Capitolato Speciale Gara Videosorveglianza

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Capitolato Speciale Gara Videosorveglianza
Capitolato speciale d’appalto
Codice
intervento:
5221
AMPLIAMENTO, AMMODERNAMENTO E MANUTENZIONE DEL SISTEMA DI VIDEO
SORVEGLIANZA DEL COMUNE DI BOLOGNA
APPALTO DI FORNITURA
Il responsabile del Procedimento:
Ing. Osvaldo Panaro
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INDICE
PARTE A - PRESCRIZIONI CONTRATTUALI RELATIVE ALL’APPALTO..... 4
Art. A.1 – OGGETTO DELL’APPALTO ............................................................................ 4
Art. A.2 – SOTTOSCRIZIONE E GESTIONE DEL CONTRATTO ........................................ 4
Art. A. 3 – TERMINE DI ESECUZIONE .......................................................................... 4
Art. A.4 – VALORE STIMATO DELL’APPALTO ............................................................... 4
Art. A.5 – CORRISPETTIVO ......................................................................................... 4
Art. A.6 –CONDIZIONI DI PAGAMENTO....................................................................... 4
Art. A.7 – OBBLIGHI DI TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI ............................. 5
Art. A.8 – ONERI PER LA SICUREZZA .......................................................................... 6
Art. A.9 – GARANZIE DI ESECUZIONE DEL CONTRATTO .............................................. 6
Art. A.10 – ONERI A CARICO DELL’AGGIUDICATARIO ................................................. 6
Art. A.11 – CESSIONE DI CONTRATTO E DI CREDITO, SUBAPPALTO ........................... 7
Art. A.12 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI - OBBLIGO DI RISERVATEZZA ......... 7
Art. A.13 – OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DELL’AGGIUDICATARIO ............................ 7
Art. A.14 – BREVETTI E DIRITTI D'AUTORE ................................................................ 9
Art. A. 15 – INADEMPIMENTI CONTRATTUALI – PROCEDURA DI CONTESTAZIONE ..... 9
Art. A.16 – PENALI ..................................................................................................... 9
Art. A. 17 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO .............................................................. 10
Art. A.18 – FORO COMPETENTE................................................................................. 11
PARTE B - PRESCRIZIONI TECNICHE RELATIVE ALL’APPALTO ........... 12
Art. B.1 – OGGETTO DELL’APPALTO .......................................................................... 12
Art. B.2 – SISTEMA DI VIDEO SORVEGLIANZA ESISTENTE........................................ 12
Art. B.3 – FORNITURE E SERVIZI INCLUSI NELL’APPALTO........................................ 12
Art. B.3.1 Affidabilità, robustezza e ridondanza ............................................................ 14
Art. B.3.2 Espandibilità, flessibilità, scalabilità e modularità ........................................... 14
Art. B.3.3 Compatibilità con standard internazionali ed apertura ..................................... 14
Art. B.3.4 Integrabilità, interoperabilità, operabilità e facilità nei comandi........................ 14
Art. B.3.5 Semplicità ed economicità di manutenzione................................................... 14
Art. B.4 – NUOVE INSTALLAZIONI ............................................................................ 15
Art. B.5 SOSTITUZIONI............................................................................................. 15
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Art. B.6 – MIGRAZIONE ............................................................................................ 16
Art. B.7 – STRUTTURA TOPOLOGICA ......................................................................... 16
Art. B.8 – ARCHITETTURA DI SISTEMA ..................................................................... 17
Art. B.8.1 Sistema centrale di gestione e registrazione .................................................. 17
Art. B.8.2 Centrale di Controllo della Polizia Municipale.................................................. 20
Art. B.8.3 Altre centrali.............................................................................................. 21
Art. B.8.4 Monitoraggio e autodiagnosi del sistema ....................................................... 21
Art. B.8.5 Impianto locale .......................................................................................... 22
Art. B.8.6 Telecamere ............................................................................................... 23
Art. B.8.7 Illuminatori IR ........................................................................................... 28
Art. B.8.8 Video Encoder............................................................................................ 29
Art. B.8.9 Rete dati geografica ................................................................................... 30
Art. B.8.10 Alimentazione elettrica.............................................................................. 31
Art. B.8.11 Analisi video (predisposizione) ................................................................... 32
Art. B.8.12 Cablaggi.................................................................................................. 33
Art. B.8.13 Armadi.................................................................................................... 35
Art. B.8.14 Switch di rete dati e media converter per telecamere .................................... 36
Art. B.8.15 Altre apparecchiature e prescrizioni ............................................................ 38
Art. B.9 – CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI PC E MONITOR OGGETTO DI
FORNITURA .............................................................................................................. 38
Art. B.10 – SOFTWARE DI GESTIONE, VISUALIZZAZIONE E REGISTRAZIONE ........... 39
Art. B.11 – CARTELLONISTICA .................................................................................. 41
Art. B.12 – FORMAZIONE E PRIMO AFFIANCAMENTO................................................ 41
Art. B.13 – GARANZIA DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA – LIVELLI DI SERVIZIO .. 43
Art. B.14 – MANUTENZIONE ED ASSISTENZA DI PARTI DEL SISTEMA NON IN
GARANZIA – LIVELLI DI SERVIZIO ........................................................................... 44
Art. B.15 – DOCUMENTAZIONE, AS-BUILT, MANUALI, LICENZE D’USO, NORMATIVE,
MARCHI E CERTIFICAZIONI DI CONFORMITÀ ........................................................... 44
Art. B.16 – AUTORIZZAZIONI E PERMESSI................................................................ 47
Art. B.17 – VERIFICHE FUNZIONALI E COLLAUDO .................................................... 47
Art. B.18 – SPECIFICHE SULLA SICUREZZA DEI DATI E SULLA PRIVACY ................... 48
Art. B.19 – RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA NELL’ESECUZIONE DELLE
INSTALLAZIONI........................................................................................................ 49
Art. B.20 – TERMINE DI REALIZZAZIONE .................................................................. 49
ELENCO ALLEGATI TECNICI
Allegato
Allegato
Allegato
Allegato
1.1
1.2
2
3
–
–
–
–
Planimetria sistema di videosorveglianza esistente
Elenco completo telecamere esistenti, sia digitali sia analogiche
Descrizione del sistema digitale esistente
Localizzazione delle nuove telecamere (planimetrie e simulazioni fotografiche).
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PARTE A - PRESCRIZIONI CONTRATTUALI RELATIVE
ALL’APPALTO
Art. A.1 – OGGETTO DELL’APPALTO
Il presente appalto di fornitura ha ad oggetto l’espansione, l’ammodernamento e la
manutenzione del sistema di videosorveglianza urbana del Comune di Bologna, secondo quanto
meglio dettagliato nella parte “B” del presente capitolato speciale di gara.
Art. A.2 – SOTTOSCRIZIONE E GESTIONE DEL CONTRATTO
Con il soggetto aggiudicatario, l'Amministrazione Comunale stipulerà il relativo contratto sulla
base del presente capitolato e sulla base dell'offerta presentata dall'Aggiudicatario.
L’Aggiudicatario nominerà un Responsabile del contratto con funzioni di interfaccia generale
verso il Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche.
Il Direttore del Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche sottoscriverà per conto
dell'Amministrazione Comunale il contratto ed individuerà il referente tecnico interno al quale
l'Aggiudicatario dovrà rapportarsi.
Visto l’art. 11, comma 12, del D.Lgs.163/2006, l’Amministrazione Comunale si riserva la
facoltà di ordinare, in casi di urgenza, l’esecuzione anticipata del contratto, nei modi e alle
condizioni previste dall'art. 302 co.2 del D.P.R. n. 207/2010; l’Aggiudicatario dovrà dare
immediato corso alle attività richieste, attenendosi alle indicazioni fornite nella comunicazione
di aggiudicazione. In caso di mancata efficacia del contratto l’Impresa avrà diritto soltanto al
pagamento delle prestazioni già eseguite.
Art. A. 3 – TERMINE DI ESECUZIONE
L’intervento oggetto del presente appalto dovrà essere completato nel termine di 180 giorni
naturali consecutivi dalla data di consegna dei lavori.
Art. A.4 – VALORE STIMATO DELL’APPALTO
Il presente appalto ha un valore stimato a base d’asta di Euro 362.358,00, IVA ed oneri per la
sicurezza esclusi.
Gli oneri per la sicurezza sono stimati in Euro 7.150, IVA esclusa, non soggetti a ribasso.
Art. A.5 – CORRISPETTIVO
Il corrispettivo della fornitura e delle prestazioni oggetto del presente capitolato è costituito dal
prezzo “chiavi in mano” risultante dall’offerta aggiudicataria. Tale corrispettivo sarà posto in
pagamento, in tre soluzioni, la prima, pari al 40% dell’importo totale, a completamento delle
attività previste nell’art. B.20, punto a, del presente capitolato, la seconda, pari al 40%, a
completamento delle attività previste nell’art. B.20, punto b, del presente capitolato, la terza,
pari al 20%, al positivo superamento del collaudo del sistema.
Il corrispettivo contrattuale è comprensivo di tutti gli oneri direttamente o indirettamente
connessi all’esecuzione del contratto.
Il corrispettivo definito sulla base dell'offerta aggiudicataria rimane fisso per tutta la durata del
contratto.
Art. A.6 – CONDIZIONI DI PAGAMENTO
Ai sensi del D.M. n. 55 del 3 aprile 2013, la fattura deve essere emessa in formato elettronico
tramite il sistema nazionale SDI. Inoltre, ai sensi dell’art. 25 del D.L. 66/2014, dell’art. 191 del
Dlgs. 267/2000 e dell’art. 3 comma 2 del D.M. 55/2013, nel tracciato della fattura elettronica è
obbligatorio indiare, pena l’impossibilità di procedere al pagamento, le seguenti informazioni:
il codice CIG che sarà comunicato dalla Amministrazione
il numero dell’impegno che sarà comunicato dalla Amministrazione
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il codice univoco assegnato da IPA: IJCBIF.
Il corrispettivo sarà corrisposto a trenta giorni dalla data di ricevimento della fattura, fine
mese, fatto salvo il positivo esito del collaudo dell’appalto, ed accreditato su conto corrente
individuato dal contraente nel rispetto della Legge 13 agosto 2010 n. 136.
Nel caso risultasse aggiudicatario un R.T.I. (ferma l’obbligatorietà del pagamento da effettuarsi
esclusivamente in favore della società mandataria del raggruppamento): i) gli obblighi di cui
sopra dovranno essere tutti puntualmente assolti sia nelle fatture emesse dalla mandataria, sia
dalle mandanti nello specifico caso di esercizio della facoltà di ricorrere alla fatturazione “pro
quota”; ii) le singole società costituenti il Raggruppamento, salva ed impregiudicata la
responsabilità solidale delle società raggruppate nei confronti del Fornitore, potranno
provvedere ciascuna alla fatturazione “pro quota” delle attività effettivamente prestate,
corrispondenti alle attività dichiarate in fase di gara risultanti nell’atto costitutivo del
Raggruppamento Temporaneo di Imprese, che il contraente si impegna a trasmettere in copia,
ove espressamente richiesto dall’Amministrazione. In tal caso, la mandataria del
Raggruppamento medesimo è obbligata a trasmettere, in maniera unitaria e previa
predisposizione di apposito prospetto riepilogativo delle attività e delle competenze maturate,
le fatture relative all’attività svolta da tutte le imprese raggruppate. Ogni singola fattura dovrà
contenere, oltre a quanto indicato al precedente comma del presente articolo, la descrizione
delle specifiche attività a cui si riferisce.
Ai fini del pagamento di corrispettivi di importo superiore ad euro 10.000,00, l’Amministrazione
procederà in ottemperanza alle disposizioni previste dall’art. 48-bis del D.P.R. 602 del 29
settembre 1973, con le modalità di cui al Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze
del 18 gennaio 2008 n. 40.
Prima di procedere al pagamento del corrispettivo l’Amministrazione acquisirà di ufficio il
documento unico di regolarità contributiva (D.U.R.C.) - attestante la regolarità del contraente
in ordine al versamento dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per
gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei dipendenti.
L'eventuale importo per gli interessi di mora sarà determinato in base al tasso di riferimento
BCE, periodicamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, a cui verrà aggiunta una
maggiorazione di 8 (otto) punti percentuali.
Art. A.7 – OBBLIGHI DI TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
Al fine di assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari, prevista dall’art.3 della Legge n.136 del
13.08.2010 "Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di
normativa antimafia" e ss. mm. e ii., l'Aggiudicatario deve utilizzare uno o più conti correnti
bancari o postali, accesi presso Banche o presso la Società Poste italiane S.p.A., dedicati anche
non in via esclusiva, alle commesse pubbliche.
Tutte le transazioni relative all'oggetto contrattuale, dovranno essere effettuate esclusivamente
tramite lo strumento del bonifico bancario o postale, ovvero altri strumenti di pagamento
idonei a consentire la piena tracciabilità delle operazioni, riportando l'indicazione del codice
identificativo di gara.
Gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati, dovranno essere comunicati al Settore
Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche- P.zza Liber Paradisus 10 – 40129 - Bologna -, entro
sette giorni dalla loro accensione o, nel caso di conti correnti già esistenti, dalla loro prima
utilizzazione. Nello stesso termine dovranno essere comunicati le generalità ed il codice fiscale
delle persone delegate ad operare su di essi, e successivamente, ogni eventuale modifica
relativa ai dati trasmessi.
L’Aggiudicatario si impegna ad inserire in tutti i contratti di qualsiasi natura che dovesse
stipulare per dare esecuzione alle obbligazioni assunte con il presente contratto, una clausola
che imponga la tracciabilità dei flussi finanziari derivanti dai rispettivi rapporti contrattuali.
L’Aggiudicatario, sotto la propria esclusiva responsabilità, renderà tempestivamente note
all’Amministrazione le variazioni che si verificassero circa le modalità di accredito indicate; in
difetto di tale comunicazione, anche se le variazioni venissero pubblicate nei modi di legge,
non potrà sollevare eccezioni in ordine ad eventuali ritardi dei pagamenti, né in ordine ai
pagamenti già effettuati.
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Art. A.8 – ONERI PER LA SICUREZZA
Gli oneri per la sicurezza sono stimati in Euro 7.150,00 IVA esclusa, non soggetti a ribasso.
Tutte le prestazioni accessorie alla fornitura dovranno essere svolte nel rispetto delle norme di
tutela dell'ambiente ed in modo da contenere al massimo grado le interferenze con il normale
regime della mobilità e della pedonalità cittadina.
Per quanto riguarda le prestazioni da svolgere presso le sedi del Comune, è stato predisposto il
Documento Unico sulla Valutazione dei Rischi da Interferenze (DUVRI, ai sensi dell’art. 26,
comma 3, del D.Lgs. 81/2008), dove sono evidenziate le possibili interferenze con l'operatività
degli uffici comunali e le principali prescrizioni da osservare a garanzia della sicurezza di tutto
il personale. Tale documento potrà essere aggiornato anche su proposta dell’Aggiudicatario del
contratto, in relazione ai diversi aspetti di carattere tecnico, logistico o organizzativo incidenti.
Art. A.9 – GARANZIE DI ESECUZIONE DEL CONTRATTO
L’Aggiudicatario dovrà presentare, a garanzia delle obbligazioni assunte con il contratto, prima
della stipula, idonea cauzione definitiva nei termini e secondo le modalità indicate dall’art. 113
del D. Lgs 163/2006, per un importo pari al 10% dell’importo contrattuale massimo/valore del
contratto e salvo quanto previsto dal comma 1 del medesimo articolo. In caso di garanzia sotto
forma di cauzione o fideiussione assicurativa, la compagnia assicuratrice dovrà essere tra
quelle autorizzate all’esercizio del ramo cauzioni.
La garanzia dovrà prevedere espressamente le seguenti condizioni:
a) pagamento a semplice richiesta e senza che il garante possa sollevare eccezione alcuna e
con l’obbligo di versare la somma richiesta, entro il limite dell’importo garantito, entro un
termine massimo di 15 giorni consecutivi dalla richiesta scritta dell’Amministrazione, senza che
sia necessaria la costituzione in mora da parte di quest’ultima;
b) rinuncia del fideiussore al beneficio della preventiva escussione del debitore principale di cui
all'art. 1944 del c.c.;
c) che l’eventuale mancato pagamento dei premi non sia opponibile all’Amministrazione
garantita;
d) rinuncia ad eccepire il decorso dei termini di cui all’art. 1957 c.c..
La garanzia fideiussoria garantirà per il mancato o inesatto adempimento di tutti gli obblighi
assunti dall’Aggiudicatario, anche per quelli a fronte dei quali è prevista l’applicazione di
penali, fino alla conclusione del periodo di garanzia: l’Amministrazione avrà diritto pertanto di
rivalersi direttamente sulla garanzia fideiussoria per l’applicazione delle stesse. Fermo quanto
previsto dal comma 3 dell’art. 113 del D. Lgs n.163/2006, qualora l’ammontare della garanzia
dovesse ridursi per effetto dell’applicazione delle penali, o per qualsiasi altra causa,
l’Aggiudicatario dovrà provvedere al reintegro entro il termine di dieci giorni dal ricevimento
della relativa richiesta effettuata dall’Amministrazione.
La mancata costituzione della garanzia definitiva comporta la revoca dell’affidamento e
l’acquisizione della cauzione provvisoria da parte della stazione appaltante, che aggiudica
l’appalto al concorrente che segue in graduatoria.
Non saranno accettate polizze fideiussorie o fideiussioni bancarie che contengano clausole
attraverso le quali vengano posti oneri di qualsiasi tipo a carico dell’Amministrazione
Comunale.
Le fideiussioni bancarie e le polizze fideiussorie non conformi a quanto prescritto nelle presenti
norme dovranno essere adeguate alle prescrizioni stesse. Nel caso in cui l'Impresa non si
adegui alle prescrizioni formulate, si riterrà che alla mancata stipula del contratto si sia
pervenuti per fatto addebitabile all'Impresa.
La garanzia fideiussoria sarà progressivamente svincolata secondo il disposto del comma 3
dell’art. 113 del D. Lgs n. 163/2006.
Art. A.10 – ONERI A CARICO DELL’AGGIUDICATARIO
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Tutti gli obblighi ed oneri derivanti dall’esecuzione del contratto e dall’osservanza di leggi e
regolamenti, nonché dalle disposizioni vigenti o che venissero in futuro emanate dalle
competenti autorità, sono compresi nei prezzi contrattuali.
Sono a carico dell'Aggiudicatario, senza possibilità di rivalsa nei riguardi del Comune, tutte le
spese afferenti la gara, la stipula del contratto e la sua registrazione (bollo, quietanza, diritti
fissi di segreteria, etc.); è esclusa soltanto l’I.V.A..
L'Aggiudicatario sarà tenuto inoltre a rimborsare, ai sensi di quanto disposto dall'art. 34 co.35
del decreto legge 179/2012 come modificato dalla legge di conversione 221/2012 della legge
221/2012, alla Stazione appaltante entro 60 dall'aggiudicazione definitiva, le spese per la
pubblicazione sui quotidiani del bando di gara.
Art. A.11 – CESSIONE DI CONTRATTO E DI CREDITO, SUBAPPALTO
È vietato all’Aggiudicatario di cedere il contratto di cui al presente appalto salvo quanto
previsto dall’art. 51 per le vicende soggettive del candidato, dell’offerente e dell’Aggiudicatario
e dall’art. 116 del D. Lgs 163/2006 per le vicende soggettive dell’esecutore.
La cessione dei crediti è regolata dall’art. 117 del D. Lgs n. 163/2006.
