RASSEGNA STAMPA CISL del 18 ottobre 2013
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RASSEGNA STAMPA CISL del 18 ottobre 2013
UST SALERNO RASSEGNA STAMPA 18 ottobre 2013 A CURA DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE 24 Cilento - Diano - Bussento Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 Truffa marittimi. Annullati i provvedimenti a carico dei medici e del funzionario Inail Riesame, libero l’armatore Di Mauro Arresti domiciliari per Davide Morinelli e Martina Cannas. Pronti i ricorsi alla Cassazione Salerno/Vallo della Lucania. Svolta nell’inchiesta relativa alla presunta truffa grazie a cui diversi marittimi percepivano indennità non dovute. Il Riesame presso il tribunale di Salerno scarcera l’armatore di Scario Nicola Di Mauro, difeso dall’avvocato Franco Maldonato, e annulla anche il provvedimento degli arresti domiciliari a carico dei medici Anna Schettino di Castellamare di Stabia, Gennaro Pezzella di Marano, Giorgio Perasole di Portici, Francesco Esposito di Napoli, Antonio Siciliano di Caivano, Bruno Fumo di Giugliano e del funzionario dell’Inail Domenico Micchia di Napoli . Invece per l’armatore di Casal Velino Davide Morinelli e la sua convivente Martina Cannas, difesi dagli avvocati Angelo Segreto e Luigi Cafaro, il Riesame (Presidente Massimo Palumbo, giudice relatore Pietro Indinnimeo, componente Giuliano Rulli) ha deciso di sostituire la misura dell’ordinanza cautelare in carcere con gli arresti domiciliari. Resta ai domiciliari l’armatore di Policastro Bussentino Rocco Mega, difeso da Ferdinando Palazzo e Maldonato. Per lui si tratta di una conferma del provvedimento adottato dal gip di Vallo della Lucania Elisabetta Garzo che venerdì scorso aveva già attenuato la misura cautelare in carcere. Allo studio dei difensori di Senza soldi e ha fame Ruba alimenti del valore di 600 euro: denunciato Polla. Ha fame, è senza soldi e non riesce a far fronte agli obblighi familiari. Così decide di rubare alimenti in un ingrosso, ma viene sorpreso e denunciato dai carabinieri della locale stazione. Nella serata di mercoledì a Polla i carabinieri , coordinati dalla Compagnia di Sala Consilina guidata dal tenente Emanuele Corda, hanno denunciato l’uomo, in quanto, in seguito alla perquisizione nella zona industriale all’interno della propriua autovettura, è stato trovato in possesso di generi alimentari, per un valore complessivo pari a circa 600 euro, rubati poco prima da una ditta all’ingrosso. La merce è stata restituita al legittimo proprietario che non si era in un primo momento reso conto di quanto accaduto e che ha ringraziato i militari dell’Arma intervenuti. L’uomo, autore del furto, nello spiegare i motivi che lo hanno indotto a tale azione, ha chiesto scusa. questi ultimi l’opportunità di presentare ricorso alla Cassazione per l’eventuale scarcerazione. Tutti gli indagati sono accusati dalla procura di Vallo della Lucania, che ha coordinato l’inchiesta condotta dalla Capitaneria di porto di Salerno con l’utilizzo di 150 persone, per indennità di malattia percepite indebitamente da più marittimi sia del Cilento e del Golfo di Policastro e che, grazie alla presunta complicità tra armatori, medici e personale che risultava impiegato sule imbarcazioni, avrebbero fruttato guadagni illeciti per circa due milioni di euro. Tra le parti danneggiate l’Inail ed il Sistema Sanitario nazionale. Mercoledì il Riesame presso il tribunale a Salerno aveva deciso gli arresti domiciliari, dopo che era ristretto in carcere dallo scorso 27 settembre, a carico del medico 54enne di Montecorice Federico Russo che nei giorni scorsi il Consiglio comunale aveva sospeso dall’incarico di presidente dell’assise. Nello stesso giorno era stato annullato anche il provvedimento di obbligo di firma per 33 marittimi accusati di aver partecipato alle tre associazioni individuate dagli inquirenti ed i cui componenti sono accusati di aver percepito indebitamente indennità dovute a nalattie inesistenti. a.b. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Camerota. Alle casse del Comune mancano 70mila euro, è caccia agli evasori Tassa di soggiorno, somme non versate Camerota. Pugno di ferro da parte dell’amministrazione comunale di Camerota contro i titolari di strutture di accoglienza che avrebbero mancato di versare nelle casse dell’ente locale le somme dovute per la tassa di soggiorno. A fronte di un aumento delle presenze pari all’8 per cento, infatti, il volume ha incassato settantamila euro in meno rispetto alla somma preventivata. Ed ammonta proprio a settantamila euro la somma che è stata incassata Golfo di Policastro. A rischio fondi e occupazione fino ad ora. Per questo il sindaco Antonio Romano, ieri mattina, ha disposto l’avvio degli accertamenti per individuare gli evasori. Un’impennata di presenze che ha sorpreso le attese di comune e imprenditori, i quali, all’inizio della calda estiva, avevano temuto un crollo degli afflussi, per via dei disagi causati dalla chiusura al traffico di una corsia della Mingardina. Aumento di presenze nonostante l’introduzione della tassa di soggiorno, pari ad un euro e cinquanta centesi- mi per il primo giorno di vacanza. Nel frattempo il primo cittadino di Camerota ha invitato tutti gli operatori turistici a migliorare l’offerta e a favorire un maggiore afflusso con progetti condivisi. In chiaro riferimento e dissenso alla decisione del titolare del ristorante Breda di aver consentito ad un gruppo di russi annoiati, di divertirsi Deciso un intervento finalizzato alla cattura Piano di zona S9 verso Animali vaganti, il prefetto il commissariamento riesce a trovare l’accordo Sapri. Tutto, o quasi, come prima per quanto riguarda il Piano di zona S9 dopo l’incontro tenutosi in Regione Campania, alla presenza dell’assessore alle politiche sociali Ermanno Russo e del dirigente Oddati, tra il sindaco di Sapri Giuseppe Del Medico ed il consigliere regionale Giovanni Fortunato, in rappresentanza del Comune di Santa Marina. Quest’ultimo non arretra dalla decisione di evitare di firmare il Piano di zona. Il coordinamento dell’S9 ha ancora una decina di giorni di tempo per evitare la nomina di un commissario, fatto che comporterebbe la perdita oltre che dei 700.000 euro dei piani di azione e coesione - per ottenere i quali è necessario il riconoscimento dell’ambito e la chiusura della fase progettuale entro il 15 dicembre 2013 - anche dei fondi relativi all’annualità 2013. Nel corso della riunione in Regione, il sindaco di Sapri si è impegnato a sottoporre alla valutazione del coordinamento istituzionale le richieste che il Sindaco di Santa Marina produrrà nelle prossime ore ed a proporre al coordinamento dell’S9, di cui Sapri è il comune capofila, la loro approvazione nel corso del 2014 assieme alla presentazione ed approvazione della progettualità dello stesso anno. “Le procedure adottate dai comuni dell’ambito S9 nelle costituzione dell’ambito sono state ritenute valide dai funzionati regionali che non hanno eccepito rilevi sostanziali - ha detto il vicesindaco di Sapri Marco Martorano, presente all’incontro di Napoli - Resta forte e pressante l’invito rivolto al comune di Santa Marina a rivedere le posizioni sostenute fino ad oggi e ad evitare il danno derivante dalla perdita di fondi destinati agli anziani non autosufficienti ed alle famiglie (700.000 euro non più recuperabili). In attesa restano pure gli operatori del Piano di zona preoccupati per i livelli occupazionali. Vito Sansone Sala Consilina. Sindaci e Forze dell’Ordine fanno fronte comune per combattere il sempre più preoccupante fenomeno dei cavalli vaganti in diversi territori comuni montani del Vallo di Diano. In merito ieri, presso la Prefettura di Salerno, si è riunito il comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico alla presenza del prefetto Gerarda Maria Pantaleone. Al termine della riunione è stato tracciato un piano d’azione finalizzato alla cattura degli animali. Il piano diventerà operativo a breve, ovvero non appena sarà stipulata un’apposita convenzione con una ditta specializzata nella cattura di animali. All’incontro di ieri hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci dei comuni di Monte San Giacomo (Raffaele Accetta), di Sanza (Di Mieri) e Sassano (Tommaso Pellegrino), il vice sindaco di Padula (Giuseppe Comuniello), e l’assessore comunale di Montesano (Giuseppe Perruolo) nonché il questore di Salerno (Antonio De Jesu), il comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato (Gabriella Martino), il comandante provinciale dei carabinieri (colonnello Riccardo Piermarini) ed il comandante provinciale della Guardia di Finanza (generale Antonio Mazzarotti). Quello degli animali incustoditi, soprattutto cavalli e mandrie di pecore e di bovini, è un fenomeno annoso che, oltre ad arrecare danni a colture e a cose, rappresenta anche un costante pericolo per le persone. Non a caso si sono verificati diversi episodi in cui gli animali hanno invaso i centri abitati causando panico tra i cittadini. Il fenomeno riguarda soprattutto i territori dei comuni valdianesi che ricadono nell’area protetta del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, vale a dire Monte San Giacomo, Montesano, Padula, Sanza e Sassano. maresp © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Polla, due milioni per ristrutturare gli edifici scolastici Polla. A Polla interventi per la realizzazione di lavori pubblici da porre in essere per la riqualificazione di immobili comunali scolastici e per la messa in sicurezza del quartiere Grotte. Nello specifico, la giunta comunale, guidata dal sindaco Rocco Giuliano, ha dato il via alle procedure burocraticoamministrative per l’adeguamento strutturale dell’edificio scolastico di via Isoldi che ospita la scuola materna ed elementare capoluogo. Per detti lavori saranno utilizzati i fondi, pari a 2.253.973,58 euro, messi a disposizione dal Cipe. Nei prossimi giorni si procederà all’avvio del relativo bando di gara per l’assegnazione dei lavori. La giunta comunale di Polla presieduta dal sindaco Rocco Giuliano ha, inoltre, deliberato l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza del Vico B di Via Codone del quartiere Grotte. Gli interventi deliberati, per l’importo di circa 79.000,00 euro, si rendono necessari ed urgenti dopo lo scivolamento di diversi massi di pietra dal costone roccioso circostante le Grotte. Come si ricorderà, a seguito dello smottamento, fu emessa apposita ordinanza sindacale di sgombero nei confronti di quattro famiglie le cui rispettive abitazioni erano a rischio frana. Maria Esposito www.metropolisweb.it Capaccio - Agropoli Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 Capaccio. Ha perso la vita nello specchio di mare tra i lidi Nettuno e Cerere Studente 20enne annega sotto gli occhi degli amici 23 CORLETO MONFORTE Vuole incontrare la figlia di due anni Denuncia botte dalla sua ex compagna Oggi il rientro della salma in Germania: era in gita scolastica Capaccio. Annegato nello specchio di mare tra i lidi Nettuno e Cerere il 20enne Mickey Jesse Twardygrosz, ieri mattina nuova tragedia sul litorale di Capaccio a Paestum. Erano da poco trascorse le ore tredici quando il corpo senza vita del giovane è stato individuato al largo dal sottocapo della Guardia Costiera di Agropoli Vincenzo Lamberti e da Vittorio Marino, fiduciario a Capaccio della Federazione Italiana Salvamento Aquatico, intervenuto con Davide Mirarchi. Mickey Jesse Twardygrosz si era tuffato con due compagni poco prima in acqua, nonostante la bandiera rossa esposta indicasse chiaramente le condizioni di mare agitato che scomsigliavano il bagno a mare, approfittando del fatto che altri dieci studenti e due docenti universitari di un istituto superiore nei pressi della cittadina di Colonia, tutti di nazionalità tedesca e con lui in vacanza da sa- bato bato scorso nella cittadina dei templi alloggiando presso l’Hotel Pace, si fossero recati in gita ad Amalfi. Il ventenne, all’improvviso in evidente stato di difficoltà e trascinato a largo dalle forti correnti, ha chiesto aiuto ai suoi amici. Uno di questi ultimi ha cercato anche di raggiungerlo invano, mentre gli altri amici, disperati, hanno STRADA CILENTANA Registrati nuovi smottamenti allo svincolo di Agropoli nord Agropoli. Nuovi smottamenti lungo la strada Cilentana. La Strada Provinciale 430, dopo essere stata interessata la scorsa primavera da una frana tra gli svincoli di Agropoli Sud e Prignano che hanno determinato la deviazione deltraffico, ora registra on crepe apertesi nell’asfalto a pochi metri dall’uscita per Agropoli Nord. Complici pure le piogge delle ultime settimane ecco che il manto asfalto sta cedendo: le crepe partono da bordo strada per arrivare fino al centro della carreggiata, segni dello smottamento in atto sono ben visibili. L’asfalto ha ceduto in diversi tratti: in alcuni punti piccole buche cominciano a farsi spazio. Una situazione ormai ben nota a tutte quelle persone che, a bordo dei propri mezzi di trasporto, già da tempo si trovano ogni giorno a dover fare i conti con percorsi alternativi. Solo pochi chilometri più avanti, infatti, perdura il restringimento della Cilentana ridotta ad una sola corsia di marcia per il grave smottamento verificatosi tra l’uscita di Agropoli sud e Prignano. La scorsa settimana la Provincia aveva approvato il progetto esecutivo per la messa in sicurezza dell’arteria, ma mancano i fondi, Denominazione Capaccio Paestum Via libera dal Consiglio regionale Capaccio. Via libera dal Consiglio regioanle al cambio di denominazione del Comune di Capaccio, in Comune di Capaccio-Paestum. Il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità il progetto di legge relativo alla modifica della denominazione. La parola passa ora ai cittadini che dovranno votare il referendum consultivo. Il progetto di legge approvato ieri in aula durante il consiglio regioanle è frutto della unificazione della proposta di legge a iniziativa di Gianfranco Valiante, Antonio Valiante, Donato Pica, Anna Petrone, Angela Cortese del Pd, Angelo Marino e Gennaro Salvatore (Caldoro Presidente), Luigi Cobellis (Udc) Dario Barbirotti (Centro Democratico), Gennaro Mucciolo (Pse) e Fernando Zara (Fdi), e del disegno di legge a iniziativa della Giunta regionale. La decisione assunta si allinea alla delibera della Giunta comunale di Capaccio che in tal senso aveva deciso assecondando le istanze provenienti dal territorio. Antonino Rubino dato l’allarme dopo aver raggiunto la battigia. Sulla spiaggia sono immediatamente accorse l’unità rianimativa Humanitas di Santa Venere e l’ambulanza medicalizzata dell’Asi di Piazza Santini. Necessario l’intervento in mare di due motovedette della Capitaneria di porto di Agropoli (la 2111 e la 708) e dell’elicottero del 118 per cercare di indivi- duare il giovane, dapprima disperso e poi localizzato. Ma le operazioni di soccorso, coordinate dall’Ufficio circondariale marittimo di Agropoli, diretto dal tenente di vascello Rosario Florio, sono risultate vane a causa della notevole quantità di acqua ingerita dal ragazzo. Il magistrato di turno presso la Procura di Salerno, Antonio Cantarella ha prima disposto l’esame esterno sulla salma e, poi, liberata la stessa con disposizione dell’immediata restituzione ai parenti. Il corpo senza vita del ventenne, trasportato presso la camera mortuaria del cimitero di Capaccio Capoluogo in attesa del rientre in Germania previsto pèer la tarda giornata di ieri, è stato per l’intera nottata di ieri vegliato dagli amici in lacrime. Sul luogo della tragedia anche i carabinieri della stazione di Capaccio Scalo, diretti dal luogotenente Serafino Palumbo. Maria Esposito Corleto Monforte. Si reca presso l’abitazione dell’ex moglie per vedere sua figlia e denuncia di essere stato picchiato dalla donna. Sarebbero stati attimi d’inferno quelli vissuti, nella serata di mercoledì, da Carmine Landri, colpevole soltanto di voler fare visita alla sua bambina di due anni presso l’abitazione della sua ex compagna. L’uomo, visto che secondo lui la donna continuava a non adempiere all’obbligo del Tribunale di Salerno, si è recato presso l’appartamento di Corleto Monforte, dove la bimba abita insieme alla madre. Il tutto era stato comunicato ai carabinieri della Stazione di Bellosguardo, alle ore diciotto, attraverso un fax a firma dell’avvocato dell’uomo, il legale Fabio Piccininno, per un eventuale intervento nel caso in cui la situazione fosse degenerata. Ma, nonostante la richiesta, nessuna pattuglia si sarebbe presentata in zona, con Landri che si è ritrovato solo a contrastare la volontà della sua ex moglie. E dalle parole ai fatti il passo sarebbe stato breve: con l’uomo che, intorno alle ventuno, sarebbe stato aggredito dalla donna. Tanto che a Carmine Landri sono stati riscontrati un trauma cranico e lesioni alla spalla. Quindi sono intervenuti i carabinieri che, insieme al personale medico del servizio di emergenza 118, hanno prestato le cure del caso all’uomo. Una serata che Landri non dimenticherà facilmente e per questo ha già sporto una denuncia - querela nei confronti, oltre che della sua ex moglie, anche dei carabinieri della stazione di Bellosguardo ritenuti dall’uomo colpevoli di “non aver ottemperato ad un obbligo di legge e di non aver tutelato l’incolumità delle persone”. Giampaolo Murgia Stazione ferroviaria di Agropoli, è scontro Segnaletica: il sindaco di Castellabate scrive al ministero delle Infrastrutture Agropoli/Castellabate. Nonostante le innumerevoli sollecitazioni da parte dell’amministrazione comunale i cartelli di percorrenza della stazione di Agropoli-Castellabate riportano la sola denominazione “Agropoli”. Il sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, nei giorni scorsi ha scritto al ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti e alla direzione regionale di Trenitalia per chiedere che la denominazione “Agropoli-Castellabate” venga riportata su tutta la cartellonistica, mentre al momente è presente soltanto sul cartello La stazione di Agropoli con la denominazione contestata posto all’ingresso della stazione. “Vorrei ricordare che tale stazione fu realizzata nel 1926 grazie alla volontà dell’allora direttore gene- rale delle nuove costruzioni ferroviarie Giambattista Forziati, nativo di Castellabate, e denominata Agropoli-Castellabate“, ha scritto Spinelli nel sottolineare l’importanza che Castellabate ha assunto nel panorama turistico internazionale il primo cittadino per chiedere il ripristino della denominazione originaria Agropoli-Castellabate. Per ora dal Ministero, come dalle istituzioni di Agropoli, nessuna risposta e nemmeno reazione si è registrata. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web CASTELLABATE. Per stabilire le attività consentite CAPACCIO. Per “Regala un’idea al territorio” Castellabate. Nei locali del Parco del Cilento, Vallo del Diano e degli Alburni si sono riunite le due commissioni di riserva per la difesa del mare nelle aree Protette di Santa Maria di Castellabate e dell’Area Marina Protetta di Costa degli Infreschi e della Masseta istituzionalmente affidate in materie gestionale all’Ente di vui è presidente Amilcare Troiano. Le commissioni di riserva hanno discusso di alcune proposte di modifica dei due Regolamenti recanti la disciplina delle attività Capaccio. Continuano gli incontri tra la Bcc di Aquara e i giovani per il progetto “Regala un’idea al tuo territorio”, un’iniziativa tesa a stimolare l’imprenditoria e la cooperazione giovanile. Un progetto che ha riscosso già successo perché in grado di canalizzare le migliori energie del territorio a favore dell’occupazione e dello sviluppo locale. Sono stati organizzati due nuovi incontri, in collaborazione con il Forum dei Giovani e con l’Associazione Agorà di Capaccio, il primo si terrà domani alle ore 17.30 presso il Bar 0828 di Capaccio Scalo e il secondo venerdì 25 Ottobre presso la sede dell’Associazione Agorà a Capaccio Capoluogo. Gli incontri saranno l’occasione per i giovani di incontrare i re- Area marina, nuovo Regolamento La Bcc Aquara incontra i giovani consentite nelle diverse zone delle due Aree Marine Protette. Il Comandante della Capitaneria di Porto di Salerno, Capitano di Vascello Maurizio Trogu, ha portato il suo saluto a tutti gli intervenuti, in considerazione del lungo e proficuo rapporto lavorativo svolto a Roma presso il Ministero dell’Ambiente. La riunione della Commissione di riserva dell’area protetta di Castellabate è stata preceduta, altresì da una ricognizione visiva svolta a bordo della Motovedetta. sponsabili della Banca, di cui è direttore generale Antonio Marino (foto sopra), e approfondire lo scopo e il funzionamento del progetto. Per maggiori informazioni e per scaricare il bando e il modello di partecipazione al progetto, consultare sito della banca www.bccaquara.it. www.metropolisweb.it 22 Eboli Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 I giudici di Salerno rigettano il ricorso contro la carcerazione preventiva presentato dai due ebolitani Il Riesame nega la libertà a Iula e Pesce Si valuta l’ipotesi della Cassazione. Sono accusati di tentata estorsione a carico di un motociclista Salerno. Tentata estorsione al motociclista, il Riesame nega la scarcerazione per gli ebolitani Nicola Iula e Pietro Pesce. I due trentenni ebolitani, assistiti dall’avvocato Giuseppe Russo, adesso sono pronti a rivolgersi direttamente ai giudici della corte di Cassazione per ottenere la revoca della misura cautelare della custodia in carcere a cui sono sottoposti da qualche settimana. Nella giornata di mercoledì i giudici del tribunale del Riesame di Salerno hanno espresso la loro contrarietà rispetto alla richiesta avanzata dalla difesa che mirava all’annullamento dell’ordinanza emessa a loro carico dal giudice per le indagini preliminari Zambrano. I magistrati salernitani hanno confermato, nella loro sentenza, la versione fornita già agli inquirenti da parte della parte offesa corroborata dalle dichiarazioni di alcuni testimoni. Tuttavia l’avvocato difensore dei due giovani ebolitani è pronto a mettere sul tavolo un ponderoso dossier di investigazioni difensive che fornirebbero sull’ac- Il caso Il fatto Immobili al centro storico, la giunta vara i mutui agevolati per i promissari acquirenti caduto, una versione differente dei fatti. Dopo il ‘no’ opposto dal tribunale della Libertà, ora i due indagati ed il loro difensore attendono il deposito delle motivazioni a corredo della sentenza del Riesame di Salerno per valutare l’eventualità di un ricorso da presentare direttamente alla Corte di Cassazione a cui chiedere l’annullamento della decisione presa settimane fa dal gip di Salerno. Nicola Iula e Pietro Pesce rispondono dell’ipotesi di reato legata ad una presunta estorsione a carico di un motociclista della zona. I due giovani, accusati di tentata estorsione e non pure di furto come inizialmente era trapelato, sono stati raggiunti da una misura cautelare firmata dal gip in quanto indagati per un presunto ‘cavallo di ritorno’ che avrebbero, secondo l’accusa e le indagini dei carabinieri della compagnia di Eboli, tentato di portare a segno a carico di un motociclista cui era stata rubata la moto. Iula e Pesce continuano a professare la loro innocenza ed estraneità ai fatti imputati. (re. cro) Alcuni acquirenti degli immobili del centro storico hanno manifestato la propria difficoltà a provvedere ai pagamenti, così la Giunta Municipale ha deciso di concedere la possibilità di richiedere la rateizzazione del saldo finale. Le modalità di pagamento prevedevano l’accensione di un mutuo a tasso agevolato, oppure l’acquisto in contanti in un’unica soluzione, ma considerate le mutate condizioni di credito bancarie, diventate oggi più restrittive, gli acquirenti hanno chiesto una soluzione che li agevolasse. La Giunta, pertanto, su proposta dell’assessore al Patrimonio Massimiliano Atrigna, si è resa disponibile ad accogliere eventuali richieste di rateizzazione, a patto che esse siano corredate da un parere negativo alla concessione del mutuo da parte di un istituto bancario, il reddito del nucleo familiare dell’acquirente deve essere inferiore a 25mila euro e il saldo da versare deve superare l’importo di 10mila euro. Nel corso del 2013, sono stati stipulati 29 atti di compravenduta di immobili ubicati nel centro storico, e le entrate finanziarie assicurate all’Ente sono pari a circa 450mila euro. Soddisfatto per l’iniziativa, interviene l’assessore al Patrimonio Massimiliano Atrigna: “ Si tratta di una importante iniziativa, che risponde alle difficoltà, più volte evidenziate da parte dei promissari acquirenti”. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Appello dei residenti alle istituzioni: «Non abbandonateci» Topi a Paterno, cittadini infuriati L’amara ironia delle famiglie: «Qui ci vorrebbe il pifferaio magico...» LAURA NAIMOLI EBOLI Esplode l’emergenza topi in città, l’allarme dei cittadini che chiedono alle istituzioni di intervenire subito contro l’invasione di roditori in alcuni dei più popolosi quartieri di Eboli che, già da qualche settimana, sta facendo infuriare i residenti. Il quartiere Paterno, per le singolari condizioni ambientali in cui imperversa, sarebbe la location ideale per una fiaba dei fratelli Grimm. Vista la quantità di topi dalla grossa stazza che scorrazzano senza divieti da una strada all’altra, viene facile immaginare che Hamelin, città fantastica narrata tra le pagine della storia “Il pifferaio magico”, non sia molto diversa da Eboli. Anche i cittadini di questo quartiere non sembrano tanto diversi da quelli descritti nella storia, anche qui, infatti, tutti gridano a gran voce: “Ormai, ci sono più topi che ragazzi! Bisogna trovare al più presto una soluzione”. E’ storia recente, infatti, che anche il Liceo Scientifico Gallotta, ubicato nel quartiere, era diventato un punto aggregativo – ricreativo per comitive di ratti in cerca di istruzione. Qualcuno tra i residenti si chiede con fare ironico: «Chissà se il sindaco avrà pensato di cercare un pif- feraio, magari su pagine gialle». Se la soluzione per i ratti, appare evidente, più complesso è ricercarne una che allontani insetti, mosche, spazzatura sparsa che fa da arredo agli spazi pubblici, erba alta che, senza cavallo, neanche a dirlo, continua a crescere. “Quelli al comune, rac- @Metropolis_Web La protesta A Santa Cecilia non arrivano nemmeno i bollettini delle tasse Adesso insorge Fratelli d’Italia conta agitata una signora del quartiere, ci hanno detto che hanno fatto la disinfestazione per le mosche e per gli insetti. Io ci credo. Li ho sentiti di notte che con i mezzi spruzzavano liquidi. Eppure di mosche il giorno dopo c’erano ancora ed erano anche più insolenti!” Inoltre, sembra evidente a tutti che disinfestazioni pesticidi non bastino: il quartiere vive in uno stato di abbandono. Il campo, proprio dietro l’asilo nido comunale non aggiunge alcun elemento bucolico al paesaggio. Un altro cittadino incalza: «Il nostro è un quartiere abbandonato - afferma un cittadino - da parte dell’amministrazione comunale. Da tempo chiediamo interventi per le voragini che si sono aperte nel manto stradale che costituiscono un pericolo costante per pedoni ed automobilisti. E ora anche l’invasione di topi...». Eboli. Il comitato costituente cittadino di Fratelli d’Italia denuncia il grave disservizio arrecato all’utenza, circa la distribuzione della cartella Tares. Nel mare magnum delle tasse non pagate dai contribuenti, ogni tanto succede anche che siano i cittadini a chiedere di versare i contributi. Ci sono state molte difficoltà nella ricezione dell’avviso di pagamento di due modelli F24 per il pagamento delle rate di acconto della Tares, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, sopraggiunto alla Tarsu. Le prima rata di acconto scadeva 3 agosto e comprendeva l’importo relativo al 40% del dovuto oltre il tributo provinciale, mentre la seconda rata è scaduta lo scorso 15 ottobre e comprendeva ancora un importo relativo al 40% del dovuto oltre il tributo provinciale. Fratelli d’Italia si fa carico di numerose segnalazioni di cittadini residenti in località Santa Cecilia che, ad oggi, non hanno ancora ricevuto la suddetta cartella per il pagamento della tanto chiacchierata tassa, nonostante sia trascorso abbondantemente il termine ultimo per il pagamento della prima rata e da qualche giorno anche quello della seconda rata. Nel comunicato diffuso su un social network, si legge: “Abbiamo chiesto spiegazioni all’ufficio preposto, il quale ci ha comunicato che il comune ha dato in gestione ad una ditta privata la distribuzione di queste cartelle. Ci sentiamo in dovere di schierarci dalla parte dei cittadini e contribuenti per capire le modalità utilizzate dal comune nel dare in gestione tale servizio e le garanzie che abbia fornito la società incaricata.Non ci sembra giusto, incalzano, che il cittadino debba pagare le conseguenze di una sciagurata gestione della distribuzione un’eventuale sanzione per ritardato pagamento o perdere un giorno di prezioso lavoro per dover richiedere all’ufficio preposto la cartella non consegnata. Dunque chiediamo l’immediato intervento del Comune”. (la.na.) © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Battipaglia Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 21 Il deputato Cinque Stelle Angelo Tofalo scrive al governo: «Quanti tumori registrati a Battipaglia?» In Parlamento il caso ‘discariche’ MARCO DI BELLO BATTIPAGLIA Approda in parlamento la situazione ambientale del Comune di Battipaglia, grazie a un’interrogazione del parlamentare Angelo Tofalo del Movimento Cinque Stelle. Nel suo atto, il deputato grillino chiede direttamente all’esecutivo in carica: «Quali sono le azioni che il Ministro ed il Governo vogliono adottare, in merito alla tutela e alla salvaguardia della salute dei Cittadini e del territorio?». Alla fine di agosto, infatti, Tofalo fu invitato a partecipare a un’Assemblea pubblica del movimento cittadino. Nel corso di essa il membro del Copasir fu informato della situazione ambientale della città di Battipaglia e gli fu consegnato un dettagliato dossier sulle discariche che insistono sul territorio. In quell’occasione il parlamentare assunse pubblicamente l’impegno a portare la questione in Parlamento. Mercoledì scorso, tramite il proprio sito personale, Tofalo ha fatto sapere dell’interrogazione, mantenendo così fede alla promessa fatta ad agosto. Nel testo che accompagna il quesito rivolto al Ministro dell’Ambiente e tutela del territorio e del mare, l’onorevole Andrea Orlandi, si legge: «Quanti sono oggi i casi di tumore nella città di Battipaglia, e quante neoplasie si possono attribuire alle contaminazioni provenienti dai numerosi siti contaminati presenti nel nostro territorio? Nessuno lo sa con precisione perché non si deve diffondere panico tra la popolazione che muore senza conoscere neanche il perché». Nella relazione che accompagna l’interrogazione, Tofalo ripercorre la storia recente delle discariche battipagliesi, partendo dal 1980, quando furono autorizzata le discariche di Grataglie, sino ai giorni nostri quando, nel 2009, Battipaglia fu inserita nella lista dei 37 comuni campani ammessi a un programma di risanamento. A oggi, i siti presenti sul territorio, sono circa venti. Molti di questi sono quelli presenti sullo stesso territorio di Battipaglia, mentre molti altri sono ubicati nei comuni limitrofi, rendendo in tal modo la Piana del Sele una vera e propria bomba ambientale. Ed è proprio a questo proposito che Tofalo richiede un intervento del Ministero. Anche perché, come fa notare lo stesso parlamentare, nel 2012 i fondi previsti da programma di risanamento ambientale furono ulteriormente tagliati, cosicché quelli restanti sono appena sufficienti per la bonifica di uno dei siti. Il parlamentare del Movimento legato a Beppe Grillo porta alla Camera il dossier sugli sversatoi di rifiuti mai bonificati nella Piana del Sele La sentenza Violenza sessuale, sconto di pena per Andrej Shutka: da sette a cinque anni Politica Illuminazione, i dubbi di Zara: «Gara viziata da troppi sospetti» Battipaglia. L’associazione politica Battipaglia Nostra, guidata da Carlo Zara, scrive al commissario Ruffo per chiedere l’annullamento della gara relativa alla pubblica illuminazione. Nella missiva, Zara ricostruisce la vicenda partendo dal 2007, quando l’allora commissario Pasquale Manzo, autorizzò Alba Nuova all’installazione di un impianto di pubblica illuminazione a risparmio energetico. Nel 2010, poi, ricorda Carlo Zara, Alba Nuova fu scissa in Alba ecologia e Nuova manutenzioni. A capo di Nuova, cui furono affidati i servizi di manutenzione del verde pubblico e degli immobili comunali, fu posto l’ingegnere Giuseppe Giannella. Quest’ultimo, solo pochi mesi dopo dichiarò la società in liquidazione. Nel 2011, poi, lo stesso Giannella fu nominato dall’allora amministrazione Santomauro come coordinatore della gara per l’affidamento e la gestione del servizio di pubblica illuminazione, mentre ancora ricopriva la carica di presidente della società in house del Comune. A ottobre dello stesso anno, Giannella fu nominato liquidatore di Nuova e il cammino della società parve segnato. Tra aprile del 2011 e giugno dell’anno successivo, il Comune di Battipaglia avviò inoltre le gare per la gestione del servizio di pubblica illuminazione. Il bando, com’è risaputo, prevedeva la gestione degli impianti di illuminazione per quindici anni, con un importo di oltre dodici milioni. In quella fase, essendo stata posta in liquidazione, Nuova non poté partecipare alla Salerno. Ieri sera, dopo una lunga camera di consiglio, la Corte di Appello di Salerno, Collegio C, Presidente Dott.ssa Castelluzzo, ha riformato la sentenza di primo grado del Tribunale Collegiale di Salerno che, lo scorso 14 Gennaio, aveva comminato al 28enne, Andrej Shutka, di origini ucraine ma da anni residente ad Avellino ed impiegato in una nota azienda vivaistica del capoluogo irpino. Il giovane era stato condannato a sette anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona commesso ai danni di una donna di cinquantanni residente a Battipaglia. Shutka, inoltre, era accusato anche di aver molestato ed inseguito di notte un’altra giovane donna, anche questa battipagliese, sempre nel mese di dicembre di due anni fa. Ieri sera al termine del giudizio di Appello il ventottenne, difeso per il secondo grado dall’avvocato Rolando Iorio, si è visto ridurre in maniera considerevole la pena comminata in primo grado dal momento che la Corte di Appello di Salerno, accogliendo tutte le argomentazioni difensive, ha concesso le attenuanti generiche e di conseguenza ha proceduto alla riduzione della pena, portandola dagli originari sette anni e sei mesi a cinque anni di reclusione. Il giovane, attualmente detenuto nella Casa Circondariale di Bellizzi Irpino da quasi due anni, alla luce del risultato conseguito potrebbe quindi ben presto vedersi aprire le porte del carcere. Andrej Shutka venne arrestato dai carabinieri della compagnia di Battipaglia dopo aver inseguito una giovane donna fin dentro nella caserma dell’arma a via Consolini dove arrivò, ubriaco, a bordo della sua Fiat Uno di colore bianco. Lavoro Alcatel, è ancora fumata nera gara. Ad aggiudicarsi la gara fu la Cpl Concordia, una società cooperativa di Modena, la quale inserì nella bozza di contratto l’ingegnere Giannella quale direttore dei lavori. Alla luce di ciò, Carlo Zara si rivolge al commissario Ruffo: «Non le sembra questa una robusta giustificazione per annullare una gara viziata da troppi e gravi sospetti?». Prosegue, quindi, la lotta contro l’affidamento del servizio di pubblica illuminazione che, già negli ultimissimi periodi della giunta Santomauro aveva fatto arroventare il dibattito politico e stava per spaccare l’allora maggioranza oltre alla stessa minoranza in consiglio comunale. (m.d.b.) Battipaglia. Ancora nulla di fatto per i lavoratori di Alcatel-Lucent, che ieri sono stati ricevuti per tutta la giornata presso il ministero del Lavoro a Roma. I vertici dell’Alcatel, infatti, hanno preso parte alla prima parte dell’incontro, illustrando la distribuzione degli stabilimenti industriali su tutto il territorio italiana. L’azienda ha, poi, spiegato anche le ragioni che starebbero alla base della crisi. Mancanza di appeal e di competitività sul mercato starebbero alla base del tracollo che Alcatel sta affrontando ormai da tempo. L’azienda per questa ragione ha annunciato ben 586 esuberi in tutta Italia. Tali esuberi, secondo quanto previsto dall’azienda, si ripercuoteranno principalmente sui siti minori. Da questo punto di vista, Battipaglia potrebbe essere uno dei siti a pagare il prezzo maggiore. Intanto, nel corso della riunione di Roma, i sindacalisti si sono visti confermare l’intenzione da parte dei dirigenti Alcatel di cedere un ramo d’azienda. Nelle intenzione dei vertici di Alcatel ci sarebbe la volontà di fornire alla Sesa Nv spa supporto logistico e cessione del know how dell’azienda. In entrambi i casi, tuttavia, i sindacalisti dell’azienda sono rimasti scettici. Infatti, il sito industriale battipagliese non possiede lo stabilimento che dovrebbe essere della Btp Tecno. Per quanto riguarda, invece, il know how, Alcatel al momento non possiede un prodotto specifico. I prossimi incontri sono previsti per il prossimi 25 e 30 ottobre. www.metropolisweb.it 18 Cava de’ Tirreni Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 La rabbia sui social network non risparmia nessuno e in particolare chi ha appaltato la fornitura di alimenti La Terra dei fuochi minaccia i bimbi cavesi GIUSEPPE FERRARA CAVA DE’ TIRRENI Scoppia la protesta nelle mense delle scuole materne di Cava de’ Tirreni. I genitori dei piccoli alunni scendono sul piede di guerra all’indomani di una sconcertate rivelazione: il pane che arriva nei refettori scolastici viene prodotto a Giugliano, il fulcro della “Terra dei fuochi” e i genitori non vogliono ovviamente che i proprio figli mangino alimenti provenienti da una zona tristemente nota di recente per lo sversamento e lo smaltimento illegale di rifiuti tossici da parte della Camorra. Dopo Sarno, la fobia della “Terra dei fuochi” approda anche a Cava de’ Tirreni facendo dilagare uno stato di preoccupazione legittima sul regime alimentare dei bambini. La protesta prende origine dalle confezioni di pane che vengono somministrate ai bambini nell’ambito del servizio comunale della mensa. Sulle stesse, infatti, Cava de’ Tirreni ricorda il senatore Riccardo Romano In città arriva anche De Luca Sui tavoli delle mense scolastiche scoperto pane proveniente da Giugliano Dal web scatta la protesta dei genitori preoccupati per la salute dei figli biamo pensare seriamente a preparare documentazione tale da aprire il vaso di Pandora? Ovviamente attendiamo spiegazioni e delucidazioni dai rappresentanti dell’amministrazione locale». L’ormai famigerata are tra la provincia di Napoli e Caserta continua a far danni anche a distanza. Tra le attività di sversamento, vi è l’eliminazione di materiali come copertoni o scarti di abbigliamento, provenienti da tutta Italia e non solo dalla Campania, o il recupero del rame dai cavi elettrici. La preoccupazione maggiore arriva dall’inquinamento da diossina dei terreni, estremamente rischiosa perché introduce sostanze tossiche nella catena alimentare degli animali da allevamento e può raggiungere anche l’uomo. Infine il timore comune ha dato il “la” per una opposizione più generale nei con- è riportata la scritta che ne battezza l’origine a Giugliano. Immediato l’allarme lanciato da un genitore; la diffusione via social network di una foto del prodotto incriminato ha fatto il resto, scatenando il panico fra tutti gli altri parenti che hanno un bambino nelle materne metelliane. «Con tutti i panificatori che abbiamo in zona – inveiscono i genitori – perché il pane deve provenire proprio dalla provincia della “Terra dei Fuochi”? Chi controlla la qualità del cibo che viene somministrato ai nostri figli? Con quale criterio vengono fatte le gare? Chi ha controllato i fornitori dell’appaltatore? Chi ha scelto il menù (gnocchi alla marinara per fare un esempio) che va somministrato a bambini di 3/5 anni? Chi è colui tanto lascivo nelle sue funzioni che non ha controllato nulla? Insomma con chi bisogna prendersela o dob- fronti dei servizi mensa che è ormai un luogo comune. «Il cibo dato ai bambini deve essere controllato dall’inizio alla fine – ha dichiarato qualche altro genitore – capelli, peli, addirittura pezzetti di plastica rinvenuti nei piatti, sono ormai all’ordine del giorno senza parlare di pasta scotta e fredda, cotolette immangiabili. Se la refezione è scadente o semplicemente non offre cibi di qualità ai bambini continuiamo a somministrare tutto ciò? Se qualcuno sa le ragioni per le quali il pane proviene dalla provincia di Napoli, la pasta è scotta, la consegna della refezione avviene dopo quasi due ore, che si muova o che ci informi. Altrimenti bisogna prendere carta, penna e bolli per fare un esposto, una denuncia, di certo non mancheranno le firme». © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web L’assessore Passa invita alla calma i cittadini: “Voglio subito spiegazioni dalla ditta incaricata del servizio” Cibo contaminato: il Comune rassicura tutti L’amministrazione comunale pronta ad effettuare controlli accurati nei servizi di ristorazione scolastici Cava de’ Tirreni. Sabato 19 ottobre Cava de’Tirreni renderà omaggio al senatore della Repubblica Riccardo Romano, cavese doc, ed esponente di spicco della sinistra ed in particolare del Partito Comunista Italiano. Una celebrazione che prevede un ricco programma ad iniziare dalle 9,30 quando a Palazzo di Città si terrà una commemorazione alla quale interverranno il sindaco Marco Galdi, Antonio Armenante, Achille Mughini, Vincenzo Giannattasio, Pasquale Palmentieri, Gaetano Panza e Maria Carmen Brunetto. Le conclusioni invece saranno affidate al sindaco di Salerno, nonchè viceministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti, Vincenzo De Luca. Il protocollo delle celebrazioni prevede che, successivamente, la celebrazione dell’intitolazione intitolerà una strada cittadina. La stessa è stata individuata nel primo tratto di Corso Mazzini dall’incrocio con via XXV Luglio, con lo stesso che da domani sarà dedicato alla memoria dello storico politico metelliano. La celebrazione dell’’inaugurazione della strada è prevista per le 12, tramite il rituale dell scoprimento della targa presso l’Epitaffio. (gius.fer). Cava de’ Tirreni. Alle mense scolastiche di Cava de’ Tirreni giunge il pane della “Terra dei Fuochi”? Mentre i genitori in rivolta sollevano lamentele e richiedono delucidazioni prima di mettere in atto una vera e propria raccolta firme affinchè il servizio refettorio venga sospeso, arrivano dall’amministrazione comunale rassicurazioni e ragguagli. L’invito a non cadere facile preda del panico ingiustificato dando adito a dannosi allarmismi arriva dall’assessore comunale alla pubblica istruzione, Vincenzo Passa, che, alla notizie delle lamentele, si è immediatamente attivato affinchè venga fatta subito chiarezza sulla questione. «In verità non ero a conoscenza di questa situazione, non mi risultava infatti che il pane venisse da Giugliano – ammette l’assessore Passa – tuttavia nei prossimi giorni avrò modo di indagare a fondo sul problema e come prima cosa contatterò il titolare responsabile della ditta incaricata al servizio mensa. Non appena avrò raccolto notizie in merito e laddove ce ne fosse bisogno, prenderemo gli opportuni provvedimenti. Dubito comunque che il cibo che viene servito ai bambini sia dannoso: al di là della provenienza ci sono controlli appositi per portare sulle tavole prodotti genuini. Posso immaginare il timore dei genitori, hanno valide ragioni per essere sospettosi, e proprio in virtù di questo indagherò sulla situazione». A far scattare l’allarme è stata l’origine dei panini portati a casa da alcuni bambini al ritorno da scuola. Sulla busta infatti viene riportata, sotto il nome dell’azienda produttrice, la provenienza identificata con Giugliano (NA). La località non passa inosservata in questi giorni di grande clamore per l’inquinamento di molta parte della Campania e, così, i genitori chiedono di conoscere la filiera dei cibi dei loro figli. L’azienda in questione tuttavia offre servizio di consegna in tutta la regione e mai è andata incontro a problemi di natura igenico-sanitaria dei prodotti garantendo una collaborazione con fornitori selezionati e affidabili e l’utilizzo di materie prime sottoposte a rigoroso controlli qualità, verifiche cicliche per l’accertamento del possesso dei requisiti chimico-fisici stabiliti dalla legge. Alla stessa tipologia di attento controllo qualità vengono sottoposti anche tutti i prodotti finiti che arrivano poi quotidianamente nelle scuole. Al di là delle rassicurazioni che possono provenire dalla notorietà dell’azienda resta il fatto che i genitori sono in attesa di risposte e rassicurazioni, in vista quindi del riscontro da parte dell’amministrazione si sta comunque attivando per preparare una petizione. (gius.fer) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Continuano le polemiche con il Pd che contesta la proposta Il sindaco Galdi rilancia: “Pronti ad ospitare la salma di Priebke VALENTINO DI DOMENICO CAVA DE’ TIRRENI Il sindaco Marco Galdi ha inviato una nota riservata al presidente del consiglio, Enrico Letta, per manifestare la disponibilità della città di Cava de’Tirreni per procedere alla cremazione della salma di Erich Priebke. “Nella strage delle Fosse Ardeatine, perì un illustre figlio della nostra città, Sabato Martelli Castaldi, offertosi ai nazisti per salvare un civile. Cava de’Tirreni- si legge nella missiva- inoltre ha dato i natali a “Mamma Lucia”, umile donna che ha dedicato l’intera sua vita per offrire degna sepoltura ai soldati tedeschi caduti, lontano dalla loro famiglie, nel settembre del ’43. In memoria dei nostri eroi, riteniamo di poter esprimere, senza timore di speculazione o di letture strumentali, la disponibilità ad aprire le porte del nostro tempio crematorio per il feretro del gerarca nazista Erich Priebke, perché anche il peggiore degli uomini, agli occhi dei suoi simili, ha diritto all’atto della sepoltura. Lo ricorda anche Sofocle nell’Antignone: vi è una legge del cuore che prevale contro ogni forma di odio, anche se giustificata e comprensibile ”. “Non si tratta di un atto di elogio al nazifascismo- ha dichiarato Galdi- ma di un atto di carità cristiana, che va sull’esempio lasciatoci da Sabato Martelli Castaldi e da Mamma Lucia, e dal fatto che Cava da sempre è città della Pace”. La richiesta di Galdi, a cui non è seguita nessuna risposta da Roma, ha fatto infuriare il Pd, che prende le distanze dall’iniziativa del primo cittadino. “Il Partito Democratico e il direttivo tutto si dissocia con convinzione alla vo- lontà, del tutto personale, del sindaco Marco Galdi che, senza aver effettuato alcuna consultazione con i consiglieri comunali, ha comunicato alla Presidenza del Consiglio italiana la volontà esclusivamente sua personale di ospitare la salma del capitano delle SS Priebke affinchè ne ven- ga disposta nel nostro comune la cremazione. Convinti nell’affermare e nel ricordare al Sindaco che la qualità di primo cittadino non lo autorizza a prendere una cosi grave decisione che si riverbera su tutta la cittadinanza”. Il Pd infine, invita tutte le istituzioni della regione “a condannare assolutamente, anche per garanzia di ordine pubblico, un autentico arbitrio che sicuramente non corrisponde alla volontà dei cittadini cavesi”. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Nocera Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 17 Nocera Inferiore. Donna ricattata da una coppia di coniugi: 700 euro per non divulgarlo. In manette 32enne Video hard, estorsione all’amante del marito di 700 euro in cambio del suo ‘silenzio’ e del dvd che avrebbe svelato la sua tresca. Ma oltre al danno, anche la beffa: in realtà il dvd non avrebbe svelato nulla di compromettente. Violanda Giordano è stata arrestata mercoledì pomeriggio, per estorsione e suo marito è stato denunciato a piede libero. Ieri mattina per la 32enne si è tenuto il rito direttissimo presso il Tribunale di Nocera VALERIA COZZOLINO NOCERA INFERIORE Tenta l’estorsione ai danni dell’amante del marito: arrestata la 32enne nocerina Violanda Giordano e denunciato a piede libero il coniuge 36enne. La donna aveva minacciato di divulgare un ‘fantomatico’ dvd in cui si vedeva la vittima, a sua volta sposata, in atteggiamenti intimi con il marito di Violanda Giordano. I due coniugi, d’accordo, avevano chiesto alla malcapitata di dargli un orologio prima e poi di pagare 700 euro per evitare la divulgazione del dvd che smascherava la sua relazione extraconiugale. Spaventata la donna invece, si è rivolta ai carabinieri. I due nocerini avevano concordato con la vittima un appuntamento cui si sono presentati però anche i militari della stazione di Nocera Inferiore che hanno interrotto il piano messo a punto dai coniugi per ottenere soldi facili. La trappola d’amore in cui è caduta la vittima era stata ben architettata ma per fortuna è stata smascherata dai carabinieri di Nocera. In realtà la malcapitata avrebbe avuto una relazione con il marito della 32enne ma nel dvd, oggetto del ‘ricatto’ non ci sarebbe stato nulla di compromettente per la donna, a sua volta sposata. La vittima, nella denuncia presentata ai carabinieri della stazione di Nocera Inferiore, aveva raccontato che in un primo momento la moglie del suo amante le aveva chiesto di consegnarle un orologio e poi invece pretendeva il pagamento Denunciato il compagno Lei patteggia la pena a 2 anni e 4 mesi di reclusione «Fumo» nella cassetta postale: arrestato 26enne Nocera Superiore. Nascondeva hashish nella cassetta della posta: in manette Antonio Di Giuseppe, 26enne, già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno perquisito l’abitazione del giovane è stato sottoposto a perquisizione domiciliare nel corso della quale è stato trovato in possesso di 87 grammi di hashish e oltre 150 euro in banconote di piccolo e vario taglio, presunto provento dell’illecita attività di spaccio. La droga, in parte già suddivisa, era tenuta nascosta dal 26enne dentro la cassetta della posta. Stratagemma inutile in quanto lo stupefacente è stato trovato e sequestrato dai carabinieri: per il giovane sono scattate le manette ad opera dei carabinieri della stazione di Nocera Superiore. Inferiore in aula però non c’era l’amante, vittima della vicenda: la donna, accusata di estorsione nei confronti dell’amante del marito, ha patteggiato la pena a due anni e 4 mesi di reclusione ed è stata scarcerata. Per Violanda Giordano è stato disposto l’obbligo di dimora fuori dal comune di Nocera Inferiore, probabilmente andrà a vivere nel territorio di Roccapiemonte fino a quando sarà valido il dispositivo emesso dal Tribunale di Nocera Inferiore. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Nocera Merce contraffatta, sequestrati 5000 pezzi Nocera Inferiore. Sequestrati 5mila e 500 articoli contraffatti: cover per cellulari, prodotti di cancelleria, gadget vari sono finiti nelle mani dei baschi verdi della compagnia di Scafati. Insieme a questi prodotti privi delle indicazioni di sicurezza durante l’ispezione dei locali commerciali, sono stati rinvenuti, inoltre, 11mila prodotti, appartenenti a diverse categorie merceologiche come occhiali, portachiavi, giocattoli per bambini, ed, in particolare, prodotti elettrici come lampadine, piastre per capelli, ferri da stiro, rasoi, tutti privi del marchio di conformità “CE”, ovvero delle informazioni minime rivolte ai consumatori e/o non riportate in lingua italiana. Il titolare dell’attività commerciale, un cittadino cinese di 33 anni, è stato denunciato a piede libero per detenzione ai fini di vendita di prodotti contraffatti e ricettazione. I militari, infine, hanno provveduto ad irrogare al commerciante anche le prescritte sanzioni amministrative, quantificate complessivamente in 9mila euro. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Salerno Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 13 Il caso. Il Piano della Regione presentato alla Consulta per la mobilità prevede due ipotesi In arrivo nuovi tagli per il Cstp Iva e risorse stanziate porteranno alle decurtazioni del 20 e 10% sul trasporto pubblico locale Salerno. Comunque vada, ancora tagli per il trasporto pubblico locale. Il Piano dei servizi minimi redatto dalla Regione Campania e presentato ieri alla Consulta della mobilità alla presenza dei sindacati e degli enti locali ha previsto due strade che, nella migliore delle ipotesi, prevedono un ulteriore taglio delle risorse per il Cstp e il trasporto pubblico in Campania. Due, dunque, le ipotesi che verranno successivamente presentate al Governo il 26 ottobre per essere valutate e poi approvate. Se gli enti concedenti, e cioè i Comuni e le Province, non corrispondono l’Iva, il taglio del servizio di trasporto pubblico per il 2014 sarà del 20 per cento. Mentre nella seconda ipotesi, se vengono stanziate le risorse, il taglio sarà del 10 per cento. Tecnicamente la prima ipotesi prevede, per quanto riguarda i tagli chilometrici per il servizio extraurbano - già tra l’altro pesantemente penalizzato -, una sforbiciata di sei milioni di chilometri, passando dagli attuali ven- tisei e passando a venti, e che in soldoni corrisponde ad una scure di cinque milioni di euro di risorse in meno. Se, invece, non venisse corrisposto il versamento dell’Iva da parte della Provincia di Salerno - il comune di Salerno avrebbe assicurato il versamento dell’Iva, con i tagli per il trasporto urbano che risulteranno dunque irrisori -, allora la cifrà salirà a dieci milioni. I chilometri resteranno gli stessi, la differenza invece, a seconda se viene versata l’Iva o meno, riguarderà il corrispettivo chilometrico che corrisponderà a 1,86 (senza Iva) oppure a 1,96 (Iva inclusa). Il segretario generale della Filt Cgil Salerno, Amedeo D’Alessio, sul piede di guerra e l’appello alla mobilitazione: “E’ una cosa alquanto grave, si penalizza in maniera forte il territorio. Sono sconcertato dalle disposizioni inserite nel piano e sorpreso da questa riorganizzazione. Il trasporto pubblico locale sta per affrontare ulteriori tagli, è il momento della mobilitazione generale, sia a livello regionale che nelle singole province, anche in tempi strettissimi”. Il piano previsto dalla Regione e presentato nella giornata di ieri dalla Consulta per la mobilità della Campania verrà inviato al Governo la settimana prossima e dopo quella data si vedrà il futuro del Cstp e del trasporto pubblico locale. A rischio i collegamenti in provincia di Salerno, già fortemente penalizzati con la rivisitazione e la soppressione di molte corse sul territorio, provvedimenti che stanno mettendo in ginocchio il comparto e l’intero bacino d’utenza. In seguito ai numerosi tagli avvenuti negli ultimi mesi erano già stati approntati tagli ai servizi corrisposti ai cittadini, ma per il 2014 sembra aprirsi un periodo ancora più difficile per il Consorzio salernitano, per i dipendenti di piazza Matteo Luciani e per l’intera provincia di Salerno (l.m.). L’ex comandante della Stazione di Capaccio e un collega a giudizio a novembre Due carabinieri finiscono sotto processo Abuso d’ufficio e lesioni, dibattimento anche per un privato cittadino. Assolti in cinque, tra cui tre militari Salerno-Capaccio. Abuso d’ufficio e lesioni, cinque assoluzioni e tre rinviii a giudizi. A deciderlo è stato ieri mattina il giudice per le udienze preliminari presso il Tribunale di Salerno, Dolores Zarone. A processo due carabinieri, tra cui il maresciallo Gerardo Leo (ex comandante della stazione di Capaccio), un collega militare e un cittadino privato residente sempre nel comune di Capaccio Paestum. Il collegio difensivo fra gli altri, era composto dall’avvocato Carmine Giovine, Luca Vollaro e Francesco Reale. Nell’inchiesta, coinvolti a vario titolo, anche altri tre militari dell’arma sempre della locale Stazione e due cittadini di Capaccio che sono stati prosciolti dalle accuse. La vicenda risale a qualche anno fa, nel 2010, quando - per l’accusa- alcuni carabinieri avrebbero organizzato nei confronti del privato cittadino una spedizione punitiva per alcune vicissitudini sorte tra privati e militari dell’arma. Nella vicenda in un primo momento furono coinvolti altri tre uomini della benemerita che prestavano servizio presso la Stazione di Capaccio Paestum e due cittadini capaccesi. La vicenda, che destò un certo scalpore, fu denunciata alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Salerno che aprì un fascicolo d’inchiesta a carico delle otto persone coinvolte nella lite. Nell’udienza preliminare di ieri mattina, accogliendo in parte le tesi del pubblico ministero, il giudice per le udienze preliminari Dolores Zarone ha rinviato a giudizio proprio l’ex comandante della Stazione di Capaccio Gerardo Leo, il collega militare e la persona che figura parte attiva nella lite e con la quale i militari rimandati a processo avrebbero avuto il diverbio qualche anno fa. Saranno davanti ai giudici salernitani a novembre e dovranno rispondere chi di abuso d’ufficio e chi di lesioni. Cadute le altre accuse contro tutti e gli otto imputati coinvolti nell’inchiesta (re.giu.). A Confindustria Befera prova a unire fisco e contribuenti Salerno. In città la terza tappa degli incontri sul territorio tra Confindustria e Agenzia delle entrate. Dopo il Piemonte e l’Emilia Romagna, è a Salerno l’appuntamento tra il presidente del Comitato Tecnico Fisco di Confindustria Andrea Bolla, il presidente di Confindustria Campania Sabino Basso, il presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro e il direttore Attilio Befera accompagnato dai vertici dell’Agenzia delle entrate. Un’iniziativa utile ad alimentare la comunicazione e la collaborazione tra Amministrazione finanziaria e imprese e per promuovere soluzioni condivise ai problemi che riscontrano le industrie.“Il dialogo tra Amministrazione finanziaria e mondo produttivo è oggi più che mai aperto – afferma Attilio Befera, direttore dell’Agenzia delle Entrate. E’ inoltre forte e condivisa la volontà di guardare al Paese reale e di rendere sempre più semplice il rapporto tra fisco e contribuenti. È uno sforzo concreto che stiamo portando avanti attraverso l’approvazione di numerosi provvedimenti che vanno incontro alle esigenze delle imprese. Abbiamo introdotto la possibilità di correggere sempre gli errori contabili, reso semplice il ravvedimento nel caso di ritardi nei versamenti e riconosciuto i crediti d’imposta, in particolare i crediti Iva, in caso di dichiarazione omessa. Stiamo, inoltre, proseguendo il nostro lavoro di semplificazione degli adempimenti. Per migliorare la qualità dei servizi, ridurre il peso degli adempimenti amministrativi e diminuire i costi per le imprese sono indispensabili momenti di confronto come questo: la crescita e la ripresa sono possibili solo se camminiamo tutti nella stessa direzione”. Per Mauro Maccauro “Il rapporto fisco e imprese è gravato da numerose criticità, prima fra tutte il peso della pressione fiscale. In tale contesto un clima di compliance e di dialogo con il braccio operativo dell’Amministrazione Finanziaria diventa discriminante ai fini di una partecipazione condivisa alla spesa pubblica, attraverso il carico fiscale sopportato dalle aziende. In questa direzione si inserisce la nostra proposta di un Protocollo con l’Agenzia dell’Entrate diretto a semplificare i rapporti tra le imprese del territorio e fisco”. La ricorrenza, venti anni di successi Il Centro Artisti Salernitani l’orgoglio di un’intera comunità Salerno. Venti anni fa nasceva a Salerno Il Centro Artisti Salernitani, un’ associazione volta alla promozione di attività culturali e produzioni artistiche. E dopo ben due decenni, il presidente del Cas Elena Ostrica ha voluto indire una conferenza stampa presso il Comune di Salerno per festeggiare il lavoro del Centro che con entusiasmo e dedizione porta avanti il progetto culturale della città di Salerno su cui l’Amministrazione Comunale ha sempre puntato. Lo scopo, come ha sottolineato Elena Ostrica (nella foto), è quello di portare la testimonianza dell’associazione all’attenzione dei più giovani affinché possano fare propria questa esperienza e coltivare con dedizione la propria passione per la cultura. Grande entusiasmo e riconoscenza per il lavoro del Castraspare anche dalle parole del Vice Sindaco di Salerno Eva Avossa che, durante il suo intervento, ha ringraziato l’Associazione Artisti Salernitani per aver contribuito a far crescere quello che il Sindaco De Luca ha definito “l’Orgoglio Salernitano” esclusivamente con le proprie forze e le proprie risorse economiche e professionali. “La cultura- continua il Vice Sindaco- in un clima di incertezza come quello attuale è l’unico baluardo dinanzi alla disgregazione di valori che ci sta conducendo alla deriva. E noi a Salerno possiamo considerarci un baluardo nonostanti i numerosi tagli che arrivano e che sono all’ordine del giorno”, ha detto Avossa rimarcando il pensiero del primo cittadino Vincenzo De Luca. La voglia di coltivare la passione per la cultura e per l’arte nonostante le difficoltà che hanno caratterizzato questo ventennio di attività è riscontrabile nelle parole di Elena Ostica che ha affermato con decisione che il Centro Artistico è an- cora oggi una realtà viva che grazie ad uno staff di collaboratori efficienti e professionali si occupa ed abbraccia molti degli eventi organizzati sul territorio “ per fare vera cultura e promuovere la divulgazione della stessa, per confrontarsi ed arricchirsi sempre di più con altre realtà”. In occasione di questo ventennale l’Associazione ha invitato tutti i cittadini e gli organi di stampa alla 15esima edizione del Premio letterario “La Piazzetta” che coinvolgerà artisti italiani e stranieri e che prenderà il via nella giornata di oggi. Francesca Caso www.metropolisweb.it 12 Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 SalernoCampus Migliaia di nuovi iscritti hanno partecipato alla tre giorni dedicata all’Orientamento Matricole: accoglienza da record DOMENICO GRAMAZIO FISCIANO/SALERNO Essere giovani matricole non è più sinonimo di spaesamento grazie alle associazioni Vivi Unisa, Agorà e Futura che hanno dato il benvenuto ai nuovi iscritti con una speciale tre giorni di orientamento patrocinata e sostenuta dall’Università di Salerno. Scopo dell’iniziativa terminata ieri e durata due giorni, che come ogni anno ha anticipato l’inizio delle lezioni, è stato quello di favorire l’inserimento degli studenti nella vita accademica. Cinque i pilastri portanti dell’evento: orientamento, musica, sport, cultura e divertimento. I partecipanti hanno visitato gli stand per l’orientamento, allestiti dalle associazioni delle singole facoltà, per ricevere informazioni e materiale sull’articolazione dei corsi di laurea e delle attività didattiche, sui servizi offerti dall’Ateneo, sulle occasioni di studio all’estero e di stage. Ampio spazio, anche, per l’intrattenimento ed il gioco, con pallavolo, basket, ping pong e calcio balilla. Ma il divertimento è continuato anche con interessanti quiz e coinvolgenti cacce al tesoro. E c’è stata anche la musica live ed i dj set per vivere l’Università anche di notte. Fino a ieri sera, piazza del Sapere, dalle 10 alle 17 e piazza De Rosa, antistante il Rettorato, dalle 22 in poi, sono state il centro ed il punto di riferimento di chi ha voluto scoprire il Campus universitario. La manifestazione è stata organizzata con la collaborazione del Caot (Centro d’Ateneo per l’Orientamento e il Tutorato), dell’Adisu Salerno (Azienda per il Diritto allo Studio), del Cus Salerno (Centro Universitario Sportivo), dell’Ufficio Stampa e Promozione d’Ateneo, di Unis@und Webradio, del Csda (Centro Stampa di Ateneo) e di ‘Martedì Universitario’. La tre giorni, inaugurata martedì scorso, ha visto un enorme numero di partecipanti, che hanno potuto vivere la cittadella universitaria ‘h24’. Ieri sera grande attesa per l’evento finale: a concludere l’iniziativa sarà la coinvolgente musica dei Molotov D’Irpinia e Muro del canto e, per gli amanti della dance, ‘l’ultimo atto’ è stato affidato al closing djset firmato Dako from Beat-@Time. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Dogramazio Le associazioni studentesche hanno fornito informazioni sulle singole Facoltà e materiale sullo svolgimento delle lezioni per ogni corso di Laurea dell’Ateneo Le tappe STAND INFORMATIVI Distrubito materiale informativo sullo svolgimento dei vari corsi di studio L’appuntamento Matematica, esperti a confronto nel 31esimo convegno dell’Umi LO SPORT Presentata anche l’offerta del Cus presente con le attività di volley, ping pong e basket LA MUSICA Spazio ai dj set in piazza del Sapere per iniziare al meglio il primo anno accademico Riaperti i termini fino al 31 ottobre Master universitario per l’Infanzia Ecco come e dove fare la domanda Salerno/Fisciano. Sono riaperti i termini per l’ammissione al master Universitario di I livello ‘Educazione Psicomotoria Inclusiva per l’infanzia’, al Corso di aggiornamento e perfezionamento professionale “Educazione Psicomotoria Inclusiva per l’infanzia”, al Master Universitario di I livello e al Corso di Formazione e Agg. Professionale in “Didattica e psicopedagogia per alunni con disturbo autistico”. Le domande di partecipazione ai quattro corsi devono pervenire entro le 12 del 31 ottobre prossimo. Più in dettaglio, sono previsti 50 posti (45 riservati ad Insegnanti di base in servizio presso Scuole dell’Infanzia o Scuole Primarie, Statali, con contratto di lavoro a tempo indeterminato (T.I.), e 5 riservati ad Insegnanti di base in servizio presso Scuole dell’Infanzia o Scuole Primarie Paritarie, con contratto di lavoro a tempo indeterminato (T.I.). per l’ammissione alla prima edizione del Corso di Master Universitario, di I livello, denominato “Educazione Psicomotoria Inclusiva per l’infanzia”, di durata annuale, istituito presso il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno. A numero chiuso anche il Corso di aggiornamento in “Educazione Psicomotoria Inclusiva per l’infanzia” riservato a insegnanti di base e docenti delle scuole statali e paritarie non in possesso di laurea. I 50 posti disponibili sono così suddivisi: 45 posti per Insegnanti di base in servizio presso Scuole dell’Infanzia o Scuole Primarie, Statali, con contratto di lavoro a tempo indeterminato (T.I.) che, alla scadenza del termine per la presentazione della domanda di iscrizione allo stesso, siano in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado; 5 posti riservati ad Insegnanti di base in servizio presso Scuole dell’Infanzia o Scuole Primarie, Paritarie, con contratto di lavoro a tempo indeterminato (T.I.) che, alla scadenza del termine per la presentazione della domanda di iscrizione allo stesso, siano in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado. Salerno/Fisciano. All’Università di Salerno un corso di formazione e aggiornamento organizzato dall’Unione Matematica Italiana. La matematica non è una materia facile. Al Sud ancora di più. Ed è la Campania la cenerentola delle regioni meridionali. Gli ultimi dati, infatti, non sono per niente confortanti. Ed è per questo motivo che la Commissione Italiana permanente per l’Insegnamento della Matematica della Unione Matematica Italiana (Umi - in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Ingegneria Elettrica e Matematica Applicata, con il Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Salerno, con l’Istituto Professionale di Stato per i servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità “Roberto Virtuoso”, con il Piano Nazionale Lauree Scientifiche e con il Comitato di Coordinamento del TFA (Tirocinio Formativo Attivo) di Salerno - ha deciso di organizzare a Salern una tre giorni, iniziata ieri e che si concluderà domani, per il suo 31esimo convegno per offrire agli insegnanti di ogni ordine e grado una preziosa opportunità di aggiornamento e di formazione. Un’iniziativa dedicata a conferenze di esperti di didattica della matematica, a tavole rotonde su temi di attualità ed alla presentazione di progetti educativi locali. Ma sono i laboratori la vera novità del convegno: sono ben 18. Gli insegnanti potranno seguire tre laboratori da scegliere sui temi più importanti dell’educazione matematica sotto la supervisione di esperti di ricerca in didattica della matematica provenienti da tutta Italia. Si terrà presso il Teatro Augusteo. Esplicativo il tema dato: “Fare matematica nella scuola di tutti”. Tra i relatori si alterneranno figure tra le più importanti nell’ambito della ricerca in didattica della matematica, da Ferdinando Arzarello, neo-Presidente dell’Icmi (International Commission on Mathematical Instruction). La rassegna del Davimus Davimedia, arriva Rocco Papaleo Salerno/Fisciano. Tutto pronto per Davimedia, la rassegna culturale organizzata dal Corso di Laurea Davimus dell’Universita’ degli Studi di Salerno. Il primo incontroavverrà giovedì prossimo con un ospite d’eccezione: l’attore lucano Rocco Papaleo, in tour per la presentazione del suo nuovo film, ‘Una piccola impresa meridionale’, al the Space Cinema di Salerno. www.metropolisweb.it 10 Salerno Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 Approvata la richiesta di parere esterno ad un costituzionalista proposta dal consigliere Criscuolo Decadenza, i consiglieri si autotassano per il consulto esterno Salerno. Sarà un parere pro veritate di un giurista esterno a decidere l’ingrovigliata decadenza di De Luca. La commissione “Statuto”, presieduta da Pasquale Criscito ha approvato all’unanimità la proposta fatta eccezione per l’astensione del commissario Cammarota, con la richiesta di consulto ad un noto costituzionalista di livello accademico. Accolta, dunque, la proposta di Nino Criscuolo, membro aggiunto alla commissione, con la consulenza che sarà fatta con la precisa garanzia che non si gravi sul bilancio comunale. Il budget per un parere pro veritate, con costi che si aggirano intorno ai 10mila euro, sarà saldato dagli stessi commissari che si autotasseranno per adire al consulto esterno. Tra l’altro, su proposta del vi- cepresidente Horace Di Carlo, saranno richiesti casi particolari riguardante oltre la normativa dell’attuale “decreto del fare” anche se la legge che regola attualmente le incompatibilità abbia profili incostituzionali nel momento in cui preveda un’applicazione retroattiva. “Il parere del costituzionalista esterno dovrà essere esaustivo per tutte le normative riccorrenti sul caso di incompatibilità del sindaco, ma anche per lo stesso contrario. – ha affermato il presidente della commissione Criscito – Oltre delucidazioni nel merito del decreto del fare, e della stessa normativa che porta lo sbarramento della incompatibilità per Comuni superiori a 20mila abitanti, saranno richiesti pareri esaustivi anche sulle problematiche inerenti tutte le normative fin qui verificate come anche la Legge 81, richiamata dal sindaco De Luca nella sua eccezione protocollata ad agosto. Successivamente, il parere sarà opportunamente traslato in Consiglio comunale”. In pratica si sarebbe all’ultimo atto della lunga verifica da parte dei commissari di commissione, con la stessa che non si riunirà una volta ricevuto il parere pro veritate dal costituzionalista, di cui ancora non si conosce il nome, con il Consiglio comunale che sancirà l’incompatibilità o compatibilità del sindaco De Luca nel ruolo di sottosegretario o viceministro. Un solo astenuto, dunque, con il consigliere Cammarota che ha cristallizzato la propria posizione alla seduta di due settimane prima, con una richiesta di una convocazione ad horas del Consiglio comunale, dopo aver visto bocciare la proposta di una richiesta di parere “pro veritate” al Viminale con interessamento diretto del prefetto Pantalone. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Deleghe: decisiva la prossima settimana quando il primo cittadino incontrerà il premier Letta ANTONIO ROMA SALERNO Come un leone in gabbia e stretto nella morsa. E’ la situazione in cui si trova il sindaco e viceministro De Luca nella delicata condizione del solo contro tutti. Perchè gli attacchi arrivano da tutti i punti cardinali, da ogni schieramento politico, anche se la mozione di sfiducia del Pdl, ma anche del Movimento 5 Stelle, sembrano non preoccuparlo. Nessuna dimissione ma nemmeno impulso alla decadenza da sindaco da parte di De Luca nella riunione di ieri sera a Palazzo di Città con la “sua” maggioranza di governo nel parlamentino cittadino. Il sindaco ha rassicurato i suoi fedelissimi, anche su quello che sarà il loro mandato a Palazzo di Città, ma soprattutto sul suo iter ministeriale a Roma. Una situazione in continua evoluzione che potrebbe sbloccarsi la prossima settimana, forse già martedì, quando sarà a colloquio con Letta. Il premier lo avrebbe già cercato, con l’incontro che non sarebbe avvenuto per il concomitante viaggio negli Stati Uniti del presi- Dimissioni: De Luca rinvia la decisione Il sindaco non è preoccupato della mozione di sfiducia di Pdl e M5S. Consiglio a rischio scioglimento? dente del Consiglio. Ma il tutto potrebbe concludersi proprio allora, soprattutto se il premier dovrebbe accondiscendere alle richieste dettagliate del viceministro De Luca in merito al dipartimento da assegnargli. Non è un mistero che il viceministro salernitano punti ad un “controllo” del Sud, soprattutto nel cercare di dare impulsi decisivi e determinati alle Infrastrutture. Ma tutto dipenderà dal prossimo colloquio con il premier che, forse, Il presidente Galdi chiede l’inserimento anche di via Manzella Manutenzione stradale: via alla verifica della mappa degli interventi in città Salerno. Toccherà all’ingegnere Giovanni Micillo del settore Manutenzione Infrastrutture relazionare la prossima settimana in Commissione “Urbanistica” presieduta da Domenico Galdi, sul programma di intervento per la manutenzione straordinaria delle strade cittadine. Il tutto alle luce del mutuo di 5 milioni di euro concessi dalla Cassa Depositi e Prestiti richiesti da sei mesi da Palazzo di Città. L’intenzione del presidente Galdi è di rivedere la mappa degli interventi cittadini e, nel caso, ampliarla con altre strade cittadine, più periferiche per la verità, che pure hanno bisogno di interventi strutturali urgenti per quanto riguarda il manto stradale. Tra l’altro, nella seduta di ieri è stato chiesto di integrare nel calendario degli interventi anche anlcune strade della zona industriale. Ma anche via Manzella, prolungamento di via del Pezzo, dove sono presenti buche e un’illuminazione fatiscente. A mettere via Manzella al centro dell’attenzione non ci sono solo le lamentele dei residenti, che nei giorni scorsi hanno presentato una petizione per lo stato di degrado della strada, ma anche la stretta vicinanza con la stazione della metropolitana che partirà all’inizio del prossimo mese. Insomma, si dovrà correre ai ripari, in tempo per l’inaugurazione. Ma saranno valutati attentamente anche i costi degli interventi di manutenzione delle strade, oltre che della mappa degli interventi. Secondo una prima stima, deliberata in seduta di Giunta qualche tempo fa, l’intervento complessivo dovrebbe costare intorno ai 2,1 milioni di euro, compreso l’intervento delle fogne, ben contenuto nel mutuo che il Comune di Salerno riceverà dalla Cassa Depositi e Prestiti. Non è escluso che nell’intervento di manutenzione saranno inseriti anche quelli relativi ai chiusini stradali, così da evitare i continui allagamenti stradali, nel periodo delle piogge battenti. (or.ri.) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web gli dovranno dare risposte esaustive sull’eterno dubbio che, negli ultimi tempi, lo assale: essere un personaggio scomodo per questa politica. Certo, qualche trasmissione di rilevanza nazionale, come quella di Vespa, forse, avrà contribuito ad un pubblicità non benevola fra gli stessi colleghi di Ministero. Intanto, sono stati quarantacinque i minuti di colloquio con i suoi consiglieri ieri sera, con la riunione annunciata per le 18 ma iniziata con qualche attimo di ritardo, non senza il rituale degli auguri di buon compleanno per l’assessore De Maio. Il sindaco De Luca si è confrontato con tutti i suoi fedelissimi, rispondendo a tutte le domande, anche ai dubbi e rilanciando sui programmi da perseguire. Del resto una riunione che si era già svilita con le dichiarazioni radiofoniche della mattinata che già Giunta I 9 dipendenti del Ced verso il licenziamento Salerno. Destino già scritto per i 9 dipendenti del Ced al centro dei rilievi della Corte dei Conti in merito alla stabilizzazione del 2008. Dopo l’annullamento in Giunta della delibera di assunzione di cinque anni fa, la discussione dovrebbe nuovamente riapprodare al secondo piano di Palazzo di Città questa mattina. Secondo i rumors, dovrebbe essere confermato il provvedimento adottato qualche mese fa, con i 9 dipendenti che potrebbero essere licenziati dal Comune di Salerno, col provvedimento che sarebbe destinato a diventare esecutivo. Val la pena ricordare che, qualche mese fa, la Corte dei Conti, in via cautelativa, congelò i beni mobili ed immobili degli assessori, in due successive tornate, che avevano approvato la delibera del 2008, riguardante la stabilizzazione con contratti a tempo indeterminato. facevano intendere che non vi sarebbe stata alcuna decisione nonostante l’ultimatum inviato al premier Letta l’altra settimana. “Dimettermi da viceministro? La gente non ha niente da fare, fanno solo chiacchiere. - affermava De Luca che rilanciava sulle deleghe - Dietro la mancata assegnazione delle deleghe c’è uno scontro di potere, un problema di rapporti politici. Vediamo cosa succede quando il presidente del Consiglio ritorna dalla missione negli Stati Uniti”. Ma la riunione di ieri può essere inteso anche come un tentativo per bloccare eventuali ricorsi al Tribunale Ordinario, il consigliere Criscuolo non ha presentato quello annunciato, con quello dei grillini, fissato per il 17 dicembre che potrebbe essere discusso a fatti già avvenuti. Nel frattempo, il tempo stringe, con la scadenza dei 6 mesi per la decisione di rimozione di una delle due cariche che è agli sgoccioli. Potrebbe esservi il rischio dell’intervento del Prefetto Pantalone, con rischio commissariamento e scioglimento del Consiglio. In questo caso sarebbe lo stesso Consiglio comunale a rispondere con ricorso al Tar e cristallizzazione dello stato delle cose, anche della carica dello stesso De Luca. Anche questo un intervento da evitare, nonostante il procedimento di decadenza sia restato in stand by, con lo stesso che potrà riprendere soltanto dalla seconda seduta, quando furono prese in visione le eccezioni del primo cittadino. La sensanzione di fondo, comunque, resta: si viaggia verso il voto anticipato a Palazzo di Città. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web De Angelis (Cgil): “Colpa del ridotto numero di personale” Un comunale aggredito ai Picarielli I sindacati: “Si lavora senza sicurezza” Salerno. Ancora una aggressione ai danni di un dipendente comunale nell’esercizio delle proprie funzioni. E’ accaduto ieri mattina presso il settore Servizi Demografici, Elettorale, Statistica e Censimenti di via Picarielli, con un cittadino che ha aggredito verbalmente un dipendente comunale tanto da richiedere l’intervento della forza pubblica. Un pericoloso corpo a corpo, sedato in tempo dalle persone presenti, con l’aggressore che chiedeva con insistenza il disbrigo della propria pratica senza ulteriori ritardi, pretendo che la stessa fosse evasa nell’immediato. Da qui il confronto verbale, con il successivo corpo a corpo che ha condotto il dipendente a farsi refertare presso il nosocomio cittadino. “E’ tutto frutto della situazione di disagio in cui sono costretti a lavorare i dipendenti comunali, in particolare quelli a contatto con il pubblico. - ha affermato il segretario provinciale della Cigl Fp, Angelo De Angelis - I continui tagli e la mancanza di una riorganizzazione oculata del servi- zio porta a questi toni sempre più accesi con l’utenza. Non è la prima volta che accadono fatti del genere, a conferma anche della mancanza di sicurezza in cui sono costretti a lavorare i dipendenti comunali in alcuni sportelli cittadini. L’esiguo numero di dipendenti a disposizione rischia di gravare sul servizio ai cittadini con le conseguenze che sono queste”. Sull’aggressione avvenuta ieri mattina ai Picarielli è intervenuto anche Gerardo Bracciante della Uil. “Brutto episodio che fotografa la situazione in cui si è costretti a lavorare negli ultimi tempi. - ha affermato Bracciante Sono casi estremi che cristallizzano la situazione attuale che vede una forza dipendenti esigua nel servizio da rendere ai cittadini agli sportelli al pubblico”. Nel frattempo, le Rsu hanno chiesto un incontro urgente con l’amministrazione e la messa in sicurezza dell’ufficio interessato dall’aggressione di ieri mattina. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it Salerno Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 9 Sentita partecipazione e consensi alle parole del presidente della Onlus che conduce la battaglia Stamina, in provincia bloccate 50 richieste DOMENICO GRAMAZIO SALERNO Giovanni, Marta, Matilde e Manuela da ieri sera sono meno soli. A testimoniarlo è stato l’abbraccio dei salernitani che hanno fatto sentire per loro e per l’arrivo in città del professore Davide Vannoni, presidente di Stamina Foundation, su invito del Comitato Pro Stamina Campania. Un incontro organizzato per “raccontare la verità alle persone ed essere il più trasparenti possibili” ha detto Paola Sivoccia, la madre di Marta Mango che da mesi lotta per chiedere una cura che dia il diritto a vivere alla sua bambina e ai piccoli di tutto il mondo. “Da Salerno al momento abbiamo più di 50 richieste”, ha detto Vannoni, “ma è tutto bloccato perché il ministro alla Salute, Beatrice Lorenzin ha bloccato una legge del Parlamento”. Non si sottrae alle domande il professore torinese, che però ha soltanto occhi per i tanti bimbi giunti ieri con i loro genitori in piazza Caduti di Brescia per sostenere la lotta alla vita dei piccoli salernitani che chiedono l’accesso alle cure con il metodo Stamina. “Nessuno riuscirà a fermare Brescia perché ci siete voi”, ha detto tra gli applausi della gente e degli ultras della Salernitana che durante l’incontro hanno esposto lo striscione ‘Curarsi non è reato. Sì a Stamina’. “Siete la nuova consapevolezza di questo Paese. Stare qui e vedere gli sguardi di Giovanni, Marta, Matilde e Manuela è valso davvero il viaggio per arrivare a Salerno”, ha ribadito Vannoni. “La pessima figura la sta facendo una piccola parte della comunità scientifica italiana, perché dicono che non ci sono i dati. Ma non è vero e lo dimostreremo giovedì prossimo, quando a Roma li presenteremo in una conferenza stampa. Gente come il professore Camillo Ricordi, considerato fra i massimi esperti nel trapianto di ‘insulae pancreatiche’, ci ha chiesto di fare sperimentazione negli Stati Uniti. Significa che qui c’è qualcosa che non va, perché la Lorenzin dicendo no ha espressamente detto che non vuole capire nulla del metodo Stamina”. Non ha intenzione di arrendersi Vannoni, di fermarsi al volere di lobby che impediscono a bimbi innocenti di vivere: “Mai nessuno dei medici che ha curato i bimbi con Stamina li ha trattati come cavie. C’è stato tutto l’amore possibile, perché qui stiamo parlando di qualcosa che cambierà la medicina nel mondo e non solo in Italia. L’ospedale di Brescia ha speso 500mila euro per pagare un avvocato e bloccare così le famiglie che chiedevano di accedere alle cure. Questa è una vergogna perché quelli sono L’allarme di Davide Vannoni: “Tanti dal vostro territorio ci hanno chiesto aiuto ma siamo bloccati dalle lobby e dal ministro Lorenzin” Gli ultras: “Curarsi non è reato” L’abbraccio di Pastena In tanti ieri hanno raggiunto la zona orientale per ascoltare l’uomo che con il suo metodo ha dato una speranza ai bimbi malati di Sla Il piccolo Giovanni Procentese e in basso la gente presente ieri in piazza Lo striscione dei tifosi granata ‘Curarsi non è reato. Sì a Stamina’: è questo lo striscione esposto ieri sera dai tifosi della Salernitana durante l’incontro al quale ha preso parte Vannoni “Qui si racconta la verità” Nelle immagini di Alessandra Longo alcune delle foto che immortalano la venuta di Davide Vannoni a Salerno soldi pubblici, il denaro di tutti noi”. Il tempo è poco, lo sa bene Vannoni, che già pensa alla sperimentazione fuori dai confini nazionali per aiutare i bimbi come Giovanni Procentese che potrebbero peggiorare da un giorno all’altro. “C’è un contatto con due Paesi non lontano dall’Italia per andare a continuare la sperimentazione da loro. Spontaneamente, infatti, si è costituita una cooperativa di genitori pronta, a spese loro, a costruire un laboratorio dove poter produrre le cellule staminali. C’è una trattativa in corso e speriamo davvero bene”. Poi si è soffermato sul caso specifico di Giovanni Pro- centese, il bimbo salernitano di 9 anni affetto da una malattia degenerativa rara e costretto ancora ad aspettare per curarsi: “Questo caso in particolare è davvero un’assurdità”, ha detto Vannoni. L’ospedale ha preso in considerazione la seconda sentenza del Tribunale, quella di maggio, e non la prima di marzo, costringendo così Giovanni a restare in lista d’attesa. Altrimenti il piccolo avrebbe già potuto iniziare le terapie nel mese di giugno. Una situazione davvero vergognosa e assurda. A bloccare tutto, secondo Vannoni, ci sarebbero tre lobby: “La prima è quella del farmaco, perché ha fiutato un business da miliardi di dollari e quindi non vuole lasciarselo sfuggire. L’altra è quella di una piccola parte della comunità scientifica italiana, che vuole lavorare sulle staminali embrionali che però non hanno mai dato risultati. Infine, c’è chi vuole promuovere l’eutanasia anche sui bambini con l’autorizzazione dei genitori”. Parole che mettono i brividi a chi è in piazza e con Vannoni che, ancora una volta, si appella a Papa Francesco: “Lui ha sentito e visto alcune famiglie. Un ulteriore suo interessamento sarebbe davvero importante”. Le madri coraggio e i loro bimbi Giovanni, Marta e Manuela ieri hanno preso parte all’incontro con i loro genitori. Per loro solo coccole e abbracci da parte di tutti i presenti all’incontro © RIPRODUZIONE RISERVATA @Dogramazio A fine mese ritornano le Giornate della Scuola salernitana Manager Ruggi, l’ira dell’Ordine dei Medici: “Un’attesa che crea un clima di provvisorietà” Salerno. Ritornano le Giornate della Scuola Medica Salernitana dove il mondo della medicina si incontra per confrontarsi e rinnovarsi alla luce di nuove scoperte e studi. L’evento organizzato dall’Ordine dei Medici ed Odontoiatri della provincia di Salerno, presieduto da Bruno Ravera, e presentato ieri mattina nella sede dell’Ordine, sarà anche l’occasione per rinnovare il consueto e prestigioso evento della cerimonia di consegna dei Premi Internazionali e del Giuramento di Ippocrate che si terrà anche per quest’anno presso l’Università degli Studi di Salerno. Ma Ravera, a margine della conferenza è intervenuto anche sulla questione della nomina del manager del Ruggi: “Ci rammarichiamo e protestiamo per un’attesa che si prolunga, non consente all’Azienda di uscire da un clima di provvisorietà. Ci auguriamo che la Regione, l’Azienda e l’università risolvano rapidamente questo problema”. Toccata anche la crisi della sanità accreditata: “Vicende particolarmente inquietanti, si augura che i tagli preannunciati non incidano in modo pesanti sulle prestazioni a cittadini bisognosi”. Il programma delle Giornate prevede venerdì prossimo la cerimonia di conferimento della Laurea Honoris Causa in Medicina e Chirurgia al professore Eugéne Braunwald (nella foto in basso a sinistra), uno dei più prestigiosi studiosi di Medicina Cardiovascolare nel mondo, e continuerà con l’appuntamento che vedrà protagonista Margherita De Bac (nella foto in basso a destra). “L’Ordine - spiega Ravera - rinnova il tradizionale appuntamento per un confronto permanente tra passato e futuro”. (Luca Marrazzo) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it 6 Interni Esteri Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 In 17 condizionavano gli organi costituzionali, c’è anche il sindaco Pdl di Pontecagnano Ernesto Sica, chiesto il giudizio per l’inchiesta P3 E’ finito nell’indagine per il dossieraggio nei confronti di Stefano Caldoro REDAZIONE INTERNI ROMA Chiesto il rinvio a giudizio per 17 persone accusate dalla Procura di Roma di essere appartenenti alla cosìdetta P3, organizzazione che puntava a condizionare il funzionamento degli organi costituzionali. Il pm Mario Palazzi ha sollecitato il processo per l’imprenditore Flavio Carboni, per l’ex giudice tributario Pasquale Lombardi, per l’imprenditore Arcangelo Martino e l’ex consigliere regionale Ernesto Sica, considerato il presunto autore di un dossier contro Caldoro per fargli abbandonare la corsa a Palazzo santa Lucia. Nel procedimento sono state stralciate, nell’ultima udienza di qualche giorno fa, le posizioni dell’ex coordinatore del Pdl, Denis Verdini, dell’ex senatore Marcello Dell’Utri e dell’ex sottosegretario Nicola Cosentino. Quest’ultimo è coinvolto nell’indagine solo per il reato di diffamazione ai danni del governatore della Campania, Stefano Caldoro. Per loro il gup Elvira Tamburelli è in attesa della risposta del Parlamento sull’utilizzo di intercettazioni telefoniche che li coinvolgono. Nei confronti dei diciassette sono contestati reati che vanno dalla violazione della legge Anselmi sulle società segrete, all’associazione per delinquere finalizzata a realizzare una serie indeterminata di delitti di corruzione all’abuso d’ufficio e illecito finanziamento dei partiti, diffamazione. Il processo è stato aggiornato al prossimo 25 ottobre con gli interventi delle difese. C’è anche il sindaco di Pontecagnano, ed ex assessore regionale del Pdl, Ernesto Sica, dunque, tra i 17 imputati dell’inchiesta sulla P3 per i quali la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio. L’esponente di centrodestra è finito nell’indagine per il Sono stati estratti dal velivolo Islander yv2615u a Los Roques i resti di alcune persone con la cintura ancora allacciata. L’aereo era scomparso con a bordo Vittorio Missoni, Maurizia Castiglioni, Guido Foresti, Elda Scalvenzi e il copilota. Lo hanno detto all’ANSA fonti locali e la notizia appare anche sul sito venezuelano ‘El Universal’. I pochi resti trovati dai sommozzatori venezuelani appartengono apparentemente a tre persone. Lo riferiscono all’ANSA fonti di Caracas che seguono le operazioni di recupero del relitto. Oltre ai passeggeri, a bordo del velivolo sono stati trovati i resti del copilota - Juan Carlos Ferrer Milano - ha detto all’ANSA un imprenditore italiano che da anni risiede a Gan Roque, Giorgio Serloni. Non sarebbero stati trovati, invece, i resti del pilota, Germán Marchant. I resti delle vittime della sciagura sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria, per l’autopsia. Intanto le autorità venezuelane mantengono il più stretto riserbo sul ritrovamento. Le famiglie Missoni, Castiglioni, Foresti e Scalvenzi ‘’informano però - di non aver ricevuto alcuna comunicazione dettagliata e ufficiale in merito’’. COMBINAZIONE VINCENTE “Esecuzione terribile, impossibile opporsi, era un ordine di Hitler” Superstar 62 32 Nessun vincitore con punti 6 Nessun vincitore con punti 5+ Ai 1 vincitori con punti 5 € 21.845,76 Ai 901 vincitori con punti 4 € 269,16 Ai 29.097 vincitori con punti 3 € 16,59 PROSSIMO CONCORSO IL JACKPOT CON PUNTI 6 € 7.057.361,97 lotto BARI CAGLIARI FIRENZE GENOVA MILANO NAPOLI PALERMO ROMA TORINO VENEZIA NAZIONALE 42 33 14 69 23 25 3 63 26 27 53 68 62 15 25 26 70 61 87 44 13 25 11 7 27 56 44 24 71 58 9 39 51 65 3 37 28 18 59 13 82 51 35 88 32 68 78 21 70 63 85 20 50 87 44 10 e LOTTO COMBINAZIONE VINCENTE 3 15 33 63 7 23 42 68 11 25 44 69 13 26 61 70 14 27 62 87 @Metropolis_Web Missoni, individuato l’aereo: a bordo resti umani superenalotto Numero Jolly © RIPRODUZIONE RISERVATA Venezuela, sul veivolo viaggiavano cinque persone, c’era anche Vittorio Diffuso il videotestamento di Erich Pribke. Nessun pentimento 11 18 40 58 81 87 dossieraggio nei confronti del governatore Stefano Caldoro, all’epoca dei fatti aspirante candidato alla presidenza della Regione Campania. Arcangelo Martino – un vecchio ex assessore di Napoli, la persona che fece conoscere a Berlusconi il papà di Noemi Letizia – disse così al procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo: “Lui (Sica, ndr) diceva di avere “Berlusconi per le palle (…) perché era stato protagonista di avere fatto cadere il governo Prodi”. Ora Sica è coinvolto in una vicenda più delicata: la P3. ROMA - Il videotestamento dell’ex ufficiale della Ss Erich Priebke, morto sei giorni fa a Roma, è stato diffuso oggi dal suo legale. Il video-testamento si intitola “Guai ai vinti”. In apertura, infatti, si legge: “Erich Priebke - Intervista sulla sua autobiografia Vae victis”. L’ex Ss appare nel video seduto davanti ad una libreria. Indossa una camicia azzurra con sopra un gilet scuro. Parla spedito in italiano con un forte accento tedesco.Nella prima parte si parla dell’attentato di via Rasella. “Il Gap, i comunisti italiani, fecero attentato contro compagnia polizia tedesca, erano uomini dell’Alto Adige, dunque italiani. Sapevano che dopo l’attentato viene la rappresaglia”. “L’esecuzione alle Fosse Ardeatine fu terribile ma impossibile dire no”. Priebke, nel video, prosegue dicendo che “Schutz, l’organizzatore della rappresaglia, disse: ‘E’ un ordine di Hitler, chi non lo vuole fare è meglio si metta dalla parte delle vittime e verrà fucilato’”. “Come credente non ho mai dimenticato questo tragico fatto. Per me l’ordine di partecipare all’azione fu una grande tragedia intima. Penso ai morti con venerazione e mi sento unito ai vivi nel loro dolore”. Questo disse Priebke in aula nel processo del 1996, come testimonia il video. Palazzo Chigi, servizi mai interessati del caso La Presidenza del Consiglio precisa che i servizi di informazione per la sicurezza della Repubblica non sono mai stati interessati del caso Priebke. Marino: ordinanza prefetto, no sepoltura Roma “Ho ricevuto l’ordinanza del prefetto di Roma con la quale ordina il divieto di tumulazione della salma di Priebke all’interno del territorio della provincia di Roma”. Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio marino durante l’assemblea capitolina sulla Shoah. Pacifici, no luoghi nostalgici, anche Predappio “Di luoghi di nostalgici, in Italia, ne abbiamo già uno a Predappio: ci basta e se è possibile vorremmo eliminarlo”. Lo ha detto il presidente della comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici durante l’Assemblea capitolina, per la seduta straordinaria sulla Shoah, a proposito della tomba di Mussolini a Predappio. Nessun pentimento “Priebke ha incontrato, in forma privata, familiari di alcuni caduti delle Fosse Ardeatine: non è vero che Priebke non si è pentito”. Lo ha detto l’avvocato dell’ex ufficiale delle SS Erich Priebke in un’intervista alla radio web Oltreradio.it. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web ASSOCIATO Registrazione tribunale di Torre Annunziata numero 8 del 6.12.93 Iscrizione Roc numero 3766 Direttore responsabile Giuseppe Del Gaudio Vicedirettore Michele Giordano Azienda beneficiaria dei contributi ex legge 250/90 e successive modifiche Redazione e amministrazione Via Provinciale Schiti, 131 Torre Annunziata Tel. 081.19938089 Segreteria tel. 081.19938089 / 081.19938093 081.19938094 / 081.19938095 [email protected] Editrice Stampa Democratica 95, scgarl via Provinciale Schiti, 131 Torre Annunziata (Na) Consulenza editoriale CCE (0817644375) Stampa Rotostampa srl, Lioni (Av) Via Napoli, 5 Distribuzione SER Srl, Napoli via D. De Roberto, 44 Pubblicita’ 081.19938089142 Sigeta Italia S.r.l. concessionaria esclusiva tel. 081.3915449 - fax 081.8739766 e-mail: [email protected] Sisicom concessionaria Tel. 081.19806220-219 Abbonamenti trimestrale 50 euro; semestrale 90 euro; annuale 180 euro Numero chiuso 17 Ottobre 2013 www.metropolisweb.it 4 Primo Piano Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 Monsignor Carlo Papa e suor Rosa indagati dalla Procura di Nocera Inferiore: sono fratelli Anche una suora 78enne tra i falsi invalidi Suora invalida al 99%, incapace di camminare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore e incapace di compiere atti della vita senza assistenza: ma, nonostante ciò era stata filmata in Chiesa mentre partecipava alla Santa Messa in ricordo della sorella defunta. E’ una falsa invalida, suor Rosa Papa, 79 anni, sorella di monsignor Carlo Papa, anch’egli indagato che ha ottenuto la pensione grazie all’intermediazione del medico e consigliere regionale Giovanni Baldi. E’ uno degli episodi più ‘strani’ registrati nel corso delle indagini che ieri hanno portato all’arresto di nove persone, nell’ambito dell’operazione Spending review. A decretare l’invalidità la seconda commissione dell’Asl Cava de Tirreni-Vietri sul mare, nella quale c’erano Mario Salucci, Angelo Cermi, Pietro Giordano, Isidoro Quadrino, Gian Michele Noschese. Giovanni Baldi ‘raccomandò’ alla commissione suor Rosa Papa, per la quale il medico curante Angela Carleo aveva prospettato un quadro patologico molto grave e per il quale fu riconosciuta alla suora un’invalidità tra il 67 e il 99%. Proprio il giorno della visita presso la commissione invalidi, Monsignor Carlo Papa - fratello della suora - invia un sms a Giovanni Baldi avvisandolo che nel pomeriggio la sorelladovrà essere sottoposta a visita medica perchè ‘non sta più bene’. I carabinieri, in effetti, accertarono che il 29 giugno del 2012 fu esaminata la pratica di Suor Rosa che la commissione riconobbe invalida civile: “…. ultrassessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età medio – grave 67%-99%….” nonché, riconosciuta portatrice di handicap per difficoltà a deambulare. Acquisita la pratica, i carabinieri avviano le indagini - la procura nomina un consulente per verificare se le patologie della suora abbiano ripercussioni sulla vita e scoprono che la 79enne, tuttalpiù può essere definita un’invalida di lieve entità. E’ a quel punto che gli inquirenti decidono di interrogare il fratello, decano della Diocesi di Cava de Tirreni, molto conosciuto in città per chiedergli informazioni utili. L’interrogatorio con il prete sembra surreale ai carabinieri: “Ho una sorella di nome Rosa Papa, suora, che ha prodotto domanda di invalidità anche se non ha ottenuto il 100% a cui pensava di avere diritto” dice Carlo Papa. Ma a proposito di un interessamento di GIovanni Baldi alla vicenda, il Monsignore dice: “Non ho mai interessato Giovanni Baldi da me conosciuto da bambino e attualmente consigliere regionale per la pratica di mia sorella, non lo vedo, non lo sento e non interagisco con lui in qualunque modo da qualche anno”. Eppure, gli inquirenti avevano registra- Inabile al 99%, ma i carabinieri la filmarono alla messa in ricordo della sorella Il fratello prete, noto decano dei sacerdoti di Cava, indagato per falso e truffa I protagonisti Bruno Ravera, Ordine dei medici: “Chi ha sbagliato è giusto che paghi” La cricca dei medici La seconda commissione dell’Asl Cava dei Tirreni Vietri, ricevette la raccomandazione di Giovanni Baldi per suor Rosa Papa, a sua volta raccomandata dal fratello. Il Monsignore e l’invalidità Nel giorno della riunione della commissione e della visita fu monsignor Papa a inviare un sms a Baldi per indicare l’orario della visita di sua sorella per un intervento. Suor Rosa Papa e la messa I carabinieri, appurato che la donna aveva il 99% di invalidità, la videro, invece, mentre partecipava attivamente alla messa di suffragio per sua sorella Anna. to i messaggi in uscita e in entrata dall’utenza del prete proprio il 26 giugno del 2012. Proprio per evitare di incorrere in un madornale errore di persona i carabinieri decisero di effettuare alcuni appostamenti e filmare la suora invalida. L’occasione volle che il 19 maggio scorso, fosse celebrata una messa in suffragio della sorella Anna, nella Chiesa di S. Vincenzo di Cava e Suor Rosa - ormai in quiescenza- vi partecipasse. In chiesa si appostarono, in borghese, i carabinieri di Cava per scrutare le movenze della donna di chiesa e per filmarla. Scoprirono allora che l’anziana, nonostante l’età, si muovesse abbastanza agevolmente, senza accompagnatore, partecipava alla messa con trasporto, si inginocchiava e pregava per la sorella defunta. I carabinieri non pensarono che proprio quel giorno fosse avvenuto un vero e proprio miracolo, una guarigione improvvisa, e così Suor Rosa, insieme al fratello sono finiti nel registro degli indagati per truffa ai danni dello stato. Rosaria Federico © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Sgomento e incredulità a Cava Il sindaco: “Spero nell’ingenuità” Sgomento ed incredulità: sono questi i sentimenti dominanti a Cava de’ Tirreni già delle prime ore della mattinata di ieri per l’operazione portata a termine dai Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore che ha sgominato, su richiesta della DDA di Salerno, quelle che gli inquirenti definiscono una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello stato, grazie alla corresponsione indebita di assegni di invalidità a persone che invece non ne hanno assolutamente bisogno. Per tutta la giornata di ieri, nei bar, sotto i portici ed in ogni angolo della valle metelliana non si parlava d’altro che dell’operazione che ha visto finire agli arresti domiciliari noti esponenti politici cavesi. La sorpresa maggiore è stata per l’esecuzione di un’ordinanza cautelare per il consigliere regionale Giovanni Baldi, eletto nel 2010 a Palazzo Santa Lucia nelle fila del Pdl, e di suo cugino Germano, consigliere comunale di Cava de’Tirreni ed attuale capogruppo di Fratelli d’Italia, nonostante sia stato eletto alle amministrative del 2010 in una lista di centrosinistra a sostegno del candidato sindaco Luigi Gravagnuolo, prima di passare subito nella maggioranza che sostiene il sindaco Galdi e di ritornare all’opposizione lo scorso marzo. La notizia dell’operazione di ieri mattina ha sconvolto anche la politica cittadina. “Stento tuttavia a credere che Franco Ragni e Giovanni e Germano Baldi siano partecipi di un sistema malavitoso- ha dichiarato l’ex sindaco Luigi Gravagnuolo. Conoscendoli tutti e tre credo, sempre che le accuse risulteranno fondate in sede processuale, che per leggerezza e per acquiescenza si siano lasciati trascinare in un giro che neanche immaginavo quale potesse essere, e quanto esso potesse essere pericoloso per le nostre comunità. Se hanno sbagliato, e sottolineo il se, lo hanno fatto per ingenuità e cretinaggine, non perché delinquenti. Sta di fatto che sempre più si dimostra che a Cava l’amministrazione che ci guida non è l’espressione di un voto propriamente cristallino”. Garantista invece il commento del sindaco Marco Galdi, il quale ha auspicato che la giustizia faccia il suo corso, sottolineando il fatto che i reati ipotizzati non riguardano l’esercizio della loro funzione di consiglieri comunali. Enorme scalpore, ha fatto l’iscrizione nel registro degli indagati di Monsignor Carlo Papa, parroco della chiesa di San Vincenzo e Vicario Generale fino a qualche anno fa della Diocesi Amalfi- Cava, e di sua sorella Suor Rosa Papa che percepiva indebitamente una pensione di invalidità ma invece è stata sorpresa a svolgere regolarmente le sue mansioni religiose. La suora qualche anno fa è stata dispensata dal convento proprio per assistere il fratello sacerdote con il quale vive. Incredulità anche per l’arresto di Antonio Mazzotta, insospettabile, poiché da tutti conosciuto come un impiegato modello dell’Asl, ma è anche noto all’interno dell’ambiente folkloristico metelliano. Valentino Di Domenico Salerno. “I colleghi che sbagliano è giusto che paghino”, così Bruno Ravera, il presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, sulla tempesta che ha travolto il consigliere regionale (Pdl) e medico dirigente Asl, Giovanni Baldi, dopo l’operazione dell’Arma ‘Spending rewiew’ che ha sgominato i responsabili di numerosi illeciti penali per favorire amici e persone segnalate allo scopo di far loro ottenere vantaggi connessi allo status di invalido civile. Un sistema che ha portato nell’occhio del ciclone anche il consigliere Baldi, nei confronti del quale l’Ordine dei Medici provvederà alla sospensione dal servizio, dopo che il consiglio avrà ratificato la decisione. “L’Ordine in queste circostanze è tenuto dalla legge ad adottare conseguenti provvedimenti disciplinari. Convocheremo il consiglio perché non è una decisione che spetta al presidente”, ha spiegato Ravera, il quale nell’affrontare la vicenda non pronuncia il nome di Giovanni Baldi: “E’ una vicenda di notevole gravità che vede coinvolti alcuni medici, io ne conosco solo uno, ho un nome soltanto e non conosco ancora gli altri. Appena avremo la comunicazione ufficiale, che arriverà ad horas, adotteremo i provvedimenti disciplinari”. Così a margine della presentazione delle Giornate della Scuola Medica Salernitana tenutasi ieri mattina, dove Ravera ha giudicato l’accaduto con una “valutazione estremanete negativa per fatti di questa gravità, mi auguro come tutte le personedi un buon sentire che la magistratura svolga approfondite indagini e pervenga nel più breve tempo compatibile con le procedure a delle sentenze conclusive. Noi seguiremo questo doloroso processo adottando sempre quanto la legge ci impone di fare. Affrontiamo questo problema con serenità anche se con rammarico”, ha aggiunto il numero uno dell’Ordine salernitano, “i colleghi che sbagliano è giusto che paghino”. Luca Marrazzo www.metropolisweb.it Primo Piano Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 Ottantatrè indagati Il Sistema ROSARIA FEDERICO SALERNO/CAVA Consenso elettorale costruito con false pensioni di invalidità: arrestati otto medici e un impiegato dell’Inps. L’operazione Spending review ha portato, ieri mattina, agli arresti domiciliari il consigliere regionale del Pdl, Giovanni Baldi; il cugino consigliere comunale di Cava, Germano Baldi; il dirigente dell’ospedale di Pagani, Mario Salucci di San Valentino Torio, il medico dell’Inps di Cava, Francesco Ragni, Renato Caterini, medico di San Marzano sul Sarno; Pietro Giordano medico di Pagani, Isidoro Quadrino, medico di scafati; Angelo Cermi medico di Mercato S. Severino, costituitosi nel pomeriggio al rientro da un viaggio di lavoro a Firenze; e l’impiegato amministrativo dell’Inps, il cavese Antonio Mazzotta. I carabinieri del reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno eseguito ieri mattina l’ordinanza emessa dal Gip Vincenzo Di Florio, su richiesta del pm della Dda Vincenzo Montemurro. Sedici falsi invalidi scoperti dai militari, cento pratiche Inps al vaglio degli inquirenti e un sequestro preventivo di circa 100mila euro per indennità non dovute percepite dai falsi invalidi. Questo il bilancio dell’operazione che ha visti impegnati in una scrupolosa indagini i carabinieri del reparto territoriale, coordinati dal tenente colonnello Gianfilippo Simoniello che un anno e mezzo fa ha avviato l’indagine. Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa alla presenza del comandante provinciale di Salerno, Riccardo Piermarini, del maggiore Matteo Gabelloni del Reparto Territoriale di Nocera, del tenente Vincenzo Tatarella della stazione di Cava de Tirreni, del procuratore della Repubblica Umberto Zampoli e del sostituto procuratore Vincenzo Montemurro della Dda, sono stati illustrati i risultati di un’indagine nata da una costola dell’inchiesta Tsunami 1 sul rapporto politicacamorra a Cava de Tirreni. L’attività investigativa ha consentito di accertare la funzione ricoperta da ciascuno degli indagati: Germano Baldi, medico, consigliere comunale di Cava dei Tirreni (Salerno) e cugino di Giovanni, - anche lui ai domiciliari - ad esempio, rilasciava falsi certificati a beneficio di dipendenti del suo Comune, cittadini e propri congiunti, consentendo loro di astenersi indebitamente dall’andare a lavoro. Giovanni Baldi, invece, secondo Operazione Spending review Voti & falsi invalidi: arrestati politici e medici, ai domiciliari Baldi (Pdl) Favori in cambio di consenso elettorale alle Regionali e alleAmministrative L’inchiesta Nei guai decine di m medici, funzionari e dirigenti, consiglieri co comunali e dipendenti del d comune di Cava che c grazie alle false certifi c cazioni ottenevano va e concedevano benefici agli elettori del Pdl l’accusa ’accusa costruiva il suo consenso elettorale sui favori presso la commissione invalidi civili, presso la quale intercedeva - pur non essendone un componente - attraverso il presidente Mario Salucci. Giovanni Baldi segnalava i suoi protetti per consentire loro di ottenere indennità di accompagnamento e riconoscimento di invalidità civili pur non avendone i requisiti. Il consenso elettorale guadagnato questo meccanismo si grazie a qu sarebbe concretizzato, in maniera rilevante, soprattutto nelle ultime elezioni regionali e comunali. Gli indagati, infatti, sono complessivamente 83, mentre gli episodi accertati di falsa invalidità sono 16. Sono oltre cento, infine, le pratiche ancora sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori. Nel luglio dello scorso anno Baldi aveva fatto pressioni sulla com- missione per l’attribuzione della invalidità totale e per l’indennità di accompagnamento a Suor Rosa Papa. L’anziana - definita inabile e bisognosa di accompagamento - era stata filmata dai carabinieri in chiesa mentre pregava tranquillamente. Decine gli indagati, tra i quali numerosi medici di base, medici dell’Inps di tutta la provincia di Salerno, dall’Agro nocerino sarnese alla Piana del Sele, passando per i l capoluogo. Il pm nella sua richiesta aveva chiesto l’arresto in carcere per i nove indagati finiti ai domiciliari e per altre tre persone Felice Amidei, psichiatra di Sarno, componente della commissione, Vincenzo Matonti, amministrativo di Cava e Gennaro Pagano, assistente sociale del Sert di Cava. © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web Le indagini: dal voto di scambio politico-mafioso alla truffa allo Stato di dipendenti comunali e pubblici L’inchiesta denominata ‘Spending Review’ è partita un anno e mezzo fa da un indagine sul clima di intimidazione camorristica nella città di Cava, denunciata dai politici Matteo Monetta e Mario Pannullo. Azioni intimidatorie, nel periodo elettorale, che avevano portato già all’arresto di Michele Russo, imprenditore ‘border line’ che si era occupato della campagna di affissione dei manifesti durante le amministrative della città metellina. Nel corso delle indagini è emerso che Monetta, al quale fu chiesto - attraverso minacce - di non candidarsi alle elezioni come sindaco, dopo la sua elezione a consigliere comunale era stato nuovamente minacciato. Secondo gli inquirenti, anche l’indagine che ieri ha portato a nove arresti nasce in un clima di ‘coercizione’ del voto e di mercimonio con la dazione di vantiggi economici derivanti da favori per le pensioni di invalidità. Il pm Vincenzo Montemurro, ha contestato agli indagati finiti nell’operazione Spending review, reati gravissimi che vanno dall’associazione per delinquere, alla truffa, all’abuso di ufficio al falso. Un sistema gestito da due potentati della politica, come Giovanni Baldi - già indagato nell’inchiesta per le assunzioni alla Provincia di Salerno - e di Germano Baldi il cugino, finito anch’egli in un’indagine parallela sempre per episodi legati alla sua attività di medico. Sono proprio i due cugini ad aiutare i propri elettori, amici o parenti, sia ad avere delle corsie preferenziali nella commissione invalidità dell’Asl, presieduta da Mario Salucci, sia a fornire - nel caso di Germano Baldi - falsi certificati medici per favorire i propri assistiti dipendenti pubblici 3 e di aziende private. False malattie per evitare di andare al lavoro, sono contestate anche ad alcuni dipendenti del Comune di Cava - pazienti di Germano Baldi - che sono accusati di truffa ai danni dello Stato. In merito al coinvolgimento di dipendenti pubblici nell’inchiesta, il sindaco di Cava Marco Galdi si è detto pronto a prendere provvedimenti trastici. I carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno, nel corso delle indagini, filmato numerosi falsi invalidi mentre tranquillamente - pur essendo affetti da gravi patologie - svolgevano azioni quotidiane. Un sistema censurato anche dagli inquirenti nel corso della conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina. Secondo gli inquirenti, il sistema organizzato da Giovanni Baldi per rafforzare il suo consenso elettorale andava anche oltre i confini cavesi e salernitani, fino ad arrivare alla commissione regionale sanità della quale il consigliere fa parte e nella quale potrebbe aver promesso e ottenuto incarichi. © RIPRODUZIONE RISERVATA AMABILE Ida (1978) Cava dè Tirreni AMIDEO Felice (1961) Salerno - psichiatra presso UOSM di Sarno ANNUNZIATA Nicolino (1957) Cava ARMENANTE Antonio (1971) Cava AVELLA Graziano (1966) Cava BALDI Annamaria (1952) Cava BALDI Antonello (1987) Cava BALDI Danilo (1961) Cava BALDI Germano (1956) Cava de Tirreni medico di base, Consigliere Comunale BALDI Giovanni (1956) dirigente medico ASL, Consigliere Regionale alla Regione Campania BALDI Silvano (1953) Cava BOVE Vincenzo (1956) Cava BRESCIA MORRA Vincenzo (1956) Napoli, neurologo specialistico CAIAZZA Bruno (1956), Siano - dirigente medico CARLEO Angela (1950) Cava - medico CATERINI Renato (1955) S. Marzano sul Sarno - medico di base con funzioni di medico esperto nella Commissione CERINO Elio (1957) Battipaglia - dirigente Medico INPS sede di Salerno CERMI Angelo (1971) Mercato S. Severino medico di categoria ANMIC, componente della Commissione Medica ASL CIMMINO Fiore (1965) Casoria COPPOLA Maria Antonia (1957) Marina di Camerota, medico convenzionato INPS; DE PRISCO Mario (1965) Vietri DI BIASI Domenico (1951) Eboli medico ESPOSITO Antonello (1953) Nocera Inferiore Dirigente Medico ASL FERRARA Gennaro (1971) Cava FERRARA Lucia (1973) Cava FERRARA Pasquale (1960) Cava FIORE Raffaele (1955) Siano, medico FORNELLI Micaela (1953) Salerno- medico INPS GAETA Antonella (1974) Cava GAETA Giovanna (1978) Cava GALOTTO Mario (1955) Roccapiemonte già componente di Commissione GIORDANO Bernardo (1958) Cava - medico psichiatra ASL SA; GIORDANO Pietro (1954) Pagani medico cardiologo presso il P.O. Umberto I° di Nocera Inferiore, componente della Commissione GUARINO Diana (1969) Cava GULMO Antonio (1950) Cava - medico di INFRANZI Massimo (1959) Cava LAMBERTI Rosa (1975) Cava LAMBERTI Teresa (1982) Cava LEONE Anna Maria (1954) Salerno - Funzionaria Direttivo Amministrativo con funzioni di istruttore, impegata presso l’Ufficio Provinciale Servizio per l’Impiego di Salerno LODATO Giuseppina (1980) Cava LODATO Teresa (1955) Cava LONGOBARDI Rosanna (1956) Cava MANNARA Emilia (1967) Cava MANZI Massimo (1967) Salerno medico MANZO Loredana (1966) Cava MATONTI Vincenzo (1969) Cava MAZZOTTA Antonio (1953) Cava - coadiutore amministrativo presso Ufficio di Segreteria CC.II.CC. di Cava NARBONE Helga Maria Rosa (1972) Cava NISI Ezia nata a Luton (1970) Cava NOSCHESE Gian Michele (1957) Salerno medico INPS PAGANO Gennaro (1959) Cava - assistente sociale presso SERT PAPA Carlo (1928) Cava parroco della diocesi di Cava dè Tirreni; PAPA Rosa (1934) Cava Suora PASTORE Vincenzo (1963) Cava PELOSIO Carmela (1950) Salerno medico INPS PETROSINO Anna Maria (1950) Nocera Inf.PIERRO Vincenzo (1935) Vietri PIRONE Concetta (1957) Eboli POLICHETTI Enrico (1982) Cava POLIZIO Giovanna (1961) Cava QUADRINO Isidoro (1965) Scafati - medico di base, componente della Commissione Medica RAGNI Francesco Cava medico Inps RAGNI Guglielmo (1946) medico convenzionato Inps RISPOLI Ernestina (1968) Cava ROMANO Carmelo (1955) Vietri medico RUSSO Nicola (1954) Cava medico SALSANO Ferdinando (64) Cava SALSANO Maria (1959) Cava SALUCCI Mario (1957) San Valentino Torio dirigente medico ASL, specialista in psichiatria, Direttore Sanitario a Pagani, presidente della Commissione Medica SAPORITO Carmine (1957) Salerno dirigente medico ASL -Commissione Medica SENATORE Domenico (1933) Cava SENATORE Giuseppe (1956) medico veterinario presso DSB di Cava SENATORE Giuseppe (1941) SENATORE Michele (1952) Cava medico SENATORE Vincenzo (1954) Cava SIANI Anna (1961) Cava SPINELLI Francesco (1980) Cava TRAPANESE Valentina (1983) Cava TROTTA Daniele (1974) Cava insegnante; VIOLANTE Massimiliano (1967) Casalnuovo VIOLANTE Pierluigi (1966) Cava - Dirigente di Coordinamento Agenzia INPS SA/1 VITALE Antonio (1966) Cava medico ZOLLO Francesco (1974) Cava già impiegato della Provincia di Salerno @Metropolis_Web www.metropolisweb.it 2 Primo Piano Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013 Spending review Il ruolo dei protagonisti I protagonisti A destra:Il consigliere comunale e medico Germano Baldi e il presidente della Commissione Invalidi, dirigente dell’Asl Mario Salucci di San Valentino Torio Il retroscena dell’inchiesta e il sistema ‘falsi invalidi’ L’onorevole incastrato dal suo ex portaborse: “Accompagnava i suoi elettori in commissione” ROSARIA FEDERICO SALERNO/CAVA Il tentativo di inquinare le prove, numerose intercettazioni in cui si apostrofano malamente le forze dell’ordine che stanno indagando sul sistema ‘Cava’ e sul consenso costruito su favori, il linguaggio criptato: medici e politici si comportano come un vero e proprio gruppo criminale, secondo gli inquirenti. Un sistema ben congeniato che ha funzionato per almeno tre anni e per il quale tutti erano consapevoli di quanto stava accadendo. Ad ‘incastrare’ il consigliere regionale Giovanni Baldi, però, oltre alle indagini, appostamenti e conversazioni telefoniche è arrivata anche la testimonianza del suo autista di fiducia che ha permesso agli inquirenti di dare una svolta all’inchiesta. Nel settembre del 2012 Vincenzo Musto, collaboratore e ex autista di Baldi venne sentito dai carabinieri e raccontò come funzionava il sistema: “Svolgevo le normali mansioni di un porta borse, mi occupavo di tutti i suoi appuntamenti, nello specifico, ad 5 Le perquisizioni effettuate ieri mattina, presso alcuni indagati ai quali sono stati sequestrati circa 100mila euro indebitamente percepiti Si indaga su altri cento finti invalidi della provincia medica. Nel corso delle indagini sono stati ascoltati anche dipendenti dell’Asl che più volte avevano visto Baldi accompagnare i pazienti, pur non essendo membro della commissione. Un’infermiera racconta: “ Fino a circa un anno e mezzo fa, entrava nei locali occupati dalla Commissione unitamente alla persona da sottoporre a visita e, vi si tratteneva, per tutta la durata dell’accertamento medico – legale. Successivamente, da circa un anno e mezzo a questa parte, accompagna le persone ma resta fuori dai locali occupati dalla Commissione esaminatrice. Con alcuni degli appartenenti alla predetta Commissione, prima dell’inizio dei lavori della stessa, interloquisce tranquillamente in quanto conoscenti di vecchia data”. Ma nel corso delle indagini sono emersi anche tentativi di depistare le indagini. Gli indagati seppero dell’acquisizione presso l’Asl della documentazione relativa ai falsi invalidi civili e allora, tentarono di avvicinare i pazienti per concordare le versione e il racconto. Dopo l’arrivo dei carabinieri, le preoccupazioni per gli indagati aumentano ed è la stessa infermiera Pia Nastri a rivelare: “Dopo la venuta dei Carabinieri il dottor Mario Salucci, mi chiese notizie in merito alle indagini che si stavano svolgendo, chiedendomi anche i nominativi delle persone sul conto delle quali avevate chiesto informazioni o acquisito documentazione. A tale richiesta io rispondevo che queste notizie avrebbe dovuto chiederle a voi Carabinieri”. Il tentativo di inquinare le prove e le richieste ad una dipendente di avere i nominativi degli invalidi sui quali indagavano i carabinieri di Nocera Linguaggio cifrato a telefono per attuare la truffa ai danni dello Stato: coinvolti anche medici dell’Inps e un dipendente amministrativo Il medico di base, Isidoro Quadrino di Scafati, componente della Commissione invalidi di Cava-Vietri, finito agli arresti domiciliari ieri mattina Gli arrestati Vincenzo Musto: “Il giovedì portavo il dottore Baldi nell’uffiio dell’Asl per incontrare i suoi pazienti anche se non faceva parte della commissione” esempio, il giovedì accompagnavo il dottore Baldi presso gli Uffici dell’ASL di Cava de’ Tirreni, precisamente nei locali retrostanti il Tex Saloon ove si riuniva la commissione medico – legale per le invalidità Civili. Lui a quel tempo non aveva incarichi nella commissione, ma aveva il suo uomo, un medico bassino con gli occhiali, dell’agro nocerino, ed io così avevo modo di vedere che si incontrava con suoi elettori, pazienti e parenti di pazienti, a cui ovviamente assicurava il suo interessamento per il conseguimento di invalidità civili presso la commissione, di cui un tempo aveva anche fatto parte. Per lui questo era il modo di mantenere il consenso degli elettori verso la sua posizione. Il suo impegno per il voto e data l’influenza nella commissione ha sortito effetto positivo sul riconoscimento chissà quante volte”. Gli inquirenti si trovando difronte a quello che cercavano. Il consenso costruito attraverso favori all’Asl. Ma l’autista non è il solo ad aver assistito agli incontri presso gli uffici dove si riuniva la commissione In Alto da sinistra Antonio Mazzotta, Francesco Ragni, Pietro Giordano, Renato Caterini e Angelo Cermi Le reazioni degli abitanti del quartieredi Cava dove risiedono i due politici arrestati S. Lucia, il regno dei cugini Baldi si divide tra innocentisti e colpevolisti Risveglio inaspettato e confusionario ieri per i cittadini della periferia di Santa Lucia, a Cava de’ Tirreni, in seguito alla notizia dell’arresto del consigliere regionale Giovanni Baldi e del cugino Germano, consigliere metelliano. Entrambi gli esponenti politici infatti sono originari della frazione di Santa Lucia, che rappresenta anche il loro maggior bacino elettorale, ma sono conosciuti in tutta Cava anche per la loro professione di medico oltre che per l’attività politica. La frazione in particolare, è spaccata tra coloro che sostengono il principio di non colpevolezza e quelli che invece sono del parere opposto ed attendono che la giustizia faccia il suo corso. «Nell’ultimo periodo Germano e Giovanni Baldi sono stati destinatari di una serie di accuse che alimentano procedimenti che poi finiscono nel dimenticatoio e non portano a nulla» sostiene il signor Antonio. Totalmente opposto invece l’opinione del signor Michele. «Qualcuno l’avrà pure favoriti a quei soggetti che prendono la pensione pur non avendone diritto, e questo è inconfutabile dai filmati. Tutti debbono pagare e restituire allo Stato fino all’ultimo centesimo». (v. d.d.) © RIPRODUZIONE RISERVATA @Metropolis_Web www.metropolisweb.it user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 82.55.102.38 Venerdì 18 ottobre 2013 Il Mattino 55 Battipaglia/Eboli L’inchiesta Dossier contro il governatore in campagna elettorale: nei guai il sindaco di Pontecagnano La denuncia Ciclone P3, chiesto il giudizio per Sica Blitz della Cgil «I cantieri Geo non sono a norma operai a rischio» a dire che ho grande stima e profondo rispetto per lui» (gennaio L’emergenza 2012). Una «cretinata», come da Rifiuti, appello lui definita durante il commosso annuncio della sua terza candidaalla Regione: tura a sindaco, che ha interrotto la serve un piano scalataalpoteredell’«enfantprodiAlessandro Mazzaro ge» della politica salernitana, cominciata nei banchi del consiglio PONTECAGNANO. La procura di Roma ha ribadito la richiesta di rinvio comunale all’età di 23 anni. Poi la Creare un ambito agiudizioperilsindacodiPonteca- nomina, nel 1997, a presidente territoriale che sia il gnano Faiano, Ernesto Sica, dell’assise, nel 1999 l’elezione a meno «dispersivo» nell’ambitodell’inchiesta sulla co- consigliere provinciale e nel 2000 possibile, e che allo siddetta loggia P3. Insieme all’ex la prima vittoria alle comunali con stesso tempo possa assessore regionale altri sedici in- un rotondo 66% al ballottaggio. Il garantire un dagati, tra cui i componenti della tuttoaccompagnatodaunconsenefficiente gestione «cricca», Arcangelo Martino, Pa- so elettorale dirompente, che nel del ciclo rifiuti. squale Lombardi e Vincenzo Car- quinquennio d’oro 2000-2005 ha Questa la richiesta bone, che avrebbe dovuto, secon- toccato numeri impensabili anche dei Comuni dell’area do le indagini, bloccare sul nasce- per politici più affermati. A seguire dei Picentini, re la corsa elettorale dell’attuale l’appannamento degli ultimi anni, impegnati negli ultimi presidente della Regione Campa- che non gli ha impedito, però, di giorni a chiedere alla conquistare per la seconda volta nia Stefano Caldoro. Regione la consecutiva (la terza in Un’inchiesta stratificaridefinizione del assoluto) palazzo di città, ta,chehavistoilprimocitcontro la «coalizione Sistema territoriale tadino uscire indenne, dell’odio» formata da avoperativo, fulcro nell’agosto 2011, dal filoversariedaexamici,alcudella nuova legge ne che riguarda l’associani dei quali allontanatisi regionale sul sistema zione segreta che ha proproprio in seguito alle vigestionale dei rifiuti. vato in più di un’occasiocende relative allo scanLa proposta è di ne a condizionare il fundalo dossier. creare «un’area zionamento delle istituUna vittoria che ha riPicentini» ristretta ad zioni. A restare in piedi dato«fiduciaall’ambien11 Comuni, tra cui l’accusa di diffamazione e te», per dirla in gergo calPontecagnano, violenza privata per aver La replica cistico, e che ha fatto saliinserita invece nella provato a screditare la re- «La mia re di nuovo le quotazioni Piana del Sele. putazione di Caldoro, atdi Sica circa una sua partraverso un dossier che ri- posizione tenza verso altri lidi. Due feriva della presunta fre- è chiara gli obiettivi all’orizzonte: quentazione di transes- sono Europee 2014e Regionali suali da parte del politico fiducioso 2015. Anche se in cima ai campano. sogni c’è sempre MonteLa parola passa ora alle nell’operato citorio. difese, chiamate ad inter- dei giudici» venire il prossimo 25 ottoIl dossieraggio Il sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica. A lato: Stefano Caldoro © RIPRODUZIONE RISERVATA bredalla procuracapitolina. «Sono assolutamente fiducioso nei confronti del lavoro della Il caso «Battipaglia nostra» contesta l’appalto e scrive al commissario magistratura - chiarisce al telefono Ernesto Sica - e che la giustizia faccia il suo corso. La mia posizione è benchiararispettoavicendeconosciute, e sono sereno per il futuro». allo stesso Giannella il Co- aprile 2011 e giugno 2012, Una questione ben nota nella Stefania Battista illuminazione cittadino fimune affida la progettazio- concludendosi con l’aggiucittadina alle porte di Salerno, nalizzatoalrisparmioenerne di una gara per l'affida- dicazioneadunacooperatiscoppiata pochi mesi dopo le ele- BATTIPAGLIA. «Battipaglia getico.Nonsisachefineabmento e la gestione del ser- va di Modena: la Cpl Conzioni regionali del 2010 con le con- nostra», l’associazione pre- bia fatto quel progetto, ma seguenti dimissioni da assessore siedutadaCarloZara,scen- nel 2010 la municipalizzata 2011: a Giannella vizio di pubblica illumina- cordiachesiaggiudicailserzione:compenso20milaeu- vizioper15annialla«modiall’Avvocatura dopo appena cin- de in campo sulla vicenda venne scissa dall’ammini- il Comune affida ro. Ma, sottolinea Battipa- ca cifra» di circa 12 milioni quantagiornidallanomina,epaga- dell’appaltoper la pubblica strazione Santomauro in la progettazione glia nostra «non solo si trat- dieuro.Aquellagara,fanota a caro prezzo da Sica, per tre an- illuminazione. E lo fa sia duesocietà.ANuovasareb- di una gara per ni ai margini del suo stesso partito, con una lettera protocolla- be spettata la pubblica illu- l’affidamento e la ta della rielaborazione del tareZara,«Nuovamanutenprogetto del 2007, ma con- zione non può partecipare il Pdl, e costretto a giocarsi tutte le taierialcommissarioprefet- minazione. A dirigere la so- gestione del temporaneamente Gian- perchémessainliquidaziosuechancedirinascita politicanel- tizio che con un manifesto cietà di manutenzioneven- servizio di nellaè ancora presidente di ne». Le incongruenze dele amministrative della scorsa pri- che sarà entro sabato sulle ne nominato l’ingegner pubblica Nuova in liquidazione che, nunciate non si fermano mavera,vintealfotofinishalballot- mura cittadine. Giuseppe Giannella che, illuminazione. appunto, avrebbe dovuto qui, perché «nell’informale taggio contro il candidato del cenLa denuncia, forte e arti- poco tempo dopo, avviò la proprio gestire quel setto- bozza di contratto inviata trosinistra Giuseppe Lanzara. In colata, ripercorre la vicen- liquidazione della municire». Nell’ottobre dello stes- dalla coop viene indicato mezzo la raggiunta consapevolez- da fin dal 2007 quando l’al- palizzata. Ed è da questo soannoGiannellavieneno- come direttore dei lavori za di aver osato oltre il dovuto: «Ho lora commissario prefetti- momentoinpoiche,seconminatoliquidatoredellaso- l’ingegner Giuseppe Giancommesso un errore che non ripe- zioManzo affidò alla muni- doCarlo Zara,sisuccedono cietà, insieme a Vito Sante- nella». terò più. Chiedo scusa a Caldoro, cipalizzata Albanuova il una serie di «fatti a dir poco se. La gara viene svolta tra spero possa perdonarmi. Ci tengo progetto di un impianto di strani». Il 9 settembre 2011 © RIPRODUZIONE RISERVATA Accusato con altri sedici di diffamazione nei confronti di Caldoro Pubblica illuminazione, tutti i sospetti in un tatsebao 2011 La vertenza La decisione nel corso del vertice a Roma: entro fine mese il nuovo piano industriale Alcatel smantella, ora è Sesa l’ultima spiaggia Trasferimento confermato per 52 dipendenti contrari i sindacati Sabino Russo BATTIPAGLIA. AlcatelabbandonaBattipaglia.Confermatoiltrasferimentodi 52 dipendenti alla Sesa, che il 25 ottobreprossimopresenteràilpianoindustriale e i termini contrattuali del passaggiodeilavoratori.Perplessiisindacati,chesollevanofortidubbiinmerito alla cessione del ramo d’azienda. Quello che tutti temevano alla fine è diventato realtà. L’Alcatel durante l’incontrodiierialministerodelloSviluppo economico, alla presenza anche degli assessori al Lavoro regionale e provinciale Nappi ed Esposito, ribadisce l’intenzione di voler mollare Battipaglia e di dare seguito, a partire dal 1 novembre prossimo, alla procedura di cessione di ramo d’azienda, con l’esternalizzazione alla Sesa, azienda che ha sede anche a Roma e che opera nel mercato delle tecnologiedell’informazione,di52dipendenti dello stabilimento salernitano. Su questa operazione vogliono vederci ancora chiaro i sindacati, che la ritengonodecisamente anomala, in quantoprevedeilpassaggiosolodeilavoratori e non delle attività. Perplessità, inoltre, vengono sollevate anche in merito al fatturato prodotto dal gruppo, che non offre le dovute garanzie per il mantenimento di tutti i dipendenti trasferiti. La Regione, dal canto La crisi Tecnici dell’Alcatel di Battipaglia a lavoro: da novembre ci saranno problemi suo,sièdettanondispostaaconcedere regali, ma ad offrire tutti gli strumenti in suo possesso solo in presenza dell’assoluta chiarezza dell’operazione. Sulla vicenda si ritornerà il 25 ottobre prossimo, quando è previsto un altro incontro tecnico, sempre al Mise, durante il quale l’azienda illustrerà i dettagli del piano industriale e lapartecontrattuale delpassaggiodei 52 lavoratori in Sesa. A tal proposito le organizzazioni sindacali, visti i tempi ristretti tra questa riunione e l’avvio del trasferimento previsto da Alcatel, vorrebbero far slittare tutto all’inizio del nuovo anno, per poter valutare concalmaleprocedure,legaranzieei termini per blindare l’accordo. Dal1gennaioprossimoprenderàpiede anche il piano di esuberi di Alcatel, che dovrà portare in 2 anni al taglio di 586lavoratoriinItalia.Alfinediindividuareipercorsispecificiper ogniarea inizieranno il 30 ottobre una serie di incontri al ministero. Alcatel, dal canto suo, chiede investimenti sulla banda larga. Cauto il Governo, che vuole vederciprimachiaroinmeritoalleintenzioni della multinazionale francese. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gli esuberi Si salveranno i laureati specializzati Francesco Faenza EBOLI. LaCgilfairruzionenelcantiere di via Masillo e contesta la mancata applicazione delle normesullasicurezza.«Abbiamonotato poca attenzione alle norme a garanzia dei lavoratori oltre alle carenzeigienico-sanitarie»,afferma Cosimo Esposito, segretario locale della Cgil. I lavori, iniziati lunedì scorso nel centro della città, prevedono la riqualificazione di via Buozzi, piazza Regione Campania e via Nazionale. A indignare la Cgil è stata soprattutto la modalità di assunzione degli operai. Nel cantiere sono impiegate 14 persone, dieci sono di Eboli e quattro di Sala Consilina, dove ha sede la ditta Geo. «Con il Comune e la Geo Cantieri avevamo studiato un percorso trasparente per le assunzioni protesta Esposito - Invece troviamoalavorosologliiscrittialcomitato dei disoccupati, ovvero di un comitato senza alcun riconoscimento istituzionale. Il messaggio chepassaèdevastante.Idisoccupati che non urlano in consiglio comunale, oppure non occupanol’aulaconsiliarenonhannoalcuna speranza di assunzione a Eboli». Ilsindacalistahapoisottolineatolapresenzadifilielettriciaterra senza alcuna copertura e un quadro igienico-sanitario molto precario. Gli operai sono al lavoro accanto all’ufficio prevenzione collettiva dell’Asl e soprattutto a pochi metri dall’asilo comunaleAgati- Il rilievo no Arìa. Il se- Esposito: gretario della Cgilierimatti- assunti solo na ha chiesto i segnalati invano un in- La ditta: contro con i abbiamo vertici della Geo: «Abbia- scelto mo lasciato i i disoccupati nostricurriculaalcapocantiere e siamo andati via. Speriamo che per i prossimi lavori pubblici si segua un criterio di assunzione più equo». Ieri pomeriggio è arrivata la risposta indignata di Mario D’Orilia,dirigentedell’impresa:«Lavoriamo a Eboli da quattro giorni e ne siamo amaramente pentiti. Vorremmo fuggire all’estero quando sentiamo queste proteste dei sindacati. Siamo una ditta seriain uno Statoassurdo. Fino al 2012 eravamo una società solida, orasiamo a rischio fallimento per alcuni lavori che enti pubblici non ci hanno pagato. La Cgil lo sa che se noi chiudiamo vanno a casa anche gli operai?». D’Orilia spiega i criteri delle assunzioni: «Dal Comune nessuna pressione. Certo abbiamo trovato lì gli esponenti del comitato disoccupati. Sinceramente non sappiamonemmenosehannolecapacità per lavorare secondo le nostre aspettative. Li abbiamo assunti e oralaCgilvuolechiudereilcantiere per due fili elettrici scoperti?». © RIPRODUZIONE RISERVATA Al via dal 1 gennaio il piano biennale di esuberi avanzato da Alcatel. Lo shift plan della multinazionale francese prevede in Italia un taglio di 586 lavoratori, quasi un terzo dei dipendenti complessivi impiegati nel Belpaese, che sono circa 1900, attraverso la contrazione e la riduzione delle sedi. A pagare il prezzo maggiore saranno Rieti e Battipaglia, quelle più piccole. Presso il Centro di ricerca salernitano il piano prevede, a partire dal 1 novembre prossimo, il trasferimento presso altra azienda di 52 dipendenti. Parliamo, prevalentemente, di giovani laureati, altamente specializzati. Di questi, undici provengono dall’ex settore Optics, già in cassa integrazione da 2 anni, e 27 dal Dms, reparto che produce applicazioni per telefonia. Composite IL_MATTINO - SALERNO - 55 - 18/10/13 ---- Time: 17/10/13 23:39 La manutenzione Uno dei cantieri stradali di Eboli user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 82.55.102.38 52 Venerdì 18 ottobre 2013 Angri Il Mattino La politica Il sindaco si scusa con una lettera appello in cui cita le opere degli ultimi tre anni e mezzo: salta la verifica Mauri si salva, la maggioranza resta in piedi gli avrebbe «afferrato il collo con le mani». «I figli non si toccano - ha ammonitoFerrara -enemmeno lafamiglia, non sto qui a chiedere scusa come fanno i coccodrilli. Quando mio figlio è diventato assessore, il 16 gennaio2012,siusavafareilparallelismo Roberta Salzano tra figli. Nonostante la denuncia fatta neiconfrontidi un altro figlio,non mi ANGRI. Chi si aspettava un consiglio comunale col botto è rimasto deluso. sono tirato indietro e ho fatto il mio Quella che è andata in scena ieri sera sforzo.Illavoroprodottodamiofiglio nellacasadelCittadinoadAngrièsta- è stato fatto con le deleghe (Casa, Pata una seduta pacata nei toni ma non trimonio, Affari generali) che fino a nei contenuti. Dopo la lettura e l'ap- quel momento nessuno aveva accetprovazione del verbale dell'assise del tato.Solo aluglio si èdecisodirimuo30 luglio il sindaco, Pasquale Mauri, vereledeleghealdirigentedelsettore con una lettera-appello, ha elencato Casa, senza discuterne con l'assessole attività svolte nei tre anni e mezzo rato competente. È da lì che è comindi governo (risanamento dell'Angri ciato tutto». Dall'opposizioneilconsiglierecoEco Servizi, riqualificazione delle periferie, assegnazione degli alloggi po- munale del Pd, Cosimo Ferraioli, ha polari, approvazione del preliminare chiesto una verifica di maggioranza: del Puc) e lanciato un appello a tutte «La maggioranza, sindaco, ce l'avete le forze politiche. «Siamo uomini - ha o no? Non puoi venire qui a fornirci esordito Mauri - e come uomini pos- un elenco sterile di opere. Ti ricordo siamo sbagliare, e quando lo faccia- come è andata a finire con il ponte di mo chiediamo scusa. Chiedo pubbli- viadelleFontane,conlaquestioneSocamente scusa ai cittadini, per quan- get, con il bando di concorso per 10 toaccadutoquelgiovedìnellacasaco- operatoriecologicinell'Aesmaiesplemunale.Nonsiamoattaccatiallepol- tato e con il Puc, che tu hai deciso salvo poi chiederci di condivitrone, se il mio appello non derlo.Latuaarroganzapoliincontreràconsensiritornetica continua anche in queremo alle urne». steore,daresponsabilivoteMaurihaconfessatol'alremoiprovvedimenticheriterco con il consigliere Ferterremo opportuni». Ha rara, smentito a caldo, amsmentito invece le indiscremesso poi e infine ridimenzioni, trapelate in questi sionato. Culminato per engiorni, di un probabile avvitrambi in una denuncinamento alla maggiorancia-querela per aggressioza,targataUdc,ilcapogrupneallaProcuradellaRepubpo del Pdl Francesco D'Anblica di Nocera Inferiore. tuono: «Accettiamo le tue Di contro il consigliere Ferscusesindaco, ma non ilcoraraharibaditolasuavolon- Il Pdl tà di votare i provvedimenti Il capogruppo miziodacampagnaelettorale che ci hai propinato. Il utili alla comunità, preso le D’Antuono mio gruppo voterà contro difese del figlio Vincenzo, tuttiiprovvedimentiinseriti ex assessore alla Casa «cac- «Ci hai traipuntiall'ordinedelgiorciato» con decreto sindaca- propinato no». Alla fine la verifica di ledel 9ottobre,ericostruito un comizio quanto avvenuto il 3 otto- da campagna maggioranza non c'è stata mentre i lavori sono contibre al Comune. Dichiarannuati fino a tarda ora. do di essere stato aggredito elettorale» dal sindaco, che a suo dire © RIPRODUZIONE RISERVATA Ferrara non va all’opposizione: voterò secondo i provvedimenti Il caso Impianti sportivi incongruenze nei pagamenti «Atti in Procura» I lavori Un’immagine della seduta del consiglio comunale di ieri I furti Ladri di tombini colti sul fatto, scattano due denunce Sono stati sorpresi martedì sera intorno alle 23 mentre cercavano di rubare una grata in Corso Vittorio Emanuele ad Angri. A dare l’allarme un militare in borghese, che stava fermo in auto nel tratto dove sono scomparsi lunedì notte i chiusini e ha visto due persone agire con fare sospetto. Da lì la decisione di allertare i colleghi della locale stazione, giunti sul posto nel giro di pochi minuti guidati dal neocomandante Alessandro Buscema, che hanno identificato i due e denunciato per furto in concorso aggravato un ragazzo di diciannove anni e un uomo di quarantanove. «Mi serviva del denaro per comprare il pane ai miei figli», si sarebbe giustificato così l’uomo sorpreso dai carabinieri. Dopo l’episodio registratosi la notte precedente, con il furto di alcuni tombini in Corso Vittorio, l’ufficio lavori pubblici del Comune aveva inoltrato l’ennesima denuncia al comando della polizia locale e alla stazione dei carabinieri. Da diversi giorni infatti i tecnici avevano notato la scomparsa anomala di chiusini, con una frequenza di due griglie per strada. A ottobre dell’anno scorso sono state ben tredici le strade colpite: da via Da Vinci a via Crocifisso, da via Cuparelle a via Palmentello, fino al centro storico. Ultimato lo screening dei tombini gli addetti ai lavori transennarono tutte le buche, per salvaguardare la pubblica incolumità, e procedere agli interventi di ripristino. Sullo sfondo la gettonata vendita al mercato nero della ghisa, che consentirebbe di incassare fino a 4 euro a grata. ro.sa. © RIPRODUZIONE RISERVATA In qualità di presidente della commissione Garanzia e controllo, Marcello Ferrara ha chiesto la verificadituttelecommissioniconsiliari, facendo emergere, dalla relazione consegnata al primo cittadino, l'assenza di alcune stampe relative ai mancati pagamenti per l'utilizzo degliimpiantisportivi.L'argomentohaaccesoitonideldibattitopolitico, inducendo il capogruppo del Pd, Cosimo Ferraioli, a chiedere a Ferraradiesserepiùpreciso,facendodenuncecircostanziateenelcaso inviando gli atti alle autorità competenti.Laconfermadellepresunteirregolaritàègiuntadalpresidente del Collegio dei revisori dei conti,chehacercato diminimizzareilpesodelleincongruenzecontabili. «In qualità di presidente - ha spiegato Ferrara - ho svolto il mio lavoro e consegnato la relazione al sindaco Mauri. Delego la segretaria generale a inviare gli atti in Procura». La discussione è proseguita poi sullagestionedelcimitero,sulladestinazioneelosmaltimentodei350 cipressitagliatiadaprile,sullaregolarità dei bandi di gara indetti dall'amministrazione comunale, sui criteri di concessione dei patrocini morali ed economici. E, infine, sull'incidente che ha interessato a settembre un automezzo dell'Angri Eco Servizi. Aspetto, quest'ultimo, che ha focalizzato l'attenzione sulle modalità di assunzione del personale dell'azienda speciale. Baronissi La soppressione di una fascia oraria della linea 58 Alunni appiedati, Cstp nel mirino Accuse di disservizio da parte del sindaco «Ripristinate la corsa» BARONISSI. Bambini delle medie appiedati dal Cstp: nuova denuncia all’azienda pubblica di trasporti da parte del primo cittadino di Baronissi Giovanni Moscatiello. Unadurissimanotaaivertici del consorzio e una nuovadenunciadidisservizio da parte del comune di Baronissi finisce sul tavolo del Cstp. La missiva, scritta dal sindacoGiovanniMoscatiello e dall’assessore alla viabilità Antonio D’Au- Bus Ridotte le corse Cstp ria, riguarda la «soppressione arbitraria della linea 58 delle 13,30 che effettua il collegamento tra il plesso della scuola mediadiBaronissielefrazioni Saragnano, Caposaragnano, Acquamela, Aiello e Antessano». «Lagravitàdellasituazione-scrivonogliamministratori nella nota - ci è stata evidenziata dalle tante famiglie che, di fatto, sono costrette a provvedere direttamente al trasporto dei figli a scuola, un servizio che invece da sempre la nostra amministrazione ha provveduto a fornire – si legge nella lettera inviata al Cstp–Riteniamo,pertan- to, non più tollerabile la mancata attivazione della corsa scolastica bis 58, allorché la stessa rientra nell’alveo dei servizi aggiuntivisancitidall’accordotral’enteeilCstp.Considerando che gli utenti sono bambini dai 10 ai 13 anni,chiediamouninterventoimmediato di ripristino dei collegamenti». La situazione in cui si trovano molti studenti e pendolari di Baronissi e simileaquelladeiviaggiatori di tanti altri comuni costretti a fare i conti con le necessità di riduzione delle corse da parte del Cstpacausadelgravedeficit e del rischio di fallimento dell’azienda. Roccapiemonte Un osservatorio per la prevenzione e lo studio Disagio giovanile, nasce il centro Enrica Granato Conoscereper comprendere e prevenire:nasceaRoccapiemonte il Centro Studi e Osservatorio Permanente sul Disagio Giovanile. Utile per l’identificazione e l’approfondimento dei bisogni e problemi degli adolescenti, il progetto si pone come occasione di incontro, prevenzioneepuntodiriferimento per ragazzi condifficoltàeperleloro famiglie,chesarannoseguiti da un team di pro- ROCCAPIEMONTE. fessionisti (in collaborazione con la Caritas e i servizi sociali) con l’intento di promuovere iniziative di prevenzione del disagio, divulgare informazioniesensibilizzare l’opinione pubblica. All’incontro di inaugurazione, che si terrà il 19 ottobre alle 17 presso il Centro Sociale, interverranno il sindaco AndreaPascarelli,l’assessore alle politiche sociali Mauro Ciancio, Gennaro Sammartino (medico legaleedirettoredell’ambulatorio per le dipendenzediMercatoSanSe- Il disagio Giovani contro alcuni furgoni della polizia verino oltre che direttore dellostessocentrosuldisagio giovanile a Mercato San Severino) sociologi, pedagogisti, sacerdoti,giudici e esponenti del volontariato. «Saràla cilieginasulla tortadell’amministrazione Pascarelli - dichiara Ciancio - A questo progetto stiamo lavorando da maggio 2012 e ne siamo molto orgogliosi, soprattutto perché rappresenta la continuazione di una linea di iniziative già portate avanti (come lo sportello Ami d’ascolto e prevenzione «Rosa Aliberti»)acui siaggiungerà anche un piano dedicato ai bambini». © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 52 - 18/10/13 ---- Time: 17/10/13 23:38 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 82.55.102.38 Venerdì 18 ottobre 2013 Il Mattino 51 Cava de’ Tirreni Il caso Il primo cittadino scrive al presidente del Consiglio Letta per offrire la disponibilità del Comune Galdi: «Pronti a cremare la salma di Priebke» te del nostro tempio crematorio per il feretro del gerarca nazista Erich Priebke,perchèancheilpeggioredegli uomini, agli occhi dei suoi simili, ha diritto all’atto della sepoltura» La lettera fa a questo punto riferimento alla tragedia Greca parlando Lara Adinolfi della «legge del cuore» che, come ricordava Sofocle nell’Antigone «deCAVADE’TIRRENI. «Offroladisponibilità alla cremazione per la salma di ve prevalere contro ogni forma di Erich Priebke». L'annuncio del pri- odioanchesegiustificataeassolutamo cittadino di Cava, Marco Galdi è mentecomprensibile».Infine,l’inviarrivato a sorpresa, ieri mattina, a toalpresidentedelConsigliodeiMimargine di un incontro a palazzo di nistri. «Ove lo riterrà, anche in forcittà.Lanotariservata,scrittadalsin- ma riservata - conclude la nota di daco Galdi e a cui non è stata data Galdi - potremo procedere alla creancora risposta a livello nazionale, è mazione del feretro ed affidare ai stata protocollata ed inviata a Roma suoi familiari le ceneri di Erich al presidente del Consiglio Enrico Priebke». Questodunque,ilcontenutodelLetta. Nelle sedici righe della missiva, il lamissivacheperGaldirappresenteprimo cittadino metelliano esprime rebbe un gesto oltre le logiche di apla sua volontà di aprire le porte del partenenza. «Credo - ha dichiarato forno crematorio di Cava de’ Tirreni Marco Galdi commentando la sua al gerarca nazista. «Nella strage del- lettera - che ciò risponda alle tradile Fosse Ardeatine - scrive Marco zione cavese di apertura al mondo Galdi-perìunillustrefigliodellano- anche ai nemici in vista di ciò che stra città, il generale Sabato Martelli nell’Iliade era il diritto alla sepolCastaldi,offrendosiainazistipersal- tura, perchè quello di Priebke è pur vareuncivile.LacittàdiCavade'Tir- sempre un cadavere». Dallo scorso 11 ottobre, data in cui è reni,inoltre,hadatoinatamorto all’età di cento anni, li a Mamma Lucia, umile l’ufficiale nazista Erich donnachehadedicatol’inPriebke che durante la setera sua vita per offrire deconda guerra mondiale è gna sepoltura a centinaia stato capitano delle SS e di soldati tedeschi caduti, che partecipò all’eccidio lontani dalle loro famiglie, delleFosseArdeatine,molnelsettembre1943».Quintesonostatelepolemichee di l’appello del sindaco al i dibattiti anche sui social presidente Enrico Letta network in merito al destidal momento che Cava de’ nodellasuasalma.DappriTirreni «ha un legame sinma le esequie sospese, golare con le vicende che quindiilproblemadellasehanno interessato l’Italia La storia poltura all’indomani degli nei giorni e negli anni che Il feretro scontri ad Albano, ora il feseguirono l’armistizio». del gerarca retro è all’aeroporto di PraDopo aver ricordato gli ticadi Mare in attesa di una eroi, il testo entra nel vivo nazista soluzione definitiva della della richiesta. «Ritenia- è bloccato questione, proprio mentre modipoteresprimeresen- in aeroporto viene reso noto il video teza timore di speculazioni o dopo mille stamento di Priebke dal tidi letture strumentali - sottolo «Guai ai vinti». tolinea Marco Galdi - la di- polemiche sponibilitàadaprirelepor© RIPRODUZIONE RISERVATA Il sindaco: diritto di sepoltura anche al peggiore degli uomini siamo la città di mamma Lucia In Costiera Maxi sequestro di tonno rosso pescato di frodo dodici denunce La storia Mamma Lucia in una foto d’epoca mentre cura i resti di militari tedeschi Le reazioni I partigiani: vergogna, non c’è bisogno di pubblicità «È una vergogna!» È il primo commento del presidente del Comitato Provinciale Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) di Salerno Luigi Giannattasio alla notizia della disponibilità offerta dal Comune di Cava de’ Tirreni alla cremazione della salma di Erich Priebke. Marco Galdi ricorda Mamma Lucia e quindi, il gesto nei confronti della salma di Priebke andrebbe letto come una forma di carità cristiana. «Ho conosciuto personalmente Mamma Lucia. Lei raccoglieva i resti mortali di giovani soldati tedeschi tra le montagne del nostro territorio. Il rispetto per i morti è sacrosanto, ma penso non ci sia bisogno di pubblicità, proprio in queste ore in cui tutti ne parlano». Dove, dovrebbe essere sepolto o cremato Priebke? «In altri paesi, magari in Germania dove è venuto alla luce oppure in Argentina dove ha vissuto per anni. È questo infatti un caso internazionale. Priebke non si è mai pentito dell’eccidio. Io credo quindi, che in Italia Priebke non possa trovare sepoltura, nè lui, nè le sue ceneri. La vicenda delle Fosse Ardeatine, così come la deportazione, sono ancora oggi vive in noi e ci segnano, profondamente». Per quale motivo non è possibile dimenticare l’olocausto? «È stato un orrore, una follia che supera ogni possibile immaginazione. Un abominio così grande che ha coinvolto milioni di persone. È stato un delitto senza precedenti e speriamo che non si verifichi mai più». la.ad. © RIPRODUZIONE RISERVATA Maxi sequestro di tonno rosso novello da parte dei militari della guardia di finanza. Dodici denunciati. le fiamme gialle della Sezione operativa navale lungolacostieraamalfitana,hannosequestrato due tonnellate di tonno rossopescatoinfrodeallevigentinormative. L’attività di servizio si inquadrava nell’azione di vigilanza che i finanzieri dimareesercitanolungolecostesalernitaneespecieinquestoperiodoquando è fortemente praticata l’attività di pesca di frodo, anche a causa dell’elevatadomandadi prodotto.Quelladella pesca di frodo è un’attività che danneggia fortemente l’ecosistema marino,inquantointerrompe lapossibilità di crescita completa degli esemplari di tonno rosso, compromettendo gravementelasalvaguardiadellespecie.Isequestri sono stati eseguiti lungo il litorale che va da «Capo d’Orso» (Maiori) alla spiaggia di «Castiglione» (Ravello). L’operazione è stata condotta da motovedetteamareedadiversepattuglie a terra. Preziosa anche la collaborazione fornita ai finanzieri dalla capitaneriadiPortodiAmalfi,chehapartecipato a tre dei sequestri effettuati. Complessivamente sono dodici le denunce trasmesse all’autorità giudiziaria per le violazioni previste dalla normativa nazionale e comunitaria. Gli esemplari recuperati non superano i trenta centimetri di lunghezza controi settanta centimetri previsti dalla legge. Il pescato sequestrato, dopo essere statosottopostoavisitadapartedeiveterinari dell’Asl è stato devoluto in beneficenza a vari istituti caritatevoli. Scopri tutti i prodotti che Volkswagen Financial Services ha ideato per te. Tua da 16.950 euro.* Nuova Golf - Sistema di infotainment touchscreen con Bluetooth - Sensori di parcheggio - Volante multifunzione in pelle - Fari fendinebbia - Computer di bordo SCOPRILA SABATO 19 E DOMENICA 20. www.volkswagen.it AUTODUE S.R.L. SALERNO : Via San Leonardo, 78 - TEL: 089/332558 www.autodue.it - [email protected] Seguici anche su Facebook! * Prezzo riferito a Golf 1.2 TSI Tech&Sound BlueMotion Technology 63 kW/85 CV 3 porte da € 16.950 (IPT esclusa). Listino € 17.950 (IPT esclusa) meno € 1.000 (IVA inclusa) grazie al contributo delle Concessionarie Volkswagen. Escluso contributo Pneumatici Fuori Uso (PFU) ex DM n.82/2011. 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Composite IL_MATTINO - SALERNO - 51 - 18/10/13 ---- Time: 17/10/13 23:38 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 82.55.102.38 50 Salerno Cronaca Venerdì 18 ottobre 2013 Il Mattino La storia Cupido sotto le armi Il contingente Impegnati 3.100 militari Peppe e Nadia i fidanzatini in mimetica complesso come quello afgano comporta.«Sapevamochesarebbe stato difficile stare lontani da casa e dalla famiglia ma eravamo felici per il fatto che non ci saremmo dovuti separare - raccontano – Avremmo accettato di partire Ebe Pierini anche se uno dei due fosse rimadHeratlihannoribattez- sto in Italia perché questo è il nozati Romeo e Giulietta. strolavoro e seil dovere chiama si Non che il loro amore deve rispondere». «I miei genitori siaosteggiato daqualcu- sono più tranquilli perché sanno no.Tutt’altro:sonoriuscitiaresta- che con me c’è Giuseppe, che è il re uniti anche a 5.000 chilometri miopuntodiforza–aggiungeNada casa. Il caporal maggiore scel- dia, rivolgendo uno sguardo dolto Giuseppe Aversa e il caporal ce al fidanzato – Lui è il mio insemaggiore Nadia Bonsignore so- gnate. È bravissimo nel suo lavono fidanzati da quasi un anno e il ro ed ho molto da imparare da destino ha voluto che partissero lui». Il comandante della task force insieme per la missione in Afghanistan. Lui, 31 anni, originario di C4, come in gergo tecnico si chiaMercatoSanSeverino, èun tecni- ma l’ufficio per il quale lavorano, co informatico e ad Herat svolge iltenentecolonnelloRobertoGiuil ruolo di amministratore del si- seppeAntonioBaldisserri,conferstema di comando e controllo. ma che la coppia è affiatata nella Lei, 25 anni, siciliana di Bronte, è vita come sul lavoro. Il loro ruolo, parimenti a quello degli operatrice help desk. altri componenti della Adunirliinoriginefuloro cellula, è fondaronolamimeticaelaco- I vertici mentale per il continmune passione per l’in- «Affiatati gente italiano in Afghaformatica. In Italia prenistan. Comunicazioni, stanoservizioal2˚reggi- nella vita informazioni ed elabomentotrasmissionialpi- e nel lavoro razione automatizzata nodiBolzano.InAfgha- unica pausa dei dati sono necessarie nistan sono giunti a set- il caffè per le attività di pianifitembreeliattendonoalcazione e per le operatri 5 mesi di missione. a Camp zioni dei militari italiaGiuseppe ha già alle Arena» ni.Iragazzidellataskforspalle una missione in ceC4, Giuseppe e Nadia Kosovo. Invece per Nadia è la prima esperienza all’este- compresi, forniscono il supporto ro. Sapere che sarebbero partiti tecnico-specialistico per garantiinsieme e che non si sarebbero re i collegamenti con l’Italia e dovuti separare per sei mesi li ha quellioperativiinteatro;assicuraaiutatiadaffrontareconpiùfacili- no la trasmissione di dati e fonia, tà tutte le difficoltà che un’espe- effettuano lavori di riparazione e rienza in un teatro operativo così manutenzione su materiale di te- Lui salernitano, lei siciliana un amore consacrato dalla missione in Afghanistan A Giulietta Nadia Bonsignore, 25 anni, siciliana di Bronte, è operatrice help desk: «Giuseppe è non solo il mio amore, ma anche il mio maestro» Romeo Giuseppe Aversa, 31 anni, originario di Mercato San Severino, è un tecnico informatico e ad Herat svolge il ruolo di amministratore del sistema di comando e controllo. rebbe la prima volta che le nozze lecomunicazioni e informatico. GiuseppeeNadiariesconoari- tramilitarivengonocelebrateprotagliarsi qualche momento per prio in missione. Un evento unistare insieme solo dopo le ore di co.GiuseppeeNadianesonoconlavoro.Cercanodidarsiappunta- sapevoli. Ma se chiedi loro se si mento,segliimpegniloconsento- sposerebbero in Afghanistan sorno, per pranzare e cenare sempre ridonoconunpizzicodiimbarazzo. «È la persona che insieme in mensa e, apamoelosposereiqui,anpenahannoqualchemiche ora», conferma Nanuto libero, si concedo- I colleghi dia con convinzione. Si nounavelocepausacaf- «Vorremmo preoccupano solo di cofè in uno dei piccoli bar che si mereagirebberoiparendi Camp Arena. ti che sognano già una I loro colleghi del 2˚ sposassero grande festa a Mercato reggimento trasmissio- ad Herat San Severino e a Bronte ni che sono stati testi- saremmo per il loro matrimonio. moni, lo scorso anno, Di sicuro giurarsi eterno dello sbocciare del loro felici di far amore tra un computer da testimoni» amore a 5.000 chilometri da casa con i colleghi da riparare e un probledi lavoro come testimomainformatico darisolvere ora vorrebbero organizzare ni avrebbe un significato particoil loro matrimonio proprio in Af- lare. Comunque vada, ovunque ghanistan. D’altronde ad Herat ci verranno celebrate le nozze, la sono sia il cappellano militare che la chiesetta dove ogni dome- storia di Romeo e Giulietta in minica viene celebrata la messa. Ci metica avrà un lieto fine. sonopuregliaspirantisposini.Sa© RIPRODUZIONE RISERVATA I veterani Agostino Di Lieto e Giovanni Spisso a Shindand per gli aiuti umanitari alla popolazione «Quando vedi gli occhi dei bambini ti passa la nostalgia» Il dolore della partenza compensato dalla certezza di dare un sollievo a chi soffre Con le sue nove missioni all’estero alle spalle è un veterano. Eppure ognivolta cheparte, salutare lasua famiglia,lasciare lesuefiglie,èuna prova difficile. Il passo più doloroso da compiere è quell’ultimo sguardo che si butta alle spalle prima di salire su quell’autobus, su quel treno che porteranno fino all’aereo che condurrà in Afghanistan. Il sergente maggiore Agostino Di Lieto, 40 anni, di Salerno, attualmente si trova nella base La MarmoradiShindand,dovefaparte dello staff del comando della Transition Support Unit Center guidatadalcolonnelloFrancoMerlino. È alla sua seconda esperienza in Afghanistan con i paracadutisti del 183˚ reggimento «Nembo» di Pistoiaein passatoèstato 4volte in Kosovo,unainBosnia,unainLibano e una in Sudan. A Shindand ora fa parte della cellula che si occupa della pianificazione delle attività, da quelle di delivery, di consegna cioèdegliaiutiumanitarineivillaggi, a quelle di bonifica degli ordigniimprovvisati messeasegno dagli uomini del genio, ai pattugliamentidelterritorioabordodeiLince. «Partire fa parte del mio lavoro – racconta il sergente maggiore salernitano – Devo ringraziare la mia famigliachenonmifapesareledifficoltà della mia professione e mi sostienequando sonoin missione. Il distacco dagli affetti è il momento più duro ma quando salgo sull’aereo sono proiettato a quello che dovrò fare nel corso della missione».Ivoltideibambini,ipaesag- gi dell’Afghanistan, le asperità di un Paese lontano che cerca disperatamente un futuro migliore. C’è questonella quotidianitàdelparacadutista salernitano che quando ci sono le attività di distribuzione degli aiuti umanitari si unisce ai suoi colleghi del 183˚ reggimento «Nembo» e raggiunge i villaggi a bordo di un Lince e si mescola alla gente. «Lo sguardo dei bambini nonlodimentichi – racconta– Una cosa è vedere le strade, i villaggi, sulle cartine geografiche, una cosa è vederli dal vero». In Italia ad attenderlo c’è tutta la sua famiglia e soprattutto le sue due figlie Rita ed Emma,di12e5anni,chesonoconsapevoli di avere per papà un veterano delle missioni all’estero. Il 1˚ caporal maggiore Giovanni Spisso, di Fisciano, è invece alla sua terza missione all’estero. È già stato in Kosovo e in Libano. Lui è I contatti «Per fortuna c’è Skype così la famiglia non sembra essere a 5.000 chilometri di distanza» un pilota di un mezzo blindato «Freccia» e fa parte della compagnia del 7˚ reggimento bersaglieri diAltamura,attualmentedispiegata a Shindand. Quasi ogni giorno percorre l’Afghanistan a bordo del suo mezzo, macinando chilometri dipolvereedidesertoprividivegetazione.«IlruolodeiFrecciaèquello di deterrenza – spiega il 1˚ caporal maggiore salernitano – Ci siamo a lungo addestrati in Italia per affrontare l’aspro terreno afgano. Cisiamopreparatialmeglio peraffrontare questa missione. Possiamo contare su mezzi dotati di strumentazioni sofisticate. Alla fine ci si abitua anche a queste distese sterminatedisabbia esassi». Di Fisciano gli mancano soprattutto i 4 nipotini ai quali è molto legato e con i quali, ogni giorno, parla tramite skype. «Gliuomini per un comandante sono fondamentali e io posso contare su uomini esperti e preparati con molte missioni alle spalle – spiega il colonnello Franco Merlino,comandantedellabasediShindand e del 183˚ reggimento Nembo - La nostra missione sta cambiando nel tempo perché le forze diIsafsvolgonounruolodisupporto nei confronti delle forze armate afgane che possono agire autonomamente sul territorio. Noi lavoriamo per loro e a fianco a loro e alla popolazione locale». Le forze di sicurezza afgane hanno assunto la responsabilità del territorio. Stanno conducendo le loro attività elelorooperazioni.«Noigliforniamolecapacitàcheancoranonposseggono e stanno sviluppando come gli assetti aerei ad esempio – conclude il comandante Merlino – Peraffrontarealmeglioquestamissione io posso contare sui miei paracadutisti del Nembo, ma anche sulla componente Genio, sui Freccia, sugli assetti cinofili e sui Raven». eb.pi. Composite IL_MATTINO - SALERNO - 50 - 18/10/13 ---- Time: 17/10/13 Attualmente sono 3.100 i militari italiani (tanti i salernitani) impegnati nella missione Isaf in Afghanistan. Alla guida, dal 10 settembre 2013 su base brigata meccanizzata Aosta, c’è il generale Michele Pellegrino, anche comandante del Regional Command West. La zona sotto la responsabilità italiana si estende sulle province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah. Nella base avanzata di Shindand operano i paracadutisti del 183˚ reggimento Nembo, a Farah e Bala Boluk è impegnato il 6˚ reggimento bersaglieri della brigata Aosta. Da Italfor, la componente nazionale interforze che si occupa degli aspetti gestionali e logistici, dipende il battaglione logistico di manovra costituito da militari del 10˚ reggimento di manovra di Persano che operano ad Herat. 23:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 82.55.102.38 48 Salerno Cronaca Venerdì 18 ottobre 2013 La sanità L’inventore del metodo Stamina in piazza Caduti di Brescia: «Le cose dovranno cambiare» Dalla prima di cronaca Il Mattino «Per Giovanni non ci arrendiamo» Il professor Vannoni parla del bambino di 9 anni bisognoso del trapianto La manifestazione Gaetano Montalbano* Marco Mazzeo «Noi non molleremo mai. La speranza ci porta avanti». Parola del professore DavideVannoni.IlfondatorediStaminaFoundationOnlus,associazionenata nel 2009 per sostenere la ricerca sul trapianto di cellule staminali mesenchimali e diffondere in Italia la cultura della medicina rigenerativa, ieri era presente a Salerno per trasmettere nuovamente il proprio messaggio: «Le cellule aiutano le persone e ci sono risultatipositivichelo dimostrano». Davanti a circa 500 persone, radunate a piazza Caduti di Brescia nel quartiere Pastena, il professore Vannoni ha trasmesso fiducia alle famiglie presenti. «Primaepoilecosedovrannocambiareperforza–diceilfondatorediStamina Foundation Onlus – Al momento è tuttofermo.La Lorenzinhabloccatola legge per la sperimentazione e c’è una lista d’attesa di più di 150 persone che attendono soltanto di iniziare la cura. A Salerno le richieste di poter curarsi con le cellule staminali sono più di 50 da Napoli sono più di 200. L’Ospedale di Brescia, poi, dice che con 36 pazienti va in tilt, 36 pazienti che fanno una prestazione ambulatoriale». GiovanniProcentese,bambinodi9 anni e mezzo di Salerno, affetto dalla Niemann-PicktipoC,unalipidosilisosomiale complessa con epato-splenomegaliaedisturbineurologiciprogressivi,haricevutoamarzol’okdalTribunale di Salerno per iniziare la cura con il metodo del professore Vannoni ma l’Ospedale Civili di Brescia ha messo in lista d’attesa il bambino. «Il caso di Giovannièdavveroun’assurdità–prosegue Vannoni – Inizialmenteilgiudice aveva chiesto chelecellulefossero prodotte in uno stabilimento autorizzato ma poi ha cambiato decisione dando l’ok definitivoperpoteriniziare la cura. AdesLa serata so, però, Giovanni Oltre 500 è in lista d’attesa persone ma l’Ospedale di all’incontro Brescia ha fermato tutto.Lalistad’atteAppello sa non si muove. È al Papa tutto bloccato. Il «È vicino ministro sta meta chi soffre» tendo tutti questi ostacoliperchéstamina va sepolta manonmolliamo.vo?Èquellodicontinuare la battaglia e cambiare le cose e sonoconvintochecelafaremo.L’interessamento del Pontefice, infatti, non arriva a caso. Ci sono state, poi, le telefonate di Papa Francesco a due famiglie. Mi farebbe molto piacere e sarei onoratissimo di poter incontrare il Papa». Giuseppe, papà di Giovanni Procentese, non molla: «Stiamo aspettandoconansialachiamataper iniziarele cure.Èdavverounavergogna.IlTribunale ci ha dato pienamente ragione. Io e mia moglie abbiamo chiesto semplicementediavereunapiccolissimasperanza per nostro figlio. Quando dobbiamo aspettare? Non ce la facciamo più». © RIPRODUZIONE RISERVATA Appello Manifesti per Giovanni Procentese L’indignazione delle famiglie «Vergogna» In piazza Il professor Davide Vannoni duranta la manifestazione in piazza Caduti di Brescia a Pastena Piazza Caduti di Brescia stracolma. Nel popoloso quartiere di Pastena, infatti, si sono radunate circa 500 persone per sostenere la cura con le cellule staminali che, ormai, da diversi anni sta portando avanti il professore Davide Vannoni, fondatore di Stamina Foundation Onlus, associazione fondata nel 2009 per sostenere la ricerca sul trapianto di cellule staminali mesenchimali e diffondere in Italia la cultura della medicina rigenerativa, che ieri era presente a Salerno. «Vergogna, vergogna» è stato il primo coro gridato a gran voce dai presenti: familiari dei bambini malati che hanno bisogno della cura con le cellule staminali, tanti ragazzi e semplici curiosi tutti uniti per sostenere il professore Vannoni. Erano presenti, inoltre, anche una rappresentanza di tifosi della Salernitana. Tra storia e ricerca le Giornate della scuola medica La kermesse Valerio Lai Prendeilviamercoledi23ottobre con un simposio internazionale «Understanding and trating inflammation», organizzato con la collaborazione delprofessore Alessio Fasano, del Mass general hospital di Boston e direttore del centro perlaricercasullaceliachia,la quattordicesimaedizionedelle «Giornate della Scuola medica salernitana», organizzate dall’ordine dei medici e degli odontoiatri di Salerno. «Quattordiciannienonsentirli»:cosìilpresidentedeicamicibianchiBrunoRavera,hapresentato l’annuale edizione delle «Giornate» che ineyndono aprire uno spazio di confrontoeaggironamentosullaricer- caeglistudiscientificinellediverse branche specialistiche della medicina. Al centro del convegnoinauguraledel23ottobre è il tema dei rapporti tra medicinatradizionaleemedicine alternative per quanto riguardaleinfiammazioniinalcunemanifestazionipatologichecerebrali,muscolarieintestinali. Giovedì 24 ottobre la sala convegnidell’ordinedeimedicidiSalernosaràsededelconvegno di storia della medicina dal titolo «Medicina e Arte», mentrevenerdì25pressol’aula Vincenzo Buonocore dell'università degli studi di Salerno, sarà conferita una laurea honoris causa in medicina e chirurgia a uno degli illustriospitidelleGiornatedella Scuola Medica Salernitana, il professore Eugene Braunwald,unodeipiùpresti- Ricercatore Alessio Fasano studioso della celiachia giosi studiosi di medicina cardiovascolarealivellomondiale. In quella occasione sarannoconsegnatiipremiinternazionali «Scuola medica salernitana» ad alcuni dei rappresentanti del panorama medico e scientifico. Tra questi il professorBraunwald,ilprofessoreRobertoFerrari,giàpresi- denteelettodellasocietàeuropea di cardiologia,il professore Alessio Fasano, alla professoressa Margherita De Bac, al dottor Pier Giorgio Turco e al professore Sergio Matarasso. Aseguirelacerimoniadelgiuramento dei neo iscritti medici e odontoiatri. Il convegno internazionale che si terrà al Grand Hotel Salernosultema«HeartFailure2013»,focalizzeràl’attenzione sulle patologie cardiache, le più rilevanti dal punto di vista assistenziale, organizzativo edeconomico, e concluderà le quattro giornate della Scuola medica salernitana, un evento «per celebrare l’arte medica - dice il presidente Ravera - e che rappresenta un modo unico per stabilire un confrontopermanentetrapassato e futuro». © RIPRODUZIONE RISERVATA Lo scandalo Ior Sarà consegnata questa mattina al gip della Capitale do,inviatadalgip ai sostitutiprocuratorititolaridell’inchiesta che lo vede indagato per corruzione, non avrebbe convinto gli organi inquirenti che avrebbero dato parere negativo. La relazione dello specialista è stataconsegnataallegalesalernitanodelprelatosoltanto ieri. Al momento Scarano è ancora ricoverato nel repartodetentivodell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona e la decisione del gip di Roma sarà Le indagini Proseguono anche a Salerno ma c’è attesa per poterlo interrogare Il prelato Don Nunzio Scarano al suo arrivo al San Leonardo Non sono un mago, ma ritengo di essere persona di sostanza che non deve demolire niente di ciò che viene definito vecchio o vetusto. La storia insegna che dal passato si impara ciò che va messo in pratica nel quotidiano e credo di avere più volte proposto di iniziare percorsi e servizi in comune tra le due amministrazioni, onde dareunsegnoedunimpulsonuovo al futuro delle due comunità. Tante erano le possibilità ma sul terreno concreto, una sorta di pregiudizio di natura personalistica, che non mi è mai appartenuto, ed allo stesso tempo il non aver perseguito il ruolo di Nocera Inferiore come guida dell’Agro, ha determinato questa polemica che non ritengorispettosadituttiinocerini. Ed oggi, chi predica bene e razzola male, avrebbe il dovere non di piangere sulla propria storiamadicambiarerotta.Potreicitaretantiepisodichehannovistol’assenzae,spesso,l’avversità verso Nocera Superiore (forse verso di me) ed allora mi piace concludere che c’è sempre tempo per rimediare. Ritengo opportuno porre fine a questo scambio di opinioni inutile, perché intendo dedicarmi di più a cercare soluzioni,che sì possono esserecondivise, ai numerosi problemi che attanagliano le comunità dell’Agro intero. A buon intenditore poche parole. *sindaco di Nocera Superiore In breve LA SICUREZZA Autovelox in azione 50 multe in poche ore Cinquanta verbali per il superamento dei limiti di velocità, e contestati venticinque verbali per mancato uso delle cinture di sicurezza, dei caschi protettivi da parte dei motociclisti e per uso del telefono cellulare durante la guida oltre varie infrazioni per mancanza dei documenti di circolazione al seguito. È il bilancio dei controlli con l’Autovelox effettuati dai vigili urbani. Non è mancata l’attenzione al fine individuare le persone che abbandonano i rifiuti sul suolo pubblico. Sono stati elevati due verbali di sanzione amministrativa di 500 euro a carico di altrettanti residenti di altri Comuni i quali avevano sversato sulla pubblica strada i propri rifiuti domestici. Infine in via Wenner, zona industriale, sono state contravvenzionate per 500 euro due prostitute e relativi clienti. IL CONVEGNO Don Nunzio, a Roma la sua perizia psichiatrica Saràdepositataquestamattina dall’avvocato Silverio Sica, difensore di don NunzioScarano,larelazionedellopsichiatraAntonioZarrillo,consulente diparte,relativamenteallesuecondizioni psichiche. L’avvocato sarà a Roma per consegnare la relazione al gip di Roma Barbara Callari alla quale, assieme al codifensore Francesco Caroleo Grimaldi, ha presentato istanza di scarcerazione. La relazione dei medici del San Leonar- «Grande Nocera ... importante anche ai fini dell’indagine che sta seguendo la procura di Salerno per riciclaggio. Scarano deveancoraesseresottopostoadinterrogatoriodaparte del sostituto procuratore Elena Guarino che, in questigiorni,haiscritto altreotto persone nel registro degli indagati. E prosegue anche la ricerca di eventuali conti esteri del prelato. È stata infatti presentata una richiesta di assistenza giudiziaria a Berna dalla procura saler- nitana forse relativamanete ad un bonifico ordinato da Scarano ad un dipendente dello Ior da eseguire su un conto corrente presso la Julius Baer. Soldi che, stando adalcuneintercettazionitelefoniche fatte dalla procura di Roma, sarebbero arrivatisulsuocontodaunrapporto estero intestato ai D’AmicoeriversatoaScarano con la causale «donazione». Soldi che il prelato attendeva da tempo e che sarebbero, a detta sua, stati utilizzatiperpagarel’acquisto della propria casa a Salerno. pe.car. © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 48 - 18/10/13 ---- Time: 17/10/13 23:38 Dal Covolo riflette sulle «Lume fidei» Monsignor Enrico Dal Covolo, rettore della Pontificia università lateranense, illustrerà i contenuti dell’enciclica «Lumen fidei» di Papa Francesco, nel corso del convegno in programma il 28 ottobre alle ore 18,00 presso il Salone dei Marmi di Palazzo di Città. L’incontro sarà presieduto e concluso dall’arcivescovo Luigi Moretti. L’introduzione ai lavori sarà svolta da Don Giuseppe Iannone, Direttore Ufficio Progetto Culturale; modera l’incontro il giornalista Giuseppe Iannicelli. user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 82.55.102.38 Primo piano Salerno 47 Venerdì 18 ottobre 2013 Il Mattino Il terremoto al Comune E a Cava Galdi azzera l’intera giunta Assessori «licenziati» in serata, ora è rottura tra il sindaco e Forza Italia Francesco Nobile CAVADE’TIRRENI. Giuntacaveseazze- La storia Futura ostetrica non può lavorare però segue le lezioni in aula Il paradosso C’èuncasosututtichehameravigliato gli inquirenti. Riguarda Giuseppina Lodato, 33 anni, che nel2010ha ottenutounainvalidità lavorativa dalla commissione Inps con necessità di assistenza continua anche se, contestualmente, seguiva in aula le lezioni del corso di laurea in Ostetricia per l’anno accademico 2012/2013. E nella propria cartellasanitariaedirischio,consegnataallasegreteriadell’aziendauniversitario ospedaliera quando ha vinto il concorso per l’accesso al corso di laurea, la stessa Lodato aveva affermato prima di essere affetta da patologia per la quale glierariconosciutauna invalidità pari al 60% e poi aveva corretto affermandochetaleriduDiagnosi zione era del Autonoma 75%. Gli accerper il medico tamenti svolti curante dai carabinieri sul suo caso per l’Inps hanno evidenè depressa ziato ulteriori e dev’essere discrepanze: accompagnata per il suo medicocurantelaLodato è ”personanormale,autonoma eindipendente da terzi”, per quelli dell’Inps, oltre alle patologie derivanti dalla sua reale malattia, soffriva anche di “depressione con ansia reattiva” ed aveva necessità di accompagnamento. La sua pratica presso la segreteria dell’aziend aospedaliera resta tuttora aperta. Quando i responsabilòi del Reparto di sorveglianza sanitaria dell’Azienda ospedalieraanalizzaronolapratica della Lodato, notarono quella incongruenza rispetto alla riduzione della sua capacità lavorativa. La valutazione sull’invalidità dal 60 al 75% era stata corretta a penna pertanto la sua pratica è tuttoraapertaperlamancatapresentazione da parte della Lodato della documentazione richiesta. pe.car. © RIPRODUZIONE RISERVATA rata.Diparipassoconlevicendegiudiziarie che hanno investito palazzo dicittà,scoppiail terremotopolitico. Ilprimo cittadino Marco Galdi ha attuatoilcolpodispugna,cancellando tuttigliassessori dellasua squadradi governo. La decisione è stata già comunicata ai diretti interessati nella giuntadiierisera.