15 dicembre 2011

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15 dicembre 2011
lavoro
Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
15 dicembre 2011 - Anno LXXXVI - N.20 - CHF 1.00 - G.A.A. 6900 Lugano
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 Prossimo numero: 19 gennaio 2011
Edilizia
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2
Sindacato  Edilizia
15 dicembre 2011 il Lavoro
Lavoratori a Bellinzona
«No» al peggioramento
del Contratto nazionale mantello
V
enerdì 2 dicembre oltre
2000 lavoratori dell’edilizia di tutto il cantone
hanno lasciato i cantieri per ritrovarsi a Bellinzona e manifestare
per il rinnovo del Contratto nazionale mantello.
I lavoratori di tutti i fronti sindacali compatti hanno protestato
per richiamare agli impresari costruttori e all’opinione pubblica
l’importanza di un contratto forte
per difendere le maestranze, ma
anche le imprese del settore.
Riuniti in assemblea presso lo
Stadio di Bellinzona hanno ribadito la loro volontà che le trattative riprendano in tempi rapidi e su un piano costruttivo. Il contratto deve
puntare al «rafforzamento della protezione della salute e dei diritti dei lavoratori e ad introdurre la responsabilità solidale dell’imprenditore e
del committente nelle opere di subappalto»,
viene indicato nella risoluzione accolta con un
applauso scrosciante dai presenti.
«Bisogna rafforzare e migliorare il Contratto
nazionale mantello, ve lo meritate!» ha detto Paolo Locatelli, responsabile OCST dell’edilizia.
La jungla di sfruttamento, subappalti, forme fantasiose di impiego, caporalato e irregolarità,
ha minato la sicurezza e la salute
sul lavoro nel settore edile in Ticino.
«Si cerca di indebolire il sindacato per toglierlo di mezzo. Ma
attaccare il sindacato significa
attaccare il sacrosanto principio
della parola data ai lavoratori.
Nel mondo del lavoro c’è troppa
emarginazione, troppo precariato, troppo abuso», ha tuonato Nando Ceruso, vice-segretario cantonale dell’OCST.
La pressione sui salari nella nostra regione di
frontiera, si fa sentire sempre più forte in tutti i
settori economici, ed è per questo che il Contratto nazionale mantello dell’edilizia non deve
essere indebolito. Lo ha ribadito il Consigliere
di Stato Manuele Bertoli, giunto non ufficialmente a salutare i lavoratori «Sono qui a ma-
Ultime novità
Spazio ad una
breve proroga
C
on la preannunciata «conferenza stampa» di martedì 13
dicembre, i sindacati nazionali
dell’edilizia hanno lanciato alcuni chiari
messaggi.
L’obiettivo è innanzitutto quello di evitare il vuoto contrattuale a partire dal
1. gennaio 2012. Per questo i sindacati
propongono di prorogare l’attuale CNM
di due mesi ed un aumento salariale di
circa fr. 85.- al mese per tutti (senza aumenti al merito).
L’impegno è quello di utilizzare i mesi
di proroga per riprendere le trattative per
la ricerca di una soluzione sulla «responsabilità solidale», così come per «il fondo
settoriale intemperie».
La SSIC-CH (e da ieri, anche la SSICTI) chiedono ai lavoratori edili, sotto la
pressione di impresari, assistenti e capi
muratori, di sottoscrivere «una petizione» per pretendere un rinnovo di almeno
un anno dell’attuale CNM senza modifiche.
I sindacati a livello nazionale giudicano
questa iniziativa come «sorprendente e
illegale».
Sindacato  Edilizia
15 dicembre 2011 il Lavoro
nifestare la mia preoccupazione personale per
un periodo senza Contratto nazionale mantello
dell’edilizia. Nel caos generato dalla mancanza
di un contratto ci rimettono tutti: i lavoratori, le
aziende, ma anche i contribuenti!».
Nel corso delle contrattazioni l’OCST ha
puntato sul rafforzamento del contenuto sociale della Convenzione: riduzione del lavoro
temporaneo sui cantieri, introduzione della
responsabilità solidale dell’imprenditore e del
committente nelle opere di subappalto, mantenimento del campo di applicazione del contratto affinché non vengano esclusi numerosi
lavoratori del settore.
Il prossimo 19 dicembre avrà luogo a Bellinzona un incontro di trattativa cantonale su cui
vi terremo informati.
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Sindacato  Attualità
15 dicembre 2011 il Lavoro
Dipendenti dello stato, docenti e personale sociosanitario
Mantenuto il diritto
all’indennità di famiglia
E ora chiediamo al Governo di avviare
quanto prima delle vere trattative sulle
condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici!
L’
OCST è molto insoddisfatta dei
rapporti con in Governo in tema di
impiego pubblico. Grazie all’intervento della Commissione della gestione del Parlamento, che ha raccolto il parere negativo degli
impiegati e dei sindacati, si è scongiurata la soppressione del diritto all’indennità di economia
domestica per i dipendenti con figli a carico sino
ai dodici anni, proposta dal Consiglio di Stato.
Da anni chiediamo una trattativa globale sulla
politica del personale e sulle condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici e dei docenti, che
subiscono solo peggioramenti senza potere
discutere misure alternative.
Non è accettabile che si continui in questa
direzione e la decisione del Gran Consiglio,
pur pesando ulteriormente sulle finanze pubbliche non certo favorevoli, rafforza la richiesta
sindacale di poter avviare un esame congiunto
delle condizioni di lavoro dei dipendenti dello
Stato dove provvedimenti di razionalizzazione
possano essere compensati da miglioramenti
da tempo rivendicati.
Lunedì 12 dicembre sono state consegnate
4500 firme dei dipendenti pubblici e parapubblici ticinesi che si sono opposti alle misure di
risparmio e che sostengono la richiesta sindacale di un dialogo sociale e di una trattativa aperta
sulle richieste di miglioramento delle condizioni
di lavoro.
Assemblee
Il Governo non ignori i dipendenti pubblici!
L
o scorso 24 novembre si è svolta
l’Assemblea del sindacato OCST dei
dipendenti e pensionati dello Stato.
Nella sua relazione il presidente Enrico Pusterla ha insistito sulla totale mancanza di dialogo
con il Governo. Dopo il segnale di sostegno
della popolazione in occasione della votazioni sulla revisione della Lord e LStip dell’inizio dell’anno, il Governo ha presentato nelle
scorse settimane un nuovo progetto di legge,
elaborato senza consultare le associazioni del
personale o considerare le loro rivendicazioni.
«Il nuovo Governo non si è fatto promotore di
nessun dialogo e durante gli incontri lo spirito
era ben lungi dal presentare la benché minima
possibilità di trattativa. Ci si limitava a comunicare le decisioni ormai prese e nulla si è fatto
per concordare le modalità di vere trattative.
Un’impostazione lascia la sensazione a chi
rappresenta il personale di essere considerato
come un fastidio necessario».
Anche la situazione della Cassa pensioni dei
dipendenti dello Stato non è rosea: il Comitato
e la Commissione della Cassa hanno approvato
già nell’estate del 2010 un piano di risanamento, che però non è stato messo in atto. Con il
passare del tempo l’urgenza non fa che aggravarsi a scapito di dipendenti e pensionati.
Anche il presidente del Sindacato cristianosociale dei Funzionari di polizia, Andrea Wehrmueller, ha criticato i tagli del Governo e si è
detto, a nome di tutto il sindacato, pronto al
dialogo e ad una discussione costruttiva.
Dopo l’introduzione del nuovo regolamento
sui piani di carriera e sulle classi di stipendio
all’inizio del 2010, ha aggiunto, il sindacato
OCST dei Funzionari di polizia propone di se-
parare i gradi d’avanzamento dallo stipendio.
Si tratterebbe di un modo per gratificare finanziariamente chi lavora bene e con competenza, senza intaccare la struttura gerarchica.
L’introduzione del nuovo Codice di procedura
penale, tanto temuto, ha notevolmente aumentato il lavoro della polizia Giudiziaria, ha ricordato Wehrmueller; il sindacato chiede per questo
un giusto adeguamento salariale, da introdurre,
magari, con la diminuzione degli anni necessari
per ottenere un aumento di classe salariale.
L’attrattività della professione di agente di
polizia è visibilmente in calo. Prova ne è che
quest’anno già 28 agenti hanno lasciato il posto di lavoro. È necessario intervenire con più
creatività e maggior vigore nella campagna di
reclutamento delle nuove leve.
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Risoluzione dell’Assemblea
del sindacato OCST dei Dipendenti dello
Stato
L’Assemblea del Sindacato OCST dei dipendenti e pensionati dello Stato, che si è svolta
giovedì 24 novembre a S. Antonino, ha adottato
una risoluzione, condivisa anche dall’Assemblea dei Funzionari di polizia che si è svolta il
giorno seguente a Bellinzona, nella quale si
denuncia la mancanza di coinvolgimento dei
sindacati nella politica del personale.
Nella risoluzione vengono in particolare
criticate le decisioni, inserite nella prima
bozza del preventivo 2012, di sopprimere
l’indennità di economia domestica per i dipendenti con figli a carico sino ai 12 anni (Fr.
1’892,40) e l’agevolazione per i funzionari
di polizia relativa al pagamento del premio
infortuni non professionali. Criticato inoltre il
blocco del pagamento delle ore straordinarie
per determinate categorie.
«Sono misure ingiustificate con le quali il Governo dà cattivo esempio anche all’economia
privata, si legge nella risoluzione. L’abolizione dell’indennità di economia domestica è
infatti una misura assolutamente iniqua poiché va a colpire unicamente una categoria
di collaboratori, ossia i dipendenti coniugati
con figli di età inferiore ai 12 anni. È inoltre
una scelta sbagliata anche perché, nella
riconosciuta difficile situazione demografica,
l’autorità pubblica dovrebbe essere la prima
ad attuare politiche a sostegno delle famiglie
e della natalità».
L’Assemblea ha ribadito la ferma opposizione
a queste misure che peggiorano ulteriormente le condizioni salariali del personale
del Cantone e ha chiesto: «alla commissione
della Gestione e al Parlamento di sopprimere
tutte queste misure che, assieme ai tagli già
in precedenza effettuati, portano gli stipendi
nel settore pubblico ticinese, il cui potere
d’acquisto è in netta e costante regressione
negli ultimi 15 anni, a retrocedere agli ultimi
posti delle graduatorie nazionali;
al Consiglio di Stato
 di rinunciare a tutti i tagli sul personale
previsti nel preventivo 2012 ed avviare a
breve una reale e costruttiva discussione
sulle questioni relative al personale con le
organizzazioni che lo rappresentano alfine di
trovare soluzioni concordate;
 di pianificare il consolidamento di tutti i
collaboratori che da tempo sono sottoposti a
contratti precari e dei supplenti che svolgono
l’attività lavorativa con uno stipendio inferiore del 20 per cento rispetto ai colleghi.
Ora la questione è passata al Parlamento
cantonale. La Commissione della gestione
del Gran Consiglio ha raccolto le proteste dei
dipendenti pubblici e del sindacato modificando il preventivo dello Stato per il 2012 e
stralciando alcune misure di risparmio. Tra
queste in particolare la soppressione dell’indennità per economia domestica in favore di
dipendenti con figli fino a 12 anni di età.
Sindacato  Vendita
15 dicembre 2011 il Lavoro
Dipartimento delle finanze e dell’economia
Aperture straordinarie dei negozi
L
e prossime aperture straordinarie dei
negozi autorizzate dal Dipartimento
delle finanze e dell’economia nel periodo prenatalizio avranno luogo:
 domenica 18 dicembre, dalle ore 10.00 alle
ore 18.00
 sabato 24 dicembre, chiusura alle ore 17.00
 sabato 31 dicembre, chiusura alle ore 17.00
Ricordiamo le principali disposizioni della
Legge federale sul lavoro (LL) e della relativa
Ordinanza (OLL1), al cui rigoroso rispetto vengono richiamate le parti interessate:
 Consenso del lavoratore - art. 19 cpv. 5
L. Il datore di lavoro non può occupare il lavoratore la domenica senza il suo consenso. Per
l’occupazione durante le aperture delle domeniche 11 e 18 dicembre ogni lavoratore deve
dunque firmare il proprio consenso al lavoro
domenicale.
 Supplemento salariale - art. 19 cpv. 3
LL. Il lavoratore che viene occupato durante
le domeniche 11 e 18 dicembre ha diritto al
supplemento salariale del 50 per cento per le
ore prestate.
 Compensazione per lavoro domenicale
- art. 20 cpv. 2 LL – 21 cpv. 3, 5, 6 e 7 OLL1.
Durante l’occupazione alla domenica, se la durata del lavoro non supera le 5 ore il lavoratore
deve compensarle in tempo libero entro le 4
settimane seguenti. Se l’occupazione alla domenica supera le 5 ore, il lavoratore ha diritto
ad un giorno di riposo compensativo di 35 ore
consecutive (24 ore, più 11 ore consecutive di
riposo giornaliero), nella settimana precedente
o successiva il lavoro domenicale. Il giorno di
riposo compensativo per il lavoro domenicale
che supera le 5 ore deve essere accordato in
un giorno lavorativo. Non può quindi cadere
nel giorno in cui il lavoratore fruisce abitualmente del suo giorno di libero.
Quando il lavoratore è chiamato a prestare
lavoro domenicale, non può essere occupato
per più di 6 giorni consecutivi.
 Lavoro straordinario - art. 25 cpv. 1
OLL1. Alla domenica non si può svolgere lavoro straordinario. Pertanto, durante l’occupazione alla domenica, la durata settimanale
per singolo lavoratore non potrà superare la
durata massima settimanale prevista dalla LL
(45 o 50 ore).
 Riposo settimanale - art. 20 cpv. 1 LL
Il riposo settimanale deve cadere in domenica almeno una volta ogni due settimane.
