Cinture di sicurezza - Sicherheit am Arbeitsplatz

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Cinture di sicurezza - Sicherheit am Arbeitsplatz
Cinture
di sicurezza
Sommario
1 Principi di sicurezza delle persone
3
2 Dissipazione dell’energia cinetica
4
3 Dispositivi di protezione individuale (DPI) anticaduta
5
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
Imbracatura per il corpo
Cinture di posizionamento sul lavoro con bretelle
Cinture di posizionamento per lavori su pali
Dispositivi di collegamento e posizionamento
Connettori
Dispositivi di regolazione della lunghezza
Dispositivi anticaduta di tipo guidato su linea d’ancoraggio
flessibile
3.8 Dispositivi anticaduta retrattili
3.9 Dispositivi anticaduta di tipo guidato su linea d’ancoraggio
rigida
3.10 Evacuatori d’emergenza
3.11 Punti di ancoraggio
5
5
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8
9
10
11
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13
14
4 Manutenzione
18
5 Requisiti di legge
19
5.1 Disposizioni per i datori di lavoro e i lavoratori
5.2 Indicazioni per l’acquisto di dispositivi di protezione
individuale
5.3 Indicazioni per i fabbricanti e per chi mette in
circolazione i dispositivi
19
19
19
Avvertenza: l’elenco dei fornitori di dispositivi di protezione individuale è
disponibile in internet (www.suva.ch/elenco-dei-fornitori).
Suva
Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni
Sicurezza sul lavoro
Casella postale, 6002 Lucerna
Per informazioni:
tel. 041 419 51 11
Per ordinazioni:
www.suva.ch/waswo-i
fax 041 419 59 17
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Cinture di sicurezza
Suva, Settore tecnica
Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.
1a edizione – marzo 1989
Edizione riveduta – settembre 1999
8a edizione – settembre 2006 – da 11 000 a 12 000 copie
Codice: 44002.i
2
1 Principi di sicurezza delle persone
Per tutti i lavori che comportano
un pericolo di caduta dall’alto
è necessario adottare misure di
sicurezza.
1
2
Generalmente si ricorre a ponteggi
o a reti di sicurezza per eseguire
lavori di costruzione, montaggio,
riparazione e manutenzione. Sono
però installazioni che non possono
essere usate ovunque e talvolta le
spese per montarle sono sproporzionatamente elevate. In casi del
genere le persone possono proteggersi con dispositivi anticaduta. Per
farlo occorre avere in dotazione
dispositivi di protezione individuale (DPI) anticaduta e usarli
correttamente.
3
4
Per assicurare una persona contro
cadute dall’alto con dispositivi
di protezione individuale occorre
(figura 1):
un punto d’ancoraggio robusto
posizionato al di sopra del posto
di lavoro o almeno all’altezza
della persona da proteggere;
una cintura o imbracatura di sicurezza quale dispositivo di sostegno del corpo del lavoratore;
un ammortizzatore di caduta
(assorbitore di energia);
sistemi di collegamento, quali
cordino di posizionamento, fune
di sicurezza con dispositivo
di regolazione della lunghezza,
dispositivo anticaduta di tipo
retrattile, ecc.
Il punto d’ancoraggio, la fune di
sicurezza, il cordino e la cintura
devono essere in grado di attenuare gli effetti dinamici della
caduta. La cintura deve ridurre la
violenza delle forze d’urto che,
generata dalla caduta, si riversa sul
corpo dell’operatore in modo che
quest’ultimo non subisca lesioni.
Figura 1
Dispositivi anticaduta.
1
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3
4
punto d’ancoraggio robusto, resistenza minima 10 kN
(secondo EN 795)
ammortizzatore di caduta
cordino di posizionamento
imbracatura
3
2 Dissipazione dell’energia cinetica
Il corpo umano è in grado di assorbire parte dell’energia di caduta e
di evitare quindi lesioni in caso di
cadute da piccole altezze. Gravi
possono invece essere le ferite
riportate da chi cade da altezze
superiori a 0,5 m senza ammortizzatore di caduta.
