L`uso dei feromoni nella terapia comportamentale del

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L`uso dei feromoni nella terapia comportamentale del
Riv.Zoot.Vet., vol. 30, n.2, 13-34, 2002
L’uso dei feromoni nella terapia comportamentale del
cane. Esperienze cliniche
S. Giussani*, R. Colangeli*, F. Fassola*
Riassunto - Gli Autori descrivono l’origine ed i principali usi clinici della feromonoterapia nella medicina
comportamentale. Vengono inoltre riportati i risultati di alcune esperienze cliniche condotte trattando 6 cani
con feromone di appagamento canino (Dog Appeasing Pheromone [D.A.P.]).
Summary - The Authors describes the origin and the main clinical uses of the pheromone therapy in the
behavioral medicine. Besides the clinical results obtained in six dogs treated with D.A.P. (Dog Appeasing
Pheromone) are reported.
Key words: pheromones - dog appeasing pheromone.
In redazione: novembre 2002.
INTRODUZIONE
La comunicazione è un fattore fondamentale
per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi.
Lo scambio di informazioni avviene mediante
la trasmissione di segnali di tipo meccanico,
chimico o per mezzo di radiazioni che stimolano uno o più strutture sensoriali dell’individuo
ricevente (1). I segnali chimici sono il più antico e diffuso mezzo di comunicazione utilizzato nel mondo vegetale e animale. Le prime ricerche sono state realizzate negli insetti ed
hanno evidenziato la presenza di alcuni segnali chimici che si differenziavano da quelli
della chemiotassi e nelle percezioni olfattiva e
gustativa. Gli studi effettuati agli inizi degli anni ’60 hanno permesso l’identificazione e la
classificazione di un cospicuo numero di sostanze escrete nell’ambiente esterno, in grado
di modificare la fisiologia e/o il comportamento dell’individuo ricevente (9). Queste sostanze, percepite dal sistema olfattorio principale
ed accessorio, possono essere portatrici di un
messaggio rivolto ad individui della stessa
specie o di specie differenti: ad azione interspecifica sono definiti “allomoni” quando portano vantaggi all’individuo che li emette (come
ad esempio le secrezioni difensive) e “kairomoni” quando i benefici sono destinati a chi li
riceve (come ad esempio l’emissione di terpeni da parte delle conifere malate che segnala
ad alcuni insetti la presenza di un albero vulnerabile). Tra le sostanze ad azione intraspecifica, che interessano cioè la stessa specie,
incontriamo i “feromoni” (dal greco ϕερειν =
portare e ωρµαο = stimolare, eccitare). La comunicazione per mezzo di feromoni non riguarda solo gli insetti ma è ampliamente utilizzata anche da pesci, rettili e mammiferi. I
carnivori, tra i mammiferi, sono dotati del
maggior numero di strutture in grado di produrre feromoni (5). È ancora poco conosciuto
l’insieme dei meccanismi neurofisiologici messi in gioco dalle secrezioni feromonali. Secondo Pageat (1),(3),(4),(5),(6) i feromoni intervengono grazie al coinvolgimento dell’ipotalamo e delle secrezioni ormonali ipofisarie, influenzando in modo particolare la produzione
degli ormoni sessuali. Queste sostanze sembrano capaci di provocare modificazioni emozionali che sono alla base dell’emissione di risposte comportamentali differenti (come ad
esempio l’evitamento, la fuga o l’aggressione)
a seconda delle variazioni dello stato reattivo
dell’individuo. In relazione alla loro modalità
* Veterinario Libero Professionista.
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d’azione, i feromoni sono considerati “incitatori” quando provocano una risposta comportamentale immediata (come ad esempio i feromoni sessuali o i feromoni d’identificazione
deposti dal gatto sui congeneri o su individui
di altre specie con cui l’animale è stato socializzato) e “modificatori” quando producono
una serie di trasformazioni fisiologiche e, solo
in un secondo tempo, comportamentali (come
ad esempio i feromoni contenuti nelle secrezioni del caprone che provocano l’ovulazione
nella capra).
LE STRUTTURE SECERNENTI
Anche se le strutture che secernono i feromoni sono tuttora abbastanza sconosciute, sembra essere assodato che la loro produzione e
secrezione sono involontarie. Negli insetti i feromoni sono prodotti da cellule ghiandolari
poste nel tegumento e anche nei vertebrati inferiori l’epidermide è la principale fonte di secrezione. Nei mammiferi i feromoni sono
escreti da differenti strutture ghiandolari distribuite nell’epidermide e nelle mucose attorno
agli orifizi naturali. Nel cane le principali strutture secernenti sono le ghiandole sebacee
poste nel solco intermammario, le ghiandole
periorali (diffuse nel mento, nelle labbra, nella
cute del muso nei pressi delle vibrisse e delle
guance), le ghiandole ceruminose poste nel
padiglione auricolare, le ghiandole anali (che
comprendono le ghiandole epatoidi circumanali, le ghiandole sebacee poste nella parte
cutanea dell’ano, la mucosa rettale e i seni
paranali), le ghiandole sottocaudali (poste sulla faccia ventrale della base della coda), le
ghiandole sopracaudali (poste sulla faccia
dorsale della base della coda) e le ghiandole
podali (diffuse nei cuscinetti plantari e nella
cute della regione interdigitale). Inoltre è possibile evidenziare la presenza di feromoni, definiti “di adozione”, che sembrano essere in
soluzione nel liquido amniotico, nella saliva,
nell’urina (minzioni sociali) e nelle feci (defecazioni sociali) (10).
LA COMPOSIZIONE CHIMICA
La composizione chimica dei feromoni non è
ancora ben definita. Negli invertebrati le secrezioni sono in gran parte costituite da un ridotto numero di molecole, mentre nei mammiferi si riscontrano alcune decine di componenti. Alla molteplicità dei costituenti è legata la
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difficoltà riscontrata nella produzione di analoghi sintetici in laboratorio (9). Tra i componenti sono stati identificati in maggior quantità
composti organici semplici come acidi organici, alcoli, aldeidi, chetoni, amine, steroidi e terpeni. Il messaggio fondamentale è assicurato
soprattutto da tre componenti: l’acido oleico,
l’acido palmitico e l’acido linoleico. Questi si
associano ad altre sostanze differenti da una
specie all’altra, che sono indispensabili per
l’espletamento dell’azione feromonale. Ad
esempio nel cane e nel gatto l’acido miristico,
l’acido pentadecanoico e l’acido stearico sono
costituenti essenziali dei feromoni di appagamento. Riprodurre in laboratorio gli effetti della secrezione completa ricorrendo alla miscelazione di una parte dei componenti attivi si è
rivelato compito molto difficile in quanto la
composizione delle molecole feromonali dipende dalla specie, dall’individuo, dal suo stato fisiologico e dal contesto socio-ambientale
di vita. È possibile distinguere due categorie
feromonali: l’una composta da feromoni percepibili a breve distanza e l’altra da feromoni
che sono identificabili a grande distanza. I primi sono dotati di un elevato peso molecolare
che non consente grande volatilità. La contemporanea esecuzione di posture particolari,
l’emissione di vocalizzi o la presenza di tracce
visibili ne possono facilitare la rilevazione (come ad esempio le minzioni sociali nel cane).
La seconda categoria è costituita da feromoni
di basso peso molecolare e caratterizzati da
grande volatilità: ciò permette lo scambio di
informazioni anche a grande distanza. Tra
questi alcuni si accompagnano a segnali visivi
come per esempio le graffiature nella specie
felina. I feromoni sono secreti sotto forma di
precursori (proferomoni) spesso inattivi. Grazie a reazioni chimiche (ad esempio di esterificazione o di idrolisi) operate dalla flora batterica saprofita presente sulla cute, i proferomoni vengono attivati a feromoni. Anche il peso
molecolare e la relativa volatilità possono essere modificati grazie all’azione batterica. I feromoni possono essere emessi in associazione a proteine o sotto forma libera. Nei roditori
e nei lagomorfi è stata messa in evidenza la
presenza di una proteina carrier. Nella saliva
del topo alcuni ricercatori hanno rilevato una
proteina in grado di legare alcuni derivati steroidei che intervengono nel riconoscimento tra
i sessi, la ABP (androgen binding protein).
Questa struttura, dotata di proprietà adesive,
permette la fissazione della molecola su di un
gran numero di supporti. La presenza di proteine leganti non è ancora oggi completamen-
te accertata nei carnivori, anche se quelle
presenti nei roditori e nei lagomorfi mostrano
numerose analogie strutturali con la proteina
chiamata Feld 1 nel gatto e con l’omologa
Canf 1 nel cane, prodotte dalle ghiandole sebacee della cute. Secondo alcuni ricercatori
queste proteine sarebbero la causa di fenomeni allergici nell’uomo. La produzione di
Feld 1 e di Canf 1 è notevolmente aumentata
in quelle affezioni cutanee del cane e del gatto caratterizzate da seborrea.
LA PERCEZIONE
Le secrezioni feromonali possono essere trasmesse attraverso l’aria, l’acqua, oppure deposte sul suolo o su supporti solidi. Pur possedendo proprietà odorose particolari non agiscono solamente come stimoli olfattivi e non
possono essere quindi considerati semplici
odori. Costituite da sostanze volatili, come le
molecole odorose vere e proprie, arrivano
all’organo olfattivo grazie a diffusione per correnti aeree. Negli animali terrestri sono percepite soprattutto attraverso il canale olfattivo
ed, in minor misura, tramite il gusto. Negli insetti gli organi olfattivi sono costituiti da minuscoli sensilli posti sulle antenne, sulle zampe,
sui palpi ed, a volte, su tutto il corpo. Nei
mammiferi esistono due vie che consentono
l’accesso delle molecole all’organo olfattivo: la
via nasale e la via retro-nasale. La via nasale
è implicata nel corso dell’inspirazione, mentre
la via retro-nasale convoglia l’aria all’organo
olfattivo durante l’espirazione e, quando nella
cavità orale sono presenti alimenti, contribuisce alla percezione del gusto. Le molecole
odorose, trasportate dalle ciglia immerse nel
muco, si fissano sui recettori della mucosa olfattoria che trasmette l’informazione al bulbo
olfattorio, ai nuclei dorsomediale e ventroposteromediale del talamo dai quali partono impulsi diretti alla corteccia prefrontale e all’area
somoestesica II. In queste ultime strutture avviene l’integrazione e l’interpretazione del segnale olfattivo (15).