Èattesaunaconferenza stampa di chiarimento nella giornatadioggi.Ladecisioneserpeggiava da tempo, ma era stata rimandata a causa delle richieste di una proroga avanzata da Forza Italia. Ieri sera i forzisti hanno tenuto un summit per decidere la linea da seguire, madestasospettil’assenzadelconsigliere Gerardo Baldi, in rotta con il partito. Nel frattempo il sindaco ha incassato l’appoggio incondizionato del gruppo Misto – Indipendenti. La revoca delle deleghe accoglie le pressanti richieste del gruppo UnionePopolare–Pdl,che facapoal consiglierecomunaleMarcoSenatore e al presidente del consiglio Antonio Barbuti. Dopo le frenetiche consultazionipolitiche,tenutesineigiorni precedenti, arriva al capolinea ogni tentativo di soluzione «morbida» della crisi che attanaglia palazzo di città. Il problema più spinoso era In piedi Il sindaco Marco Galdi azzera la giunta: è l’ennesimo rimpasto per far quadrare i numeri in aula dovuto al rapporto tra assessori e consiglieri nel partito di Forza Italia. mento in avanti il dialogo con i forziLe forze in campo Afrontediquattrovotinell’assisecit- sti non sarà semplice, visto che il tadina, i forzisti esprimevano ben commissarioCasciellohagiàespresquattro assessori più il vicesindaco. so la sua indisponibilità a far parte di Una rappresentanza ritenuta spro- una giunta in cui siano presenti anporzionata dall’avvocato Marco Se- che i Fratelli d’Italia. Inoltre i forzisti natore e dal presidente Barbuti, che sonoprontiadandarealloscontrose Misto-Indipendenti, aggiungono le quattro Un vero e proprio hanno reclamato la necessità di un l’azzeramentodegliassessorinonsache ieri hanno ribadito unità appartenenti a puzzle. Attualmente la rà accompagnato dalle sirimpasto. Sul piatto della l’appoggio alla Forza Italia. maggioranza cavese multanee dimissioni del bilancia c’è il loro voto pomaggioranza. Attualmente però c'è di centrodestra è presidente del consiglio sitivo al bilancio. E adesso Lo strappo Completa il quadro il fibrillazione con il formata da quattro è rottura tra il sindaco e Il commissario Barbuti.Neicorridoidipagruppo Unione sindaco, perché FI gruppi consiliari. Il lazzodicittàgiàimpazzail Forza Italia. Il commissaPopolare - Pdl che sarà il partito più primo è formato dai toto-nomine. Nel rimpario cittadino Gigi Casciello Casciello: conta due consiglieri. colpito dal rimpasto. cosiddetti sto, voci di corridoio danritiene «improvvida» la scelta In questo scenario, il Sarà questo il «Responsabili», no per sicura l’uscita di scelta dell’azzeramento. improvvida sindaco Marco Galdi principale nodo fedelissimi al primo Certo, il ritiro delle dele- mai al governo scenadelvicesindacoGiopuò contare su politico da sciogliere. cittadino Marco Galdi. vanni Del Vecchio e ghe assessoriali rimane diciassette voti a Più sereno è il Si tratta di sei dell’assessore alla cultura nel novero delle decisioni con gli uomini favore. rapporto tra il primo consiglieri, spogliati Teresa Sorrentino. legittimediogni primo cit- di Cirielli fr.no. cittadino e i quattro dalle casacche di tadino. Ma da questo moconsiglieri partito. A questi si © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Centrodestra lacerato in quattro gruppi Angelo Cermi La telefonata «I carabinieri hanno la lista degli assistiti» I due cugini Baldi temevano. In una intercettazione Germano (era il mese di novembre del 2012) parla con Giovanni dei carabinieri nel suo studio: «Prendono, cacciano un foglio con sette, otto dieci nomi. Io riesco a vedere i primi nomi, Longobardi Rosanna, Gaeta Antonella, Bove Vincenzo. Ho detto, maresciallo, ma chè sono questi nomi? No, no, niente, vedete un poco i certificati medici e robe. Ho detto, scusate, quelli sono tutti miei assistiti! E scusa, ma che ci fanno tutta questa gente! E ma quante cose volete sapere? Ma pensa un poco questi dove stanno andando ora! Ha detto, vabbè, ma questi, voi i certificati come li fate? Tramite e-mail, ora è tutto tramite l’Inps». L’ex vicario della Diocesi a Giovanni: aiuta mia sorella suora, non sta bene Le intercettazioni Funzionario Inps nel mirino per corruzione: avrebbe avuto soldi e la casa ristrutturata Nel fascicolo dell’inchiesta si parla anche di don Carlo Papa, ex vicario dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava il quale avrebbe inviato un sms a Giovanni Baldi ricordandogli che suor Rosa, sua sorella, doveva essere sottoposta a visita medica per invalidità civile perché non sta più bene». Entrambi sono ora indagati. Il certificato della suora, secondo gli esiti investigativi, sarebbe infatti non solo difforme nella data rispetto alla legge (massimo sei mesi prima del passaggio in commissione) ma vi sarebbero anche scritte sovrapposte e non avallate da firma e timbro del medico. Il prelato ha dichiarato ai carabinieri di non avere rapporti con Baldi da anni. I carabinieri, per accertare la veridicità dell’invalidità riscontrata alla suora, decisero anche di filmarla in tutti i suoi spostamenti senza riscontrare l’impossibilità a deambulare come riscontrato dalla commissione. Ma ci sarebbero anche illeciti di natura corruttiva a carico di uno degli indagati, Antonio Mazzotta. La procura ne traccia gli estremi, il gip Vincenzo Di Florio respinge la richiesta. Si parla di alcuni «emolumenti» dati dal padre di un paziente al medico, ma Inquirenti Da sin. Vincenzo Montemurro, Umberto Zampoli, Riccardo Piermarini soprattutto si riporta il rapporto tra Mazzotta e uno dei falsi invalidi, Vincenzo Matonti. A suo carico i carabinieri di Nocera Inferiore hanno trovato ben tre fascicoli nei quali si passa da una invalidità contenuta nel 46% ad una totale: il tutto in soli diciassette mesi. Una invalidità riconosciuta al 100% ma che gli consente lo stesso di presentarsi in commissione in abiti da lavoro. Secondo la procura “buoni uffici” offerti dal Mazzotta, venivano “saldati” dal Matonti concedendo una prestazione professionale. In particolare, per ristrutturare parte ” Il caso Invalidità raddoppiata in 17 mesi: diventa inabile al 100% ma continua a portare sacchi di cemento dell’abitazione di Mazzotta operando uno sconto, frutto, non di una normale dinamica contrattuale ma, di uno scellerato accordo fra i due, ovvero, di un illecito do ut des. Che la sua invalidità fosse artefatta, i carabinieri lo hanno verificato anche attraverso il racconto di un suo ec dipendente. «Io e Matonti facciamo le stesse cose, ad esempio, per la carrucola, io mi posiziono sotto al palazzo e con la fune tiro giù i secchi pieni e li carico sul camion o furgoncino, mentre, lui, riempie i secchi con il materiale di risulta mediante l’utilizzo di una pala, li aggancia alla carrucola e li fa sporgere fuori dal parapetto, in tali operazioni ci alterniamo. In alcuni casi siamo costretti a portare via il materiale rimosso a spalla, scendendo le scale». E ancora: «Facciamo al giorno otto ore di intenso lavoro ed a volte anche dieci ore al giorno, torniamo a casa stanchissimi». È un altro operaio che invece parla dei lavori eseguiti a casa di Mazzotta: «A casa di tale Antonio Mazzotta, alla località Pianesi, dallo stesso, abbiamo ripristinato la facciata, effettuato dei lavori nel garage e poi abbiamo ripristinato il tetto mediante sistemazione delle tegole». Per tali lavori, Matonti aveva più votle affermato con i suoi operai di dover avere dal Mazzotta una somma superiore ai diecimila euro ma, poiché in quel periodo, il Matonti aveva in corso la sua istanza di riconoscimento dell’invalidità civile, con Mazzotta prese un accordo. Ovvero: Mazzotta avrebbe ottenuto uno sconto sulla ristrutturazione della propria abitazione, ed in cambio, Matonti, “grazie ai buoni uffici” d Mazzotta avrebbe ottenuto il beneficio dell’invalidità civile. pe.car. © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 47 - 18/10/13 ---- Time: 17/10/13 23:38 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 82.55.102.38 46 Salerno Primo piano Venerdì 18 ottobre 2013 Il Mattino Petronilla Carillo Ottantatrè indagati, otto dei quali sonooraagliarrestidomiciliari.Peraltri dieciilgipVincenzoDiFloriohainvece respinto la richiesta di custodia cautelarepresentatadalsostitutoprocuratore dell’Antimafia Vincenzo Montemurro. Undici i falsi invalidi agevolatifinitisottolalentediingrandimentodellaprocura. Èquestol’esito dell’operazione «Spending review» che ha portato alla luce un giro di consensi elettorali in cambio di pensioni di invalidità civile, alle quali, in molti casi, si aggiungevano anche gli assegni di accompagnamento e vantaggi nell’ambito professionale. Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo di circa sessantamila euro tra beni mobili e immobili a carico di quattro indagati che avrebbero illecitamente percepito gli assegni di invalidità.Il provvedimento èstato dispostoacaricodiRosaLamberti,VincenzoMatonti, Helga MariaRosa Narbone e Giuseppina Lodato. Per altri due è stata espinta la richiesta in quanto deceduti. Ad eseguire le ordinanze, i carabinieridelReparto territoriale diNoceraInferioI nomi re agli ordini del Ottantatré maggiore Matteo indagati Gabelloni. Promotore tra loro l’ex numero uno dell’associazione, secondo la di Metellia Dda di Salerno, è e un leader il consigliere redi opposizione gionale Giovanni Baldi il quale, per assicurarsi consenso elettorale dalle famiglie dei falsi invalidi, pilotava le pratiche in mododafarelevarelepercentualidiinvalidità ai soggetti segnalati i quali, oltre all’assegnodiinvalidità,spessopercepivanoanche quellodi accompagnamento,ottenendol’iscrizionealcollocamento agevolato. Nei guai finiscono anche il dirigente medico dell’Asl Mario Salucci; il medico e consigliere comunale di Cava de’ Tirreni, attualmentecapogruppodiFratellid’Italia, Germano Baldi; il medico dell’Inps FrancescoRagni;imembridellacommissione medica Renato Caterini, Pietro Giordano, Isidoro Quadrino; e l’impiegato amministrativo presso la segreteria della commissione prima istanza Inps, Antonio Mazzotta. Fuori Cava per motivi di lavoro, il nono destinatario della misura restrittiva, Angelo Cermi, anche lui componentedellacommissione medica, chesiè costituitoinserata.Ireaticontestati,a vario titolo, sono di abuso d’ufficio, falso ideologico, truffa ai danni dello Stato commessi in associazione. Secondo il gip, difatti, ricorrono «elementi di fatto e modalità esecutive che connotano in maniera specifica quei singoli reati in modo tale che ne dimostrano non la loro episodicità malafinalizzazioneancheperl’omogeneità delle condotte stesse». Nell’organizzazione, dunque, ognuno degli indagati ha avuto un ruolo ben preciso. Quello di Germano Baldi, cugino di Giovanni, consisteva,inqualitàdimedicodibase,nel rilascio di falsi certificati a beneficio di dipendenti del comune di Cava de’ Tirreni, cittadini e propri congiunti, Malati immaginari Falso invalido inabile al lavoro ma dedito ad attività alquanto impegnative: è uno dei casi documentati nell’inchiesta «Spending review». Sotto Giovanni Baldi L’inchiesta «Spending review» Giovanni Baldi, il consigliere regionale del Pdl coinvolto nell’indagine Spending Review, è originario di Cava de Tirreni, in passato è stato assessore provinciale a Salerno nell giunta guidata da Edmondo Cirielli. Falsi invalidi in cambio di voti arrestati Baldi e sette medici Ai domiciliari il consigliere regionale del Pdl ed il cugino Germano permettendolorodiastenersiindebitamentedallavoro.Ilconsensoelettorale scaturito a favore di Giovanni e Germano Baldi, rispettivamente alle ultime elezioni regionali e comunali, per gli inquirenti sarebbe rilevante. Manell’elencodegliindagaticompaiono anche altri nomi di persone «in vista» a Cava de’ Tirreni. Come Vincenzo Bove, capogruppo di Cava Millennio, ex presidente della Metellia e presidente del circolo Giardino delmarchese;EnricoPolichetti,capogruppo di Solo per Cava; monsignor Carlo Papa, vicario dell’Arcidiocesi; Antonella e Giovanna Gaeta (la prima ex consigliere comunale e attualmente vigile urbano a Cava); quindi i medici Silvano Baldi, fratello di Germano; Angela Carleo, Vincenzo BresciaMorra,BernardoGiordano;AntonioGulmo;MassimoInfranzi;Gugliemo Ragni; Nicola Russo. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il puzzle delle indagini Appalti e favori, da uno tsunami all’altro Ilnome di GiovanniBaldi compare già nelle inchiesteseguite dell’Antimafia.Era il mesedi marzo e la Dda stavalavorando sul falsotesseramento al Pdlquando, nell’ambito delleindagini sullo scambio difavori elettoralirelativamente all’assunzionedi una giovane cavesein Provincia,spunta il nomedel consigliere regionale.È stato allora, durante leperquisizioni domiciliari e alsuo studio che i carabinieri sequestrano materiale importante. Ma determinanti sonostate leintercettazioni telefoniche.Per il sostituto procuratore Montemurro, l’operazionedi ieri potrebbeanche chiamarsi Tsunami II «perchéi collegamenti conquellaindagine sonotanti». Lo Tsunami esplode a novembre conl’arresto disei personea Cava: nel mirinoci sono le assegnazionedi appalti pubblici. Pochi giorni primadegli arresti, furononotificati quattro avvisi digaranzia: duedi questi a carico dipolitici diarea oggi ex Pdl. Tra questi, alvicepresidente dell’Asi,Renato Aliberti, e alconsigliere comunaleGermano Baldi.Secondo le tesi accusatorie,Aliberti avrebbe«finanziato» alcunecampagne elettoralie organizzato festeper politici che hanno tentatola grande scalatafuori dal territoriocomunale. In cambiodi favori. I tempi Martedì gli interrogatori fissati dinanzi al gip Gli interrogatori di garanzia per gli indagati destinatari delle misure restrittive sono stati fissati dal gip Vincenzo Di Florio per martedì prossimo a palazzo di giustizia. «Un patto criminale tra il politico e la commissione dell’Inps» Le accuse L’Antimafia: accompagnava personalmente i pazienti visite «prenotate» con sms L’Antimafia nella richiesta presentata al gip parla di «patto criminale» tra il consigliere regionale Giovanni Baldi e i pubblici ufficiali componenti delle commissioni perilriconoscimentodelleinvaliditàciviliefariferimentoadun«sistema distorto» già in uso dal 2010. E non solo. Il sostituto procuratore Vincenzo Montemurro definisce «scellerata» la condotta tenuta dalla commissione il cui «disegno criminoso» è quello di «un ritorno elettorale»delle «pressioni»esercitate. È proprio dallo stretto rapporto di connessione tra i protagonisti di questo «sistema» che si evince anche la modalità con la quale il gruppo agisce. GiovanniBaldiricevequasisempre i memorandum sulle «visite» che la commissione deve fare dai diretti interessati, via sms. Poi è stesso lui a presenziare alle sedute della commissione per «accompagnare» le persone a fare le visite. A volte «invita» anche i componenti della commissione ad approfondirel’iterdiunapraticapassataingiudicato. Magari chiedendo un secondo passaggio in commissione durante il quale compaiono ulteriori certificati medici. Determinante il peso decisionale di Mario Salucci, presidente della commissione in quanto il suo voto, in caso disparità, per il ruolo ricoperto, vale doppio rispetto agli altri componenti. Angelo Cermi, medico trascrittore,nonostante la limitata capacità decisionale, aveva invece un ruolo importante non solo Il sistema Per il pm Montemurro i camici bianchi sistemavano le pratiche da far firmare al presidente Peso Sollevare un oggetto pesante pur essendo invalido: a Cava si può quando veniva meno la presenza di uno dei componenti (in particolare quella di Quadrino e Giordano) ma anche perché, in virtù del potere consultivo conferitogli per legge, poteva annotare sul verbale deliberato proprie deduzioni facendo così rilevare atti e fatti che potevano incidere sul buon esito dell’istanza. Mentre Francesco Ragni, medico Inps, si «adoperava pergarantiregliesitidellevisiteanche in sede di verifica. Anche Germano Baldi assume inalcunecircostanzeilruolodipromotore,accompagnandopersonalemente, in quanto medico di parte,gliaspirantiinvalidioppurecondizionando l’esito della pratica all’Inps tramite Ragni. Ad Antonio Mazzotto il compito di mettere in ruolo, alla prima seduta utile, i casi chevenivanodivoltainvoltasegnalati oppure a concordare i modi e i termini della definizione della visi- ta domiciliare che avveniva con modalità un po’ diverse da quelle previstedallanorma:l’invitoacongiunto dell’assistito a mettere a disposizione l’auto propria per consentire la visita domiciliare e a fornirecertificazionemedicacheattesti la necessità della visita fiscale. Quindi la preparazione degli atti che il presidente deve poi solo firmare. Nel corso degli accertamenti i carabinieri hanno potuto verificare che vi erano pratiche che, benché identiche nelle diverse fasi di compilazione ed esame, presentavano esiti diversi, anche in assenza di ulteriori certificazioni. Quindi personecheavevanopatologiediabetiche, sottoposti a trattamenti con insulina, potevano beneficiare diunainvaliditàquasitotaleallavoro. pe.car. Composite IL_MATTINO - SALERNO - 46 - 18/10/13 ---- Time: 17/10/13 23:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 82.55.102.38 Primo piano Salerno 45 Venerdì 18 ottobre 2013 Il Mattino Così alle urne La maggioranza Le quattro elezioni «Aspetto il premier, poi deciderò» 80 74,42% 71,3% 70 BALLOTTAGGIO CONTRO ACOCELLA BALLOTTAGGIO CONTRO ANDRIA 60 57,9% 56,9% 50 40 30 1993 1997 2006 2011 De Luca incontra i fedelissimi. I consiglieri: «È sereno, si va avanti» Nel summit di ieri sera, De Luca ha rassicurato i suoi fedelissimi: per ora nientedimissioni,inattesadellaconvocazione del premier Letta per poi valutare con la dovuta serenità le mossedaintraprendere.Èduratocirca un’ora e trenta il faccia a faccia tra il sindaco di Salerno ed i suoi fedelissimi, chiamati a raccolta ieri sera pressolaSalaGiuntadiPalazzodiCittà. De Luca, rientrato da Roma nel pomeriggio con la notizia della discussione-previstapermartedìprossimo in commissione trasporti sull’interrogazionedei 12 parlamentari Pd in suo sostegno, è apparso serenoerilassato.Èovviochel’averfatto rientrare - per il momento - la sua exit strategy in attesa di possibili sviluppi positivi provenienti da Palazzo Chigi,haresopiùpacatalachiacchierata con consiglieri e assessori della sua maggioranza. «Attendo la convocazione di Letta, poi vedremo...» queste le parole di De Luca, trapelate da Palazzo di Città. «Era assolutamente sereno ha riferito al termine della riunione uno dei suoi consiglieri - evidentemente l’avvicinarsi della risposta all’interrogazione dei parlamentari delPd gliconsente di vivere con relativo distacco questa fase. Del resto ci ha ribadito come alcuni risultati im- Decisioni I banchi della maggiornaza nell’aula del Consiglio comunale, De Luca frena sulle dimissioni da portanti per Salerno lui li abbia già vieministro in attesa dell’incontro chiarificatore con il premier Letta conseguiti. Il futuro lo vedremo nei prossimi giorni». De Luca ha anche Ovest e Crescent: «Su Porta Ovest La commissione commentatopositivamentelarichie- nonvoglioperdereunminutoditemsta della commissione Statuto di po a causa di queste imbecillità. Nei chiedereilparereaduncostituziona- paesiciviliiparerililascianoleautorilistasullasuavicenda.Il«facciaafac- tà competenti. Per il Crescent c’è da cia» ha poi toccato l’argomento del attendere una decina di giorni ancocongresso nazionale del Pded anche raperlasentenzadimeritodelConsii lavori con una dei lavori di I consiglieri membri qui De Luca si è limitato ad un «fac- glio di Stato. Aspettiamo e sapremo proposta che sarà approfondimento della commissione ma abbiamo perso un anciano quello che vogliosottoposta al voto del rispetto alla Statuto si no di tempo. Siamo fiduno», sintomo di una battaconsiglio comunale. procedura di «autotassano» per ciosi ma dopo la sentenza glia assolutamente lonta- Il retroscena È stata approvata decadenza del pagare il parere «pro definitiva sapremo come na dall’orizzonte politico L’affondo all’unanimità l’idea di sindaco De Luca, in veritate» di un raffrontarci con quelli che del primo cittadino di Sarichiedere il parere essere presso il costituzionalista di del sindaco cihanno fattoperdere tutlerno. ad un consiglio comunale. fama sul caso De Infine si è discusso del sul congresso to questo tempo. Se c’è costituzionalista su «Dopo aver raccolto Luca. La riunione di qualcuno che si è assunto programma di opere pub- del Pd tutti i dubbi emersi le ulteriori ieri mattina della delle responsabilità dovrà bliche da portare avanti in «Facciano fino a oggi». Il costo precisazioni dei commissione pagare i danni. È arrivato città. Lo stesso De Luca, in di tale parere sarà consiglieri - ha Statuto - presieduta il tempo di farla finita». mattinata sulle frequenze quello confermato Criscito - sostenuto dai da Pasquale Criscito umb. ad. di Radio Alfa, aveva com- che vogliono» consiglieri attraverso la commissione ha - è giunta al termine mentato le vicende Porta una sottoscrizione. deciso di concludere del secondo «turno» © RIPRODUZIONE RISERVATA Autotassazione per il costituzionalista Il caso Porta Ovest c’è la diffida di Italia Nostra ” Il ministro Il titolare delle Infrastrutture Maurizio Lupi (Pdl) assegna deleghe marginali e non operative al suo vice ” Il viceministro De Luca apre la polemica e attacca il premier Letta Sul doppio incarico interviene l’Antitrust ” Il premier Letta incassa in silenzio le bordate di De Luca Dodici parlamentari pd presentano un’interrogazione Potrebbe arrivare a breve la decisione sul ricorso straordinario contro il progetto Porta Ovest presentato da Italia Nostra al capo dello Stato Giorgio Napolitano. L’associazione ambientalista ha inoltrato l’impugnativa contro lo variante al Puc lo scorso giugno evidenziando le «illegittimità del progetto Porta Ovest». L’associazione critica sia le scelte progettuali che la «pericolosità del traforo in un’area che è a rischio. Italia Nostra diffida il comune e l’Autorità portuale «a non ripetere l’errore di iniziare i lavori senza avere certezza sulla fattibilità dell’opera, sulla sua sicurezza, sulla legittimità degli atti. Se così facesse a pagare sarebbero ancora una volta i cittadini». Inizia la maratona congresso Pd Valiante, endorsment per Landolfi I partiti Prima tornata di assemblee nei circoli del Cilento Corsa a tre per il vertice Ivana Infantino Con la prima tornata nei sei circoli del Cilento si entra nel vivo della fase congressuale del Pd per l’elezione del segretario provinciale e il rinnovo dei direttivi locali. Ore decisive per i tre competitor a caccia di preferenze fra incontri, contatti e telefonate. In corsa l’uscente Nicola Landolfi, che intorno al suo nome ha raccolto un ampio consenso, il renziano Sergio Annunziata, che dovrebbe avere dalla sua il voto della maggioranza dei sostenitori del sindaco rottamatore e Vincenzo Pedace, sostenuto dall’area Letta e da molti giovani Dem. In attesa dell’assemblea provinciale del 6 novembre prossimo, si stringono gli ultimi accordi e definiscono i posizionamenti per un partito che arriva al congresso con una maggioranza schierata sul nome di Landolfi. Dai pittelliani, che ritirando la candidatura di Palmiro Cornetta, ex sindaco di Serre, hanno assicurato il loro sostegno, ai cuperliani con il consigliere Donato Pica, che nel 2010 aveva, invece, sostenuto Vieri Galli. Ci sono poi i renziani, divisi al loro interno, con comitati che sostengono il segretario uscente e altri, soprattutto quelli della prima ora, schierati con Annunziata. Con Landolfi c’è anche AreaDem con il Circoli In moto la macchina organizzative. Nella foto le primarie del 2012 deputato Tino Iannuzzi, che pur sostenendo a livello nazionale la candidatura alla segreteria nazionale del sindaco di Firenze, «per le stesse ragioni», come ha ribadito a più riprese, a livello provinciale sostiene il segretario uscente, in sintonia con il coordinamento regionale, mentre l’ex senatore Alfonso Andria appoggerà Annunziata, in nome di una minoranza che da tempo rivendica un maggiore coinvolgimento. Un consenso che si allarga quello intorno alla candidatura di Landolfi, una conferma che per la maggior parte dei Dem rappresenta la ” Schieramento La Capozzolo con il segretario uscente «Garantisce il rilancio come Renzi a Roma» soluzione unitaria. A partire dal vicepresidente del consiglio regionale Antonio Valiante: «Quella di Landolfi – commenta - è una candidatura che va nella logica di una maggiore aggregazione. Mi sarei aspettato una soluzione unitaria perché non ci sono le condizioni per dividersi a livello provinciale. Il territorio prevalga». Entrando poi nel merito: «Landolfi ha fatto tutto sommato un buon lavoro in questi anni, mi auguro che lo migliori anche con il nostro supporto. Credo che ci sia spazio per fare di più e meglio, mi pare che si intenda portare avanti questo tipo di progetto. Ritengo possa essere la soluzione più utile per il partito». Dai politici di lungo corso ai giovanissimi, come il deputato di Agropoli Sabrina Capozzolo alla sua prima esperienza parlamentare, fra i sottoscrittori della candidatura di Renzi alla segreteria nazionale. Un sostegno per cambiare il partito, come quello per Landolfi. «Per le stesse ragioni - dice – sostengo la candidatura del segretario uscente. Ha lavorato bene in questi anni mostrandosi sempre disponibile al confronto ed in grado di tenere unite le diverse anime del partito, per perseguire un unico intento. Al di là dei nomi – sottolinea - il grande salto sarà possibile solo con un programma unitario che interpreti efficacemente le istanze locali e nazionali». Intanto, in via Manzo, la commissione per il congresso mette a punto gli ultimi dettagli. Entro lunedì sarà completato il calendario con le date di tutti i congressi. Domani saranno chiamati alle urne gli iscritti dei circoli di Cicerale, Giungano, Caselle in Pittari, Gioi Cilento, Ottati, Corleto Monforte, mentre il 20 ad Altavilla Silentina, San Pietro al Tanagro, Pisciotta, Aquara, Rutino, Postiglione, Orria. Fra Salerno e provincia sono 366 i seggi allestiti. In città si vota il 21 nel circolo Arbostella di Mariconda e il 26 in centro. © RIPRODUZIONE RISERVATA Composite IL_MATTINO - SALERNO - 45 - 18/10/13 ---- Time: 17/10/13 23:38 user: fpssacisl mail: [email protected] ip: 82.55.102.38 44 Salerno Primo piano Venerdì 18 ottobre 2013 Il Mattino La politica Tensione deleghe Letta tende la mano e convoca De Luca Lunedì incontro tra premier e viceministro Il sindaco congela la minaccia-dimissioni Umberto Adinolfi chiaramente espresso tutto il disappunto dei firmatari per la mancata Colpo di scena sul «caso deleghe» al attribuzione delle deleghe dipartiviceministroVincenzoDeLuca:mar- mentali al viceministro Vincenzo De tedì in commissione Trasporti il pre- Luca, così come prescrive la legge 81 mier Enrico Letta dovrà rispondere del 2001, rimarcando inoltre l’iter all’interrogazionedei12parlamenta- delprocedimento che porta all’attriri del Pd e intanto spunta anche un buzionedelle deleghee-dunque-la possibile incontro chiarificatore con responsabilità del principale «attore ilsindacodiSalerno.Cheilgiallopo- istituzionale», ossia il premier Letta, litico-istituzionale tra il presidente dal quale deve partire l’indicazione delConsiglioeDeLucapotesseriser- delle ormai famose deleghe, che poi vare improvvise novità lo si sapeva, devonoessereinseriteinunadelibema che tutto potesse accadere po- ra del Consiglio dei ministri. In quella sede, sia Enrico Letta (o cheoreprimadelsummitchelostesso sindaco di Salerno ha avuto ieri un suo incaricato) che il ministro sera con i suoi fedelissimi, erano in Maurizio Lupi dovranno fornire una risposta chiarificatrice - in un senso pochi ad immaginarlo. Evidentemente il 17 porterà bene o nell’altro - sul perchè di questi cina De Luca. Infatti proprio ieri matti- que mesi e oltre, trascorsi senza na è stata fissata l’audizione della adempiere quanto prescrive la legge, cosa che ha provocato commissioneTrasportidel- inoltre - nocumento la Camera dei Deputati, con all’ordine del giorno - Lo scenario all’intera attività del ministero delle Infrastrutture e tra gli altri provvedimenti - Interrogazione Trasporti. La notizia è rianche la discussione mabalzara immediatadell’interrogazione firma- deputati pd mente tra Roma e Salerno, tada 12deputati del partito martedì giungendoovviamenteandemocratico, capeggiati il confronto daFulvioBonavitacola,eri- in commissione che sul tavolo di Vincenzo De Luca, che ha deciso in voltaalpremierEnricoLetextremisdiprendereancotaedalministrodelleInfra- con il capo ra tempo e di glissare sulla strutture e trasporti Mauri- del governo decisione di ufficializzare zio Lupi. Nel testo veniva Lo scenario Tempi stretti doppia scadenza Martedì la discussione in commissione trasporti sull’interrogazione pro-De Luca presentata da 12 parlamentari pd. Il giorno prima il faccia a faccia tra Letta e il viceministro De Luca. Dialogo Il premier Letta al banco del governo a Montecitorio; in basso, primo a destra il viceministro De Luca le sue dimissioni dal governo Letta. Che ci sia di nuovo feeling tra il premier e De Luca è davvero difficile da poter ipotizzare, fatto sta che questo appuntamento di martedì in commissione - obtorto collo - farà esporre proprio il premier Letta, e non più De Luca, che ora attende la versione ufficialedelprimoministrosull'interafaccenda,primadiadottarequalsiasi ulteriore iniziativa. E a rafforzare ulteriormenteladecisionedisoprassedere prima di dire defintivamente addioaRoma,cipensanoleindiscrezioni provenienti da Montecitorio, doverumors vicini allasegreteriadel Pd considerano molto probabile un incontro chiarificatore tra Letta e De Luca. Di ritorno dal suo viaggio negli Usa, il premier potrebbe incontrare nella giornata di lunedì il sindaco viceministro e rendere così inutile la discussione sull’interrogazione dei 12 deputati Pd, prevista per il giorno successivo. Sempre secondo i bene CALENDARIO SFILATE SABATO 19 ore19.00 ATELIER AIMÉE/ore 21.00 JULIET, ELISABETH, REGINASTABILINI DOMENICA 20 ore 19,00 ATELIER VANITAS/ore 21,00 CARLO PIGNATELLI PER ATELIER PELLECCHIA LUNEDÌ 21 ore 20,00 ERSILIA PRINCIPE MARTEDÌ 22 ore 20,00 ALTAMODASPOSA COLLETTIVA MERCOLEDÌ 23 ore 20,00 ALTAMODASPOSA COLLETTIVA GIOVEDì 24 ore 20,00 ATELIER SIGNORE VENERDÌ 25 ore 20,00 ASSIA SPOSE SABATO 26 ore 19,00 STELLA WHITE/ore 21,00 BRUNO CARUSO DOMENICA 27 ore 19,00 ATELIER VANITAS/ore 21,00 ALESSANDRA RINAUDO O S S E R G O* IN ATUIT GR TO SABA O H E IL IT C U N T RA I, A TUTT NVITO G MBRE A Ì E I ET T ERD I DI V EN 30 S SOR Ì AL O IL SSES R D O T E P AI I EN LUN NICA GISTRAT DAL RE OME E D R TOB A EL PPIA 5 OT 1 O C L A AL L A NO O FI SI.IT GAT O O P R PRO .TUTTOS W WW NAPOLI Nuova Apertura Atelier Signore Via Riviera di Chiaia 264 tel. +39 081 03 20 397 CASERTA Atelier Signore Via Nazionale Appia, 329 - Casagiove (CE) tel. +39 0823 49 60 44 www.alessandrarinaudo.it [email protected] www.ateliersignore.it Composite IL_MATTINO - SALERNO - 44 - 18/10/13 ---- Time: 17/10/13 23:38 informati, fondamentale in questa ulteriore «pausa di riflessione» dei duecontendentisarebbel’attualefaseprecongressualedelpartitodemocratico,nell’ambitodellaqualestannomaturandoifuturiequilibriinterni, anche in vista delle prossime scadenze elettorali. Non è detto - infatti - che sul piatto della bilancia sia finita l’ipotesi di un nuovo movimento d’area interno al Pd, capeggiato proprio da De Luca. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 Agropoli-Capaccio 30 ■ e-mail: [email protected] Studente tedesco annega a Paestum Il 30enne era in spiaggia con un gruppo di amici. Il giovane colto da malore tra le onde: i soccorsi dalla Guardia costiera ◗ CAPACCIO È annegato davanti agli occhi atterriti degli amici, che si trovavano con lui sul litorale per passare qualche ora in riva al mare. Così ieri quella che doveva essere una tranquilla giornata di vacanza per un 30enne tedesco si è trasformata in tragedia. Mickey T. stava trascorrendo qualche giorno di vacanza insieme ad una comitiva di studenti ed era alloggiato in un hotel in località Laura situato a poca distanza dal tratto di litorale dove è avvenuto il dramma. Per lui nessuna possibilità di sopravvivenza: colto da malore è morto sopraffatto dalle onde. Inutile il tentativo di un amico di salvarlo: la corrente lo ha trascinato a largo ed è scomparso. Il corpo è stato recuperato dal personale della Guardia costiera. La salma del giovane turista effettuate tutte le formalità di rito nel primo pomeriggio di ieri è stata consegnata ai familiari. Il dramma si è consumato lungo la costa di Paestum, su un tratto di spiaggia libera, in prossimità del lido Nettuno nella contrada marittima della Laura. Da una prima ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine in base alle testimonianze degli amici della vittima, il gruppo di studenti era sceso in spiaggia intorno alle 13. Nonostante il mare agitato, il 30enne ha deciso di approfittare della giornata soleggiata e farsi un bagno, sembra che fosse entrato in acqua con un materassino. Stando a quanto raccontato dagli amici, sapeva nuotare per questo si sarebbe tuffato nonostante il mare mosso. Probabilmente, colto da malore, è stato trascinato dalla corrente tanto da non riuscire più a ritornare a riva. Il gruppo di amici quando lo hanno visto in difficoltà hanno cercato di aiutarlo. Uno dei ragazzi si è tuffato per cercare di raggiungerlo e tirarlo fuori dall’acqua. Il 30enne è stato però sopraffatto dalle onde e dalle correnti ed è finito sotto senza riuscire più ad emergere. Scattato l’allarme, è stata allertata la guardia costiera. La centrale operativa della Capi- roccadaSPIDE Strada rurale per i castagneti Via all’appalto ◗ ROCCADASPIDE Giovane studente tedesco annega sul litorale di Paestum taneria di porto di Agropoli, diretta dal tenente di vascello Rosario Florio, ha inviato sul posto tre motovedette del corpo più una pattuglia con personale a terra. I militari hanno raggiunto il tratto di mare avviando le operazioni di soccorso. Purtroppo hanno rinvenuto il cadavere del turista e lo hanno trasportato a terra. Sul posto anche due ambulanze del 118, la rianimativa della postazione Humanitas di Santa Venere e una medicalizzata dell’Asi. I sanitari non hanno potuto far altro che costatare il decesso. Della vicenda è stato informato il magistrato di turno della procura di Salerno Antonio Cantarella, che ha disposto una visita esterna. Accerta- Una spiaggia nella zona della Laura (foto d’archivio) to l’avvenuto decesso per annegamento a causa di malore (probabilmente un infarto), la salma è stata rilasciata ai familiari e trasportata presso la sala mortuaria del cimitero di Capaccio. Sotto choc gli amici che si trovavano con lui sulla spiaggia. Hanno assistito imponenti alla morte del giovane che aveva raggiunto la città dei Templi per trascorrere qualche giorno di vacanza tra Paestum, il Cilento e la costiera Amalfitana. Questo è il terzo annegamento a seguito di malore registratosi lungo la costa di Paestum. Gli altri due decessi sono avvenuti durante la stagione estiva appena trascorsa. Angela Sabetta ©RIPRODUZIONERISERVATA «Niente fondi, carnevale a rischio» Capaccio, Comitato dei carristi contro il Comune: «Dove sono i nostri mille euro?» ◗ CAPACCIO Comune inadempiente: la manifestazione del carnevale a rischio. Ad annunciarlo è il gruppo dei carristi del carnevale di Capaccio Paestum. «Lo scorso anno – si legge in una nota del neogruppo dei carristi – l’amministrazione del sindaco Italo Voza aveva assicurato l’erogazione di un contributo economico, unitamente all’associazione carnevale presieduta da Costabile Lo Schiavo e da Antonio Merola per lo svolgi- mento della manifestazione carnevale 2013. L’importo concordato era di mille euro per ogni contrada partecipante. Dopo aver presentato regolare fattura da parte di tutte le contrade nel mese di marzo 2013, a tutt’oggi non è pervenuto ancora nessun versamento sebbene siano trascorsi sei mesi. La mancanza di questo fondo economico ci ostacola nella realizzazione di nuovi carri allegorici per il carnevale 2014». Fondi che il gruppo carristi chiede siano erogati in tempi utili: «Teniamo a precisare – continua la nota - che questo fondo se non verrà erogato entro fine mese si metterà seriamente a rischio lo svolgimento del carnevale prossimo». Il gruppo formato da carristi si è costituito con una pubblica assemblea tenutasi qualche giorno fa con la finalità di costruire i carri allegorici che sfileranno per le strade di Capaccio Paestum il giorno di carnevale. «Il gruppo – conclude la nota - è costituito da rappresentanti delle varie contrade, che hanno sfilato negli ultimi anni. Sono svariati i motivi della costituzione. Lo scopo primario è di cercare di riordinare l’organizzazione, di stabilire delle regole per una buona riuscita del carnevale 2014». Come punti cardine del gruppo ci sono: individuare il percorso; scegliere i giorni per le sfilate; stabilire i tempi per i balletti; fissare le regole per la costruzione dei carri; invitare a partecipare tutte le contrade presenti sul territorio. ©RIPRODUZIONERISERVATA Al via l’appalto per la sistemazione della strada rurale Verna – Zempone Zerillo. La gara si svolgerà il prossimo 28 ottobre presso la sede comunale di Roccadaspide. Per la realizzazione delle opere il Comune impiegherà circa 300mila euro. La Verna – Zempone Zerillo è una strada montana molto importante in quanto attraversa i vasti castagneti della città dove si producono i rinomati marroni di Roccadaspide Igp. La strada che sarà sottoposta ad intervento, di circa 2 chilometri e mezzo, ricade nel perimetro del parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ed è l’unica che collega le aziende agricole rurali nelle contrade Verna, Cotruzzo, Tempone Zerillo. I lavori consentiranno la sistemazione, l’adeguamento e il ripristino dell’arteria. Si prevedono un’opera di regimentazione delle acque e il rifacimento della pavimentazione. Lo scopo è di migliorare la viabilità, rendendo più sicuro il transito e più facile il trasporto delle produzioni realizzate nelle zone rurali. «Un intervento molto importante – commenta il sindaco Girolamo Auricchio – che permetterà di spostarsi più facilmente in una zona dove sono presenti i nostri castagneti. In questo modo faciliteremo il lavoro dei nostri produttori, che con il loro lavoro contribuiscono alla qualità straordinaria del marrone Igp». L’intervento è stato ammesso a finanziamento dalla Regione con fondi del Psr 2007-2013, nell’ambito del Progetto integrato di filiera “Qualità, innovazione e tradizione prodotti tipici campani”, con cui la Regione mira a valorizzare le principali filiere agroalimentari campane. Paolo Brosio