Rassegna stampa 12-10-2011
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Rassegna stampa 12-10-2011
INDICE Il libro? Contaminato 12/10/11 2 Corriere Romagna Ravenna Istat, oltre 1,8 milioni le persone già censite 12/10/11 4 Il Sole 24 Ore Spunta la legge delega per un riordino snello 12/10/11 5 Il Sole 24 Ore Per gli anziani meno risorse ma più assistenza a domicilio 12/10/11 Il Sole 24 Ore Centro Nord Italiani all'estero meno cari 12/10/11 8 Il Sole 24 Ore Centro Nord Province, operazione verità 12/10/11 9 Italia Oggi Stop antimafia senza sconti 12/10/11 7 10 Italia Oggi Pagina 1 di 10 ~ere press LinE 12/10/2011 di Ravenna «Il libro? Contaminato» Autori, testi, cene, musica e incontri nella Bassa Romagna "Il canto della parola" torna per la quarta edizione di Vera Bessone BAGNACAVALLO. Michele Antonellini nel 2007 ha aperto la Discanti editore. È lui, insieme a Daniele Tassinari dell'associazione Controsenso, a promuovere per il quarto anno 11 canto della parola, rassegna dell'editoria indipendente nella Bassa Romagna che prenderà il via venerdì da Bagnara. «Cerchiamo di diffondere sul territorio una cultura del libro e della lettura spiega -, in sinergia con le librerie e le biblioteche. Il nostro scopo è aumentare i lettori in un territorio provinciale che, a mio avviso, non eccelle in questo campo». E come fate? «Proprio per approcciare anche il lettore "debole" o il non lettore, ibridiamo il libro con altre discipline o altri momenti di intrattenimento, cerchia- mo di contaminarlo con altro, come concerti o cene». Qualche purista potrebbe storcere il naso... «Mah, non abbiamo inventato nulla di nuovo, si fa già da molte altre parti... E poi c'è spazio anche per il lettore cosiddetto "forte", che desidera l'incontro tradizionale con l'autore». Credete di essere riusciti nel vostro intento? «Il piacere è vedere avvicinarsi anche un pubblico non proprio tipico, persone che, per motivi vari, leggono poco». Svolgete quindi anche una funzione pedagogica? «Sì, magari non presentando autori che vanno solitamente in tv, anche se abbiamo ospiti di rilievo. Quest'anno in particolare ci saranno personaggi quali Cristiano Cavina o Andrea Segrè». Editori in difesa della libera informazione • «La maggioranza di governo sta per approvare una legge che vieta la pubblicazione delle intercettazioni. (...) Alla vigilia della Fiera del libro di Francoforte chiediamo di recedere da questo nuovo tentativo di bloccare la diffusione di conoscenze rilevanti e significative sugli atti processuali. Chiediamo a editori e librai di firmare questo appello. Invitiamo i cittadini a partecipare a un'assemblea pubblica il 16 ottobre alle 11 al Teatro Valle di Roma». Marco Cassini e Daniele Di Gennaro (minimum fax); Giuseppe e Alessandro Laterza; Stefano Mauri e Luigi Spagnol In passato ci furono tentativi di costituire una associazione degli editori romagnoli: voi collaborate anche con altri editori del territorio? Pagina 27 Il libro? Contaminato» Pagina 2 di 10 ~ere press unE 12/10/2011 «Presentiamo i loro libri: quest'anno, ad esempio, tra gli ospiti ci saranno Gianni Zauli e Davide Reviati con il loro Il bestiario dell'impiegatto pubblicato da Vaca di Russi. Nelle passate edizioni ci sono stati Moby Dick, Voras e Fernandel». Alcuni editori come Sp agnol, Laterza e Minimum Fax hanno fatto un appello in difesa della libera informazione contro la legge che vieta la pubblicazione delle intercettazioni. Lei lo sottoscriverebbe? «Certo. Non a caso il 18 ottobre organizziamo un incontro per la libertà di informazione in collaborazione con il Gruppo dello Zuccherificio (gruppodellozuccherificio.org). Verrà presentato il libro di Luigi Grimaldi e Luciano Scalettari 1994. L'anno che ha cambiato l'Italia in cui si narra anche degli omicidi di Mauro Rostagno e Ilaria Alpi». Se lei potesse chiedere ai politici e agli amministratori di fare qualcosa di Ravenna per aiutare l'editoria, che cosa chiederebbe? «È difficile, perché l'Italia è il Paese dei non lettori... Le nostre amministrazioni stanno facendo molto, ad esempio con i gruppi di lettura nelle biblioteche. Forse servirebbero un po' di iniziative nelle scuole, ma anche la scuola oggi è pressata e sminuita, e non è certo colpa di presidi e insegnanti». ."2•M 14, La quarta edizione de "Il canto della parola" tornadall4 al 23 ottobre nei comuni di Bagnacavallo, Bagnara di