Le molecole feromonali seguono un percorso
diverso, coinvolgendo il sistema olfattivo accessorio. Nella percezione e riconoscimento
dei feromoni sembra essere principalmente
coinvolto l’organo vomeronasale (OVN) o di
Jacobson. L’OVN è costituito da un canale
pari, situato nel pavimento della cavità nasale,
che sbocca nel canale incisivo. Nel cavallo il
canale incisivo termina rostralmente a fondo
cieco. L’OVN è particolarmente sviluppato nei
rettili ed in parte nei mammiferi: nei grandi
mammiferi è lungo 15-20 cm e nei piccoli
mammiferi 2-7 cm. Nell’uomo è scarsamente
sviluppato alla nascita e sembra atrofizzarsi in
seguito (8).
La percezione dei feromoni negli artiodattili
(Ovidae, Bovidae, Cervidae ), nei perissodattili
(Equidae) e nei carnivori avviene grazie al
comportamento del Flehmen o Lip-curl che
consiste nel sollevamento del labbro superiore con la bocca semiaperta in fase inspiratoria, completato dal leccamento e dall’arricciamento del tartufo nel cane e da movimenti
della lingua nel gatto (4). Questo comportamento provoca una trazione verso l’alto del
labbro superiore cui fa seguito l’apertura di un
opercolo cartilagineo che copre parzialmente
il meato incisivo. Di conseguenza il lume di
quest’ultimo si apre e nello stesso tempo si
assiste ad un collasso del corpo vascolare
erettile dell’OVN che permette l’accesso delle
molecole alla mucosa olfattiva che tappezza
le pareti dell’OVN stesso. I feromoni, sostanze non idrosolubili, si legano a proteine (pheromone binding proteins) disciolte nel muco
prodotto dalle ghiandole annesse all’OVN
(esistono proteine specifiche per la maggior
parte dei feromoni conosciuti). Grazie a questo legame con le proteine le molecole feromonali possono raggiungere i recettori olfattivi
che sono immersi in un ambiente idrofilo. Gli
impulsi elettrici generati dai recettori seguono
il nervo vomeronasale, giungono al bulbo olfattivo accessorio e da qui al sistema limbico
(2). Alcuni feromoni, invece, non scatenano il
Flehmen, mentre altri sono percepiti contemporaneamente sia grazie al Flehmen sia attraverso la via nasale. Molti Ricercatori ritengono
che alcune molecole feromonali, soprattutto
quelle presenti nelle secrezioni anali e vaginali, vengono percepite grazie all’intervento di
cellule gustative.
I FEROMONI DEL CANE
La complessità chimica delle secrezioni, la loro ampia diffusione, soprattutto nei carnivori,
hanno reso molto difficile il lavoro dei ricercatori. Solo pochissimi feromoni sono stati a
tutt’oggi identificati e collegati ad una precisa
funzione comportamentale. Per quanto riguarda i mammiferi, i feromoni evidenziati sono
stati classificati in relazione alle ghiandole secernenti o in ragione della loro azione. Riconosciamo quindi feromoni di adozione, di appagamento, di identificazione, di delimitazione
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territoriale, di allarme e sessuali. Nel cane e
negli erbivori i feromoni di adozione, disciolti
nel liquido amniotico, sono in grado di indurre
la madre del neonato a mettere in atto le cure
parentali favorendo la nascita del “legame di
attaccamento” (madre-cucciolo) (7). In questo
modo sarà garantita la sopravvivenza della
prole grazie alla somministrazione del cibo,
alla presenza di una fonte di calore ed alla
protezione dai possibili predatori o dai conspecifici. Queste molecole, di cui a tutt’oggi
non sono state identificate le strutture secernenti, scompaiono in media tre giorni dopo la
nascita del cucciolo. In seguito ad un parto
cesareo oppure al fine di favorire l’adozione di
un neonato da parte di un’altra femmina è opportuno conservare una parte del liquido amniotico da utilizzare per cospargere il piccolo
prima di presentarlo alla madre (3). Le femmine pluripare sono meno sensibili ai feromoni
di adozione in quanto è sufficiente la sola vista del piccolo ad innescare le cure maternali.
I feromoni di appagamento sono secreti nel
cane a livello del solco intermammario della
femmina allattante a partire dal terzo-quinto
giorno dopo il parto. Queste secrezioni favoriscono la nascita del legame di “attaccamento
primario” tra il cucciolo e le madre. I feromoni
secreti dalle ghiandole periorali sono implicati
negli scambi sociali (riconoscimento di un individuo, riconoscimento di rango sociale). Anche le secrezioni feromonali emesse dalle
ghiandole sopra e sottocaudali sembrano assolvere lo stesso ruolo. I feromoni contenuti
nelle secrezioni anali vengono evacuati durante la defecazione e sono implicati nell’identificazione del rango gerarchico e nel comportamento sessuale. Sono costituiti da componenti differenti nei maschi e nelle femmine e
vengono frequentemente modificati dall’azione batterica. Donovan (citato da Pageat [3]),
raccogliendo le secrezioni anali di femmine in
differenti stadi del ciclo sessuale, ha verificato
la manifestazione di un comportamento sessuale di cavalcamento in maschi test quando
tali secrezioni erano prelevate da femmine in
proestro od in estro. In situazione di stress il
contenuto dei sacchi anali può fuoriuscire per
spremitura ed essere proiettato fino ad una distanza di oltre un metro. Un processo infiammatorio in questa sede può modificare le caratteristiche del secreto e provocare un comportamento di aggressione da parte dei conspecifici facenti parte del gruppo sociale (9).
Spesso il cane viene aggredito, dopo una fase di riposo, dai conspecifici che hanno percepito le secrezioni feromonali modificate la-
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sciate sul terreno. Si può anche osservare
un’esacerbazione del comportamento di cavalcamento e di monta da parte dei componenti del gruppo fino ad arrivare ad uno stato
di obnubilazione sessuale (12). L’emissione di
urina e di feci costituisce un sistema di comunicazione che associa messaggi posturali e
olfattivi. La scelta del luogo di emissione, il
sollevare l’arto posteriore nel maschio od il
treno posteriore nella femmina ed il grattamento del suolo sottolineano la presenza dei
feromoni. Si ritiene che il grattamento del suolo effettuato con gli arti anteriori e posteriori al
seguito di una marcatura urinaria o fecale può
essere completato dalla deposizione di feromoni di status gerarchico attraverso le ghiandole interdigitali. Le ghiandole podali possono
secernere feromoni di allarme in situazione di
stress. Anche l’urina emessa dalle femmine
contiene informazioni feromonali in relazione
all’attività sessuale. I feromoni contenuti nelle
secrezioni vaginali emesse dalle femmine in
estro provocano l’aumento del comportamento di marcatura urinaria nel maschio ed una
fase più prolungata di esplorazione olfattiva
della regione ano-vaginale.
LE APAISINE
Nei mammiferi i feromoni di appagamento appartengono alla famiglia delle Apaisine.
L’Apaisina è prodotta nel cane dalle ghiandole
sebacee presenti nella regione del solco intermammario, nel cavallo nella faccia mediale
della coscia e nell’uomo a livello dell’areola
del capezzolo. Al fine di aumentarne la volatilità, i batteri saprofiti presenti sulla cute mettono in atto un processo di esterificazione. I feromoni di attaccamento emessi dal cane, dal
gatto e dall’uomo sono caratterizzati da affinità di struttura pari al 95% circa mentre esistono notevoli differenze per quanto riguarda
gli analoghi feromoni secreti dalla cavalla (11).
L’Apaisina favorisce la nascita del “legame di
attaccamento primario” (cucciolo-madre), legame che si instaura nella sua completezza
tra la seconda e la terza settimana di vita del
cucciolo. La madre diviene un punto di riferimento, un polo rassicurante attorno al quale
vengono messe in atto le prime esplorazioni e
vicino al quale i cuccioli si addormentano ammonticchiati l’uno sull’altro (16). La separazione dei cuccioli dalla madre in questo periodo
scatena (sia nei cuccioli sia nella madre) una
profonda agitazione caratterizzata da lamenti,
modificazione del sonno ed anoressia. L’attac-
camento consente un corretto sviluppo sensoriale, psicomotorio e sociale. In occasione
dell’esplorazione dell’ambiente circostante, il
cucciolo tende ad avvicinarsi alla madre in seguito alla percezione di una situazione di pericolo. In questo periodo di sviluppo comportamentale incentrato intorno alla figura materna,
l’Apaisina stabilizza la risposta emozionale del
cucciolo, tranquillizzandolo e inducendolo a riprendere il comportamento esploratorio che
viene definito “a stella”. Grazie all’esplorazione sarà possibile la memorizzazione di oggetti, di suoni, di odori che andranno a costituire
“la banca dati del cucciolo” e di conseguenza
la messa in atto dell’omeostasi sensoriale
(equilibrio che si instaura tra un individuo e
l’ambiente in cui vive e che consiste nell’assenza di risposte emozionali e motorie al di
sotto della stimolazione media presente). Inoltre il cucciolo riconosce nei propri simili i futuri
partners sociali e sessuali (impregnazione),
apprende gli autocontrolli (il morso inibito ed il
controllo della motricità) e le regole gerarchiche proprie della vita all’interno di un gruppo
sociale. In seguito al distacco, messo in atto a
partire dallo svezzamento, il ruolo della madre
si modifica ed il cucciolo viene privato dell’appagamento fornito dall’Apaisina. Ne deriva
una fase di stress e di ricerca di un nuovo legame all’interno del gruppo sociale di appartenenza. Le ricerche effettuate hanno evidenziato la presenza di una molecola analoga
all’Apaisina, prodotta a livello del padiglione
auricolare del capogruppo, che sembrerebbe
essere responsabile dell’attaccamento del
cucciolo al gruppo sociale. Durante tutta la vita del cucciolo e del cane adulto i feromoni di
appagamento svolgono, quindi, un ruolo fondamentale per quanto riguarda l’equilibrio
emozionale dell’individuo (5).
D.A.P. (Dog Appeasing Pheromone). Il Medico Veterinario può avvalersi della feromonoterapia senza l’ausilio farmacologico oppure in
associazione a psicofarmaci. In occasione
dell’adozione di un cucciolo, di un trasloco, di
una vacanza in albergo od in appartamento è
possibile utilizzare i feromoni di appagamento
collocandoli nella stanza maggiormente frequentata dal cucciolo/cane adulto lasciando il
vaporizzatore in sede giorno e notte. I locali
possono essere areati anche più volte al giorno poiché i feromoni permangono comunque
nell’ambiente. Inoltre durante l’ospedalizzazione del cucciolo/cane adulto presso la clinica o la successiva degenza presso l’abitazione del proprietario, l’applicazione del D.A.P.
riduce lo stress del paziente ed accelera il suo
adattamento psicofisico. In seguito alla comparsa di sintomi come l’emissione di urina e/o
di feci in luogo inappropriato, le distruzioni, i
vocalizzi od il leccamento eccessivo, la scelta
terapeutica è, secondo noi, strettamente dipendente dalla diagnosi nosografica, funzionale e contestuale effettuata durante la visita
comportamentale. Al fine di aiutare il Medico
Veterinario Generico ad orientarsi nella scelta
della feromonoterapia, cercheremo di porre in
relazione i sintomi elencati alle principali affezioni comportamentali in modo che possa essere formulata una corretta ipotesi diagnostica ed un progetto d’intervento. Vorremmo comunque ricordare che i feromoni non possono
essere considerati una panacea: la scomparsa dei sintomi mostrati dal paziente deve anche presupporre l’attuazione di una corretta
terapia comportamentale.
