SOLENNITÀ DELL`IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA VERGINE

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SOLENNITÀ DELL`IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA VERGINE
AZIONE CATTOLICA ITALIANA – DIOCESI DI PADOVA
SOLENNITÀ DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA VERGINE MARIA
FESTA DELL’ADESIONE DEI SOCI DI AZIONE CATTOLICA
Lunedì, 8 dicembre 2015
Spunti per le celebrazioni
In occasione della solennità dell’Immacolata, vi invitiamo a celebrare in parrocchia anche la festa
dell’adesione dei soci di AC. È una delle (poche) occasioni nelle quali rendere visibile, evidente, riconoscibile
la presenza dell’Azione Cattolica nelle nostre comunità, che comunque continua silenziosamente e responsabilmente il suo profondo lavoro di animazione, di formazione, di cura della persona e dei legami comunitari, nel nome della fede.
Il legame con la solennità della Vergine immacolata dice il nostro affidamento a lei, la richiesta della sua intercessione, della sua vicinanza. La prossimità con l’anno nuovo poi assicura a chi aderisce un anno intero di
partecipazione all’AC, alla sua sussidiazione, ai suoi eventi nazionali, diocesani e più locali, come anche – cosa di non poco conto – la garanzia della copertura assicurativa.
Quest’anno poi papa Francesco ci accompagna ad aprire proprio in questo giorno il Giubileo, l’anno santo
della Misericordia. La sua lettera di indizione, i tanti commenti e sottolineature ce ne hanno già fatto apprezzare i motivi e l’importanza; pensiamo però che proprio i fatto drammatici che stanno segnando non
solo la nostra Europa (Parigi ne sta diventando il “centro simbolico), ma tutto il mondo, soprattutto i paesi
medio orientali che sono il focolaio, spesso non colpevole, di tante tensioni e tanto sangue, siano per noi un
appello inderogabile a fare del Giubileo – e di questa sua apertura – non solo un fatto celebrativo, quanto
soprattutto uno stile di vita che sa attingere dal vangelo un modo nuovo di porci in relazione tra uomini e
donne fratelli, perché abitanti la medesima casa terrena. “Egli soccorre ogni suo servo, ricordandosi della
sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre” (cf. Lc
1,54-55): questo ci ricorda Maria, questo conforta il nostro cuore, nonostante le rigidità dell’animo umano.
In vista di ciò, oltre a tutte le attenzioni per la promozione associativa che trovate nel sito diocesano come
in quello nazionale, invitiamo il presidente e tutta la presidenza parrocchiale a realizzare questi passaggi per
la preparazione liturgica della festa.
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Prendete accordi per tempo con il parroco o l’assistente per definire l’orario e le modalità per realizzare
la Messa o la Celebrazione della festa dell’adesione.
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Concordate con lui gli interventi, anche secondo le indicazioni suggerite qui sotto, con l’attenzione a
non monopolizzare la celebrazione, ma componendo con armonia la propria presenza, soprattutto se si
tratta della Messa parrocchiale.
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Individuate insieme i lettori, gli animatori del canto con un repertorio adeguato, gli eventuali animatori
liturgici, l’intervento del presidente…
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Proponete con fantasia e con sobrietà eventuali segni – oltre le tessere – da presentare all’Eucaristia,
con l’attenzione di collocarli correttamente nella liturgia, evitando soprattutto di far apparire “offerte”
cose che invece sono solo segni, e lasciando invece per l’offertorio solo la presentazione del pane e del
vino e della carità per i poveri.
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Se si opta per una celebrazione della Parola, magari pomeridiana, curate comunque che – fatta in chiesa
o anche in una sala del Centro parrocchiale – sia ben preparata, allestita, animata, presieduta dal parroco o dall’assistente e con la viva e festosa partecipazione di piccoli e grandi.
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Un’ulteriore attenzione va data se vi trovate ad operare all’interno di un’Unità Pastorale o piuttosto in
una collaborazione tra parrocchie, dove magari è stata anche unificata la Presidenza parrocchiale di AC.
