uso consapevole delle nuove tecnologie - Una Vita Sottile
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uso consapevole delle nuove tecnologie - Una Vita Sottile
Regole per una navigazione sicura E’ compito dei genitori raccomandare ai figli la prudenza e il rispetto verso se stessi e gli altri, nell’uso del computer quale strumento di comunicazione virtuale. virus informatici. • Mai rispondere alle provocazioni ricevute. • Mai usare un linguaggio grossolano o mandare messaggi volgari on line. • Mai aprire i messaggi immediatamente riconoscibili come spam (una certa quantità di posta indesiderata, pubblicitaria o altro): meglio cancellarli direttamente. • Mai effettuare acquisti su Internet senza la supervisione dei genitori. E’ vero che i giovanissimi non dispongono di carte di credito personale, ma qualche adolescente potrebbe azzardare una manovra illecita, sfruttando le risorse di mamma o papà. Attenzione: esistono programmi chiamati crimeware, come il Trojan, che riescono ad intrufolarsi nel computer, a carpire i dati che sono stati resi noti ad un negozio online e ad impadronirsene! • Mai fidarsi di certi codici maliziosi (dialer), immessi nei siti più frequentati dai giovanissimi: è facile essere dirottati su un numero a pagamento molto costoso, invece che sul consueto Internet service Provider. Naturalmente il discorso dei genitori non dovrà essere soltanto allarmistico, cioè tale da indurre spavento e diffidenza nei confronti di Internet e dei suoi motori di ricerca; oltre alle semplici norme “negative”, che esprimono divieti, ne devono essere proposte altre, valide per tutti i membri della famiglia (adulti compresi), che incoraggino e garantiscano l’interesse degli educatori nei confronti delle nuove tecnologie. Queste ultime, d’altronde, non sono affatto nuove per i ragazzi, i quali in tale contesto si sono trovati a vivere e a crescere. Proprio come diciamo ai nostri figli di essere diffidenti verso gli estranei, specialmente in presenza di atteggiamenti “sospetti”, dobbiamo insegnare loro ad essere cauti nei confronti degli sconosciuti in cui ci si imbatte navigando in Internet. E’ importante che i genitori insegnino ai propri figli alcune regole fondamentali, che potremmo sintetizzare nell’ordine seguente. I minori non dovrebbero: • • • • • • • • Mai dare informazioni personali (inclusi il loro nome, indirizzo, numero di telefono, codice fiscale, età, nazionalità, entrate familiari, il nome e la località della scuola, il nome degli amici), nè tantomeno informazioni finanziarie (conti bancari, conti postali, carta di credito, dati paypal) Mai rispondere ad un messaggio che li faccia sentire confusi o a disagio. Dovrebbero ignorare il mittente, interrompere la comunicazione e riferire quanto accaduto immediatamente, a voi o a un altro adulto di cui si fidano. Mai condividere la password, neanche con gli amici; usare password “forti” (che includano caratteri alfanumerici) e cambiarle molto frequentemente Mai compilare moduli di iscrizione o profili personali. Se e quando si avesse la necessità di compilare qualcosa leggere attentamente e sempre tutto e farlo insieme ad un genitore Mai partecipare a concorsi online Mai accettare di incontrare persone conosciute in chat. Mai scaricare programmi senza il vostro permesso, in quanto, senza volerlo, potrebbero scaricare spyware o Gli adulti, infatti, dovranno darsi da fare in modo propositivo e sereno, allo scopo di: 1 Regole per una navigazione sicura • • • • • • • • • • Assicurarsi che i figli capiscano quale tipo di siti possano visitare, in quanto adatti e utili a loro, sia per le attività di gioco che per le ricerche scolastiche. Adottare soluzioni di protezione che consentano di predefinire i percorsi di navigazione dei ragazzi. Agire preventivamente, dotando il PC casalingo con adeguati sistemi di sicurezza completi (antivirus, firewall, antispam, sistemi per la protezione dell’identità, etc.....) Installare filtri antispam: si deve evitare ad ogni costo, infatti, che i ragazzi rispondano a questi messaggi, confermando agli spammer l’esattezza del loro indirizzo. Discorrere con i ragazzi del computer, rendendosi disponibili a soddisfare domande e curiosità. Parlare degli amici e della attività online con il medesimo rispetto con cui ci si riferisce alle esperienze del mondo reale. Parlare ai ragazzi dei siti Web di networking sociale. (Si tenga presente, però, che l’età consigliata per l’iscrizione a tali siti è di almeno 13 anni. Pertanto sarà bene non autorizzare i piccoli a visitarli) Verificare i contenuti dei videogiochi. A tale scopo, però, non trasformatevi in altrettanti “Sherlock Holmes”. Basterà che controlliate sulle scatole di imballaggio il limite di età e l’argomento del programma. Anche i produttori più disinvolti hanno l’obbligo di indicare questi dati, sia pure a grandi linee. Giocare insieme. Assolto il punto precedente, sperimentate con i figli videogiochi e altri programmi ludici, lasciando tuttavia