I servizi oggetto del presente contratto potranno essere subappaltati, nel limite del 30%
dell’importo contrattuale complessivo, nel rispetto delle prescrizioni contenute nell’art. 118 del
D.Lgs. 163/2006, comma 2. Il concorrente che intenda subappaltare a terzi parte dell'appalto
dovrà dichiararne l’intenzione in sede di offerta, indicando la percentuale del servizio che
intende subappaltare.
Il subappalto dovrà essere autorizzato dall’Amministrazione con specifico provvedimento,
previa verifica del possesso in capo al subappaltatore dei requisiti per la partecipazione a
pubblici appalti e previo esame del contratto di subappalto, che deve essere depositato presso
il Comune di Bologna almeno 20 giorni prima della data di effettivo inizio delle relative
prestazioni.
L’Amministrazione corrisponderà le somme dovute al subappaltatore, previa comunicazione da
parte dell'affidatario delle prestazioni eseguite dal subappaltatore, con specificazione del
relativo importo e con proposta motivata di pagamento.
Art. A.12 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI - OBBLIGO DI
RISERVATEZZA
L’Aggiudicatario dovrà garantire al Comune di Bologna, tramite autocertificazione, che il
trattamento dei dati gestiti per conto dell'Amministrazione Comunale avviene in piena
conformità a quanto previsto dal Testo Unico per la protezione dei dati personali, D.Lgs. 196
del 30/06/2003, ed eventuali integrazioni o successive modificazioni. In particolare, si dovrà
certificare che ai dati trattati sono applicate tutte le misure minime di sicurezza di cui
all'Allegato "B" del citato Testo Unico.
Sarà possibile ogni operazione di auditing da parte dell’Amministrazione Comunale attinente le
procedure adottate dall'Aggiudicatario in materia di riservatezza, protezione di dati e
programmi e gli altri obblighi assunti.
L’Aggiudicatario non potrà conservare copia di dati e programmi del Comune di Bologna, né
alcuna documentazione inerente ad essi dopo la conclusione del contratto.
L’Aggiudicatario si impegna a comunicare il nominativo del responsabile della sicurezza
informatica. L’Aggiudicatario dovrà inoltre assicurare che il proprio personale o suoi incaricati
non possano rendere disponibili informazioni acquisite nell’ambito del servizio, se non previa
autorizzazione scritta del Comune.
Art. A.13 – OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DELL’AGGIUDICATARIO
È fatto obbligo all’Aggiudicatario di comunicare la sede operativa e i relativi recapiti a cui fare
riferimento per la gestione delle attività necessarie a garantire il regolare svolgimento del
servizio e presso la quale far pervenire tutte le comunicazioni legate al contratto, nonché
dotarsi di hardware, software e strumentazioni telematiche necessarie per la prestazione dei
servizi oggetto del presente capitolato.
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Sono a carico dell’Aggiudicatario, intendendosi remunerati con i corrispettivi contrattuali, tutti
gli oneri, le spese ed i rischi relativi al servizio oggetto del contratto.
L’Aggiudicatario garantisce l’esecuzione delle prestazioni contrattuali nel rispetto delle norme
in materia e secondo le condizioni, le modalità, i termini e le prescrizioni contenute nel
presente capitolato speciale d'appalto, pena la risoluzione di diritto del contratto.
L’Aggiudicatario dovrà osservare nei riguardi dei propri dipendenti: le leggi, i regolamenti e le
disposizioni previste dai contratti collettivi nazionali di settore e negli accordi sindacali
integrativi vigenti, nonché rispettare le norme di sicurezza nei luoghi di lavoro e tutti gli
adempimenti di legge previsti nei confronti dei lavoratori o soci. L’Aggiudicatario dovrà
rispettare inoltre, se tenuto, le norme di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, “Norme per il
diritto al lavoro dei disabili”.
E' fatto carico allo stesso di dare piena attuazione nei riguardi del personale comunque da esso
dipendente, agli obblighi retributivi e contributivi, alle assicurazioni obbligatorie ed a ogni altro
patto di lavoro stabilito per il personale stesso.
L'Aggiudicatario sarà considerato responsabile dei danni che, per fatto suo, dei suoi dipendenti
(inclusi soci, volontari e altri collaboratori o prestatori di lavoro, dipendenti e non, di cui
l’Aggiudicatario si avvalga), dei suoi mezzi o per mancate previdenze venissero arrecati agli
utenti, alle persone ed alle cose, sia del Comune che di terzi, durante il periodo contrattuale,
tenendo al riguardo sollevata l’Amministrazione Comunale, che sarà inserita nel novero dei
terzi, da ogni responsabilità ed onere.
L'Aggiudicatario garantisce in ogni tempo il Comune di Bologna da ogni e qualsiasi pretesa di
terzi derivante da inosservanza, anche parziale, delle norme contrattuali e da inadempienze
nell'ambito delle attività e rapporti comunque posti in essere dall'Aggiudicatario medesimo per
lo svolgimento dei servizi oggetto dell'appalto.
L’Aggiudicatario dovrà stipulare, con effetti dalla data di decorrenza del contratto, con primario
assicuratore (e a mantenere in vigore per tutta la durata del presente contratto, suoi rinnovi e
proroghe) un’adeguata copertura assicurativa, contro i rischi di:
A-
Responsabilità Civile verso Terzi (RCT): per danni arrecati a terzi (tra cui
l’Amministrazione Comunale) in conseguenza di un fatto verificatosi in relazione
all’attività svolta, in dipendenza del presente appalto, comprese tutte le operazioni di
attività
inerenti, accessorie e complementari, nessuna esclusa né eccettuata.
Tale copertura (RCT) dovrà avere un massimale “unico” di garanzia non inferiore a €
1.000.000,00 per sinistro.
B-
Responsabilità Civile verso Prestatori di Lavoro (RCO): per infortuni sofferti da
Prestatori di lavoro addetti all’attività svolta (inclusi soci lavoratori, prestatori d’opera
parasubordinati, e comunque tutte le persone per le quali sussista l’obbligo di
assicurazione obbligatoria INAIL, dipendenti e non, delle quali il concessionario si
avvalga), in relazione a tutte le operazioni ed attività connesse alla presente
concessione, comprese quelle accessorie e complementari, nessuna esclusa né
eccettuata.), comprese tutte le operazioni di attività inerenti, accessorie e
complementari, nessuna esclusa né eccettuata.
Tale copertura dovrà avere un massimale “unico” di garanzia non inferiore a
€ 1.000.000,00 per sinistro e per persona, e prevedere, tra le altre condizioni, anche
l’estensione al cosiddetto “Danno Biologico”, l’estensione ai danni non rientranti nella
disciplina INAIL, le malattie professionali e la “Clausola di Buona Fede INAIL”.
Qualora l’Aggiudicatario fosse già provvisto di un’idonea polizza assicurativa con primario
istituto assicurativo a copertura del rischio da responsabilità civile di cui al presente articolo,
dovranno comunque essere rispettate le prescrizioni contenute nel presente Capitolato speciale
d’appalto.
Qualora l’Aggiudicatario non sia in grado di provare in qualsiasi momento le coperture
assicurative sopra riportate, il contratto sarà risolto di diritto e l’importo corrispondente sarà
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trattenuto dalla cauzione prestata, quale penale, e fatto salvo l’obbligo del maggior danno
subito.
L’Aggiudicatario ha la facoltà di stipulare un'unica polizza comprendente RCT (responsabilità
civile terzi) RCO (responsabilità civile operatori).
L’Aggiudicatario consegnerà copia dei documenti comprovanti l’esistenza della copertura
assicurativa al Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche prima della stipulazione del
contratto.
L’operatività o meno delle coperture assicurative tutte, e/o l’eventuale approvazione espressa
dall’Amministrazione Comunale sull’assicuratore prescelto dall’Aggiudicatario - che invierà
copia delle polizze al Settore Gare non esonerano l’Aggiudicatario stesso dalle responsabilità di
qualunque genere su di esso incombenti né dal rispondere di quanto non coperto – in tutto o in
parte - dalle suddette coperture assicurative.
L’Amministrazione Comunale sarà tenuta indenne dei danni eventualmente non coperti in tutto
o in parte dalle coperture assicurative stipulate dall’Aggiudicatario.
I beni di proprietà del Comune o comunque messi a disposizione per il contratto sono assicurati
a cura del Comune contro i rischi di incendio, fulmine, esplosione, scoppio, e altri rischi
accessori e il Comune si impegna nell’ambito di tale polizza ad attivare una clausola di rinuncia
(salvo il caso di dolo) al diritto di surroga dell’assicuratore (di cui all’art. 1916 C.C.) nei
confronti dell’Aggiudicatario per quanto risarcito ai sensi della polizza stessa.
L’Aggiudicatario a sua volta rinuncia a qualsiasi azione di rivalsa nei confronti del Comune di
Bologna per danni a beni di proprietà dell’Aggiudicatario stesso o da esso tenuti in uso,
consegna o simili e si impegna nell’ambito delle polizze da esso eventualmente stipulate ad
attivare una clausola di rinuncia (salvo il caso di dolo) al diritto di surroga dell’Assicuratore (di
cui all’art. 1916 CC) nei confronti del Comune per quanto risarcito ai sensi delle polizze stesse.
Art. A.14 – BREVETTI E DIRITTI D'AUTORE
L'Amministrazione non assume alcuna responsabilità nel caso che l'Aggiudicatario utilizzi
dispositivi e/o soluzioni tecniche, di cui altri detengano la privativa.
L'Aggiudicatario ha l'obbligo di tenere indenne l'amministrazione da tutte le rivendicazioni, le
responsabilità, perdite e danni pretesi da chiunque, nonché da tutti i costi, le spese o
responsabilità ad essi relativi (compresi gli onorari di avvocati in equa misura) a seguito di
qualsiasi rivendicazione di violazione dei diritti d'autore o di qualsiasi marchio italiano o
straniero, derivante o che si pretendesse derivare dalla prestazione.
Ciascuna parte si obbliga a dare immediato avviso all'altra di qualsiasi azione di rivendicazione
o questione di terzi di cui al precedente comma, della quale sia venuta a conoscenza.
Art. A. 15 – INADEMPIMENTI CONTRATTUALI – PROCEDURA DI
CONTESTAZIONE
Qualora si verificassero inadempimenti o ritardi nella esecuzione dell’intervento e delle
prestazioni oggetto del contratto, il Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche invierà
comunicazione scritta tramite PEC con specifica descrizione dei fatti contestati, con richiesta di
giustificazioni e con invito a conformarsi immediatamente alle condizioni contrattuali.
L’Aggiudicatario dovrà comunicare le proprie deduzioni per iscritto, alla casella di posta
certificata del Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche, nel termine massimo di
cinque giorni lavorativi dal ricevimento della contestazione.
Nel caso in cui le giustificazioni addotte non siano ritenute accoglibili o in caso di mancata
risposta, l’amministrazione, in relazione alla gravità dell’inadempimento, si riserva di disporre
la risoluzione del contratto.
Art. A.16 – PENALI
Fatto salvo il diritto al risarcimento del danno e fatta salva ogni azione di rivalsa per gli
eventuali danni causati a terzi nella esecuzione dell'appalto, e la risoluzione del contratto nel
caso di gravi e/o ripetute inadempienze come specificato meglio nel relativo articolo,
l'Aggiudicatario sarà soggetto a penali al verificarsi degli eventi di seguito descritti.
9
Fase progettuale e realizzativa:
per ogni giorno di ritardo nella esecuzione delle attività progettuali e realizzative (sia per la
prima consegna parziale sia per quella finale), rispetto ai termini previsti nel contratto,
applicazione di una penale pari ad euro 400,00.
Fase di assistenza e manutenzione in garanzia:
per ogni ora di ritardo nell’intervento e nella risoluzione dei guasti, rispetto ai termini di
intervento e risoluzione stabiliti nel contratto, euro 100,00.
Qualora si verificassero difformità (inadempienze o ritardi) nella gestione del servizio rispetto a
quanto previsto nel contratto il Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche invierà
comunicazione scritta via mail o tramite PEC con specifica motivazione delle contestazioni, con
richiesta di giustificazioni e con invito a conformarsi immediatamente alle condizioni
contrattuali.
In caso di contestazione, l’Aggiudicatario dovrà comunicare le proprie deduzioni per iscritto via
mail o PEC al Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche nel termine massimo di cinque
giorni lavorativi dal ricevimento della stessa.
Nel caso in cui le giustificazioni addotte non fossero ritenute accoglibili o in caso di mancata
risposta o di mancato arrivo nel termine indicato, fatta salva la risarcibilità del danno ulteriore,
il Settore Agenda Digitale e Tecnologie Informatiche si riserva di applicare le penali.
L’importo delle penali applicate potrà essere recuperato dalla stessa Amministrazione mediante
corrispondente riduzione sulla liquidazione delle fatture emesse dall’appaltatore inadempiente.
In alternativa l’Amministrazione potrà avvalersi della cauzione presentata come garanzia
fideiussoria senza bisogno di diffida, ulteriore accertamento o procedimento giudiziario; in tal
caso l'Appaltatore è obbligato al reintegro della cauzione nei 10 gg. successivi alla
comunicazione.
La richiesta e/o il pagamento delle penali di cui al presente articolo non esonera in nessun caso
l’appaltatore dall’adempimento dell’obbligazione per la quale si sarà reso inadempiente e che
ha fatto sorgere l’obbligo di pagamento della medesima penale.
Art. A. 17 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
In caso di ripetute e gravi inadempienze, anche riguardanti fattispecie diverse, che pongano a
rischio la realizzazione di quanto oggetto di affidamento, l’Amministrazione potrà risolvere il
contratto previa comunicazione scritta, da inviarsi mediante PEC, all’Aggiudicatario ed escutere
la cauzione prestata.
L’Amministrazione potrà comunque risolvere di diritto il contratto ai sensi dell’art. 1456 c.c.
previa comunicazione scritta all’appaltatore, da inviarsi mediante PEC, nei seguenti casi:
a) accertato inadempimento degli obblighi contributivi ed assicurativi nei confronti del
personale;
b) mancata reintegrazione della cauzione eventualmente escussa entro il termine di 10 (dieci)
giorni dal ricevimento della relativa richiesta da parte dell’Amministrazione Comunale;
c) frode o grave negligenza nell’esecuzione degli obblighi e delle condizioni contrattuali;
d) situazioni di fallimento, di liquidazione, di concordato preventivo o di qualsiasi altra
situazione equivalente;
e) il mancato utilizzo del bonifico bancario o postale ovvero degli altri strumenti idonei a
consentire la piena tracciabilità delle operazioni, ai sensi dell’art. 3 della Legge n.136 del
13/08/2010 e successive modifiche.
La risoluzione comporterà tutte le conseguenze di legge, compresa la facoltà
dell'Amministrazione di affidare il servizio ad altro soggetto.
All’Aggiudicatario verrà corrisposto il prezzo concordato per la parte di appalto già eseguito,
sino al giorno della disposta risoluzione, detratte le penali, le spese, i danni.
In caso di risoluzione del contratto per le motivazioni sopra riportate, l’Aggiudicatario, oltre alla
perdita della cauzione, a titolo di penale, sarà tenuto al risarcimento di tutti i danni, diretti ed
10
indiretti ed alla corresponsione delle maggiori spese che l’Amministrazione Comunale dovrà
sostenere per la parte di contratto non eseguito.
In ogni caso di risoluzione del contratto, l'Amministrazione potrà rivolgersi al concorrente che
segue in graduatoria.
Art. A.18 – FORO COMPETENTE
Per qualsiasi controversia, che dovesse insorgere tra le parti contraenti per l'interpretazione e
l'esecuzione del presente contratto, è stabilita la competenza esclusiva del Foro di Bologna.
È escluso il ricorso all’arbitrato previsto dagli artt. 806 e segg. C.P.C.
11
PARTE B - PRESCRIZIONI TECNICHE RELATIVE ALL’APPALTO
Art. B.1 – OGGETTO DELL’APPALTO
L'appalto ha ad oggetto l’espansione, l’ammodernamento e la manutenzione del sistema di
videosorveglianza del territorio del Comune di Bologna, previa redazione di un progetto di
dettaglio, come descritto negli articoli seguenti.
Art. B.2 – SISTEMA DI VIDEO SORVEGLIANZA ESISTENTE
Il sistema di videosorveglianza del Comune di Bologna, a cui dovranno accedere gli interventi
di ampliamento e razionalizzazione oggetto di gara, è attualmente costituito da:
• N. 56 telecamere (n. 28 del tipo IP Dome PTZ e fisse e n. 28 analogiche Dome PTZ e
fisse con encoder IP, e distribuite in 5 armadi) installate ex novo o migrate (encoder IP)
nel 2010 e collegate ad un sistema centralizzato del tipo Genetec Omnicast Pro ver.
4.5;
• N. 249 telecamere analogiche (8 PTZ e 241 fisse) ancora collegate ad un vecchio
sistema del tipo videoregistratori distribuiti Hard Disk (distribuiti in n. 20 armadi) con
software di centralizzazione Pacis.
come meglio dettagliato negli Allegati 1 e 2,
Per una descrizione di maggior dettaglio si rinvia agli allegati tecnici al presente capitolato (All.
1.1 – Planimetria sistema di videosorveglianza esistente, All. 1.2 – Elenco completo telecamere
esistenti, sia digitali sia analogiche, All. 2 – Descrizione del sistema digitale esistente).
In base ad un accordo tra il Comune di Bologna e CNR, siglato ad Ottobre 2013, sono al
momento parte del sistema di Videosorveglianza del Comune di Bologna, collocate su via
Fioravanti e collegate alla rete Comunale, anche 3 telecamere installate dal CNR, e
precisamente:
o n. 1 Telecamera BOSCH modello "FLEXIDOME IP 7000 VR (NIN-832)";
o n. 1 Telecamera BOSCH modello "FLEXIDOME IP dynamic 7000 VR (NIN-932)";
o n. 1 Telecamera AXIS modello "P3367-VE".
Inoltre, il Comune di Bologna sta collaborando con ENEL Sole per la sperimentazione di
telecamere su impianti di illuminazione pubblica, tramite onde convogliate, in alcuni parchi di
Bologna (al momento Montagnola e Giardini Margherita).
Art. B.3 – FORNITURE E SERVIZI INCLUSI NELL’APPALTO
L'appalto per l’espansione, l’ammodernamento e la manutenzione del sistema di
videosorveglianza del Comune di Bologna comprende:
a) la fornitura, l'installazione, la configurazione di n. 17 nuove telecamere IP ed il loro
collegamento ed integrazione con il sistema centrale di gestione/controllo e registrazione,
b) la sostituzione di n. 14 telecamere analogiche con nuove telecamere IP ed il loro
collegamento ed integrazione al sistema centrale di gestione/controllo e registrazione,
c) la migrazione, da analogico ad IP, tramite encoder, di tutte le rimanenti telecamere sul
sistema centrale di gestione/controllo e registrazione, dismettendo il vecchio sistema
distribuito,
d) la fornitura, l’installazione e la configurazione di componenti hardware e software
centralizzati di controllo, gestione, visualizzazione e registrazione
e) il controllo della presenza e della funzionalità dei gruppi di continuità (UPS) negli armadi e
nelle centrali di registrazione esistenti e l’eventuale sostituzione di quelli non più
funzionanti.
f) la redazione di un progetto di dettaglio delle forniture ed installazioni indicate ai punti
precedenti, contenente tutte le informazioni relative al sistema da realizzare ed in
particolare:
- descrizione delle soluzioni tecniche adottate e dei particolari costruttivi relativi alle
telecamere da installare e/o da migrare e/o da sostituire;
- elaborati grafici del progetto e dei particolari costruttivi e delle lavorazioni necessarie.
