«vento solare» impiega 4 giorni per toccare la Terra
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«vento solare» impiega 4 giorni per toccare la Terra
f » PAG. 6 / c u I f f u r a l ' U n i t à / mtreeUdì 27. maggie 1964 scienza e tecnica TEMPERATURA DELLA CORONA » E SUA ESPANSIONE ..... . ,**>, tv. ,- «vento solare» impiega 4 giorni per toccare la Terra * . - > Un settore tecnologico in rapida espansione *, . , * Le resine infonderla e nella utensileria industriale Un a corona solare fotografata dall'aereo durante la recente eclissi Il significato della recente osservazione dei proff. Righini e Deutsch perficiali, e più . precisaS e b b e n e non sia possim e n t e nell'alone c h e cirbile vederla durante il conda il Sole, la temperagiorno, la corona solare è tura riprende a salire in n o t a da t e m p o per essere maniera repentina per porc h i a r a m e n t e visibile dutarsi al valore di più di r a n t e le eclissi totali, coun milione di gradi Ciò m e un alon e o che era del tutto incomprensia v v i l u p p a il S o l e E in que- * bile , la famosa mattina del 15 a densità della corona febbraio 1961 furono molti è risultata e s t r e m a m e n t e fili italiani c h e poterono bassa: in ogni c e n t i m e t r o a m m i r a r n e ' la s u g g e s t i v a c u b o vi s o n o s o l o circa cenbellezza d u r a n t e l'eclisse to milioni un miliardo di c h e fu visibile in tutta atomi, dalla parte più vitalia c e n t r a l e e in parte di cina al S o l e ; s e b b e n e tale quella settentrionale. n u m e r o sembri enorme, Negli ultimi anni gli stu- . rappresenta tuttavia una di eseguiti sulla costitudensità c e n t o . miliardi di z i o n e Tisica della corona volte più t e n u e dell'aria solare h a n n o portato tutche respiriamo. Tale tavia a concetti completadensità d i m i n u i s c e inoltre m e n t e n u o v i , i quali costim a n o a m a n o ci si allont u i s c o n o una vera e protana verso l'esterno; anche pria grande scoperta astrola temperatura d i m i n u i s c e nomica ma la d i m i n u z i o n e è assai Si è cominciato col renm e n o pronunciata. dersi conto che la sua temN a t u r a l m e n t e un probleperatura è e s t r e m a m e n t e ema, c h e si sono posto gli l e v a t a , qualcosa c o m e 1-2 scienziati, è stato quello di milioni di gradi centigradi. spiegare c o m e mai la temQ u a n d o , q u e s t o fatto fu peratura della corona è scoperto gli astronomi furocosì e l e v a t a , e la ragione n o colti di sorpresa: sapeè stata alla fine individuav a n o b e n e c h e il S o l e ha ta nel fatto c h e dalla suuna temperatura centrale perficie solare si propagadell'ordine dei 15 milioni no. attraverso il m e z z o edi gradi, ma s a p e v a n o ans t r e m a m e n t e t e n u e c h e la c h e che, m a n o a m a n o ci "' a v v i l u p p a , o n d e c h e posi sposta in superficie, tatremmo dire sonore, in l e temperatura d i m i n u i s c e analogia con q u e l l e c h e si fino a d i v e n i r e dell'ordipropagano nella nostra atn e dei 5000 gradi nelle remosfera, e di altro tipo, gioni più esterne. Con la ( d e t t e o n d e d'urto per cerscoperta d e l l e alte tempet e caratteristiche c h e le rature coronali bisognava c o n t r a d d i s t i n g u o n o ) ; esse a m m e t t e r e che, andando sono provocate dall'attiviancora oltre tali regioni su- . tà dinamica propria dei gas c h e costituiscono le parti più e s t e r n e del Sole. Tali onde, propagandosi nella corona, vi cedono la loro energia riscaldandola fino all'enorme valore sopra detto. S t u d i a n d o le caratteristiche della corona ci si è accorti c h e i ga s che la costituiscono non possono stare così s e m p l i c e m e n t e sopra la superficie solare c o m e l'aria sopra quella terrestre, ma d e v o n o contin u a m e n t e espandersi, cioè fluire verso l'esterno; quindi d e v o n o essere continuam e n t e rinnovati, con nuovi gas provenienti dal S o l e stesso Si è dimostrato a n c h e c h e tali gas si allontanano in un m o d o particolare: prima