RASSEGNA STAMPA CISL del 18 ottobre 2013

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RASSEGNA STAMPA CISL del 18 ottobre 2013
UST SALERNO
RASSEGNA STAMPA
18 ottobre 2013
A CURA DELL’UFFICIO COMUNICAZIONE
24
Cilento - Diano - Bussento
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
Truffa marittimi. Annullati i provvedimenti a carico dei medici e del funzionario Inail
Riesame, libero l’armatore Di Mauro
Arresti domiciliari per Davide Morinelli e Martina Cannas. Pronti i ricorsi alla Cassazione
Salerno/Vallo della Lucania.
Svolta nell’inchiesta relativa
alla presunta truffa grazie a
cui diversi marittimi percepivano indennità non dovute.
Il Riesame presso il tribunale
di Salerno scarcera l’armatore
di Scario Nicola Di Mauro,
difeso dall’avvocato Franco
Maldonato, e annulla anche
il provvedimento degli arresti
domiciliari a carico dei medici
Anna Schettino di Castellamare
di Stabia, Gennaro Pezzella
di Marano, Giorgio Perasole
di Portici, Francesco Esposito
di Napoli, Antonio Siciliano
di Caivano, Bruno Fumo di
Giugliano e del funzionario
dell’Inail Domenico Micchia
di Napoli .
Invece per l’armatore di Casal
Velino Davide Morinelli e la
sua convivente Martina Cannas, difesi dagli avvocati Angelo Segreto e Luigi Cafaro, il
Riesame (Presidente Massimo
Palumbo, giudice relatore Pietro Indinnimeo, componente
Giuliano Rulli) ha deciso di
sostituire la misura dell’ordinanza cautelare in carcere con
gli arresti domiciliari. Resta ai
domiciliari l’armatore di Policastro Bussentino Rocco Mega,
difeso da Ferdinando Palazzo
e Maldonato. Per lui si tratta
di una conferma del provvedimento adottato dal gip di Vallo
della Lucania Elisabetta Garzo
che venerdì scorso aveva già
attenuato la misura cautelare
in carcere.
Allo studio dei difensori di
Senza soldi e ha fame
Ruba alimenti del valore
di 600 euro: denunciato
Polla. Ha fame, è senza soldi
e non riesce a far fronte agli
obblighi familiari.
Così decide di rubare alimenti
in un ingrosso, ma viene
sorpreso e denunciato dai carabinieri della locale stazione.
Nella serata di mercoledì a
Polla i carabinieri , coordinati
dalla Compagnia di Sala
Consilina guidata dal tenente Emanuele Corda, hanno
denunciato l’uomo, in quanto,
in seguito alla perquisizione
nella zona industriale all’interno della propriua autovettura,
è stato trovato in possesso di
generi alimentari, per un valore complessivo pari a circa
600 euro, rubati poco prima
da una ditta all’ingrosso.
La merce è stata restituita al
legittimo proprietario che non
si era in un primo momento
reso conto di quanto accaduto
e che ha ringraziato i militari
dell’Arma intervenuti.
L’uomo, autore del furto, nello
spiegare i motivi che lo hanno
indotto a tale azione, ha chiesto scusa.
questi ultimi l’opportunità di
presentare ricorso alla Cassazione per l’eventuale scarcerazione.
Tutti gli indagati sono accusati
dalla procura di Vallo della
Lucania, che ha coordinato
l’inchiesta condotta dalla Capitaneria di porto di Salerno
con l’utilizzo di 150 persone,
per indennità di malattia percepite indebitamente da più
marittimi sia del Cilento e
del Golfo di Policastro e che,
grazie alla presunta complicità
tra armatori, medici e personale che risultava impiegato
sule imbarcazioni, avrebbero
fruttato guadagni illeciti per
circa due milioni di euro. Tra
le parti danneggiate l’Inail ed
il Sistema Sanitario nazionale.
Mercoledì il Riesame presso il
tribunale a Salerno aveva deciso gli arresti domiciliari, dopo
che era ristretto in carcere dallo
scorso 27 settembre, a carico del
medico 54enne di Montecorice
Federico Russo che nei giorni
scorsi il Consiglio comunale
aveva sospeso dall’incarico di
presidente dell’assise.
Nello stesso giorno era stato
annullato anche il provvedimento di obbligo di firma per
33 marittimi accusati di aver
partecipato alle tre associazioni
individuate dagli inquirenti ed
i cui componenti sono accusati
di aver percepito indebitamente indennità dovute a nalattie
inesistenti.
a.b.
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Camerota. Alle casse del Comune mancano 70mila euro, è caccia agli evasori
Tassa di soggiorno, somme non versate
Camerota. Pugno di ferro da parte
dell’amministrazione comunale di
Camerota contro i titolari di strutture
di accoglienza che avrebbero mancato di versare nelle casse dell’ente
locale le somme dovute per la tassa
di soggiorno.
A fronte di un aumento delle presenze pari all’8 per cento, infatti, il
volume ha incassato settantamila
euro in meno rispetto alla somma
preventivata.
Ed ammonta proprio a settantamila
euro la somma che è stata incassata
Golfo di Policastro. A rischio fondi e occupazione
fino ad ora. Per questo il sindaco
Antonio Romano, ieri mattina, ha
disposto l’avvio degli accertamenti
per individuare gli evasori.
Un’impennata di presenze che ha
sorpreso le attese di comune e imprenditori, i quali, all’inizio della
calda estiva, avevano temuto un
crollo degli afflussi, per via dei disagi
causati dalla chiusura al traffico di
una corsia della Mingardina.
Aumento di presenze nonostante l’introduzione della tassa di soggiorno,
pari ad un euro e cinquanta centesi-
mi per il primo giorno di vacanza.
Nel frattempo il primo cittadino di
Camerota ha invitato tutti gli operatori turistici a migliorare l’offerta e
a favorire un maggiore afflusso con
progetti condivisi.
In chiaro riferimento e dissenso alla
decisione del titolare del ristorante
Breda di aver consentito ad un gruppo di russi annoiati, di divertirsi
Deciso un intervento finalizzato alla cattura
Piano di zona S9 verso Animali vaganti, il prefetto
il commissariamento riesce a trovare l’accordo
Sapri. Tutto, o quasi, come
prima per quanto riguarda
il Piano di zona S9 dopo
l’incontro tenutosi in Regione Campania, alla presenza
dell’assessore alle politiche
sociali Ermanno Russo e
del dirigente Oddati, tra il
sindaco di Sapri Giuseppe
Del Medico ed il consigliere
regionale Giovanni Fortunato, in rappresentanza del
Comune di Santa Marina.
Quest’ultimo non arretra
dalla decisione di evitare
di firmare il Piano di zona.
Il coordinamento dell’S9 ha
ancora una decina di giorni
di tempo per evitare la nomina di un commissario,
fatto che comporterebbe la
perdita oltre che dei 700.000
euro dei piani di azione e
coesione - per ottenere i
quali è necessario il riconoscimento dell’ambito e la
chiusura della fase progettuale entro il 15 dicembre
2013 - anche dei fondi
relativi all’annualità 2013.
Nel corso della riunione in
Regione, il sindaco di Sapri
si è impegnato a sottoporre
alla valutazione del coordinamento istituzionale
le richieste che il Sindaco
di Santa Marina produrrà
nelle prossime ore ed a
proporre al coordinamento dell’S9, di cui Sapri è il
comune capofila, la loro
approvazione nel corso del
2014 assieme alla presentazione ed approvazione della progettualità dello stesso
anno. “Le procedure adottate dai comuni dell’ambito S9 nelle costituzione
dell’ambito sono state ritenute valide dai funzionati
regionali che non hanno
eccepito rilevi sostanziali
- ha detto il vicesindaco
di Sapri Marco Martorano,
presente all’incontro di Napoli - Resta forte e pressante
l’invito rivolto al comune di
Santa Marina a rivedere le
posizioni sostenute fino ad
oggi e ad evitare il danno
derivante dalla perdita di
fondi destinati agli anziani
non autosufficienti ed alle
famiglie (700.000 euro non
più recuperabili).
In attesa restano pure gli
operatori del Piano di zona
preoccupati per i livelli occupazionali.
Vito Sansone
Sala Consilina. Sindaci e
Forze dell’Ordine fanno
fronte comune per combattere il sempre più preoccupante fenomeno dei cavalli
vaganti in diversi territori
comuni montani del Vallo
di Diano.
In merito ieri, presso la
Prefettura di Salerno, si
è riunito il comitato provinciale per la sicurezza e
l’ordine pubblico alla presenza del prefetto Gerarda
Maria Pantaleone. Al termine della riunione è stato
tracciato un piano d’azione
finalizzato alla cattura degli animali.
Il piano diventerà operativo
a breve, ovvero non appena
sarà stipulata un’apposita
convenzione con una ditta
specializzata nella cattura
di animali.
All’incontro di ieri hanno
partecipato, tra gli altri,
i sindaci dei comuni di
Monte San Giacomo (Raffaele Accetta), di Sanza (Di
Mieri) e Sassano (Tommaso
Pellegrino), il vice sindaco di Padula (Giuseppe
Comuniello), e l’assessore
comunale di Montesano
(Giuseppe Perruolo) nonché il questore di Salerno (Antonio De Jesu), il
comandante provinciale
del Corpo Forestale dello
Stato (Gabriella Martino),
il comandante provinciale
dei carabinieri (colonnello
Riccardo Piermarini) ed il
comandante provinciale
della Guardia di Finanza
(generale Antonio Mazzarotti).
Quello degli animali incustoditi, soprattutto cavalli e
mandrie di pecore e di bovini, è un fenomeno annoso
che, oltre ad arrecare danni
a colture e a cose, rappresenta anche un costante pericolo per le persone. Non a
caso si sono verificati diversi episodi in cui gli animali
hanno invaso i centri abitati
causando panico tra i cittadini. Il fenomeno riguarda
soprattutto i territori dei
comuni valdianesi che ricadono nell’area protetta del
Parco Nazionale del Cilento
e Vallo di Diano, vale a
dire Monte San Giacomo,
Montesano, Padula, Sanza
e Sassano.
maresp
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Polla, due milioni
per ristrutturare
gli edifici scolastici
Polla. A Polla interventi per
la realizzazione di lavori
pubblici da porre in essere
per la riqualificazione di
immobili comunali scolastici e
per la messa in sicurezza del
quartiere Grotte.
Nello specifico, la giunta comunale, guidata dal sindaco
Rocco Giuliano, ha dato il via
alle procedure burocraticoamministrative per l’adeguamento strutturale dell’edificio
scolastico di via Isoldi che
ospita la scuola materna ed
elementare capoluogo.
Per detti lavori saranno
utilizzati i fondi, pari a
2.253.973,58 euro, messi a
disposizione dal Cipe.
Nei prossimi giorni si procederà all’avvio del relativo
bando di gara per l’assegnazione dei lavori.
La giunta comunale di Polla
presieduta dal sindaco Rocco
Giuliano ha, inoltre, deliberato l’esecuzione dei lavori di
messa in sicurezza del Vico
B di Via Codone del quartiere
Grotte.
Gli interventi deliberati, per
l’importo di circa 79.000,00
euro, si rendono necessari ed
urgenti dopo lo scivolamento
di diversi massi di pietra dal
costone roccioso circostante
le Grotte.
Come si ricorderà, a seguito dello smottamento, fu
emessa apposita ordinanza
sindacale di sgombero nei
confronti di quattro famiglie le
cui rispettive abitazioni erano
a rischio frana.
Maria Esposito
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Capaccio - Agropoli
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
Capaccio. Ha perso la vita nello specchio di mare tra i lidi Nettuno e Cerere
Studente 20enne annega
sotto gli occhi degli amici
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CORLETO MONFORTE
Vuole incontrare la figlia di due anni
Denuncia botte dalla sua ex compagna
Oggi il rientro della salma in Germania: era in gita scolastica
Capaccio. Annegato nello
specchio di mare tra i lidi
Nettuno e Cerere il 20enne
Mickey Jesse Twardygrosz,
ieri mattina nuova tragedia
sul litorale di Capaccio a
Paestum.
Erano da poco trascorse le
ore tredici quando il corpo
senza vita del giovane è
stato individuato al largo
dal sottocapo della Guardia Costiera di Agropoli
Vincenzo Lamberti e da
Vittorio Marino, fiduciario
a Capaccio della Federazione Italiana Salvamento
Aquatico, intervenuto con
Davide Mirarchi.
Mickey Jesse Twardygrosz
si era tuffato con due compagni poco prima in acqua,
nonostante la bandiera rossa esposta indicasse chiaramente le condizioni di
mare agitato che scomsigliavano il bagno a mare,
approfittando del fatto che
altri dieci studenti e due
docenti universitari di un
istituto superiore nei pressi
della cittadina di Colonia,
tutti di nazionalità tedesca
e con lui in vacanza da sa-
bato bato scorso nella cittadina dei templi alloggiando
presso l’Hotel Pace, si fossero recati in gita ad Amalfi.
Il ventenne, all’improvviso
in evidente stato di difficoltà e trascinato a largo dalle
forti correnti, ha chiesto
aiuto ai suoi amici.
Uno di questi ultimi ha
cercato anche di raggiungerlo invano, mentre gli
altri amici, disperati, hanno
STRADA CILENTANA
Registrati nuovi smottamenti
allo svincolo di Agropoli nord
Agropoli. Nuovi smottamenti lungo la
strada Cilentana. La Strada Provinciale 430, dopo essere stata interessata
la scorsa primavera da una frana tra
gli svincoli di Agropoli Sud e Prignano
che hanno determinato la deviazione
deltraffico, ora registra on crepe apertesi nell’asfalto a pochi metri dall’uscita
per Agropoli Nord.
Complici pure le piogge delle ultime
settimane ecco che il manto asfalto sta
cedendo: le crepe partono da bordo strada per arrivare fino al
centro della carreggiata, segni dello smottamento in atto sono
ben visibili. L’asfalto ha ceduto in diversi tratti: in alcuni punti
piccole buche cominciano a farsi spazio.
Una situazione ormai ben nota a tutte quelle persone che, a
bordo dei propri mezzi di trasporto, già da tempo si trovano ogni
giorno a dover fare i conti con percorsi alternativi. Solo pochi
chilometri più avanti, infatti, perdura il restringimento della Cilentana ridotta ad una sola corsia di marcia per il grave smottamento verificatosi tra l’uscita di Agropoli sud e Prignano. La scorsa
settimana la Provincia aveva approvato il progetto esecutivo per
la messa in sicurezza dell’arteria, ma mancano i fondi,
Denominazione Capaccio Paestum
Via libera dal Consiglio regionale
Capaccio. Via libera dal Consiglio regioanle al cambio di
denominazione del Comune di Capaccio, in Comune di
Capaccio-Paestum.
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato all’unanimità il progetto di legge relativo alla modifica della
denominazione. La parola passa ora ai cittadini che dovranno votare il referendum consultivo.
Il progetto di legge approvato ieri in aula durante il consiglio regioanle è frutto della unificazione della proposta
di legge a iniziativa di Gianfranco Valiante, Antonio Valiante, Donato Pica, Anna Petrone, Angela Cortese del Pd,
Angelo Marino e Gennaro Salvatore (Caldoro Presidente), Luigi Cobellis (Udc) Dario Barbirotti (Centro Democratico), Gennaro Mucciolo (Pse) e Fernando Zara (Fdi),
e del disegno di legge a iniziativa della Giunta regionale.
La decisione assunta si allinea alla delibera della Giunta
comunale di Capaccio che in tal senso aveva deciso assecondando le istanze provenienti dal territorio.
Antonino Rubino
dato l’allarme dopo aver
raggiunto la battigia. Sulla
spiaggia sono immediatamente accorse l’unità rianimativa Humanitas di Santa
Venere e l’ambulanza medicalizzata dell’Asi di Piazza
Santini. Necessario l’intervento in mare di due motovedette della Capitaneria di
porto di Agropoli (la 2111 e
la 708) e dell’elicottero del
118 per cercare di indivi-
duare il giovane, dapprima
disperso e poi localizzato.
Ma le operazioni di soccorso, coordinate dall’Ufficio
circondariale marittimo di
Agropoli, diretto dal tenente di vascello Rosario Florio, sono risultate vane a
causa della notevole quantità di acqua ingerita dal
ragazzo.
Il
magistrato di turno
presso la Procura di Salerno, Antonio Cantarella ha
prima
disposto l’esame
esterno sulla salma e, poi,
liberata la stessa con disposizione dell’immediata
restituzione ai parenti. Il
corpo senza vita del ventenne, trasportato presso
la camera mortuaria del
cimitero di Capaccio Capoluogo in attesa del rientre
in Germania previsto pèer
la tarda giornata di ieri, è
stato per l’intera nottata
di ieri vegliato dagli amici
in lacrime. Sul luogo della
tragedia anche i carabinieri
della stazione di Capaccio
Scalo, diretti dal luogotenente Serafino Palumbo.
Maria Esposito
Corleto Monforte. Si reca presso l’abitazione dell’ex
moglie per vedere sua figlia e denuncia di essere stato
picchiato dalla donna. Sarebbero stati attimi d’inferno
quelli vissuti, nella serata di mercoledì, da Carmine Landri, colpevole soltanto di voler fare visita alla sua bambina di due anni presso l’abitazione della sua ex compagna. L’uomo, visto che secondo lui la donna continuava
a non adempiere all’obbligo del Tribunale di Salerno, si è
recato presso l’appartamento di Corleto Monforte, dove
la bimba abita insieme alla madre. Il tutto era stato comunicato ai carabinieri della Stazione di Bellosguardo,
alle ore diciotto, attraverso un fax a firma dell’avvocato
dell’uomo, il legale Fabio Piccininno, per un eventuale
intervento nel caso in cui la situazione fosse degenerata. Ma, nonostante la richiesta, nessuna pattuglia si sarebbe presentata in zona, con Landri che si è ritrovato
solo a contrastare la volontà della sua ex moglie. E dalle
parole ai fatti il passo sarebbe stato breve: con l’uomo
che, intorno alle ventuno, sarebbe stato aggredito dalla
donna. Tanto che a Carmine Landri sono stati riscontrati
un trauma cranico e lesioni alla spalla. Quindi sono intervenuti i carabinieri che, insieme al personale medico
del servizio di emergenza 118, hanno prestato le cure del
caso all’uomo. Una serata che Landri non dimenticherà facilmente e per questo ha già sporto una denuncia
- querela nei confronti, oltre che della sua ex moglie,
anche dei carabinieri della stazione di Bellosguardo ritenuti dall’uomo colpevoli di “non aver ottemperato ad
un obbligo di legge e di non aver tutelato l’incolumità
delle persone”.
Giampaolo Murgia
Stazione ferroviaria di Agropoli, è scontro
Segnaletica: il sindaco di Castellabate scrive al ministero delle Infrastrutture
Agropoli/Castellabate.
Nonostante le innumerevoli sollecitazioni da parte
dell’amministrazione
comunale i cartelli di percorrenza della stazione di
Agropoli-Castellabate riportano la sola denominazione “Agropoli”.
Il sindaco di Castellabate,
Costabile Spinelli, nei giorni scorsi ha scritto al ministero alle Infrastrutture e ai
Trasporti e alla direzione
regionale di Trenitalia per
chiedere che la denominazione
“Agropoli-Castellabate” venga riportata
su tutta la cartellonistica,
mentre al momente è presente soltanto sul cartello
La stazione di Agropoli con la denominazione contestata
posto all’ingresso della stazione.
“Vorrei ricordare che tale
stazione fu realizzata nel
1926 grazie alla volontà
dell’allora direttore gene-
rale delle nuove costruzioni ferroviarie Giambattista Forziati, nativo di
Castellabate, e denominata
Agropoli-Castellabate“,
ha scritto Spinelli nel sottolineare l’importanza che
Castellabate ha assunto nel
panorama turistico internazionale il primo cittadino
per chiedere il ripristino
della denominazione originaria Agropoli-Castellabate. Per ora dal Ministero,
come dalle istituzioni di
Agropoli, nessuna risposta
e nemmeno reazione si è
registrata.
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CASTELLABATE. Per stabilire le attività consentite
CAPACCIO. Per “Regala un’idea al territorio”
Castellabate. Nei locali del
Parco del Cilento, Vallo
del Diano e degli Alburni
si sono riunite le due commissioni di riserva per la
difesa del mare nelle aree
Protette di Santa Maria di
Castellabate e dell’Area Marina Protetta di Costa degli
Infreschi e della Masseta
istituzionalmente affidate in
materie gestionale all’Ente
di vui è presidente Amilcare
Troiano.
Le commissioni di riserva
hanno discusso di alcune
proposte di modifica dei
due Regolamenti recanti
la disciplina delle attività
Capaccio. Continuano gli incontri
tra la Bcc di Aquara e i giovani
per il progetto “Regala un’idea al
tuo territorio”, un’iniziativa tesa a
stimolare l’imprenditoria e la cooperazione giovanile. Un progetto
che ha riscosso già successo
perché in grado di canalizzare
le migliori energie del territorio a
favore dell’occupazione e dello
sviluppo locale.
Sono stati organizzati due nuovi
incontri, in collaborazione con il
Forum dei Giovani e con l’Associazione Agorà di Capaccio,
il primo si terrà domani alle
ore 17.30 presso il Bar 0828
di Capaccio Scalo e il secondo
venerdì 25 Ottobre presso la
sede dell’Associazione Agorà a
Capaccio Capoluogo.
Gli incontri saranno l’occasione
per i giovani di incontrare i re-
Area marina, nuovo Regolamento La Bcc Aquara incontra i giovani
consentite nelle diverse
zone delle due Aree Marine
Protette. Il Comandante
della Capitaneria di Porto
di Salerno, Capitano di Vascello Maurizio Trogu, ha
portato il suo saluto a tutti
gli intervenuti, in considerazione del lungo e proficuo
rapporto lavorativo svolto
a Roma presso il Ministero
dell’Ambiente.
La riunione della Commissione di riserva dell’area
protetta di Castellabate è
stata preceduta, altresì da
una ricognizione visiva
svolta a bordo della Motovedetta.
sponsabili della Banca, di cui è
direttore generale Antonio Marino (foto sopra), e approfondire
lo scopo e il funzionamento del
progetto. Per maggiori informazioni e per scaricare il bando e
il modello di partecipazione al
progetto, consultare sito della
banca www.bccaquara.it.
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Eboli
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
I giudici di Salerno rigettano il ricorso contro la carcerazione preventiva presentato dai due ebolitani
Il Riesame nega la libertà a Iula e Pesce
Si valuta l’ipotesi della Cassazione. Sono accusati di tentata estorsione a carico di un motociclista
Salerno. Tentata estorsione al motociclista, il
Riesame nega la scarcerazione per gli ebolitani
Nicola Iula e Pietro Pesce.
I due trentenni ebolitani, assistiti dall’avvocato
Giuseppe Russo, adesso
sono pronti a rivolgersi
direttamente ai giudici
della corte di Cassazione per ottenere la revoca
della misura cautelare
della custodia in carcere
a cui sono sottoposti da
qualche settimana.
Nella giornata di mercoledì i giudici del tribunale del Riesame di Salerno
hanno espresso la loro
contrarietà rispetto alla
richiesta avanzata dalla
difesa che mirava all’annullamento dell’ordinanza emessa a loro carico
dal giudice per le indagini preliminari Zambrano.
I magistrati salernitani
hanno confermato, nella
loro sentenza, la versione fornita già agli inquirenti da parte della parte
offesa corroborata dalle
dichiarazioni di alcuni
testimoni. Tuttavia l’avvocato difensore dei due
giovani ebolitani è pronto a mettere sul tavolo
un ponderoso dossier di
investigazioni difensive
che fornirebbero sull’ac-
Il caso
Il fatto
Immobili al centro storico,
la giunta vara i mutui agevolati
per i promissari acquirenti
caduto, una versione differente dei fatti.
Dopo il ‘no’ opposto dal
tribunale della Libertà,
ora i due indagati ed il
loro difensore attendono il deposito delle motivazioni a corredo della
sentenza del Riesame di
Salerno per valutare l’eventualità di un ricorso
da presentare direttamente alla Corte di Cassazione a cui chiedere l’annullamento della decisione
presa settimane fa dal gip
di Salerno.
Nicola Iula e Pietro Pesce
rispondono
dell’ipotesi di reato legata ad una
presunta estorsione a carico di un motociclista
della zona.
I due giovani, accusati di
tentata estorsione e non
pure di furto come inizialmente era trapelato, sono
stati raggiunti da una misura cautelare firmata dal
gip in quanto indagati
per un presunto ‘cavallo
di ritorno’ che avrebbero, secondo l’accusa e le
indagini dei carabinieri
della compagnia di Eboli,
tentato di portare a segno
a carico di un motociclista cui era stata rubata la
moto.
Iula e Pesce continuano
a professare la loro innocenza ed estraneità ai fatti imputati. (re. cro)
Alcuni acquirenti degli immobili del centro storico
hanno manifestato la propria
difficoltà a provvedere ai pagamenti, così la Giunta Municipale ha deciso di concedere
la possibilità di richiedere la
rateizzazione del saldo finale.
Le modalità di pagamento
prevedevano l’accensione di
un mutuo a tasso agevolato,
oppure l’acquisto in contanti in un’unica soluzione, ma
considerate le mutate condizioni di credito bancarie, diventate oggi più restrittive, gli acquirenti hanno chiesto
una soluzione che li agevolasse. La Giunta, pertanto, su
proposta dell’assessore al Patrimonio Massimiliano Atrigna, si è resa disponibile ad accogliere eventuali richieste
di rateizzazione, a patto che esse siano corredate da un
parere negativo alla concessione del mutuo da parte di un
istituto bancario, il reddito del nucleo familiare dell’acquirente deve essere inferiore a 25mila euro e il saldo da
versare deve superare l’importo di 10mila euro. Nel corso
del 2013, sono stati stipulati 29 atti di compravenduta di
immobili ubicati nel centro storico, e le entrate finanziarie
assicurate all’Ente sono pari a circa 450mila euro. Soddisfatto per l’iniziativa, interviene l’assessore al Patrimonio
Massimiliano Atrigna: “ Si tratta di una importante iniziativa, che risponde alle difficoltà, più volte evidenziate da
parte dei promissari acquirenti”.
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Appello dei residenti alle istituzioni: «Non abbandonateci»
Topi a Paterno, cittadini infuriati
L’amara ironia delle famiglie: «Qui ci vorrebbe il pifferaio magico...»
LAURA NAIMOLI
EBOLI
Esplode l’emergenza topi
in città, l’allarme dei cittadini che chiedono alle
istituzioni di intervenire
subito contro l’invasione
di roditori in alcuni dei
più popolosi quartieri di
Eboli che, già da qualche
settimana, sta facendo
infuriare i residenti.
Il quartiere Paterno, per
le singolari condizioni
ambientali in cui imperversa, sarebbe la location
ideale per una fiaba dei
fratelli Grimm. Vista la
quantità di topi dalla grossa stazza che scorrazzano
senza divieti da una strada all’altra, viene facile
immaginare che Hamelin,
città fantastica narrata tra
le pagine della storia “Il
pifferaio magico”, non sia
molto diversa da Eboli.
Anche i cittadini di questo
quartiere non sembrano
tanto diversi da quelli descritti nella storia, anche
qui, infatti, tutti gridano a
gran voce: “Ormai, ci sono
più topi che ragazzi! Bisogna trovare al più presto
una soluzione”.
E’ storia recente, infatti,
che anche il Liceo Scientifico Gallotta, ubicato nel
quartiere, era diventato
un punto aggregativo –
ricreativo per comitive di
ratti in cerca di istruzione.
Qualcuno tra i residenti
si chiede con fare ironico:
«Chissà se il sindaco avrà
pensato di cercare un pif-
feraio, magari su pagine
gialle».
Se la soluzione per i ratti,
appare evidente, più complesso è ricercarne una che
allontani insetti, mosche,
spazzatura sparsa che
fa da arredo agli spazi
pubblici, erba alta che,
senza cavallo, neanche a
dirlo, continua a crescere.
“Quelli al comune, rac-
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La protesta
A Santa Cecilia non arrivano
nemmeno i bollettini delle tasse
Adesso insorge Fratelli d’Italia
conta agitata una signora
del quartiere, ci hanno
detto che hanno fatto la
disinfestazione per le mosche e per gli insetti. Io ci
credo. Li ho sentiti di notte
che con i mezzi spruzzavano liquidi. Eppure di
mosche il giorno dopo
c’erano ancora ed erano anche più insolenti!”
Inoltre, sembra evidente
a tutti che disinfestazioni
pesticidi non bastino: il
quartiere vive in uno stato
di abbandono. Il campo,
proprio dietro l’asilo nido
comunale non aggiunge
alcun elemento bucolico
al paesaggio.
Un altro cittadino incalza:
«Il nostro è un quartiere
abbandonato - afferma
un cittadino - da parte
dell’amministrazione comunale. Da tempo chiediamo interventi per le
voragini che si sono aperte
nel manto stradale che
costituiscono un pericolo
costante per pedoni ed
automobilisti. E ora anche
l’invasione di topi...».
Eboli. Il comitato costituente cittadino di Fratelli d’Italia denuncia il grave disservizio arrecato all’utenza,
circa la distribuzione della cartella Tares. Nel mare
magnum delle tasse non pagate dai contribuenti, ogni
tanto succede anche che siano i cittadini a chiedere di
versare i contributi. Ci sono state molte difficoltà nella
ricezione dell’avviso di pagamento di due modelli F24
per il pagamento delle rate di acconto della Tares, il
tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, sopraggiunto
alla Tarsu. Le prima rata di acconto scadeva 3 agosto e
comprendeva l’importo relativo al 40% del dovuto oltre
il tributo provinciale, mentre la seconda rata è scaduta
lo scorso 15 ottobre e comprendeva ancora un importo
relativo al 40% del dovuto oltre il tributo provinciale.
Fratelli d’Italia si fa carico di numerose segnalazioni di
cittadini residenti in località Santa Cecilia che, ad oggi,
non hanno ancora ricevuto la suddetta cartella per il
pagamento della tanto chiacchierata tassa, nonostante
sia trascorso abbondantemente il termine ultimo per il
pagamento della prima rata e da qualche giorno anche
quello della seconda rata. Nel comunicato diffuso su
un social network, si legge: “Abbiamo chiesto spiegazioni all’ufficio preposto, il quale ci ha comunicato che
il comune ha dato in gestione ad una ditta privata la
distribuzione di queste cartelle. Ci sentiamo in dovere
di schierarci dalla parte dei cittadini e contribuenti per
capire le modalità utilizzate dal comune nel dare in
gestione tale servizio e le garanzie che abbia fornito
la società incaricata.Non ci sembra giusto, incalzano,
che il cittadino debba pagare le conseguenze di una
sciagurata gestione della distribuzione un’eventuale
sanzione per ritardato pagamento o perdere un giorno
di prezioso lavoro per dover richiedere all’ufficio preposto la cartella non consegnata. Dunque chiediamo
l’immediato intervento del Comune”. (la.na.)
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Battipaglia
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
21
Il deputato Cinque Stelle Angelo Tofalo scrive al governo: «Quanti tumori registrati a Battipaglia?»
In Parlamento il caso ‘discariche’
MARCO DI BELLO
BATTIPAGLIA
Approda in parlamento la
situazione ambientale del
Comune di Battipaglia,
grazie a un’interrogazione
del parlamentare Angelo
Tofalo del Movimento Cinque Stelle.
Nel suo atto, il deputato
grillino chiede direttamente all’esecutivo in carica:
«Quali sono le azioni che il
Ministro ed il Governo vogliono adottare, in merito
alla tutela e alla salvaguardia della salute dei Cittadini e del territorio?».
Alla fine di agosto, infatti,
Tofalo fu invitato a partecipare a un’Assemblea
pubblica del movimento
cittadino. Nel corso di essa
il membro del Copasir fu
informato della situazione
ambientale della città di
Battipaglia e gli fu consegnato un dettagliato dossier sulle discariche che
insistono sul territorio. In
quell’occasione il parlamentare assunse pubblicamente l’impegno a portare
la questione in Parlamento.
Mercoledì scorso, tramite
il proprio sito personale, Tofalo ha fatto sapere
dell’interrogazione, mantenendo così fede alla promessa fatta ad agosto. Nel
testo che accompagna il
quesito rivolto al Ministro
dell’Ambiente e tutela del
territorio e del mare, l’onorevole Andrea Orlandi, si
legge: «Quanti sono oggi i
casi di tumore nella città di
Battipaglia, e quante neoplasie si possono attribuire
alle contaminazioni provenienti dai numerosi siti
contaminati presenti nel
nostro territorio? Nessuno
lo sa con precisione perché
non si deve diffondere panico tra la popolazione che
muore senza conoscere neanche il perché».
Nella relazione che accompagna
l’interrogazione,
Tofalo ripercorre la storia
recente delle discariche
battipagliesi, partendo dal
1980, quando furono autorizzata le discariche di
Grataglie, sino ai giorni
nostri quando, nel 2009,
Battipaglia fu inserita nella
lista dei 37 comuni campani ammessi a un programma di risanamento.
A oggi, i siti presenti sul
territorio, sono circa venti.
Molti di questi sono quelli
presenti sullo stesso territorio di Battipaglia, mentre molti altri sono ubicati
nei comuni limitrofi, rendendo in tal modo la Piana
del Sele una vera e propria
bomba ambientale.
Ed è proprio a questo proposito che Tofalo richiede
un intervento del Ministero. Anche perché, come
fa notare lo stesso parlamentare, nel 2012 i fondi
previsti da programma
di risanamento ambientale furono ulteriormente tagliati, cosicché quelli
restanti sono appena sufficienti per la bonifica di
uno dei siti.
Il parlamentare del Movimento legato a Beppe Grillo porta alla Camera
il dossier sugli sversatoi di rifiuti mai bonificati nella Piana del Sele
La sentenza
Violenza sessuale, sconto
di pena per Andrej Shutka:
da sette a cinque anni
Politica
Illuminazione, i dubbi di Zara:
«Gara viziata da troppi sospetti»
Battipaglia. L’associazione politica
Battipaglia Nostra, guidata da Carlo
Zara, scrive al commissario Ruffo per
chiedere l’annullamento della gara relativa alla pubblica illuminazione.
Nella missiva, Zara ricostruisce la vicenda partendo dal 2007, quando l’allora commissario Pasquale Manzo, autorizzò Alba Nuova all’installazione di
un impianto di pubblica illuminazione
a risparmio energetico. Nel 2010, poi,
ricorda Carlo Zara, Alba Nuova fu
scissa in Alba ecologia e Nuova manutenzioni. A capo di Nuova, cui furono
affidati i servizi di manutenzione del
verde pubblico e degli immobili comunali, fu posto l’ingegnere Giuseppe
Giannella. Quest’ultimo, solo pochi
mesi dopo dichiarò la società in liquidazione.
Nel 2011, poi, lo stesso Giannella fu
nominato dall’allora amministrazione
Santomauro come coordinatore della
gara per l’affidamento e la gestione
del servizio di pubblica illuminazione,
mentre ancora ricopriva la carica di
presidente della società in house del
Comune. A ottobre dello stesso anno,
Giannella fu nominato liquidatore di
Nuova e il cammino della società parve segnato.
Tra aprile del 2011 e giugno dell’anno
successivo, il Comune di Battipaglia
avviò inoltre le gare per la gestione
del servizio di pubblica illuminazione.
Il bando, com’è risaputo, prevedeva la
gestione degli impianti di illuminazione per quindici anni, con un importo
di oltre dodici milioni. In quella fase,
essendo stata posta in liquidazione, Nuova non poté partecipare alla
Salerno. Ieri sera, dopo
una lunga camera di
consiglio, la Corte di
Appello di Salerno,
Collegio C, Presidente
Dott.ssa
Castelluzzo,
ha riformato la sentenza di primo grado del
Tribunale Collegiale di
Salerno che, lo scorso 14
Gennaio, aveva comminato al 28enne, Andrej
Shutka, di origini ucraine ma da anni residente
ad Avellino ed impiegato in una nota azienda
vivaistica del capoluogo irpino.
Il giovane era stato condannato a sette anni e sei
mesi di reclusione per violenza sessuale di gruppo
e sequestro di persona commesso ai danni di una
donna di cinquantanni residente a Battipaglia.
Shutka, inoltre, era accusato anche di aver molestato ed inseguito di notte un’altra giovane donna,
anche questa battipagliese, sempre nel mese di dicembre di due anni fa.
Ieri sera al termine del giudizio di Appello il ventottenne, difeso per il secondo grado dall’avvocato Rolando Iorio, si è visto ridurre in maniera
considerevole la pena comminata in primo grado
dal momento che la Corte di Appello di Salerno,
accogliendo tutte le argomentazioni difensive, ha
concesso le attenuanti generiche e di conseguenza
ha proceduto alla riduzione della pena, portandola
dagli originari sette anni e sei mesi a cinque anni di
reclusione.
Il giovane, attualmente detenuto nella Casa Circondariale di Bellizzi Irpino da quasi due anni, alla
luce del risultato conseguito potrebbe quindi ben
presto vedersi aprire le porte del carcere.
Andrej Shutka venne arrestato dai carabinieri della
compagnia di Battipaglia dopo aver inseguito una
giovane donna fin dentro nella caserma dell’arma
a via Consolini dove arrivò, ubriaco, a bordo della
sua Fiat Uno di colore bianco.
Lavoro
Alcatel, è ancora fumata nera
gara. Ad aggiudicarsi la gara fu la Cpl
Concordia, una società cooperativa di
Modena, la quale inserì nella bozza di
contratto l’ingegnere Giannella quale
direttore dei lavori.
Alla luce di ciò, Carlo Zara si rivolge
al commissario Ruffo: «Non le sembra
questa una robusta giustificazione per
annullare una gara viziata da troppi e
gravi sospetti?».
Prosegue, quindi, la lotta contro l’affidamento del servizio di pubblica illuminazione che, già negli ultimissimi
periodi della giunta Santomauro aveva fatto arroventare il dibattito politico e stava per spaccare l’allora maggioranza oltre alla stessa minoranza in
consiglio comunale. (m.d.b.)
Battipaglia. Ancora nulla di fatto per i lavoratori di
Alcatel-Lucent, che ieri sono stati ricevuti per tutta la
giornata presso il ministero del Lavoro a Roma.
I vertici dell’Alcatel, infatti, hanno preso parte alla
prima parte dell’incontro, illustrando la distribuzione degli stabilimenti industriali su tutto il territorio
italiana. L’azienda ha, poi, spiegato anche le ragioni che starebbero alla base della crisi. Mancanza di
appeal e di competitività sul mercato starebbero alla
base del tracollo che Alcatel sta affrontando ormai da
tempo. L’azienda per questa ragione ha annunciato
ben 586 esuberi in tutta Italia. Tali esuberi, secondo quanto previsto dall’azienda, si ripercuoteranno
principalmente sui siti minori. Da questo punto di vista, Battipaglia potrebbe essere uno dei siti a pagare il
prezzo maggiore. Intanto, nel corso della riunione di
Roma, i sindacalisti si sono visti confermare l’intenzione da parte dei dirigenti Alcatel di cedere un ramo
d’azienda. Nelle intenzione dei vertici di Alcatel ci
sarebbe la volontà di fornire alla Sesa Nv spa supporto logistico e cessione del know how dell’azienda.
In entrambi i casi, tuttavia, i sindacalisti dell’azienda
sono rimasti scettici. Infatti, il sito industriale battipagliese non possiede lo stabilimento che dovrebbe
essere della Btp Tecno. Per quanto riguarda, invece, il
know how, Alcatel al momento non possiede un prodotto specifico. I prossimi incontri sono previsti per il
prossimi 25 e 30 ottobre.
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18
Cava de’ Tirreni
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
La rabbia sui social network non risparmia nessuno e in particolare chi ha appaltato la fornitura di alimenti
La Terra dei fuochi minaccia i bimbi cavesi
GIUSEPPE FERRARA
CAVA DE’ TIRRENI
Scoppia la protesta nelle
mense delle scuole materne
di Cava de’ Tirreni. I genitori
dei piccoli alunni scendono
sul piede di guerra all’indomani di una sconcertate
rivelazione: il pane che arriva nei refettori scolastici
viene prodotto a Giugliano,
il fulcro della “Terra dei
fuochi” e i genitori non
vogliono ovviamente che i
proprio figli mangino alimenti provenienti da una
zona tristemente nota di
recente per lo sversamento
e lo smaltimento illegale di
rifiuti tossici da parte della
Camorra.
Dopo Sarno, la fobia della
“Terra dei fuochi” approda
anche a Cava de’ Tirreni
facendo dilagare uno stato
di preoccupazione legittima
sul regime alimentare dei
bambini. La protesta prende
origine dalle confezioni di
pane che vengono somministrate ai bambini nell’ambito
del servizio comunale della
mensa. Sulle stesse, infatti,
Cava de’ Tirreni ricorda
il senatore Riccardo Romano
In città arriva anche De Luca
Sui tavoli delle mense scolastiche scoperto pane proveniente da Giugliano
Dal web scatta la protesta dei genitori preoccupati per la salute dei figli
biamo pensare seriamente
a preparare documentazione tale da aprire il vaso
di Pandora? Ovviamente
attendiamo spiegazioni e
delucidazioni dai rappresentanti dell’amministrazione locale».
L’ormai famigerata are tra
la provincia di Napoli e
Caserta continua a far danni anche a distanza. Tra le
attività di sversamento, vi è
l’eliminazione di materiali
come copertoni o scarti di
abbigliamento, provenienti
da tutta Italia e non solo dalla Campania, o il recupero
del rame dai cavi elettrici. La
preoccupazione maggiore
arriva dall’inquinamento da
diossina dei terreni, estremamente rischiosa perché
introduce sostanze tossiche
nella catena alimentare degli animali da allevamento
e può raggiungere anche
l’uomo.
Infine il timore comune ha
dato il “la” per una opposizione più generale nei con-
è riportata la scritta che ne
battezza l’origine a Giugliano. Immediato l’allarme lanciato da un genitore; la diffusione via social network
di una foto del prodotto
incriminato ha fatto il resto,
scatenando il panico fra tutti
gli altri parenti che hanno
un bambino nelle materne
metelliane.
«Con tutti i panificatori che
abbiamo in zona – inveiscono i genitori – perché il
pane deve provenire proprio dalla provincia della
“Terra dei Fuochi”? Chi
controlla la qualità del cibo
che viene somministrato ai
nostri figli? Con quale criterio vengono fatte le gare?
Chi ha controllato i fornitori
dell’appaltatore? Chi ha
scelto il menù (gnocchi alla
marinara per fare un esempio) che va somministrato a
bambini di 3/5 anni? Chi è
colui tanto lascivo nelle sue
funzioni che non ha controllato nulla? Insomma con chi
bisogna prendersela o dob-
fronti dei servizi mensa che
è ormai un luogo comune.
«Il cibo dato ai bambini deve
essere controllato dall’inizio
alla fine – ha dichiarato
qualche altro genitore – capelli, peli, addirittura pezzetti di plastica rinvenuti nei
piatti, sono ormai all’ordine
del giorno senza parlare
di pasta scotta e fredda,
cotolette immangiabili. Se
la refezione è scadente o
semplicemente non offre
cibi di qualità ai bambini
continuiamo a somministrare tutto ciò? Se qualcuno sa
le ragioni per le quali il pane
proviene dalla provincia di
Napoli, la pasta è scotta, la
consegna della refezione
avviene dopo quasi due
ore, che si muova o che ci
informi. Altrimenti bisogna
prendere carta, penna e
bolli per fare un esposto,
una denuncia, di certo non
mancheranno le firme».
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L’assessore Passa invita alla calma i cittadini: “Voglio subito spiegazioni dalla ditta incaricata del servizio”
Cibo contaminato: il Comune rassicura tutti
L’amministrazione comunale pronta ad effettuare controlli accurati nei servizi di ristorazione scolastici
Cava de’ Tirreni. Sabato
19 ottobre Cava de’Tirreni
renderà omaggio al senatore della Repubblica Riccardo Romano, cavese doc, ed
esponente di spicco della
sinistra ed in particolare
del Partito Comunista Italiano.
Una celebrazione che prevede un ricco programma ad
iniziare dalle 9,30 quando a
Palazzo di Città si terrà una
commemorazione alla quale interverranno il sindaco
Marco Galdi, Antonio Armenante, Achille Mughini,
Vincenzo Giannattasio, Pasquale Palmentieri, Gaetano Panza e Maria Carmen
Brunetto. Le conclusioni
invece saranno affidate al
sindaco di Salerno, nonchè
viceministro alle Infrastrutture ed ai Trasporti, Vincenzo De Luca. Il protocollo
delle celebrazioni prevede
che, successivamente, la
celebrazione dell’intitolazione intitolerà una strada
cittadina. La stessa è stata
individuata nel primo tratto di Corso Mazzini dall’incrocio con via XXV Luglio,
con lo stesso che da domani
sarà dedicato alla memoria
dello storico politico metelliano. La celebrazione
dell’’inaugurazione della
strada è prevista per le 12,
tramite il rituale dell scoprimento della targa presso
l’Epitaffio.
(gius.fer).
Cava de’ Tirreni. Alle mense scolastiche di Cava de’
Tirreni giunge il pane della
“Terra dei Fuochi”? Mentre
i genitori in rivolta sollevano
lamentele e richiedono delucidazioni prima di mettere
in atto una vera e propria
raccolta firme affinchè il
servizio refettorio venga sospeso, arrivano dall’amministrazione comunale rassicurazioni e ragguagli. L’invito
a non cadere facile preda del
panico ingiustificato dando
adito a dannosi allarmismi
arriva dall’assessore comunale alla pubblica istruzione,
Vincenzo Passa, che, alla
notizie delle lamentele, si
è immediatamente attivato
affinchè venga fatta subito
chiarezza sulla questione.