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Il materiale impiegato deve essere perfettamente compatibile con il sistema esistente, con il
quale andrà ad integrarsi costituendo un unico sistema/piattaforma.
Nessun vincolo tecnologico dovrà derivare dal materiale e dalle tecnologie proposti. Il sistema
fornito deve essere aperto ed espandibile.
L’Aggiudicatario deve essere in grado di interfacciare le nuove installazioni con il sistema
esistente, incluse le componenti CNR ed ENEL Sole sopra richiamate, ed essere disponibile a
sperimentare, insieme con CNR e ENEL Sole, anche strumenti di analisi video.
L'Aggiudicatario dovrà eseguire il presente appalto senza creare disservizi o intralci alle attività
del Comune ed alla mobilità stradale, pedonale e veicolare. Tutti gli interventi sul sistema
esistente dovranno essere programmati in accordo con il referente dell’Amministrazione, al fine
di ridurre al minimo le interruzioni del servizio.
Infine, nell’attuazione del presente appalto, si deve fare riferimento anche alla Direttiva del
Ministero dell’Interno N. 558/SICPART/421.2/70 avente per oggetto “Sistemi di
videosorveglianza in ambito Comunale”.
Le funzionalità che il sistema di videosorveglianza del Comune dovrà garantire, a seguito degli
interventi oggetto del presente appalto, sono:
•
•
•
•
•
la gestione centralizzata e la supervisione globale dalla Centrale Radio Operativa della
Polizia Municipale di via Ferrari;
la visualizzazione dalle centrali di Carabinieri, Questura, nucleo della Polizia Municipale
di Palazzo D'Accursio;
la videoregistrazione di tutti i segnali video provenienti da ciascuna telecamera, nel
rispetto delle norme in materia di tutela dei dati personali e delle prescrizioni del
Garante della privacy;
la possibilità di visionare le immagini registrate, secondo modalità definite
dall'Amministrazione Comunale;
la possibilità di estrapolare filmati ed effettuare zoom sugli stessi.
Le apparecchiature sostituite ed il materiale comunque non più utilizzabile dovranno essere
rimossi, seguendo comunque le indicazioni specifiche dell’Amministrazione Comunale, e
smaltito nel rispetto delle specifiche normative in materia di rifiuti speciali, oppure consegnato
all’Amministrazione Comunale.
Il sistema di monitoraggio del territorio cittadino dovrà essere in grado di consentire la
videosorveglianza dalle diverse postazioni client remote.
Gli interventi sul sistema di videosorveglianza oggetto del presente capitolato si articolano, a
livello periferico, nelle seguenti componenti:
•
•
•
Nuove installazioni (ovvero nuovi siti di telecamere);
Sostituzione telecamere analogiche con telecamere IP con eventuale sostituzione del
cablaggio se necessario per garantire la qualità video;
Migrazioni (ovvero riutilizzo delle telecamere analogiche con encoder IP).
Il sistema di videosorveglianza, data l’importanza e la delicatezza delle funzioni di controllo e
tutela dell’ordine pubblico supportate, deve possedere le seguenti caratteristiche, su ciascuna
delle quali ci si soffermerà nel paragrafo seguente:
•
•
•
•
•
•
affidabilità, robustezza e ridondanza;
espandibilità, flessibilità, scalabilità e modularità;
compatibilità con standard internazionali;
integrabilità ed interoperabilità con sistemi preesistenti e nuovi;
operabilità e facilità nei comandi;
semplicità ed economicità di manutenzione.
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Art. B.3.1 Affidabilità, robustezza e ridondanza
Si richiede che l’affidabilità, la robustezza e la ridondanza dei sistemi in fornitura siano
garantite a tutti i livelli sia hardware sia software.
Per tutte le apparecchiature fornite (soprattutto quelle più critiche a livello di servizio e
concentrazione) devono essere utilizzate architetture che supportino un’adeguata ridondanza,
affidabilità e MTBF (mean time between failures - tempo medio fra i guasti), attraverso anche
un maggior numero di apparecchiature e risorse dedicate ai medesimi fini rispetto a quelle
strettamente necessarie e che ad ogni modo garantiscano il più possibile in maniera
automatica e trasparente all’utente la minimizzazione di eventuali disservizi.
Allo stesso tempo si dovrà provvedere anche ad utility di allarme, backup e/o di recovery, che
garantiscano un elevato livello di prevenzione e protezione contro il danneggiamento o la
perdita accidentale di dati e comunque contro disservizi.
Art. B.3.2 Espandibilità, flessibilità, scalabilità e modularità
I sistemi proposti devono essere espandibili, flessibili e scalabili, attraverso l’utilizzo di
architetture di tipo modulare e standard e non presentare vincoli o monopoli per la futura
espansione in termini sia numerici che di prodotti (anche diversi da quelli che saranno forniti in
relazione al presente appalto).
La modularità dovrà essere tale da soddisfare:
•
requisiti di semplicità e di sicurezza nel maneggio delle parti;
•
requisiti di flessibilità d’esecuzione e di impiego;
•
requisiti d’ottimizzazione logistica e d’esercizio in relazione al costo delle parti di scorta
e della manutenzione;
•
requisiti di espansione e/o aggiornamento/sostituzione di parti obsolete.
Art. B.3.3 Compatibilità con standard internazionali ed apertura
La compatibilità (certificata da organismi/laboratori abilitati e riconosciuti internazionalmente)
con standard internazionali e allo stesso tempo l’apertura ad integrazioni, sia dell’hardware che
del software offerti è un requisito fondamentale che tutte le apparecchiature devono possedere.
Art. B.3.4 Integrabilità, interoperabilità, operabilità e facilità nei
comandi
I sistemi proposti devono essere “user-friendly”, web-oriented su architettura multicanale e
devono utilizzare strumenti quali menù e grafica computerizzata, semplice, intuitiva ed
immediata.
I sistemi devono inoltre consentire operabilità e facilità nei comandi.
Tutti i sistemi proposti devono essere integrabili ed interoperabili sia tra di loro sia con i
sistemi esistenti.
Art. B.3.5 Semplicità ed economicità di manutenzione
La soluzione proposta deve prevedere una attenta strategia di controllo, assistenza, garanzia e
manutenzione, considerata la funzione strategica e delicata svolta dalla Polizia Municipale e
dalle Forze dell’Ordine ad essa collegata e la necessità di un’operatività praticamente full-time.
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In particolare, ciascun apparato attivo dei vari sistemi in fornitura deve essere dotato anche di
funzionalità di diagnosi, in modo da garantire una rapida individuazione di ogni
malfunzionamento.
Inoltre, ogni apparato collegato in rete dati deve avere funzionalità di monitoring e di
management, via protocolli standard SNMP.
Infine, i tempi di sostituibilità delle apparecchiature guaste dovranno essere ridotti al minimo
(basso MTTR (Mean Time To Repair - Tempo medio di ripristino)).
Art. B.4 – NUOVE INSTALLAZIONI
Si richiede l’installazione di 17 nuove telecamere e di 7 nuovi armadi di concentrazione, da
collocare nelle aree sotto specificate, come meglio dettaglio nell’Allegato 3.1:
•
Palazzo d’Accursio (armadio di concentrazione esistente, da integrare);
•
Piazza Aldrovandi (un nuovo armadio di concentrazione);
•
Via Carracci (un nuovo armadio di concentrazione);
•
Telecamere periferiche (5 nuovi armadi di concentrazione).
Per ogni area sono di seguito indicati il numero ed il tipo di telecamere da installare (si vedano
in Allegato 3 i dettagli planimetrici e le simulazioni fotografiche che hanno valore indicativo e
verranno definiti in maniera esecutiva nella fase preinstallativa, anche per quanto riguarda il
posizionamento degli armadi di concentrazione locale):
Area
Palazzo D’Accursio
Piazza Aldrovandi
Via Carracci
Telecamere “periferiche”:
- Piazza di Porta Mascarella
- Piazza di Porta San Donato
- Via Farini – Via Cavour
- Via Santo Stefano – Via Farini
- Via Belvedere – Via San Gervasio
N° e tipo
Telecamere totali: 7
n° 2 telecamere fisse IP Megapixel in ambiente indoor
n° 4 telecamere fisse IP Megapixel in ambiente outdoor
n° 1 telecamera dome PTZ IP in ambiente outdoor
Telecamere totali: 3
n° 3 telecamere dome PTZ IP in ambiente outdoor
Telecamere totali: 2
n° 2 telecamere dome PTZ IP in ambiente outdoor
Telecamere totali: 5
n° 5 telecamere dome PTZ IP in ambiente outdoor
Gli armadi esistenti verranno integrati con tutte le apparecchiature necessarie alla completa
integrazione e funzionalità delle telecamere in oggetto; mentre per quelli da fornire ed
installare ex-novo le caratteristiche saranno descritte in seguito.
Per quanto riguarda le infrastrutture di sostegno delle telecamere, occorre utilizzare, se
possibile, le infrastrutture del Comune di Bologna o di altri Enti convenzionati, o in mancanza,
realizzarle ex novo.
Per quanto riguarda i cablaggi, per distanze fino a 90 metri, dovrà essere utilizzato un
cablaggio del tipo UTP/FTP, per le distanze superiori dovrà essere utilizzato un cablaggio in
fibra ottica (con relativi media converter e in parallelo dovrà essere realizzato anche il
cablaggio elettrico per l’alimentazione).
Art. B.5 SOSTITUZIONI
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Le telecamere analogiche da sostituire sono 14 e sono descritte dettagliatamente nell’Allegato
1.2. Tali telecamere dovranno essere sostituite da telecamere IP a colori da collegarsi al
sistema di centralizzazione.
I siti interessati dal processo di sostituzione sono:
•
Palazzo d’Accursio;
•
Piazza Verdi (PC18-1);
•
Vicolo Bolognetti (PC14).
Le telecamere da sostituire sono:
Area
Palazzo D’Accursio
Piazza Verdi (PC18-1)
Vicolo Bolognetti (PC14)
N. e tipo
Telecamere totali: 2
n° 2 telecamere dome PTZ IP in ambiente outdoor
Telecamere totali: 10
n° 1 telecamera dome PTZ IP in ambiente outdoor
n° 9 telecamere fisse dome Megapixel in ambiente outdoor
Telecamere totali: 2
n° 2 telecamere dome PTZ IP in ambiente outdoor
(riposizionandole su strada)
Le telecamere fisse in sostituzione, relative all’armadio di Piazza Verdi (PC18-1), devono essere
del tipo IP Dome fisse per diminuire la possibilità di spostamento e/o danneggiamento.
Per quanto riguarda il cablaggio, se necessario, dovrà essere rifatto a livello elettrico e/o dati
(con fibra ottica e relativi media converter e cablaggi elettrici o cavo UTP/FTP fino a 90 metri) o
forniti ed installati degli adeguati media converter Ethernet riutilizzando il cablaggio
preesistente (ovvero convertitori UTP/coax, considerando che il cavo coassiale preesistente è
un RG11 con bretelle iniziali e finali RG59 e che per la parte elettrica di alimentazione delle
attuali telecamere analogiche è presente anche un cavo elettrico separato, così come per il PTZ
delle telecamere Dome analogiche preesistenti).
Gli armadi esistenti verranno integrati con tutte le apparecchiature necessarie alla completa
integrazione e funzionalità delle telecamere in oggetto.
Art. B.6 – MIGRAZIONE
Tutte le telecamere analogiche (n.7 Dome PTZ e n.231 fisse) che rimarranno a seguito
dell’intervento, dovranno essere migrate sul sistema di centralizzazione, convertendo il segnale
da analogico in IP.
Dovranno pertanto essere installati all’interno dei relativi armadi dei video encoder o streamer
che permettano la conversione del segnale da analogico ad IP.
All'interno dei relativi armadi verranno installati i video encoder o streamer per la conversione
del segnale e tutte le apparecchiature necessarie alla completa integrazione e funzionalità delle
telecamere migrate.
Art. B.7 – STRUTTURA TOPOLOGICA
La struttura topologica del sistema da realizzare dovrà rispettare le seguenti specifiche:
•
nei punti individuati dovranno essere collocate le telecamere (nuove o in sostituzione di
quelle analogiche) le quali saranno collegate agli armadi concentratori locali; il
collegamento dati tra l'armadio e le telecamere sarà effettuato con il mezzo trasmissivo
più adatto;
•
il resto delle telecamere analogiche sarà migrato con video encoder o streamer;
16
•
gli armadi concentratori locali sono o saranno collegati alla rete MAN Comunale in fibra
ottica monomodale a cura e spese del Comune di Bologna;
•
la rete MAN Comunale in fibra ottica monomodale afferisce alla sede centrale di Piazza
Liber Paradisus e di Palazzo D'Accursio; qui dovranno essere installati i server di
centralizzazione e archiviazione delle immagini (NAS/SAN) rispettivamente principale e
di backup/failover in sostituzione ed integrazione di quelli preesistenti;
•
da questi siti le immagini dovranno essere rese disponibili alle varie centrali di controllo
afferenti (anche queste oggetto di sostituzione ed integrazione) quali la Centrale Radio
Operativa della Polizia Municipale, i Carabinieri presso via dei Bersaglieri, la Questura
presso via Quattro Novembre ed il nucleo della Polizia Municipale di palazzo D'Accursio,
tramite collegamenti alla rete MAN Comunale in fibra ottica preesistenti.
Al fine di non perdere informazioni (nel caso ad es. di failure di collegamento verso la rete dati
geografica) dovranno essere fornite telecamere con schede di memoria a bordo del tipo SD che
serviranno a registrare le immagini per un tempo limitato da specificare nell’offerta tecnica.
Al normale ripristino del collegamento, o del funzionamento dei server di centralizzazione ed
archiviazione, dovrà essere possibile da parte del software scaricare automaticamente i dati nei
server centrali.
Art. B.8 – ARCHITETTURA DI SISTEMA
L’architettura del sistema dovrà essere così strutturata:
•
Sistema centrale di gestione e registrazione
•
Centrale di Controllo della Polizia Municipale
•
Altre centrali
•
Monitoraggio e autodiagnosi del sistema
•
Impianto locale
•
Telecamere
•
Illuminatori IR
•
Video Encoder
•
Rete dati geografica
•
Alimentazione elettrica
•
Analisi video (predisposizione)
•
Cablaggi
•
Armadi
•
Switch di rete dati e media converter per telecamere
•
Altre apparecchiature e prescrizioni.
Art. B.8.1 Sistema centrale di gestione e registrazione
Il sistema di gestione e registrazione dovrà essere strutturato in modo tale da centralizzare
tutte le immagini provenienti da tutte le telecamere.
Dovranno essere forniti, installati e configurati, in sostituzione di quelli preesistenti
(attualmente n. 2 presso Liber Paradisus e n. 2 presso Palazzo d’Accursio di backup) uno o più
server di storage delle immagini (NAS/SAN), in modo tale da aversi una perfetta ridondanza
dei dati nel caso si presentassero problemi e/o guasti nella rete e/o nei server.
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I server e storage principali verranno collocati presso Piazza Liber Paradisus, mentre i server e
storage presso Palazzo D'Accursio fungeranno da backup.
Il sistema potrà riunire entrambe le tecnologie NAS e SAN, in questa maniera sarà possibile
trarre vantaggio da entrambi i tipi di soluzione di storage.
La capacità di ogni storage dovrà essere potenziata attraverso la combinazione di più dischi,
con funzionalità ridondate che garantiscano la continuità operativa delle macchine in caso di
guasto.
Dovrà essere fornita una console di gestione agli utenti, che potranno comodamente settare e
configurare gli storage.
Le immagini delle telecamere dovranno essere mantenute fino ad almeno 7 gg naturali
consecutivi, alla massima risoluzione e frame rate per tutte le telecamere nuove, preesistenti e
migrate/sostituite.
La versione del software di centralizzazione fornito dovrà essere l’ultima disponibile con relativi
aggiornamenti/upgrade non solo lato server e client (licenze, database, etc.) ma anche lato
telecamere, encoder, etc., anche preesistenti.
La tipologia ed il numero di server e storage da fornire ed installare deve essere adeguata al
numero ed alla tipologia di tutte le telecamere (nuove, migrate, sostituite, etc.) per ogni sede
di centralizzazione (ridondanza N+N).
Dovranno essere forniti server adeguati per numero e tipologia (a livello sia di capacità di
storage sia di prestazioni) affinché ci sia la piena compatibilità con il software di
centralizzazione e con il numero e la tipologia di telecamere/flussi, anche alla massima
risoluzione e frame rate ed alla durata richiesta delle registrazioni (7 gg per ogni telecamera).
Si dovrà considerare anche una adeguata ridondanza/espansione non solo attuale (ovvero già
fornita nel presente appalto) ma anche futura (ovvero potenziale).
Tutte le apparecchiature che saranno collocate presso i siti di centralizzazione principale e di
backup dovranno essere collegate ad UPS esistenti, che possano garantire il funzionamento del
sistema anche senza la presenza della rete elettrica.
L'autonomia di tutte le apparecchiature, in assenza di 220 VAC, dovrà essere di almeno 20
minuti.
Il software, ovvero la piattaforma di centralizzazione offerta, deve essere in grado di gestire e
registrare in maniera centralizzata, completa, univoca ed omogenea l’intera rete di telecamere,
sia preesistenti sia nuove (pertanto non è ammessa la compresenza di due piattaforme
distinte).
Il sistema dovrà essere gestito da un software di visualizzazione e registrazione delle immagini
con i seguenti requisiti di base minimi:
Affidabilità
Scalabilità
Stabilità
Facilità di utilizzo
Architettura aperta
Integrazione con soluzioni di terze parti
Geometria di rete flessibile
Possibilità di utilizzo del protocollo di trasmissione Multicast.
Il software dovrà creare un archivio degli eventi e delle attività svolte dagli utenti, ed ogni
evento dovrà essere inserito in un registro e archiviato in un database relazionale per eseguire
query e preparare report.
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Il software dovrà inoltre autenticare tutti gli utenti e fornire loro accesso in base ai diritti
predefiniti dell'utente stesso, conservando il log degli accessi.
Il software dovrà ricevere e archiviare almeno i seguenti eventi:
Eventi relativi agli allarmi del sistema (mancanza di linea dati, …)
Eventi relativi all'applicazione software (software bloccato, …)
Eventi relativi alla parte di registrazione ed archiviazione immagini (mancanza di spazio per
l'archiviazione, registrazione non possibile, …)
Eventi relative alle telecamere (telecamera oscurata,
telecamera spostata, telecamera non funzionante, …)
Eventi relativi al PTZ delle telecamere (spostamento dalla posizione originale, nuovo
puntamento telecamera, …)
Eventi relativi agli utenti (login, logout, operazioni eseguite, …).
Ad ogni evento dovrà essere associato un allarme, e ad ogni allarme un'azione mirata alla
gestione delle varie situazioni segnalate dagli eventi di sistema. Gli allarmi potranno essere
visivi (pop-up, icone, …) o acustici (buzzer, cicalini, …).
Devono essere garantite le seguenti azioni:
Avviare/arrestare una registrazione
Puntare una telecamera in una direzione predefinita
Inviare notifiche tramite posta elettronica/SMS/MMS
Attivare allarmi.
Qualora sia necessario disporre di azioni più sofisticate, il software dovrà mettere a
disposizione degli utenti un comando "Esegui macro", che consenta di eseguire qualsiasi
operazione sul sistema.
