Capitolato Speciale Gara Videosorveglianza
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Capitolato Speciale Gara Videosorveglianza
Capitolato speciale d’appalto Codice intervento: 5221 AMPLIAMENTO, AMMODERNAMENTO E MANUTENZIONE DEL SISTEMA DI VIDEO SORVEGLIANZA DEL COMUNE DI BOLOGNA APPALTO DI FORNITURA Il responsabile del Procedimento: Ing. Osvaldo Panaro 1 INDICE PARTE A - PRESCRIZIONI CONTRATTUALI RELATIVE ALL’APPALTO..... 4 Art. A.1 – OGGETTO DELL’APPALTO ............................................................................ 4 Art. A.2 – SOTTOSCRIZIONE E GESTIONE DEL CONTRATTO ........................................ 4 Art. A. 3 – TERMINE DI ESECUZIONE .......................................................................... 4 Art. A.4 – VALORE STIMATO DELL’APPALTO ............................................................... 4 Art. A.5 – CORRISPETTIVO ......................................................................................... 4 Art. A.6 –CONDIZIONI DI PAGAMENTO....................................................................... 4 Art. A.7 – OBBLIGHI DI TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI ............................. 5 Art. A.8 – ONERI PER LA SICUREZZA .......................................................................... 6 Art. A.9 – GARANZIE DI ESECUZIONE DEL CONTRATTO .............................................. 6 Art. A.10 – ONERI A CARICO DELL’AGGIUDICATARIO ................................................. 6 Art. A.11 – CESSIONE DI CONTRATTO E DI CREDITO, SUBAPPALTO ........................... 7 Art. A.12 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI - OBBLIGO DI RISERVATEZZA ......... 7 Art. A.13 – OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DELL’AGGIUDICATARIO ............................ 7 Art. A.14 – BREVETTI E DIRITTI D'AUTORE ................................................................ 9 Art. A. 15 – INADEMPIMENTI CONTRATTUALI – PROCEDURA DI CONTESTAZIONE ..... 9 Art. A.16 – PENALI ..................................................................................................... 9 Art. A. 17 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO .............................................................. 10 Art. A.18 – FORO COMPETENTE................................................................................. 11 PARTE B - PRESCRIZIONI TECNICHE RELATIVE ALL’APPALTO ........... 12 Art. B.1 – OGGETTO DELL’APPALTO .......................................................................... 12 Art. B.2 – SISTEMA DI VIDEO SORVEGLIANZA ESISTENTE........................................ 12 Art. B.3 – FORNITURE E SERVIZI INCLUSI NELL’APPALTO........................................ 12 Art. B.3.1 Affidabilità, robustezza e ridondanza ............................................................ 14 Art. B.3.2 Espandibilità, flessibilità, scalabilità e modularità ........................................... 14 Art. B.3.3 Compatibilità con standard internazionali ed apertura ..................................... 14 Art. B.3.4 Integrabilità, interoperabilità, operabilità e facilità nei comandi........................ 14 Art. B.3.5 Semplicità ed economicità di manutenzione................................................... 14 Art. B.4 – NUOVE INSTALLAZIONI ............................................................................ 15 Art. B.5 SOSTITUZIONI............................................................................................. 15 2 Art. B.6 – MIGRAZIONE ............................................................................................ 16 Art. B.7 – STRUTTURA TOPOLOGICA ......................................................................... 16 Art. B.8 – ARCHITETTURA DI SISTEMA ..................................................................... 17 Art. B.8.1 Sistema centrale di gestione e registrazione .................................................. 17 Art. B.8.2 Centrale di Controllo della Polizia Municipale.................................................. 20 Art. B.8.3 Altre centrali.............................................................................................. 21 Art. B.8.4 Monitoraggio e autodiagnosi del sistema ....................................................... 21 Art. B.8.5 Impianto locale .......................................................................................... 22 Art. B.8.6 Telecamere ............................................................................................... 23 Art. B.8.7 Illuminatori IR ........................................................................................... 28 Art. B.8.8 Video Encoder............................................................................................ 29 Art. B.8.9 Rete dati geografica ................................................................................... 30 Art. B.8.10 Alimentazione elettrica.............................................................................. 31 Art. B.8.11 Analisi video (predisposizione) ................................................................... 32 Art. B.8.12 Cablaggi.................................................................................................. 33 Art. B.8.13 Armadi.................................................................................................... 35 Art. B.8.14 Switch di rete dati e media converter per telecamere .................................... 36 Art. B.8.15 Altre apparecchiature e prescrizioni ............................................................ 38 Art. B.9 – CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI PC E MONITOR OGGETTO DI FORNITURA .............................................................................................................. 38 Art. B.10 – SOFTWARE DI GESTIONE, VISUALIZZAZIONE E REGISTRAZIONE ........... 39 Art. B.11 – CARTELLONISTICA .................................................................................. 41 Art. B.12 – FORMAZIONE E PRIMO AFFIANCAMENTO................................................ 41 Art. B.13 – GARANZIA DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA – LIVELLI DI SERVIZIO .. 43 Art. B.14 – MANUTENZIONE ED ASSISTENZA DI PARTI DEL SISTEMA NON IN GARANZIA – LIVELLI DI SERVIZIO ........................................................................... 44 Art. B.15 – DOCUMENTAZIONE, AS-BUILT, MANUALI, LICENZE D’USO, NORMATIVE, MARCHI E CERTIFICAZIONI DI CONFORMITÀ ........................................................... 44 Art. B.16 – AUTORIZZAZIONI E PERMESSI................................................................ 47 Art. B.17 – VERIFICHE FUNZIONALI E COLLAUDO .................................................... 47 Art. B.18 – SPECIFICHE SULLA SICUREZZA DEI DATI E SULLA PRIVACY ................... 48 Art. B.19 – RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA NELL’ESECUZIONE DELLE INSTALLAZIONI........................................................................................................ 49 Art. B.20 – TERMINE DI REALIZZAZIONE .................................................................. 49 ELENCO ALLEGATI TECNICI Allegato Allegato Allegato Allegato 1.1 1.2 2 3 – – – – Planimetria sistema di videosorveglianza esistente Elenco completo telecamere esistenti, sia digitali sia analogiche Descrizione del sistema digitale esistente Localizzazione delle nuove telecamere (planimetrie e simulazioni fotografiche). 3 PARTE A - PRESCRIZIONI CONTRATTUALI RELATIVE ALL’APPALTO Art. A.1 – OGGETTO DELL’APPALTO Il presente appalto di fornitura ha ad oggetto l’espansione, l’ammodernamento e la manutenzione del sistema di videosorveglianza urbana del Comune di Bologna, secondo quanto meglio dettagliato nella parte “B” del presente capitolato speciale di gara. Art. A.2 – SOTTOSCRIZIONE E GESTIONE DEL CONTRATTO Con il soggetto aggiudicatario, l'Amministrazione Comunale stipulerà il relativo contratto sulla base del presente capitolato e sulla base dell'offerta presentata dall'Aggiudicatario. L’Aggiudicatario nominerà un Responsabile del contratto con funzioni di interfaccia generale verso il Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche. Il Direttore del Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche sottoscriverà per conto dell'Amministrazione Comunale il contratto ed individuerà il referente tecnico interno al quale l'Aggiudicatario dovrà rapportarsi. Visto l’art. 11, comma 12, del D.Lgs.163/2006, l’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di ordinare, in casi di urgenza, l’esecuzione anticipata del contratto, nei modi e alle condizioni previste dall'art. 302 co.2 del D.P.R. n. 207/2010; l’Aggiudicatario dovrà dare immediato corso alle attività richieste, attenendosi alle indicazioni fornite nella comunicazione di aggiudicazione. In caso di mancata efficacia del contratto l’Impresa avrà diritto soltanto al pagamento delle prestazioni già eseguite. Art. A. 3 – TERMINE DI ESECUZIONE L’intervento oggetto del presente appalto dovrà essere completato nel termine di 180 giorni naturali consecutivi dalla data di consegna dei lavori. Art. A.4 – VALORE STIMATO DELL’APPALTO Il presente appalto ha un valore stimato a base d’asta di Euro 362.358,00, IVA ed oneri per la sicurezza esclusi. Gli oneri per la sicurezza sono stimati in Euro 7.150, IVA esclusa, non soggetti a ribasso. Art. A.5 – CORRISPETTIVO Il corrispettivo della fornitura e delle prestazioni oggetto del presente capitolato è costituito dal prezzo “chiavi in mano” risultante dall’offerta aggiudicataria. Tale corrispettivo sarà posto in pagamento, in tre soluzioni, la prima, pari al 40% dell’importo totale, a completamento delle attività previste nell’art. B.20, punto a, del presente capitolato, la seconda, pari al 40%, a completamento delle attività previste nell’art. B.20, punto b, del presente capitolato, la terza, pari al 20%, al positivo superamento del collaudo del sistema. Il corrispettivo contrattuale è comprensivo di tutti gli oneri direttamente o indirettamente connessi all’esecuzione del contratto. Il corrispettivo definito sulla base dell'offerta aggiudicataria rimane fisso per tutta la durata del contratto. Art. A.6 – CONDIZIONI DI PAGAMENTO Ai sensi del D.M. n. 55 del 3 aprile 2013, la fattura deve essere emessa in formato elettronico tramite il sistema nazionale SDI. Inoltre, ai sensi dell’art. 25 del D.L. 66/2014, dell’art. 191 del Dlgs. 267/2000 e dell’art. 3 comma 2 del D.M. 55/2013, nel tracciato della fattura elettronica è obbligatorio indiare, pena l’impossibilità di procedere al pagamento, le seguenti informazioni: il codice CIG che sarà comunicato dalla Amministrazione il numero dell’impegno che sarà comunicato dalla Amministrazione 4 - il codice univoco assegnato da IPA: IJCBIF. Il corrispettivo sarà corrisposto a trenta giorni dalla data di ricevimento della fattura, fine mese, fatto salvo il positivo esito del collaudo dell’appalto, ed accreditato su conto corrente individuato dal contraente nel rispetto della Legge 13 agosto 2010 n. 136. Nel caso risultasse aggiudicatario un R.T.I. (ferma l’obbligatorietà del pagamento da effettuarsi esclusivamente in favore della società mandataria del raggruppamento): i) gli obblighi di cui sopra dovranno essere tutti puntualmente assolti sia nelle fatture emesse dalla mandataria, sia dalle mandanti nello specifico caso di esercizio della facoltà di ricorrere alla fatturazione “pro quota”; ii) le singole società costituenti il Raggruppamento, salva ed impregiudicata la responsabilità solidale delle società raggruppate nei confronti del Fornitore, potranno provvedere ciascuna alla fatturazione “pro quota” delle attività effettivamente prestate, corrispondenti alle attività dichiarate in fase di gara risultanti nell’atto costitutivo del Raggruppamento Temporaneo di Imprese, che il contraente si impegna a trasmettere in copia, ove espressamente richiesto dall’Amministrazione. In tal caso, la mandataria del Raggruppamento medesimo è obbligata a trasmettere, in maniera unitaria e previa predisposizione di apposito prospetto riepilogativo delle attività e delle competenze maturate, le fatture relative all’attività svolta da tutte le imprese raggruppate. Ogni singola fattura dovrà contenere, oltre a quanto indicato al precedente comma del presente articolo, la descrizione delle specifiche attività a cui si riferisce. Ai fini del pagamento di corrispettivi di importo superiore ad euro 10.000,00, l’Amministrazione procederà in ottemperanza alle disposizioni previste dall’art. 48-bis del D.P.R. 602 del 29 settembre 1973, con le modalità di cui al Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 18 gennaio 2008 n. 40. Prima di procedere al pagamento del corrispettivo l’Amministrazione acquisirà di ufficio il documento unico di regolarità contributiva (D.U.R.C.) - attestante la regolarità del contraente in ordine al versamento dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei dipendenti. L'eventuale importo per gli interessi di mora sarà determinato in base al tasso di riferimento BCE, periodicamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, a cui verrà aggiunta una maggiorazione di 8 (otto) punti percentuali. Art. A.7 – OBBLIGHI DI TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI Al fine di assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari, prevista dall’art.3 della Legge n.136 del 13.08.2010 "Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia" e ss. mm. e ii., l'Aggiudicatario deve utilizzare uno o più conti correnti bancari o postali, accesi presso Banche o presso la Società Poste italiane S.p.A., dedicati anche non in via esclusiva, alle commesse pubbliche. Tutte le transazioni relative all'oggetto contrattuale, dovranno essere effettuate esclusivamente tramite lo strumento del bonifico bancario o postale, ovvero altri strumenti di pagamento idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni, riportando l'indicazione del codice identificativo di gara. Gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati, dovranno essere comunicati al Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche- P.zza Liber Paradisus 10 – 40129 - Bologna -, entro sette giorni dalla loro accensione o, nel caso di conti correnti già esistenti, dalla loro prima utilizzazione. Nello stesso termine dovranno essere comunicati le generalità ed il codice fiscale delle persone delegate ad operare su di essi, e successivamente, ogni eventuale modifica relativa ai dati trasmessi. L’Aggiudicatario si impegna ad inserire in tutti i contratti di qualsiasi natura che dovesse stipulare per dare esecuzione alle obbligazioni assunte con il presente contratto, una clausola che imponga la tracciabilità dei flussi finanziari derivanti dai rispettivi rapporti contrattuali. L’Aggiudicatario, sotto la propria esclusiva responsabilità, renderà tempestivamente note all’Amministrazione le variazioni che si verificassero circa le modalità di accredito indicate; in difetto di tale comunicazione, anche se le variazioni venissero pubblicate nei modi di legge, non potrà sollevare eccezioni in ordine ad eventuali ritardi dei pagamenti, né in ordine ai pagamenti già effettuati. 5 Art. A.8 – ONERI PER LA SICUREZZA Gli oneri per la sicurezza sono stimati in Euro 7.150,00 IVA esclusa, non soggetti a ribasso. Tutte le prestazioni accessorie alla fornitura dovranno essere svolte nel rispetto delle norme di tutela dell'ambiente ed in modo da contenere al massimo grado le interferenze con il normale regime della mobilità e della pedonalità cittadina. Per quanto riguarda le prestazioni da svolgere presso le sedi del Comune, è stato predisposto il Documento Unico sulla Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI, ai sensi dell’art. 26, comma 3, del D.Lgs. 81/2008), dove sono evidenziate le possibili interferenze con l'operatività degli uffici comunali e le principali prescrizioni da osservare a garanzia della sicurezza di tutto il personale. Tale documento potrà essere aggiornato anche su proposta dell’Aggiudicatario del contratto, in relazione ai diversi aspetti di carattere tecnico, logistico o organizzativo incidenti. Art. A.9 – GARANZIE DI ESECUZIONE DEL CONTRATTO L’Aggiudicatario dovrà presentare, a garanzia delle obbligazioni assunte con il contratto, prima della stipula, idonea cauzione definitiva nei termini e secondo le modalità indicate dall’art. 113 del D. Lgs 163/2006, per un importo pari al 10% dell’importo contrattuale massimo/valore del contratto e salvo quanto previsto dal comma 1 del medesimo articolo. In caso di garanzia sotto forma di cauzione o fideiussione assicurativa, la compagnia assicuratrice dovrà essere tra quelle autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni. La garanzia dovrà prevedere espressamente le seguenti condizioni: a) pagamento a semplice richiesta e senza che il garante possa sollevare eccezione alcuna e con l’obbligo di versare la somma richiesta, entro il limite dell’importo garantito, entro un termine massimo di 15 giorni consecutivi dalla richiesta scritta dell’Amministrazione, senza che sia necessaria la costituzione in mora da parte di quest’ultima; b) rinuncia del fideiussore al beneficio della preventiva escussione del debitore principale di cui all'art. 1944 del c.c.; c) che l’eventuale mancato pagamento dei premi non sia opponibile all’Amministrazione garantita; d) rinuncia ad eccepire il decorso dei termini di cui all’art. 1957 c.c.. La garanzia fideiussoria garantirà per il mancato o inesatto adempimento di tutti gli obblighi assunti dall’Aggiudicatario, anche per quelli a fronte dei quali è prevista l’applicazione di penali, fino alla conclusione del periodo di garanzia: l’Amministrazione avrà diritto pertanto di rivalersi direttamente sulla garanzia fideiussoria per l’applicazione delle stesse. Fermo quanto previsto dal comma 3 dell’art. 113 del D. Lgs n.163/2006, qualora l’ammontare della garanzia dovesse ridursi per effetto dell’applicazione delle penali, o per qualsiasi altra causa, l’Aggiudicatario dovrà provvedere al reintegro entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della relativa richiesta effettuata dall’Amministrazione. La mancata costituzione della garanzia definitiva comporta la revoca dell’affidamento e l’acquisizione della cauzione provvisoria da parte della stazione appaltante, che aggiudica l’appalto al concorrente che segue in graduatoria. Non saranno accettate polizze fideiussorie o fideiussioni bancarie che contengano clausole attraverso le quali vengano posti oneri di qualsiasi tipo a carico dell’Amministrazione Comunale. Le fideiussioni bancarie e le polizze fideiussorie non conformi a quanto prescritto nelle presenti norme dovranno essere adeguate alle prescrizioni stesse. Nel caso in cui l'Impresa non si adegui alle prescrizioni formulate, si riterrà che alla mancata stipula del contratto si sia pervenuti per fatto addebitabile all'Impresa. La garanzia fideiussoria sarà progressivamente svincolata secondo il disposto del comma 3 dell’art. 113 del D. Lgs n. 163/2006. Art. A.10 – ONERI A CARICO DELL’AGGIUDICATARIO 6 Tutti gli obblighi ed oneri derivanti dall’esecuzione del contratto e dall’osservanza di