Romagna, \vy,o,,e L MESTIERE D ELLA BERTA Conselice, Cotignola, Fusignano, Lugo, Massa Lombarda. Filo conduttore sarà l'indipendenza di pensiero, intesa come originalità e ricerca a tutto campo. Così si ritroveranno qui in provincia narra‘," N tori, saggisti, fumettisti, giornalisti, professori da tutta Italia. Fra loro i già citati Luciano Scalettari, inviato speciale di "Famiglia cristiana", Andrea Segrè, presidente di Last Minute Market e presiCRTS 'FANO CAVTNA de della facoltà di Agraria dell'UniversiScavare uno buca tà di Bologna, lo scrittore Cristiano Cavina, Pietro Raitano, il direttore del mensile "Altreconomia", l'attore Mario Spallino. Primo appuntamento venerdì 14 alle 20.30 alla Locanda di Bagnara: Marco Malvaldi presenta Odore di chiuso (Sellerio, 2011). Interviene Riccardo Francone. E, a seguire, cena artusiana. • .\\\ • • Info: 0545 63002 •:z.z2::•::::•0••ìz,. :.:•.,.•,:f0::: •••:::*,:•::':>••••:•:•••••:::::2k.,. • Il libro? Contaminato» Pagina 3 di 10 press unE Il Sole12 12/10/2011 uestionari Istat, oltre 1,8 milioni le persone già censite Nicoletta Cottone ROMA Gli internauti in Italia sono tanti e vogliono compilke il modulo del censimento online. Dopo una partenza a osta 7 <-",--ZE coli,adébàeprmgono per il web, i disagi agli uffici postali della seconda giornata, ieri tutto è filato liscio. Almeno a giudicare dai numeri diffusi dall'Istat. Alle 15 erano oltre un milione e 800mila le persone censite. A queste vanno sommate quelle che risulteranno dalle consegne dei questionari agli oltre 8.800 Centri comunali di raccolta. Alle 13 risultavano restituiti oltre 3o3mila plichi negli uffici postali. Dai microfoni di Radio 24 il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, ha spiegato, in tre punti, perché sono aumentati i costi sostenuti dallo Stato per il censimento. «Primo, nel200182 milioni di euro vennero sostenuti dai comuni ha detto - mentre questa volta è subentrato lo Stato, a causa delle difficoltà degli enti locali. Secondo, sono aumentate le famiglie e la popolazione. Terzo, sono aumentati gli investimenti per le innovazioni, tra cui l'archivio nazionale dei numeri civici, che l'Italia non ha mai avuto». E ha sottolineato che «l'Istat in Italia spende la metà della Francia, un terzo dei paesi europei del nord e l'outlook, cioè la produzione, è analoga. Siamo in grave difficoltà e speriamo che il bilancio dell'Istat non venga tagliato». Il censimento della popolazione dà la possibilità di censire le coppie conviventi, etero o dello stesso sesso. A pagina i6 del questionario si potrà, infatti, dichiarare la relazione di parentela o convivenza con l'intestatario del Foglio di famiglia. Le risposte distinguono tra convivenze in coppia e coabitazione (senza, quindi, legami di coppia o parentela). Un'occasione unica per sapere quante coppie conviventi ci sono in Italia, e in particolare quante tra persone dello stesso sesso. «E un'assunzione di responsabilità per tutti» ha detto la deputata radicale del Pd, Emma Bonino, secondo la quale «questa delle convivenze tra omosessuali è una realtà che molti vogliono nascondere». E l'Istat dovrebbe estrapolare il dato, anche se il presidente Giovannini non si era sbilanciato su questo punto all'epoca della presentazione del censimento 2011. Per questo Anna Paola Concia (Pd) si è appellata proprio all'istituto: «non abbia paura di rivendicare questa scelta, la pubblicizzi». La Concia non potrà dichiarare il suo matrimonio con Ricarda Trautmann, perché la legge italiana non riconosce il matrimonio tra persone dello stesso sesso. «Dovrò mettere che siamo conviventi - ha spiegato anche se nello stato di famiglia di Ricarda c'è scritto "coniugata"». Ieri le associazioni degli omosessuali nel corso di una conferenza stampa alla Camera, hanno lanciato un appello a chi convive: «dite la verità sul vostro status, non abbiate timori». Intanto il Codacons ha diffidato l'Istat, chiedendo di «condurre le operazioni del censimento senza disagi di alcun tipo a danno dei cittadini e di predisporre indennizzi per gli utenti che invece li abbiano subiti». Indennizzi quantificati in 5o euro a utente. L'Istat ha anche chiarito che il modello può essere restituito presso qualsiasi centro di raccolta del proprio comune di residenza. Pagina 25 © RIPRODUZIONE RISERVATA SPECIALISTICI PER RECUPERO CREDITI. Pagina 4 di 10 'ONZI RAPOTINFMV press unE Il Sole12 