Il software dovrà essere in grado di estrapolare dei filmati dalle registrazioni effettuate; questi
filmati dovranno avere formati standard (es: avi, mpeg, etc…), utilizzando come chiavi di
ricerca ad esempio meta-dati, data/ora, eventi, bookmark particolari definiti dagli utenti,
motion, identificativi delle telecamere, etc. Su questi filmati dovrà essere possibile effettuare
uno zoom.
Tutte le telecamere, ovvero le relative immagini dovranno essere sincronizzate tra di loro, in
modo da poter permettere un confronto facile e congruente.
Le caratteristiche tecniche di minima che il software dovrà avere sono le seguenti:
Video
Compressione H.264 / MPEG-4 / MPEG-2 / MJPEG / JPEG
Gestione banda configurabile per telecamera
Configurazione del frame rate fino al massimo offerto dalle telecamere IP/encoder
Risoluzione da 176x120 a multi megapixel
Maggior numero ed ampiezza di gamma di telecamere IP supportate
Maggior numero ed ampiezza di gamma di encoder supportati
Supporto dei principali protocolli di controllo per telecamere DOME PTZ
Trasmissione
Video e audio trasportati su rete IP
Possibilità di modalità IP Multicast con consumo minimo di banda
Possibilità di connettività anche da smartphone e tablet (tramite adeguate App)
•
•
•
Visualizzazione
Fino a 16 flussi video simultanei visualizzati per monitor digitale
Numero di monitor supportati illimitato
Supporto di Video-wall
Mascheramento di alcune zone di ripresa delle telecamere
Gestione remotizzata di illimitati siti con un'unica interfaccia
Instant replay per ciascuna telecamera disponibile
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Digital zoom per le identificazioni
Controlli PTZ di telecamere DOME PTZ via software
Storage
Archiviazione centralizzata con possibilità di archiviazione distribuita di backup con capacità
di memorizzazione illimitata
Archiviazione realizzata con tecnologie di memorizzazione standard (avi, mpeg, etc.)
Tecnologia Multi-Stream per realizzare archiviazione indipendente ed impostare la
visualizzazione live
Capacità di ricerca intelligente basata su: meta-dati, data/ora, evento, bookmark e motion
Programmazione a calendario basata su alba/tramonto, meta-data, ora/giorno, evento,
motion
Maggior numero ed ampiezza di gamma di storage (NAS/SAN) supportati
Integrazioni
Possibilità di integrazione con soluzioni di anti-intrusione, controllo accessi, Building
Automation
Possibilità di integrazione con tastiere/joystick hardware per telecamere DOME PTZ
Analisi video
Audio
Comunicazione via IP Full duplex
Supporto di protocolli audio standard.
I server e le workstation (client) devono poter essere opportunamente abilitati, configurati ed
integrati all’accesso attraverso sistemi di autenticazione compatibili con le policy
dell’Amministrazione Comunale.
E’ parte integrante della fornitura, installazione e configurazione del sistema in oggetto, la
realizzazione e la personalizzazione in base alle esigenze dell’Amministrazione Comunale di
mappe grafiche attive/interattive per la gestione rapida, operativa ed intuitiva del sistema di
videosorveglianza in oggetto, sotto forma di icone di telecamere, etc..
La piattaforma deve pertanto permettere funzionalità per la creazione e gestione di mappe
cartografiche di tipo standard.
L’applicativo dovrà inoltre rendere disponibile la creazione e il salvataggio di ambienti utente
dedicati e personalizzati (mappe, sinottici, menù di navigazione, ecc). In altre parole, ogni
utente potrà configurare una propria interfaccia dedicata che permetta l’accesso rapido a
sistemi e/o zone ai quali accede con maggiore frequenza.
La personalizzazione dell’interfaccia dovrà avvenire attraverso un editor grafico incluso nella
fornitura che deve comunque essere completamente configurata dall’Aggiudicatario in base alle
esigenze specifiche dell’Amministrazione Comunale, per tutte le telecamere.
Art. B.8.2 Centrale di Controllo della Polizia Municipale
Presso la Centrale Radio Operativa di Via Ferrari dovranno essere installate due postazioni di
controllo, gestione e visualizzazione, in sostituzione ed integrazione delle preesistenti (anche a
livello di monitor di minori dimensioni).
Le due postazioni esistenti hanno ciascuna almeno n. 1 monitor da 19”, uno dei quali installato
in rack da centrale operativa, da sostituire.
Tali postazioni di controllo dovranno consentire tutte le attività di gestione del sistema, quali
l'impostazione dei parametri di funzionamento delle telecamere, della registrazione, della
visualizzazione, dell'esportazione, etc. delle registrazioni delle telecamere, garantendo il
massimo grado di flessibilità e di semplicità d'uso.
Le postazioni dovranno essere dotate di schede video con più uscite standard per monitor
(almeno n. 4), in grado di gestire su più monitor (sia preesistenti sia di nuova fornitura) i
20
segnali video delle telecamere, la potenza delle schede video deve essere adeguata a gestire
più flussi video contemporaneamente aperti sul video.
Per quanto riguarda i monitor esistenti di maggiori dimensioni, si specifica che esistono tre
monitor da 42”; 1 collegato all’attuale sistema Genetec Omnicast, gli altri 2 sono non
funzionanti e dovranno essere sostituiti.
Tutte le apparecchiature che saranno collocate presso la centrale in oggetto dovranno essere
collegate ad UPS preesistenti, che possano garantire il funzionamento del sistema anche senza
la presenza della rete elettrica.
L'autonomia degli apparecchi, quali pc, monitor, etc., in assenza di 220 VAC, dovrà essere di
almeno 20 minuti.
Il software lato client da fornire, installare e configurare, deve essere completamente
compatibile con tutte le funzionalità del server, in base anche all’hardware offerto e con
riferimento, al numero di telecamere massimo contemporanee visualizzabili, al massimo della
risoluzione e del frame rate, sia in diretta sia in registrazione.
Ci dovrà essere la possibilità di più layout di visualizzazione, con più telecamere selezionabili
anche in modalità ciclica e tali layout dovranno essere configurati in base alle esigenze
specifiche dell’Amministrazione Comunale.
Art. B.8.3 Altre centrali
Per quanto riguarda le altre Centrali di gestione, controllo e visualizzazione (Carabinieri presso
via dei Bersaglieri, Questura presso via Quattro Novembre, nucleo della Polizia Municipale di
Palazzo D'Accursio) si dovranno sostituire per ciascuna le relative postazioni compresi i
monitor.
Si specifica che:
• presso la sede della Questura in via Quattro Novembre è presente un monitor da 42"
(da non sostituire);
•
presso la sede della Polizia Municipale di Palazzo d’Accursio sono presenti due monitor
da 42”, da sostituire entrambi con nuovi monitor da 42”.
Da tutte queste centrali dovranno essere consentite la visualizzazione delle immagini ed altre
funzionalità che saranno concordate con la Polizia Municipale.
Tutte le apparecchiature che saranno collocate presso le centrali in oggetto dovranno essere
collegate ad UPS preesistenti, che possano garantire il funzionamento del sistema anche senza
la presenza della rete elettrica.
L'autonomia degli apparecchi, quali pc, monitor, etc., in assenza di 220 VAC, dovrà essere di
almeno 20 minuti.
Il software lato client da fornire, installare e configurare, deve essere completamente
compatibile con tutte le funzionalità del server, in base anche all’hardware offerto e con
riferimento al numero massimo di telecamere visualizzabili contemporaneamente, al massimo
della risoluzione e del frame rate, sia in diretta sia in registrazione.
Ci deve essere la possibilità di più layout di visualizzazione, con più telecamere selezionabili
anche in modalità ciclica e tali layout dovranno essere configurati in base alle esigenze
specifiche dell’Amministrazione Comunale.
Art. B.8.4 Monitoraggio e autodiagnosi del sistema
Il sistema dovrà poter essere monitorabile dal punto di vista della funzionalità della
trasmissione dati (interfacce e rete dati) e dotato, in generale, di un sistema di monitoraggio
ed autodiagnosi ed in particolare di un sistema di autodiagnosi delle telecamere.
21
Per quanto riguarda il monitoraggio della rete dati e delle relative interfacce (non solo switch,
ma anche telecamere, streamers, etc.), questo dovrà poter essere effettuato tramite protocollo
SNMP, tramite strumenti che saranno messi a disposizione e gestiti dalla Amministrazione
Comunale.
Il sistema complessivo dovrà comunque essere dotato di un sistema di monitoraggio ed
autodiagnosi delle funzionalità specifiche di videosorveglianza ed in particolare di allarmi
antitampering per antimanomissione delle telecamere.
Per quest’ultima funzionalità si intende un sistema che permetta il riconoscimento delle tipiche
situazioni di manomissione volontarie o accidentali quali: oscuramento, spostamento, messa
fuori fuoco della telecamera, etc..
Tutti questi sistemi di monitoraggio e autodiagnosi
configurabili e permettere l’invio di allarmi (e-mail, etc.).
dovranno
essere
completamente
Art. B.8.5 Impianto locale
Per impianto locale si intendono i sotto-sistemi composti dalle telecamere e relative
apparecchiature di alimentazione e trasmissione dati (compresi eventuali media converter),
dall'armadio locale e relative apparecchiature di concentrazione elettriche e dati e dal cablaggio
elettrico/dati necessario per collegare sia le telecamere all'armadio, sia l'armadio stesso alla
rete elettrica 220VAC.
Le telecamere verranno posizionate nei punti stabiliti dall'Amministrazione, come da Allegato
3.1, con un margine di tolleranza sul punto stabilito da definirsi meglio in fase preinstallativa.
Nel caso l'illuminazione non fosse sufficiente dovranno essere installati anche degli illuminatori
ad infrarosso adatti alla zona da videosorvegliare che consentano le riprese anche in condizioni
di scarsa illuminazione.
Tutte le telecamere dovranno essere fornite con i relativi supporti per il montaggio più idonei
alla posizione stabilita.
Localmente dovrà essere installato un armadio (se esistente dovrà essere adeguatamente
integrato) che dovrà contenere a seconda dei casi, gli apparati utili per l'utilizzo della fibra
ottica della MAN Comunale (messi a disposizione dalla Amministrazione Comunale, ovvero un
apparato di terminazione fibre ottiche ed una apparato attivo di terminazione), patch panel di
terminazione dei cavi elettrici e dati, eventuali media converter, eventuali encoder, switch di
rete dati, gli appositi apparati di protezione elettrica, quali magnetotermici, differenziali, etc.,
UPS che abbiano una capacità che consenta il funzionamento di almeno 20 minuti in assenza di
rete elettrica per tutte le apparecchiature dell’armadio.
Il cablaggio necessario per il collegamento dalle telecamere agli armadi dovrà essere realizzato
con il mezzo trasmissivo più idoneo per il luogo stesso, sia esso LAN (UTP/FTP), fibra ottica, o
riutilizzando, se possibile, i cavi attualmente utilizzati dalle telecamere analogiche da sostituire
(normalmente cavo coassiale RG11 con bretelle RG59, cavo elettrico per alimentazione 24 VAC
e cavo per PTZ nel caso di telecamere DOME PTZ) che assicuri nel contempo le maggiori
prestazioni ed il minor impatto estetico e logistico possibile.
Dovranno inoltre essere installate, laddove applicabile, vicino alla telecamere, le scatole con un
elevato grado di protezione in cui troveranno alloggio eventuali apparecchiature proprie delle
telecamere e non remotizzabilli come gli alimentatori, media-converter, terminazioni cablaggi,
etc..
La richiesta di allacciamento alla rete elettrica sarà a carico dell'Amministrazione Comunale
mentre il cablaggio dal punto di allacciamento, che sarà definito in fase preinstallativa, fino
all’armadio, dovrà essere realizzato dall’Aggiudicatario del presente appalto.
22
L’alimentazione dall'armadio locale alle varie telecamere dovrà essere o di tipo tradizionale o
ove possibile di tipo PoE (Power over Ethernet) ovvero, laddove le condizioni lo rendano
particolarmente efficace e possibile, dovrà utilizzarsi la tecnologia PoE (con particolare
riferimento agli standard IEEE 802.3af e 802.3at) che ha minori impatti architettonici di
canalizzazioni in quanto sfrutta il cablaggio dati in rame per l’alimentazione.
In entrambi i casi gli oneri saranno a carico dell'Aggiudicatario.
Art. B.8.6 Telecamere
Le telecamere dovranno poter essere supportate da API (Application Programmers Interface)
basate su standard aperti, disponibili e documentati per permettere l'eventuale integrazione in
futuro con applicazioni di terze parti o per applicazioni "ad hoc", dovranno essere ONVIF
compatibili e dovranno essere pienamente compatibili ed interoperabili con il software di
centralizzazione (di tutte queste ed altre caratteristiche si dovranno allegare all’offerta tecnica
le relative documentazioni e certificazioni/attestazioni).
DOME PTZ da esterno
Le telecamere digitali IP di tipo Dome PTZ da esterno dovranno rispondere ai seguenti requisiti
di minima:
•
Nativa IP
•
Completa visione a 360° sul piano orizzontale (PAN), e 180° sul piano verticale (TILT)
•
Non dovranno consentire ad un osservatore esterno di individuare l'area inquadrata (ad
es. vetro della cupola oscurato/a specchio, antiappannamento ed anticondensa,
antivandalo/antidanneggiamento, mantenendo comunque la massima chiarezza della
immagini)
•
Image flip
•
Brandeggio a velocità variabile orizzontale di tipo endless e verticale controllabile da
remoto
•
PTZ meccanico con segnali/controlli pienamente compatibili con il software di gestione
centralizzato e con eventuali tastiere/joystick hardware aggiuntivi
•
A colori, Night&Day con commutazione automatica della ripresa da quella a colori a
quella in bianco/nero (filtro IR-infrarosso integrato meccanico removibile automatico o
manuale programmabile; precisamente, la commutazione deve poter avvenire
automaticamente quando le condizioni di visibilità scendono al di sotto di una soglia
preimpostabile, considerando anche gli eventuali illuminatori all’infrarosso)
•
Obiettivo night&day e megapixel nel caso di telecamere di questo tipo
•
Colore compatibile con l’ambiente specifico di installazione e comunque con possibilità
di ampia scelta da parte della Amministrazione Comunale
•
Zoom ottico almeno 30X (nel caso di telecamere non Megapixel, nel caso invece di
eventuali telecamere Megapixel, almeno 18X) e zoom digitale almeno 12X, comunque
entrambi adeguati alle aree da videosorvegliare
•
Auto/manual iris e auto/manual focus
•
Sensibilità almeno di 0,5 lux in modalità colori e almeno 0,05 lux in modalità
bianco/nero (e comunque adeguate alle reali condizioni in campo sia di giorno che di
notte, considerando anche eventuali illuminatori all’infrarosso)
•
Risoluzione delle immagini selezionabile fino ad almeno 4 CIF / full D1 (720x576 pixels)
per telecamere dome IP normali ed almeno 1600x1200 pixels, equivalenti a 2
Megapixel, per eventuali telecamere dome Megapixel (e comunque adeguata alle
funzionalità reali in campo)
•
Sensore CCD (o CMOS per eventuali telecamere Megapixel) di adeguate dimensioni
23
•
Velocità delle immagini selezionabile per ogni tipo di risoluzione/codifica fino ad almeno
25 frame/s per telecamere IP normali (almeno 20 fps per eventuali telecamere
Megapixel, per ogni tipo di risoluzione/codifica)
•
Diversi livelli selezionabili di compressione delle immagini per ogni risoluzione/codifica
•
Bit rate configurabile
•
Interfaccia di rete: RJ45, almeno 100Base-TX Ethernet
•
Bilanciamento del bianco, compensazione
programmabili e regolabili via software
•
Rapporto segnale/rumore: >= 50dB
•
Preset programmabili: >= 16
•
Tour programmabili: >= 8
•
Pattugliamento automatico
•
Zone di esclusione (Privacy Mask) programmabili
•
Almeno n. 1 ingressi e n. 1 uscite standard rispettivamente per allarmi e attuazioni
•
Custodia anticorrosione, antivandalismo da esterno termoventilata e termoriscaldata,
resistente agli agenti atmosferici quali sole, umidità, pioggia, neve, ghiaccio, salsedine,
polveri tipiche del luogo di installazione e tale da evitare la formazione della condensa
anche sul vetro della cupola (si richiede quindi la presenza di dispositivi quali ad es.
termostato, heater, fan/ventilazione, sunshield/schermo parasole, etc.)
•
Grado di protezione IP minimo IP66
•
L’apertura e chiusura della custodia della telecamera devono essere tali da agevolare le
operazioni di installazione e/o manutenzione, ma allo stesso tempo da impedirne la
manomissione
•
Deve essere inoltre possibile l’invio di allarmi antimanomissione alle Centrali/postazioni
di visualizzazione, quali apertura custodia della telecamera, perdita del segnale video,
offuscamento telecamera, etc.
•
Algoritmi di compressione dei flussi video: MJPEG, MPEG-4, H264
•
Protocolli di rete supportati: TCP, IP, UDP, FTP, RTP, RTSP, HTTP, SMTP, IGMP, ICMP,
DHCP, ARP, DNS, SNMP
•
Client NTP
•
Restrizione
dell’accesso
attraverso
password;
altri
meccanismi
di
sicurezza/autenticazione come IP filtering, l’HTTPS, l’IEEE 802.1x, etc. sono opzionali,
anche se preferibili
•
Temperatura di esercizio da –10 °C a +45°C
•
Umidità (20%;80%)
•
Titolatrice integrata; possibilità di sovraimprimere
alfanumerici per identificare l’area visualizzata
•
Funzionalità di Activity Detector incorporate
•
Supporto protocollo Multicast
•
Multistream opzionali programmabili in maniera indipendente con codifica (almeno una
delle seguenti) MJPEG, MPEG-4, H.264 o altro formato standard comunque compatibile
con il software di gestione e registrazione
•
Memoria locale pre/post allarme
•
Fornitura SDK per sviluppo terze parti
•
Aggiornabile via IP
24
controluce
e
al
controllo
segnale
del
video
guadagno
caratteri
•
L’alimentazione della telecamera: possibilmente Power over Ethernet e preferibile a
standard 802.3af/at, altrimenti con cablaggi elettrici separati
•
Circuito di protezione da sovratensione
•
Certificazione CE
•
Audio bi-direzionale in formato standard (opzionale)
•
Slot memory card incorporato e relativa memory card di capacità adeguata per backup
(opzionale, ma ritenuto preferenziale)
•
Progressive scan (opzionale)
•
Compensazione delle vibrazioni (stabilizzatore di immagini opzionale)
•
Wide Dynamic Range (opzionale)
•
Eventuale uscita video analogica opzionale (aggiuntiva a quella digitale/dati Ethernet) a
standard CCIR/PAL, con connettore di tipo BNC per cavo coassiale (uscita standard 1
Vpp su 75 Ohm) per immediato controllo locale delle immagini anche su video analogici
•
Altre caratteristiche particolari per migliorare la qualità delle immagini: opzionali
•
Motion detection ed altri software di analisi video integrati o integrabili localmente
(opzionale)
La telecamera dovrà comprendere anche tutti i supporti e gli accessori per l’installazione a
regola d’arte, il cablaggio, etc..
L’insieme della struttura statica e dinamica (considerando il vento) ed il peso della telecamera,
compresi anche i supporti per il palo/muro, devono inoltre essere compatibili con l’installazione
a palo/muro, all’altezza prevista, senza oscillazioni apprezzabili nelle immagini della
telecamera e senza compromettere la stabilità e la tenuta statica e dinamica del medesimo
palo o di altra infrastruttura di installazione.