ESPERIENZE CLINICHE PERSONALI
Caso n. 1
LA FEROMONOTERAPIA: L’UTILIZZO DEL
FEROMONE DI APPAGAMENTO CANINO
(DOG APPEASING PHEROMONE [D.A.P.])
La possibilità di utilizzare i feromoni come terapia nelle affezioni comportamentali è nata
da lavori svolti da Pageat (1),(3),(4),(5),(6)
sulla relazione esistente nel gatto tra il comportamento di marcatura facciale ed il comportamento di marcatura urinaria. Grazie alla
nascita della feromonoterapia, le molecole feromonali sono state oggetto di un grande interesse soprattutto nei carnivori. Recentemente
lo stesso ricercatore ha sintetizzato l’Apaisina
canina, apparsa in commercio con il nome di
Segnalamento
Lucky, Cocker Spaniel Inglese, maschio intero, 2 mesi circa, peso = 3,5 kg.
Ambiente di vita
La famiglia è costituita dai genitori e da una figlia ed un figlio adolescenti. Il proprietario si
assenta da casa tutta la giornata, la proprietaria è casalinga e i figli rientrano nel primo pomeriggio. La casa, di due piani, è contornata
da un piccolo giardino: Lucky vi ha accesso in
presenza dei proprietari.
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Motivo della visita
Nel corso della prima visita vaccinale si apprende che il cucciolo viene messo a dormire
durante la notte in un locale attiguo alla casa
e piange a lungo grattando la porta. Il cane
elimina urina e feci in più punti, spesso calpesta le deiezioni imbrattando se stesso, il pavimento e la porta d’ingresso del locale.
stesso cuscino posto in un angolo di un locale
attiguo alla casa. Il cane si addormenta tra le
braccia della proprietaria ed in seguito viene
deposto sul giaciglio. Dopo pochi minuti Lucky
inizia a piangere ed a grattare la porta: spesso la proprietaria trascorre la notte sul divano
con il cucciolo.
Comportamenti centrifughi
Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere
Comportamento di aggressione:
La famiglia desidera che Lucky dorma tranquillamente tutta la notte e che impari ad eliminare su di un giornale appositamente predisposto in un angolo del locale.
Aggressione
predatoria
Non rilevata.
Aggressione
per irritazione
È presente solo la fase
intimidatoria.
Il cucciolo rincula ed a
volte abbaia alle persone
(uomini e donne)
che si avvicinano
per accarezzarlo.
Le orecchie sono portate
all’indietro, la coda è
sotto di sé e la postura
è bassa.
Aggressione
gerarchica
Non rilevata.
Aggressione
Territoriale
Non rilevata.
Aggressione
per paura
Non rilevata.
Manifestazioni organiche dirette
Durante la visita
comportamentale
A casa
Tachicardia - Tachipnea
Presenti
Presenti
Polipnea
Presente
Presente
Dispepsia (sbadigli,
eruttazioni, flatulenze, vomito)
Presente
(solo sbadigli)
Presente
Manifestazioni organiche indirette (granuloma
da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia)
Assenti.
Comportamenti centripeti
Comportamento alimentare: Lucky m a n g i a
(cibo secco di buona qualità) tre volte al giorno. La ciotola è a disposizione giorno e notte.
I proprietari spesso assistono al pasto del cane. Lucky non domanda bocconcini durante i
pasti dei proprietari ma, questi ultimi, spesso
elargiscono cibo.
Comportamento dipsico: nessuna alterazione.
Comportamento somestesico: nessuna alterazione.
Comportamento eliminatorio: Lucky urina “da
femmina” sia nell’ambiente interno sia
nell’ambiente esterno. I proprietari puniscono
il cane cogliendolo sia “sul fatto” sia a posteriori: gli “mettono il naso dentro” e lo colpiscono con un giornale arrotolato. Le feci sono deposte prevalentemente nell’ambiente esterno
ed, a volte, su di un tappeto in cucina.
Il sonno: durante il giorno il cane dorme su di
un cuscino posto vicino al divano o sul divano
stesso; durante la notte Lucky dorme sullo
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I proprietari
prendono Lucky
in braccio
e lo coccolano
per “rassicurarlo”.
Comportamento esploratorio: il cane esplora
tutte le stanze dell’abitazione ed il giardino: si
allontana dai proprietari e, al seguito
dell’esplorazione dell’oggetto, si avvicina rapidamente a questi ultimi. L’animale “mordicchia” spesso il cemento e spigoli metallici. Durante le passeggiata (effettuata due volte al
giorno) Lucky esplora gli oggetti ma non si avvicina alle persone ed agli altri cani.
Comportamenti misti
Comportamento sessuale: non si evidenziano
monte o cavalcamenti (a carico di altri cani,
dei proprietari o di oggetti).
Sviluppo comportamentale: il cane è stato
acquistato in un negozio la settimana precedente alla visita sanitaria. Lucky possiede
un pedigree estero (Paesi dell’Est). L’animale viveva in compagnia del fratello in un ampio box in vetro nel fondo del quale erano
sparse ovunque piccole strisce di carta di
giornale.
Altri comportamenti
Giochi: i figli dei proprietari fanno giocare
Lucky con le mani ed il cucciolo mordicchia: a
volte lascia dei piccoli ematomi. Altri giochi
sono il tira e molla ed il lancio di oggetti.
Attaccamento: Lucky segue i proprietari di
stanza in stanza in casa. Il cucciolo non è mai
rimasto a casa da solo.
prematuro parlare di Sindrome IpersensibilitàIperattività. La carente socializzazione con gli
esseri umani e con i conspecifici deve essere
rapidamente affrontata dal momento che il periodo sensibile non è ancora terminato.
Diagnosi funzionale
Non è presente alcuno stato patologico.
Osservazione del cane durante la visita sanitaria
Diagnosi contestuale
Il cucciolo entra titubante nella sala visite.
Quando mi avvicino accucciandomi alla sua
altezza, adotto un tono di voce “dolce” e lo
chiamo, Lucky si allontana rapidamente e si
avvicina alla proprietaria. Lo stesso comportamento viene assunto anche nei confronti del
mio collega. Quando lo si fa incontrare con il
mio cane, il cucciolo rimane immobile, si lascia annusare e si allontana subito dopo nascondendosi sotto la sedia.
I proprietari sono estremamente interessati e
disponibili.
Prognosi
Buona in relazione agli obiettivi che i proprietari si sono preposti di raggiungere.
Terapia feromonale
Visita clinica
Il cucciolo, ad un giudizio soggettivo, appare
più giovane rispetto alla data di nascita indicata sul libretto sanitario. Lucky presenta un
prurito diffuso ed una dermatite profonda provocati da un’infestazione sospettata sostenuta
da Sarcoptes canis.
Considerazioni
I cuccioli che provengono dai Paesi dell’Est
sono molto spesso separati dalla madre all’età
di circa 40 giorni ed importati in Italia. L’assenza di un adulto educatore e la rottura precoce
del legame di attaccamento favoriscono l’insorgere di patologie del comportamento.
Diagnosi nosografica
Considerando l’età di Lucky, non è possibile rilevare un’entità nosografica specifica. Frequentemente un cucciolo, allontanato improvvisamente dai proprietari durante la notte,
piange poiché si trova separato dal gruppo sociale. Inoltre il comportamento eliminatorio è
normale per un cane di due mesi di età: infatti
il cucciolo riuscirà a trattenere le deiezioni solo
a partire dal quarto mese circa. È possibile
evidenziare un deficit degli autocontrolli, ma è
D.A.P. (posto alla base delle scale). La terapia sarà messa in atto per due-tre mesi circa.
Terapia comportamentale
Permettere a Lucky di dormire nella camera
dei proprietari. Il cuscino del cucciolo sarà posto in un angolo della stanza.
Accompagnare Lucky in giardino e/o in passeggiata il più frequentemente possibile, soprattutto al risveglio e dopo i pasti. I proprietari attenderanno con pazienza che il cucciolo
elimini e lo premieranno con un “bravo” ed un
bocconcino dopo ogni minzione e defecazione correttamente eseguita.
Non utilizzare il giornale o i pannolini per cani,
in quanto questi ultimi permettono al cucciolo
di imparare ad eliminare in casa ed a non trattenere le deiezioni.
Non punire Lucky neppure se “colto sul fatto”.
I proprietari sono sollecitati a battere le mani e
ad esclamare “no” quando osserveranno il
cucciolo annusare il pavimento e girare su se
stesso. Quindi lo prenderanno in braccio e lo
accompagneranno in giardino.
In assenza dei proprietari il cucciolo sarà alloggiato nel soggiorno.
All’interno dell’abitazione, detergere l’urina
con acqua e bicarbonato ed asportare le feci
dopo che un altro componente della famiglia
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avrà allontanato il cucciolo accompagnandolo
in passeggiata.
Sospendere i giochi eccitanti. Esclamare
“ahi!” e punire (utilizzando le punizioni etologiche, cioè comprimendo sulla collottola o ponendo il cucciolo a pancia all’aria fino al rilassamento) Lucky ogni volta che “stringe” con la
bocca le mani in modo eccessivo.
I proprietari dovranno condurre il cucciolo in
passeggiata almeno due volte al giorno e
chiedere alle persone che desiderano accarezzare Lucky di avvicinarlo accucciati alla
sua altezza e di non guardare il cucciolo mentre quest’ultimo si avvicina. In nessuna occasione Lucky dovrà essere obbligato (ad esempio prendendolo in braccio) al contatto.
Condurre il cucciolo almeno una volta al giorno nei parchetti per cani e lasciarlo giocare
senza guinzaglio con i conspecifici.
La ciotola del cibo sarà fornita dopo il pasto
dei proprietari e lasciata in sede per un’ora.
Durante il pasto dei proprietari i bocconcini
non dovranno essere elargiti al momento ma
al termine di esso, nella ciotola.
casa tutta la giornata mentre i figli rientrano
nel primo pomeriggio. La proprietaria gestisce
un negozio di lavanderia nel centro della città.
La casa, di due piani, è contornata da un ampio giardino: Iris vi ha accesso in presenza dei
proprietari.
