«vento solare» impiega 4 giorni per toccare la Terra

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«vento solare» impiega 4 giorni per toccare la Terra
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PAG. 6 / c u I f f u r a
l ' U n i t à / mtreeUdì 27. maggie 1964
scienza e tecnica
TEMPERATURA DELLA CORONA » E SUA ESPANSIONE
.....
.
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tv.
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«vento
solare»
impiega
4 giorni
per toccare
la Terra
*
.
-
>
Un settore tecnologico
in rapida espansione
*,
.
,
*
Le resine
infonderla
e nella utensileria industriale
Un
a corona solare fotografata dall'aereo durante la recente
eclissi
Il significato della recente osservazione dei proff. Righini e Deutsch
perficiali, e più . precisaS e b b e n e non sia possim e n t e nell'alone c h e cirbile vederla durante il
conda il Sole, la temperagiorno, la corona solare è
tura riprende a salire in
n o t a da t e m p o per essere
maniera repentina per porc h i a r a m e n t e visibile dutarsi al valore di più di
r a n t e le eclissi totali, coun milione di gradi Ciò
m e un alon e
o che
era
del tutto incomprensia v v i l u p p a il S o l e E in que- *
bile ,
la famosa mattina del 15
a densità della corona
febbraio 1961 furono molti
è risultata e s t r e m a m e n t e
fili italiani c h e poterono
bassa: in ogni c e n t i m e t r o
a m m i r a r n e ' la s u g g e s t i v a
c u b o vi s o n o s o l o circa cenbellezza d u r a n t e l'eclisse
to milioni un miliardo di
c h e fu visibile in tutta
atomi, dalla parte più vitalia c e n t r a l e e in parte di
cina
al S o l e ; s e b b e n e tale
quella settentrionale.
n u m e r o sembri
enorme,
Negli ultimi anni gli stu- . rappresenta tuttavia una
di eseguiti sulla costitudensità c e n t o . miliardi di
z i o n e Tisica della corona
volte più t e n u e dell'aria
solare h a n n o portato tutche
respiriamo.
Tale
tavia a concetti completadensità d i m i n u i s c e inoltre
m e n t e n u o v i , i quali costim a n o a m a n o ci si allont u i s c o n o una vera e protana verso l'esterno; anche
pria grande scoperta astrola temperatura d i m i n u i s c e
nomica
ma la d i m i n u z i o n e è assai
Si è cominciato col renm e n o pronunciata.
dersi conto che la sua temN a t u r a l m e n t e un probleperatura è e s t r e m a m e n t e ema, c h e si sono posto gli
l e v a t a , qualcosa c o m e 1-2
scienziati, è stato quello di
milioni di gradi centigradi.
spiegare c o m e mai la temQ u a n d o , q u e s t o fatto fu
peratura della corona è
scoperto gli astronomi furocosì e l e v a t a , e la ragione
n o colti di sorpresa: sapeè stata alla fine individuav a n o b e n e c h e il S o l e ha
ta nel fatto c h e dalla suuna temperatura centrale
perficie solare si propagadell'ordine dei 15 milioni
no. attraverso il m e z z o edi gradi, ma s a p e v a n o ans t r e m a m e n t e t e n u e c h e la
c h e che, m a n o a m a n o ci "' a v v i l u p p a , o n d e c h e posi sposta in superficie, tatremmo
dire sonore, in
l e temperatura d i m i n u i s c e
analogia con q u e l l e c h e si
fino a d i v e n i r e dell'ordipropagano nella nostra atn e dei 5000 gradi nelle remosfera, e di altro tipo,
gioni più esterne. Con la
( d e t t e o n d e d'urto per cerscoperta d e l l e alte tempet e caratteristiche c h e le
rature coronali bisognava
c o n t r a d d i s t i n g u o n o ) ; esse
a m m e t t e r e che, andando
sono provocate dall'attiviancora oltre tali regioni su- . tà dinamica
propria dei
gas c h e costituiscono le
parti più e s t e r n e del Sole.
