SorpresaCapoVerde daivinidelvulcano
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IL MATTINO MARTEDÌ 3 GENNAIO 2012 Gusto Il limone di rocca imperiale ■■ Al centrodel gemellaggio gastronomico fra il comune calabrese e Galzignano siglato di recente al ristorante Belvedere. 45 ELFI A MALCESINE ■■ Venerdì ultimo evento al castello di Malcesine della manifestazione "Babbo Natale e gli Elfi". Giochi e gastronomia. Sorpresa Capo Verde dai vini del vulcano al pesce & catchupa Nell’arcipelago delle tartarughe che ha stregato Fabio Volo oggi parla italiano la crescita di enogastronomia e turismo di Renato Malaman ◗ SAL (Capo Verde) La sorpresa è un vino bianco, il Vinho Branco do Fogo con marchio Cha, prodotto da un vitigno Moscatel Bianco cresciuto nelle Cha das Caldeiras, ovvero sulle pendici del vulcano Fogo, su terreni non interessati da colate laviche recenti. Un vino che unisce con grande eleganza l'aromaticità intensa del Moscatel alla mineralità dei terreni. Un vino (14 gradi, forse troppi) che proviene da viti coltivate con un sistema di allevamento unico al mondo: in buche profonde da 30 a 100 centimetri in modo da raggiungere il vero suolo lavico. L'azienda produttrice è la Viticultores de Cha das Caldeiras. Fa specie trovare un vino di siffatta qualità in un'isola-vulcano (attivo) che fa parte di un variegato arcipelago di dieci isole, Capo Verde, sperduto in mezzo all' Oceano Atlantico. Arcipelago però baciato da un clima straordinario, mitigato da una brezza costante. 120 gli ettari vitati strappati al vulcano e coltivati con successo anche grazie all'apporto dato dal 1998 dalla Cooperazione Italiana. Peccato che l'esportazione di questi vini sia limitatissima. Nel nostro caso l'incontro è avvenuto nell'isola di Boa Vista, in un singolare ristorante creato da due ragazzi bresciani, Marco Stevanato (la cui famiglia è di origine vicentina) e Paolo Folgoni. Si chiama Morabeza, che significa ospitalità. E' un Lounge Restaurant realizzato nella spiaggia di Joao Questao (Estoril), vicino all'aeroporto. Pesce di giornata, anche pregiato come l'aragosta, specialità capoverdiane come la catchupa (stufato di fagioli e mais macinato con pesce e carne). Morabeza propone tanti eventi, anche mu- Barche da pesca sulla spiaggia bianca di Santa Maria, sullo sfondo il Crioula Paolo Folgoni al banco del Morabeza, il suo ristorante sulla spiaggia di Estoril Il Vinho Branco dell’isola-vulcano di Fogo e la Catchupa, piatto nazionale sicali (www.morabezaboavista. com). I tavoli sono sistemati sulla spiaggia, fra capanni e arredi di giunco. Al ristorante, aperto da 10 mesi, fanno riferimento anche i volontari italiani di Natura 2000, l'associazione che si occupa della tutela delle tartarughe. Si è visto anche Fabio Volo, sce (il giovedì menu di aragosta a 38 euro). Nonchè la sorprendentemente buona birra artigianale prodotta dal gruppo. Un ristorantino da emozione è l'Odjo d'agua (www.odjodagua.net)) che si affaccia sul mare: dai tavoli si ascolta il fragore delle onde. Fa parte dell'omoni- lo scrittore innamorato di Boa Vista, che lì ha comprato casa. Una segnalazione anche per l'isola di Sal, la più frequentata dagli italiani grazie agli insediamenti turistici creati dal Gruppo Stefanina: in primis il villaggio Crioula e il ristorante del Club One, che offre musica e buon pe- mo piccolo albergo di charme, in centro a Santa Maria. Arredi marinari e tanto buon pesce. E' lì che ci è giunta la notizia della morte di Cesària Evora, la cantante simbolo di Capo Verde. Aveva 70 anni e cantava ancora a piedi scalzi. Per ricordarla tutto tutto l'arcipelago si è fermato. veronesi alla ribalta nel mondo Zenato conquista i palati brasiliani Il Valpolicella Ripassa dell’azienda è nella Top Ten di Wine Spectator Nadia Zenato (a sinistra) a San Paolo Il Brasile, paese emergente, è sempre più attento al "made in Italy" del gusto. Il mese scorso, nell’ambito di "Semana Mesa Sp" ("La settimana della tavola") svoltasi a San Paolo, anche il Veneto ha avuto il suo momento di gloria, grazie all' azienda Zenato di Lugana, selezionata per i vini da abbinare ai piatti degli chef Moreno Cedroni, Andrea Berton, Paolo Priore, Ernesto Iaccarino, Davide Scabin e Valeria Piccini. Era presente Nadia Zenato, che ha illustrato come si ottiene la qualità nei vini Lugana e Valpolicella. Per Zenato è un gran momento: dopo i “3 Bicchieri” ottenuti dal Lugana Riserva Sergio Zenato 2008 nella guida del Gambero Rosso, l'azienda ha piazzato il Ripassa 2007 al 48˚ posto della Top Ten mondiale di Wine Spectator con 92/100. Nono vino italiano nella classifica. Lo scorso anno l'Amarone di Zenato 2006 si piazzò al 36˚posto. Un’altra azienda veronese, la Allegrini, è l’unica italiana della Top Ten ad avere piazzato due vini: il Veronese Palazzo della Torre 2008 (60˚) e il Bolgheri Sondraia 2008 (79˚).