«In verità non ero a conoscenza di questa situazione,
non mi risultava infatti che
il pane venisse da Giugliano
– ammette l’assessore Passa
– tuttavia nei prossimi giorni avrò modo di indagare a
fondo sul problema e come
prima cosa contatterò il titolare responsabile della ditta
incaricata al servizio mensa.
Non appena avrò raccolto
notizie in merito e laddove
ce ne fosse bisogno, prenderemo gli opportuni provvedimenti. Dubito comunque
che il cibo che viene servito
ai bambini sia dannoso: al di
là della provenienza ci sono
controlli appositi per portare
sulle tavole prodotti genuini.
Posso immaginare il timore
dei genitori, hanno valide
ragioni per essere sospettosi,
e proprio in virtù di questo
indagherò sulla situazione».
A far scattare l’allarme è stata
l’origine dei panini portati
a casa da alcuni bambini
al ritorno da scuola. Sulla
busta infatti viene riportata,
sotto il nome dell’azienda
produttrice, la provenienza
identificata con Giugliano
(NA). La località non passa
inosservata in questi giorni
di grande clamore per l’inquinamento di molta parte
della Campania e, così, i genitori chiedono di conoscere
la filiera dei cibi dei loro figli.
L’azienda in questione tuttavia offre servizio di consegna
in tutta la regione e mai è
andata incontro a problemi
di natura igenico-sanitaria
dei prodotti garantendo
una collaborazione con fornitori selezionati e affidabili e l’utilizzo di materie
prime sottoposte a rigoroso
controlli qualità, verifiche
cicliche per l’accertamento
del possesso dei requisiti
chimico-fisici stabiliti dalla
legge. Alla stessa tipologia
di attento controllo qualità
vengono sottoposti anche
tutti i prodotti finiti che arrivano poi quotidianamente
nelle scuole. Al di là delle
rassicurazioni che possono
provenire dalla notorietà
dell’azienda resta il fatto che
i genitori sono in attesa di
risposte e rassicurazioni, in
vista quindi del riscontro da
parte dell’amministrazione si
sta comunque attivando per
preparare una petizione.
(gius.fer)
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Continuano le polemiche con il Pd che contesta la proposta
Il sindaco Galdi rilancia: “Pronti ad ospitare la salma di Priebke
VALENTINO DI DOMENICO
CAVA DE’ TIRRENI
Il sindaco Marco Galdi ha
inviato una nota riservata
al presidente del consiglio,
Enrico Letta, per manifestare la disponibilità della città di Cava de’Tirreni
per procedere alla cremazione della salma di Erich
Priebke. “Nella strage delle
Fosse Ardeatine, perì un illustre figlio della nostra città, Sabato Martelli Castaldi,
offertosi ai nazisti per salvare un civile. Cava de’Tirreni- si legge nella missiva- inoltre ha dato i natali
a “Mamma Lucia”, umile
donna che ha dedicato l’intera sua vita per offrire degna sepoltura ai soldati tedeschi caduti, lontano dalla
loro famiglie, nel settembre
del ’43. In memoria dei nostri eroi, riteniamo di poter
esprimere, senza timore di
speculazione o di letture
strumentali, la disponibilità ad aprire le porte del
nostro tempio crematorio
per il feretro del gerarca nazista Erich Priebke, perché
anche il peggiore degli uomini, agli occhi dei suoi simili, ha diritto all’atto della
sepoltura. Lo ricorda anche
Sofocle nell’Antignone: vi
è una legge del cuore che
prevale contro ogni forma
di odio, anche se giustificata e comprensibile ”. “Non
si tratta di un atto di elogio
al nazifascismo- ha dichiarato Galdi- ma di un atto
di carità cristiana, che va
sull’esempio lasciatoci da
Sabato Martelli Castaldi e
da Mamma Lucia, e dal fatto che Cava da sempre è città della Pace”. La richiesta
di Galdi, a cui non è seguita
nessuna risposta da Roma,
ha fatto infuriare il Pd, che
prende le distanze dall’iniziativa del primo cittadino.
“Il Partito Democratico e il
direttivo tutto si dissocia
con convinzione alla vo-
lontà, del tutto personale,
del sindaco Marco Galdi
che, senza aver effettuato
alcuna consultazione con
i consiglieri comunali, ha
comunicato alla Presidenza del Consiglio italiana
la volontà esclusivamente
sua personale di ospitare
la salma del capitano delle
SS Priebke affinchè ne ven-
ga disposta nel nostro comune la cremazione. Convinti nell’affermare e nel
ricordare al Sindaco che la
qualità di primo cittadino
non lo autorizza a prendere una cosi grave decisione
che si riverbera su tutta la
cittadinanza”. Il Pd infine,
invita tutte le istituzioni
della regione “a condannare assolutamente, anche
per garanzia di ordine pubblico, un autentico arbitrio
che sicuramente non corrisponde alla volontà dei cittadini cavesi”.
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Nocera
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
17
Nocera Inferiore. Donna ricattata da una coppia di coniugi: 700 euro per non divulgarlo. In manette 32enne
Video hard, estorsione all’amante del marito
di 700 euro in cambio del suo
‘silenzio’ e del dvd che avrebbe svelato la sua tresca. Ma oltre al danno, anche la beffa: in
realtà il dvd non avrebbe svelato nulla di compromettente.
Violanda Giordano è stata arrestata mercoledì pomeriggio,
per estorsione e suo marito è
stato denunciato a piede libero. Ieri mattina per la 32enne
si è tenuto il rito direttissimo
presso il Tribunale di Nocera
VALERIA COZZOLINO
NOCERA INFERIORE
Tenta l’estorsione ai danni
dell’amante del marito: arrestata la 32enne nocerina Violanda Giordano e denunciato a
piede libero il coniuge 36enne.
La donna aveva minacciato di
divulgare un ‘fantomatico’ dvd
in cui si vedeva la vittima, a sua
volta sposata, in atteggiamenti
intimi con il marito di Violanda Giordano. I due coniugi,
d’accordo, avevano chiesto alla
malcapitata di dargli un orologio prima e poi di pagare 700
euro per evitare la divulgazione del dvd che smascherava la
sua relazione extraconiugale.
Spaventata la donna invece, si
è rivolta ai carabinieri. I due
nocerini avevano concordato
con la vittima un appuntamento cui si sono presentati però
anche i militari della stazione
di Nocera Inferiore che hanno interrotto il piano messo a
punto dai coniugi per ottenere
soldi facili. La trappola d’amore in cui è caduta la vittima era
stata ben architettata ma per
fortuna è stata smascherata dai
carabinieri di Nocera. In realtà
la malcapitata avrebbe avuto
una relazione con il marito della 32enne ma nel dvd, oggetto del ‘ricatto’ non ci sarebbe
stato nulla di compromettente
per la donna, a sua volta sposata. La vittima, nella denuncia
presentata ai carabinieri della
stazione di Nocera Inferiore,
aveva raccontato che in un primo momento la moglie del suo
amante le aveva chiesto di consegnarle un orologio e poi invece pretendeva il pagamento
Denunciato il compagno
Lei patteggia la pena
a 2 anni e 4 mesi
di reclusione
«Fumo» nella cassetta
postale: arrestato 26enne
Nocera Superiore. Nascondeva
hashish nella cassetta della posta:
in manette Antonio Di Giuseppe,
26enne, già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno
perquisito l’abitazione del giovane
è stato sottoposto a perquisizione
domiciliare nel corso della quale
è stato trovato in possesso di 87
grammi di hashish e oltre 150 euro
in banconote di piccolo e vario
taglio, presunto provento dell’illecita attività di spaccio. La droga,
in parte già suddivisa, era tenuta
nascosta dal 26enne dentro la cassetta della posta.
Stratagemma inutile in quanto
lo stupefacente è stato trovato e
sequestrato dai carabinieri: per il
giovane sono scattate le manette
ad opera dei carabinieri della stazione di Nocera Superiore.
Inferiore in aula però non c’era
l’amante, vittima della vicenda:
la donna, accusata di estorsione nei confronti dell’amante del
marito, ha patteggiato la pena a
due anni e 4 mesi di reclusione
ed è stata scarcerata. Per Violanda Giordano è stato disposto
l’obbligo di dimora fuori dal
comune di Nocera Inferiore,
probabilmente andrà a vivere
nel territorio di Roccapiemonte
fino a quando sarà valido il dispositivo emesso dal Tribunale
di Nocera Inferiore.
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Nocera
Merce contraffatta, sequestrati 5000 pezzi
Nocera Inferiore. Sequestrati 5mila e 500 articoli contraffatti: cover per cellulari, prodotti
di cancelleria, gadget
vari sono finiti nelle
mani dei baschi verdi della compagnia
di Scafati.
Insieme a questi
prodotti privi delle
indicazioni di sicurezza durante l’ispezione dei locali commerciali, sono stati
rinvenuti, inoltre,
11mila prodotti, appartenenti a diverse
categorie merceologiche come occhiali, portachiavi, giocattoli per bambini, ed, in particolare, prodotti elettrici come lampadine,
piastre per capelli, ferri da stiro, rasoi, tutti
privi del marchio di conformità “CE”, ovvero
delle informazioni minime rivolte ai consumatori e/o non riportate in lingua italiana.
Il titolare dell’attività commerciale, un
cittadino cinese di 33
anni, è stato denunciato a piede libero
per detenzione ai fini
di vendita di prodotti
contraffatti e ricettazione.
I militari, infine,
hanno provveduto
ad irrogare al commerciante anche le
prescritte sanzioni
amministrative, quantificate complessivamente in 9mila euro.
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Salerno
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
13
Il caso. Il Piano della Regione presentato alla Consulta per la mobilità prevede due ipotesi
In arrivo nuovi tagli per il Cstp
Iva e risorse stanziate porteranno alle decurtazioni del 20 e 10% sul trasporto pubblico locale
Salerno. Comunque vada,
ancora tagli per il trasporto pubblico locale. Il Piano
dei servizi minimi redatto
dalla Regione Campania e
presentato ieri alla Consulta della mobilità alla presenza dei sindacati e degli
enti locali ha previsto due
strade che, nella migliore
delle ipotesi, prevedono un
ulteriore taglio delle risorse per il Cstp e il trasporto pubblico in Campania.
Due, dunque, le ipotesi che
verranno successivamente
presentate al Governo il 26
ottobre per essere valutate
e poi approvate. Se gli enti
concedenti, e cioè i Comuni e le Province, non corrispondono l’Iva, il taglio del
servizio di trasporto pubblico per il 2014 sarà del 20
per cento. Mentre nella seconda ipotesi, se vengono
stanziate le risorse, il taglio
sarà del 10 per cento. Tecnicamente la prima ipotesi
prevede, per quanto riguarda i tagli chilometrici per il
servizio extraurbano - già
tra l’altro pesantemente penalizzato -, una sforbiciata
di sei milioni di chilometri,
passando dagli attuali ven-
tisei e passando a venti, e
che in soldoni corrisponde ad una scure di cinque
milioni di euro di risorse
in meno. Se, invece, non
venisse corrisposto il versamento dell’Iva da parte
della Provincia di Salerno - il comune di Salerno
avrebbe assicurato il versamento dell’Iva, con i tagli
per il trasporto urbano che
risulteranno dunque irrisori -, allora la cifrà salirà
a dieci milioni. I chilometri resteranno gli stessi, la
differenza invece, a seconda se viene versata l’Iva o
meno, riguarderà il corrispettivo chilometrico che
corrisponderà a 1,86 (senza Iva) oppure a 1,96 (Iva
inclusa). Il segretario generale della Filt Cgil Salerno, Amedeo D’Alessio, sul
piede di guerra e l’appello
alla mobilitazione: “E’ una
cosa alquanto grave, si penalizza in maniera forte il
territorio. Sono sconcertato
dalle disposizioni inserite nel piano e sorpreso da
questa riorganizzazione.
Il trasporto pubblico locale
sta per affrontare ulteriori
tagli, è il momento della
mobilitazione generale, sia
a livello regionale che nelle
singole province, anche in
tempi strettissimi”. Il piano previsto dalla Regione
e presentato nella giornata
di ieri dalla Consulta per
la mobilità della Campania
verrà inviato al Governo la
settimana prossima e dopo
quella data si vedrà il futuro del Cstp e del trasporto
pubblico locale. A rischio i
collegamenti in provincia
di Salerno, già fortemente
penalizzati con la rivisitazione e la soppressione di
molte corse sul territorio,
provvedimenti che stanno
mettendo in ginocchio il
comparto e l’intero bacino
d’utenza. In seguito ai numerosi tagli avvenuti negli
ultimi mesi erano già stati
approntati tagli ai servizi
corrisposti ai cittadini, ma
per il 2014 sembra aprirsi
un periodo ancora più difficile per il Consorzio salernitano, per i dipendenti
di piazza Matteo Luciani e
per l’intera provincia di Salerno (l.m.).
L’ex comandante della Stazione di Capaccio e un collega a giudizio a novembre
Due carabinieri finiscono sotto processo
Abuso d’ufficio e lesioni, dibattimento anche per un privato cittadino. Assolti in cinque, tra cui tre militari
Salerno-Capaccio. Abuso
d’ufficio e lesioni, cinque assoluzioni e tre rinviii a giudizi.
A deciderlo è stato ieri mattina
il giudice per le udienze preliminari presso il Tribunale
di Salerno, Dolores Zarone. A
processo due carabinieri, tra
cui il maresciallo Gerardo Leo
(ex comandante della stazione
di Capaccio), un collega militare e un cittadino privato
residente sempre nel comune
di Capaccio Paestum. Il collegio difensivo fra gli altri, era
composto dall’avvocato Carmine Giovine, Luca Vollaro e
Francesco Reale. Nell’inchiesta,
coinvolti a vario titolo, anche
altri tre militari dell’arma sempre della locale Stazione e due
cittadini di Capaccio che sono
stati prosciolti dalle accuse.
La vicenda risale a qualche
anno fa, nel 2010, quando - per
l’accusa- alcuni carabinieri
avrebbero organizzato nei confronti del privato cittadino una
spedizione punitiva per alcune
vicissitudini sorte tra privati
e militari dell’arma. Nella vicenda in un primo momento
furono coinvolti altri tre uomini
della benemerita che prestavano servizio presso la Stazione
di Capaccio Paestum e due
cittadini capaccesi. La vicenda,
che destò un certo scalpore, fu
denunciata alla Procura della
Repubblica presso il tribunale
di Salerno che aprì un fascicolo d’inchiesta a carico delle
otto persone coinvolte nella
lite. Nell’udienza preliminare
di ieri mattina, accogliendo
in parte le tesi del pubblico
ministero, il giudice per le
udienze preliminari Dolores
Zarone ha rinviato a giudizio
proprio l’ex comandante della
Stazione di Capaccio Gerardo
Leo, il collega militare e la
persona che figura parte attiva
nella lite e con la quale i militari
rimandati a processo avrebbero
avuto il diverbio qualche anno
fa. Saranno davanti ai giudici
salernitani a novembre e dovranno rispondere chi di abuso
d’ufficio e chi di lesioni. Cadute
le altre accuse contro tutti e gli
otto imputati coinvolti nell’inchiesta (re.giu.).
A Confindustria
Befera prova a unire
fisco e contribuenti
Salerno. In città la terza tappa
degli incontri sul territorio tra Confindustria e Agenzia delle entrate.
Dopo il Piemonte e l’Emilia Romagna, è a Salerno l’appuntamento
tra il presidente del Comitato Tecnico Fisco di Confindustria Andrea
Bolla, il presidente di Confindustria Campania Sabino Basso, il
presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro e il direttore
Attilio Befera accompagnato dai
vertici dell’Agenzia delle entrate.
Un’iniziativa utile ad alimentare la
comunicazione e la collaborazione tra Amministrazione finanziaria
e imprese e per promuovere soluzioni condivise ai problemi che
riscontrano le industrie.“Il dialogo
tra Amministrazione finanziaria
e mondo produttivo è oggi più
che mai aperto – afferma Attilio
Befera, direttore dell’Agenzia
delle Entrate. E’ inoltre forte e
condivisa la volontà di guardare
al Paese reale e di rendere sempre più semplice il rapporto tra
fisco e contribuenti. È uno sforzo
concreto che stiamo portando
avanti attraverso l’approvazione
di numerosi provvedimenti che
vanno incontro alle esigenze delle
imprese. Abbiamo introdotto la
possibilità di correggere sempre
gli errori contabili, reso semplice
il ravvedimento nel caso di ritardi
nei versamenti e riconosciuto i
crediti d’imposta, in particolare i
crediti Iva, in caso di dichiarazione
omessa. Stiamo, inoltre, proseguendo il nostro lavoro di semplificazione degli adempimenti. Per
migliorare la qualità dei servizi,
ridurre il peso degli adempimenti
amministrativi e diminuire i costi
per le imprese sono indispensabili
momenti di confronto come questo: la crescita e la ripresa sono
possibili solo se camminiamo
tutti nella stessa direzione”. Per
Mauro Maccauro “Il rapporto fisco
e imprese è gravato da numerose
criticità, prima fra tutte il peso
della pressione fiscale. In tale
contesto un clima di compliance e
di dialogo con il braccio operativo
dell’Amministrazione Finanziaria
diventa discriminante ai fini di una
partecipazione condivisa alla spesa pubblica, attraverso il carico
fiscale sopportato dalle aziende.
In questa direzione si inserisce la
nostra proposta di un Protocollo
con l’Agenzia dell’Entrate diretto
a semplificare i rapporti tra le imprese del territorio e fisco”.
La ricorrenza, venti anni di successi
Il Centro Artisti Salernitani l’orgoglio di un’intera comunità
Salerno. Venti anni fa nasceva a Salerno Il Centro Artisti Salernitani, un’
associazione volta alla promozione
di attività culturali e produzioni artistiche. E dopo ben due decenni, il
presidente del Cas Elena Ostrica ha
voluto indire una conferenza stampa presso il Comune di Salerno per
festeggiare il lavoro del Centro che
con entusiasmo e dedizione porta
avanti il progetto culturale della città
di Salerno su cui l’Amministrazione
Comunale ha sempre puntato. Lo
scopo, come ha sottolineato Elena
Ostrica (nella foto), è quello di portare
la testimonianza dell’associazione
all’attenzione dei più giovani affinché possano fare propria questa
esperienza e coltivare con dedizione
la propria passione per la cultura.
Grande entusiasmo e riconoscenza
per il lavoro del Castraspare anche
dalle parole del Vice Sindaco di
Salerno Eva Avossa che, durante il
suo intervento, ha ringraziato l’Associazione Artisti Salernitani per aver
contribuito a far crescere quello che il
Sindaco De Luca ha definito “l’Orgoglio Salernitano” esclusivamente con
le proprie forze e le proprie risorse
economiche e professionali. “La
cultura- continua il Vice Sindaco- in
un clima di incertezza come quello
attuale è l’unico baluardo dinanzi
alla disgregazione di valori che ci
sta conducendo alla deriva. E noi a
Salerno possiamo considerarci un
baluardo nonostanti i numerosi tagli
che arrivano e che sono all’ordine del
giorno”, ha detto Avossa rimarcando
il pensiero del primo cittadino Vincenzo De Luca. La voglia di coltivare
la passione per la cultura e per l’arte
nonostante le difficoltà che hanno
caratterizzato questo ventennio di
attività è riscontrabile nelle parole
di Elena Ostica che ha affermato con
decisione che il Centro Artistico è an-
cora oggi una realtà viva che grazie
ad uno staff di collaboratori efficienti
e professionali si occupa ed abbraccia molti degli eventi organizzati
sul territorio “ per fare vera cultura
e promuovere la divulgazione della
stessa, per confrontarsi ed arricchirsi
sempre di più con altre realtà”. In
occasione di questo ventennale l’Associazione ha invitato tutti i cittadini
e gli organi di stampa alla 15esima
edizione del Premio letterario “La
Piazzetta” che coinvolgerà artisti
italiani e stranieri e che prenderà il
via nella giornata di oggi.
Francesca Caso
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12
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
SalernoCampus
Migliaia di nuovi iscritti hanno partecipato
alla tre giorni dedicata all’Orientamento
Matricole: accoglienza da record
DOMENICO GRAMAZIO
FISCIANO/SALERNO
Essere giovani matricole non
è più sinonimo di spaesamento grazie alle associazioni Vivi Unisa, Agorà e Futura
che hanno dato il benvenuto
ai nuovi iscritti con una speciale tre giorni di orientamento patrocinata e sostenuta dall’Università di Salerno.
Scopo dell’iniziativa terminata ieri e durata due giorni,
che come ogni anno ha anticipato l’inizio delle lezioni, è stato quello di favorire
l’inserimento degli studenti
nella vita accademica. Cinque i pilastri portanti dell’evento: orientamento, musica,
sport, cultura e divertimento.
I partecipanti hanno visitato
gli stand per l’orientamento,
allestiti dalle associazioni
delle singole facoltà, per ricevere informazioni e materiale sull’articolazione dei
corsi di laurea e delle attività
didattiche, sui servizi offerti
dall’Ateneo, sulle occasioni
di studio all’estero e di stage. Ampio spazio, anche, per
l’intrattenimento ed il gioco,
con pallavolo, basket, ping
pong e calcio balilla. Ma il
divertimento è continuato
anche con interessanti quiz e
coinvolgenti cacce al tesoro.
E c’è stata anche la musica
live ed i dj set per vivere l’Università anche di notte. Fino
a ieri sera, piazza del Sapere, dalle 10 alle 17 e piazza
De Rosa, antistante il Rettorato, dalle 22 in poi, sono
state il centro ed il punto di
riferimento di chi ha voluto
scoprire il Campus universitario. La manifestazione è
stata organizzata con la collaborazione del Caot (Centro
d’Ateneo per l’Orientamento
e il Tutorato), dell’Adisu Salerno (Azienda per il Diritto
allo Studio), del Cus Salerno
(Centro Universitario Sportivo), dell’Ufficio Stampa
e Promozione d’Ateneo, di
Unis@und Webradio, del
Csda (Centro Stampa di Ateneo) e di ‘Martedì Universitario’. La tre giorni, inaugurata martedì scorso, ha visto
un enorme numero di partecipanti, che hanno potuto
vivere la cittadella universitaria ‘h24’. Ieri sera grande
attesa per l’evento finale: a
concludere l’iniziativa sarà
la coinvolgente musica dei
Molotov D’Irpinia e Muro
del canto e, per gli amanti
della dance, ‘l’ultimo atto’ è
stato affidato al closing djset
firmato Dako from Beat-@Time.
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Le associazioni studentesche hanno fornito informazioni sulle singole Facoltà
e materiale sullo svolgimento delle lezioni per ogni corso di Laurea dell’Ateneo
Le tappe
STAND INFORMATIVI
Distrubito materiale
informativo sullo svolgimento dei vari corsi di
studio
L’appuntamento
Matematica, esperti a confronto
nel 31esimo convegno dell’Umi
LO SPORT
Presentata anche l’offerta del Cus presente
con le attività di volley,
ping pong e basket
LA MUSICA
Spazio ai dj set in piazza del Sapere per iniziare al meglio il primo
anno accademico
Riaperti i termini fino al 31 ottobre
Master universitario per l’Infanzia
Ecco come e dove fare la domanda
Salerno/Fisciano. Sono riaperti i termini per
l’ammissione al master Universitario di I livello ‘Educazione Psicomotoria Inclusiva
per l’infanzia’, al Corso di aggiornamento e
perfezionamento professionale “Educazione Psicomotoria Inclusiva per l’infanzia”,
al Master Universitario
di I livello e al Corso di
Formazione e Agg. Professionale in “Didattica
e psicopedagogia per
alunni con disturbo autistico”. Le domande di
partecipazione ai quattro
corsi devono pervenire
entro le 12 del 31 ottobre
prossimo.
Più in dettaglio, sono
previsti 50 posti (45 riservati ad Insegnanti di
base in servizio presso Scuole dell’Infanzia o
Scuole Primarie, Statali, con contratto di lavoro a tempo indeterminato (T.I.), e 5 riservati ad Insegnanti di base in servizio presso
Scuole dell’Infanzia o Scuole Primarie Paritarie, con contratto di lavoro a tempo indeterminato (T.I.). per l’ammissione alla prima
edizione del Corso di Master Universitario,
di I livello, denominato “Educazione Psicomotoria Inclusiva per l’infanzia”, di durata
annuale, istituito presso il Dipartimento di
Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università degli Studi di Salerno.
A numero chiuso anche il Corso di aggiornamento in “Educazione Psicomotoria Inclusiva per l’infanzia” riservato a insegnanti di base e docenti delle
scuole statali e paritarie
non in possesso di laurea.
I 50 posti disponibili sono
così suddivisi: 45 posti
per Insegnanti di base
in servizio presso Scuole
dell’Infanzia o Scuole Primarie, Statali, con contratto
di lavoro a tempo indeterminato (T.I.) che, alla scadenza del termine per la
presentazione della domanda di iscrizione
allo stesso, siano in possesso di diploma di
istruzione secondaria di secondo grado; 5
posti riservati ad Insegnanti di base in servizio presso Scuole dell’Infanzia o Scuole
Primarie, Paritarie, con contratto di lavoro a
tempo indeterminato (T.I.) che, alla scadenza del termine per la presentazione della
domanda di iscrizione allo stesso, siano in
possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado.
Salerno/Fisciano. All’Università di Salerno un corso di
formazione e aggiornamento organizzato dall’Unione
Matematica Italiana. La matematica non è una materia
facile. Al Sud ancora di più. Ed è la Campania la cenerentola delle regioni meridionali. Gli ultimi dati, infatti, non sono per niente confortanti. Ed è per questo
motivo che la Commissione Italiana permanente per
l’Insegnamento della Matematica della Unione Matematica Italiana (Umi - in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Ingegneria
Elettrica e Matematica Applicata, con il Dipartimento
di Matematica dell’Università degli Studi di Salerno,
con l’Istituto Professionale di Stato per i servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità “Roberto Virtuoso”, con
il Piano Nazionale Lauree Scientifiche e con il Comitato di Coordinamento del TFA (Tirocinio Formativo
Attivo) di Salerno - ha deciso di organizzare a Salern
una tre giorni, iniziata ieri e che si concluderà domani,
per il suo 31esimo convegno per offrire agli insegnanti
di ogni ordine e grado una preziosa opportunità di
aggiornamento e di formazione.
Un’iniziativa dedicata a conferenze di esperti di
didattica della matematica, a tavole rotonde su temi
di attualità ed alla presentazione di progetti educativi
locali. Ma sono i laboratori la vera novità del convegno: sono ben 18. Gli insegnanti potranno seguire tre
laboratori da scegliere sui temi più importanti dell’educazione matematica sotto la supervisione di esperti
di ricerca in didattica della matematica provenienti da
tutta Italia. Si terrà presso il Teatro Augusteo. Esplicativo il tema dato: “Fare matematica nella scuola di
tutti”.
Tra i relatori si alterneranno figure tra le più importanti
nell’ambito della ricerca in didattica della matematica,
da Ferdinando Arzarello, neo-Presidente dell’Icmi (International Commission on Mathematical Instruction).
La rassegna del Davimus
Davimedia, arriva Rocco Papaleo
Salerno/Fisciano. Tutto pronto per Davimedia, la rassegna culturale organizzata dal Corso di Laurea Davimus
dell’Universita’ degli Studi di Salerno. Il primo incontroavverrà giovedì prossimo con un ospite d’eccezione: l’attore lucano Rocco Papaleo, in tour per la presentazione
del suo nuovo film, ‘Una piccola impresa meridionale’,
al the Space Cinema di Salerno.
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Salerno
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
Approvata la richiesta di parere esterno ad un costituzionalista proposta dal consigliere Criscuolo
Decadenza, i consiglieri si autotassano per il consulto esterno
Salerno. Sarà un parere pro veritate di un
giurista esterno a decidere l’ingrovigliata decadenza di De Luca. La commissione “Statuto”,
presieduta da Pasquale Criscito ha approvato
all’unanimità la proposta fatta eccezione per
l’astensione del commissario Cammarota, con
la richiesta di consulto ad un noto costituzionalista di livello accademico. Accolta, dunque, la proposta di Nino Criscuolo, membro
aggiunto alla commissione, con la consulenza
che sarà fatta con la precisa garanzia che non si
gravi sul bilancio comunale. Il budget per un
parere pro veritate, con costi che si aggirano
intorno ai 10mila euro, sarà saldato dagli stessi
commissari che si autotasseranno per adire al
consulto esterno. Tra l’altro, su proposta del vi-
cepresidente Horace Di Carlo, saranno richiesti
casi particolari riguardante oltre la normativa
dell’attuale “decreto del fare” anche se la legge
che regola attualmente le incompatibilità abbia
profili incostituzionali nel momento in cui
preveda un’applicazione retroattiva. “Il parere
del costituzionalista esterno dovrà essere esaustivo per tutte le normative riccorrenti sul caso
di incompatibilità del sindaco, ma anche per
lo stesso contrario. – ha affermato il presidente
della commissione Criscito – Oltre delucidazioni nel merito del decreto del fare, e della
stessa normativa che porta lo sbarramento
della incompatibilità per Comuni superiori a
20mila abitanti, saranno richiesti pareri esaustivi anche sulle problematiche inerenti tutte
le normative fin qui verificate come anche la
Legge 81, richiamata dal sindaco De Luca nella
sua eccezione protocollata ad agosto. Successivamente, il parere sarà opportunamente traslato in Consiglio comunale”. In pratica si sarebbe
all’ultimo atto della lunga verifica da parte dei
commissari di commissione, con la stessa che
non si riunirà una volta ricevuto il parere pro
veritate dal costituzionalista, di cui ancora non
si conosce il nome, con il Consiglio comunale
che sancirà l’incompatibilità o compatibilità del
sindaco De Luca nel ruolo di sottosegretario o
viceministro. Un solo astenuto, dunque, con il
consigliere Cammarota che ha cristallizzato la
propria posizione alla seduta di due settimane
prima, con una richiesta di una convocazione
ad horas del Consiglio comunale, dopo aver
visto bocciare la proposta di una richiesta di
parere “pro veritate” al Viminale con interessamento diretto del prefetto Pantalone.
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Deleghe: decisiva la prossima settimana quando il primo cittadino incontrerà il premier Letta
ANTONIO ROMA
SALERNO
Come un leone in gabbia e
stretto nella morsa. E’ la situazione in cui si trova il sindaco e viceministro De Luca
nella delicata condizione
del solo contro tutti. Perchè
gli attacchi arrivano da tutti i punti cardinali, da ogni
schieramento politico, anche se la mozione di sfiducia
del Pdl, ma anche del Movimento 5 Stelle, sembrano
non preoccuparlo. Nessuna
dimissione ma nemmeno
impulso alla decadenza da
sindaco da parte di De Luca
nella riunione di ieri sera a
Palazzo di Città con la “sua”
maggioranza di governo nel
parlamentino cittadino. Il
sindaco ha rassicurato i suoi
fedelissimi, anche su quello
che sarà il loro mandato a
Palazzo di Città, ma soprattutto sul suo iter ministeriale a Roma. Una situazione in
continua evoluzione che potrebbe sbloccarsi la prossima
settimana, forse già martedì,
quando sarà a colloquio con
Letta. Il premier lo avrebbe
già cercato, con l’incontro
che non sarebbe avvenuto
per il concomitante viaggio
negli Stati Uniti del presi-
Dimissioni: De Luca rinvia la decisione
Il sindaco non è preoccupato della mozione di sfiducia di Pdl e M5S. Consiglio a rischio scioglimento?
dente del Consiglio. Ma il
tutto potrebbe concludersi
proprio allora, soprattutto
se il premier dovrebbe accondiscendere alle richieste
dettagliate del viceministro
De Luca in merito al dipartimento da assegnargli. Non è
un mistero che il viceministro
salernitano punti ad un “controllo” del Sud, soprattutto
nel cercare di dare impulsi
decisivi e determinati alle Infrastrutture. Ma tutto dipenderà dal prossimo colloquio
con il premier che, forse,
Il presidente Galdi chiede l’inserimento anche di via Manzella
Manutenzione stradale: via alla verifica
della mappa degli interventi in città
Salerno. Toccherà all’ingegnere Giovanni Micillo del settore Manutenzione Infrastrutture relazionare la
prossima settimana in Commissione
“Urbanistica” presieduta da Domenico Galdi, sul programma di intervento per la manutenzione
straordinaria delle strade
cittadine. Il tutto alle luce
del mutuo di 5 milioni
di euro concessi dalla
Cassa Depositi e Prestiti
richiesti da sei mesi da
Palazzo di Città. L’intenzione del presidente Galdi
è di rivedere la mappa
degli interventi cittadini
e, nel caso, ampliarla con
altre strade cittadine, più
periferiche per la verità,
che pure hanno bisogno
di interventi strutturali urgenti per
quanto riguarda il manto stradale.
Tra l’altro, nella seduta di ieri è stato
chiesto di integrare nel calendario
degli interventi anche anlcune strade
della zona industriale. Ma anche via
Manzella, prolungamento di via del
Pezzo, dove sono presenti buche e
un’illuminazione fatiscente. A mettere via Manzella al centro dell’attenzione non ci sono solo le lamentele
dei residenti, che nei giorni scorsi
hanno presentato una petizione
per lo stato di degrado della strada,
ma anche la stretta vicinanza con
la stazione della metropolitana che
partirà all’inizio del prossimo mese.
Insomma, si dovrà correre ai ripari,
in tempo per l’inaugurazione. Ma
saranno valutati
attentamente anche i costi degli
interventi di manutenzione delle
strade, oltre che
della mappa degli interventi. Secondo una prima
stima, deliberata in seduta di
Giunta qualche
tempo fa, l’intervento complessivo dovrebbe costare intorno ai 2,1 milioni di euro,
compreso l’intervento delle fogne,
ben contenuto nel mutuo che il Comune di Salerno riceverà dalla Cassa
Depositi e Prestiti. Non è escluso
che nell’intervento di manutenzione
saranno inseriti anche quelli relativi
ai chiusini stradali, così da evitare i
continui allagamenti stradali, nel periodo delle piogge battenti. (or.ri.)
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gli dovranno dare risposte
esaustive sull’eterno dubbio
che, negli ultimi tempi, lo assale: essere un personaggio
scomodo per questa politica.
Certo, qualche trasmissione di rilevanza nazionale,
come quella di Vespa, forse,
avrà contribuito ad un pubblicità non benevola fra gli
stessi colleghi di Ministero.
Intanto, sono stati quarantacinque i minuti di colloquio
con i suoi consiglieri ieri
sera, con la riunione annunciata per le 18 ma iniziata
con qualche attimo di ritardo, non senza il rituale degli
auguri di buon compleanno
per l’assessore De Maio. Il
sindaco De Luca si è confrontato con tutti i suoi fedelissimi, rispondendo a tutte
le domande, anche ai dubbi
e rilanciando sui programmi
da perseguire. Del resto una
riunione che si era già svilita
con le dichiarazioni radiofoniche della mattinata che già
Giunta
I 9 dipendenti del Ced
verso il licenziamento
Salerno. Destino già scritto
per i 9 dipendenti del Ced al
centro dei rilievi della Corte
dei Conti in merito alla stabilizzazione del 2008. Dopo
l’annullamento in Giunta della delibera di assunzione di
cinque anni fa, la discussione
dovrebbe nuovamente riapprodare al secondo piano di
Palazzo di Città questa mattina. Secondo i rumors, dovrebbe essere confermato il
provvedimento adottato qualche mese fa, con i 9 dipendenti che potrebbero essere
licenziati dal Comune di Salerno, col provvedimento che
sarebbe destinato a diventare
esecutivo. Val la pena ricordare che, qualche mese fa,
la Corte dei Conti, in via cautelativa, congelò i beni mobili
ed immobili degli assessori, in
due successive tornate, che
avevano approvato la delibera del 2008, riguardante la
stabilizzazione con contratti a
tempo indeterminato.
facevano intendere che non
vi sarebbe stata alcuna decisione nonostante l’ultimatum inviato al premier Letta
l’altra settimana. “Dimettermi da viceministro? La gente
non ha niente da fare, fanno
solo chiacchiere. - affermava
De Luca che rilanciava sulle
deleghe - Dietro la mancata
assegnazione delle deleghe
c’è uno scontro di potere, un
problema di rapporti politici. Vediamo cosa succede
quando il presidente del
Consiglio ritorna dalla missione negli Stati Uniti”. Ma
la riunione di ieri può essere
inteso anche come un tentativo per bloccare eventuali
ricorsi al Tribunale Ordinario, il consigliere Criscuolo
non ha presentato quello
annunciato, con quello dei
grillini, fissato per il 17 dicembre che potrebbe essere
discusso a fatti già avvenuti. Nel frattempo, il tempo
stringe, con la scadenza dei
6 mesi per la decisione di
rimozione di una delle due
cariche che è agli sgoccioli.
Potrebbe esservi il rischio
dell’intervento del Prefetto
Pantalone, con rischio commissariamento e scioglimento del Consiglio. In questo
caso sarebbe lo stesso Consiglio comunale a rispondere
con ricorso al Tar e cristallizzazione dello stato delle
cose, anche della carica dello
stesso De Luca. Anche questo un intervento da evitare,
nonostante il procedimento
di decadenza sia restato in
stand by, con lo stesso che
potrà riprendere soltanto
dalla seconda seduta, quando furono prese in visione le
eccezioni del primo cittadino. La sensanzione di fondo,
comunque, resta: si viaggia
verso il voto anticipato a Palazzo di Città.
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De Angelis (Cgil): “Colpa del ridotto numero di personale”
Un comunale aggredito ai Picarielli
I sindacati: “Si lavora senza sicurezza”
Salerno. Ancora una aggressione ai
danni di un dipendente comunale
nell’esercizio delle proprie funzioni.
E’ accaduto ieri mattina presso il settore Servizi Demografici, Elettorale,
Statistica e Censimenti di via Picarielli, con un cittadino che ha aggredito verbalmente un
dipendente comunale
tanto da richiedere
l’intervento della forza
pubblica. Un pericoloso corpo a corpo,
sedato in tempo dalle
persone presenti, con
l’aggressore che chiedeva con insistenza il
disbrigo della propria
pratica senza ulteriori
ritardi, pretendo che
la stessa fosse evasa
nell’immediato. Da
qui il confronto verbale, con il successivo corpo a corpo che ha condotto il dipendente a farsi refertare
presso il nosocomio cittadino. “E’
tutto frutto della situazione di disagio in cui sono costretti a lavorare i
dipendenti comunali, in particolare
quelli a contatto con il pubblico. - ha
affermato il segretario provinciale
della Cigl Fp, Angelo De Angelis - I
continui tagli e la mancanza di una
riorganizzazione oculata del servi-
zio porta a questi toni sempre più
accesi con l’utenza. Non è la prima
volta che accadono fatti del genere,
a conferma anche della mancanza
di sicurezza in cui sono costretti a
lavorare i dipendenti comunali in
alcuni sportelli cittadini. L’esiguo
numero di dipendenti a
disposizione rischia di
gravare sul servizio ai
cittadini con le conseguenze che sono queste”. Sull’aggressione
avvenuta ieri mattina ai
Picarielli è intervenuto
anche Gerardo Bracciante della Uil. “Brutto
episodio che fotografa
la situazione in cui si
è costretti a lavorare
negli ultimi tempi. - ha
affermato Bracciante Sono casi estremi che cristallizzano
la situazione attuale che vede una
forza dipendenti esigua nel servizio
da rendere ai cittadini agli sportelli
al pubblico”. Nel frattempo, le Rsu
hanno chiesto un incontro urgente
con l’amministrazione e la messa
in sicurezza dell’ufficio interessato
dall’aggressione di ieri mattina.
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Salerno
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
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Sentita partecipazione e consensi alle parole del presidente della Onlus che conduce la battaglia
Stamina, in provincia bloccate 50 richieste
DOMENICO GRAMAZIO
SALERNO
Giovanni, Marta, Matilde e
Manuela da ieri sera sono
meno soli. A testimoniarlo
è stato l’abbraccio dei salernitani che hanno fatto sentire per loro e per l’arrivo in
città del professore Davide
Vannoni, presidente di Stamina Foundation, su invito
del Comitato Pro Stamina
Campania.
Un incontro organizzato
per “raccontare la verità alle
persone ed essere il più trasparenti possibili” ha detto
Paola Sivoccia, la madre di
Marta Mango che da mesi
lotta per chiedere una cura
che dia il diritto a vivere alla
sua bambina e ai piccoli di
tutto il mondo. “Da Salerno
al momento abbiamo più
di 50 richieste”, ha detto
Vannoni, “ma è tutto bloccato perché il ministro alla
Salute, Beatrice Lorenzin
ha bloccato una legge del
Parlamento”. Non si sottrae
alle domande il professore
torinese, che però ha soltanto occhi per i tanti bimbi
giunti ieri con i loro genitori
in piazza Caduti di Brescia
per sostenere la lotta alla
vita dei piccoli salernitani
che chiedono l’accesso alle
cure con il metodo Stamina.
“Nessuno riuscirà a fermare
Brescia perché ci siete voi”,
ha detto tra gli applausi della gente e degli ultras della Salernitana che durante
l’incontro hanno esposto lo
striscione ‘Curarsi non è reato. Sì a Stamina’. “Siete la
nuova consapevolezza di
questo Paese. Stare qui e vedere gli sguardi di Giovanni, Marta, Matilde e Manuela è valso davvero il viaggio
per arrivare a Salerno”, ha
ribadito Vannoni. “La pessima figura la sta facendo
una piccola parte della comunità scientifica italiana,
perché dicono che non ci
sono i dati. Ma non è vero
e lo dimostreremo giovedì
prossimo, quando a Roma
li presenteremo in una conferenza stampa. Gente come
il professore Camillo Ricordi, considerato fra i massimi esperti nel trapianto di
‘insulae pancreatiche’, ci ha
chiesto di fare sperimentazione negli Stati Uniti. Significa che qui c’è qualcosa
che non va, perché la Lorenzin dicendo no ha espressamente detto che non vuole
capire nulla del metodo
Stamina”. Non ha intenzione di arrendersi Vannoni, di
fermarsi al volere di lobby
che impediscono a bimbi
innocenti di vivere: “Mai
nessuno dei medici che ha
curato i bimbi con Stamina
li ha trattati come cavie. C’è
stato tutto l’amore possibile,
perché qui stiamo parlando
di qualcosa che cambierà la
medicina nel mondo e non
solo in Italia. L’ospedale di
Brescia ha speso 500mila
euro per pagare un avvocato e bloccare così le famiglie
che chiedevano di accedere
alle cure. Questa è una vergogna perché quelli sono
L’allarme di Davide Vannoni: “Tanti dal vostro territorio ci hanno
chiesto aiuto ma siamo bloccati dalle lobby e dal ministro Lorenzin”
Gli ultras: “Curarsi non è reato”
L’abbraccio di Pastena
In tanti ieri hanno raggiunto la zona
orientale per ascoltare l’uomo che con
il suo metodo ha dato una speranza ai
bimbi malati di Sla
Il piccolo Giovanni
Procentese e in basso la
gente presente ieri in piazza
Lo striscione dei tifosi granata
‘Curarsi non è reato. Sì a Stamina’: è
questo lo striscione esposto ieri sera dai
tifosi della Salernitana durante l’incontro
al quale ha preso parte Vannoni
“Qui si racconta la verità”
Nelle immagini di Alessandra Longo
alcune delle foto che immortalano la
venuta di Davide Vannoni a Salerno
soldi pubblici, il denaro di
tutti noi”.
Il tempo è poco, lo sa bene
Vannoni, che già pensa alla
sperimentazione fuori dai
confini nazionali per aiutare i bimbi come Giovanni
Procentese che potrebbero
peggiorare da un giorno
all’altro. “C’è un contatto
con due Paesi non lontano
dall’Italia per andare a continuare la sperimentazione
da loro. Spontaneamente,
infatti, si è costituita una cooperativa di genitori pronta,
a spese loro, a costruire un
laboratorio dove poter produrre le cellule staminali.
C’è una trattativa in corso
e speriamo davvero bene”.
Poi si è soffermato sul caso
specifico di Giovanni Pro-
centese, il bimbo salernitano di 9 anni affetto da una
malattia degenerativa rara e
costretto ancora ad aspettare
per curarsi: “Questo caso in
particolare è davvero un’assurdità”, ha detto Vannoni.
L’ospedale ha preso in considerazione la seconda sentenza del Tribunale, quella
di maggio, e non la prima
di marzo, costringendo così
Giovanni a restare in lista
d’attesa. Altrimenti il piccolo avrebbe già potuto iniziare le terapie nel mese di
giugno. Una situazione davvero vergognosa e assurda.
A bloccare tutto, secondo
Vannoni, ci sarebbero tre
lobby: “La prima è quella
del farmaco, perché ha fiutato un business da miliardi di
dollari e quindi non vuole
lasciarselo sfuggire. L’altra
è quella di una piccola parte della comunità scientifica
italiana, che vuole lavorare
sulle staminali embrionali che però non hanno mai
dato risultati. Infine, c’è chi
vuole promuovere l’eutanasia anche sui bambini con
l’autorizzazione dei genitori”.
Parole che mettono i brividi
a chi è in piazza e con Vannoni che, ancora una volta,
si appella a Papa Francesco:
“Lui ha sentito e visto alcune famiglie. Un ulteriore
suo interessamento sarebbe
davvero importante”.
Le madri coraggio e i loro bimbi
Giovanni, Marta e Manuela ieri hanno
preso parte all’incontro con i loro genitori. Per loro solo coccole e abbracci da
parte di tutti i presenti all’incontro
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A fine mese ritornano le Giornate della Scuola salernitana
Manager Ruggi, l’ira dell’Ordine dei Medici:
“Un’attesa che crea un clima di provvisorietà”
Salerno. Ritornano le Giornate della Scuola Medica Salernitana dove il mondo della
medicina si incontra per confrontarsi e rinnovarsi alla luce di nuove scoperte e studi.