e padre Vassallo Servizio mensa scuola “Vairo”, la gara affidata all’istituto ritirano premio “In caritate” agropoli ◗ AGROPOLI Potrebbe essere pubblicata nei prossimi giorni la procedura di gara per l’affidamento del servizio di refezione scolastica per la mensa dell’Istituto comprensivo Vairo, inaugurata 18 mesi fa e mai entrata in funzione. L’appalto sarà curato direttamente dal dirigente scolastico, Carmine Pietro Nese, così come stabilito nella delibera di giunta votata nei giorni scorsi dall’esecutivo agropolese guidato dal sindaco Franco Alfieri. L’operazione non comporterà alcuna spesa a carico dell’ente. «Il motivo di questa scelta – dice il preside Nese - pare abbia lo scopo di evitare lungaggini in quanto la procedura se operata dalla scuola potrebbe risultare meno farraginosa e con una tempistica più celere rispetto a quanto potrebbe impiegarci l’ente». La mensa è ormai pronta per essere attivata, manca solo da sostituire una porta, ma per il resto cucina, sedie, tavoli, suppellettili vari sono già disponibili. Gli alunni, che operano il rientro pomeridiano da qualche giorno, e i loro genitori, chiedono a gran voce l’attivazione della stessa, visto che al momento sono costretti, due volte a settimana, a mangiare un panino, proprio nei locali mensa. E pare che la situazione questa volta possa giungere finalmente a risoluzione, dopo un’attesa che dura ormai da un anno e mezzo. Era il 28 aprile 2012, infatti, quando Alfieri, ad una settimana dalle amministrative che lo hanno riconfermato alla guida della città, la inaugurò. Ma la mensa risultava incompleta e da allora sono trascorsi due anni scolastici, ma il servizio non è mai stato attivato. Nei locali mensa campeggiano da diverse settimane i tavoli, uno sull’altro; le sedie, ancora imballate; come risultano incellofanati anche alcuni suppellettili. Andrea Passaro ◗ CAPACCIO La scuola “Vairo” Il giornalista Paolo Brosio a Paestum per ritirare il premio internazionale “In caritate servire” per i suoi contributi a favore della costruzione dell’orfanatrofio di Medjugorie. Ad essere premiato sarà anche il padre vocazionista Michele Vassallo, presidente internazionale associazione di diritto pontificio “Servi di Cristo vivo”. I premi saranno consegnati dal presidente dell’associazione “E,ti porto in Africa”, Vincenzo Mallamaci. La consegna avverrà oggi alle 18 al centro congressi dell’hotel Ariston. Parteciperanno il sindaco Italo Vo- za; Rita Zimmermann, presidente vicario Regione “E ti porto in Africa”; Giuseppe Caceci, presidente proloco; Mario Miano rappresentante Provincia; Antonio Marino, direttore Bcc di Aquara. I lavori saranno moderati dal giornalista Guido Carione. L’associazione “E, ti porto in Africa” sta raccogliendo fondi per terminare i lavori dell’orfanatrofio “Oasi San Francesco D’Assisi” in Costa D’Avorio che potrà ospitare oltre 300 bambini. Per donazioni è possibile effettuare un versamento sul conto corrente postale 79142246 intestato a “Associazione onlus e ti porto in Africa”. LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 Eboli 29 ■ e-mail: [email protected] » IL CASO CANTIERI E POLEMICHE Il cantiere di via Buozzi spacca i disoccupati ebolitani. Il segretario della Cgil ebolitana, Cosimo Esposito, dopo un sopralluogo nell’area interessata dai lavori si scaglia contro l’Amministrazione, contestando le assunzioni effettuate e la sicurezza del cantiere. Disparità di trattamento per il sindacalista che ieri si è recato in via Masillo, adiacente all’asilo Agatino Aria, dove dal 10 ottobre sono iniziati i lavori di riqualificazione urbana dei quartieri in via Buozzi e piazza Regione Campania, per un investimento di 2 milioni e mezzo di euro. Un progetto importante sul quale il sindacato era già intervenuto all’indomani della stipula del contratto, chiedendo all’incontro con comune e ditta incaricata dei lavori ‘legalità e sicurezza’ soprattutto sulle assunzioni. Cosa che il rappresentante Cgil non ha riscontrato nel sopralluogo effettuato ieri mattina: «ci sono 10 operai ebolitani assunti, sono tutti quelli del Comitato del lavoro, un comitato che non ha alcun riconoscimento istituzionale –dice Esposito - al sindaco e all'assessore Norma avevamo chiesto di seguire procedure trasparenti e democratiche. Qualcuno ha preferito invece privilegiare un gruppo di disoccupati a discapito di altri». Corsia preferenziale, secondo il sindacalista, per i disoccupati del Comitato ‘Edilizia e lavoro’ scavalcando i disoccupati ‘silenziosi’: «A Eboli i disoccupati non sono solo quelli che alzano la voce in aula consiliare. C'è gente dignitosa che affronta le proprie difficoltà economiche in un altro modo. Ma non è detto però che questo atteggiamento vada a loro discapito –incalza Esposito - ci auguriamo che per i prossimi cantieri pubblici venga seguito un criterio più egualitario tra i disoccupati ebolitani». Affermazioni nelle quali i disoccupati del Comitato leggono una discriminazione tra i lavoratori iscritti e non al sindacato: «la ditta, accogliendo la richiesta dell’Amministrazione, ha assunto manodopera ebolitana. Siamo 11 di cui 6 del Comitato – dice Mario Rega – a gennaio con la nostra protesta, mentre tutti tacevano, abbiamo acceso i riflettori sulla a Santa Cecilia Cartelle Tares “fantasma” Lenza: niente mora per utenti Il cantiere aperto in via Buozzi Il municipio di Eboli Lavori in via Buozzi Sulle assunzioni scontro Cgil-Comune Il governo sostituisce la Tares con la Trise ma agli ebolitani ancora non sono arrivate le cartelle della prima tassa. Monta la protesta dei cittadini che soprattutto nelle frazioni, non hanno ancora ricevuto il bollettino con la prima rata della Tassa Rifiuti e Servizi mentre è già in scadenza la seconda. Temono l’applicazione della mora i residenti a Santa Cecilia che si sono rivolti al comitato costituente di Fratelli d’Italia: «denunciamo il grave disservizio arrecato all'utenza – spiega il consigliere Lazzaro Lenza - abbiamo raccolto numerose segnalazioni di cittadini che ad oggi non hanno ancora ricevuto la cartella per il pagamento della tanto chiacchierata tassa, nonostante sia trascorso abbondantemente il termine ultimo per il pagamento della prima rata e da qualche giorno anche quello della seconda rata». Esposito: «Privilegiato il gruppo disoccupati del Comitato» Rega: «Siamo 6 su 11, ha scelto la ditta». La replica di Norma Palladino: «L’ente si attenga al protocollo siglato coi sindacati» La polemica sulla gestione del cantiere di via Bruno Buozzi sollevata dal sindacalista Cgil, Cosimo Esposito, non poteva non avere dei contraccolpi politici anche all’interno della maggioranza. A prendere posizione è il dimissionario presidente della commissione questione occupazionale: forse è anche per questo che la manodopera assunta da una ditta di Sala Consilina è tutta ebolitana». Anche l’assessore Dino Norma, chiamato in causa dalla Cgil, replica: «Abbiamo sensi- urbanistica, il consigliere comunale Pd, Roberto Palladino, che ha seguito da vicino l’evolversi della vicenda legata alla protesta degli edili in città. Secondo Palladino, infatti, «il Comune, per evitare polemiche, dovrebbe vigilare ed attenersi a quanto stabilito col protocollo stipulato con i sindacati di categoria. In questo modo potrà avere un maggiore controllo su quanto accade sul territorio oltre che una maggiore occupazione di manodopera di lavoratori ebolitani all'interno dei cantieri che vengono aperti in città». bilizzato la ditta sull’utilizzo di manodopera locale promuovendo degli incontri col sindacato ed il Comitato - precisa Norma - di più non possiamo e non vogliamo fare. Il nostro compito è portare avanti dei progetti affinché si aprano cantieri ad Eboli ma una volta affidati i lavori è titolarità della ditta decidere chi assumere. Per noi il risultato che conta è che 11 famiglie non hanno più il problema lavoro». Angelica Tafuri ©RIPRODUZIONE RISERVATA «Non chiudete l’Ufficio notifiche» La delibera comunale per evitare il trasferimento dell’Unep del Tribunale L’amministrazione comunale si oppone alla soppressione dell’ufficio Unep (uffici notificazioni, esecuzioni e protesti). E lo fa attraverso una delibera di giunta nella quale si chiede al Presidente della Corte di Appello di Salerno il mantenimento del servizio presso la sede distaccata del Tribunale di Eboli, «fintanto che siano reperiti presso il Tribunale di Salerno locali idonei e sufficienti a rendere possibile il normale svolgimento delle attività da parte degli ufficiali giudiziari, ivi assegnati». La deliberazione è stata inviata dopo l’appro- vazione anche al Ministro della Giustizia, ai Presidenti di Camera e Senato-Commissione Giustizia, al Presidente della Corte di Appello di Salerno, al Presidente del Tribunale di Salerno, al Presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati. Inoltre sempre il comune in una diversa delibera di giunta ha ravvisato la necessità per il Comune di doversi costituire formalmente nel giudizio nell’ambito del ricorso presentato dall’Associazione Avvocati Costiera Amalfitana, in persona del Presidente e legale rappresentante, avvocato Josè Maria Lembo, dinanzi al Tar di Salerno, per l’annullamento, previa sospensione, monocratica e collegiale, del decreto dell’8 agosto del Ministro della Giustizia, con il quale in deroga ha disposto l’utilizzo a servizio del Tribunale di Salerno dei locali ospitanti la sezione distaccata di Amalfi e Montecorvino Rovella soppresse per la trattazione ad esaurimento dei procedimenti penali pendenti, «nulla disponendo in ordine alla trattazione ad esaurimento del contenzioso civile pendente presso la stessa sezione distaccata». La sede distaccata del tribunale Un ritardo eccessivo per il quale sono stati chiesti chiarimenti all’ufficio preposto: «ci hanno comunicato che il Comune ha dato in gestione ad una ditta privata la distribuzione delle cartelle – incalza Lenza - vogliamo capire le modalità utilizzate nell’affidamento del servizio e le garanzie che ha fornito la società incaricata». Un servizio esternalizzato che, secondo Fratelli d’Italia, ha creato disservizi e disagi: «Non ci sembra giusto che il cittadino debba pagare le conseguenze di una sciagurata gestione della distribuzione con un'eventuale sanzione per ritardato pagamento o perdere un giorno di lavoro per recuperare la cartella non consegnata – conclude Lenza - chiediamo la soluzione del problema e la cancellazione dei diritti di mora per le cartelle affidate alla distribuzione da parte di questa ditta». la proposta Rifiuti tossici nella Piana «Certificazione per i terreni» «Eboli, di concerto con gli altri comuni della Piana del Sele e con gli enti specializzati, deve intraprendere un'azione per ottenere la certificazione di qualità dei terreni e dei suoi prodotti»: questa la proposta del consigliere comunale Fausto Vecchio tesa a tutelare le produzioni agricole locali. «Com'è ormai noto - afferma Vecchio - le organizzazioni criminali hanno bruciato e sotterrato rifiuti tossici in Campania, principalmente nei territori delle province di Caserta e Napoli. Discariche abusive hanno smaltito rifiuti speciali provenienti da tutt'Italia e forse anche da paesi esteri; si teme che persino le eco-balle possano essere contaminate». Col rischio di pregiudicare anche le produzioni agricole. «Nei giorni scorsi questo allarme ha riguardato in particolare la Piana del Sele e quindi anche Eboli, specificamente i siti di San Nicola Varco e la zona della discarica di Castelluccio - sottolinea Vecchio - al momento non ci sono notizie certe, ed è basilare evitare allarmismi, di certo forieri di deprezzamento dei nostri territo- ri con conseguente discriminazione dei nostri prodotti agricoli». Il consigliere osserva come i mercati «già penalizzano i prodotti provenienti dal casertano e dal napoletano, per cui gli imprenditori agricoli guardano con grande interesse alla Piana del Sele. La nostra zona basa la sua ricchezza proprio su un'agricoltura fiorente e di altissima qualità; molto apprezzata è anche la quarta gamma, prodotti selezionati e pronti per l'uso. Il calo di vendite del 30% denunciato dalla Coldiretti non è dovuto al sospetto di contaminazione ma piuttosto è da attribuirsi alla generale crisi economica». Secondo Vecchio «per sconfiggere sul nascere ogni possibile propaganda di denigrazione della nostra terra, salvaguardare e valorizzare la nostra economia e nel contempo tutelare la salute dei cittadini, occorre una forte iniziativa politica di cui il nostro Comune deve farsi promotore». Da qui la proposta di creare una «sorta di marchio doc del nostro territorio che tranquillizzi imprenditori e consumatori». Antonio Elia 28 Cilento ❖ Diano ❖ Alburni LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 Militare morto di leucemia Il tar dà ragione alla famiglia sala consilina Tribunale, il ricorso del Comune discusso al Tar ◗ SALACONSILINA ti annualmente effettuati a Teggiano: nel 2012 sono stati 3700, di cui 1200 con chiamata al 118 e circa 2500 di natura ambulatoriale “con evidente decongestionamento - scrivono nelle delibera - del carico di lavoro del plesso ospedaliero di Polla”. Nella parte conclusiva del documento viene chiesta anche la trasformazione del Saut di Padula presso l’ex clinica Fischietti in Psaut, “non come mera operazione di trasferimento delle funzioni attualmente svolte dalle strutture già esistenti, bensì come ulteriore potenziamento dei servizi sanitari per tutto il Vallo di Diano». Erminio Cioffi Si è tenuta ieri a Potenza, presso la sede del Tar della Basilicata, l’udienza per discutere del ricorso presentato dal comune di Sala Consilina e da un gruppo di avvocati del foro salese, contro gli atti posti in essere dal comune di Lagonegro e dal presidente del tribunale lucano, che di fatto hanno dato il via alle operazioni di trasloco dei fascicoli e degli arredi dal soppresso tribunale di Sala Consilina. Circa due settimane fa, con un decreto il presidente della prima sezione del Tar Basilicata aveva respinto l’istanza di sospensione dell’efficacia dei provvedimenti, perché “alla luce della certificazione di agibilità ed igienico sanitaria versata in atti, i pregiudizi gravi lamentati in ricorso non trovano riscontro documentale alcuno». Ora la questione si deciderà nel merito. «Siamo fiduciosi nella giustizia - hanno dichiarato il sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari, e l’avvocato Angelo Paladino - abbiamo la ragione dalla nostra parte, una ragione non basata sulle chiacchiere ma sui documenti, o meglio sull’inesistenza dei documenti che attestano l’agibilità della struttura del tribunale di Lagonegro e l’esistenza di tutte i permessi, pareri e nullaosta di legge». Intanto continuano i disagi per gli avvocati e per i cittadini in seguito ai continui rinvii delle udienze presso il tribunale di Lagonegro. Quotidianamente gli avvocati del foro salese ricevono a mezzo posta elettronica certificata le comunicazione del rinvio delle udienze civili con la nuova data che in alcuni casi differisce anche di due giorni rispetto a quella della comunicazione del rinvio. «Questa situazione è assurda - ha spiegato Paladino - devono spiegarci come facciamo a citare nuovamente i testi per una causa civile se la data della nuova udienza ci viene comunicata con due giorni di anticipo. In questo modo il teste non può essere citato e si avrà un altro rinvio questa volta forse anche di mesi». Intanto sempre per quanto riguarda i rinvii il dirigente amministrativo del tribunale ha già comunicato che saranno rinviate a data da destinarsi le udienze civili dei ruoli “ex dottoressa Diana” del 22 ottobre e quelle del 17 e del 24 ottobre del ruolo del dottor Bloise. (e. c.) ©RIPRODUZIONERISERVATA ©RIPRODUZIONERISERVATA Luca De Marco di Salento è deceduto a 23 anni dopo la missione della Nato nell’ex Jugoslavia Accolto il ricorso dei genitori, si apre la strada per il riconoscimento del decesso per causa di servizio ◗ SALENTO Morì di leucemia a 23 anni, dopo aver partecipato alla missione di pace Nato “Joint Guardian” nell’ex Jugoslavia, ora il Tar apre strada verso il riconoscimento della morte per causa di servizio. Luca De Marco, originario di Salento, nel 2002 si era arruolato nell’esercito ed era stato assegnato al reparto comando e supporti tattici “Pinerolo” della caserma” Vitrani” di Bari. Ma, dal 7 dicembre 2002 al 12 gennaio del 2003, fu inviato a Durazzo, in Albania, per partecipare alla missione militare svolta dalle forze armate nazionali per la pacificazione nella ex Jugoslavia. In particolare fu impiegato nella squadra “stendimento fili” con il compito di garantire le comunicazioni per gli aspetti logistici e delle trasmissioni. Luca operava con i colleghi in condizioni di forte degrado ambientale ed igienico, esposto alle intemperie e al freddo. Di ritorno dalla missione fu sottoposto agli esami di routine i quali rivelarono valori piuttosto alte- Militari e mezzi corazzati in una missione dell’esercito italiano all’estero rati. Così cominciò il calvario del giovane militare che iniziò a girovagare tra ospedali e cliniche private sperando in un miracolo. Nulla da fare. Luca muore il 9 agosto del 2004. I familiari chiesero subito giustizia: interrogarono il mistero della dife- sa e chiesero il riconoscimento della morte per causa di servizio. Ma la risposte del ministero fu negativa: «L’infermità sofferta dal militare è riconosciuta non dipendente da causa di servizio». I familiari del militare non si persero d’animo, impugnarono il provvedi- mento del ministero e il 10 ottobre scorso il Tar di Salerno si è finalmente pronunciato accogliendo il ricorso e obbligando il ministero «a verificare nuovamente e compiutamente le effettive condizioni ambientali ed operative in cui ha prestato servizio il caporale e valutare la rilevanza causale che tali condizioni hanno potuto assumere ai fine della malattia e del decesso del militare». L’avvocato Bartolo De Vita, legale della famiglia De Marco, afferma: «Tale sentenza – afferma - nelle intenzioni dei familiari può e deve avere il ruolo di apripista verso un pieno riconoscimento dei princìpi di precauzione e prevenzione che devono guidare i datori di lavoro, tanto più nel caso in cui il datore è lo Stato italiano, impegnato in azioni militari di pace all’estero. Spero che tale arresto – prosegue il legale – possa dare l’incipit al superamento delle evidenti contraddizioni presenti nel sistema, da un lato, ancorato al criterio di stretta causalità (talmente stretta da negare l’evidenza eziologica delle circostanze di fatto conclamate esistenti negli scenari di peacekeeping) e, dall’altro, promotore di un ben più ampio criterio di probabilità nell’ambito di legislazioni speciali». Vincenzo Rubano ©RIPRODUZIONERISERVATA sapri teggiano Incontro per il Piano di zona Evitato il commissariamento I sindaci e la guerra del Psaut ◗ SAPRI Scongiurato, almeno per il momento, il commissariamento del Piano di Zona S9 (Camerota-Sapri). È quanto emerso da un incontro tenutosi in Regione alla presenza dell’assessore alla politiche sociali, Ermanno Russo, e del dirigente regionale Oddati, tra il sindaco di Sapri, Giuseppe Del Medico, e il consigliere regionale Giovanni Fortunato, in rappresentanza del comune di Santa Marina. «Lo scoglio contro il quale rischiava di andare ad infrangersi il Piano d’ambito e le relative risorse – ha spiegato Fortunato – è stato evitato, perché si è compreso che tanto la convenzione quanto i regolamenti attuativi devono trovare sempre e comunque, al di là delle posizioni di parte, l’ampio consenso di tutte le amministrazioni coinvolte. C’è l’impegno del sindaco del comune capofila a portare in seno al comitato istituzionale d’Ambito le modifiche alla convenzione e ai regolamenti attuativi. Questi, saranno poi, a loro volta, approvati da tutti i consigli comunali di Ambito prima dell’inizio della seconda annualità, cioè per tempo». (v. r.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA La conferenza approva una delibera che contesta il piano Asl ◗ TEGGIANO Il Psaut di Teggiano non deve essere depotenziato. È questo in sintesi il contenuto della delibera della conferenza dei sindaci del distretto sanitario di Sala Consilina, svoltasi a Sanza per discutere della “guerra” dei Saut in atto già da diverso tempo fra Teggiano da una parte e Padula-Montesano sulla Marcellana dall’altra. La conferenza ha approvato all’unanimità la proposta di delibera, unici assenti i rappresentanti dei comuni di Padula, Montesano, Buonabitacolo, Polla e Casalbuono. Quello che i sindaci contestano è la parte della proposta del Piano di emergenza dell’Asl Sa- lerno in cui è prevista la riorganizzazione per la rete dell’emergenza urgenza, in base alla quale il Psaut ubicato in Teggiano dovrà essere trasformato in Saut, “in totale antitesi – si legge nella delibera - con i piani dell’emergenza dapprima approvati”. Nel documento i sindaci motivano la loro opposizione alla proposta del manager dell’Asl, Squillante, mettendo in risalto come “la struttura del Psaut di Teggiano sia stata specificamente progettata e costruita dalla Asl per ospitarvi una struttura di emergenza territoriale, ubicandola in posizione baricentrica». Nel deliberato i sindaci riportano anche i dati degli interven- Fortunato e la seconda Asl Dopo l’auto sfasciata è boom di prenotazioni in albergo «La sede nel Vallo di Diano» camerota ◗ CAMEROTA Tour operator russi interessati al Cilento. Dopo la goliardica iniziativa di Nicola Mastrolonardo, l’albergatore di Camerota che ha permesso ad una comitiva di turisti russi di distruggere la propria autovettura a martellate, alcune agenzie di turismo del nord Europa hanno manifestato interesse per la località cilentana. «Mi hanno chiamato decine di giornalisti da tutto il mondo – spiega Mastrolonardo – poi mi sono arrivate proposte di lavoro per la prossima estate da parte di tour operator russi. Verranno a trovarmi nei prossimi mesi. Ma alcune comitive I turisti russi mentre sfasciano l’auto a Marina di Camerota hanno già prenotato per la prossima primavera. Temo il tutto esaurito già da maggio». In tanti hanno espresso il desi- derio di prendere a martellata la nuova vettura di Mastrolonardo. «Vedremo – risponde con ironia l’albergatore – l’auto l’ho appena comprata». Poi risponde a chi l’ha criticato in questi giorni. «Ognuno è libero di pensare quel che vuole. È tutta invidia. Piuttosto chi di competenza si preoccupi di creare un programma di appuntamenti anche nei periodi di bassa stagione». L’iniziativa di Nicola è arrivata anche sui quotidiani svizzeri. «La sera successiva sono venute al ristorante due famiglie svizzere – spiega Nicola – hanno cenato poi, prima di andar via, hanno chiesto una foto ricordo vicino all’auto danneggiata. Anche loro hanno già prenotato per il prossimo anno». (v.r.) ©RIPRODUZIONERISERVATA ◗ VALLODELLALUCANIA Una nuova Asl per il sud della provincia di Salerno con sede nel Vallo di Diano. È la richiesta che il consigliere regionale Giovanni Fortunato ha presentato al presidente della giunta regionale, Stefano Caldoro, e che diventerà presto una proposta di legge. «Si potrebbe chiamare Asl “Salerno Sud”, da Eboli al Golfo di Policastro, dagli Alburni al Vallo di Diano - ha spiegato Fortunato – circa 400mila abitanti, il 75% della provincia. Ci sarebbe un servizio più efficiente e a portata dei cittadini. Gestire l’attuale Asl, viste le dimensioni, è impossibile. Istituire una seconda Asl porterebbe anche dignità e autonomia ad un territorio già geograficamente emarginato ed economicamente debole. Considerata la soppressione del tribunale di Sala, non sarebbe male dare un segnale positivo in quel territorio: Vallo resterà il polo ospedaliero più importante, mentre la sede della nuova Asl potrebbe realizzarsi nel Diano». La proposta di legge non comporterebbe ulteriori spese. «Con gli stessi costi verrebbero erogati servizi migliori – conclude il consigliere – ora la realizzazione dipende esclusivamente da una volontà politica». (v.r.) ©RIPRODUZIONERISERVATA dal 1970 BACCO Servizi Funebri www.onoranzefunebribacco.it email: [email protected] LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 Battipaglia 27 BACCO Servizi Funebri Battipaglia (SA) Tel. 0828 301770 Tel/Fax 0828 342113 ■ e-mail: [email protected] » Alcatel conferma: la fabbrica chiude EMERGENZA LAVORO LA VERTENZA La multinazionale taglierà 586 posti in Italia. Ombre sull’impegno della Sesa ad assorbire i dipendenti del Centro ricerche Il futuro dello stabilimento Alcatel di Battipaglia è ancora appeso ad un filo. Ieri, a Roma, riunione fiume presso gli uffici del Ministero dello Sviluppo Economico. Dall'incontro sono venute fuori poche certezze e molte incognite. A partire dalle reali volontà e potenzialità della Sesa spa, azienda con sede legale a Roma e filiali al Nord Italia che dovrebbe assorbire 40 lavoratori attualmente impiegati al Centro Ricerca e Sviluppo di Battipaglia. La Regione si è detta disponibile a sostenere la società subentrante con opportuni finanziamenti, ma chiede in cambio precise garanzie occupazionali. D'altra parte non potrebbe essere altrimenti, vista la mole economica e sociale della cessione di ramo d'azienda da parte di Alcatel. La Sesa al momento non realizza alcun tipo di prodotto, ma svolge un'attività di consulenza nell'ambito di specializzazioni e soluzioni informatiche anche per operatori telefonici, sviluppando piccoli componenti software per altre aziende. Ieri, nel corso della prima parte dell'incontro, i delegati della Sesa hanno dichiarato di voler creare un gruppo di ricerca e sviluppo con i 40 nuovi arrivi da Alcatel, individuando anche qualche prodotto da realizzare, grazie anche ad un nuovo cliente dal Brasile. Al momento, la Sesa darebbe lavoro a circa 200 persone, ma molte di queste non sarebbero dipendenti, bensì consulenti esterni. I rappresentanti sindacali presenti all'incontro si sono mostrati perplessi di fronte alla cessione di ramo d'azienda alla Sesa, chiedendo un piano dettagliato che dovrebbe essere presentato nel corso di un' altra riunione al Mise già fissata per venerdì 25 ottobre. Le stesse garanzie, insomma, che vuole anche la Regione prima di parlare di finanziamenti oppure opportunità di sviluppo condiviso. il caso Venti di guerra anche alla Paif «Piano industriale o sciopero» Lungo vertice al Ministero Sindacati ed Enti chiedono garanzie alla società romana che ha rilevato il ramo produttivo Summit il 25 e 30 ottobre Uno striscione davanti all’Alcatel; sopra il sottosegretario De Vincenti All'incontro hanno preso parte anche l'assessore regionale al lavoro Severino Nappi, che tuttavia ha dovuto lasciare molto prima la discussione a causa di un incontro al Ministero dell'Interno, e l'assessore provinciale di Salerno, Esposito. Nel pomeriggio si è parlato più diffusamente della situazione relativa all'Alcatel. I dirigenti della multinazionale, al- Lotta ai tumori nei bambini Serata della Onlus “Iagulli” L'“Arcobaleno Marco Iagulli” di Battipaglia organizza per domenica prossima, presso il Teatro Ariston di Paestum, l'ottava Edizione dello spettacolo "Donare la Speranza Aiuta a Vivere”. Un appuntamento che si ripete oramai da tempo grazie al quale è possibile devolvere l’intero ricavato della serata a tanti bambini affetti da patologie oncologiche che spesso devono recarsi fuori regione per sottoporsi a terapie. La Onlus battipagliese è un' organizzazione di volontariato nata nel 2006, dall’iniziativa dei coniugi Iagulli dopo la scomparsa del loro unico figlio, Marco, affetto da una gra- ve neoplasia maligna del tessuto linfatico, per dare sostegno e supporto morale, psicologico ed economico alle famiglie che si ritrovano ad affrontare la dura esperienza della patologia tumorale dei propri figli. Nel corso della serata “Donare la Speranza Aiuta a Vivere”, con inizio alle 19, si esibiranno il gruppo clown “Dottori del Sorriso” dell’Associazione Arcobaleno Marco Iagulli, Bruno Vivone, il cabarettista Francesco D’Antonio, il piccolo Massimiliano Porcelli, la scuola di danza La Dance di Maria Vittoria Maglione. Ospiti della serata gli attori Nicola Acunzo e Giorgia Gianetiempo. la presenza anche del sottosegretario Claudio De Vincenti, hanno confermato la necessità di procedere a 586 licenziamenti in tutta Italia, in particolare nei siti minori di Battipaglia e Rieti (Vimercate sarebbe toccata solo marginalmente). Questo porterebbe quasi certamente alla chiusura del Centro Ricerca e Sviluppo di Battipaglia. La causa, stando a quanto rivelato dall'Alcatel, sarebbe nel drastico calo delle vendite dei prodotti del gruppo. I delegati della Regione Campania e della Regione Lazio hanno offerto il loro supporto per tentare di salvare gli stabilimenti di Battipaglia e Rieti. Dell'Alcatel si discuterà, con piano industriale e relativi numeri dettagliati dei licenziamenti per ogni stabilimento, il 30 ottobre al Mise. Sembra andare meglio alla Btp Tecno, che pare abbia trovato un accordo iniziale sulla turnazione dei 130 lavoratori interinali in seno allo stabilimento ex Alcatel. Le Federazioni Felsa Cisl e Nidil Cgil, insieme alle Rsu e alle Rsa, hanno sottoscritto un accordo con la Btp Tecno, alla luce della grave situazione di crisi venutasi a creare, per quanto riguarda la turnazione dei circa 130 lavoratori somministrati. Attualmente gli operai che lavoravano erano 15 e ora, in base all'anzianità di lavoro, tutti ritorneranno operativi con un blocco dei recuperi. Francesco Piccolo ©RIPRODUZIONE RISERVATA Resta un mistero il futuro della che dovrà valutare il piano di Paif, storica azienda battipa- concordato preventivo stilato gliese che rischia seriamente dall’azienda battipagliese. Nel la chiusura. Dopo aver firma- documento sono specificati to, lo scorso ottobre, per pro- tempi, modi e termini entro lungare la cassa integrazione cui la Paif dovrà saldare debiti straordinaria di 83 dipendenti con fornitori e creditori vari. fino al 31 dicembre, l’azienda Se il Tribunale darà l’ok, ha poi aperto la procedura di l’azienda avrà un disegno da mobilità volontaria per 50 del- seguire per rientrare della perile stesse 83 unità lavorative. colosa situazione debitoria. In Nella giornata di mercoledì, al- caso contrario, il Tribunale pocuni lavoratori e rappresentan- trebbe avviare le procedure di ti aziendali hanno incontrato fallimento, avendo in mano gli la dirigenza della fabbrica per atti ingiuntivi dei creditori. ottenere lumi sul futuro lavoraL’azienda si avvale attualtivo e dell’azienda. La richiesta mente di un organico di 124 dispecifica è pendenti. Il stata quella gruppo è preDuro scontro di avere un sente a Battitra gli operai piano indupaglia con striale detta- ed i vertici dell’azienda due opifici gliato, con le per la produipotesi nume- specializzata zione di piatriche su licen- nella produzione ti, bicchieri e ziamenti e di materiali plastici posate mocassintegrati. nouso; pelliIn ballo il futuro L’ultimatum cola, allumidei lavoratori di 50 addetti in mobilità nio, vaschetall’azienda te e sacchetti scade lunedì: per la consersenza piano industriale, i sin- vazione dei cibi. L’azienda dacati dichiareranno lo stato opera nel settore degli articoli di sciopero permanente. monouso da più di 30 anni. Un’eventualità che chiaraLa prima scintilla sulla Paif mente la dirigenza vuole evita- era stata accesa lo scorso marre, anche per l’impatto sociale zo, quando l’allora sindaco che avrebbe tale operazione Santomauro aveva ricevuto da parte dei lavoratori. La pro- una delegazione di sindacati e cedura di mobilità volontaria dirigenti per valutare la vertenresta comunque aperta e si za, senza tuttavia trovare una tratta di una possibilità aperta soluzione alla vicenda. Medeper 50 dipendenti. Nel senso sima era stata l’attenzione del che eventuali volontari potran- movimento “Etica”, col consino beneficiare di un incentivo gliere Cecilia Francese che all’esodo, che sarà stabilito a li- aveva inviato all’amministravello personale con l’azienda, zione un’apposita interrogase vorranno rientrare nella li- zione sull’argomento. Da allosta degli addii. ra la situazione è solo peggioLa situazione della Paif resta rata, mettendo a rischio l’esiappesa ad un filo. All’altro ca- stenza stessa dello stabilimenpo c’è il Tribunale di Salerno, to. (f.p.) la storia «Mutui con tassi usurai, tante segnalazioni di utenti» Un’aula di tribunale A Battipaglia è sindrome anti-usura. Dopo la notizia di una famiglia che ha denunciato una banca per aver applicato ad un mutuo un tasso usurario (con relativa messa all’asta di una casa e due terreni appartenenti alle ritenute vittime che saranno battuti entro la fine dell’anno), molte persone si stanno rivolgendo ad avvocati per monitorare i propri prestiti e mutui. «La gente ci sta chiedendo se i tassi applicati siano usurari o meno – afferma l’avvocato Mario Manzo, che assiste la famiglia battipagliese – ovviamente se dovessimo riscontrare tassi fuori norma le somme incassate dal- le banche a titolo di interesse andranno restituite». Il legale battipagliese rivela: «siamo inondati da richieste di perizie su mutui o carte revolving per verificare le legittimità dei tassi di interesse. E spesso ci troviamo di fronte a situazioni estreme dove dobbiamo persino chiedere la sospensione di immobili già messi all’asta per situazioni di morosità». Secondo l’avvocato Manzo, a rendere più semplice l’interpretazione di mutui e prestiti in rapporto ai tassi di soglia «sono intervenute delle recenti sentenze della Cassazione, in particolare le numero 350, 602 e 603 del 2013». Una situazione - quello del rapporto non sempre facile tra utenti e banche - che non è sfuggita neppure alla politica. «La notizia della famiglia battipagliese non può che lasciarmi esterrefatto – ha detto il senatore Franco Cardiello – In un periodo così difficile per le famiglie italiane le banche non possono approfittare per trarne profitto. Per queste ragioni offro assistenza legale gratuita presso il mio studio professionale a Eboli, in collaborazione con il collega Carmine D'Andrea, al fine di tutelare gli interessi delle famiglie in difficoltà per questi mutui assassini». 26 Pontecagnano ❖ Sele ❖ Picentini LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 brevi CAMPAGNA Inaugurazione sede “Big Bang” ■■ Sarà inaugurata domenica 20 ottobre, alle 11.30, a Campagna, in via Alpi, la sede cittadina dell'Associazione Big Bang Campagna. Per l’occasione saranno invitati referenti istituzionali e politici del Pd legati al territorio campagnese. Sarà anche l'occasione per aprire la campagna elettorale di Sergio Annunziata candidato "renziano" alla segreteria provinciale dei Democratici. Introdurranno l’incontro: Giacomo Magliano, Sandro Mazzaro, Angelo De Luna, Gerardo Vitale. Interverranno Paolo Russomando, sindaco di Giffoni Valle Piana, Antonio Briscione, assessore Comune di Contursi Terme, Gennaro Fiume, consigliere comunale di Siano, Luigi Famiglietti e Simona Bonafè, deputati del Pd, Luciano Nobili, Pd Roma. Concluderà Sergio Annunziata, candidato segreteria Pd Salerno. MONTECORVINO ROVELLA Anziani a Fiuggi per le cure termali Il luogo dove fu rinvenuto il cadavere del 47enne rumeno Ucciso per 100 euro Ucraino condannato a 16 anni di carcere ■■ Cure termali, relax e tanto divertimento hanno caratterizzato quest’anno la permanenza di oltre quaranta “over 60” di Montecorvino Rovella che per nove giorni, hanno potuto godere del tradizionale soggiorno climatico organizzato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Egidio Rossomando e fortemente voluto dall’assessore alle politiche sociali, Marisa Stabile, presso le terme di Fiuggi. «Speriamo – affermano il sindaco e l’assessore – che in futuro le condizioni economiche ci permetteranno di ampliare la possibilità di partecipare ad un numero maggiore di ultra sessantenni». Nel corso della permanenza a Fiuggi i partecipanti all’iniziativa oltre a seguire le terapie prescritte hanno effettuato anche delle escursioni nei luoghi tipici del Basso Lazio. Una vacanza salutare e rigenerante per molti di loro che hanno voluto immortalare il momento in una festosa foto di gruppo. Prima sentenza per il delitto avvenuto a Pontecagnano Sconto di pena per Mikail Kravez che aiutò gli investigatori ◗ PONTECAGNANO Sedici anni di carcere col rito abbreviato: questa la sentenza emessa ieri dal gup Donatella Mancini nei confronti del 33enne ucraino Mikail Kravez, accusato di aver ucciso per una partita di rame di soli 100 euro il 47enne rumeno Petrica Ifrim. L’imputato, oltre alla riduzione prevista dal rito, ha ottenuto uno sconto di pena anche grazie alla collaborazione prestata nel corso della indagini per fare luce sul terribile delitto scoperto lo scorso anno. Grazie appunto al racconto di Kravez davanti ai giudici della Corte di Assise di Salerno è finito l'ucraino Stefan Karbovskyy, 40 anni, che deve rispondere anche lui di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il cadavere del rumeno fu trovato il pomeriggio di domenica 27 maggio scorso. Il corpo era seppellito sotto pochi cen- Mikail Kravez timetri di terra e fogliame in un canneto non lontano dall' aeroporto "Costa d'Amalfi" di Pontecagnano. A far scattare le ricerche il fratello della vittima che non aveva notizie di lui da alcuni giorni. A portare i carabinieri sul luogo del seppellimento fu proprio Joan Petrica. I militari trovarono il cadavere in una buca scavata alla meno peggio. Le profonde ferite che presentava al volto non lasciavano dubbi sulla natura della morte. Era stato colpito e lasciato morire. Le indagini dei carabinieri di Battipaglia e del reparto operativo di Salerno, coordinate dalla procura di Salerno, diretta dal dottor Franco Roberti, permisero di fare piena luce sull'omicidio di Petrica e su quel cadavere rimasto sepolto per quattro giorni. Un delitto maturato negli ambienti degli stranieri senza fissa dimora, costretti a vivere ai margini, in una capanna ricavata tra il fogliame di un piccolo canneto lavandosi con l'acqua di un canale di irrigazione. I due ucraini, probabilmente ubriachi, colpirono a morte il rumeno per un saldo di 100 euro. Il muratore rumeno spirò dopo 24 ore di lenta agonia sotto gli occhi dei suoi due carnefici. Quindici giorni dopo i carabinieri arrestarono Kravez, che aiutò a fare luce su quella notte di follia. (m.l.) BELLIZZI “Grattino” fortunato al Love’s Bar ■■ Colpo grosso al Love’s Bar di Luigi Ricciardiello sito in via 115, a Bellizzi. Un giovane fortunato ha vinto ben 10mila euro con un “gratta e vinci” della serie il Miliardario da soli 5 euro. L’uomo, dopo aver grattato la patina d’orata, ha scoperto che tra i numeri del “banco” a lui capitati c’era anche il 33 per cui ha vinto la somma di 10mila euro. Cabarettisti contro il “palazzone” Ex Consorzio, su Youtube i video-messaggi per bloccare i lavori Video clip realizzati da cabarettisti per dire no al progetto di recupero dell’area dell’ex Consorzio agrario di Bellizzi. L’idea della realizzazione di brevi video nasce dal giovane speaker radiofonico Mpa Andrea Volpe che in un modo molto originale ha cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla cementificazione di una vasta area posta nel cuore della città. I video sono stati caricati su Youtube e divulgati attraverso il social network Facebook. Gli attori che hanno preso parte, per il momento, sono Chicco Paglionico di Zelig noto programma comico di Italia Uno, Francesco D’Antonio di Zelig off e Andrea Monetti di “VillaPerBene”. Volpe annun- cia che per la realizzazione dei prossimi video clip a cui parteciperanno Gigi e Ross e Ciro Giustiniani. Paglionico, D’Antonio e Monetti, in modo comico-satirico, criticano la mega costruzione che dovrà nascere al posto dell’ex consorzio agrario, come previsto dalla delibera di giunta dell’amministrazione retta dal sindaco Salvioli. I lavori, per un importo di 4milioni 800mila euro, probabilmente, inizieranno a fine mese e saranno eseguiti dalla ditta Sian Srl. Il progetto prevede la realizzazione di un unico edificio di 8 piani nel quale verranno allocati al piano terra esercizi di vicinato per una superficie di circa 400 mq ed una volumetria lorda di 1440 mq, mentre nei rimanenti sette piani in elevazione sa- GIFFONI VALLE PIANA Sagra della castagna a Curti Chicco Paglionico ranno destinati a residenza sociale e libera. Inoltre, sarà realizzato un parcheggio su due livelli. Dario Luca Mattia GUARDA I VIDEO E COMMENTA WWW.LACITTADISALERNO.IT Strage di cani con veleno Scatta denuncia ai carabinieri ◗ CONTURSI TERME Prosegue indisturbata la strage di cani nella zona di Contursi. Episodi del genere si sono registrati anche nei paesi limitrofi. Ritrovati, da giugno ad oggi, una trentina di cani morti avvelenati, tra privati e randagi, nel tratto che va da Ponte Oliveto al Tufaro. Un maniaco si sta divertendo, forse, ad eliminare dal suo territorio i migliori amici dell’uomo? Si tratta di crudeltà generalizzata o si vuole evitare il randagismo in maniera brutale? Pochi giorni fa, in zona Bagni, nello spazio recintato, antistante la sua abitazione, Bruno D. ha trovato i suoi due cani al suolo con bava verde alla bocca, accanto ad una busta di carne tritata, mista a liquido. Stesso caso a Ponte Oliveto, zona adiacente a quella termale: Maria Concetta D. G. ha ritrovato privi di vita i suoi due amatissimi cani davanti alla sua abitazione ed una busta di polpette si presume avvelenate. La signora ha presentato un esposto all’Asl di Colliano Bagni ed ha richiesto l’autopsia su uno dei cani all’Istituto di Profilassi di Salerno per conoscere il tipo veleno utilizzato per poi denunciare tutto ai carabinieri. (p.g.) Montecorvino r. bellizzi ◗ BELLIZZI contursi terme ■■ Il Comune di Giffoni Valle Piana e l'Associazione ProCurti presentano la XXXIV Sagra della Castagna che si terrà il 19 e 20 ottobre prossimi nella caratteristica ed antica frazione di Curti. La manifestazione, che da anni vede la presenza di un numero sempre maggiore di visitatori, rappresenta il ritrovo ideale per degustare i vari prodotti derivati dal tipico frutto dei Monti Picentini: caldarroste, calzoncelli, pasta con le castagne. Il buon vino rosso locale, gli spettacoli, la musica dei "D'Altro Canto" e i canti popolare fanno di questo evento un appuntamento da non perdere. Ecco il programma: sabato 19 ottobre e Domenica 20 ottobre, alle 19, accensione del fuoco sotto la grande "Vrulera" con apertura degli stand gastronomici; alle 21 prenderà il via lo spettacolo musicale. Durante le sere della Sagra sarà attivo anche un servizio navetta gratuito e continuo dal centro di Giffoni (piazza Fratelli Lumiere e piazza Annunziata) a Curti (andata e ritorno). Comune cerca degli sponsor per la cura di aree verdi ◗ MONTECORVINO ROVELLA Anche a Montecorvino Rovella, come già accade in altri comuni, sarà possibile adottare un’aiuola. Associazioni, enti sia pubblici che privati e semplici cittadini potranno aderire al bando pubblico che scadrà il prossimo 18 dicembre. Tante le aree verdi che il comune è intenzionato ad affidare in gestione: da Località Piano alla centralissime piazza Padre Giovanni da Montecorvino, piazza Budetta, viale e giardini Cappuccini, piazza Meo, piazza Mele e aiuola