La preoccupazione sia di non far sentire nessuno di “serie B”, magari proprio favorendo le realtà più
piccole, fragili, verso le quali prestare l’attenzione magari proprio in questo frangente. Sta proprio alla
sensibilità della Presidenza farsi attenti e “premurosi” in circostanze del genere.
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Se si vuol dare una dimensione e una visibilità maggiore della festa e dell’associazione, è una cosa bella
che invitiate e fate partecipi tutti i membri del Consiglio pastorale parrocchiale e magari anche favorite
la presenza di altri operatori in parrocchia: gli Scout, le Acli, il Noi, il Csi (dove ci sono) come associazioni
sorelle nel servizio in diocesi, le catechiste (soprattutto per la collaborazione nell’Iniziazione cristiana),
gli operatori della Caritas o del gruppo missionario…
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Potete invitare un componente della Presidenza diocesana per un saluto a Messa o alla celebrazione o
all’assemblea, per chiedere l’approfondimento di un tema associativo o semplicemente per condividere
un momento di incontro e di festa.
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Se non l’avete già fatto, consegnate ai soci e ai parrocchiani significativi (Consiglio pastorale, Presidenti
delle altre associazioni, catechisti…) un calendario delle iniziative parrocchiali, vicariali e diocesane.
Nella Celebrazione eucaristica
Introduzione all’inizio dell’Eucaristia
Oggi rinnoviamo il nostro appuntamento qui in chiesa per onorare la vergine Maria come Immacolata
concezione. Questa solennità segna in maniera particolare il nostro cammino di Avvento. È un invito a
fare spazio a questa giovane donna, esemplare perché ha lasciato che il Signore operasse grandi cose
nella sua vita.
Oggi papa Francesco ci chiama ad iniziare l’anno santo, il grande Giubileo della misericordia! Siamo consapevoli che sempre siamo bisognosi della misericordia di Dio. Tanto più in questo tempi travagliati e insanguinati il sentiero della misericordia si rivela l’unico capace di sovvertire logiche di violenza e di guerra e aprire un orizzonte di incontro vero tra uomini che appaiono così distanti e contrapposti.
Al nostro fianco, in ascolto di Maria, ci sono anche gli amici dell’Azione Cattolica della nostra comunità.
Essi con questa preghiera e presenza esprimono la loro scelta di un cammino di fede da associati; dicono
la loro disponibilità alla Chiesa, per un servizio pastorale ed educativo nella comunità; dicono infine il loro essere nel mondo testimoni della fiducia che Dio ripone nell’umanità tutta, impegnandosi a essere
promotori di misericordia.
Sono nostri amici, uomini e donne, giovani e ragazzi, educatori della nostra comunità! Li ringraziamo e
chiediamo loro di accompagnare la nostra parrocchia; preghiamo per loro e per il cammino di misericordia che ogni credente è chiamato a intraprendere; approfittiamo delle loro proposte di gruppo per parteciparvi, provare con loro, magari aderire all’AC.
Introduzione alle letture
Per la solennità dell’Immacolata la liturgia ci propone una serie di letture che, nella loro varietà, sono un
piccolo capolavoro.
Il racconto del primo peccato, presentatoci nel libro della Genesi, è quasi l’antefatto del mistero che oggi celebriamo: come madre del Figlio di Dio, Maria è proprio colei che è preservata dalla grande disobbedienza che segna l’umanità intera, fin dai giorni di Adamo ed Eva.
L’inno di benedizione della lettera agli Efesini ci aiuta a inserire questa festa nel grande contesto della
misericordia, che è l’anima della storia della salvezza.
La pagina di Luca infine racconta come e perché Maria di Nazareth è entrata nel disegno salvifico di Dio.
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Spunti per l’omelia
Affiancandoci al discernimento che ciascun prete compie in ascolto della Parola e della propria comunità,
suggeriamo quanto il nostro presidente diocesano – Filippo Doni – ha scritto a introduzione delle Linee programmatiche che guidano l’associazione diocesana in questo anno 2015-2016.