I supporti/staffe/fissaggi per le telecamere dome IP PTZ per l’installazione sulle infrastrutture
previste quali ad es. pali esistenti/di nuova installazione, edifici, portici, etc. devono avere le
seguenti caratteristiche di minima:
•
costruiti utilizzando materiali in acciaio zincato o altro materiale robusto sia alle
corrosioni che agli attacchi vandalici;
•
dovranno prevedere apposite piastre forate e/o collari per il fissaggio su superfici
cilindriche di sezione compatibile con i pali previsti;
•
la costituzione, lo spessore, il peso e le dimensioni dovranno essere tali da limitare le
oscillazioni della struttura di sostegno (che comunque non devono essere apprezzabili
nelle immagini);
•
i colori e le forme esterne dovranno essere compatibili con l’ambiente specifico di
installazione e comunque a scelta della Amministrazione Comunale;
•
i calcoli di stabilità (e relativa asseverazione) dell’intera struttura sono a carico
dell’Aggiudicatario e dovranno essere compatibili con la stabilità/stato del palo/altra
infrastruttura di installazione, considerando le caratteristiche statiche, aerodinamiche
(presenza di vento) e di peso anche delle telecamere e delle altre eventuali
apparecchiature esistenti/nuove;
•
utilizzo di eventuali guaine o altri accorgimenti di protezione dei pali o di altre
infrastrutture sostegno, in modo da non danneggiarle (abrasioni, forature, etc.) o da
non compromettere le caratteristiche delle stesse (anche i cablaggi ed altre
apparecchiature dovranno essere ben fissati in modo da non oscillare anche in presenza
di vento, compromettendone con il tempo il funzionamento o fino addirittura alla
abrasione/rottura).
FISSE da esterno Megapixel
25
Le telecamere digitali IP megapixel di tipo fisso dovranno rispondere ai seguenti requisiti di
minima:
•
Nativa IP
•
Ottica fissa intercambiabile o varifocal, da individuare in funzione delle esigenze
operative con angolo di ripresa indicativo compreso tra 20° e 120°
•
Nel caso di tipologia a cupola (DOME), non dovranno consentire ad un osservatore
esterno di individuare l'area inquadrata (ad es. vetro della cupola oscurato/a specchio,
mantenendo comunque la massima chiarezza della immagini)
•
A colori, Night&Day con commutazione automatica della ripresa da quella a colori a
quella in bianco/nero (filtro IR-infrarosso integrato meccanico removibile automatico o
manuale programmabile; precisamente, la commutazione deve poter avvenire
automaticamente quando le condizioni di visibilità scendono al di sotto di una soglia
preimpostabile, considerando anche gli eventuali illuminatori all’infrarosso)
•
Obiettivo night&day e Megapixel
•
Obiettivo Auto/Manual Iris e Varifocal da individuare in funzione delle esigenze
operative con angolo di ripresa indicativo compreso tra 20° e 120°
•
Privacy zone (maschere di privacy), programmabili
•
Colore compatibile con l’ambiente specifico di installazione e comunque con possibilità
di ampia scelta da parte della Amministrazione Comunale
•
Sensibilità almeno di 0,5 lux in modalità colori e almeno 0,05 lux in modalità
bianco/nero (e comunque adeguate alle reali condizioni in campo sia di giorno che di
notte, considerando anche eventuali illuminatori all’infrarosso)
•
Sensore CMOS di dimensioni adeguate
•
Velocità delle immagini selezionabile fino ad almeno 25 frame/s
•
Livello di compressione delle immagini selezionabile
•
Risoluzione selezionabile delle immagini fino ad almeno 1600x1200 pixels, equivalenti a
2 Megapixel, o full HD 1920x1080
•
Interfaccia di rete: RJ45, almeno 100Base-TX Ethernet
•
Bit rate configurabile
•
Bilanciamento del bianco automatico, compensazione controluce automatica e controllo
del guadagno automatico programmabili e regolabili via software
•
Rapporto segnale/rumore: >= 50dB
•
Titolatrice integrata
•
Protocolli di rete supportati: TCP, IP, UDP, FTP, RTP, RTSP, HTTP, SMTP, IGMP, ICMP,
DHCP, ARP, DNS, SNMP
•
Zoom digitale incorporato
•
Almeno n. 1 ingressi e n. 1 uscite standard rispettivamente per allarmi e attuazioni
•
Custodia anticorrosione, antivandalismo da esterno termoventilata e termoriscaldata,
resistente agli agenti atmosferici quali sole, umidità, pioggia, neve, ghiaccio, salsedine,
polveri tipiche del luogo di installazione e tale da evitare la formazione della condensa
anche sul vetro della cupola (si richiede quindi la presenza di dispositivi quali ad es.
termostato, heater, fan/ventilazione, sunshield/schermo parasole, etc.)
•
Grado di protezione IP minimo IP66
•
L’apertura e chiusura della custodia della telecamera devono essere tali da agevolare le
operazioni di installazione e/o manutenzione, ma allo stesso tempo da impedirne la
manomissione
26
•
Deve essere inoltre possibile l’invio di allarmi antimanomissione alle Centrali/postazioni
di visualizzazione, quali apertura custodia della telecamera, perdita del segnale video,
offuscamento telecamera, modifica dell’inquadratura (spostamento della telecamera),
etc.
•
Algoritmi di compressione dei flussi video: MJPEG, MPEG-4, H264
•
Intensificazione elettronica della sensibilità automatica
•
Funzionalità di Activity Detector incorporate
•
Restrizione
dell’accesso
attraverso
password;
altri
meccanismi
di
sicurezza/autenticazione quali l’IP filtering, l’https, l’802.1x, etc. sono opzionali, anche
se preferibili
•
Client NTP
•
Temperatura di esercizio da –10 °C a +45°C
•
Umidità (20%;80%)
•
Supporto protocollo Multicast
•
Aggiornabile via IP
•
L’alimentazione della telecamera: possibilmente Power over Ethernet e preferibile a
standard 802.3af/at, altrimenti con cablaggi elettrici separati
•
Memoria locale pre/post allarme
•
Regolazione dei parametri anche da remoto
•
Fornitura SDK per sviluppo terze parti
•
Circuito di protezione da sovratensione
•
Certificazione CE
•
Multistream opzionali programmabili in maniera indipendente con codifica (almeno una
delle seguenti) MJPEG, MPEG-4, H.264 o altro formato standard comunque compatibile
con il software di gestione e registrazione
•
Eventuale zoom ottico adeguato alle funzionalità richieste (opzionale)
•
Slot per memory card incorporato e relativa memory card di capacità adeguata per
backup (opzionale, ma ritenuto preferenziale)
•
Audio bi-direzionale in formato standard (opzionale)
•
Motion detection incorporato e possibilità di alloggiare software di analisi video
direttamente sulla telecamera (opzionale)
•
Progressive scan (opzionale)
•
Compensazione delle vibrazioni (cioè stabilizzatore di immagini, opzionale)
•
Eventuale uscita video analogica opzionale (aggiuntiva a quella digitale/dati Ethernet) a
standard CCIR/PAL, con connettore di tipo BNC per cavo coassiale (uscita standard 1
Vpp su 75 Ohm) per controllo locale video anche direttamente su video analogici
•
Altre caratteristiche particolari per migliorare la qualità delle immagini: opzionali
La telecamera deve comprendere anche tutti i supporti e gli accessori per l’installazione a
regola d’arte, il cablaggio, etc.
L’insieme della struttura statica e dinamica (considerando il vento) ed il peso della telecamera,
compresi anche i supporti per il palo/muro, devono inoltre essere compatibili con l’installazione
a palo/muro, all’altezza prevista, senza oscillazioni apprezzabili nelle immagini della
telecamera e senza compromettere la stabilità e la tenuta statica e dinamica del medesimo
palo o di altra infrastruttura di installazione.
27
I supporti/staffe/fissaggi per le telecamere dome IP PTZ per l’installazione sulle infrastrutture
previste quali ad es. pali esistenti/di nuova installazione, edifici, portici, etc. devono avere le
seguenti caratteristiche di minima:
•
costruiti utilizzando materiali in acciaio zincato o altro materiale robusto sia alle
corrosioni che agli attacchi vandalici;
•
dovranno prevedere apposite piastre forate e/o collari per il fissaggio su superfici
cilindriche di sezione compatibile con i pali previsti;
•
la costituzione, lo spessore, il peso e le dimensioni dovranno essere tali da limitare le
oscillazioni della struttura di sostegno (che comunque non devono essere apprezzabili
nelle immagini);
•
i colori e le forme esterne dovranno essere compatibili con l’ambiente specifico di
installazione e comunque a scelta della Amministrazione Comunale;
•
i calcoli di stabilità (e relativa asseverazione) dell’intera struttura sono a carico
dell’Aggiudicatario e dovranno essere compatibili con la stabilità/stato del palo/altra
infrastruttura di installazione, considerando le caratteristiche statiche, aerodinamiche
(presenza di vento) e di peso anche delle telecamere e delle altre eventuali
apparecchiature esistenti/nuove;
•
utilizzo di eventuali guaine o altri accorgimenti di protezione dei pali o di altre
infrastrutture sostegno, in modo da non danneggiarle (abrasioni, forature, etc.) o da
non compromettere le caratteristiche delle stesse (anche i cablaggi ed altre
apparecchiature dovranno essere ben fissati in modo da non oscillare anche in presenza
di vento, compromettendone con il tempo il funzionamento o fino addirittura alla
abrasione/rottura).
FISSE da interno Megapixel
Per tali telecamere valgono le stesse specifiche già indicate per le telecamere IP fisse da
esterno, ad eccezione delle caratteristiche esclusive per l’esterno che ovviamente in questo
caso non dovranno essere considerate.
Art. B.8.7 Illuminatori IR
Sia per le telecamere IP DOME PTZ sia per quelle fisse, in relazione anche alla scelta delle
specifiche telecamere offerte ed ai luoghi specifici da video sorvegliare (luminosità, ampiezza e
distanza, riflettenza delle superfici, etc.), deve essere prevista, se necessaria o opportuna,
anche la fornitura e l’installazione di illuminatori all’infrarosso (IR).
Gli illuminatori ad infrarossi (IR), dovranno in particolare consentire una migliore visione in
notturna delle telecamere.
Di seguito si riportano le seguenti specifiche su illuminatori IR che consentano alla telecamera
di riprendere in condizioni anche di scarsa luminosità almeno le parti più di interesse (la
responsabilità di eventuali immagini non usufruibili e di buona qualità anche di notte è
comunque dell’Impresa aggiudicataria):
•
tecnologia LED o migliorativa e relativa lunghezza d’onda, comunque compatibili con le
telecamere offerte;
•
temperatura di esercizio da –10°C a +45°C e contenitori stagni almeno di grado IP66
(per le telecamere da esterno);
•
numero di LED, potenza, distanza di diffusione e angolo di apertura appropriato ad ogni
telecamera ed ogni area da riprendere (nel caso di dome PTZ, l’area di maggiore
interesse e/o la più ampia area o/e quella meno illuminata);
•
alimentazione ove possibile power over ethernet o con cablaggi elettrici separati;
28
•
installazione a fianco o sopra la telecamera (in modo comunque da non puntare mai
direttamente verso la telecamera);
•
equipaggiati anche di tutti gli accessori per l’installazione (supporti/staffe/fissaggi) ed i
cablaggi;
•
accensione e spegnimento automatico al di sotto di una certa soglia di luminosità
(programmabile e/o con crepuscolare ed eventualmente anche tramite comando da
remoto).
Art. B.8.8 Video Encoder
Prevedendo di riutilizzare al momento le telecamere analogiche a colori che rimarranno a
conclusione dell’intervento oggetto di appalto, dovranno essere forniti apparati di
digitalizzazione del segnale video (encoder/streamers) in rete dati IP per ogni armadio di
videosorveglianza preesistente ancora da migrare (n. 19 escludendo quello che dovrà essere
migrato completamente con telecamere IP ovvero Verdi-PC18-1).
Gli streamers da fornire dovranno avere le seguenti caratteristiche tecniche e funzionali
principali:
•
N. ingressi analogici a standard PAL con connettori BNC per cavi coassiali RG 59 a 75
Ohm in base al numero di telecamere da collegare in ogni armadio (v. anche la logica
da seguire preferibilmente più sotto nella scelta del numero di apparati e del numero di
porte per apparato per ogni armadio).
•
Uscita dati su rete a standard Ethernet almeno 100 Mbit/s (100baseTX) con protocollo
TCP/IP e connettore RJ45.
•
Capacità totale di elaborazione e trasmissione delle immagini pari ad almeno alla
somma di tutte le telecamere contemporaneamente, con frame rate di almeno 12
frame/s ed al massimo della risoluzione possibile (pari almeno a 4 CIF).
•
Elevata compressione delle immagini, selezionabile e basata su hardware (motion JPEG,
MPEG4, H264, etc.).
•
Risoluzione e frame rate selezionabile delle immagini per ogni telecamera.
•
Restrizione dell’accesso attraverso nome di utente e password.
•
Gestione remota.
•
Gestione allarmi ed eventi tramite e-mail, TCP, HTTP
•
Protocolli supportati: HTTP, HTTPS, SSL/TLS, TCP, SMTP, FTP, SNMP Memoria locale
pre/post allarme.
•
Porte di I/O, RS-232 e RS-485/422 (anche per la gestione del controllo PTZ delle
telecamere dome analogiche; a tal proposito i protocolli da utilizzarsi dovranno essere
completamente compatibili da un lato con le telecamere e dall’altro con il software di
centralizzazione e con le eventuali tastiere/joystick hardware che potranno essere
fornite a corredo).
L’associazione tra telecamere e gli streamers può essere realizzata mediante il concetto di
ridondanza spaziale, così come illustrato nella figura sotto.
Arm ad io
Area d a sorvegliare
Stream ers
Telecam ere
29
Si richiede che telecamere sorveglianti la stessa area o aree limitrofe siano collegate a
streamers diversi, in modo tale che in caso di guasti di uno degli streamers e quindi delle
immagini delle telecamere afferenti, le immagini delle altre telecamere della stessa area o di
aree limitrofe possano continuare a funzionare.
Art. B.8.9 Rete dati geografica
La rete dati geografica di interconnessione tra i vari nodi/armadi della rete di videosorveglianza
in oggetto, sarà messa a disposizione dal Comune di Bologna.
L’Aggiudicatario dovrà comunque collaborare nella configurazione, nell’interfacciamento e
nell’indicare eventuali criticità ed operare eventuali modifiche nella rete dati sia a livello di siti
periferici sia di centrale, quali a titolo non esaustivo, riconfigurazioni lato switch ed altre
apparecchiature IP di propria competenza dei relativi parametri ed indicazioni della la banda
minima per una buona fruibilità delle immagini (considerando non solo la registrazione ma
anche la visualizzazione da parte di più utenti/postazioni contemporaneamente), in dipendenza
anche della configurazione della parte video periferica e centrale (compressione/protocollo
video/rete, risoluzione delle immagini, frame rate, etc.) e dall’architettura della rete dati
geografica.
Il Comune potrà avere necessità di accesso agli armadi, per manutenzione della rete dati o per
altre ragioni: l’Aggiudicatario dovrà accompagnare il personale per l'accesso senza pretendere
per ciò alcun compenso aggiuntivo rispetto all’offerta in oggetto.
Inoltre, tutte le apparecchiature interfacciate in rete dati fornite nell’ambito del presente
appalto (telecamere, switch, server, client, etc.) dovranno essere comunque compatibili e
configurate per funzionare perfettamente con la rete dati geografica che sarà messa a
disposizione e gestita dall’Amministrazione Comunale del tipo Layer 3 IPv4, con interfacce in
rame a 100 Mbit/s lato telecamere/encoder/media converter/etc. ed 100 Mbit/s - 1 Gbit/s lato
dorsali.
A ciascun armadio ed a ciascun gruppo di server/client sarà perciò assegnato un prefisso IPv4
privato, con visibilità IP completa tra tutti questi. La rete non fa routing multicast, quindi il
sistema dovrà utilizzare la normale modalità unicast. Il Comune mette a disposizione il servizio
DHCP, se utile, volendo anche con riserve basate su MAC address. La rete non è collegata ad
Internet, per la teleassistenza sono disponibili VPN SSL (via https in tecnologia Juniper) o IPsec
lan-to-lan.
L’Aggiudicatario dovrà comunque ammodernare gli switch preesistenti, almeno lato switch di
accesso negli armadi periferici, sostituendo le attuali interfacce ottiche di dorsale a 100 Mbit/s
su fibra ottica monomodale con interfacce a 1 Gbit/s sempre su fibra ottica monomodale.
Precisamente le nuove interfacce ottiche da fornire per ognuno degli switch preesistenti che
sono di marca Cisco IE-3000 dovranno essere:
o
o
N. 1 SFP 1000baseBX-D
N. 1 SFP 1000baseBX-U
Le SFP dovranno avere le seguenti caratteristiche:
•
•
•
•
Range operativo di almeno 20 Km
Range di temperatura di esercizio almeno 0-70 C
Compatibili Cisco
DOM (Digital Optical Monitoring)
Inoltre, laddove necessario in base ad es. all’aumento del numero di porte in rame previsto in
base anche alla scelta delle tipologie di encoder offerti o laddove ritenuto opportuno per future
espansioni, l’Aggiudicatario dovrà anche sostituire gli switch esistenti (almeno quelli periferici)
30
con nuovi switch, le cui caratteristiche devono essere le stesse di quelle date più avanti nel
presente documento con riferimento ai nuovi armadi.
La configurazione di tutte le parti sostituite degli switch e degli switch stessi, sarà a carico
dell’Amministrazione Comunale.
Nei seguenti armadi periferici esistenti sono contenuti degli switch IE-3000 ad 8 porte in rame
a 100 Mbit/s:
•
•
•
•
•
vid-bellearti
vid-pratello
vid-teatroComunale
vid-ugobassi
vid-verdi3-ie3000
Nei seguenti armadi periferici, sono invece contenuti dei Cisco IE-3000 a 4 porte in rame a 100
Mbit/s:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
vid-amendola12
vid-boldrini5
vid-galleria2agosto
vid-galliera68
vid-indipendenza71
vid-irnerio2
vid-irnerio4
vid-malcontenti17
vid-orso9
vid-parigi5
vid-rizzoli14
vid-scaravilli1
vid-sgiuseppe6
vid-zamboni20
Per i server/client si utilizzano i seguenti switch:
•
•
•
•
•
•
vid-pal-2960-sw1:!Chassis type: WS-C2960G-24TC-L - a 2900XL switch
vid-pal-3750-sw1:!Chassis type: WS-C3750G-24TS-1U - a 3750 switch
vid-liberparadisus-2960:!Chassis type: WS-C2960G-24TC-L - a 2900XL switch
vid-quest-2950-sw1:!Chassis type: WS-C2950G-48-EI - a 2900XL switch
vid-fer-3750-sw1:!Chassis type: WS-C3750G-24TS-1U - a 3750 switch
vid-sw-ferrari42-cro-d2:!Chassis type: WS-C2950G-24-EI - a 2900XL switch
Per i centri stella in fibra ottica si utilizzano i seguenti Cisco ME-3400G-12CS-A
•
•
•
•
vid-pal-3400-sw1
vid-quest-3400-sw1
vid-verdi-3400-sw1
vid-verdi-3400-sw2.
Il principio di sostituzione delle interfacce ottiche e/o della sostituzione totale nal caso ad es. di
numero porte non appropriate, si applica anche per i nodi periferici Via Farini 19, Vicolo
Bolognetti 2, Via Mascarella 44, Vicolo Alemagna 1 e Galleria Accursio e per il nodo centrale dei
Carabinieri.
