COME COMPORTARSI DURANTE UN TERREMOTO
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COME COMPORTARSI DURANTE UN TERREMOTO
M inistero della Pubblica I struzione, dell’Università e della Ricerca Istituto Tecnico Tecnologico- Terni “Lorenzo Allievi” - "Antonio da Sangallo" COME COMPORTARSI DURANTE UN TERREMOTO Documento estratto dal piano di Emergenza Redatto ai sensi e per gli effetti dell’art.5 comma 1 D.M. 10 marzo 1998, art. 15 comma 1 lettera u D.L.gsl. 81/2008 e l’art.12.0 D.M. 26/08/’92 release 4_ 12.11.2016 1 Le seguenti linee guida vanno a meglio chiarire quanto già riportato nel piano di sicurezza riportato in ogni aula e sono un estratto del piano di emergenza. Non ci soffermiamo sulle operazione che vanno fatte prima delle scosse sismiche, parleremo pertanto sui comportamenti da seguire e daremo indicazione su: • che cosa si deve fare; • chi deve farle; • come deve farle; PREMESSE Quando si trovano coinvolte in una situazione di grave pericolo, in particolar modo in caso di terremoto, le persone raggiungono immediatamente un particolare stato psicologico, noto come Condizione di Panico, che provoca un’alterazione imprevedibile dei comportamenti. Le tipiche reazioni da panico sono riportate nel seguente prospetto: Alterazione dei comportamenti individuali, che comprende due gravi fenomeni: 1.Lo scatenam ento di tre diverse reazioni : • • • Reazioni dell’organismo, che consistono in: • Accelerazione del battito cardiaco, • tremore alle gambe, • difficoltà di respirazione, • aumento/caduta della pressione arteriosa, • giramenti di testa, • vertigini. Reazioni emotive, che consistono principalmente in: • Timore, • ansia, • paura, • senso di oppressione, • emozioni convulsive, • manifestazioni isteriche, fra cui: • Invocazioni d’aiuto, • grida, • atti di disperazione. Reazioni di autodifesa, con conseguenti comportamenti aggressivi. 2. La com prom issione di alcune fondam entali funzioni , quali: • • • La facoltà di controllo dei movimenti, Le capacità cognitive, tra cui in particolare: • L’attenzione, • le facoltà di ragionamento. Alterazione dei rapporti interindividuali,che si manifestano attraverso: • Corse, • spinte, • acquisizione di posizioni di prevalenza verso la salvezza 2 DURANTE IL TERREMOTO: COME COMPORTARSI? - Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave: per proteggerti da eventuali crolli o caduta di materiali - Riparati sotto un tavolo, scrivania o banco - E’ pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti, vetrate e finestre: potrebbero caderti addosso o rompersi disperdendo delle schegge - Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore .Talvolta le scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore può bloccarsi e impedirti di uscire - Se sei all’aperto, allontanati da: costruzioni, muri, linee elettriche, pali della luce: potrebbero crollarti addosso DOPO IL TERREMOTO: come comportarsi? - Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te, così aiuti chi si trova in difficoltà ed agevoli l’opera di soccorso - Non cercare di muovere persone ferite gravemente: potresti aggravare le loro condizioni - In caso di persone ferite avvisa immediatamente il docente - Cammina con prudenza: lungo il percorso potresti ferirti con vetri rotti e calcinacci - Evita di usare il telefono: è necessario infatti lasciare le linee telefoniche intralciare / rallentare i soccorsi. libere per non - Dopo la scossa, e solo dopo che il Servizio di Prevenzione e Protezione avrà controllato la statica e la percorribilità delle vie di esodo, verrà emanato il segnale di allarme, attualmente costituito da 4 squilli intervallati della campanella - Segui il docente che ti condurrà al luogo sicuro, seguendo la via di esodo corrispondente all'ambiente in cui ti trovi. - Durante il tragitto che ti porta al luogo "sicuro", non spingere. non correre, non urlare, le azioni dinamiche infatti possono creare un surplus di sollecitazioni sulle strutture anche del 20% - quando percorri le scale fallo tenendoti quanto più vicino al muro, in questo