DEFINIZIONI La regata - CVR
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DEFINIZIONI La regata - CVR
Come verranno esposte le regole di rotta ? Verranno analizzati alcuni casi più frequenti che possono accadere durante lo svolgimento di una regata. In questo manuale ci sono tutte le situazioni che possono accadere nel corso della regata ? No , in questo manuale sono riportati solo i casi più comuni. In nessun manuale si troveranno tutti i casi che possono accadere in regata ! DEFINIZIONI Prima di passare agli esempi pratici dei diritti di rotta è necessario ed indispensabile vedere alcune definizioni. Libero dalla poppa, libero dalla prua, ingaggiamento: Una barca viene definita libera dalla poppa di una altra barca quando si trova dietro ad una linea perpendicolare all'asse dello scafo e passante per il punto più poppiero dell'altra imbarcazione. Fa parte della barca pure l'attrezzatura purché sia in posizione normale. Se nessuna delle tue barche è libera dalla poppa dell'altra, per definizione sono ingaggiate. Per essere ingaggiate però devono essere sulle stesse mure. Su mure diverse sono ingaggiate solamente quando si applica la regola 18 GIRO E PASSAGGIO DI BOE ED OSTACOLI Nella regola 18, per spazio si intende lo spazio occorrente ad una barca interna per girare o passare tra la barca esterna e una boa od ostacolo, compreso lo spazio per virare o abbattere quando una di queste azioni sia una normale parte della manovra. 18.1 Quando si applica questa regola La regola 18 si applica quando le barche sono in procinto di girare o passare una boa, che esse devono lasciare dalla stessa parte, o un ostacolo dalla stessa parte, fino a quando lo hanno passato. Comunque essa non si applica: (a) ad una boa di partenza circondata da acque naviga bili o al suo cavo di ancoraggio, dal momento in cui le barche si stanno avvicinando ad essi per partire fino a quando li hanno passati, o (b) mentre le barche sono su mure differenti sia su un lato di bolina sia quando la giusta rotta di una di esse, ma non di entrambe, per girare o passare la boa o l’ostacolo sia virare. La regata Cos'è la regata? Per molti è una attività riservata a un numero ristretto iniziati super allenati, che guardano gli altri velisti dall'alto al basso. Quante volte ci si sente dire: « Io? lo faccio della vela per divertimento, me ne vado a spasso. Le regate sono per i campioni, e io non ho alcuna probabilità di vincere... ». Che errore. La regata è una corsa, questo è vero, ma è, prima di tutto, un gioco sportivo attraente che vi permetterà di fare rapidi progressi. Ci sono regate a tutti i livelli: di alta competizione riservate agli equipaggi di primo piano, regate domenicali accessibili a tutti coloro che sanno manovrare correttamente una barca a vela. Basta semplicemente osservare poche regole di base, facili da tenere a mente perché scaturiscono dalla logica più pura. Iscrivetevi, dunque, e divertitevi, e ben presto non vorrete più sentir parlare di un altro tipo di attività velica. Il percorso di una regata si stabilisce in funzione dei vento, seguendo un itinerario che obbliga tutti i concorrenti a navigare sotto tutte le andature, e viene segnalato mediante boe, o barche, contrassegnate da una bandiera numerata. Boe e barche (che si chiamano marche) devono essere virate (aggirate) obbligatoriamente dal lato giusto e nell'ordine indicato, specificati nelle istruzioni di regata, comunicate per tempo, prima della partenza. Il percorso classico, detto percorso olimpico, è formato da un triangolo che obbliga i concorrenti a passare dalla bolina al vento largo e poi all'andatura in Fil di ruota, ma la bolina è la andatura dominante. La partenza avviene sempre sul lato di bolina, a metà del lato maggiore del triangolo, sicché i concorrenti debbono raggiungere e virare per prima la boa sopravvento, che