Pino Curci sulla Gazzetta del Nord Barese
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Pino Curci sulla Gazzetta del Nord Barese
Domenica 9 marzo 2008 www.lagazzettadelmezzogiorno.it Redazione: Via Sant’Antonio, 73 Tel. 0883/341011 - Fax. 080/5502070 E-mail: [email protected] L’APPUNTAMENTO STELLE Il Rotary club Trani organizza per questa sera alle 17.30, presso lo Sporting club, un torneo di burraco rivolto a soci ed ospiti. Il ricavato sarà devoluto in beneficenza per il “Progetto Benin”. IL TEMPO DI OGGI Temperature: Minima: 12 Massima: 14 Percepita: 13 Quotidiano fondato nel 1887 Registrazione Tribunale Bari n. 10/04 del 17.02.2004 IL TEMPO DI DOMANI Vento: da Nord-Ovest (maestrale) brezza leggera NOTIZIE UTILI Temperature: Minima: 11 Massima: 16 Percepita: 15 Pesci dal 19 febbraio al 20marzo Pubblicità - Publikompass Barletta: Via Pier delle Vigne, 7 - Tel. 0883/531313 - Fax. 0883/347937 Necrologie: www.gazzettanecrologie.it Gazzetta Affari: 800.659.659 - www.gazzettaffari.com Vento: da Sud (mezzogiorno) brezza tesa NUMERI UTILI Sino al 30 settembre è possibile visitare Castel del Monte tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 10.15 alle 19.45. Biglietto, tre euro. Per i giovani tra i 18 ed i 25 anni, un euro e 50 centesimi. Informazioni: 0883 569997. Acquedotto (guasti) Gas (assistenza clienti) Enel (guasti) Carabinieri Polizia Vigili del Fuoco Croce Rossa Guardia di Finanza 800-735735 800-900700 803-500 112 113 115 0883-526924 117 TRANI | I 158 ex dipendenti della Franzoni Filati annunciano che diserteranno le urne per protesta CALCIO | Il Barletta sfida il Savoia «Abbiamo perduto il lavoro Nessun politico merita i nostri voti» L’Andria cerca fortuna in trasferta Intanto domani, a Bari, ci sarà un vertice con il vicepresidente della giunta regionale, Sandro Frisullo. Ma è un incontro solo conoscitivo QUEI DIRITTI E DOVERI NON SOLO SULLA CARTA di RINO DALOISO l nostro è un Paese strano. Lo sappiamo, ma continuiamo (fortunatamente) a stupircene. Se una norma prescrive un certo comportamento o un obiettivo e magari non è attuata anche perché vi è una sorta di disapplicazione diffusa, se non proprio di massa, non si pensa tanto a far rientrare quella disapplicazione in ranghi più accettabili quanto ad ipotizzare come e quando cambiarla quella norma pur tanto bistrattata e negletta. Sarà così perché è più facile tentare la via del «maquillage» legislativo, a cominciare dalla Carta costituzionale, piuttosto che provare a cambiare i comportamenti sostanziali delle persone? Mah! Mercoledì scorso, a Barletta, presente il ministro per i rapporti con il parlamento, Vannino Chiti, numerose altre autorità e altrettanto numerosi studenti delle scuole medie superiori, si è svolto un incontro sui 60 anni della Costituzione italiana (entrò in vigore il 1° gennaio 1948). «Molto incisivi e appassionati gli interventi che ho ascoltato nell’occasione», ha sottolineato l’altro ieri sulle colonne del nostro giornale, uno studente, Gianluca Crudele. Lui, però, è uscito parzialmente deluso da quell’incontro. Perché quella delusione a metà? «Perché - ha sottolineato - ci si è dimenticati di quello che è il passo più importante da compiere: l’attualizzazione della Costituzione. Ci hanno ricordato dove è nata, ci hanno citato il giurista e politico Pietro Calamandrei, che il luogo di nascita della Costituzione lo ha identificato sulle montagne dove sono morti i partigiani, ma non ci hanno detto dove oggi viene fatta morire ogni giorno la nostra Costituzione». l TRANI. Dilaga il malcontento sotto forma di annunciato astensionismo. Un sempre più ampio fronte di lavoratori in cassa integrazione dell’ormai ex stabilimento di Trani della Franzoni filati pare più che determinato a disertare le urne: «Loro ci chiedono il voto per un posto in parlamento, ma fra di loro, a noi, il posto di lavoro chi ce lo assicura?». Si può leggere in questi termini la protesta. I SEGUE A PAGINA 2 COGNOME A PAGINA 00 Operai della Franzoni davanti al loro opificio durante un’agitazione