 Occupazione di giovani – art. 31 LL
I giovani fino ai 18 anni compiuti non possono essere occupati durante le aperture straordinarie previste le prossime domeniche 11 e
18 dicembre.
Disti, contratto collettivo e orari di apertura dei negozi
Non gliel’avessimo spiegato...
I
n un’intervista a Enzo Lucibello apparsa
recentemente su un noto domenicale, il
presidente della Disti (organismo che rappresenta la grande distribuzione) si è dilettato a
spargere considerazioni scriteriate che sollecitano una seppur breve presa di posizione.
L’emerito presidente torna in particolare a
lasciare intendere che i sindacati avrebbero
interesse a introdurre un contratto collettivo
nella vendita non tanto per proteggere il personale ma perché, con i contributi di solidarietà versati dai lavoratori non sindacalizzati,
incamerebbero più di un milione all’anno.
Se non gliel’avessimo spiegato e rispiegato!
I contributi di solidarietà non sono destinati ai
sindacati ma vanno ad alimentare un fondo,
gestito pariteticamente da sindacati e commercianti, che serve per attuare scopi comuni in favore della categoria. La ripartizione del
provento tra le parti firmatarie del contratto è
esclusa. Non c’è peggior sordo di chi non vuole ascoltare e il nostro presidente dimostra di
appartenere a questa categoria.
Siccome le stupidaggini non camminano
sole, un’altra svirgolata riguarda l’attribuzione ai sindacati (chi ne avrebbe dubitato?)
della responsabilità per la rottura delle trattative sul contratto collettivo e sugli orari di
apertura dei negozi. Dimentica l’emerito presidente che è la forzatura padronale sull’orario di chiusura durante la settimana ad avere
comportato l’impossibilità di raggiungere
un’intesa.
Malgrado le esternazioni del presidente della Disti, la necessità di tutelare il personale
di vendita attraverso un contratto collettivo e
l’esigenza di regolare gli orari di apertura conciliando non solo gli interessi del personale e
dei datori di lavoro ma anche del piccolo commercio e della protuberante Disti rimangono
inalterate.
Qualcosa di incoraggiante sembra muoversi
nell’ambito dell’elaborazione del progetto di
legge sugli orari di apertura dei negozi.
C’è da auspicare che si possa essere risparmiati da uscite fuori luogo provenienti dai piani
alti della Disti poiché nuocerebbero visibilmente al già delicato percorso in atto. M.R.
5
IL PUNGOLO
Un presidente
col naso lungo
NANDO CERUSO
I
n un’intervista rilasciata gli scorsi giorni,
il presidente del Consiglio d’amministrazione del Casinò di Lugano ha dichiarato che tutti i mali della casa da gioco luganese sono conducibili al rapporto sbilanciato
dell’Euro sul franco svizzero, alla pressione fiscale e, non da ultimo, alle ingerenze sindacali
sulle questioni aziendali.
Niente di niente sulle sue inadempienze e sui
grossolani errori manageriali che hanno portato sull’orlo del tracollo il Casinò di Lugano, che
a livello di risultati d’esercizio è il fanalino di
coda tra tutte le altre case da gioco svizzere.
Non ha mancato, però, di aggiungere che la
disdetta del Contratto collettivo cantonale del
personale dei casinò è conducibile alle ingerenze sindacali che, tra l’altro, avrebbero addirittura fatto correre il rischio del ritiro della
licenza di gestione del Casinò, da parte della
Commissione federale.
E allora è bene che sulle deplorevoli vicende del Casinò di Lugano non vada sottaciuto
che lo scontro sindacale è stato determinato
dal mancato rispetto delle regole contrattuali
e di legge, dalla recrudescenza dei licenziamenti ingiustificati che hanno colpito il tessuto
lavorativo locale (per fare posto ad assunzioni
clientelari e di comodo di provenienza estera),
dal mancato rispetto della legge federale sul
fumo passivo, dal mancato rispetto di alcune
procedure imposte dalla legge federale sulle
case da gioco, per il controllo a distanza del
personale, tramite videocamere, vietato dalla
legge e per le mance dovute al personale (sui
tre milioni e settecentomila franchi di mance
incassate, tre milioni inseriti nei bilanci aziendali e solo settecentomila franchi distribuiti al
personale).
Quanto su evidenziato fa chiarezza sulle
dichiarazioni di un presidente confuso e dal
naso lungo a dismisura.
6
Sindacato  Attualità
Mikron Agno
AL VOLO DA LOCARNO
Colpo di scena all’assemblea!
A
nche alla Mikron Agno sono iniziate
le trattative salariali per il 2012. L’anno in corso è stato positivo e anche
sul prossimo il sole sembra splendere.
Alla richiesta di un adeguamento salariale
generale, la Direzione ha risposto con la proposta di un versamento una tantum a tutti i
collaboratori legato ai risultati aziendali.
La Commissione ha quindi indetto un’Assemblea del personale per sapere come procedere.
E durante l’assemblea...colpo di scena! In un
momento nel quale i lavoratori vengono tacciati di superficialità e accusati di pensare solo
al proprio interesse e non all’andamento generale dell’azienda; in un momento nel quale i
manager sembrano, come tanti eroi romantici,
doversi sacrificare per amore dei collaboratori,
mentre questi fanno di tutto per far affondare la
nave...ebbene! La realtà spazza via tutti i pregiudizi!
L’Assemblea ha chiesto all’unanimità che il
salario variabile che riceverebbero come gratifica per l’andamento positivo dell’azienda nel
prossimo anno venga interamente versato in
un fondo di solidarietà da utilizzare a beneficio
di chi, in futuro, potrebbe essere coinvolto in
una ristrutturazione.
Si tratta di un investimento senza precedenti
del personale nell’azienda. Ed ora i dipendenti
si aspettano un passo dalla direzione. Chiedono che anche la direzione di Mikron Agno
approvi l’iniziativa e l’azienda partecipi con un
contributo cospicuo.
Cosa succederà? È difficile dirlo, certo è che
questi sono i frutti di un clima di autentica e fertile solidarietà tra i dipendenti di Mikron Agno.
Clinica Luganese
Dieci giorni per i papà
L
a Clinica Luganese ha deciso, a
complemento di quanto previsto dal
contratto collettivo di lavoro, di introdurre a partire dal gennaio 2012 il diritto
ad un congedo paternità retribuito della durata di 10 giorni lavorativi per i collaboratori che diventano padri (nascita di un figlio o
adozione).
Questa decisione risponde alle esigenze poste dai valori religiosi e sociali su cui la Clinica
si fonda ed è stata chiaramente favorita dal carattere non profit della struttura.
La Direzione della Clinica dimostra in questo
modo la consapevolezza dell’importanza di un
momento come quello della nascita o dell’arrivo di un figlio e la constatazione che il congedo sin qui previsto non fosse sufficiente ed
adeguato per garantire la partecipazione della
figura paterna ad un momento determinante
della vita di una famiglia.
Tre Valli
Bilancio di un anno e premi ai fedelissimi
I
l 24 novembre si è tenuta al Ristorante Defanti a Lavorgo la tradizionale serata dei
giubilei per i soci che hanno festeggiato importanti traguardi di fedeltà sindacale. Ottimo co-
15 dicembre 2011 il Lavoro
ordinatore della serata è stato il Presidente del comitato OCST-RTV Stefano
Caserta. Il segretario regionale Giancarlo Nicoli ha riferito sull’attività sindacale
svolta nel corso di questo ultimo anno,
evidenziando l’assoluta importanza dei
CCL di cui si è celebrata la ricorrenza
dei 100 anni della loro nascita in Svizzera, proprio il 24 di novembre.
Inoltre sono stati premiati per la fedeltà all’OCST i soci che hanno compiuto i 25, 40, 50, 60 anni di adesione al sindacato.
Da ultimo è stata servita un’ottima cena, gradita da tutti i presenti.
„„
Arti grafiche - Rinnovo del contratto e Corsi di perfezionamento 2012
Si è svolta ad Olten in novembre la riunione
della commissione professionale nel ramo
delle arti grafiche.
La situazione economica difficile, è aggravata, specialmente nella Svizzera orientale
e nel cantone Zurigo, da fusioni e ristrutturazioni. Il dumping salariale, aggravato dalla
libera circolazione, è sempre forte nelle ditte
dove non vige il contratto collettivo.
In vista del rinnovo del Contratto collettivo,
tutte le sezioni sono chiamate a contribuire.
Per questo anche nella nostra regione sarà
convocata una conferenza professionale.
A giorni i nostri iscritti riceveranno il materiale
relativo ai corsi di perfezionamento. Questo
importante momento di formazione, da sempre fiore all’occhiello del settore, è finanziato
anche con il contributo dei lavoratori.
Invitiamo ad approfittare di questa opportunità. Info: Leonardo Matasci, responsabile
del settore, tel. 091 7513052.
„„
Dipendenti comunali di Locarno
La commissione del personale ed i sindacati
avevano sostenuto il progetto di aggregazione e avevano contribuito anche con l’organizzazione di una serata durante la quale
i dipendenti di tutti i comuni coinvolti sono
stati informati sulle conseguenze del progetto.
Come noto la votazione popolare ha dato
esito negativo ed il progetto di una grande
Locarno è tornato nel cassetto.
Dopo questi fatti, lo scorso 7 novembre la
commissione del personale ha incontrato i
rappresentanti sindacali. Durante l’incontro
sono anche state gettate le basi delle trattative salariali 2012.
Il 12 dicembre la commissione del personale ed i sindacati hanno incontrato il Municipio, nella sede provvisoria di Casorella, per
chiedere un adeguamento salariale anche
in considerazione del risanamento delle finanze comunali. Il Municipio ha chiesto un
periodo di riflessione per valutare le richieste
del personale. Attendiamo notizie, che speriamo buone. Il personale verrà informato.
„„
FART / NLM
Abbiamo incontrato separatamente i dipendenti NLM e gli autisti della Fart in merito a
problemi contingenti e in vista delle rivendicazione salariali per il 2012.
Per le trattative salariali, le rispettive direzioni hanno prospettato un incontro in gennaio,
in quell’occasione porteremo i suggerimenti
scaturiti negli incontri.
Un tema particolare ha interessato gli autisti delle FART e grazie all’incontro del 12
dicembre tra la commissione del personale,
i rappresentanti sindacali e la Direzione, si
sono poste le basi per la ricerca di soluzioni
ai problemi emersi nella riunione del 19 ottobre. In particolare si è fissato un termine, i
primi due mesi del 2012, in cui la direzione,
unitamente alla commisione del personale,
esaminerà tematiche puntuali per migliorare
la situazione delle maestranze.
Sindacato  Attualità
15 dicembre 2011 il Lavoro
Valora
Custodi con attestato federale
Luci e ombre sul rinnovo contrattuale
ALBERTO TREVISAN
S
i sono concluse le trattative tra Valora
e Syna per il rinnovo del CCL Valora,
che in Ticino riguarda oltre 50 Chioschi, 200 dipendenti (6000 in tutta la Svizzera).
Dal punto di vista contrattuale, occorre rimarcare le importanti novità che continuano a
fare del CCL Valora un buon esempio di contratto con moderne condizioni di lavoro:
 Oltre al salario minimo di 3.600 CHF verranno previsti i salari minimi in base alla formazione professionale
 Aumenti salariali annuali negoziati tra Syna
e Valora
 5 settimane di vacanze e 13.ma mensilità
per tutti.
 A chi lavora più del 60 per cento con retribuzione «a ore» Valora dovrà offrire un' occupazione fissa a retribuzione mensile.
 16 settimane di congedo maternità retri-
buito e 1 settimana di congedo paternità
 Fino a 3 giorni di congedo in caso di malattia dei figli
 Premi di anzianità a partire dal 5° anno di
servizio
 Incentivi alla formazione continua.
A fronte di queste buone condizioni contrattuali, permangono diverse ombre, su cui le
lavoratrici e i delegati Syna chiedevano di far
luce. Su alcune di queste è aperta una finestra
per ulteriori modifiche al contratto da apportare entro giugno 2012.
Persiste però la chiusura di Valora su un
punto a nostro avviso fondamentale: laddove
il chiosco verrà rilevato da un’agenzia, questa
avrà libertà di aderire o meno al CCL. Oltre
all’evidente rischio di svuotare nei fatti l’applicabilità del CCL, c’è una contraddizione
di fondo, bene espressa da una delegata del
Ticino all’assemblea nazionale di Syna: «Chi
prende i chioschi tramite un’agenzia non può
scegliere la merce da vendere ne come esporla, ma può decidere come pagare il personale».
Delle luci e ombre di questo rinnovo contrattuale ne discuteremo insieme alle dipendenti
il prossimo 18 gennaio, alla presenza di Carlo
Mathieu, responsabile di settore Syna.
I
l 2 dicembre a Lugano sono stati consegnati gli attestati ai nuovi Custodi d’immobile diplomati nella terza edizione del
corso biennale.
Complimenti a Walter Frigerio, Armend Alimani e Massimo Tarasconi, che hanno superato l’esame per l’ottenimento dell’Attestato
professionale federale (APF) di custode, svoltosi a Zurigo all’inizio di ottobre.
Sono aperte le iscrizioni per la quinta edizione del corso custode, che inizierà il 24 gennaio.
Info: Giuseppe Rauseo, responsabile CFP
OCST, tel. 091 9211551, o Francesca Iannella, coordinatrice del corso, tel. 078 6778119.
Servizi agevolati
Non perdetevi
la CISL Card
I
Frontalieri
Importante: ultimo avviso
per il «diritto di opzione»
Il diritto d'opzione rappresenta l'obbligo che hanno i lavoratori frontalieri di
scegliere se mantenere l'iscrizione al
Servizio Sanitario Italiano o se iscriversi ad una cassa malati svizzera.