devono virare lasciandola a sinistra, dopo di che devono effettuare due bordi con vento largo, devono fare una seconda risalita di bolina, un bordo in fil di ruota e un terzo lato di bolina, al termine del quale è situato il traguardo d'arrivo. Questo tipo di percorso è generalmente adottato in mare e sulle grandi superfici d'acqua interne, come avviene su certi laghi. Sui fiumi è impossibile formare un percorso triangolare regolamentare, i cui lati sono circa un miglio marino, ossia 1.852 metri fra la boa di sopravvento e quella che è sottovento, e capita spesso che non si possa rispettare la successione delle andature. Ma il divertimento resta sempre e la necessità di eseguire brevi bordi fra le sponde costituisce un'ottima scuola per le rapide manovre. Altro percorso di regata è quello a Bastone con solo due boe. La linea di partenza è una linea immaginaria, che passa per la boa di partenza e per l'albero della barca della giuria, o per la cabina della giuria se la regata ha luogo in un fiume. Questa linea è pressoché perpendicolare alla direzione di provenienza dei vento. In pratica, per dare a tutti i concorrenti le stesse possibilità, qualunque sia la loro posizione sulla linea di partenza, si cerca di avvantaggiare i concorrenti che partono con mure a sinistra. Quelli che partono con mure a dritta hanno, in ogni caso, la precedenza. Segnali di partenza ● Dieci minuti prima della partenza la giuria alza la bandiera distintiva della classe che deve partire e il segnale di percorso, più il segnale d'avviso, accompagnato da un colpo di cannone o da altro segnale sonoro. ● Cinque minuti dopo l'alzata del segnale d'avviso, la giuria alza la bandiera « P » del codice internazionale dei segnali (Blu con un quadrato bianco). E' il segnale di avvertimento o preparatorio. Al momento della partenza s'ammainano simultaneamente le bandiere dei due segnali d'avviso e «avvertimento. All'ammainata dei segnali s'accompagna l'emissione d'un segnale sonoro, che può essere un colpo di cannone o un altro suono efficace. Da questo istante si considerano partite tutte le barche che hanno superato Ia linea di partenza con una parte dello scafo, della attrezzatura o dell'equipaggio, mentre erano considerate in regata sin dalla emissione del segnale d'avvertimento. I segnali ottici prevalgono, sui segnali acustici. Essi determinano i tempi valevoli, senza tener conto di errori o di mancanza dei segnali sonori. Osservate attentamente il movimento delle bandiere sul battello della giuria senza tener conto di eventuali errori o mancanza dei segnali acustici. Se sono state ammainate le due bandiere, la giuria ha dato il segnale di partenza, anche se il colpo di cannone rimbomba trenta secondi dopo. Se avete atteso il colpo di cannone, avete perso trenta secondi. Alcuni club usano segnali luminosi o segnali sferici. Le modalità dei segnali sono fornite nelle istruzioni di regata per le competizioni più importanti. Per le regate di zona, quelle che interessano i principianti, le istruzioni possono essere date anche verbalmente, ma prima di raggiungere il campo di regata informatevi sempre dettagliatamente presso la direzione del club organizzatore. Partite per primi Si dice spesso che una regata si vince o si perde soprattutto sulla linea di partenza. È vero, e si spiega facilmente. Sulla linea di partenza le barche si sventano a vicenda; chi riesce a liberarsi per primo dalla mischia raggiunge immediatamente zone di vento libero, non perturbato, e inizia il percorso a velocità normale, mentre gli altri concorrenti non sono ancora in grado di regolare correttamente le vele. E' più facile conservare un vantaggio guadagnato all'inizio che recuperare le distanze perdute. Per partire bene recatevi sul posto molto prima che venga issato il segnale di avviso, così avrete tutto il tempo per prepararvi; manovrate spesso, eseguendo bordi brevi, eseguite virate in prora e in poppa. Prenderete la « cadenza », sincronizzerete le vostre manovre con quelle del prodiere (o tattico) che vi affianca, potrete controllare il funzionamento delle vele e dell'attrezzatura, potrete controllare se le scotte sono passate corrottamente nei bozzelli, se la deriva ruota liberamente, controllate con molta cura la tensione delle vele in funzione della forza del vento. Da terra è difficile valutare esattamente le condizioni che si incontreranno in acqua, e questa messa a punto vi eviterà molte contrarietà dopo il colpo di cannone. Dopo che hanno stabilito la linea di partenza, provatevi a tagliarla da tutte le posizioni: presso la boa di partenza, presso la barca della giuria, nel mezzo, e cercate di scoprire qual è il punto di partenza più vantaggioso e quale bordo vi permetterà di raggiungere per la via più breve la prima boa da virare. Lasciate un margine di qualche secondo Allenatevi per giungere lanciati sulla linea di partenza, nel momento preciso che avrete determinato in anticipo misurando i tempi col cronometro. Non si deve tagliare in anticipo la linea di partenza, ma non si deve nemmeno tagliarla troppo tardi. L'ideale consisterebbe nel tagliarla nell'istante preciso in cui rintrona il colpo di cannone, ma il rischio di bruciare la partenza è forte. E' meglio conservare qualche secondo di margine per non essere costretti a fare il giro della boa o della barca della giuria per ripetere la partenza, ciò che potrebbe costare minuti di ritardo. Al segnale d'avvertimento, lettera “P” (Papa) che precede la partenza di cinque minuti, controllate l'orologio. Questo è compito del prodiere o tattico, perché il timoniere è concentrato nella manovra e deve tener d'occhio gli altri concorrenti. Non dimenticate che tutti i velieri con mure a dritta hanno la precedenza, e che non avete il diritto di navigare con vento largo parallelamente alla linea di partenza. Conseguentemente, vi avvicinerete alla linea di partenza con mure a dritta, di bolina. Se giudicate che vi ci avvicinate troppo in fretta, lasciate fileggiare le vele venendo con la prora al vento. Il prodiere (o tattico) conta prima i minuti che mancano alla partenza, poi i secondi di dieci in dieci, poi di cinque in cinque. Negli ultimi trenta secondi avrete trovato il «buco » fra le barche degli altri concorrenti e potrete avvicinarvi alla linea cazzando poco a poco le vele, lasciandole fileggiare se la velocità è eccessiva. Giungerete a qualche metro dalla linea di partenza quando mancano pochi secondi al segnale; allora terrete d'occhio i segnali sul battello della giuria e incomincerete a cazzare le vele, abbrivando la barca. Quando ammaineranno i segnali e rimbomberà il colpo di cannone la vostra prora sarà a qualche centimetro dalla linea di partenza; con le vele ben cazzate, l'equipaggio impegnato nel richiamo, farete rotta per raggiungere la prima boa, quella sopravvento. Avete fatto una bella partenza. E adesso cosa accade? Dovrete bordeggiare, ossia fare dei bordi, procedendo a zig-zag e di bolina, verso la boa di sopravvento. Profittate della vicinanza di altre barche con equipaggi molto esperti per confrontare la vostra velocità con la loro e la vostra rotta, osservate la posizione che conservano a bordo e potrete apprendere assai studiando il loro comportamento. Intanto, ecco le regole che dovrete rispettare; esse comportano dei diritti, ma implicano anche dei doveri verso i vostri antagonisti. 1. Dovete seguire una giusta rotta “LAY LINE” verso la boa da virare, ossia la rotta per percorrere più velocemente la rotta diretta. Non avete il diritto di lasciar portare oltre questa rotta. Se lo faceste e intralciaste la manovra di un altro concorrente, quest'ultimo avrebbe il diritto di protestare e di farvi squalificare. La barca che ne raggiunge un'altra DEVE lasciare libera la rotta alla barca raggiunta. Tutti i sorpassi DEVONO effettuarsi senza dare impedimento alle barche sorpassate. 2. Avvicinandosi a un ostacolo, se la sicurezza esige che viriate di bordo ma non potete farlo per la vicinanza di un'altra barca, avete il diritto di chiedere acqua per poter manovrare. Chiaramente alla voce l'altra barca, che deve rispondere e virare di bordo, e voi dovrete virare di bordo contemporaneamente. Se la barca chiamata ritiene di non darvi alcun impedimento, vi risponderà: «Virate di bordo» e voi dovrete farlo immediatamente. In caso di collisione, o anche di disturbo, avete diritto di reclamare. 3. Raggiungendo una barca a vela che naviga sotto le stesse mure vostre potrete sorpassarla tenendovi sopravvento se seguite una rotta più favorevole della sua. In questo caso, le due barche saranno ingaggiate a partire dal momento in cui la distanza fra esse è uguale a quattro lunghezze della barca più lunga e la barca raggiunta è in diritto di orzare per impedirvi di passare. Appena vedrete il suo albero al vostro traverso dovrete avvertirla gridando: « Albero al traverso!» e quello deve smettere subito di venire all'orza, e riprendere la rotta normale verso la boa da virare. 4. Se passate sottovento (nel qual caso dovrete avere una buona velocità) il vostro antagonista non ha il diritto di poggiare per impedirvi il passo e deve seguire una rotta regolare. Andature larghe Dopo aver virato la boa di sopravvento, seguirete la rotta più diretta verso la seconda boa. In questa seconda parte del percorso bisogna correre. In principio, se il percorso è stato stabilito bene e se il vento si mantiene regolare, tutte le barche navigano con le stesse mure, ma vi troverete sicuramente a dover rispondere ad attacchi da sottovento oppure dovrete orzare per impedire il passo a barche che cercano di superarvi da sopravvento. Questo giochetto è sempre appassionante, ma non dovete mai perdere di vista la regata nel suo insieme, perché, mentre vi trastullate col vostro vicino, potreste perdere qualche dozzina di posti di fronte a barche che seguono la rotta più diretta. Intanto siete arrivati nella boa che dovrete virare in poppa. Preparate la manovra e concentratevi, perché è un momento delicato. Se giudicate che il vento è troppo forte, prima d'arrivare alla boa eseguite la virata in prua. Sarete obbligati a descrivere un otto per virare la boa, ma ciò vi farà perdere del tempo. Rotta diretta con venti leggeri Terminato il secondo bordo con vento largo, dovrete ripartire di bolina verso la boa di sopravvento e nelle stesse condizioni che avete affrontato subito dopo la partenza; virata la boa, tornerete con vento in poppa. Con venti leggeri o anche di media intensità, non avrete alcun vantaggio a seguire la rotta diretta, quella in fil di ruota, ma vi converrà fare due lunghi bordi, prendendo il vento al gran lasco e effettuando una virata in poppa a metà percorso. Tuttavia, non allontanatevi troppo dalla rotta diritta e sorvegliate le altre barche. L'importante non è andare più veloci di loro in senso assoluto, ma arrivare primi alla boa. A voi tocca scegliere il compromesso più favorevole fra distanza da percorrere e velocità conseguibile. Raggiunta la boa di sottovento, incominciate l'ultimo lato di bolina. Nel frattempo hanno fissato la linea arrivo e la barca della giuria vi attende. Forse il colpo del cannone che segna la vittoria non rimbomberà per voi oggi, ma avete imparato molte cose e potete permettervi tutte le speranze per il futuro. La regata si disputa sino all'ultimo secondo. Non smettete di lottare in vista del traguardo. Una barca termina la corsa quando una parte dello scafo, dell'attrezzatura o dell'equipaggio taglia la linea di arrivo. Spesso basta qualche centimetro di prora per separare il vincitore dal secondo classificato. Ed eccovi diventati esperti delle regate. Tra gli amici, commenterete a lungo la gara, ascolterete gli equipaggi « gallonati », rivivrete la regata, analizzerete gli errori di tattica, le manovre sbagliate, per trame utili insegnamenti. E' raro che il vincitore abbia condotto una gara perfetta, ma è lui che ha commesso meno errori di tutti. Art. 1 Il Comitato Organizzatore è composto da tutte le scuole partecipanti l'anno precedente al Campionato dei Giochi Sportivi Studenteschi, da un rappresentante dell'Ufficio Scolastico Provicniale e dauno del Circolo Vela Radiocomandata Caserta (Scuola Vela affiliata al CSI Centro Sportivo Italiano membro della classe internazionale PHIGIT http://scuolecaserta.altervista.org http://cvritalia.altevista.org E-Mail [email protected] Art. 2 Lo spirito delle regate è quello di promuovere la Disciplina Sportiva della Vela Radiocomandata ed attivare il ROYAL TROPHY (Campionato Studentesco Provinciale di vela Radiocomandata) . Art. 3 Il trofeo, patrocinato dal USP e la Consulta degli Studenti di Caserta è stato forgiato dall'artista Livio Marino detto Atellano e sarà assegnato di anno in anno alle scuole vincitrici. Detto trofeo sarà assegnato definitivamente alla scuola vincitrice per tre anni anche non consecutivi del campionato Provinciale Studentesco di Vela Radiocomandata. Art. 4 Il Campionato Provinciale di Vela Radiocomandata è di tipo nominativo per le scuole partecipanti. Art. 5 Per l'arbitraggio sarà utilizzato il sistema “Arbitraggio Diretto” . I tre arbitri saranno abilitati alla conduzione di regate e facenti parte degli elenchi del CVR CASERTA, circolo Casertano affiliato al C.S.I. - iscritto alla classe velica int. PHIGIT. Art. 6 Il presente regolamento può essere modificato solo dai responsabili del Comitato Organizzatore. Il Comitato organizzatore tel. 333/7997405 2 COMPORTAMENTO 1. Si esige da ogni partecipante, in qualsiasi ruolo ed occasione, il massimo contegno nel linguaggio e nel tono della voce. Sono biasimevoli e tassativamente vietati il turpiloquio, le ingiurie rivolte a concorrenti o al Comitato di Regata, e ogni condotta disdicevole o sconveniente. Le deliberazioni del Comitato di regata devono essere accettate senza repliche o strascichi polemici. 2. I concorrenti nello sport velico sono soggetti ad un insieme di regole che sono tenuti ad osservare e far rispettare. 3. Quando un concorrente viola una regola rilevata dalla giuria egli deve prontamente eseguire una penalità oppure ritirarsi. 4. La penalità consiste in un giro di 360 gradi o 720 eseguito subito dopo la rilevazione degli arbitri. 5. E' facoltà di ogni timoniere protestare avverso le barche degli avversari che si rendessero responsabili di presunte infrazioni o scorrettezze sanzionabili a norma I.S.A.F., non rilevate dall'Arbitro. Il tattico che affianca il timoniere inoltrerà verbalmente la protesta all'Arbitro indicando i motivi della protesta. L'arbitro dovrà intervenire e dopo breve lasso di tempo comminando a suo giudizio la o le penalità 360^ 720^ o più se ritenuto opportuno o dichiarando NESSUNA PENALITA'. 6. In tutti i casi citati il giudizio del direttore di gara sarà conclusivo. 7. E' esclusa la possibilità di protestare il Comitato di Regata e le sue Deliberazioni. 8. Sono sanzionabili dall'arbitro : contatto con boe o motoscafi del Comitato. Tutte quelle azioni atte ad ostacolare i modelli avversari come: mancata precedenza, collisione, collisione con aggancio durevole per mancato rispetto delle norme di precedenza. 3 FORMULA DELLA REGATA 9. Il Trofeo Provinciale di Vela Radiocomandata verrà assegnato alla vincitrice delle scuole impegnate nella regata. Per l'anno scolastico 2006-2007 regateranno con le regole delle regate a flotta su un percorso a bastone o a triangolo. 10. In caso di mancanza di vento o condizioni atmosferiche avverse la gara sarà rinviata alle ore dieci del giorno seguente o data decisa da destinarsi. 4 COMPOSIZIONE EQUIPAGGI 11.Ogni scuola presenterà al tavolo della giuria prima dell'inizio della gara una lista con massimo 10 nomi di alunni regolarmente frequentanti ed iscritti con su specificato i nomi di 5 timonieri e 5 tattici, l'ordine di regata (obbligatoriamente diverso per i primi cinque) e gli incarichi di ogni alunno. 12.E' consentito solo al timoniere di governare la barca. Il timoniere può essere consigliato ed affiancato da un tattico che non potrà sostituirlo nelle manovre. 13.Gli alunni timonieri potranno dopo le prime 5 regate fungere da tattici e viceversa. 5 PUNTEGGI 14.Saranno effettuate regate in modo continuativo e sarà valida la giornata a insidacabile giudizio dell'arbitro al meglio delle 5 regate. 15.In ogni regata la barca che arriverà prima si aggiudicherà un punto la seconda due e così via. 16.La classifica finale sarà stilata sulla base dei risultati conseguiti nel corso di tutte le regate concluse. Sarà vincente la scuola che si sarà aggiudicata un numero minore di punti. 6 MANEGGIO DELLE BARCHE 17.Le barche devono essere iscritte in condizioni di completo armamento e complete di certificato di stazza relativo alla propria classe velica. Dopo le verifiche di stazza ad opera del Comitato di Regata, saranno consentiti esclusivamente i seguenti interventi: A) modifiche di assetto tramite manovre fisse e mobili in dotazione al modello (racking, bending, arretramento-avanzamento albero; sartie, paterazzi, vang, cunningam, drizze, scotte, mure, caricabassi) da esegursi negli intervalli fra le prove (almeno 5 minuti), B) sostituzione pacchi batterie. PRECEDENZE Le semplici regole a cui sottostare intelligentemente sono: Una barca che naviga sottovento ad un'altra, sulle stesse mura, ha diritto di acqua (precedenza). Una barca che naviga mura a dritta ha diritto su di un altra con mura a sinistra. Una barca che naviga con mure a sinistra si deve tenere discosta da una altra che naviga mure a dritta Ad una barca in navigazione su di un ostacolo va sempre lasciata acqua per manovrare GESTIONE REGATE A FLOTTE 1 INTRODUZIONE Sviluppato da un sistema originalmente concepito da Peter Stollery, questo sistema è una piccola simulazione di una regata a flotte numerosa, per l'utilizzo con barche a vela radiocomandate, quando ogni regata venga corsa in un numero indefinito di flotte. Una volta che sia stato stabilito un ordine con la prima regata, questo da ad ogni barca, comunque classificata in qualunque flotta, la possibilità di vincere ogni regata. 2 PROCEDURE GENERALI PER OGNI REGATA 2.1 Numeri e dimensioni delle flotte a - Il numero delle barche assegnate a regalare non deve essere maggiore a 20. b - Il numero di flotte per ogni regata deve essere il più basso possibile, tenendo conto delle condizioni locali (dimensione dell'area di regata, tracciato del percorso, visibilità dall'area di controllo, assegnazione delle frequenze, numero degli osservatori, dei giudici, etc.) c - Quando la dimensione di ogni flotta o il numero delle flotte in una regata richieda di essere modificato dal Comitato di Regata, a causa di ritiri o rientri nella manifestazione di un numero sufficiente di barche, questo deve essere comunicato, confermato per iscritto e affisso sul Tabellone Ufficiale prima della partenza della regata successiva. 2.2 Ordine delle Flotte Le Flotte di ogni regata devono essere corse in ordine alfabetico inverso. 2.3 Tempo limite delle Flotte RRS 35 è sostituita con: "il Tempo Limite di una flotta deve essere di 30 minuti". 2.4 Fine di una Flotta - Tempo Limite per finire a - Il Tempo limite per finire (dopo l'arrivo del primo) deve essere stabilito come previsto dalla 2.4(b), ad eccezione della Regata n°1, nella quale non deve esserci alcun tempo Limite per finire. A tutte le barche della Regata n°1 deve esser permesso di finire, purchè siano partite prima che la prima barca della loro Flotta abbia finito rispettando la RRS 28.1. b - Il Tempo limite per finire, dopo che la prima barca abbia finito rispettando la RRS 28.1, deve essere: Tempo impiegato dalla prima barca per finire Tempo limite per finire le altre barche fino a 12 minuti 6 minuti da 12 a 16 minuti 8 minuti da 16 a 20 minuti 10 minuti da 20 a 24 minuti 12 minuti da 24 a 26 minuti 14 minuti da 26 a 30 minuti 16 minuti 2.5 Abbreviazioni nel Punteggio Come in RRS A.11. A11 - Si raccomanda l'uso delle seguenti sigle per annotare le situazioni elencate: DNC - Non si è presentato nell'area di partenza DNS - Non è partito (diverso da DNC o OCS) OCS - Non è partita; sul lato di percorso della linea di partenza ed infrange le regole 29.1 o 30.1 DNF - Non è arrivato DSQ - Squalificato RAF - Ritirato dopo l'arrivo RDG - Concessa riparazione DNE - Squalifica non scartabile in base alla reg.88.3 (b) 2.6 Ritiro di barche (a) Le barche che si sono ritirate definitivamente devono essere tolte dall'elenco di quelle previste a regalare e devono essere classificate DNC. (b) Le barche che si sono ritirate temporaneamente devono essere: I) tolte da quelle previste a regalare quando hanno raggiunto l'ultima Flotta. II) classificate DNC. III) aggiunte a quelle previste a regalare nella flotta più bassa della regata successiva alla loro richiesta di rientro. 2.7 Proteste a - Proteste che coinvolgano il posto di una barca che possa essere promossa e qualunque richiesta di riparazione che possa modificare la posizione di arrivo di una barca, come previsto dalla 2.8 (b), devono essere discusse prima della partenza della flotta successiva. b - Proteste che coinvolgano qualunque barca che possa essere classificata in una flotta più bassa, a seguito della distribuzione per la regata successiva, devono essere discusse prima di quella distribuzione. 2.8 Riparazione a - Tranne che per quanto previsto dalla 2.8 (b), una riparazione deve modificare solo il punteggio di una barca. b - La posizione di arrivo di una barca può essere modificata solo se essa era sull'ultimo lato del percorso quando è accaduto l'incidente. c - Nel caso sia necessario calcolare il punteggio medio di una barca, allora non si deve considerare il punteggio della Regata n° 1. 2.9 Punteggi esclusi (scarti) I peggiori punteggi devono essere scartati nel modo seguente: Dopo il completamento di 4 regate, 1 scarto Dopo il completamento di 10 regate. 2 scarti. Dopo il completamento di 19 regate, 3 scarti Quindi si dovrà effettuare un altro scarto per ogni ulteriori 9 regate completate. 2.10 Risoluzione di parità Le parità devono essere risolte usando quanto previsto nella RRS A8, usando i risultati dalla Regata n° 2 fino a tutte le Regate completate, fino a dove rimane la parità. Se la parità permane ancora, allora si possono usare i punteggi della regata n° 1. Parità che dovessero ancora permanere dovranno essere risolte con il lancio di una monetina o con il sorteggio. 3 PROCEDURE DA APPLICARE ALLA REGATA N° 1. 3.1 Divisione delle flotte La manifestazione deve iniziare con una Regata nella quale le barche vengono divise in Flotte approssimativamente dello stesso numero. Ogni Flotta deve essere composta in modo che contenga barche (timonieri) di differente abilità. Quando i timonieri di alcune barche abbiano abilità non conosciuta, la selezione deve essere fatta a caso. 3.2 Punteggio della regata n° 1 Ogni flotta deve essere trattata come una regata separata. I punteggi devono essere assegnati come previsto dalla RRS A4, con il Sistema del Punteggio Minimo (1 al primo, 2 al secondo ….ogni posto successivo aggiungere 1 punto), tranne che la RRS A.4.2 viene sostituita da: "Tutte le altre barche acquisiscono un punto in più del numero delle barche previste a regalare nella Flotta più numerosa della Regata n° 1. 4 PROCEDURE DA APPLICARE DOPO LA REGATA N° 1. 4.1 Divisione delle flotte per la Regata n° 2 Le barche devono essere divise in Flotte secondo l'ordine del loro posto di arrivo nella regata n° 1. Il numero delle barche di ogni flotta deve essere come mostrato nel Prospetto Regata 2. Le barche che hanno i posti di arrivo migliori devono essere inserite in Flotta A. quindi nella Flotta B e via cosi. 4.2 Promozioni Tranne che per la Flotta A, le quattro barche arrivate meglio di ogni Flotta devono gareggiare nella flotta successiva, con l'eccezione che nessuna barca classificata come DNF, RAF, OCS, DNS, DNC, BFD, DSQ o DNE deve essere promossa. 4.3 Ordine dei posti di arrivo finali L'ordine finale di arrivo di ogni Regata, dalla prima barca in Flotta A fino all'ultima barca nell'ultima Flotta, deve essere modificato nel modo seguente: · Per ogni barca promossa deve essere ignorato il posto di arrivo in ogni Flotta inferiore della stessa Regata. · Le barche classificate come DNF, RAF, OCS, DNS, DNC, BFD, DSQ o DNE devono essere poste, in questo ordine, nei posti più bassi della Flotta nella quale queste barche erano previste a regatare. · Tutte le altre barche devono quindi essere posizionate in ordine consecutivo all'interno della Flotta nella quale erano previste a regalare, secondo il loro posto finale di arrivo. · I posti finali di arrivo delle barche devono rispettare la RRS A6 solo all'interno di ciascuna Flotta. · Il posto finale di arrivo di barche nelle Flotte inferiori non deve essere migliorato a seguito del fatto che ci siano barche classificate DNF, RAF, OCS, DNS, DNC, BFD, DSQ o DNE in Flotte superiori. 4.4 Punteggi della Regata n° 2 e delle seguenti Regate (presi dall'ordine dei Posti finali di arrivo). I punteggi devono essere assegnati come previsto dalla RRS A4, con il Sistema del Punteggio minimo, con l'eccezione che la RRS A.4.2 è sostituita da:"Le barche classificate come DNF, RAF, OCS, DNS, DNC, devono ottenere un punto in più di quanti ne avrebbe ottenuti l'ultima barca della loro Flotta, se tutte le barche previste a regalare in quella regata avessero finito in modo corretto. Le barche DNC tolte dalla lista di quelle previste a regalare e le barche registrate come BFD, DSQ e DNE devono ottenere un punto in più di quanti ne avrebbe ottenuti l'ultima barca della Flotta più bassa, se tutte le barche che competono nella manifestazione avessero finito in modo corretto".Le barche arrivate nelle Flotte inferiori devono ottenere punti come se le barche registrate DNF, RAF, OCS, DNS, DNC, BFD, DSQ o DNE nelle Flotte superiori avessero finito in modo corretto. 4.5 Divisione delle Flotte per la Regata n° 3 e le seguenti Le barche devono essere divise in Flotte secondo l'ordine dei loro posti finali di arrivo nella regata precedente, con il numero di barche per ogni Flotta. Bibliografia: ● ● ● ● ● ● ● ● ● Lezioni di Vela - Laura Strommer ed. Mursia Regolamenti di regata FIV 2005-2008 ed appendice E per barche radiocomandate Conduzione regate a flotta Modelvela prof. Lester Gilbert Technical & theoretical aspects of RC yacht racing docente alla scuola di progettazione yacht di Southampton. http://onemetre.net [email protected] Dept Sports, Culture, & Inf. Tech. +44 (0)23 8059 7442 New College University of Southampton Southampton SO17 1BG United Kingdom. Atti del corso di aggiornamento MIUR CONI 9-10-11 marzo 2006 Modifiche CVR CSI al regolamento per il settore studentesco. Certificato di stazza classe velica internazionale PHIGIT ottobre 2006 La classe velica Phigit è stata sviluppata da Charles Dètriché, Graham Bantock, e Lester Gilbert nell'ottobre 2006 con il contributo della rivista Marine Modelling International sotto la direzione editoriale di Chris Jackson FINE