La Basilica
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La Basilica
2012 La Basilica Situata nel quartiere della Borgata,insieme al monastero, da secoli alle cure dei Frati Minori Francescani, la chiesa di S. Lucia extra moenia, sorge sul luogo ove la Santa subì il martirio il 13 dicembre del 304. La chiesa, come si presenta oggi, chiude un lato dell’omonima piazza S. Lucia, mentre un tempo per giungervi era necessario attraversare le campagne fuori della città compiendo in condizioni meno agevoli, il percorso che ancora oggi segue la processione che conduce l’argenteo Simulacro della Santa, dalla Cattedrale fino alla sua Basilica, il 13 dicembre. La Basilica di S. Lucia ha sicuramente origini bizantine, così come dimostrano alcune pitture rinvenute durante i lavori di ripristino delle catacombe sottostanti che, a dire dell’ Orsi, sono databili sicuramente al III secolo ma le forme in cui oggi si presenta, sono riferite al periodo normanno. Grazie ai Normanni, i quali cacciarono gli invasori musulmani all’inizio del XII secolo, la Basilica di S. Lucia riacquistò splendore e importanza; essi ampliarono il perimetro della chiesa e le absidi che la chiudono ad est, sullo stile delle grandi cattedrali di Monreale, Messina e Catania. Sicuramente le absidi come l’interno dovevano presentare una pregevole decorazione musiva, oggi purtroppo scomparsa a seguito dei vari rimaneggiamenti operati sulla struttura in diverse epoche e ai gravi danni subiti a causa di alcuni terremoti, dei quali il più devastante fu quello del 1693 che sconvolse tutto il Val di Noto. Ciò che rimane oggi, del periodo normanno è la torre campanaria la cui parte sommitale venne ricostruita da Giovanni Vermexio, insieme al bel portale centrale che immette all’interno della Basilica. Caratteristica del portale è l’arco marmoreo a ferro di cavallo che si innesta su colonne di marmo; sulla parte sommitale delle due colonne di ingresso sono presenti due leoni accovacciati che si fronteggiano. I due ingressi, quello centrale sul lato ovest e quello laterale sul lato sud, sono coperti da un grande portico che costeggia interamente i due lati della Basilica. Il primo portico fu costruito dall’architetto Pompeo Picherali, con colonne aggettanti poste su un basamento in corrispondenza delle paraste del portico ed un ampio cornicione aggettante. Tra le colonne si aprivano archi a tutto sesto che alleggerivano l’intera struttura. Il portico che vediamo oggi, è stato ricostruito sul modello del precedente a seguito di un tragico crollo avvenuto durante i festeggiamenti patronali del dicembre 1970. Sulla parte superiore della facciata spicca il grande rosone a occhio, di sicura epoca trecentesca in quanto gli archetti gotici che si irradiano dalla formella centrale sono un elemento tipico di quell’epoca. L’interno della Basilica è a tre navate, di cui quelle laterali La Basilica 1 2012 La Basilica coperte da volte a crociera mentre quella centrale, più alta, presenta un’importante lavorazione a capriate lignee risalenti al XIV secolo. Lungo le navate sono presenti altari marmorei sovrasti da nicchie che accolgono i simulacri dei santi francescani, S. Francesco, S. Antonio e S. Pasquale Baylon. L’ultimo altare della navata destra, verso il presbiterio ospita invece un simulacro ligneo di S. Lucia. L’abside centrale faceva un tempo da sfondo, al pregevole dipinto di Michelangelo Merisi da Caravaggio del Seppellimento di Santa Lucia, oggi purtroppo non più in Basilica, a causa dei continui lavori di restauro a cui è stata sottoposta la chiesa. Il presbiterio è chiuso da una balaustra in marmo con l’altare maggiore, in marmi policromi ove sono collocate anche due aquile con l’antico stemma della città di Siracusa, e i due altari laterali corrispondenti alle absidi più piccole; quello di destra destinato al Tabernacolo per il Ss.mo Sacramento su cui campeggia una grande statua lignea dell’Immacolata Concezione e, quello di sinistra che ospita invece il grande simulacro ligneo del Sacro Cuore di Gesù. Uno degli elementi più importanti della Basilica e cari alla devozione siracusana, è la colonna del martirio di S. Lucia che è posta sulla destra, guardando l’altare maggiore, fra questo altare e quello del Ss.mo Sacramento. La colonna in granito rosso, secondo la tradizione indica il punto esatto in cui la Santa subì il martirio e rese l’anima a Dio. Pregevoli anche i Crocifissi presenti in questa Basilica, tre in tutto, di cui due dipinti su tavola e risalenti al XIII e XIV secolo, ed uno seicentesco in legno e cartapesta. Bibliografia G. Agnello, Siracusa nel Medioevo e nel Rinascimento, Salvatore Sciascia Editore, 1964. O. Garana, Santa Lucia V. e M. Siracusana, Tipografia Marchese, 1992. La Basilica 2