Tali onde,
propagandosi
nella corona, vi cedono la
loro energia riscaldandola
fino all'enorme valore sopra detto.
S t u d i a n d o le caratteristiche della corona ci si è
accorti c h e i ga s che la costituiscono
non
possono
stare così s e m p l i c e m e n t e
sopra la superficie solare
c o m e l'aria sopra quella
terrestre, ma d e v o n o contin u a m e n t e espandersi, cioè
fluire verso l'esterno; quindi d e v o n o essere continuam e n t e rinnovati, con nuovi gas provenienti dal S o l e
stesso
Si è dimostrato a n c h e
c h e tali gas si allontanano
in un m o d o particolare:
prima fluiscono verso l'esterno a velocità molto bassa ( q u a l c h e centinaio di
metri al s e c o n d o ) ma, via
via c h e si allontanano, ass u m o n o una velocità di fuga s e m p r e più grande finché, a q u a l c h e decina di
milioni di chilometri dal
S o l e , la loro velocità di all o n t a n a m e n t o è già di alc u n e centinaia di chilometri al secondo. Più oltre la
velocità a u m e n t a ancora,
a n c h e se l'aumento è min o r e e la velocità t e n d e a
un valore costante
n definitiva il concetto cui si è giunti in questi ultimi tempi è che dal
S o l e esce un c o n t i n u o fluss o di materia molto t e n u e ,
c h e forma prima la coro-
scoperta nella lotta contro il cancro
ISOLATO UN VIRUS DA
UN TUMORE UMANO
Progresso verso la conoscenza dei complessi
rapporti tra cancro e virus
dottor Albert Sabin. preparatore del vaccino
antipolio e virologo di grande autorità.
ha comunicato
alla
.stampa di avere isolato un
nuovo ' misterioso - virus da
cellule - tumorali
umane,
asportate dalla glandola timo,
afletta da cancro, di un giovane diciottenne
di > Cincinnati. Ohio.
virus,
coltivato
nel laboratorio che Sabin dirige nella stessa città, ha
dato luogo, in tessuto adatto.
alla proliferazione
di cellule
egualmente
cancerose.
professor Sabin ha commentato
tale risultalo
con
responsabile
riserbo.
ha
detto: « lavoro che abbiamo
intrapreso
deve essere considerato
nell'ambito
dell'immenso problema che molti illustri scienziati
da anni si
sforzano di risolvere: se un
virus può essere un agenti'
cancerogeno negli esseri umani. E" stato provato che per
talune specie di animali il
cancro viene causato da virus:
ora dobbiamo controllare
se
gli uomini rientrano in questa regola oppure se ne dlscostano
l fatto che egli abbia
lato un virus attiro da un
tumore umano non è dunque
risolutiro. ma può essere considerato un sostanziale
progresso verso la
conoscenza
dei complessi
rapporti fra
cancro, e virus, già scoperti
da qualche tempo ed esplorati
da ricercatori di molti paesi
realtà la
manilesiazione
di un vini* in un tessuto tumorale potrebbe — come alcuni studiosi
osservano
essere
sp egata
facilmente
senza dover ammettere
un
rapporto causale:, l virus, come t nuclei di tutte le cellule. sono essenzialmente
costituiti da « acido nucleico ».
un nome che indira una vasta gamma di sostanze
molto
complesse,
con molecole
in
cut «ntnmo milioni di atomi
j-*1
. * . . **!#"'* jjtiJ-
cellule affette rispetto a quelle sane, occorre scoprire come acidi nucleici delle cellule e acidi nucleici dei virus
interagiscono, prima di poter
indicare con sicurezza
una
causa e un effetto.