leggi e regolamenti, nonché dalle disposizioni vigenti o che venissero in futuro emanate dalle competenti autorità, sono compresi nei prezzi contrattuali. Sono a carico dell'Aggiudicatario, senza possibilità di rivalsa nei riguardi del Comune, tutte le spese afferenti la gara, la stipula del contratto e la sua registrazione (bollo, quietanza, diritti fissi di segreteria, etc.); è esclusa soltanto l’I.V.A.. L'Aggiudicatario sarà tenuto inoltre a rimborsare, ai sensi di quanto disposto dall'art. 34 co.35 del decreto legge 179/2012 come modificato dalla legge di conversione 221/2012 della legge 221/2012, alla Stazione appaltante entro 60 dall'aggiudicazione definitiva, le spese per la pubblicazione sui quotidiani del bando di gara. Art. A.11 – CESSIONE DI CONTRATTO E DI CREDITO, SUBAPPALTO È vietato all’Aggiudicatario di cedere il contratto di cui al presente appalto salvo quanto previsto dall’art. 51 per le vicende soggettive del candidato, dell’offerente e dell’Aggiudicatario e dall’art. 116 del D. Lgs 163/2006 per le vicende soggettive dell’esecutore. La cessione dei crediti è regolata dall’art. 117 del D. Lgs n. 163/2006. I servizi oggetto del presente contratto potranno essere subappaltati, nel limite del 30% dell’importo contrattuale complessivo, nel rispetto delle prescrizioni contenute nell’art. 118 del D.Lgs. 163/2006, comma 2. Il concorrente che intenda subappaltare a terzi parte dell'appalto dovrà dichiararne l’intenzione in sede di offerta, indicando la percentuale del servizio che intende subappaltare. Il subappalto dovrà essere autorizzato dall’Amministrazione con specifico provvedimento, previa verifica del possesso in capo al subappaltatore dei requisiti per la partecipazione a pubblici appalti e previo esame del contratto di subappalto, che deve essere depositato presso il Comune di Bologna almeno 20 giorni prima della data di effettivo inizio delle relative prestazioni. L’Amministrazione corrisponderà le somme dovute al subappaltatore, previa comunicazione da parte dell'affidatario delle prestazioni eseguite dal subappaltatore, con specificazione del relativo importo e con proposta motivata di pagamento. Art. A.12 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI - OBBLIGO DI RISERVATEZZA L’Aggiudicatario dovrà garantire al Comune di Bologna, tramite autocertificazione, che il trattamento dei dati gestiti per conto dell'Amministrazione Comunale avviene in piena conformità a quanto previsto dal Testo Unico per la protezione dei dati personali, D.Lgs. 196 del 30/06/2003, ed eventuali integrazioni o successive modificazioni. In particolare, si dovrà certificare che ai dati trattati sono applicate tutte le misure minime di sicurezza di cui all'Allegato "B" del citato Testo Unico. Sarà possibile ogni operazione di auditing da parte dell’Amministrazione Comunale attinente le procedure adottate dall'Aggiudicatario in materia di riservatezza, protezione di dati e programmi e gli altri obblighi assunti. L’Aggiudicatario non potrà conservare copia di dati e programmi del Comune di Bologna, né alcuna documentazione inerente ad essi dopo la conclusione del contratto. L’Aggiudicatario si impegna a comunicare il nominativo del responsabile della sicurezza informatica. L’Aggiudicatario dovrà inoltre assicurare che il proprio personale o suoi incaricati non possano rendere disponibili informazioni acquisite nell’ambito del servizio, se non previa autorizzazione scritta del Comune. Art. A.13 – OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DELL’AGGIUDICATARIO È fatto obbligo all’Aggiudicatario di comunicare la sede operativa e i relativi recapiti a cui fare riferimento per la gestione delle attività necessarie a garantire il regolare svolgimento del servizio e presso la quale far pervenire tutte le comunicazioni legate al contratto, nonché dotarsi di hardware, software e strumentazioni telematiche necessarie per la prestazione dei servizi oggetto del presente capitolato. 7 Sono a carico dell’Aggiudicatario, intendendosi remunerati con i corrispettivi contrattuali, tutti gli oneri, le spese ed i rischi relativi al servizio oggetto del contratto. L’Aggiudicatario garantisce l’esecuzione delle prestazioni contrattuali nel rispetto delle norme in materia e secondo le condizioni, le modalità, i termini e le prescrizioni contenute nel presente capitolato speciale d'appalto, pena la risoluzione di diritto del contratto. L’Aggiudicatario dovrà osservare nei riguardi dei propri dipendenti: le leggi, i regolamenti e le disposizioni previste dai contratti collettivi nazionali di settore e negli accordi sindacali integrativi vigenti, nonché rispettare le norme di sicurezza nei luoghi di lavoro e tutti gli adempimenti di legge previsti nei confronti dei lavoratori o soci. L’Aggiudicatario dovrà rispettare inoltre, se tenuto, le norme di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”. E' fatto carico allo stesso di dare piena attuazione nei riguardi del personale comunque da esso dipendente, agli obblighi retributivi e contributivi, alle assicurazioni obbligatorie ed a ogni altro patto di lavoro stabilito per il personale stesso. L'Aggiudicatario sarà considerato responsabile dei danni che, per fatto suo, dei suoi dipendenti (inclusi soci, volontari e altri collaboratori o prestatori di lavoro, dipendenti e non, di cui l’Aggiudicatario si avvalga), dei suoi mezzi o per mancate previdenze venissero arrecati agli utenti, alle persone ed alle cose, sia del Comune che di terzi, durante il periodo contrattuale, tenendo al riguardo sollevata l’Amministrazione Comunale, che sarà inserita nel novero dei terzi, da ogni responsabilità ed onere. L'Aggiudicatario garantisce in ogni tempo il Comune di Bologna da ogni e qualsiasi pretesa di terzi derivante da inosservanza, anche parziale, delle norme contrattuali e da inadempienze nell'ambito delle attività e rapporti comunque posti in essere dall'Aggiudicatario medesimo per lo svolgimento dei servizi oggetto dell'appalto. L’Aggiudicatario dovrà stipulare, con effetti dalla data di decorrenza del contratto, con primario assicuratore (e a mantenere in vigore per tutta la durata del presente contratto, suoi rinnovi e proroghe) un’adeguata copertura assicurativa, contro i rischi di: A- Responsabilità Civile verso Terzi (RCT): per danni arrecati a terzi (tra cui l’Amministrazione Comunale) in conseguenza di un fatto verificatosi in relazione all’attività svolta, in dipendenza del presente appalto, comprese tutte le operazioni di attività inerenti, accessorie e complementari, nessuna esclusa né eccettuata. Tale copertura (RCT) dovrà avere un massimale “unico” di garanzia non inferiore a € 1.000.000,00 per sinistro. B- Responsabilità Civile verso Prestatori di Lavoro (RCO): per infortuni sofferti da Prestatori di lavoro addetti all’attività svolta (inclusi soci lavoratori, prestatori d’opera parasubordinati, e comunque tutte le persone per le quali sussista l’obbligo di assicurazione obbligatoria INAIL, dipendenti e non, delle quali il concessionario si avvalga), in relazione a tutte le operazioni ed attività connesse alla presente concessione, comprese quelle accessorie e complementari, nessuna esclusa né eccettuata.), comprese tutte le operazioni di attività inerenti, accessorie e complementari, nessuna esclusa né eccettuata. Tale copertura dovrà avere un massimale “unico” di garanzia non inferiore a € 1.000.000,00 per sinistro e per persona, e prevedere, tra le altre condizioni, anche l’estensione al cosiddetto “Danno Biologico”, l’estensione ai danni non rientranti nella disciplina INAIL, le malattie professionali e la “Clausola di Buona Fede INAIL”. Qualora l’Aggiudicatario fosse già provvisto di un’idonea polizza assicurativa con primario istituto assicurativo a copertura del rischio da responsabilità civile di cui al presente articolo, dovranno comunque essere rispettate le prescrizioni contenute nel presente Capitolato speciale d’appalto. Qualora l’Aggiudicatario non sia in grado di provare in qualsiasi momento le coperture assicurative sopra riportate, il contratto sarà risolto di diritto e l’importo corrispondente sarà 8 trattenuto dalla cauzione prestata, quale penale, e fatto salvo l’obbligo del maggior danno subito. L’Aggiudicatario ha la facoltà di stipulare un'unica polizza comprendente RCT (responsabilità civile terzi) RCO (responsabilità civile operatori). L’Aggiudicatario consegnerà copia dei documenti comprovanti l’esistenza della copertura assicurativa al Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche prima della stipulazione del contratto. L’operatività o meno delle coperture assicurative tutte, e/o l’eventuale approvazione espressa dall’Amministrazione Comunale sull’assicuratore prescelto dall’Aggiudicatario - che invierà copia delle polizze al Settore Gare non esonerano l’Aggiudicatario stesso dalle responsabilità di qualunque genere su di esso incombenti né dal rispondere di quanto non coperto – in tutto o in parte - dalle suddette coperture assicurative. L’Amministrazione Comunale sarà tenuta indenne dei danni eventualmente non coperti in tutto o in parte dalle coperture assicurative stipulate dall’Aggiudicatario. I beni di proprietà del Comune o comunque messi a disposizione per il contratto sono assicurati a cura del Comune contro i rischi di incendio, fulmine, esplosione, scoppio, e altri rischi accessori e il Comune si impegna nell’ambito di tale polizza ad attivare una clausola di rinuncia (salvo il caso di dolo) al diritto di surroga dell’assicuratore (di cui all’art. 1916 C.C.) nei confronti dell’Aggiudicatario per quanto risarcito ai sensi della polizza stessa. L’Aggiudicatario a sua volta rinuncia a qualsiasi azione di rivalsa nei confronti del Comune di Bologna per danni a beni di proprietà dell’Aggiudicatario stesso o da esso tenuti in uso, consegna o simili e si impegna nell’ambito delle polizze da esso eventualmente stipulate ad attivare una clausola di rinuncia (salvo il caso di dolo) al diritto di surroga dell’Assicuratore (di cui all’art. 1916 CC) nei confronti del Comune per quanto risarcito ai sensi delle polizze stesse. Art. A.14 – BREVETTI E DIRITTI D'AUTORE L'Amministrazione non assume alcuna responsabilità nel caso che l'Aggiudicatario utilizzi dispositivi e/o soluzioni tecniche, di cui altri detengano la privativa. L'Aggiudicatario ha l'obbligo di tenere indenne l'amministrazione da tutte le rivendicazioni, le responsabilità, perdite e danni pretesi da chiunque, nonché da tutti i costi, le spese o responsabilità ad essi relativi (compresi gli onorari di avvocati in equa misura) a seguito di qualsiasi rivendicazione di violazione dei diritti d'autore o di qualsiasi marchio italiano o straniero, derivante o che si pretendesse derivare dalla prestazione. Ciascuna parte si obbliga a dare immediato avviso all'altra di qualsiasi azione di rivendicazione o questione di terzi di cui al precedente comma, della quale sia venuta a conoscenza. Art. A. 15 – INADEMPIMENTI CONTRATTUALI – PROCEDURA DI CONTESTAZIONE Qualora si verificassero inadempimenti o ritardi nella esecuzione dell’intervento e delle prestazioni oggetto del contratto, il Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche invierà comunicazione scritta tramite PEC con specifica descrizione dei fatti contestati, con richiesta di giustificazioni e con invito a conformarsi immediatamente alle condizioni contrattuali. L’Aggiudicatario dovrà comunicare le proprie deduzioni per iscritto, alla casella di posta certificata del Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche, nel termine massimo di cinque giorni lavorativi dal ricevimento della contestazione. Nel caso in cui le giustificazioni addotte non siano ritenute accoglibili o in caso di mancata risposta, l’amministrazione, in relazione alla gravità dell’inadempimento, si riserva di disporre la risoluzione del contratto. Art. A.16 – PENALI Fatto salvo il diritto al risarcimento del danno e fatta salva ogni azione di rivalsa per gli eventuali danni causati a terzi nella esecuzione dell'appalto, e la risoluzione del contratto nel caso di gravi e/o ripetute inadempienze come specificato meglio nel relativo articolo, l'Aggiudicatario sarà soggetto a penali al verificarsi degli eventi di seguito descritti. 9 Fase progettuale e realizzativa: per ogni giorno di ritardo nella esecuzione delle attività progettuali e realizzative (sia per la prima consegna parziale sia per quella finale), rispetto ai termini previsti nel contratto, applicazione di una penale pari ad euro 400,00. Fase di assistenza e manutenzione in garanzia: per ogni ora di ritardo nell’intervento e nella risoluzione dei guasti, rispetto ai termini di intervento e risoluzione stabiliti nel contratto, euro 100,00. Qualora si verificassero difformità (inadempienze o ritardi) nella gestione del servizio rispetto a quanto previsto nel contratto il Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche invierà comunicazione scritta via mail o tramite PEC con specifica motivazione delle contestazioni, con richiesta di giustificazioni e con invito a conformarsi immediatamente alle condizioni contrattuali. In caso di contestazione, l’Aggiudicatario dovrà comunicare le proprie deduzioni per iscritto via mail o PEC al Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche nel termine massimo di cinque giorni lavorativi dal ricevimento della stessa. Nel caso in cui le giustificazioni addotte non fossero ritenute accoglibili o in caso di mancata risposta o di mancato arrivo nel termine indicato, fatta salva la risarcibilità del danno ulteriore, il Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche si riserva di applicare le penali. L’importo delle penali applicate potrà essere recuperato dalla stessa Amministrazione mediante corrispondente riduzione sulla liquidazione delle fatture emesse dall’appaltatore inadempiente. In alternativa l’Amministrazione potrà avvalersi della cauzione presentata come garanzia fideiussoria senza bisogno di diffida, ulteriore accertamento o procedimento giudiziario; in tal caso l'Appaltatore è obbligato al reintegro della cauzione nei 10 gg. successivi alla comunicazione. La richiesta e/o il pagamento delle penali di cui al presente articolo non esonera in nessun caso l’appaltatore dall’adempimento dell’obbligazione per la quale si sarà reso inadempiente e che ha fatto sorgere l’obbligo di pagamento della medesima penale. Art. A. 17 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO In caso di ripetute e gravi inadempienze, anche riguardanti fattispecie diverse, che pongano a rischio la realizzazione di quanto oggetto di affidamento, l’Amministrazione potrà risolvere il contratto previa comunicazione scritta, da inviarsi mediante PEC, all’Aggiudicatario ed escutere la cauzione prestata. L’Amministrazione potrà comunque risolvere di diritto il contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c. previa comunicazione scritta all’appaltatore, da inviarsi mediante PEC, nei seguenti casi: a) accertato inadempimento degli obblighi contributivi ed assicurativi nei confronti del personale; b) mancata reintegrazione della cauzione eventualmente escussa entro il termine di 10 (dieci) giorni dal ricevimento della relativa richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale; c) frode o grave negligenza nell’esecuzione degli obblighi e delle condizioni contrattuali; d) situazioni di fallimento, di liquidazione, di concordato preventivo o di qualsiasi altra situazione equivalente; e) il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni, ai sensi dell’art. 3 della Legge n.136 del 13/08/2010 e successive modifiche. La risoluzione comporterà tutte le conseguenze di legge, compresa la facoltà dell'Amministrazione di affidare il servizio ad altro soggetto. All’Aggiudicatario verrà corrisposto il prezzo concordato per la parte di appalto già eseguito, sino al giorno della disposta risoluzione, detratte le penali, le spese, i danni. In caso di risoluzione del contratto per le motivazioni sopra riportate, l’Aggiudicatario, oltre alla perdita della cauzione, a titolo di penale, sarà tenuto al risarcimento di tutti i danni, diretti ed 10 indiretti ed alla corresponsione delle maggiori spese che l’Amministrazione Comunale dovrà sostenere per la parte di contratto non eseguito. In ogni caso di risoluzione del contratto, l'Amministrazione potrà rivolgersi al concorrente che segue in graduatoria. Art. A.18 – FORO COMPETENTE Per qualsiasi controversia, che dovesse insorgere tra le parti contraenti per l'interpretazione e l'esecuzione del presente contratto, è stabilita la competenza esclusiva del Foro di Bologna. È escluso il ricorso all’arbitrato previsto dagli artt. 806 e segg. C.P.C. 11 PARTE B - PRESCRIZIONI TECNICHE RELATIVE ALL’APPALTO Art. B.1 – OGGETTO DELL’APPALTO L'appalto ha ad oggetto l’espansione, l’ammodernamento e la manutenzione del sistema di videosorveglianza del territorio del Comune di Bologna, previa redazione di un progetto di dettaglio, come descritto negli articoli seguenti. Art. B.2 – SISTEMA DI VIDEO SORVEGLIANZA ESISTENTE Il sistema di videosorveglianza del Comune di Bologna, a cui dovranno accedere gli interventi di ampliamento e razionalizzazione oggetto di gara, è attualmente costituito da: • N. 56 telecamere (n. 28 del tipo IP Dome PTZ e fisse e n. 28 analogiche Dome PTZ e fisse con encoder IP, e distribuite in 5 armadi) installate ex novo o migrate (encoder IP) nel 2010 e collegate ad un sistema centralizzato del tipo Genetec Omnicast Pro ver. 4.5; • N. 249 telecamere analogiche (8 PTZ e 241 fisse) ancora collegate ad un vecchio sistema del tipo videoregistratori distribuiti Hard Disk (distribuiti in n. 20 armadi) con software di centralizzazione Pacis. come meglio dettagliato negli Allegati 1 e 2, Per una descrizione di maggior dettaglio si rinvia agli allegati tecnici al presente capitolato (All. 1.1 – Planimetria sistema di videosorveglianza esistente, All. 1.2 – Elenco completo telecamere esistenti, sia digitali sia analogiche, All. 2 – Descrizione del sistema digitale esistente). In base ad un accordo tra il Comune di Bologna e CNR, siglato ad Ottobre 2013, sono al momento parte del sistema di Videosorveglianza del Comune di Bologna, collocate su via Fioravanti e collegate alla rete Comunale, anche 3 telecamere installate dal CNR, e precisamente: o n. 1 Telecamera BOSCH modello "FLEXIDOME IP 7000 VR (NIN-832)"; o n. 1 Telecamera BOSCH modello "FLEXIDOME IP dynamic 7000 VR (NIN-932)"; o n. 1 Telecamera AXIS modello "P3367-VE". Inoltre, il Comune di Bologna sta collaborando con ENEL Sole per la sperimentazione di telecamere su impianti di illuminazione pubblica, tramite onde convogliate, in alcuni parchi di Bologna (al momento Montagnola e Giardini Margherita). Art. B.3 – FORNITURE E SERVIZI INCLUSI NELL’APPALTO L'appalto per l’espansione, l’ammodernamento e la manutenzione del sistema di videosorveglianza del Comune di Bologna comprende: a) la fornitura, l'installazione, la configurazione di n. 17 nuove telecamere IP ed il loro collegamento ed integrazione con il sistema centrale di gestione/controllo e registrazione, b) la sostituzione di n. 14 telecamere analogiche con nuove telecamere IP ed il loro collegamento ed integrazione al sistema centrale di gestione/controllo e registrazione, c) la migrazione, da analogico ad IP, tramite encoder, di tutte le rimanenti telecamere sul sistema centrale di gestione/controllo e registrazione, dismettendo il vecchio sistema distribuito, d) la fornitura, l’installazione e la configurazione di componenti hardware e software centralizzati di controllo, gestione, visualizzazione e registrazione e) il controllo della presenza e della funzionalità dei gruppi di continuità (UPS) negli armadi e nelle centrali di registrazione esistenti e l’eventuale sostituzione di quelli non più funzionanti. f) la redazione di un progetto di dettaglio delle forniture ed installazioni indicate ai punti precedenti, contenente tutte le informazioni relative al sistema da realizzare ed in particolare: - descrizione delle soluzioni tecniche adottate e dei particolari costruttivi relativi alle telecamere da installare e/o da migrare e/o da sostituire; - elaborati grafici del progetto e dei particolari costruttivi e delle lavorazioni necessarie. 