M
ancano solo quindici giorni al termine ultimo, 31 dicembre 2011,
concesso ai ritardatari per l'esercizio di tale diritto. L'ufficio competente dell'Istituto delle Assicurazioni Sociali di Bellinzona
(IAS) ha accertato che circa la metà dei lavoratori frontalieri interessati non ha ancora
provveduto a ritornare il modulo ufficiale TI 1.
Tale modulo è stato trasmesso tramite lettera
raccomandata con ricevuta di ritorno in data
14 settembre 2011 a tutti questi lavoratori ritardatari.
In ragione del grande numero di casi tuttora
7
pendenti, si sollecitano tutte le persone che
ancora non hanno dato seguito alla richiesta di
provvedere al più presto a stretto giro di posta.
Rendiamo attenti che, se il lavoratore frontaliero non risponde alla lettera raccomandata
esercitando il diritto d'opzione per rimanere
assicurato nel paese di residenza, sarà assoggettato obbligatoriamente a una cassa malati
svizzera per la copertura delle cure medicosanitarie, con costi più elevati rispetto al sistema sanitario italiano.
Se entro il 31 dicembre 2011, (termine ultimo fissato dal Parlamento ticinese) i lavoratori
frontalieri interessati non risponderanno alla
raccomandata, a loro non sarà più possibile
esercitare il diritto d'opzione e, come detto,
verranno obbligatoriamente assicurati, compresi i familiari a carico, ad una cassa malati
svizzera.
n questi giorni gli uffici Frontalieri della CISL di Varese e di Como
hanno inviato agli iscritti OCST/
CISL che hanno fornito il Codice Fiscale,
la tessera plastificata «CISL-CARD» che
sostituisce quella provvisoria inviata nel
2011.
Come già annunciato la tessera CISLCARD permette all'iscritto di entrare nel
circuito «Noi CISL» per usufruire di servizi agevolati in materia di previdenza,
assistenza, fisco e vertenze; di agevolazioni e sconti offerti dalle convenzioni
CISL in campo bancario, assicurativo,
energetico e alimentare e di condizioni
vantaggiose all'interno del circuito «Noi
CISL», attivo dal marzo 2011 negli esercizi e punti vendita su tutto il territorio
nazionale.
Ricordiamo agli iscritti che riceveranno la nuova tessera CISL CARD che per
renderla disponibile è necessario attivarla
presso una delle strutture CISL del territorio Varese e Como.
Coloro che non hanno ricevuto questa
tessera, dovranno comunicare urgentemente il loro Codice Fiscale agli uffici
CISL dei territori di Varese e di Como o
presso le sedi OCST in Svizzera. In questo caso l’invio delle tessere sarà effettuato nell'anno 2012.
8
Sindacato  Formazione
Interrogazione Parlamentare
Tirare in accordi
Dopo HarmoS la scuola dell’infanzia
inizierà ancora a tre anni?
CLAUDIO FRANSCELLA E COFIRMATARI
L’
accordo intercantonale sull’armonizzazione della scuola obbligatoria (HarmoS) prevede l’obbligo di
scolarità a partire dai 4 anni.
È doveroso ricordare che il progetto svizzero- nato soprattutto per esigenze dei cantoni
confederati- penalizza la realtà ticinese che
aveva come fiore all’occhiello, unico in Svizzera, l’inizio della scuola dell’infanzia a tre anni
compiuti.
In effetti negli ultimi anni la regolamentazione
in vigore ha voluto che ci fosse l’obbligo per
i Comuni di favorire tale scolarità, anche se
non sempre le realtà territoriali presentavano
le condizioni desiderate.
Ora però, con l’obbligo di scolarità dai 4 anni
compiuti entro il 31 luglio (con deroga al 30
settembre), la questione si fa più complicata
per questa fascia d’età: se per gli iscritti di
tre anni (anche quelli che compiono i 4 anni
(dal 30 settembre al 31 dicembre) non ci sono
possibilità di accettazione nelle sezioni, dove
saranno «collocati» questi bambini? E nei comuni dove potranno essere accettati questi
Fondazione
Mons. Luigi
Del-Pietro
...riscopriamo
la nostra storia
15 dicembre 2011 il Lavoro
bambini di 3 anni (in quanto vi sono dei posti
liberi) come verranno gestite queste classi in
cui convivranno alunni con statuto di obbligatorietà e gli altri con lo statuto di facoltatività?
Dobbiamo ricordare che la struttura che precede questa età è legata agli asili nido, di competenza del DSS, che accolgono bambini dai
0 ai 3 anni e che hanno organizzazione, tempi, costi e formazione del personale diversi da
quelle previste dalla Legge della scuola.
Per questi motivi, in virtù della facoltà che la
legge ci concede, chiediamo al Consiglio di
Stato:
1) È stato valutato questo aspetto istituzionale?
2) Di fronte alle eccedenze, i bambini tra i
3 e i 4 anni non accolti dove verranno collocati? Passeranno temporaneamente negli
asili nido?
3) Il DECS e il DSS si sono curvati su questa eventualità?
4) Nel caso di accettazione dei bambini di
tre anni nelle scuole dell’infanzia cantonali, come verranno gestiti questi allievi con
«statuto facoltativo»?
4) Sono state valutate le eventuali conseguenze sul piano psicopedagogico?
Tutti coloro che avessero materiale documentario vario e foto interessanti sulla vita
del sindacato possono segnalarlo a:
Prof. Alberto Gandolla
OCST
Via Balestra 19
6900 Lugano
In questo modo sarà possibile ampliare
la documentazione esistente sulla vita del
sindacato.
Educazione speciale
e libertà di scelta
della famiglia
RENATO RICCIARDI
H
a prevalso un saggio approccio sussidiario nella soluzione
trovata per superare il contrasto emerso nel cammino di approvazione in Gran Consiglio della nuova legge
sulla pedagogia speciale.
L’OCST nella consultazione del 2006
sull’accordo intercantonale aveva difeso
il diritto della famiglia alla libera scelta
della scuola speciale, definendo tale diritto «un patrimonio partecipativo essenziale nel nostro Cantone».
Il diritto della famiglia di poter decidere il tipo di scolarizzazione e scegliere
quale scuola speciale far frequentare a
un proprio figlio, è stato confermato dal
Gran Consiglio in seconda lettura dopo
un primo dibattito che aveva opposto
sostenitori e avversari del diritto di scelta
della famiglia.
Bene hanno fatto i Consiglieri di Stato
Bertoli e Beltraminelli a favorire un accordo che valorizzasse concretamente il
coinvolgimento della famiglia nelle decisioni che riguardano le prestazioni di pedagogia speciale (i competenti uffici dipartimentali peraltro già collaborano con
la famiglia nella procedura decisionale).
Il primato della famiglia nella scelta delle misure di educazione speciale, così
com’è stato confermato dal Parlamento,
è vantaggioso per tutti: per lo Stato che
sostiene in modo sussidiario la persona
e la famiglia e per la famiglia stessa che
può far valere le dimensioni di libertà e
di solidarietà di cui è il primo soggetto
responsabile della comunità sociale.
Questo risultato positivo dovrebbe offrire lo spunto all’«altra metà» del Governo per avviare finalmente un dialogo sociale che permetta di raggiungere
quelle intese così spesso invocate prima
e durante il dibattito sul preventivo dello
Stato.
Sindacato  Docenti
15 dicembre 2011 il Lavoro
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Ricambio generazionale nelle scuole ticinesi
Per un’abilitazione all’insegnamento veramente attrattiva
Per maggiori informazioni: http://docenti.ocst.com
RENATO RICCIARDI
L
a Svizzera è minacciata dalla penuria di insegnanti. Lo sta dicendo da
qualche anno il nostro sindacato dei
docenti. È però in buona compagnia. L’Associazione degli insegnanti svizzeri (LCH) ha in
più occasioni messo il dito nella piaga: «La penuria colpisce in modo particolare le classi più
difficili da gestire, gli adolescenti della scuola
media e le materie scientifiche. E il fatto che un
numero sempre minore di maschi scelga questa professione non fa che aggravare la situazione». Anche l’autorevole Centro svizzero di
coordinamento della ricerca educativa (CSRE)
non esita a esprimere giudizi inequivocabili nel
suo «Rapporto sul sistema educativo svizzero
2010» . La Svizzera – si legge nel Rapporto –
è il solo Paese dell’OCSE che forma gli insegnanti in soli tre anni, invece dei quattro degli
altri Stati. I docenti svizzeri trascorrono molte
più ore di fronte alla classe rispetto ai colleghi
degli altri Paesi europei. La CSRE documenta inoltre come il numero di insegnanti di età
superiore ai 50 anni continua ad aumentare
ovunque nella Confederazione. Il Ticino detiene il record e supera il 40 per cento. La LCH,
da parte sua, ammonisce che per assicurare
il ricambio generazionale occorre migliorare le
condizioni di lavoro: «I salari per esempio, non
sono più concorrenziali per quei giovani che
fanno delle scelte seguendo anche criteri economici». Zurigo ha adottato misure urgenti per
favorire l’assunzione di nuovi insegnanti. Altri
cantoni stanno facendo lo stesso. E in Ticino?
L’OCST Docenti ha fatto dell’attrattiva della
professione insegnante un suo cavallo di battaglia nel confronto con il Governo e il Decs. Da
In un’intervista apparsa sul Giornale del Popolo
del 7 dicembre 2011, il presidente Gianluca
D’Ettorre ha spiegato la posizione del sindacato
OCST-Docenti sulle nuove norme previste dal
progetto della CDPE.
Preso atto della situazione, come reagite?
Riteniamo che ci debba essere la possibilità di operare con una gradualità maggiore rispetto a quanto
proposto dalla CDPE. Ad esempio si potrebbe aprire
a candidati che avessero per lo meno una maturità
professionale. Accettando invece acriticamente
quanto proposto dalla CDPE si potrebbero avere
candidati con una formazione addirittura inferiore a
quella di un elettricista (4 anni) e pari, ad esempio,
a quella di un gommista (3 anni, appunto). Dal
punto di vista della competenza accademica e
disciplinare, sarebbe di sicuro un impoverimento
importantissimo. A preoccuparci maggiormente è il
fatto che al di là della revisione delle condizioni di
ammissione alla formazione, ci sia un ripensamento
generale della figura del docente. In filigrana passa
insomma l’idea di una professione docente priva
parecchi anni il nostro sindacato denuncia la rinuncia a investire nella scuola, il peggioramento
delle condizioni di lavoro dei docenti e la penalizzazione in particolare, dei giovani insegnanti.
L’OCST chiede da tempo che sia possibile
frequentare la formazione di abilitazione svolgendo un’attività di insegnamento a tempo
parziale. Ribadendo che «questa richiesta si
basa sull’importanza di coniugare l’apprendimento delle nozioni psicopedagogiche con
l’inizio dell’attività pratica di insegnamento» e
persegue anche lo scopo «di rendere più attrattivo l’accesso alla professione (lavoro stipendiato sin dall’inizio)» .
I sindacati ne hanno discusso in maggio durante un incontro con il nuovo direttore del
Decs, Manuele Bertoli. Al termine di quell’incontro era stato annunciato che su pressione
di alcuni cantoni svizzeri e di Zurigo in particolare, la Conferenza dei direttori della pubblica
educazione (CDPE) avrebbe messo in consultazione un progetto di modifica dei regolamenti sull’abilitazione per rispondere al bisogno
accresciuto di insegnanti. Fiduciosi abbiamo
atteso il mese di settembre.
La delusione è stata grande nel prendere atto
che le proposte della CDPE avevano sì quale
obiettivo la flessibilizzazione dei percorsi per formarsi come docenti e per abilitarsi e permettere
di riconvertire alla professione persone occupate
in altre attività, ma in nessun modo prevedevano
un effettivo sostegno ai giovani con formazione
accademica che decidono di fare il docente.
Le proposte si rivolgono principalmente alle
persone formate in un’altra professione, con
almeno trent’anni di età e con diversi anni di
esperienza professionale che potrebbero riconvertirsi alla professione dell’insegnamento.
di una sua specificità, possibile sbocco di una qualunque riconversione da altre professioni. E questo
sarebbe grave perché significherebbe affermare
che la formazione docente non abbia in sé una sua
identità, ma che possa venire annacquata, prendendo professionisti da altri ambiti senza alcuna logica
discriminazione.
Che differenza c’è tra formazione «par emploi»
e «en emploi»?
Quella «par emploi» sembrerebbe comportare
solo periodi di stage presso le scuole, con ogni
probabilità senza retribuzione. Per formazione «en
emploi» s’intende invece avere un incarico d’insegnamento già dal primo anno, con l’accompagnamento di un formatore. Il Dipartimento formazione
e apprendimento (DFA) prevede già una formazione concentrata in due o tre giorni e che permetta
collateralmente di condurre un’attività lavorativa, però – paradossalmente – non dev’essere
l’insegnamento. Noi quindi chiediamo al DECS di
usufruire degli spazi di manovra esistenti per far
sì che sin dal primo anno i docenti in formazione
La CDPE prevede tre generi di interventi:
1. Una durata più breve della formazione tenendo conto delle competenze acquisite attraverso vie cosiddette informali (la CDPE fa alcuni esempi di competenze acquisite nei campi
dell’animazione dei giovani o di corsi di lingua,
ponendo quale condizione che siano «pertinenti alla professione insegnante»).
2. L’ammissione alla formazione su dossier
personale per i candidati che non dispongono
dei titoli di accesso formali, quali la maturità.
3. Piani di studio che combinano formazione e attività di insegnamento («formation par
l’emploi»). Secondo la proposta della CDPE
queste persone potranno, al più presto dopo il
primo anno a tempo pieno, svolgere un’attività
di insegnamento a tempo parziale.
Nella sua risposta l’OCST-Docenti osserva
che le proposte della CDPE non rispondono
alla richiesta prioritaria di reintrodurre la formazione «en emploi» stabilendo sin dall’inizio
della formazione pedagogico-didattica che il
docente possa lavorare nella scuola con un incarico d’insegnamento a tempo parziale.