L’evento organizzato dall’Ordine dei Medici
ed Odontoiatri della provincia di Salerno,
presieduto da Bruno Ravera, e presentato ieri mattina nella sede dell’Ordine,
sarà anche l’occasione per rinnovare
il consueto e prestigioso evento della
cerimonia di consegna dei Premi Internazionali e del Giuramento di Ippocrate che si terrà anche per quest’anno presso l’Università degli Studi di
Salerno. Ma Ravera, a margine della
conferenza è intervenuto anche sulla
questione della nomina del manager
del Ruggi: “Ci rammarichiamo e protestiamo per un’attesa che si prolunga, non consente all’Azienda di uscire da
un clima di provvisorietà. Ci auguriamo che
la Regione, l’Azienda e l’università risolvano
rapidamente questo problema”. Toccata anche la crisi della sanità accreditata: “Vicende
particolarmente inquietanti, si augura che
i tagli preannunciati non incidano in modo
pesanti sulle prestazioni a cittadini bisognosi”. Il programma delle Giornate prevede venerdì prossimo la cerimonia di conferimento
della Laurea Honoris Causa in Medicina e
Chirurgia al professore Eugéne Braunwald
(nella foto in basso a sinistra), uno dei più prestigiosi studiosi di Medicina Cardiovascolare
nel mondo, e continuerà con l’appuntamento
che vedrà protagonista Margherita De Bac
(nella foto in basso a destra). “L’Ordine - spiega
Ravera - rinnova il tradizionale appuntamento per un confronto permanente tra passato e
futuro”. (Luca Marrazzo)
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6
Interni Esteri
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
In 17 condizionavano gli organi costituzionali, c’è anche il sindaco Pdl di Pontecagnano
Ernesto Sica, chiesto il giudizio per l’inchiesta P3
E’ finito nell’indagine per il dossieraggio nei confronti di Stefano Caldoro
REDAZIONE INTERNI
ROMA
Chiesto il rinvio a giudizio
per 17 persone accusate dalla Procura di Roma di essere
appartenenti alla cosìdetta P3, organizzazione che
puntava a condizionare il
funzionamento degli organi
costituzionali.
Il pm Mario Palazzi ha sollecitato il processo per l’imprenditore Flavio Carboni,
per l’ex giudice tributario
Pasquale Lombardi, per
l’imprenditore Arcangelo
Martino e l’ex consigliere
regionale Ernesto Sica, considerato il presunto autore
di un dossier contro Caldoro per fargli abbandonare
la corsa a Palazzo santa
Lucia.
Nel procedimento sono
state stralciate, nell’ultima
udienza di qualche giorno
fa, le posizioni dell’ex coordinatore del Pdl, Denis
Verdini, dell’ex senatore
Marcello Dell’Utri e dell’ex
sottosegretario Nicola Cosentino.
Quest’ultimo è coinvolto
nell’indagine solo per il reato di diffamazione ai danni
del governatore della Campania, Stefano Caldoro.
Per loro il gup Elvira Tamburelli è in attesa della risposta
del Parlamento sull’utilizzo
di intercettazioni telefoniche che li coinvolgono. Nei
confronti dei diciassette
sono contestati reati che
vanno dalla violazione della
legge Anselmi sulle società
segrete, all’associazione per
delinquere finalizzata a realizzare una serie indeterminata di delitti di corruzione
all’abuso d’ufficio e illecito
finanziamento dei partiti,
diffamazione. Il processo è
stato aggiornato al prossimo
25 ottobre con gli interventi
delle difese.
C’è anche il sindaco di Pontecagnano, ed ex assessore
regionale del Pdl, Ernesto
Sica, dunque, tra i 17 imputati dell’inchiesta sulla
P3 per i quali la Procura di
Roma ha chiesto il rinvio a
giudizio.
L’esponente di centrodestra
è finito nell’indagine per il
Sono stati estratti dal velivolo
Islander yv2615u a Los Roques
i resti di alcune persone con la
cintura ancora allacciata. L’aereo
era scomparso con a bordo Vittorio Missoni, Maurizia Castiglioni,
Guido Foresti, Elda Scalvenzi e il
copilota. Lo hanno detto all’ANSA fonti locali e la notizia appare
anche sul sito venezuelano ‘El
Universal’.
I pochi resti trovati dai sommozzatori venezuelani appartengono
apparentemente a tre persone. Lo
riferiscono all’ANSA fonti di Caracas che seguono le operazioni di
recupero del relitto.
Oltre ai passeggeri, a bordo del
velivolo sono stati trovati i resti
del copilota - Juan Carlos Ferrer
Milano - ha detto all’ANSA un
imprenditore italiano che da anni
risiede a Gan Roque, Giorgio Serloni. Non sarebbero stati trovati,
invece, i resti del pilota, Germán
Marchant. I resti delle vittime della
sciagura sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria,
per l’autopsia. Intanto le autorità
venezuelane mantengono il più
stretto riserbo sul ritrovamento.
Le famiglie Missoni, Castiglioni,
Foresti e Scalvenzi ‘’informano però - di non aver ricevuto alcuna
comunicazione dettagliata e ufficiale in merito’’.
COMBINAZIONE VINCENTE
“Esecuzione terribile, impossibile
opporsi, era un ordine di Hitler”
Superstar
62
32
Nessun vincitore con punti 6
Nessun vincitore con punti 5+
Ai 1 vincitori con punti 5
€ 21.845,76
Ai 901 vincitori con punti 4
€ 269,16
Ai 29.097 vincitori con punti 3
€ 16,59
PROSSIMO CONCORSO
IL JACKPOT CON PUNTI 6
€ 7.057.361,97
lotto
BARI
CAGLIARI
FIRENZE
GENOVA
MILANO
NAPOLI
PALERMO
ROMA
TORINO
VENEZIA
NAZIONALE
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COMBINAZIONE VINCENTE
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Missoni, individuato l’aereo: a bordo resti umani
superenalotto
Numero Jolly
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Venezuela, sul veivolo viaggiavano cinque persone, c’era anche Vittorio
Diffuso il videotestamento di Erich Pribke. Nessun pentimento
11 18 40 58 81 87
dossieraggio nei confronti
del governatore Stefano
Caldoro, all’epoca dei fatti
aspirante candidato alla
presidenza della Regione
Campania.
Arcangelo Martino – un vecchio ex assessore di Napoli,
la persona che fece conoscere a Berlusconi il papà di
Noemi Letizia – disse così
al procuratore aggiunto di
Roma Giancarlo Capaldo:
“Lui (Sica, ndr) diceva di
avere “Berlusconi per le
palle (…) perché era stato
protagonista di avere fatto
cadere il governo Prodi”.
Ora Sica è coinvolto in una
vicenda più delicata: la P3.
ROMA - Il videotestamento dell’ex ufficiale della Ss Erich
Priebke, morto sei giorni fa a Roma, è stato diffuso oggi dal
suo legale. Il video-testamento si intitola “Guai ai vinti”.
In apertura, infatti, si legge: “Erich Priebke - Intervista
sulla sua autobiografia Vae victis”. L’ex Ss appare
nel video seduto davanti
ad una libreria. Indossa
una camicia azzurra con
sopra un gilet scuro. Parla
spedito in italiano con un
forte accento tedesco.Nella
prima parte si parla dell’attentato di via Rasella.
“Il Gap, i comunisti italiani, fecero attentato contro
compagnia polizia tedesca,
erano uomini dell’Alto
Adige, dunque italiani. Sapevano che dopo l’attentato viene la rappresaglia”.
“L’esecuzione alle Fosse Ardeatine fu terribile
ma impossibile dire no”.
Priebke, nel video, prosegue dicendo che “Schutz,
l’organizzatore della rappresaglia, disse: ‘E’ un ordine di Hitler, chi non lo vuole
fare è meglio si metta dalla parte delle vittime e verrà
fucilato’”.
“Come credente non ho mai dimenticato questo tragico
fatto. Per me l’ordine di partecipare all’azione fu una grande tragedia intima. Penso ai morti con venerazione e mi
sento unito ai vivi nel loro dolore”. Questo disse Priebke
in aula nel processo del 1996, come testimonia il video.
Palazzo Chigi, servizi mai interessati del caso
La Presidenza del Consiglio precisa che i servizi di informazione per la sicurezza della Repubblica non sono mai
stati interessati del caso Priebke.
Marino: ordinanza prefetto, no sepoltura Roma
“Ho ricevuto l’ordinanza
del prefetto di Roma con
la quale ordina il divieto
di tumulazione della salma
di Priebke all’interno del
territorio della provincia di
Roma”. Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio marino durante l’assemblea
capitolina sulla Shoah.
Pacifici, no luoghi nostalgici, anche Predappio
“Di luoghi di nostalgici,
in Italia, ne abbiamo già
uno a Predappio: ci basta
e se è possibile vorremmo
eliminarlo”. Lo ha detto il
presidente della comunità
ebraica di Roma Riccardo
Pacifici durante l’Assemblea capitolina, per la seduta straordinaria sulla Shoah, a proposito della tomba
di Mussolini a Predappio.
Nessun pentimento
“Priebke ha incontrato, in forma privata, familiari di alcuni caduti delle Fosse Ardeatine: non è vero che Priebke
non si è pentito”. Lo ha detto l’avvocato dell’ex ufficiale
delle SS Erich Priebke in un’intervista alla radio web
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4
Primo Piano
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
Monsignor Carlo Papa e suor Rosa indagati dalla Procura di Nocera Inferiore: sono fratelli
Anche una suora 78enne tra i falsi invalidi
Suora invalida al 99%, incapace di camminare senza
l’aiuto permanente di un
accompagnatore e incapace
di compiere atti della vita
senza assistenza: ma, nonostante ciò era stata filmata
in Chiesa mentre partecipava alla Santa Messa in ricordo della sorella defunta.
E’ una falsa invalida, suor
Rosa Papa, 79 anni, sorella
di monsignor Carlo Papa,
anch’egli indagato che ha
ottenuto la pensione grazie
all’intermediazione del medico e consigliere regionale
Giovanni Baldi.
E’ uno degli episodi più
‘strani’ registrati nel corso
delle indagini che ieri hanno
portato all’arresto di nove
persone, nell’ambito dell’operazione Spending review.
A decretare l’invalidità la seconda commissione dell’Asl
Cava de Tirreni-Vietri sul
mare, nella quale c’erano
Mario Salucci, Angelo Cermi, Pietro Giordano, Isidoro
Quadrino, Gian Michele Noschese. Giovanni Baldi ‘raccomandò’ alla commissione
suor Rosa Papa, per la quale il medico curante Angela
Carleo aveva prospettato
un quadro patologico molto
grave e per il quale fu riconosciuta alla suora un’invalidità tra il 67 e il 99%. Proprio il
giorno della visita presso la
commissione invalidi, Monsignor Carlo Papa - fratello
della suora - invia un sms a
Giovanni Baldi avvisandolo
che nel pomeriggio la sorelladovrà essere sottoposta a
visita medica perchè ‘non
sta più bene’. I carabinieri,
in effetti, accertarono che il
29 giugno del 2012 fu esaminata la pratica di Suor Rosa
che la commissione riconobbe invalida civile: “…. ultrassessantacinquenne con
difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti
propri della sua età medio
– grave 67%-99%….” nonché, riconosciuta portatrice
di handicap per difficoltà
a deambulare. Acquisita la
pratica, i carabinieri avviano
le indagini - la procura nomina un consulente per verificare se le patologie della
suora abbiano ripercussioni
sulla vita e scoprono che la
79enne, tuttalpiù può essere
definita un’invalida di lieve
entità. E’ a quel punto che gli
inquirenti decidono di interrogare il fratello, decano della Diocesi di Cava de Tirreni, molto conosciuto in città
per chiedergli informazioni
utili. L’interrogatorio con il
prete sembra surreale ai carabinieri: “Ho una sorella di
nome Rosa Papa, suora, che
ha prodotto domanda di invalidità anche se non ha ottenuto il 100% a cui pensava
di avere diritto” dice Carlo
Papa. Ma a proposito di un
interessamento di GIovanni
Baldi alla vicenda, il Monsignore dice: “Non ho mai interessato Giovanni Baldi da
me conosciuto da bambino
e attualmente consigliere regionale per la pratica di mia
sorella, non lo vedo, non lo
sento e non interagisco con
lui in qualunque modo da
qualche anno”. Eppure, gli
inquirenti avevano registra-
Inabile al 99%, ma i carabinieri la filmarono alla messa in ricordo della sorella
Il fratello prete, noto decano dei sacerdoti di Cava, indagato per falso e truffa
I protagonisti
Bruno Ravera,
Ordine dei medici:
“Chi ha sbagliato
è giusto che paghi”
La cricca
dei medici
La seconda commissione dell’Asl Cava dei
Tirreni Vietri, ricevette
la raccomandazione
di Giovanni Baldi per
suor Rosa Papa, a
sua volta raccomandata dal fratello.
Il Monsignore
e l’invalidità
Nel giorno della riunione della commissione
e della visita fu monsignor Papa a inviare
un sms a Baldi per
indicare l’orario della
visita di sua sorella
per un intervento.
Suor Rosa Papa
e la messa
I carabinieri, appurato
che la donna aveva
il 99% di invalidità, la
videro, invece, mentre
partecipava attivamente alla messa
di suffragio per sua
sorella Anna.
to i messaggi in uscita e in
entrata dall’utenza del prete proprio il 26 giugno del
2012.
Proprio per evitare di incorrere in un madornale
errore di persona i carabinieri decisero di effettuare alcuni appostamenti e
filmare la suora invalida.
L’occasione volle che il 19
maggio scorso, fosse celebrata una messa in suffragio della sorella Anna, nella Chiesa di S. Vincenzo di
Cava e Suor Rosa - ormai
in quiescenza- vi partecipasse. In chiesa si appostarono, in borghese, i carabinieri di Cava per scrutare
le movenze della donna
di chiesa e per filmarla.
Scoprirono allora che l’anziana, nonostante l’età, si
muovesse abbastanza agevolmente, senza accompagnatore, partecipava alla
messa con trasporto, si inginocchiava e pregava per
la sorella defunta.
I carabinieri non pensarono che proprio quel giorno
fosse avvenuto un vero e
proprio miracolo, una guarigione improvvisa, e così
Suor Rosa, insieme al fratello sono finiti nel registro
degli indagati per truffa ai
danni dello stato.
Rosaria Federico
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Sgomento e incredulità a Cava
Il sindaco: “Spero nell’ingenuità”
Sgomento ed incredulità: sono questi i sentimenti dominanti a Cava
de’ Tirreni già delle prime ore della
mattinata di ieri per l’operazione
portata a termine dai Carabinieri
del Reparto Territoriale di Nocera
Inferiore che ha sgominato, su richiesta della DDA di Salerno, quelle che gli inquirenti definiscono
una vera e propria associazione a
delinquere finalizzata alla truffa ai
danni dello stato, grazie alla corresponsione indebita di assegni di
invalidità a persone che invece non
ne hanno assolutamente bisogno.
Per tutta la giornata di ieri, nei bar,
sotto i portici ed in ogni angolo della valle metelliana non si parlava
d’altro che dell’operazione che ha
visto finire agli arresti domiciliari
noti esponenti politici cavesi. La
sorpresa maggiore è stata per l’esecuzione di un’ordinanza cautelare
per il consigliere regionale Giovanni Baldi, eletto nel 2010 a Palazzo
Santa Lucia nelle fila del Pdl, e di
suo cugino Germano, consigliere
comunale di Cava de’Tirreni ed attuale capogruppo di Fratelli d’Italia, nonostante sia stato eletto alle
amministrative del 2010 in una lista
di centrosinistra a sostegno del candidato sindaco Luigi Gravagnuolo,
prima di passare subito nella maggioranza che sostiene il sindaco
Galdi e di ritornare all’opposizione
lo scorso marzo.
La notizia dell’operazione di ieri
mattina ha sconvolto anche la politica cittadina. “Stento tuttavia a credere che Franco Ragni e Giovanni
e Germano Baldi siano partecipi di
un sistema malavitoso- ha dichiarato l’ex sindaco Luigi Gravagnuolo.
Conoscendoli tutti e tre credo, sempre che le accuse risulteranno fondate in sede processuale, che per
leggerezza e per acquiescenza si siano lasciati trascinare in un giro che
neanche immaginavo quale potesse
essere, e quanto esso potesse essere
pericoloso per le nostre comunità.
Se hanno sbagliato, e sottolineo il se,
lo hanno fatto per ingenuità e cretinaggine, non perché delinquenti.
Sta di fatto che sempre più si dimostra che a Cava l’amministrazione
che ci guida non è l’espressione di
un voto propriamente cristallino”.
Garantista invece il commento del
sindaco Marco Galdi, il quale ha
auspicato che la giustizia faccia il
suo corso, sottolineando il fatto che
i reati ipotizzati non riguardano l’esercizio della loro funzione di consiglieri comunali. Enorme scalpore,
ha fatto l’iscrizione nel registro degli
indagati di Monsignor Carlo Papa,
parroco della chiesa di San Vincenzo e Vicario Generale fino a qualche
anno fa della Diocesi Amalfi- Cava,
e di sua sorella Suor Rosa Papa che
percepiva indebitamente una pensione di invalidità ma invece è stata
sorpresa a svolgere regolarmente
le sue mansioni religiose. La suora
qualche anno fa è stata dispensata
dal convento proprio per assistere il
fratello sacerdote con il quale vive.
Incredulità anche per l’arresto di
Antonio Mazzotta, insospettabile,
poiché da tutti conosciuto come un
impiegato modello dell’Asl, ma è
anche noto all’interno dell’ambiente folkloristico metelliano.
Valentino Di Domenico
Salerno. “I colleghi che
sbagliano è giusto che paghino”, così Bruno Ravera,
il presidente dell’Ordine
dei Medici di Salerno, sulla
tempesta che ha travolto
il consigliere regionale
(Pdl) e medico dirigente
Asl, Giovanni Baldi, dopo
l’operazione dell’Arma
‘Spending rewiew’ che ha
sgominato i responsabili di
numerosi illeciti penali per
favorire amici e persone
segnalate allo scopo di
far loro ottenere vantaggi
connessi allo status di invalido civile. Un sistema che
ha portato nell’occhio del
ciclone anche il consigliere Baldi, nei confronti del
quale l’Ordine dei Medici
provvederà alla sospensione dal servizio, dopo che
il consiglio avrà ratificato
la decisione. “L’Ordine in
queste circostanze è tenuto
dalla legge ad adottare
conseguenti provvedimenti
disciplinari. Convocheremo
il consiglio perché non è
una decisione che spetta al
presidente”, ha spiegato Ravera, il quale nell’affrontare
la vicenda non pronuncia
il nome di Giovanni Baldi:
“E’ una vicenda di notevole
gravità che vede coinvolti
alcuni medici, io ne conosco
solo uno, ho un nome soltanto e non conosco ancora
gli altri. Appena avremo
la comunicazione ufficiale, che arriverà ad horas,
adotteremo i provvedimenti
disciplinari”.
Così a margine della presentazione delle Giornate
della Scuola Medica Salernitana tenutasi ieri mattina,
dove Ravera ha giudicato
l’accaduto con una “valutazione estremanete negativa
per fatti di questa gravità,
mi auguro come tutte le
personedi un buon sentire
che la magistratura svolga
approfondite indagini e
pervenga nel più breve
tempo compatibile con le
procedure a delle sentenze
conclusive. Noi seguiremo
questo doloroso processo
adottando sempre quanto la
legge ci impone di fare. Affrontiamo questo problema
con serenità anche se con
rammarico”, ha aggiunto
il numero uno dell’Ordine salernitano, “i colleghi
che sbagliano è giusto che
paghino”.
Luca Marrazzo
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Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
Ottantatrè indagati
Il Sistema
ROSARIA FEDERICO
SALERNO/CAVA
Consenso elettorale costruito con
false pensioni di invalidità: arrestati otto medici e un impiegato
dell’Inps. L’operazione Spending
review ha portato, ieri mattina,
agli arresti domiciliari il consigliere regionale del Pdl, Giovanni
Baldi; il cugino consigliere comunale di Cava, Germano Baldi; il
dirigente dell’ospedale di Pagani,
Mario Salucci di San Valentino
Torio, il medico dell’Inps di Cava,
Francesco Ragni, Renato Caterini,
medico di San Marzano sul Sarno;
Pietro Giordano medico di Pagani, Isidoro Quadrino, medico di
scafati; Angelo Cermi medico di
Mercato S. Severino, costituitosi
nel pomeriggio al rientro da un
viaggio di lavoro a Firenze; e l’impiegato amministrativo dell’Inps,
il cavese Antonio Mazzotta. I carabinieri del reparto Territoriale di
Nocera Inferiore hanno eseguito
ieri mattina l’ordinanza emessa
dal Gip Vincenzo Di Florio, su richiesta del pm della Dda Vincenzo
Montemurro. Sedici falsi invalidi
scoperti dai militari, cento pratiche Inps al vaglio degli inquirenti
e un sequestro preventivo di circa
100mila euro per indennità non
dovute percepite dai falsi invalidi.
Questo il bilancio dell’operazione
che ha visti impegnati in una
scrupolosa indagini i carabinieri
del reparto territoriale, coordinati
dal tenente colonnello Gianfilippo
Simoniello che un anno e mezzo fa
ha avviato l’indagine. Ieri mattina,
nel corso di una conferenza stampa alla presenza del comandante
provinciale di Salerno, Riccardo
Piermarini, del maggiore Matteo
Gabelloni del Reparto Territoriale
di Nocera, del tenente Vincenzo
Tatarella della stazione di Cava
de Tirreni, del procuratore della
Repubblica Umberto Zampoli e
del sostituto procuratore Vincenzo
Montemurro della Dda, sono stati
illustrati i risultati di un’indagine
nata da una costola dell’inchiesta
Tsunami 1 sul rapporto politicacamorra a Cava de Tirreni. L’attività investigativa ha consentito di
accertare la funzione ricoperta da
ciascuno degli indagati: Germano
Baldi, medico, consigliere comunale di Cava dei Tirreni (Salerno)
e cugino di Giovanni, - anche lui
ai domiciliari - ad esempio, rilasciava falsi certificati a beneficio
di dipendenti del suo Comune,
cittadini e propri congiunti, consentendo loro di astenersi indebitamente dall’andare a lavoro.
Giovanni Baldi, invece, secondo
Operazione Spending review
Voti & falsi invalidi:
arrestati politici e medici,
ai domiciliari Baldi (Pdl)
Favori in cambio di consenso elettorale alle Regionali e alleAmministrative
L’inchiesta
Nei guai decine di
m
medici, funzionari e
dirigenti, consiglieri
co
comunali e dipendenti del
d comune di Cava
che
c grazie alle false
certifi
c
cazioni ottenevano
va e concedevano
benefici agli elettori
del Pdl
l’accusa
’accusa costruiva il suo consenso
elettorale sui favori presso la commissione invalidi civili, presso la
quale intercedeva - pur non essendone un componente - attraverso
il presidente Mario Salucci. Giovanni Baldi segnalava i suoi protetti per consentire loro di ottenere
indennità di accompagnamento e
riconoscimento di invalidità civili
pur non avendone i requisiti. Il
consenso elettorale guadagnato
questo meccanismo si
grazie a qu
sarebbe concretizzato, in maniera
rilevante, soprattutto nelle ultime
elezioni regionali e comunali. Gli
indagati, infatti, sono complessivamente 83, mentre gli episodi
accertati di falsa invalidità sono
16. Sono oltre cento, infine, le
pratiche ancora sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori.
Nel luglio dello scorso anno Baldi
aveva fatto pressioni sulla com-
missione per l’attribuzione della
invalidità totale e per l’indennità
di accompagnamento a Suor Rosa
Papa. L’anziana - definita inabile
e bisognosa di accompagamento
- era stata filmata dai carabinieri
in chiesa mentre pregava tranquillamente. Decine gli indagati,
tra i quali numerosi medici di
base, medici dell’Inps di tutta la
provincia di Salerno, dall’Agro
nocerino sarnese alla Piana del
Sele, passando per i l capoluogo. Il
pm nella sua richiesta aveva chiesto l’arresto in carcere per i nove
indagati finiti ai domiciliari e per
altre tre persone Felice Amidei,
psichiatra di Sarno, componente
della commissione, Vincenzo
Matonti, amministrativo di Cava
e Gennaro Pagano, assistente sociale del Sert di Cava.
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Le indagini: dal voto di scambio politico-mafioso
alla truffa allo Stato di dipendenti comunali e pubblici
L’inchiesta denominata ‘Spending Review’ è
partita un anno e mezzo fa da un indagine sul
clima di intimidazione camorristica nella città
di Cava, denunciata dai politici Matteo Monetta e Mario Pannullo. Azioni intimidatorie, nel
periodo elettorale, che avevano portato già
all’arresto di Michele Russo, imprenditore ‘border line’ che si era occupato della campagna di
affissione dei manifesti durante le amministrative della città metellina. Nel corso delle indagini
è emerso che Monetta, al quale fu chiesto
- attraverso minacce - di non candidarsi alle
elezioni come sindaco, dopo la sua elezione
a consigliere comunale era stato nuovamente
minacciato. Secondo gli inquirenti, anche l’indagine che ieri ha portato a nove arresti nasce
in un clima di ‘coercizione’ del voto e di mercimonio con la dazione di vantiggi economici
derivanti da favori per le pensioni di invalidità.
Il pm Vincenzo Montemurro, ha contestato agli
indagati finiti nell’operazione Spending review,
reati gravissimi che vanno dall’associazione
per delinquere, alla truffa, all’abuso di ufficio al
falso. Un sistema gestito da due potentati della
politica, come Giovanni Baldi - già indagato
nell’inchiesta per le assunzioni alla Provincia
di Salerno - e di Germano Baldi il cugino, finito
anch’egli in un’indagine parallela sempre per
episodi legati alla sua attività di medico. Sono
proprio i due cugini ad aiutare i propri elettori,
amici o parenti, sia ad avere delle corsie preferenziali nella commissione invalidità dell’Asl,
presieduta da Mario Salucci, sia a fornire - nel
caso di Germano Baldi - falsi certificati medici
per favorire i propri assistiti dipendenti pubblici
3
e di aziende private. False malattie per evitare
di andare al lavoro, sono contestate anche ad
alcuni dipendenti del Comune di Cava - pazienti di Germano Baldi - che sono accusati di
truffa ai danni dello Stato. In merito al coinvolgimento di dipendenti pubblici nell’inchiesta, il
sindaco di Cava Marco Galdi si è detto pronto
a prendere provvedimenti trastici.
I carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno, nel corso delle indagini,
filmato numerosi falsi invalidi mentre tranquillamente - pur essendo affetti da gravi patologie
- svolgevano azioni quotidiane. Un sistema
censurato anche dagli inquirenti nel corso della
conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina.
Secondo gli inquirenti, il sistema organizzato
da Giovanni Baldi per rafforzare il suo consenso elettorale andava anche oltre i confini cavesi e salernitani, fino ad arrivare alla commissione regionale sanità della quale il consigliere fa
parte e nella quale potrebbe aver promesso e
ottenuto incarichi.
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AMABILE Ida (1978) Cava dè Tirreni AMIDEO
Felice (1961) Salerno - psichiatra presso
UOSM di Sarno
ANNUNZIATA Nicolino (1957) Cava
ARMENANTE Antonio (1971) Cava
AVELLA Graziano (1966) Cava
BALDI Annamaria (1952) Cava
BALDI Antonello (1987) Cava
BALDI Danilo (1961) Cava
BALDI Germano (1956) Cava de Tirreni medico
di base, Consigliere Comunale BALDI Giovanni
(1956) dirigente medico ASL, Consigliere Regionale alla Regione Campania
BALDI Silvano (1953) Cava
BOVE Vincenzo (1956) Cava
BRESCIA MORRA Vincenzo (1956) Napoli,
neurologo specialistico
CAIAZZA Bruno (1956), Siano - dirigente medico
CARLEO Angela (1950) Cava - medico
CATERINI Renato (1955) S. Marzano sul Sarno
- medico di base con funzioni di medico esperto
nella Commissione
CERINO Elio (1957) Battipaglia - dirigente
Medico INPS sede di Salerno
CERMI Angelo (1971) Mercato S. Severino
medico di categoria ANMIC, componente della
Commissione Medica ASL
CIMMINO Fiore (1965) Casoria
COPPOLA Maria Antonia (1957) Marina di
Camerota, medico convenzionato INPS;
DE PRISCO Mario (1965) Vietri
DI BIASI Domenico (1951) Eboli medico
ESPOSITO Antonello (1953) Nocera Inferiore
Dirigente Medico ASL
FERRARA Gennaro (1971) Cava
FERRARA Lucia (1973) Cava
FERRARA Pasquale (1960) Cava
FIORE Raffaele (1955) Siano, medico
FORNELLI Micaela (1953) Salerno- medico
INPS
GAETA Antonella (1974) Cava
GAETA Giovanna (1978) Cava
GALOTTO Mario (1955) Roccapiemonte già
componente di Commissione
GIORDANO Bernardo (1958) Cava - medico
psichiatra ASL SA;
GIORDANO Pietro (1954) Pagani medico
cardiologo presso il P.O. Umberto I° di Nocera
Inferiore, componente della Commissione
GUARINO Diana (1969) Cava
GULMO Antonio (1950) Cava - medico di
INFRANZI Massimo (1959) Cava
LAMBERTI Rosa (1975) Cava
LAMBERTI Teresa (1982) Cava
LEONE Anna Maria (1954) Salerno - Funzionaria Direttivo Amministrativo con
funzioni di istruttore, impegata presso l’Ufficio
Provinciale Servizio per l’Impiego di
Salerno
LODATO Giuseppina (1980) Cava
LODATO Teresa (1955) Cava
LONGOBARDI Rosanna (1956) Cava
MANNARA Emilia (1967) Cava
MANZI Massimo (1967) Salerno medico
MANZO Loredana (1966) Cava
MATONTI Vincenzo (1969) Cava
MAZZOTTA Antonio (1953) Cava - coadiutore
amministrativo presso Ufficio di Segreteria
CC.II.CC. di Cava
NARBONE Helga Maria Rosa (1972) Cava
NISI Ezia nata a Luton (1970) Cava
NOSCHESE Gian Michele (1957) Salerno
medico INPS
PAGANO Gennaro (1959) Cava - assistente
sociale presso SERT
PAPA Carlo (1928) Cava parroco della diocesi
di Cava dè Tirreni;
PAPA Rosa (1934) Cava Suora PASTORE
Vincenzo (1963) Cava
PELOSIO Carmela (1950) Salerno medico INPS
PETROSINO Anna Maria (1950) Nocera Inf.PIERRO Vincenzo (1935) Vietri
PIRONE Concetta (1957) Eboli
POLICHETTI Enrico (1982) Cava
POLIZIO Giovanna (1961) Cava
QUADRINO Isidoro (1965) Scafati - medico
di base, componente della Commissione
Medica
RAGNI Francesco Cava medico Inps
RAGNI Guglielmo (1946) medico convenzionato Inps
RISPOLI Ernestina (1968) Cava
ROMANO Carmelo (1955) Vietri medico
RUSSO Nicola (1954) Cava medico
SALSANO Ferdinando (64) Cava
SALSANO Maria (1959) Cava
SALUCCI Mario (1957) San Valentino Torio
dirigente medico ASL, specialista in psichiatria,
Direttore Sanitario a Pagani, presidente della
Commissione Medica
SAPORITO Carmine (1957) Salerno dirigente
medico ASL -Commissione Medica
SENATORE Domenico (1933) Cava
SENATORE Giuseppe (1956) medico veterinario presso DSB di Cava
SENATORE Giuseppe (1941)
SENATORE Michele (1952) Cava medico
SENATORE Vincenzo (1954) Cava
SIANI Anna (1961) Cava
SPINELLI Francesco (1980) Cava
TRAPANESE Valentina (1983) Cava
TROTTA Daniele (1974) Cava insegnante;
VIOLANTE Massimiliano (1967) Casalnuovo
VIOLANTE Pierluigi (1966) Cava - Dirigente di
Coordinamento Agenzia INPS SA/1
VITALE Antonio (1966) Cava medico
ZOLLO Francesco (1974) Cava già impiegato
della Provincia di Salerno
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2
Primo Piano
Metropolis Venerdì 18 Ottobre 2013
Spending review
Il ruolo dei protagonisti
I protagonisti
A destra:Il consigliere comunale e medico Germano
Baldi e il presidente della
Commissione Invalidi, dirigente dell’Asl Mario Salucci
di San Valentino Torio
Il retroscena
dell’inchiesta e il
sistema ‘falsi invalidi’
L’onorevole incastrato dal suo ex portaborse:
“Accompagnava i suoi elettori in commissione”
ROSARIA FEDERICO
SALERNO/CAVA
Il tentativo di inquinare le prove, numerose intercettazioni in cui si apostrofano malamente le forze
dell’ordine che stanno indagando sul sistema ‘Cava’
e sul consenso costruito su favori, il linguaggio criptato: medici e politici si comportano come un vero e
proprio gruppo criminale, secondo gli inquirenti. Un
sistema ben congeniato che ha funzionato per almeno
tre anni e per il quale tutti erano consapevoli di quanto
stava accadendo. Ad ‘incastrare’ il consigliere regionale Giovanni Baldi, però, oltre alle indagini, appostamenti e conversazioni telefoniche è arrivata anche
la testimonianza del suo autista di fiducia che ha permesso agli inquirenti di dare una svolta all’inchiesta.
Nel settembre del 2012 Vincenzo Musto, collaboratore e ex autista di Baldi venne sentito dai carabinieri
e raccontò
come funzionava il
sistema:
“Svolgevo
le normali
mansioni
di un porta borse,
mi occupavo
di
tutti i suoi
appuntamenti,
nello specifico, ad
5
Le perquisizioni
effettuate
ieri mattina, presso
alcuni
indagati ai
quali sono
stati sequestrati circa
100mila
euro indebitamente
percepiti
Si indaga
su altri
cento finti
invalidi della
provincia
medica. Nel corso delle indagini sono stati ascoltati
anche dipendenti dell’Asl che più volte avevano visto Baldi accompagnare i pazienti, pur non essendo
membro della commissione.
Un’infermiera racconta: “ Fino a circa un anno e mezzo fa, entrava nei locali occupati dalla Commissione
unitamente alla persona da sottoporre a visita e, vi
si tratteneva, per tutta la durata dell’accertamento
medico – legale. Successivamente, da circa un anno
e mezzo a questa parte, accompagna le persone ma
resta fuori dai locali occupati dalla Commissione
esaminatrice. Con alcuni degli appartenenti alla predetta Commissione, prima dell’inizio dei lavori della
stessa, interloquisce tranquillamente in quanto conoscenti di vecchia data”.
Ma nel corso delle indagini sono emersi anche tentativi di depistare le indagini. Gli indagati seppero
dell’acquisizione presso l’Asl della documentazione
relativa ai falsi invalidi civili e allora, tentarono di
avvicinare i pazienti per concordare le versione e il
racconto.
Dopo l’arrivo dei carabinieri, le preoccupazioni per
gli indagati aumentano ed è la stessa infermiera Pia
Nastri a rivelare: “Dopo la venuta dei Carabinieri il
dottor Mario Salucci, mi chiese notizie in merito alle
indagini che si stavano svolgendo, chiedendomi anche i nominativi delle persone sul conto delle quali
avevate chiesto informazioni o acquisito documentazione. A tale richiesta io rispondevo che queste notizie avrebbe dovuto chiederle a voi Carabinieri”.
Il tentativo di inquinare le prove e le
richieste ad una dipendente di avere
i nominativi degli invalidi sui quali
indagavano i carabinieri di Nocera
Linguaggio cifrato a telefono per
attuare la truffa ai danni dello Stato:
coinvolti anche medici dell’Inps
e un dipendente amministrativo
Il medico di base, Isidoro Quadrino di Scafati, componente della Commissione invalidi di Cava-Vietri, finito
agli arresti domiciliari ieri mattina
Gli arrestati
Vincenzo Musto: “Il giovedì portavo
il dottore Baldi nell’uffiio dell’Asl per
incontrare i suoi pazienti anche se non
faceva parte della commissione”
esempio, il giovedì accompagnavo il dottore Baldi
presso gli Uffici dell’ASL di Cava de’ Tirreni, precisamente nei locali retrostanti il Tex Saloon ove si
riuniva la commissione medico – legale per le invalidità Civili. Lui a quel tempo non aveva incarichi nella commissione, ma aveva il suo uomo, un medico
bassino con gli occhiali, dell’agro nocerino, ed io così
avevo modo di vedere che si incontrava con suoi elettori, pazienti e parenti di pazienti, a cui ovviamente
assicurava il suo interessamento per il conseguimento di invalidità civili presso la commissione, di cui un
tempo aveva anche fatto parte. Per lui questo era il
modo di mantenere il consenso degli elettori verso la
sua posizione. Il suo impegno per il voto e data l’influenza nella commissione ha sortito effetto positivo
sul riconoscimento chissà quante volte”.
Gli inquirenti si trovando difronte a quello che cercavano. Il consenso costruito attraverso favori all’Asl.
Ma l’autista non è il solo ad aver assistito agli incontri presso gli uffici dove si riuniva la commissione
In Alto da sinistra
Antonio Mazzotta, Francesco
Ragni, Pietro
Giordano, Renato Caterini
e Angelo Cermi
Le reazioni degli abitanti del quartieredi Cava dove risiedono i due politici arrestati
S. Lucia, il regno dei cugini Baldi si divide tra innocentisti e colpevolisti
Risveglio inaspettato e confusionario ieri per i
cittadini della periferia di Santa Lucia, a Cava
de’ Tirreni, in seguito alla notizia dell’arresto del
consigliere regionale Giovanni Baldi e del cugino Germano, consigliere metelliano. Entrambi
gli esponenti politici infatti sono originari della
frazione di Santa Lucia, che rappresenta anche
il loro maggior bacino elettorale, ma sono conosciuti in tutta Cava anche per la loro professione
di medico oltre che per l’attività politica. La frazione in particolare, è spaccata tra coloro che sostengono il principio di non colpevolezza e quelli
che invece sono del parere opposto ed attendono
che la giustizia faccia il suo corso. «Nell’ultimo
periodo Germano e Giovanni Baldi sono stati
destinatari di una serie di accuse che alimentano
procedimenti che poi finiscono nel dimenticatoio
e non portano a nulla» sostiene il signor Antonio.
Totalmente opposto invece l’opinione del signor
Michele. «Qualcuno l’avrà pure favoriti a quei
soggetti che prendono la pensione pur non avendone diritto, e questo è inconfutabile dai filmati.
Tutti debbono pagare e restituire allo Stato fino
all’ultimo centesimo». (v. d.d.)
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Venerdì 18 ottobre 2013
Il Mattino
55
Battipaglia/Eboli
L’inchiesta Dossier contro il governatore in campagna elettorale: nei guai il sindaco di Pontecagnano
La denuncia
Ciclone P3, chiesto il giudizio per Sica
Blitz della Cgil
«I cantieri Geo
non sono a norma
operai a rischio»
a dire che ho grande stima e profondo rispetto per lui» (gennaio
L’emergenza
2012). Una «cretinata», come da
Rifiuti, appello
lui definita durante il commosso
annuncio della sua terza candidaalla Regione:
tura a sindaco, che ha interrotto la
serve un piano
scalataalpoteredell’«enfantprodiAlessandro Mazzaro
ge» della politica salernitana, cominciata nei banchi del consiglio
PONTECAGNANO. La procura di Roma ha ribadito la richiesta di rinvio comunale all’età di 23 anni. Poi la
Creare un ambito
agiudizioperilsindacodiPonteca- nomina, nel 1997, a presidente
territoriale che sia il
gnano Faiano, Ernesto Sica, dell’assise, nel 1999 l’elezione a
meno «dispersivo»
nell’ambitodell’inchiesta sulla co- consigliere provinciale e nel 2000
possibile, e che allo
siddetta loggia P3. Insieme all’ex la prima vittoria alle comunali con
stesso tempo possa
assessore regionale altri sedici in- un rotondo 66% al ballottaggio. Il
garantire un
dagati, tra cui i componenti della tuttoaccompagnatodaunconsenefficiente gestione
«cricca», Arcangelo Martino, Pa- so elettorale dirompente, che nel
del ciclo rifiuti.
squale Lombardi e Vincenzo Car- quinquennio d’oro 2000-2005 ha
Questa la richiesta
bone, che avrebbe dovuto, secon- toccato numeri impensabili anche
dei Comuni dell’area
do le indagini, bloccare sul nasce- per politici più affermati. A seguire
dei Picentini,
re la corsa elettorale dell’attuale l’appannamento degli ultimi anni,
impegnati negli ultimi
presidente della Regione Campa- che non gli ha impedito, però, di
giorni a chiedere alla
conquistare per la seconda volta
nia Stefano Caldoro.
Regione la
consecutiva (la terza in
Un’inchiesta stratificaridefinizione del
assoluto) palazzo di città,
ta,chehavistoilprimocitcontro la «coalizione
Sistema territoriale
tadino uscire indenne,
dell’odio» formata da avoperativo, fulcro
nell’agosto 2011, dal filoversariedaexamici,alcudella nuova legge
ne che riguarda l’associani dei quali allontanatisi
regionale sul sistema
zione segreta che ha proproprio in seguito alle vigestionale dei rifiuti.
vato in più di un’occasiocende relative allo scanLa proposta è di
ne a condizionare il fundalo dossier.
creare «un’area
zionamento delle istituUna vittoria che ha riPicentini» ristretta ad
zioni. A restare in piedi
dato«fiduciaall’ambien11 Comuni, tra cui
l’accusa di diffamazione e
te», per dirla in gergo calPontecagnano,
violenza privata per aver La replica
cistico, e che ha fatto saliinserita invece nella
provato a screditare la re- «La mia
re di nuovo le quotazioni
Piana del Sele.
putazione di Caldoro, atdi Sica circa una sua partraverso un dossier che ri- posizione
tenza verso altri lidi. Due
feriva della presunta fre- è chiara
gli obiettivi all’orizzonte:
quentazione di transes- sono
Europee 2014e Regionali
suali da parte del politico fiducioso
2015. Anche se in cima ai
campano.
sogni c’è sempre MonteLa parola passa ora alle nell’operato
citorio.
difese, chiamate ad inter- dei giudici»
venire il prossimo 25 ottoIl dossieraggio Il sindaco di Pontecagnano Ernesto Sica. A lato: Stefano Caldoro
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bredalla procuracapitolina. «Sono assolutamente fiducioso nei confronti del lavoro della Il caso «Battipaglia nostra» contesta l’appalto e scrive al commissario
magistratura - chiarisce al telefono
Ernesto Sica - e che la giustizia faccia il suo corso. La mia posizione è
benchiararispettoavicendeconosciute, e sono sereno per il futuro».
allo stesso Giannella il Co- aprile 2011 e giugno 2012,
Una questione ben nota nella Stefania Battista
illuminazione cittadino fimune affida la progettazio- concludendosi con l’aggiucittadina alle porte di Salerno,
nalizzatoalrisparmioenerne di una gara per l'affida- dicazioneadunacooperatiscoppiata pochi mesi dopo le ele- BATTIPAGLIA. «Battipaglia getico.Nonsisachefineabmento e la gestione del ser- va di Modena: la Cpl Conzioni regionali del 2010 con le con- nostra», l’associazione pre- bia fatto quel progetto, ma
seguenti dimissioni da assessore siedutadaCarloZara,scen- nel 2010 la municipalizzata 2011: a Giannella vizio di pubblica illumina- cordiachesiaggiudicailserzione:compenso20milaeu- vizioper15annialla«modiall’Avvocatura dopo appena cin- de in campo sulla vicenda venne scissa dall’ammini- il Comune affida
ro. Ma, sottolinea Battipa- ca cifra» di circa 12 milioni
quantagiornidallanomina,epaga- dell’appaltoper la pubblica strazione Santomauro in la progettazione
glia nostra «non solo si trat- dieuro.Aquellagara,fanota a caro prezzo da Sica, per tre an- illuminazione. E lo fa sia duesocietà.ANuovasareb- di una gara per
ni ai margini del suo stesso partito, con una lettera protocolla- be spettata la pubblica illu- l’affidamento e la ta della rielaborazione del tareZara,«Nuovamanutenprogetto del 2007, ma con- zione non può partecipare
il Pdl, e costretto a giocarsi tutte le taierialcommissarioprefet- minazione. A dirigere la so- gestione del
temporaneamente Gian- perchémessainliquidaziosuechancedirinascita politicanel- tizio che con un manifesto cietà di manutenzioneven- servizio di
nellaè ancora presidente di ne». Le incongruenze dele amministrative della scorsa pri- che sarà entro sabato sulle ne nominato l’ingegner pubblica
Nuova in liquidazione che, nunciate non si fermano
mavera,vintealfotofinishalballot- mura cittadine.
Giuseppe Giannella che, illuminazione.
appunto, avrebbe dovuto qui, perché «nell’informale
taggio contro il candidato del cenLa denuncia, forte e arti- poco tempo dopo, avviò la
proprio gestire quel setto- bozza di contratto inviata
trosinistra Giuseppe Lanzara. In colata, ripercorre la vicen- liquidazione della municire». Nell’ottobre dello stes- dalla coop viene indicato
mezzo la raggiunta consapevolez- da fin dal 2007 quando l’al- palizzata. Ed è da questo
soannoGiannellavieneno- come direttore dei lavori
za di aver osato oltre il dovuto: «Ho lora commissario prefetti- momentoinpoiche,seconminatoliquidatoredellaso- l’ingegner Giuseppe Giancommesso un errore che non ripe- zioManzo affidò alla muni- doCarlo Zara,sisuccedono
cietà, insieme a Vito Sante- nella».
terò più. Chiedo scusa a Caldoro, cipalizzata Albanuova il una serie di «fatti a dir poco
se. La gara viene svolta tra
spero possa perdonarmi. Ci tengo progetto di un impianto di strani». Il 9 settembre 2011
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Accusato con altri sedici
di diffamazione
nei confronti di Caldoro
Pubblica illuminazione, tutti i sospetti in un tatsebao
2011
La vertenza La decisione nel corso del vertice a Roma: entro fine mese il nuovo piano industriale
Alcatel smantella, ora è Sesa l’ultima spiaggia
Trasferimento confermato
per 52 dipendenti
contrari i sindacati
Sabino Russo
BATTIPAGLIA. AlcatelabbandonaBattipaglia.Confermatoiltrasferimentodi
52 dipendenti alla Sesa, che il 25 ottobreprossimopresenteràilpianoindustriale e i termini contrattuali del passaggiodeilavoratori.Perplessiisindacati,chesollevanofortidubbiinmerito alla cessione del ramo d’azienda.