' Vari esperimenti
(Gross,
su topi e altri animali hanno provato del resto
che in molti casi i virus si
manifestano dopo l'insorgenza del cancro, provocato con
agenti, per esempio,
radioattivi. Si parla perciò di virus
latenti, più o meno apparentati con gli acidi nucleici della cellula sana, che, dato lo
arrio al processo
degenerativo, -scompaiono
dalla scena
come il criminale che, compiuto 'il delitto perfetto,
si
dilegua senza lasciar
traccia », secondo una immagine
usata dallo stesso Sabin qualche anno fa.
ogni caso, i recenti congressi di cancerologi,
come
quello tenuto due anni or sono a
hanno
rivelalo
un crescente interesse delle
ricerche sui virus in connessione con i tumori, tanto che
la stessa questione — se si
debba proprio parlare di causa virale del cancro — sembra diventare
meno
essenziale di fronte alla certezza
che lo studio dei rapporti fra
virus e tumori è la via giusta
per sapere di più sul cancro.
e per giungere infine alla
cura e alla guarigione
del
cancerosi.
questa direzione è evidente che il risultato conseguito dal professor
Sabin a Cincinnati non solo
è di estremo interesse,
ma
pud aprire una fase nuora e
più avanzata della ricerca.
Il professor Sabin
Questa fase, secondo le pre*
* * ' ' visioni dello stesso prof. Sabin, e dei più autorevoli comcon una enorme varietà di
mentatori,
potrà- purtroppo
disposizioni. E poiché il can'
durare
ancora
motti anni
ero comporta
per l'appunto
prima di giungere a risultati
una modificazione della strutpratici,
i. ' » , i ,
tura degli acidi nucleici nelle
*
na solare e si espande poi
s e m p r e più v e l o c e m e n t e ,
i n v a d e n d o lo spazio c o m e
un e v e n t o s o l a r e » (così si
chiama ormai anche in termini scientifici) che giung e fino ai pianeti.
Tale v e n t o investe anc h e la Terra la quale si
m u o v e quindi, nella sua
orbita intorno al Sole, cont i n u a m e n t e investita dal
v e n t o solare.
Questo, che è un risultato di importanti studi
teorici, è stato conseguito
a n c h e m e d i a n t e la ricerca
spaziale condotta con le
s o n d e inviate dai russi e
dagli americani; in particolare con i
1. e 2.,
2. e
X.
N a t u r a l m e n t e il gas solare. m a n o a m a n o che si
allontana e a s s u m e una
velocità s e m p r e più alta,
diventa,
corrispondentem e n t e . s e m p r e più tenue.
o alla Terra
il
v e n t o solare ha una velocità di circa 600 chilometri al secondo, m a la sua
densità è di 10 atomi per
c e n t i m e t r o cubo, cioè 10100 milioni di volte più ten u e di quella c h e a v e v a
q u a n d o costituiva la base
della corona.
Con tali caratteristiche
il vento solare impiega,
per g i u n g e r e sulla Terra,
circa quattro giorni, per
cui quello c h e ad e s e m pio ci investe il mercoledì è lo stesso c h e il sabato
p r e c e d e n t e si i trovava sul
S o l e a formare l a ' c o r o n a
esterna ( d a t e le minori velocità il t e m p o impiegato
per passare dalle zone più
profonde a q u e l l e più es t e r n e è di altri 4 o 5
giorni).
n questo piano di ricerc h e e di studi è di particolare interesse il risultato
o t t e n u t o dai professori
ghini, direttore dell'Osservatorio astrofisico di Firenze, e
, dell'Osservatorio del
e Palomar, i quali il 20 luglio
1963 d u r a n t e l'eclissi di
S o l e , si alzarono in volo
su un Jet a 12 000 metri di
quota e fotografarono lo
spettro della corona.
lo studio s u s s e g u e n t e del
materiale ottenuto hanno
constatato
con
sorpresa
certe caratteristiche relat i v e alle righe del calcio,
c h e possono essere prodott e solo q u a n d o tale elem e n t o ha una t e m p e r a t u ra di circa 11.000 gradi, assai alta da una parte, ma
tanto bassa se confrontata
ai 2 milioni di
i dei
circostanti gas coronali.