per impedirne la chiusura [foto Calvaresi] INTER, UN PREFISSO CHE ARRIVA DA LONTANO l «dizionario» oggi propone non proprio una parola, ma un prefisso. Precisamente un prefisso di parole composte: «inter». Si tratta di un prefisso che deriva dal latino, infatti inter in latino significa «tra» e ora, in italiano, come preposizione significa ugualmente «tra». Un prefisso che è un raccordo tra due momenti o tra due luoghi. Spiegazione: interlinea è, ad esempio, lo spazio bianco tra due linee. Interregno è il momento che passa tra il regno di un sovrano e quello di un altro (e, ovviamente, lo si usa per qualsiasi posizione di potere e non solo a proposito di re). La stessa parola intercorrere è qualcosa che indica, appunto, quello che c’è tra due elementi, due oggetti: o lo spazio o il tempo. Il «tra», cioè il prefisso inter, ha anche funzione di I collegamento, cioè mette in comunicazione due o più elementi, due o più oggetti. Cos’è , infatti, una percorso interdisciplinare? Qualcosa che si fonda su due o più discipline collegate da un elemento comune. E non è finita: inter è anche un prefisso che indica reciprocità. Esempio: interazione e qualcosa che vede agire insieme e, appunto, reciprocamente. Ancora: intercomunicante è qualcosa che permette a due o più soggetti di comunicare, di avere una comunicazione reciproca. Infine, la confessione del curatore della rubrica: il discorso sul prefisso, in realtà, è stato solo il pretesto per parlare dell’Internazionale, meglio conosciuta come l’Inter, la squadra nerazzurra di calcio. Per ricordare che l’Inter ha compiuto cento anni. [michele palumbo] Calcio a 5 Bisceglie aggredito in Calabria l È finita con il Bisceglie Calcio a 5 barricato per un’ora nello spogliatoio del palazzetto dello sport di Reggio Calabria. La partita è finita 3-3, ma i padroni di casa non hanno digerito il risultato. Per di più, c’erano state minacce dei dirigenti e tifosi calabresi verso il capitano biscegliese Campagnaro, presente in tribuna perché squalificato. Animi che si sono infuocati col prosieguo della partita, per poi culminare nell’aggressione scoppiata al fischio finale. Il biscegliese Dao ha anche riportato una ferita ad una mano ed è stato trasportato in ospedale. Per sedare gli animi, c’è voluto l’intervento delle forze dell’ordi[a.los.] ne. Il difensore andriese Beccegato [foto Calvaresi] AURORA A PAGINA 2 SERVIZI ALL’INTERNO E NELLO SPORT Allagate quasi tutte le aree golenali Ofanto in piena ma negli argini UN MUSEO PER CREARE IL FUTURO DI CANOSA di FRANCESCO VENTOLA* ra le diverse iniziative ed alcuni fondamentali progetti, con i quali l’amministrazione della città di Canosa ha disegnato il futuro su cui puntare per lo sviluppo e la crescita, strategica è stata la scommessa sulla realizzazione del nuovo museo. Come molti hanno avuto modo di leggere, grazie al recentissimo finanziamento di 22 milioni di euro, finalmente la nostra città avrà il museo archeologico, riconoscendo così una ricchezza di 3000 anni di storia le cui testimonianze stratificate accompagnano ed affascinano studiosi, appassionati e turisti. Il progetto, da realizzarsi nell’area di Piano San Giovanni, si articola in un’area polifunzionale destinata ad ospitare il nuovo complesso museale, con annesso centro congressuale e laboratori didattici collegati e prevede interventi di riqualificazione urbanistica. T Il fiume Ofanto in piena [foto Calvaresi] l BARLETTA. L’ondata di maltempo dei giorni scorsi ha provocato un’ondata di piena nel fiume Ofanto. L’acqua ha invaso anse e golene anche se è rimasta al di sotto del livello di guardia e ben all’interno degli argini. L’unica nota negativa è che unitamente alla sabbia e al fango trasportati dalla corrente vi sono anche rifiuti di ogni genere soprattutto bottiglie ed altri involucri di plastica che andranno a finire in mare. Insomma al di là della polemica sul parco fluviale l’Ofanto viene ancora utilizzato dai molte persone come una pattumiera. P. CURCI A PAGINA 8 * sindaco di Canosa di Puglia SEGUE A PAGINA 2