fluiscono verso l'esterno a velocità molto bassa ( q u a l c h e centinaio di metri al s e c o n d o ) ma, via via c h e si allontanano, ass u m o n o una velocità di fuga s e m p r e più grande finché, a q u a l c h e decina di milioni di chilometri dal S o l e , la loro velocità di all o n t a n a m e n t o è già di alc u n e centinaia di chilometri al secondo. Più oltre la velocità a u m e n t a ancora, a n c h e se l'aumento è min o r e e la velocità t e n d e a un valore costante n definitiva il concetto cui si è giunti in questi ultimi tempi è che dal S o l e esce un c o n t i n u o fluss o di materia molto t e n u e , c h e forma prima la coro- scoperta nella lotta contro il cancro ISOLATO UN VIRUS DA UN TUMORE UMANO Progresso verso la conoscenza dei complessi rapporti tra cancro e virus dottor Albert Sabin. preparatore del vaccino antipolio e virologo di grande autorità. ha comunicato alla .stampa di avere isolato un nuovo ' misterioso - virus da cellule - tumorali umane, asportate dalla glandola timo, afletta da cancro, di un giovane diciottenne di > Cincinnati. Ohio. virus, coltivato nel laboratorio che Sabin dirige nella stessa città, ha dato luogo, in tessuto adatto. alla proliferazione di cellule egualmente cancerose. professor Sabin ha commentato tale risultalo con responsabile riserbo. ha detto: « lavoro che abbiamo intrapreso deve essere considerato nell'ambito dell'immenso problema che molti illustri scienziati da anni si sforzano di risolvere: se un virus può essere un agenti' cancerogeno negli esseri umani. E" stato provato che per talune specie di animali il cancro viene causato da virus: ora dobbiamo controllare se gli uomini rientrano in questa regola oppure se ne dlscostano l fatto che egli abbia lato un virus attiro da un tumore umano non è dunque risolutiro. ma può essere considerato un sostanziale progresso verso la conoscenza dei complessi rapporti fra cancro, e virus, già scoperti da qualche tempo ed esplorati da ricercatori di molti paesi realtà la manilesiazione di un vini* in un tessuto tumorale potrebbe — come alcuni studiosi osservano essere sp egata facilmente senza dover ammettere un rapporto causale:, l virus, come t nuclei di tutte le cellule. sono essenzialmente costituiti da « acido nucleico ». un nome che indira una vasta gamma di sostanze molto complesse, con molecole in cut «ntnmo milioni di atomi j-*1 . * . . **!#"'* jjtiJ- cellule affette rispetto a quelle sane, occorre scoprire come acidi nucleici delle cellule e acidi nucleici dei virus interagiscono, prima di poter indicare con sicurezza una causa e un effetto. ' Vari esperimenti (Gross, su topi e altri animali hanno provato del resto che in molti casi i virus si manifestano dopo l'insorgenza del cancro, provocato con agenti, per esempio, radioattivi. Si parla perciò di virus latenti, più o meno apparentati con gli acidi nucleici della cellula sana, che, dato lo arrio al processo degenerativo, -scompaiono dalla scena come il criminale che, compiuto 'il delitto perfetto, si dilegua senza lasciar traccia », secondo una immagine usata dallo stesso Sabin qualche anno fa. ogni caso, i recenti congressi di cancerologi, come quello tenuto due anni or sono a hanno rivelalo un crescente interesse delle ricerche sui virus in connessione con i tumori, tanto che la stessa questione — se si debba proprio parlare di causa virale del cancro — sembra diventare meno essenziale di fronte alla certezza che lo studio dei rapporti fra virus e tumori è la via giusta per sapere di più sul cancro. e per giungere infine alla cura e alla guarigione del cancerosi. questa direzione è evidente che il risultato conseguito dal professor Sabin a Cincinnati non solo è di estremo interesse, ma pud aprire una fase nuora e più avanzata della ricerca. Il professor Sabin Questa fase, secondo le pre* * * ' ' visioni dello stesso prof. Sabin, e dei più autorevoli comcon una enorme varietà di mentatori, potrà- purtroppo disposizioni. E poiché il can' durare ancora motti anni ero comporta per