Questa scoperta, se confermata dalle future ricerc h e (gli stessi autori si
p r o p o n g o n o . di farlo con
una nuova spedizione aerea durante l'eclissi del 30
m a g g i o 1965, la quale interesserà una vasta region e dell'Oceano Pacifico da
Tahiti fin v e r s o le coste
dell'America m e r i d i o n a l e ) ,
è di notevolissima importanza in q u a n t o p u ò porre
il problema della struttura
della corona su basi più
ricche di esperienza e più
complesse di quelle, relat i v a m e n t e semplici, dell'uniformità termica cui finora oi si è riferiti
E' difficile dire, allo stato attuale della ricerca, fino a qual punto una tale
scoperta può rivoluzionare
la teoria della costituzione
della corona e del < v e n t o
solare » che ne c o n s e g u e
Poiché, c o m e si è detto,
quest'ultimo è stato mess o in evidenza sperimentalm e n t e sia dai russi sia dagli americani, c'è da pensare che. crosso modo, tale teoria sia corretta
E* certo p*rò. che se si
d o v e s s e in seguito provare che il gas « gelido > di
i e
h non é
stato occasionale o di minima entità nei confronti
della regione coronale, una.
corretta teoria di quest'ultima
dovrà
seriamente
prenderla in considerazion e e modellarsi su tale
nuova scoperta.
Alberto Masani
* *]f~ *i*^Z'
"*"**'' ""\
rassegna - auto
Novità inglesi
tedesche, ceche
e (forse) italiane
«Soffietto» della BMC - Una Bianchi «tutto avanti»?
Anche gli ultimi capisaldi
dersi brillantemente dalla
della tradizione britannica
recessione che le aveva instanno per essere espugnali.
vestite qualche anno fa.
r
, presidente
a
C è stata la casa
della British
r Corporache ha imboccato questa
tion, ha preso la decisione
strada con maggior decisiodi trasformare anche i mone: /dopo aver trasformato
delli più tipici della sua prola linea di molte sue carrozduzione: la « Cambridge » e zerie, servendosi anche di
la e Oxford *.
e due vet« stylist » italiani, ha cominture, che portano i nomi del- ciato l'esperimento in grande
le due più famose Università , con ' le sue ormai famose
inglesi proprio per sottoli- ' 850: la Austin Seven e la
n e a t e il loro rispetto per una
s
i
. Poi è
tradizione aristocratica, ri- stata la volta della
s
schiano ormai di restringere 1100: una vettura con soluil mercato della
C pro- zioni rivoluzionarie, sopratprio perchè sono state su- tutto per ciò che si riferisce
perate dal gusto corrente.
- alle sospensioni. Ora verrà
s o m m a , all'estero non si ven- il turno della cilindrata da
dono più affatto, ed anche un litro e mezzo: entro l'anin Gran Bretagna i loro esti- no, o una « Oxford » o una
matori vanno diminuendo a
« Cambridge » — la decisiovista d'occhio.
ne finale non è stata ancora
presa — sarà i m m e s s a sul
e ultime rappresentanti
di una linea un po' « de- mercato. Avrà il motore sistemato trasversalmente e le
m o d é - e di una meccanica
di classica ortodossia nel set- sospensioni idroelastiche, oltre a una sagoma interatore delle vetture di media
cilindrata stanno quindi per mente rielaborata.
scomparire: anche esse sua il progettista
della
biranno una cura di ringio. Alee
, guarda
vanimento e ricompariran- anche più lontano: secondo
no con soluzioni meccaniche recenti notizie di stampa,
nuove e con un abito di
egli starebbe pensando ad« linea italiana >. Passeran- dirittura a una vettura che
no da un gusto controcor- dovrebbe risolvere i problerente alla moda più sfaccia- mi di spazio nelle città: una
ta.
a parte, gli a fin ri
specie di auto « a soffietto >,
sono affari: le piccole cilin- allungabile e accordabile a
drate inglesi, che questa cu- seconda di dove circola. lunra hanno già portato a ter- ga tanto da contenere otto
mine, sono assai richieste passeggeri durante i lunghi
ed hanno permesso alle in- viaggi, e corta da ospitarne
dustrie automobilistiche di
a malapena quattro nel trafGran Bretagna di riprenfico cittadino.