Art. B.8.10 Alimentazione elettrica
Come già detto, la spesa per l'alimentazione elettrica delle telecamere e di tutti gli apparati
necessari a livello di allacciamento da operatore pubblico di energia elettrica sarà a carico
dell'Amministrazione Comunale (punto di allacciamento alla corrente elettrica, costituito ad es.
31
da un nuovo contatore di operatore pubblico di energia, nel caso in cui non sia già preesistente
e disponibile da qualche altra utenza Comunale).
L’Aggiudicatario si dovrà far carico totalmente della interconnessione (cablaggi e relative
apparecchiature) tra il punto di allacciamento preesistente o di nuova realizzazione e l’armadio
di sito relativo alle telecamere, indipendentemente dalla distanza fra i due punti.
L'Aggiudicatario dovrà certificare tutte le opere elettriche in base alla normativa vigente e
consegnare all'Amministrazione Comunale la documentazione relativa.
In ogni caso l’alimentazione deve essere derivata a monte da ogni altro sezionatore già
esistente, con l’aggiunta di protezioni da sovraccarichi e perturbazioni radioelettriche (in
particolare da scariche di fulmini) e sezionatori a regola d’arte.
Si evidenzia che potrebbe essere preferibile, a valle del contatore dell’operatore di energia
elettrica (o del punto di interconnessione alla rete elettrica preesistente a cui ci si potrebbe
interconnettere), inserire un interruttore a riarmo automatico per evitare di dover ripristinare
manualmente l’interruttore a valle del contatore in casi di distacchi provvisori.
Inoltre, come già anticipato per gli armadi di concentrazione (ma ciò deve essere
preferibilmente esteso a tutta le rete, sia quella di nuova realizzazione, sia quella preesistente
dove sono già presenti UPS eventualmente da sostituire/integrare), deve essere previsto un
backup dell’alimentazione almeno per il tempo medio necessario per il ripristino
dell’alimentazione da parte dell’operatore pubblico di energia elettrica nei luoghi in questione e
comunque per il tempo minimo sotto specificato, tramite gruppi di continuità (UPS).
I gruppi di continuità (UPS) da fornire devono essere in grado di proteggere, da sbalzi di
tensione che si potrebbero verificare sulle linee elettriche a 220 VAC della rete pubblica, tutti
gli apparati attivi a valle e fornire allo stesso tempo un backup di energia per brevi mancanze
di energia.
Il dimensionamento del gruppo di continuità deve essere effettuato secondo i vari casi che si
possono presentare, tenendo conto dell’assorbimento di tutte le apparecchiature afferenti.
Inoltre, il gruppo di batterie dell’UPS deve essere dimensionato prevedendo una durata
nell’erogazione dell’energia elettrica da parte dell’UPS stesso, in mancanza di quella fornita
normalmente dall’operatore pubblico di energia elettrica, per un tempo pari ad almeno il tempo
medio di interruzione dell’energia elettrica da parte dell’operatore nelle zone di installazione (in
linea di massima almeno 20 minuti con il carico massimo previsto attualmente).
L’unità UPS dovrà essere dotata di interfaccia di allarme e controllo dei parametri principali, sia
localmente che dalle relative postazioni centrali (attraverso specifico modulo Ethernet o i
contatti di ingresso degli encoder di migrazione delle telecamere analogiche), per consentire il
controllo da remoto dello stato delle batterie con cui l’UPS è equipaggiato ed in particolare per
inviare messaggi di allarme configurabili quando ad es. il livello delle batterie di backup è
basso o queste non sono funzionanti (e per segnalare semplicemente la mancanza di energia
elettrica).
Le dimensioni dell’UPS devono essere il meno ingombranti possibili e comunque tali che il
medesimo possa essere contenuto all’interno delle infrastrutture di contenimento previste o
preesistenti.
La tipologia di UPS e relative batterie utilizzate devono essere adatti al tipo di installazione
(outdoor/indoor) ed essere praticamente esenti da manutenzione.
In alcuni casi il case dell’UPS potrebbe essere richiesto per installazione a rack.
Art. B.8.11 Analisi video (predisposizione)
32
Il sistema di videosorveglianza in oggetto dovrà avere caratteristiche tali da non precludere la
successiva implementazione di analisi video professionale di alto livello.
Il sistema dovrà pertanto essere predisposto per tale possibilità, sia a livello centrale che a
livello locale.
Oltre alla sperimentazione con il CNR anticipata nella premessa del presente capitolato,
potrebbe essere di interesse per l’Amministrazione Comunale implementare per conto della
Polizia Municipale un sistema di lettura targhe.
Art. B.8.12 Cablaggi
Per tutti i cablaggi, così come per altri lavori di tipo infrastrutturale, devono essere utilizzate,
ogni volta che sia possibile, infrastrutture già esistenti del Comune di Bologna o comunque di
pubbliche amministrazioni o privati disponibili in seguito ad accordi/convenzioni a titolo non
oneroso, evitando nuovi scavi.
Durante la manipolazione e la posa dei cavi dovranno essere evitate brusche piegature,
ammaccature, abrasioni, etc.; dovranno inoltre essere rispettati i tiri massimi di posa ed i
minimi raggi di curvatura consentiti, sia durante le operazioni di posa che nell'assetto
definitivo.
Non sono ammesse giunzioni all’interno delle pezzature, se non quelle eventuali strettamente
necessarie per la terminazione dei cavi (come ad es. per le fibre ottiche che comunque vanno
adeguatamente protette).
Tutti i cavi devono essere facilmente identificabili. In particolare, in entrambi gli estremi dei
collegamenti i cavi devono essere etichettati in modo permanente. Lungo il percorso devono
essere apposte apposite etichette che consentono una immediata identificazione dei cavi.
Le caratteristiche del cavo devono essere adeguate ed a norma (anche antincendio) per i
luoghi di posa.
Tali cavi in particolare devono essere conformi al livello di sicurezza antincendio richiesto dal
particolare ambiente interno in cui si va operare, secondo la norma CEI 64-8, sia per quanto
riguarda la non propagazione dell’incendio che la bassa emissione di fumi e gas.
In generale, il cavo eventualmente entrante e/o passante in una sede ad alto rischio/carico di
incendio (CEI 64-8) deve essere equipaggiato con guaina LSZH e antincendio (a bassissima
propagazione dell’incendio: IEC332-3C) o si deve provvedere alla protezione dello stesso fino
all’armadio di nodo con un monotubo in acciaio metallico zincato o in guaina autoestinguente
secondo le normative vigenti.
Devono inoltre essere protetti intrinsecamente (e/o tramite protezione aggiuntiva, tipo
tubazione, canale, etc.) contro danneggiamenti meccanici (quali torsioni, schiacciamenti, etc. e
da parte anche di roditori) e dalla corrosione di agenti esterni quali acqua, neve, ghiaccio, sole,
etc..
Laddove l’infrastruttura di protezione del cavo risultasse facilmente manomettibile e/o per
questioni di sicurezza elettrica (nel caso soprattutto di utilizzo di tensioni superiori a 50 V),
dovrà essere utilizzata tubazione in acciaio zincato adeguatamente messa a terra e/o adeguate
protezioni in vetroresina (v. ad es. salite/discese da tubazioni interrate).
Particolare attenzione dovrà essere data al lato estetico sia a livello di colore, sia a livello di
tipologia di eventuale tubazione di protezione; ogni posa dovrà essere adeguata all’ambiente di
installazione.
Dovranno essere installate canaline/tubazioni in rame o altro materiale compatibile con il luogo
di installazione.
33
Per tutti i cablaggi deve essere lasciata una scorta di almeno 5 metri lato armadi.
Cablaggi in rame per dati
Tali cavi devono essere del tipo FTP per esterno o UTP per esterno o interno, rispettivamente
per l’esterno (in tal caso si possono utilizzare anche cavi UTP da esterno) o da interno a
secondo dell’ambiente di installazione, almeno di cat. 6, connettorizzati da entrambi i lati con
connettori RJ45, fino a 90 metri di lunghezza, più relative bretelle fino a 100 metri, secondo la
regola d’arte.
In interno tali cablaggi dovranno anche rispettare le norme antincendio che prevedono nel caso
di edifici a maggior rischio (quali edifici pubblici o aperti al pubblico) le norme più restrittive
quali la IEC 332-3c e LSZH. Come minino comunque i cavi dovranno essere LSZH e IEC332-1.
Tutti questi cavi devono essere certificati con apposita strumentazione di test a livello
fisico/trasmissivo almeno per la loro categoria nominale di appartenenza secondo le norme del
“cablaggio strutturato” ISO 11801 o EIA/TIA 568.
Deve essere predisposto un cablaggio doppio (ovvero con n. 2 cavi UTP/FTP) per ogni
telecamera, con relativa scatola di attestazione (stagna per l’esterno) vicino alla telecamera e
patch panel lato armadio.
Nel caso di cablaggi “corti” (tipo bretelle) si veda il prossimo paragrafo.
Bretelle per rete dati
Le bretelle di interconnessione per cablaggi di rete dati (generalmente di cavo UTP) da fornire
ed installare per l’interconnessione delle varie apparecchiature con uscita Ethernet dovranno
essere almeno di cat. 6 LSZH con connettori RJ45 da entrambi i lati, ciascuna di lunghezza
opportuna rispetto al tipo di interconnessione.
Altre eventuali bretelle diverse da quelle sopra descritte dovranno far parte comunque della
fornitura e dell’installazione a carico dell’Aggiudicatario (bretelle in fibra ottica, etc.).
Cavi elettrici
Tale cavi devono essere costituiti da n. 3 fili in rame, con sezione compatibile con
l’alimentazione, la lunghezza della tratta e l’assorbimento di tutte le apparecchiature da
alimentare.
Devono essere conformi alle norme richieste in materia (in particolare i cavi in esterno devono
essere in particolare del tipo FG7OR).
Devono essere rispettate inoltre le norme di installazione in materia, anche per la messa a
terra.
La terminazione dei cavi in oggetto deve avvenire su appositi morsetti singoli, componibili, in
ottone, con serraggio conduttori a mezzo viti in ottone zincato, da cui dovrà avvenire
l’interconnessione con i relativi apparati da alimentare, tramite bretelle di cavo elettrico.
Cablaggi in fibra ottica
Nel caso in cui la distanza tra la telecamera e l’armadio da connettere, sia superiore ai 90 mt
(ovvero 100 metri con le rispettive bretelle alle terminazioni), e non si voglia o non si possa
riutilizzare l’eventuale cablaggio preesistente in cavo coassiale e relativi media converter per
Ethernet, il collegamento potrà essere realizzato tramite un link in fibra ottica.
I cavi ottici per ogni telecamera devono essere equipaggiati con almeno n. 4 fibre ottiche
multimodali 50/125 μm con caratteristiche trasmissive almeno di tipo OM2.
34
Tali cavi devono essere completamente dielettrici (anche come elemento di tiro) e protetti con
armatura in filati di vetro a doppio strato e quan’altro di adeguato alla protezione in esterno
per garantire oltre che una maggiore sicurezza elettrica, anche nel contempo una elevata
protezione in particolare all’aggressione dei roditori.
La terminazione delle fibre ottiche multimodali deve essere effettuata con connettori tipo SC
multimodali e deve essere realizzata con la tecnica della terminazione, tramite semibretella
preconnettorizzata in laboratorio con connettore SC, con giunzione a fusione.
La parte interessata dalla giunzione deve essere protetta meccanicamente all’interno del patch
panel ottico lato armadio, nelle relative schede di alloggiamento dei giunti a fusione.
Il patch panel ottico deve essere equipaggiato con n. 2 bussole ottiche SC duplex per fibre
multimodali.
Nell’armadio dovranno inoltre essere collocati passacavi, bretelle di permutazione in bifibra
ottica preconnettorizzati e precertificati SC duplex lato patch panel di permutazione e con
connettore adeguato al media converter per fibra ottica di cui si parlerà più avanti.
Dovrà infine essere prevista l’installazione di un ripiano, se già non presente, per l’allocazione
dei media converter e delle relative unità di alimentazione.
L’interconnessione tra la telecamera e l’armadio di riferimento, deve essere realizzata
predisponendo una doppia presa dati a fibre ottiche (ovvero n. 2 prese/bussole SC duplex, una
per ciascuna delle 2 coppie di fibre di cui è composto il cavo).
Nel caso di attestazione delle fibre ottiche in interno le prese/bussole in fibra ottica devono
essere fissate in una adeguata scatola da interno che deve contenere anche le giunzioni
effettuate anche in questo caso con la tecnica della fusione con semibretelle preconnettorizzate
SC duplex.
Tale scatola potrebbe essere a sua volta contenuta nel box che deve contenere anche il media
converter lato telecamera e le relative bretelle sia lato fibre ottiche sia lato rame di lunghezze
adeguate, oltrechè l’eventuale Power Injector di alimentazione della telecamera, con i relativi
allacciamenti elettrici.
Nel caso di attestazione in outdoor, il box deve essere di adeguato grado IP.
Art. B.8.13 Armadi
Tutte le apparecchiature relative all’alimentazione da remoto (compreso l’UPS), alla
interconnessione in rete dati (switch, media converter, etc.), alle terminazioni dei cablaggi dati
ed elettrici, etc. relative alle telecamere da un lato ed alla rete dati geografica e di
allacciamento elettrico dall’altra, devono essere collocate negli armadi esistenti
(adeguatamente integrati e bonificati) o da fornire ex-novo a seconda dei casi.
Nel caso di nuova fornitura, l’armadio deve essere generalmente da pavimento
stradale/marciapiede (con relativo adeguato zoccolo da realizzare se non preesistente) di
adeguata robustezza e protezione anche contro vandalismi e manomissioni, e completo di
adeguati accessori e ripiani interni.
Deve inoltre essere posizionato in modo da non essere di intralcio alla eventuale circolazione
sia pedonale che veicolare (in questi casi, laddove applicabile, dovrà essere conforme anche ai
dettami del Codice della Strada).
La porta frontale deve essere incernierata e munita di guarnizione con apertura
indicativamente di almeno 140°, morsetti per il collegamento, laddove applicabile, di messa a
terra tra porta, corpo del quadro, pannelli interni, etc..
35
Devono esser ottimizzati a livello di dimensioni e grado di protezione in modo tale che risulti il
miglior contenimento (anche di eventuali apparecchiature normalmente da rack 19”), la miglior
protezione e funzionamento possibile di tutti i relativi apparati passivi ed attivi che devono
essere ivi contenuti (con possibilità anche di un minimo di espansioni future), ovviamente
compatibilmente con lo spazio e l’estetica dell’ambiente di installazione (per cui come minimo
deve essere curata anche la scelta del colore, oltre che le dimensioni e la forma, che devono
essere concordate in ultima analisi con la Amministrazione Comunale).
Il grado di protezione deve essere almeno pari, laddove applicabile, a IP66 e la temperatura ed
il grado di umidità all’interno devono essere regolato e tale comunque da non compromettere il
normale funzionamento di tutte le apparecchiature dia di inverno che d’estate.
L’armadio deve essere equipaggiato, a secondo i casi e laddove applicabile, con tutti gli
accessori necessari all’installazione funzionale ed a regola d’arte, quali:
•
patch panel di terminazione cavi;
•
interruttore elettrico magnetotermico differenziale, a ripristino automatico;
•
riscaldatore termico con interruttore termostatato;
•
dispositivo anticondensa;
•
ventola di areazione;
•
tettuccio parasole.
Il materiale con cui deve essere costituito il box deve essere del tipo in acciaio zincato, robusto
in modo da evitare atti di vandalismo, oppure anche plastico a parità di tutte le caratteristiche
previste.
L’apertura dell’armadio deve essere sicura (con chiave di sicurezza) e ristretta al solo personale
addetto alla manutenzione e tale da facilitare le operazioni di installazione e manutenzione, ma
non permettere degli atti di manomissione.
Nell’armadio devono essere installati dei sensori antimanomissione (tamper antiapertura e altri
sensori antivibrazioni/antieffrazione) che generino degli allarmi/attuazioni, quali indirizzamento
di una eventuale telecamera dome PTZ vicina, tramite preset, verso l’armadio stesso con
relativa registrazione ed invio automatico immagini alle centrali, etc..
In generale ed ove applicabile, l’ingresso e l’uscita dei cavi deve avvenire da sotto per evitare
l’eventuale ingresso di acqua nel quadro (o ove applicabile direttamente dal palo) e per
proteggere meglio i cavi che in ogni caso non devono essere facilmente raggiungibili e
comunque adeguatamente protetti.
Art. B.8.14 Switch di rete dati e media converter per telecamere
Switch di rete dati
Tali switch dovranno essere contenuti negli armadi periferici (cioè di sito, vicino alle
telecamere) di cui più prima, per l’interconnessione in rete dati wired delle apparecchiature con
uscita Ethernet IP quali telecamere, media converter, encoder, UPS, etc..
Tali switch dovranno avere almeno un numero di porte in rame Ethernet almeno 100 Base Tx
e/o in fibre ottiche (nel caso di non utilizzo di media converter in fibra ottica come più avanti
riportato), pari ad almeno alle rispettive porte/terminazioni cablaggi delle apparecchiature da
collegare più una opportuna ridondanza/espansione.
Gli switch in oggetto dovranno essere del tipo industriale (cioè con range di temperatura ed
umidità esteso).
Gli switch dovranno essere del tipo gestibili (con management) con protocolli standard SNMP.
36
Si precisa che negli armadi preesistenti dove sono già preesistenti degli switch, se questi non
dovessero essere idonei non risultassero sufficienti (ad es. come prestazioni o numero/tipologie
di porte) per le espansioni, sostituzioni e migrazioni oggetto del presente appalto, dovranno
essere integrati o sostituiti con nuovi switch.
Anche lato centrale, sia a livello di server sia a livello di workstation presso le centrali, potrà
essere applicato lo stesso concetto di integrazione/sostituzione.
Precisamente, gli switch da fornire ed installare per i nuovi armadi periferici o per quelli
preesistenti in cui saranno da sostituire i relativi switch, come prima specificato riguardo la rete
dati geografica, dovranno essere Cisco IE-2000-8TC-G-L, ciascuno equipaggiato con una
coppia di SFP, una BX-D ed una BX-U, con le stesse caratteristiche tecniche di quelle richieste
per gli switch esistenti di cui al paragrafo sulla rete dati geografica.
La configurazione di tali switch sarà a carico dell’Amministrazione Comunale.
Media converter UTP/fibra ottica per telecamere IP
Come detto precedentemente, per le tratte più lunghe tra nuove telecamere e relativo armadio
di afferenza ed in particolare per le tratte più lunghe di 90 metri o che sfruttano infrastrutture
non idonee al cablaggio UTP/FTP, o per le telecamere da sostituire in alternativa all’utilizzo del
cavo coassiale preesistente e relativi media converter Ethernet Coax/UTP, si devono utilizzare
cavi a fibre ottiche, in particolare di tipo multimodale 50/125 OM2, insieme ad apparati attivi di
conversione (media converter) del segnale Ethernet da ottico (fibra ottica) ad elettrico (UTP).
Questi apparati pertanto devono avere da un lato un connettore RJ45 per cavi UTP e dall’altro
connettori per fibre ottiche multimodali 50/125 OM2 di tipo SC
Dovranno essere previsti, sia lato telecamere che lato armadio, anche tutti i relativi accessori
di completamento ed interconnessione (alimentatori, cordoni elettrici, bretelle bifibra e UTP)
completamente compatibili con la tipologia di posa ed i relativi connettori e cavi da collegare.