12 Il materiale impiegato deve essere perfettamente compatibile con il sistema esistente, con il quale andrà ad integrarsi costituendo un unico sistema/piattaforma. Nessun vincolo tecnologico dovrà derivare dal materiale e dalle tecnologie proposti. Il sistema fornito deve essere aperto ed espandibile. L’Aggiudicatario deve essere in grado di interfacciare le nuove installazioni con il sistema esistente, incluse le componenti CNR ed ENEL Sole sopra richiamate, ed essere disponibile a sperimentare, insieme con CNR e ENEL Sole, anche strumenti di analisi video. L'Aggiudicatario dovrà eseguire il presente appalto senza creare disservizi o intralci alle attività del Comune ed alla mobilità stradale, pedonale e veicolare. Tutti gli interventi sul sistema esistente dovranno essere programmati in accordo con il referente dell’Amministrazione, al fine di ridurre al minimo le interruzioni del servizio. Infine, nell’attuazione del presente appalto, si deve fare riferimento anche alla Direttiva del Ministero dell’Interno N. 558/SICPART/421.2/70 avente per oggetto “Sistemi di videosorveglianza in ambito Comunale”. Le funzionalità che il sistema di videosorveglianza del Comune dovrà garantire, a seguito degli interventi oggetto del presente appalto, sono: • • • • • la gestione centralizzata e la supervisione globale dalla Centrale Radio Operativa della Polizia Municipale di via Ferrari; la visualizzazione dalle centrali di Carabinieri, Questura, nucleo della Polizia Municipale di Palazzo D'Accursio; la videoregistrazione di tutti i segnali video provenienti da ciascuna telecamera, nel rispetto delle norme in materia di tutela dei dati personali e delle prescrizioni del Garante della privacy; la possibilità di visionare le immagini registrate, secondo modalità definite dall'Amministrazione Comunale; la possibilità di estrapolare filmati ed effettuare zoom sugli stessi. Le apparecchiature sostituite ed il materiale comunque non più utilizzabile dovranno essere rimossi, seguendo comunque le indicazioni specifiche dell’Amministrazione Comunale, e smaltito nel rispetto delle specifiche normative in materia di rifiuti speciali, oppure consegnato all’Amministrazione Comunale. Il sistema di monitoraggio del territorio cittadino dovrà essere in grado di consentire la videosorveglianza dalle diverse postazioni client remote. Gli interventi sul sistema di videosorveglianza oggetto del presente capitolato si articolano, a livello periferico, nelle seguenti componenti: • • • Nuove installazioni (ovvero nuovi siti di telecamere); Sostituzione telecamere analogiche con telecamere IP con eventuale sostituzione del cablaggio se necessario per garantire la qualità video; Migrazioni (ovvero riutilizzo delle telecamere analogiche con encoder IP). Il sistema di videosorveglianza, data l’importanza e la delicatezza delle funzioni di controllo e tutela dell’ordine pubblico supportate, deve possedere le seguenti caratteristiche, su ciascuna delle quali ci si soffermerà nel paragrafo seguente: • • • • • • affidabilità, robustezza e ridondanza; espandibilità, flessibilità, scalabilità e modularità; compatibilità con standard internazionali; integrabilità ed interoperabilità con sistemi preesistenti e nuovi; operabilità e facilità nei comandi; semplicità ed economicità di manutenzione. 13 Art. B.3.1 Affidabilità, robustezza e ridondanza Si richiede che l’affidabilità, la robustezza e la ridondanza dei sistemi in fornitura siano garantite a tutti i livelli sia hardware sia software. Per tutte le apparecchiature fornite (soprattutto quelle più critiche a livello di servizio e concentrazione) devono essere utilizzate architetture che supportino un’adeguata ridondanza, affidabilità e MTBF (mean time between failures - tempo medio fra i guasti), attraverso anche un maggior numero di apparecchiature e risorse dedicate ai medesimi fini rispetto a quelle strettamente necessarie e che ad ogni modo garantiscano il più possibile in maniera automatica e trasparente all’utente la minimizzazione di eventuali disservizi. Allo stesso tempo si dovrà provvedere anche ad utility di allarme, backup e/o di recovery, che garantiscano un elevato livello di prevenzione e protezione contro il danneggiamento o la perdita accidentale di dati e comunque contro disservizi. Art. B.3.2 Espandibilità, flessibilità, scalabilità e modularità I sistemi proposti devono essere espandibili, flessibili e scalabili, attraverso l’utilizzo di architetture di tipo modulare e standard e non presentare vincoli o monopoli per la futura espansione in termini sia numerici che di prodotti (anche diversi da quelli che saranno forniti in relazione al presente appalto). La modularità dovrà essere tale da soddisfare: • requisiti di semplicità e di sicurezza nel maneggio delle parti; • requisiti di flessibilità d’esecuzione e di impiego; • requisiti d’ottimizzazione logistica e d’esercizio in relazione al costo delle parti di scorta e della manutenzione; • requisiti di espansione e/o aggiornamento/sostituzione di parti obsolete. Art. B.3.3 Compatibilità con standard internazionali ed apertura La compatibilità (certificata da organismi/laboratori abilitati e riconosciuti internazionalmente) con standard internazionali e allo stesso tempo l’apertura ad integrazioni, sia dell’hardware che del software offerti è un requisito fondamentale che tutte le apparecchiature devono possedere. Art. B.3.4 Integrabilità, interoperabilità, operabilità e facilità nei comandi I sistemi proposti devono essere “user-friendly”, web-oriented su architettura multicanale e devono utilizzare strumenti quali menù e grafica computerizzata, semplice, intuitiva ed immediata. I sistemi devono inoltre consentire operabilità e facilità nei comandi. Tutti i sistemi proposti devono essere integrabili ed interoperabili sia tra di loro sia con i sistemi esistenti. Art. B.3.5 Semplicità ed economicità di manutenzione La soluzione proposta deve prevedere una attenta strategia di controllo, assistenza, garanzia e manutenzione, considerata la funzione strategica e delicata svolta dalla Polizia Municipale e dalle Forze dell’Ordine ad essa collegata e la necessità di un’operatività praticamente full-time. 14 In particolare, ciascun apparato attivo dei vari sistemi in fornitura deve essere dotato anche di funzionalità di diagnosi, in modo da garantire una rapida individuazione di ogni malfunzionamento. Inoltre, ogni apparato collegato in rete dati deve avere funzionalità di monitoring e di management, via protocolli standard SNMP. Infine, i tempi di sostituibilità delle apparecchiature guaste dovranno essere ridotti al minimo (basso MTTR (Mean Time To Repair - Tempo medio di ripristino)). Art. B.4 – NUOVE INSTALLAZIONI Si richiede l’installazione di 17 nuove telecamere e di 7 nuovi armadi di concentrazione, da collocare nelle aree sotto specificate, come meglio dettaglio nell’Allegato 3.1: • Palazzo d’Accursio (armadio di concentrazione esistente, da integrare); • Piazza Aldrovandi (un nuovo armadio di concentrazione); • Via Carracci (un nuovo armadio di concentrazione); • Telecamere periferiche (5 nuovi armadi di concentrazione). Per ogni area sono di seguito indicati il numero ed il tipo di telecamere da installare (si vedano in Allegato 3 i dettagli planimetrici e le simulazioni fotografiche che hanno valore indicativo e verranno definiti in maniera esecutiva nella fase preinstallativa, anche per quanto riguarda il posizionamento degli armadi di concentrazione locale): Area Palazzo D’Accursio Piazza Aldrovandi Via Carracci Telecamere “periferiche”: - Piazza di Porta Mascarella - Piazza di Porta San Donato - Via Farini – Via Cavour - Via Santo Stefano – Via Farini - Via Belvedere – Via San Gervasio N° e tipo Telecamere totali: 7 n° 2 telecamere fisse IP Megapixel in ambiente indoor n° 4 telecamere fisse IP Megapixel in ambiente outdoor n° 1 telecamera dome PTZ IP in ambiente outdoor Telecamere totali: 3 n° 3 telecamere dome PTZ IP in ambiente outdoor Telecamere totali: 2 n° 2 telecamere dome PTZ IP in ambiente outdoor Telecamere totali: 5 n° 5 telecamere dome PTZ IP in ambiente outdoor Gli armadi esistenti verranno integrati con tutte le apparecchiature necessarie alla completa integrazione e funzionalità delle telecamere in oggetto; mentre per quelli da fornire ed installare ex-novo le caratteristiche saranno descritte in seguito. Per quanto riguarda le infrastrutture di sostegno delle telecamere, occorre utilizzare, se possibile, le infrastrutture del Comune di Bologna o di altri Enti convenzionati, o in mancanza, realizzarle ex novo. Per quanto riguarda i cablaggi, per distanze fino a 90 metri, dovrà essere utilizzato un cablaggio del tipo UTP/FTP, per le distanze superiori dovrà essere utilizzato un cablaggio in fibra ottica (con relativi media converter e in parallelo dovrà essere realizzato anche il cablaggio elettrico per l’alimentazione). Art. B.5 SOSTITUZIONI 15 Le telecamere analogiche da sostituire sono 14 e sono descritte dettagliatamente nell’Allegato 1.2. Tali telecamere dovranno essere sostituite da telecamere IP a colori da collegarsi al sistema di centralizzazione. I siti interessati dal processo di sostituzione sono: • Palazzo d’Accursio; • Piazza Verdi (PC18-1); • Vicolo Bolognetti (PC14). Le telecamere da sostituire sono: Area Palazzo D’Accursio Piazza Verdi (PC18-1) Vicolo Bolognetti (PC14) N. e tipo Telecamere totali: 2 n° 2 telecamere dome PTZ IP in ambiente outdoor Telecamere totali: 10 n° 1 telecamera dome PTZ IP in ambiente outdoor n° 9 telecamere fisse dome Megapixel in ambiente outdoor Telecamere totali: 2 n° 2 telecamere dome PTZ IP in ambiente outdoor (riposizionandole su strada) Le telecamere fisse in sostituzione, relative all’armadio di Piazza Verdi (PC18-1), devono essere del tipo IP Dome fisse per diminuire la possibilità di spostamento e/o danneggiamento. Per quanto riguarda il cablaggio, se necessario, dovrà essere rifatto a livello elettrico e/o dati (con fibra ottica e relativi media converter e cablaggi elettrici o cavo UTP/FTP fino a 90 metri) o forniti ed installati degli adeguati media converter Ethernet riutilizzando il cablaggio preesistente (ovvero convertitori UTP/coax, considerando che il cavo coassiale preesistente è un RG11 con bretelle iniziali e finali RG59 e che per la parte elettrica di alimentazione delle attuali telecamere analogiche è presente anche un cavo elettrico separato, così come per il PTZ delle telecamere Dome analogiche preesistenti). Gli armadi esistenti verranno integrati con tutte le apparecchiature necessarie alla completa integrazione e funzionalità delle telecamere in oggetto. Art. B.6 – MIGRAZIONE Tutte le telecamere analogiche (n.7 Dome PTZ e n.231 fisse) che rimarranno a seguito dell’intervento, dovranno essere migrate sul sistema di centralizzazione, convertendo il segnale da analogico in IP. Dovranno pertanto essere installati all’interno dei relativi armadi dei video encoder o streamer che permettano la conversione del segnale da analogico ad IP. All'interno dei relativi armadi verranno installati i video encoder o streamer per la conversione del segnale e tutte le apparecchiature necessarie alla completa integrazione e funzionalità delle telecamere migrate. Art. B.7 – STRUTTURA TOPOLOGICA La struttura topologica del sistema da realizzare dovrà rispettare le seguenti specifiche: • nei punti individuati dovranno essere collocate le telecamere (nuove o in sostituzione di quelle analogiche) le quali saranno collegate agli armadi concentratori locali; il collegamento dati tra l'armadio e le telecamere sarà effettuato con il mezzo trasmissivo più adatto; • il resto delle telecamere analogiche sarà migrato con video encoder o streamer; 16 • gli armadi concentratori locali sono o saranno collegati alla rete MAN Comunale in fibra ottica monomodale a cura e spese del Comune di Bologna; • la rete MAN Comunale in fibra ottica monomodale afferisce alla sede centrale di Piazza Liber Paradisus e di Palazzo D'Accursio; qui dovranno essere installati i server di centralizzazione e archiviazione delle immagini (NAS/SAN) rispettivamente principale e di backup/failover in sostituzione ed integrazione di quelli preesistenti; • da questi siti le immagini dovranno essere rese disponibili alle varie centrali di controllo afferenti (anche queste oggetto di sostituzione ed integrazione) quali la Centrale Radio Operativa della Polizia Municipale, i Carabinieri presso via dei Bersaglieri, la Questura presso via Quattro Novembre ed il nucleo della Polizia Municipale di palazzo D'Accursio, tramite collegamenti alla rete MAN Comunale in fibra ottica preesistenti. Al fine di non perdere informazioni (nel caso ad es. di failure di collegamento verso la rete dati geografica) dovranno essere fornite telecamere con schede di memoria a bordo del tipo SD che serviranno a registrare le immagini per un tempo limitato da specificare nell’offerta tecnica. Al normale ripristino del collegamento, o del funzionamento dei server di centralizzazione ed archiviazione, dovrà essere possibile da parte del software scaricare automaticamente i dati nei server centrali. Art. B.8 – ARCHITETTURA DI SISTEMA L’architettura del sistema dovrà essere così strutturata: • Sistema centrale di gestione e registrazione • Centrale di Controllo della Polizia Municipale • Altre centrali • Monitoraggio e autodiagnosi del sistema • Impianto locale • Telecamere • Illuminatori IR • Video Encoder • Rete dati geografica • Alimentazione elettrica • Analisi video (predisposizione) • Cablaggi • Armadi • Switch di rete dati e media converter per telecamere • Altre apparecchiature e prescrizioni. Art. B.8.1 Sistema centrale di gestione e registrazione Il sistema di gestione e registrazione dovrà essere strutturato in modo tale da centralizzare tutte le immagini provenienti da tutte le telecamere. Dovranno essere forniti, installati e configurati, in sostituzione di quelli preesistenti (attualmente n. 2 presso Liber Paradisus e n. 2 presso Palazzo d’Accursio di backup) uno o più server di storage delle immagini (NAS/SAN), in modo tale da aversi una perfetta ridondanza dei dati nel caso si presentassero problemi e/o guasti nella rete e/o nei server. 17 I server e storage principali verranno collocati presso Piazza Liber Paradisus, mentre i server e storage presso Palazzo D'Accursio fungeranno da backup. Il sistema potrà riunire entrambe le tecnologie NAS e SAN, in questa maniera sarà possibile trarre vantaggio da entrambi i tipi di soluzione di storage. La capacità di ogni storage dovrà essere potenziata attraverso la combinazione di più dischi, con funzionalità ridondate che garantiscano la continuità operativa delle macchine in caso di guasto. Dovrà essere fornita una console di gestione agli utenti, che potranno comodamente settare e configurare gli storage. Le immagini delle telecamere dovranno essere mantenute fino ad almeno 7 gg naturali consecutivi, alla massima risoluzione e frame rate per tutte le telecamere nuove, preesistenti e migrate/sostituite. La versione del software di centralizzazione fornito dovrà essere l’ultima disponibile con relativi aggiornamenti/upgrade non solo lato server e client (licenze, database, etc.) ma anche lato telecamere, encoder, etc., anche preesistenti. La tipologia ed il numero di server e storage da fornire ed installare deve essere adeguata al numero ed alla tipologia di tutte le telecamere (nuove, migrate, sostituite, etc.) per ogni sede di centralizzazione (ridondanza N+N). Dovranno essere forniti server adeguati per numero e tipologia (a livello sia di capacità di storage sia di prestazioni) affinché ci sia la piena compatibilità con il software di centralizzazione e con il numero e la tipologia di telecamere/flussi, anche alla massima risoluzione e frame rate ed alla durata richiesta delle registrazioni (7 gg per ogni telecamera). Si dovrà considerare anche una adeguata ridondanza/espansione non solo attuale (ovvero già fornita nel presente appalto) ma anche futura (ovvero potenziale). Tutte le apparecchiature che saranno collocate presso i siti di centralizzazione principale e di backup dovranno essere collegate ad UPS esistenti, che possano garantire il funzionamento del sistema anche senza la presenza della rete elettrica. L'autonomia di tutte le apparecchiature, in assenza di 220 VAC, dovrà essere di almeno 20 minuti. Il software, ovvero la piattaforma di centralizzazione offerta, deve essere in grado di gestire e registrare in maniera centralizzata, completa, univoca ed omogenea l’intera rete di telecamere, sia preesistenti sia nuove (pertanto non è ammessa la compresenza di due piattaforme distinte). Il sistema dovrà essere gestito da un software di visualizzazione e registrazione delle immagini con i seguenti requisiti di base minimi: Affidabilità Scalabilità Stabilità Facilità di utilizzo Architettura aperta Integrazione con soluzioni di terze parti Geometria di rete flessibile Possibilità di utilizzo del protocollo di trasmissione Multicast. Il software dovrà creare un archivio degli eventi e delle attività svolte dagli utenti, ed ogni evento dovrà essere inserito in un registro e archiviato in un database relazionale per eseguire query e preparare report. 