Quello che tutti temevano alla fine è
diventato realtà. L’Alcatel durante
l’incontrodiierialministerodelloSviluppo economico, alla presenza anche degli assessori al Lavoro regionale e provinciale Nappi ed Esposito, ribadisce l’intenzione di voler mollare
Battipaglia e di dare seguito, a partire
dal 1 novembre prossimo, alla procedura di cessione di ramo d’azienda,
con l’esternalizzazione alla Sesa,
azienda che ha sede anche a Roma e
che opera nel mercato delle tecnologiedell’informazione,di52dipendenti dello stabilimento salernitano. Su
questa operazione vogliono vederci
ancora chiaro i sindacati, che la ritengonodecisamente anomala, in quantoprevedeilpassaggiosolodeilavoratori e non delle attività. Perplessità,
inoltre, vengono sollevate anche in
merito al fatturato prodotto dal gruppo, che non offre le dovute garanzie
per il mantenimento di tutti i dipendenti trasferiti. La Regione, dal canto
La crisi Tecnici
dell’Alcatel di
Battipaglia a lavoro:
da novembre ci
saranno problemi
suo,sièdettanondispostaaconcedere regali, ma ad offrire tutti gli strumenti in suo possesso solo in presenza dell’assoluta chiarezza dell’operazione. Sulla vicenda si ritornerà il 25
ottobre prossimo, quando è previsto
un altro incontro tecnico, sempre al
Mise, durante il quale l’azienda illustrerà i dettagli del piano industriale e
lapartecontrattuale delpassaggiodei
52 lavoratori in Sesa. A tal proposito le
organizzazioni sindacali, visti i tempi
ristretti tra questa riunione e l’avvio
del trasferimento previsto da Alcatel,
vorrebbero far slittare tutto all’inizio
del nuovo anno, per poter valutare
concalmaleprocedure,legaranzieei
termini per blindare l’accordo.
Dal1gennaioprossimoprenderàpiede anche il piano di esuberi di Alcatel,
che dovrà portare in 2 anni al taglio di
586lavoratoriinItalia.Alfinediindividuareipercorsispecificiper ogniarea
inizieranno il 30 ottobre una serie di
incontri al ministero. Alcatel, dal canto suo, chiede investimenti sulla banda larga. Cauto il Governo, che vuole
vederciprimachiaroinmeritoalleintenzioni della multinazionale francese.
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Gli esuberi
Si salveranno
i laureati specializzati
Francesco Faenza
EBOLI. LaCgilfairruzionenelcantiere di via Masillo e contesta la
mancata applicazione delle normesullasicurezza.«Abbiamonotato poca attenzione alle norme a
garanzia dei lavoratori oltre alle
carenzeigienico-sanitarie»,afferma Cosimo Esposito, segretario
locale della Cgil. I lavori, iniziati
lunedì scorso nel centro della città, prevedono la riqualificazione
di via Buozzi, piazza Regione
Campania e via Nazionale.
A indignare la Cgil è stata soprattutto la modalità di assunzione degli operai. Nel cantiere sono
impiegate 14 persone, dieci sono
di Eboli e quattro di Sala Consilina, dove ha sede la ditta Geo.
«Con il Comune e la Geo Cantieri
avevamo studiato un percorso
trasparente per le assunzioni protesta Esposito - Invece troviamoalavorosologliiscrittialcomitato dei disoccupati, ovvero di un
comitato senza alcun riconoscimento istituzionale. Il messaggio
chepassaèdevastante.Idisoccupati che non urlano in consiglio
comunale, oppure non occupanol’aulaconsiliarenonhannoalcuna speranza di assunzione a
Eboli».
Ilsindacalistahapoisottolineatolapresenzadifilielettriciaterra senza alcuna copertura e un
quadro igienico-sanitario molto
precario. Gli operai sono al lavoro accanto all’ufficio prevenzione collettiva dell’Asl e soprattutto
a pochi metri
dall’asilo comunaleAgati- Il rilievo
no Arìa. Il se- Esposito:
gretario della
Cgilierimatti- assunti solo
na ha chiesto i segnalati
invano un in- La ditta:
contro con i abbiamo
vertici della
Geo: «Abbia- scelto
mo lasciato i i disoccupati
nostricurriculaalcapocantiere e siamo andati via. Speriamo che per i prossimi lavori pubblici si segua un criterio di assunzione più equo».
Ieri pomeriggio è arrivata la risposta indignata di Mario D’Orilia,dirigentedell’impresa:«Lavoriamo a Eboli da quattro giorni e
ne siamo amaramente pentiti.
Vorremmo fuggire all’estero
quando sentiamo queste proteste dei sindacati. Siamo una ditta
seriain uno Statoassurdo. Fino al
2012 eravamo una società solida,
orasiamo a rischio fallimento per
alcuni lavori che enti pubblici
non ci hanno pagato. La Cgil lo sa
che se noi chiudiamo vanno a casa anche gli operai?». D’Orilia
spiega i criteri delle assunzioni:
«Dal Comune nessuna pressione. Certo abbiamo trovato lì gli
esponenti del comitato disoccupati. Sinceramente non sappiamonemmenosehannolecapacità per lavorare secondo le nostre
aspettative. Li abbiamo assunti e
oralaCgilvuolechiudereilcantiere per due fili elettrici scoperti?».
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Al via dal 1 gennaio il piano
biennale di esuberi avanzato da
Alcatel. Lo shift plan della
multinazionale francese prevede in
Italia un taglio di 586 lavoratori,
quasi un terzo dei dipendenti
complessivi impiegati nel
Belpaese, che sono circa 1900,
attraverso la contrazione e la
riduzione delle sedi. A pagare il
prezzo maggiore saranno Rieti e
Battipaglia, quelle più piccole.
Presso il Centro di ricerca
salernitano il piano prevede, a
partire dal 1 novembre prossimo, il
trasferimento presso altra azienda
di 52 dipendenti. Parliamo,
prevalentemente, di giovani
laureati, altamente specializzati. Di
questi, undici provengono dall’ex
settore Optics, già in cassa
integrazione da 2 anni, e 27 dal
Dms, reparto che produce
applicazioni per telefonia.
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 55 - 18/10/13 ----
Time: 17/10/13
23:39
La manutenzione Uno dei
cantieri stradali di Eboli
user: fpssacisl
mail: [email protected]
ip: 82.55.102.38
52
Venerdì 18 ottobre 2013
Angri
Il Mattino
La politica Il sindaco si scusa con una lettera appello in cui cita le opere degli ultimi tre anni e mezzo: salta la verifica
Mauri si salva, la maggioranza resta in piedi
gli avrebbe «afferrato il collo con le
mani». «I figli non si toccano - ha ammonitoFerrara -enemmeno lafamiglia, non sto qui a chiedere scusa come fanno i coccodrilli. Quando mio
figlio è diventato assessore, il 16 gennaio2012,siusavafareilparallelismo
Roberta Salzano
tra figli. Nonostante la denuncia fatta
neiconfrontidi un altro figlio,non mi
ANGRI. Chi si aspettava un consiglio
comunale col botto è rimasto deluso. sono tirato indietro e ho fatto il mio
Quella che è andata in scena ieri sera sforzo.Illavoroprodottodamiofiglio
nellacasadelCittadinoadAngrièsta- è stato fatto con le deleghe (Casa, Pata una seduta pacata nei toni ma non trimonio, Affari generali) che fino a
nei contenuti. Dopo la lettura e l'ap- quel momento nessuno aveva accetprovazione del verbale dell'assise del tato.Solo aluglio si èdecisodirimuo30 luglio il sindaco, Pasquale Mauri, vereledeleghealdirigentedelsettore
con una lettera-appello, ha elencato Casa, senza discuterne con l'assessole attività svolte nei tre anni e mezzo rato competente. È da lì che è comindi governo (risanamento dell'Angri ciato tutto».
Dall'opposizioneilconsiglierecoEco Servizi, riqualificazione delle periferie, assegnazione degli alloggi po- munale del Pd, Cosimo Ferraioli, ha
polari, approvazione del preliminare chiesto una verifica di maggioranza:
del Puc) e lanciato un appello a tutte «La maggioranza, sindaco, ce l'avete
le forze politiche. «Siamo uomini - ha o no? Non puoi venire qui a fornirci
esordito Mauri - e come uomini pos- un elenco sterile di opere. Ti ricordo
siamo sbagliare, e quando lo faccia- come è andata a finire con il ponte di
mo chiediamo scusa. Chiedo pubbli- viadelleFontane,conlaquestioneSocamente scusa ai cittadini, per quan- get, con il bando di concorso per 10
toaccadutoquelgiovedìnellacasaco- operatoriecologicinell'Aesmaiesplemunale.Nonsiamoattaccatiallepol- tato e con il Puc, che tu hai deciso salvo poi chiederci di condivitrone, se il mio appello non
derlo.Latuaarroganzapoliincontreràconsensiritornetica continua anche in queremo alle urne».
steore,daresponsabilivoteMaurihaconfessatol'alremoiprovvedimenticheriterco con il consigliere Ferterremo opportuni». Ha
rara, smentito a caldo, amsmentito invece le indiscremesso poi e infine ridimenzioni, trapelate in questi
sionato. Culminato per engiorni, di un probabile avvitrambi in una denuncinamento alla maggiorancia-querela per aggressioza,targataUdc,ilcapogrupneallaProcuradellaRepubpo del Pdl Francesco D'Anblica di Nocera Inferiore.
tuono: «Accettiamo le tue
Di contro il consigliere Ferscusesindaco, ma non ilcoraraharibaditolasuavolon- Il Pdl
tà di votare i provvedimenti Il capogruppo miziodacampagnaelettorale che ci hai propinato. Il
utili alla comunità, preso le D’Antuono
mio gruppo voterà contro
difese del figlio Vincenzo,
tuttiiprovvedimentiinseriti
ex assessore alla Casa «cac- «Ci hai
traipuntiall'ordinedelgiorciato» con decreto sindaca- propinato
no». Alla fine la verifica di
ledel 9ottobre,ericostruito un comizio
quanto avvenuto il 3 otto- da campagna maggioranza non c'è stata
mentre i lavori sono contibre al Comune. Dichiarannuati fino a tarda ora.
do di essere stato aggredito elettorale»
dal sindaco, che a suo dire
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Ferrara non va
all’opposizione: voterò
secondo i provvedimenti
Il caso
Impianti sportivi
incongruenze
nei pagamenti
«Atti in Procura»
I lavori Un’immagine della seduta del consiglio comunale di ieri
I furti
Ladri di tombini colti sul fatto, scattano due denunce
Sono stati sorpresi martedì
sera intorno alle 23 mentre
cercavano di rubare una grata
in Corso Vittorio Emanuele ad
Angri. A dare l’allarme un
militare in borghese, che stava
fermo in auto nel tratto dove
sono scomparsi lunedì notte i
chiusini e ha visto due persone
agire con fare sospetto. Da lì la
decisione di allertare i colleghi
della locale stazione, giunti sul
posto nel giro di pochi minuti
guidati dal neocomandante
Alessandro Buscema, che
hanno identificato i due e
denunciato per furto in
concorso aggravato un
ragazzo di diciannove anni e un
uomo di quarantanove. «Mi
serviva del denaro per
comprare il pane ai miei figli»,
si sarebbe giustificato così
l’uomo sorpreso dai
carabinieri. Dopo l’episodio
registratosi la notte
precedente, con il furto di
alcuni tombini in Corso
Vittorio, l’ufficio lavori pubblici
del Comune aveva inoltrato
l’ennesima denuncia al
comando della polizia locale e
alla stazione dei carabinieri. Da
diversi giorni infatti i tecnici
avevano notato la scomparsa
anomala di chiusini, con una
frequenza di due griglie per
strada. A ottobre dell’anno
scorso sono state ben tredici le
strade colpite: da via Da Vinci a
via Crocifisso, da via Cuparelle
a via Palmentello, fino al centro
storico. Ultimato lo screening
dei tombini gli addetti ai lavori
transennarono tutte le buche,
per salvaguardare la pubblica
incolumità, e procedere agli
interventi di ripristino. Sullo
sfondo la gettonata vendita al
mercato nero della ghisa, che
consentirebbe di incassare
fino a 4 euro a grata.
ro.sa.
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In qualità di presidente della commissione Garanzia e controllo,
Marcello Ferrara ha chiesto la verificadituttelecommissioniconsiliari, facendo emergere, dalla relazione consegnata al primo cittadino,
l'assenza di alcune stampe relative
ai mancati pagamenti per l'utilizzo
degliimpiantisportivi.L'argomentohaaccesoitonideldibattitopolitico, inducendo il capogruppo del
Pd, Cosimo Ferraioli, a chiedere a
Ferraradiesserepiùpreciso,facendodenuncecircostanziateenelcaso inviando gli atti alle autorità
competenti.Laconfermadellepresunteirregolaritàègiuntadalpresidente del Collegio dei revisori dei
conti,chehacercato diminimizzareilpesodelleincongruenzecontabili. «In qualità di presidente - ha
spiegato Ferrara - ho svolto il mio
lavoro e consegnato la relazione al
sindaco Mauri. Delego la segretaria generale a inviare gli atti in Procura».
La discussione è proseguita poi
sullagestionedelcimitero,sulladestinazioneelosmaltimentodei350
cipressitagliatiadaprile,sullaregolarità dei bandi di gara indetti
dall'amministrazione comunale,
sui criteri di concessione dei patrocini morali ed economici. E, infine,
sull'incidente che ha interessato a
settembre un automezzo dell'Angri Eco Servizi. Aspetto, quest'ultimo, che ha focalizzato l'attenzione
sulle modalità di assunzione del
personale dell'azienda speciale.
Baronissi La soppressione di una fascia oraria della linea 58
Alunni appiedati, Cstp nel mirino
Accuse di disservizio
da parte del sindaco
«Ripristinate la corsa»
BARONISSI. Bambini delle
medie appiedati dal
Cstp: nuova denuncia
all’azienda pubblica di
trasporti da parte del primo cittadino di Baronissi
Giovanni Moscatiello.
Unadurissimanotaaivertici del consorzio e una
nuovadenunciadidisservizio da parte del comune di Baronissi finisce sul
tavolo del Cstp.
La missiva, scritta dal
sindacoGiovanniMoscatiello e dall’assessore alla
viabilità Antonio D’Au-
Bus Ridotte le corse Cstp
ria, riguarda la «soppressione arbitraria della linea 58 delle 13,30 che effettua il collegamento tra
il plesso della scuola mediadiBaronissielefrazioni Saragnano, Caposaragnano, Acquamela, Aiello e Antessano».
«Lagravitàdellasituazione-scrivonogliamministratori nella nota - ci è
stata evidenziata dalle
tante famiglie che, di fatto, sono costrette a provvedere direttamente al
trasporto dei figli a scuola, un servizio che invece
da sempre la nostra amministrazione ha provveduto a fornire – si legge
nella lettera inviata al
Cstp–Riteniamo,pertan-
to, non più tollerabile la
mancata attivazione della corsa scolastica bis 58,
allorché la stessa rientra
nell’alveo dei servizi aggiuntivisancitidall’accordotral’enteeilCstp.Considerando che gli utenti
sono bambini dai 10 ai 13
anni,chiediamouninterventoimmediato di ripristino dei collegamenti».
La situazione in cui si
trovano molti studenti e
pendolari di Baronissi e
simileaquelladeiviaggiatori di tanti altri comuni
costretti a fare i conti con
le necessità di riduzione
delle corse da parte del
Cstpacausadelgravedeficit e del rischio di fallimento dell’azienda.
Roccapiemonte Un osservatorio per la prevenzione e lo studio
Disagio giovanile, nasce il centro
Enrica Granato
Conoscereper comprendere e
prevenire:nasceaRoccapiemonte il Centro Studi
e Osservatorio Permanente sul Disagio Giovanile.
Utile per l’identificazione e l’approfondimento dei bisogni e problemi degli adolescenti,
il progetto si pone come
occasione di incontro,
prevenzioneepuntodiriferimento per ragazzi
condifficoltàeperleloro
famiglie,chesarannoseguiti da un team di pro-
ROCCAPIEMONTE.
fessionisti (in collaborazione con la Caritas e i
servizi sociali) con l’intento di promuovere iniziative di prevenzione
del disagio, divulgare informazioniesensibilizzare l’opinione pubblica.
All’incontro di inaugurazione, che si terrà il
19 ottobre alle 17 presso
il Centro Sociale, interverranno il sindaco AndreaPascarelli,l’assessore alle politiche sociali
Mauro Ciancio, Gennaro Sammartino (medico
legaleedirettoredell’ambulatorio per le dipendenzediMercatoSanSe-
Il disagio Giovani contro
alcuni furgoni della polizia
verino oltre che direttore
dellostessocentrosuldisagio giovanile a Mercato San Severino) sociologi, pedagogisti, sacerdoti,giudici e esponenti del
volontariato.
«Saràla cilieginasulla
tortadell’amministrazione Pascarelli - dichiara
Ciancio - A questo progetto stiamo lavorando
da maggio 2012 e ne siamo molto orgogliosi, soprattutto perché rappresenta la continuazione
di una linea di iniziative
già portate avanti (come
lo sportello Ami d’ascolto e prevenzione «Rosa
Aliberti»)acui siaggiungerà anche un piano dedicato ai bambini».
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Venerdì 18 ottobre 2013
Il Mattino
51
Cava de’ Tirreni
Il caso Il primo cittadino scrive al presidente del Consiglio Letta per offrire la disponibilità del Comune
Galdi: «Pronti a cremare la salma di Priebke»
te del nostro tempio crematorio per
il feretro del gerarca nazista Erich
Priebke,perchèancheilpeggioredegli uomini, agli occhi dei suoi simili,
ha diritto all’atto della sepoltura»
La lettera fa a questo punto riferimento alla tragedia Greca parlando
Lara Adinolfi
della «legge del cuore» che, come ricordava Sofocle nell’Antigone «deCAVADE’TIRRENI. «Offroladisponibilità alla cremazione per la salma di ve prevalere contro ogni forma di
Erich Priebke». L'annuncio del pri- odioanchesegiustificataeassolutamo cittadino di Cava, Marco Galdi è mentecomprensibile».Infine,l’inviarrivato a sorpresa, ieri mattina, a toalpresidentedelConsigliodeiMimargine di un incontro a palazzo di nistri. «Ove lo riterrà, anche in forcittà.Lanotariservata,scrittadalsin- ma riservata - conclude la nota di
daco Galdi e a cui non è stata data Galdi - potremo procedere alla creancora risposta a livello nazionale, è mazione del feretro ed affidare ai
stata protocollata ed inviata a Roma suoi familiari le ceneri di Erich
al presidente del Consiglio Enrico Priebke».
Questodunque,ilcontenutodelLetta.
Nelle sedici righe della missiva, il lamissivacheperGaldirappresenteprimo cittadino metelliano esprime rebbe un gesto oltre le logiche di apla sua volontà di aprire le porte del partenenza. «Credo - ha dichiarato
forno crematorio di Cava de’ Tirreni Marco Galdi commentando la sua
al gerarca nazista. «Nella strage del- lettera - che ciò risponda alle tradile Fosse Ardeatine - scrive Marco zione cavese di apertura al mondo
Galdi-perìunillustrefigliodellano- anche ai nemici in vista di ciò che
stra città, il generale Sabato Martelli nell’Iliade era il diritto alla sepolCastaldi,offrendosiainazistipersal- tura, perchè quello di Priebke è pur
vareuncivile.LacittàdiCavade'Tir- sempre un cadavere». Dallo scorso
11 ottobre, data in cui è
reni,inoltre,hadatoinatamorto all’età di cento anni,
li a Mamma Lucia, umile
l’ufficiale nazista Erich
donnachehadedicatol’inPriebke che durante la setera sua vita per offrire deconda guerra mondiale è
gna sepoltura a centinaia
stato capitano delle SS e
di soldati tedeschi caduti,
che partecipò all’eccidio
lontani dalle loro famiglie,
delleFosseArdeatine,molnelsettembre1943».Quintesonostatelepolemichee
di l’appello del sindaco al
i dibattiti anche sui social
presidente Enrico Letta
network in merito al destidal momento che Cava de’
nodellasuasalma.DappriTirreni «ha un legame sinma le esequie sospese,
golare con le vicende che
quindiilproblemadellasehanno interessato l’Italia La storia
poltura all’indomani degli
nei giorni e negli anni che Il feretro
scontri ad Albano, ora il feseguirono l’armistizio».
del gerarca
retro è all’aeroporto di PraDopo aver ricordato gli
ticadi Mare in attesa di una
eroi, il testo entra nel vivo nazista
soluzione definitiva della
della richiesta. «Ritenia- è bloccato
questione, proprio mentre
modipoteresprimeresen- in aeroporto
viene reso noto il video teza timore di speculazioni o dopo mille
stamento di Priebke dal tidi letture strumentali - sottolo «Guai ai vinti».
tolinea Marco Galdi - la di- polemiche
sponibilitàadaprirelepor© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il sindaco: diritto di sepoltura
anche al peggiore degli uomini
siamo la città di mamma Lucia
In Costiera
Maxi sequestro
di tonno rosso
pescato di frodo
dodici denunce
La storia Mamma Lucia in una foto d’epoca mentre cura i resti di militari tedeschi
Le reazioni
I partigiani: vergogna, non c’è bisogno di pubblicità
«È
una vergogna!» È il
primo commento del
presidente del Comitato
Provinciale Anpi (Associazione
Nazionale Partigiani d'Italia) di
Salerno Luigi Giannattasio alla
notizia della disponibilità
offerta dal Comune di Cava de’
Tirreni alla cremazione della
salma di Erich Priebke.
Marco Galdi ricorda Mamma
Lucia e quindi, il gesto nei
confronti della salma di
Priebke andrebbe letto come
una forma di carità cristiana.
«Ho conosciuto personalmente
Mamma Lucia. Lei raccoglieva
i resti mortali di giovani soldati
tedeschi tra le montagne del
nostro territorio. Il rispetto per i
morti è sacrosanto, ma penso
non ci sia bisogno di pubblicità,
proprio in queste ore in cui tutti
ne parlano».
Dove, dovrebbe essere sepolto
o cremato Priebke?
«In altri paesi, magari in
Germania dove è venuto alla
luce oppure in Argentina dove
ha vissuto per anni. È questo
infatti un caso internazionale.
Priebke non si è mai pentito
dell’eccidio. Io credo quindi,
che in Italia Priebke non possa
trovare sepoltura, nè lui, nè le
sue ceneri. La vicenda delle
Fosse Ardeatine, così come la
deportazione, sono ancora oggi
vive in noi e ci segnano,
profondamente».
Per quale motivo non è
possibile dimenticare
l’olocausto?
«È stato un orrore, una follia
che supera ogni possibile
immaginazione. Un abominio
così grande che ha coinvolto
milioni di persone. È stato un
delitto senza precedenti e
speriamo che non si verifichi
mai più».
la.ad.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Maxi sequestro di tonno rosso novello
da parte dei militari della guardia di finanza. Dodici denunciati. le fiamme
gialle della Sezione operativa navale
lungolacostieraamalfitana,hannosequestrato due tonnellate di tonno rossopescatoinfrodeallevigentinormative. L’attività di servizio si inquadrava
nell’azione di vigilanza che i finanzieri
dimareesercitanolungolecostesalernitaneespecieinquestoperiodoquando è fortemente praticata l’attività di
pesca di frodo, anche a causa dell’elevatadomandadi prodotto.Quelladella pesca di frodo è un’attività che danneggia fortemente l’ecosistema marino,inquantointerrompe lapossibilità
di crescita completa degli esemplari di
tonno rosso, compromettendo gravementelasalvaguardiadellespecie.Isequestri sono stati eseguiti lungo il litorale che va da «Capo d’Orso» (Maiori)
alla spiaggia di «Castiglione» (Ravello). L’operazione è stata condotta da
motovedetteamareedadiversepattuglie a terra. Preziosa anche la collaborazione fornita ai finanzieri dalla capitaneriadiPortodiAmalfi,chehapartecipato a tre dei sequestri effettuati.
Complessivamente sono dodici le denunce trasmesse all’autorità giudiziaria per le violazioni previste dalla normativa nazionale e comunitaria. Gli
esemplari recuperati non superano i
trenta centimetri di lunghezza controi
settanta centimetri previsti dalla legge. Il pescato sequestrato, dopo essere
statosottopostoavisitadapartedeiveterinari dell’Asl è stato devoluto in beneficenza a vari istituti caritatevoli.
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50 Salerno Cronaca
Venerdì 18 ottobre 2013
Il Mattino
La storia Cupido sotto le armi
Il contingente
Impegnati
3.100
militari
Peppe e Nadia
i fidanzatini
in mimetica
complesso come quello afgano
comporta.«Sapevamochesarebbe stato difficile stare lontani da
casa e dalla famiglia ma eravamo
felici per il fatto che non ci saremmo dovuti separare - raccontano
– Avremmo accettato di partire
Ebe Pierini
anche se uno dei due fosse rimadHeratlihannoribattez- sto in Italia perché questo è il nozati Romeo e Giulietta. strolavoro e seil dovere chiama si
Non che il loro amore deve rispondere». «I miei genitori
siaosteggiato daqualcu- sono più tranquilli perché sanno
no.Tutt’altro:sonoriuscitiaresta- che con me c’è Giuseppe, che è il
re uniti anche a 5.000 chilometri miopuntodiforza–aggiungeNada casa. Il caporal maggiore scel- dia, rivolgendo uno sguardo dolto Giuseppe Aversa e il caporal ce al fidanzato – Lui è il mio insemaggiore Nadia Bonsignore so- gnate. È bravissimo nel suo lavono fidanzati da quasi un anno e il ro ed ho molto da imparare da
destino ha voluto che partissero lui».
Il comandante della task force
insieme per la missione in Afghanistan. Lui, 31 anni, originario di C4, come in gergo tecnico si chiaMercatoSanSeverino, èun tecni- ma l’ufficio per il quale lavorano,
co informatico e ad Herat svolge iltenentecolonnelloRobertoGiuil ruolo di amministratore del si- seppeAntonioBaldisserri,conferstema di comando e controllo. ma che la coppia è affiatata nella
Lei, 25 anni, siciliana di Bronte, è vita come sul lavoro. Il loro ruolo,
parimenti a quello degli
operatrice help desk.
altri componenti della
Adunirliinoriginefuloro cellula, è fondaronolamimeticaelaco- I vertici
mentale per il continmune passione per l’in- «Affiatati
gente italiano in Afghaformatica. In Italia prenistan. Comunicazioni,
stanoservizioal2˚reggi- nella vita
informazioni ed elabomentotrasmissionialpi- e nel lavoro
razione automatizzata
nodiBolzano.InAfgha- unica pausa
dei dati sono necessarie
nistan sono giunti a set- il caffè
per le attività di pianifitembreeliattendonoalcazione e per le operatri 5 mesi di missione. a Camp
zioni dei militari italiaGiuseppe ha già alle Arena»
ni.Iragazzidellataskforspalle una missione in
ceC4, Giuseppe e Nadia
Kosovo. Invece per Nadia è la prima esperienza all’este- compresi, forniscono il supporto
ro. Sapere che sarebbero partiti tecnico-specialistico per garantiinsieme e che non si sarebbero re i collegamenti con l’Italia e
dovuti separare per sei mesi li ha quellioperativiinteatro;assicuraaiutatiadaffrontareconpiùfacili- no la trasmissione di dati e fonia,
tà tutte le difficoltà che un’espe- effettuano lavori di riparazione e
rienza in un teatro operativo così manutenzione su materiale di te-
Lui salernitano, lei siciliana
un amore consacrato
dalla missione in Afghanistan
A
Giulietta
Nadia Bonsignore, 25
anni, siciliana di
Bronte, è operatrice
help desk: «Giuseppe
è non solo il mio
amore, ma anche il
mio maestro»
Romeo
Giuseppe Aversa, 31 anni,
originario di Mercato San
Severino, è un tecnico
informatico e ad Herat
svolge il ruolo di
amministratore del
sistema di comando e
controllo.
rebbe la prima volta che le nozze
lecomunicazioni e informatico.
GiuseppeeNadiariesconoari- tramilitarivengonocelebrateprotagliarsi qualche momento per prio in missione. Un evento unistare insieme solo dopo le ore di co.GiuseppeeNadianesonoconlavoro.Cercanodidarsiappunta- sapevoli. Ma se chiedi loro se si
mento,segliimpegniloconsento- sposerebbero in Afghanistan sorno, per pranzare e cenare sempre ridonoconunpizzicodiimbarazzo. «È la persona che
insieme in mensa e, apamoelosposereiqui,anpenahannoqualchemiche ora», conferma Nanuto libero, si concedo- I colleghi
dia con convinzione. Si
nounavelocepausacaf- «Vorremmo
preoccupano solo di cofè in uno dei piccoli bar
che si
mereagirebberoiparendi Camp Arena.
ti che sognano già una
I loro colleghi del 2˚ sposassero
grande festa a Mercato
reggimento trasmissio- ad Herat
San Severino e a Bronte
ni che sono stati testi- saremmo
per il loro matrimonio.
moni, lo scorso anno,
Di sicuro giurarsi eterno
dello sbocciare del loro felici di far
amore tra un computer da testimoni» amore a 5.000 chilometri da casa con i colleghi
da riparare e un probledi lavoro come testimomainformatico darisolvere ora vorrebbero organizzare ni avrebbe un significato particoil loro matrimonio proprio in Af- lare. Comunque vada, ovunque
ghanistan. D’altronde ad Herat ci verranno celebrate le nozze, la
sono sia il cappellano militare
che la chiesetta dove ogni dome- storia di Romeo e Giulietta in minica viene celebrata la messa. Ci metica avrà un lieto fine.
sonopuregliaspirantisposini.Sa© RIPRODUZIONE RISERVATA
I veterani Agostino Di Lieto e Giovanni Spisso a Shindand per gli aiuti umanitari alla popolazione
«Quando vedi gli occhi dei bambini ti passa la nostalgia»
Il dolore della partenza
compensato dalla certezza
di dare un sollievo a chi soffre
Con le sue nove missioni all’estero
alle spalle è un veterano. Eppure
ognivolta cheparte, salutare lasua
famiglia,lasciare lesuefiglie,èuna
prova difficile. Il passo più doloroso da compiere è quell’ultimo
sguardo che si butta alle spalle prima di salire su quell’autobus, su
quel treno che porteranno fino
all’aereo che condurrà in Afghanistan. Il sergente maggiore Agostino Di Lieto, 40 anni, di Salerno, attualmente si trova nella base La
MarmoradiShindand,dovefaparte dello staff del comando della
Transition Support Unit Center
guidatadalcolonnelloFrancoMerlino. È alla sua seconda esperienza
in Afghanistan con i paracadutisti
del 183˚ reggimento «Nembo» di
Pistoiaein passatoèstato 4volte in
Kosovo,unainBosnia,unainLibano e una in Sudan. A Shindand ora
fa parte della cellula che si occupa
della pianificazione delle attività,
da quelle di delivery, di consegna
cioèdegliaiutiumanitarineivillaggi, a quelle di bonifica degli ordigniimprovvisati messeasegno dagli uomini del genio, ai pattugliamentidelterritorioabordodeiLince.
«Partire fa parte del mio lavoro –
racconta il sergente maggiore salernitano – Devo ringraziare la mia
famigliachenonmifapesareledifficoltà della mia professione e mi
sostienequando sonoin missione.
Il distacco dagli affetti è il momento più duro ma quando salgo
sull’aereo sono proiettato a quello
che dovrò fare nel corso della missione».Ivoltideibambini,ipaesag-
gi dell’Afghanistan, le asperità di
un Paese lontano che cerca disperatamente un futuro migliore. C’è
questonella quotidianitàdelparacadutista salernitano che quando
ci sono le attività di distribuzione
degli aiuti umanitari si unisce ai
suoi colleghi del 183˚ reggimento
«Nembo» e raggiunge i villaggi a
bordo di un Lince e si mescola alla
gente. «Lo sguardo dei bambini
nonlodimentichi – racconta– Una
cosa è vedere le strade, i villaggi,
sulle cartine geografiche, una cosa
è vederli dal vero». In Italia ad attenderlo c’è tutta la sua famiglia e
soprattutto le sue due figlie Rita ed
Emma,di12e5anni,chesonoconsapevoli di avere per papà un veterano delle missioni all’estero.
Il 1˚ caporal maggiore Giovanni
Spisso, di Fisciano, è invece alla
sua terza missione all’estero. È già
stato in Kosovo e in Libano. Lui è
I contatti
«Per fortuna
c’è Skype
così la famiglia
non sembra
essere a 5.000
chilometri
di distanza»
un pilota di un mezzo blindato
«Freccia» e fa parte della compagnia del 7˚ reggimento bersaglieri
diAltamura,attualmentedispiegata a Shindand. Quasi ogni giorno
percorre l’Afghanistan a bordo del
suo mezzo, macinando chilometri
dipolvereedidesertoprividivegetazione.«IlruolodeiFrecciaèquello di deterrenza – spiega il 1˚ caporal maggiore salernitano – Ci siamo a lungo addestrati in Italia per
affrontare l’aspro terreno afgano.
Cisiamopreparatialmeglio peraffrontare questa missione. Possiamo contare su mezzi dotati di strumentazioni sofisticate. Alla fine ci
si abitua anche a queste distese
sterminatedisabbia esassi». Di Fisciano gli mancano soprattutto i 4
nipotini ai quali è molto legato e
con i quali, ogni giorno, parla tramite skype.
«Gliuomini per un comandante
sono fondamentali e io posso contare su uomini esperti e preparati
con molte missioni alle spalle –
spiega il colonnello Franco Merlino,comandantedellabasediShindand e del 183˚ reggimento Nembo - La nostra missione sta cambiando nel tempo perché le forze
diIsafsvolgonounruolodisupporto nei confronti delle forze armate
afgane che possono agire autonomamente sul territorio. Noi lavoriamo per loro e a fianco a loro e
alla popolazione locale». Le forze
di sicurezza afgane hanno assunto
la responsabilità del territorio.
Stanno conducendo le loro attività
elelorooperazioni.«Noigliforniamolecapacitàcheancoranonposseggono e stanno sviluppando come gli assetti aerei ad esempio –
conclude il comandante Merlino –
Peraffrontarealmeglioquestamissione io posso contare sui miei paracadutisti del Nembo, ma anche
sulla componente Genio, sui Freccia, sugli assetti cinofili e sui Raven».
eb.pi.
Composite IL_MATTINO - SALERNO - 50 - 18/10/13 ----
Time: 17/10/13
Attualmente sono
3.100 i militari italiani
(tanti i salernitani)
impegnati nella
missione Isaf in
Afghanistan. Alla
guida, dal 10
settembre 2013 su
base brigata
meccanizzata
Aosta, c’è il generale
Michele Pellegrino,
anche comandante
del Regional
Command West. La
zona sotto la
responsabilità
italiana si estende
sulle province di
Herat, Badghis,
Ghowr e Farah. Nella
base avanzata di
Shindand operano i
paracadutisti del
183˚ reggimento
Nembo, a Farah e
Bala Boluk è
impegnato il 6˚
reggimento
bersaglieri della
brigata Aosta. Da
Italfor, la
componente
nazionale interforze
che si occupa degli
aspetti gestionali e
logistici, dipende il
battaglione logistico
di manovra
costituito da militari
del 10˚ reggimento di
manovra di Persano
che operano ad
Herat.
23:47
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48 Salerno Cronaca
Venerdì 18 ottobre 2013
La sanità L’inventore del metodo Stamina in piazza Caduti di Brescia: «Le cose dovranno cambiare»
Dalla prima
di cronaca
Il Mattino
«Per Giovanni non ci arrendiamo»
Il professor Vannoni
parla del bambino di 9 anni
bisognoso del trapianto
La manifestazione
Gaetano Montalbano*
Marco Mazzeo
«Noi non molleremo mai. La speranza
ci porta avanti». Parola del professore
DavideVannoni.IlfondatorediStaminaFoundationOnlus,associazionenata nel 2009 per sostenere la ricerca sul
trapianto di cellule staminali mesenchimali e diffondere in Italia la cultura
della medicina rigenerativa, ieri era
presente a Salerno per trasmettere
nuovamente il proprio messaggio: «Le
cellule aiutano le persone e ci sono risultatipositivichelo dimostrano». Davanti a circa 500 persone, radunate a
piazza Caduti di Brescia nel quartiere
Pastena, il professore Vannoni ha trasmesso fiducia alle famiglie presenti.
«Primaepoilecosedovrannocambiareperforza–diceilfondatorediStamina Foundation Onlus – Al momento è
tuttofermo.La Lorenzinhabloccatola
legge per la sperimentazione e c’è una
lista d’attesa di più di 150 persone che
attendono soltanto di iniziare la cura.
A Salerno le richieste di poter curarsi
con le cellule staminali sono più di 50
da Napoli sono più di 200. L’Ospedale
di Brescia, poi, dice che con 36 pazienti va in tilt, 36 pazienti che fanno una
prestazione ambulatoriale».
GiovanniProcentese,bambinodi9
anni e mezzo di Salerno, affetto dalla
Niemann-PicktipoC,unalipidosilisosomiale complessa con epato-splenomegaliaedisturbineurologiciprogressivi,haricevutoamarzol’okdalTribunale di Salerno per iniziare la cura con
il metodo del professore Vannoni ma
l’Ospedale Civili di Brescia ha messo
in lista d’attesa il bambino. «Il caso di
Giovannièdavveroun’assurdità–prosegue Vannoni –
Inizialmenteilgiudice aveva chiesto
chelecellulefossero prodotte in uno
stabilimento autorizzato ma poi ha
cambiato decisione dando l’ok definitivoperpoteriniziare la cura. AdesLa serata
so, però, Giovanni
Oltre 500
è in lista d’attesa
persone
ma l’Ospedale di
all’incontro Brescia ha fermato
tutto.Lalistad’atteAppello
sa non si muove. È
al Papa
tutto bloccato. Il
«È vicino
ministro sta meta chi soffre» tendo tutti questi
ostacoliperchéstamina va sepolta
manonmolliamo.vo?Èquellodicontinuare la battaglia e cambiare le cose e
sonoconvintochecelafaremo.L’interessamento del Pontefice, infatti, non
arriva a caso. Ci sono state, poi, le telefonate di Papa Francesco a due famiglie. Mi farebbe molto piacere e sarei
onoratissimo di poter incontrare il Papa». Giuseppe, papà di Giovanni Procentese, non molla: «Stiamo aspettandoconansialachiamataper iniziarele
cure.Èdavverounavergogna.IlTribunale ci ha dato pienamente ragione. Io
e mia moglie abbiamo chiesto semplicementediavereunapiccolissimasperanza per nostro figlio. Quando dobbiamo aspettare? Non ce la facciamo
più».
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Appello Manifesti
per Giovanni Procentese
L’indignazione
delle famiglie
«Vergogna»
In piazza Il professor Davide Vannoni duranta la manifestazione in piazza Caduti di Brescia a Pastena
Piazza Caduti di Brescia
stracolma. Nel popoloso
quartiere di Pastena,
infatti, si sono radunate
circa 500 persone per
sostenere la cura con le
cellule staminali che,
ormai, da diversi anni sta
portando avanti il
professore Davide
Vannoni, fondatore di
Stamina Foundation
Onlus, associazione
fondata nel 2009 per
sostenere la ricerca sul
trapianto di cellule
staminali mesenchimali e
diffondere in Italia la
cultura della medicina
rigenerativa, che ieri era
presente a Salerno.
«Vergogna, vergogna» è
stato il primo coro gridato
a gran voce dai presenti:
familiari dei bambini malati
che hanno bisogno della
cura con le cellule
staminali, tanti ragazzi e
semplici curiosi tutti uniti
per sostenere il professore
Vannoni. Erano presenti,
inoltre, anche una
rappresentanza di tifosi
della Salernitana.
Tra storia e ricerca le Giornate della scuola medica
La kermesse
Valerio Lai
Prendeilviamercoledi23ottobre con un simposio internazionale «Understanding and
trating inflammation», organizzato con la collaborazione
delprofessore Alessio Fasano,
del Mass general hospital di
Boston e direttore del centro
perlaricercasullaceliachia,la
quattordicesimaedizionedelle «Giornate della Scuola medica salernitana», organizzate
dall’ordine dei medici e degli
odontoiatri di Salerno. «Quattordiciannienonsentirli»:cosìilpresidentedeicamicibianchiBrunoRavera,hapresentato l’annuale edizione delle
«Giornate» che ineyndono
aprire uno spazio di confrontoeaggironamentosullaricer-
caeglistudiscientificinellediverse branche specialistiche
della medicina. Al centro del
convegnoinauguraledel23ottobre è il tema dei rapporti tra
medicinatradizionaleemedicine alternative per quanto riguardaleinfiammazioniinalcunemanifestazionipatologichecerebrali,muscolarieintestinali.
Giovedì 24 ottobre la sala
convegnidell’ordinedeimedicidiSalernosaràsededelconvegno di storia della medicina
dal titolo «Medicina e Arte»,
mentrevenerdì25pressol’aula Vincenzo Buonocore
dell'università degli studi di
Salerno, sarà conferita una
laurea honoris causa in medicina e chirurgia a uno degli illustriospitidelleGiornatedella Scuola Medica Salernitana,
il
professore
Eugene
Braunwald,unodeipiùpresti-
Ricercatore
Alessio
Fasano
studioso
della celiachia
giosi studiosi di medicina cardiovascolarealivellomondiale. In quella occasione sarannoconsegnatiipremiinternazionali «Scuola medica salernitana» ad alcuni dei rappresentanti del panorama medico e scientifico. Tra questi il
professorBraunwald,ilprofessoreRobertoFerrari,giàpresi-
denteelettodellasocietàeuropea di cardiologia,il professore Alessio Fasano, alla professoressa Margherita De Bac, al
dottor Pier Giorgio Turco e al
professore Sergio Matarasso.
Aseguirelacerimoniadelgiuramento dei neo iscritti medici e odontoiatri.
Il convegno internazionale che si terrà al Grand Hotel
Salernosultema«HeartFailure2013»,focalizzeràl’attenzione sulle patologie cardiache,
le più rilevanti dal punto di vista assistenziale, organizzativo edeconomico, e concluderà le quattro giornate della
Scuola medica salernitana,
un evento «per celebrare l’arte medica - dice il presidente
Ravera - e che rappresenta un
modo unico per stabilire un
confrontopermanentetrapassato e futuro».
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Lo scandalo Ior Sarà consegnata questa mattina al gip della Capitale
do,inviatadalgip ai sostitutiprocuratorititolaridell’inchiesta che lo vede indagato per corruzione, non
avrebbe convinto gli organi
inquirenti che avrebbero
dato parere negativo. La relazione dello specialista è
stataconsegnataallegalesalernitanodelprelatosoltanto ieri. Al momento Scarano è ancora ricoverato nel
repartodetentivodell’ospedale San Giovanni di Dio e
Ruggi d’Aragona e la decisione del gip di Roma sarà
Le indagini
Proseguono
anche
a Salerno
ma c’è
attesa
per poterlo
interrogare
Il prelato Don Nunzio Scarano al
suo arrivo al San Leonardo
Non sono un mago, ma ritengo
di essere persona di sostanza
che non deve demolire niente
di ciò che viene definito vecchio o vetusto. La storia insegna che dal passato si impara
ciò che va messo in pratica nel
quotidiano e credo di avere più
volte proposto di iniziare percorsi e servizi in comune tra le
due amministrazioni, onde dareunsegnoedunimpulsonuovo al futuro delle due comunità. Tante erano le possibilità
ma sul terreno concreto, una
sorta di pregiudizio di natura
personalistica, che non mi è
mai appartenuto, ed allo stesso
tempo il non aver perseguito il
ruolo di Nocera Inferiore come
guida dell’Agro, ha determinato questa polemica che non ritengorispettosadituttiinocerini. Ed oggi, chi predica bene e
razzola male, avrebbe il dovere
non di piangere sulla propria
storiamadicambiarerotta.Potreicitaretantiepisodichehannovistol’assenzae,spesso,l’avversità verso Nocera Superiore
(forse verso di me) ed allora mi
piace concludere che c’è sempre tempo per rimediare.
Ritengo opportuno porre fine a questo scambio di opinioni inutile, perché intendo dedicarmi di più a cercare soluzioni,che sì possono esserecondivise, ai numerosi problemi che
attanagliano le comunità
dell’Agro intero. A buon intenditore poche parole.
*sindaco di Nocera Superiore
In breve
LA SICUREZZA
Autovelox in azione
50 multe in poche ore
Cinquanta verbali per il
superamento dei limiti di
velocità, e contestati
venticinque verbali per
mancato uso delle cinture di
sicurezza, dei caschi protettivi
da parte dei motociclisti e per
uso del telefono cellulare
durante la guida oltre varie
infrazioni per mancanza dei
documenti di circolazione al
seguito. È il bilancio dei
controlli con l’Autovelox
effettuati dai vigili urbani. Non
è mancata l’attenzione al fine
individuare le persone che
abbandonano i rifiuti sul suolo
pubblico. Sono stati elevati due
verbali di sanzione
amministrativa di 500 euro a
carico di altrettanti residenti di
altri Comuni i quali avevano
sversato sulla pubblica strada i
propri rifiuti domestici. Infine
in via Wenner, zona
industriale, sono state
contravvenzionate per 500
euro due prostitute e relativi
clienti.