Il sindacato OCST continua a ritenere che
l’attrattiva della professione docente non
passa da un abbassamento dei titoli per
insegnare, ma dall’offerta di un’abilitazione
sostenibile e interessante per i giovani, che
consenta da subito un’attività retribuita di
insegnamento quale titolare, seppur a tempo parziale e accompagnata.
Solo in questo modo si eviterà di penalizzare i giovani ticinesi con formazione di alto
profilo consentendo l’accesso alla professione ai giovani che hanno scelto di insegnare frequentando una formazione disciplinare di livello universitario.
possano insegnare. Anche perché questo non
ostacola affatto, ma anzi sostiene la formazione
offerta dal DFA.
Scartate invece l’eventualità di una formazione
«par emploi» come proposto dalla CDPE?
L’aspetto che ci pare gravemente iniquo è che la
CDPE prevede la FPE solo per i docenti in entrata
dal settore professionale. Verrebbero insomma
agevolati i riconvertiti da altri ambiti professionali,
mentre i detentori di una maturità liceale o addirittura di un bachelor o di un master dovrebbero
seguire la trafila regolare. Noi invece continuiamo
a sostenere la FEE per tutti e a maggior ragione
per i possessori dei titoli finora necessari.
E se invece passassero tutte le misure proposte dalla CDPE?
Se la CDPE dovesse approvare in maniera integrale tutte le misure che ha proposto, penso che
il Canton Ticino dovrebbe porsi la domanda se
aderire o meno in modo totale alla CDPE su questa
e su altre questioni.
10
Sindacato  Attualità
15 dicembre 2011 il Lavoro
Settore comunicazione
Sezioni transfair TI
Aperitivo di Natale
Bilancio di fine anno
NADIA GHISOLFI
G iovedì 8 dicembre si è tenuta a Berna
l’assemblea ordinaria.
Di seguito un breve riassunto dei temi
più importanti all’ordine del giorno.
Nuovo contratto collettivo di lavoro
I primi incontri per discutere del nuovo contratto collettivo di lavoro si sono tenuti a fine
ottobre. Il prossimo è previsto il 19 e 20 dicembre.
È previsto di concludere le trattative entro
giugno 2012 e mettere in vigore il nuovo CCL
nel gennaio del 2013. Il nuovo CCL dovrebbe
prevede anche un nuovo modello di partecipazione più attivo da parte della commissione
del personale. Il nostro sindacato è dell’opinione che con l’entrata in vigore del nuovo
CCL dovrebbe essere operativa anche una
nuova commissione del personale; chiederà
quindi delle elezioni anticipate.
Trattative salariali
ITS aveva contestato l’accordo raggiunto tra
Sindacati e Swisscom in merito alle trattative
salariali 2011/2012.
Anziché adire al tribunale arbitrale Swisscom e i Sindacati sono riusciti a trovare un
accordo che andasse bene anche a ITS (vedi
recente comunicato stampa). Questo nuovo accordo ha però rivisto il precedente. Si
è mantenuto quanto già deciso ed applicato
per il 2011 (+2,6 per cento) portando invece
ad un aumento dell’1,2 per cento (0,8 per
cento generale; 0.4 per cento individuale) per
il 2012, garantito però anche per il 2013. Per
ITS invece vi sarà come per Swisscom un aumento del 2,6 per cento nel 2011, parte del
quale è già stato applicato (0,5 generale, 0,5
per cento individuale) e parte del quale verrà
invece applicato nel 2012 (0,4 per cento generale, 1,2 per cento individuale).
Nel 2013 è invece previsto un aumento generale dello 0,8 per cento.
Ristrutturazioni 2012
Le ristrutturazioni presentate dovrebbero
ricalcare l’ordine di grandezza di quelle applicate nel 2011. I settori toccati sono RES,
CBU, NIT, SME e ITS.
ITS è il settore che soffre maggiormente di queste ristrutturazioni. Per attenuare
le ricadute di queste misure sono previsti
dei modelli di pensionamento anticipato, lo
sfruttamento della fluttuazione naturale del
personale, un monitoraggio attivo dei costi
e del personale esterno, un’analisi per individuare eventuali nuovi posti di lavoro e l’applicazione del piano sociale.
Cablex
Si sta discutendo una soluzione temporanea
fino a fine 2012 in quanto la convenzione d’affiliazione al CCL Swisscom scade alla fine del
2011.
L’obiettivo è quello di negoziare un nuovo
CCL Cablex che vada però a coprire l’intero
settore (CCL di categoria) in modo da evitare
casi di dumping salariale e permettere a Cablex di restare concorrenziale sul mercato.
Personale federale
C
Nomina nuovo rappresentante Comitato
del Settore Comunicazione
Ivan Sargenti è stato nominato nuovo
rappresentante
del
comitato centrale del
settore comunicazione. A lui va quindi un
ringraziamento ed un
augurio per il nuovo
ruolo ed il lavoro che
lo attende.
Assemblee Comunicazione 2012
Si terranno lunedì 18 giugno 2012 e lunedì 3
dicembre 2012.
Transfair
Riduzione del credito:
Consiglio nazionale irresponsabile
ome negli anni passati, il Parlamento
sta attuando una politica di austerità
sul credito per il personale dell’Amministrazione federale. Senza un motivo plausibile ancora una volta si è deciso di risparmiare in nome dell’ideologia e a spese delle
collaboratrici e dei collaboratori dell’Amministrazione senza tener conto delle perdite.
Lo stesso Parlamento che anno per anno intende ridurre il credito destinato al personale
con una quantità infinita d’interventi e richieste
e con la creazione continua di nuovi compiti determina un aumento del carico di lavoro
in seno all’Amministrazione federale. Questo
comportamento sconsiderato è la dimostrazione di un’irresponsabilità preoccupante da
parte del Consiglio nazionale.
Siete invitati all’aperitivo natalizio
delle sezioni ticinesi di transfair (Posta/Logistica, Comunicazione, Trasporti pubblici ed Amministrazione
pubblica), organizzato in collaborazione con la collega di transfair Ombretta Aleman.
L’aperitivo si terrà
Mercoledì 21 dicembre,
dalle ore 18:00,
presso il capannone allestito
sulla Piazza del Sole di Bellinzona
Per questioni organizzative, una vostra conferma è gradita.
Per transfair un
comportamento del genere,
caratterizzato
da un’ideologia
professata dai
partiti borghesi che mette a repentaglio senza
motivo l’elevata qualità dell’Amministrazione a
spese del servizio pubblico, è del tutto incomprensibile e inaccettabile.
Soprattutto in tempi di crisi, questo ripetuto
attacco da parte del Parlamento sulla colonna
portante dell’economia svizzera dà un segnale
pericoloso, mettendo a rischio la piazza economia elvetica. Una cosa è certa: una politica
responsabile e sostenibile dovrebbe presentarsi in modo diverso.
Trattative salariali per il 2012
I
nformiamo tutti gli associati che transfair, la direzione di TILO e i sindacati
SEV e VSLF hanno raggiunto un accordo sulle trattative salariali 2012.
Malgrado un rincaro praticamente nullo ci si
è accordati sulle seguenti misure:

incremento generalizzato del 0.4 per
cento (con conseguente adattamento della
scala salariale);
 premio a tutti i collaboratori di franchi
400.-;
 a tutti i collaboratori che hanno superato l’esame periodico, che consente loro di
continuare a prestare servizio nell’azienda
con le conoscenze aggiornate, un premio di
franchi 250.-.
15 dicembre 2011 il Lavoro
Sindacato  Attualità
11
Approfondimenti
Il sindacato, un indispensabile elemento della vita sociale
MARKUS KRIENKE
Q
uanto affermato nella Laborem
exercens al paragrafo 20, e cioè che
lo scopo del sindacato è la «difesa
degli interessi essenziali dei lavoratori in tutti
i settori», può apparire ai nostri occhi un po’
scontato.
Il sindacato, allora, non è altro che una lobby,
un gruppo di interessi? A ben vedere, è proprio tale fraintendimento che Giovanni Paolo
II vuole evitare quando specifica che si tratta
di «interessi essenziali». A differenza degli «interessi personali» o «individuali», che un lavoratore pretende esclusivamente per se stesso
e contro gli altri, cioè in questo caso contro
i datori di lavoro, gli «interessi essenziali» gli
spettano in quanto persona.
L’idea fondamentale degli «interessi essenziali» è quindi che non costituiscono una pretesa egoistica del lavoratore ma che con essi
egli richiede qualcosa che il datore di lavoro gli
deve per ragioni di giustizia. Ciò che può sembrare una differenza sottile di formulazione o
persino una sofisticheria, in realtà si evidenzia
come un radicale cambiamento del punto di
vista: il lavoratore non chiede un atto di beneficenza né deve «lottare» per ciò che gli è
dovuto, ma la sua dignità consiste nell’essere
riconosciuto come persona sul posto di lavoro.
Solo tra datore di lavoro e lavoratore si costituisce un rapporto di giustizia: infatti l’enciclica
parla dei «giusti diritti» che devono essere definiti per il lavoratore.
In questa dimensione, il sindacato non è
solo un’associazione per difendere interessi o
combattere per vantaggi sociali, ma mira ad
una dimensione molto più fondamentale, ossia
che nella struttura del lavoro deve realizzarsi il
valore della persona. Infatti, secondo la bella
definizione di Antonio Rosmini, la persona è il
«diritto umano sussistente» – e se si tratta di
concretizzare nella struttura del lavoro i «giusti
diritti» ossia gli «interessi essenziali», ciò significa allora che deve essere rispettata e realizzata la persona.
A ben vedere, in questo modo Giovanni Paolo II richiede al sindacato ciò che è il compito della società in quanto tale: riconoscere la
persona nei suoi diritti fondamentali. Il fine più
proprio del sindacato è costruire nel suo ambito una parte del senso della «società», ossia la
solidarietà tra le persone nella prospettiva del
bene comune.
Non si comprende allora la dimensione etica del sindacato quando si restringe la sua
missione alla lotta per interessi particolari e
quindi quando si interpreta la sua solidarietà
come una «solidarietà esclusiva» che si rivolge
«contro» i datori di lavoro o determinate classi
sociali. Così questa «solidarietà esclusiva» non
sarebbe altro che un «egoismo di gruppo o di
classe». Anzi, proprio nella sua funzione sociale, il primo compito del sindacato deve essere
di evitare un tale egoismo, percependosi come
parte importante di quella solidarietà più grande e universale che è quella della società.
Questo apre il sindacato ad una nuova dimensione di esperienza sociale che si realizza
nell’assumersi la responsabilità nella società e
per la società: secondo la prima dimensione, il
sindacato non deve mirare alla lotta o all’abuso dello sciopero ma alla «giustizia sociale»,
mentre la seconda dimensione lo obbliga ad
impegnarsi anche attivamente per la società,
soprattutto nel campo di formazione, istruzione ed educazione, come sottolinea l’enciclica.
In queste due dimensioni, il sindacato dà il
proprio contributo etico alla realizzazione di
quegli «interessi essenziali» o «giusti diritti»
che non sono nient’altro che l’espressione della dignità della persona da realizzare in tutti gli
ambiti della vita sociale.
In questo senso, ci pare emblematico quanto
espresso dall’esponente di Solidarność Mazowiecki, quando scopre il sindacato come
germe vivo per la costruzione della società:
«L’esperienza è che dei valori cristiani generalmente accettati sostengono nell’uomo qualcosa di indistruttibile e la coscienza di questa
indistruttibilità diventa una coscienza collettiva
che prima o poi si fa strada nella storia: la consapevolezza che la libertà e la realizzazione
della società sono due fattori e valori indissolubili e in quanto tali formano nuove strade e
tracciano nuovi cammini nella storia».
Benessere
Lo yoga per raggiungere la conoscenza di sé in armonia
MANUELA BALANZIN
A
lla ricerca del benessere interiore e
non solo, spesso si sente proporre
la pratica dello yoga senza tuttavia
ottenere grandi spiegazioni su cosa veramente sia. Ecco quindi in breve un piccolo sunto:
con il termine sanscrito yoga le religioni di origine indiana si riferiscono alla meditazione e
all’ascesi, ovvero alla spiritualità. In Occidente, quando si parla di yoga, ci si riferisce principalmente alla pratica delle tecniche per la
meditazione e la respirazione. Chi lo conosce
e segue da anni sa che diverse sono le tipologie di esercizi che è possibile svolgere. Ma
per saperne di più abbiamo incontrato Caterina Fioravera presso il suo centro Yoga Dakini
aperto 11 anni fa a Lugano. Ci ha raccontato
con entusiasmo e sensibilità le motivazioni che
l’hanno portata a praticare e insegnare quella
che ormai è diventata una filosofia di vita. Da
ragazza, avendo una natura irrequieta e vivace, cercava una risposta alle sue numerose
domande che, alla fine, attraverso l’aiuto della
sorella insegnante di yoga a Berlino, l’hanno
portata a sua volta all’insegnamento. La sorella è stata la sua iniziale ispiratrice ed oggi,
dopo avere costantemente approfondito negli
anni la sua conoscenza e la sua esperienza nel
campo, propone corsi nel suo centro che ha
sede a Lugano in via Motta 7. La sua formazione non si esaurisce mai. È un mondo che oltre
a dare tante risposte richiede molta costanza
e dedizione. Suona strano forse pensare che la
ricerca dell’armonia porti in realtà alla pratica
dell’ordine e della disciplina. Tuttavia, se come
me incontrerete Caterina, potrete cogliere oltre che la sua umanità, la sua positività e vi
verrà magari voglia di seguire dei corsi nel suo
centro.
Propone corsi su misura sia per privati come
anche per aziende ricordando che il benessere crea un circolo virtuoso che inevitabilmente
si riflette anche nel lavoro. Recentemente ha
anche aperto una sede a Locarno, in via Cittadella 21.