Vale la regola seguente
La persona assicurata alla fune di sicurezza deve essere protetta
in modo tale che, in caso di caduta, l’energia venga assorbita
prevalentemente dall’effetto molleggiante della fune o dall’ammortizzatore incorporato e lo strappo cui è sottoposta la fune di
trattenuta venga contenuto entro limiti sopportabili dal corpo
umano.
La sollecitazione che il corpo
umano è in grado di sopportare
dipende inoltre dal tipo di cintura
indossata. Solo un’imbracatura
per il corpo (3) e un ammortizzatore
appropriato permettono di ridurre
al minimo il rischio di lesioni durante una caduta.
25
Forza d’urto in media (kN)
20
La figura 2 illustra la violenza che
lo strappo (forza d’urto o d’impatto)
esercita su una persona in caduta
libera allacciata a una fune senza
o con ammortizzatore di caduta.
senza ammortizzatore di caduta
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5
con ammortizzatore di caduta
0
1.0
2.0
3.0
4.0
Altezza di caduta in m
Figura 2
Strappo misurato dalle prove eseguite in funzione dell’altezza di
caduta.
4
3 Dispositivi di protezione individuale (DPI)
anticaduta
Le imbracature per il corpo (fig. 3)
sono oltremodo versatili. Se indossate correttamente, queste imbracature servono a ripartire le forze generate da una caduta su
quelle parti del corpo capaci di
sopportare i carichi d’urto e a garantire una posizione verticale della
persona in caso di caduta.
1
Le cinture di cuoio con fibbie
monopunta (molto diffuse in passato) non hanno una resistenza
sufficiente e non devono più essere utilizzate.
3.2 Cinture di
posizionamento sul lavoro
con bretelle (EN 358)
Una cintura di posizionamento sul
lavoro (fig. 4) ancorata a una fune
di sicurezza non tesa convenientemente non è in grado di ammortizzare la caduta di una persona.
Esiste anzitutto il pericolo di subire
lo schiacciamento o lo stringimento della gabbia toracica. Inoltre la
persona che rimane sospesa alla
cintura dopo una caduta può sfilarsi dalla cintura stessa in seguito
a svenimento o per stanchezza.
max. 400 mm
Siccome i fabbricanti e gli organi
di controllo si basano in generale
sulle norme europee (EN), riteniamo
opportuno indicare qui di seguito
le soluzioni previste da queste
norme. L’osservanza di dette
norme è di regola sufficiente per
soddisfare i requisiti essenziali di
sicurezza e di tutela della salute
previsti dalla legislazione specifica.
3.1 Imbracature per il corpo
(EN 361)
max. 400 mm
In commercio esistono una vasta
gamma di DPI anticaduta. Spetta
all’utilizzatore sapere esattamente
quale materiale garantisce una sicurezza ottimale. È bene che egli
utilizzi esclusivamente dispositivi
di protezione approvati da organi
di controllo ufficiali sulla base della
legislazione specifica in vigore (vedere capitolo 5).
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1
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3
4
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Figura 3
Imbracatura per il corpo.
1
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elemento di attacco per il
dispositivo anticaduta
bretella
supporto schiena
cinghia di seduta (cinghia
primaria)
cosciale
Figura 4
Cintura di posizionamento sul
lavoro con bretelle.
1
2
3
elemento di attacco per il
dispositivo anticaduta
bretelle
cintura di posizionamento sul
lavoro
È consentito usare le cinture di
posizionamento solo quando chi
la indossa non può cadere nel
vuoto. Ciò può essere ottenuto:
allacciando la cintura alla fune
di sicurezza in tensione;
usando sistemi anticaduta per
scale fisse a pioli
(vedere capitolo 3.9).