IL CONVEGNO
Don Nunzio, a Roma la sua perizia psichiatrica
Saràdepositataquestamattina dall’avvocato Silverio
Sica, difensore di don NunzioScarano,larelazionedellopsichiatraAntonioZarrillo,consulente diparte,relativamenteallesuecondizioni psichiche. L’avvocato sarà a Roma per consegnare
la relazione al gip di Roma
Barbara Callari alla quale,
assieme al codifensore
Francesco Caroleo Grimaldi, ha presentato istanza di
scarcerazione. La relazione
dei medici del San Leonar-
«Grande
Nocera ...
importante anche ai fini
dell’indagine che sta seguendo la procura di Salerno per riciclaggio. Scarano
deveancoraesseresottopostoadinterrogatoriodaparte del sostituto procuratore
Elena Guarino che, in questigiorni,haiscritto altreotto persone nel registro degli
indagati. E prosegue anche
la ricerca di eventuali conti
esteri del prelato. È stata infatti presentata una richiesta di assistenza giudiziaria
a Berna dalla procura saler-
nitana forse relativamanete
ad un bonifico ordinato da
Scarano ad un dipendente
dello Ior da eseguire su un
conto corrente presso la Julius Baer. Soldi che, stando
adalcuneintercettazionitelefoniche fatte dalla procura di Roma, sarebbero arrivatisulsuocontodaunrapporto estero intestato ai
D’AmicoeriversatoaScarano con la causale «donazione». Soldi che il prelato attendeva da tempo e che sarebbero, a detta sua, stati
utilizzatiperpagarel’acquisto della propria casa a Salerno.
pe.car.
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Composite IL_MATTINO - SALERNO - 48 - 18/10/13 ----
Time: 17/10/13
23:38
Dal Covolo riflette
sulle «Lume fidei»
Monsignor Enrico Dal Covolo,
rettore della Pontificia
università lateranense,
illustrerà i contenuti
dell’enciclica «Lumen fidei» di
Papa Francesco, nel corso del
convegno in programma il 28
ottobre alle ore 18,00 presso il
Salone dei Marmi di Palazzo di
Città.
L’incontro sarà presieduto e
concluso dall’arcivescovo
Luigi Moretti. L’introduzione
ai lavori sarà svolta da Don
Giuseppe Iannone, Direttore
Ufficio Progetto Culturale;
modera l’incontro il giornalista
Giuseppe Iannicelli.
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Primo piano Salerno 47
Venerdì 18 ottobre 2013
Il Mattino
Il terremoto al Comune
E a Cava Galdi azzera l’intera giunta
Assessori «licenziati» in serata, ora è rottura tra il sindaco e Forza Italia
Francesco Nobile
CAVADE’TIRRENI. Giuntacaveseazze-
La storia
Futura ostetrica
non può lavorare
però segue
le lezioni in aula
Il paradosso
C’èuncasosututtichehameravigliato gli inquirenti. Riguarda
Giuseppina Lodato, 33 anni, che
nel2010ha ottenutounainvalidità lavorativa dalla commissione
Inps con necessità di assistenza
continua anche se, contestualmente, seguiva in aula le lezioni
del corso di laurea in Ostetricia
per
l’anno
accademico
2012/2013. E nella propria cartellasanitariaedirischio,consegnataallasegreteriadell’aziendauniversitario ospedaliera quando ha
vinto il concorso per l’accesso al
corso di laurea, la stessa Lodato
aveva affermato prima di essere
affetta da patologia per la quale
glierariconosciutauna invalidità
pari al 60% e
poi aveva corretto affermandochetaleriduDiagnosi
zione era del
Autonoma
75%. Gli accerper il medico tamenti svolti
curante
dai carabinieri
sul suo caso
per l’Inps
hanno evidenè depressa
ziato ulteriori
e dev’essere discrepanze:
accompagnata per il suo medicocurantelaLodato è ”personanormale,autonoma eindipendente da terzi”,
per quelli dell’Inps, oltre alle patologie derivanti dalla sua reale
malattia, soffriva anche di “depressione con ansia reattiva” ed
aveva necessità di accompagnamento.
La sua pratica presso la segreteria dell’aziend aospedaliera resta tuttora aperta. Quando i
responsabilòi del Reparto di sorveglianza sanitaria dell’Azienda
ospedalieraanalizzaronolapratica della Lodato, notarono quella
incongruenza rispetto alla riduzione della sua capacità lavorativa. La valutazione sull’invalidità
dal 60 al 75% era stata corretta a
penna pertanto la sua pratica è
tuttoraapertaperlamancatapresentazione da parte della Lodato
della documentazione richiesta.
pe.car.
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rata.Diparipassoconlevicendegiudiziarie che hanno investito palazzo
dicittà,scoppiail terremotopolitico.
Ilprimo cittadino Marco Galdi ha attuatoilcolpodispugna,cancellando
tuttigliassessori dellasua squadradi
governo. La decisione è stata già comunicata ai diretti interessati nella
giuntadiierisera.Èattesaunaconferenza stampa di chiarimento nella
giornatadioggi.Ladecisioneserpeggiava da tempo, ma era stata rimandata a causa delle richieste di una
proroga avanzata da Forza Italia. Ieri
sera i forzisti hanno tenuto un summit per decidere la linea da seguire,
madestasospettil’assenzadelconsigliere Gerardo Baldi, in rotta con il
partito. Nel frattempo il sindaco ha
incassato l’appoggio incondizionato del gruppo Misto – Indipendenti.
La revoca delle deleghe accoglie
le pressanti richieste del gruppo
UnionePopolare–Pdl,che facapoal
consiglierecomunaleMarcoSenatore e al presidente del consiglio Antonio Barbuti. Dopo le frenetiche consultazionipolitiche,tenutesineigiorni precedenti, arriva al capolinea
ogni tentativo di soluzione «morbida» della crisi che attanaglia palazzo
di città. Il problema più spinoso era In piedi Il sindaco Marco Galdi azzera la giunta: è l’ennesimo rimpasto per far quadrare i numeri in aula
dovuto al rapporto tra assessori e
consiglieri nel partito di Forza Italia. mento in avanti il dialogo con i forziLe forze in campo
Afrontediquattrovotinell’assisecit- sti non sarà semplice, visto che il
tadina, i forzisti esprimevano ben commissarioCasciellohagiàespresquattro assessori più il vicesindaco. so la sua indisponibilità a far parte di
Una rappresentanza ritenuta spro- una giunta in cui siano presenti anporzionata dall’avvocato Marco Se- che i Fratelli d’Italia. Inoltre i forzisti
natore e dal presidente Barbuti, che sonoprontiadandarealloscontrose
Misto-Indipendenti,
aggiungono le quattro
Un vero e proprio
hanno reclamato la necessità di un l’azzeramentodegliassessorinonsache ieri hanno ribadito
unità appartenenti a
puzzle. Attualmente la
rà accompagnato dalle sirimpasto. Sul piatto della
l’appoggio alla
Forza Italia.
maggioranza cavese
multanee dimissioni del
bilancia c’è il loro voto pomaggioranza.
Attualmente però c'è
di centrodestra è
presidente del consiglio
sitivo al bilancio. E adesso Lo strappo
Completa il quadro il
fibrillazione con il
formata da quattro
è rottura tra il sindaco e Il commissario Barbuti.Neicorridoidipagruppo Unione
sindaco, perché FI
gruppi consiliari. Il
lazzodicittàgiàimpazzail
Forza Italia. Il commissaPopolare - Pdl che
sarà il partito più
primo è formato dai
toto-nomine. Nel rimpario cittadino Gigi Casciello Casciello:
conta due consiglieri.
colpito dal rimpasto.
cosiddetti
sto, voci di corridoio danritiene «improvvida» la scelta
In questo scenario, il
Sarà questo il
«Responsabili»,
no per sicura l’uscita di
scelta dell’azzeramento. improvvida
sindaco Marco Galdi
principale nodo
fedelissimi al primo
Certo, il ritiro delle dele- mai al governo scenadelvicesindacoGiopuò contare su
politico da sciogliere.
cittadino Marco Galdi.
vanni Del Vecchio e
ghe assessoriali rimane
diciassette voti a
Più sereno è il
Si tratta di sei
dell’assessore alla cultura
nel novero delle decisioni con gli uomini
favore.
rapporto tra il primo
consiglieri, spogliati
Teresa Sorrentino.
legittimediogni primo cit- di Cirielli
fr.no.
cittadino e i quattro
dalle casacche di
tadino. Ma da questo moconsiglieri
partito.
A
questi
si
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Centrodestra lacerato in quattro gruppi
Angelo Cermi
La telefonata
«I carabinieri
hanno la lista
degli assistiti»
I due cugini Baldi
temevano. In una
intercettazione
Germano (era il mese
di novembre del
2012) parla con
Giovanni dei
carabinieri nel suo
studio: «Prendono,
cacciano un foglio
con sette, otto dieci
nomi. Io riesco a
vedere i primi nomi,
Longobardi
Rosanna, Gaeta
Antonella, Bove
Vincenzo. Ho detto,
maresciallo, ma chè
sono questi nomi?
No, no, niente, vedete
un poco i certificati
medici e robe. Ho
detto, scusate, quelli
sono tutti miei
assistiti! E scusa, ma
che ci fanno tutta
questa gente! E ma
quante cose volete
sapere? Ma pensa un
poco questi dove
stanno andando ora!
Ha detto, vabbè, ma
questi, voi i certificati
come li fate? Tramite
e-mail, ora è tutto
tramite l’Inps».
L’ex vicario della Diocesi a Giovanni:
aiuta mia sorella suora, non sta bene
Le intercettazioni
Funzionario Inps nel mirino
per corruzione: avrebbe avuto
soldi e la casa ristrutturata
Nel fascicolo dell’inchiesta si
parla anche di don Carlo Papa, ex
vicario dell’Arcidiocesi
Amalfi-Cava il quale avrebbe
inviato un sms a Giovanni Baldi
ricordandogli che suor Rosa, sua
sorella, doveva essere sottoposta a
visita medica per invalidità civile
perché non sta più bene».
Entrambi sono ora indagati. Il
certificato della suora, secondo gli
esiti investigativi, sarebbe infatti
non solo difforme nella data
rispetto alla legge (massimo sei
mesi prima del passaggio in
commissione) ma vi sarebbero
anche scritte sovrapposte e non
avallate da firma e timbro del
medico. Il prelato ha dichiarato ai
carabinieri di non avere rapporti
con Baldi da anni. I carabinieri,
per accertare la veridicità
dell’invalidità riscontrata alla
suora, decisero anche di filmarla
in tutti i suoi spostamenti senza
riscontrare l’impossibilità a
deambulare come riscontrato
dalla commissione.
Ma ci sarebbero anche illeciti di
natura corruttiva a carico di uno
degli indagati, Antonio Mazzotta.
La procura ne traccia gli estremi, il
gip Vincenzo Di Florio respinge la
richiesta. Si parla di alcuni
«emolumenti» dati dal padre di un
paziente al medico, ma
Inquirenti Da sin. Vincenzo Montemurro, Umberto Zampoli, Riccardo Piermarini
soprattutto si riporta il rapporto
tra Mazzotta e uno dei falsi
invalidi, Vincenzo Matonti. A suo
carico i carabinieri di Nocera
Inferiore hanno trovato ben tre
fascicoli nei quali si passa da una
invalidità contenuta nel 46% ad
una totale: il tutto in soli
diciassette mesi. Una invalidità
riconosciuta al 100% ma che gli
consente lo stesso di presentarsi
in commissione in abiti da lavoro.
Secondo la procura “buoni uffici”
offerti dal Mazzotta, venivano
“saldati” dal Matonti concedendo
una prestazione professionale. In
particolare, per ristrutturare parte
”
Il caso
Invalidità raddoppiata
in 17 mesi: diventa inabile
al 100% ma continua
a portare sacchi di cemento
dell’abitazione di Mazzotta
operando uno sconto, frutto, non
di una normale dinamica
contrattuale ma, di uno scellerato
accordo fra i due, ovvero, di un
illecito do ut des.
Che la sua invalidità fosse
artefatta, i carabinieri lo hanno
verificato anche attraverso il
racconto di un suo ec dipendente.
«Io e Matonti facciamo le stesse
cose, ad esempio, per la carrucola,
io mi posiziono sotto al palazzo e
con la fune tiro giù i secchi pieni e
li carico sul camion o furgoncino,
mentre, lui, riempie i secchi con il
materiale di risulta mediante
l’utilizzo di una pala, li aggancia
alla carrucola e li fa sporgere fuori
dal parapetto, in tali operazioni ci
alterniamo. In alcuni casi siamo
costretti a portare via il materiale
rimosso a spalla, scendendo le
scale». E ancora: «Facciamo al
giorno otto ore di intenso lavoro
ed a volte anche dieci ore al
giorno, torniamo a casa
stanchissimi».
È un altro operaio che invece parla
dei lavori eseguiti a casa di
Mazzotta: «A casa di tale Antonio
Mazzotta, alla località Pianesi,
dallo stesso, abbiamo ripristinato
la facciata, effettuato dei lavori nel
garage e poi abbiamo ripristinato
il tetto mediante sistemazione
delle tegole». Per tali lavori,
Matonti aveva più votle affermato
con i suoi operai di dover avere dal
Mazzotta una somma superiore ai
diecimila euro ma, poiché in quel
periodo, il Matonti aveva in corso
la sua istanza di riconoscimento
dell’invalidità civile, con Mazzotta
prese un accordo. Ovvero:
Mazzotta avrebbe ottenuto uno
sconto sulla ristrutturazione della
propria abitazione, ed in cambio,
Matonti, “grazie ai buoni uffici” d
Mazzotta avrebbe ottenuto il
beneficio dell’invalidità civile.
pe.car.
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Composite IL_MATTINO - SALERNO - 47 - 18/10/13 ----
Time: 17/10/13
23:38
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46 Salerno Primo piano
Venerdì 18 ottobre 2013
Il Mattino
Petronilla Carillo
Ottantatrè indagati, otto dei quali sonooraagliarrestidomiciliari.Peraltri
dieciilgipVincenzoDiFloriohainvece respinto la richiesta di custodia
cautelarepresentatadalsostitutoprocuratore dell’Antimafia Vincenzo
Montemurro. Undici i falsi invalidi
agevolatifinitisottolalentediingrandimentodellaprocura. Èquestol’esito dell’operazione «Spending review» che ha portato alla luce un giro
di consensi elettorali in cambio di
pensioni di invalidità civile, alle quali, in molti casi, si aggiungevano anche gli assegni di accompagnamento
e vantaggi nell’ambito professionale.
Il gip ha anche disposto il sequestro
preventivo di circa sessantamila euro
tra beni mobili e immobili a carico di
quattro indagati che avrebbero illecitamente percepito gli assegni di invalidità.Il provvedimento èstato dispostoacaricodiRosaLamberti,VincenzoMatonti, Helga MariaRosa Narbone e Giuseppina Lodato. Per altri due
è stata espinta la richiesta in quanto
deceduti. Ad eseguire le ordinanze, i
carabinieridelReparto territoriale
diNoceraInferioI nomi
re agli ordini del
Ottantatré
maggiore Matteo
indagati
Gabelloni.
Promotore
tra loro l’ex
numero uno dell’associazione, secondo la
di Metellia
Dda di Salerno, è
e un leader il consigliere redi opposizione gionale Giovanni
Baldi il quale, per
assicurarsi consenso elettorale dalle famiglie dei falsi invalidi, pilotava le pratiche in mododafarelevarelepercentualidiinvalidità ai soggetti segnalati i quali, oltre
all’assegnodiinvalidità,spessopercepivanoanche quellodi accompagnamento,ottenendol’iscrizionealcollocamento agevolato. Nei guai finiscono anche il dirigente medico dell’Asl
Mario Salucci; il medico e consigliere
comunale di Cava de’ Tirreni, attualmentecapogruppodiFratellid’Italia,
Germano Baldi; il medico dell’Inps
FrancescoRagni;imembridellacommissione medica Renato Caterini,
Pietro Giordano, Isidoro Quadrino; e
l’impiegato amministrativo presso la
segreteria della commissione prima
istanza Inps, Antonio Mazzotta. Fuori Cava per motivi di lavoro, il nono
destinatario della misura restrittiva,
Angelo Cermi, anche lui componentedellacommissione medica, chesiè
costituitoinserata.Ireaticontestati,a
vario titolo, sono di abuso d’ufficio,
falso ideologico, truffa ai danni dello
Stato commessi in associazione. Secondo il gip, difatti, ricorrono «elementi di fatto e modalità esecutive
che connotano in maniera specifica
quei singoli reati in modo tale che ne
dimostrano non la loro episodicità
malafinalizzazioneancheperl’omogeneità delle condotte stesse».
Nell’organizzazione,
dunque,
ognuno degli indagati ha avuto un
ruolo ben preciso. Quello di Germano Baldi, cugino di Giovanni, consisteva,inqualitàdimedicodibase,nel
rilascio di falsi certificati a beneficio
di dipendenti del comune di Cava de’
Tirreni, cittadini e propri congiunti,
Malati immaginari Falso invalido inabile al lavoro ma dedito ad attività alquanto impegnative: è uno dei casi documentati nell’inchiesta «Spending review». Sotto Giovanni Baldi
L’inchiesta «Spending review»
Giovanni Baldi, il
consigliere
regionale del Pdl
coinvolto
nell’indagine
Spending
Review, è
originario di
Cava de Tirreni,
in passato è
stato assessore
provinciale a
Salerno nell
giunta guidata
da Edmondo
Cirielli.
Falsi invalidi in cambio di voti
arrestati Baldi e sette medici
Ai domiciliari il consigliere regionale del Pdl ed il cugino Germano
permettendolorodiastenersiindebitamentedallavoro.Ilconsensoelettorale scaturito a favore di Giovanni e
Germano Baldi, rispettivamente alle
ultime elezioni regionali e comunali,
per gli inquirenti sarebbe rilevante.
Manell’elencodegliindagaticompaiono anche altri nomi di persone
«in vista» a Cava de’ Tirreni. Come
Vincenzo Bove, capogruppo di Cava
Millennio, ex presidente della Metellia e presidente del circolo Giardino
delmarchese;EnricoPolichetti,capogruppo di Solo per Cava; monsignor
Carlo Papa, vicario dell’Arcidiocesi;
Antonella e Giovanna Gaeta (la prima ex consigliere comunale e attualmente vigile urbano a Cava); quindi i
medici Silvano Baldi, fratello di Germano; Angela Carleo, Vincenzo BresciaMorra,BernardoGiordano;AntonioGulmo;MassimoInfranzi;Gugliemo Ragni; Nicola Russo.
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Il puzzle delle indagini
Appalti e favori, da uno tsunami all’altro
Ilnome di GiovanniBaldi
compare già nelle
inchiesteseguite
dell’Antimafia.Era il
mesedi marzo e la Dda
stavalavorando sul
falsotesseramento al
Pdlquando, nell’ambito
delleindagini sullo
scambio difavori
elettoralirelativamente
all’assunzionedi una
giovane cavesein
Provincia,spunta il
nomedel consigliere
regionale.È stato allora,
durante leperquisizioni
domiciliari e alsuo
studio che i carabinieri
sequestrano materiale
importante. Ma
determinanti sonostate
leintercettazioni
telefoniche.Per il
sostituto procuratore
Montemurro,
l’operazionedi ieri
potrebbeanche
chiamarsi Tsunami II
«perchéi collegamenti
conquellaindagine
sonotanti». Lo Tsunami
esplode a novembre
conl’arresto disei
personea Cava: nel
mirinoci sono le
assegnazionedi appalti
pubblici. Pochi giorni
primadegli arresti,
furononotificati quattro
avvisi digaranzia: duedi
questi a carico dipolitici
diarea oggi ex Pdl. Tra
questi, alvicepresidente
dell’Asi,Renato Aliberti,
e alconsigliere
comunaleGermano
Baldi.Secondo le tesi
accusatorie,Aliberti
avrebbe«finanziato»
alcunecampagne
elettoralie organizzato
festeper politici che
hanno tentatola grande
scalatafuori dal
territoriocomunale. In
cambiodi favori.
I tempi
Martedì gli interrogatori
fissati dinanzi al gip
Gli interrogatori di garanzia per gli
indagati destinatari delle misure
restrittive sono stati fissati dal gip
Vincenzo Di Florio per martedì
prossimo a palazzo di giustizia.
«Un patto criminale tra il politico e la commissione dell’Inps»
Le accuse
L’Antimafia: accompagnava
personalmente i pazienti
visite «prenotate» con sms
L’Antimafia nella richiesta presentata al gip parla di «patto criminale» tra il consigliere regionale Giovanni Baldi e i pubblici ufficiali
componenti delle commissioni
perilriconoscimentodelleinvaliditàciviliefariferimentoadun«sistema distorto» già in uso dal 2010. E
non solo. Il sostituto procuratore
Vincenzo Montemurro definisce
«scellerata» la condotta tenuta dalla commissione il cui «disegno
criminoso» è quello di «un ritorno
elettorale»delle «pressioni»esercitate. È proprio dallo stretto rapporto di connessione tra i protagonisti
di questo «sistema» che si evince
anche la modalità con la quale il
gruppo agisce.
GiovanniBaldiricevequasisempre i memorandum sulle «visite»
che la commissione deve fare dai
diretti interessati, via sms. Poi è
stesso lui a presenziare alle sedute
della commissione per «accompagnare» le persone a fare le visite. A
volte «invita» anche i componenti
della commissione ad approfondirel’iterdiunapraticapassataingiudicato. Magari chiedendo un secondo passaggio in commissione
durante il quale compaiono ulteriori certificati medici. Determinante il peso decisionale di Mario
Salucci, presidente della commissione in quanto il suo voto, in caso
disparità, per il ruolo ricoperto, vale doppio rispetto agli altri componenti. Angelo Cermi, medico trascrittore,nonostante la limitata capacità decisionale, aveva invece
un ruolo importante non solo
Il sistema
Per il pm
Montemurro
i camici bianchi
sistemavano
le pratiche
da far firmare
al presidente
Peso Sollevare un oggetto pesante
pur essendo invalido: a Cava si può
quando veniva meno la presenza
di uno dei componenti (in particolare quella di Quadrino e Giordano) ma anche perché, in virtù del
potere consultivo conferitogli per
legge, poteva annotare sul verbale
deliberato proprie deduzioni facendo così rilevare atti e fatti che
potevano incidere sul buon esito
dell’istanza. Mentre Francesco Ragni, medico Inps, si «adoperava
pergarantiregliesitidellevisiteanche in sede di verifica.
Anche Germano Baldi assume
inalcunecircostanzeilruolodipromotore,accompagnandopersonalemente, in quanto medico di parte,gliaspirantiinvalidioppurecondizionando l’esito della pratica
all’Inps tramite Ragni. Ad Antonio
Mazzotto il compito di mettere in
ruolo, alla prima seduta utile, i casi
chevenivanodivoltainvoltasegnalati oppure a concordare i modi e i
termini della definizione della visi-
ta domiciliare che avveniva con
modalità un po’ diverse da quelle
previstedallanorma:l’invitoacongiunto dell’assistito a mettere a disposizione l’auto propria per consentire la visita domiciliare e a fornirecertificazionemedicacheattesti la necessità della visita fiscale.
Quindi la preparazione degli atti
che il presidente deve poi solo firmare.
Nel corso degli accertamenti i
carabinieri hanno potuto verificare che vi erano pratiche che, benché identiche nelle diverse fasi di
compilazione ed esame, presentavano esiti diversi, anche in assenza
di ulteriori certificazioni. Quindi
personecheavevanopatologiediabetiche, sottoposti a trattamenti
con insulina, potevano beneficiare
diunainvaliditàquasitotaleallavoro.
pe.car.
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Primo piano Salerno 45
Venerdì 18 ottobre 2013
Il Mattino
Così alle urne
La maggioranza
Le quattro elezioni
«Aspetto il premier, poi deciderò»
80
74,42%
71,3%
70
BALLOTTAGGIO
CONTRO
ACOCELLA
BALLOTTAGGIO
CONTRO
ANDRIA
60
57,9%
56,9%
50
40
30
1993
1997
2006
2011
De Luca incontra i fedelissimi. I consiglieri: «È sereno, si va avanti»
Nel summit di ieri sera, De Luca ha
rassicurato i suoi fedelissimi: per ora
nientedimissioni,inattesadellaconvocazione del premier Letta per poi
valutare con la dovuta serenità le
mossedaintraprendere.Èduratocirca un’ora e trenta il faccia a faccia tra
il sindaco di Salerno ed i suoi fedelissimi, chiamati a raccolta ieri sera
pressolaSalaGiuntadiPalazzodiCittà. De Luca, rientrato da Roma nel
pomeriggio con la notizia della discussione-previstapermartedìprossimo in commissione trasporti sull’interrogazionedei 12 parlamentari Pd in suo sostegno, è apparso serenoerilassato.Èovviochel’averfatto rientrare - per il momento - la sua
exit strategy in attesa di possibili sviluppi positivi provenienti da Palazzo
Chigi,haresopiùpacatalachiacchierata con consiglieri e assessori della
sua maggioranza.
«Attendo la convocazione di Letta, poi vedremo...» queste le parole
di De Luca, trapelate da Palazzo di
Città. «Era assolutamente sereno ha riferito al termine della riunione
uno dei suoi consiglieri - evidentemente l’avvicinarsi della risposta
all’interrogazione dei parlamentari
delPd gliconsente di vivere con relativo distacco questa fase. Del resto ci
ha ribadito come alcuni risultati im- Decisioni I banchi della maggiornaza nell’aula del Consiglio comunale, De Luca frena sulle dimissioni da
portanti per Salerno lui li abbia già vieministro in attesa dell’incontro chiarificatore con il premier Letta
conseguiti. Il futuro lo vedremo nei
prossimi giorni». De Luca ha anche Ovest e Crescent: «Su Porta Ovest
La commissione
commentatopositivamentelarichie- nonvoglioperdereunminutoditemsta della commissione Statuto di po a causa di queste imbecillità. Nei
chiedereilparereaduncostituziona- paesiciviliiparerililascianoleautorilistasullasuavicenda.Il«facciaafac- tà competenti. Per il Crescent c’è da
cia» ha poi toccato l’argomento del attendere una decina di giorni ancocongresso nazionale del Pded anche raperlasentenzadimeritodelConsii lavori con una
dei lavori di
I consiglieri membri
qui De Luca si è limitato ad un «fac- glio di Stato. Aspettiamo e sapremo
proposta che sarà
approfondimento
della commissione
ma abbiamo perso un anciano quello che vogliosottoposta al voto del
rispetto alla
Statuto si
no di tempo. Siamo fiduno», sintomo di una battaconsiglio comunale.
procedura di
«autotassano» per
ciosi ma dopo la sentenza
glia assolutamente lonta- Il retroscena
È stata approvata
decadenza del
pagare il parere «pro
definitiva sapremo come
na dall’orizzonte politico L’affondo
all’unanimità l’idea di
sindaco De Luca, in
veritate» di un
raffrontarci con quelli che
del primo cittadino di Sarichiedere il parere
essere presso il
costituzionalista di
del sindaco
cihanno fattoperdere tutlerno.
ad un
consiglio comunale.
fama sul caso De
Infine si è discusso del sul congresso to questo tempo. Se c’è
costituzionalista su
«Dopo aver raccolto
Luca. La riunione di
qualcuno che si è assunto
programma di opere pub- del Pd
tutti i dubbi emersi
le ulteriori
ieri mattina della
delle responsabilità dovrà
bliche da portare avanti in «Facciano
fino a oggi». Il costo
precisazioni dei
commissione
pagare i danni. È arrivato
città. Lo stesso De Luca, in
di tale parere sarà
consiglieri - ha
Statuto - presieduta
il tempo di farla finita».
mattinata sulle frequenze quello
confermato Criscito - sostenuto dai
da Pasquale Criscito
umb. ad.
di Radio Alfa, aveva com- che vogliono»
consiglieri attraverso
la commissione ha
- è giunta al termine
mentato le vicende Porta
una sottoscrizione.
deciso
di
concludere
del
secondo
«turno»
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Autotassazione per il costituzionalista
Il caso
Porta Ovest
c’è la diffida
di Italia Nostra
”
Il ministro
Il titolare delle Infrastrutture
Maurizio Lupi (Pdl) assegna
deleghe marginali
e non operative al suo vice
”
Il viceministro
De Luca apre la polemica
e attacca il premier Letta
Sul doppio incarico
interviene l’Antitrust
”
Il premier
Letta incassa in silenzio
le bordate di De Luca
Dodici parlamentari pd
presentano un’interrogazione
Potrebbe arrivare a
breve la decisione sul
ricorso straordinario
contro il progetto
Porta Ovest
presentato da Italia
Nostra al capo dello
Stato Giorgio
Napolitano.
L’associazione
ambientalista ha
inoltrato
l’impugnativa contro
lo variante al Puc lo
scorso giugno
evidenziando le
«illegittimità del
progetto Porta
Ovest».
L’associazione critica
sia le scelte
progettuali che la
«pericolosità del
traforo in un’area che
è a rischio.
Italia Nostra diffida il
comune e l’Autorità
portuale «a non
ripetere l’errore di
iniziare i lavori senza
avere certezza sulla
fattibilità dell’opera,
sulla sua sicurezza,
sulla legittimità degli
atti. Se così facesse a
pagare sarebbero
ancora una volta i
cittadini».
Inizia la maratona congresso Pd
Valiante, endorsment per Landolfi
I partiti
Prima tornata di assemblee
nei circoli del Cilento
Corsa a tre per il vertice
Ivana Infantino
Con la prima tornata nei sei circoli
del Cilento si entra nel vivo della fase
congressuale del Pd per l’elezione del
segretario provinciale e il rinnovo dei
direttivi locali. Ore decisive per i tre
competitor a caccia di preferenze fra
incontri, contatti e telefonate. In
corsa l’uscente Nicola Landolfi, che
intorno al suo nome ha raccolto un
ampio consenso, il renziano Sergio
Annunziata, che dovrebbe avere
dalla sua il voto della maggioranza
dei sostenitori del sindaco
rottamatore e Vincenzo Pedace,
sostenuto dall’area Letta e da molti
giovani Dem. In attesa
dell’assemblea provinciale del 6
novembre prossimo, si stringono gli
ultimi accordi e definiscono i
posizionamenti per un partito che
arriva al congresso con una
maggioranza schierata sul nome di
Landolfi. Dai pittelliani, che ritirando
la candidatura di Palmiro Cornetta,
ex sindaco di Serre, hanno assicurato
il loro sostegno, ai cuperliani con il
consigliere Donato Pica, che nel 2010
aveva, invece, sostenuto Vieri Galli.
Ci sono poi i renziani, divisi al loro
interno, con comitati che sostengono
il segretario uscente e altri,
soprattutto quelli della prima ora,
schierati con Annunziata. Con
Landolfi c’è anche AreaDem con il
Circoli In moto la macchina organizzative. Nella foto le primarie del 2012
deputato Tino Iannuzzi, che pur
sostenendo a livello nazionale la
candidatura alla segreteria nazionale
del sindaco di Firenze, «per le stesse
ragioni», come ha ribadito a più
riprese, a livello provinciale sostiene
il segretario uscente, in sintonia con il
coordinamento regionale, mentre
l’ex senatore Alfonso Andria
appoggerà Annunziata, in nome di
una minoranza che da tempo
rivendica un maggiore
coinvolgimento.
Un consenso che si allarga quello
intorno alla candidatura di Landolfi,
una conferma che per la maggior
parte dei Dem rappresenta la
”
Schieramento
La Capozzolo
con il segretario uscente
«Garantisce il rilancio
come Renzi a Roma»
soluzione unitaria. A partire dal
vicepresidente del consiglio
regionale Antonio Valiante: «Quella
di Landolfi – commenta - è una
candidatura che va nella logica di
una maggiore aggregazione. Mi sarei
aspettato una soluzione unitaria
perché non ci sono le condizioni per
dividersi a livello provinciale. Il
territorio prevalga». Entrando poi nel
merito: «Landolfi ha fatto tutto
sommato un buon lavoro in questi
anni, mi auguro che lo migliori anche
con il nostro supporto. Credo che ci
sia spazio per fare di più e meglio, mi
pare che si intenda portare avanti
questo tipo di progetto. Ritengo
possa essere la soluzione più utile per
il partito». Dai politici di lungo corso
ai giovanissimi, come il deputato di
Agropoli Sabrina Capozzolo alla sua
prima esperienza parlamentare, fra i
sottoscrittori della candidatura di
Renzi alla segreteria nazionale. Un
sostegno per cambiare il partito,
come quello per Landolfi. «Per le
stesse ragioni - dice – sostengo la
candidatura del segretario uscente.
Ha lavorato bene in questi anni
mostrandosi sempre disponibile al
confronto ed in grado di tenere unite
le diverse anime del partito, per
perseguire un unico intento. Al di là
dei nomi – sottolinea - il grande salto
sarà possibile solo con un
programma unitario che interpreti
efficacemente le istanze locali e
nazionali». Intanto, in via Manzo, la
commissione per il congresso mette a
punto gli ultimi dettagli. Entro lunedì
sarà completato il calendario con le
date di tutti i congressi. Domani
saranno chiamati alle urne gli iscritti
dei circoli di Cicerale, Giungano,
Caselle in Pittari, Gioi Cilento, Ottati,
Corleto Monforte, mentre il 20 ad
Altavilla Silentina, San Pietro al
Tanagro, Pisciotta, Aquara, Rutino,
Postiglione, Orria. Fra Salerno e
provincia sono 366 i seggi allestiti. In
città si vota il 21 nel circolo Arbostella
di Mariconda e il 26 in centro.
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44 Salerno Primo piano
Venerdì 18 ottobre 2013
Il Mattino
La politica
Tensione deleghe
Letta tende la mano
e convoca De Luca
Lunedì incontro tra premier e viceministro
Il sindaco congela la minaccia-dimissioni
Umberto Adinolfi
chiaramente espresso tutto il disappunto dei firmatari per la mancata
Colpo di scena sul «caso deleghe» al attribuzione delle deleghe dipartiviceministroVincenzoDeLuca:mar- mentali al viceministro Vincenzo De
tedì in commissione Trasporti il pre- Luca, così come prescrive la legge 81
mier Enrico Letta dovrà rispondere del 2001, rimarcando inoltre l’iter
all’interrogazionedei12parlamenta- delprocedimento che porta all’attriri del Pd e intanto spunta anche un buzionedelle deleghee-dunque-la
possibile incontro chiarificatore con responsabilità del principale «attore
ilsindacodiSalerno.Cheilgiallopo- istituzionale», ossia il premier Letta,
litico-istituzionale tra il presidente dal quale deve partire l’indicazione
delConsiglioeDeLucapotesseriser- delle ormai famose deleghe, che poi
vare improvvise novità lo si sapeva, devonoessereinseriteinunadelibema che tutto potesse accadere po- ra del Consiglio dei ministri.
In quella sede, sia Enrico Letta (o
cheoreprimadelsummitchelostesso sindaco di Salerno ha avuto ieri un suo incaricato) che il ministro
sera con i suoi fedelissimi, erano in Maurizio Lupi dovranno fornire una
risposta chiarificatrice - in un senso
pochi ad immaginarlo.
Evidentemente il 17 porterà bene o nell’altro - sul perchè di questi cina De Luca. Infatti proprio ieri matti- que mesi e oltre, trascorsi senza
na è stata fissata l’audizione della adempiere quanto prescrive la legge, cosa che ha provocato
commissioneTrasportidel- inoltre - nocumento
la Camera dei Deputati,
con all’ordine del giorno - Lo scenario all’intera attività del ministero delle Infrastrutture e
tra gli altri provvedimenti - Interrogazione
Trasporti. La notizia è rianche la discussione
mabalzara immediatadell’interrogazione firma- deputati pd
mente tra Roma e Salerno,
tada 12deputati del partito martedì
giungendoovviamenteandemocratico, capeggiati il confronto
daFulvioBonavitacola,eri- in commissione che sul tavolo di Vincenzo
De Luca, che ha deciso in
voltaalpremierEnricoLetextremisdiprendereancotaedalministrodelleInfra- con il capo
ra tempo e di glissare sulla
strutture e trasporti Mauri- del governo
decisione di ufficializzare
zio Lupi. Nel testo veniva
Lo scenario
Tempi stretti
doppia
scadenza
Martedì la
discussione in
commissione
trasporti
sull’interrogazione
pro-De Luca
presentata da 12
parlamentari pd. Il
giorno prima il faccia
a faccia tra Letta
e il viceministro
De Luca.
Dialogo Il premier Letta al banco del governo a Montecitorio; in basso, primo a destra il viceministro De Luca
le sue dimissioni dal governo Letta.
Che ci sia di nuovo feeling tra il premier e De Luca è davvero difficile da
poter ipotizzare, fatto sta che questo
appuntamento di martedì in commissione - obtorto collo - farà esporre proprio il premier Letta, e non più
De Luca, che ora attende la versione
ufficialedelprimoministrosull'interafaccenda,primadiadottarequalsiasi ulteriore iniziativa. E a rafforzare
ulteriormenteladecisionedisoprassedere prima di dire defintivamente
addioaRoma,cipensanoleindiscrezioni provenienti da Montecitorio,
doverumors vicini allasegreteriadel
Pd considerano molto probabile un
incontro chiarificatore tra Letta e De
Luca.
Di ritorno dal suo viaggio negli
Usa, il premier potrebbe incontrare
nella giornata di lunedì il sindaco viceministro e rendere così inutile la
discussione sull’interrogazione dei
12 deputati Pd, prevista per il giorno
successivo. Sempre secondo i bene
CALENDARIO SFILATE
SABATO 19 ore19.00 ATELIER AIMÉE/ore 21.00 JULIET, ELISABETH, REGINASTABILINI
DOMENICA 20 ore 19,00 ATELIER VANITAS/ore 21,00 CARLO PIGNATELLI PER ATELIER PELLECCHIA
LUNEDÌ 21 ore 20,00 ERSILIA PRINCIPE
MARTEDÌ 22 ore 20,00 ALTAMODASPOSA COLLETTIVA
MERCOLEDÌ 23 ore 20,00 ALTAMODASPOSA COLLETTIVA
GIOVEDì 24 ore 20,00 ATELIER SIGNORE
VENERDÌ 25 ore 20,00 ASSIA SPOSE
SABATO 26 ore 19,00 STELLA WHITE/ore 21,00 BRUNO CARUSO
DOMENICA 27 ore 19,00 ATELIER VANITAS/ore 21,00 ALESSANDRA RINAUDO
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Time: 17/10/13
23:38
informati, fondamentale in questa
ulteriore «pausa di riflessione» dei
duecontendentisarebbel’attualefaseprecongressualedelpartitodemocratico,nell’ambitodellaqualestannomaturandoifuturiequilibriinterni, anche in vista delle prossime scadenze elettorali. Non è detto - infatti
- che sul piatto della bilancia sia finita l’ipotesi di un nuovo movimento
d’area interno al Pd, capeggiato proprio da De Luca.
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LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
Agropoli-Capaccio
30
■ e-mail: [email protected]
Studente tedesco annega a Paestum
Il 30enne era in spiaggia con un gruppo di amici. Il giovane colto da malore tra le onde: i soccorsi dalla Guardia costiera
◗ CAPACCIO
È annegato davanti agli occhi
atterriti degli amici, che si trovavano con lui sul litorale per
passare qualche ora in riva al
mare. Così ieri quella che doveva essere una tranquilla giornata di vacanza per un 30enne
tedesco si è trasformata in tragedia. Mickey T. stava trascorrendo qualche giorno di vacanza insieme ad una comitiva di
studenti ed era alloggiato in
un hotel in località Laura situato a poca distanza dal tratto di
litorale dove è avvenuto il
dramma. Per lui nessuna possibilità di sopravvivenza: colto
da malore è morto sopraffatto
dalle onde. Inutile il tentativo
di un amico di salvarlo: la corrente lo ha trascinato a largo
ed è scomparso. Il corpo è stato recuperato dal personale
della Guardia costiera. La salma del giovane turista effettuate tutte le formalità di rito nel
primo pomeriggio di ieri è stata consegnata ai familiari.
Il dramma si è consumato
lungo la costa di Paestum, su
un tratto di spiaggia libera, in
prossimità del lido Nettuno
nella contrada marittima della
Laura. Da una prima ricostruzione effettuata dalle forze
dell’ordine in base alle testimonianze degli amici della vittima, il gruppo di studenti era
sceso in spiaggia intorno alle
13. Nonostante il mare agitato,
il 30enne ha deciso di approfittare della giornata soleggiata e
farsi un bagno, sembra che fosse entrato in acqua con un materassino. Stando a quanto raccontato dagli amici, sapeva
nuotare per questo si sarebbe
tuffato nonostante il mare
mosso. Probabilmente, colto
da malore, è stato trascinato
dalla corrente tanto da non riuscire più a ritornare a riva.
Il gruppo di amici quando lo
hanno visto in difficoltà hanno
cercato di aiutarlo. Uno dei ragazzi si è tuffato per cercare di
raggiungerlo e tirarlo fuori
dall’acqua. Il 30enne è stato
però sopraffatto dalle onde e
dalle correnti ed è finito sotto
senza riuscire più ad emergere. Scattato l’allarme, è stata allertata la guardia costiera. La
centrale operativa della Capi-
roccadaSPIDE
Strada rurale
per i castagneti
Via all’appalto
◗ ROCCADASPIDE
Giovane studente tedesco annega sul litorale di Paestum
taneria di porto di Agropoli, diretta dal tenente di vascello
Rosario Florio, ha inviato sul
posto tre motovedette del corpo più una pattuglia con personale a terra. I militari hanno
raggiunto il tratto di mare avviando le operazioni di soccorso. Purtroppo hanno rinvenuto il cadavere del turista e lo
hanno trasportato a terra. Sul
posto anche due ambulanze
del 118, la rianimativa della postazione Humanitas di Santa
Venere e una medicalizzata
dell’Asi. I sanitari non hanno
potuto far altro che costatare il
decesso. Della vicenda è stato
informato il magistrato di turno della procura di Salerno Antonio Cantarella, che ha disposto una visita esterna. Accerta-
Una spiaggia nella zona della Laura (foto d’archivio)
to l’avvenuto decesso per annegamento a causa di malore
(probabilmente un infarto), la
salma è stata rilasciata ai familiari e trasportata presso la sala
mortuaria del cimitero di Capaccio. Sotto choc gli amici
che si trovavano con lui sulla
spiaggia. Hanno assistito imponenti alla morte del giovane
che aveva raggiunto la città dei
Templi per trascorrere qualche giorno di vacanza tra Paestum, il Cilento e la costiera
Amalfitana. Questo è il terzo
annegamento a seguito di malore registratosi lungo la costa
di Paestum. Gli altri due decessi sono avvenuti durante la stagione estiva appena trascorsa.
Angela Sabetta
©RIPRODUZIONERISERVATA
«Niente fondi, carnevale a rischio»
Capaccio, Comitato dei carristi contro il Comune: «Dove sono i nostri mille euro?»
◗ CAPACCIO
Comune inadempiente: la manifestazione del carnevale a rischio. Ad annunciarlo è il gruppo dei carristi del carnevale di
Capaccio Paestum. «Lo scorso
anno – si legge in una nota del
neogruppo dei carristi – l’amministrazione del sindaco Italo Voza aveva assicurato l’erogazione di un contributo economico, unitamente all’associazione carnevale presieduta
da Costabile Lo Schiavo e da
Antonio Merola per lo svolgi-
mento della manifestazione
carnevale 2013. L’importo concordato era di mille euro per
ogni contrada partecipante.
Dopo aver presentato regolare
fattura da parte di tutte le contrade nel mese di marzo 2013,
a tutt’oggi non è pervenuto ancora nessun versamento sebbene siano trascorsi sei mesi.
La mancanza di questo fondo
economico ci ostacola nella realizzazione di nuovi carri allegorici per il carnevale 2014».
Fondi che il gruppo carristi
chiede siano erogati in tempi
utili: «Teniamo a precisare –
continua la nota - che questo
fondo se non verrà erogato entro fine mese si metterà seriamente a rischio lo svolgimento
del carnevale prossimo».
Il gruppo formato da carristi
si è costituito con una pubblica assemblea tenutasi qualche
giorno fa con la finalità di costruire i carri allegorici che sfileranno per le strade di Capaccio Paestum il giorno di carnevale. «Il gruppo – conclude la
nota - è costituito da rappresentanti delle varie contrade,
che hanno sfilato negli ultimi
anni. Sono svariati i motivi della costituzione. Lo scopo primario è di cercare di riordinare l’organizzazione, di stabilire
delle regole per una buona riuscita del carnevale 2014».
Come punti cardine del
gruppo ci sono: individuare il
percorso; scegliere i giorni per
le sfilate; stabilire i tempi per i
balletti; fissare le regole per la
costruzione dei carri; invitare
a partecipare tutte le contrade
presenti sul territorio.
©RIPRODUZIONERISERVATA
Al via l’appalto per la sistemazione della strada rurale Verna
– Zempone Zerillo. La gara si
svolgerà il prossimo 28 ottobre
presso la sede comunale di
Roccadaspide. Per la realizzazione delle opere il Comune
impiegherà circa 300mila euro.
La Verna – Zempone Zerillo
è una strada montana molto
importante in quanto attraversa i vasti castagneti della città
dove si producono i rinomati
marroni di Roccadaspide Igp.
La strada che sarà sottoposta
ad intervento, di circa 2 chilometri e mezzo, ricade nel perimetro del parco nazionale del
Cilento, Vallo di Diano e Alburni, ed è l’unica che collega le
aziende agricole rurali nelle
contrade Verna, Cotruzzo,
Tempone Zerillo.
I lavori consentiranno la sistemazione, l’adeguamento e
il ripristino dell’arteria. Si prevedono un’opera di regimentazione delle acque e il rifacimento della pavimentazione.