a loro la direzione della seduta e stimolandoli a trovare da soli le soluzioni adeguate. Aiutare i figli a fare regolarmente il backup dei dati, cioè un inventario e un raggruppamento dei file, che permetta di salvarli in caso di incidente tecnico. Per fortuna esistono software in grado di effettuare automaticamente salvataggi e ripristini. • Aggiornare costantemente i prodotti con update e upgrade. Come avrete notato, l’installazione di particolari software contribuisce ad evitare i pericoli che si possono incontrare navigando in rete: infatti l’interazione tra l’impegno degli educatori e le risorse della tecnologia è fondamentale per gli adolescenti, soprattutto per i più ingenui ed inesperti - che per natura tendono a muoversi con imprudenza, senza riflettere sulle conseguenze delle proprie azioni. Esistono per i genitori, infine, validi modi per incoraggiare e confortare i ragazzi nei momenti di dubbio o difficoltà: • • • • • • 2 Se vostro figlio si imbatte in una brutta esperienza e viene a riferirvelo, lodatelo e ditegli che ha fatto la cosa giusta. Ricordatevi che i bambini e gli adolescenti hanno spesso la convinzione che sia colpa loro se qualcuno usa un linguaggio osceno con loro o fa loro delle ‘avances’. Insegnate ai figli che non siamo circondati da persone cattive, ma che su Internet ci sono alcuni individui che si comportano in modo sbagliato e che i minori devono stare attenti, proprio come starebbero attenti se un estraneo li chiamasse al telefono, suonasse alla porta o li fermasse per strada. Assicuratevi, inoltre, che i ragazzi sappiano che le persone che incontrano on-line non sono sempre quelle che dicono di essere. Avvertite i vostri figli che le informazioni da loro date in modo confidenziale rischiano di essere divulgate illecitamente. I genitori, inoltre, dovrebbero sempre ricordare che, frequentando Internet, i loro figli potrebbero Regole per una navigazione sicura imbattersi in materiali osceni, pornografici, violenti, pieni di odio, offensivi nei confronti di popoli o minoranze. Per cui è molto importante mostrare ai ragazzi come usare e valutare le informazioni che trovano in rete. Non tutte sono affidabili. Alcune persone o organizzazioni si impegnano a garantire l'accuratezza delle informazioni che spediscono, ma altre non sono ugualmente oneste. Alcuni individui arrivano perfino ad alterare i dati volontariamente. • Tenuto conto di quanto indicato in precedenza, nonchè per motivi etici e legali, bisogna raccomandare ai figli di non copiare informazioni on-line, propagandandole poi come proprie, e di non copiare software, a meno che non ne sia chiaramente indicata la gratuità. E’ comunque evidente che Internet, malgrado i rischi implicati da un uso scorretto, non debba essere bandito da casa, perché sarebbe ingiusto privare i ragazzi e i genitori di notevoli vantaggi informativi e conoscitivi, di esperienze stimolanti e dell’opportunità di imparare qualcosa assieme. Esiste in Italia un sistema di classificazione dei videogiochi (lo standar PEGI), che indica per ogni singolo prodotto l’età consigliata, sulla base del contenuto. Purtroppo, sebbene la maggioranza degli adulti si dichiari preoccupata sia per la quantità che per la “qualità” del tempo che i figli trascorrono davanti alla console, soltanto una piccola percentuale di madri e padri utilizza veri e propri meccanismi di parental control. Sarebbe utile, invece, che tutte le famiglie facessero ricorso a tali mezzi; per scongiurare anche il minimo pericolo, infatti, basterebbe l’installazione di uno dei moderni software protettivi, facili da usare e comprensivi di un’ampia gamma di strumenti, tra cui il filtraggio dei contenuti, la rilevazione delle attività svolte e la verifica dei contatti. Come abbiamo già precisato, è possibile prevedere impostazioni specifiche per ogni componente del nucleo, in modo da avere la sicurezza che le modalità di esplorazione in Rete e di comunicazione on line dei ragazzi siano conformi ai valori e al progetto educativo della famiglia. Tra le principali regole di “sicurezza”, ci può essere quella di collocare il computer in salotto o nel soggiorno. Questa sistemazione evita l’eccessivo isolamento dei ragazzi durante i giochi e la navigazione in Internet, consentendo una forma amichevole e “indiretta” di controllo. Infatti tutta la famiglia viene coinvolta nell’esperienza in corso, anche se mamma, papà e fratelli non partecipano alla seduta, ma sono semplicemente di passaggio: è inevitabile, infatti, che il minore tenga conto del possibile giudizio altrui, e si comporti con prudenza per evitare critiche o rimproveri. In qualche caso il controllo potrà assumere forme più dirette, magari mimetizzate con abile strategia, ed è simpatico che talune ricerche e i giochi più nuovi siano affrontati insieme. I genitori dovranno fare attenzione, soprattutto, ai giochi che i figli scaricano dal computer senza una loro supervisione: alcuni sono violenti o hanno uno sfondo sessuale. 3