Organizza anche seminari di alcuni giorni:
Gennaio 2012
Fine settimana benessere in Austria
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terme, sauna, bagno turco e yoga! 
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12
15 dicembre 2011 il Lavoro
i
d
i
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t
n
r
u
g
Ta
au
Incollare su un cartoncino e ritagliare le forme
bianche seguendo la linea nera.
Costruire la lanterna incollando la linguetta E
al settore con l’angioletto azzurro.
Ritagliare anche le stelle sul tetto e le linguette.
Color
Inserire al centro una candela protetta da un
barattolo di vetro
A
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15 dicembre 2011 il Lavoro
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Attualità
15 dicembre 2011 il Lavoro
Spunti di riflessione
Laici, cioè cristiani
si apre alla speranza, ad una speranza affidabile, per cui vale la pena di affrontare la fatica
BENEDETTO XVI
M
i sembra particolarmente importante aver voluto affrontare
quest'anno, nell'Assemblea Plenaria, il tema di Dio: «La questione di Dio oggi».
Non dovremmo mai stancarci di riproporre tale
domanda, di "ricominciare da Dio", per ridare all'uomo la totalità delle sue dimensioni, la
sua piena dignità. Infatti, una mentalità che è
andata diffondendosi nel nostro tempo, rinunciando a ogni riferimento al trascendente, si è
dimostrata incapace di comprendere e preservare l'umano. La diffusione di questa mentalità
ha generato la crisi che viviamo oggi, che è crisi di significato e di valori, prima che crisi economica e sociale. L'uomo che cerca di esistere soltanto positivisticamente, nel calcolabile
e nel misurabile, alla fine rimane soffocato. In
questo quadro, la questione di Dio è, in un certo senso, «la questione delle questioni». Essa
ci riporta alle domande di fondo dell'uomo, alle
aspirazioni di verità, di felicità e di libertà insite
nel suo cuore, che cercano una realizzazione.
L'uomo che risveglia in sé la domanda su Dio
del cammino nel presente (cfr. Spe salvi, 1).
Ma come risvegliare la domanda di Dio, perché sia la questione fondamentale? Cari amici,
se,è vero che «all'inizio dell'essere cristiano
non c'è una decisione etica o una grande idea,
bensì l'incontro con un avvenimento, con una
Persona» (Deus caritas est, 1), la domanda su
Dio è risvegliata dall'incontro con chi ha il dono
della fede, con chi ha un rapporto vitale con il
Signore. Dio viene conosciuto attraverso uomini e donne che lo conoscono: la strada verso di Lui passa, in modo concreto, attraverso
chi l'ha incontrato. Qui il vostro ruolo di fedeli
laici è particolarmente importante. { ... }Siete
chiamati a offrire una testimonianza trasparente della rilevanza della questione di Dio in ogni
campo del pensare e dell'agire. Nella famiglia,
nel lavoro, come nella politica e nell'economia,
l'uomo contemporaneo ha bisogno di vedere
con i propri occhi e di toccare con mano come
con Dio o senza Dio tutto cambia.
Ma la sfida di una mentalità chiusa al trascendente obbliga anche gli stessi cristiani a
tornare in modo più deciso alla centralità di
Dio. A volte ci si è adoperati perché la presenza dei cristiani nel sociale, nella politica o
nell'economia risultasse più incisiva, e forse
non ci si è altrettanto preoccupati della solidità
della loro fede, quasi fosse un dato acquisito
una volta per tutte. In realtà i cristiani non abitano un pianeta lontano, immune dalle «malattie » del mondo, ma condividono i turbamenti,
il disorientamento e le difficoltà del loro tempo. Perciò non meno urgente è riproporre la
questione di Dio anche nello stesso tessuto
ecclesiale. Quante volte, nonostante il definirsi cristiani, Dio di fatto non è il punto di riferimento centrale nel modo di pensare e di agire,
nelle scelte fondamentali della vita. La prima
risposta alla grande sfida del nostro tempo sta
allora nella profonda conversione del nostro
cuore, perché il Battesimo che ci ha resi luce
del mondo e sale della terra possa veramente
trasformarci.
Brani dal Discorso alla Plenaria
del Pontificio Consiglio per i Laici
(Città del Vaticano, 25 novembre 2011)
Per difendere i tuoi diritti aderisci all'OCST!
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Mettiamo a vostra disposizione le nostre
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garantirvi ottimi servizi in diversi campi:
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scelta della soluzione assicurativa più adeguata
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assicurazione. I professionisti del sindacato sono a
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Sostegno alla terza età e agli invalidi
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pagamenti giornalieri agli assicurati.
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dell'OCST offre assistenza gratuita nei diversi ambiti
delle pratiche amministrative e legali inerenti la
condizione delle persone anziane, combatte contro
la loro emarginazione, creando occasioni di socializzazione per distogliere dalla solitudine.
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Attualità
15 dicembre 2011 il Lavoro
15
Val Cavargna
Presepe vivente il 24, 26 e 27 dicembre
R
itorna anche quest’anno l’appuntamento col Presepe della Val Cavargna o meglio col Presepe di Sora.
Sora, una piccola frazione di S. Bartolomeo
V.C. in provincia di Como, per secoli ha ricoperto un ruolo molto importante essendo passaggio obbligato per chi voleva recarsi in Val
Cavargna. Poi dopo il 1952 con la costruzione
della carrozzabile sull’altro lato della montagna, ha perso la sua importanza, ma ha preservata la sua originale architettura.
Le case sono rimaste come le hanno lasciate
i proprietari: costruite verso la seconda metà
del 1800 con i muri esterni in pietra locale, una
accanto all’altra, a due o tre piani collegati da
scale di legno, le pareti delle camere di rami di
nocciolo intrecciati tra loro e rivestiti di malta
povera, tenuti insieme dall’intonaco di calce
bianca, o a volte colorata. Coppi e tegole vecchissimi ricoprono i tetti che anno dopo anno
si rovinano sempre più e diventa difficile progettare una ristrutturazione dell’intera frazione.
In questo nucleo col Presepe Vivente si rivivono storie ed emozioni di mestieri dimenticati, storie di emigranti che con tristezza e nostalgia hanno dovuto abbandonare compagne
di una vita intera.
Nostalgia di camini e fuochi accesi, di lavori
che favorivano la crescita personale perché in-
tagliare o intrecciare il legno, costruire zoccoli
o scavare scodelle oltre che una necessità era
sicuramente fonte di grandi soddisfazioni.
Tutto il Presepe è portatore di questi segni, di
questi sentimenti: segni che ci ricordano la nostra storia e il nostro cammino di promozione e
liberazione della dignità umana nel rispetto di
tutto ciò che sta intorno a noi: animali, natura,
cose. Questo è quanto il Presepe di Sora vuole
rappresentare: un’alleanza tra un Creatore e le
sue creature che continuamente si rinnova e le
guida verso traguardi nuovi e sconosciuti.
Il presepe è diviso in due parti: la sera della
vigilia verso le 23.30 da Sora parte la fiaccolata che accompagna la statua del Bambin Gesù
che verrà deposta nel presepe della chiesa
parrocchiale, dove nella gioia della mensa eucaristica si celebra la Messa di Natale.
Il pomeriggio di S. Stefano e il pomeriggio del
27 dicembre, sono dedicati allo scambio degli
auguri e all’incontro delle persone e per chi lo
desidera un pomeriggio didattico e di assaggi.
Tre giorni di apertura al pubblico ognuno con
caratteristiche diverse ed ogni anno con qualche piccola novità.
Quest’anno i Madonnari di Bergamo con i
loro disegni ci aiuteranno a rallegrare questa
festa così difficile da cogliere nel suo significato profondo: la festa della serenità, della fidu-
cia, della speranza, della gioia che ogni nuova
vita porta con sé ma soprattutto quella libertà
che Gesù, con la sua nascita qui sulla terra ci
ha regalato.
Un grazie particolare al pubblico che ogni
anno non delude le aspettative degli organizzatori, ai numerosi volontari per il loro prezioso
ed insostituibile aiuto, agli abitanti di Sora che
ogni anno accettano di rinunciare per più di un
mese alla loro tranquillità per permettere a tante altre persone di attingerne e portarla come
ricordo della gioia del Natale.
A tutti arrivederci a Sora il 24, 26 e 27
dicembre.
Natività
...E prostratisi l’adorarono (Matt. 2.11)
ANTONIO SANNA
Q
uesta volta mi viene di scrivere dei
Re Magi che certamente hanno
popolato anche la vostra fantasia
di fanciulli. Personaggi un pò misteriosi che
si facevano comparire nel presepio a tempo
opportuno e dei quali si attendeva l’arrivo con
doni, anche per noi.
Nessuno allora aveva mai visto i cammelli se
non attraverso illustrazioni ed il fatto che potessero «passare» da noi, nella notte che precedeva l’Epifania, accendeva l’immaginazione
facendoceli apparire enormi, bardati di nappe,
di drappi variopinti e cavalcati da figure imponenti, riccamente vestite.
Ma chi erano veramente i Re Magi?
Le uniche notizie le apprendiamo dall’evangelista Matteo, ma sono scarne. Si limita a dirci che venivano dall’Oriente e che, dopo aver
sostato a Gerusalemme ed incontrato Re Erode, giungono a Betlemme seguendo una stella
che li aveva guidati lungo tutto il cammino. Lì
trovano il Bambino al quale offrono, prostrati in
adorazione, oro, incenso e mirra. Quindi tornano, per altra strada, al loro paese.
Dai doni presentati sappiamo che erano tre.
Potevano essere sacerdoti o principi potenti
della Persia e dell’Arabia, ma anche Re o capi
tribù, comunque conoscitori d’astronomia. Da
sempre ne conosciamo i nomi: Gaspare, giovane ragazzo; Melchiorre, un vecchio austero;
Baldassarre, un moro trentenne.
Per saperne di più bisogna rifarsi ai vangeli
apocrifi, pur rendendoci conto di quanto possano essere credibili, essendo testi di falsa
attribuzione. Ci dicono che come discendenti
dei figli di Noè rappresentavano le razze umane. Il vangelo armeno dell’infanzia li riconosce
figli di un imperatore quindi fratelli: Melchiorre
che regnava sui persiani, Baldassarre sugli indiani, Gaspare sugli arabi.
Lo storico Erodoto asserisce che i Magi appartenevano ad una delle sei tribù della Media,
importanti a Corte come sacerdoti, indovini,
filosofi e astrologi. Come tali non potevano
che ritenere legata ad un avvenimento straordinario la comparsa di una nuova stella, nata
dalla congiunzione fra Giove e Saturno. E che
venissero dalla Persia lo accenna anche Marco Polo nel suo «Milione», indicando la città di
Saba come il luogo da dove partirono i Magi.
A questo punto viene da chiedersi che fine
hanno fatto i nostri Re. Sembra che, convertitisi, morirono da martiri e furono sepolti in luoghi
diversi fra India e Persia. Di certo una cronaca
del IV sec. registra che le loro reliquie furono
portate a Milano da S.Eustorgio nella omoni-
ma chiesa, al suo ritorno da Costantinopoli. Da
qui il Barbarossa, dopo l’assedio e la resa della
città, le trafugò portandole a Colonia, dove si
venerano in duomo, raccolte in preziosa teca.
Qualcuno si è inventato un quarto Re che si
sarebbe perso per strada attratto dalle novità
incontrate cammin facendo. Mi vien da pensare ad un sinonimo del nostro tempo, di noi
che ci facciamo attrarre da luci scintillanti ma
maliziose, che abbagliano tanto da non farci
distinguere la vera Luce. Quella che ha guidato
i Re Magi della nostra infanzia, con i loro doni,
decisi a trovare Colui che avrebbe mutato il
corso della Storia. Potrebbe essere un invito a
rimetterci in cammino verso la Luce vera, quella che ha richiamato umili e potenti, ciascuno
con un’offerta secondo la propria condizione,
mossi da un’unica forza: l’amore.
16
15 dicembre 2011 il Lavoro
Editoriale
Decisione indegna
Vita dell’Associazione
Il cambiamento dal 2013
CLAUDIO FRANSCELLA*
GIACOMO FALCONI*
L
a notizia che tre dei maggiori
gruppi assicurativi del Paese
stanno per proporre un aumento delle casse malati per gli anziani, ha dell’incredibile.
È vero che i premi in Svizzera, in
generale, sono particolarmente alti
e che il principio di solidarietà, visto
l’andamento demografico in corso,
deve essere rivisto.
Il tema però non può essere liquidato con un semplice aumento dei premi a discapito unicamente della fascia
d’età più debole e delicata. Gli anziani
di oggi, che hanno tangibilmente contribuito a costruire la solidarietà fra le
classi, pagando- quand’erano professionalmente attivi, ma pure oraregolarmente i premi di cassa malati
e finanziando il sistema sanitario attraverso il pagamento delle imposte,
non meritano un trattamento così penalizzante.
GenerazionPiù respinge quindi con
forza questa superficiale e improvvisata proposta e invita gli addetti ai
lavori ad approfondire al meglio tutti
gli scenari e la loro sostenibilità, coinvolgendo tutte le parti in gioco e non
solo gli anziani.
Affaire à suivre!
*segretario cantonale GenerazionePiù
Auguri
di un sereno
Natale
e di un
Nuovo Anno
ricco di cose
belle!
Comitato e direttivo di
GenerazionePiù
A
livello cantonale saremo
confrontati con sostanziali
cambiamenti in ambito finanziario. Ciò avverrà fra due anni, nel
2013, ma ritengo sia corretto informare i soci già da ora.
Il Dipartimento della sanità e della
socialità, in applicazione della legge
Sanitaria, ha presentato il progetto di
riorganizzazione dei centri diurni. Gli
studi effettuati, così scrive: «…hanno
evidenziato una carenza di strutture
intermedie che favoriscano la permanenza a domicilio…».