Motivo della visita
Alla prima visita vaccinale si apprende che, fin
dal giorno dell’adozione, il cucciolo in casa e
in negozio “è una mummia”: Iris rimane
sdraiata a lungo sul giaciglio e non esplora alcuna stanza sia della casa sia del negozio. Il
cane “si rifiuta” di camminare al guinzaglio
quando a passeggio in città.
Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere
La famiglia desidera che Iris esplori senza
paura tutte le stanze della casa ed il negozio.
Inoltre vorrebbero condurre il cucciolo in passeggiata il fine settimana ed in vacanza.
Risultati ottenuti
Manifestazioni organiche dirette
Lucky, per quanto riguarda il riposo notturno,
ha rivelato i primi miglioramenti dopo circa
ventiquattro ore. Alla visita della settimana
successiva i proprietari hanno riferito che il
cucciolo dormiva tranquillo tutta la notte. Solamente una volta Lucky ha urinato nella camera dei proprietari, ma la sera precedente “erano andati a dormire molto presto”. Dopo un
mese circa il cucciolo elimina quasi esclusivamente nell’ambiente esterno, si avvicina (anche se ancora con titubanza) alle persone ed
ai cani sconosciuti. Lucky ha imparato a giocare senza provocare ferite od ematomi sulle
mani dei proprietari. La terapia feromonale è
stata sospesa dopo tre mesi circa.
Durante la visita
comportamentale A casa
Tachicardia - Tachipnea
Presenti
Presenti
Polipnea
Presente
Presente
Tremori
Presenti
Presenti
Midriasi
Presente
Presente
Dispepsia (sbadigli,
Presente
eruttazioni, flatulenze, vomito) (solo sbadigli)
Presente
(solo sbadigli)
Manifestazioni organiche indirette (granuloma
da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia)
Assenti.
Caso n. 2
Comportamenti centripeti
Segnalamento
Comportamento alimentare: Iris mangia (cibo
secco di buona qualità) una volta al giorno.
La ciotola è posta vicino al giaciglio e resta a
disposizione giorno e notte. I proprietari assistono al pasto del cane e lo imboccano in
quanto Iris mangia pochissimo. In occasione
di un qualsiasi rumore il cucciolo interrompe
il pasto e si rifugia sul giaciglio. Iris non assiste al pasto dei proprietari in quanto non entra in cucina.
Iris, Golden Retriever, femmina intera, 3 mesi
circa, peso = 10,5 kg.
Ambiente di vita
La famiglia è costituita dai genitori con due figli adolescenti. I proprietari si assentano da
20
Comportamento dipsico: nessuna alterazione.
Comportamento somestesico: nessuna alterazione.
Comportamento eliminatorio: Iris urina e defeca sia in casa sia in giardino. I proprietari hanno posto alcuni giornali in soggiorno vicino al
giaciglio e, in un angolo, del negozio. Il cucciolo non elimina in negozio e nella strada antistante il negozio stesso.
Il sonno: durante il giorno e la notte il cane dorme su un cuscino posto in soggiorno in un angolo tra il divano e la poltrona. In lavanderia il giaciglio di Iris è posto vicino al bancone. Il cucciolo,
secondo i proprietari, dorme “giorno e notte”. Iris
sussulta in occasione di qualsiasi rumore.
Comportamenti centrifughi
Comportamento di aggressione:
Aggressione predatoria
Non rilevata.
Aggressione per irritazione
Non rilevata.
Aggressione gerarchica
Non rilevata.
Aggressione territoriale
Non rilevata.
Aggressione per paura
Non rilevata.
Altri comportamenti
Giochi: nonostante le innumerevoli stimolazioni effettuate dai figli dei proprietari, il cucciolo
non gioca. Solamente ieri Iris ha preso in bocca una pallina da tennis in giardino.
Attaccamento: quando è in casa Iris non segue i proprietari di stanza in stanza e, se da
solo, non effettua vocalizzi, distruzioni od eliminazioni emozionali.
Osservazione del cane durante la visita sanitaria
Il cucciolo entra titubante nella sala visite. Lasciato libero cammina senza meta con la coda
tra gli arti posteriori e le orecchie all’indietro. Iris
non esplora gli oggetti e non si avvicina a me ed
al mio collega. Quando nel deambulare mi urta,
il cucciolo si arresta un attimo ma non interagisce con me. In occasione di un rumore violento
prodotto in strada, Iris corre intorno al tavolo da
visita e si arresta a contatto con le gambe della
proprietaria. Quando compare Giorgio, il mio cane, il cucciolo scodinzola, si lascia annusare e lo
segue accucciandosi sul giaciglio insieme a lui.
Visita clinica
Comportamento esploratorio: il cane, in casa, rimane nei pressi del cuscino e si allontana fino ad arrivare all’ingresso del soggiorno.
In giardino Iris esplora superficialmente solo
la parte di prato cui si accede dall’ingresso
della casa. In negozio il cucciolo rimane immobile per ore sul giaciglio. Iris raramente si
avvicina ai proprietari e “subisce” rimanendo
immobile le loro carezze. Quando le persone
si avvicinano per accarezzarlo, il cucciolo si
immobilizza e trema. Durante la passeggiata
in città Iris deve essere trascinata al guinzaglio in quanto si rifiuta di camminare. In campagna il cucciolo esplora e cammina senza
paura.
Iris presenta un prurito localizzato ad entrambi i condotti uditivi provocato da un’otite ceruminosa sostenuta da Otodectes cynotis.
Diagnosi nosografica
Non è possibile rilevare un’entità nosografica
specifica.
Diagnosi funzionale
Non è presente alcuno stato patologico. Si
può ritenere che esista un processo patologico di psico-inibizione.
Comportamenti misti
Comportamento sessuale: non si evidenziano
monte o cavalcamenti (a carico di altri cani,
dei proprietari o di oggetti).
Sviluppo comportamentale: il cane è stato acquistato presso un allevamento in aperta
campagna la settimana precedente alla visita
sanitaria. Il cucciolo viveva in un box (separato dalla madre) lontano dalla casa dell’allevatore, in fondo ad un grande giardino.
Diagnosi contestuale
I proprietari sono estremamente interessati e
disponibili.
Prognosi
Data la precocità dell’intervento terapeutico, la
21
prognosi è buona in relazione agli obiettivi che
i proprietari si sono preposti di raggiungere.
Terapia feromonale
D.A.P. (posto in soggiorno ed in lavanderia).
La terapia sarà messa in atto per tre-quattro
mesi circa.
Terapia comportamentale
Interrompere ogni contatto visivo, vocale e
tattile al seguito dell’irrigidimento del cucciolo,
dell’apparizione di sbadigli o di polipnea.
Non obbligare Iris ad allontanarsi dal giaciglio
in casa/in negozio e ad esplorare le differenti
stanze.
Non parlare o coccolare il cucciolo al seguito
delle manifestazioni neurovegetative legate
alla paura. È necessario attendere che Iris si
rilassi e quindi premiarla con un tono di voce
dolce, una carezza ed un biscotto.
Accompagnare il cucciolo più volte al giorno
(soprattutto al risveglio e dopo i pasti) in giardino, attendere che urini e/o defechi e quindi
premiarlo con un “bravo” ed un bocconcino.
Non utilizzare il giornale o i pannolini per cani,
in quanto questi ultimi permettono al cucciolo
di imparare ad eliminare in casa ed a non trattenere le deiezioni.
In relazione al comportamento eliminatorio, i
proprietari non dovranno punire Iris neppure
se colta sul fatto. Batteranno le mani ed esclameranno “no” quando osserveranno il cucciolo
annusare il pavimento e girare su se stesso.
Quindi lo accompagneranno in giardino.
In caso di eliminazione in luogo non voluto,
detergere l’urina con acqua e bicarbonato ed
asportare le feci mentre un altro componente
della famiglia avrà allontanato il cucciolo accompagnandolo in passeggiata.
Coinvolgere Iris in giochi effettuati con la pallina da tennis in giardino. I figli dei proprietari
dovranno lanciare la palla a breve distanza ed
incitare con la voce il cucciolo ad andarla a riprendere. Quindi somministreranno un premio
in cibo al seguito di ogni tentativo andato a
buon fine.
I proprietari dovranno condurre il cucciolo in
passeggiata in campagna almeno due volte
alla settimana. Nel caso di persone che desiderano accarezzare Iris, è necessario che si
avvicinino al cane senza guardarlo ed in posizione accucciata alla sua altezza e non lo
guardino mentre si avvicina. In nessuna occa-
22
sione Iris dovrà essere obbligata (ad esempio
prendendola in braccio) al contatto.
Condurre il cucciolo almeno una volta al giorno nei parchetti per cani e lasciarlo giocare
senza guinzaglio con i conspecifici.
Risultati ottenuti
Iris ha presentato i primi miglioramenti dopo
circa una settimana. Il cucciolo “chiede le carezze” ai proprietari, esplora il soggiorno, la
cucina e tutto il giardino. Dopo tre settimane
circa, durante le passeggiate, Iris gioca con i
conspecifici ed a volte interagisce con le persone. In negozio il comportamento del cane
non è migliorato. Dopo otto settimane circa,
Iris esplora tutta la casa, gioca con i proprietari, interagisce con i conspecifici e con le persone. In negozio il cucciolo è molto migliorato.
Durante le passeggiate in città, Iris si arresta
bruscamente solo quando transita un veicolo
molto rumoroso mentre normalmente cammina al guinzaglio ed elimina anche nelle aiuole
poste in centro alla città. La terapia feromonale è stata sospesa dopo quattro mesi.
Caso n. 3
Segnalamento
Nelson, Yorkshire Terrier, maschio intero, 4
mesi, peso = 1 kg.
Ambiente di vita
La famiglia è costituita da una coppia senza
figli. La proprietaria si assenta da casa tutta la
giornata mentre il proprietario rientra a mezzogiorno e spesso rimane in casa durante il
pomeriggio. La casa è contornata da un ampio giardino: Nelson vi ha accesso solamente
alla presenza dei proprietari.
Motivo della visita
Nelson, fin dal momento dell’adozione, “ha
paura” del proprietario. In occasione del rientro a casa di quest’ultimo a mezzogiorno, il
cane si nasconde dietro al divano (Nelson ha
le orecchie all’indietro e la coda tra gli arti posteriori) e si rifiuta di mangiare. Il proprietario
è costretto ad allontanarsi dalla stanza,
uscendo in giardino, per permettere a Nelson
di uscire dal nascondiglio e consumare il pasto. Nelle ultime due settimane il cane abbaia
al proprietario alla presenza della proprietaria:
Nelson si avvicina rapidamente (il cane ha le
orecchie all’indietro e la coda tra gli arti posteriori) e successivamente rincula. Gli abbaiamenti si protraggono per lungo tempo.
Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere
I proprietari desiderano che Nelson si integri
all’interno della famiglia. Il proprietario vorrebbe che il cane non avesse più paura e non si
nascondesse più al suo rientro a casa. La famiglia non desidera che Nelson socializzi con
altre persone o con altri cani.
tari non accompagnano Nelson in giardino durante le evacuazioni. Non sono somministrati
premi al seguito delle eliminazioni correttamente
eseguite. A volte la proprietaria effettua punizioni a posteriori (utilizzando il tono della voce)
quando il cane urina sul pavimento o sui tappeti.
Il sonno: durante il giorno Nelson dorme sul divano e sul suo cuscino posto in soggiorno vicino al divano. Spesso il cane si risveglia rapidamente e si nasconde dietro al divano. Durante la notte Nelson riposa sopra una brandina posta nella camera dei proprietari. Il cane
dorme circa 12 ore / 24 ore. Il divano, il cuscino e la brandina sono posti in luoghi strategici.
Comportamenti centrifughi
Comportamento di aggressione:
Manifestazioni organiche dirette
Durante la visita
comportamentale A casa
Tachicardia - Tachipnea
Presenti
Presenti
Polipnea
Presente
Presente
Tremori
Presente
Presente
Midriasi
Presente
Assente
Dispepsia (sbadigli,
Presente
eruttazioni, flatulenze, vomito) (solo sbadigli)
Presente
(solo sbadigli)
Minzioni emozionali
(al rientro a casa
della proprietaria)
Presenti
Assenti
Aggressione
predatoria
Occasionalmente a carico
di prede di piccola taglia
(lucertole) in giardino.
Aggressione
per irritazione
È presente la sola fase di
intimidazione a carico del
proprietario e degli amici
(soprattutto di sesso
maschile) che si recano in
visita alla famiglia (quando
questi ultimi cercano di
accarezzare il cane).
La proprietaria
parla al cane con
voce dolce per
tranquillizzarlo e il
proprietario offre
a Nelson un
biscotto.
Aggressione
gerarchica
Non si evidenzia in
relazione all’assunzione
del cibo o nei pressi del
luogo di riposo. Quando i
proprietari si abbracciano
e/o si baciano il cane
“piagnucola” e cammina
avanti ed indietro.
La proprietaria
prende in braccio
Nelson e
lo coccola.
Aggressione
territoriale
Non rilevata.
Aggressione
per paura
Non rilevata.
Manifestazioni organiche indirette (granuloma
da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia)
Assenti.
Comportamenti centripeti
Comportamento alimentare: Nelson mangia tre
volte al giorno. I proprietari aggiungono starters
alla razione (formaggio, pesce). La ciotola è a
disposizione giorno e notte. I proprietari (salvo
a mezzogiorno) assistono al pasto del cane, altrimenti Nelson interrompe l’assunzione del cibo. Il cane domanda (camminando avanti ed
indietro) ed ottiene bocconcini durante la colazione e la cena dei proprietari.
Comportamento dipsico: nessuna alterazione.
Comportamento somestesico: nessuna alterazione.
Comportamento eliminatorio: il cane elimina sui
giornali (posti in cucina, in soggiorno ed in bagno) e nel giardino (in qualsiasi punto). I proprie-
Comportamento esploratorio: il cane esplora
tutte le stanze dell’abitazione ed il giardino.
Spesso i proprietari hanno sorpreso una postura di aspettativa e l’esplorazione statica in
occasione dell’introduzione di un nuovo oggetto in casa o di un sacchetto di plastica
spinto dal vento in giardino. È presente
esplorazione orale a carico di oggetti (foglie,
pigne, funghi). Alcune volte il cane distrugge,
ingerisce ed in seguito vomita materiali non
edibili (giornali, fili elettrici). Appena il cucciolo afferra un oggetto, la proprietaria glielo toglie rapidamente dalla bocca. Al momento
23
della visita il cane è uscito in passeggiata solamente in automobile: “Nelson osserva il
mondo dal finestrino”.
Comportamenti misti
Comportamento sessuale: Nelson non ha effettuato alcun comportamento di monta nei confronti di cani o di esseri umani di sesso femminile. Non si evidenziano cavalcamenti (a carico
di altri cani, dei proprietari o di oggetti).
Sviluppo comportamentale: il cucciolo è stato
adottato presso un privato (una coppia anziana senza figli) all’età di tre mesi circa. Nelson
viveva nella taverna della villetta, in un box
separato da quello della madre e della sorella
di quest’ultima. L’allevatrice si occupava dei
cani. Al momento dell’adozione, Nelson si è
rifugiato rapidamente nelle braccia della proprietaria, mentre è fuggito dal proprietario che
desiderava accarezzarlo. Nelson, una volta
arrivato nella nuova casa, si è nascosto dietro
il divano per tutta la giornata. In seguito ha iniziato ad esplorare il nuovo ambiente accompagnato dalla nuova proprietaria.
proprietaria. La stessa cosa avviene nei miei
confronti e nei confronti del mio collega. Successivamente domando alla proprietaria di lasciare la stanza e Nelson si nasconde tra la
scrivania e la porta d’uscita. Al rientro della
proprietaria chiamo il mio cane: Nelson si sottrae all’esplorazione olfattiva di Giorgio ed abbaia (orecchie in avanti e coda alta) più volte.
Visita clinica
Il cane, secondo una valutazione soggettiva,
appare più giovane rispetto alla data di nascita
indicata sul libretto sanitario. L’esame obiettivo
generale e particolare sono nella norma.
Diagnosi nosografica
Sindrome da Privazione Sensoriale stadio 1
(fobie ontogeniche). Vorrei rivalutare la corretta acquisizione degli autocontrolli durante la
prossima visita.
Diagnosi funzionale
Altri comportamenti
Stato fobico ⇒ fobia complessa (coinvolgimento di strutture noradrenergiche e dopaminergiche).
Giochi: tira e molla, mordicchiare le mani (il
cane non provoca dolore durante questo gioco), lancio di oggetti. Il cane gioca solamente
con la proprietaria.
Attaccamento: Nelson non segue continuamente la proprietaria in casa o in giardino.
Spesso il cane rimane sul “suo cuscino”, sul
divano ed in giardino da solo. Quando i proprietari sono assenti Nelson non effettua distruzioni, vocalizzi o defecazioni emozionali.
Prognosi
Osservazione del cane durante la visita
comportamentale
Buona in relazione agli obiettivi che i proprietari
si sono preposti di raggiungere. Temo che in
futuro possa apparire uno squilibrio gerarchico.
Nelson entra in ambulatorio in braccio alla proprietaria. Il cane, una volta deposto a terra, non
annusa alcun oggetto ma si alza sugli arti posteriori per salire nuovamente tra le braccia.
Dopo qualche minuto inizia ad esplorare la sala visite (l’esplorazione è a stella, incentrata
sulla proprietaria): non evidenzio alcuna postura di aspettiva ed esplorazione statica. Quando
il proprietario chiama Nelson, il cane lo guarda
ma non si muove. Al seguito dell’avvicinarsi del
proprietario, il cane ringhia in modo sommesso, rincula e si nasconde sotto la sedia della
24
Diagnosi contestuale
I proprietari sono molto interessati e disponibili. Il proprietario non ha paura del cane.
Terapia farmacologica
D.A.P. (posto in soggiorno) e Selgian 8 kg (0,5
mg/kg una volta al dì al mattino). La terapia
sarà messa in atto per tre-quattro mesi circa.
Terapia comportamentale
Il proprietario dovrà ignorare Nelson (non
guardarlo, non parlargli, non accarezzarlo) e
muoversi in casa ed in giardino come “se il
cane non esistesse”. Potrà lasciare cadere
dei bocconcini di cibo mentre cammina e
quando il cane è tranquillo sul suo cuscino o
sul divano.
La proprietaria non deve premiare il cane
quando abbaia, ma ignorarlo fino al termine
dei vocalizzi. Quindi dovrà premiarlo con il cibo o giocando con lui.
Per quanto riguarda il comportamento eliminatorio, è necessario togliere i giornali dalla
casa ed accompagnare Nelson in giardino
con regolarità premiandolo al seguito di ogni
evacuazione correttamente eseguita. Interrompere la somministrazione di punizioni a
posteriori.
Condurre il cane in passeggiata più volte al
giorno, iniziando da luoghi poco rumorosi ed
affollati fino ad arrivare (in capo a due - tre settimane) a luoghi molto affollati. Lasciare che
Nelson si avvicini spontaneamente alle persone, senza obbligarlo o prenderlo in braccio.
Sostituire i giochi eccitanti con lunghe passeggiate.
Somministrare il cibo due volte al giorno circa
dieci minuti dopo la colazione e la cena dei
proprietari.
Quando il cucciolo prende in bocca un oggetto, effettuare il “baratto” con un bocconcino.
La proprietaria dovrà estrarre delicatamente
l’oggetto pronunciando “lascia” e sostituirlo rapidamente con un premio.
Ambiente di vita
La famiglia è costituita da genitori con una figlia ed un figlio adolescenti. Nella stessa casa vivono anche la madre del proprietario ed
una nipote della donna. I proprietari si assentano da casa tutta la giornata mentre i figli rientrano a mezzogiorno e spesso rimangono in casa durante il pomeriggio. La madre del proprietario si assenta raramente
dall’abitazione.
La casa, di tre piani, è contornata da un ampio giardino: Pongo ha accesso solamente allo scivolo in cemento perché une volta è riuscito a passare tra le sbarre del cancello e si
è allontanato.
Motivo della visita
Pongo, subito dopo la sua adozione urina
sia in casa sia sullo scivolo in cemento
all’esterno.
Il cane ora effettua minzioni sia “da femmina” (al centro del letto nella camera degli
ospiti) sia a gamba sollevata in più punti
della casa (sullo stipite della porta in cucina
e del soggiorno, su di una colonna in un angolo della taverna e sulla valigetta del proprietario).
Negli ultimi mesi la frequenza di emissione
delle eliminazioni e delle minzioni sociali è aumentata: il cane urina quasi esclusivamente
all’interno dell’abitazione.
Risultati ottenuti
Nelson ha presentato i primi miglioramenti dopo circa un mese: qualche volta si lasciava
accarezzare dal proprietario, la sera il cane
restava a lungo sul divano accucciato vicino
al proprietario. In passeggiata il cane non
aveva paura né degli oggetti né dei rumori ma
non si avvicinava volentieri alle persone. Dopo tre mesi circa il cane seguiva ovunque il
proprietario e si lasciava accarezzare dagli
amici della famiglia. Dopo cinque mesi Nelson
saliva tra le braccia del proprietario “e gli dava
i bacini”. La terapia farmacologica e comportamentale sono state sospese.