via Campania, passando per piazza S. Eustachio, piazza Milite, le tre piazze di zona Mercato, gli spazi verdi della frazione San Martino come piazza Fra Generoso Muro e zona Pip e ancora le aree della frazione Macchia come piazza Pizzuti, Paco Giochi e Aiuole antistanti fabbricati “Iacp Futura” a Gauro invece gli interventi saranno in piazza del Toro. «Si tratta di un accordo di collaborazione – ha dichiarato il vice sindaco Rosario Santese - secondo cui lo sponsor effettua a proprie spese la sistemazione e manutenzione dell'area verde e il Comune ne concede l'utilizzo per l'apposizione di un cartello che pubblicizza l'intervento». «I gestori – aggiunge il consigliere Francesco D’Ambrosio – dovranno inoltre provvedere alla pulizia e manutenzione dell’intera area, con concimazioni e sfalcio periodico». Roberto Di Giacomo 24 Pagani ❖ Angri LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 Furto al mercato ortofrutticolo di Pagani ◗ PAGANI Il mercato ortofrutticolo di Nocera-Pagani nel mirino di un ladro che ha messo sotto sopra quattro stand. Alcuni furti sono stati compiuti ai danni di quattro stand del consorzio. Un ignoto, come si vede dalle telecamere di sorveglianza, si è introdotto nella struttura mercatale facendo man bassa Il mercato di Pagani di quanto ha potuto trovare negli uffici dei quattro commissionari che ha deciso di derubare. Soldi in particolare. Il bottino di poco superiore a 100 euro, comunque in corso di quantificazione, recuperati nei diversi stand dal ladro. L’uomo ha creato non poco disordine al mercato entrando e forzando diversi stand e aprendo i vari box degli uffici degli standisti, alla ricerca di soldi. Quando, entrando nell’ennesimo stand, ha capito che difficilmente avrebbe potuto trovare soldi ha deciso di fuggire. Ieri intorno alle tre i proprietari degli stand quando sono andati al lavoro si sono accorti del furto. Presso il mercato ortofrutticolo sono anche intervenuti i carabinieri della Tenenza di Pagani che hanno ef- fettuato una serie di sopralluoghi e rilievi per cercare di individuare il ladro. Infatti, i militari si sono fatti consegnare tutte le registrazioni delle telecamere di sicurezza dei singoli stand. Il ladro che con molta probabilità potrebbe essere un tossicodipendente alla ricerca di soldi ha agito da solo in un orario definito morto per la vita lavorativa della struttura. Solo intorno alle due di notte il consorzio inizia a prendere vita. Gerardo Vicidomini ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’acconto sulla Tares Sta arrivando la stangata Angri: le cartelle recapitate dall’amministrazione comunale sono oltre dodicimila La spazzatura verrà pagata molto cara dagli utenti. Ecco le tariffe previste ◗ ANGRI Acconto Tares 2013, saranno presto recapitati presso il domicilio degli utenti 12mila e 620 bollettini. A finire nel mirino non soltanto privati, ma anche imprese, attività commerciali e artigianali, depositi industriali, palestre. Una stangata che toccherà una pluralità di soggetti calcolata in base sia alla tipologia di attività che ai metri quadri. Per quanto attiene le fami- glie ad incidere in maniera determinate sulla cifra da versare è la grandezza dell’immobile posseduto. Per ora non è possibile tenere conto invece del quantitativo di immondizia prodotta, criterio di accertamento più equo. La tassa è quella relativa al servizio rifiuti grazie al cui introito il Municipio intende coprire i successivi flussi di spesa per lo spazzamento delle strade e il conferimento in discarica, oltre che per garantire il ca- none annuale all’azienda speciale cittadina Angri Eco Servizi. Importi di alcuni milioni di euro che rappresentano una voce importante del bilancio comunale. Sono stati impegnati due milioni di euro a favore di quattordici ditte diverse sia pubbliche, che private impegnate a vario titolo nel ciclo dell’igiene urbana. Uno sforzo che dovrà essere compiuto da più di 12mila soggetti in una doppia fase: quella dell’acconto e quella del saldo, pagani I “grillini” si stanno spaccando Dura diaspora interna. Intanto Sel apre al movimento “È Ora” ◗ PAGANI Giusy De Rosa Il Movimento 5 stelle continua a perdere pezzi. Dalla notevole affermazione delle ultime politiche, dove i grillini raccolsero circa il 20% delle preferenze, il M5S cittadino si è ritrovato a fare i conti con polemiche, defezioni e scontri. Dopo l’allontanamento spontaneo di alcuni ex membri di PerPartitoPreso, stavolta è il turno di Carmine Del Forno. «Cari amici a 5 Stelle, comunico la mia autosospensione dalle poche attività del gruppo di Pagani, a malincuore, visto che tutte le mie sollecitazioni circa un impegno concreto del gruppo in iniziative di attivismo sul territorio comunale non hanno trovato riscontro». Queste le parole pubblicate sulla sezione “Amici di Beppe Grillo - Pagani” del sito nazionale dei meetup. Affermazioni roventi anche contro chi, invece, sarebbe rimasto nel movimento: «Vedo che alcuni componenti del gruppo, in particolare Francesco Trione e Alfonso Tulipano, pongono l’attenzione sulle attività dei gruppi che operano in altre località venendo poi io accusato di protagonismo e di autocelebrarmi su facebook da quest’ultimi» continua Del Forno nel post. Parole confermate da Trione che risponde- che dovrà essere corrisposto terminato l’anno in corso. Un’amara sorpresa per tanti visto che sin dalla sua esistenza la tassa ha sempre subito incrementi. Per restare in argomento, l’amministrazione ha fatto sapere che sono iniziati alcuni lavori per il dragaggio e la pulizia dei fondali del Rio Sguazzatotio, un affluente del Sarno che in presenza di forti piogge tende ad esondare. Pippo Della Corte ©RIPRODUZIONE RISERVATA va a Del Forno accusandolo di «dire solo menzogne». Per un movimento che sembra spaccarsi e perdere sempre di più appeal sul territorio, ce ne è un altro che, invece, riscuoterebbe consensi da più parti della città. Il neonato movimento “È Ora”, dopo la presentazione dei giorni scorsi, incassa anche il parere favorevole del circolo cittadini di Sel che, nonostante le dichiarazioni del portavoce del movimento Giusy De Rosa ribadiscano una distanza netta dai partiti, vedono di buon auspicio per la città la nascita di questo nuovo soggetto. «Salutiamo con piacere la nascita di questo nuovo movimento - fanno sapere - Siamo felici di vedere i giovani della nostra città scendere in piazza e mettere la propria faccia in prima fila. È ora di smetterla di lamentarsi e di lavorare per la nostra città». ©RIPRODUZIONE RISERVATA La stazione dei carabinieri ad Angri angri Abitazioni violate tra via Quarto e la Nazionale Allarme criminalita. In particolare nelle periferie si intensificano fenomeni di furti negli appartamenti: questa volta, però, per fortuna solo tentati. Ieri pomeriggio residenti di via Nazionale e di via Quarto hanno attivato i carabinieri, agli ordini del comandante Alessandro Buscema, dopo aver constatato movimenti sospetti di alcune persone che tentavano di introdursi in alcune villette, approfittando della momentanea assenza dei proprietari. A far insospettire il vicinato due persone che non si erano mai viste prima, e che scrutavano in maniera atipica la zona, in particolare tentando di accedere in alcune abitazioni. A far scattare l’allarme dei residenti anche una terza persona all’interno di un Suv nero. La tecnica sospetta utilizzata dai malviventi è quasi sempre la stessa: citofonare per verificare la presenza dei residenti, e in caso di assenza cercare di introdursi furtiva- mente. È andata peggio qualche sera fa in via Canneto, un’altra traversa di via Nazionale, dove i furti nelle abitazioni purtroppo sono stati consumati. Nel quartiere Nazionale, quindi, la paura di subire furti è alle stelle. Un altro campanello d’allarme parte dal sindaco Pasquale Mauri: «Quanto sta accadendo in queste notti ad Angri è vergognoso. Alcuni criminali stanno rubando i tombini dalle nostre strade. Oltre al danno economico c’è il serio pericolo che bambini e anziani si feriscano gravemente, e che si verifichino incidenti stradali. Ho già allertato la polizia locale, i tecnici del comune e la stazione dei carabinieri. Chiedo però anche la collaborazione di tutti i cittadini, anche di quelli che nottetempo si divertono a scrivere sui muri e ad appendere striscioni (ma che non vedono mai niente)». Maria Paola Iovino ©RIPRODUZIONE RISERVATA angri pagani I carabinieri incastrano due ladri di... tombini Barone scrive ai commissari Bonifica nella zona di Costa «Subito richiesta di fondi» Non ci saranno allagamenti ◗ ANGRI Finisce l’incubo dei continui furti di tombini. Tanto grazie all’energica azione dei carabinieri di Angri, guidati dal maresciallo Antonio Buscema, che hanno individuato in fragranza di reato, e quindi denunciato per furto aggravato in concorso gli autori del reato. Si tratta di due angresi: F. E., quarantottenne, ed A. P., diciannovenne. Le indagini, ad opera degli uomini agli ordini di Buscema, continuano e si suppone che i due angresi siano, con molta probabilità, gli autori dei furti di tombini di ghisa non solo dell’altra notte, ma anche dei furti precedenti. Si tratta del primo risultato del nuovo comandante, che appena giunto al comando dell’arma di Angri ha già moltiplicato i controlli del territorio soprattutto nelle ore notturne. Il problema dei furti dei tombini era stato evidenziato pure dal sindaco Pasquale Mauri: «Quanto sta accadendo in queste notti ad Angri è vergognoso. Alcuni criminali stanno rubando i tombini». (m. p. i.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA ◗ PAGANI Il Presidente dell’associazione No Aids Onlus, Giuseppe Barone, scrive alla commissione prefettizia di Pagani. Nella missiva Barone chiede ai commissari Gabriella Tramonti e Salvatore Carli di procedere con la richiesta di fondi sovracomunali. «La città non può permettersi di perdere fondi regionali ed europei, considerato che non si sa se e quando verrà varato il bilancio dell’Ente. Non bisogna sottovalutare i bandi per l’assegnazione di questi fondi. Inoltre castel san giorgio da semplice cittadino impegnato nel sociale per la crescita di questa città auspico che i dirigenti del Comune siano capaci di preparare tutta la documentazione necessaria al fine di ottenere finanziamenti per la crescita economica». Barone interviene anche sulla situazione rifiuti chiedendo alla commissione di continuare a mantenere alta l’attenzione: «Il rischio igienico-sanitario a Pagani può riproporsi in qualsiasi momento e bisogna tenere alta l’attenzione». (g. v.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA ◗ CASTEL SAN GIORGIO Il sindaco Longanella comunica che l’amministrazione di San Severino ha deliberato l’approvazione del progetto preliminare per la sistemazione idraulica del “Vallone del Traino”, in località Costa, elaborato per risolvere le frequenti criticità che interessano ampie zone di Castel San Giorgio, tra cui Via Tenente Bruno Lombardi, Via Tufara e l’intera frazione di Aiello. La proposta prevede la realizzazione di briglie lungo l’attuale alveo e la creazione di un invaso di assorbimento da realizzarsi a monte del Cimitero di Costa, in modo da canalizzare il flusso delle acque direttamente nella zona di accumulo e consentendo la sconnessione idraulica della strada di Via Tufara dalle acque provenienti da monte. Longanella: «Auspichiamo che l’iter dell’intervento possa effettuarsi in tempi brevissimi per dare il dovuto sollievo alla popolazione che vive lungo via Tenente Bruno Lombardi, via Tufara e ad Aiello». Aldo Padovano ©RIPRODUZIONE RISERVATA LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 Cavade’Tirreni 21 ■ e-mail: [email protected] Galdi ha deciso: giunta azzerata il caso piscina Tutto regolare Ieri la comunicazione nell’ultima riunione dell’esecutivo. Toto assessori mentre c’è un caso Casciello in attesa del ricorso Questa mattina il sindaco Mar- ra Carfagna, che interverrà di- sidente del consiglio, Antonio co Galdi dichiarerà aperta la crisi politica ed azzererà la giunta. Ieri pomeriggio alle 17 ha convocato per l'ultima volta l'esecutivo, al quale ha comunicato la sua decisione. La composizione della nuova giunta sarà resa nota all'inizio della prossima settimana e, quasi sicuramente, sarà caratterizzata da un assottigliamento della rappresentanza di Forza Italia, che in consiglio comunale non ha ormai più i numeri per pretendere di avere quattro assessori. La voce insistente è che saranno defenestrati Giovanni Del Vecchio e Teresa Sorrentino, ma non si ha ancora alcuna certezza in merito. Probabilmente il sindaco, prima di prendere sulla questione una decisione definitiva, attende di parlare nuovamente con il commissario cittadino di Forza Italia, Gigi Casciello, e di incontrare il commissario provinciale di Fi, Ma- Pericolo frana Allarme residenti a Tolomei Pericolo frana a Tolomei, i residenti chiedono la messa in sicurezza del costone, i cui lavori sono stati bloccati dopo il sequestro di un cantiere adiacente che non interessa il tratto pericolante e il cui proprietario aveva avuto l’ordine di fare eseguire la messa in sicurezza. È da giugno che il costone non è stato sistemato e, quindi, i residenti del posto hanno paura che possa venire a valle come già successo qualche anno fa. Il costone pericolante si trova proprio sulla sponda di un canalone che sfocia nel torrente Bonea. Qualora si dovesse verificare uno smottamento, il terreno andrebbe ad occludere il canalone e ne sarebbe inevitabile lo straripamento. (annalaura ferrara) rettamente nel caso Cava de’ Tirreni, giungendo domani in città per interloquire innanzitutto con Galdi. L’unica cosa certa è che l'azzeramento oggi ci sarà. Lo ha confermato lo stesso sindaco, che ieri ha anche detto: «Ho fatto una verifica e ci sono le condizioni per una nuova giunta e per un riequilibrio della maggioranza. Continuerò, intanto, le consultazioni con i gruppi di maggioranza per decidere, insieme, il da farsi». Il primo cittadino, dunque, adotterà un clichè analogo a quello che è stato utilizzato nell’ultimo rimpasto di pochi mesi fa: azzerare la giunta e comunicare il nuovo esecutivo dopo un paio di giorni di riflessione. E, intanto, si fa sempre più insistente il totoassessori. Si vocifera che nella nuova giunta siederà un rappresentante del neonato gruppo “Unione Popolare-Pdl”, composto dal pre- Barbuti e da Marco Senatore, che ha chiesto un rimpasto al sindaco. A lui potrebbe affiancarsi un esponente del gruppo degli indipendenti, anch’esso di recente costituzione. È possibile che il Galdi decida di ripescare qualche assessore. Tra i papabili spunta il nome di Marcello Murolo, uno dei suoi uomini di fiducia. Intanto Forza Italia è alle prese con la crisi interna ed è impegnata a frenare l’emorragia di uomini. Alla riunione di mercoledì sera, ad esempio, è pesata l'assenza di Gerardo Baldi, che starebbe pensando di uscire dal gruppo e di rifugiarsi nello schieramento alfaniano del duo Barbuti/Senatore. O, in alternativa, di chiedere asilo agli indipendenti. Nell’incontro di ieri sera, i consiglieri Annalisa Della Monica e Massimo Esposito, avrebbero comunicato a Casciello di voler sostenere in be potuto risolvere, e infatti Galdi ha reso noto di aver trasmesso al proprietario del costone l’ordine di esecuzione dei lavori entro cinque giorni dal ricevimento della notifica, altrimenti il comune metelliano procederà in danno. Gli abitanti delle frazioni alte di Vietri sul Mare, però, non hanno più voglia e tempo per attendere sviluppi, i disagi sono infatti notevoli e non poco è il dispendio economico; quella strada del resto viene quotidianamente utilizzata dagli studenti per raggiungere Cava de’ Tirreni. Sta di fatto che quando la burocrazia crea pastoie varie, finisce anche per allungare a dismisura i tempi di soluzione dei problemi. Peccato che a farne le spese sono sempre i cittadini. (v. p.) La “Ati Porzio Sport Management Srl”, la società che gestisce la piscina comunale, si prepara ad un altro anno di attività. In attesa che il Tar si pronunci nel merito a marzo e che esca la sentenza, la struttura comunale svolgerà normalmente i corsi. Questo perché, in prima battuta, il tribunale amministrativo di primo grado le ha già dato ragione sospendendo il provvedimento del Comune in via cautelare. La radice del problema sono i mancati pagamenti al Comune della “Ati Porzio”, che sono stabiliti in una convenzione sottoscritta tra Comune e gestori nel 2004. Ciò ha scatenato le ire dell’amministrazione che ha minacciato la sospensione dell’attività. I gestori hanno, però, opposto le loro ragioni, sostenendo di aver sopportato delle spese per effettuare i lavori di ristrutturazione, indispensabili per rendere idonea la struttura. Da qui il braccio di ferro tra Comune e gestione, che è approdata in tribunale. La “Ati Porzio”, nei mesi scorsi, era ricorsa in giudizio per opporsi alla decisione del Comune che voleva toglierle l’amministrazione della struttura. Il Tar, però, aveva dato ragione alla società. Nella sentenza, infatti, il tribunale amministrativo aveva riconosciuto il danno grave ed irreparabile per la chiusura dell’attività. L’ente comunale, aveva risposto con una linea dura, comunicando che sarebbe andato fino in fondo nella vicenda. Il sindaco Marco Galdi aveva, infatti, sottolineato: «Il versamento di fideiussione di 100mila euro proposto dall’Ati Porzio è insufficiente a fronte della posizione debitoria maturata dalla società nei confronti del Comune. Non hanno mai pagato appigliandosi a lavori effettuati, e adesso sono necessari 250mila euro per rimettere a posto la piscina; per questo abbiamo deciso di andare avanti. Attendiamo la sentenza del Tar che potrebbe arrivare per la fine della prossima estate. Intanto la piscina continuerà a funzionare regolarmente». (a. c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA ©RIPRODUZIONE RISERVATA Il palazzo del municipio ogni caso il sindaco, mettendo di fatto in minoranza la linea del commissario che avrebbe invece voluto la conferma dei suoi quattro assessori. Intanto si vocifera che Galdi abbia li- quidato Casciello inviando un sms alla Carfagna nel quale le avrebbe comunicato di non volerlo più come interlocutore. Alfonsina Caputano ©RIPRODUZIONE RISERVATA Pericolo crolli, tarda l’intervento Ancora disagi per i residenti dell’Avvocatella sulla strada per Dragonea di Vietri Una transenna contro il pericolo di crolli: accade sulla Provinciale 75 che unisce il Santuario dell’Avvocatella di Cava de’ Tirreni e alla frazione Dragonea di Vietri sul Mare e rappresenta un capolavoro dello scaricabarile da “non competenza” sul problema, nel quale sono coinvolti la Provincia, proprietaria della strada, il dottor Masullo, proprietario del costone pericolante, il comune di Cava de’ Tirreni nel cui territorio c’è il problema e quello di Vietri sul Mare. Intanto però gli abitanti di Dragonea ma anche della frazione Iaconti patiscono disagi e limitazioni quotidiane. L’altra sera se n’è discusso in un’affollata assemblea al comune di Vietri tra gli abitanti delle due frazioni e i sindaci Franco Benincasa e Marco Galdi. Il primo cittadino di Ca- Il tratto franoso nella zona dell’Avvocatella va de’ Tirreni ha ripercorso i vari passaggi, a partire da quell’11 agosto scorso quando un focherello di carte e sterpaglie bruciate dopo la pulizia sulla strada, si propagò alla soprastante vegetazione bruciacchiando una striscia di arbusti. A occhio i danni sembraro- no subito ben poca cosa, ma le prime indagini consigliarono la chiusura al transito della strada per sicurezza: il fuoco avrebbe allentato la tenuta del costone e si sarebbero potute verificare cadute di massi. Con poche decine di migliaia di euro, però, il problema si sareb- Le opportunità non aspettano! annunci, news e strumenti per chi cerca e offre lavoro Afferrale su www.miojob.it LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 Campania 20 ■ e-mail: [email protected] » CONGIURE DI PALAZZO P3, chiesto il rinvio a giudizio per Sica L’INCHIESTA Nel mirino della Procura di Roma insieme ad altre 16 persone. Stralciate le posizioni di Cosentino, Dell’Utri e Verdini di Gianni Giannattasio ◗ ROMA L’imprenditore Flavio Carboni, l’ex giudice tributarista Pasquale Lombardi, l’ex assessore comunale di Napoli Arcangelo Martino e altre 14 persone per l’accusa devono essere processate per aver fatto parte della cosiddetta P3, l’associazione segreta finalizzata a condizionare il funzionamento di organi costituzionali e di rilevanza costituzionale. A ribadire le richieste di rinvio a giudizio è stato il pm Mario Palazzi nell’udienza davanti al giudice Elvira Tamburelli, che ha già stralciato dal procedimento principale le posizioni degli ex parlamentari Marcello Dell’Utri e Nicola Cosentino e dell’attuale senatore Pdl Denis Verdini. Cosentino è coinvolto nell’indagine solo per il reato di diffamazione ai danni del gpresidente della Campania, Stefano Caldoro. Reato di cui è asccusato anche il sindaco di Pontecagnano Faiano, Ernesto Sica, che quando fu avviata l’inchiesta sulla P3 era assessore regionale. Il reato di diffamazione, però, era stato commesso prima delle elezioni, mediante l’elaborazione di un dossier contro Caldoro, per evitare che si candidasse a presidente della Regione.Operazione che, però, non riuscì: Caldoro, infatti, fu candidato ed eletto presidente della Regione Campania. Su sollecitazione, a quanto pare proprio di Denis Verdini, il presidente nominò assessore Ernesto Sica, che però poi dovette dimettersi. Per gli ex parlamentari Marcello Dell’Utri e Nicola Cosentino e per Verdini il gup Elvira Tamburelli è in attesa della risposta del Parlamento sull’utilizzo di intercettazioni che li coinvolgono. Nei confronti dei diciassette sono contestati dalla Procura, a seconda delle singole posizioni, reati che vanno dalla violazione della legge Anselmi sul- le società segrete, all’associazione per delinquere finalizzata a realizzare una serie indeterminata di delitti di corruzione all’abuso d’ufficio e illecito finanziamento dei partiti, diffamazione e violenza privata s. Il processo è stato aggiornato al prossimo 25 ottobre con gli interventi delle difese. Tra i 17 imputati del procedimento sulla cosiddetta P3 ci sono anche l’ex primo presidente della Corte di Cassazione Vincenzo Carbone, accusato di corruzione, e l’attuale presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci (abuso d’ufficio), il quale ha espresso piena fiducia nella magistratura e la certezza che verrà dimostrata la sua innocenza. «Lungo la strada – ha dichiarato – sono cadute e stanno cadendo molte delle iniziali ipotesi accusatorie e quanto rimasto attiene più a problemi di tipo formale che di sostanza». ©RIPRODUZIONE RISERVATA gli imputati Tutti nomi eccellenti Ci sono anche l’ex primo presidente della Corte di Cassazione Vincenzo Carbone, accusato di corruzione, e l’attuale presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci (abuso d'ufficio) tra i 17 accusati del procedimento sulla cosiddetta P3. Gli altri imputati, oltre a Carboni, Lombardi e Martino, sono Ernesto Sica , sindaco di Pontecacano Faiano (all’epoca dell’inizio dell’inchiesta assessore regionale incampania). Massimo Parisi, Pierluigi Picerno, Pinello Cossu, Ignazio Fabris, Marcello Garau, Alessandro Fornari, Fabio Porcellini, Giuseppe Tomassetti, Antonella Pau, Maria Laura Scanu Concas, Stefano Porcu ed Ernesto Sica. ERnesti Sica, attuale sindaco di Pontecagnano Faiano consiglio regionale Incontri sul territorio Via libera a Capaccio-Paestum Le due Montoro sono unite Fisco, Maccauro incontra Befera Confindustria Salerno propone un’intesa con Agenzie delle Entrate Adesso è ufficiale: Montoro Inferiore e Superiore sono stati fusi nel Comune unico di Montoro. Il Consiglio regionale ha votato all'unanimità la proposta di legge di Pietro Foglia dell’Udc, che unisce i due centri (Montoro Inferiore che ha 10.416 abitanti e Montoro Superiore che ne ha 8.751) della provincia di Avellino, i quali, in seduta congiunta, hanno espresso il loro consenso alla fusione. Il 26 e 27 maggio scorsi si è svolto il referendum consultivo delle popolazioni interessate che ha fatto registrare un'affluenza alle urne del 44,21% ed il 77,41% dei votanti ha espresso parere favorevole all’unificazione. Primo via libera anche al cambio di denominazione del Comune di Capaccio in Comune di Capaccio-Paestum. Il Consiglio ha approvato all’unanimità il progetto di legge. La parola passa ora ai cittadini che dovranno votare il referendum consultivo. Il progetto di legge è frutto della unificazione della proposta di Gianfranco Valiante, Antonio Valiante, Donato Pica, Anna Petrone, Angela Cortese del Pd, Angelo Marino e Gennaro Salvatore (Caldoro Presidente), Luigi Cobellis (Udc) Dario Barbirotti (Centro Democratico), Gennaro Mucciolo (Pse) e Fernando Zara (Fdi), e del disegno di legge della Giunta regionale. Mauro Maccauro so stretto, della storia degli storici, che è invece scritta di norma per gli addetti ai lavori e un segmento molto ristretto di pubblico". Questa peculiarità della disciplina, coniugata alla penetrazione della politica nello spazio della società civile, ha prodotto una degenerazione che si chiama "uso pubblico" della storia. Un vizio molto radicato tra i politici italiani abituati a sottomettere la narrazione ai bisogni contingenti con semplificazioni aberranti. Prende forma, in tal modo, un revisionismo "preoccupato solo dell'immediata attualità che… concepisce la storia dal punto di vista… di un presente assoluto in cui il rapporto conil passatoèpiegato alleleggi dellospettacolo". La destra (in particolare gli ex fascisti), per accreditarsi tra i soggettifondatoridella seconda Repubblica, ha fatto del revisionismo un fattore ideologico tendente ad abbattere i pilastri identitari della prima Repubblica: l'antifascismo, la Costituzione, la partitocrazia. Ha seguito una logica mercatistica: il capitalismo, più che lo Stato, ha prodotto la democrazia sconfiggendo tutti gli avversari ideologici. Per questo, secondo Cirielli, il 25 aprile non è la data del riscatto nazionale ma il ponte di congiunzione con l'America che ci ha liberatirendendocitutti "figli dellostessobenessere". È del tutto naturale che il delfino segua la stessa strada. Ma, come spesso accade, l'allievo commette un errore di imperizia: si è lasciato suggestionare dalla visione di un documentario. Se bastasse un lungometrag- gio a risolvere i conflitti armati, le lacerazioni ideologiche e i genocidi del Novecento eviteremmo di insegnare storia nelle scuole e nelle università. Metteremmo gli studenti davanti al televisore e ci dedicheremmo alla ricercasenza assilli didattici. Presidente, lei ha ragione quando scrive "Mai più né comunismo né nazismo", eppure ci avrebbe fatto piacere se avesse usato il termine "nazifascismo" perché la Repubblica, di cui lei è rappresentante, è il frutto di una guerra civile tra italiani, tra i quali alcuni (fascisti) hanno aiutato Priebke a rastrellare le vittime delle Fosse Ardeatine. Se vuole deliberatamente ignorare questa casualità, tirando in ballo Che Guevara (cha ha agito in un contesto storico e so- ◗ NAPOLI ◗ SALERNO In Campania la terza tappa degli incontri sul territorio tra Confindustria e Agenzia delle entrate. Dopo il Piemonte e l’Emilia Romagna, ieri a Salerno l’appuntamento tra il presidente del Comitato tecnico fisco di Confindustria Andrea Bolla, il presidente di Confindustria Campania Sabino Basso, il presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro e il direttore Attilio Befera accompagnato dai vertici dell’Agenzia delle entrate. Un’iniziativa finalizzata ad alimentare la comunicazione e la collaborazione tra am- il mio sguardo libero Iannone e il Che Guevara visto in tivù di MARCELLO RAVVEDUTO L a Public History è la disciplina che divulga la storia tramandando l'ethos della memoria nazionale con competenza scientifica. Rientrano nel suo campo d'azione le rievocazioni che coinvolgono la comunità nazionale e locale (monumenti, musei, celebrazioni, commemorazioni, toponomastica, calendari civili, diffusione mediatica,ecc.). Ha scritto Nicola Gallerano: la Public History "è tutto ciò che si svolge fuori dai luoghi deputati della ricerca scientifica in sen- ciale diverso), mi consenta di dirle che è lei a spargere fumo sulla storia e non una fantomatica sinistra. Nel documentario che ha visto forse si sono dimenticati di ricordare le divergenze emerse tra Guevara e Castro sulla piega presa dal regime cubano. Non è questo il luogo per approfondire il tema. Tuttavia, a me pare che lei abbia agitato le acque per attirare l'attenzione, ricordando, così, ai cittadini salernitani la presenza di una Provincia e di un presidente di cui, francamente, ignoravamo l'esistenza. ©RIPRODUZIONERISERVATA @MarcRavv ILBLOG DIRAVVEDUTO SEGUIE COMMENTASU WWW.LACITTADISALERNO.IT ministrazione finanziaria e imprese e per promuovere soluzioni condivise ai problemi che riscontrano le industrie. «Oggi non è facile fare impresa in Italia - ha sostenuto Andrea Bolla - Accanto ad una pressione fiscale elevata che soffoca la crescita, c’è un sistema complesso, tra norme e adempimenti, che imbriglia le iniziative imprenditoriali più sane e rende incerto e molto spesso oggetto di contestazione l’operato delle imprese. Gli incontri sul territorio con l’Agenzia hanno proprio l’obiettivo di agevolare il dialogo e la conoscenza diretta dei problemi che le imprese vivono quotidianamente». «Il dialogo tra amministrazione finanziaria e mondo produttivo è oggi più che mai aperto - ha affermato Attilio Befera- È inoltre forte e condivisa la volontà di guardare al paese reale e di rendere sempre più semplice il rapporto tra fisco e contribuenti. Uno sforzo concreto che stiamo portando avanti attraverso l’approvazione di numerosi provvedimenti che vanno incontro alle esigenze delle imprese». Molte, infine, per Maccauro, sono le criticità che gravano sul rapporto fisco-imprese. In questa direzione si inserisce la proposta di Confindustria Salerno di un Protocollo con l’Agenzia dell’Entrate diretto a semplificare i rapporti tra le imprese del territorio e il fisco attraverso l’implementazione di question time regolari e l’accesso preferenziale a piattaforme telematiche dedicate». 18 Salerno LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 di Fiorella Loffredo Tra i cornicioni che si sbriciolano come biscotti, minando l’incolumità di alunni e professori, e la mancanza di spazi adeguati alla prevista attività fisica settimanale - la palestra è inagibile da anni - i ragazzi del liceo scientifico “da Vinci” in via principessa Sichelgaita ora sono costretti a denunciare un altro disagio che, in realtà, perdura già da diverso tempo: la mancanza di bagni. L’istituto, che ospita circa 500 alunni, è provvisto, infatti, di un solo bagno al servizio della popolazione femminile. Per essere più chiari: per lo meno 250 ragazzine (arrotondando per difetto) devono condividere, ogni giorno - e presumibilmente più volte al giorno - uno stesso wc perchè gli altri cinque presenti nella scuola sono tutti, e da tempo, fuori servizio. Per di più, racconta un’alunna, l’unico servizio igienico disponibile per donne è situato al terzo piano della scuola quindi, le ragazze che appartengono alle classi che vengono ospitate al piano terra o in quello seminterrato sono costretta a salire diverse rampe di scale per raggiungere il bagno. Guai, quindi, a rimanere preda di un bisogno impellente o ad accusare un malore, le conseguenze potrebbero essere nefaste, sia per dignità che per la salute. A denunciare il disagio è Matteo De Cesare, insegnante di Filosofia del liceo nonchè membro attivissimo dell’Unicobas Scuola, il quale oggi prenderà parte allo sciopero indetto a livello nazionale dal sindacato di cui fa parte. la morte di pipolo Rintracciato in Usa l’automobilista russo L’ingresso del liceo “da Vinci” in via Principessa Sichelgaita Al “da Vinci” un wc per oltre 250 alunne Guasti da tempo gli altri cinque servizi igienici del liceo L’unico rimasto fruibile dalle ragazze è al terzo piano «Domani (oggi per chi legge - ndr) parteciperò all’iniziativa di protesta anche per lanciare un segnale a chi dovrebbe preoccuparsi dei bisogni e delle condizioni degli istituti scolastici della provincia di Salerno e invece lascia tutto così com’è, magari spendendo i fondi destinati all’edilizia scolastica in altre cose meno im- portanti». Ma De Cesare non è il solo a preoccuparsi dello stato in cui versa la scuola in cui insegna ormai da anni; anche la preside Anna Maria Paolino, insediatasi quest’anno, ha espresso in più occasioni preoccupazioni forti per le condizioni strutturali dell’istituto che necessita di diversi interventi di manutenzione oltre- modo urgenti. Già rendere gli altri cinque bagni, attualmente fuori uso, fruibili da parte delle alunne della scuola sarebbe un grande passo avanti in termini di sicurezza e civiltà, condizioni che continuano a scarseggiare in uno dei licei più conosciuti e popolati della città. ©RIPRODUZIONE RISERVATA È stato rintracciato in America il conducente dell’auto che il 7 settembre scorso andò ad impattare contro lo scooter guidato da Fabrizio Pipolo, il 42enne salernitano deceduto ieri l’altro al “Ruggi” dopo 40 giorni di agonia. Gli agenti della polizia municipale, che stanno portando avanti le indagini sul caso, sono, infatti, riusciti a rintracciare l’uomo, di origini russe, oltreoceano dove probabilmente si era rifugiato avendo il sentore che l’incidente in cui si era trovato coinvolto potesse avere risvolti tragici. Così com’è poi, purtroppo, avvenuto. Fabrizio Pipolo - titolare insieme al fratello Carlo del caseificio Ilka in via Delle Calabrie a Fuorni - è morto in seguito alle profonde ferite riportate nell’incidente e per uno schiacciamento toracico che ha compromesso in maniera irrimediabile la sua attività polmonare. la salma dell’uomo è stata posta sotto sequestro dal magistrato Elena Guarino che ha aperto un’inchiesta col fine di chiarire i precisi motivi del decesso e individuare, laddove ci fosse, uno o più colpevoli. Per ora l’unico indagato è, appunto, il conducente di nazionalità russa che era alla gui- Fabrizio Pipolo da dell’auto di grossa cilindrata con cui Pipolo si è scontrato all’altezza del mobilificio Semeraro (e non nei pressi di Brico Center così come avevamo riportato ieri), in via San Leonardo. Da una prima ricostruzione del sinistro sembra che l’auto abbia tagliato la strada allo scooter su cui viaggiava - presumibilmente a forte velocità e per di più senza casco, secondo i primi rilievi - Pipolo. Ieri mattina il pm si è incontrato con i familiari della vittima e nelle prossime ore è prevista la nomina del medico legale che dovrà eseguire l’autopsia sul corpo del 42enne che lascia una moglie e due figli. (fi.lo.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Salerno VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 LA CITTÀ 17 dei servizi: per il Tar Comune: i 9 “stabilizzati” Carta Palazzo di Città inadempiente rischiano il licenziamento Dal primo novembre potrebbero trovarsi senza lavoro: se ne parla oggi in giunta L’ira della Cgil: «Faremo tutto il possibile per evitarlo, una scelta ingiusta» di Barbara Cangiano I nove dipendenti comunali che la giunta stabilizzò nel 2008, trasformando i loro contratti in rapporti lavorativi a tempo indeterminato, rischiano il licenziamento. Se ne discuterà oggi in giunta, dove gli assessori saranno chiamati a valutare una relazione redatta dall’ufficio del personale, alla luce dell’inchiesta che la Corte dei Conti ha aperto sulla delibera 813 che ratificò le loro posizioni. Per la magistratura contabile, la procedura seguita sarebbe stata illegittima ed avrebbe causato un danno patrimoniale stimato in circa un milione e centomila euro, frutto degli emolumenti percepiti negli ultimi cinque anni dai dipendenti, tirati in ballo dell'allora consigliere comunale Fausto Morrone, autore della denuncia dalla quale sono partite le indagini. Di qui la richiesta di sequestro conservativo per un milione e 157mila euro (secondo la formula dell’importo del credito aumentato della metà, a fronte di un danno erariale stimato in poco più La sede dell’amministrazione comunale di 771mila euro) scattato nei confronti di Eva Avossa, Gerardo Calabrese, Luca Cascone, Luciano Conforti, Franco Picarone, Gennaro Caliendo, Mimmo De Maio e Augusto De Pascale. Beni e conti furono prima sequestrati e poi successivamente congelati, ma la Corte non ha intenzione di rinunciare a una parcella parti- colarmente salata. Di qui la proposta di licenziamento, con decorrenza dal primo novembre, per Pasquale Di Feo (istruttore area informatica); Anna Fiore (istruttore direttivo area comunicazione); Carla Gatto (istruttore direttivo area tecnico manutentiva); Rosaria Lo Iudice (istruttore amministrativo), Corrado Marino (ge- ometra), Ruggiero Petrella (istruttore area informatica), Gaetana Pinto (geometra), Marcello Sansone (geometra) e Teresa Verzola (istruttore direttivo area economica finanziaria). Ora sarà la giunta a decidere se accogliere questa ipotesi e mandare a casa i dipendenti (che, dopo essere stati sospesi dal servizio, furono reintegrati dal Tar) oppure se rigettarla e studiare soluzioni alternative. Un dato è certo: i nove comunali non resteranno con le braccia conserte e si opporranno ad un eventuale rescissione contrattuale, attraverso il loro legale, l’avvocato Lorenzo Lentini. E non staranno ferme neppure le organizzazioni sindacali: «E’ assurdo che nove lavoratori debbano ritrovarsi per strada dall’oggi al domani, dopo aver prestato servizio con dedizione e senza avere alcuna colpa - ha sottolineato Angelo de Angelis della Cgil - Faremo tutto il possibile per evitarlo, nella speranza che la giunta si adoperi per tutelare le posizioni di personale serio e qualificato». ©RIPRODUZIONE RISERVATA L’amministrazione comunale ha novanta giorni di tempo per dotarsi della Carta dei servizi previsti dalla legge. Lo ha stabilito la prima sezione del Tar Salerno, accogliendo il ricorso presentato dal Movimento Difesa del Cittadino, rappresentato dall’avvocato Antonio Bruno. I giudici, trattando la prima class action nazionale su questa tematica, hanno contestato «l’illegittimità del silenzio serbato e di conseguenza l’inadempimento per omessa adozione della Carta dei servizi». Il Movimento aveva già diffidato Palazzo di Città nel novembre del 2012, ma a quella nota nella quale si chiedeva l’adozione di uno strumento -previsto dalla legge - teso a garantire ai cittadini maggiore trasparenza attraverso la valutazione dei servizi offerti dall’Ente, non è seguita alcuna risposta. In sede di contenzioso, il Comune ha mostrato la Carta dei servizi redatta da Salerno Energia, Salerno Mobilità e Salerno Sistemi, ma il Tar ha reputato questa documentazione «non conferente alla richiesta contenuta nella diffida». (b.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Dipendente dell’Anagrafe aggredita da un utente Finisce in ospedale dopo essere stata aggredita da un utente: è accaduto ieri mattina presso lo sportello immigrazione e domicilio di via Picarielli, dove sono ubicati diversi uffici periferici di Palazzo di Città. La vittima è una cinquantenne alla quale si è rivolto un uomo che doveva sbrigare una pratica per regolarizzare la posizione della moglie straniera. Una procedura non velocissima, motivo per cui la donna lo ha invitato a tornare in un secondo momento. Cosa che ha mandato su tutte le furie l’utente che, fuori di sè dalla rabbia, ha iniziato a sbraitare oltrepassan- do la scrivania per minacciarla. E’ stato necessario l’intervento del dirigente per dirimere la questione e successivamente sono sopraggiunti anche i carabinieri per raccogliere la denuncia. L’episodio non è un caso isolato: da tempo i sindacati chiedono che gli uffici periferici del Comune vengano controllati dai vigili urbani. Per via Picarielli si rivendica almeno l’installazione di un citofono che possa fare da filtro con l’ingresso o, in alternativa, la chiusura pomeridiana al pubblico degli sportelli per tutelare il personale. (b.c.