Lo scopo è di migliorare la viabilità, rendendo più sicuro il
transito e più facile il trasporto
delle produzioni realizzate nelle zone rurali. «Un intervento
molto importante – commenta il sindaco Girolamo Auricchio – che permetterà di spostarsi più facilmente in una zona dove sono presenti i nostri
castagneti. In questo modo faciliteremo il lavoro dei nostri
produttori, che con il loro lavoro contribuiscono alla qualità
straordinaria del marrone
Igp». L’intervento è stato ammesso a finanziamento dalla
Regione con fondi del Psr
2007-2013, nell’ambito del
Progetto integrato di filiera
“Qualità, innovazione e tradizione prodotti tipici campani”, con cui la Regione mira a
valorizzare le principali filiere
agroalimentari campane.
Paolo Brosio e padre Vassallo
Servizio mensa scuola “Vairo”, la gara affidata all’istituto ritirano premio “In caritate”
agropoli
◗ AGROPOLI
Potrebbe essere pubblicata
nei prossimi giorni la procedura di gara per l’affidamento del
servizio di refezione scolastica
per la mensa dell’Istituto comprensivo Vairo, inaugurata 18
mesi fa e mai entrata in funzione. L’appalto sarà curato direttamente dal dirigente scolastico, Carmine Pietro Nese, così
come stabilito nella delibera di
giunta votata nei giorni scorsi
dall’esecutivo agropolese guidato dal sindaco Franco Alfieri. L’operazione non comporterà alcuna spesa a carico
dell’ente. «Il motivo di questa
scelta – dice il preside Nese -
pare abbia lo scopo di evitare
lungaggini in quanto la procedura se operata dalla scuola
potrebbe risultare meno farraginosa e con una tempistica
più celere rispetto a quanto potrebbe impiegarci l’ente». La
mensa è ormai pronta per essere attivata, manca solo da sostituire una porta, ma per il resto cucina, sedie, tavoli, suppellettili vari sono già disponibili. Gli alunni, che operano il
rientro pomeridiano da qualche giorno, e i loro genitori,
chiedono a gran voce l’attivazione della stessa, visto che al
momento sono costretti, due
volte a settimana, a mangiare
un panino, proprio nei locali
mensa. E pare che la situazione questa volta possa giungere
finalmente a risoluzione, dopo un’attesa che dura ormai
da un anno e mezzo. Era il 28
aprile 2012, infatti, quando Alfieri, ad una settimana dalle
amministrative che lo hanno
riconfermato alla guida della
città, la inaugurò. Ma la mensa
risultava incompleta e da allora sono trascorsi due anni scolastici, ma il servizio non è mai
stato attivato. Nei locali mensa
campeggiano da diverse settimane i tavoli, uno sull’altro; le
sedie, ancora imballate; come
risultano incellofanati anche
alcuni suppellettili.
Andrea Passaro
◗ CAPACCIO
La scuola “Vairo”
Il giornalista Paolo Brosio a Paestum per ritirare il premio internazionale “In caritate servire” per i suoi contributi a favore della costruzione dell’orfanatrofio di Medjugorie. Ad essere premiato sarà anche il padre vocazionista Michele Vassallo, presidente internazionale associazione di diritto pontificio “Servi di Cristo vivo”. I
premi saranno consegnati dal
presidente dell’associazione
“E,ti porto in Africa”, Vincenzo
Mallamaci. La consegna avverrà oggi alle 18 al centro congressi dell’hotel Ariston. Parteciperanno il sindaco Italo Vo-
za; Rita Zimmermann, presidente vicario Regione “E ti porto in Africa”; Giuseppe Caceci,
presidente proloco; Mario
Miano rappresentante Provincia; Antonio Marino, direttore
Bcc di Aquara. I lavori saranno
moderati dal giornalista Guido Carione. L’associazione “E,
ti porto in Africa” sta raccogliendo fondi per terminare i
lavori dell’orfanatrofio “Oasi
San Francesco D’Assisi” in Costa D’Avorio che potrà ospitare oltre 300 bambini. Per donazioni è possibile effettuare un
versamento sul conto corrente
postale 79142246 intestato a
“Associazione onlus e ti porto
in Africa”.
LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
Eboli
29
■ e-mail: [email protected]
»
IL CASO CANTIERI E POLEMICHE
Il cantiere di via Buozzi spacca
i disoccupati ebolitani. Il segretario della Cgil ebolitana, Cosimo Esposito, dopo un sopralluogo nell’area interessata dai
lavori si scaglia contro l’Amministrazione, contestando le assunzioni effettuate e la sicurezza del cantiere. Disparità di
trattamento per il sindacalista
che ieri si è recato in via Masillo, adiacente all’asilo Agatino
Aria, dove dal 10 ottobre sono
iniziati i lavori di riqualificazione urbana dei quartieri in via
Buozzi e piazza Regione Campania, per un investimento di
2 milioni e mezzo di euro.
Un progetto importante sul
quale il sindacato era già intervenuto all’indomani della stipula del contratto, chiedendo
all’incontro con comune e ditta incaricata dei lavori ‘legalità
e sicurezza’ soprattutto sulle
assunzioni. Cosa che il rappresentante Cgil non ha riscontrato nel sopralluogo effettuato
ieri mattina: «ci sono 10 operai
ebolitani assunti, sono tutti
quelli del Comitato del lavoro,
un comitato che non ha alcun
riconoscimento istituzionale
–dice Esposito - al sindaco e
all'assessore Norma avevamo
chiesto di seguire procedure
trasparenti e democratiche.
Qualcuno ha preferito invece
privilegiare un gruppo di disoccupati a discapito di altri».
Corsia preferenziale, secondo il sindacalista, per i disoccupati del Comitato ‘Edilizia e lavoro’ scavalcando i disoccupati ‘silenziosi’: «A Eboli i disoccupati non sono solo quelli
che alzano la voce in aula consiliare. C'è gente dignitosa che
affronta le proprie difficoltà
economiche in un altro modo.
Ma non è detto però che questo atteggiamento vada a loro
discapito –incalza Esposito - ci
auguriamo che per i prossimi
cantieri pubblici venga seguito un criterio più egualitario
tra i disoccupati ebolitani».
Affermazioni nelle quali i disoccupati del Comitato leggono una discriminazione tra i lavoratori iscritti e non al sindacato: «la ditta, accogliendo la
richiesta dell’Amministrazione, ha assunto manodopera
ebolitana. Siamo 11 di cui 6 del
Comitato – dice Mario Rega –
a gennaio con la nostra protesta, mentre tutti tacevano, abbiamo acceso i riflettori sulla
a Santa Cecilia
Cartelle Tares “fantasma”
Lenza: niente mora per utenti
Il cantiere aperto in via Buozzi
Il municipio di Eboli
Lavori in via Buozzi
Sulle assunzioni
scontro Cgil-Comune
Il governo sostituisce la Tares
con la Trise ma agli ebolitani
ancora non sono arrivate le
cartelle della prima tassa.
Monta la protesta dei cittadini
che soprattutto nelle frazioni,
non hanno ancora ricevuto il
bollettino con la prima rata
della Tassa Rifiuti e Servizi
mentre è già in scadenza la seconda. Temono l’applicazione
della mora i residenti a Santa
Cecilia che si sono rivolti al comitato costituente di Fratelli
d’Italia: «denunciamo il grave
disservizio arrecato all'utenza
– spiega il consigliere Lazzaro
Lenza - abbiamo raccolto numerose segnalazioni di cittadini che ad oggi non hanno ancora ricevuto la cartella per il
pagamento della tanto chiacchierata tassa, nonostante sia
trascorso abbondantemente il
termine ultimo per il pagamento della prima rata e da
qualche giorno anche quello
della seconda rata».
Esposito: «Privilegiato il gruppo disoccupati del Comitato»
Rega: «Siamo 6 su 11, ha scelto la ditta». La replica di Norma
Palladino: «L’ente si attenga al protocollo siglato coi sindacati»
La polemica sulla gestione del
cantiere di via Bruno Buozzi
sollevata dal sindacalista Cgil,
Cosimo Esposito, non poteva non
avere dei contraccolpi politici
anche all’interno della
maggioranza. A prendere
posizione è il dimissionario
presidente della commissione
questione occupazionale: forse è anche per questo che la
manodopera assunta da una
ditta di Sala Consilina è tutta
ebolitana».
Anche l’assessore Dino Norma, chiamato in causa dalla
Cgil, replica: «Abbiamo sensi-
urbanistica, il consigliere
comunale Pd, Roberto Palladino,
che ha seguito da vicino
l’evolversi della vicenda legata
alla protesta degli edili in città.
Secondo Palladino, infatti, «il
Comune, per evitare polemiche,
dovrebbe vigilare ed attenersi a
quanto stabilito col protocollo
stipulato con i sindacati di
categoria. In questo modo potrà
avere un maggiore controllo su
quanto accade sul territorio
oltre che una maggiore
occupazione di manodopera di
lavoratori ebolitani all'interno
dei cantieri che vengono aperti
in città».
bilizzato la ditta sull’utilizzo di
manodopera locale promuovendo degli incontri col sindacato ed il Comitato - precisa
Norma - di più non possiamo
e non vogliamo fare. Il nostro
compito è portare avanti dei
progetti affinché si aprano
cantieri ad Eboli ma una volta
affidati i lavori è titolarità della
ditta decidere chi assumere.
Per noi il risultato che conta è
che 11 famiglie non hanno più
il problema lavoro».
Angelica Tafuri
©RIPRODUZIONE RISERVATA
«Non chiudete l’Ufficio notifiche»
La delibera comunale per evitare il trasferimento dell’Unep del Tribunale
L’amministrazione comunale
si oppone alla soppressione
dell’ufficio Unep (uffici notificazioni, esecuzioni e protesti).
E lo fa attraverso una delibera
di giunta nella quale si chiede
al Presidente della Corte di Appello di Salerno il mantenimento del servizio presso la sede distaccata del Tribunale di
Eboli, «fintanto che siano reperiti presso il Tribunale di Salerno locali idonei e sufficienti a
rendere possibile il normale
svolgimento delle attività da
parte degli ufficiali giudiziari,
ivi assegnati». La deliberazione è stata inviata dopo l’appro-
vazione anche al Ministro della Giustizia, ai Presidenti di Camera e Senato-Commissione
Giustizia, al Presidente della
Corte di Appello di Salerno, al
Presidente del Tribunale di Salerno, al Presidente del Consiglio dell’ordine degli avvocati.
Inoltre sempre il comune in
una diversa delibera di giunta
ha ravvisato la necessità per il
Comune di doversi costituire
formalmente nel giudizio
nell’ambito del ricorso presentato dall’Associazione Avvocati Costiera Amalfitana, in persona del Presidente e legale
rappresentante, avvocato Josè
Maria Lembo, dinanzi al Tar
di Salerno, per l’annullamento, previa sospensione, monocratica e collegiale, del decreto dell’8 agosto del Ministro
della Giustizia, con il quale in
deroga ha disposto l’utilizzo a
servizio del Tribunale di Salerno dei locali ospitanti la sezione distaccata di Amalfi e Montecorvino Rovella soppresse
per la trattazione ad esaurimento dei procedimenti penali pendenti, «nulla disponendo in ordine alla trattazione ad
esaurimento del contenzioso
civile pendente presso la stessa sezione distaccata».
La sede distaccata del tribunale
Un ritardo eccessivo per il
quale sono stati chiesti chiarimenti all’ufficio preposto: «ci
hanno comunicato che il Comune ha dato in gestione ad
una ditta privata la distribuzione delle cartelle – incalza Lenza - vogliamo capire le modalità utilizzate nell’affidamento
del servizio e le garanzie che
ha fornito la società incaricata». Un servizio esternalizzato
che, secondo Fratelli d’Italia,
ha creato disservizi e disagi:
«Non ci sembra giusto che il
cittadino debba pagare le conseguenze di una sciagurata gestione della distribuzione con
un'eventuale sanzione per ritardato pagamento o perdere
un giorno di lavoro per recuperare la cartella non consegnata
– conclude Lenza - chiediamo
la soluzione del problema e la
cancellazione dei diritti di mora per le cartelle affidate alla distribuzione da parte di questa
ditta».
la proposta
Rifiuti tossici nella Piana
«Certificazione per i terreni»
«Eboli, di concerto con gli altri
comuni della Piana del Sele e
con gli enti specializzati, deve
intraprendere un'azione per
ottenere la certificazione di
qualità dei terreni e dei suoi
prodotti»: questa la proposta
del consigliere comunale Fausto Vecchio tesa a tutelare le
produzioni agricole locali.
«Com'è ormai noto - afferma Vecchio - le organizzazioni
criminali hanno bruciato e sotterrato rifiuti tossici in Campania, principalmente nei territori delle province di Caserta e
Napoli. Discariche abusive
hanno smaltito rifiuti speciali
provenienti da tutt'Italia e forse anche da paesi esteri; si teme che persino le eco-balle
possano essere contaminate».
Col rischio di pregiudicare anche le produzioni agricole.
«Nei giorni scorsi questo allarme ha riguardato in particolare la Piana del Sele e quindi
anche Eboli, specificamente i
siti di San Nicola Varco e la zona della discarica di Castelluccio - sottolinea Vecchio - al
momento non ci sono notizie
certe, ed è basilare evitare allarmismi, di certo forieri di deprezzamento dei nostri territo-
ri con conseguente discriminazione dei nostri prodotti agricoli». Il consigliere osserva come i mercati «già penalizzano i
prodotti provenienti dal casertano e dal napoletano, per cui
gli imprenditori agricoli guardano con grande interesse alla
Piana del Sele. La nostra zona
basa la sua ricchezza proprio
su un'agricoltura fiorente e di
altissima qualità; molto apprezzata è anche la quarta
gamma, prodotti selezionati e
pronti per l'uso. Il calo di vendite del 30% denunciato dalla
Coldiretti non è dovuto al sospetto di contaminazione ma
piuttosto è da attribuirsi alla
generale crisi economica».
Secondo Vecchio «per sconfiggere sul nascere ogni possibile propaganda di denigrazione della nostra terra, salvaguardare e valorizzare la nostra economia e nel contempo
tutelare la salute dei cittadini,
occorre una forte iniziativa politica di cui il nostro Comune
deve farsi promotore». Da qui
la proposta di creare una «sorta di marchio doc del nostro
territorio che tranquillizzi imprenditori e consumatori».
Antonio Elia
28
Cilento ❖ Diano ❖ Alburni
LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
Militare morto di leucemia
Il tar dà ragione alla famiglia
sala consilina
Tribunale, il ricorso
del Comune
discusso al Tar
◗ SALACONSILINA
ti annualmente effettuati a Teggiano: nel 2012 sono stati 3700,
di cui 1200 con chiamata al 118
e circa 2500 di natura ambulatoriale “con evidente decongestionamento - scrivono nelle delibera - del carico di lavoro del plesso ospedaliero di Polla”.
Nella parte conclusiva del documento viene chiesta anche la
trasformazione del Saut di Padula presso l’ex clinica Fischietti in Psaut, “non come mera
operazione di trasferimento delle funzioni attualmente svolte
dalle strutture già esistenti, bensì come ulteriore potenziamento dei servizi sanitari per tutto il
Vallo di Diano».
Erminio Cioffi
Si è tenuta ieri a Potenza, presso la sede del Tar della Basilicata, l’udienza per discutere del ricorso presentato dal comune di
Sala Consilina e da un gruppo
di avvocati del foro salese, contro gli atti posti in essere dal comune di Lagonegro e dal presidente del tribunale lucano, che
di fatto hanno dato il via alle
operazioni di trasloco dei fascicoli e degli arredi dal soppresso
tribunale di Sala Consilina.
Circa due settimane fa, con
un decreto il presidente della
prima sezione del Tar Basilicata
aveva respinto l’istanza di sospensione dell’efficacia dei
provvedimenti, perché “alla luce della certificazione di agibilità ed igienico sanitaria versata
in atti, i pregiudizi gravi lamentati in ricorso non trovano riscontro documentale alcuno».
Ora la questione si deciderà
nel merito. «Siamo fiduciosi nella giustizia - hanno dichiarato il
sindaco di Sala Consilina, Gaetano Ferrari, e l’avvocato Angelo Paladino - abbiamo la ragione dalla nostra parte, una ragione non basata sulle chiacchiere
ma sui documenti, o meglio
sull’inesistenza dei documenti
che attestano l’agibilità della
struttura del tribunale di Lagonegro e l’esistenza di tutte i permessi, pareri e nullaosta di legge».
Intanto continuano i disagi
per gli avvocati e per i cittadini
in seguito ai continui rinvii delle udienze presso il tribunale di
Lagonegro. Quotidianamente
gli avvocati del foro salese ricevono a mezzo posta elettronica
certificata le comunicazione
del rinvio delle udienze civili
con la nuova data che in alcuni
casi differisce anche di due giorni rispetto a quella della comunicazione del rinvio. «Questa situazione è assurda - ha spiegato Paladino - devono spiegarci
come facciamo a citare nuovamente i testi per una causa civile se la data della nuova udienza ci viene comunicata con due
giorni di anticipo. In questo modo il teste non può essere citato
e si avrà un altro rinvio questa
volta forse anche di mesi».
Intanto sempre per quanto riguarda i rinvii il dirigente amministrativo del tribunale ha già
comunicato che saranno rinviate a data da destinarsi le udienze civili dei ruoli “ex dottoressa
Diana” del 22 ottobre e quelle
del 17 e del 24 ottobre del ruolo
del dottor Bloise.
(e. c.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
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Luca De Marco di Salento è deceduto a 23 anni dopo la missione della Nato nell’ex Jugoslavia
Accolto il ricorso dei genitori, si apre la strada per il riconoscimento del decesso per causa di servizio
◗ SALENTO
Morì di leucemia a 23 anni, dopo aver partecipato alla missione di pace Nato “Joint Guardian” nell’ex Jugoslavia, ora il
Tar apre strada verso il riconoscimento della morte per causa di servizio.
Luca De Marco, originario
di Salento, nel 2002 si era arruolato nell’esercito ed era stato assegnato al reparto comando e supporti tattici “Pinerolo”
della caserma” Vitrani” di Bari. Ma, dal 7 dicembre 2002 al
12 gennaio del 2003, fu inviato
a Durazzo, in Albania, per partecipare alla missione militare
svolta dalle forze armate nazionali per la pacificazione nella
ex Jugoslavia. In particolare fu
impiegato nella squadra
“stendimento fili” con il compito di garantire le comunicazioni per gli aspetti logistici e
delle trasmissioni. Luca operava con i colleghi in condizioni
di forte degrado ambientale
ed igienico, esposto alle intemperie e al freddo. Di ritorno
dalla missione fu sottoposto
agli esami di routine i quali rivelarono valori piuttosto alte-
Militari e mezzi corazzati in una missione dell’esercito italiano all’estero
rati. Così cominciò il calvario
del giovane militare che iniziò
a girovagare tra ospedali e cliniche private sperando in un
miracolo.
Nulla da fare. Luca muore il
9 agosto del 2004. I familiari
chiesero subito giustizia: interrogarono il mistero della dife-
sa e chiesero il riconoscimento della morte per causa di servizio. Ma la risposte del ministero fu negativa: «L’infermità
sofferta dal militare è riconosciuta non dipendente da causa di servizio». I familiari del
militare non si persero d’animo, impugnarono il provvedi-
mento del ministero e il 10 ottobre scorso il Tar di Salerno si
è finalmente pronunciato accogliendo il ricorso e obbligando il ministero «a verificare
nuovamente e compiutamente le effettive condizioni ambientali ed operative in cui ha
prestato servizio il caporale e
valutare la rilevanza causale
che tali condizioni hanno potuto assumere ai fine della malattia e del decesso del militare».
L’avvocato Bartolo De Vita,
legale della famiglia De Marco,
afferma: «Tale sentenza – afferma - nelle intenzioni dei familiari può e deve avere il ruolo di
apripista verso un pieno riconoscimento dei princìpi di precauzione e prevenzione che
devono guidare i datori di lavoro, tanto più nel caso in cui il
datore è lo Stato italiano, impegnato in azioni militari di pace
all’estero. Spero che tale arresto – prosegue il legale – possa
dare l’incipit al superamento
delle evidenti contraddizioni
presenti nel sistema, da un lato, ancorato al criterio di stretta causalità (talmente stretta
da negare l’evidenza eziologica delle circostanze di fatto
conclamate esistenti negli scenari di peacekeeping) e, dall’altro, promotore di un ben più
ampio criterio di probabilità
nell’ambito di legislazioni speciali».
Vincenzo Rubano
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sapri
teggiano
Incontro per il Piano di zona
Evitato il commissariamento
I sindaci e la guerra del Psaut
◗ SAPRI
Scongiurato, almeno per il
momento, il commissariamento del Piano di Zona S9
(Camerota-Sapri). È quanto
emerso da un incontro tenutosi in Regione alla presenza
dell’assessore alla politiche
sociali, Ermanno Russo, e del
dirigente regionale Oddati,
tra il sindaco di Sapri, Giuseppe Del Medico, e il consigliere
regionale Giovanni Fortunato, in rappresentanza del comune di Santa Marina.
«Lo scoglio contro il quale
rischiava di andare ad infrangersi il Piano d’ambito e le relative risorse – ha spiegato
Fortunato – è stato evitato,
perché si è compreso che tanto la convenzione quanto i regolamenti attuativi devono
trovare sempre e comunque,
al di là delle posizioni di parte,
l’ampio consenso di tutte le
amministrazioni coinvolte.
C’è l’impegno del sindaco del
comune capofila a portare in
seno al comitato istituzionale
d’Ambito le modifiche alla
convenzione e ai regolamenti
attuativi. Questi, saranno poi,
a loro volta, approvati da tutti
i consigli comunali di Ambito
prima dell’inizio della seconda annualità, cioè per tempo».
(v. r.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La conferenza approva una delibera che contesta il piano Asl
◗ TEGGIANO
Il Psaut di Teggiano non deve essere depotenziato. È questo in
sintesi il contenuto della delibera della conferenza dei sindaci
del distretto sanitario di Sala
Consilina, svoltasi a Sanza per
discutere della “guerra” dei
Saut in atto già da diverso tempo fra Teggiano da una parte e
Padula-Montesano sulla Marcellana dall’altra. La conferenza
ha approvato all’unanimità la
proposta di delibera, unici assenti i rappresentanti dei comuni di Padula, Montesano, Buonabitacolo, Polla e Casalbuono.
Quello che i sindaci contestano è la parte della proposta del
Piano di emergenza dell’Asl Sa-
lerno in cui è prevista la riorganizzazione per la rete dell’emergenza urgenza, in base alla quale il Psaut ubicato in Teggiano
dovrà essere trasformato in
Saut, “in totale antitesi – si legge
nella delibera - con i piani
dell’emergenza dapprima approvati”.
Nel documento i sindaci motivano la loro opposizione alla
proposta del manager dell’Asl,
Squillante, mettendo in risalto
come “la struttura del Psaut di
Teggiano sia stata specificamente progettata e costruita dalla
Asl per ospitarvi una struttura di
emergenza territoriale, ubicandola in posizione baricentrica».
Nel deliberato i sindaci riportano anche i dati degli interven-
Fortunato e la seconda Asl
Dopo l’auto sfasciata è boom di prenotazioni in albergo «La sede nel Vallo di Diano»
camerota
◗ CAMEROTA
Tour operator russi interessati al
Cilento. Dopo la goliardica iniziativa di Nicola Mastrolonardo, l’albergatore di Camerota
che ha permesso ad una comitiva di turisti russi di distruggere
la propria autovettura a martellate, alcune agenzie di turismo
del nord Europa hanno manifestato interesse per la località cilentana. «Mi hanno chiamato
decine di giornalisti da tutto il
mondo – spiega Mastrolonardo
– poi mi sono arrivate proposte
di lavoro per la prossima estate
da parte di tour operator russi.
Verranno a trovarmi nei prossimi mesi. Ma alcune comitive
I turisti russi mentre sfasciano l’auto a Marina di Camerota
hanno già prenotato per la prossima primavera. Temo il tutto
esaurito già da maggio».
In tanti hanno espresso il desi-
derio di prendere a martellata la
nuova vettura di Mastrolonardo. «Vedremo – risponde con
ironia l’albergatore – l’auto l’ho
appena comprata». Poi risponde a chi l’ha criticato in questi
giorni. «Ognuno è libero di pensare quel che vuole. È tutta invidia. Piuttosto chi di competenza
si preoccupi di creare un programma di appuntamenti anche nei periodi di bassa stagione».
L’iniziativa di Nicola è arrivata anche sui quotidiani svizzeri.
«La sera successiva sono venute
al ristorante due famiglie svizzere – spiega Nicola – hanno cenato poi, prima di andar via, hanno
chiesto una foto ricordo vicino
all’auto danneggiata. Anche loro hanno già prenotato per il
prossimo anno».
(v.r.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
◗ VALLODELLALUCANIA
Una nuova Asl per il sud della
provincia di Salerno con sede
nel Vallo di Diano. È la richiesta
che il consigliere regionale Giovanni Fortunato ha presentato
al presidente della giunta regionale, Stefano Caldoro, e che diventerà presto una proposta di
legge.
«Si potrebbe chiamare Asl
“Salerno Sud”, da Eboli al Golfo
di Policastro, dagli Alburni al
Vallo di Diano - ha spiegato Fortunato – circa 400mila abitanti,
il 75% della provincia. Ci sarebbe un servizio più efficiente e a
portata dei cittadini. Gestire l’attuale Asl, viste le dimensioni, è
impossibile. Istituire una seconda Asl porterebbe anche dignità
e autonomia ad un territorio già
geograficamente emarginato ed
economicamente debole. Considerata la soppressione del tribunale di Sala, non sarebbe male
dare un segnale positivo in quel
territorio: Vallo resterà il polo
ospedaliero più importante,
mentre la sede della nuova Asl
potrebbe realizzarsi nel Diano».
La proposta di legge non comporterebbe ulteriori spese. «Con
gli stessi costi verrebbero erogati servizi migliori – conclude il
consigliere – ora la realizzazione
dipende esclusivamente da una
volontà politica».
(v.r.)
©RIPRODUZIONERISERVATA
dal 1970
BACCO
Servizi Funebri
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LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
Battipaglia
27
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Alcatel conferma: la fabbrica chiude
EMERGENZA LAVORO LA VERTENZA
La multinazionale taglierà 586 posti in Italia. Ombre sull’impegno della Sesa ad assorbire i dipendenti del Centro ricerche
Il futuro dello stabilimento Alcatel di Battipaglia è ancora
appeso ad un filo. Ieri, a Roma,
riunione fiume presso gli uffici
del Ministero dello Sviluppo
Economico. Dall'incontro sono venute fuori poche certezze e molte incognite. A partire
dalle reali volontà e potenzialità della Sesa spa, azienda con
sede legale a Roma e filiali al
Nord Italia che dovrebbe assorbire 40 lavoratori attualmente impiegati al Centro Ricerca e Sviluppo di Battipaglia.
La Regione si è detta disponibile a sostenere la società subentrante con opportuni finanziamenti, ma chiede in
cambio precise garanzie occupazionali. D'altra parte non
potrebbe essere altrimenti, vista la mole economica e sociale della cessione di ramo
d'azienda da parte di Alcatel.
La Sesa al momento non realizza alcun tipo di prodotto,
ma svolge un'attività di consulenza nell'ambito di specializzazioni e soluzioni informatiche anche per operatori telefonici, sviluppando piccoli componenti software per altre
aziende. Ieri, nel corso della
prima parte dell'incontro, i delegati della Sesa hanno dichiarato di voler creare un gruppo
di ricerca e sviluppo con i 40
nuovi arrivi da Alcatel, individuando anche qualche prodotto da realizzare, grazie anche
ad un nuovo cliente dal Brasile. Al momento, la Sesa darebbe lavoro a circa 200 persone,
ma molte di queste non sarebbero dipendenti, bensì consulenti esterni.
I rappresentanti sindacali
presenti all'incontro si sono
mostrati perplessi di fronte alla cessione di ramo d'azienda
alla Sesa, chiedendo un piano
dettagliato che dovrebbe essere presentato nel corso di un'
altra riunione al Mise già fissata per venerdì 25 ottobre. Le
stesse garanzie, insomma, che
vuole anche la Regione prima
di parlare di finanziamenti oppure opportunità di sviluppo
condiviso.
il caso
Venti di guerra anche alla Paif
«Piano industriale o sciopero»
Lungo vertice
al Ministero
Sindacati ed Enti
chiedono garanzie
alla società romana
che ha rilevato
il ramo produttivo
Summit il 25 e 30 ottobre
Uno striscione davanti all’Alcatel; sopra il sottosegretario De Vincenti
All'incontro hanno preso
parte anche l'assessore regionale al lavoro Severino Nappi,
che tuttavia ha dovuto lasciare
molto prima la discussione a
causa di un incontro al Ministero dell'Interno, e l'assessore provinciale di Salerno, Esposito. Nel pomeriggio si è parlato più diffusamente della situazione relativa all'Alcatel. I dirigenti della multinazionale, al-
Lotta ai tumori nei bambini
Serata della Onlus “Iagulli”
L'“Arcobaleno Marco Iagulli”
di Battipaglia organizza per domenica prossima, presso il Teatro Ariston di Paestum, l'ottava Edizione dello spettacolo
"Donare la Speranza Aiuta a
Vivere”. Un appuntamento
che si ripete oramai da tempo
grazie al quale è possibile devolvere l’intero ricavato della
serata a tanti bambini affetti
da patologie oncologiche che
spesso devono recarsi fuori regione per sottoporsi a terapie.
La Onlus battipagliese è un'
organizzazione di volontariato nata nel 2006, dall’iniziativa
dei coniugi Iagulli dopo la
scomparsa del loro unico figlio, Marco, affetto da una gra-
ve neoplasia maligna del tessuto linfatico, per dare sostegno
e supporto morale, psicologico ed economico alle famiglie
che si ritrovano ad affrontare
la dura esperienza della patologia tumorale dei propri figli.
Nel corso della serata “Donare
la Speranza Aiuta a Vivere”,
con inizio alle 19, si esibiranno
il gruppo clown “Dottori del
Sorriso” dell’Associazione Arcobaleno Marco Iagulli, Bruno
Vivone, il cabarettista Francesco D’Antonio, il piccolo Massimiliano Porcelli, la scuola di
danza La Dance di Maria Vittoria Maglione. Ospiti della serata gli attori Nicola Acunzo e
Giorgia Gianetiempo.
la presenza anche del sottosegretario Claudio De Vincenti,
hanno confermato la necessità di procedere a 586 licenziamenti in tutta Italia, in particolare nei siti minori di Battipaglia e Rieti (Vimercate sarebbe
toccata solo marginalmente).
Questo porterebbe quasi certamente alla chiusura del Centro Ricerca e Sviluppo di Battipaglia. La causa, stando a
quanto rivelato dall'Alcatel, sarebbe nel drastico calo delle
vendite dei prodotti del gruppo. I delegati della Regione
Campania e della Regione Lazio hanno offerto il loro supporto per tentare di salvare gli
stabilimenti di Battipaglia e
Rieti. Dell'Alcatel si discuterà,
con piano industriale e relativi
numeri dettagliati dei licenziamenti per ogni stabilimento, il
30 ottobre al Mise. Sembra andare meglio alla Btp Tecno,
che pare abbia trovato un accordo iniziale sulla turnazione
dei 130 lavoratori interinali in
seno allo stabilimento ex Alcatel. Le Federazioni Felsa Cisl e
Nidil Cgil, insieme alle Rsu e alle Rsa, hanno sottoscritto un
accordo con la Btp Tecno, alla
luce della grave situazione di
crisi venutasi a creare, per
quanto riguarda la turnazione
dei circa 130 lavoratori somministrati. Attualmente gli operai
che lavoravano erano 15 e ora,
in base all'anzianità di lavoro,
tutti ritorneranno operativi
con un blocco dei recuperi.
Francesco Piccolo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Resta un mistero il futuro della che dovrà valutare il piano di
Paif, storica azienda battipa- concordato preventivo stilato
gliese che rischia seriamente dall’azienda battipagliese. Nel
la chiusura. Dopo aver firma- documento sono specificati
to, lo scorso ottobre, per pro- tempi, modi e termini entro
lungare la cassa integrazione cui la Paif dovrà saldare debiti
straordinaria di 83 dipendenti con fornitori e creditori vari.
fino al 31 dicembre, l’azienda
Se il Tribunale darà l’ok,
ha poi aperto la procedura di l’azienda avrà un disegno da
mobilità volontaria per 50 del- seguire per rientrare della perile stesse 83 unità lavorative. colosa situazione debitoria. In
Nella giornata di mercoledì, al- caso contrario, il Tribunale pocuni lavoratori e rappresentan- trebbe avviare le procedure di
ti aziendali hanno incontrato fallimento, avendo in mano gli
la dirigenza della fabbrica per atti ingiuntivi dei creditori.
ottenere lumi sul futuro lavoraL’azienda si avvale attualtivo e dell’azienda. La richiesta mente di un organico di 124 dispecifica
è
pendenti. Il
stata quella
gruppo è preDuro
scontro
di avere un
sente a Battitra gli operai
piano indupaglia
con
striale detta- ed i vertici dell’azienda
due opifici
gliato, con le
per la produipotesi nume- specializzata
zione di piatriche su licen- nella produzione
ti, bicchieri e
ziamenti
e di materiali plastici
posate mocassintegrati.
nouso; pelliIn ballo il futuro
L’ultimatum
cola, allumidei lavoratori di 50 addetti in mobilità
nio, vaschetall’azienda
te e sacchetti
scade lunedì:
per la consersenza piano industriale, i sin- vazione dei cibi. L’azienda
dacati dichiareranno lo stato opera nel settore degli articoli
di sciopero permanente.
monouso da più di 30 anni.
Un’eventualità che chiaraLa prima scintilla sulla Paif
mente la dirigenza vuole evita- era stata accesa lo scorso marre, anche per l’impatto sociale zo, quando l’allora sindaco
che avrebbe tale operazione Santomauro aveva ricevuto
da parte dei lavoratori. La pro- una delegazione di sindacati e
cedura di mobilità volontaria dirigenti per valutare la vertenresta comunque aperta e si za, senza tuttavia trovare una
tratta di una possibilità aperta soluzione alla vicenda. Medeper 50 dipendenti. Nel senso sima era stata l’attenzione del
che eventuali volontari potran- movimento “Etica”, col consino beneficiare di un incentivo gliere Cecilia Francese che
all’esodo, che sarà stabilito a li- aveva inviato all’amministravello personale con l’azienda, zione un’apposita interrogase vorranno rientrare nella li- zione sull’argomento. Da allosta degli addii.
ra la situazione è solo peggioLa situazione della Paif resta rata, mettendo a rischio l’esiappesa ad un filo. All’altro ca- stenza stessa dello stabilimenpo c’è il Tribunale di Salerno, to.
(f.p.)
la storia
«Mutui con tassi usurai, tante segnalazioni di utenti»
Un’aula di tribunale
A Battipaglia è sindrome anti-usura. Dopo la notizia di
una famiglia che ha denunciato una banca per aver applicato ad un mutuo un tasso usurario (con relativa messa all’asta
di una casa e due terreni appartenenti alle ritenute vittime che saranno battuti entro
la fine dell’anno), molte persone si stanno rivolgendo ad avvocati per monitorare i propri
prestiti e mutui. «La gente ci
sta chiedendo se i tassi applicati siano usurari o meno – afferma l’avvocato Mario Manzo, che assiste la famiglia battipagliese – ovviamente se dovessimo riscontrare tassi fuori
norma le somme incassate dal-
le banche a titolo di interesse
andranno restituite». Il legale
battipagliese rivela: «siamo
inondati da richieste di perizie
su mutui o carte revolving per
verificare le legittimità dei tassi di interesse. E spesso ci troviamo di fronte a situazioni
estreme dove dobbiamo persino chiedere la sospensione di
immobili già messi all’asta per
situazioni di morosità». Secondo l’avvocato Manzo, a rendere più semplice l’interpretazione di mutui e prestiti in rapporto ai tassi di soglia «sono intervenute delle recenti sentenze della Cassazione, in particolare le numero 350, 602 e 603
del 2013».
Una situazione - quello del
rapporto non sempre facile tra
utenti e banche - che non è
sfuggita neppure alla politica.
«La notizia della famiglia battipagliese non può che lasciarmi esterrefatto – ha detto il senatore Franco Cardiello – In
un periodo così difficile per le
famiglie italiane le banche
non possono approfittare per
trarne profitto. Per queste ragioni offro assistenza legale
gratuita presso il mio studio
professionale a Eboli, in collaborazione con il collega Carmine D'Andrea, al fine di tutelare
gli interessi delle famiglie in
difficoltà per questi mutui assassini».
26
Pontecagnano ❖ Sele ❖ Picentini
LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
brevi
CAMPAGNA
Inaugurazione sede “Big Bang”
■■ Sarà inaugurata domenica 20 ottobre, alle 11.30, a
Campagna, in via Alpi, la sede cittadina dell'Associazione Big
Bang Campagna. Per l’occasione saranno invitati referenti
istituzionali e politici del Pd legati al territorio campagnese.
Sarà anche l'occasione per aprire la campagna elettorale di
Sergio Annunziata candidato "renziano" alla segreteria
provinciale dei Democratici. Introdurranno l’incontro:
Giacomo Magliano, Sandro Mazzaro, Angelo De Luna,
Gerardo Vitale. Interverranno Paolo Russomando, sindaco
di Giffoni Valle Piana, Antonio Briscione, assessore Comune
di Contursi Terme, Gennaro Fiume, consigliere comunale di
Siano, Luigi Famiglietti e Simona Bonafè, deputati del Pd,
Luciano Nobili, Pd Roma. Concluderà Sergio Annunziata,
candidato segreteria Pd Salerno.
MONTECORVINO ROVELLA
Anziani a Fiuggi per le cure termali
Il luogo dove fu rinvenuto il cadavere del 47enne rumeno
Ucciso per 100 euro
Ucraino condannato
a 16 anni di carcere
■■ Cure termali, relax e tanto divertimento hanno
caratterizzato quest’anno la permanenza di oltre quaranta
“over 60” di Montecorvino Rovella che per nove giorni,
hanno potuto godere del tradizionale soggiorno climatico
organizzato dall’amministrazione comunale guidata dal
sindaco Egidio Rossomando e fortemente voluto
dall’assessore alle politiche sociali, Marisa Stabile, presso le
terme di Fiuggi. «Speriamo – affermano il sindaco e
l’assessore – che in futuro le condizioni economiche ci
permetteranno di ampliare la possibilità di partecipare ad
un numero maggiore di ultra sessantenni». Nel corso della
permanenza a Fiuggi i partecipanti all’iniziativa oltre a
seguire le terapie prescritte hanno effettuato anche delle
escursioni nei luoghi tipici del Basso Lazio. Una vacanza
salutare e rigenerante per molti di loro che hanno voluto
immortalare il momento in una festosa foto di gruppo.
Prima sentenza per il delitto avvenuto a Pontecagnano
Sconto di pena per Mikail Kravez che aiutò gli investigatori
◗ PONTECAGNANO
Sedici anni di carcere col rito
abbreviato: questa la sentenza
emessa ieri dal gup Donatella
Mancini nei confronti del
33enne ucraino Mikail Kravez, accusato di aver ucciso
per una partita di rame di soli
100 euro il 47enne rumeno Petrica Ifrim. L’imputato, oltre
alla riduzione prevista dal rito,
ha ottenuto uno sconto di pena anche grazie alla collaborazione prestata nel corso della
indagini per fare luce sul terribile delitto scoperto lo scorso
anno. Grazie appunto al racconto di Kravez davanti ai giudici della Corte di Assise di Salerno è finito l'ucraino Stefan
Karbovskyy, 40 anni, che deve
rispondere anche lui di omicidio volontario e occultamento
di cadavere.
Il cadavere del rumeno fu
trovato il pomeriggio di domenica 27 maggio scorso. Il corpo
era seppellito sotto pochi cen-
Mikail Kravez
timetri di terra e fogliame in
un canneto non lontano dall'
aeroporto "Costa d'Amalfi" di
Pontecagnano. A far scattare
le ricerche il fratello della vittima che non aveva notizie di lui
da alcuni giorni. A portare i carabinieri sul luogo del seppellimento fu proprio Joan Petrica.
I militari trovarono il cadavere
in una buca scavata alla meno
peggio. Le profonde ferite che
presentava al volto non lasciavano dubbi sulla natura della
morte. Era stato colpito e lasciato morire. Le indagini dei
carabinieri di Battipaglia e del
reparto operativo di Salerno,
coordinate dalla procura di Salerno, diretta dal dottor Franco Roberti, permisero di fare
piena luce sull'omicidio di Petrica e su quel cadavere rimasto sepolto per quattro giorni.
Un delitto maturato negli ambienti degli stranieri senza fissa dimora, costretti a vivere ai
margini, in una capanna ricavata tra il fogliame di un piccolo canneto lavandosi con l'acqua di un canale di irrigazione.
I due ucraini, probabilmente
ubriachi, colpirono a morte il
rumeno per un saldo di 100 euro. Il muratore rumeno spirò
dopo 24 ore di lenta agonia sotto gli occhi dei suoi due carnefici. Quindici giorni dopo i carabinieri arrestarono Kravez,
che aiutò a fare luce su quella
notte di follia.
(m.l.)
BELLIZZI
“Grattino” fortunato al Love’s Bar
■■ Colpo grosso al Love’s Bar di Luigi Ricciardiello sito in via
115, a Bellizzi. Un giovane fortunato ha vinto ben 10mila euro
con un “gratta e vinci” della serie il Miliardario da soli 5 euro.
L’uomo, dopo aver grattato la patina d’orata, ha scoperto
che tra i numeri del “banco” a lui capitati c’era anche il 33 per
cui ha vinto la somma di 10mila euro.
Cabarettisti contro il “palazzone”
Ex Consorzio, su Youtube i video-messaggi per bloccare i lavori
Video clip realizzati da cabarettisti per dire no al progetto
di recupero dell’area dell’ex
Consorzio agrario di Bellizzi.
L’idea della realizzazione di
brevi video nasce dal giovane
speaker radiofonico Mpa Andrea Volpe che in un modo
molto originale ha cercato di
sensibilizzare l’opinione pubblica sulla cementificazione di
una vasta area posta nel cuore
della città. I video sono stati caricati su Youtube e divulgati attraverso il social network Facebook. Gli attori che hanno preso parte, per il momento, sono
Chicco Paglionico di Zelig noto programma comico di Italia
Uno, Francesco D’Antonio di
Zelig off e Andrea Monetti di
“VillaPerBene”. Volpe annun-
cia che per la realizzazione dei
prossimi video clip a cui parteciperanno Gigi e Ross e Ciro
Giustiniani. Paglionico, D’Antonio e Monetti, in modo comico-satirico, criticano la mega costruzione che dovrà nascere al posto dell’ex consorzio agrario, come previsto dalla delibera di giunta dell’amministrazione retta dal sindaco Salvioli. I lavori, per un importo di 4milioni 800mila euro, probabilmente, inizieranno a fine mese e saranno eseguiti dalla ditta Sian Srl. Il progetto prevede la realizzazione
di un unico edificio di 8 piani
nel quale verranno allocati al
piano terra esercizi di vicinato
per una superficie di circa 400
mq ed una volumetria lorda di
1440 mq, mentre nei rimanenti sette piani in elevazione sa-
GIFFONI VALLE PIANA
Sagra della castagna a Curti
Chicco Paglionico
ranno destinati a residenza sociale e libera. Inoltre, sarà realizzato un parcheggio su due livelli.
Dario Luca Mattia
GUARDA I VIDEO
E COMMENTA
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Strage di cani
con veleno
Scatta denuncia
ai carabinieri
◗ CONTURSI TERME
Prosegue indisturbata la strage di cani nella zona di Contursi. Episodi del genere si sono
registrati anche nei paesi limitrofi. Ritrovati, da giugno ad
oggi, una trentina di cani morti avvelenati, tra privati e randagi, nel tratto che va da Ponte
Oliveto al Tufaro. Un maniaco
si sta divertendo, forse, ad eliminare dal suo territorio i migliori amici dell’uomo? Si tratta di crudeltà generalizzata o si
vuole evitare il randagismo in
maniera brutale? Pochi giorni
fa, in zona Bagni, nello spazio
recintato, antistante la sua abitazione, Bruno D. ha trovato i
suoi due cani al suolo con bava verde alla bocca, accanto ad
una busta di carne tritata, mista a liquido. Stesso caso a
Ponte Oliveto, zona adiacente
a quella termale: Maria Concetta D. G. ha ritrovato privi di
vita i suoi due amatissimi cani
davanti alla sua abitazione ed
una busta di polpette si presume avvelenate. La signora ha
presentato un esposto all’Asl
di Colliano Bagni ed ha richiesto l’autopsia su uno dei cani
all’Istituto di Profilassi di Salerno per conoscere il tipo veleno
utilizzato per poi denunciare
tutto ai carabinieri.
(p.g.)
Montecorvino r.
bellizzi
◗ BELLIZZI
contursi terme
■■ Il Comune di Giffoni Valle Piana e l'Associazione ProCurti
presentano la XXXIV Sagra della Castagna che si terrà il 19 e
20 ottobre prossimi nella caratteristica ed antica frazione di
Curti. La manifestazione, che da anni vede la presenza di un
numero sempre maggiore di visitatori, rappresenta il ritrovo
ideale per degustare i vari prodotti derivati dal tipico frutto
dei Monti Picentini: caldarroste, calzoncelli, pasta con le
castagne. Il buon vino rosso locale, gli spettacoli, la musica
dei "D'Altro Canto" e i canti popolare fanno di questo evento
un appuntamento da non perdere. Ecco il programma:
sabato 19 ottobre e Domenica 20 ottobre, alle 19, accensione
del fuoco sotto la grande "Vrulera" con apertura degli stand
gastronomici; alle 21 prenderà il via lo spettacolo musicale.