Caso n. 4
Segnalamento
Pongo, Pechinese, maschio intero (criptorichide), 4 anni, peso = 6 kg.
Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere
La famiglia desidera che il cane impari a
“chiedere di uscire” ed elimini solo nell’ambiente esterno.
Manifestazioni organiche dirette
Durante la visita
comportamentale A casa
Tachicardia - Tachipnea
Presenti
Presenti
Polipnea
Presente
Presente
Dispepsia (sbadigli,
Presente
eruttazioni, flatulenze, vomito) (solo sbadigli)
Presente
(solo sbadigli)
Manifestazioni organiche indirette (granuloma
da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia)
Assenti.
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Comportamenti centripeti
Comportamenti centrifughi
Comportamento alimentare: Pongo mangia
(cibo commerciale di buona qualità secco ed
umido) una volta al giorno. La ciotola è a disposizione giorno e notte. I proprietari non assistono al pasto del cane. Pongo domanda
(abbaiando) ed ottiene bocconcini durante i
pasti dei proprietari.
Comportamento dipsico: nessuna alterazione.
Comportamento somestesico: nessuna alterazione.
Comportamento eliminatorio: dopo la sua
adozione il cane urinava “a volte da femmina ed a volte da maschio” sia in casa sia in
giardino.
Per qualche mese i proprietari hanno utilizzato giornali sparsi in cucina ed in soggiorno. Il
cane viene fatto uscire sullo scivolo ogni due
ore circa: al mattino la madre del proprietario
non accompagna Pongo, mentre durante il
pomeriggio spesso la figlia esce insieme al
cane e lo invita (utilizzando un tono di voce
“duro”) ad urinare.
Raramente il cane elimina alla presenza dei
proprietari: Pongo viene chiuso fuori se non
urina a richiesta. I proprietari puniscono il cane a posteriori: gli “mettono il naso dentro” e
lo rincorrono minacciandolo con una ciabatta
o con il giornale arrotolato.
Al rientro dei proprietari il cane “sa di avere
sbagliato” e corre a nascondersi. Le feci sono deposte al centro dello scivolo durante la
passeggiata il cane urina a gamba sollevata
ad ogni angolo (Pongo emette poche gocce
di urina) e defeca in un’aiuola posta vicino a
casa.
Al momento della visita il cane urina in casa
circa quattro - cinque volte al giorno.
Pongo, la maggior parte delle volte, evacua
una grande quantità di urina (il cane svuota la
vescica) mentre raramente elimina poche
gocce di urina.
Sono descritti dai proprietari dei trascorsi
episodi di cistite (diagnosticati dal Medico
Veterinario curante tramite un esame delle
urine).
Il sonno: durante il giorno il cane dorme su di
un tappeto al centro della stanza, nel corridoio, e sotto la scrivania nella camera della
figlia della proprietaria. Durante la notte Pongo dorme su di un cuscino posto in un angolo della camera da letto della madre del proprietario. Il cane si risveglia spesso sia durante il giorno sia durante la notte: Pongo
sussulta ad ogni rumore. Il cane dorme circa
12 ore/24 ore.
Comportamento di aggressione:
26
Aggressione predatoria
Occasionalmente a carico di
prede di piccola taglia (gatti)
sullo scivolo.
Aggressione per irritazione
Non rilevata.
Aggressione gerarchica
Non rilevata.
Aggressione territoriale
Non rilevata.
Aggressione per paura
Non rilevata.
Comportamento esploratorio: il cane esplora
tutte le stanze dell’abitazione e lo scivolo. Durante le passeggiata (effettuata una volta alla
settimana) Pongo esplora gli oggetti e si avvicina alle persone senza alcuna paura.
Comportamenti misti
Comportamento sessuale: Pongo non ha effettuato alcun comportamento di monta nei
confronti di cani o di esseri umani di sesso
femminile. Si sono evidenziati cavalcamenti (a
carico dei proprietari di sesso femminile).
Sviluppo comportamentale: Il cane è stato acquistato in un negozio all’età di cinque mesi
circa. Pongo viveva in un piccolo box in vetro
sul fondo del quale erano sparse ovunque
piccole strisce di carta di giornale.
Altri comportamenti
Giochi: Pongo lecca ininterrottamente, anche
per trenta minuti, un gioco a forma di riccio in
plastica. Spesso la figlia lancia un oggetto con
i piedi ed il cane “fa il portiere”.
Attaccamento: Pongo segue i proprietari di
stanza in stanza in casa. Quando i proprietari
sono assenti il cane rimane in compagnia della madre del proprietario.
Osservazione del cane durante la visita comportamentale
Pongo entra con la coda bassa ed andatura
titubante nella sala visite. Il cane esplora superficialmente la stanza ed effettua più minzioni sociali. In seguito si sdraia sotto la scrivania per un breve periodo, quindi si sposta
vicino alla porta d’ingresso. Quando apro la
porta a soffietto di separazione di una stanza
attigua, Pongo mi segue, esplora ed effettua
più minzioni sociali. Il cane emette piccole
quantità di urina. Quando i proprietari lo chiamano, il cane non li guarda neppure, mentre
si avvicina rapidamente a me al seguito di
“vieni, vieni” pronunciato con un tono di voce
“giocoso” abbassandomi sulle ginocchia. Raramente Pongo interagisce con i proprietari:
non li guarda e non cerca il contatto (tranne
che con la figlia). Il cane interagisce normalmente con il mio cane.
Visita clinica
L’esame obiettivo generale e particolare sono
nella norma. Richiedo al Medico Veterinario
curante un nuovo esame delle urine supportato eventualmente da un’indagine ecografia a
carico dell’apparato genitourinario.
Diagnosi nosografica
Non è possibile rilevare un’entità nosografica
specifica. Merita attenzione l’osservazione sia
delle eliminazioni inappropriate sia delle minzioni sociali. Soggettivamente, alcune minzioni
sociali devono essere considerate eliminazioni
poiché il cane svuota la vescica. È possibile rilevare un apprendimento non corretto all’eliminazione, una comunicazione patologica proprietario - cane ed uno squilibrio gerarchico.
Diagnosi funzionale
Stato ansioso di tipo ansia intermittente (coinvolgimento di strutture noradrenergiche e dopaminergiche).
Terapia farmacologica
D.A.P. (posto in soggiorno) e Selgian 8 kg
(0,5 mg/kg una volta al dì al mattino). Questa
terapia sarà seguita per due-tre mesi circa.
Terapia comportamentale
Punire Pongo solo se “viene colto sul fatto”: i
proprietari batteranno le mani ed esclameranno “no”. Quindi accompagneranno il cane
in una breve passeggiata e lo premieranno
al seguito dell’eliminazione nell’ambiente
esterno.
Interrompere le punizioni a posteriori.
Quando i proprietari rientrano a casa non devono “fare gli investigatori” cercando le eventuali eliminazioni. Saluteranno il cane e, fingendosi occupati nella pulizia delle stanze,
metteranno in evidenza le eventuali minzioni.
Detergere l’urina con acqua e bicarbonato.
Accompagnare Pongo in passeggiata almeno
quattro volte al giorno: la passeggiata dovrà
protrarsi per almeno venti minuti e non terminerà subito dopo l’evacuazione. Il cane sarà
accompagnato anche sullo scivolo ma i proprietari resteranno a distanza senza “obbligare Pongo ad eliminare”.
Il cane dovrà essere premiato con un “bravo”
ed un bocconcino al seguito di ogni eliminazione correttamente eseguita.
Giocare frequentemente con Pongo.
La ciotola sarà somministrata dopo il pasto
dei proprietari e lasciata in sede per un’ora.
Durante i pasti dei proprietari i bocconcini non
dovranno essere elargiti al momento ma messi nella ciotola e somministrati in un secondo
tempo.
Acquistare un nuovo cuscino per Pongo e posizionarlo in un angolo del soggiorno.
Diagnosi contestuale
I proprietari sono estremamente interessati e
disponibili. Pongo è stato acquistato per soddisfare il desiderio della figlia di possedere un
animale domestico, ma le esigenze etologiche
del cane non sono mai state considerate perché non conosciute dai proprietari.
Prognosi
Buona in relazione ad una parte degli obiettivi
che i proprietari si sono preposti di raggiungere. Non penso che il cane possa imparare a
“chiedere di uscire”.
Risultati ottenuti
Gli esami richiesti non hanno evidenziato alcuna patologia in atto. Pongo ha presentato i
primi miglioramenti dopo circa quindici giorni:
il cane urinava quasi esclusivamente nell’ambiente esterno. Dopo quaranta giorni circa
Pongo urinava e defecava solamente nell’ambiente esterno. La terapia farmacologica a base di Selgian 8 kg viene sospesa dopo tre
mesi circa mentre la terapia feromonale viene
protratta ancora per un altro mese. Il cane si
avvicina alla porta quando desidera uscire per
eliminare.
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Caso n. 5
Segnalamento
Attila, Jack Russel Terrier, maschio intero, 10
mesi, peso = 5 kg.
Ambiente di vita
La famiglia è costituita da genitori con un figlio
maggiorenne.Attila è stato acquistato dal figlio
senza l’approvazione dei genitori. Il padre ed
il figlio lavorano insieme: escono al mattino,
rientrano nella pausa pranzo e intorno alle 18.
La madre è casalinga e si assenta da casa
più volte al giorno. La famiglia vive in una villa
contornata da un ampio giardino. Durante il fine settimana il figlio si trasferisce con il cane
nella villa in campagna.
Motivo della visita
La visita comportamentale è richiesta dalla
madre in quanto nell’ultima settimana (soprattutto tra le 17 e le 18) il cane, assumendo la postura di gioco, inizia ad abbaiare e
cerca di prenderle i piedi, ringhiando. Quindi
Attila inizia a saltare e a cercare di afferrarle
le mani.
La madre ha molta paura ed, urlando e gesticolando, si rifugia in cucina dove telefona
al figlio chiedendogli di rientrare a casa immediatamente. Appena padre e figlio rientrano, il cane “li saluta” ed inizia a giocare con
la pallina. Spesso il comportamento lamentato avviene anche in presenza di tutti i famigliari: il figlio dice “basta” ed Attila smette immediatamente.
Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere
La madre desidera che il cane non “l’aggredisca più” in quanto ha molta paura. Secondo il
figlio ed il padre il comportamento del cane è
normale, “è solo un gioco”.
Giornata tipo del cane
Attila esce in giardino al mattino presto da
solo per eliminare (circa dieci minuti). In seguito viene chiuso in una stanza apposita
per circa tre ore. Attila assiste al pasto dei
proprietari e successivamente esce in giardi-
28
no da solo per eliminare (circa dieci minuti).
