4 Abbigliamento

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4 Abbigliamento
4. Abbigliamento
Nella Bibbia sono rare le descrizioni di abiti e vestiario in genere, tuttavia numerose raffigurazioni egizie, assire e ittite ci danno una certa idea dell'abbigliamento allora in uso. Nelle grotte
del Mar Morto si sono conservati resti di stoffe antiche e matasse di lana tinta. Qualche idea sul
tipo di vestiario di quei tempi possiamo ricavarla anche dal confronto di queste antiche testimonianze con i vestiti dei beduìni e dei contadini contemporanei del Medio Oriente. Gli schizzi mostrano soltanto alcuni tipi di indumenti usati ai tempi della Bibbia, e in forma molto semplificata; in
realtà la moda - certamente soggetta a cambiamenti era assai più varia. Le classi più elevate delle
popolazioni dell'Antico Oriente tenevano molto a un abbigliamento elegante di stoffe preziose,
come lana e lino.
L'indumento base era il perizoma, di pelle o di stoffa. Su di esso si indossava quella che i
Romani chiamavano tunica, su cui si poteva portare una mantellina rettangolare, composta di strisce longitudinali oppure tessuta in un unico pezzo (simile a un «poncho» sudamericano). Ai suoi
lati erano attaccate le frange, mentre al centro c'era un'apertura per
infilare la testa (ill. a sinistra).
Della stessa forma, però più ampio e in tessuto di lana grezza,
era il mantello, che serviva anche come coperta e che, perciò, un
ebreo osservante non poteva prendere in pegno durante la notte
(Es 22,25-26). Quando faceva caldo, lo si lasciava a casa (cf Mt
24,28).
Ai piedi si portavano sandali o scarpe con suola di cuoio, alla quale era assicurato un laccio
che veniva annodato intorno alla caviglia (ill. a sinistra). I capelli a volte si legavano con un nastro oppure si ricoprivano con una specie di
turbante o dì fazzoletto. Furono i Greci a introdurre l'usanza del velo
per le donne.
In segno di lutto o di penitenza, uomini e donne indossavano un
vestito 4 forma di sacco o, a volte, soltanto un perizoma grezzo, in
tessuto di peli di capra.
L'illustrazione sotto raffigurata, si ispira a una pittura rinvenuta
nella necropoli egizia di Beni Hasan (circa 1850 a.C.) che mostra i
componenti di una carovana siro-palestinese. Le tuniche, di varia fattura, sono
multicolori
e ricche di
ornamenti.
Il doganiere
egizio
indossa un
perizoma
bianco (cf
anche ill. a
pagina 1-4
(gli schiavi)
e porta una
barba posticcia, dalla forma stilizzata, e una parrucca. Anche il tipo di barba dei membri della carovana è tipica di quel
periodo: essa ricopre il mento e le guance, mancano invece i baffi. Probabilmente, Abramo e la
sua gente avevano un aspetto molto simile.
Non abbiamo ancora menzionato un indumento che, in genere, gli alunni riproducono con
difficoltà: la tunica che veniva avvolta a spirale intorno alla figura e fermata ai fianchi da una cintura. Questo vestito, costoso e poco pratico per chi esercitava lavori manuali, veniva indossato solo
dalla classe superiore. La Bibbia ne parla in 2 Sam 13,18s; probabilmente, anche il vestito variopinto di Giuseppe (Gn 37,3) era un abito simile a questo e provocava perciò l'invidia dei fratelli. Un
tipo particolare di questo indumento era in uso presso i dignitari assiri, come mostra l'ill. a pagina
1-7 (gli assiri).
Per l'abbigliamento degli Israeliti, vedi l'ill. qui sotto.