18 Il software dovrà inoltre autenticare tutti gli utenti e fornire loro accesso in base ai diritti predefiniti dell'utente stesso, conservando il log degli accessi. Il software dovrà ricevere e archiviare almeno i seguenti eventi: Eventi relativi agli allarmi del sistema (mancanza di linea dati, …) Eventi relativi all'applicazione software (software bloccato, …) Eventi relativi alla parte di registrazione ed archiviazione immagini (mancanza di spazio per l'archiviazione, registrazione non possibile, …) Eventi relative alle telecamere (telecamera oscurata, telecamera spostata, telecamera non funzionante, …) Eventi relativi al PTZ delle telecamere (spostamento dalla posizione originale, nuovo puntamento telecamera, …) Eventi relativi agli utenti (login, logout, operazioni eseguite, …). Ad ogni evento dovrà essere associato un allarme, e ad ogni allarme un'azione mirata alla gestione delle varie situazioni segnalate dagli eventi di sistema. Gli allarmi potranno essere visivi (pop-up, icone, …) o acustici (buzzer, cicalini, …). Devono essere garantite le seguenti azioni: Avviare/arrestare una registrazione Puntare una telecamera in una direzione predefinita Inviare notifiche tramite posta elettronica/SMS/MMS Attivare allarmi. Qualora sia necessario disporre di azioni più sofisticate, il software dovrà mettere a disposizione degli utenti un comando "Esegui macro", che consenta di eseguire qualsiasi operazione sul sistema. Il software dovrà essere in grado di estrapolare dei filmati dalle registrazioni effettuate; questi filmati dovranno avere formati standard (es: avi, mpeg, etc…), utilizzando come chiavi di ricerca ad esempio meta-dati, data/ora, eventi, bookmark particolari definiti dagli utenti, motion, identificativi delle telecamere, etc. Su questi filmati dovrà essere possibile effettuare uno zoom. Tutte le telecamere, ovvero le relative immagini dovranno essere sincronizzate tra di loro, in modo da poter permettere un confronto facile e congruente. Le caratteristiche tecniche di minima che il software dovrà avere sono le seguenti: Video Compressione H.264 / MPEG-4 / MPEG-2 / MJPEG / JPEG Gestione banda configurabile per telecamera Configurazione del frame rate fino al massimo offerto dalle telecamere IP/encoder Risoluzione da 176x120 a multi megapixel Maggior numero ed ampiezza di gamma di telecamere IP supportate Maggior numero ed ampiezza di gamma di encoder supportati Supporto dei principali protocolli di controllo per telecamere DOME PTZ Trasmissione Video e audio trasportati su rete IP Possibilità di modalità IP Multicast con consumo minimo di banda Possibilità di connettività anche da smartphone e tablet (tramite adeguate App) • • • Visualizzazione Fino a 16 flussi video simultanei visualizzati per monitor digitale Numero di monitor supportati illimitato Supporto di Video-wall Mascheramento di alcune zone di ripresa delle telecamere Gestione remotizzata di illimitati siti con un'unica interfaccia Instant replay per ciascuna telecamera disponibile 19 Digital zoom per le identificazioni Controlli PTZ di telecamere DOME PTZ via software Storage Archiviazione centralizzata con possibilità di archiviazione distribuita di backup con capacità di memorizzazione illimitata Archiviazione realizzata con tecnologie di memorizzazione standard (avi, mpeg, etc.) Tecnologia Multi-Stream per realizzare archiviazione indipendente ed impostare la visualizzazione live Capacità di ricerca intelligente basata su: meta-dati, data/ora, evento, bookmark e motion Programmazione a calendario basata su alba/tramonto, meta-data, ora/giorno, evento, motion Maggior numero ed ampiezza di gamma di storage (NAS/SAN) supportati Integrazioni Possibilità di integrazione con soluzioni di anti-intrusione, controllo accessi, Building Automation Possibilità di integrazione con tastiere/joystick hardware per telecamere DOME PTZ Analisi video Audio Comunicazione via IP Full duplex Supporto di protocolli audio standard. I server e le workstation (client) devono poter essere opportunamente abilitati, configurati ed integrati all’accesso attraverso sistemi di autenticazione compatibili con le policy dell’Amministrazione Comunale. E’ parte integrante della fornitura, installazione e configurazione del sistema in oggetto, la realizzazione e la personalizzazione in base alle esigenze dell’Amministrazione Comunale di mappe grafiche attive/interattive per la gestione rapida, operativa ed intuitiva del sistema di videosorveglianza in oggetto, sotto forma di icone di telecamere, etc.. La piattaforma deve pertanto permettere funzionalità per la creazione e gestione di mappe cartografiche di tipo standard. L’applicativo dovrà inoltre rendere disponibile la creazione e il salvataggio di ambienti utente dedicati e personalizzati (mappe, sinottici, menù di navigazione, ecc). In altre parole, ogni utente potrà configurare una propria interfaccia dedicata che permetta l’accesso rapido a sistemi e/o zone ai quali accede con maggiore frequenza. La personalizzazione dell’interfaccia dovrà avvenire attraverso un editor grafico incluso nella fornitura che deve comunque essere completamente configurata dall’Aggiudicatario in base alle esigenze specifiche dell’Amministrazione Comunale, per tutte le telecamere. Art. B.8.2 Centrale di Controllo della Polizia Municipale Presso la Centrale Radio Operativa di Via Ferrari dovranno essere installate due postazioni di controllo, gestione e visualizzazione, in sostituzione ed integrazione delle preesistenti (anche a livello di monitor di minori dimensioni). Le due postazioni esistenti hanno ciascuna almeno n. 1 monitor da 19”, uno dei quali installato in rack da centrale operativa, da sostituire. Tali postazioni di controllo dovranno consentire tutte le attività di gestione del sistema, quali l'impostazione dei parametri di funzionamento delle telecamere, della registrazione, della visualizzazione, dell'esportazione, etc. delle registrazioni delle telecamere, garantendo il massimo grado di flessibilità e di semplicità d'uso. Le postazioni dovranno essere dotate di schede video con più uscite standard per monitor (almeno n. 4), in grado di gestire su più monitor (sia preesistenti sia di nuova fornitura) i 20 segnali video delle telecamere, la potenza delle schede video deve essere adeguata a gestire più flussi video contemporaneamente aperti sul video. Per quanto riguarda i monitor esistenti di maggiori dimensioni, si specifica che esistono tre monitor da 42”; 1 collegato all’attuale sistema Genetec Omnicast, gli altri 2 sono non funzionanti e dovranno essere sostituiti. Tutte le apparecchiature che saranno collocate presso la centrale in oggetto dovranno essere collegate ad UPS preesistenti, che possano garantire il funzionamento del sistema anche senza la presenza della rete elettrica. L'autonomia degli apparecchi, quali pc, monitor, etc., in assenza di 220 VAC, dovrà essere di almeno 20 minuti. Il software lato client da fornire, installare e configurare, deve essere completamente compatibile con tutte le funzionalità del server, in base anche all’hardware offerto e con riferimento, al numero di telecamere massimo contemporanee visualizzabili, al massimo della risoluzione e del frame rate, sia in diretta sia in registrazione. Ci dovrà essere la possibilità di più layout di visualizzazione, con più telecamere selezionabili anche in modalità ciclica e tali layout dovranno essere configurati in base alle esigenze specifiche dell’Amministrazione Comunale. Art. B.8.3 Altre centrali Per quanto riguarda le altre Centrali di gestione, controllo e visualizzazione (Carabinieri presso via dei Bersaglieri, Questura presso via Quattro Novembre, nucleo della Polizia Municipale di Palazzo D'Accursio) si dovranno sostituire per ciascuna le relative postazioni compresi i monitor. Si specifica che: • presso la sede della Questura in via Quattro Novembre è presente un monitor da 42" (da non sostituire); • presso la sede della Polizia Municipale di Palazzo d’Accursio sono presenti due monitor da 42”, da sostituire entrambi con nuovi monitor da 42”. Da tutte queste centrali dovranno essere consentite la visualizzazione delle immagini ed altre funzionalità che saranno concordate con la Polizia Municipale. Tutte le apparecchiature che saranno collocate presso le centrali in oggetto dovranno essere collegate ad UPS preesistenti, che possano garantire il funzionamento del sistema anche senza la presenza della rete elettrica. L'autonomia degli apparecchi, quali pc, monitor, etc., in assenza di 220 VAC, dovrà essere di almeno 20 minuti. Il software lato client da fornire, installare e configurare, deve essere completamente compatibile con tutte le funzionalità del server, in base anche all’hardware offerto e con riferimento al numero massimo di telecamere visualizzabili contemporaneamente, al massimo della risoluzione e del frame rate, sia in diretta sia in registrazione. Ci deve essere la possibilità di più layout di visualizzazione, con più telecamere selezionabili anche in modalità ciclica e tali layout dovranno essere configurati in base alle esigenze specifiche dell’Amministrazione Comunale. Art. B.8.4 Monitoraggio e autodiagnosi del sistema Il sistema dovrà poter essere monitorabile dal punto di vista della funzionalità della trasmissione dati (interfacce e rete dati) e dotato, in generale, di un sistema di monitoraggio ed autodiagnosi ed in particolare di un sistema di autodiagnosi delle telecamere. 21 Per quanto riguarda il monitoraggio della rete dati e delle relative interfacce (non solo switch, ma anche telecamere, streamers, etc.), questo dovrà poter essere effettuato tramite protocollo SNMP, tramite strumenti che saranno messi a disposizione e gestiti dalla Amministrazione Comunale. Il sistema complessivo dovrà comunque essere dotato di un sistema di monitoraggio ed autodiagnosi delle funzionalità specifiche di videosorveglianza ed in particolare di allarmi antitampering per antimanomissione delle telecamere. Per quest’ultima funzionalità si intende un sistema che permetta il riconoscimento delle tipiche situazioni di manomissione volontarie o accidentali quali: oscuramento, spostamento, messa fuori fuoco della telecamera, etc.. Tutti questi sistemi di monitoraggio e autodiagnosi configurabili e permettere l’invio di allarmi (e-mail, etc.). dovranno essere completamente Art. B.8.5 Impianto locale Per impianto locale si intendono i sotto-sistemi composti dalle telecamere e relative apparecchiature di alimentazione e trasmissione dati (compresi eventuali media converter), dall'armadio locale e relative apparecchiature di concentrazione elettriche e dati e dal cablaggio elettrico/dati necessario per collegare sia le telecamere all'armadio, sia l'armadio stesso alla rete elettrica 220VAC. Le telecamere verranno posizionate nei punti stabiliti dall'Amministrazione, come da Allegato 3.1, con un margine di tolleranza sul punto stabilito da definirsi meglio in fase preinstallativa. Nel caso l'illuminazione non fosse sufficiente dovranno essere installati anche degli illuminatori ad infrarosso adatti alla zona da videosorvegliare che consentano le riprese anche in condizioni di scarsa illuminazione. Tutte le telecamere dovranno essere fornite con i relativi supporti per il montaggio più idonei alla posizione stabilita. Localmente dovrà essere installato un armadio (se esistente dovrà essere adeguatamente integrato) che dovrà contenere a seconda dei casi, gli apparati utili per l'utilizzo della fibra ottica della MAN Comunale (messi a disposizione dalla Amministrazione Comunale, ovvero un apparato di terminazione fibre ottiche ed una apparato attivo di terminazione), patch panel di terminazione dei cavi elettrici e dati, eventuali media converter, eventuali encoder, switch di rete dati, gli appositi apparati di protezione elettrica, quali magnetotermici, differenziali, etc., UPS che abbiano una capacità che consenta il funzionamento di almeno 20 minuti in assenza di rete elettrica per tutte le apparecchiature dell’armadio. Il cablaggio necessario per il collegamento dalle telecamere agli armadi dovrà essere realizzato con il mezzo trasmissivo più idoneo per il luogo stesso, sia esso LAN (UTP/FTP), fibra ottica, o riutilizzando, se possibile, i cavi attualmente utilizzati dalle telecamere analogiche da sostituire (normalmente cavo coassiale RG11 con bretelle RG59, cavo elettrico per alimentazione 24 VAC e cavo per PTZ nel caso di telecamere DOME PTZ) che assicuri nel contempo le maggiori prestazioni ed il minor impatto estetico e logistico possibile. Dovranno inoltre essere installate, laddove applicabile, vicino alla telecamere, le scatole con un elevato grado di protezione in cui troveranno alloggio eventuali apparecchiature proprie delle telecamere e non remotizzabilli come gli alimentatori, media-converter, terminazioni cablaggi, etc.. La richiesta di allacciamento alla rete elettrica sarà a carico dell'Amministrazione Comunale mentre il cablaggio dal punto di allacciamento, che sarà definito in fase preinstallativa, fino all’armadio, dovrà essere realizzato dall’Aggiudicatario del presente appalto. 22 L’alimentazione dall'armadio locale alle varie telecamere dovrà essere o di tipo tradizionale o ove possibile di tipo PoE (Power over Ethernet) ovvero, laddove le condizioni lo rendano particolarmente efficace e possibile, dovrà utilizzarsi la tecnologia PoE (con particolare riferimento agli standard IEEE 802.3af e 802.3at) che ha minori impatti architettonici di canalizzazioni in quanto sfrutta il cablaggio dati in rame per l’alimentazione. In entrambi i casi gli oneri saranno a carico dell'Aggiudicatario. Art. B.8.6 Telecamere Le telecamere dovranno poter essere supportate da API (Application Programmers Interface) basate su standard aperti, disponibili e documentati per permettere l'eventuale integrazione in futuro con applicazioni di terze parti o per applicazioni "ad hoc", dovranno essere ONVIF compatibili e dovranno essere pienamente compatibili ed interoperabili con il software di centralizzazione (di tutte queste ed altre caratteristiche si dovranno allegare all’offerta tecnica le relative documentazioni e certificazioni/attestazioni). DOME PTZ da esterno Le telecamere digitali IP di tipo Dome PTZ da esterno dovranno rispondere ai seguenti requisiti di minima: • Nativa IP • Completa visione a 360° sul piano orizzontale (PAN), e 180° sul piano verticale (TILT) • Non dovranno consentire ad un osservatore esterno di individuare l'area inquadrata (ad es. vetro della cupola oscurato/a specchio, antiappannamento ed anticondensa, antivandalo/antidanneggiamento, mantenendo comunque la massima chiarezza della immagini) • Image flip • Brandeggio a velocità variabile orizzontale di tipo endless e verticale controllabile da remoto • PTZ meccanico con segnali/controlli pienamente compatibili con il software di gestione centralizzato e con eventuali tastiere/joystick hardware aggiuntivi • A colori, Night&Day con commutazione automatica della ripresa da quella a colori a quella in bianco/nero (filtro IR-infrarosso integrato meccanico removibile automatico o manuale programmabile; precisamente, la commutazione deve poter avvenire automaticamente quando le condizioni di visibilità scendono al di sotto di una soglia preimpostabile, considerando anche gli eventuali illuminatori all’infrarosso) • Obiettivo night&day e megapixel nel caso di telecamere di questo tipo • Colore compatibile con l’ambiente specifico di installazione e comunque con possibilità di ampia scelta da parte della Amministrazione Comunale • Zoom ottico almeno 30X (nel caso di telecamere non Megapixel, nel caso invece di eventuali telecamere Megapixel, almeno 18X) e zoom digitale almeno 12X, comunque entrambi adeguati alle aree da videosorvegliare • Auto/manual iris e auto/manual focus • Sensibilità almeno di 0,5 lux in modalità colori e almeno 0,05 lux in modalità bianco/nero (e comunque adeguate alle reali condizioni in campo sia di giorno che di notte, considerando anche eventuali illuminatori all’infrarosso) • Risoluzione delle immagini selezionabile fino ad almeno 4 CIF / full D1 (720x576 pixels) per telecamere dome IP normali ed almeno 1600x1200 pixels, equivalenti a 2 Megapixel, per eventuali telecamere dome Megapixel (e comunque adeguata alle funzionalità reali in campo) • Sensore CCD (o CMOS per eventuali telecamere Megapixel) di adeguate dimensioni 23 • Velocità delle immagini selezionabile per ogni tipo di risoluzione/codifica fino ad almeno 25 frame/s per telecamere IP normali (almeno 20 fps per eventuali telecamere Megapixel, per ogni tipo di risoluzione/codifica) • Diversi livelli selezionabili di compressione delle immagini per ogni risoluzione/codifica • Bit rate configurabile • Interfaccia di rete: RJ45, almeno 100Base-TX Ethernet • Bilanciamento del bianco, compensazione programmabili e regolabili via software • Rapporto segnale/rumore: >= 50dB • Preset programmabili: >= 16 • Tour programmabili: >= 8 • Pattugliamento automatico • Zone di esclusione (Privacy Mask) programmabili • Almeno n. 1 ingressi e n. 1 uscite standard rispettivamente per allarmi e attuazioni • Custodia anticorrosione, antivandalismo da esterno termoventilata e termoriscaldata, resistente agli agenti atmosferici quali sole, umidità, pioggia, neve, ghiaccio, salsedine, polveri tipiche del luogo di installazione e tale da evitare la formazione della condensa anche sul vetro della cupola (si richiede quindi la presenza di dispositivi quali ad es. termostato, heater, fan/ventilazione, sunshield/schermo parasole, etc.) • Grado di protezione IP minimo IP66 • L’apertura e chiusura della custodia della telecamera devono essere tali da agevolare le operazioni di installazione e/o manutenzione, ma allo stesso tempo da impedirne la manomissione • Deve essere inoltre possibile l’invio di allarmi antimanomissione alle Centrali/postazioni di visualizzazione, quali apertura custodia della telecamera, perdita del segnale video, offuscamento telecamera, etc. • Algoritmi di compressione dei flussi video: MJPEG, MPEG-4, H264 • Protocolli di rete supportati: TCP, IP, UDP, FTP, RTP, RTSP, HTTP, SMTP, IGMP, ICMP, DHCP, ARP, DNS, SNMP • Client NTP • Restrizione dell’accesso attraverso password; altri meccanismi di sicurezza/autenticazione come IP filtering, l’HTTPS, l’IEEE 802.1x, etc. sono opzionali, anche se preferibili • Temperatura di esercizio da –10 °C a +45°C • Umidità (20%;80%) • Titolatrice integrata; possibilità di sovraimprimere alfanumerici per identificare l’area visualizzata • Funzionalità di Activity Detector incorporate • Supporto protocollo Multicast • Multistream opzionali programmabili in maniera indipendente con codifica (almeno una delle seguenti) MJPEG, MPEG-4, H.264 o altro formato standard comunque compatibile con il software di gestione e registrazione • Memoria locale pre/post allarme • Fornitura SDK per sviluppo terze parti • Aggiornabile via IP 24 controluce e al controllo segnale del video guadagno caratteri • L’alimentazione della telecamera: possibilmente Power over Ethernet e preferibile a standard 802.3af/at, altrimenti con cablaggi elettrici separati • Circuito di protezione da sovratensione • Certificazione CE • Audio bi-direzionale in formato standard (opzionale) • Slot memory card incorporato e relativa memory card di capacità adeguata per backup (opzionale, ma ritenuto preferenziale) • Progressive scan (opzionale) • Compensazione delle vibrazioni (stabilizzatore di immagini opzionale) • Wide Dynamic Range (opzionale) • Eventuale uscita video analogica opzionale (aggiuntiva a quella digitale/dati Ethernet) a standard CCIR/PAL, con connettore di tipo BNC per cavo coassiale (uscita standard 1 Vpp su 75 Ohm) per immediato controllo locale delle immagini anche su video analogici • Altre caratteristiche particolari per migliorare la qualità delle immagini: opzionali • Motion detection ed altri software di analisi video integrati o integrabili localmente (opzionale) La telecamera dovrà comprendere anche tutti i supporti e gli accessori per l’installazione a regola d’arte, il cablaggio, etc.. L’insieme della struttura statica e dinamica (considerando il vento) ed il peso della telecamera, compresi