l'appunto prima di giungere a risultati una modificazione della strutpratici, i. ' » , i , tura degli acidi nucleici nelle * na solare e si espande poi s e m p r e più v e l o c e m e n t e , i n v a d e n d o lo spazio c o m e un e v e n t o s o l a r e » (così si chiama ormai anche in termini scientifici) che giung e fino ai pianeti. Tale v e n t o investe anc h e la Terra la quale si m u o v e quindi, nella sua orbita intorno al Sole, cont i n u a m e n t e investita dal v e n t o solare. Questo, che è un risultato di importanti studi teorici, è stato conseguito a n c h e m e d i a n t e la ricerca spaziale condotta con le s o n d e inviate dai russi e dagli americani; in particolare con i 1. e 2., 2. e X. N a t u r a l m e n t e il gas solare. m a n o a m a n o che si allontana e a s s u m e una velocità s e m p r e più alta, diventa, corrispondentem e n t e . s e m p r e più tenue. o alla Terra il v e n t o solare ha una velocità di circa 600 chilometri al secondo, m a la sua densità è di 10 atomi per c e n t i m e t r o cubo, cioè 10100 milioni di volte più ten u e di quella c h e a v e v a q u a n d o costituiva la base della corona. Con tali caratteristiche il vento solare impiega, per g i u n g e r e sulla Terra, circa quattro giorni, per cui quello c h e ad e s e m pio ci investe il mercoledì è lo stesso c h e il sabato p r e c e d e n t e si i trovava sul S o l e a formare l a ' c o r o n a esterna ( d a t e le minori velocità il t e m p o impiegato per passare dalle zone più profonde a q u e l l e più es t e r n e è di altri 4 o 5 giorni). n questo piano di ricerc h e e di studi è di particolare interesse il risultato o t t e n u t o dai professori ghini, direttore dell'Osservatorio astrofisico di Firenze, e , dell'Osservatorio del e Palomar, i quali il 20 luglio 1963 d u r a n t e l'eclissi di S o l e , si alzarono in volo su un Jet a 12 000 metri di quota e fotografarono lo spettro della corona. lo studio s u s s e g u e n t e del materiale ottenuto hanno constatato con sorpresa certe caratteristiche relat i v e alle righe del calcio, c h e possono essere prodott e solo q u a n d o tale elem e n t o ha una t e m p e r a t u ra di circa 11.000 gradi, assai alta da una parte, ma tanto bassa se confrontata ai 2 milioni di i dei circostanti gas coronali. Questa scoperta, se confermata dalle future ricerc h e (gli stessi autori si p r o p o n g o n o . di farlo con una nuova spedizione aerea durante l'eclissi del 30 m a g g i o 1965, la quale interesserà una vasta region e dell'Oceano Pacifico da Tahiti fin v e r s o le coste dell'America m e r i d i o n a l e ) , è di notevolissima importanza in q u a n t o p u ò porre il problema della struttura della corona su basi più ricche di esperienza e più complesse di quelle, relat i v a m e n t e semplici, dell'uniformità termica cui finora oi si è riferiti E' difficile dire, allo stato attuale della ricerca, fino a qual punto una tale scoperta può rivoluzionare la teoria della costituzione della corona e del < v e n t o solare » che ne c o n s e g u e Poiché, c o m e si è detto, quest'ultimo è stato mess o in evidenza sperimentalm e n t e sia dai russi sia dagli americani, c'è da pensare che. crosso modo, tale teoria sia corretta E* certo p*rò. che se si d o v e s s e in seguito provare che il gas « gelido > di i e h non é stato occasionale o di minima entità nei confronti della regione coronale, una. corretta teoria di quest'ultima dovrà seriamente prenderla in considerazion e e modellarsi su tale nuova scoperta. Alberto Masani * *]f~ *i*^Z' "*"**'' ""\ rassegna - auto Novità inglesi tedesche, ceche e (forse) italiane «Soffietto» della BMC - Una Bianchi «tutto avanti»? Anche gli ultimi capisaldi dersi brillantemente dalla della tradizione britannica recessione che le aveva instanno per essere espugnali. vestite qualche anno fa. r , presidente a C è stata la casa della British r Corporache ha imboccato questa tion, ha preso la decisione strada con maggior decisiodi trasformare anche i mone: /dopo