con i problemi di ognuno dei suoi sudditi che non sono soltanto grossi pupazzi, ma creature con dei sentimenti propri e distinti, spesso in contrasto tra loro. Pian piano l'armonia di gioia creatasi svanisce, lasciando spazio all'ira e alla tristezza e max dovrà ammettere di non essere veramente un re e infine capire che il suo comportamento ribelle ed egoista nei confronti della sua famiglia è sbagliato. Così, tra la tristezza generale dei suoi nuovi amici, decide di tornare a casa, cresciuto! Non senza dolore e sofferenze ma più maturo, grazie ai propri pensieri. (dal sito htpp://www.it.wilkipedia.org). Da focalizzare “Tu non ti controlli” Linee di riflessione ► “Tu non ti controlli”: è la frase che la madre dice al bambino quando, alla fine di un litigio, lui la morde sulla spalla; questa affermazione viene ripetuta più volte all'interno del film soprattutto quando incontra le creature fantastiche nel bosco. ► La famiglia del bambino è composta dalla sorella e dalla mamma; egli è combattuto tra il desiderio di rifugiarsi all'interno dell’igloo, da lui costruito, e l'aprirsi nella relazione con il mondo che lo circonda; in questo suo esercizio trova dalle difficoltà di relazione notevole, dovute anche al fatto che egli lentamente sta crescendo, ma non riesce ancora ad accettarlo. In pratica sta passando dall'essere "il re della famiglia", al quale tutti devono sottostare per soddisfare i propri bisogni, all'essere un componente qualunque della famiglia. 3 ► Questo suo non essere più "il re della famiglia", lo porta a reagire in modo violento alle trasformazioni delle relazioni famigliari (sorella con i suoi amici, madre con fidanzato), che legli sta subendo. I problemi che toccano la famiglia, distolgono "le attenzioni" nei suoi confronti. Questo lo porta ad isolarsi e gli impedisce di comprendere che anche i suoi familiari hanno una vita propria con pensieri, emozioni, pregi e difetti. ► Le capacità che ha il ragazzo dal punto di vista creativo sono notevoli, costruisce igloo, costruisce capanne, inventa racconti. ► Il rapporto del bambino con il mondo reale è caratterizzato da una incapacità di relazionarsi con: Con la sorella più grande di lui, che sta vivendo la fase dell'adolescenza e naturalmente si rapporta più con i coetanei che con il fratello più piccolo; quindi pur avvertendo le necessità del fratello più piccolo, continua mantenere un atteggiamento distante e questo fa infuriare il fratello, che non può capire questa sua fase della vita. Con la mamma: il rapporto con lei oscilla tra l'amore che egli sente per la mamma e la richiesta continua d'attenzione per la conferma costante dell'amore verso di lui ► La seconda fase del film è caratterizzata dall’essere approdato su un'isola, dove si trovano delle creature fantastiche, enormi e gigantesche, che lo eleggono il re dell'isola. Essi sembrano essere la rappresentazione speculare e fantastica dei suoi rapporti con il mondo ed è come se vedesse all'interno di uno specchio la rappresentazione di sé e delle sue relazioni, che si intrecciano con chi lo circonda. Questi personaggi lo assecondano, lo comprendono, ma allo stesso tempo lo provocano, con domande con affermazioni, gli rimandano ciò che egli provoca nei rapporti della comunità. Sembrano anch’essi tanti bambini e si comportano come tali, lo eleggono re e gli danno fiducia. ► Queste creature fantastiche non sono soltanto la rappresentazione dei rapporti con gli altri che egli ha ma anche diverse sfaccettature del suo carattere. Quello che più simile a lui è Karol violento impulsivo e senza controllo. Judith è simile a sua sorella o alla relazione che ha con la sorella. KeiKei sembra avere le caratteristiche della mamma o della relazione che lui ha con la mamma Alex la capra che nessuno ascolta, nemmeno Max, è o potrebbe essere la parte buona di lui. Duglas sembra essere la parte distruttiva del suo carattere, la sua aggressività. Duglas continua ad abbattere alberi con il rischio di farli cadere addosso agli altri, così come lui in famiglia che non si rende conto delle conseguenze generate dalla sua aggressività. Aira sembra essere la parte creativa, che però non viene presa in considerazione dagli altri abitanti dell’isola, così come la sua capacità di creare e raccontare non viene presa in considerazione e valorizzata dalla mamma e la sorella. 4 ► E’ probabile che il plastico di Karol sia la rappresentazione del mondo a misura del bambino, un “mondo perfetto” come egli (Max e Carol) vorrebbe che fosse, " dove tutti prima venivano qui", ma adesso non viene più nessuno. La decisione di costruire un mondo perfetto, da parte del Re, dà a tutti uno scopo e contribuisce a convogliare le energie, le capacità, le creatività dei differenti personaggi. Tutto prende senso, l'obiettivo del forte perfetto, sembra rendere automaticamente tutti felici. ► Ciò che all'inizio sembrava essere la soluzione dei problemi relazionali dei diversi personaggi, diventa lentamente fonte maggiore di conflitto, non ultimo l'introduzione all'interno della comunità di due nuovi personaggi, i due gufi, amici di KeiKei; che tutti capiscono quando parlano, tranne Max e Carol; questo fatto scatena l'aggressività di Carol che non accetta coloro che non capisce e non fanno parte della comunità iniziale (cfr. il fidanzato la mamma). Il tentativo di soluzione da parte di Max, il re, la battaglia delle zolle di terra, tende solo a sfogare l'aggressività, il malcontento e la tristezza di tutti. Il partecipare della comunità a questo gioco sembra inizialmente essere risolutiva, ma alla fine si rivela ancora più dannosa. ► Dopo un ulteriore grosso litigio scatenato dalla battaglia delle zolle di terra, tutto non è più come prima, tutto si è trasformato. Ogni personaggio manifestando le proprie esigenze, le proprie paure, le proprie capacità, da al bambino una visione più profonda, più vera, più reale e più bella dei rapporti umani e questo provoca una trasformazione; che incomincia e si completa quando confessa a tutti, e a se stesso di non essere “un Re”, affrontando le responsabilità delle sue azioni da re: “guarda come vi ho scombinato”, riconoscendo così di essere “uno come tanti altri”. ► In questo modo fa “spazio” e riconosce a se stesso che anche gli altri sono importanti, con tutte le conseguenze che comportano, belle o brutte che siano: “il Forte perfetto” viene distrutto e Carol si arrabbia moltissimo per non essere più in grado di controllare la realtà e stacca un braccio a Duglas, dandogli la colpa del suo gesto violento; Max lo rimprovera e utilizza la stessa frase che la madre aveva utilizzato nei suoi confronti: “tu non ti controlli”. Il cerchio è chiuso e il bambino è trasformato, affronta così le conseguenze aggressive di Carol che scopre il suo non essere re, si riconcilia con lui e lascia l’isola ► Imparato tutto questo, ritorna a casa completamente diverso, riuscendo ad esprimere comprensione ed affetto nei confronti della mamma, che accarezza, quando esausta si addormenta di fronte a lui, poggiando la testa sul tavolo.