Le Linee programmatiche sono per l’associazione uno dei punti di riferimento fondamentali per l’anno associativo che si apre: rappresentano il percorso che il Consiglio diocesano affida alle associazioni parrocchiali
per muoversi verso la sensibilità associativa dell’AC nazionale, le indicazioni che gli Orientamenti pastorali
della nostra diocesi ci propone e i grandi appelli che il nostro tempo ci rivolge.
L’impegno è di trovare una chiave unificante, che permetta a tutti – soci, responsabili, educatori – di avere
una rotta sicura, chiara e che ci accomuna in tutta la vasta diocesi.
Ecco quindi, racchiuso nel titolo Discepoli del Signore misericordioso, l’elemento che ci aiuta a fare sintesi per
la prossima stagione associativa.
L’idea del discepolato nasce dal misurarci responsabilmente con gli Orientamenti che la diocesi ci viene offrendo. La grande scommessa sull’iniziazione cristiana, che ormai da anni ci coinvolge, e il prossimo impegno sul suo quarto tempo (che esplicita l’antico periodo della mistagogia) ci ha fatto meditare sul senso del
mistagogo, di colui che accompagna i fratelli lungo la via del vangelo a diventare discepoli di Gesù; questo lo
può fare solo se a sua volta si fa discepolo umile e vero del Signore, se a sua volta si mette in cammino con
la propria vita lungo il vangelo. Il discepolo, quindi, è l’icona che ci può ben rappresentare.
Il discepolato evangelico poi, incarnato nella vita quotidiana di ognuno di noi, dà spazio e realizza innanzitutto il grande appello del nostro Progetto formativo (Perché sia formato Cristo in voi), lì dove riconosciamo
espresse le caratteristiche fondamentali e fondanti il nostro essere AC. In questo senso innerva e offre contenuto, spessore ai cammini formativi che veniamo elaborando e proponendo per i nostri soci e i nostri
gruppi. Certo, con sfaccettature differenziate per i vari destinatari, ma tutte preoccupate di questa obiettivo.
Dentro questo orizzonte si ricomprendono, approfondiscono e arricchiscono anche le attenzioni rivolte ai
responsabili ed educatori associativi. Non sono funzionari o burocrati, ma persone che per prime cercano di
dare a sé la forma di Gesù e poi si preoccupano, ognuno con il proprio servizio, di accompagnare discepoli
piccoli e grandi lungo la via del vangelo di Gesù. Qui trova senso allora tutta la preoccupazione che
l’associazione dedica alla formazione di questi amici, perché possano vivere con intensità e insieme con
gioia questo doppio versante del proprio discepolato.
C’è infine il grande appello di papa Francesco: alla misericordia e alla grande esperienza del Giubileo di
quest’anno. La misericordia è innanzitutto “titolo”, essenza e insieme dono di Dio, di quel Dio di cui Gesù – il
misericordioso – è il volto umano, che noi possiamo “vedere”: Chi vede me vede il Padre (cf. Gv 12,45). Perciò come discepoli ci mettiamo alla sequela di Gesù, perché ci conduca a conoscere il Padre misericordioso,
perché ci aiuti ad accogliere la sua misericordia.
Per le preghiere dei fedeli
Sono solo alcuni spunti da sviluppare, in armonia con la propria realtà associativa e comunitaria.
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La solennità dell’Immacolata, in questo cammino di Avvento, ci fa aver a cuore tutte le persone che
attendono qualcosa di importante dalla vita. Le madri che aspettano un bimbo, il ritorno di una persona cara, il compiersi di una speranza per il futuro dei giovani, una stagione più serena per i poveri
e per il nostro Paese, un tempo nuovo non più segnato dal sangue e dalla guerra, ma dalla pace e
dalla misericordia… Prepararci alla venuta del Signore significa essere solidali e premurosi per realizzare anche per queste persone un “avvento” reale. Aiutaci, Signore: ti preghiamo.
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Preghiamo per i soci di Azione Cattolica che oggi rinnovano la loro adesione: sono amici della nostra
parrocchia che hanno riconosciuto in questa proposta una ricchezza per il proprio cammino di fede.