modo diminuisci le sollecitazioni sulle strutture della scala stessa 3 SIMULAZIONE DELL'EMERGENZA -TERREMOTO, NELLA SCUOLA FASE PRELIMINARE: 1) tutte le classi devono conoscere preventivamente il proprio percorso di esodo e la posizione del punto di raccolta 2) la prima prova antiterremoto deve essere fatta avvertita (non a sorpresa) e si consiglia di eseguirla all’inizio dell'anno scolastico. Seguirà successivamente una seconda prova di evacuazione a carattere antincendio senza preavviso E’ importante che la prova, emergenza terremoto, sia avvertita perché le classi devono sapere che si tratta di una prova antiterremoto e pertanto il segnale di allarme non verrà emanato immediatamente dopo la scossa, occorre, come si diceva prima, controllare la praticabilità delle vie di esodo SVOLGIMENTO DELLA PROVA: 3) al segnale di allarme emanato con 2 squilli prolungati della campanella l’insegnante deve urlare agli studenti "andate sotto ai banchi c’è un terremoto", gli stessi devono andare sotto ai banchi e l’insegnante sotto alla scrivania per una decina di secondi simulando pertanto la presenza di una scossa sismica. Nota importante: ovviamente in caso di reale evento sismico non suonerà nessun allarme (si attiverà automaticamente la procedura antiterremoto) ma l’insegnante dovrà in ogni caso dare indicazione agli alunni di andare sotto ai banchi e li farà rimanere sotto di essi fino al termine della scossa 4) Dopo questi 10 secondi che simulano il termine della scossa, il docente farà uscire gli studenti da sotto i banchi, ipotizzerà di fare un controllo di su eventuali persone ferite. 5) Suonerà successivamente il vero segnale di allarme costituito da 4 squilli intervallati e prolungati della campanella. Il docente prenderà con se la cartellina che contiene il modulo di evacuazione e l'elenco della classe. Gli studenti devono aver già con loro la cartella, aver indossato gli indumenti per ripararsi dal freddo e dalla pioggia. 6) La porta della classe deve rimanere aperta, in modo che il personale demandato ad effettuare i controlli capisca che la classe è vuota 7) Sarà l’insegnante a mettersi davanti alla fila per condurre gli alunni lungo il percorso di esodo più sicuro; si ricorda che durante l’evacuazione gli alunni devono uscire in maniera ordinata: non devono urlare, correre e spintonarsi. Quando una classe arriva ad una scala deve dare sempre la precedenza alle classi che stanno già scendendole stesse. 8)Le persone con handicap devono essere lasciate in custodia al docente di sostegno che lascerà la classe per ultimo e porterà lo studente al luogo sicuro costituito per ogni piano dal pianerottolo esterno delle scale metalliche esterne. 9 ) se manca il docente di sostegno le persone con handicap devono essere lasciate al personale di piano. 4 10) se vi sono persone ferite devono essere lasciate in consegna ai collaboratori scolastici di piano che a loro volta informeranno gli addetti al primo soccorso 11) Se nel percorso di esodo sono ricompre le scale, ricordarsi di scenderle stando vicino al muro perché è la parte più resistente della scala. NON usare mai l’ascensore. 12) Durante l’evacuazione e una volta giunti all’esterno mantenersi lontano dai muri, edifici, pali della luce, alberi e vetrate (in generale da qualsiasi elemento che può crollare o rompersi pericolosamente con le vibrazioni di una scossa sismica) 13) Giunti al punto di raccolta i docenti fanno l’appello per verificare la presenza di eventuali dispersi e o feriti e se del caso li comunicheranno al personale addetto al lotta antincendio e gestione emergenza., Compileranno il modulo di evacuazione e lo consegneranno in portineria (nel caso reale, qualora non fosse possibile rientrare in classe il modulo verrà consegnato successivamente sempre in portineria) 14) Terminata la simulazione si potrà rientrare in aula solo se autorizzati dal Dirigente scolastico, o suo delegato In caso di reale evento sismico (soprattutto se di grossa entità) si potrà rientrare nella scuola solo se le verifiche di agibilità avranno