5
3.3 Cinture di posizionamento
per lavori su pali (EN 358)
Le cinture di posizionamento
(figg. 5 –7) servono per salire su
pali (lavori di posa di linee aeree) e
su alberi. Il cordino regolabile va
posizionato attorno al palo, all’albero o a un altro punto d’ancoraggio appropriato e collegato agli
elementi di attacco di cui è dotata
la cintura. Se da questi posti di
lavoro vengono eseguiti operazioni
di saldatura o taglio bisogna usare
cordini di posizionamento in filo
d’acciaio o con anima d’acciaio.
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4
1
2
Figura 5
Cintura di posizionamento, provvista di cordino e dispositivo di
regolazione della lunghezza.
1
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4
cintura in vita
supporto per la schiena
cordino di posizionamento sul lavoro
dispositivo di regolazione della lunghezza
Figura 6
Montatore di linee aeree mentre
sale su un palo di legno con
ramponi e cintura di posizionamento.
6
Figura 7
Boscaiolo mentre sale su
un albero munito di cintura di
posizionamento.
Dispone di due cordini di posizionamento che gli permettono di
spostarsi allacciandone una al di
sopra di un ramo e lasciando
l’altra allacciata alla cintura: con
una sola correrebbe altrimenti il
pericolo di cadere nel vuoto.
I cordini di posizionamento sono
provviste di anima d’acciaio per
evitare che vengano tagliati
nell’eseguire i lavori da boscaiolo.
3.4 Dispositivi di
collegamento e posizionamento (EN 354)
Per il collegamento delle imbracature anticaduta e le cinture di
posizionamento a un punto
d’ancoraggio sono indispensabili
cordini di posizionamento e fune
di sicurezza, nonché cinture provviste di ammortizzatori di caduta,
moschettoni di sicurezza, ecc.
I dispositivi di collegamento e posizionamento devono presentare
una resistenza statica di 20 kN.
I cordini (o cinghie) di posizionamento fino a 1,4 m di lunghezza
provvisti di ammortizzatori di caduta (fig. 8) servono a collegare direttamente gli anelli di cui è munita
la cinghia al punto di ancoraggio.
Le funi di sicurezza vengono
utilizzate in combinazione con il
dispositivo di regolazione della
lunghezza per assicurare le persone tenute a lavorare in altezza
(fig. 9).
Figura 8
Operaio su un tetto protetto con imbracatura anticaduta e cordino
di posizionamento.
Cordino di posizionamento provvisto di un moschettone di sicurezza per
l’agganciamento al punto d’ancoraggio.
Figura 9
Lavori di riparazione eseguiti da un operaio assicurato con
imbracatura anticaduta e fune di sicurezza.
La lunghezza della fune può essere regolata mediante l’apposito
dispositivo montato sulla fune di sicurezza.
7
Gli ammortizzatori di caduta,
detti anche assorbitori o dissipatori
di energia (figg. 11 e 12), vanno
montati fra l’imbracatura anticaduta e il punto rigido d’ancoraggio
e servono ad attenuare gli effetti
dinamici della caduta in modo
da non superare il valore limite
ammissibile.
3.5 Connettori (EN 362)
I moschettoni di sicurezza
(figg. 10 –12) sono incorporati con
impalmatura alle estremità delle
funi di sicurezza o dei cordini di
posizionamento e consentono un
collegamento rapido e sicuro. Essi
sono corredati di sistemi di
chiusura a vite o di doppia sicura
tali da impedire uno sganciamento
involontario.
Figura 11
Dispositivo dissipatore di energia incorporato nel cordino di
posizionamento.
A una sollecitazione di ca. 3 kN (300 kg) il nastro comincia a strapparsi.
Figura 10
Moschettone di sicurezza
con ammortizzatore di caduta
incorporato.
A una sollecitazione di ca. 4 kN
(400 kg) il cordino di posizionamento comincia a scorrere.
8
Figura 12
Vari tipi di moschettoni di sicurezza con o senza ammortizzatore di
caduta incorporato.