Il cane rimane chiuso nell’apposita stanza
per alcune ore, a seconda della permanenza
a casa della madre. Infatti quando la signora
esce, Attila viene confinato. A volte il cane
esce per una passeggiata serale al guinzaglio con il figlio per venti minuti circa, altrimenti viene mandato in giardino più volte per
eliminare.
Manifestazioni organiche dirette
Durante la visita
comportamentale A casa
Tachicardia - Tachipnea
Assenti
Assenti
Polipnea
Assente
Assente
Dispepsia (sbadigli,
Presente
eruttazioni, flatulenze, vomito) (sbadigli
e flatulenze)
Assente
Manifestazioni organiche indirette (granuloma
da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia)
Assenti.
Comportamenti centripeti
Comportamento alimentare: Attila mangia (cibo secco) due volte al giorno. La proprietaria
aggiunge starters alimentari ai croccantini. La
ciotola è posta in cucina. Il cibo è somministrato prima dei pasti dei proprietari e la ciotola resta a disposizione fino alla consumazione del pasto. Il cane mangia qualche boccone e poi si allontana: la proprietaria assiste
al pasto del cane e lo invita a mangiare. Attila
assiste al pasto dei proprietari, elemosina ed
ottiene. Durante il fine settimana la ciotola
con il cibo viene fornita dopo il termine del
pasto del proprietario ed il cane mangia tutto
subito.
Comportamento dipsico: nessuna alterazione.
Comportamento somestesico: nessuna alterazione.
Comportamento eliminatorio: nessuna alterazione.
Il sonno: durante il giorno il cane rimane a
lungo chiuso in un’apposita stanza. Attila dorme su di un divano posto di fronte alla porta
d’entrata del locale. Una volta libero nella casa, il cane dorme sul divano e su di una poltrona nel soggiorno. Durante la notte Attila riposa sul letto del figlio. Il cane dorme 12 ore/
24 ore.
Comportamenti centrifughi
Comportamento di aggressione:
Aggressione
predatoria
Occasionalmente a carico
di prede di piccola taglia
(uccelli).
Aggressione
per irritazione
Non rilevata.
Aggressione
gerarchica
Il cane ringhia al figlio
quando viene preso in
braccio (mentre dorme
sul divano in soggiorno e
sul letto) per essere
spostato. Spesso Attila
ringhia alla proprietaria
quando cerca di togliergli
la pallina dalla bocca.
Quando il figlio e la madre
si avvicinano per salutarsi,
il cane si intromette
e “piagnucola”.
Aggressione
territoriale
Non rilevata.
Aggressione
per paura
Non rilevata.
Quando il cane
mette in atto un
comportamento di
aggressione nei
confronti del figlio,
quest’ultimo lo
sgrida con un tono
di voce “dura”.
Attila viene invitato
dai proprietari in
mezzo a loro
quando si avvicina
in modo che non si
senta “escluso”.
Comportamento esploratorio: il cane esplora
tutte le stanze della casa ed il giardino. Durante le passeggiate il cane tira al guinzaglio
e “si oppone” quando i proprietari desiderano
cambiare direzione. Spesso il cane abbaia sia
a casa sia durante la passeggiata: i proprietari
lo coccolano per tranquillizzarlo ed a volte lo
sgridano con un tono di voce “duro”.
Comportamenti misti
Comportamento sessuale: si evidenziano “tentativi” di monta a carico di cani di sesso femminile
durante ed al termine del loro calore. Sono presenti cavalcamenti a carico della proprietaria
quando Attila si eccita durante i rituali di ritorno
(“le feste”) effettuati nei confronti del figlio.
Sviluppo comportamentale: Il cane è stato acquistato presso un privato all’età di circa tre
mesi. Il cucciolo viveva con il proprio padre e
con alcuni dei i fratelli.
di del figlio, abbaiando e ringhiando: il proprietario effettua questo gioco molto spesso.
Inoltre invita Attila a saltare per farsi mordicchiare le mani (il cane non stringe). Il cane
assume la postura di gioco (la parte anteriore
del corpo si abbassa mentre il treno posteriore rimane alto, il cane saltella di qua e di là)
prima di mettere in atto i comportamenti descritti. Il figlio gioca a correre con Attila (mentre questi cerca di afferrargli i pantaloni e le
scarpe), al tira e molla e a fare la lotta con le
mani. Il cane rincorre la pallina in casa ed un
pallone nel giardino.
Attaccamento: spesso il cane segue di stanza
in stanza la proprietaria quando sono in casa
da soli. Attila preferisce addormentarsi a contatto con i proprietari. Il cane, quando rimane
a casa da solo, non effettua vocalizzi, distruzioni od eliminazioni emozionali.
Osservazione del cane durante la visita
Il cane entra tranquillo in sala visite e prende
subito contatto con me, salutandomi a lungo.
Quando arriva Giorgio, Attila assume una
postura accucciata, i due cani effettuano una
corretta esplorazione feromonale ed in seguito si allontanano. Il cane esplora tutta la
stanza ed anche il retro dell’ambulatorio. Effettua un’esplorazione orale a carico del pomello ferma - porta e di alcuni giornali posti
in uno scaffale. Il proprietario dice basta ed
Attila interrompe immediatamente queste
esplorazioni. Quando la proprietaria lo prende in braccio, il cane biascica, sbadiglia e si
allontana dopo pochi secondi. Cerco di scatenare un gioco di eccitazione ma il cane
non pare interessato. Dopo qualche minuto
Attila effettua una minzione sociale sullo spigolo che separa la sala visite dal retro
dell’ambulatorio. Quindi il cane si addormenta raggomitolandosi tra la porta d’uscita ed il
calorifero.
Visita clinica
L’esame obiettivo generale e particolare sono
nella norma.
Diagnosi nosografica
Altri comportamenti
Giochi: il cane gioca in casa rincorrendo i pie-
Non è possibile rilevare un’entità nosografica
specifica. Si constata uno squilibrio gerarchico e la presenza di una comunicazione pato-
29
logica tra i proprietari ed il cane. Inoltre Attila
non compie alcuna attività fisica e di collaborazione durante la giornata: la somministrazione del cibo ed i giochi di eccitazione messi
in atto dal figlio costituiscono la relazione principale uomo-cane.
Buona in relazione agli obiettivi che i proprietari si sono preposti di raggiungere.
in libertà nei boschi attigui alla villa in città e in
campagna.
Attila mangerà dopo la fine del pasto dei proprietari. La ciotola rimarrà a disposizione per
mezz’ora al massimo. I proprietari non devono né assistere al pasto del cane né invitarlo
a mangiare.
Per quanto riguarda il luogo di riposo è necessario spostare il divano posto nella stanza
adibita al cane in una posizione periferica (Attila non deve poter controllare chi entra e chi
esce dal locale). Inoltre sarà posto un telo su
di una parte del divano in soggiorno e i proprietari permetteranno al cane di riposare sul
divano solo quando vi si accuccerà. In ufficio
il proprietario collocherà una brandina in un
angolo della stanza.
Quando i proprietari desiderano spostare il
cane mentre dorme, dovranno avvicinarsi (ponendosi lateralmente al divano in modo da lasciare al cane una via di fuga), guardare Attila
sulla groppa e chiedergli di scendere senza
toccarlo.
In occasione della comparsa dei comportamenti lamentati, la proprietaria potrà (a seconda di come si sente): lanciare la pallina al
cane, far uscire Attila in giardino, chiudersi in
una stanza. Se fosse presente tutta la famiglia, dovranno tutti insieme, uno vicino all’altro (con la madre nel mezzo) chiedere al cane di uscire dalla stanza. Dovranno guardarlo sulla groppa e camminare verso di lui lasciando libero il percorso in direzione della
porta di uscita. L’azione deve essere interrotta non appena il cane varcherà la soglia della stanza.
Terapia feromonale
Risultati ottenuti
D.A.P. (posto in soggiorno). Questa terapia
sarà seguita per due mesi circa.
Attila ha manifestato i primi miglioramenti dopo pochi giorni dall’inizio del trattamento. Secondo la proprietaria, il cane è “molto più
tranquillo”: Attila gioca con la proprietaria al
lancio della pallina in casa, riposa con lei sul
divano e raramente inizia ad abbaiare cercando di afferrarle i piedi. Al termine della
quarta settimana di trattamento, la proprietaria è serena perché ha ben compreso che il
cane desidera solo giocare. Infatti, ha trovato
una strategia: appena Attila inizia ad abbaiare e ad afferrare i piedi, la proprietaria gli
chiede di saltare in braccio e il cane si calma
immediatamente. Quindi escono in macchina
per andare a trovare il padre ed il figlio al lavoro. Dopo due mesi dall’inizio del trattamento i comportamenti lamentati sono pressoché
Diagnosi funzionale
Non è presente alcuno stato patologico.
Diagnosi contestuale
La madre è interessata ma poco disponibile in
quanto il figlio è “l’unico proprietario” del cane.
Inoltre è oppressa da attacchi di panico che
provocano un abbassamento della pressione
cui fa seguito uno svenimento.
La proprietaria teme che il cane “possa mangiarla” durante una crisi lipotimica. Inoltre secondo il marito ed il figlio devono spesso allontanarsi da casa per più giorni, la proprietaria desidererebbe cedere il cane ma d’altra
parte non vuole provocare un dolore al proprio figlio.
Quest’ultimo, dopo la visita, è estremamente
disponibile ad aiutare la madre ad affrontare e
a superare la situazione.
Prognosi
Terapia comportamentale
Il cane dovrà compiere una maggiore attività
fisica e di collaborazione quotidiana: Attila andrà in ufficio con il figlio al mattino e seguirà la
proprietaria (anche rimanendo in macchina)
durante il pomeriggio.
Il cane effettuerà almeno quattro passeggiate
al giorno della durata di almeno venti minuti
ciascuna.
I giochi di eccitazione saranno sostituiti con
alcuni lanci della pallina in giardino (al massimo due o tre lanci) e con lunghe passeggiate
30
scomparsi. La terapia feromonale è stata sospesa dopo tre mesi.
Manifestazioni organiche indirette (granuloma
da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia):
Assenti.
Caso n. 6
Segnalamento
Comportamenti centripeti
Lilly, Incrocio, femmina sterilizzata, 8 anni, peso = 15 kg.
Comportamento alimentare: Lilly mangia (cibo
umido commerciale) due volte al giorno. La
ciotola è situata in cucina.
Il cibo è somministrato contemporaneamente
ai pasti dei proprietari e la ciotola resta a disposizione giorno e notte.
I proprietari assistono al pasto del cane: la
proprietaria invita il cane a mangiare, lo imbocca ed a volte lo sgrida quando non mangia.
Lilly assiste al pasto dei proprietari, elemosina
ed ottiene.
Comportamento dipsico: nessuna alterazione.
Comportamento somestesico: il cane si lecca
frequentemente la faccia mediale delle cosce:
è presente un eritema generalizzato ed il colore del pelo è modificato.