aver trasformato delli più tipici della sua prola linea di molte sue carrozduzione: la « Cambridge » e zerie, servendosi anche di la e Oxford *. e due vet« stylist » italiani, ha cominture, che portano i nomi del- ciato l'esperimento in grande le due più famose Università , con ' le sue ormai famose inglesi proprio per sottoli- ' 850: la Austin Seven e la n e a t e il loro rispetto per una s i . Poi è tradizione aristocratica, ri- stata la volta della s schiano ormai di restringere 1100: una vettura con soluil mercato della C pro- zioni rivoluzionarie, sopratprio perchè sono state su- tutto per ciò che si riferisce perate dal gusto corrente. - alle sospensioni. Ora verrà s o m m a , all'estero non si ven- il turno della cilindrata da dono più affatto, ed anche un litro e mezzo: entro l'anin Gran Bretagna i loro esti- no, o una « Oxford » o una matori vanno diminuendo a « Cambridge » — la decisiovista d'occhio. ne finale non è stata ancora presa — sarà i m m e s s a sul e ultime rappresentanti di una linea un po' « de- mercato. Avrà il motore sistemato trasversalmente e le m o d é - e di una meccanica di classica ortodossia nel set- sospensioni idroelastiche, oltre a una sagoma interatore delle vetture di media cilindrata stanno quindi per mente rielaborata. scomparire: anche esse sua il progettista della biranno una cura di ringio. Alee , guarda vanimento e ricompariran- anche più lontano: secondo no con soluzioni meccaniche recenti notizie di stampa, nuove e con un abito di egli starebbe pensando ad« linea italiana >. Passeran- dirittura a una vettura che no da un gusto controcor- dovrebbe risolvere i problerente alla moda più sfaccia- mi di spazio nelle città: una ta. a parte, gli a fin ri specie di auto « a soffietto >, sono affari: le piccole cilin- allungabile e accordabile a drate inglesi, che questa cu- seconda di dove circola. lunra hanno già portato a ter- ga tanto da contenere otto mine, sono assai richieste passeggeri durante i lunghi ed hanno permesso alle in- viaggi, e corta da ospitarne dustrie automobilistiche di a malapena quattro nel trafGran Bretagna di riprenfico cittadino. UNA NUOVA «SKODA» Quelle inglesi non sono le mento dell'insieme. Cambio interamente sincronizzato e sole novità di cui si sente sospensioni convenzionali con parlare n questo periodo. telescopici. Un periodico automobilistico ammortizzatori a potenza è di 45 cavalli francese ha rivelato pochi a 4650 giri al minuto: il regiorni fa che l'inesauribile gime di rotazione, cioè, è Ford sta per sfornare un altro modello nuovo. Esso piuttosto basso, a tutto vansarà prodotto dalla filiale te- taggio della durata. Quattro desca e si chiamerà Tau- posti con sedili regolabili, un nus 20 . Azionato da un ampio bagagliaio anteriore, i sedili posteriori ribaltabili motore n sei cilindri a V di per creare spazio ad evencirca 2 000 centimetri cubi tuali merci: l'abitabilità apdi cilindrata, avrà una carpare più che soddisfacente rozzeria molto simile a quel, adottando una solula — ellittica — della 17 : zione in uso soprattutto pressecondo la tradizione della so i costruttori francesi. la Ford, sarà prodotto in dopSkoda ha realizzato la carpia versione, a due e a quatrozzeria ad elementi staccatro porte Pur sfornando nuove vet- ti. in modo che essi possano ture ad un ritmo impressio- essere facilmente smontati e nante. bisogna notare che sostituiti in caso di incidenti n , invece, dono la tutte le diramazioni della Ford razionalizzano però la pioggia di novità degli ulloro produzione standardiz- timi due anni, c'è poco da aspettarsi: le case hanno or7ando gli clementi dei vari tipi, molti del quali sono in- mai sparato tutte le loro cartercambiabili. per ridurre tucce e attendono adesso 1 risultati commerciali della entro limiti tollerabili l cotti o codi produzione che altrimenti loro produzione — con una gomma di pro- struttore che pare abbia in dotti cosi diversificata — sa- animo di realizzare qualcosa di nuovo è 1*Autobianchi Si rebbero elevatissimi. Una a novità è già dice