3.6 Dispositivi di regolazione
della lunghezza (EN 358)
Sono elementi che servono a
collegare la fune di sicurezza al
cordino di posizionamento di cui è
dotata la cintura. Possono essere
montati fissi o scorrevoli sulla fune
di sicurezza. Il tipo scorrevole si
blocca automaticamente sulla
fune in caso di velocità eccessiva
(caduta della persona).
3
I dispositivi fissi di regolazione
della lunghezza sono bloccati sulla
fune di sicurezza in direzione di
caduta e possono essere spostati
lungo la fune azionando l’apposito
dispositivo di sbloccaggio così da
poterli posizionare in funzione
della distanza del posto di lavoro
(fig. 13).
2
1
Figura 13
Operai al lavoro su un tetto assicurati mediante imbracature
anticaduta agganciate alla fune di sicurezza.
La lunghezza della fune di sicurezza è regolabile mediante l’apposito
dispositivo fisso. La fune è regolata in modo tale da permettere agli
operai di non andare oltre l’orlo del tetto.
1
2
3
fune di sicurezza
dispositivo fisso di regolazione della lunghezza
imbracatura anticaduta con ammortizzatore collegata al cordino di
posizionamento sul lavoro
9
3.7 Dispositivi anticaduta
di tipo guidato su linea
d’ancoraggio flessibile
(EN 353-2)
1
I dispositivi anticaduta di tipo guidato su linea d’ancoraggio flessibile sono indicati per assicurare le
persone tenute a salire o scendere
lungo la fune di sicurezza. In seguito all’enorme velocità risultante
in caso di caduta libera della persona, l’imbracatura si blocca sulla
fune di sicurezza.
4
2
3
Figura 14
Persona assicurata mediante dispositivo anticaduta di tipo guidato
su linea d’ancoraggio flessibile.
Il dispositivo anticaduta scorre lungo la fune di sicurezza agganciata al
rispettivo elemento d’ancoraggio. Un cordino di posizionamento della
lunghezza di 0,4 m incorporato con impalmatura nell’elemento di attacco
facilita l’agganciamento. L’elemento di attacco al torace permette di
assicurarsi mediante una fune di trattenuta all’altezza del posto di lavoro.
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4
10
fune di sicurezza
cordino di posizionamento
dispositivo anticaduta per linea di ancoraggio flessibile
dispositivo di ancoraggio
3.8 Dispositivi anticaduta
di tipo retrattile (EN 360)
I dispositivi anticaduta retrattili
(figg. 15 e 16) proteggono le persone tenute a eseguire interventi
che li espongono ai pericoli di
caduta dall’alto. Una molla di
richiamo incorporata tiene costantemente tesa la fune del dispositivo anticaduta e consente all’utilizzatore di essere libero di spostarsi fino dove arriva il cavo. Al
verificarsi di una caduta dell’operatore questi dispositivi ad azione
autofrenante e adatti a limitare lo
strappo dovuto alla caduta, sono
in grado di trattenere la persona
allacciata alla fune. Importante
è che la persona che cade non
possa oscillare o lo faccia solo in
misura limitata. Questo presuppone che il punto d’ancoraggio o
eventualmente la puleggia di rinvio
si trovi il più possibile sulla verticale della persona sospesa. Questi
dispositivi, se usati correttamente,
offrono una protezione ottimale:
lo spazio della caduta libera è così
limitato a 0,5-1,0 m, senza che la
persona sia praticamente soggetta a rotazione e oscillazioni di
sorta.
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Figura 15
Dispositivo anticaduta.
1
2
3
4
maniglia di attacco
cassa
fune estraibile
moschettone di sicurezza
Figura 16
Operaio al lavoro su una
struttura in acciaio.
L’operaio che lavora in ginocchio
su una trave è assicurato con un
dispositivo anticaduta retrattile e
un’imbracatura per il corpo.
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3.9 Dispositivi anticaduta
di tipo guidato su linea
d’ancoraggio rigida
(EN 553-1)
Questi dispositivi anticaduta
(fig. 17) vengono utilizzati per
assicurare le persone tenute a
salire su scale di grandi altezze.