anche i supporti per il palo/muro, devono inoltre essere compatibili con l’installazione a palo/muro, all’altezza prevista, senza oscillazioni apprezzabili nelle immagini della telecamera e senza compromettere la stabilità e la tenuta statica e dinamica del medesimo palo o di altra infrastruttura di installazione. I supporti/staffe/fissaggi per le telecamere dome IP PTZ per l’installazione sulle infrastrutture previste quali ad es. pali esistenti/di nuova installazione, edifici, portici, etc. devono avere le seguenti caratteristiche di minima: • costruiti utilizzando materiali in acciaio zincato o altro materiale robusto sia alle corrosioni che agli attacchi vandalici; • dovranno prevedere apposite piastre forate e/o collari per il fissaggio su superfici cilindriche di sezione compatibile con i pali previsti; • la costituzione, lo spessore, il peso e le dimensioni dovranno essere tali da limitare le oscillazioni della struttura di sostegno (che comunque non devono essere apprezzabili nelle immagini); • i colori e le forme esterne dovranno essere compatibili con l’ambiente specifico di installazione e comunque a scelta della Amministrazione Comunale; • i calcoli di stabilità (e relativa asseverazione) dell’intera struttura sono a carico dell’Aggiudicatario e dovranno essere compatibili con la stabilità/stato del palo/altra infrastruttura di installazione, considerando le caratteristiche statiche, aerodinamiche (presenza di vento) e di peso anche delle telecamere e delle altre eventuali apparecchiature esistenti/nuove; • utilizzo di eventuali guaine o altri accorgimenti di protezione dei pali o di altre infrastrutture sostegno, in modo da non danneggiarle (abrasioni, forature, etc.) o da non compromettere le caratteristiche delle stesse (anche i cablaggi ed altre apparecchiature dovranno essere ben fissati in modo da non oscillare anche in presenza di vento, compromettendone con il tempo il funzionamento o fino addirittura alla abrasione/rottura). FISSE da esterno Megapixel 25 Le telecamere digitali IP megapixel di tipo fisso dovranno rispondere ai seguenti requisiti di minima: • Nativa IP • Ottica fissa intercambiabile o varifocal, da individuare in funzione delle esigenze operative con angolo di ripresa indicativo compreso tra 20° e 120° • Nel caso di tipologia a cupola (DOME), non dovranno consentire ad un osservatore esterno di individuare l'area inquadrata (ad es. vetro della cupola oscurato/a specchio, mantenendo comunque la massima chiarezza della immagini) • A colori, Night&Day con commutazione automatica della ripresa da quella a colori a quella in bianco/nero (filtro IR-infrarosso integrato meccanico removibile automatico o manuale programmabile; precisamente, la commutazione deve poter avvenire automaticamente quando le condizioni di visibilità scendono al di sotto di una soglia preimpostabile, considerando anche gli eventuali illuminatori all’infrarosso) • Obiettivo night&day e Megapixel • Obiettivo Auto/Manual Iris e Varifocal da individuare in funzione delle esigenze operative con angolo di ripresa indicativo compreso tra 20° e 120° • Privacy zone (maschere di privacy), programmabili • Colore compatibile con l’ambiente specifico di installazione e comunque con possibilità di ampia scelta da parte della Amministrazione Comunale • Sensibilità almeno di 0,5 lux in modalità colori e almeno 0,05 lux in modalità bianco/nero (e comunque adeguate alle reali condizioni in campo sia di giorno che di notte, considerando anche eventuali illuminatori all’infrarosso) • Sensore CMOS di dimensioni adeguate • Velocità delle immagini selezionabile fino ad almeno 25 frame/s • Livello di compressione delle immagini selezionabile • Risoluzione selezionabile delle immagini fino ad almeno 1600x1200 pixels, equivalenti a 2 Megapixel, o full HD 1920x1080 • Interfaccia di rete: RJ45, almeno 100Base-TX Ethernet • Bit rate configurabile • Bilanciamento del bianco automatico, compensazione controluce automatica e controllo del guadagno automatico programmabili e regolabili via software • Rapporto segnale/rumore: >= 50dB • Titolatrice integrata • Protocolli di rete supportati: TCP, IP, UDP, FTP, RTP, RTSP, HTTP, SMTP, IGMP, ICMP, DHCP, ARP, DNS, SNMP • Zoom digitale incorporato • Almeno n. 1 ingressi e n. 1 uscite standard rispettivamente per allarmi e attuazioni • Custodia anticorrosione, antivandalismo da esterno termoventilata e termoriscaldata, resistente agli agenti atmosferici quali sole, umidità, pioggia, neve, ghiaccio, salsedine, polveri tipiche del luogo di installazione e tale da evitare la formazione della condensa anche sul vetro della cupola (si richiede quindi la presenza di dispositivi quali ad es. termostato, heater, fan/ventilazione, sunshield/schermo parasole, etc.) • Grado di protezione IP minimo IP66 • L’apertura e chiusura della custodia della telecamera devono essere tali da agevolare le operazioni di installazione e/o manutenzione, ma allo stesso tempo da impedirne la manomissione 26 • Deve essere inoltre possibile l’invio di allarmi antimanomissione alle Centrali/postazioni di visualizzazione, quali apertura custodia della telecamera, perdita del segnale video, offuscamento telecamera, modifica dell’inquadratura (spostamento della telecamera), etc. • Algoritmi di compressione dei flussi video: MJPEG, MPEG-4, H264 • Intensificazione elettronica della sensibilità automatica • Funzionalità di Activity Detector incorporate • Restrizione dell’accesso attraverso password; altri meccanismi di sicurezza/autenticazione quali l’IP filtering, l’https, l’802.1x, etc. sono opzionali, anche se preferibili • Client NTP • Temperatura di esercizio da –10 °C a +45°C • Umidità (20%;80%) • Supporto protocollo Multicast • Aggiornabile via IP • L’alimentazione della telecamera: possibilmente Power over Ethernet e preferibile a standard 802.3af/at, altrimenti con cablaggi elettrici separati • Memoria locale pre/post allarme • Regolazione dei parametri anche da remoto • Fornitura SDK per sviluppo terze parti • Circuito di protezione da sovratensione • Certificazione CE • Multistream opzionali programmabili in maniera indipendente con codifica (almeno una delle seguenti) MJPEG, MPEG-4, H.264 o altro formato standard comunque compatibile con il software di gestione e registrazione • Eventuale zoom ottico adeguato alle funzionalità richieste (opzionale) • Slot per memory card incorporato e relativa memory card di capacità adeguata per backup (opzionale, ma ritenuto preferenziale) • Audio bi-direzionale in formato standard (opzionale) • Motion detection incorporato e possibilità di alloggiare software di analisi video direttamente sulla telecamera (opzionale) • Progressive scan (opzionale) • Compensazione delle vibrazioni (cioè stabilizzatore di immagini, opzionale) • Eventuale uscita video analogica opzionale (aggiuntiva a quella digitale/dati Ethernet) a standard CCIR/PAL, con connettore di tipo BNC per cavo coassiale (uscita standard 1 Vpp su 75 Ohm) per controllo locale video anche direttamente su video analogici • Altre caratteristiche particolari per migliorare la qualità delle immagini: opzionali La telecamera deve comprendere anche tutti i supporti e gli accessori per l’installazione a regola d’arte, il cablaggio, etc. L’insieme della struttura statica e dinamica (considerando il vento) ed il peso della telecamera, compresi anche i supporti per il palo/muro, devono inoltre essere compatibili con l’installazione a palo/muro, all’altezza prevista, senza oscillazioni apprezzabili nelle immagini della telecamera e senza compromettere la stabilità e la tenuta statica e dinamica del medesimo palo o di altra infrastruttura di installazione. 27 I supporti/staffe/fissaggi per le telecamere dome IP PTZ per l’installazione sulle infrastrutture previste quali ad es. pali esistenti/di nuova installazione, edifici, portici, etc. devono avere le seguenti caratteristiche di minima: • costruiti utilizzando materiali in acciaio zincato o altro materiale robusto sia alle corrosioni che agli attacchi vandalici; • dovranno prevedere apposite piastre forate e/o collari per il fissaggio su superfici cilindriche di sezione compatibile con i pali previsti; • la costituzione, lo spessore, il peso e le dimensioni dovranno essere tali da limitare le oscillazioni della struttura di sostegno (che comunque non devono essere apprezzabili nelle immagini); • i colori e le forme esterne dovranno essere compatibili con l’ambiente specifico di installazione e comunque a scelta della Amministrazione Comunale; • i calcoli di stabilità (e relativa asseverazione) dell’intera struttura sono a carico dell’Aggiudicatario e dovranno essere compatibili con la stabilità/stato del palo/altra infrastruttura di installazione, considerando le caratteristiche statiche, aerodinamiche (presenza di vento) e di peso anche delle telecamere e delle altre eventuali apparecchiature esistenti/nuove; • utilizzo di eventuali guaine o altri accorgimenti di protezione dei pali o di altre infrastrutture sostegno, in modo da non danneggiarle (abrasioni, forature, etc.) o da non compromettere le caratteristiche delle stesse (anche i cablaggi ed altre apparecchiature dovranno essere ben fissati in modo da non oscillare anche in presenza di vento, compromettendone con il tempo il funzionamento o fino addirittura alla abrasione/rottura). FISSE da interno Megapixel Per tali telecamere valgono le stesse specifiche già indicate per le telecamere IP fisse da esterno, ad eccezione delle caratteristiche esclusive per l’esterno che ovviamente in questo caso non dovranno essere considerate. Art. B.8.7 Illuminatori IR Sia per le telecamere IP DOME PTZ sia per quelle fisse, in relazione anche alla scelta delle specifiche telecamere offerte ed ai luoghi specifici da video sorvegliare (luminosità, ampiezza e distanza, riflettenza delle superfici, etc.), deve essere prevista, se necessaria o opportuna, anche la fornitura e l’installazione di illuminatori all’infrarosso (IR). Gli illuminatori ad infrarossi (IR), dovranno in particolare consentire una migliore visione in notturna delle telecamere. Di seguito si riportano le seguenti specifiche su illuminatori IR che consentano alla telecamera di riprendere in condizioni anche di scarsa luminosità almeno le parti più di interesse (la responsabilità di eventuali immagini non usufruibili e di buona qualità anche di notte è comunque dell’Impresa aggiudicataria): • tecnologia LED o migliorativa e relativa lunghezza d’onda, comunque compatibili con le telecamere offerte; • temperatura di esercizio da –10°C a +45°C e contenitori stagni almeno di grado IP66 (per le telecamere da esterno); • numero di LED, potenza, distanza di diffusione e angolo di apertura appropriato ad ogni telecamera ed ogni area da riprendere (nel caso di dome PTZ, l’area di maggiore interesse e/o la più ampia area o/e quella meno illuminata); • alimentazione ove possibile power over ethernet o con cablaggi elettrici separati; 28 • installazione a fianco o sopra la telecamera (in modo comunque da non puntare mai direttamente verso la telecamera); • equipaggiati anche di tutti gli accessori per l’installazione (supporti/staffe/fissaggi) ed i cablaggi; • accensione e spegnimento automatico al di sotto di una certa soglia di luminosità (programmabile e/o con crepuscolare ed eventualmente anche tramite comando da remoto). Art. B.8.8 Video Encoder Prevedendo di riutilizzare al momento le telecamere analogiche a colori che rimarranno a conclusione dell’intervento oggetto di appalto, dovranno essere forniti apparati di digitalizzazione del segnale video (encoder/streamers) in rete dati IP per ogni armadio di videosorveglianza preesistente ancora da migrare (n. 19 escludendo quello che dovrà essere migrato completamente con telecamere IP ovvero Verdi-PC18-1). Gli streamers da fornire dovranno avere le seguenti caratteristiche tecniche e funzionali principali: • N. ingressi analogici a standard PAL con connettori BNC per cavi coassiali RG 59 a 75 Ohm in base al numero di telecamere da collegare in ogni armadio (v. anche la logica da seguire preferibilmente più sotto nella scelta del numero di apparati e del numero di porte per apparato per ogni armadio). • Uscita dati su rete a standard Ethernet almeno 100 Mbit/s (100baseTX) con protocollo TCP/IP e connettore RJ45. • Capacità totale di elaborazione e trasmissione delle immagini pari ad almeno alla somma di tutte le telecamere contemporaneamente, con frame rate di almeno 12 frame/s ed al massimo della risoluzione possibile (pari almeno a 4 CIF). • Elevata compressione delle immagini, selezionabile e basata su hardware (motion JPEG, MPEG4, H264, etc.). • Risoluzione e frame rate selezionabile delle immagini per ogni telecamera. • Restrizione dell’accesso attraverso nome di utente e password. • Gestione remota. • Gestione allarmi ed eventi tramite e-mail, TCP, HTTP • Protocolli supportati: HTTP, HTTPS, SSL/TLS, TCP, SMTP, FTP, SNMP Memoria locale pre/post allarme. • Porte di I/O, RS-232 e RS-485/422 (anche per la gestione del controllo PTZ delle telecamere dome analogiche; a tal proposito i protocolli da utilizzarsi dovranno essere completamente compatibili da un lato con le telecamere e dall’altro con il software di centralizzazione e con le eventuali tastiere/joystick hardware che potranno essere fornite a corredo). L’associazione tra telecamere e gli streamers può essere realizzata mediante il concetto di ridondanza spaziale, così come illustrato nella figura sotto. Arm ad io Area d a sorvegliare Stream ers Telecam ere 29 Si richiede che telecamere sorveglianti la stessa area o aree limitrofe siano collegate a streamers diversi, in modo tale che in caso di guasti di uno degli streamers e quindi delle immagini delle telecamere afferenti, le immagini delle altre telecamere della stessa area o di aree limitrofe possano continuare a funzionare. Art. B.8.9 Rete dati geografica La rete dati geografica di interconnessione tra i vari nodi/armadi della rete di videosorveglianza in oggetto, sarà messa a disposizione dal Comune di Bologna. L’Aggiudicatario dovrà comunque collaborare nella configurazione, nell’interfacciamento e nell’indicare eventuali criticità ed operare eventuali modifiche nella rete dati sia a livello di siti periferici sia di centrale, quali a titolo non esaustivo, riconfigurazioni lato switch ed altre apparecchiature IP di propria competenza dei relativi parametri ed indicazioni della la banda minima per una buona fruibilità delle immagini (considerando non solo la registrazione ma anche la visualizzazione da parte di più utenti/postazioni contemporaneamente), in dipendenza anche della configurazione della parte video periferica e centrale (compressione/protocollo video/rete, risoluzione delle immagini, frame rate, etc.) e dall’architettura della rete dati geografica. Il Comune potrà avere necessità di accesso agli armadi, per manutenzione della rete dati o per altre ragioni: l’Aggiudicatario dovrà accompagnare il personale per l'accesso senza pretendere per ciò alcun compenso aggiuntivo rispetto all’offerta in oggetto. Inoltre, tutte le apparecchiature interfacciate in rete dati fornite nell’ambito del presente appalto (telecamere, switch, server, client, etc.) dovranno essere comunque compatibili e configurate per funzionare perfettamente con la rete dati geografica che sarà messa a disposizione e gestita dall’Amministrazione Comunale del tipo Layer 3 IPv4, con interfacce in rame a 100 Mbit/s lato telecamere/encoder/media converter/etc. ed 100 Mbit/s - 1 Gbit/s lato dorsali. A ciascun armadio ed a ciascun gruppo di server/client sarà perciò assegnato un prefisso IPv4 privato, con visibilità IP completa tra tutti questi. La rete non fa routing multicast, quindi il sistema dovrà utilizzare la normale modalità unicast. Il Comune mette a disposizione il servizio DHCP, se utile, volendo anche con riserve basate su MAC address. La rete non è collegata ad Internet, per la teleassistenza sono disponibili VPN SSL (via https in tecnologia Juniper) o IPsec lan-to-lan. L’Aggiudicatario dovrà comunque ammodernare gli switch preesistenti, almeno lato switch di accesso negli armadi periferici, sostituendo le attuali interfacce ottiche di dorsale a 100 Mbit/s su fibra ottica monomodale con interfacce a 1 Gbit/s sempre su fibra ottica monomodale. Precisamente le nuove interfacce ottiche da fornire per ognuno degli switch preesistenti che sono di marca Cisco IE-3000 dovranno essere: o o N. 1 SFP 1000baseBX-D N. 1 SFP 1000baseBX-U Le SFP dovranno avere le seguenti caratteristiche: • • • • Range operativo di almeno 20 Km Range di temperatura di esercizio almeno 0-70 C Compatibili Cisco DOM (Digital Optical Monitoring) Inoltre, laddove necessario in base ad es. all’aumento del numero di porte in rame previsto in base anche alla scelta delle tipologie di encoder offerti o laddove ritenuto opportuno per future espansioni, l’Aggiudicatario dovrà anche sostituire gli switch esistenti (almeno quelli periferici) 30 con nuovi switch, le cui caratteristiche devono essere le stesse di quelle date più avanti nel presente documento con riferimento ai nuovi armadi. La configurazione di tutte le parti sostituite degli switch e degli switch stessi, sarà a carico dell’Amministrazione Comunale. Nei seguenti armadi periferici esistenti sono contenuti degli switch IE-3000 ad 8 porte in rame a 100 Mbit/s: • • • • • vid-bellearti vid-pratello vid-teatroComunale vid-ugobassi vid-verdi3-ie3000 Nei seguenti armadi periferici, sono invece contenuti dei Cisco IE-3000 a 4 porte in rame a 100 Mbit/s: • • • • • • • • • • • • • • vid-amendola12 vid-boldrini5 vid-galleria2agosto vid-galliera68 vid-indipendenza71 vid-irnerio2 vid-irnerio4 vid-malcontenti17 vid-orso9 vid-parigi5 vid-rizzoli14 vid-scaravilli1 vid-sgiuseppe6 vid-zamboni20 Per i server/client si utilizzano i seguenti switch: • • • • • • vid-pal-2960-sw1:!Chassis type: WS-C2960G-24TC-L - a 2900XL switch vid-pal-3750-sw1:!Chassis type: WS-C3750G-24TS-1U - a 3750 switch vid-liberparadisus-2960:!Chassis type: WS-C2960G-24TC-L - a 2900XL switch vid-quest-2950-sw1:!Chassis type: WS-C2950G-48-EI - a 2900XL switch vid-fer-3750-sw1:!Chassis type: WS-C3750G-24TS-1U - a 3750 switch vid-sw-ferrari42-cro-d2:!Chassis type: WS-C2950G-24-EI - a 2900XL switch Per i centri stella in fibra ottica si utilizzano i seguenti Cisco ME-3400G-12CS-A • • • • vid-pal-3400-sw1 vid-quest-3400-sw1 vid-verdi-3400-sw1 vid-verdi-3400-sw2. Il principio di sostituzione delle interfacce ottiche e/o della sostituzione totale nal caso ad es. di numero porte non appropriate, si applica anche per i nodi periferici Via Farini 19, Vicolo Bolognetti 2, Via Mascarella 44, Vicolo Alemagna 1 e Galleria Accursio e per il nodo centrale dei Carabinieri. Art. B.8.10 Alimentazione elettrica Come già detto, la spesa per l'alimentazione elettrica delle telecamere e di tutti gli apparati necessari a livello di allacciamento da operatore pubblico di energia elettrica sarà a carico dell'Amministrazione Comunale (punto di allacciamento alla corrente elettrica, costituito ad es. 31 da un nuovo contatore di operatore pubblico di energia, nel caso in cui non sia già preesistente e disponibile da qualche altra utenza