dato esito positivo ( VVF, della Protezione Civile, tecnici della Provincia e del Comune). Non è da escludere quindi che gli studenti debbano fare rientro a casa. COSA DEVONO FARE GLI ADDETTI CON INCARICHI SPECIFICI COSA DEBBONO FARE GLI ADDETTI ALLA LOTTA ANTINCENDIO, PREVENZIONE INCENDI E GESTIONE DELLE EMERGENZE ? In caso di emergenza gli addetti, dopo essersi riparati sotto ai tavoli, scrivanie o sotto agli architravi delle porte devono secondo le consegne assegnate:- Chiudere l’erogazione del gas nella scuola - Chiudere l’erogazione dell’acqua nella scuola - Togliere la corrente elettrica Se l’evento sismico avviene nelle ore pomeridiane con scarsità di luce, togliere la corrente elettrica solo se lo si ritiene strettamente necessario per ridurre il rischio nella scuola oppure togliere tensione successivamente all’evacuazione delle classi agendo da apposito pulsante esterno (preventivamente verificare che non sia presente nessuno all’interno dell’ascensore) Durante la simulazione ovviamente queste operazioni non devono essere svolte ma è necessario che gli addetti si abituino a simulare queste procedure per essere pronti ad effettuarle in caso di reale emergenza. 5 -alcuni addetti saranno preposti a collaborare con le operazioni di evacuazione, inoltre qualora avvisati della presenza certa di dispersi devono avvisare i VV.F o la protezione civile perché rientrare nel plesso scolastico potrebbe essere troppo pericoloso. COSA DEBBONO FARE GLI ADDETTI AL PRIMO SOCCORSO? - Durante la scossa devono ripararsi come gli altri - Successivamente e prima che venga lanciato il segnale di allarme, devono raggiungeranno i piani per controllare che non vi siano feriti e in quel caso prestare i primi soccorsi. -dopo che è stato lanciato il segnale di allarme devono portare gli eventuali disabili a terra, partendo dal pianerottolo esterno dove sono posizionati e facendoli scendere attraverso le scale metalliche - raggiunto piano terra li porteranno verso i loro luoghi sicuri -Aiutare persone in difficoltà ( attacchi di panico o altro) COSA DEVONO FARE GLI ADDETTI AL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE? In caso di emergenza da evento sismico, gli addetti al servizio di prevenzione e protezione dovranno controllare la staticità e praticabilità delle vie di esodo, soffermandosi in particolar modo sulle praticabilità delle scale interne. Successivamente abbandonano l'edifici e collaborano con i docenti per eventuali problematiche insorte COSA DEVONO FARE I COLLABORATORI SCOLASTICI? - Preventivamente ad ogni prova devono sempre controllare che nelle classi siano presenti le cartelline con all'interno il modulo di evacuazione e l'elenco della classe - durante la scossa debbono ripararsi sotto le proprie scrivanie - Se trovano aule con la porta chiusa accertarsi che il segnale sia stato udito - devono prendere in consegna eventuali persone disabili qualora non sia presente l'insegnante di sostegno o sia stato loro assegnato da un docente - nel caso precedente, dopo che tutti gli studenti, hanno abbandonato l'edificio, devono portare il disabile nel luogo sicuro ( zona sul pianerottolo esterno della scala metallica), successivamente lo stesso verrà preso in consegna dal personale addetto alla gestione dell'emergenza lotta antincendio e prevenzione incendi - devono verificare che non sia rimasto nessun alunno nei bagni, nei corridoi e nelle aule dove è presente la porta aperta. Questa operazione è particolarmente delicata in quanto dobbiamo evitare che vi siano dispersi nel plesso scolastico -successivamente abbandonano la scuola COSA DEVONO FARE I COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO? - In assenza del Dirigente Scolastico, devo dare l'ordine di emanazione del segnale di allarme al personale del centralino e l'ordine dell'eventuale rientro in classe. L'ordine deve essere impartito solo dopo che gli addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione ha fatto i dovuti controlli COSA DEVE FARE L'ADDETTO DI TURNO AL CENTRALINO? - Una volta autorizzato