Durante le sere della Sagra sarà attivo anche un servizio
navetta gratuito e continuo dal centro di Giffoni (piazza
Fratelli Lumiere e piazza Annunziata) a Curti (andata e
ritorno).
Comune cerca
degli sponsor
per la cura
di aree verdi
◗ MONTECORVINO ROVELLA
Anche a Montecorvino Rovella, come già accade in altri comuni, sarà possibile adottare
un’aiuola. Associazioni, enti
sia pubblici che privati e semplici cittadini potranno aderire al bando pubblico che scadrà il prossimo 18 dicembre.
Tante le aree verdi che il comune è intenzionato ad affidare
in gestione: da Località Piano
alla centralissime piazza Padre Giovanni da Montecorvino, piazza Budetta, viale e giardini Cappuccini, piazza Meo,
piazza Mele e aiuola via Campania, passando per piazza S.
Eustachio, piazza Milite, le tre
piazze di zona Mercato, gli
spazi verdi della frazione San
Martino come piazza Fra Generoso Muro e zona Pip e ancora le aree della frazione Macchia come piazza Pizzuti, Paco
Giochi e Aiuole antistanti fabbricati “Iacp Futura” a Gauro
invece gli interventi saranno
in piazza del Toro. «Si tratta di
un accordo di collaborazione
– ha dichiarato il vice sindaco
Rosario Santese - secondo cui
lo sponsor effettua a proprie
spese la sistemazione e manutenzione dell'area verde e il
Comune ne concede l'utilizzo
per l'apposizione di un cartello che pubblicizza l'intervento». «I gestori – aggiunge il consigliere Francesco D’Ambrosio – dovranno inoltre provvedere alla pulizia e manutenzione dell’intera area, con concimazioni e sfalcio periodico».
Roberto Di Giacomo
24
Pagani ❖ Angri
LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
Furto al mercato ortofrutticolo di Pagani
◗ PAGANI
Il mercato ortofrutticolo di Nocera-Pagani nel mirino di un
ladro che ha messo sotto sopra
quattro stand. Alcuni furti sono stati compiuti ai danni di
quattro stand del consorzio.
Un ignoto, come si vede dalle telecamere di sorveglianza,
si è introdotto nella struttura
mercatale facendo man bassa
Il mercato di Pagani
di quanto ha potuto trovare
negli uffici dei quattro commissionari che ha deciso di derubare. Soldi in particolare.
Il bottino di poco superiore
a 100 euro, comunque in corso
di quantificazione, recuperati
nei diversi stand dal ladro.
L’uomo ha creato non poco disordine al mercato entrando e
forzando diversi stand e aprendo i vari box degli uffici degli
standisti, alla ricerca di soldi.
Quando, entrando nell’ennesimo stand, ha capito che difficilmente avrebbe potuto trovare soldi ha deciso di fuggire.
Ieri intorno alle tre i proprietari degli stand quando sono
andati al lavoro si sono accorti
del furto. Presso il mercato ortofrutticolo sono anche intervenuti i carabinieri della Tenenza di Pagani che hanno ef-
fettuato una serie di sopralluoghi e rilievi per cercare di individuare il ladro.
Infatti, i militari si sono fatti
consegnare tutte le registrazioni delle telecamere di sicurezza dei singoli stand. Il ladro
che con molta probabilità potrebbe essere un tossicodipendente alla ricerca di soldi ha
agito da solo in un orario definito morto per la vita lavorativa della struttura. Solo intorno
alle due di notte il consorzio
inizia a prendere vita.
Gerardo Vicidomini
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’acconto sulla Tares
Sta arrivando la stangata
Angri: le cartelle recapitate dall’amministrazione comunale sono oltre dodicimila
La spazzatura verrà pagata molto cara dagli utenti. Ecco le tariffe previste
◗ ANGRI
Acconto Tares 2013, saranno
presto recapitati presso il domicilio degli utenti 12mila e
620 bollettini.
A finire nel mirino non soltanto privati, ma anche imprese, attività commerciali e artigianali, depositi industriali, palestre. Una stangata che toccherà una pluralità di soggetti
calcolata in base sia alla tipologia di attività che ai metri quadri. Per quanto attiene le fami-
glie ad incidere in maniera determinate sulla cifra da versare
è la grandezza dell’immobile
posseduto. Per ora non è possibile tenere conto invece del
quantitativo di immondizia
prodotta, criterio di accertamento più equo.
La tassa è quella relativa al
servizio rifiuti grazie al cui introito il Municipio intende coprire i successivi flussi di spesa
per lo spazzamento delle strade e il conferimento in discarica, oltre che per garantire il ca-
none annuale all’azienda speciale cittadina Angri Eco Servizi. Importi di alcuni milioni di
euro che rappresentano una
voce importante del bilancio
comunale. Sono stati impegnati due milioni di euro a favore di quattordici ditte diverse sia pubbliche, che private
impegnate a vario titolo nel ciclo dell’igiene urbana.
Uno sforzo che dovrà essere
compiuto da più di 12mila soggetti in una doppia fase: quella
dell’acconto e quella del saldo,
pagani
I “grillini” si stanno spaccando
Dura diaspora interna. Intanto Sel apre al movimento “È Ora”
◗ PAGANI
Giusy De Rosa
Il Movimento 5 stelle continua
a perdere pezzi. Dalla notevole affermazione delle ultime
politiche, dove i grillini raccolsero circa il 20% delle preferenze, il M5S cittadino si è ritrovato a fare i conti con polemiche,
defezioni e scontri.
Dopo
l’allontanamento
spontaneo di alcuni ex membri di PerPartitoPreso, stavolta
è il turno di Carmine Del Forno. «Cari amici a 5 Stelle, comunico la mia autosospensione dalle poche attività del
gruppo di Pagani, a malincuore, visto che tutte le mie sollecitazioni circa un impegno concreto del gruppo in iniziative
di attivismo sul territorio comunale non hanno trovato riscontro».
Queste le parole pubblicate
sulla sezione “Amici di Beppe
Grillo - Pagani” del sito nazionale dei meetup. Affermazioni
roventi anche contro chi, invece, sarebbe rimasto nel movimento: «Vedo che alcuni componenti del gruppo, in particolare Francesco Trione e Alfonso Tulipano, pongono l’attenzione sulle attività dei gruppi
che operano in altre località
venendo poi io accusato di
protagonismo e di autocelebrarmi su facebook da
quest’ultimi» continua Del
Forno nel post. Parole confermate da Trione che risponde-
che dovrà essere corrisposto
terminato l’anno in corso.
Un’amara sorpresa per tanti
visto che sin dalla sua esistenza la tassa ha sempre subito incrementi. Per restare in argomento, l’amministrazione ha
fatto sapere che sono iniziati
alcuni lavori per il dragaggio e
la pulizia dei fondali del Rio
Sguazzatotio, un affluente del
Sarno che in presenza di forti
piogge tende ad esondare.
Pippo Della Corte
©RIPRODUZIONE RISERVATA
va a Del Forno accusandolo di
«dire solo menzogne».
Per un movimento che sembra spaccarsi e perdere sempre di più appeal sul territorio,
ce ne è un altro che, invece, riscuoterebbe consensi da più
parti della città. Il neonato movimento “È Ora”, dopo la presentazione dei giorni scorsi, incassa anche il parere favorevole del circolo cittadini di Sel
che, nonostante le dichiarazioni del portavoce del movimento Giusy De Rosa ribadiscano
una distanza netta dai partiti,
vedono di buon auspicio per la
città la nascita di questo nuovo soggetto. «Salutiamo con
piacere la nascita di questo
nuovo movimento - fanno sapere - Siamo felici di vedere i
giovani della nostra città scendere in piazza e mettere la propria faccia in prima fila. È ora
di smetterla di lamentarsi e di
lavorare per la nostra città».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La stazione dei carabinieri ad Angri
angri
Abitazioni violate
tra via Quarto
e la Nazionale
Allarme criminalita. In particolare nelle periferie si intensificano fenomeni di furti negli
appartamenti: questa volta,
però, per fortuna solo tentati.
Ieri pomeriggio residenti di
via Nazionale e di via Quarto
hanno attivato i carabinieri,
agli ordini del comandante
Alessandro Buscema, dopo
aver constatato movimenti sospetti di alcune persone che
tentavano di introdursi in alcune villette, approfittando della
momentanea assenza dei proprietari. A far insospettire il vicinato due persone che non si
erano mai viste prima, e che
scrutavano in maniera atipica
la zona, in particolare tentando di accedere in alcune abitazioni. A far scattare l’allarme
dei residenti anche una terza
persona all’interno di un Suv
nero. La tecnica sospetta utilizzata dai malviventi è quasi
sempre la stessa: citofonare
per verificare la presenza dei
residenti, e in caso di assenza
cercare di introdursi furtiva-
mente. È andata peggio qualche sera fa in via Canneto,
un’altra traversa di via Nazionale, dove i furti nelle abitazioni purtroppo sono stati consumati. Nel quartiere Nazionale,
quindi, la paura di subire furti
è alle stelle.
Un altro campanello d’allarme parte dal sindaco Pasquale Mauri: «Quanto sta accadendo in queste notti ad Angri
è vergognoso. Alcuni criminali
stanno rubando i tombini dalle nostre strade. Oltre al danno
economico c’è il serio pericolo
che bambini e anziani si feriscano gravemente, e che si verifichino incidenti stradali. Ho
già allertato la polizia locale, i
tecnici del comune e la stazione dei carabinieri. Chiedo però anche la collaborazione di
tutti i cittadini, anche di quelli
che nottetempo si divertono a
scrivere sui muri e ad appendere striscioni (ma che non vedono mai niente)».
Maria Paola Iovino
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angri
pagani
I carabinieri incastrano
due ladri di... tombini
Barone scrive ai commissari Bonifica nella zona di Costa
«Subito richiesta di fondi»
Non ci saranno allagamenti
◗ ANGRI
Finisce l’incubo dei continui
furti di tombini. Tanto grazie
all’energica azione dei carabinieri di Angri, guidati dal maresciallo Antonio Buscema, che
hanno individuato in fragranza di reato, e quindi denunciato per furto aggravato in concorso gli autori del reato.
Si tratta di due angresi: F. E.,
quarantottenne, ed A. P., diciannovenne. Le indagini, ad
opera degli uomini agli ordini
di Buscema, continuano e si
suppone che i due angresi siano, con molta probabilità, gli
autori dei furti di tombini di
ghisa non solo dell’altra notte,
ma anche dei furti precedenti.
Si tratta del primo risultato
del nuovo comandante, che
appena giunto al comando
dell’arma di Angri ha già moltiplicato i controlli del territorio
soprattutto nelle ore notturne.
Il problema dei furti dei tombini era stato evidenziato pure
dal sindaco Pasquale Mauri:
«Quanto sta accadendo in queste notti ad Angri è vergognoso. Alcuni criminali stanno rubando i tombini».
(m. p. i.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
◗ PAGANI
Il Presidente dell’associazione
No Aids Onlus, Giuseppe Barone, scrive alla commissione
prefettizia di Pagani.
Nella missiva Barone chiede
ai commissari Gabriella Tramonti e Salvatore Carli di procedere con la richiesta di fondi
sovracomunali. «La città non
può permettersi di perdere
fondi regionali ed europei,
considerato che non si sa se e
quando verrà varato il bilancio
dell’Ente. Non bisogna sottovalutare i bandi per l’assegnazione di questi fondi. Inoltre
castel san giorgio
da semplice cittadino impegnato nel sociale per la crescita di questa città auspico che i
dirigenti del Comune siano capaci di preparare tutta la documentazione necessaria al fine
di ottenere finanziamenti per
la crescita economica».
Barone interviene anche sulla situazione rifiuti chiedendo
alla commissione di continuare a mantenere alta l’attenzione: «Il rischio igienico-sanitario a Pagani può riproporsi in
qualsiasi momento e bisogna
tenere alta l’attenzione».
(g. v.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
◗ CASTEL SAN GIORGIO
Il sindaco Longanella comunica che l’amministrazione di
San Severino ha deliberato
l’approvazione del progetto
preliminare per la sistemazione idraulica del “Vallone del
Traino”, in località Costa, elaborato per risolvere le frequenti criticità che interessano ampie zone di Castel San Giorgio,
tra cui Via Tenente Bruno
Lombardi, Via Tufara e l’intera
frazione di Aiello.
La proposta prevede la realizzazione di briglie lungo l’attuale alveo e la creazione di un
invaso di assorbimento da realizzarsi a monte del Cimitero
di Costa, in modo da canalizzare il flusso delle acque direttamente nella zona di accumulo
e consentendo la sconnessione idraulica della strada di Via
Tufara dalle acque provenienti da monte.
Longanella: «Auspichiamo
che l’iter dell’intervento possa
effettuarsi in tempi brevissimi
per dare il dovuto sollievo alla
popolazione che vive lungo
via Tenente Bruno Lombardi,
via Tufara e ad Aiello».
Aldo Padovano
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LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
Cavade’Tirreni
21
■ e-mail: [email protected]
Galdi ha deciso: giunta azzerata
il caso piscina
Tutto regolare
Ieri la comunicazione nell’ultima riunione dell’esecutivo. Toto assessori mentre c’è un caso Casciello in attesa
del ricorso
Questa mattina il sindaco Mar- ra Carfagna, che interverrà di- sidente del consiglio, Antonio
co Galdi dichiarerà aperta la
crisi politica ed azzererà la
giunta. Ieri pomeriggio alle 17
ha convocato per l'ultima volta
l'esecutivo, al quale ha comunicato la sua decisione. La
composizione della nuova
giunta sarà resa nota all'inizio
della prossima settimana e,
quasi sicuramente, sarà caratterizzata da un assottigliamento della rappresentanza di Forza Italia, che in consiglio comunale non ha ormai più i numeri
per pretendere di avere quattro assessori. La voce insistente è che saranno defenestrati
Giovanni Del Vecchio e Teresa Sorrentino, ma non si ha ancora alcuna certezza in merito.
Probabilmente il sindaco,
prima di prendere sulla questione una decisione definitiva, attende di parlare nuovamente con il commissario cittadino di Forza Italia, Gigi Casciello, e di incontrare il commissario provinciale di Fi, Ma-
Pericolo frana
Allarme residenti
a Tolomei
Pericolo frana a Tolomei, i
residenti chiedono la messa in
sicurezza del costone, i cui
lavori sono stati bloccati dopo
il sequestro di un cantiere
adiacente che non interessa il
tratto pericolante e il cui
proprietario aveva avuto
l’ordine di fare eseguire la
messa in sicurezza. È da
giugno che il costone non è
stato sistemato e, quindi, i
residenti del posto hanno
paura che possa venire a valle
come già successo qualche
anno fa. Il costone pericolante
si trova proprio sulla sponda
di un canalone che sfocia nel
torrente Bonea. Qualora si
dovesse verificare uno
smottamento, il terreno
andrebbe ad occludere il
canalone e ne sarebbe
inevitabile lo straripamento.
(annalaura ferrara)
rettamente nel caso Cava de’
Tirreni, giungendo domani in
città per interloquire innanzitutto con Galdi. L’unica cosa
certa è che l'azzeramento oggi
ci sarà. Lo ha confermato lo
stesso sindaco, che ieri ha anche detto: «Ho fatto una verifica e ci sono le condizioni per
una nuova giunta e per un riequilibrio della maggioranza.
Continuerò, intanto, le consultazioni con i gruppi di maggioranza per decidere, insieme, il
da farsi». Il primo cittadino,
dunque, adotterà un clichè
analogo a quello che è stato utilizzato nell’ultimo rimpasto di
pochi mesi fa: azzerare la giunta e comunicare il nuovo esecutivo dopo un paio di giorni
di riflessione.
E, intanto, si fa sempre più
insistente il totoassessori. Si vocifera che nella nuova giunta
siederà un rappresentante del
neonato gruppo “Unione Popolare-Pdl”, composto dal pre-
Barbuti e da Marco Senatore,
che ha chiesto un rimpasto al
sindaco. A lui potrebbe affiancarsi un esponente del gruppo
degli indipendenti, anch’esso
di recente costituzione. È possibile che il Galdi decida di ripescare qualche assessore. Tra
i papabili spunta il nome di
Marcello Murolo, uno dei suoi
uomini di fiducia.
Intanto Forza Italia è alle
prese con la crisi interna ed è
impegnata a frenare l’emorragia di uomini. Alla riunione di
mercoledì sera, ad esempio, è
pesata l'assenza di Gerardo
Baldi, che starebbe pensando
di uscire dal gruppo e di rifugiarsi nello schieramento alfaniano del duo Barbuti/Senatore. O, in alternativa, di chiedere asilo agli indipendenti.
Nell’incontro di ieri sera, i
consiglieri Annalisa Della Monica e Massimo Esposito,
avrebbero comunicato a Casciello di voler sostenere in
be potuto risolvere, e infatti
Galdi ha reso noto di aver trasmesso al proprietario del costone l’ordine di esecuzione
dei lavori entro cinque giorni
dal ricevimento della notifica,
altrimenti il comune metelliano procederà in danno.
Gli abitanti delle frazioni alte di Vietri sul Mare, però, non
hanno più voglia e tempo per
attendere sviluppi, i disagi sono infatti notevoli e non poco
è il dispendio economico;
quella strada del resto viene
quotidianamente utilizzata dagli studenti per raggiungere
Cava de’ Tirreni.
Sta di fatto che quando la
burocrazia crea pastoie varie,
finisce anche per allungare a
dismisura i tempi di soluzione
dei problemi. Peccato che a
farne le spese sono sempre i
cittadini.
(v. p.)
La “Ati Porzio Sport Management Srl”, la società che gestisce la piscina comunale, si prepara ad un altro anno di attività.
In attesa che il Tar si pronunci
nel merito a marzo e che esca la
sentenza, la struttura comunale svolgerà normalmente i corsi. Questo perché, in prima battuta, il tribunale amministrativo di primo grado le ha già dato
ragione sospendendo il provvedimento del Comune in via cautelare.
La radice del problema sono i
mancati pagamenti al Comune
della “Ati Porzio”, che sono stabiliti in una convenzione sottoscritta tra Comune e gestori nel
2004. Ciò ha scatenato le ire
dell’amministrazione che ha
minacciato la sospensione
dell’attività. I gestori hanno, però, opposto le loro ragioni, sostenendo di aver sopportato
delle spese per effettuare i lavori di ristrutturazione, indispensabili per rendere idonea la
struttura. Da qui il braccio di
ferro tra Comune e gestione,
che è approdata in tribunale.
La “Ati Porzio”, nei mesi scorsi, era ricorsa in giudizio per opporsi alla decisione del Comune che voleva toglierle l’amministrazione della struttura. Il
Tar, però, aveva dato ragione alla società. Nella sentenza, infatti, il tribunale amministrativo
aveva riconosciuto il danno grave ed irreparabile per la chiusura dell’attività. L’ente comunale, aveva risposto con una linea
dura, comunicando che sarebbe andato fino in fondo nella vicenda. Il sindaco Marco Galdi
aveva, infatti, sottolineato: «Il
versamento di fideiussione di
100mila euro proposto dall’Ati
Porzio è insufficiente a fronte
della posizione debitoria maturata dalla società nei confronti
del Comune. Non hanno mai
pagato appigliandosi a lavori effettuati, e adesso sono necessari 250mila euro per rimettere a
posto la piscina; per questo abbiamo deciso di andare avanti.
Attendiamo la sentenza del Tar
che potrebbe arrivare per la fine della prossima estate. Intanto la piscina continuerà a funzionare regolarmente». (a. c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il palazzo del municipio
ogni caso il sindaco, mettendo
di fatto in minoranza la linea
del commissario che avrebbe
invece voluto la conferma dei
suoi quattro assessori. Intanto
si vocifera che Galdi abbia li-
quidato Casciello inviando un
sms alla Carfagna nel quale le
avrebbe comunicato di non volerlo più come interlocutore.
Alfonsina Caputano
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Pericolo crolli, tarda l’intervento
Ancora disagi per i residenti dell’Avvocatella sulla strada per Dragonea di Vietri
Una transenna contro il pericolo di crolli: accade sulla Provinciale 75 che unisce il Santuario dell’Avvocatella di Cava
de’ Tirreni e alla frazione Dragonea di Vietri sul Mare e rappresenta un capolavoro dello
scaricabarile da “non competenza” sul problema, nel quale
sono coinvolti la Provincia,
proprietaria della strada, il dottor Masullo, proprietario del
costone pericolante, il comune di Cava de’ Tirreni nel cui
territorio c’è il problema e
quello di Vietri sul Mare.
Intanto però gli abitanti di
Dragonea ma anche della frazione Iaconti patiscono disagi
e limitazioni quotidiane. L’altra sera se n’è discusso in
un’affollata assemblea al comune di Vietri tra gli abitanti
delle due frazioni e i sindaci
Franco Benincasa e Marco
Galdi. Il primo cittadino di Ca-
Il tratto franoso nella zona dell’Avvocatella
va de’ Tirreni ha ripercorso i
vari passaggi, a partire da
quell’11 agosto scorso quando
un focherello di carte e sterpaglie bruciate dopo la pulizia
sulla strada, si propagò alla soprastante vegetazione bruciacchiando una striscia di arbusti. A occhio i danni sembraro-
no subito ben poca cosa, ma le
prime indagini consigliarono
la chiusura al transito della
strada per sicurezza: il fuoco
avrebbe allentato la tenuta del
costone e si sarebbero potute
verificare cadute di massi. Con
poche decine di migliaia di euro, però, il problema si sareb-
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LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
Campania
20
■ e-mail: [email protected]
» CONGIURE DI PALAZZO
P3, chiesto il rinvio a giudizio per Sica
L’INCHIESTA
Nel mirino della Procura di Roma insieme ad altre 16 persone. Stralciate le posizioni di Cosentino, Dell’Utri e Verdini
di Gianni Giannattasio
◗ ROMA
L’imprenditore Flavio Carboni, l’ex giudice tributarista Pasquale Lombardi, l’ex assessore comunale di Napoli Arcangelo Martino e altre 14 persone per l’accusa devono essere
processate per aver fatto parte
della cosiddetta P3, l’associazione segreta finalizzata a condizionare il funzionamento di
organi costituzionali e di rilevanza costituzionale. A ribadire le richieste di rinvio a giudizio è stato il pm Mario Palazzi
nell’udienza davanti al giudice
Elvira Tamburelli, che ha già
stralciato dal procedimento
principale le posizioni degli ex
parlamentari
Marcello
Dell’Utri e Nicola Cosentino e
dell’attuale senatore Pdl Denis
Verdini.
Cosentino è coinvolto
nell’indagine solo per il reato
di diffamazione ai danni del
gpresidente della Campania,
Stefano Caldoro. Reato di cui è
asccusato anche il sindaco di
Pontecagnano Faiano, Ernesto Sica, che quando fu avviata
l’inchiesta sulla P3 era assessore regionale. Il reato di diffamazione, però, era stato commesso prima delle elezioni,
mediante l’elaborazione di un
dossier contro Caldoro, per
evitare che si candidasse a presidente della Regione.Operazione che, però, non riuscì:
Caldoro, infatti, fu candidato
ed eletto presidente della Regione Campania. Su sollecitazione, a quanto pare proprio
di Denis Verdini, il presidente
nominò assessore Ernesto Sica, che però poi dovette dimettersi. Per gli ex parlamentari
Marcello Dell’Utri e Nicola Cosentino e per Verdini il gup Elvira Tamburelli è in attesa della risposta del Parlamento
sull’utilizzo di intercettazioni
che li coinvolgono.
Nei confronti dei diciassette
sono contestati dalla Procura,
a seconda delle singole posizioni, reati che vanno dalla violazione della legge Anselmi sul-
le società segrete, all’associazione per delinquere finalizzata a realizzare una serie indeterminata di delitti di corruzione all’abuso d’ufficio e illecito
finanziamento dei partiti, diffamazione e violenza privata s.
Il processo è stato aggiornato
al prossimo 25 ottobre con gli
interventi delle difese.
Tra i 17 imputati del procedimento sulla cosiddetta P3 ci
sono anche l’ex primo presidente della Corte di Cassazione Vincenzo Carbone, accusato di corruzione, e l’attuale
presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci (abuso
d’ufficio), il quale ha espresso
piena fiducia nella magistratura e la certezza che verrà dimostrata la sua innocenza. «Lungo la strada – ha dichiarato –
sono cadute e stanno cadendo
molte delle iniziali ipotesi accusatorie e quanto rimasto attiene più a problemi di tipo formale che di sostanza».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
gli imputati
Tutti nomi
eccellenti
Ci sono anche l’ex primo
presidente della Corte di
Cassazione Vincenzo Carbone,
accusato di corruzione, e l’attuale
presidente della Regione
Sardegna Ugo Cappellacci (abuso
d'ufficio) tra i 17 accusati del
procedimento sulla cosiddetta
P3. Gli altri imputati, oltre a
Carboni, Lombardi e Martino,
sono Ernesto Sica , sindaco di
Pontecacano Faiano (all’epoca
dell’inizio dell’inchiesta
assessore regionale incampania).
Massimo Parisi, Pierluigi Picerno,
Pinello Cossu, Ignazio Fabris,
Marcello Garau, Alessandro
Fornari, Fabio Porcellini,
Giuseppe Tomassetti, Antonella
Pau, Maria Laura Scanu Concas,
Stefano Porcu ed Ernesto Sica.
ERnesti Sica, attuale sindaco di Pontecagnano Faiano
consiglio regionale
Incontri sul territorio
Via libera a Capaccio-Paestum
Le due Montoro sono unite
Fisco, Maccauro incontra Befera
Confindustria Salerno propone un’intesa con Agenzie delle Entrate
Adesso è ufficiale: Montoro Inferiore e Superiore sono stati fusi
nel Comune unico di Montoro.
Il Consiglio regionale ha votato
all'unanimità la proposta di legge di Pietro Foglia dell’Udc, che
unisce i due centri (Montoro Inferiore che ha 10.416 abitanti e
Montoro Superiore che ne ha
8.751) della provincia di Avellino, i quali, in seduta congiunta,
hanno espresso il loro consenso
alla fusione. Il 26 e 27 maggio
scorsi si è svolto il referendum
consultivo delle popolazioni interessate che ha fatto registrare
un'affluenza alle urne del
44,21% ed il 77,41% dei votanti
ha espresso parere favorevole
all’unificazione.
Primo via libera anche al cambio di denominazione del Comune di Capaccio in Comune di
Capaccio-Paestum. Il Consiglio
ha approvato all’unanimità il
progetto di legge. La parola passa ora ai cittadini che dovranno
votare il referendum consultivo.
Il progetto di legge è frutto della
unificazione della proposta di
Gianfranco Valiante, Antonio
Valiante, Donato Pica, Anna Petrone, Angela Cortese del Pd, Angelo Marino e Gennaro Salvatore (Caldoro Presidente), Luigi
Cobellis (Udc) Dario Barbirotti
(Centro Democratico), Gennaro
Mucciolo (Pse) e Fernando Zara
(Fdi), e del disegno di legge della
Giunta regionale.
Mauro Maccauro
so stretto, della storia degli storici, che è invece scritta di norma
per gli addetti ai lavori e un segmento molto ristretto di pubblico". Questa peculiarità della disciplina, coniugata alla penetrazione della politica nello spazio
della società civile, ha prodotto
una degenerazione che si chiama "uso pubblico" della storia.
Un vizio molto radicato tra i politici italiani abituati a sottomettere la narrazione ai bisogni contingenti con semplificazioni
aberranti. Prende forma, in tal
modo, un revisionismo "preoccupato solo dell'immediata attualità che… concepisce la storia dal punto di vista… di un presente assoluto in cui il rapporto
conil passatoèpiegato alleleggi
dellospettacolo".
La destra (in particolare gli ex
fascisti), per accreditarsi tra i
soggettifondatoridella seconda
Repubblica, ha fatto del revisionismo un fattore ideologico tendente ad abbattere i pilastri
identitari della prima Repubblica: l'antifascismo, la Costituzione, la partitocrazia. Ha seguito
una logica mercatistica: il capitalismo, più che lo Stato, ha prodotto la democrazia sconfiggendo tutti gli avversari ideologici.
Per questo, secondo Cirielli, il
25 aprile non è la data del riscatto nazionale ma il ponte di congiunzione con l'America che ci
ha liberatirendendocitutti "figli
dellostessobenessere".
È del tutto naturale che il delfino segua la stessa strada. Ma,
come spesso accade, l'allievo
commette un errore di imperizia: si è lasciato suggestionare
dalla visione di un documentario. Se bastasse un lungometrag-
gio a risolvere i conflitti armati,
le lacerazioni ideologiche e i genocidi del Novecento eviteremmo di insegnare storia nelle
scuole e nelle università. Metteremmo gli studenti davanti al televisore e ci dedicheremmo alla
ricercasenza assilli didattici.
Presidente, lei ha ragione
quando scrive "Mai più né comunismo né nazismo", eppure
ci avrebbe fatto piacere se avesse usato il termine "nazifascismo" perché la Repubblica, di
cui lei è rappresentante, è il frutto di una guerra civile tra italiani, tra i quali alcuni (fascisti)
hanno aiutato Priebke a rastrellare le vittime delle Fosse Ardeatine.
Se vuole deliberatamente
ignorare questa casualità, tirando in ballo Che Guevara (cha ha
agito in un contesto storico e so-
◗ NAPOLI
◗ SALERNO
In Campania la terza tappa
degli incontri sul territorio
tra Confindustria e Agenzia
delle entrate. Dopo il Piemonte e l’Emilia Romagna,
ieri a Salerno l’appuntamento tra il presidente del Comitato tecnico fisco di Confindustria Andrea Bolla, il presidente di Confindustria Campania Sabino Basso, il presidente di Confindustria Salerno Mauro Maccauro e il direttore Attilio Befera accompagnato dai vertici dell’Agenzia
delle entrate.
Un’iniziativa finalizzata ad
alimentare la comunicazione e la collaborazione tra am-
il mio sguardo libero
Iannone
e il Che Guevara
visto in tivù
di MARCELLO RAVVEDUTO
L
a Public History è la disciplina che divulga la storia
tramandando l'ethos della memoria nazionale con competenza scientifica. Rientrano
nel suo campo d'azione le rievocazioni che coinvolgono la comunità nazionale e locale (monumenti, musei, celebrazioni,
commemorazioni, toponomastica, calendari civili, diffusione
mediatica,ecc.).
Ha scritto Nicola Gallerano:
la Public History "è tutto ciò che
si svolge fuori dai luoghi deputati della ricerca scientifica in sen-
ciale diverso), mi consenta di
dirle che è lei a spargere fumo
sulla storia e non una fantomatica sinistra. Nel documentario
che ha visto forse si sono dimenticati di ricordare le divergenze
emerse tra Guevara e Castro sulla piega presa dal regime cubano.
Non è questo il luogo per approfondire il tema. Tuttavia, a
me pare che lei abbia agitato le
acque per attirare l'attenzione,
ricordando, così, ai cittadini salernitani la presenza di una Provincia e di un presidente di cui,
francamente, ignoravamo l'esistenza.
©RIPRODUZIONERISERVATA
@MarcRavv
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ministrazione finanziaria e
imprese e per promuovere
soluzioni condivise ai problemi che riscontrano le industrie. «Oggi non è facile fare
impresa in Italia - ha sostenuto Andrea Bolla - Accanto ad
una pressione fiscale elevata
che soffoca la crescita, c’è un
sistema complesso, tra norme e adempimenti, che imbriglia le iniziative imprenditoriali più sane e rende incerto e molto spesso oggetto di
contestazione l’operato delle
imprese. Gli incontri sul territorio con l’Agenzia hanno
proprio l’obiettivo di agevolare il dialogo e la conoscenza
diretta dei problemi che le
imprese vivono quotidianamente».
«Il dialogo tra amministrazione finanziaria e mondo
produttivo è oggi più che mai
aperto - ha affermato Attilio
Befera- È inoltre forte e condivisa la volontà di guardare
al paese reale e di rendere
sempre più semplice il rapporto tra fisco e contribuenti.
Uno sforzo concreto che stiamo portando avanti attraverso l’approvazione di numerosi provvedimenti che vanno
incontro alle esigenze delle
imprese». Molte, infine, per
Maccauro, sono le criticità
che gravano sul rapporto fisco-imprese. In questa direzione si inserisce la proposta
di Confindustria Salerno di
un Protocollo con l’Agenzia
dell’Entrate diretto a semplificare i rapporti tra le imprese del territorio e il fisco attraverso l’implementazione di
question time regolari e l’accesso preferenziale a piattaforme telematiche dedicate».
18
Salerno
LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
di Fiorella Loffredo
Tra i cornicioni che si sbriciolano come biscotti, minando
l’incolumità di alunni e professori, e la mancanza di spazi
adeguati alla prevista attività
fisica settimanale - la palestra
è inagibile da anni - i ragazzi
del liceo scientifico “da Vinci”
in via principessa Sichelgaita
ora sono costretti a denunciare un altro disagio che, in realtà, perdura già da diverso tempo: la mancanza di bagni.
L’istituto, che ospita circa
500 alunni, è provvisto, infatti,
di un solo bagno al servizio della popolazione femminile. Per
essere più chiari: per lo meno
250 ragazzine (arrotondando
per difetto) devono condividere, ogni giorno - e presumibilmente più volte al giorno - uno
stesso wc perchè gli altri cinque presenti nella scuola sono
tutti, e da tempo, fuori servizio. Per di più, racconta
un’alunna, l’unico servizio
igienico disponibile per donne
è situato al terzo piano della
scuola quindi, le ragazze che
appartengono alle classi che
vengono ospitate al piano terra o in quello seminterrato sono costretta a salire diverse
rampe di scale per raggiungere il bagno. Guai, quindi, a rimanere preda di un bisogno
impellente o ad accusare un
malore, le conseguenze potrebbero essere nefaste, sia
per dignità che per la salute.
A denunciare il disagio è
Matteo De Cesare, insegnante
di Filosofia del liceo nonchè
membro attivissimo dell’Unicobas Scuola, il quale oggi
prenderà parte allo sciopero
indetto a livello nazionale dal
sindacato di cui fa parte.
la morte di pipolo
Rintracciato in Usa
l’automobilista russo
L’ingresso del liceo “da Vinci” in via Principessa Sichelgaita
Al “da Vinci” un wc
per oltre 250 alunne
Guasti da tempo gli altri cinque servizi igienici del liceo
L’unico rimasto fruibile dalle ragazze è al terzo piano
«Domani (oggi per chi legge
- ndr) parteciperò all’iniziativa
di protesta anche per lanciare
un segnale a chi dovrebbe preoccuparsi dei bisogni e delle
condizioni degli istituti scolastici della provincia di Salerno
e invece lascia tutto così
com’è, magari spendendo i
fondi destinati all’edilizia scolastica in altre cose meno im-
portanti». Ma De Cesare non è
il solo a preoccuparsi dello stato in cui versa la scuola in cui
insegna ormai da anni; anche
la preside Anna Maria Paolino, insediatasi quest’anno, ha
espresso in più occasioni preoccupazioni forti per le condizioni strutturali dell’istituto
che necessita di diversi interventi di manutenzione oltre-
modo urgenti. Già rendere gli
altri cinque bagni, attualmente fuori uso, fruibili da parte
delle alunne della scuola sarebbe un grande passo avanti
in termini di sicurezza e civiltà, condizioni che continuano
a scarseggiare in uno dei licei
più conosciuti e popolati della
città.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
È stato rintracciato in America
il conducente dell’auto che il 7
settembre scorso andò ad impattare contro lo scooter guidato da Fabrizio Pipolo, il
42enne salernitano deceduto
ieri l’altro al “Ruggi” dopo 40
giorni di agonia.
Gli agenti della polizia municipale, che stanno portando
avanti le indagini sul caso, sono, infatti, riusciti a rintracciare l’uomo, di origini russe, oltreoceano dove probabilmente si era rifugiato avendo il sentore che l’incidente in cui si
era trovato coinvolto potesse
avere risvolti tragici.
Così com’è poi, purtroppo,
avvenuto.
Fabrizio Pipolo - titolare insieme al fratello Carlo del caseificio Ilka in via Delle Calabrie a Fuorni - è morto in seguito alle profonde ferite riportate nell’incidente e per uno
schiacciamento toracico che
ha compromesso in maniera
irrimediabile la sua attività polmonare.
la salma dell’uomo è stata
posta sotto sequestro dal magistrato Elena Guarino che ha
aperto un’inchiesta col fine di
chiarire i precisi motivi del decesso e individuare, laddove ci
fosse, uno o più colpevoli.
Per ora l’unico indagato è,
appunto, il conducente di nazionalità russa che era alla gui-
Fabrizio Pipolo
da dell’auto di grossa cilindrata con cui Pipolo si è scontrato
all’altezza del mobilificio Semeraro (e non nei pressi di Brico Center così come avevamo
riportato ieri), in via San Leonardo.
Da una prima ricostruzione
del sinistro sembra che l’auto
abbia tagliato la strada allo
scooter su cui viaggiava - presumibilmente a forte velocità
e per di più senza casco, secondo i primi rilievi - Pipolo.
Ieri mattina il pm si è incontrato con i familiari della vittima e nelle prossime ore è prevista la nomina del medico legale che dovrà eseguire l’autopsia sul corpo del 42enne
che lascia una moglie e due figli.
(fi.lo.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Salerno
VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 LA CITTÀ
17
dei servizi: per il Tar
Comune: i 9 “stabilizzati” Carta
Palazzo di Città inadempiente
rischiano il licenziamento
Dal primo novembre potrebbero trovarsi senza lavoro: se ne parla oggi in giunta
L’ira della Cgil: «Faremo tutto il possibile per evitarlo, una scelta ingiusta»
di Barbara Cangiano
I nove dipendenti comunali
che la giunta stabilizzò nel
2008, trasformando i loro contratti in rapporti lavorativi a
tempo indeterminato, rischiano il licenziamento. Se ne discuterà oggi in giunta, dove gli
assessori saranno chiamati a
valutare una relazione redatta
dall’ufficio del personale, alla
luce dell’inchiesta che la Corte
dei Conti ha aperto sulla delibera 813 che ratificò le loro posizioni. Per la magistratura
contabile, la procedura seguita sarebbe stata illegittima ed
avrebbe causato un danno patrimoniale stimato in circa un
milione e centomila euro, frutto degli emolumenti percepiti
negli ultimi cinque anni dai dipendenti, tirati in ballo dell'allora consigliere comunale Fausto Morrone, autore della denuncia dalla quale sono partite le indagini. Di qui la richiesta di sequestro conservativo
per un milione e 157mila euro
(secondo la formula dell’importo del credito aumentato
della metà, a fronte di un danno erariale stimato in poco più
La sede dell’amministrazione comunale
di 771mila euro) scattato nei
confronti di Eva Avossa, Gerardo Calabrese, Luca Cascone,
Luciano Conforti, Franco Picarone, Gennaro Caliendo,
Mimmo De Maio e Augusto
De Pascale. Beni e conti furono prima sequestrati e poi successivamente congelati, ma la
Corte non ha intenzione di rinunciare a una parcella parti-
colarmente salata. Di qui la
proposta di licenziamento,
con decorrenza dal primo novembre, per Pasquale Di Feo
(istruttore area informatica);
Anna Fiore (istruttore direttivo area comunicazione); Carla
Gatto (istruttore direttivo area
tecnico manutentiva); Rosaria
Lo Iudice (istruttore amministrativo), Corrado Marino (ge-
ometra), Ruggiero Petrella
(istruttore area informatica),
Gaetana Pinto (geometra),
Marcello Sansone (geometra)
e Teresa Verzola (istruttore direttivo area economica finanziaria). Ora sarà la giunta a decidere se accogliere questa ipotesi e mandare a casa i dipendenti (che, dopo essere stati
sospesi dal servizio, furono
reintegrati dal Tar) oppure se
rigettarla e studiare soluzioni
alternative. Un dato è certo: i
nove comunali non resteranno con le braccia conserte e si
opporranno ad un eventuale
rescissione contrattuale, attraverso il loro legale, l’avvocato
Lorenzo Lentini. E non staranno ferme neppure le organizzazioni sindacali: «E’ assurdo
che nove lavoratori debbano
ritrovarsi per strada dall’oggi
al domani, dopo aver prestato
servizio con dedizione e senza
avere alcuna colpa - ha sottolineato Angelo de Angelis della
Cgil - Faremo tutto il possibile
per evitarlo, nella speranza
che la giunta si adoperi per tutelare le posizioni di personale
serio e qualificato».
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L’amministrazione comunale
ha novanta giorni di tempo per
dotarsi della Carta dei servizi
previsti dalla legge. Lo ha stabilito la prima sezione del Tar Salerno, accogliendo il ricorso presentato dal Movimento Difesa
del Cittadino, rappresentato
dall’avvocato Antonio Bruno. I
giudici, trattando la prima class
action nazionale su questa tematica, hanno contestato «l’illegittimità del silenzio serbato e
di conseguenza l’inadempimento per omessa adozione della
Carta dei servizi». Il Movimento
aveva già diffidato Palazzo di
Città nel novembre del 2012,
ma a quella nota nella quale si
chiedeva l’adozione di uno strumento -previsto dalla legge - teso a garantire ai cittadini maggiore trasparenza attraverso la
valutazione dei servizi offerti
dall’Ente, non è seguita alcuna
risposta. In sede di contenzioso,
il Comune ha mostrato la Carta
dei servizi redatta da Salerno
Energia, Salerno Mobilità e Salerno Sistemi, ma il Tar ha reputato questa documentazione
«non conferente alla richiesta
contenuta nella diffida». (b.c.)
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Dipendente dell’Anagrafe
aggredita da un utente
Finisce in ospedale dopo essere
stata aggredita da un utente: è
accaduto ieri mattina presso lo
sportello immigrazione e domicilio di via Picarielli, dove sono
ubicati diversi uffici periferici di
Palazzo di Città. La vittima è una
cinquantenne alla quale si è rivolto un uomo che doveva sbrigare una pratica per regolarizzare la posizione della moglie straniera. Una procedura non velocissima, motivo per cui la donna
lo ha invitato a tornare in un secondo momento. Cosa che ha
mandato su tutte le furie l’utente che, fuori di sè dalla rabbia, ha
iniziato a sbraitare oltrepassan-
do la scrivania per minacciarla.
E’ stato necessario l’intervento
del dirigente per dirimere la questione e successivamente sono
sopraggiunti anche i carabinieri
per raccogliere la denuncia.
L’episodio non è un caso isolato:
da tempo i sindacati chiedono
che gli uffici periferici del Comune vengano controllati dai vigili
urbani. Per via Picarielli si rivendica almeno l’installazione di un
citofono che possa fare da filtro
con l’ingresso o, in alternativa,
la chiusura pomeridiana al pubblico degli sportelli per tutelare
il personale.
(b.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Salerno
VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 LA CITTÀ
15
» INCOMPATIBILITÀ
De Luca non molla, attenderà le deleghe
DOPPIO INCARICO
Ieri ai gruppi di maggioranza ha spiegato che non intende dimettersi da sottosegretario e che a Roma c’è ancora da fare
Una posizione attendista. È
quella che ha deciso di assumere Vincenzo De Luca in merito alla questione del doppio
incarico. Per il momento niente rinuncia alla funzione di
sottosegretario alle infrastrutture come ribadito anche nel
corso della trasmissione “S come Salerno” sulle frequenze
di Radio Alfa. «Le dimissioni?
Solo gossip», ha dichiarato e
ha aggiunto: «In questa città
c’è gente che ha tempo da perdere! La quantità di chiacchiere e idiozie che trovo!». Quindi, al momento, l’annuncio
non c’è stato, né in diretta radio né nel corso della riunione
con il gruppo di maggioranza
che si è tenuta ieri pomeriggio
nella sala giunta del Comune.
Ai consiglieri, nel corso di
un lungo colloquio durato circa due ore, De Luca ha spiegato che soltanto se dovessero
arrivare le famose deleghe (e
adesso devono essere anche
di peso) sarebbe disposto a decadere da sindaco. Quindi bisogna attendere le prossime
mosse di Letta. «Aspettiamo il
presidente del Consiglio che
oggi è negli Usa – ha detto anche in radio – C’è uno scontro
di potere e di poteri politici.
Questa è la situazione e io
aspetto».
Anche perché, si è fatto notare nel corso dell’incontro, la
procedura per la dichiarazione di decadenza resta sempre
aperta. Ma se la nomina a viceministro non dovesse mai venire perfezionata? Nessun problema, resterà a Roma fin
quando sarà possibile farlo.
Quindi niente dimissioni (a
meno di clamorosi colpi di
scena) ma la possibilità che
sia il Parlamento a farlo decadere a seguito della chiusura
del procedimento dell’Antitrust il prossimo 30 novembre. L’iter infatti prevede che
la relazione dell’Autorità che
dichiara l’incompatibilità di
De Luca venga trasmessa alle
Camere; queste dovranno poi
esprimersi sulla decadenza
dalla carica di sottosegretario.
Nel frattempo, De Luca cercherà di lavorare quanto più
possibile per risolvere qualche problema salernitano. Ai
consiglieri ha infatti parlato
dell’impegno per ottenere
nuovi finanziamenti per il prolungamento della metropoli-
Una seduta del Consiglio comunale
concluso l’esame in commissione
Si chiederà il parere
di un costituzionalista
De Luca non ha intenzione di sbattere la porta e di dimettersi da viceministro
tana, e per il completamento
della cittadella giudiziaria ribadendo quanto afaermato
più volte negli ultimi mesi.
«Sulla cittadella, che è un’opera statale e non comunale, c’è
una sorta di distrazione del
Ministero che – ha detto – dovrebbe fare battaglia per completare l’opera. Nella legge di
stabilità c’è un capitolo generale da destinare al Ministero
della Giustizia ma senza specifiche sulle risorse da destinare
ai vari territori. Ora attendiamo di capire se c’è spazio per
inserire il finanziamento che
manca per completare la citta-
della». Altrimenti, secondo De
Luca, ci sarebbe sempre la
possibilità di attingere ai fondi
stanziati per l’edilizia carceraria; ben 700milioni di euro.