UNA NUOVA «SKODA»
Quelle inglesi non sono le mento dell'insieme. Cambio
interamente sincronizzato e
sole novità di cui si sente
sospensioni convenzionali con
parlare n questo periodo.
telescopici.
Un periodico automobilistico ammortizzatori
a potenza è di 45 cavalli
francese ha rivelato pochi
a 4650 giri al minuto: il regiorni fa che l'inesauribile
gime di rotazione, cioè, è
Ford sta per sfornare un
altro modello nuovo. Esso piuttosto basso, a tutto vansarà prodotto dalla filiale te- taggio della durata. Quattro
desca e si chiamerà Tau- posti con sedili regolabili, un
nus 20
. Azionato da un ampio bagagliaio anteriore, i
sedili posteriori ribaltabili
motore n sei cilindri a V di
per creare spazio ad evencirca 2 000 centimetri cubi
tuali merci: l'abitabilità apdi cilindrata, avrà una carpare più che soddisfacente
rozzeria molto simile a quel, adottando una solula — ellittica — della 17
:
zione in uso soprattutto pressecondo la tradizione della
so i costruttori francesi. la
Ford, sarà prodotto in dopSkoda ha realizzato la carpia versione, a due e a quatrozzeria ad elementi staccatro porte
Pur sfornando nuove vet- ti. in modo che essi possano
ture ad un ritmo impressio- essere facilmente smontati e
nante. bisogna notare che sostituiti in caso di incidenti
n
, invece, dono la
tutte le diramazioni della
Ford razionalizzano però la pioggia di novità degli ulloro produzione standardiz- timi due anni, c'è poco da
aspettarsi: le case hanno or7ando gli clementi dei vari
tipi, molti del quali sono in- mai sparato tutte le loro cartercambiabili. per ridurre tucce e attendono adesso 1
risultati commerciali della
entro limiti tollerabili l cotti
o codi produzione che altrimenti loro produzione
— con una gomma di pro- struttore che pare abbia in
dotti cosi diversificata — sa- animo di realizzare qualcosa
di nuovo è 1*Autobianchi Si
rebbero elevatissimi.
Una
a novità è già dice che nello stabilimento
di
o si stia provando una
entrata n produzione nella
più attiva e vivace casa au- vettura che utilizza i grupni
tomobilistica del paesi so- meccanici della nuova 850
cialisti: la cecoslovacca Sko- Fiat secondo lo schema di
collaborazione della fortunada 1000 B Per quest'anno,
la nuova vettura sarà ven- tissima Bianchina
duta solo sul mercato intern onesto caso. però, pare
no: le prime consegne alche la versione Autobianchi
l'estero avranno luogo al- rivoluzionerebbe la versione
l'inizio del 1965
primi dati
Fiat: mentre la 850 è una
sommari relativi alla neoauto
tutto dietro ». la vetnata di
a Boloslav te- tura in prenara7inne sarebbe
stimoniano che la Skoda non
- tutto avanti - Avrebbe, cioè.
è venuta meno alle sv~ con- motore e trazione anteriori
suete caratteristiche: soli- Secondo qualche indiscreziodità. efficienza e praticità
ne. l'Autobianchi avrebhe anCarrozzeria portante e moche n prova un modello da
tore posteriore sono gli clemille centimetri cubi, anche
menti di maggiore evidenza
esso a trazione anteriore Se
della vettura
' questi modelli venissero imNel gruppo motore — a
messi davvero in produzione.
quattro cilindri
i di
la Bianchi sarebbe la secon30 gradi, quadro, cioè con da casa italiana, dopo la
la corsa e l'alesaggio della
, ad adottare questa
stessa misura, con una cilin- soluzione, che va trovando
drata di 988 ce. e un rap- sempre nuovi adepti (anche
porto di compressione di , se la Citroen la adotta ormai
8.2 : 1 — è stato largamente da tempo immemorabile).