Poiché tutte le apparecchiature dovranno essere installate, lato telecamere, in apposite scatole
di terminazione delle fibre ottiche, i relativi media converter devono essere del tipo industriale
(quindi con range di temperatura di tipo esteso); lato armadi, i relativi media converter,
opportunamente installati nei medesimi armadi, dovranno essere compatibili con le condizioni
ambientali all’interno di quest’ultimi.
Media converter coassiali/UTP per telecamere IP
Come già detto, in alternativa alla posa di nuovi cavi in particolare a fibre ottiche e relativi
media converter per integrare delle telecamere da sostituire da analogiche ad IP, si possono
utilizzare media converter coax/UTP.
Questi media converter devono ovviamente poter trasportare, fino alla distanza massima dei
cavi coassiali preesistenti che si vuole riutilizzare, un segnale a standard Ethernet e
preferibilmente (oggetto di valutazione tecnica) anche l’alimentazione PoE (preferibilmente a
standard IEEE 802.3af) o PoE+ (preferibilmente a standard IEEE 802.3at), a seconda dei casi;
nel caso in cui i media converter offerti non fossero in grado di trasportare anche il segnale
PoE/PoE+, per l’alimentazione delle telecamere e relative apparecchiature periferiche, compresi
i media converter stessi, dovrà essere utilizzato, se possibile, il cablaggio elettrico preesistente
a fianco a quello coassiale.
Anche per tali media converter, così come visto per gli encoder, se non forniti a moduli singoli
per ogni telecamera ma aggregati lato armadio, si applica, il concetto di ridondanza spaziale,
nei limiti della capacità e delle prese elettriche integrabili all’interno dell’armadio.
Anche tali media converter, devono essere, almeno lato telecamera, di tipo industriale o
comunque compatibili con le condizioni ambientali all’interno delle relativi contenitori.
37
Art. B.8.15 Altre apparecchiature e prescrizioni
Oltre a quanto dettagliatamente indicato agli articoli precedenti, l’Aggiudicatario deve garantire
la fornitura di tutto il materiale necessario per mettere correttamente in funzione le
strumentazioni oggetto di gara.
Devono altresì essere effettuate tutte le integrazioni ad apparecchiature esistenti, bonifiche,
ripristini, opere accessorie e quanto altro necessario e richiesto dall’Amministrazione Comunale
per la più completa, adeguata fornitura, installazione e funzionalità a regola d’arte.
Tutti i materiali forniti devono essere idonei per i luoghi ove vengono posati, e devono avere
caratteristiche tali da essere garantite tutte le norme in termini di sicurezza, comportamento al
fuoco ed altre normative applicabili.
Deve essere effettuata la messa a terra per le apparecchiature e le strutture che la richiedono,
secondo le normative vigenti di riferimento.
Art. B.9 – CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEI PC E MONITOR
OGGETTO DI FORNITURA
Saranno oggetto di sostituzione, fornitura ed integrazione: 5 PC client e 9 monitor aventi
almeno le caratteristiche descritte in seguito (sarà comunque responsabilità dell’Aggiudicatario
verificare la compatibilità hardware con il software da installare).
Si specifica che i PC e relativi monitor installati nelle varie centrali sono:
o
n. 2 client presso la Centrale Operativa Radio della Polizia Municipale di Via Ferrari con
n. 2 monitor 19” e n. 2 monitor da 42”
o
n. 1 client presso la Centrale Operativa della Polizia Municipale di Palazzo d’Accursio con
n. 1 monitor da 19” e n. 2 monitor da 42”
o
n. 1 client presso la Centrale Operativa della Questura con n. 1 monitor da 19” e n. 1 da
42” (quest’ultimo da non sostituire)
o
n. 1 client presso la Centrale Operativa dei Carabinieri con n. 1 monitor da 19”
PC CLIENT
•
5 PC (n. 2 per la centrale della PM in Via Ferrari, n. 1 per la Centrale Operativa PM in
Palazzo d’Accursio, n. 1 per la Centrale Operativa della Questura e n. 1 per la Centrale
Operativa dei Carabinieri) in versione tower
•
masterizzatore DVD dual layer
•
doppia scheda di rete (una per la rete delle telecamere e una per l’eventuale accesso
alla rete Comunale)
•
scheda monitor 4 vie per la gestione di più monitor ed in alcuni casi di monitor da 42"
(anche preesistenti) con uscite compatibili con i monitor e con risoluzione e memoria
adeguati alle immagini (e relativa codifica) da visualizzare, anche più flussi video
contemporaneamente aperti sul video (da specificarsi nell’offerta tecnica)
•
alimentazione ridondata
•
tastiera e mouse inclusi
•
cavi di collegamento alla rete 220 VAC, alla rete LAN e ai monitor
•
HD, RAM (minima 4 GB), CPU e sistema operativo almeno completamente compatibile
con il sistema di centralizzazione e con la tipologia, la configurazione, la codifica ed il
numero di telecamere da visualizzare, anche più contemporaneamente (da specificarsi
nella offerta tecnica)
38
Il sistema operativo (compreso nella fornitura) scelto dovrà essere completamente compatibile
con il software Genetec Omicast Enterprise ver. 4.8 (o rel. superiore).
MONITOR
a) 5 monitor LED 19" per ognuno dei PC di cui sopra (o comunque di dimensioni tali da
conformarsi alle strutture preesistenti nelle varie centrali operative porta monitor), con
risoluzione adeguata ai PC client e alle immagini delle telecamere da visualizzare (anche
configurate alla maggior risoluzione possibile)
Schermo
Formato
Connettore video in ingresso
19"
16:9
SVGA, DVI e HDMI (comunque compatibile con
i PC forniti)
b) 4 monitor LED da 42”, con risoluzione adeguata ai PC client e alle immagini delle
telecamere da visualizzare (anche configurate alla maggior risoluzione possibile)
Schermo
Formato
Interfaccia PC
42"
16:9
DVI, SVGA, HDMI (comunque compatibile con i
PC forniti)
EVENTUALI TASTIERE/JOYSTICK HARDWARE (OPZIONALI)
Tutte le telecamere DOME PTZ dovranno poter essere selezionate/movimentate con eventuali
tastiere/joystick hardware opzionali (il controllo delle telecamere DOME dovrà essere
comunque possibile via software di centralizzazione) dalle sedi di Palazzo d’Accursio e presso
la Sala Operativa Radio della PM di Via Ferrari.
Con tale strumento, oltre che selezionare ed agire su ogni telecamera a livello di zoom, pan e
tilt, si dovranno poter anche memorizzare dei percorsi da poter fare eseguire in automatico alle
telecamere.
Il sistema di tastiera/joystick hardware eventualmente proposto in aggiunta deve essere tale
da garantire la più ampia compatibilità con il software di centralizzazione e con i protocolli di
controllo di telecamere dome DOME PTZ anche di terze parti, non solo per una migliore
integrazione delle attuali telecamere (preesistenti e nuove), ma anche per garantire future
espansioni non vincolate, ovvero con telecamere anche diverse da quelle scelte in questa fase
realizzativa o preesistenti.
Le tastiere/joystick dovranno poter essere collegate ai PC client e/o direttamente in rete dati.
Art. B.10 – SOFTWARE DI GESTIONE, VISUALIZZAZIONE E
REGISTRAZIONE
Attualmente solo una parte delle telecamere (in parte IP ed in parte analogiche con encoder)
del sistema di videosorveglianza del Comune di Bologna, utilizza il sistema di centralizzazione
e registrazione delle immagini del tipo Genetec Omnicast Pro ver. 4.5 (le altre telecamere
analogiche utilizzano un sistema distinto, Pacis, del tipo distribuito ovvero con videoregistratori
le cui immagini sono visibili da diverse postazioni nelle varie centrali operative).
Obiettivo di questo appalto è quello di integrare tutte le telecamere sia IP sia analogiche,
attraverso ulteriori encoder, nel sistema di centralizzazione.
Attualmente, sono presenti a livello centrale n. 2 server con relativo storage presso la sede di
centralizzazione di Liber Paradisus e n. 2 server con relativo storage presso l’altra sede di
centralizzazione di backup di Palazzo d’Accursio.
39
In particolare le registrazioni delle immagini (fino a 7 giorni naturali consecutivi) provenienti
dalle telecamere sono gestite dal software Genetec Omnicast Pro rel. 4.5 che provvede ad
archiviarle in NAS/SAN sempre in maniera separata e ridondata tra Liber Paradisus e Palazzo
d’Accursio.
L’Aggiudicatario dovrà sostituire ed ampliare i server NAS/SAN esistenti, in maniera
completamente ridondata tra le due sedi di centralizzazione, in modo tale da poter gestire e
registrare sia tutte le telecamere IP già installate, sia quelle nuove di espansione/sostituzione,
più quelle analogiche migrate attraverso encoder.
Le registrazioni dovranno essere mantenute per almeno 7 giorni naturali e consecutivi,
prevedendo contestualmente nel sistema centrale il maggior margine/ridondanza possibile
nella eventuale espansione futura del sistema in termini di numero e/o tipologie di telecamere
e di client.
L’Aggiudicatario dovrà prevedere di aggiungere/aggiornare il software/licenze/firmware
necessarie per le nuove e vecchie telecamere/flussi video e client sia lato centrale sia lato
periferico (telecamere ed encoder IP esistenti).
Dovrà inoltre provvedere alla completa installazione e configurazione delle funzionalità di tutte
le telecamere nuove, sostituite e migrate , dei server e dei client secondo le esigenze specifiche
della Amministrazione Comunale.
Dal punto di vista hardware, le integrazioni delle apparecchiature informatiche server (così
come quelle client prima specificate), dovranno essere improntate alle massime prestazioni,
totalmente compatibili con i software che andranno ivi installati, prevedendo possibili future
espansioni (un numero di telecamere con relativa tipologia e configurazione di espansione oltre
quelle previste deve essere specificato nell’offerta tecnica) e dovranno implementare adeguate
politiche di affidabilità, ridondanza e sicurezza.
Tutte le apparecchiature informatiche impiegate dovranno essere di qualità industriale e di
produttore compreso tra i principali del settore.
Dovranno essere privilegiati i componenti con ampia diffusione sul mercato industriale e con
multiple possibilità di approvvigionamento, soprattutto quelli che fanno riferimento a standard
internazionali.
Il dimensionamento del server dovrà essere improntato alle massime prestazioni e comunque
alla massima compatibilità con le funzioni richieste, considerando non solo il numero di
telecamere attualmente previste ma anche eventuali loro espansioni (ovvero capacità di
espansione anche dei server con o senza aggiunta/sostituzione di componenti) che dovranno
essere esplicitate nell’offerta tecnica.
A tal fine si dovrà tenere conto della capacità di gestione di tutte le telecamere
contemporaneamente
attive,
sia
in
registrazione
sia
in
visualizzazione
(es.
codifica/transcodifica) e quindi tramite adeguate capacità di RAM (minima 4 GB) e CPU della
macchina o delle macchine previste e non solo quindi basandosi sulla capacità di
memorizzazione (ovvero spazio dischi).
Dovrà essere prevista una adeguata ridondanza, sia in termini di capacità di espansione che in
termini quantitativi, sia a livello di dischi (RAID 5) che di alimentazione, che di CPU, che di
schede di rete, ecc…
Il sistema hardware dovrà essere completato dagli accessori d’uso (tastiera e mouse ottico,
eventualmente anche wireless, monitor LED da almeno 19”, unità di masterizzazione DVD dual layer o superiore- e CD, e quanto altro necessario).
Il sistema operativo (compreso nella fornitura) dovrà essere completamente compatibile con il
software Genetec Omicast Enterprise ver. 4.8 (o rel. superiore).
40
Tutto il sistema deve essere inoltre installato in formato rack 19”.
Art. B.11 – CARTELLONISTICA
Come meglio specificato nel capitolo sulla sicurezza e sulla privacy ed in base comunque ai
principali riferimenti normativi in materia di privacy per la videosorveglianza:
•
provvedimento generale sulla videosorveglianza del Garante della Privacy dell’
8/04/2010 (G.U. n. 99 del 29 aprile 2010) e successive eventuali modifiche ed
integrazioni),
•
codice in materia di protezione dei dati personali (D.lg del 30 Giugno 2003, n. 196 e
successive modifiche ed integrazioni), noto anche come Codice della Privacy (e
successive eventuali modifiche ed integrazioni),
gli interessati al trattamento devono essere informati che stanno per accedere o che si trovano
in una zona videosorvegliata e della registrazione.
Il Garante ha individuato
provvedimento sopra citato.
modelli
semplificati
di
informativa
“minima”,
riportati
nel
Tali modelli di cartelli, completati con i dati specifici che saranno dettati dalla Amministrazione
Comunale, devono essere realizzati e installati da parte dell’Aggiudicatario per ognuno dei
nuovi siti di videosorveglianza previsti nel presente appalto (eventualmente, se
necessario/richiesto dalla Amministrazione, deve essere previsto più di un cartello per ogni
sito).
I cartelli saranno posizionati o a muro o su pali o su altre infrastrutture esistenti a disposizione
dell’Amministrazione Comunale o su altre infrastrutture da realizzare ex-novo
dall'Aggiudicatario e saranno posti nelle aree indicate dall'Amministrazione Comunale; il loro
numero sarà concordato in fase preinstallativa dell'impianto di videosorveglianza.
Il supporto su cui verrà stampata l’informativa deve essere tale da:
•
proteggere l’informativa medesima dagli agenti atmosferici, quali acqua, sole, caldo,
freddo, ecc…;
•
deve essere collocato nei luoghi ripresi o nelle immediate vicinanze, non
necessariamente a contatto con la telecamera e comunque in una posizione da
concordare con la Amministrazione Comunale;
•
deve avere un formato, dimensioni ed un posizionamento tale da essere chiaramente
visibile e leggibile da normali posizioni dell’interessato al trattamento.
Se sarà indicato dall’Amministrazione Comunale, devono essere previsti nello stesso cartello
anche traduzioni in lingua inglese (e/o in altre lingue straniere).
Si specifica infine che in base all’ultimo provvedimento del Garante, sopra citato, i cartelli posti
in aree esterne ad accesso/transito veicolare dovranno essere opportunamente segnalati e
visibili anche in condizioni di scarsa luminosità dell’area come nelle ore notturne.
Art. B.12 – FORMAZIONE E PRIMO AFFIANCAMENTO
L’Aggiudicatario dovrà provvedere allo svolgimento di corsi di addestramento allo scopo di
formare, sia operativamente che tecnicamente, il personale interessato che sarà comunicato
dalla Amministrazione Comunale.
L’attività didattica avrà lo scopo di fornire al personale addetto, fino alla specializzazione
conseguita, la piena conoscenza e capacità di intervenire in termini operativi, di manutenzione
e supporto agli apparati forniti e di supervisione e gestione dell’intero sistema.
41
Gi insegnanti dovranno essere qualificati e specializzati sugli argomenti trattati; i corsi e il
materiale informativo dovranno essere in lingua italiana.
I corsi dovranno dare una preparazione sufficiente affinché i partecipanti possano essere a loro
volta istruttori.
Le date d’inizio e le modalità di svolgimento dei corsi dovranno essere concordate con
l’Amministrazione Comunale.
A ciascun allievo dovrà essere fornita la documentazione tecnica sintetica, in lingua italiana,
cioè manuali anche in formato elettronico, dispense illustrate di particolari argomenti di
carattere propedeutico e/o tecnologico, la cui conoscenza sia necessaria per acquisire quanto
esposto nei manuali delle apparecchiature in fornitura.
La tipologia dei corsi previsti dovrà essere articolata in diversi livelli di specializzazione che si
possono così definire:
•
specializzazione per personale con mansioni di coordinamento/direttive;
•
specializzazione per operatore;
•
specializzazione per tecnico, manutentore e supervisore.
La specializzazione per il personale con mansioni direttive dovrà consentire ai partecipanti di
conoscere in generale la tecnologia, gli elementi e le principali applicazioni e prestazioni.
La specializzazione per operatore dovrà mettere i partecipanti in grado di conoscere ed
utilizzare il sistema tramite anche dimostrazioni pratiche ed esercitazioni.
La specializzazione per manutentore, tecnico e supervisore dovrà mettere i partecipanti in
grado di:
•
usare i manuali tecnici di fornitura per la parte di competenza;
•
conoscere le funzionalità principali del sistema e riconoscere i relativi guasti;
•
intervenire, ove previsto, sugli apparati con facili operazioni di installazione e
manutenzione, tramite anche dimostrazioni pratiche ed esercitazioni;
•
controllare lo stato del sistema, in termini di guasti, di efficienza e di prestazioni;
•
modificare le configurazioni principali.
L’Aggiudicatario dovrà addestrare, presso la sede che sarà comunicata dalla Amministrazione
Comunale, tutto il personale direttivo, tecnico ed operativo coinvolto.
Il programma dettagliato e le date dei corsi dovranno essere proposti e concordati con la
Amministrazione Comunale.
La durata e il calendario dei corsi dovrà essere concordato con la Amministrazione Comunale.
Il programma di formazione dovrà essere sviluppato in più fasi:
•
una prima fase destinata ad illustrare le nozioni elementari sull'utilizzo delle
telecamere;
•
una seconda fase consistente in una breve descrizione delle singole unità facenti parte
del sistema e la loro funzione all'interno dell'architettura del sistema stesso;
•
una terza fase mirata all'utilizzo del sistema specifico, con il dettaglio approfondito
dell'operatività dello stesso.
Il programma del corso dovrà trattare in maniera approfondita i seguenti argomenti:
42
• videoregistrazione digitale,
• architettura e funzionalità,
• operatività di dettaglio,
• interventi di prima linea e procedure per la determinazione dell'unità in avaria, e dovrà
contemplare lo svolgimento di esercitazioni pratiche.
L'Aggiudicatario dovrà inoltre organizzare un corso di formazione avanzato per utenti
"amministratori di sistema", che comprenda tra le altre la possibilità di effettuare il backup
delle configurazioni per evitare di perdere importanti informazioni in caso di guasti al sistema.
L'Aggiudicatario è tenuto a certificare la frequenza dei corsi da parte del personale addetto al
sistema e di consegnare copia dei registri presenza all'Amministrazione.
Al termine del periodo di formazione verrà consegnato a tutti i partecipanti un manuale
completo sull'utilizzo e manutenzione del sistema complessivo, contenente tutte le procedure
di ripristino del sistema in caso di guasto.
Anche dopo la messa in esercizio del sistema, ovvero dopo il collaudo, l’Aggiudicatario dovrà
assicurare un servizio di formazione sull'utilizzo del sistema per es. per aggiornamenti e/o per
nuovo personale, con modalità che dovrà essere specificata in dettaglio nell'offerta tecnica.
Art. B.13 – GARANZIA DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA – LIVELLI DI
SERVIZIO
L’Aggiudicatario è tenuto a propria cura, spese e rischio, alla buona conservazione delle opere
eseguite sino alla data dell’accettazione, cioè del collaudo con esito positivo.
Il sistema fornito deve essere coperto da garanzia di buon funzionamento, per una durata di
almeno 24 mesi, a partire dal verbale di collaudo con esito positivo, secondo le modalità
descritte nel seguito.
La garanzia comprende tutte le componenti, hardware e software, incluso il software di
gestione, visualizzazione e registrazione dell'intero sistema.