Comunale). L’Aggiudicatario si dovrà far carico totalmente della interconnessione (cablaggi e relative apparecchiature) tra il punto di allacciamento preesistente o di nuova realizzazione e l’armadio di sito relativo alle telecamere, indipendentemente dalla distanza fra i due punti. L'Aggiudicatario dovrà certificare tutte le opere elettriche in base alla normativa vigente e consegnare all'Amministrazione Comunale la documentazione relativa. In ogni caso l’alimentazione deve essere derivata a monte da ogni altro sezionatore già esistente, con l’aggiunta di protezioni da sovraccarichi e perturbazioni radioelettriche (in particolare da scariche di fulmini) e sezionatori a regola d’arte. Si evidenzia che potrebbe essere preferibile, a valle del contatore dell’operatore di energia elettrica (o del punto di interconnessione alla rete elettrica preesistente a cui ci si potrebbe interconnettere), inserire un interruttore a riarmo automatico per evitare di dover ripristinare manualmente l’interruttore a valle del contatore in casi di distacchi provvisori. Inoltre, come già anticipato per gli armadi di concentrazione (ma ciò deve essere preferibilmente esteso a tutta le rete, sia quella di nuova realizzazione, sia quella preesistente dove sono già presenti UPS eventualmente da sostituire/integrare), deve essere previsto un backup dell’alimentazione almeno per il tempo medio necessario per il ripristino dell’alimentazione da parte dell’operatore pubblico di energia elettrica nei luoghi in questione e comunque per il tempo minimo sotto specificato, tramite gruppi di continuità (UPS). I gruppi di continuità (UPS) da fornire devono essere in grado di proteggere, da sbalzi di tensione che si potrebbero verificare sulle linee elettriche a 220 VAC della rete pubblica, tutti gli apparati attivi a valle e fornire allo stesso tempo un backup di energia per brevi mancanze di energia. Il dimensionamento del gruppo di continuità deve essere effettuato secondo i vari casi che si possono presentare, tenendo conto dell’assorbimento di tutte le apparecchiature afferenti. Inoltre, il gruppo di batterie dell’UPS deve essere dimensionato prevedendo una durata nell’erogazione dell’energia elettrica da parte dell’UPS stesso, in mancanza di quella fornita normalmente dall’operatore pubblico di energia elettrica, per un tempo pari ad almeno il tempo medio di interruzione dell’energia elettrica da parte dell’operatore nelle zone di installazione (in linea di massima almeno 20 minuti con il carico massimo previsto attualmente). L’unità UPS dovrà essere dotata di interfaccia di allarme e controllo dei parametri principali, sia localmente che dalle relative postazioni centrali (attraverso specifico modulo Ethernet o i contatti di ingresso degli encoder di migrazione delle telecamere analogiche), per consentire il controllo da remoto dello stato delle batterie con cui l’UPS è equipaggiato ed in particolare per inviare messaggi di allarme configurabili quando ad es. il livello delle batterie di backup è basso o queste non sono funzionanti (e per segnalare semplicemente la mancanza di energia elettrica). Le dimensioni dell’UPS devono essere il meno ingombranti possibili e comunque tali che il medesimo possa essere contenuto all’interno delle infrastrutture di contenimento previste o preesistenti. La tipologia di UPS e relative batterie utilizzate devono essere adatti al tipo di installazione (outdoor/indoor) ed essere praticamente esenti da manutenzione. In alcuni casi il case dell’UPS potrebbe essere richiesto per installazione a rack. Art. B.8.11 Analisi video (predisposizione) 32 Il sistema di videosorveglianza in oggetto dovrà avere caratteristiche tali da non precludere la successiva implementazione di analisi video professionale di alto livello. Il sistema dovrà pertanto essere predisposto per tale possibilità, sia a livello centrale che a livello locale. Oltre alla sperimentazione con il CNR anticipata nella premessa del presente capitolato, potrebbe essere di interesse per l’Amministrazione Comunale implementare per conto della Polizia Municipale un sistema di lettura targhe. Art. B.8.12 Cablaggi Per tutti i cablaggi, così come per altri lavori di tipo infrastrutturale, devono essere utilizzate, ogni volta che sia possibile, infrastrutture già esistenti del Comune di Bologna o comunque di pubbliche amministrazioni o privati disponibili in seguito ad accordi/convenzioni a titolo non oneroso, evitando nuovi scavi. Durante la manipolazione e la posa dei cavi dovranno essere evitate brusche piegature, ammaccature, abrasioni, etc.; dovranno inoltre essere rispettati i tiri massimi di posa ed i minimi raggi di curvatura consentiti, sia durante le operazioni di posa che nell'assetto definitivo. Non sono ammesse giunzioni all’interno delle pezzature, se non quelle eventuali strettamente necessarie per la terminazione dei cavi (come ad es. per le fibre ottiche che comunque vanno adeguatamente protette). Tutti i cavi devono essere facilmente identificabili. In particolare, in entrambi gli estremi dei collegamenti i cavi devono essere etichettati in modo permanente. Lungo il percorso devono essere apposte apposite etichette che consentono una immediata identificazione dei cavi. Le caratteristiche del cavo devono essere adeguate ed a norma (anche antincendio) per i luoghi di posa. Tali cavi in particolare devono essere conformi al livello di sicurezza antincendio richiesto dal particolare ambiente interno in cui si va operare, secondo la norma CEI 64-8, sia per quanto riguarda la non propagazione dell’incendio che la bassa emissione di fumi e gas. In generale, il cavo eventualmente entrante e/o passante in una sede ad alto rischio/carico di incendio (CEI 64-8) deve essere equipaggiato con guaina LSZH e antincendio (a bassissima propagazione dell’incendio: IEC332-3C) o si deve provvedere alla protezione dello stesso fino all’armadio di nodo con un monotubo in acciaio metallico zincato o in guaina autoestinguente secondo le normative vigenti. Devono inoltre essere protetti intrinsecamente (e/o tramite protezione aggiuntiva, tipo tubazione, canale, etc.) contro danneggiamenti meccanici (quali torsioni, schiacciamenti, etc. e da parte anche di roditori) e dalla corrosione di agenti esterni quali acqua, neve, ghiaccio, sole, etc.. Laddove l’infrastruttura di protezione del cavo risultasse facilmente manomettibile e/o per questioni di sicurezza elettrica (nel caso soprattutto di utilizzo di tensioni superiori a 50 V), dovrà essere utilizzata tubazione in acciaio zincato adeguatamente messa a terra e/o adeguate protezioni in vetroresina (v. ad es. salite/discese da tubazioni interrate). Particolare attenzione dovrà essere data al lato estetico sia a livello di colore, sia a livello di tipologia di eventuale tubazione di protezione; ogni posa dovrà essere adeguata all’ambiente di installazione. Dovranno essere installate canaline/tubazioni in rame o altro materiale compatibile con il luogo di installazione. 33 Per tutti i cablaggi deve essere lasciata una scorta di almeno 5 metri lato armadi. Cablaggi in rame per dati Tali cavi devono essere del tipo FTP per esterno o UTP per esterno o interno, rispettivamente per l’esterno (in tal caso si possono utilizzare anche cavi UTP da esterno) o da interno a secondo dell’ambiente di installazione, almeno di cat. 6, connettorizzati da entrambi i lati con connettori RJ45, fino a 90 metri di lunghezza, più relative bretelle fino a 100 metri, secondo la regola d’arte. In interno tali cablaggi dovranno anche rispettare le norme antincendio che prevedono nel caso di edifici a maggior rischio (quali edifici pubblici o aperti al pubblico) le norme più restrittive quali la IEC 332-3c e LSZH. Come minino comunque i cavi dovranno essere LSZH e IEC332-1. Tutti questi cavi devono essere certificati con apposita strumentazione di test a livello fisico/trasmissivo almeno per la loro categoria nominale di appartenenza secondo le norme del “cablaggio strutturato” ISO 11801 o EIA/TIA 568. Deve essere predisposto un cablaggio doppio (ovvero con n. 2 cavi UTP/FTP) per ogni telecamera, con relativa scatola di attestazione (stagna per l’esterno) vicino alla telecamera e patch panel lato armadio. Nel caso di cablaggi “corti” (tipo bretelle) si veda il prossimo paragrafo. Bretelle per rete dati Le bretelle di interconnessione per cablaggi di rete dati (generalmente di cavo UTP) da fornire ed installare per l’interconnessione delle varie apparecchiature con uscita Ethernet dovranno essere almeno di cat. 6 LSZH con connettori RJ45 da entrambi i lati, ciascuna di lunghezza opportuna rispetto al tipo di interconnessione. Altre eventuali bretelle diverse da quelle sopra descritte dovranno far parte comunque della fornitura e dell’installazione a carico dell’Aggiudicatario (bretelle in fibra ottica, etc.). Cavi elettrici Tale cavi devono essere costituiti da n. 3 fili in rame, con sezione compatibile con l’alimentazione, la lunghezza della tratta e l’assorbimento di tutte le apparecchiature da alimentare. Devono essere conformi alle norme richieste in materia (in particolare i cavi in esterno devono essere in particolare del tipo FG7OR). Devono essere rispettate inoltre le norme di installazione in materia, anche per la messa a terra. La terminazione dei cavi in oggetto deve avvenire su appositi morsetti singoli, componibili, in ottone, con serraggio conduttori a mezzo viti in ottone zincato, da cui dovrà avvenire l’interconnessione con i relativi apparati da alimentare, tramite bretelle di cavo elettrico. Cablaggi in fibra ottica Nel caso in cui la distanza tra la telecamera e l’armadio da connettere, sia superiore ai 90 mt (ovvero 100 metri con le rispettive bretelle alle terminazioni), e non si voglia o non si possa riutilizzare l’eventuale cablaggio preesistente in cavo coassiale e relativi media converter per Ethernet, il collegamento potrà essere realizzato tramite un link in fibra ottica. I cavi ottici per ogni telecamera devono essere equipaggiati con almeno n. 4 fibre ottiche multimodali 50/125 μm con caratteristiche trasmissive almeno di tipo OM2. 34 Tali cavi devono essere completamente dielettrici (anche come elemento di tiro) e protetti con armatura in filati di vetro a doppio strato e quan’altro di adeguato alla protezione in esterno per garantire oltre che una maggiore sicurezza elettrica, anche nel contempo una elevata protezione in particolare all’aggressione dei roditori. La terminazione delle fibre ottiche multimodali deve essere effettuata con connettori tipo SC multimodali e deve essere realizzata con la tecnica della terminazione, tramite semibretella preconnettorizzata in laboratorio con connettore SC, con giunzione a fusione. La parte interessata dalla giunzione deve essere protetta meccanicamente all’interno del patch panel ottico lato armadio, nelle relative schede di alloggiamento dei giunti a fusione. Il patch panel ottico deve essere equipaggiato con n. 2 bussole ottiche SC duplex per fibre multimodali. Nell’armadio dovranno inoltre essere collocati passacavi, bretelle di permutazione in bifibra ottica preconnettorizzati e precertificati SC duplex lato patch panel di permutazione e con connettore adeguato al media converter per fibra ottica di cui si parlerà più avanti. Dovrà infine essere prevista l’installazione di un ripiano, se già non presente, per l’allocazione dei media converter e delle relative unità di alimentazione. L’interconnessione tra la telecamera e l’armadio di riferimento, deve essere realizzata predisponendo una doppia presa dati a fibre ottiche (ovvero n. 2 prese/bussole SC duplex, una per ciascuna delle 2 coppie di fibre di cui è composto il cavo). Nel caso di attestazione delle fibre ottiche in interno le prese/bussole in fibra ottica devono essere fissate in una adeguata scatola da interno che deve contenere anche le giunzioni effettuate anche in questo caso con la tecnica della fusione con semibretelle preconnettorizzate SC duplex. Tale scatola potrebbe essere a sua volta contenuta nel box che deve contenere anche il media converter lato telecamera e le relative bretelle sia lato fibre ottiche sia lato rame di lunghezze adeguate, oltrechè l’eventuale Power Injector di alimentazione della telecamera, con i relativi allacciamenti elettrici. Nel caso di attestazione in outdoor, il box deve essere di adeguato grado IP. Art. B.8.13 Armadi Tutte le apparecchiature relative all’alimentazione da remoto (compreso l’UPS), alla interconnessione in rete dati (switch, media converter, etc.), alle terminazioni dei cablaggi dati ed elettrici, etc. relative alle telecamere da un lato ed alla rete dati geografica e di allacciamento elettrico dall’altra, devono essere collocate negli armadi esistenti (adeguatamente integrati e bonificati) o da fornire ex-novo a seconda dei casi. Nel caso di nuova fornitura, l’armadio deve essere generalmente da pavimento stradale/marciapiede (con relativo adeguato zoccolo da realizzare se non preesistente) di adeguata robustezza e protezione anche contro vandalismi e manomissioni, e completo di adeguati accessori e ripiani interni. Deve inoltre essere posizionato in modo da non essere di intralcio alla eventuale circolazione sia pedonale che veicolare (in questi casi, laddove applicabile, dovrà essere conforme anche ai dettami del Codice della Strada). La porta frontale deve essere incernierata e munita di guarnizione con apertura indicativamente di almeno 140°, morsetti per il collegamento, laddove applicabile, di messa a terra tra porta, corpo del quadro, pannelli interni, etc.. 35 Devono esser ottimizzati a livello di dimensioni e grado di protezione in modo tale che risulti il miglior contenimento (anche di eventuali apparecchiature normalmente da rack 19”), la miglior protezione e funzionamento possibile di tutti i relativi apparati passivi ed attivi che devono essere ivi contenuti (con possibilità anche di un minimo di espansioni future), ovviamente compatibilmente con lo spazio e l’estetica dell’ambiente di installazione (per cui come minimo deve essere curata anche la scelta del colore, oltre che le dimensioni e la forma, che devono essere concordate in ultima analisi con la Amministrazione Comunale). Il grado di protezione deve essere almeno pari, laddove applicabile, a IP66 e la temperatura ed il grado di umidità all’interno devono essere regolato e tale comunque da non compromettere il normale funzionamento di tutte le apparecchiature dia di inverno che d’estate. L’armadio deve essere equipaggiato, a secondo i casi e laddove applicabile, con tutti gli accessori necessari all’installazione funzionale ed a regola d’arte, quali: • patch panel di terminazione cavi; • interruttore elettrico magnetotermico differenziale, a ripristino automatico; • riscaldatore termico con interruttore termostatato; • dispositivo anticondensa; • ventola di areazione; • tettuccio parasole. Il materiale con cui deve essere costituito il box deve essere del tipo in acciaio zincato, robusto in modo da evitare atti di vandalismo, oppure anche plastico a parità di tutte le caratteristiche previste. L’apertura dell’armadio deve essere sicura (con chiave di sicurezza) e ristretta al solo personale addetto alla manutenzione e tale da facilitare le operazioni di installazione e manutenzione, ma non permettere degli atti di manomissione. Nell’armadio devono essere installati dei sensori antimanomissione (tamper antiapertura e altri sensori antivibrazioni/antieffrazione) che generino degli allarmi/attuazioni, quali indirizzamento di una eventuale telecamera dome PTZ vicina, tramite preset, verso l’armadio stesso con relativa registrazione ed invio automatico immagini alle centrali, etc.. In generale ed ove applicabile, l’ingresso e l’uscita dei cavi deve avvenire da sotto per evitare l’eventuale ingresso di acqua nel quadro (o ove applicabile direttamente dal palo) e per proteggere meglio i cavi che in ogni caso non devono essere facilmente raggiungibili e comunque adeguatamente protetti. Art. B.8.14 Switch di rete dati e media converter per telecamere Switch di rete dati Tali switch dovranno essere contenuti negli armadi periferici (cioè di sito, vicino alle telecamere) di cui più prima, per l’interconnessione in rete dati wired delle apparecchiature con uscita Ethernet IP quali telecamere, media converter, encoder, UPS, etc.. Tali switch dovranno avere almeno un numero di porte in rame Ethernet almeno 100 Base Tx e/o in fibre ottiche (nel caso di non utilizzo di media converter in fibra ottica come più avanti riportato), pari ad almeno alle rispettive porte/terminazioni cablaggi delle apparecchiature da collegare più una opportuna ridondanza/espansione. Gli switch in oggetto dovranno essere del tipo industriale (cioè con range di temperatura ed umidità esteso). Gli switch dovranno essere del tipo gestibili (con management) con protocolli standard SNMP. 36 Si precisa che negli armadi preesistenti dove sono già preesistenti degli switch, se questi non dovessero essere idonei non risultassero sufficienti (ad es. come prestazioni o numero/tipologie di porte) per le espansioni, sostituzioni e migrazioni oggetto del presente appalto, dovranno essere integrati o sostituiti con nuovi switch. Anche lato centrale, sia a livello di server sia a livello di workstation presso le centrali, potrà essere applicato lo stesso concetto di integrazione/sostituzione. Precisamente, gli switch da fornire ed installare per i nuovi armadi periferici o per quelli preesistenti in cui saranno da sostituire i relativi switch, come prima specificato riguardo la rete dati geografica, dovranno essere Cisco IE-2000-8TC-G-L, ciascuno equipaggiato con una coppia di SFP, una BX-D ed una BX-U, con le stesse caratteristiche tecniche di quelle richieste per gli switch esistenti di cui al paragrafo sulla rete dati geografica. La configurazione di tali switch sarà a carico dell’Amministrazione Comunale. Media converter UTP/fibra ottica per telecamere IP Come detto precedentemente, per le tratte più lunghe tra nuove telecamere e relativo armadio di afferenza ed in particolare per le tratte più lunghe di 90 metri o che sfruttano infrastrutture non idonee al cablaggio UTP/FTP, o per le telecamere da sostituire in alternativa all’utilizzo del cavo coassiale preesistente e relativi media converter Ethernet Coax/UTP, si devono utilizzare cavi a fibre ottiche, in particolare di tipo multimodale 50/125 OM2, insieme ad apparati attivi di conversione (media converter) del segnale Ethernet da ottico (fibra ottica) ad elettrico (UTP). Questi apparati pertanto devono avere da un lato un connettore RJ45 per cavi UTP e dall’altro connettori per fibre ottiche multimodali 50/125 OM2 di tipo SC Dovranno essere previsti, sia lato telecamere che lato armadio, anche tutti i relativi accessori di completamento ed interconnessione (alimentatori, cordoni elettrici, bretelle bifibra e UTP) completamente compatibili con la tipologia di posa ed i relativi connettori e cavi da collegare. Poiché tutte le apparecchiature dovranno essere installate, lato telecamere, in apposite scatole di terminazione delle fibre ottiche, i relativi media converter devono essere del tipo industriale (quindi con range di temperatura di tipo esteso); lato armadi, i relativi media converter, opportunamente installati nei medesimi armadi, dovranno essere compatibili con le condizioni ambientali all’interno di quest’ultimi. Media converter coassiali/UTP per telecamere IP Come già detto, in alternativa alla posa di nuovi cavi in particolare a fibre ottiche e relativi media converter per integrare delle telecamere da sostituire da analogiche ad IP, si possono utilizzare media converter coax/UTP. Questi media converter devono ovviamente poter trasportare, fino alla distanza massima dei cavi coassiali preesistenti che si vuole riutilizzare, un segnale a standard Ethernet e preferibilmente (oggetto di valutazione tecnica) anche l’alimentazione PoE (preferibilmente a standard IEEE 802.3af) o PoE+ (preferibilmente a standard IEEE 802.3at), a seconda dei casi; nel caso in cui i media converter offerti non fossero in grado di trasportare anche il segnale PoE/PoE+, per l’alimentazione delle telecamere e relative apparecchiature periferiche, compresi i media converter stessi, dovrà essere utilizzato, se possibile, il cablaggio elettrico preesistente a fianco a quello coassiale. Anche per tali media converter, così come visto per gli encoder, se non forniti a moduli singoli per ogni telecamera ma aggregati lato armadio, si applica, il concetto di ridondanza spaziale, nei limiti della capacità e delle prese elettriche integrabili all’interno dell’armadio. Anche tali media converter, devono essere, almeno lato telecamera, di tipo industriale o comunque compatibili con le condizioni ambientali all’interno delle relativi contenitori. 