usato l'alluminio, realizzando
Catara Fillon
cosi un notevole alleggeri-
o per la produzlo ne di resine sintetiche
L'impiego come agglomeranti e per la fabbricazione di pezzi di elevate caratteristiche
Nel cjrso d i u n a delle
« Giornate di aggiornamento », '
inquadrate nel Congresso Nazionale dell'Associazione
canica
la scorsa settimana, una serie di memorie, di comunicazioni, di studi
hanno avuto per oggetto le
nuove applicazioni delle materie plastiche in metallurpia e
in meccanica
in sé, non è
nuovo, ma in parecchi suoi
aspetti è assai poco noto, e in
rapidissimo
sviluppo,
tanto
che molti dei presenti,
pur
essendo abbastanza bene aggiornati per la loro atessa
prativa professionale sono rimasti quusi sorpresi da quanto è stato reso noto e discusso.
Uno dei settori ove le resine, nei recente passato, hanno
portato un'evoluzione
sostanziale, pochissimo nota ai pubblico. è la fonderla de» metalli, ferrosi e non ferrosi (ghisa, bronzi, ottoni, leghe leggere. leghe zama ecc.).
fonderia utilizza oggi le resine
come agglomeranti delle sabbie per la produzione di anime. gusci, staffe, e cioè le
forme » e gli elementi da sistemare all'interno, per ottenere una fusione, un getto.
conforme al modello.
Risparmio
sui tempi
dell'avvento delle resine, le sabbie da fonderia venivano agglomerate
(perchè
mantenessero
la forma e la
compattezza necessaria a contenere il metallo in fusione fino alla sua solidificazione
senza cedere e deformarsi)
con
pece, colofonia, melassa, destrina, silicato, olii essiccanti.
resine sono oggi
entrate
in concorrenza in pieno con
tutti questi prodotti, sul terreno della qualità e del costo.
cioè di
ottenere
getti di migliore qualità che
non gli agglomeranti a basso
costo, quali pece, destrina, melassa e simili, e di
ottenere
getti di qualità superiore con
costi inferiori di quelli realizzatoli con l'impiego di olii
essiccanti o silicato
Tali risparmi si
realizzano
per diverse vie: in primo luogo, la durata
dell'indurimento delle forme e degli altri
elementi in sabbia agglomerata passa da oltre un'ora (di
solito alcune ore) a pochi minuti, e persino a pochi secondi, potendosi impiegare
induritoli a freddo miscelati alle
resine, oppure ricorrendo al
calore. Si realizza in tal modo
un abbreviamento sostanziale
del ciclo di produzione, e un
aumento della produttività
di
un impianto, oltre a questo si
ha un miglioramento
nelle
qualità dei prodotto: le forme e gli altri elementi in sabbia agglomerata risultano più
resistenti, compatti e saldi, e
permettono quindi di ottenere
fusioni più lisce,
omogenee,
esenti da deformazioni
e da
anomalie nelle dimensioni Si
possono, con le resine, segnire processi speciali per produrre in serie rapidamente e
a basso costo.- gusci di spessori sottili, da sovrapporre
formando una specie di forma
multipla entro la quale colare una decina di pezzi in
una volta sola
famiglie » di resine possono essere
impiegate
come agglomeranti per le sabbie da fonderia: ureiche. melammmiche
fenoliche.
ureo/uraniche, /uraniche a scelta
cade sull'una o sull'altra famiglia a seconda del tipo della
/ustone. dei tipo del metallo
fuso, del processo seguito per
l'agalomerazione
e per
la
formatura
Nel campo della fonderia, le
resine possono essere
impiegate per la costruzione di attrezzi.
