7 Indirizzo di Saluto Concordia 10_04_11
Transcript
7 Indirizzo di Saluto Concordia 10_04_11
Indirizzo di saluto a Mons. Giuseppe Pellegrini, nuovo Vescovo Cattedrale di Concordia, 10 aprile 2011 Carissimo fratello Vescovo Giuseppe, abbiamo appena ascoltato con gioia la parola del Successore di Pietro che ti designa pastore di questa santa Chiesa di Concordia-Pordenone. Il nostro cuore, però, si è aperto a te fin dal primo annuncio, il 25 febbraio. “Lo Spirito del Signore è su di te. Lui ti ha mandato”. In queste settimane noi abbiamo pregato per te ed ora ti benediciamo per la tua disponibilità ad esserci padre mediante l’annunzio della Parola di Dio, la celebrazione dei divini misteri di Gesù e la guida sulla strada del Vangelo, portando la nostra debolezza. Troverai nella Diocesi di Concordia-Pordenone una realtà culturalmente articolata e ricca nelle sue diversità, ma anche una Chiesa unita intorno al suo Vescovo. Mi è caro sottolineare come questa nostra Chiesa, figlia primogenita di Aquileia, in tutta la sua lunga storia, non si è mai staccata dalla fede cattolica. Troverai una comunità non esente dalle difficoltà di tutte le Chiese del nostro mondo occidentale, ma anche consapevole delle sfide che deve affrontare, vigilante e in piedi, per educare tutti alla vita buona del Vangelo, in questo mondo che cambia. Troverai una Chiesa che nella fatica di tutti i giorni e in confronti difficili ed esigenti con una realtà radicalmente secolarizzata, vuole con amore e con fiducia dar ragione della speranza che ha in sé. Questo è stato l’impegno del grande Convegno che abbiamo vissuto cinque anni or sono, aperto solennemente proprio in questa Cattedrale, nella festa di Santo Stefano, nostro patrono. Caro nostro Vescovo, guarda questa Chiesa che il Signore ti affida, tramite il successore di Pietro e nella comunione della Chiesa universale, con quell’amore con cui la guarda Gesù stesso e prendi il largo. Domenica scorsa dissi che sapevo di affidare a mani esperte e più giovani il timone della barca. Ma con te, sulla barca sarà sempre presente il Risorto. Egli sarà la tua forza. E mentre avvolge noi con la sua misericordia, darà a te un cuore grande per amarci tutti, proprio tutti. Sarai così il segno di un amore che non si stanca di donarsi, di cercare e di aspettare. Sii benedetto, carissimo Vescovo Giuseppe, da tutti noi, presbiteri, diaconi, fratelli e sorelle di vita consacrata, dai battezzati laici e da tutti i Concordiesi. Sii benedetto dai nostri poveri e da coloro che soffrono, e, forse senza saperlo dire, pensano a te, che sei il padre di tutti e sei il custode di una paternità per tutti, credenti e non, ricchi e poveri; il segno di un amore che è una persona che tu chiami per nome: Gesù. E tutti sentiranno, in quel nome come un abbraccio misericordioso che dà speranza e pace. Sii benedetto perché sei venuto, perché hai accettato la chiamata alla paternità, che è vita e morte, pianto e gioia. Santo Stefano, i Santi Martiri Concordiesi, tutti i nostri patroni intercedano per te. Il Risorto sarà sempre al tuo fianco mediante il suo Spirito, confermerà quanto tu farai in obbedienza alla sua Parola. Appoggiati sempre a questo pastorale che ora ti consegno. + Ovidio Poletto