che nello stabilimento di o si stia provando una entrata n produzione nella più attiva e vivace casa au- vettura che utilizza i grupni tomobilistica del paesi so- meccanici della nuova 850 cialisti: la cecoslovacca Sko- Fiat secondo lo schema di collaborazione della fortunada 1000 B Per quest'anno, la nuova vettura sarà ven- tissima Bianchina duta solo sul mercato intern onesto caso. però, pare no: le prime consegne alche la versione Autobianchi l'estero avranno luogo al- rivoluzionerebbe la versione l'inizio del 1965 primi dati Fiat: mentre la 850 è una sommari relativi alla neoauto tutto dietro ». la vetnata di a Boloslav te- tura in prenara7inne sarebbe stimoniano che la Skoda non - tutto avanti - Avrebbe, cioè. è venuta meno alle sv~ con- motore e trazione anteriori suete caratteristiche: soli- Secondo qualche indiscreziodità. efficienza e praticità ne. l'Autobianchi avrebhe anCarrozzeria portante e moche n prova un modello da tore posteriore sono gli clemille centimetri cubi, anche menti di maggiore evidenza esso a trazione anteriore Se della vettura ' questi modelli venissero imNel gruppo motore — a messi davvero in produzione. quattro cilindri i di la Bianchi sarebbe la secon30 gradi, quadro, cioè con da casa italiana, dopo la la corsa e l'alesaggio della , ad adottare questa stessa misura, con una cilin- soluzione, che va trovando drata di 988 ce. e un rap- sempre nuovi adepti (anche porto di compressione di , se la Citroen la adotta ormai 8.2 : 1 — è stato largamente da tempo immemorabile). usato l'alluminio, realizzando Catara Fillon cosi un notevole alleggeri- o per la produzlo ne di resine sintetiche L'impiego come agglomeranti e per la fabbricazione di pezzi di elevate caratteristiche Nel cjrso d i u n a delle « Giornate di aggiornamento », ' inquadrate nel Congresso Nazionale dell'Associazione canica la scorsa settimana, una serie di memorie, di comunicazioni, di studi hanno avuto per oggetto le nuove applicazioni delle materie plastiche in metallurpia e in meccanica in sé, non è nuovo, ma in parecchi suoi aspetti è assai poco noto, e in rapidissimo sviluppo, tanto che molti dei presenti, pur essendo abbastanza bene aggiornati per la loro atessa prativa professionale sono rimasti quusi sorpresi da quanto è stato reso noto e discusso. Uno dei settori ove le resine, nei recente passato, hanno portato un'evoluzione sostanziale, pochissimo nota ai pubblico. è la fonderla de» metalli, ferrosi e non ferrosi (ghisa, bronzi, ottoni, leghe leggere. leghe zama ecc.). fonderia utilizza oggi le resine come agglomeranti delle sabbie per la produzione di anime. gusci, staffe, e cioè le forme » e gli elementi da sistemare all'interno, per ottenere una fusione, un getto. conforme al modello. Risparmio sui tempi dell'avvento delle resine, le sabbie da fonderia venivano agglomerate (perchè mantenessero la forma e la compattezza necessaria a contenere il metallo in fusione fino alla sua solidificazione senza cedere e deformarsi) con pece, colofonia, melassa, destrina, silicato, olii essiccanti. resine sono oggi entrate in concorrenza in pieno con tutti questi prodotti, sul terreno della qualità e del costo. cioè di ottenere getti di migliore qualità che non gli agglomeranti a basso costo, quali pece, destrina, melassa e simili, e di ottenere getti di qualità superiore con costi inferiori di quelli realizzatoli con l'impiego di olii essiccanti o silicato Tali risparmi si realizzano per diverse vie: in primo luogo, la durata dell'indurimento delle forme e degli altri elementi in sabbia agglomerata passa da oltre un'ora (di solito alcune ore) a pochi minuti, e persino a pochi secondi, potendosi impiegare induritoli a freddo miscelati alle resine, oppure ricorrendo al calore. Si realizza in tal modo un abbreviamento sostanziale del ciclo di produzione, e un aumento della produttività di un impianto, oltre a questo si ha un miglioramento nelle qualità dei prodotto: le forme e gli altri elementi in sabbia agglomerata risultano più resistenti, compatti e saldi, e permettono quindi di ottenere fusioni più lisce, omogenee, esenti da deformazioni e da anomalie nelle dimensioni Si possono, con le resine, segnire processi speciali per produrre in serie rapidamente e a basso costo.