Nel periodo di garanzia dovranno essere assicurati gli interventi di manutenzione
programmata, di manutenzione correttiva e di assistenza agli utenti, nel rispetto delle
specifiche e dei livelli minimi di servizio sotto riportati:
o assistenza e manutenzione “on-site”
o assistenza e manutenzione “full service e full risk”; sono esclusi dalla manutenzione in
garanzia solo i danneggiamenti da atti vandalici, furti e eventi catastrofici (terremoto,
incendio, tromba d’aria);
o attivazione di un servizio di assistenza telefonica, e-mail e ”web-ticketing”, nei normali
orari di ufficio (dalle 9 alle 18 nei giorni feriali), per chiarimenti tecnici e per richieste di
controllo/intervento/ripristino; a tale servizio dovrà essere addetto personale tecnico e
qualificato; di notte, di sabato, di domenica e nei giorni festivi (e comunque negli orari
non coperti dalla assistenza telefonica diretta), dovrà essere disponibile un servizio di
assistenza remota tramite telefono, e-mail e “web ticketing”; il sistema di “web
ticketing” dovrà essere realizzato mediante l’attribuzione immediata di un codice
identificativo alla richiesta, e la messa a disposizione dell'Amministrazione di un
meccanismo di registrazione della chiamata di intervento tramite interfaccia web
attraverso internet, attivo senza interruzioni 24 ore su 24, da cui sia possibile
monitorare lo stato di avanzamento dell'intervento;
o intervento entro le 8 ore solari dalla segnalazione del problema e ripristino entro le
successive 16 ore;
o sostituzione di strumentazioni o componenti danneggiate o non utilizzabili; la
sostituzione definitiva di parti o componenti in garanzia, che si sono rivelati guasti o
causa di malfunzionamenti, dovrà essere effettuata con componenti del medesimo tipo,
43
o
o
garantiti perfettamente funzionanti, compatibili e con funzionalità equivalenti o
superiori rispetto a quelli che vanno a sostituire.
fornitura ed installazione delle nuove versioni del software (release) rese disponibili dal
costruttore sia sui server, sia su tutti i client (nonché sulle telecamere e sugli encoder);
almeno n. 2 controlli periodici preventivi globali (1 ogni 6 mesi) all’anno, comprendenti
ispezioni, pulizia di tutte le parti soggette a degrado (polvere, ventole, ottiche/vetri
delle apparecchiature di ripresa, etc.), controllo configurazioni e prestazioni.
Per quanto riguarda gli aggiornamenti/adeguamenti software l’Aggiudicatario è tenuto a fornire
documentazione dettagliata dei pacchetti e delle correzioni software, specificando le nuove
funzionalità introdotte e i malfunzionamenti risolti.
Nella documentazione, dovrà essere chiaramente specificata la procedura di installazione del
nuovo software negli elementi del sistema e l’impatto che tale procedura ha sul servizio fornito.
Prima dell'installazione di modifiche o di nuovi rilasci SW, l’Aggiudicatario dovrà fornire un
supporto per testare la correzione o la nuova funzionalità, in un test bed da concordare con
l’Amministrazione per valutarne l'impatto sul sistema.
L’installazione in campo dei nuovi pacchetti sarà subordinata al superamento di tali test senza
che si riscontrino anomalie e malfunzionamenti.
A conclusione di ogni intervento dovrà essere rilasciato un rapporto che specifichi le attività
svolte, le eventuali parti sostituite, le generalità o il codice identificativo del tecnico o dei
tecnici intervenuti, le date e gli orari di apertura della richiesta di intervento, di sopralluogo, di
intervento e di chiusura dello stesso: tale rapporto potrà essere anche realizzato per il tramite
del portale web purché sia consentito estrarre un report del singolo intervento e della totalità
degli interventi svolti nel periodo contrattuale.
In caso di mancato intervento e successiva risoluzione entro i termini prescritti, previa
contestazione scritta e fissazione di un termine per l'esecuzione, l'Amministrazione si riserva la
facoltà di rivolgersi ad altra Impresa per l’intervento, salvo rivalsa nei confronti del contraente.
Tutti gli interventi dovranno essere compiuti in modo da minimizzare l’indisponibilità del
sistema.
Art. B.14 – MANUTENZIONE ED ASSISTENZA DI PARTI DEL SISTEMA
NON IN GARANZIA – LIVELLI DI SERVIZIO
L’Aggiudicatario dovrà inoltre assicurare, con i medesimi livelli minimi di servizio indicati al
precedente art. B.13, per una durata di 24 mesi decorrenti dalla data del collaudo sopra
indicata, la manutenzione di tutte le componenti del sistema, anche se non fornite nell’ambito
del presente appalto, con l’eccezione delle telecamere analogiche (anche quelle migrate nel
2010), degli UPS del sistema installati prima del 2010 e degli switch di rete dati geografica,
così come dell’intera rete dati geografica messa a disposizione dalla Amministrazione
Comunale.
Se le strumentazioni risultassero non riparabili, l’Aggiudicatario dovrà comunicarlo alla
Amministrazione, accompagnando la dichiarazione con adeguata documentazione e/o
certificazione.
L’Aggiudicatario si impegna a sottoporre alla amministrazione un preventivo di spesa, senza
richiedere un compenso specifico per la produzione del preventivo.
Art. B.15 – DOCUMENTAZIONE, AS-BUILT, MANUALI, LICENZE D’USO,
NORMATIVE, MARCHI E CERTIFICAZIONI DI CONFORMITÀ
Il sistema deve essere realizzato secondo le norme in materia ed a perfetta regola d’arte.
Tutte le apparecchiature costituenti il sistema, oltre alle specifiche nel seguito illustrate,
devono possedere la marcatura CE e rispettare, ove applicabile, le norme CEI, ISO, IEC, UNI,
44
ETS, IMQ, EN, etc. di settore e riportare nella etichetta e nella documentazione i relativi marchi
o certificati di conformità.
Tutte le apparecchiature dovranno essere di primaria marca e qualità e le relative installazioni
e configurazioni devono essere realizzate a regola d’arte e comunque devono essere conformi
alle leggi ed alle normative tecniche anche internazionali.
Per quanto riguarda la marcatura CE per le apparecchiature terminali di telecomunicazione,
questa deve essere stata notificata al Ministero delle Comunicazioni (notifica di immissione sul
mercato), secondo la vigente normativa (direttiva europea R&TTE 99-05/CE, recepita in Italia
con DL n. 269 del 9 Maggio 2001 e successive modifiche).
Documentazione
A conclusione dell’appalto, ai fini della collaudo, deve essere fornita alla amministrazione, la
seguente documentazione, in formato cartaceo (tre copie) e su supporto elettronico:
•
schema generale delle connessioni e lo schema funzionale di ogni sistema e
dell’intero impianto realizzato;
•
disegni installativi e schemi a blocchi delle apparecchiature e delle infrastrutture
impiegate e lo schema dell’equipaggiamento di tutti gli apparati;
•
planimetrie con posizionamento di tutte le apparecchiature installate
Planimetria con indicazione della dislocazione dei nuovi armadi installati;
Planimetria con indicazione della dislocazione delle nuove telecamere
installate;
Planimetrie dei percorsi dei cablaggi di tutti i cavi posati (fibra ottica, UTP,
etc.), sia in cavidotti sia in aerea.
•
schema unifilare e delle derivazioni dei nuovi impianti;
•
certificazioni delle misure di prestazione effettuate su tutte le parti principali e
specialistiche quali:
cablaggi FTP/UTP o eventualmente in fibra ottica ove applicabile;
eventuali parti civili/edili ed elettriche;
qualità e stabilità del sistema video (a livello anche di registrazioni).
•
layout con indicazione degli apparati e degli accessori installati;
•
schema del cablaggio realizzato;
•
layout dei sistemi e degli armadi forniti;
•
configurazione delle telecamere, encoder, dei
(postazioni di lavoro) e di quant’altro configurato;
•
documentazione tecnica di tutti i dispositivi, dei materiali e degli accessori forniti
in opera;
•
certificazione di compatibilità rilasciata dal fabbricante delle telecamere tra marca
telecamera e software di videosorveglianza;
•
nomenclatura della rete cavi per il reperimento dei singoli conduttori sia nelle
derivazioni che nelle apparecchiature;
•
manuali tecnici dei nuovi apparati installati;
45
server,
dei
PC/worstation
•
manuali d'uso/operatore e manuali dei sistemi e sottosistemi, e manuali sintetici
delle funzionalità più ricorrenti;
•
manuali per installazione e manutenzione;
•
elenco di tutti i componenti utilizzati con marca e codice del produttore;
•
schemi elettrici e funzionali dei nuovi apparati, disegni tecnici, descrizione delle
nuove installazioni, schemi di cablaggio dei nuovi armadi;
•
elenco parti di ricambio con relativi numeri d'ordine e prezzi unitari;
•
licenze dei software installati;
•
garanzia del costruttore per le singole componenti del sistema;
•
certificazione di tutte le opere ed impianti realizzate in base alle normative vigenti
(37/08, etc.);
•
ogni altra documentazione necessaria per il corretto esercizio del sistema e
quant’altro opportuno o richiesto dalla Amministrazione Comunale e/o da
particolari normative.
La parte geografica/planimetrica e tabellare/database dell’as-built, dovrà essere compatibile
con le specifiche della piattaforma INVENTO adottata dal Comune di Bologna per la
digitalizzazione delle informazioni del suolo e sottosuolo, di cui sarà data la relativa
documentazione a cui attenersi nella produzione dell’as-built, all’Aggiudicatario, durante
l’esecuzione del contratto e comunque prima della produzione dell’as-built.
Manuali d’uso/operatore
Tali manuali dovranno essere costituiti da istruzioni per l'uso di tutte le apparecchiature fornite
e dovranno essere pertanto di facile consultazione.
Manuali di sistema/sottosistema
I manuali di sistema dovranno contenere:
•
architettura dei sistemi;
•
apparecchiature impiegate;
•
modalità di interconnessione delle apparecchiature nei vari sistemi;
•
procedure di funzionamento;
•
caratteristiche tecniche e prestazioni dei sistemi;
•
modifica delle configurazioni dei sistemi.
Infine i manuali di sistema dovranno contenere anche la documentazione relativa a tutto il
software.
Manuali per installazione/ manutenzione
I manuali tecnici per installatore e manutentore (almeno per ciascun apparato principale)
dovranno contenere:
•
descrizione generale dell'apparato;
•
connessioni, predisposizioni e messa in funzione;
•
descrizione a blocchi dell'apparato;
•
descrizione a blocchi dei moduli e delle schede che compongono l'apparato;
•
descrizione a blocchi di ogni singolo modulo e scheda;
46
•
indicazione nei connettori e nelle interfacce dei vari segnali nei singoli punti;
•
metodologia di collaudo delle schede e di apparato;
•
schema topografico e numerazione
l'individuazione dei componenti;
•
elenco componenti con relativo codice e quantità;
•
data-sheet completo per ogni singolo componente.
•
metodologia ricerca guasti;
•
uso dell'apparecchiatura diagnostica;
•
uso delle procedure diagnostiche residenti nell'apparato.
di
ciascun
modulo
e
scheda
per
Art. B.16 – AUTORIZZAZIONI E PERMESSI
Il Comune di Bologna si farà carico delle richieste di autorizzazioni e permessi necessari per la
realizzazione del sistema.
L'Aggiudicatario fornirà all'Amministrazione la documentazione di corredo necessaria per la
formulazione delle richieste.
Le telecamere, gli armadi ed i cablaggi, devono essere installati in posizioni e/o con modalità
che siano il più possibile meno visibili, adattandoli all’ambiente in cui sono ubicate, in modo
tale che possano mascherarsi il più possibile con l’ambiente stesso.
Art. B.17 – VERIFICHE FUNZIONALI E COLLAUDO
L'Aggiudicatario è tenuto a comunicare alla amministrazione, a mezzo PEC, l'avvenuto
completamento dell’opera.
La comunicazione deve essere accompagnata dalla documentazione descritta al precedente
Art. B.15.
L’amministrazione
comunicazione.
si
impegna
ad
effettuare
il
collaudo
entro
2
settimane
da
tale
Le operazioni di collaudo comprenderanno le seguenti verifiche:
•
analisi della documentazione di fine lavori, as-built e delle certifiche dei pretest;
•
misure, valutazioni, analisi ed ispezioni visive sui vari sistemi posti in opera;
•
completezza della fornitura qualità delle apparecchiature fornite;
•
installazioni a regola d’arte;
•
rispondenza al presente documento, all’offerta ed al progetto esecutivo di dettaglio;
•
funzionalità dell’impianto;
•
visibilità di tutte le telecamere da tutti i punti di controllo;
•
funzionalità principali delle telecamere
•
controllo della registrazione di alcune telecamere
•
funzionalità principali dell'intero sistema
•
visione live di tutte le telecamere
•
funzione PTZ delle telecamere DOME
•
funzionalità di allarme delle telecamere (es. oscuramento, spostamento ecc…)
•
funzionamento degli UPS, sia locali sia presso la centrale di controllo principale.
Per tutta la durata del collaudo, l’Aggiudicatario sarà tenuto a garantire la presenza di
personale responsabile in grado di prendere provvedimenti a seguito di eventuali rilievi mossi
dall’Amministrazione Comunale, la mancanza di tale requisito precluderà l'avvio delle
operazioni di collaudo.
47
Al termine delle operazioni di collaudo, dovrà essere prodotta la documentazione necessaria
per la presa in carico del sistema da parte della Amministrazione Comunale e per la sua
successiva assistenza e garanzia/manutenzione.
L’Aggiudicatario è tenuto a propria cura, spese e rischio, alla buona conservazione delle opere
eseguite sino alla data dell’accettazione, cioè del collaudo con esito positivo.
L’Aggiudicatario è tenuto a fornire a sue spese: mezzi, personale, attrezzi e strumentazione
necessari alla esecuzione del collaudo.
La formalizzazione dell'esito positivo del collaudo avverrà mediante la firma e la consegna del
verbale di regolare esecuzione.
L’esito del collaudo è negativo quando anche una sola delle misure e/o delle ispezioni visive
previste darà esito negativo.
In tal caso, l’Amministrazione Comunale ne darà comunicazione a mezzo PEC all’Impresa
assegnando un termine per la regolarizzazione delle anomalie riscontrate.
La nuova data di collaudo sarà fissata entro 2 settimane dalla comunicazione di avvenuto
completamento degli interventi di regolarizzazione.
A collaudo effettuato con esito favorevole, verrà redatto il certificato di “Regolare Esecuzione”
che comporta l’accettazione finale delle forniture e delle opere da parte dell’Amministrazione
Comunale, ma che non esonera l’Aggiudicatario dalle responsabilità e dalle garanzie che ad
esso fanno capo per effetto del contratto e delle leggi in vigore.
La data di accettazione dell’intera fornitura da parte dell’Amministrazione è quella del
certificato di “Regolare Esecuzione”.
Art. B.18 – SPECIFICHE SULLA SICUREZZA DEI DATI E SULLA PRIVACY
L’Aggiudicatario è responsabile del trattamento dei dati personali effettuato nell'esecuzione di
quanto oggetto del presente capitolato.
Il trattamento dei dati dovrà limitarsi alle operazioni strettamente necessarie all'esecuzione del
contratto.
L’Aggiudicatario non potrà comunicare ad altri soggetti i dati personali di cui venga a
conoscenza né utilizzarli autonomamente.
I dati saranno trattati, all’interno delle strutture dell’Aggiudicatario, soltanto dai soggetti che
dovranno utilizzarli per l’esecuzione dei servizi oggetto del presente contratto.
L’Aggiudicatario dovrà nominare i soggetti incaricati del trattamento dei dati.
L’Aggiudicatario dovrà adottare le misure minime di sicurezza del D.Lgs. 30 giugno 2003 n.
196 e fornire alla Amministrazione Comunale la dichiarazione di avere adottato tali misure.
Inoltre, l’Aggiudicatario dovrà predisporre opportune misure di sicurezza, organizzative e
tecniche, volte ad evitare l’accesso non autorizzato ai dati di titolarità della Amministrazione
Comunale, il trattamento non conforme alle finalità concordate o l'alterazione dei dati personali
al fine di non cagionare pericoli ai database e in generale ai sistemi informatici della
Amministrazione Comunale.
Dovrà essere adottato ogni ragionevole accorgimento tecnico idoneo a limitare i rischi
nell'interconnessione ai sistemi informatici della Amministrazione Comunale.
Il personale dipendente o i collaboratori che saranno incaricati di svolgere le prestazioni
oggetto del presente documento dovranno assicurare la massima serietà e affidabilità.
48
L’Aggiudicatario fornirà alla Amministrazione Comunale una descrizione delle misure adottate
per ottemperare a quanto sopra richiesto e l’elenco nominativo dei soggetti che dovranno
trattare i dati per l’esecuzione delle prestazioni oggetto di contratto, incaricati del trattamento.
L’Aggiudicatario dovrà, inoltre, prestare assistenza per la produzione/aggiornamento della
documentazione in materia, prevista dal D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196.
In tema specifico di privacy relativamente ai sistemi di video sorveglianza, tutta la fornitura, le
installazioni e configurazioni dei relativi sistemi dovranno ottemperare al Provvedimento del
Garante della Privacy dell’Aprile 2010, prevedendo in particolare, come già detto in
precedenza:
•
nei luoghi di ripresa la fornitura e l’installazione di appositi cartelli di informativa
al pubblico, conformi e nel rispetto del provvedimento suddetto;
•
per quanto riguarda tutti i software di registrazione, funzionalità di cancellazione
automatica delle immagini dopo un tempo preimpostabile, a scelta della
Amministrazione Comunale e compatibile con quelli massimi previsti dal
Provvedimento sopra citato;
•
per quanto riguarda tutti i sistemi informatici, il rispetto delle cosiddette misure
minime di sicurezza previste dal codice della privacy e ribadite del Provvedimento
suddetto.
Si evidenzia che alcuni luoghi di ripresa sono anche luoghi di lavoro, quindi si dovrà fare
riferimento e produrre le relative azioni e documentazioni per quanto riguarda anche la privacy
dei lavoratori, ovvero le relative normative.
Art. B.19 – RISPETTO DELLE NORME DI SICUREZZA NELL’ESECUZIONE
DELLE INSTALLAZIONI
L’avvio delle installazioni è subordinato all’accertamento della sussistenza delle condizioni di
sicurezza di cui al Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n. 81 e successive modiche ed integrazioni
ed alla verifica dell’idoneità tecnica-professionale.
L’Impresa sarà responsabile della verifica dell’idoneità tecnica-professionale dei relativi
eventuali sub-appaltatori, previa accettazione ufficiale del sub-appalto da parte della stazione
appaltante.
L’Amministrazione Comunale è comunque esonerata da ogni responsabilità per danni, infortuni
od altro che dovessero accadere al personale della Impresa per qualsiasi causa, nell'esecuzione
della fornitura e delle opere, intendendosi al riguardo, che ogni eventuale onere è già
compreso nel corrispettivo del contratto.
L’Impresa risponde dei danni alle persone ed alle cose che potessero derivare alla
Amministrazione Comunale o a terzi per fatto della Impresa medesima o dei suoi dipendenti
nell'esecuzione del contratto, sollevando pertanto la Amministrazione Comunale da qualsiasi
pretesa che al riguardo fosse mossa.
Art. B.20 – TERMINE DI REALIZZAZIONE
L’appalto deve essere completato in tutte le sue componenti nel termine tassativo di 180
giorni, naturali e consecutivi, dalla data di inizio delle attività, da attestare mediante apposito
verbale, nel rispetto degli ulteriori termini di seguito indicati:
a. gli interventi inclusi “Progetto Regionale”, descritti in Allegato 3, devono essere completati
nel termine tassativo di 90 giorni naturali e consecutivi dall’inizio delle attività
b. i restanti interventi devono essere completati nel termine tassativo di 180 giorni naturali e
consecutivi dall’inizio delle attività.
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