dal Dirigente Scolastico o suo delegato o nel caso in cui si trovi la sera senza le figure precedenti, deve lanciare immediatamente l'allarme ( 4 squilli intervallati della 6 campanella) e secondo il tipo di emergenza chiamare immediatamente i soccorsi seguendo le indicazioni riportate nell'apposito modulo. -Solo dopo abbandonano l'edificio COSA DEVE FARE IL PERSONALE DI SEGRETERIA? - Devono ripararsi come tutti gli altri -Devono controllarsi tra di loro in modo che tutti siano presenti e che tutti possano abbandonare l'edifico -Se vi sono feriti avvisare gli addetti al primo soccorso - Dopo il lancio del segnale di allarme,raggiungono possibilmente insieme il loro punto di raccolta. - In giorno dopo devono ripristinare immediatamente il modulo di evacuazione utilizzato per la prova CASI PARTICOLARI: A) COSA DEVE FARE UNO STUDENTE SE DURANTE UNA EMERGENZA SI TROVA IN BAGNO O NEI CORRIDOI DELLA SCUOLA O IN UN UFFICIO? Gli alunni che durante una emergenza si trovano fuori dalla propria classe e ad un altro piano, non potranno rientrarvi perché normalmente si troveranno a percorrere corridoi e scale in senso inverso, pertanto si accoderanno alla classe più vicina o ad altro personale che si sta allontanando. Solo giunti all’esterno raggiungeranno il punto di raccolta previsto per la propria classe per non essere segnati come dispersi. Se invece lo studente si trova fuori classe ma sul bagno o comunque allo stesso piano può ritornare in classe per evacuare con i propri compagni B) COSA FARE SE SIAMO IN AMBIENTI DOVE NON È POSSIBILE RIPARARSI SOTTO AI BANCHI (IN PALESTRA)? Si esce immediatamente dall’edificio dalla uscita di emergenza più vicino (sarà cura dell’insegnante di ginnastica istruire gli alunni su questa procedura) e successivamente ci si trova nel punto di raccolta esterno che è stato preventivamente definito. C) COME GESTIRE CORRETTAMENTE L’EVACUAZIONE DI UN ALUNNO CON PROBLEMATICHE MOTORIE CHE AL MOMENTO DELL’EMERGENZA SI TROVA AD UN PIANO SUPERIORE? Come sappiamo non possono essere utilizzati gli ascensori. Lo studente uscirà dalla propria classe e una volta che la scala è libera verrà accompagnato dall’insegnante di sostegno o in mancanza di esso, dal personale ATA di piano, sulla parte del pianerottolo delle scale di emergenza esterne a lui preposta(zona sicura). Successivamente verrà trasportato a terra dai soccorritori o dal personale addetto alla gestione dell'emergenza, lotta antincendio e prevenzione incendi. Questa procedura è da seguire anche per gli alunni che hanno problematiche motorie temporanee (ad esempio una gamba in gesso). D) COSA SI DEVE FARE SE CI TROVIAMO IN AUDITORIUM, IN SALA CONFERENZA O IN GENERE IN AMBIENTE DOVE SON POSSIAMO RIPARARCI? In questi casi dobbiamo evitare di trovarci sulla verticale di lampade, proiettori schermi o quant'altro possa caderci addosso, dobbiamo allontanarci dagli armadi perché possono ribaltare, dobbiamo allontanarci dalle finestre perché possono rompersi i vetri. 7 E) COME MI DEVO COMPORTARE UNA VOLTA CHE SONO ALL'APERTO A PIANO TERRA E STO RAGGIUNGENDO IL LUOGO SICURO? Quando siete all'aperto a piano terra, non avete più la necessità di evitare azione dinamiche ( come quando percorrete le scale) così potete anche accelerare il passo ( sempre senza correre e spingere), però dovete allontanarvi dal filo del fabbricato, camminate quindi al centro del percorso F) QUALI REGOLE DOVREI SEGUIRE QUANDO NORMALMENTE MI SPOSTO NELL'ISTITUTO? Abbiamo detto che se ti trovi fuori aula, soprattutto ad un altro piano, non potrai ritornare in classe. Per questo quando ti sposti porta con te sempre i documenti , gli oggetti di valore il cellulare e quanto altro ritieni opportuno per evitare di perderli G) COSA DOBBIAMO FARE SE LA NOSTRA VIA DI ESODO NON È PRATICABILE ( UNA SCALA, UNA PORTA DI SICUREZZA, O UN PERCORSO RISULTANO IMPRATICABILI) ? Premesso che in caso di terremoto, prima di lanciare il segnale di allarme, gli addetti al Servizio di prevenzione e protezione. devono aver controllato la praticabilità delle vie di