Essi sono ammessi:
per scale montate su piloni e
all’interno di pozzi;
per scale a sviluppo rettilineo e
dell’altezza superiore a 10 m.
Se si fa uso di questi dispositivi
anticaduta occorre osservare
quanto segue:
i pioli su ambedue i lati della
linea d’ancoraggio devono
avere una lunghezza minima
di 15 cm;
per impedire lo scivolamento
laterale del piede verso il vuoto,
i pioli delle scale con montante
centrale devono avere le
estremità provviste di fermapiedi
alti almeno 2 cm;
i dispositivi anticaduta vanno
usati in combinazione con
un’imbracatura per il corpo o
una cintura di posizionamento
sul lavoro;
il cordino di posizionamento sul
lavoro che serve a collegare la
cintura con l’anello del sistema
anticaduta deve avere una lunghezza non superiore a 0,2 m.
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2
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1
Figura 17
Montatore assicurato con un dispositivo anticaduta di tipo guidato
sulla linea d’ancoraggio di una scala fissa a pioli.
La figura illustra diversi tipi di scale provviste di rotaie di guida centrale.
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2
3
scala a pioli provvista di una linea d’ancoraggio centrale.
linea d’ancoraggio centrale provvista di pioli.
linea d’ancoraggio centrale lungo la quale si può salire solo con scarpe speciali.
3.10 Evacuatori d’emergenza
1
Gli evacuatori o discensori
d’emergenza (fig. 18) permettono
di estrarre e salvare con la fune di
sicurezza persone cadute o infortunatesi. Questi dispositivi di salvataggio vengono montati fra il
punto fisso d’ancoraggio e l’imbracatura anticaduta o, in caso di
bisogno, fissati direttamente sulla
fune di sicurezza. Per gli interventi
di salvataggio si rivelano particolarmente idonei i dispositivi anticaduta a manovella.
2
Figura 18
Operaio intento a scendere dalla scaletta attraverso il passo
d’uomo di un pozzo. Egli è assicurato con un’imbracatura per il
corpo e un dispositivo anticaduta provvisto di manovella di
salvataggio che permette di sollevarlo dall’esterno in qualsiasi
momento.
1
2
treppiedi
dispositivo anticaduta con manovella di salvataggio
13
3.11 Punti di ancoraggio
I punti di ancoraggio usati per
assicurare le persone contro
cadute dall’alto devono essere in
grado di sopportare le sollecitazioni cui sono sottoposti. In
combinazione con ammortizzatori
di caduta i punti di ancoraggio
devono poter sopportare una forza
d’urto di almeno 10 kN (1000 kg).
Ancoraggio della fune
di sicurezza a elementi della
costruzione aventi
una resistenza sufficiente
Le funi di sicurezza vengono generalmente fissate a elementi della
costruzione con sufficiente resistenza.
Figura 19
Fune di sicurezza agganciata all’apposito elemento di ancoraggio
(vite a U) mediante moschettone di sicurezza.
Se si sa a priori dove predisporre i
punti di ancoraggio o se essi vengono usati regolarmente, è consigliabile ricorrere a viti ad anello, viti
ad U o ad attacchi simili (fig. 19).
Se la fune di sicurezza va ancorata avvolgendola, per esempio,
attorno a una putrella d’acciaio,
come si fa di sovente sui cantieri,
è bene utilizzare tiranti corti protetti convenientemente (per es.
con guaine) contro danneggiamenti (fig. 20).
Figura 20
Fissaggio della fune di sicurezza a un elemento portante di sufficiente resistenza.
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Ancoraggio della fune di
sicurezza a funi metalliche tese
I punti di ancoraggio della fune di
sicurezza possono essere costituiti
da funi metalliche fra montanti, elementi portanti in acciaio o su tetti.