A queste strutture intermedie, definite centri diurni (CD) cantonali, sono
state attribuite le seguenti tipologie:
CD ricreativi (tipo 1) l’attuale nostra
attività
CD socio assistenziali (tipo 2) per
persone che necessitano assistenza
continua
CD terapeutici (tipo 3) si occupano di
terapia e riabilitazione.
L’ufficio degli anziani e delle cure a
domicilio ha proposto di tramutare
l’attuale centro diurno ricreativo della
nostra sezione del Luganese, in centro socio assistenziale (tipo 2). Indipendentemente dalla decisione, che
spetta all’OCST, per GenerazionePiù
una cosa è certa: a partire dall’anno
2013 entrerà in vigore il nuovo sistema di finanziamento che favorirà i
centri di tipo 2 e 3.
Per inciso, diciamo che si tratta di
un rafforzamento della politica sociale, che sposta lo sforzo verso quella
categoria di persone più bisognose
di sostegno.
Le attività ricreative, scrive il Dipartimento, saranno finanziate mediante
la presentazione di progetti mirati.
Ciò significa una drastica riduzione
degli attuali sussidi, che riceveremo
fino all’anno 2012 compreso.
Ora, lo scenario si presenta così.
L’attività di GenerazionePiù viene
mantenuta. Lo ha deciso il Consiglio
esecutivo dell’OCST, con il quale la
Direttiva ha già discusso i punti fon-
damentali.
Con il segretario
cantonale,
stiamo
esaminando i problemi economici con lo scopo di riequilibrare i conti, lasciando invariata, nella
peggiore delle ipotesi arrotondata, la
quota sociale.
Ci riusciremo? La Direttiva lavorerà
comunque per questo scopo. I Comitati sezionali sono invitati, da subito,
a considerare la necessità di rendere
la loro sezione finanziariamente autosufficiente. Il contributo cantonale alle
sezioni potrebbe essere una vittima
delle possibili misure per il riequilibrio
dei conti.
In questo contesto siamo propensi a
proporre un contributo volontario (già
sperimentato in una sezione).
L’intenzione è d’introdurre, accanto
alla quota sociale cantonale, un contributo volontario sostenitore a favore
della propria sezione.
Un contributo libero, non obbligatorio, che ogni socio può versare, come
può non versare, ognuno secondo le
proprie possibilità e considerazioni,
una partecipazione volontaria, destinata alla sezione di appartenenza, e
che sarà oggetto della massima discrezione.
Un sistema che, se accettato dal Comitato cantonale, diventerà definitivo.
Per l’anno 2012 l’introduzione è facoltativa alle singole sezioni.
In conclusione. La nostra attività
continuerà, nonostante la forte riduzione dei sussidi cantonali.
Lo stesso Dipartimento nel progetto
di riorganizzazione scrive: «...siamo
consapevoli dell’importanza della figura del volontariato, il progetto non vuole in alcun modo limitarne il ruolo…».
Affrontiamo questo compito considerandolo un’opportunità per migliorare la nostra organizzazione, uno stimolo per la ricerca di nuovi mezzi.
Importante è non perdere di vista i
nostri obiettivi:
-dare senso al tempo
-testimoniare la nostra identità.
Presidente cantonale
17
15 dicembre 2011 il Lavoro
L’opinione
Anziani attivi e partecipi per una vera società
ROSEMARIE PORTA MARICELLI
I
n Ticino esistono moltissime
strutture per anziani, sia private,
sia pubbliche. Nei secoli scorsi
sorsero le prime case di accoglienza, ad opera di parrocchie o di ordini
religiosi. In seguito, anche lo Stato fu
chiamato ad operare in questo campo, collaborando con le strutture esistenti o creandone di nuove.
Nel secolo scorso, poi, gli anziani
diventarono attivi e si riunirono in associazioni di categoria. Era forse un
modo per continuare una vita «sociale», dopo aver lasciato la vita lavorativa e anche un rimedio al crescente
anonimato degli agglomerati urbani.
Ci rendiamo conto che gli anziani
sono sempre più «giovani». Le opportunità offerte dalla ricerca medica,
farmaceutica, intellettuale, massmediatica e quant’altro contribuiscono
a ridurre le distanze. Noi anziani non
ci rendiamo però conto che, con il
passaggio a «meritata quiescenza»,
cambiamo posizione nella società: è
come se scivolassimo su un gradino
più basso… Inizia una
specie di «apartheid».
E nei discorsi entrano
vocaboli che, involontariamente, ci feriscono. Noi anziani
abbiamo bisogno di un sogno: vorremmo una società che, dopo le istanze dei giovani e delle donne, prenda
finalmente atto anche di noi, che abbiamo collaborato all’edificazione di
questa società di libertà e di benessere. Una società davvero inclusiva,
dove anche noi possiamo continuare
a sentirci cittadini attivi e apprezzati.
L’augurio dell’Assistente
La gioia vera è desiderare il Signore
DON ANGELO MOIOLI
R
ivolgendo a tutti l’augurio di
Buon Natale non posso scordare che ogni augurio, quando è profondamente umano e cristiano, diventa sempre un auspicio, una
esortazione.
Questa esortazione vorrei che fosse
diretta ed esplicita. Innanzitutto è necessario rendersi conto della profonda
realtà del Natale: non sia solo nostalgia di momenti della vita passata, nè la
gioia dell’amicizia nel presente, in comunione familiare. Si tratta, invece, di
prendere coscienza e consapevolezza
che Dio ha mandato suo Figlio, nato a
Betlemme per essere nostro Salvatore,
il Signore che chiama ad uno stile di
vita coerente con quello che Egli stesso ha fatto.
La risposta a questa chiamata
all’amore di Dio che è Padre, Figlio e
Spirito Santo, deve essere una ripresa
di coraggio, di entusiasmo nella vita
cristiana. E quando diciamo vita intendiamo tutta la nostra esistenza che non
è staticità, ma moto, crescita, attività
interiore, apertura all’amore di Dio.
Voglio esortare perché si mediti, si rifletta di più, in occasione delle festività
per capire la realtà del Natale.
Anche le attività caritative, le opere di
misericordia e di solidarietà promosse
singolarmente, in famiglia, in gruppo o
in comunità, siano intensificate: solo
allora la gioia del Natale, sarà piena,
vera e duratura. Non posso nemmeno scordare di esortare alla preghiera comunitaria e liturgica, alla Messa,
soprattutto. Ma sottolineerei in modo
particolare quella preghiera fatta di desiderio di stare col Signore.
Parlando agli adolescenti, in questo
tempo, rivolgo loro spesso questa domanda provocatoria: «Volete essere
felici?». La risposta è sempre un deciso
«certamente». È allora che spiego che
essere felici non significa smarrirsi nella
indifferenza e nel divertimento vago. La
volontà di essere felici, nella vita come
a Natale, ritengo debba portarci solo
su questa via: il contatto col Signore
e l’implorazione della sua grazia. Solo
l’incontro con Cristo è motivo di gioia
per se stessi e per gli altri: la preghiera
consiste nell’essere col Signore e nel
sentirsi contenti di seguirlo, anche se il
suo progetto è impegnativo.
Il mio augurio non può essere, dunque, che questo: possiamo scoprire
nel Natale il mistero di Dio che si fa
uomo e il perché; lasciarvi affascinare
dal come Cristo ha vissuto la sua vita:
per poterlo veramente imitare e desiderare.
Io prego per voi. Anche voi pregate
per me. Buon Natale!
Agenda
Locarno
Sabato 14 gennaio, ore 12 al Ristorante dell’Albergo «LA PALMA» di Muralto, pranzo di inizio anno, costo tutto
compreso fr. 58, non soci fr. 68. Iscrizioni: entro mercoledì 11 gennaio, tel. 091
7513052. Ricordiamo che gli uffici OCST
rimarranno chiusi dal 27.12 al 1.1.2012).
Lugano
Martedì 20 dicembre, Cinema Iride,
Piazzetta S. Rocco, Lugano. Ore 14.30
proiezione film dal sapore natalizio, ore
16.30 panettonata presso il tea room
Steib (Quartiere Maghetti) e scambio
auguri. Iscrizioni: tel. 091 9102021.
Tre Valli
Napoli e Costiera Amalfitana con il
treno Freccia Rossa, dal 18 al 21 aprile.
Visite: Napoli, Pompei, Santuario della Beata Vergine del Rosario, Sorrento,
Costiera Amalfitana, Positano, Amalfi
e Ravello. Costo a persona in camera
doppia: Fr. 1.090. La gita è aperta a tutte le sezioni. Iscrizioni «al più presto»
tel. 091 8730120 OCST Biasca.
Carlo Antonio Bertólo (non
Bortolo come erroneamente
indicato sullo scorso numero) vincitore del 1° premio al
tredicesimo concorso di poesia indetto dall’Anteas (Cisl-Varese). Ci scusiamo con
l’interessato e con i lettori.
18
15 dicembre 2011 il Lavoro
Soggiorni 2011
Piena soddisfazione
estivo all’Isola d’Elba e
altro ancora.
Arrivederci quindi al
2012.
CORINA FRANCHI*
C
on l’ultimo soggiorno di Abano appena terminato, si è
conclusa la stagione 2011
dei soggiorni cantonali.
La commissione può ritenersi soddisfatta per il buon numero di partecipanti e per l’ottima riuscita di tutti i
soggiorni in programma.
Abano e Jesolo sono state le proposte che hanno riscosso maggior successo di partecipazione, ma pure le
altre mete proposte (Sicilia, Portroz,
Camperio) sono state gradite e hanno
avuto una buona partecipazione.
Un grazie di cuore al nostro instancabile segretario Claudio Franscella per il
grande impegno che mette nell’organizzare e seguire lo svolgimento di tutti
i soggiorni e pure a tutti i Soci per la
partecipazione e per la fiducia che ci
dimostrate.
Fra poco verrà pubblicato il programma dei soggiorni 2012 che prevede
nuove mete, ad esempio, una gita in
Normandia e Bretagna, un soggiorno
Sezione del Luganese
S
i sono tenuti il 24 novembre, alla presenza di una
cinquantina di soci, il tradizionale pranzo intergenerazionale
Nonni-Nipotini e l’annuale assemblea
sezionale.
Dopo la S. Messa celebrata dal nostro assistente spirituale Don Angelo
Moioli, a mezzogiorno ci si è riuniti nel
Salone Cosmo di Massagno per consumare il pranzo, magistralmente preparato dai cuochi della Casa Anziani
Girasole. A noi si sono unite una prima
ed una seconda delle scuole elementari di Massagno, che si sono prodotte
in due canti, ben coordinati dall’animatrice della Casa Anziani Villa S. Maria di
Savosa signora Kim Boldini.
Alle 14.30 il Presidente Flavio Ercolani ha dato inizio ai lavori assembleari; dopo aver ricordato la prematura
scomparsa di Pietro Vignutelli, presidente dal 2000 al 2004 della sezione dell’allora AAPI-OCST e di Renata Bernasconi membro di comitato,
sempre molto attiva e presente a tutte
le manifestazioni, ha ricordato le molteplici attività della sezione di Lugano,
Auguri
Tanti auguri al presidente cantonale Giacomo
Falconi che l’11 dicembre, in splendida forma
e attorniato dai suoi cari, ha brillantemente
festeggiato i 75 anni.
Il Comitato e i segretariati cantonali.
Santo Natale
Incontri intergenerazionali,
il successo continua
FABRIZIO TAMI
*presidente Commissione soggiorni
ponendo in particolare l’accento sulla
conferenza dedicata all’Ente Regionale di Sviluppo del 24 marzo 2011.
In seguito hanno preso la parola il
Presidente Giacomo Falconi e il segretario cantonale Claudio Franscella, il quale, dopo esseri soffermato su
due particolari eventi che caratterizzano la sezione di Lugano, il pranzo
nonni nipotini- evento ponte fra diverse generazioni - e le conferenze a
tema, anch’esse punto d’incontro fra
anziani e giovani, ha proseguito citando gli oltre cento appuntamenti che
caratterizzano l’attività delle 5 sezioni
cantonali.
Un ringraziamento di vero cuore al
Municipio di Massagno, alla Polizia
Comunale Lugano Nord, alla Casa
Anziani Girasole, a Erminio Brignoni, a
Quinto Cavicchioli ed Enrico Freschi,
instancabili ed insostituibili collaboratori nell’organizzazione delle tombole,
a tutti coloro che hanno collaborato
alla riuscita della manifestazione.
Prossimi appuntamenti, sezionali:
il Pranzo Pre-Natalizio presso l’Hotel Seegarten di Castagnola e la cine-proiezione e panettonata del 20
dicembre.
Si avvicina il Santo Natale: la festa della
gioia, della pace, dell’amore.
I negozi sono già illuminati abbondantemente, i regali più o meno cari e preziosi
rifulgono sotto queste luci.
I bambini stanno preparando la letterina
per Gesù Bambino e nel loro intimo sperano che il loro desiderio sia esaudito.
Mi guardo intorno e vedo nel mondo
tanti bambini: bianchi, neri, di tutte le
etnie, piccoli ed indifesi; bambini che
soffrono e a me piange il cuore perché
non posso fare niente per loro. Sì io li
porto tutti nel cuore, ma questo non
basta. Nei loro occhi vedo la tristezza, la
fame, la sete, la guerra e il desiderio di
pace… Nei più grandicelli leggo il desiderio di vendetta verso quelli che hanno
tanto, mentre loro non hanno niente.
Se noi, nel nostro piccolo, fossimo
capaci di unire le nostre energie, forse
potremmo, con alcuni sacrifici, riuscire
a cambiare qualche cosa. Se ognuno
di noi pensasse ad «un fratello», mezzo
mondo penserebbe all’altro mezzo
mondo. Ci pensate??? Tutti potremmo
essere felici in quantità e qualità uguale.
Per questo è nato Gesù! Purtroppo tanti
potenti l’hanno dimenticato! Chissà che
il potere, almeno a Natale, non diventi
amore.