- gusci di spessori sottili, da sovrapporre formando una specie di forma multipla entro la quale colare una decina di pezzi in una volta sola famiglie » di resine possono essere impiegate come agglomeranti per le sabbie da fonderia: ureiche. melammmiche fenoliche. ureo/uraniche, /uraniche a scelta cade sull'una o sull'altra famiglia a seconda del tipo della /ustone. dei tipo del metallo fuso, del processo seguito per l'agalomerazione e per la formatura Nel campo della fonderia, le resine possono essere impiegate per la costruzione di attrezzi. modelli, placche-modello e anime per stampi fin particolare resine epossidiche) e per - riparare » petti porosi, m lephe leggere o anche in pht«a Tali petti, puliti e sgrassati. vengono posti in autoclave. riscaldati ed essiccati «otto cuoio, indi annegati in resine liquide (epossidiche o poliesteri) e sottoposti a pressione, indi asciupati e cotti a 130-150 prodi f pori vengono cosi riempiti di resina e questa indurisce, rendendo il pptto compatto, a perfetta tenuta di liquidi o gas sotto pressione la costruzione delle mole, le resine, in particolare fenoliche, hanno permesso realizzazioni assai interessanti, e promettono di avere, nel prossimo futuro, ulteriori consepuenze. e mole » classiche » sono /ormate da granuli di abrasici molto duri (car. buro di silicio, ossido di alluminio e meno comunemente diamante t carburo di boro) >Kw. legati da materiale ceramico. Questo materiale, però, è piuttosto rigido e fragile, per cui le mole non potorio esser fatte ruotare a velocità superiore di un dato limite (33 metri al secondo di velocità peri/erica), mentre strette limitazioni vanno imposte alla pres.sionc tra mola e pezzo. pericolo è di scheggiare o addirittura di mandare in frantumi la mola, con effetti evidentemente disastrosi. Con agglomeranti resinosi fé notici si costruiscono oppi mole capaci di ruotare senza pericolo con velocità periferiche di 80 metri al secondo e di sopportare pressioni elevate senza tema di rotture Tali unoi'i tipi di mole, nepli ultimi anni, hanno avuto un ruolo importante nell'introduzione di rettifiche completamente 'automatiche e di rettifiche di potenza sempre crescente e di pruudtssime dimensioni, capaci, in certi tipi di lavorazioni, di entrare in concorrenza con le fresatrici. Hanno permesso inoltre la realizzazione di tutta una famiglia di smerigliatrici portatili; in tali casi le mole sono rinforzate con nylon e fibra di vetro per renderle meccanicamente ancor più elastiche e resistenti a pressioni elevate ed irregolari quali si hanno con la lavorazione a mano. dei partecipanti è stata poi richiamata sulla diffusione delle resine poliammidiche e cioè nylon e simili, dei quali la produzione è aumentata negli ultimi dieci anni di oltre dieci volte; solamente il 20 per cento di questa massiccia produzione è destinato alla fabbricazione di filati, calze, biancheria e tessuti. massima parte viene utilizzata per la produzione di parti meccaniche di grande impegno: ingranaggi di precisione di dimensioni piccole e medie, viteria per elettronica, dadi e bulloni autobloccantl. elementi di serramenti, pulegge, spessori isolanti per il sezionamento (elettrico) delle rotaie sulle linee ferroviarie a blocco automatico, e mille altri volta solidificato presenta notevoli aualopie con materiali tipicamente clastici, cristallini, come le teglie metalliche. struttura interna tende in molti casi a farsi geometricamente regolare, e tale processo può essere favorito mediante trattamenti termici di normalizzazione (ricottura con raffreddamento lento) ed an~ che di tempera Si hanno, così, notevoli miglioramenti nelle qualità di resistenza meccaniche, si elimina la possibilità di deformazione dei pezzi .stampati, se ne migliora la durata Analogie con i metalli Apaiunpendo alla massa