esodo, potrebbe verificarsi quanto sopra. In questo caso, di norma si devi prendere la via di esodo alternativa a te più vicina, privilegiando quelle con le scale metalliche esterne. Indicazioni diverse possono comunque essere date dal personale addetto alla gestione dell'emergenza Per questo tutti devono conoscere tutte le vie di esodo dell'edificio. H) QUANDO SI PARLA DI VIE DI ESODO PRATICABILI SI INTENDE CHE LO DEBBANO ESSERE ANCHE QUANDO SIAMO ALL'ESTERNO? Certo la via di esodo va dal tuo luogo di lavoro fino al luogo sicuro, pertanto tutta deve essere sgombra, ivi compreso il luogo sicuro. Per questo tutti sono invitati a parcheggiare entro gli spazi delimitati e nel caso del punto di raccolta adiacente alla presidenza si obbliga a non parcheggiare al centro del parcheggio ma solo sulle parti perimetrali. I) COME MI DEVO COMPORTARE QUANDO HO RAGGIUNTO IL PUNTO DI RACCOLTA? Tutti si devono posizionare più lontano possibile dal filo del fabbricato. Occorre fare silenzio perché il docente deve fare l'appello. Inoltre in questa fase chi ha perso la fila deve raggiungere la propria classe per evitare di esser classificato come dispersi L) COSA SUCCEDE SE CI SONO FERITI, O DISPERSI? -Per quanto riguarda i feriti una prima segnalazione va fatta da parte del docente, dei collaboratori scolastici di piano, o dal personale di segreteria agli addetti al primo soccorso - se vi sono ulteriori feriti soccorrerli e chiamare il 118 o altri numeri di emergenza sanitaria - se vengono segnalati dispersi, occorre effettuare immediatamente un ulteriore controllo per evitare di esporre a pericolo chi dovesse rientrare nel plesso per cercarli, se siamo sicuri avvisare il personale addetto alla gestione dell'emergenza. M)DOBBIAMO ESSERE EFFETTIVAMETE SICURI CHE NON VI SIANO DISPERSI? 8 -Quanto sopra è di fondamentale importanza, per questo abbiamo evitato di effettuare l'appello con strumenti elettronici, (non è detto che ci sia il collegamento Internet, perché il registro elettronico potrebbe non essere aggiornato oppure non aggiornabile). Per questo l'appello classico è di fondamentale importanza, pertanto tutti (docenti e studenti) debbono collaborare per un veloce e sicuro riscontro. N) SE IL DISABILE SI TROVA A PIANO TERRA DEVE ABBANDONARE L'EDIFICIO SEMPRE PER ULTIMO? -Se la persona manifesta disabilità motoria (carrozzina, stampelle o altro) , si ritiene che il suo allontanamento non sia di ostacolo agli altri e poiché non deve superare gradini e altre barriere. Può pertanto lasciare l'edificio, servendosi della rampa metallica a servizio della scala metallica "B" con gli altri compagni, accompagnato dall'insegnante di sostegno o dal docente dell'ora. O) COME SI DEVE COMPORTARE IL DOCENTE SE PRESENTA DISABILITÀ MOTORIA CHE GLI IMPEDISCA DI PORTARE IN LUOGO SICURO LA PROPRIA CLASSE? Il docente lascia la classe in custodia al docente della classe accanto, gli lascia in consegna anche la cartellina. Quest'ultimo si occuperà di far evacuare entrambe le classi. Per meglio gestire l'allontanamento individuerà (per l'altra classe ) uno studente apri-fila P) CHI DEVE CONTROLLARE LA PRESENZA DELLA CARTELLINA IN CLASSE? La presenza della cartellina deve essere controllata tutte le mattine dai collaboratori scolastici di piano, il docente deve comunque , controllare che sia in ordine e deve portarla con se durante gli spostamenti della classe. Q) NELLA GESTIONE DELL'EMERGENZA NON FIGURA L'APRI-FILA NE IL SERRA-FILA, PERCHÈ ? Riteniamo che la funzione di apri e serra fila sia una nozione per alunni e non per studenti. Tutti gli studenti devono considerarsi contemporaneamente apri-fila e serra-fila R) SE SI VIENE COLTI DALLA SCOSSA SISMICA MENTRE S ONO SULLE SCALE COME MI COMPORTARE? DEBBO Se sei sulle scale devi abbandonarle più velocemente possibile, le scale sono una delle parti più vulnerabili dell'edificio in caso di sisma. Puoi salire o scendere, ti consigliamo di scendere in modo che la via di esodo sia la più corta possibile Il Servizio di Prevenzione e Protezione Il Dirigente Scolastico 9