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Salerno VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 LA CITTÀ 15 » INCOMPATIBILITÀ De Luca non molla, attenderà le deleghe DOPPIO INCARICO Ieri ai gruppi di maggioranza ha spiegato che non intende dimettersi da sottosegretario e che a Roma c’è ancora da fare Una posizione attendista. È quella che ha deciso di assumere Vincenzo De Luca in merito alla questione del doppio incarico. Per il momento niente rinuncia alla funzione di sottosegretario alle infrastrutture come ribadito anche nel corso della trasmissione “S come Salerno” sulle frequenze di Radio Alfa. «Le dimissioni? Solo gossip», ha dichiarato e ha aggiunto: «In questa città c’è gente che ha tempo da perdere! La quantità di chiacchiere e idiozie che trovo!». Quindi, al momento, l’annuncio non c’è stato, né in diretta radio né nel corso della riunione con il gruppo di maggioranza che si è tenuta ieri pomeriggio nella sala giunta del Comune. Ai consiglieri, nel corso di un lungo colloquio durato circa due ore, De Luca ha spiegato che soltanto se dovessero arrivare le famose deleghe (e adesso devono essere anche di peso) sarebbe disposto a decadere da sindaco. Quindi bisogna attendere le prossime mosse di Letta. «Aspettiamo il presidente del Consiglio che oggi è negli Usa – ha detto anche in radio – C’è uno scontro di potere e di poteri politici. Questa è la situazione e io aspetto». Anche perché, si è fatto notare nel corso dell’incontro, la procedura per la dichiarazione di decadenza resta sempre aperta. Ma se la nomina a viceministro non dovesse mai venire perfezionata? Nessun problema, resterà a Roma fin quando sarà possibile farlo. Quindi niente dimissioni (a meno di clamorosi colpi di scena) ma la possibilità che sia il Parlamento a farlo decadere a seguito della chiusura del procedimento dell’Antitrust il prossimo 30 novembre. L’iter infatti prevede che la relazione dell’Autorità che dichiara l’incompatibilità di De Luca venga trasmessa alle Camere; queste dovranno poi esprimersi sulla decadenza dalla carica di sottosegretario. Nel frattempo, De Luca cercherà di lavorare quanto più possibile per risolvere qualche problema salernitano. Ai consiglieri ha infatti parlato dell’impegno per ottenere nuovi finanziamenti per il prolungamento della metropoli- Una seduta del Consiglio comunale concluso l’esame in commissione Si chiederà il parere di un costituzionalista De Luca non ha intenzione di sbattere la porta e di dimettersi da viceministro tana, e per il completamento della cittadella giudiziaria ribadendo quanto afaermato più volte negli ultimi mesi. «Sulla cittadella, che è un’opera statale e non comunale, c’è una sorta di distrazione del Ministero che – ha detto – dovrebbe fare battaglia per completare l’opera. Nella legge di stabilità c’è un capitolo generale da destinare al Ministero della Giustizia ma senza specifiche sulle risorse da destinare ai vari territori. Ora attendiamo di capire se c’è spazio per inserire il finanziamento che manca per completare la citta- della». Altrimenti, secondo De Luca, ci sarebbe sempre la possibilità di attingere ai fondi stanziati per l’edilizia carceraria; ben 700milioni di euro. «Nella considerazione che certamente i cantieri non si aprono domani mattina – ha spiegato – avremmo potuto utilizzare una parte di quei soldi, ma a quanto pare ci sarebbe un’aperta avversione da parte del ministro». Insomma, in assenza di deleghe, De Luca non ha intenzione di cambiare lo stato delle cose. Resterà a Roma e farà il sindaco di Salerno. E per quanto riguarda l’udienza che si terrà il prossimo 17 dicembre presso il Tribunale a seguito del ricorso presentato dai grillini? Nessuna preoccupazione. Ci sarebbe un problema di procedibilità essendo stata aperto il fascicolo per dichiarare la decadenza presso il Consiglio comunale. Ecco perché, a detta di tutti i presenti, De Luca ieri sera non era per nulla nervoso, ma anzi energico e contento. Tra l’altro si sa che le polemiche contro di lui lo rendono particolarmente euforico. Angela Caso ©RIPRODUZIONE RISERVATA+ La commissione Statuto del Comune di Salerno chiude l’approfondimento chiesto per verificare se sussista una condizione di incompatibilità da parte del sindaco Vincenzo De Luca. Ieri mattina c’è stata l’ultima riunione al termine della quale si è deciso di indicare al Consiglio comunale la seguente soluzione: chiedere un parere pro-veritate ad un costituzionalista che esamini tutte le problematiche emerse. Tra le condizioni poste dai consiglieri quella che la parcella dell’avvocato non vada a gravare sulle casse di Palazzo di Città. La proposta è stata votata all’unanimità con l’astensione del consigliere Antonio Cammarota che aveva chiesto che il parere venisse espresso direttamente dal Ministero dell’Interno. Il professionista che verrà scelto non dovrà solo verificare se ci sono profili di incostituzionalità nel decreto 138 del 2011 (come chiesto dal consigliere Nino Criscuolo) ma approfondire l’intero corpus legislativo che tratta la materia. A consigliare questo ulteriore lavoro è stato il capogruppo di “Salerno per i giovani” Angelo Caramanno. «Non si può non rilevare – ha spiegato – che dall’apertura in Consiglio comunale della procedura d’incompatibilità si siano verificati due fatti nuovi e fondamentali, a tutt’oggi presenti e più che mai fuorvianti: l’ambigua norma recepita nel decreto del Fare sul numero degli amministrati generanti l’incompatibilità e la procrastinata quanto inspiegabile mancata attribuzione delle deleghe a De Luca, in contrasto con la legge 81. Si tratta di due momenti di ineludibile poca chiarezza normativa e procedimentale». Ed è anche a causa di questa ambiguità che nel corso delle sedute della commissione ci sono state diverse proposte su come arrivare ad una chiarificazione. «In mancanza di procedimenti certi e fondati – ha continuato Caramanno – appare opportuno affidare i propri dubbi ad un parere forte e super partes di un esperto della normativa». I tempi però devono essere brevissimi e alla fine bisognerà arrivare ad una soluzione che consenta «il corretto prosieguo dell’attività amministrativa in ossequio al mandato conferito». La decisione presa dai consiglieri non li risparmia, però, dagli attacchi dell’opposizione. Se Celano ha deciso di non seguire la seduta, Adinolfi ha bollato come «posizione da ignoranti» quella assunta dai suoi colleghi della commissione. (an.ca.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA 14 Salerno LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 Trasporto locale, ora a far paura è l’Iva Ieri a Napoli la Consulta regionale per la mobilità: l’entità dei tagli dipenderà dalla capacità degli enti di pagare l’aliquota I tagli sono ormai una certezza. Ora bisogna solo capire la loro entità, nella speranza che l’ennesima scure non affossi definitivamente il trasporto pubblico locale. Questo quanto emerso nell’ambito della Consulta regionale per la mobilità tenutasi ieri a Napoli, riunione servita, se mai ce ne fosse ancora bisogno, ad allarmare ulteriormente gli operatori del comparto e le rappresentanze sindacali. Il piano ufficiale per la riprogrammazione del settore trasporti in regione Campania sarà presentato al Goveno il prossimo 26 ottobre. Due le ipotesi emerse nel corso della riunione ma la partita grossa (a fronte di tagli comunque necessari) si gioca sull’Iva: nessuno sa dove prendere le risorse per pagarla, risorse che verranno inevitabilmente tolte ai servizi su strada. Due, come detto, le ipotesi: se gli enti concedenti - ovvero Comuni e Province - non reperiranno autonomamente i soldi per pagare l’Iva, il taglio del servizio per il 2014 sarà del 20 per cento; se invece ognuno si farà carico dell’aliquota senza, dunque, gravare sulla Regione, il taglio potrebbe essere solo del 10 per cento. Sconcertato il segretario provinciale Filt Cgil Amedeo D’Alessio che, in ogni caso, annuncia barricate: «Riman- Bus in servizio su una linea extraurbana go basito - ha commentatoper le disposizioni inserite nel piano. Il trasporto pubblico locale sta per affrontare ulteriori tagli, è il momento della mobilitazione generale, sia a livello regionale che nelle singole province, anche in tempi strettissimi. Dobbiamo fare fronte comune anche con gli enti concedenti, con le asso- ciazioni e gli utenti affinchè l’ennesimo scempio non si consumi». Con molta probabilità sarà perseguita la seconda ipotesi: ognuno dovrà pagare l’Iva per sè, ma dove saranno presi i soldi non si sa visto che la coperta è e rimane cortissima. Preferisce non commentare le novità il presidente Anav Simone Spinosa che ha rimandato ogni commento alla lettura delle carte quando, dunque, il piano della Regione sarà formulato ed ufficialmente presentato al Governo. Su una sola cosa l’assessore regionale ai Trasporti, Sergio Vetrella, è stato chiaro ed irremovibile: le risorse sono poche e la riprogrammazione imporrà ancora dei sacrifici a meno che dal Governo stesso non arrivi una maggiore elargizione di risorse. Da parte del Comune di Salerno ci sarebbe la volontà di provvedere autonomamente al pagamento dell’Iva, i maggiori problemi, come d’altronde già sta accadendo, si avranno sui chilometri extraurbani che, nella migliore delle ipotesi, potrebbero scendere di sei milioni annui passando dai 26 attualmente percorsi ai 20, per un totale di cinque milioni di euro in meno di trasferimenti di risorse. Se a tutto questo aggiungiamo il mancato versamento dell’Iva da parte della Provincia di Salerno, allora a mancare all’appello (sempre annualmente) ci saranno 10 milioni di euro in meno. I chilometri restano gli stessi, cambierà, a seconda dell’Iva, il corrispettivo o di 1,86 euro attuale senza Iva o di 1,96 euro Iva inclusa. Carmen Incisivo ©RIPRODUZIONE RISERVATA metropolitana C’è il via libera per l’esercizio Ma servono i soldi per il 2014 Non poteva mancare l’argomento metropolitana nell’ambito della Consulta regionale per la mobilità tenutasi ieri a Napoli. Nel corso dell’incontro, da parte dei vertici regionali è arrivata la rassicurazione che segue la firma dell’accordo di programma di qualche settimana fa: davanti a tutti gli attori del comparto è stato ufficializzato che la metropolitana di Salerno è inserita nella programmazione regionale per la mobilità. Ma è stato anche precisato che per il funzionamento dell’infrastruttura sarà stanziato un finanziamento ad hoc e che dunque nulla sarà tolto alla gomma o al ferro. Che ci fosse un problema di risorse è noto a tutti ma non è ancora chiaro, anche alla luce di quanto espresso ieri, dove e come saranno reperite le risorse per la messa in esercizio della metropolitana. Un focus potrebbe esser necessario nelle prossime settimane per fare finalmente chiarezza sull’unico reale problema che ha tenuto bloccata per anni l’infrastruttura salernitana. Intanto nessuna conferma o smentita arriva riguardo la data della messa in esercizio: sembra che, con molta probabilità, la prima corsa sarà effettuata già nella prima settimana di novembre, al massimo la seconda se il puzzle non dovesse essere completato in tempo. Restano infatti da limare gli ultimi dettagli e la firma del contratto: «Speriamo - ha auspicato l’assessore comunale alla Mobilità, Luca Casconeche il contratto sia firmato la prossima settimana, poi dovremo vederci con Trenitalia ed Rfi per verificare i dettagli della messa in esercizio. A seguire ci impegneremo in una campagna di informazione perché il servizio va promosso. Sembra che siamo finalmente in dirittura d’arrivo per un’opera strategica per la mobilità cittadina in particolare in un periodo affollato come quello natalizio ed anche come validissimo supporto al servizio su gomma». (c.i.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA rifiuti Stir campani in difficoltà La Regione sonda Salerno Potrebbe essere un’emergenza fuori stagione quella che si appresta a vivere la Campania sul fronte rifiuti. Dopo la decisione del sindaco di Tufino di chiudere lo Stir, decisione poi ribaltata – per ora – dal Tar, anche quelli che insistono sui territori di Giugliano e Caivano rischiano, di conseguenza, di andare presto in affanno e di non essere più in grado di accogliere tutti rifiuti prodotti da buona parte della regione. Come già accaduto in passato, se queste circostanze dovessero palesarsi, la provincia di Salerno potrebbe essere chiamata a fare la propria parte, mettendo a disposizione il suo Stir, quello situato a Battipaglia, gestito dalla società provinciale Ecoambiente. «Al momento però – ha affermato il presidente facente funzioni della società, Mario Capo – non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione ufficiale dall’Ufficio Flussi della Regione. Se ciò avverrà – ha aggiunto – siamo disponibili seppur a delle condizioni». Due su tutte. «Innanzitutto – ha chiarito Capo – vogliamo ricevere tutte le rassicurazioni possibili sul fatto che, in caso di sofferenza di altri Comuni fuori dalla nostra provincia, Salerno e il suo territorio non vengano penalizzati, andando a ridurre le quantità attualmente conferite nel nostro impianto». La seconda condizione, invece, «è che i Comuni abbiano Rifiuti nello Stir di Battipaglia le risorse necessarie per coprire i costi di conferimento e gestione del rifiuto». Niente credito, insomma, a nessuno. Perchè la storia, in questo caso, sembra aver insegnato qualcosa. E la difficile situazione economica in cui versa la società (che di recente ha ricevuto dalla Provincia anche la gestione post mortem delle discariche) è quella che è. Tecnicamente, se l’Ufficio Flussi dovesse indicare come utilizzabile anche lo Stir di Battipaglia, ci sarebbe una disponibilità “extra” di circa 300 tonnellate al giorno. Attualmente, infatti, l’impianto presente nella zona industriale della cittadina della Piana del Sele lavora circa 450 tonnellate giornaliere. Lo scorso anno sono state lavorate circa 700mila tonnellate di rifiuto. Mattia A. Carpinelli ©RIPRODUZIONERISERVATA LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA) Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827 www.dantonioascensori.it - [email protected] ■ Salerno ■ Salerno SanLeonardo,51 ■ Centralino 089/2783111 ■ Fax 089/2783236 13 ■ Abbonamenti 089/2783235 ■ Pubblicità 089/4838911 OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA) Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827 www.dantonioascensori.it - [email protected] e-mail: [email protected] » «Grave danno ambientale Il progetto è stato stravolto» I CANTIERI PORTA OVEST italia nostra «Vi diffidiamo a lavorare senza garanzie sulla sicurezza» In una relazione inviata da Pica Ciamarra all’Autorità portuale le contestazioni al nuovo disegno De Luca all’attacco dei comitati: «Non perderemo un minuto di tempo per queste imbecillità» di Barbara Cangiano Che l’attuale ridisegno di Porta Ovest stravolgesse il progetto originario, polverizzando ogni tentativo di riqualificazione urbana per creare «un danno ambientale gravissimo», lo studio di architettura Pica Ciamarra lo aveva denunciato in una articolata relazione inviata all’Autorità portuale, già a settembre. Sono due i punti su cui i progettisti insistono: l’attuale restyling di Porta Ovest, «non consentirà mai la demolizione del tratto di viadotto Gatto prevista dal progetto emerso dal concorso internazionale e nel successivo preliminare, nè consentirà la realizzazione del Tranist Point e parcheggi come da preliminare approvato. Quindi non solo annulla il carattere di progetto urbano di Porta Ovest, ma anche formalmente non è più stralcio di alcunchè». Addio abbattimento del viadotto, addio navette ad idrogeno che avrebbero consentito collegamenti “green” e all’accesso dall’alto al centro storico, per riqualificare una zona dove, sempre nelle migliori intenzioni, avrebbero dovuto sorgere gli edifici mondo. Per lo studio Pica Ciamarra, che ha messo nero su bianco tutte le “anomalie” verificatesi in corso d’opera, le variazioni sono tante e sostanziali. Sotto il profilo trasportistico, l’innesto attualmente scelto si prevede in corrispondenza del nodo San Leo in direzione Cernicchiara e non Ligea. «Pertanto gli utenti provenienti da Vietri con direzione porto, dovrebbero arrivare tramite via Gatto al nodo Cernicchiara e poi da lì imboccare la canna in direzione porto. Analogamente, gli utenti della zona alta di Saler- L’imbocco di via Ligea secondo il progetto degli architetti dello studio Pica Ciamarra L’attuale realizzazione di via Ligea (con il viadotto Gatto che permane) no, per raggiungere il porto, dovrebbero arrivare prima al nodo Cernicchiara tramite via Gatto, poi imboccare la canna in direzione porto». Traditi gli aspetti ambientali ed architettonici. Per quanto riguarda il Cernicchiara, «il ridisegno del nodo e del collegamento con l’autostrada A3 è una sostanziale revisione con impatto negativo sul delicato sistema ambientale (fronte collinare e torrente Cernicchiara)». Non si prevede poi il trattamento del fronte imbocchi, trattando «impropriamente l’attuale parete di contenimento terrazzata, lasciando terrazzamenti a vista utilizzati come affacci». Il progetto Pica Ciamarra, qui prevedeva invece una struttura metallica a forma di cesto per mascherare con la vegetazione il taglio che l’attuale progetto «rende ancora più visibile nel suo impatto negativo sul paesaggio». Anche il tracciato nella galleria di San Leo è stato modificato, con l’eliminazione dell’uscita. Nel tratto cosiddetto Poseidon, «la traslazione dell’imbocco con ritombamento dell’alveo, modifica la natura dello snodo e la risagomatura dell’area a monte della preesistente via Gatto. Scompaiono le pareti inclinate di raccordo, sostituite da tagli netti privi di attenzione per l’immagine paesaggistica d’insieme». Si elimina anche il collegamento con Villa Poseidon e quello previsto con la rampa pedonale che raggiunge via Monti. In via Ligea, poi, viene modificato il tracciato della viabilità in galleria, «portandolo a quota bassa e non innestandolo più sul viadotto». Critiche sulle quali si consumerà uno scontro violento, dal momento che, come specificato da Massimo Pica Ciamarra, autore del progetto che nel 2006 vinse il concorso nazionale di idee, l’Autorità portuale, da contratto, era tenuta a rispettare il parere del progettista. E sempre l’Authority finisce nel mirino dei residenti di Canalone che in ben due occasioni hanno presentato richiesta di accesso agli atti, per conoscere nel dettaglio il progetto di Porta Ovest, senza però ottenere risposta. Dura la reazione del sindaco: «Nei paesi civili i pareri li rilasciano le istituzioni competenti, non i comitati. Se si chiedono spiegazioni, i titolari dell’appalto le forniranno. Dopo di che si va avanti, senza perdere un minuto di tempo per queste imbecillità». Ma il problema è proprio questo: i residenti di Canalone le spiegazioni le hanno chieste. Solo che nessuno ha ritenuto di doverle fornire. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Dopo il Crescent, Italia nostra darà filo da torcere anche a Porta Ovest. L’associazione presieduta da Lella Di Leo, lo scorso giugno ha presentato ricorso straordinario al Capo dello Stato per la variante al Puc, evidenziando le illegittimità del progetto, in particolare per la pericolosità del traforo in un’area che è a rischio idrogeologico. «Una volta avuto accesso agli atti, Italia Nostra è pronta a denunciare ulteriori deficienze tecnico - amministrative. L’associazione si legge in una nota - a fronte del ricorso pendente, diffida il Comune e l’Autorità portuale a non ripetere l’errore di iniziare i lavori senza avere certezza sulla fattibilità dell’opera, sulla sua sicurezza, sulla legittimità degli atti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA ilcongresso Vertice dell’Inu Il No Crescent chiede di partecipare Il comitato No Crescent ha chiesto al presidente dell’Inu (Istituto nazionale di urbanistica) di poter prendere parte al convegno nazionale che si terrà a Salerno a partire dal 24 ottobre, dal momento che l’evento «può ritenersi utile occasione per rappresentare lo scempio paesaggistico e ambientale in corso in città con l’edificazione del Crescent. Potremmo rappresentare la nostra esperienza nella tutela del territorio, lo straordinario lavoro scientifico svolto da chi si è opposto a tale scellerata scelta urbanistica, il ruolo che hanno avuto gli enti di tutela, il concetto di riqualificazione secondo gli amministratori, il ruolo stesso delle archistar». 4 Primo piano LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 politica e giustizia » l’inchiesta di Clemy De Maio ◗ SALERNO È un intreccio tra politici, funzionari e ambienti della criminalità organizzata quello su cui indaga l’Antimafia di Salerno. Un intreccio sfociato un anno fa nell’operazione “Tsunami” su concorsi e abusi edilizi, in cui lo stesso Giovanni Baldi venne iscritto nel registro degli indagati, e di cui quella conclusa ieri con gli arresti può ritenersi naturale prosecuzione. Lo conferma il sostituto procuratore Vincenzo Montemurro, che sin dall’inizio aveva lasciato intendere che i riflettori erano accesi su un intero sistema. «Le promesse cerchiamo di mantenerle» ha sottolineato ieri, tracciando la linea di congiunzione in un «clima di intimidazione» emerso dalla prima inchiesta e continuato nei mesi successivi, come raccontano le testimonianze degli ex assessori Matteo Monetta e Mario Pannullo. Esiste un «cartello criminale – scrive il magistrato nella richiesta di arresto – composto da funzionari pubblici, da spregiudicati imprenditori e da politici di livello locale e regionale i quali, legandosi inscindibilmente anche a soggetti rappresentativi della recente realtà criminale dell’Agro nocerino sarnese, ed avvalendosi spesso dell’uso spregiudicato e personalistico di poteri e prerogative espressi dalle funzioni pubbliche ricoperte, hanno acquisito il dominio incontrastato nella gestione illecita di rilevanti settori della pubblica amministrazione, riuscendo a imporre il pieno controllo sulle principali attività economiche ed imprenditoriali della città di Cava de’ Tirreni e dei territori finitimi». Stavolta al centro dello scambio illecito ci sarebbero le elezioni regionali e comunali, senza collegamenti al congresso del Pdl che vede indagato il deputato Edmondo Cirielli, ma il magistrato non nega che tutti i filoni di indagine rientrino in uno stesso scenario, che passa al setaccio un intero sistema di potere. E chi volesse gridare alla persecuzione politica («come già si evince da alcune intercettazioni») è avvisato: «Dico a tutti e ad eminenti rappresentanti politici – scandisce Montemurro – che la Procura è a disposizione di tutti. Se in qualche cerimonia (evidente il riferimento alle recenti esternazioni del senatore Paravia ndr) dicono che questo o quel procuratore si occupa troppo di certe cose e ne tra- Un invalido all’ingresso della caserma dei carabinieri di Nocera Inferiore (foto di Luigi Pepe); a sinistra, un momento della conferenza stampa degli investigatori sull’operazione “Spending review” L’ombra dei criminali su un sistema di potere La Procura antimafia denuncia un clima di intimidazione camorristica Montemurro: «Nessuno si difenda gridando alla persecuzione politica» ‘‘ ‘‘ Matteo monetta Mario Pannullo Fui avvicinato da un giovane in moto Puntò una pistola e mi disse di stare lontano dalle vicende legate agli abusi edilizi lascia altre, sappiamo che saremo ben lieti di ospitarli in Procura se hanno qualcosa da denunciare». Di denunce sono state intanto registrate quelle di Monetta e Pannullo, vittime secondo gli inquirenti di «un clima di intimidazione camorristica», Agli episodi già descritti nella prima inchiesta Tsunami, e relativi soprattutto alla campagna elettorale, la nuova indagine ne affianca altri inquietanti. Quella che la Procura definisce una «escalation di intimidazioni» raggiunge l’apice nella denuncia formalizzata il 16 aprile da Pannullo, il quale riferisce di avere incontrato nello Ad aprile una persona vicina a Baldi mi ha avvisato che si stava preparando qualcosa ai danni dell’altro ex assessore stesso giorno tale Alessandro Di Marino («elemento molto vicino a Giovanni Baldi») e di averne ricevuto l’invito a stare a distanza da Monetta in quanto «qualcuno sta preparando qualcosa in suo danno». Del colloquio l’ex assessore fornisce anche una registrazione, da cui la Dda evince che a dare conferma di un presunto attentato poteva essere Giovanni Pepe, identificato in un 52enne con precedenti per associazione mafiosa e omicidio. Poi ci sono le dichiarazioni dello stesso Monetta, che spiega di aver lasciato la giunta Galdi perché «bersaglio di continue minacce e tentativi Il sindaco: «Sono persone oneste e perbene» A Cava sconcerto, cautela e solidarietà bipartisan. Gravagnuolo sul web: «Delinquenti? No, ingenui» ◗ CAVA DE’ TIRRENI Il sindaco di Cava, Marco Galdi Sconcerto negli ambienti politici cavesi per gli arresti del consigliere regionale Giovanni Baldi, di Forza Italia, e del consigliere comunale e capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Germano Baldi, raggiunti da un provvedimento restrittivo insieme ad altre sette persone tra medici e impiegati dell’Inps. La “voce” che tra gli 85 indagati sulle false invalidità e e le certificazioni mediche in cambio di voti vi siano anche consiglieri e dipendenti comunali, poi, ha acuito la pre- occupazione. Solidarietà ai due esponenti politici è stata espressa, dal sindaco Marco Galdi: «Conosco da anni Giovanni e sono sicuro che la sua posizione si chiarirà presto. Sarà accertato che non fa parte di alcuna associazione a delinquere. È una persona perbene e onesta. Soprattutto molto disponibile, ma questo non vuol dire che la sua disponibilità sia a condizione». Simili le parole riservate a Germano Baldi: «Lo conosco come una persona onesta – ha detto Galdi – Sono sicuro che presto sarà fatta luce sulla vicenda». Sulla presen- za, tra gli indagati, di due consiglieri, dipendenti comunali e vigili, oltre che di operatori della Metellia Servizi, il sindaco ha detto di non sapere nulla. «Non ho avuto alcuna comunicazione ufficiale in merito – ha precisato Galdi – Quando giungerà valuterò il da farsi». Molto cauti nei giudizi gli esponenti sia di maggioranza che di opposizione. «Mi riservo di valutare la situazione al termine delle indagini – ha detto il consigliere di Rifondazione comunista Michele Mazzeo – Si tratta, comunque, di una storia molto triste». Sulla stessa falsariga il capogruppo del Pd, Pasquale Scarlino: «Siamo vicini agli indagati, sperando che la loro posizione si chiarisca al più presto». Roberto Bellizia, consigliere del gruppo Fdi, ha espresso solidarietà al suo capogruppo: «Gli sono vicino e aspetto che si concluda il lavoro della magistratura – ha detto – Ma sono fiducioso perché so che Germano è una persona onesta». L’ex sindaco Luigi Gravagnuolo ha, invece, affidato il suo pensiero a un articolo pubblicato sulla piattaforma web dell’associazione “Città Demo- di condizionamento anche da parte di consiglieri comunali della sua stessa area». Racconta inoltre di essere stato avvicinato, già nell’estate del 2010, da «un giovane alla guida di una moto di grossa cilindrata, che dopo avergli puntato una pistola contro gli intimava di stare lontano dalla faccenda degli abusi edilizi». A questi episodi si aggiunge poi la condotta di alcuni degli arrestati o di loro portaborse, che secondo la Procura avvicinavano i testi additando in maniera dispregiativa gli investigatori e cercando di screditarli. «L’inquinamento probatorio – si spiega – era ancora in atto». Da qui la decisione di procedere agli arresti. ©RIPRODUZIONERISERVATA cratica”: «Stento a credere che Giovanni e Germano Baldi e Franco Ragni siano stati scientemente partecipi di un sistema malavitoso – ha scitto Gravagnuolo – Sono piuttosto propenso a credere, sempre che le accuse risulteranno fondate, che per leggerezza e per acquiescenza si siano lasciati trascinare in un giro che neanche immaginavano quale potesse essere. Se hanno sbagliato, e sottolineo il se, lo hanno fatto per ingenua disponibilità e per cretinaggine, non perché delinquenti». Intanto, è probabile che Germano Baldi venga sospeso dalla carica di consigliere. Per ironia della sorte, a lui, eletto in una lista di centrosinistra, subentrerà l’ex sindaco Raffaele Fiorillo. Alfonsina Caputano ©RIPRODUZIONERISERVATA Primo piano VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 LA CITTÀ 3 i medici e impiegati per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari Antonio Mazzotta, 60 anni, di Cava de’ Tirreni, è impiegato amministrativo all’interno della segreteria della Commissione di prima istanza Inps Francesco Ragni, 59 anni, di Cava de’ Tirreni, è medico dell’Istituto nazionale della Previdenza sociale Renato Caterini, 58 anni, di Cava de’ Tirreni ma residente a S. Marzano sul Sarno, è medico ed esperto della Commissione medica per le invalidità Mario Salucci, 56 anni, originario di Pagani e residente a San Valentino Torio, è un dirigente medico dell’Azienda sanitaria salernitana Pietro Giordano, 59 anni, di Pagani, cardiologo in servizio all’ospedale Umberto I˚ di Nocera Inferiore e membro di Commissione medica Isidoro Quadrino, 48 anni, di Scafati, svolge la professione di medico di base ma è anche un componente della Commissione medica Tra i finti disabili spunta anche un’anziana suora Sorella di un monsignore, è stata scoperta dai video registrati dai carabinieri Dipendenti pubblici usufruivano di certificati di malattia firmati dal consigliere Germano Baldi, 57 anni, di Cava de’ Tirreni, medico e consigliere al Comune di Cava, è anche cugino del consigliere regionale del Pdl Giovanni Baldi, nella pagina a lato tra i carabinieri (Foto di Luigi Pepe) ◗ SALERNO me ci sono altri cento casi dove per la conferma dell’illecito si aspettano le valutazioni tecniche dell’Inps. Anche sul coinvolgimento dei politici l’inchiesta resta aperta. Al momento non ci sono conferme che altri esponenti del centrodestra fossero a conoscenza del sistema, ma per la Procura lo scambio tra pensioni e voti era così notorio che «dopo una prima fase in cui l’iniziativa era del candidato, poi sono diventati i cittadini a proporsi». E ora che il sistema è saltato è dalle loro testimonianze che gli inquirenti si attendono ulteriori conferme. ©RIPRODUZIONERISERVATA A inchiodare i falsi invalidi ci sono i filmati registrati dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera. Video che riprendono persone di cui è certificata l’inabilità a deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore e che invece sono riprese mentre salgono le scale, guidano l’auto, sollevano pesi. Tra loro c’è anche una suora di 79 anni originaria di Vietri, Rosa Papa, sorella del monsignore Carlo: per la commissione medica aveva una invalidità tra il 67 e il 99 per cento, ma quindici fotogrammi ne testimoniano i movimenti autonomi nel corso di una messa in suffragio della sorella. Poi c’è il cavese impegnato in un’operazione di facchinaggio, che sulla carta avrebbe la schiena bloccata ma che dopo aver parcheggiato la vettura nell’area riservata ai disabili non trova difficoltà a sollevare un mobile per caricarlo nel cofano. E ancora, i presunti disabili sorpresi alla guida o in attività di giardinaggio e manutenzione. I carabinieri coordinati dal maggiore Matteo Gabelloni hanno eseguito decine di appostamenti, riscontrando «discrasie enormi» tra gli attestati di invalidità e le condizioni reali. In alcuni casi la compiacenza di medici e funzionari era servita a elevare il grado dell’inabilità fino alla percentuale che consente l’erogazione di pensioni e assegni di accompagnamento. In altri casi l’obiettivo perseguito era l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario o l’inserimento nelle liste speciali del collocamenti, propedeutico a domande di assunzione in enti o società a partecipazione pubblica. Per raggiungere lo scopo era necessaria l’attestazione f di un medico e l’accondiscendenza della commissione dell’Asl chiamata a valutare l’istanza. Per questo tra le anomalie registrate figura il passaggio delle pratiche, «in maniera artata», da un collegio all’altro, in un clima che un presidente di commissione ha definito di «concussione ambientale». Poi entravano in gioco le complicità all’Inps, dove Antonio Mazzotta è accusato di avere approfittato della sua password di accesso al sistema informatico per cambiare numeri di protocollo e riaprire pratiche già archiviate. Il blitz non ha risparmiato l’Agro e l’Irno Arresti a Pagani, Scafati, S. Valentino, S. Marzano e S. Severino. Nei guai ex sindaco di Roccapiemonte ◗ NOCERA INFERIORE Angelo Cermi Anche due medici paganesi, Mario Salucci e Pietro Giordano, sono finiti ai domiciliari insieme al consigliere regionale Giovanni Baldi per false pratiche di invalidità. Salucci, medico psichiatra, direttore sanitario facente funzione dell’ospedale di Pagani, è membro di una storica famiglia impegnata per anni in politica con il centrosinistra. È stato consigliere comunale per i Ds nel secondo mandato di Antonio Donato. Socialista, Salucci è stato anche per un breve periodo segretario cittadino dello Sdi. Nei primi anni Novanta, la famiglia Salucci decise di entrare a far parte del gruppo provinciale dei socialisti vicini al nocerino Enzo Casalino. Da diversi anni si era trasferito a San Valentino Torio. Il primo fratello, Luigi è stato candidato alle provinciali del 2004 con i Democratici di Sinistra; un altro fratello, Roberto, è stato candidato al consiglio comunale di Pagani nel 2007 con Forza Italia a sostegno di Alberico Gambino. La candidatura con il centrodestra, del fratello minore, fu però mal digerita da Mario e Luigi, rimasti sempre vicini al centrosinistra. L’altro paganese è Pietro Giordano, residente a via Corallo e in servizio all’ospedale di Nocera Inferiore. Nella stessa strada si trova anche lo studio del fratello, noto dentista. Mai impegnato, almeno in prima persona in politica, di Pietro Giordano non si è mai conosciuto l’orientamento politico. Di sicuro c’è incredulità da parte di molti politici locali di destra e sinistra che, contattati, hanno confermato la forte stima professionale nei confronti di un medico che, anche se da più parti contattato, non ha mai voluto dare la propria disponibilità ad una candidatura. Ai domiciliari anche il medico scafatese Isidoro Quadrino. Figura stimata a Scafati, Quadrino, medico di base, ha il proprio studio in via Chiesa Madre, nel cuore della città. Politicamente si può definire un uomo di centrodestra anche se non si è mai candidato. Anche Renato Caterini, cavese ma residente a San Marzano Sul Sarno, è finito ai do- «Le indagini hanno richiesto cognizioni tecniche specifiche» ha sottolineato il comandante provinciale dei carabinie, Riccardo Piermarini. Indagini che dalle invalidità fasulle sono arrivate fino alla certificazione di periodi di malattia fittizi, grazie ai quali dipendenti del Comune di Cava, della Metellia Servizi, di scuole e aziende private giustificavano le loro assenze dal lavoro. A garantire il certificato medico era Germano Baldi, e se in qualche caso l’unico addebito che gli si muove è quello di non aver verificato di persona la patologia lamentata dal paziente, in altri le intercettazioni rivelano un meccanismo seriale, come sembra emergere dal colloquio confidenziale con una insegnate «scocciata» dal dovere andare ad Angri e, ancora, da quello con il consigliere Enrico Polichetti, che a chiede giorni di malattia per la moglie. Allo stesso Baldi, inoltre, si contesta la quantificazione del risarcimento a una donna che era caduta in una buca e aveva fatto caua al Comune. (c.d.m.) ©RIPRODUZIONERISERVATA GUARDAVIDEO EFOTOGALLERY SUWWW.LACITTADISALERNO.IT miciliari: è un altro medico molto legato politicamente alla città di Scafati. Caterini ha sostenuto alle ultime amministrative un attuale assessore della giunta retta da Pasquale Aliberti. Risulta, invece, solo tra gli indagati l’ex sindaco di Roccapiemonte, Mario Galotto. Primo cittadino dal ’94 al ’98, Galotto è stato per anni vicino ai popolari per poi passare con il centrodestra. Alle ultime amministrative di Roccapiemonte il fratello Antonio è stato candidato al Consiglio. Ieri pomeriggio poi, si è costituito un altro medico molto noto nella Valle dell’Irno. Si tratta di Angelo Cermi, 42 anni, di Mercato San Severino, componente delle commissioni mediche dell’Asl. Gerardo Vicidomini ©RIPRODUZIONERISERVATA 2 Primo piano LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 politica e giustizia » l’inchiesta False invalidità per i voti Arrestato Giovanni Baldi Il consigliere regionale di Cava ai domiciliari con il cugino Germano e altre sette persone Le pratiche illecite sarebbero servite a condizionare le elezioni regionali e comunali grazie ai certificati di malattia firmati da Germano Baldi. Tra gli indagati ci sono altri nomi Pensioni di invalidità in cam- noti, come l’ex sindaco di Rocbio di voti. Così il consigliere re- capiemonte Mario Galotto gionale Giovanni Baldi (eletto (membro di una commissione nel Pdl) avrebbe costruito se- medica finita sotto inchiesta), il condo la Procura le sue fortune neurologo salernitano Vincenelettorali, mettendo in moto zo Brescia Morra, il monsignoun «sistema distorto» che si so- re vietrese Carlo Papa rettore spetta sia costato all’erario mi- del Santuario di Cristo Re Libelioni di euro. Un’accusa che lo ratore a Cava, i consiglieri coha condotto ieri agli arresti do- munali cavesi Enrico Polichetmiciliari insieme al cugino Ger- ti e Vincenzo Bove, entrambi di mano Baldi (capogruppo con- minoranza e intercettati mensiliare di Fratelli d’Italia a Cava tre per conto di altre persone de ’ Tirreni e anche lui medico) chiedevano certificati di malatall’impiegato tia a GermaInps Antonio no Baldi. Misure cautelari Mazzotta di Quest’ultimo per medici, politici Cava e a sei e Mazzotta rimedici: Ma- e impiegati dell’Inps spondono di rio Salucci di reati che vanSan Valentino Sotto inchiesta no dalla truffa Torio, France- sono finite 83 persone al falso e sco Ragni di L’allarme della Procura all’abuso di Cava, Pietro ufficio; per gli Giordano di «Lesa la democraticità altri sette arrePagani, Rena- delle competizioni» stati l’accusa to Caterini di è di avere coCava, Isidoro stituito un’asQuadrino di sociazione per delinquere finaScafati e Angelo Cermi di Mer- lizzata alla commissione di cato San Severino (costituitosi abusi d’ufficio, falsi ideologici e nel pomeriggio). Per loro il so- truffe ai danni dello Stato. Un stituto procuratore Vincenzo «cartello criminale», come lo Montemurro aveva chiesto il definisce il magistrato nella ricarcere, proposto al gip Vincen- chiesta di misure cautelari, che zo Di Florio anche per altri tre si fondava sul condizionamenindagati: il medico Felice Ami- to della seconda commissione deo di Salerno, l’assistente so- medica di prima istanza per la ciale Gennaro Pagano di Noce- valutazione delle pratiche d’inra Superiore e l’imprenditore validità a Cava e Vietri, di cui edile Vincenzo Matonti di Ca- Salucci era presidente. I delibeva, che in cambio della conces- rati compiacenti della commissione dell’invalidità avrebbe sione, insieme alle complicità eseguito lavori di ristrutturazio- all’Inps, consentivano l’erogane in una casa di Mazzotta. I tre zione di assegni di accomparestano indagati in stato di li- gnamento e pensioni di invalibertà, nell’ambito di un’inchie- dità a persone che non ne avesta che coinvolge in tutto 83 vano diritto. Giovanni Baldi ripersone tra medici, falsi invali- ceveva in cambio il sostegno di, esponenti politici e dipen- elettorale di intere famiglie, denti pubblici e privati che si mentre per gli altri componensarebbero assentati dal lavoro ti dell’organismo la contropar- di Clemy De Maio ◗ SALERNO L’INCHIESTA L’elenco degli altri 74 indagati Questi gli altri 74 indagati dell’inchiesta: Ida Amabile, 35 anni, di Cava de’ Tirreni; Felice Amideo (52, Salerno); Micolino Annunziata (56, Cava); Antonio Armenante (42, Cava); Graziano Avella (47, Cava); Annamaria baldi (61, Cava); Antonello Baldi (26, Cava); Danilo Baldi (52, Cava); Silvano Baldi (60, Cava); Vincenzo Bove (47, Cava); Vincenzo Brescia Morra (47, Salerno); Bruno Caiazza (47, Siano); Angela Carleo (63, Cava); Elio Cerino (56, Giffoni V. Piana); Fiore Cimmino (48, Casoria); Maria Coppola (56, Marina di Camerota); Mario De Prisco (48, Vietri sul Mare); Domenico Di Biasi (62, Eboli); Antonello Esposito (60, Nocera Inferiore); Gennaro Ferrara (42, Cava); Lucia Ferrara (40, Cava); Pasquale Ferrara (53, Cava); Raffaele Fiore (58, Siano); Micaela Fornelli (60,Salerno); Antonella Gaeta (39, Cava); Giovanna Gaeta (35, Cava); Mario Galotto (58, Roccapiemonte); Bernardo Giordano (55, Cava); Diana Guarino (44, Cava); Antonio Gulmo (63, Cava); Massimo Infranzi (54, Cava); Rosa Lamberti (38, Cava); Teresa Lamberti (31, Cava); Anna Maria Leone (59, Salerno); Giuseppina Lodato (33, Cava); Rosanna Longobardi (57, Cava); Emilia Mannara (46, Cava); Massimo Manzi (46, Salerno); Loredana Manzo (47, Cava); Vincenzo Matonti (44, Cava); Helga M. Rosa Narbone (41, Cava); Ezia Nisi (39, Cava); Gian Michele Noschese (56, Salerno); Gennaro Pagano (54, Cava); Carlo Papa (85, Cava); Rosa Papa (79, Cava); Vincenzo Pastore (50, Cava); Carmela Pelosio (63, Salerno); Anna Maria Petrosino (63, Nocera Inferiore); Vincenzo Pierro (78, Vietri sul Mare); Concetta Pirone (46, Eboli): Enrico Polichetti (31, Cava); Giovanna Polizio (52, Cava); Guglielmo Ragni (67, Cava); Ernestina Rispoli (45, Cava); Carmelo Romano (58, Vietri sulMare); Nicola Russo (59, Cava); Ferdinando Salsano (49, Cava); Maria Salsano (54, Cava); Carmine Saporito (56, Salerno); Domenico Senatore (80, Cava); Giuseppe Senatore (57, Cava); Giuseppe Senatore (72, Cava); Michele Senatore (61, Cava); Vincenzo Senatore (59, Cava); Anna Siani (52, Cava); Francesco Spinelli (33, Cava); Valentina Trapanese (30, Cava); Daniele Trotta (39,Cava); Massimiliano Violante (46, Nocera Inf.); Pierluigi Violante (47,Cava); Antonio Vitale (47, Cava); Francesco Zollo (39, Cava). tita sarebbe consistita nell’opportunità di nuovi incarichi professionali, grazie al ruolo dello stesso Baldi nella commissione consiliare Sanità della Regione. Incarichi, questi ultimi, su cui la Procura intende ascoltare nelle prossime settimane il presidente della commissione regionale. Il magistrato della Direzione distrettuale antimafia parla di «uno spregiudicato mercimonio della pubbliche funzioni a fini di scambio elettorale», iniziato nel gennaio 2010 (due mesi prima delle elezioni regionali) e continuato fino a ieri, accompagnato da tentativi di inquinamento delle prove, diffa- Il presidente dell’ordine dei medici mazioni degli investigatori e tentativi di intimidazione dei testi. «Quello che mi fa specie dover purtroppo evidenziare – aggiunge Montemurro – è la lesione della democraticità delle elezioni. Se, come temiamo, il numero delle pensioni indebitamente percepite è superiore al centinaio, è implicito che i nuclei familiari coinvolti sono talmente tanti da costituire di per sé una base elettorale». Le indagini infatti continuano: oltre ai sedici casi accertati (anche tramite registrazioni video) e al sequestro preventivo, nei confronti di cinque soggetti, di un totale di 60mila euro di indennità non dovute, sotto esa- operazione spending review «Chi sbaglia è giusto che paghi» «Reati che minano la società» Ravera: «Sconcertato e sorpreso, sospenderemo i coinvolti» ◗ SALERNO «Sono sconcertato e sorpreso per l’ultimo fatto di cronaca che ha visto coinvolti dei medici. Ho appreso la notizia, una volta giunto in sede, spulciando la rassegna stampa. Conosco e stimo Giovanni Baldi e mi auguro che la magistratura chiarisca ogni responsabilità nel più breve tempo possibile». Bruno Ravera, presidente provinciale dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri, non si spinge oltre, in attesa che le indagini facciano il loro corso, e commenta, non senza un pizzico di rammarico, lo “tsunami” che ha visto finire agli arresti, oltre al consigliere regionale del Pdl, altre otto persone, tra medici e dirigenti delle commissioni invalidità dell’Asl, che avrebbero certificato false patologie in cambio di voti. Senza contare numerosi altri medici indagati. Accanto all’incredulità, però, c’è la certezza che, nei prossimi giorni, anche l’Ordine prenderà i suoi provvedimenti. «Sospenderemo, come previsto – aggiunge Ravera – chi è stato coinvolto nell’inchiesta e questo è l’unico atto ufficiale che tocca all’Ordine». Organismo che, spiega il presidente «non è deputato a nessun controllo sull’attività professionale dei propri iscritti» anche se è giusto che «chi sbaglia debba pagare». Piuttosto l’Ordine può intervenire, come già sta facendo, sulla formazione della futura classe medica. «Noi tuteliamo i cittadini – conclude – e tra i nostri compiti c’è anche la formazione dei medici, non solo culturale ma pure etica. Proprio per questo, da tempo, abbiamo attivato un corso di bioetica e deontologia professionale ». (g. d. s.) Il procuratore Zampoli: «Così si fanno danni gravi a chi ha bisogno» ◗ SALERNO Il procuratore Umberto Zampoli «Siamo davanti a un tipo di attività delinquenziale che mina alla radice l’esistenza dello Stato e della convivenza sociale». Lo dice il procuratore facente funzione Umberto Zampoli, ricordando che la sottrazione di risorse all’Inps finisce per pregiudicare l’assistenza a chi ne ha davvero diritto. «Previdenza e assistenza sono sotto l’attacco di truffe e corruzione – sottolinea – comportamenti che depauperano lo Stato a tutto danno di chi ne ha bisogno. Sono quindi reati gravissi- mi per il danno che provocano alla società, non solo in senso economico». Non è un caso che l’inchiesta sia stata denominata “Spending review”, ricordando i tagli a cui è soggeta la spesa pubblica e l’esigenza di evitare ogni tipo di spreco. In cantiere c’è anche un protocollo d’intesa con l’Inps che ricalchi quello nazionale, per intervenire con maggiore efficacia su tutti gli aspetti. Basti pensare che solo per l’omesso versamento di contributi pendono ogni anno al Tribunale di Salerno circa 2700 procedimenti.