Le funi metalliche devono essere
fissate a punti rigidi disposti a
distanze sufficientemente ridotte e
la lunghezza dei dispositivi anticaduta deve essere tale da impedire che la persona possa urtare
contro ostacoli in caso di caduta.
Figura 21
Operai intenti a camminare su una putrella a ––I .
La protezione è costituita da una fune metallica montata a un’altezza di
ca. 1,2 m dalla putrella e fissata a sostegni convenientemente ancorati.
I due operai possono tenersi alla fune metallica e sono assicurati con
un’imbracatura anticaduta allacciata a un cordino di posizionamento
corto agganciato alla fune metallica.
Figura 22
Operaio al lavoro sul bordo di un tetto.
Egli è assicurato con un’imbracatura anticaduta, un assorbitore di
energia e un carrellino scorrevole lungo la fune metallica. Il sistema di
fissaggio e scorrimento del carrellino «Latchway» permette di «saltare»
i rompitratta intermedi eventualmente montati alla fune metallica.
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Ancoraggio della fune di
sicurezza a carrellini scorrevoli
su linea d’ancoraggio
1
2
Su o all’interno di edifici e su posti
di lavoro usati di frequente è
possibile assicurare i DPI a linee
d’ancoraggio fisse. Grazie al
carrellino scorrevole, il punto di
ancoraggio dei DPI può essere
facilmente spostato il che permette
di mantenere sempre ridotta
l’altezza di una eventuale caduta.
Le linee d’ancoraggio possono
essere quelle usate per i dispositivi
anticaduta o per i carriponte
(fig. 23).
3
4
Figura 23
Montatore sul tetto di una vettura ferroviaria all’interno di un
capannone di montaggio.
Egli è assicurato mediante un’imbracatura anticaduta e un cordino di
posizionamento sul lavoro fissata a un carrellino scorrevole su linea
d’ancoraggio rigida. Ciò gli permette di avere una completa libertà di
movimento nella zona di lavoro.
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3
4
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linea d’ancoraggio rigida
carrellino
dispositivo anticaduta
imbracatura anticaduta
Protezione anticaduta durante
lavori forestali su terreno ripido
Il punto di ancoraggio può essere
costituito da un albero sufficientemente robusto in cima al pendio. Il
boscaiolo scende lungo la fune di
sicurezza senza correre pericoli
grazie al dispositivo di regolazione
della lunghezza (figg. 24 e 25).
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5
4
2
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2
1
1
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Figura 24
Protezione di un boscaiolo al
lavoro su terreno ripido.
1
2
fune di sicurezza di lunghezza
variabile
boscaiolo con imbracatura
anticaduta, dispositivo di
regolazione della lunghezza e
cordini di posizionamento sul
lavoro su ambedue i lati
dell'imbracatura anticaduta
Figura 25
Boscaiolo con imbracatura anticaduta.
Gli elementi d’attacco (anelli) di cui l’imbracatura è dotata, sono provvisti
di un cordino di posizionamento con anima in acciaio. Il cordino è collegato alla fune di sicurezza mediante un moschettone e un dispositivo di
regolazione della lunghezza e scorre liberamente attraverso il moschettone permettendo al boscaiolo di lavorare con la massima libertà di movimento.
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imbracatura anticaduta
anello
cordino di posizionamento con anima in acciaio
moschettone di sicurezza
dispositivo di regolazione della lunghezza
fune di sicurezza
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4 Manutenzione
La sicurezza dei dispositivi di
protezione individuale (DPI) anticaduta dipende enormemente dalla
cura con cui essi vengono sottoposti a manutenzione.
Prima dell’uso, bisogna controllare
periodicamente le cinture e le funi
per verificare se sono usurate o
danneggiate e, se necessario,
provvedere a pulirle. Le cinture e
le funi difettose o sollecitate dalla
caduta di una persona vanno
sostituite. Evitare assolutamente
di esporle ad agenti dannosi, quali
forte irradiazione solare o sostanze
aggressive (acidi, liscive, fondenti
acidi per brasatura, oli, detergenti
e scintille).