Auguro a tutti, piccoli e grandi, poveri e
ricchi, miseri e potenti, sani a malati, un
Santo e Buon Natale abbracciando con
tutto il cuore tutto il mondo.
Gabriella Bollinger
15 dicembre 2011 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale - Pagine a cura di Julia Konstantinidis
19
Edilizia
Condizioni migliori per il rinnovo del CNM o caos sociale?
Il settore edile da qualche anno a questa
parte presenta una situazione economica alquanto positiva. Ciononostante le
negoziazioni tra i partner sociali SSIC
(Società Svizzera degli Impresari Costruttori) e i sindacati Syna e Unia per
il rinnovo del contratto collettivo di lavoro al 1° gennaio 2011 già l’anno scorso hanno avuto esito negativo. Anche
quest’anno le trattative per un rinnovo
del CNM a decorrere dal 1° gennaio 2012
non hanno portato nessun risultato.
ERIC FAVRE*
P
er riportare le parti contraenti al tavolo delle negoziazioni e porre fine
a un dialogo fumoso, i lavoratori del
settore edile hanno abbandonato i loro posti di lavoro e il 25 novembre e 2 dicembre
scorsi sono scesi in piazza per manifestare
il loro disappunto nelle grandi città del Paese. Migliaia di persone hanno rivendicato un
nuovo CNM che offra più protezione sociale
e salariale. In occasione della Conferenza del
settore edile tenutasi il 19 novembre scorso
a Olten, i lavoratori avevano incaricato i responsabili di battersi per condizioni migliori
nel quadro del rinnovo del CNM.
Le organizzazioni che fanno parte di Travail.
Suisse hanno lanciato un manifesto all’indirizzo di tutti i datori di lavoro e delle aziende
in Svizzera affinché continuino a percorrere
la strada del partenariato sociale al fine di
garantire la pace sociale e la stabilità economica nel nostro Paese. Le celebrazioni congiunte dei partner sociali per il centenario del
contratto collettivo di lavoro sono appena terminate. In questo contesto sembrerebbe incomprensibile e irresponsabile che un settore
della nostra economia, sano come lo è l’edilizia, si privi di un CCL. Tenendo conto della
libera circolazione dei lavoratori in Europa, il
Contratto nazionale deve tutelare e consolidare le disposizioni per far fronte al dumping
salariale e sociale.
Sì al prolungamento condizionato del CNM
I delegati del sindacato Syna, riunitisi il 19
novembre scorso a Olten, si dichiarano d’accordo con il prolungamento del contratto collettivo, ma soltanto alle seguenti condizioni:
• concessione di un aumento mensile di circa
cento franchi nel 2012;
• rinuncia alla modifica del campo d’applicazione; gli autisti delle imprese di costruzione
devono essere sottoposti al CNM come stabilito dal tribunale federale;
• adozione di misure appropriate per limitare
i danni causati dal subappalto, nonché dal lavoro a cottimo e a tempo determinato.
Si ritorna al tavolo dei negoziati in dicembre
I delegati del settore edile del sindacato Syna sono
soprattutto determinati a
rinnovare qualitativamente il
CNM.
In caso di fallimento delle
trattative, saranno prese in
considerazione misure più
severe.
*segretario centrale
7000 lavoratori hanno
abbandonato più di 1000
cantieri per scendere in
piazza
I
l 25 novembre scorso, 7000 lavoratori
del settore edile hanno aderito ai cortei di protesta in diverse città svizzere, quali Ginevra, Losanna, Berna e Zurigo.
Le manifestazioni sono poi proseguite a
Bellinzona dove gli operai hanno fatto sentire ad alta voce il proprio malcontento.
Un lavoratore su tredici del settore ha partecipato alle azioni.
Accogliamo con piacere la determinazione dimostrata da tutti i manifestanti che
hanno deciso di abbandonare i loro cantieri
sparsi in tutto il Paese per aderire alle manifestazioni in favore di un nuovo CNM con
condizioni migliori.
Il 25 novembre scorso, 7000 lavoratori del
settore edile hanno aderito ai cortei di protesta in diverse città svizzere, qui a Zurigo.
Foto : Peter Schmidt
20
Sindacato Interprofessionale - Pagine a cura di Julia Konstantinidis
15 dicembre 2011 il Lavoro
Valora
Rinnovato il contratto collettivo di lavoro
Valora, il più grande gestore di chioschi
della Svizzera, e il sindacato Syna sono
giunti ad un’intesa sulla revisione per il
2012 dell’attuale contratto collettivo di
lavoro (CCL). Anche in futuro oltre 6000
impiegate e impiegati Valora beneficeranno di condizioni d’impiego adeguate.
CARLO MATHIEU*
I
l contratto collettivo di lavoro (CCL) tra
Valora e Syna in vigore dal 2009 prevede
salari minimi tra i 3.600 e i 4.000 franchi,
almeno cinque settimane di ferie all’anno e il
pagamento della tredicesima mensilità. Ora
il contratto viene esteso anche alle agenzie e
alle imprese Valora in franchising, che potranno aderire spontaneamente al CCL. Il nuovo
contratto prevede altresì di offrire un impiego
con contratto mensile al personale impiegato
a ore con un grado d’occupazione superiore al
60 per cento. Il nuovo CCL si propone anche
di favorire un miglior rispetto delle pause legali
e della durata del lavoro.
Nel 2012 e nel 2013 verrà progressivamen-
te introdotta una regolamentazione semplificata degli anni di servizio, che prevede un
compenso di 500 franchi già dal quinto anno
d’impiego. Valora e Syna sono inoltre giunte
a un accordo che prevede l’anno prossimo la
negoziazione di altre condizioni d’impiego – ad
esempio un adeguamento della regolamentazione sui salari minimi o un miglioramento di
quella relativa al congedo di maternità. Il nuovo CCL entrerà in vigore il 1° gennaio 2012 e lo
rimarrà fino a fine 2015.
I principali accordi
• Salari minimi tra 3600 e 4000 franchi secondo la formazione professionale
• 13.ma mensilità per tutti
• Almeno 5 settimane di vacanze l’anno per
tutti e 6 settimane dal 50° anno d’età
• Contrattazioni salariali annue tra Valora e
Syna
• Offerta di un contratto mensile al personale
impiegato a ore con un grado d’occupazione
superiore al 60 per cento
• 16 settimane di congedo di maternità, 1
settimana di congedo di paternità
• In caso di malattia dei propri figli, fino a 3
giorni pagati per caso di malattia
• 3 giorni lavorativi rimunerati per collaboratore e all’anno per la formazione professionale
• Regolamentazione semplificata degli anni
di servizio, che dal 2013 prevede un compenso di 500 franchi per 5 anni di servizio
• Protezione da molestie e mobbing, promozione dello sviluppo professionale e tutela
della salute
• Il personale delle agenzie e delle imprese
Valora in franchising potrà aderire al CCL.
*Segretario centrale Commercio al dettaglio
Inserzioni
LA MIGLIOR PREVENZIONE
CONTRO LA FAME.
Con un impiego efficiente dell’
acqua, Helvetas contribuisce
a riempire le dispense nelle regioni
siccitose. Aiutate anche voi.
Donate 10 franchi con un SMS:
Acqua 10 al 488. Grazie.
15 dicembre 2011 il Lavoro
Sindacato Interprofessionale - Pagine a cura di Rogério Sampaio
21
Construção
Manifestação de trabalhadores
ROGÉRIO SAMPAIO
N
o dia 25 de Novembro os trabalhadores da construção de Zurique e
Suíça francesa manifestaram nos
locais de trabalho e pelas ruas, exigindo a renovação do contrato nacional de trabalho da
categoria.
Enquanto em Zurique a paralisação de diversos estaleiros de obra decorreu á partir do
meio dia,em Geneve Lousanne e outras regiões da Suíça francesa a paralisação foi total e decorreu durante todo o dia.No dia 2 de
Dezembro os trabalhadores da Suíça italiana
paralisarão todo o dia.
As revindicações dos sindicatos são as seguinte.
 Melhor protecção contra o despedimento
 CHF 100 para todos
 Ajuste de trabalhar em más condições
meteorológicas e ameaças à saúde
 Salário integral durante a doença, acidente e faltas causadas por mau tempo
 Redução de trabalho temporário e por empreitada.
Depois de 9 meses de negociações e há dois
meses do termo do contrato, os representantes das negociações por parte da associação
patronal, interromperam as negociações com
o argumento de que não tinham consultado os
seus associados sobre os pontos acordados.
Será que 9 meses não forma suficiente para
essa consulta?
Para os sindicatos, não passa de uma manobra para poderem permitir a saída dos condutores que trabalham para a construção sair
do contrato nacional de trabalho, perdendo
diversas regalias entre as quais a reforma aos
60 anos. Esta verdade não foi dita a imprensa
pela entidade patronal. Acusam os sindicatos
de não terem aceite a proposta do aumento de
salário e da prorrogação das negociações por
um período de 6 meses.
Os sindicatos estão de acordo com esta proposta de prorrogação desde que sejam salvaguardados os seguintes pontos.
Um aumento de salário aceitável e preservação do objectivo já existente.
Em Zurique os trabalhadores juntaram-se no
estaleiro de Glattbrugg/Wallisellen, almoçaram juntos e depois marcaram até a estação
de Wallisellen. O comboio trouxe-os até a
estão principal de Zurique e daí marcharam
pelo centro da cidade até a sede da associação patronal. Aí um camião carregado de
neve foi depositado a entrada da sede da entidade patronal, como protesto pelo não acordo
para a renovação do contrato.
Em Genéve os trabalhadores de pois do
plenário dirigiram-se a ponte de Mont Blanc,
onde almoçaram.
Naturalmente que esta tomada de posição
dos sindicatos Syna e Unia foi necessária.
Em Zurique muitas empresas ameaçaram
os trabalhadores com despedimentos caso
participasse, mesmo assim houve trabalhadores que não tiveram medo e participaram.
É claro que se todos participarem a empresa
não pode despedir todos, por isso deixo um
apelo aos que temem pelos postos de trabalho e para os que também pensam que os sindicatos não fazem nada, mas que aproveitam
dos benefícios, para que participem porque a
união faz a força.
O contrato colectivo é a vossa segurança e
garantia de salário e condições de trabalho
justos.
Parifond
Têm nova regra á partir do próximo ano
Informação importante para os trabalhadores da construção sobre o FUNDO PARIFOND
E
stimado /a/ colega, Como trabalhador
da construção, é descontado mensalmente no seu salário uma contribuição
de 0,7% para o fundo Parifond.
Como sócio do sindicato SYNA, têm direito ao
reembolso de uma parte dessa contribuição no
fim de cada ano. Esse valor será reembolsado
ao sindicato, que o desconta na tua quota sindical. Assim sendo, só paga à diferença, entre o
valor recebido do Parifond e o valor real da tua
quota sindical.
Quem não é sócio não beneficia dessa contribuição.
Agora faz muita atenção! Importante
No final deste ano, ás regras do reembolso
do Parifond mudam. Só quem receber esse
formulário do Parifond e enviar para o seu sindicato, pode beneficiar do reembolso ou seja
deduzir na quota sindical.
Somente quando recebemos esses fundos
Parifond de você, é possível um reembolso ou á
transferência nas suas contribuições sindicais.
Na folha de pagamento do mês de Dezembro
de 2011 ou Janeiro de 2012 a tua entidade patronal vai colocar esse formulário juntamente
com a folha de salário.
«Formulário para Reembolso de contribuições
Parifond»
É muito importante que você envie imediatamente este formulário para o nosso Secretariado regional ou entregá-lo directamente. Junto
enviamos uma amostra deste documento Parifond, para que lhe possas reconhecer quando
ele vier juntamente com tua folha de salário
Não deite dinheiro fora, presta atenção neste
formulário. Porque, somente quando você nos
enviar ou trazer, podemos reduz o valor na sua
quota sindical. Sem ele, não há reembolso.
É melhor manter esta carta e a amostra, guardada em casa, num local bem visível. Assim,
com certeza não esqueces.
Novamente, devolver o formulário de reembolso das contribuições Parifond-construção, sem
falta, ao secretariado Syna.
Se você tiver alguma dúvida, não hesite em
contactar-nos. Nós estamos a tua disposição
para te aconselhar e ajudar.
Saudações cordiais.
SYNA teu Secretariado Regional
Boas festas
M
ais um ano está chegando ao fim,
com ele todas as amarguras e
alegrias vividas. Como nos anos
anteriores, tentamos informar a todos os
sócios leitores e simpatizantes do il Lavoro o
melhor que pudemos.
Aproveito este último número para deixar
a todos vós os votos de Feliz Natal e Bom
Ano.
Rogério Sampaio
22
Info  Balcani
15 dicembre 2011 il Lavoro
Pagina a cura di Slavko Bojanic
BiH ponovo na ispitu
Docek Nove 2012. u Restoranu «Golosone»
Zloupotreba slobode kretanja: Vizna
liberalizacija za BiH ponovo na ispitu
24SI - Vizna liberalizacija jedna je od
rijetkih pozitivnih stvari koje je Bosna
i Hercegovina uspjela dobiti u Briselu.
Međutim, sve što je lijepo, na primjeru
BiH, kratko traje. Ova priča ulazi u fazu
kada bi zvanični Brisel mogao da preispita vizne olakšice za bh. građane.
U
pozorenja su tu da se krše, kazali bi
svi oni državljani iz BiH koji, zloupotrebom viznih olakšica, navodni bolji
život traže u Belgiji, Njemačkoj, Luksemburgu i
Švedskoj. To su, uvjetno rečeno, top destinacije u ovom trenutku.
Vizna liberalizacija i zlouptreba slobode kretanja u zemljama EU-a dovele su BiH pod
povećalo Brisela i Evropske komisije.