37 Art. B.8.15 Altre apparecchiature e prescrizioni Oltre a quanto dettagliatamente indicato agli articoli precedenti, l’Aggiudicatario deve garantire la fornitura di tutto il materiale necessario per mettere correttamente in funzione le strumentazioni oggetto di gara. Devono altresì essere effettuate tutte le integrazioni ad apparecchiature esistenti, bonifiche, ripristini, opere accessorie e quanto altro necessario e richiesto dall’Amministrazione Comunale per la più completa, adeguata fornitura, installazione e funzionalità a regola d’arte. Tutti i materiali forniti devono essere idonei per i luoghi ove vengono posati, e devono avere caratteristiche tali da essere garantite tutte le norme in termini di sicurezza, comportamento al fuoco ed altre normative applicabili. Deve essere effettuata la messa a terra per le apparecchiature e le strutture che la richiedono, secondo le normative vigenti di riferimento. Art. B.9 – CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI PC E MONITOR OGGETTO DI FORNITURA Saranno oggetto di sostituzione, fornitura ed integrazione: 5 PC client e 9 monitor aventi almeno le caratteristiche descritte in seguito (sarà comunque responsabilità dell’Aggiudicatario verificare la compatibilità hardware con il software da installare). Si specifica che i PC e relativi monitor installati nelle varie centrali sono: o n. 2 client presso la Centrale Operativa Radio della Polizia Municipale di Via Ferrari con n. 2 monitor 19” e n. 2 monitor da 42” o n. 1 client presso la Centrale Operativa della Polizia Municipale di Palazzo d’Accursio con n. 1 monitor da 19” e n. 2 monitor da 42” o n. 1 client presso la Centrale Operativa della Questura con n. 1 monitor da 19” e n. 1 da 42” (quest’ultimo da non sostituire) o n. 1 client presso la Centrale Operativa dei Carabinieri con n. 1 monitor da 19” PC CLIENT • 5 PC (n. 2 per la centrale della PM in Via Ferrari, n. 1 per la Centrale Operativa PM in Palazzo d’Accursio, n. 1 per la Centrale Operativa della Questura e n. 1 per la Centrale Operativa dei Carabinieri) in versione tower • masterizzatore DVD dual layer • doppia scheda di rete (una per la rete delle telecamere e una per l’eventuale accesso alla rete Comunale) • scheda monitor 4 vie per la gestione di più monitor ed in alcuni casi di monitor da 42" (anche preesistenti) con uscite compatibili con i monitor e con risoluzione e memoria adeguati alle immagini (e relativa codifica) da visualizzare, anche più flussi video contemporaneamente aperti sul video (da specificarsi nell’offerta tecnica) • alimentazione ridondata • tastiera e mouse inclusi • cavi di collegamento alla rete 220 VAC, alla rete LAN e ai monitor • HD, RAM (minima 4 GB), CPU e sistema operativo almeno completamente compatibile con il sistema di centralizzazione e con la tipologia, la configurazione, la codifica ed il numero di telecamere da visualizzare, anche più contemporaneamente (da specificarsi nella offerta tecnica) 38 Il sistema operativo (compreso nella fornitura) scelto dovrà essere completamente compatibile con il software Genetec Omicast Enterprise ver. 4.8 (o rel. superiore). MONITOR a) 5 monitor LED 19" per ognuno dei PC di cui sopra (o comunque di dimensioni tali da conformarsi alle strutture preesistenti nelle varie centrali operative porta monitor), con risoluzione adeguata ai PC client e alle immagini delle telecamere da visualizzare (anche configurate alla maggior risoluzione possibile) Schermo Formato Connettore video in ingresso 19" 16:9 SVGA, DVI e HDMI (comunque compatibile con i PC forniti) b) 4 monitor LED da 42”, con risoluzione adeguata ai PC client e alle immagini delle telecamere da visualizzare (anche configurate alla maggior risoluzione possibile) Schermo Formato Interfaccia PC 42" 16:9 DVI, SVGA, HDMI (comunque compatibile con i PC forniti) EVENTUALI TASTIERE/JOYSTICK HARDWARE (OPZIONALI) Tutte le telecamere DOME PTZ dovranno poter essere selezionate/movimentate con eventuali tastiere/joystick hardware opzionali (il controllo delle telecamere DOME dovrà essere comunque possibile via software di centralizzazione) dalle sedi di Palazzo d’Accursio e presso la Sala Operativa Radio della PM di Via Ferrari. Con tale strumento, oltre che selezionare ed agire su ogni telecamera a livello di zoom, pan e tilt, si dovranno poter anche memorizzare dei percorsi da poter fare eseguire in automatico alle telecamere. Il sistema di tastiera/joystick hardware eventualmente proposto in aggiunta deve essere tale da garantire la più ampia compatibilità con il software di centralizzazione e con i protocolli di controllo di telecamere dome DOME PTZ anche di terze parti, non solo per una migliore integrazione delle attuali telecamere (preesistenti e nuove), ma anche per garantire future espansioni non vincolate, ovvero con telecamere anche diverse da quelle scelte in questa fase realizzativa o preesistenti. Le tastiere/joystick dovranno poter essere collegate ai PC client e/o direttamente in rete dati. Art. B.10 – SOFTWARE DI GESTIONE, VISUALIZZAZIONE E REGISTRAZIONE Attualmente solo una parte delle telecamere (in parte IP ed in parte analogiche con encoder) del sistema di videosorveglianza del Comune di Bologna, utilizza il sistema di centralizzazione e registrazione delle immagini del tipo Genetec Omnicast Pro ver. 4.5 (le altre telecamere analogiche utilizzano un sistema distinto, Pacis, del tipo distribuito ovvero con videoregistratori le cui immagini sono visibili da diverse postazioni nelle varie centrali operative). Obiettivo di questo appalto è quello di integrare tutte le telecamere sia IP sia analogiche, attraverso ulteriori encoder, nel sistema di centralizzazione. Attualmente, sono presenti a livello centrale n. 2 server con relativo storage presso la sede di centralizzazione di Liber Paradisus e n. 2 server con relativo storage presso l’altra sede di centralizzazione di backup di Palazzo d’Accursio. 39 In particolare le registrazioni delle immagini (fino a 7 giorni naturali consecutivi) provenienti dalle telecamere sono gestite dal software Genetec Omnicast Pro rel. 4.5 che provvede ad archiviarle in NAS/SAN sempre in maniera separata e ridondata tra Liber Paradisus e Palazzo d’Accursio. L’Aggiudicatario dovrà sostituire ed ampliare i server NAS/SAN esistenti, in maniera completamente ridondata tra le due sedi di centralizzazione, in modo tale da poter gestire e registrare sia tutte le telecamere IP già installate, sia quelle nuove di espansione/sostituzione, più quelle analogiche migrate attraverso encoder. Le registrazioni dovranno essere mantenute per almeno 7 giorni naturali e consecutivi, prevedendo contestualmente nel sistema centrale il maggior margine/ridondanza possibile nella eventuale espansione futura del sistema in termini di numero e/o tipologie di telecamere e di client. L’Aggiudicatario dovrà prevedere di aggiungere/aggiornare il software/licenze/firmware necessarie per le nuove e vecchie telecamere/flussi video e client sia lato centrale sia lato periferico (telecamere ed encoder IP esistenti). Dovrà inoltre provvedere alla completa installazione e configurazione delle funzionalità di tutte le telecamere nuove, sostituite e migrate , dei server e dei client secondo le esigenze specifiche della Amministrazione Comunale. Dal punto di vista hardware, le integrazioni delle apparecchiature informatiche server (così come quelle client prima specificate), dovranno essere improntate alle massime prestazioni, totalmente compatibili con i software che andranno ivi installati, prevedendo possibili future espansioni (un numero di telecamere con relativa tipologia e configurazione di espansione oltre quelle previste deve essere specificato nell’offerta tecnica) e dovranno implementare adeguate politiche di affidabilità, ridondanza e sicurezza. Tutte le apparecchiature informatiche impiegate dovranno essere di qualità industriale e di produttore compreso tra i principali del settore. Dovranno essere privilegiati i componenti con ampia diffusione sul mercato industriale e con multiple possibilità di approvvigionamento, soprattutto quelli che fanno riferimento a standard internazionali. Il dimensionamento del server dovrà essere improntato alle massime prestazioni e comunque alla massima compatibilità con le funzioni richieste, considerando non solo il numero di telecamere attualmente previste ma anche eventuali loro espansioni (ovvero capacità di espansione anche dei server con o senza aggiunta/sostituzione di componenti) che dovranno essere esplicitate nell’offerta tecnica. A tal fine si dovrà tenere conto della capacità di gestione di tutte le telecamere contemporaneamente attive, sia in registrazione sia in visualizzazione (es. codifica/transcodifica) e quindi tramite adeguate capacità di RAM (minima 4 GB) e CPU della macchina o delle macchine previste e non solo quindi basandosi sulla capacità di memorizzazione (ovvero spazio dischi). Dovrà essere prevista una adeguata ridondanza, sia in termini di capacità di espansione che in termini quantitativi, sia a livello di dischi (RAID 5) che di alimentazione, che di CPU, che di schede di rete, ecc… Il sistema hardware dovrà essere completato dagli accessori d’uso (tastiera e mouse ottico, eventualmente anche wireless, monitor LED da almeno 19”, unità di masterizzazione DVD dual layer o superiore- e CD, e quanto altro necessario). Il sistema operativo (compreso nella fornitura) dovrà essere completamente compatibile con il software Genetec Omicast Enterprise ver. 4.8 (o rel. superiore). 40 Tutto il sistema deve essere inoltre installato in formato rack 19”. Art. B.11 – CARTELLONISTICA Come meglio specificato nel capitolo sulla sicurezza e sulla privacy ed in base comunque ai principali riferimenti normativi in materia di privacy per la videosorveglianza: • provvedimento generale sulla videosorveglianza del Garante della Privacy dell’ 8/04/2010 (G.U. n. 99 del 29 aprile 2010) e successive eventuali modifiche ed integrazioni), • codice in materia di protezione dei dati personali (D.lg del 30 Giugno 2003, n. 196 e successive modifiche ed integrazioni), noto anche come Codice della Privacy (e successive eventuali modifiche ed integrazioni), gli interessati al trattamento devono essere informati che stanno per accedere o che si trovano in una zona videosorvegliata e della registrazione. Il Garante ha individuato provvedimento sopra citato. modelli semplificati di informativa “minima”, riportati nel Tali modelli di cartelli, completati con i dati specifici che saranno dettati dalla Amministrazione Comunale, devono essere realizzati e installati da parte dell’Aggiudicatario per ognuno dei nuovi siti di videosorveglianza previsti nel presente appalto (eventualmente, se necessario/richiesto dalla Amministrazione, deve essere previsto più di un cartello per ogni sito). I cartelli saranno posizionati o a muro o su pali o su altre infrastrutture esistenti a disposizione dell’Amministrazione Comunale o su altre infrastrutture da realizzare ex-novo dall'Aggiudicatario e saranno posti nelle aree indicate dall'Amministrazione Comunale; il loro numero sarà concordato in fase preinstallativa dell'impianto di videosorveglianza. Il supporto su cui verrà stampata l’informativa deve essere tale da: • proteggere l’informativa medesima dagli agenti atmosferici, quali acqua, sole, caldo, freddo, ecc…; • deve essere collocato nei luoghi ripresi o nelle immediate vicinanze, non necessariamente a contatto con la telecamera e comunque in una posizione da concordare con la Amministrazione Comunale; • deve avere un formato, dimensioni ed un posizionamento tale da essere chiaramente visibile e leggibile da normali posizioni dell’interessato al trattamento. Se sarà indicato dall’Amministrazione Comunale, devono essere previsti nello stesso cartello anche traduzioni in lingua inglese (e/o in altre lingue straniere). Si specifica infine che in base all’ultimo provvedimento del Garante, sopra citato, i cartelli posti in aree esterne ad accesso/transito veicolare dovranno essere opportunamente segnalati e visibili anche in condizioni di scarsa luminosità dell’area come nelle ore notturne. Art. B.12 – FORMAZIONE E PRIMO AFFIANCAMENTO L’Aggiudicatario dovrà provvedere allo svolgimento di corsi di addestramento allo scopo di formare, sia operativamente che tecnicamente, il personale interessato che sarà comunicato dalla Amministrazione Comunale. L’attività didattica avrà lo scopo di fornire al personale addetto, fino alla specializzazione conseguita, la piena conoscenza e capacità di intervenire in termini operativi, di manutenzione e supporto agli apparati forniti e di supervisione e gestione dell’intero sistema. 41 Gi insegnanti dovranno essere qualificati e specializzati sugli argomenti trattati; i corsi e il materiale informativo dovranno essere in lingua italiana. I corsi dovranno dare una preparazione sufficiente affinché i partecipanti possano essere a loro volta istruttori. Le date d’inizio e le modalità di svolgimento dei corsi dovranno essere concordate con l’Amministrazione Comunale. A ciascun allievo dovrà essere fornita la documentazione tecnica sintetica, in lingua italiana, cioè manuali anche in formato elettronico, dispense illustrate di particolari argomenti di carattere propedeutico e/o tecnologico, la cui conoscenza sia necessaria per acquisire quanto esposto nei manuali delle apparecchiature in fornitura. La tipologia dei corsi previsti dovrà essere articolata in diversi livelli di specializzazione che si possono così definire: • specializzazione per personale con mansioni di coordinamento/direttive; • specializzazione per operatore; • specializzazione per tecnico, manutentore e supervisore. La specializzazione per il personale con mansioni direttive dovrà consentire ai partecipanti di conoscere in generale la tecnologia, gli elementi e le principali applicazioni e prestazioni. La specializzazione per operatore dovrà mettere i partecipanti in grado di conoscere ed utilizzare il sistema tramite anche dimostrazioni pratiche ed esercitazioni. La specializzazione per manutentore, tecnico e supervisore dovrà mettere i partecipanti in grado di: • usare i manuali tecnici di fornitura per la parte di competenza; • conoscere le funzionalità principali del sistema e riconoscere i relativi guasti; • intervenire, ove previsto, sugli apparati con facili operazioni di installazione e manutenzione, tramite anche dimostrazioni pratiche ed esercitazioni; • controllare lo stato del sistema, in termini di guasti, di efficienza e di prestazioni; • modificare le configurazioni principali. L’Aggiudicatario dovrà addestrare, presso la sede che sarà comunicata dalla Amministrazione Comunale, tutto il personale direttivo, tecnico ed operativo coinvolto. Il programma dettagliato e le date dei corsi dovranno essere proposti e concordati con la Amministrazione Comunale. La durata e il calendario dei corsi dovrà essere concordato con la Amministrazione Comunale. Il programma di formazione dovrà essere sviluppato in più fasi: • una prima fase destinata ad illustrare le nozioni elementari sull'utilizzo delle telecamere; • una seconda fase consistente in una breve descrizione delle singole unità facenti parte del sistema e la loro funzione all'interno dell'architettura del sistema stesso; • una terza fase mirata all'utilizzo del sistema specifico, con il dettaglio approfondito dell'operatività dello stesso. Il programma del corso dovrà trattare in maniera approfondita i seguenti argomenti: 42 • videoregistrazione digitale, • architettura e funzionalità, • operatività di dettaglio, • interventi di prima linea e procedure per la determinazione dell'unità in avaria, e dovrà contemplare lo svolgimento di esercitazioni pratiche. L'Aggiudicatario dovrà inoltre organizzare un corso di formazione avanzato per utenti "amministratori di sistema", che comprenda tra le altre la possibilità di effettuare il backup delle configurazioni per evitare di perdere importanti informazioni in caso di guasti al sistema. L'Aggiudicatario è tenuto a certificare la frequenza dei corsi da parte del personale addetto al sistema e di consegnare copia dei registri presenza all'Amministrazione. Al termine del periodo di formazione verrà consegnato a tutti i partecipanti un manuale completo sull'utilizzo e manutenzione del sistema complessivo, contenente tutte le procedure di ripristino del sistema in caso di guasto. Anche dopo la messa in esercizio del sistema, ovvero dopo il collaudo, l’Aggiudicatario dovrà assicurare un servizio di formazione sull'utilizzo del sistema per es. per aggiornamenti e/o per nuovo personale, con modalità che dovrà essere specificata in dettaglio nell'offerta tecnica. Art. B.13 – GARANZIA DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA – LIVELLI DI SERVIZIO L’Aggiudicatario è tenuto a propria cura, spese e rischio, alla buona conservazione delle opere eseguite sino alla data dell’accettazione, cioè del collaudo con esito positivo. Il sistema fornito deve essere coperto da garanzia di buon funzionamento, per una durata di almeno 24 mesi, a partire dal verbale di collaudo con esito positivo, secondo le modalità descritte nel seguito. La garanzia comprende tutte le componenti, hardware e software, incluso il software di gestione, visualizzazione e registrazione dell'intero sistema. Nel periodo di garanzia dovranno essere assicurati gli interventi di manutenzione programmata, di manutenzione correttiva e di assistenza agli utenti, nel rispetto delle specifiche e dei livelli minimi di servizio sotto riportati: o assistenza e manutenzione “on-site” o assistenza e manutenzione “full