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Le imbracatura anticaduta, i
dispositivi di regolazione della
lunghezza e i dispositivi anticaduta vanno controllati per
accertare che funzionino bene e,
se prescritto, che siano regolati
correttamente. A seconda della
frequenza d’uso, del luogo in cui
vengono impiegati, di come vengono immagazzinati e genere di
dispositivo, occorre eseguire, a
intervalli da 1 a 3 anni, una revisione completa. I controlli e le
revisioni devono essere eseguite
soltanto da persone competenti
appositamente istruite.
I capi impresa o i superiori competenti sono responsabili della
messa a disposizione, della manutenzione e dell’effettiva utilizzazione di dispositivi anticaduta
idonei.
Attenersi in particolare alle indicazioni del fabbricante che figurano
nelle istruzioni per l’uso.
5 Requisiti di legge
5.1 Disposizioni per i datori
di lavoro e i lavoratori
Gli obblighi del datore di lavoro e
del lavoratore sono indicati nella
legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF)
del 20 marzo 1981 all’articolo 82:
«1 Per prevenire gli infortuni professionali e le malattie professionali, il datore
di lavoro deve prendere tutte le misure
necessarie per esperienza, tecnicamente
applicabili e adatte alla circostanze.
Il datore di lavoro deve avvalersi
a tale scopo della collaborazione dei
dipendenti.
2
I lavoratori devono assecondare il
datore di lavoro nell’applicazione delle
relative prescrizioni. Essi sono in particolare obbligati a utilizzare gli equipaggiamenti personali di protezione, usare
correttamente i dispositivi di sicurezza e
astenersi dal rimuoverli o modificarli
senza il permesso del datore di lavoro.»
3
L’uso dei dispositivi di protezione
individuale anticaduta è prescritto
nelle seguenti ordinanze e direttive:
Ordinanza sulla sicurezza e la
protezione della salute dei lavoratori nei lavori di costruzione
(codice Suva 1796.i)
Direttive sui lavori forestali
(codice CFSL 2134.i):
«I lavoratori, quando sono tenuti a
lavorare in luoghi con pericolo di
caduta, devono assicurarsi con mezzi
appropriati.»
5.2 Indicazioni per l’acquisto
di dispositivi di protezione
individuale
Secondo la legge federale sulla
sicurezza delle installazioni e
degli apparecchi tecnici (LSIT) e
la relativa ordinanza (OSIT) chi
mette in circolazione (ossia fabbricanti, venditori o noleggiatori)
dispositivi di protezione individuale
deve poter comprovare che essi
siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza e salute. Su richiesta egli deve poter consegnare all’acquirente la relativa dichiarazione di conformità giuridicamente vincolante e debitamente
firmata.
All’acquisto di dispositivi di protezione individuale anticaduta è consigliabile richiedere sempre una
tale dichiarazione di conformità.
5.3 Indicazioni per i fabbricanti e per chi mette in circolazione i dispositivi
Per essi valgono le disposizioni
seguenti:
Legge federale sulla sicurezza
delle installazioni e degli
apparecchi tecnici (LSIT), del 19
marzo 1976, con modificazioni
del 18 giugno 1993
Ordinanza sulla sicurezza delle
installazioni e degli apparecchi
tecnici (OSIT) del 12 giugno
1995
Ordinanza sulla procedura di
valutazione della conformità
delle installazioni e degli
apparecchi tecnici del 12 giugno
1995
Direttiva CE «Dispositivi di
protezione individuale (DPI)»
(89 / 686 / CEE)
Per l’adempimento dei requisiti di
legge possono essere applicate le
relative norme EN.
Quando tecnicamente non è possibile
o risulta troppo pericoloso installare
una protezione laterale o un ponteggio,
devono essere utilizzati ponteggi di ritenuta, reti di sicurezza, funi di sicurezza
o altre misure di protezione equivalenti.
19
Codice: 44002.i