«Nella considerazione che
certamente i cantieri non si
aprono domani mattina – ha
spiegato – avremmo potuto
utilizzare una parte di quei soldi, ma a quanto pare ci sarebbe un’aperta avversione da
parte del ministro». Insomma,
in assenza di deleghe, De Luca
non ha intenzione di cambiare lo stato delle cose. Resterà a
Roma e farà il sindaco di Salerno. E per quanto riguarda
l’udienza che si terrà il prossimo 17 dicembre presso il Tribunale a seguito del ricorso
presentato dai grillini? Nessuna preoccupazione. Ci sarebbe un problema di procedibilità essendo stata aperto il fascicolo per dichiarare la decadenza presso il Consiglio comunale. Ecco perché, a detta
di tutti i presenti, De Luca ieri
sera non era per nulla nervoso, ma anzi energico e contento. Tra l’altro si sa che le polemiche contro di lui lo rendono
particolarmente euforico.
Angela Caso
©RIPRODUZIONE RISERVATA+
La commissione Statuto del
Comune di Salerno chiude
l’approfondimento chiesto per
verificare se sussista una condizione di incompatibilità da parte del sindaco Vincenzo De Luca. Ieri mattina c’è stata l’ultima riunione al termine della
quale si è deciso di indicare al
Consiglio comunale la seguente soluzione: chiedere un parere pro-veritate ad un costituzionalista che esamini tutte le problematiche emerse. Tra le condizioni poste dai consiglieri
quella che la parcella dell’avvocato non vada a gravare sulle
casse di Palazzo di Città. La
proposta è stata votata all’unanimità con l’astensione del
consigliere Antonio Cammarota che aveva chiesto che il parere venisse espresso direttamente dal Ministero dell’Interno. Il
professionista che verrà scelto
non dovrà solo verificare se ci
sono profili di incostituzionalità nel decreto 138 del 2011 (come chiesto dal consigliere Nino Criscuolo) ma approfondire l’intero corpus legislativo
che tratta la materia. A consigliare questo ulteriore lavoro è
stato il capogruppo di “Salerno
per i giovani” Angelo Caramanno. «Non si può non rilevare – ha spiegato – che
dall’apertura in Consiglio comunale della procedura d’incompatibilità si siano verificati
due fatti nuovi e fondamentali,
a tutt’oggi presenti e più che
mai fuorvianti: l’ambigua norma recepita nel decreto del Fare sul numero degli amministrati generanti l’incompatibilità e la procrastinata quanto inspiegabile mancata attribuzione delle deleghe a De Luca, in
contrasto con la legge 81. Si
tratta di due momenti di ineludibile poca chiarezza normativa e procedimentale». Ed è anche a causa di questa ambiguità che nel corso delle sedute
della commissione ci sono state diverse proposte su come arrivare ad una chiarificazione.
«In mancanza di procedimenti
certi e fondati – ha continuato
Caramanno – appare opportuno affidare i propri dubbi ad
un parere forte e super partes
di un esperto della normativa».
I tempi però devono essere brevissimi e alla fine bisognerà arrivare ad una soluzione che
consenta «il corretto prosieguo
dell’attività amministrativa in
ossequio al mandato conferito». La decisione presa dai consiglieri non li risparmia, però,
dagli attacchi dell’opposizione. Se Celano ha deciso di non
seguire la seduta, Adinolfi ha
bollato come «posizione da
ignoranti» quella assunta dai
suoi colleghi della commissione.
(an.ca.)
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14
Salerno
LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
Trasporto locale, ora a far paura è l’Iva
Ieri a Napoli la Consulta regionale per la mobilità: l’entità dei tagli dipenderà dalla capacità degli enti di pagare l’aliquota
I tagli sono ormai una certezza. Ora bisogna solo capire la
loro entità, nella speranza che
l’ennesima scure non affossi
definitivamente il trasporto
pubblico locale. Questo quanto emerso nell’ambito della
Consulta regionale per la mobilità tenutasi ieri a Napoli,
riunione servita, se mai ce ne
fosse ancora bisogno, ad allarmare ulteriormente gli operatori del comparto e le rappresentanze sindacali.
Il piano ufficiale per la riprogrammazione del settore
trasporti in regione Campania sarà presentato al Goveno
il prossimo 26 ottobre. Due le
ipotesi emerse nel corso della
riunione ma la partita grossa
(a fronte di tagli comunque
necessari) si gioca sull’Iva:
nessuno sa dove prendere le
risorse per pagarla, risorse
che verranno inevitabilmente
tolte ai servizi su strada. Due,
come detto, le ipotesi: se gli
enti concedenti - ovvero Comuni e Province - non reperiranno autonomamente i soldi
per pagare l’Iva, il taglio del
servizio per il 2014 sarà del 20
per cento; se invece ognuno si
farà carico dell’aliquota senza, dunque, gravare sulla Regione, il taglio potrebbe essere solo del 10 per cento.
Sconcertato il segretario
provinciale Filt Cgil Amedeo
D’Alessio che, in ogni caso,
annuncia barricate: «Riman-
Bus in servizio su una linea extraurbana
go basito - ha commentatoper le disposizioni inserite nel
piano. Il trasporto pubblico
locale sta per affrontare ulteriori tagli, è il momento della
mobilitazione generale, sia a
livello regionale che nelle singole province, anche in tempi
strettissimi. Dobbiamo fare
fronte comune anche con gli
enti concedenti, con le asso-
ciazioni e gli utenti affinchè
l’ennesimo scempio non si
consumi».
Con molta probabilità sarà
perseguita la seconda ipotesi:
ognuno dovrà pagare l’Iva per
sè, ma dove saranno presi i
soldi non si sa visto che la coperta è e rimane cortissima.
Preferisce non commentare le novità il presidente Anav
Simone Spinosa che ha rimandato ogni commento alla
lettura delle carte quando,
dunque, il piano della Regione sarà formulato ed ufficialmente presentato al Governo.
Su una sola cosa l’assessore
regionale ai Trasporti, Sergio
Vetrella, è stato chiaro ed irremovibile: le risorse sono poche e la riprogrammazione
imporrà ancora dei sacrifici a
meno che dal Governo stesso
non arrivi una maggiore elargizione di risorse.
Da parte del Comune di Salerno ci sarebbe la volontà di
provvedere autonomamente
al pagamento dell’Iva, i maggiori problemi, come d’altronde già sta accadendo, si avranno sui chilometri extraurbani
che, nella migliore delle ipotesi, potrebbero scendere di sei
milioni annui passando dai
26 attualmente percorsi ai 20,
per un totale di cinque milioni di euro in meno di trasferimenti di risorse. Se a tutto
questo aggiungiamo il mancato versamento dell’Iva da parte della Provincia di Salerno,
allora a mancare all’appello
(sempre annualmente) ci saranno 10 milioni di euro in
meno. I chilometri restano gli
stessi, cambierà, a seconda
dell’Iva, il corrispettivo o di
1,86 euro attuale senza Iva o
di 1,96 euro Iva inclusa.
Carmen Incisivo
©RIPRODUZIONE RISERVATA
metropolitana
C’è il via libera per l’esercizio
Ma servono i soldi per il 2014
Non poteva mancare l’argomento metropolitana nell’ambito della Consulta regionale
per la mobilità tenutasi ieri a
Napoli. Nel corso dell’incontro, da parte dei vertici regionali è arrivata la rassicurazione che segue la firma dell’accordo di programma di qualche settimana fa: davanti a
tutti gli attori del comparto è
stato ufficializzato che la metropolitana di Salerno è inserita nella programmazione regionale per la mobilità. Ma è
stato anche precisato che per
il funzionamento dell’infrastruttura sarà stanziato un finanziamento ad hoc e che
dunque nulla sarà tolto alla
gomma o al ferro.
Che ci fosse un problema di
risorse è noto a tutti ma non è
ancora chiaro, anche alla luce
di quanto espresso ieri, dove e
come saranno reperite le risorse per la messa in esercizio
della metropolitana. Un focus
potrebbe esser necessario nelle prossime settimane per fare
finalmente
chiarezza
sull’unico reale problema che
ha tenuto bloccata per anni
l’infrastruttura salernitana. Intanto nessuna conferma o
smentita arriva riguardo la data della messa in esercizio:
sembra che, con molta probabilità, la prima corsa sarà effettuata già nella prima settimana di novembre, al massimo la seconda se il puzzle non
dovesse essere completato in
tempo.
Restano infatti da limare gli
ultimi dettagli e la firma del
contratto: «Speriamo - ha auspicato l’assessore comunale
alla Mobilità, Luca Casconeche il contratto sia firmato la
prossima settimana, poi dovremo vederci con Trenitalia
ed Rfi per verificare i dettagli
della messa in esercizio. A seguire ci impegneremo in una
campagna di informazione
perché il servizio va promosso. Sembra che siamo finalmente in dirittura d’arrivo per
un’opera strategica per la mobilità cittadina in particolare
in un periodo affollato come
quello natalizio ed anche come validissimo supporto al
servizio su gomma».
(c.i.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
rifiuti
Stir campani in difficoltà
La Regione sonda Salerno
Potrebbe essere un’emergenza fuori stagione quella che si
appresta a vivere la Campania
sul fronte rifiuti.
Dopo la decisione del sindaco di Tufino di chiudere lo Stir,
decisione poi ribaltata – per
ora – dal Tar, anche quelli che
insistono sui territori di Giugliano e Caivano rischiano, di
conseguenza, di andare presto
in affanno e di non essere più
in grado di accogliere tutti rifiuti prodotti da buona parte
della regione. Come già accaduto in passato, se queste circostanze dovessero palesarsi,
la provincia di Salerno potrebbe essere chiamata a fare la
propria parte, mettendo a disposizione il suo Stir, quello situato a Battipaglia, gestito dalla società provinciale Ecoambiente.
«Al momento però – ha affermato il presidente facente funzioni della società, Mario Capo – non abbiamo ancora ricevuto nessuna comunicazione
ufficiale dall’Ufficio Flussi della Regione. Se ciò avverrà – ha
aggiunto – siamo disponibili
seppur a delle condizioni».
Due su tutte. «Innanzitutto –
ha chiarito Capo – vogliamo ricevere tutte le rassicurazioni
possibili sul fatto che, in caso
di sofferenza di altri Comuni
fuori dalla nostra provincia,
Salerno e il suo territorio non
vengano penalizzati, andando
a ridurre le quantità attualmente conferite nel nostro impianto».
La seconda condizione, invece, «è che i Comuni abbiano
Rifiuti nello Stir di Battipaglia
le risorse necessarie per coprire i costi di conferimento e gestione del rifiuto». Niente credito, insomma, a nessuno.
Perchè la storia, in questo
caso, sembra aver insegnato
qualcosa. E la difficile situazione economica in cui versa la
società (che di recente ha ricevuto dalla Provincia anche la
gestione post mortem delle discariche) è quella che è.
Tecnicamente, se l’Ufficio
Flussi dovesse indicare come
utilizzabile anche lo Stir di Battipaglia, ci sarebbe una disponibilità “extra” di circa 300 tonnellate al giorno.
Attualmente, infatti, l’impianto presente nella zona industriale della cittadina della
Piana del Sele lavora circa 450
tonnellate giornaliere. Lo scorso anno sono state lavorate circa 700mila tonnellate di rifiuto.
Mattia A. Carpinelli
©RIPRODUZIONERISERVATA
LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
OFFRE 10 ANNI DI GARANZIA
Via XXV Luglio, 277 - Cava de' Tirreni (SA)
Tel./Fax 089 443 853 - CeLL 339 3417735 - 377 2545827
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»
«Grave danno ambientale
Il progetto è stato stravolto»
I CANTIERI PORTA OVEST
italia nostra
«Vi diffidiamo
a lavorare
senza garanzie
sulla sicurezza»
In una relazione inviata da Pica Ciamarra all’Autorità portuale le contestazioni al nuovo disegno
De Luca all’attacco dei comitati: «Non perderemo un minuto di tempo per queste imbecillità»
di Barbara Cangiano
Che l’attuale ridisegno di Porta
Ovest stravolgesse il progetto
originario, polverizzando ogni
tentativo di riqualificazione urbana per creare «un danno ambientale gravissimo», lo studio
di architettura Pica Ciamarra
lo aveva denunciato in una articolata relazione inviata all’Autorità portuale, già a settembre.
Sono due i punti su cui i progettisti insistono: l’attuale restyling di Porta Ovest, «non
consentirà mai la demolizione
del tratto di viadotto Gatto prevista dal progetto emerso dal
concorso internazionale e nel
successivo preliminare, nè consentirà la realizzazione del Tranist Point e parcheggi come da
preliminare approvato. Quindi
non solo annulla il carattere di
progetto urbano di Porta
Ovest, ma anche formalmente
non è più stralcio di alcunchè».
Addio abbattimento del viadotto, addio navette ad idrogeno
che avrebbero consentito collegamenti “green” e all’accesso
dall’alto al centro storico, per riqualificare una zona dove, sempre nelle migliori intenzioni,
avrebbero dovuto sorgere gli
edifici mondo. Per lo studio Pica Ciamarra, che ha messo nero su bianco tutte le
“anomalie” verificatesi in corso
d’opera, le variazioni sono tante e sostanziali.
Sotto il profilo trasportistico,
l’innesto attualmente scelto si
prevede in corrispondenza del
nodo San Leo in direzione Cernicchiara e non Ligea. «Pertanto gli utenti provenienti da Vietri con direzione porto, dovrebbero arrivare tramite via Gatto
al nodo Cernicchiara e poi da lì
imboccare la canna in direzione porto. Analogamente, gli
utenti della zona alta di Saler-
L’imbocco di via Ligea secondo il progetto degli architetti dello studio Pica Ciamarra
L’attuale realizzazione di via Ligea (con il viadotto Gatto che permane)
no, per raggiungere il porto, dovrebbero arrivare prima al nodo Cernicchiara tramite via
Gatto, poi imboccare la canna
in direzione porto». Traditi gli
aspetti ambientali ed architettonici. Per quanto riguarda il
Cernicchiara, «il ridisegno del
nodo e del collegamento con
l’autostrada A3 è una sostanziale revisione con impatto negativo sul delicato sistema ambientale (fronte collinare e torrente
Cernicchiara)». Non si prevede
poi il trattamento del fronte imbocchi, trattando «impropriamente l’attuale parete di contenimento terrazzata, lasciando
terrazzamenti a vista utilizzati
come affacci». Il progetto Pica
Ciamarra, qui prevedeva invece una struttura metallica a forma di cesto per mascherare
con la vegetazione il taglio che
l’attuale progetto «rende ancora più visibile nel suo impatto
negativo sul paesaggio». Anche
il tracciato nella galleria di San
Leo è stato modificato, con l’eliminazione dell’uscita. Nel tratto cosiddetto Poseidon, «la traslazione dell’imbocco con ritombamento dell’alveo, modifica la natura dello snodo e la risagomatura dell’area a monte
della preesistente via Gatto.
Scompaiono le pareti inclinate
di raccordo, sostituite da tagli
netti privi di attenzione per
l’immagine paesaggistica d’insieme». Si elimina anche il collegamento con Villa Poseidon e
quello previsto con la rampa
pedonale che raggiunge via
Monti. In via Ligea, poi, viene
modificato il tracciato della viabilità in galleria, «portandolo a
quota bassa e non innestandolo più sul viadotto».
Critiche sulle quali si consumerà uno scontro violento, dal
momento che, come specificato da Massimo Pica Ciamarra,
autore del progetto che nel
2006 vinse il concorso nazionale di idee, l’Autorità portuale,
da contratto, era tenuta a rispettare il parere del progettista. E sempre l’Authority finisce nel mirino dei residenti di
Canalone che in ben due occasioni hanno presentato richiesta di accesso agli atti, per conoscere nel dettaglio il progetto di Porta Ovest, senza però ottenere risposta. Dura la reazione del sindaco: «Nei paesi civili
i pareri li rilasciano le istituzioni competenti, non i comitati.
Se si chiedono spiegazioni, i titolari dell’appalto le forniranno. Dopo di che si va avanti,
senza perdere un minuto di
tempo per queste imbecillità».
Ma il problema è proprio questo: i residenti di Canalone le
spiegazioni le hanno chieste.
Solo che nessuno ha ritenuto di
doverle fornire.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Dopo il Crescent, Italia nostra
darà filo da torcere anche a
Porta Ovest. L’associazione
presieduta da Lella Di Leo, lo
scorso giugno ha presentato ricorso straordinario al Capo
dello Stato per la variante al
Puc, evidenziando le illegittimità del progetto, in particolare per la pericolosità del traforo in un’area che è a rischio
idrogeologico. «Una volta avuto accesso agli atti, Italia Nostra è pronta a denunciare ulteriori deficienze tecnico - amministrative. L’associazione si legge in una nota - a fronte
del ricorso pendente, diffida il
Comune e l’Autorità portuale
a non ripetere l’errore di iniziare i lavori senza avere certezza
sulla fattibilità dell’opera, sulla sua sicurezza, sulla legittimità degli atti».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
ilcongresso
Vertice dell’Inu
Il No Crescent
chiede di partecipare
Il comitato No Crescent ha chiesto al presidente dell’Inu (Istituto nazionale di urbanistica) di
poter prendere parte al convegno nazionale che si terrà a Salerno a partire dal 24 ottobre,
dal momento che l’evento «può
ritenersi utile occasione per
rappresentare lo scempio paesaggistico e ambientale in corso
in città con l’edificazione del
Crescent. Potremmo rappresentare la nostra esperienza nella tutela del territorio, lo straordinario lavoro scientifico svolto
da chi si è opposto a tale scellerata scelta urbanistica, il ruolo
che hanno avuto gli enti di tutela, il concetto di riqualificazione secondo gli amministratori,
il ruolo stesso delle archistar».
4
Primo piano
LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
politica e giustizia » l’inchiesta
di Clemy De Maio
◗ SALERNO
È un intreccio tra politici, funzionari e ambienti della criminalità organizzata quello su
cui indaga l’Antimafia di Salerno. Un intreccio sfociato un
anno
fa
nell’operazione
“Tsunami” su concorsi e abusi
edilizi, in cui lo stesso Giovanni Baldi venne iscritto nel registro degli indagati, e di cui
quella conclusa ieri con gli arresti può ritenersi naturale
prosecuzione. Lo conferma il
sostituto procuratore Vincenzo Montemurro, che sin
dall’inizio aveva lasciato intendere che i riflettori erano accesi su un intero sistema. «Le
promesse cerchiamo di mantenerle» ha sottolineato ieri,
tracciando la linea di congiunzione in un «clima di intimidazione» emerso dalla prima inchiesta e continuato nei mesi
successivi, come raccontano
le testimonianze degli ex assessori Matteo Monetta e Mario
Pannullo. Esiste un «cartello
criminale – scrive il magistrato
nella richiesta di arresto – composto da funzionari pubblici,
da spregiudicati imprenditori
e da politici di livello locale e
regionale i quali, legandosi inscindibilmente anche a soggetti rappresentativi della recente
realtà criminale dell’Agro nocerino sarnese, ed avvalendosi
spesso dell’uso spregiudicato
e personalistico di poteri e prerogative espressi dalle funzioni pubbliche ricoperte, hanno
acquisito il dominio incontrastato nella gestione illecita di
rilevanti settori della pubblica
amministrazione, riuscendo a
imporre il pieno controllo sulle principali attività economiche ed imprenditoriali della
città di Cava de’ Tirreni e dei
territori finitimi».
Stavolta al centro dello
scambio illecito ci sarebbero
le elezioni regionali e comunali, senza collegamenti al congresso del Pdl che vede indagato il deputato Edmondo Cirielli, ma il magistrato non nega
che tutti i filoni di indagine
rientrino in uno stesso scenario, che passa al setaccio un intero sistema di potere. E chi volesse gridare alla persecuzione
politica («come già si evince da
alcune intercettazioni») è avvisato: «Dico a tutti e ad eminenti rappresentanti politici –
scandisce Montemurro – che
la Procura è a disposizione di
tutti. Se in qualche cerimonia
(evidente il riferimento alle recenti esternazioni del senatore
Paravia ndr) dicono che questo o quel procuratore si occupa troppo di certe cose e ne tra-
Un invalido all’ingresso della caserma dei carabinieri di Nocera
Inferiore (foto di Luigi Pepe); a sinistra, un momento della conferenza
stampa degli investigatori sull’operazione “Spending review”
L’ombra dei criminali
su un sistema di potere
La Procura antimafia denuncia un clima di intimidazione camorristica
Montemurro: «Nessuno si difenda gridando alla persecuzione politica»
‘‘
‘‘
Matteo
monetta
Mario
Pannullo
Fui avvicinato
da un giovane in moto
Puntò una pistola
e mi disse di stare lontano
dalle vicende legate
agli abusi edilizi
lascia altre, sappiamo che saremo ben lieti di ospitarli in Procura se hanno qualcosa da denunciare».
Di denunce sono state intanto registrate quelle di Monetta
e Pannullo, vittime secondo
gli inquirenti di «un clima di intimidazione
camorristica»,
Agli episodi già descritti nella
prima inchiesta Tsunami, e relativi soprattutto alla campagna elettorale, la nuova indagine ne affianca altri inquietanti.
Quella che la Procura definisce una «escalation di intimidazioni» raggiunge l’apice nella denuncia formalizzata il 16
aprile da Pannullo, il quale riferisce di avere incontrato nello
Ad aprile
una persona vicina a Baldi
mi ha avvisato
che si stava preparando
qualcosa ai danni
dell’altro ex assessore
stesso giorno tale Alessandro
Di Marino («elemento molto
vicino a Giovanni Baldi») e di
averne ricevuto l’invito a stare
a distanza da Monetta in quanto «qualcuno sta preparando
qualcosa in suo danno». Del
colloquio l’ex assessore fornisce anche una registrazione,
da cui la Dda evince che a dare
conferma di un presunto attentato poteva essere Giovanni Pepe, identificato in un
52enne con precedenti per associazione mafiosa e omicidio. Poi ci sono le dichiarazioni dello stesso Monetta, che
spiega di aver lasciato la giunta Galdi perché «bersaglio di
continue minacce e tentativi
Il sindaco: «Sono persone oneste e perbene»
A Cava sconcerto, cautela e solidarietà bipartisan. Gravagnuolo sul web: «Delinquenti? No, ingenui»
◗ CAVA DE’ TIRRENI
Il sindaco di Cava, Marco Galdi
Sconcerto negli ambienti politici cavesi per gli arresti del
consigliere regionale Giovanni Baldi, di Forza Italia, e del
consigliere comunale e capogruppo consiliare di Fratelli
d’Italia, Germano Baldi, raggiunti da un provvedimento
restrittivo insieme ad altre sette persone tra medici e impiegati dell’Inps. La “voce” che
tra gli 85 indagati sulle false invalidità e e le certificazioni mediche in cambio di voti vi siano
anche consiglieri e dipendenti
comunali, poi, ha acuito la pre-
occupazione. Solidarietà ai
due esponenti politici è stata
espressa, dal sindaco Marco
Galdi: «Conosco da anni Giovanni e sono sicuro che la sua
posizione si chiarirà presto. Sarà accertato che non fa parte di
alcuna associazione a delinquere. È una persona perbene
e onesta. Soprattutto molto disponibile, ma questo non vuol
dire che la sua disponibilità sia
a condizione». Simili le parole
riservate a Germano Baldi: «Lo
conosco come una persona
onesta – ha detto Galdi – Sono
sicuro che presto sarà fatta luce sulla vicenda». Sulla presen-
za, tra gli indagati, di due consiglieri, dipendenti comunali e
vigili, oltre che di operatori della Metellia Servizi, il sindaco
ha detto di non sapere nulla.
«Non ho avuto alcuna comunicazione ufficiale in merito – ha
precisato Galdi – Quando giungerà valuterò il da farsi».
Molto cauti nei giudizi gli
esponenti sia di maggioranza
che di opposizione. «Mi riservo di valutare la situazione al
termine delle indagini – ha detto il consigliere di Rifondazione comunista Michele Mazzeo – Si tratta, comunque, di
una storia molto triste». Sulla
stessa falsariga il capogruppo
del Pd, Pasquale Scarlino:
«Siamo vicini agli indagati,
sperando che la loro posizione
si chiarisca al più presto». Roberto Bellizia, consigliere del
gruppo Fdi, ha espresso solidarietà al suo capogruppo: «Gli
sono vicino e aspetto che si
concluda il lavoro della magistratura – ha detto – Ma sono
fiducioso perché so che Germano è una persona onesta».
L’ex sindaco Luigi Gravagnuolo ha, invece, affidato il suo
pensiero a un articolo pubblicato sulla piattaforma web
dell’associazione “Città Demo-
di condizionamento anche da
parte di consiglieri comunali
della sua stessa area». Racconta inoltre di essere stato avvicinato, già nell’estate del 2010,
da «un giovane alla guida di
una moto di grossa cilindrata,
che dopo avergli puntato una
pistola contro gli intimava di
stare lontano dalla faccenda
degli abusi edilizi».
A questi episodi si aggiunge
poi la condotta di alcuni degli
arrestati o di loro portaborse,
che secondo la Procura avvicinavano i testi additando in maniera dispregiativa gli investigatori e cercando di screditarli. «L’inquinamento probatorio – si spiega – era ancora in
atto». Da qui la decisione di
procedere agli arresti.
©RIPRODUZIONERISERVATA
cratica”: «Stento a credere che
Giovanni e Germano Baldi e
Franco Ragni siano stati scientemente partecipi di un sistema malavitoso – ha scitto Gravagnuolo – Sono piuttosto propenso a credere, sempre che le
accuse risulteranno fondate,
che per leggerezza e per acquiescenza si siano lasciati trascinare in un giro che neanche
immaginavano quale potesse
essere. Se hanno sbagliato, e
sottolineo il se, lo hanno fatto
per ingenua disponibilità e per
cretinaggine, non perché delinquenti». Intanto, è probabile che Germano Baldi venga
sospeso dalla carica di consigliere. Per ironia della sorte, a
lui, eletto in una lista di centrosinistra, subentrerà l’ex sindaco Raffaele Fiorillo.
Alfonsina Caputano
©RIPRODUZIONERISERVATA
Primo piano
VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 LA CITTÀ
3
i medici e impiegati per i quali sono stati disposti gli arresti domiciliari
Antonio Mazzotta, 60 anni,
di Cava de’ Tirreni, è impiegato
amministrativo all’interno
della segreteria della Commissione
di prima istanza Inps
Francesco Ragni, 59 anni,
di Cava de’ Tirreni,
è medico dell’Istituto
nazionale della Previdenza
sociale
Renato Caterini, 58 anni, di Cava
de’ Tirreni ma residente
a S. Marzano sul Sarno, è medico
ed esperto della Commissione
medica per le invalidità
Mario Salucci, 56 anni,
originario di Pagani
e residente a San Valentino Torio,
è un dirigente medico dell’Azienda
sanitaria salernitana
Pietro Giordano, 59 anni,
di Pagani, cardiologo in servizio
all’ospedale Umberto I˚
di Nocera Inferiore e membro
di Commissione medica
Isidoro Quadrino, 48 anni,
di Scafati, svolge la professione
di medico di base ma è anche
un componente della Commissione
medica
Tra i finti disabili spunta
anche un’anziana suora
Sorella di un monsignore, è stata scoperta dai video registrati dai carabinieri
Dipendenti pubblici usufruivano di certificati di malattia firmati dal consigliere
Germano
Baldi,
57 anni,
di Cava
de’ Tirreni,
medico
e consigliere
al Comune
di Cava,
è anche cugino
del consigliere
regionale
del Pdl
Giovanni
Baldi,
nella pagina
a lato
tra i carabinieri
(Foto
di Luigi Pepe)
◗ SALERNO
me ci sono altri cento casi dove
per la conferma dell’illecito si
aspettano le valutazioni tecniche dell’Inps.
Anche sul coinvolgimento
dei politici l’inchiesta resta
aperta. Al momento non ci sono conferme che altri esponenti del centrodestra fossero a conoscenza del sistema, ma per
la Procura lo scambio tra pensioni e voti era così notorio che
«dopo una prima fase in cui
l’iniziativa era del candidato,
poi sono diventati i cittadini a
proporsi». E ora che il sistema è
saltato è dalle loro testimonianze che gli inquirenti si attendono ulteriori conferme.
©RIPRODUZIONERISERVATA
A inchiodare i falsi invalidi ci
sono i filmati registrati dai carabinieri del reparto territoriale
di Nocera. Video che riprendono persone di cui è certificata
l’inabilità a deambulare senza
l’aiuto di un accompagnatore
e che invece sono riprese mentre salgono le scale, guidano
l’auto, sollevano pesi. Tra loro
c’è anche una suora di 79 anni
originaria di Vietri, Rosa Papa,
sorella del monsignore Carlo:
per la commissione medica
aveva una invalidità tra il 67 e il
99 per cento, ma quindici fotogrammi ne testimoniano i movimenti autonomi nel corso di
una messa in suffragio della sorella. Poi c’è il cavese impegnato in un’operazione di facchinaggio, che sulla carta avrebbe
la schiena bloccata ma che dopo aver parcheggiato la vettura
nell’area riservata ai disabili
non trova difficoltà a sollevare
un mobile per caricarlo nel cofano. E ancora, i presunti disabili sorpresi alla guida o in attività di giardinaggio e manutenzione.
I carabinieri coordinati dal
maggiore Matteo Gabelloni
hanno eseguito decine di appostamenti, riscontrando «discrasie enormi» tra gli attestati di
invalidità e le condizioni reali.
In alcuni casi la compiacenza
di medici e funzionari era servita a elevare il grado dell’inabilità fino alla percentuale che
consente l’erogazione di pensioni e assegni di accompagnamento. In altri casi l’obiettivo
perseguito era l’esenzione dal
pagamento del ticket sanitario
o l’inserimento nelle liste speciali del collocamenti, propedeutico a domande di assunzione in enti o società a partecipazione pubblica. Per raggiungere lo scopo era necessaria
l’attestazione f di un medico e
l’accondiscendenza della commissione dell’Asl chiamata a
valutare l’istanza. Per questo
tra le anomalie registrate figura il passaggio delle pratiche,
«in maniera artata», da un collegio all’altro, in un clima che
un presidente di commissione
ha definito di «concussione
ambientale». Poi entravano in
gioco le complicità all’Inps, dove Antonio Mazzotta è accusato di avere approfittato della
sua password di accesso al sistema informatico per cambiare numeri di protocollo e riaprire pratiche già archiviate.
Il blitz non ha risparmiato l’Agro e l’Irno
Arresti a Pagani, Scafati, S. Valentino, S. Marzano e S. Severino. Nei guai ex sindaco di Roccapiemonte
◗ NOCERA INFERIORE
Angelo Cermi
Anche due medici paganesi,
Mario Salucci e Pietro Giordano, sono finiti ai domiciliari insieme al consigliere regionale
Giovanni Baldi per false pratiche di invalidità.
Salucci, medico psichiatra,
direttore sanitario facente funzione dell’ospedale di Pagani,
è membro di una storica famiglia impegnata per anni in politica con il centrosinistra. È
stato consigliere comunale
per i Ds nel secondo mandato
di Antonio Donato. Socialista,
Salucci è stato anche per un
breve periodo segretario cittadino dello Sdi. Nei primi anni
Novanta, la famiglia Salucci
decise di entrare a far parte del
gruppo provinciale dei socialisti vicini al nocerino Enzo Casalino.
Da diversi anni si era trasferito a San Valentino Torio. Il
primo fratello, Luigi è stato
candidato alle provinciali del
2004 con i Democratici di Sinistra; un altro fratello, Roberto,
è stato candidato al consiglio
comunale di Pagani nel 2007
con Forza Italia a sostegno di
Alberico Gambino. La candidatura con il centrodestra, del
fratello minore, fu però mal digerita da Mario e Luigi, rimasti
sempre vicini al centrosinistra.
L’altro paganese è Pietro
Giordano, residente a via Corallo e in servizio all’ospedale
di Nocera Inferiore. Nella stessa strada si trova anche lo studio del fratello, noto dentista.
Mai impegnato, almeno in prima persona in politica, di Pietro Giordano non si è mai conosciuto l’orientamento politico. Di sicuro c’è incredulità da
parte di molti politici locali di
destra e sinistra che, contattati, hanno confermato la forte
stima professionale nei confronti di un medico che, anche
se da più parti contattato, non
ha mai voluto dare la propria
disponibilità ad una candidatura.
Ai domiciliari anche il medico scafatese Isidoro Quadrino. Figura stimata a Scafati,
Quadrino, medico di base, ha
il proprio studio in via Chiesa
Madre, nel cuore della città.
Politicamente si può definire
un uomo di centrodestra anche se non si è mai candidato.
Anche Renato Caterini, cavese ma residente a San Marzano Sul Sarno, è finito ai do-
«Le indagini hanno richiesto
cognizioni tecniche specifiche» ha sottolineato il comandante provinciale dei carabinie, Riccardo Piermarini. Indagini che dalle invalidità fasulle
sono arrivate fino alla certificazione di periodi di malattia fittizi, grazie ai quali dipendenti
del Comune di Cava, della Metellia Servizi, di scuole e aziende private giustificavano le loro assenze dal lavoro. A garantire il certificato medico era
Germano Baldi, e se in qualche caso l’unico addebito che
gli si muove è quello di non
aver verificato di persona la patologia lamentata dal paziente,
in altri le intercettazioni rivelano un meccanismo seriale, come sembra emergere dal colloquio confidenziale con una insegnate «scocciata» dal dovere
andare ad Angri e, ancora, da
quello con il consigliere Enrico
Polichetti, che a chiede giorni
di malattia per la moglie. Allo
stesso Baldi, inoltre, si contesta la quantificazione del risarcimento a una donna che era
caduta in una buca e aveva fatto caua al Comune.
(c.d.m.)
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miciliari: è un altro medico
molto legato politicamente alla città di Scafati. Caterini ha
sostenuto alle ultime amministrative un attuale assessore
della giunta retta da Pasquale
Aliberti. Risulta, invece, solo
tra gli indagati l’ex sindaco di
Roccapiemonte, Mario Galotto. Primo cittadino dal ’94 al
’98, Galotto è stato per anni vicino ai popolari per poi passare con il centrodestra. Alle ultime amministrative di Roccapiemonte il fratello Antonio è
stato candidato al Consiglio.
Ieri pomeriggio poi, si è costituito un altro medico molto
noto nella Valle dell’Irno. Si
tratta di Angelo Cermi, 42 anni, di Mercato San Severino,
componente delle commissioni mediche dell’Asl.
Gerardo Vicidomini
©RIPRODUZIONERISERVATA
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Primo piano
LA CITTÀ VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
politica e giustizia » l’inchiesta
False invalidità per i voti
Arrestato Giovanni Baldi
Il consigliere regionale di Cava ai domiciliari con il cugino Germano e altre sette persone
Le pratiche illecite sarebbero servite a condizionare le elezioni regionali e comunali
grazie ai certificati di malattia
firmati da Germano Baldi. Tra
gli indagati ci sono altri nomi
Pensioni di invalidità in cam- noti, come l’ex sindaco di Rocbio di voti. Così il consigliere re- capiemonte Mario Galotto
gionale Giovanni Baldi (eletto (membro di una commissione
nel Pdl) avrebbe costruito se- medica finita sotto inchiesta), il
condo la Procura le sue fortune neurologo salernitano Vincenelettorali, mettendo in moto zo Brescia Morra, il monsignoun «sistema distorto» che si so- re vietrese Carlo Papa rettore
spetta sia costato all’erario mi- del Santuario di Cristo Re Libelioni di euro. Un’accusa che lo ratore a Cava, i consiglieri coha condotto ieri agli arresti do- munali cavesi Enrico Polichetmiciliari insieme al cugino Ger- ti e Vincenzo Bove, entrambi di
mano Baldi (capogruppo con- minoranza e intercettati mensiliare di Fratelli d’Italia a Cava tre per conto di altre persone
de ’ Tirreni e anche lui medico) chiedevano certificati di malatall’impiegato
tia a GermaInps Antonio
no
Baldi.
Misure
cautelari
Mazzotta di
Quest’ultimo
per medici, politici
Cava e a sei
e Mazzotta rimedici: Ma- e impiegati dell’Inps
spondono di
rio Salucci di
reati che vanSan Valentino Sotto inchiesta
no dalla truffa
Torio, France- sono finite 83 persone
al falso e
sco Ragni di L’allarme della Procura
all’abuso di
Cava, Pietro
ufficio; per gli
Giordano di «Lesa la democraticità
altri sette arrePagani, Rena- delle competizioni»
stati l’accusa
to Caterini di
è di avere coCava, Isidoro
stituito un’asQuadrino di
sociazione per delinquere finaScafati e Angelo Cermi di Mer- lizzata alla commissione di
cato San Severino (costituitosi abusi d’ufficio, falsi ideologici e
nel pomeriggio). Per loro il so- truffe ai danni dello Stato. Un
stituto procuratore Vincenzo «cartello criminale», come lo
Montemurro aveva chiesto il definisce il magistrato nella ricarcere, proposto al gip Vincen- chiesta di misure cautelari, che
zo Di Florio anche per altri tre si fondava sul condizionamenindagati: il medico Felice Ami- to della seconda commissione
deo di Salerno, l’assistente so- medica di prima istanza per la
ciale Gennaro Pagano di Noce- valutazione delle pratiche d’inra Superiore e l’imprenditore validità a Cava e Vietri, di cui
edile Vincenzo Matonti di Ca- Salucci era presidente. I delibeva, che in cambio della conces- rati compiacenti della commissione dell’invalidità avrebbe sione, insieme alle complicità
eseguito lavori di ristrutturazio- all’Inps, consentivano l’erogane in una casa di Mazzotta. I tre zione di assegni di accomparestano indagati in stato di li- gnamento e pensioni di invalibertà, nell’ambito di un’inchie- dità a persone che non ne avesta che coinvolge in tutto 83 vano diritto. Giovanni Baldi ripersone tra medici, falsi invali- ceveva in cambio il sostegno
di, esponenti politici e dipen- elettorale di intere famiglie,
denti pubblici e privati che si mentre per gli altri componensarebbero assentati dal lavoro ti dell’organismo la contropar-
di Clemy De Maio
◗ SALERNO
L’INCHIESTA
L’elenco degli altri 74 indagati
Questi gli altri 74 indagati
dell’inchiesta: Ida Amabile, 35
anni, di Cava de’ Tirreni; Felice
Amideo (52, Salerno); Micolino
Annunziata (56, Cava); Antonio
Armenante (42, Cava); Graziano
Avella (47, Cava); Annamaria
baldi (61, Cava); Antonello Baldi
(26, Cava); Danilo Baldi (52,
Cava); Silvano Baldi (60, Cava);
Vincenzo Bove (47, Cava);
Vincenzo Brescia Morra (47,
Salerno); Bruno Caiazza (47,
Siano); Angela Carleo (63, Cava);
Elio Cerino (56, Giffoni V. Piana);
Fiore Cimmino (48, Casoria);
Maria Coppola (56, Marina di
Camerota); Mario De Prisco (48,
Vietri sul Mare); Domenico Di
Biasi (62, Eboli); Antonello
Esposito (60, Nocera Inferiore);
Gennaro Ferrara (42, Cava);
Lucia Ferrara (40, Cava);
Pasquale Ferrara (53, Cava);
Raffaele Fiore (58, Siano);
Micaela Fornelli (60,Salerno);
Antonella Gaeta (39, Cava);
Giovanna Gaeta (35, Cava);
Mario Galotto (58,
Roccapiemonte); Bernardo
Giordano (55, Cava); Diana
Guarino (44, Cava); Antonio
Gulmo (63, Cava); Massimo
Infranzi (54, Cava); Rosa
Lamberti (38, Cava); Teresa
Lamberti (31, Cava); Anna Maria
Leone (59, Salerno); Giuseppina
Lodato (33, Cava); Rosanna
Longobardi (57, Cava); Emilia
Mannara (46, Cava); Massimo
Manzi (46, Salerno); Loredana
Manzo (47, Cava); Vincenzo
Matonti (44, Cava); Helga M.
Rosa Narbone (41, Cava); Ezia
Nisi (39, Cava); Gian Michele
Noschese (56, Salerno); Gennaro
Pagano (54, Cava); Carlo Papa
(85, Cava); Rosa Papa (79, Cava);
Vincenzo Pastore (50, Cava);
Carmela Pelosio (63, Salerno);
Anna Maria Petrosino (63,
Nocera Inferiore); Vincenzo
Pierro (78, Vietri sul Mare);
Concetta Pirone (46, Eboli):
Enrico Polichetti (31, Cava);
Giovanna Polizio (52, Cava);
Guglielmo Ragni (67, Cava);
Ernestina Rispoli (45, Cava);
Carmelo Romano (58, Vietri
sulMare); Nicola Russo (59,
Cava); Ferdinando Salsano (49,
Cava); Maria Salsano (54, Cava);
Carmine Saporito (56, Salerno);
Domenico Senatore (80, Cava);
Giuseppe Senatore (57, Cava);
Giuseppe Senatore (72, Cava);
Michele Senatore (61, Cava);
Vincenzo Senatore (59, Cava);
Anna Siani (52, Cava); Francesco
Spinelli (33, Cava); Valentina
Trapanese (30, Cava); Daniele
Trotta (39,Cava); Massimiliano
Violante (46, Nocera Inf.);
Pierluigi Violante (47,Cava);
Antonio Vitale (47, Cava);
Francesco Zollo (39, Cava).
tita sarebbe consistita nell’opportunità di nuovi incarichi
professionali, grazie al ruolo
dello stesso Baldi nella commissione consiliare Sanità della Regione. Incarichi, questi ultimi, su cui la Procura intende
ascoltare nelle prossime settimane il presidente della commissione regionale.
Il magistrato della Direzione
distrettuale antimafia parla di
«uno spregiudicato mercimonio della pubbliche funzioni a
fini di scambio elettorale», iniziato nel gennaio 2010 (due mesi prima delle elezioni regionali) e continuato fino a ieri, accompagnato da tentativi di inquinamento delle prove, diffa-
Il presidente dell’ordine dei medici
mazioni degli investigatori e
tentativi di intimidazione dei
testi. «Quello che mi fa specie
dover purtroppo evidenziare –
aggiunge Montemurro – è la lesione della democraticità delle
elezioni. Se, come temiamo, il
numero delle pensioni indebitamente percepite è superiore
al centinaio, è implicito che i
nuclei familiari coinvolti sono
talmente tanti da costituire di
per sé una base elettorale». Le
indagini infatti continuano: oltre ai sedici casi accertati (anche tramite registrazioni video)
e al sequestro preventivo, nei
confronti di cinque soggetti, di
un totale di 60mila euro di indennità non dovute, sotto esa-
operazione spending review
«Chi sbaglia è giusto che paghi» «Reati che minano la società»
Ravera: «Sconcertato e sorpreso, sospenderemo i coinvolti»
◗ SALERNO
«Sono sconcertato e sorpreso
per l’ultimo fatto di cronaca
che ha visto coinvolti dei medici. Ho appreso la notizia, una
volta giunto in sede, spulciando la rassegna stampa. Conosco e stimo Giovanni Baldi e
mi auguro che la magistratura
chiarisca ogni responsabilità
nel più breve tempo possibile». Bruno Ravera, presidente
provinciale dell’Ordine dei
medici e degli odontoiatri,
non si spinge oltre, in attesa
che le indagini facciano il loro
corso, e commenta, non senza
un pizzico di rammarico, lo
“tsunami” che ha visto finire
agli arresti, oltre al consigliere
regionale del Pdl, altre otto
persone, tra medici e dirigenti
delle commissioni invalidità
dell’Asl, che avrebbero certificato false patologie in cambio
di voti. Senza contare numerosi altri medici indagati. Accanto all’incredulità, però, c’è la
certezza che, nei prossimi giorni, anche l’Ordine prenderà i
suoi provvedimenti.
«Sospenderemo, come previsto – aggiunge Ravera – chi è
stato coinvolto nell’inchiesta e
questo è l’unico atto ufficiale
che tocca all’Ordine». Organismo che, spiega il presidente
«non è deputato a nessun controllo sull’attività professionale dei propri iscritti» anche se è
giusto che «chi sbaglia debba
pagare». Piuttosto l’Ordine
può intervenire, come già sta
facendo, sulla formazione della futura classe medica. «Noi
tuteliamo i cittadini – conclude – e tra i nostri compiti c’è
anche la formazione dei medici, non solo culturale ma pure
etica. Proprio per questo, da
tempo, abbiamo attivato un
corso di bioetica e deontologia
professionale ».
(g. d. s.)
Il procuratore Zampoli: «Così si fanno danni gravi a chi ha bisogno»
◗ SALERNO
Il procuratore Umberto Zampoli
«Siamo davanti a un tipo di attività delinquenziale che mina
alla radice l’esistenza dello Stato e della convivenza sociale».
Lo dice il procuratore facente
funzione Umberto Zampoli,
ricordando che la sottrazione
di risorse all’Inps finisce per
pregiudicare l’assistenza a chi
ne ha davvero diritto. «Previdenza e assistenza sono sotto
l’attacco di truffe e corruzione
– sottolinea – comportamenti
che depauperano lo Stato a
tutto danno di chi ne ha bisogno. Sono quindi reati gravissi-
mi per il danno che provocano
alla società, non solo in senso
economico». Non è un caso
che l’inchiesta sia stata denominata “Spending review”, ricordando i tagli a cui è soggeta
la spesa pubblica e l’esigenza
di evitare ogni tipo di spreco.
In cantiere c’è anche un protocollo d’intesa con l’Inps che ricalchi quello nazionale, per intervenire con maggiore efficacia su tutti gli aspetti. Basti
pensare che solo per l’omesso
versamento di contributi pendono ogni anno al Tribunale
di Salerno circa 2700 procedimenti.