modelli,
placche-modello e anime per stampi fin
particolare resine epossidiche)
e per - riparare » petti porosi,
m lephe leggere o anche in
pht«a Tali petti, puliti e sgrassati. vengono posti in autoclave. riscaldati ed essiccati
«otto cuoio, indi annegati
in resine liquide
(epossidiche
o poliesteri) e sottoposti a
pressione, indi asciupati e cotti a 130-150 prodi f pori vengono cosi riempiti di resina
e questa indurisce, rendendo
il pptto compatto, a perfetta
tenuta di liquidi o gas sotto
pressione
la costruzione delle mole, le resine, in
particolare
fenoliche,
hanno
permesso
realizzazioni assai interessanti, e promettono di avere, nel
prossimo futuro, ulteriori consepuenze.
e mole » classiche » sono /ormate da granuli di abrasici molto duri (car.
buro di silicio, ossido di alluminio e meno
comunemente
diamante t carburo di boro)
>Kw.
legati da materiale
ceramico.
Questo materiale, però, è piuttosto rigido e fragile, per cui
le mole non potorio esser
fatte ruotare a velocità superiore di un dato limite (33
metri al secondo di velocità
peri/erica), mentre strette limitazioni vanno imposte alla
pres.sionc tra mola e pezzo.
pericolo è di scheggiare o addirittura di mandare in frantumi la mola, con effetti evidentemente
disastrosi.
Con agglomeranti
resinosi
fé notici si costruiscono oppi
mole capaci di ruotare senza
pericolo con velocità
periferiche di 80 metri al secondo e di
sopportare
pressioni elevate
senza tema di rotture Tali
unoi'i tipi di mole, nepli ultimi anni, hanno avuto un ruolo importante nell'introduzione di rettifiche
completamente 'automatiche e di rettifiche
di potenza sempre crescente e
di pruudtssime dimensioni, capaci, in certi tipi di lavorazioni, di entrare in concorrenza con le fresatrici.
Hanno permesso inoltre la
realizzazione
di tutta una famiglia di smerigliatrici
portatili; in tali casi le mole sono
rinforzate con nylon e fibra
di vetro per renderle meccanicamente ancor più elastiche
e resistenti a pressioni
elevate ed irregolari quali si hanno con la lavorazione a mano.
dei partecipanti è stata poi richiamata sulla
diffusione delle resine poliammidiche e cioè nylon e simili,
dei quali la produzione è aumentata negli ultimi dieci anni di oltre dieci volte; solamente il 20 per cento di questa massiccia produzione è destinato alla fabbricazione
di
filati, calze, biancheria e tessuti.
massima parte viene
utilizzata per la produzione di
parti meccaniche
di grande
impegno: ingranaggi di precisione di dimensioni piccole e
medie, viteria per elettronica,
dadi e bulloni
autobloccantl.
elementi di serramenti,
pulegge, spessori isolanti per il sezionamento
(elettrico)
delle
rotaie sulle linee
ferroviarie
a blocco automatico, e mille
altri
volta solidificato presenta notevoli aualopie con materiali
tipicamente clastici,
cristallini, come le teglie
metalliche.
struttura interna tende in
molti casi a farsi
geometricamente regolare, e tale processo può essere favorito mediante trattamenti termici di
normalizzazione (ricottura con
raffreddamento
lento) ed an~
che di tempera Si hanno, così, notevoli miglioramenti nelle qualità di resistenza
meccaniche, si elimina la possibilità di deformazione dei pezzi .stampati, se ne migliora la
durata
Analogie
con i metalli
Apaiunpendo alla
massa
plastica del nylon fibra di
vetro (corta) i pezzi stampati risultano avere
caratteristiche di resistenza meccanica
molto superiori,
si dilatano
tre volte meno col riscaldamento, e sono assai meno de.
solformabili.
Aggiungendo
furo di molibdeno, si hanno
sostanziali
diminuzioni del
coefficiente
d'attrito, ed aggiungendo tanto la fibra di
vetro che il solfuro di molibdeno si possono ottenere pezzi. in particolare
ingranaggi,
con caratteristiche
molto incrementate.