Inoltre, in primavera ed in tarda estate,
compare un prurito generalizzato accompagnato dalla presenza di lesioni elementari
(papule) diffuse attribuibili ad una risposta
allergica.
La diagnosi è stata effettuata a seguito di una
visita dermatologica specialistica.
Il leccamento alla faccia mediale delle cosce
è iniziato da circa un anno.
Non è presente una fase appetitiva ben definita, mentre la fase di appagamento appare dopo un po’ di tempo.
Comportamento eliminatorio: Lilly urina solo
nell’ambiente esterno, durante le passeggiate.
Frequentemente il cane defeca davanti alla
porta della camera da letto dei proprietari. Le
feci hanno consistenza normale.
Il sonno: durante il giorno e la notte il cane
dorme sul divano del soggiorno (davanti alla
porta d’entrata della stanza).
Lilly si accuccia nel corridoio e davanti alla
porta d’ingresso dell’appartamento.
Il cane si corica su di una brandina posta
sotto il tavolo in cucina durante il pasto dei
proprietari.
Spesso Lilly sale sul letto dei proprietari durante la notte.
Il cane si risveglia ogni due ore circa, cammina per qualche secondo oppure va a bere ed
in seguito si riaddormenta. Lilly dorme 10
ore/24 ore.
Ambiente di vita
La famiglia è costituita da una giovane coppia senza figli. Il proprietario si assenta da
casa alcune volte per tutta la giornata mentre altre per tutta la notte. La proprietaria non
lavora e rimane quasi sempre a casa. La famiglia vive in un appartamento (dotato di due
ampi balconi) posto in un condominio in periferia della città.
Motivo della visita
Durante la visita sanitaria semestrale si osserva che Lilly cammina avanti ed indietro
nelle stanze della casa ansimando sia di
giorno sia di notte. Inoltre il cane non mangia fino al ritorno a casa del proprietario.
Questi sintomi sono presenti da circa un anno ma si sono accentuati nelle ultime settimane, al seguito del ritorno al lavoro del
proprietario dopo un lungo periodo di disoccupazione.
Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere
La famiglia desidera che i sintomi di Lilly non
peggiorino in quanto tra poco anche la proprietaria inizierà a lavorare.
Manifestazioni organiche dirette
Durante la visita
comportamentale A casa
Tachicardia - Tachipnea
Presenti
Presenti
Polipnea
Presente
Presente
Tremori
Presenti
Presenti
Midriasi
Presente
Presente
Dispepsia (sbadigli,
Presente
eruttazioni, flatulenze, vomito) (solo sbadigli)
Presente
(solo sbadigli)
31
Comportamenti centrifughi
Comportamenti misti
Comportamento di aggressione:
Comportamento sessuale: non si evidenziano
monte. Sono presenti cavalcamenti a carico
della proprietaria.
Sviluppo comportamentale: il cane è stato acquistato presso un negozio all’età di circa due
mesi.
Aggressione
predatoria
Non rilevata.
Aggressione
per irritazione
Lilly ringhia e rincula
quando le persone si
avvicinano per
accarezzarla, soprattutto
se si tratta di individui
di sesso maschile.
Il cane ringhia e morde
la proprietaria quando
cerca di farlo scendere
dal divano afferrandolo
al collare. Lilly non si
allontana dal luogo in cui
è avvenuto il conflitto.
I proprietari
prendono in
braccio il cane
e lo coccolano
al fine di
“rassicurarlo”
in occasione
dell’incontro
con persone.
Al seguito
dell’aggressione
nei confronti della
proprietaria,
quest’ultima
punisce Lilly
utilizzando un tono
di voce “duro”.
Il cane ringhia alla
proprietaria quando cerca
di farlo scendere dal
divano. Lilly ringhia e
morde la proprietaria ed
il fratello di quest’ultima
quando lo accarezzano
sulla brandina. Lilly non
si allontana dal luogo in
cui è avvenuto il conflitto.
Il cane abbaia e si
intromette quando i
proprietari si abbracciano
o si scambiano effusioni.
Quando il cane
mette in atto un
comportamento di
aggressione nei
confronti della
proprietaria e del
fratello di
quest’ultima, viene
inseguito fino a
quando si
nasconde sotto
il letto. Lilly viene
invitata dai
proprietari in
“mezzo a loro”
quando si
scambiano
effusioni in modo
che non si senta
“esclusa”.
Il cane abbaia quando
arrivano ospiti e quando
questi ultimi vanno via.
I proprietari
coccolano Lilly
per tranquillizzarla.
Aggressione
gerarchica
Aggressione
territoriale
Aggressione
per paura
Non rilevata.
Comportamento esploratorio: il cane esplora
tutte le stanze dell’appartamento. Lilly ansima,
trema e cerca di nascondersi in occasione delle urla emesse dai proprietari e dai loro amici
che si ritrovano abitualmente a casa per assistere ad una partita di calcio alla televisione.
Quando le persone si avvicinano per accarezzarla, Lilly ringhia e rincula. Durante la passeggiata in città il cane si arresta e cerca di fuggire
quando avverte l’esplosione di un petardo.
32
Altri comportamenti
Giochi: Il cane gioca in casa con una pallina
rincorrendola nel corridoio.
Attaccamento: Lilly segue i proprietari di
stanza in stanza in casa. Il cane chiede continuamente il contatto soprattutto con il proprietario. Lilly si isola nella camera da letto
dei proprietari quando la proprietaria esce
ed il cane rimane da solo con il proprietario.
Lilly quando rimane a casa da sola, non effettua vocalizzi, distruzioni od eliminazioni
emozionali.
Osservazione del cane durante la visita sanitaria
Il cane entra titubante nella sala visite. Lasciato libero si avvicina rapidamente alla
porta d’uscita con la coda tra gli arti posteriori e le orecchie indietro. Lilly non esplora
gli oggetti e non si avvicina né a me né al
mio cane. Quando la proprietaria si siede, il
cane le si accuccia vicino e rimane immobile
a lungo. Appena entra il mio collega nella
stanza, Lilly inizia a camminare avanti ed indietro ansimando tra la porta d’uscita e la
proprietaria.
Visita clinica
L’esame obiettivo generale è nella norma La
cute a livello della faccia mediale delle cosce
è arrossata ma non si evidenziano papule.
Sulle parti glabre non sono evidenti lesioni
elementari primarie e secondarie.
Diagnosi nosografica
Il cane risulta affetto da una sociopatia (stadio
1 o stadio reattivo). Inoltre è possibile evidenziare una carente socializzazione interspecifica (soprattutto nei confronti degli esseri umani
di sesso maschile) ed una comunicazione patologica proprietario - cane.
Diagnosi funzionale
È presente uno stato patologico di ansia intermittente (coinvolgimento di strutture noradrenergiche, dopaminergiche e serotoninergiche).
proprietari e lasciata in sede per un’ora. I proprietari possono rimanere nella stessa stanza
ma dovranno ignorare il cane.
Aumentare il numero delle passeggiate quotidiane, magari conducendo l’animale libero nei
campi.
Giocare con Lilly a palla durante la passeggiata.
Diagnosi contestuale
I proprietari sono estremamente interessati e
disponibili ma non desiderano affrontare la
patologia del comportamento all’origine della
sintomatologia.
Prognosi
Buona in relazione agli obiettivi che i proprietari si sono preposti di raggiungere.
Terapia feromonale
D.A.P. (posto in corridoio). La terapia sarà
messa in atto per due - tre mesi circa.
Terapia comportamentale
Ignorare Lilly (non coccolare, non rassicurare
con un tono di voce “dolce”, non sgridare con
un tono di voce “dura”, non guardare e non
somministrare cibo) quando cammina avanti
ed indietro, non mangia o si isola nella camera da letto dei proprietari.
Non accarezzare il cane quando si trova sulla
brandina. Se i proprietari lo desiderano è possibile chiamare Lilly e, se quest’ultima si avvicina, coccolarla.
Quando si desidera fare scendere il cane dal
divano è opportuno avvicinarsi (ponendosi lateralmente al divano stesso e non frontalmente in modo da lasciare al cane stesso una via
di fuga), guardare Lilly sulla groppa e chiederle di scendere senza toccarla.
Durante la passeggiata i proprietari dovranno
chiedere alle persone che desiderano accarezzare Lilly di avvicinarsi accovacciati e di
non guardare il cane.
Non coccolare il cane al fine di “rassicurarlo”
in quanto così facendo viene premiata la
paura. Premiare il cane coccolandolo e parlandogli con un tono di voce “dolce” quando
si avvicina alle persone senza ringhiare e
nascondersi.
Somministrare almeno tre pasti al giorno. La
ciotola sarà offerta al termine del pasto dei
Risultati ottenuti
Lilly ha manifestato i primi miglioramenti dopo
circa una settimana. Secondo i proprietari il
cane in casa è “molto più tranquillo”: ansima
raramente, sbadiglia meno frequentemente,
non cammina avanti ed indietro né di giorno
né di notte e mangia regolarmente (anche in
assenza del proprietario). Al termine della terza settimana di trattamento, Lilly continua ad
isolarsi nella camera dei proprietari quando rimane da sola con il proprietario. Dopo due
mesi il comportamento di aggressione per irritazione e per soggezione gerarchica nei confronti dei proprietari è diminuito: è presente
solo la fase appetitiva (il ringhio) mentre è
scomparsa la fase consumatoria (il morso).
La terapia feromonale è stata sospesa dopo
quattro mesi circa. Viene però puntualmente
restaurata in occasione di festività (per i rumori dei fuochi di artificio) o di eventi sportivi.
CONCLUSIONI
Ancorché la sperimentazione descritta sia esigua, i vantaggi dervati dall’uso del D.A.P. accompagnato da una idonea terapia comportamentale sono risultati evidenti.
L’evoluzione della ricerca scientifica permetterà nei prossimi anni l’identificazione e l’analisi funzionale di un numero sempre maggiore
di altri feromoni. Tra questi, alcuni potranno
essere utilizzati come fondamentale ausilio terapeutico nelle affezioni comportamentali. La
feromonoterapia è, quindi, destinata a ricoprire un ruolo di notevole importanza nella medicina comportamentale.
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feromoni. Impiego clinico nel gatto, Rassegna
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Editrice Ambrosiana Milano, 1979.
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13) Clement M.G., Chiara O., Compendio di fisiologia, Società Editrice Esculapio, 1983.
14) Stayer L., Biochimica ”, Zanichelli, II ed.,
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15) D’ancona U., Zoologia, Unione TipograficoEditrice Torinese, ristampa III ed., 1981.
16) Borsa F., Lezioni di fisica e biofisica medica,
La Goliardica Pavese, III ed., 1980.

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