service e full risk”; sono esclusi dalla manutenzione in garanzia solo i danneggiamenti da atti vandalici, furti e eventi catastrofici (terremoto, incendio, tromba d’aria); o attivazione di un servizio di assistenza telefonica, e-mail e ”web-ticketing”, nei normali orari di ufficio (dalle 9 alle 18 nei giorni feriali), per chiarimenti tecnici e per richieste di controllo/intervento/ripristino; a tale servizio dovrà essere addetto personale tecnico e qualificato; di notte, di sabato, di domenica e nei giorni festivi (e comunque negli orari non coperti dalla assistenza telefonica diretta), dovrà essere disponibile un servizio di assistenza remota tramite telefono, e-mail e “web ticketing”; il sistema di “web ticketing” dovrà essere realizzato mediante l’attribuzione immediata di un codice identificativo alla richiesta, e la messa a disposizione dell'Amministrazione di un meccanismo di registrazione della chiamata di intervento tramite interfaccia web attraverso internet, attivo senza interruzioni 24 ore su 24, da cui sia possibile monitorare lo stato di avanzamento dell'intervento; o intervento entro le 8 ore solari dalla segnalazione del problema e ripristino entro le successive 16 ore; o sostituzione di strumentazioni o componenti danneggiate o non utilizzabili; la sostituzione definitiva di parti o componenti in garanzia, che si sono rivelati guasti o causa di malfunzionamenti, dovrà essere effettuata con componenti del medesimo tipo, 43 o o garantiti perfettamente funzionanti, compatibili e con funzionalità equivalenti o superiori rispetto a quelli che vanno a sostituire. fornitura ed installazione delle nuove versioni del software (release) rese disponibili dal costruttore sia sui server, sia su tutti i client (nonché sulle telecamere e sugli encoder); almeno n. 2 controlli periodici preventivi globali (1 ogni 6 mesi) all’anno, comprendenti ispezioni, pulizia di tutte le parti soggette a degrado (polvere, ventole, ottiche/vetri delle apparecchiature di ripresa, etc.), controllo configurazioni e prestazioni. Per quanto riguarda gli aggiornamenti/adeguamenti software l’Aggiudicatario è tenuto a fornire documentazione dettagliata dei pacchetti e delle correzioni software, specificando le nuove funzionalità introdotte e i malfunzionamenti risolti. Nella documentazione, dovrà essere chiaramente specificata la procedura di installazione del nuovo software negli elementi del sistema e l’impatto che tale procedura ha sul servizio fornito. Prima dell'installazione di modifiche o di nuovi rilasci SW, l’Aggiudicatario dovrà fornire un supporto per testare la correzione o la nuova funzionalità, in un test bed da concordare con l’Amministrazione per valutarne l'impatto sul sistema. L’installazione in campo dei nuovi pacchetti sarà subordinata al superamento di tali test senza che si riscontrino anomalie e malfunzionamenti. A conclusione di ogni intervento dovrà essere rilasciato un rapporto che specifichi le attività svolte, le eventuali parti sostituite, le generalità o il codice identificativo del tecnico o dei tecnici intervenuti, le date e gli orari di apertura della richiesta di intervento, di sopralluogo, di intervento e di chiusura dello stesso: tale rapporto potrà essere anche realizzato per il tramite del portale web purché sia consentito estrarre un report del singolo intervento e della totalità degli interventi svolti nel periodo contrattuale. In caso di mancato intervento e successiva risoluzione entro i termini prescritti, previa contestazione scritta e fissazione di un termine per l'esecuzione, l'Amministrazione si riserva la facoltà di rivolgersi ad altra Impresa per l’intervento, salvo rivalsa nei confronti del contraente. Tutti gli interventi dovranno essere compiuti in modo da minimizzare l’indisponibilità del sistema. Art. B.14 – MANUTENZIONE ED ASSISTENZA DI PARTI DEL SISTEMA NON IN GARANZIA – LIVELLI DI SERVIZIO L’Aggiudicatario dovrà inoltre assicurare, con i medesimi livelli minimi di servizio indicati al precedente art. B.13, per una durata di 24 mesi decorrenti dalla data del collaudo sopra indicata, la manutenzione di tutte le componenti del sistema, anche se non fornite nell’ambito del presente appalto, con l’eccezione delle telecamere analogiche (anche quelle migrate nel 2010), degli UPS del sistema installati prima del 2010 e degli switch di rete dati geografica, così come dell’intera rete dati geografica messa a disposizione dalla Amministrazione Comunale. Se le strumentazioni risultassero non riparabili, l’Aggiudicatario dovrà comunicarlo alla Amministrazione, accompagnando la dichiarazione con adeguata documentazione e/o certificazione. L’Aggiudicatario si impegna a sottoporre alla amministrazione un preventivo di spesa, senza richiedere un compenso specifico per la produzione del preventivo. Art. B.15 – DOCUMENTAZIONE, AS-BUILT, MANUALI, LICENZE D’USO, NORMATIVE, MARCHI E CERTIFICAZIONI DI CONFORMITÀ Il sistema deve essere realizzato secondo le norme in materia ed a perfetta regola d’arte. Tutte le apparecchiature costituenti il sistema, oltre alle specifiche nel seguito illustrate, devono possedere la marcatura CE e rispettare, ove applicabile, le norme CEI, ISO, IEC, UNI, 44 ETS, IMQ, EN, etc. di settore e riportare nella etichetta e nella documentazione i relativi marchi o certificati di conformità. Tutte le apparecchiature dovranno essere di primaria marca e qualità e le relative installazioni e configurazioni devono essere realizzate a regola d’arte e comunque devono essere conformi alle leggi ed alle normative tecniche anche internazionali. Per quanto riguarda la marcatura CE per le apparecchiature terminali di telecomunicazione, questa deve essere stata notificata al Ministero delle Comunicazioni (notifica di immissione sul mercato), secondo la vigente normativa (direttiva europea R&TTE 99-05/CE, recepita in Italia con DL n. 269 del 9 Maggio 2001 e successive modifiche). Documentazione A conclusione dell’appalto, ai fini della collaudo, deve essere fornita alla amministrazione, la seguente documentazione, in formato cartaceo (tre copie) e su supporto elettronico: • schema generale delle connessioni e lo schema funzionale di ogni sistema e dell’intero impianto realizzato; • disegni installativi e schemi a blocchi delle apparecchiature e delle infrastrutture impiegate e lo schema dell’equipaggiamento di tutti gli apparati; • planimetrie con posizionamento di tutte le apparecchiature installate Planimetria con indicazione della dislocazione dei nuovi armadi installati; Planimetria con indicazione della dislocazione delle nuove telecamere installate; Planimetrie dei percorsi dei cablaggi di tutti i cavi posati (fibra ottica, UTP, etc.), sia in cavidotti sia in aerea. • schema unifilare e delle derivazioni dei nuovi impianti; • certificazioni delle misure di prestazione effettuate su tutte le parti principali e specialistiche quali: cablaggi FTP/UTP o eventualmente in fibra ottica ove applicabile; eventuali parti civili/edili ed elettriche; qualità e stabilità del sistema video (a livello anche di registrazioni). • layout con indicazione degli apparati e degli accessori installati; • schema del cablaggio realizzato; • layout dei sistemi e degli armadi forniti; • configurazione delle telecamere, encoder, dei (postazioni di lavoro) e di quant’altro configurato; • documentazione tecnica di tutti i dispositivi, dei materiali e degli accessori forniti in opera; • certificazione di compatibilità rilasciata dal fabbricante delle telecamere tra marca telecamera e software di videosorveglianza; • nomenclatura della rete cavi per il reperimento dei singoli conduttori sia nelle derivazioni che nelle apparecchiature; • manuali tecnici dei nuovi apparati installati; 45 server, dei PC/worstation • manuali d'uso/operatore e manuali dei sistemi e sottosistemi, e manuali sintetici delle funzionalità più ricorrenti; • manuali per installazione e manutenzione; • elenco di tutti i componenti utilizzati con marca e codice del produttore; • schemi elettrici e funzionali dei nuovi apparati, disegni tecnici, descrizione delle nuove installazioni, schemi di cablaggio dei nuovi armadi; • elenco parti di ricambio con relativi numeri d'ordine e prezzi unitari; • licenze dei software installati; • garanzia del costruttore per le singole componenti del sistema; • certificazione di tutte le opere ed impianti realizzate in base alle normative vigenti (37/08, etc.); • ogni altra documentazione necessaria per il corretto esercizio del sistema e quant’altro opportuno o richiesto dalla Amministrazione Comunale e/o da particolari normative. La parte geografica/planimetrica e tabellare/database dell’as-built, dovrà essere compatibile con le specifiche della piattaforma INVENTO adottata dal Comune di Bologna per la digitalizzazione delle informazioni del suolo e sottosuolo, di cui sarà data la relativa documentazione a cui attenersi nella produzione dell’as-built, all’Aggiudicatario, durante l’esecuzione del contratto e comunque prima della produzione dell’as-built. Manuali d’uso/operatore Tali manuali dovranno essere costituiti da istruzioni per l'uso di tutte le apparecchiature fornite e dovranno essere pertanto di facile consultazione. Manuali di sistema/sottosistema I manuali di sistema dovranno contenere: • architettura dei sistemi; • apparecchiature impiegate; • modalità di interconnessione delle apparecchiature nei vari sistemi; • procedure di funzionamento; • caratteristiche tecniche e prestazioni dei sistemi; • modifica delle configurazioni dei sistemi. Infine i manuali di sistema dovranno contenere anche la documentazione relativa a tutto il software. Manuali per installazione/ manutenzione I manuali tecnici per installatore e manutentore (almeno per ciascun apparato principale) dovranno contenere: • descrizione generale dell'apparato; • connessioni, predisposizioni e messa in funzione; • descrizione a blocchi dell'apparato; • descrizione a blocchi dei moduli e delle schede che compongono l'apparato; • descrizione a blocchi di ogni singolo modulo e scheda; 46 • indicazione nei connettori e nelle interfacce dei vari segnali nei singoli punti; • metodologia di collaudo delle schede e di apparato; • schema topografico e numerazione l'individuazione dei componenti; • elenco componenti con relativo codice e quantità; • data-sheet completo per ogni singolo componente. • metodologia ricerca guasti; • uso dell'apparecchiatura diagnostica; • uso delle procedure diagnostiche residenti nell'apparato. di ciascun modulo e scheda per Art. B.16 – AUTORIZZAZIONI E PERMESSI Il Comune di Bologna si farà carico delle richieste di autorizzazioni e permessi necessari per la realizzazione del sistema. L'Aggiudicatario fornirà all'Amministrazione la documentazione di corredo necessaria per la formulazione delle richieste. Le telecamere, gli armadi ed i cablaggi, devono essere installati in posizioni e/o con modalità che siano il più possibile meno visibili, adattandoli all’ambiente in cui sono ubicate, in modo tale che possano mascherarsi il più possibile con l’ambiente stesso. Art. B.17 – VERIFICHE FUNZIONALI E COLLAUDO L'Aggiudicatario è tenuto a comunicare alla amministrazione, a mezzo PEC, l'avvenuto completamento dell’opera. La comunicazione deve essere accompagnata dalla documentazione descritta al precedente Art. B.15. L’amministrazione comunicazione. si impegna ad effettuare il collaudo entro 2 settimane da tale Le operazioni di collaudo comprenderanno le seguenti verifiche: • analisi della documentazione di fine lavori, as-built e delle certifiche dei pretest; • misure, valutazioni, analisi ed ispezioni visive sui vari sistemi posti in opera; • completezza della fornitura qualità delle apparecchiature fornite; • installazioni a regola d’arte; • rispondenza al presente documento, all’offerta ed al progetto esecutivo di dettaglio; • funzionalità dell’impianto; • visibilità di tutte le telecamere da tutti i punti di controllo; • funzionalità principali delle telecamere • controllo della registrazione di alcune telecamere • funzionalità principali dell'intero sistema • visione live di tutte le telecamere • funzione PTZ delle telecamere DOME • funzionalità di allarme delle telecamere (es. oscuramento, spostamento ecc…) • funzionamento degli UPS, sia locali sia presso la centrale di controllo principale. Per tutta la durata del collaudo, l’Aggiudicatario sarà tenuto a garantire la presenza di personale responsabile in grado di prendere provvedimenti a seguito di eventuali rilievi mossi dall’Amministrazione Comunale, la mancanza di tale requisito precluderà l'avvio delle operazioni di collaudo. 47 Al termine delle operazioni di collaudo, dovrà essere prodotta la documentazione necessaria per la presa in carico del sistema da parte della Amministrazione Comunale e per la sua successiva assistenza e garanzia/manutenzione. L’Aggiudicatario è tenuto a propria cura, spese e rischio, alla buona conservazione delle opere eseguite sino alla data dell’accettazione, cioè del collaudo con esito positivo. L’Aggiudicatario è tenuto a fornire a sue spese: mezzi, personale, attrezzi e strumentazione necessari alla esecuzione del collaudo. La formalizzazione dell'esito positivo del collaudo avverrà mediante la firma e la consegna del verbale di regolare esecuzione. L’esito del collaudo è negativo quando anche una sola delle misure e/o delle ispezioni visive previste darà esito negativo. In tal caso, l’Amministrazione Comunale ne darà comunicazione a mezzo PEC all’Impresa assegnando un termine per la regolarizzazione delle anomalie riscontrate. La nuova data di collaudo sarà fissata entro 2 settimane dalla comunicazione di avvenuto completamento degli interventi di regolarizzazione. A collaudo effettuato con esito favorevole, verrà redatto il certificato di “Regolare Esecuzione” che comporta l’accettazione finale delle forniture e delle opere da parte dell’Amministrazione Comunale, ma che non esonera l’Aggiudicatario dalle responsabilità e dalle garanzie che ad esso fanno capo per effetto del contratto e delle leggi in vigore. La data di accettazione dell’intera fornitura da parte dell’Amministrazione è quella del certificato di “Regolare Esecuzione”. Art. B.18 – SPECIFICHE SULLA SICUREZZA DEI DATI E SULLA PRIVACY L’Aggiudicatario è responsabile del trattamento dei dati personali effettuato nell'esecuzione di quanto oggetto del presente capitolato. Il trattamento dei dati dovrà limitarsi alle operazioni strettamente necessarie all'esecuzione del contratto. L’Aggiudicatario non potrà comunicare ad altri soggetti i dati personali di cui venga a conoscenza né utilizzarli autonomamente. I dati saranno trattati, all’interno delle strutture dell’Aggiudicatario, soltanto dai soggetti che dovranno utilizzarli per l’esecuzione dei servizi oggetto del presente contratto. L’Aggiudicatario dovrà nominare i soggetti incaricati del trattamento dei dati. L’Aggiudicatario dovrà adottare le misure minime di sicurezza del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e fornire alla Amministrazione Comunale la dichiarazione di avere adottato tali misure. Inoltre, l’Aggiudicatario dovrà predisporre opportune misure di sicurezza, organizzative e tecniche, volte ad evitare l’accesso non autorizzato ai dati di titolarità della Amministrazione Comunale, il trattamento non conforme alle finalità concordate o l'alterazione dei dati personali al fine di non cagionare pericoli ai database e in generale ai sistemi informatici della Amministrazione Comunale. Dovrà essere adottato ogni ragionevole accorgimento tecnico idoneo a limitare i rischi nell'interconnessione ai sistemi informatici della Amministrazione Comunale. Il personale dipendente o i collaboratori che saranno incaricati di svolgere le prestazioni oggetto del presente documento dovranno assicurare la massima serietà e affidabilità. 48 L’Aggiudicatario fornirà alla Amministrazione Comunale una descrizione delle misure adottate per ottemperare a quanto sopra richiesto e l’elenco nominativo dei soggetti che dovranno trattare i dati per l’esecuzione delle prestazioni oggetto di contratto, incaricati del trattamento. L’Aggiudicatario dovrà, inoltre, prestare assistenza per la produzione/aggiornamento della documentazione in materia, prevista dal D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196. In tema specifico di privacy relativamente ai sistemi di video sorveglianza, tutta la fornitura, le installazioni e configurazioni dei relativi sistemi dovranno ottemperare al Provvedimento del Garante della Privacy dell’Aprile 2010, prevedendo in particolare, come già detto in precedenza: • nei luoghi di ripresa la fornitura e l’installazione di appositi cartelli di informativa al pubblico, conformi e nel rispetto del provvedimento suddetto; • per quanto riguarda tutti i software di registrazione, funzionalità di cancellazione automatica delle immagini dopo un tempo preimpostabile, a scelta della Amministrazione Comunale e compatibile con quelli massimi previsti dal Provvedimento sopra citato; • per quanto riguarda tutti i sistemi informatici, il rispetto delle cosiddette misure minime di sicurezza previste dal codice della privacy e ribadite del Provvedimento suddetto. Si evidenzia che alcuni luoghi di ripresa sono anche luoghi di lavoro, quindi si dovrà fare riferimento e produrre le relative azioni e documentazioni per quanto riguarda anche la privacy dei lavoratori, ovvero le relative normative. Art. B.19 – RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA NELL’ESECUZIONE DELLE INSTALLAZIONI L’avvio delle installazioni è subordinato all’accertamento della sussistenza delle condizioni di sicurezza di cui al Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n. 81 e successive modiche ed integrazioni ed alla verifica dell’idoneità tecnica-professionale. L’Impresa sarà responsabile della verifica dell’idoneità tecnica-professionale dei relativi eventuali sub-appaltatori, previa accettazione ufficiale del sub-appalto da parte della stazione appaltante. L’Amministrazione Comunale è comunque esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che dovessero accadere al personale della Impresa per qualsiasi causa, nell'esecuzione della fornitura e delle opere, intendendosi al riguardo, che ogni eventuale onere è già compreso nel corrispettivo del contratto. L’Impresa risponde dei danni alle persone ed alle cose che potessero derivare alla Amministrazione Comunale o a terzi per fatto della Impresa medesima o dei suoi dipendenti nell'esecuzione del contratto, sollevando pertanto la Amministrazione Comunale da qualsiasi pretesa che al riguardo fosse mossa. Art. B.20 – TERMINE DI REALIZZAZIONE L’appalto deve essere completato in tutte le sue componenti nel termine tassativo di 180 giorni, naturali e consecutivi, dalla data di inizio delle attività, da attestare mediante apposito verbale, nel rispetto degli ulteriori termini di seguito indicati: a. gli interventi inclusi “Progetto Regionale”, descritti in Allegato 3, devono essere completati nel termine tassativo di 90 giorni naturali e consecutivi dall’inizio delle attività b. i restanti interventi devono essere completati nel termine tassativo di 180 giorni naturali e consecutivi dall’inizio delle attività. 49