Siano segno e richiamo a tutti per essere, nella comunità cristiana come nel mondo di ogni giorno,
testimoni di un incontro con il Cristo che dà senso alla vita di ciascuno. Preghiamo.
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Preghiamo per coloro che nella nostra AC parrocchiale e vicariale hanno impegni di responsabilità o
di educazione. Su tutti scenda la sapienza dello Spirito; a tutti vada la nostra stima e la nostra riconoscenza. Preghiamo.
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Viviamo questo Avvento illuminati dalla forte, semplice e serena testimonianza di papa Francesco. Il
suo invito alla misericordia, che si concretizza oggi nell’apertura dell’Anno santo giubilare, illumini le
nostre scelte quotidiane, ma anche le grandi decisioni politiche internazionali, verso passi non più di
guerra, di conflitto, ma di ricerca sincera della pace, fatta di ascolto, comprensione, rispetto della
dignità dei popoli. Probabilmente, di fronte alla rigidità e all’intolleranza, l’unica leva capace di spezzare la spirale della violenza è proprio la misericordia. Per questo preghiamo.
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L’AC ancora una volta si pone a servizio della chiesa diocesana collaborando all’iniziazione cristiana,
anche con i propri cammini formativi e la cura e la formazione dei propri educatori, in sintonia con
quanti in parrocchia si dedicano all’educazione alla fede delle nuove generazioni. Benedici la nostra
diocesi, Signore: anche nell’impegno di questi passaggi scorga la tua presenza di provvidenza e possa accompagnare i propri figli ad una fede più matura, concreta, quotidiana. Preghiamo.
Per la benedizione delle tessere
Dopo la Comunione – o in un altro momento opportuno concordato con il parroco o il celebrante – si colloca la benedizione delle tessere.
Mentre alcuni rappresentanti portano all’altare un vassoio con tutte le tessere dei soci di AC, il
presidente parrocchiale le presenta con parole del genere.
Presidente parrocchiale di AC
Portiamo all’altare le tessere dell’Azione Cattolica. Esse sono l’espressione concreta del nostro far parte dell’Associazione. Questo significa accogliere lo stile di vita che essa ci propone: alla scuola del vangelo divenire laici capaci di riflettere il volto di Cristo nella comunità e
nel mondo. È allora un gesto di grande responsabilità, ma ancor più di grande invocazione –
al Signore, all’intercessione della Vergine, al sostegno e alla preghiera di tutti i fratelli nella
fede – per saper compiere i passi di questa nostra vocazione.
Celebrante
Signore Gesù, nel tuo nome accogliamo le tessere, segno dell’adesione di questi nostri fratelli e sorelle alla proposta dell’Azione Cattolica.
Essi guardano a te, che hai percorso le strade della Palestina portando il bene di Dio Padre
ad ogni uomo di buona volontà.
Accompagnali con il tuo Spirito alla scuola del vangelo; invoca su di loro la benedizione del
Padre; coinvolgi Maria, tua madre, per la loro protezione, così che siano operatori di pace e
di giustizia nei nostri giorni.
Amen.
Nella Celebrazione della Parola
Se in parrocchia si sceglie di realizzare un momento di preghiera dedicato alla festa dell’adesione all’AC fuori dell’Eucaristia, suggeriamo come sempre di far tesoro di almeno parte delle pagine della Scrittura della
Messa dell’Immacolata e di sfruttare i suggerimenti offerti qui sopra, adattandoli all’occasione, per strutturare una semplice e dignitosa celebrazione della Parola, ove sia dato spazio alla partecipazione di tutti.
In questa occasione può esserci la presentazione, oltre che dei soci, anche dei responsabili associativi e degli
educatori da parte della Presidenza. Possono essere presentati ai genitori i percorsi, le iniziative e le date
degli appuntamenti per i vari gruppi, magari anche illustrando rapidamente e “simpaticamente” le tappe
che ci si prefigge di sviluppare. Qui possono essere utili scenette, cartelloni, proiezioni di foto e di video…
soprattutto fantasia e buon gusto.
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