12/10/2011 Codice della strada. Proposta sostenuta dal governo Spunta la legge delega per un riordino snello ne anticipata della legislatura, l'anno prossimo. Se accadesse Il reato di omicidio stradale, prima che la proposta sia approla riduzione del Codice alle sole vata, tutto cadrebbe nel nulla. norme di comportamento su Ma nel Governo si mostra fidustrada e un riordino del sistema cia: il ministro dell'Interno, Rosanzionatorio. Sono i tre punti berto Maroni, ha accantonato la principali della proposta di leg- sua intenzione di introdurre per ge presentata alla Camera (col decreto legge l'omicidio stradanumero 4662) dal presidente del- le (si veda Il Sole 24 Ore del 25 la commissione Trasporti, Ma- agosto) perché tra i criteri di derio Valducci, per riformare ulte- lega contenuti nella proposta riormente il Codice della strada. c'è anche questo. Col sostanziale assenso dei miniIl reato scatterebbe quando il stri competenti, che dà spessore responsabile dell'incidente vieall'iniziativa anche se c'è l'inco- ne trovato con tasso alcolemico gnita della situazione politica. E, superiore a1,5 grammi/litro o sotse si arriverà in porto, si rischia to effetto di droghe o - in ogni cache non vedano mai la luce punti importanti della riforma dell'anI CONTENUTI no scorso (legge 120/10). La proposta di legge - il cui te- Introduzione del reato sto non è ancora pubblicato ma è di omicidio stradale stato letto dal Sole-24 Ore - delega il Governo a emanare entro 24 e revisione delle sanzioni mesi uno o più decreti legislativi Pene più pesanti per lesioni «per rivedere e riordinare» il Co- causate da alcol e droga dice in relazione ai criteri di delega. Il Governo avrebbe 18 mesi per inviare gli schemi di tali de- so - se non si ferma a prestare creti alle commissioni parlamen- soccorso. La pena detentiva pretari competenti, che dovrebbero vista va da otto a 18 anni e l'arreesprimere un parere entro 45 sto in flagranza sarebbe obbligagiorni; poi il Governo ne avreb- torio. Scatterebbe subito anche be altri 45 per replicare al Parla- l'"ergastolo della patente" (revomento, cui spetta l'ok definitivo. ca con impossibilità avita di conSi potrebbe dunque arrivare seguirne un'altra), introdotto al 2014, in uno scenario analogo dalla legge no solo per i recidivi. all'ultima legge-delega sul CodiSarebbero aumentate anche ce, la 85 del 2001: approvata alla le pene per l'omicidio colposo e fine di una legislatura e attuata le lesioni gravi e gravissime in redal Governo successivo. Perché lazione a incidenti causati sotto le materie toccate dai 13 criteri influsso di alcol o droga. di delega previsti sono tante e alPer gli altri criteri di delega, si tre potrebbero essere inserite veda la scheda qui sotto. nel dibattito parlamentare, che Per il resto, si concretizzerebpotrebbe essere lungo. E forse be l'idea di "codice snello" di cui incrociarsi con un'eventuale fi- si parlava già a metà dello scorso Maurizio Caprino ROMA decennio: un testo praticamente con le sole norme che gli utenti della strada devono conoscere per circolare (semplice da capire) e delegificazione spinta (con regolamenti emanabili direttamente dal Governo, quindi rapidamente) su materie come strade, segnaletica, pubblicità, caratteristiche dei veicoli, loro uso e classificazione, immatricolazione, radiazione, coordinamento della disciplina delle macchine operatrici con le direttive europee sulle macchine in genere e tutela dell'utenza debole. Procedimento semplificato anche per la possibilità che s'intende dare ai disabili di trainare rimorchi da oltre 750 chili. Un lavoro non da poco e da fare presto, tanto che si prevede di istituire presso il ministero delle Infrastrutture una struttura tecnica di missione. Un modello molto in uso nella Protezione civile degli ultimi anni. Resta da capire che sorte avranno i decreti ministeriali attuativi di fante parti della legge 12o/io: alcuni sono già in bozza e potrebbero proseguire il loro iter, altri riguardano questioni spinose e la discussione sulla legge delega potrebbe indurre i ministeri ad accantonarli in attesa di nuove indicazioni della politica. Sarebbe quasi certamente questo il caso della destinazione alla messa in sicurezza delle strade di metà dei proventi delle multe per eccesso di velocità. O dell'obbligo più stringente di rendicontare l'uso degli introiti da sanzioni ai fini della sicurezza. