giro della polonia in camper

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giro della polonia in camper
GIRO DELLA POLONIA IN CAMPER
Sonzogni e Minazzi
Siamo dei nuovi soci: SONZOGNI e MINAZZI". Amici
di vecchia data abbiamo deciso, quest'anno, di fare un giro
per la Polonia con tutta la famiglia (2 camper - 10 persone).
La Polonia è un Paese piatto, una terra dove la pianura e
l'orizzonte si fondono nell'infinita lontananza. Considerando
che era estate ed il grano era maturo, i campi erano tinti di
oro e facevano un bel contrasto con il verde delle foreste.
Inoltre è stato piacevole incontrare le cicogne che si possono
vedere per i campi in compagnia di altri animali, oppure sui
tetti delle case o su appositi pali con in cima il nido.
Il Paese offre al visitatore molteplici attrattive: al nord la
lunga costa del mar Baltico con le spiagge di sabbia bianca,
nell'entroterra quasi 10.000 corsi d'acqua e infiniti boschi
pieni di mirtilli e funghi.
Qui si può andare a vela, pescare, cavalcare, fare escursioni,
andare a spasso in bicicletta. Accanto a queste bellezze naturali vi sono aspetti più cupi: l'intera area carbonifera dell'alta
Slesia è coperta da uno strato grigio scuro di fuliggine che
ha inquinato i vari corsi d'acqua.
Ed ora passiamo al nostro "giro":
Partenza il 6/8/96 - Ritorno il 22/8/96.
Chilometri percorsi: 5.300.
Attraversando Svizzera e Austria ci siamo fermati a LINTZ
per la notte, ripartiti al mattino, prima tappa CESKY
KRUMLOV, cittadina della Repubblica Ceca, attraversata
dal fiume Moldava. Borgo medioevale ancora intatto, dominato da un bellissimo castello visitato da migliaia di turisti,
nel 1992 è stato annoverato dall’UNESCO fra i monumenti
di importanza mondiale. Lungo il fiume si svolgono, per
una parte dell’anno, gare di canoa.
Il giorno 8 raggiungiamo Praga, fermata d’obbligo per
questa città conosciuta in tutta Europa e nel mondo intero.
Tra le sue bellezze la cattedrale di San Vito, il ponte Carlo,
la piazza della città vecchia con la chiesa barocca di San
Nicola, la Torre con il famoso orologio astronomico davanti
al quale, allo scadere di ogni ora, molta gente si sofferma
per assistere al corteo degli apostoli.
Anche Praga è attraversata dal fiume Moldava e sul caratteristico ponte Carlo si affolla una moltidudine di persone:
chi suona, chi canta, chi si aggira fra le tante bancarelle che
vendono articoli di ogni genere.
Il 9 agosto entriamo in Polonia. Prima tappa Breslavia, città
che come molte altre è stata quasi completamente distrutta
durante la seconda guerra mondiale e poi ricostruita fedelmente.Qui da vedere: l’Aula Lepontina, costruita fra il 1728
ed il 1840, fondata dall’Imperatore Leopoldo 1° - al primo
piano si trova la sala più bella di Breslavia sul cui soffitto
un affresco rappresenta la nascita delle scienze.
Isola del duomo, qui si trova una serie di edifici sacri, la
chiesa gotica di S. Croce su due livelli: nella parte bassa la
basilica a tre navate in cui oggi si svolgono funzioni religiose in rito greco-cattolico. Più a sud l’imponente Duomo,
costruzione a tre navate del XIII secolo.
Le case patrizie sono state ricostruite fedelmente in stile
rinasci-mentale-barocco.
Nota importante: il gasolio costa solo 733 lire al litro. Le
strade sono parecchio frequentate ma attenti ai limiti di
velocità. Fuori dai centri abitati si incontrano parecchi carri
trainati da cavalli. Non ci sono autostrade e quindi non si
pagano pedaggi.
VARSAVIA
BRESLAVIA
PRAGA
CZESTOCHOWA
MONACO
CESKY
KRUMLOV
CRACOVIA
LINZ
VARESE
Il giorno 10 giungiamo a CZESTOCHOWA ed entriamo in
campeggio, costo 36 sloti (L. 21.600).
Su una collina alta 293 metri sorge il Santuario più importante della Polonia. Nel 1382 i monaci Paolini eressero un
complesso di edifici-Santuario, monastero circondato da
parco e mura, e vi deposero il quadro della Madonna Nera,
venerato da sempre come miracoloso.
Ma nel giorno di Pasqua del 1430 una banda di ladri assalì
il monastero, entrò nella cappella, rubò tutti i preziosi ex
voto e sfregiò il volto della Madonna con le spade.
I restauratori tentarono ripetutamente di stendere i colori
sulla tavola, ma questi svanivano. Allora la raschiarono e
la ridipinsero lasciando lo sfregio sul volto per conservare
la memoria delle barbarie. Da allora la fama del Santuario
crebbe enormemente e, a fianco della Cappella, fu costruita
una Chiesa a tre navate per contenere il crescente numero
di fedeli. Il monastero subì, nei secoli, altri assalti sempre
respinti. Nel dopoguerra la città fu consacrata capitale spirituale della Polonia anche contro l’ideologia comunista.
La fiducia dei Polacchi nell’intercessione della Madonna
crebbe sempre più. Si calcola che negli ultimi anni si siano
recati al Santuario oltre quattro milioni di pellegrini di cui
circa 350.000 a piedi.
Domenica 11 arrivo a Cracovia via Wodovice (casa natale
del Papa). Cracovia fu l’unica città polacca che, durante
l’occupazione tedesca, si salvò dalla distruzione, ma oggi
rischia di diventare vittima dell’inquinamento ambientale.
Tuttavia il fascino di questa città, con i suoi 3500 monumenti architettonici in stile romanico, gotico rinascimentale
e barocco, è ancora vivo anche se decadente.
Scendendo dalla collina di Wawel verso il centro è possibile
seguire la “Via Reale” per la via GRODZKA attraverso la
piazza del mercato e avanti oltre la FLORIANCKA fino al
Barbacane, il torrione difensivo delle mura cittadine.
La RYNEK GLOWNY è considerata la piazza del mercato
più grande d’Europa: un quadrato di 200 m. di lato. Nei
lunghi e stretti padiglioni del mercato, proprio al centro
della piazza, si possono comprare souvenirs e oggetti d’arte
popolare polacca.
Lasciata Cracovia ci dirigiamo verso Varsavia.
Prima tappa: le miniere di sale VIELICZKA, una delle più
antiche miniere di salgemma d’Europa. Qui nel corso di 700
anni sono stati estratti quasi 20 milioni di tonnellate di sale.
La visita guidata dura più di due ore. Nella parte più antica
della miniera, attraverso passaggi e camere a tre livelli, si
scende fino ad oltre 100 metri di profondità. Questa visita
vale la pena di una tappa.
Proseguiamo per Lancut. L’attrazione principale è la residenza del XVII sec. posta in un grande parco all’inglese ed
appartenuta al conte POTOCKI. Oggi è un museo.
Altra tappa a KALWARIA, luogo di pellegrinaggi. Il complesso sorse nel 1600-1620 ed è costituito dalla chiesa dei
Bernardini, con monastero, e dai palazzi amministrativi
e delle indulgenze, nonché da 42 cappelle delle stazioni
della “Via Crucis” sparse per oltre 6 chilometri lungo le
valli adiacenti.
Arriviamo a Lublin, un importante centro economico e
industriale, anche questa ampiamente ricostruita dopo la
seconda guerra mondiale. Da vedere è la città vecchia, le
case in stile rinascimentale, la chiesa dei Domenicani e la
Cattedrale. A est del centro, a Majdanek si trova il campo
di concentramento, secondo per dimensioni a quello di
Auschwitz.
Il giorno 14 raggiungiamo
Varsavia (...piove).
L'edificio più alto, il palazzo
delle Scienze, eretto fra il
1952 e il 1955 è alto 232 metri, in stile incon-fondibilmente staliniano, è avvolto dalle
nubi. Da ricordare che dopo la
fine della guerra Varsavia era
completamente distrutta, ed
ora conta 1.700.000 abitanti.
Si può definire un museo vivente in quanto fu ricostruita,
in breve tempo, sulla base dei
dipinti del Canaletto. Una visita da non tralasciare è quella
al castello reale, ora museo,
completamente ricostruito e
arredato.
Giovedì 15 lo dedichiamo
all'at-traversamento della reIl municipio di Poznan
gione dei grandi laghi Masuri
e delle immense foreste, con
possibilità di escursioni a piedi e in barca (peccato non
avere più tempo a disposizione - questa zona merita una
vacanza intera).
Venerdi 16 arriviamo al Castello di MALBORK, da considerarsi uno degli edifici più belli e possenti del medioevo.
Dal 1309, dopo il trasferimento da Venezia, fu questa la
residenza del GRAN MAESTRO dell’ordine TEUTONICO.
Già che siamo nelle vicinanze andiamo a visitare la Tana
del Lupo che si trova a GIERLOZ dove, nella primavera
del 1940 Hitler fece costruire il suo quartier generale. Ora
le macerie del fortino, spesse fino a sei metri, formano un
paesaggio roccioso.
Sabato 17 a Danzica. Il centro città era per il 90% distrutto
alla fine della guerra, ma i lavori di restauro operarono un
miracolo: 650 edifici vennero ricostruiti su progetti più antichi. Da vedere la via Reale che conduce dalla Porta Alta,
per la via Lunga e il Mercato Lungo, oltre la bellissima
piazza con la fontana di Nettuno, in stile barocco, alle cui
spalle sorge il palazzo di Artù, in tardo gotico.
Lungo la via principale di giorno ci sono tante bancarelle
che vendono articoli tipici, ed in particolare gioielli di ambra
e argento, pizzi, quadri e ceramiche. Alla sera fanno la loro
comparsa numerosi musicisti che suonano fuori dai bar.
Domenica 18: Leba sul Mar Baltico. Entriamo nel campeggio “Inter Camp 84”. Costo 31,20 (L. 18.720).
Il mattino seguente noleggiamo le biciclette e, attraverso il
parco nazionale di SLOWINSKI, che si estende per 18.000
ettari, si arriva alle bianche dune mobili, alte fino a 30 metri,
che nel corso dell’anno si spostano di circa 10 m. Dall’inizio
di maggio a fine settembre si può passeggiare per il deserto
di sabbia e salire in cima alle dune dove si può ammirare
il mar Baltico (e perché non scendere a fare un bagno?).
Lunedi 19 siamo a Torun, patria di Nicolò Copernico, ma
di lunedi i musei sono chiusi, allora giriamo per la città
che è ricca di monumenti architettonici, perché nell’ultima
guerra è rimasta intatta conservando il suo gotico in mat
toni dell’ordine Teutonico.
Attraversate le mura della città si può ammirare un bel
panorama sulla Vistola.
Martedi 20 Poznan, bella città (550.000 abitanti) dove
l’industria prospera e la gente vive decisamente meglio. Da
vedere la città antica, la piazza del mercato circondata da
edifici del XIX sec., l’isola del Duomo, la Cattedrale gotica
dei SS. Pietro e Paolo, e numerosi altri edifici rinascimentali.
Il centro attuale è costituito da edifici del XIX e XX sec.,
la biblioteca, il museo nazionale, il Teatro Grande, il Teatro
Polacco e l’edificio “rotondo”, cioè un grande magazzino a
dieci piani risalente la metà degli anni ‘50.
Per finire, l’ultimo giorno lo abbiamo chiuso in bellezza.
Siamo andati in un ristorante tipico del luogo, una taverna
gotica originale “RATUSZOWA” ed abbiamo cenato al
lume di candela. Piatto unico, molto buono, alla polacca,
con carne e verdure in agro dolce, ad un prezzo eccezionale:
19.000 lire a testa.
Una nota importante per chi va in Polonia: in tutte le città,
dopo le 22, le vie sono deserte e tutti i locali sono chiusi.
Per cenare, quindi, bisogna andare presto.
Abbiamo così iniziato il viaggio di ritorno che, attraverso la
Repubblica Ceca, la Germania e la Svizzera, ci ha riportato
in Italia.
Ma qui già cominciamo a pensare al prossimo giro.
Varsavia - La Chiesa di S. Croce
Questo viaggio è stato pubblicato sul Notiziario del Campeggio Club Varese
n. 4 - anno XXI Trimestre: Novembre-dicembre 1996 - Gennaio 1997
I Soci del Campeggio Club Varese, e i lettori del Notiziario, sono invitati a mandare i loro racconti
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I Notiziario del Campeggio Club Varese sono scaricabili dal sito www.campeggioclubvarese.it
All’interno del Campeggio Club Varese opera il gruppo “Camper insieme” per l’organizzazione di
viaggi in compagnia.
Il Campeggio Club Varese è membro della Confedercampeggiatori.