Si delineo cosi, nel campo
delle materie plastiche impiepate per pezzi meccanici di
impegno, una tecnologia che
presenta sensibili analogie con
quella del materiali
metallici,
e che permette
di
ottenere
mediante additivi e trattamenti caratteristiche
di resistenza meccaniche, di
resistenza
al tempo, all'abrasione e così
via. volta a volta meglio adatte alla buona riuscita dei diversi pezzi
potremmo continuare con
altri esempi ed altre segnalazioni. che tutte puntano in
un'unica direzione:
l'impiego
delle materie plastiche non si
estende soltanto net campo di
oggetti e materiali di consumo comune a basso costo, ma
si estende sempre più, con
quantitativi massicci, nella costruzione di pezzi ed organi
meccanici
di prende impegno: la relativa industria è in
pieno sviluppo, e la tecnologia in fase di rapido
arricchimento ed affinamento,
su
. strade che fino a qualche anno
fa erano poco più che tentativi e ipotesi di
laboratorio.
l pezzi di precisione e
di responsabilità,
il nylon è
oggi uno del materiali
sintetici più diffusi, se non il più
diffuso, per le sue doti tecnologiche e di costo, e in conseguenza di ciò le sue caratteristiche sono state studiate a
fondo, e l'indagine
sperimentale è ancora in corso su diverse vie.
un punto di vista teorico, è assai interessante notare che il nylon (come
del resto molte altre
materie
cosldette
' plastiche *)
una
Paolo Sassi
nucleare
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Un tubo di Crooke»
dall'elettrodo positivo
il negativo, e costicome si vide poi, da
Sir William Crookes comin» positivi;
ciò a fabbricare poco prima
del 1880. tubi di vetro siraggi - X -, o raggi
mili a quelli già
i
, dal nome dello
dal tedesco Getssier «che
scienziato che li mise n evivi studiava gli - s p e t t r i denza: essi si sprigionavano
dei gasi.
a nei suoi tubi
da un bersaglio (o « antiCrookes introdusse gas molc a t o d o - ) interposto sulla
to p:ù rarefatti che nelle
traiettoria dei raggi catoprecedenti esperienze aldici Si è poi visto che i
trui, ed ottenne risultati
raggi X sono - radiazioni
nuovi e
.
tubi
analoportavano saldati nel ve- ' elettromagnetiche-,
ghe
alla
luce,
essi
differitro. due elettrodi metallici.
scono dalle radiazioni vi lie Crookes constatò che.
bi li solo per la lunghezza
collegati tali elettrodi con
d'onda
e la frequenza, e
una differenza di potenziacome queste rappresentano
le. la corrente passava an(si è compreso p i ù ' t a r d i )
che quando il gas corner.tuo
l'energia che si libera quanall'interno era estremamendo un elettrone salta da
te rarefatto
e sue osserun'orbita atomica a un'alvazioni misero in evidenza
tra. più interna cioè più
tre fenomeni principali
vicina al nucleo
1)
raggi - c a i o d ' c t - ,
a sperimentacosi detti perchè flu-.vano
le dei tubi di Crookes è
dall'elettrodo negativo verstata dunque enorme, come
so il positivo essendo essi
si può vedere dal fenomeni
i responsabili dei passags o
sopra ricordali, che essi
di corrente Esperienze successive di J. J Thompson
ermisero di riconoscere.
permisero di stabilire (1X97)
'on minore importanza essi
che tali raggi erano costihanno poi assunto sul tertuiti da un flusso di « e l e t reno pratico, come capostitroni , i quali pertanto vepiti della vasta famiglia
nivano messi per la prima .delle valvole termoionlche.
sulle quali si è fondata la
, volta in evidenza (ma eramoderna tecnica elettronino stati previsti teoricaca. a partire dalla radio e
mente);
.
2) i raggi « canale ». mo- dalla
CROOKES, TUBI DI
-
venti
verso
tuiti.
- ioni
3)
S