plastica del nylon fibra di vetro (corta) i pezzi stampati risultano avere caratteristiche di resistenza meccanica molto superiori, si dilatano tre volte meno col riscaldamento, e sono assai meno de. solformabili. Aggiungendo furo di molibdeno, si hanno sostanziali diminuzioni del coefficiente d'attrito, ed aggiungendo tanto la fibra di vetro che il solfuro di molibdeno si possono ottenere pezzi. in particolare ingranaggi, con caratteristiche molto incrementate. Si delineo cosi, nel campo delle materie plastiche impiepate per pezzi meccanici di impegno, una tecnologia che presenta sensibili analogie con quella del materiali metallici, e che permette di ottenere mediante additivi e trattamenti caratteristiche di resistenza meccaniche, di resistenza al tempo, all'abrasione e così via. volta a volta meglio adatte alla buona riuscita dei diversi pezzi potremmo continuare con altri esempi ed altre segnalazioni. che tutte puntano in un'unica direzione: l'impiego delle materie plastiche non si estende soltanto net campo di oggetti e materiali di consumo comune a basso costo, ma si estende sempre più, con quantitativi massicci, nella costruzione di pezzi ed organi meccanici di prende impegno: la relativa industria è in pieno sviluppo, e la tecnologia in fase di rapido arricchimento ed affinamento, su . strade che fino a qualche anno fa erano poco più che tentativi e ipotesi di laboratorio. l pezzi di precisione e di responsabilità, il nylon è oggi uno del materiali sintetici più diffusi, se non il più diffuso, per le sue doti tecnologiche e di costo, e in conseguenza di ciò le sue caratteristiche sono state studiate a fondo, e l'indagine sperimentale è ancora in corso su diverse vie. un punto di vista teorico, è assai interessante notare che il nylon (come del resto molte altre materie cosldette ' plastiche *) una Paolo Sassi nucleare \ '» f . ^m < i * ., 9kWt*mx. ,. À m , . -*'-.,*';, S x x / * "" * ;> A ' « i i ' " ^1 w ^> " > Un tubo di Crooke» dall'elettrodo positivo il negativo, e costicome si vide poi, da Sir William Crookes comin» positivi; ciò a fabbricare poco prima del 1880. tubi di vetro siraggi - X -, o raggi mili a quelli già i , dal nome dello dal tedesco Getssier «che scienziato che li mise n evivi studiava gli - s p e t t r i denza: essi si sprigionavano dei gasi. a nei suoi tubi da un bersaglio (o « antiCrookes introdusse gas molc a t o d o - ) interposto sulla to p:ù rarefatti che nelle traiettoria dei raggi catoprecedenti esperienze aldici Si è poi visto che i trui, ed ottenne risultati raggi X sono - radiazioni nuovi e . tubi analoportavano saldati nel ve- ' elettromagnetiche-, ghe alla luce, essi differitro. due elettrodi metallici. scono dalle radiazioni vi lie Crookes constatò che. bi li solo per la lunghezza collegati tali elettrodi con d'onda e la frequenza, e una differenza di potenziacome queste rappresentano le. la corrente passava an(si è compreso p i ù ' t a r d i ) che quando il gas corner.tuo l'energia che si libera quanall'interno era estremamendo un elettrone salta da te rarefatto e sue osserun'orbita atomica a un'alvazioni misero in evidenza tra. più interna cioè più tre fenomeni principali vicina al nucleo 1) raggi - c a i o d ' c t - , a sperimentacosi detti perchè flu-.vano le dei tubi di Crookes è dall'elettrodo negativo verstata dunque enorme, come so il positivo essendo essi si può vedere dal fenomeni i responsabili dei passags o sopra ricordali, che essi di corrente Esperienze successive di J. J Thompson ermisero di riconoscere. permisero di stabilire (1X97) 'on minore importanza essi che tali raggi erano costihanno poi assunto sul tertuiti da un flusso di « e l e t reno pratico, come capostitroni , i quali pertanto vepiti della vasta famiglia nivano messi per la prima .delle valvole termoionlche. sulle quali si è fondata la , volta in evidenza (ma eramoderna tecnica elettronino stati previsti teoricaca. a partire dalla radio e mente); . 2) i raggi « canale ». mo- dalla CROOKES, TUBI DI - venti verso tuiti. - ioni 3) S