Pored Roma iz Zavidovića, koji su trbuhom
Analize
Strah od nezaposlenosti
sve veći
L
ondon
Prema
rezultatima
istraživanja, koje je britanska medijska kuća Bi-Bi-Si provela u 23 zemlje
svijeta sa 11 000 ljudi, nezaposlenost izaziva
sve veću zabrinutost.
U godišnjoj anketi pod
nazivom "Svijet govori"
ispitanicima je tokom
prošlog mjeseca data lista na kojima su navedene zabrinutosti i od njih je
zatraženo da o tome razgovaraju sa prijateljima ili članovima porodice.
U anketi, koju je obavila agencija "Globsken"
korupcija i siromaštvo su i dalje na vrhu liste ali
je nezaposlenost pomenulo 18 odsto ispitanih
što je za šest odsto više nego tokom prvog ispitivanja 2009. godine.
Porast zabrinutosti od eventualnog gubitka
posla primjetna je u svim zemljama, mada je
korupcija najviše pominjana kao glavna tema
koja izaziva globalnu zabrinutost.
Na vrhu liste zemalja, u kojima je eventualni
gubitak posla najizraženija zabrinutost, nalazi
se Španija, gdje je 54 odsto ispitanih govorilo
o toj temi. Španija se nalazi u središtu dužničke
krize u evrozoni i stopa nezaposlenosti mladih
u regionu veća je od 40 odsto.
za kruhom krenuli prema Švedskoj, ovu zemlju obećanom smatrali su i Romi iz Bijeljine.
Primamljivih tri i više hiljade eura mjesečno na
koncu su bili samo pusta obećanja koja su ih
skupo koštala.
Skoro će godina od stupanja na snagu bezviznog režima, koji karakterizira pogoršanje sigurnosti zbog povećanog broja bh. imigranata. U
nadležnom državnom ministarstvu situaciju,
ipak, ne vide tako crnom.
Kako prenosi FTV, nema toliko imigranata koliko ih se želi predstaviti. Mislim da oni
ne ugrožavaju bezvizni režim, kaže Sadik
Ahmetović, ministar sigurnosti BiH.
Ipak, zvanični Brisel itekako brinu imigranti iz
BiH. To je najbolje potvrdila Tanje Fajon prilikom posjete Banjoj Luci.
Mislim da nismo vidjeli niti jedne pozitivne vijesti u procesu prema Uniji nakon ukidanja viza
prošle godine. Izvještaj Komisije koji smo vidjeli
u jesen ove godine bio je vrlo negativan, kazala
je ona.
Građani BiH zbog neimaštine u zemlji tragaju
po Evropi za boljim životom i poslom. Bezvizni
režim čin je milosrđa Evrope prema BiH, a ne
sposobnosti bh. vlasti koje uglavnom reagiraju
po principu gašenja požara.
(24sata.info)
Potkradao mušterije
Daljinskim upravljačem
pljačkao vozače
Novogodisnja noc uz muziku
i specijalitete sa Balkana
Za dobro raspolozenje i za sve ukuse: Orkestar
Balkan Lovers
S
vecano i iznad svega veselo bice u
Restoranu «Golosone» u Luganu.
Uz domace specijalitete, narodnu i
zabavnu muziku posetioci ce docekati Novu
godinu i produziti novogodisnje veselje do
zore.
Raznovrsna ponuda jela domace kuhinje, veliki izbor pica i muzika za svaciji ukus,
ucinice ovu noc nezaboravnom, porucuju iz
«Golosona».
Ove godine, jos jedna novost za posetioce. U cenu ulaznice od 130.- franaka uracunato je jelo i pice u neogranicenim kolicinama.
Ponesite dobru volju, lepo raspoloženje a
za ostalo će se pobrinuti osoblje Restorana
«Golosone».
Za trpezu ne brinite, biće bogata - pa ko
šta voli nek izvoli porucuju iz «Golosona».
Zainteresovani za ovaj izuzetno povoljan
novogodisnji provod mogu se obratiti za
rezervaciju na telefone: 091 9674540 ili 076
2160356.
SNJEŽANA PAVIĆ
P
olicija u Srbiji uhapsila je radnika
benzinske crpke zato što je specijalnim daljinskim upravljačem pljačkao
vozače koji bi došli natočiti gorivo.
Uhapšen je Predrag M. (54) zvani Karlo, radnik pumpe Naftne industrije Srbije u Smederevskoj palanci. On je u Beogradu za 1500 eura
kupio specijalni daljinski upravljač. Dok bi radio na pumpi,
daljinski
bi
sakrio ispod
majice.
Kada bi se
mušterija
malo udaljila od auta u
koje bi se točilo gorivo, Predrag bi daljinskim
zaustavio isticanje goriva, dok bi se brojčanik
automata nastavio vrtiti. Lukavog radnika tereti se da je kupce benzina opljačkao za 490.000
dinara, ili za oko 50.000 kuna.
Blic piše da je jedini način da se kupac zaštiti
od takve pljačke taj da gorivo toči prvo u kantu, a onda u rezervoar automobila.
U policiji sumnjaju da ovo nije izolirani slučaj
pljačke na benzinskim pumpama.
Zdravlje
Jaje protiv umora
N
aučniciiz Kembridža ustanovili su da
proteini najbolje utiču na moždane
ćelije, održavaju nas u budnom
stanju, a i pomažu pri sagorijevanju kalorija.
Kako se najveća količina tih proteina nalazi u
jajetu, odnosno u belancu, naučnici savjetuju
da, kada osjetimo umor, umjesto da popijemo
kafu ili se počastimo čokoladom, pojedemo
jedno jaje. Nema nikakvih razloga da to ne
učinimo, jer je utvrđeno da holesterol iz jajeta
ne utiče negativno na srce, već nam, naprotiv,
pomaže da budemo odmorniji i spremniji na
dnevne napore.
Giornale Aperto
15 dicembre 2011 il Lavoro
23
Le Domande dei Lettori
Pensioni INPS pagate all’estero: ci sono ancora novità?
Gentili signori,
come tanti pensionati INPS ho ricevuto la richiesta di certificato di esistenza in vita della
CITI Banca. Sul relativo formulario giallo però
non c’è il mio cognome alla nascita: questo
può costituire un problema? Per di più ho ricevuto dalla ICBPI una lettera dove chiedono
anch’essi il certificato di esistenza in vita: come
devo comportarmi? Grazie e auguri.
Lorena C.
Gentile signora,
la sua domanda ci consente di chiarire il punto su alcune lacune relative alla campagna in
atto. Molte pensionate, infatti, hanno avuto la
stessa perplessità pertanto la Direzione Generale INPS ha voluto approfondire tale questione con la CITI Bank: l’Istituto assicura che
devono considerarsi infondate le preoccupazioni in merito alla possibilità che la mancata
indicazione del cognome da nubile possa avere ripercussioni sulla regolarità dei pagamenti
giacché hanno costituito un sistema che an-
drà a considerare il nominativo completo delle
pensionate coniugate. Potrà pertanto aggiungere con la penna nera il suo cognome alla
nascita. Per completezza informiamo che la
problematica sarà oggetto di costante monitoraggio e qualora tale soluzione non risultasse
sufficiente l’Istituto potrebbe promuovere ulteriori iniziative.
Riguardo il secondo quesito l’INPS ha chiarito che si tratta di una iniziativa riguardante solo
alcune migliaia di pensionati, che non erano
stati coinvolti nella campagna di certificazione
di esistenza in vita che la ICBPI aveva intrapreso la scorsa estate. Ad ogni buon conto, per
evitare duplicazioni, l’Istituto sta concordando
con le due banche l’utilizzo dello stesso formulario (giallo) CITI anche per ICBPI.
Gentile Lorena, approfitto per informare i
lettori su altre questioni sulla procedura di
certificazione in atto. Per la Svizzera, qualora
nascesse una difficoltà da parte dell’autorità
municipale locale nella compilazione del for-
mulario, ad esempio a causa della modulistica
redatta in lingua diversa da quella nazionale,
allora CITI accetterà una certificazione diversa rilasciata dall’autorità, ma dovrà comunque
essere spedita allegandola al formulario predisposto compilato poiché vi sono indicazioni indispensabili all’identificazione celere del
pensionato.
Inoltre, nonostante il nuovo fornitore assumerà il mandato dal 1° febbraio 2012, qualsiasi
eventuale modifica di indirizzo o di coordinate
bancarie dovrà essere inviata alla CITI a decorrere dal 27 dicembre 2011.
Infine è pianificato per il mese di gennaio una
lettera di sollecito (remainder) a coloro che non
hanno ancora ritornato i formulari.
Per ulteriori approfondimenti siamo come
sempre a sua completa disposizione.
Saluti e sinceri auguri di Buone Feste.
Elisa Ferrante
Patronato ACLI Svizzera
VITA NOSTRA
„„Felicitazioni
• a Daniele Butti, socio sezione Elettricisti e a Isabella
Risi, per la nascita di Chiara, con l’augurio di ogni bene.
• a Vincenzo Passamonte, fedelissimo socio e delegato
settore Edilizia, e ad Angela D’Amico per la nascita di
Simone Salvatore, con tanti auguri di un futuro sereno.
• ad Arnoldo Storni, socio Serv. pubblici, e a Paola, per
la nascita di Cesare Claudio, con gli auguri di ogni bene.
• a Vittorio Mambretti, socio settore Elettricisti, e a Clelia
Torricelli, per la nascita di Caterina Maria Antonietta, alla
quale auguriamo un futuro ricco di tanta felicità.
• a Carmelo Mangani, socio settore Autorimesse, e a
Giada, per la nascita di Gaia Alice, alla quale auguriamo
un futuro ricco di cose belle.
• a Mirko Stridi, socio Autorimesse, e a Giada Cupaiolo,
per la nascita del primogenito Andrea, al quale facciamo
gli auguri di un futuro felice.
• a Michele Patuzzi, socio Docenti, e a Paola, per la nascita di Alberto Gregorio, al quale auguriamo un futuro
ricco di ogni bene.
• a Roberto Bottinelli, socio settore Elettricisti, e ad
Emanuela, per la nascita di Noah, con tanti auguri di un
futuro radioso e ricco di cose belle.
• a Johny Cattani, socio settore Carrozzerie, e a Nancy
Martinazioli, per la nascita di Gioele, al quale auguriamo
ogni bene.
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
In redazione: Maurizia Conti
tel. 0919211551 ; fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
„„Condoglianze
• alla moglie Eliane, ai figli Cédric e Didier, alla mamma
André, ai parenti tutti, per la scomparsa del loro caro
congiunto Raymondo Jeanmonod, socio settore Vendita.
• ai figli Romano, socio segretariato del Luganese, Ugo
ed Enza, ai familiari e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Lina Pigazzi vedova Cola.
• alla moglie Maria Luisa, ai figli Giordano e Cristina, ai
familiari e parenti tutti, per la scomparsa del loro caro
congiunto Renato Favaro, socio GenerazionePiù Lugano.
• al figlio Fabrizio, socio Dipendenti dello Stato, alla sorella, alla cognata, ai nipoti e parenti tutti, per la scomparsa della loro cara Carla Panzera Ferrazzini.
• ai parenti e familiari tutti per la scomparsa del loro
caro Antonio Cattaneo, socio GenerazionePiù Lugano.
• alla moglie Maria, ai figli Glauco, socio CCL Termogamma, Sabrina, e Marica, al fratello Silvio, ai parenti
tutti, per la scomparsa del loro caro Egidio Tognalli.
• al marito Giuseppe, alle figlie Cristina e Marina, socia
settore Impiegati d’ufficio, al genero Tiizano Toresani,
socio settore Carrozzerie, al fratello Amilcare, alla cognata Elda, ai parenti tutti, per la scomparsa della loro
cara congiunta Adriana Balestreri.
• ai nipoti Vitale, Claudia e Gianluigi, ai familiari e parenti
tutti, per la scomparsa della loro cara congiunta Irene
Bottani, socia GenerazionePiù Lugano.
Stampa
Centro Stampa Ticino SA
Via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano,
tel 0919211551
[email protected]
Tiratura confermata REMP
40'672 copie
• alla moglie Vanessa con Geremia e Raffael, alla mamma Santina, al papà Lorenzo, alla sorella Mariarosa, al
fratello Enrico, ai parenti tutti, per la prematura scomparsa del loro caro Diego Trapletti.
• a Maria Pia e Carmela Soldini di Coldrerio, socie segr.
Mendrisio, e famigliari tutti, per la perdita della cara
mamma Antonia Soldini.
• alla moglie Eva, al figlio Zoltan e ai parenti tutti, per la
scomparsa del loro caro Zoltan Csontos, socio GenerazionePiù, segretariato Locarno.
• al figlio Oriele, e parenti tutti, per la scomparsa di Albino Lamberti, socio GenerazionePiù, segr. Locarno.
• a Giuliana Rima, socia GenerazionePiù, segretariato
Locarno, per la morte del caro fratello Claudio.
• a Marta Binsacca, socia GenerazionePiù, segr. Locarno, per la morte della cognata Livia Rianda Giacomazzi.
• a Marita Maffei, socia Cliniche e a Laura Bizzini, socia
Ospedali, segr. Sopraceneri, Locarno, per la morte della
zia e nonna Angelina Beltrami.
• a Tatiana, per la dipartita del caro papà Diego Baratti,
dai colleghi del Segretariato OCST-CAD sopraceneri Locarno-Bellinzona. Condoglianze anche a tutti i familiari.
„„In memoria
• a vent’anni dalla scomparsa, ricordiamo Ruggero Bruno Regazzoni, presidente Edili del Luganese e membro
Comitato cantonale sezione assistenti e capicantiere.
Via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
- Presidente: Bruno Ongaro
- Presidente onorario: Romano Rossi
- Vicepresidente: Flavio Ugazzi
- Membri: Davide Adamoli, Luigi
Mattia Bernasconi, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti, Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano
Giovanni Scolari
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Paolo Locatelli
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
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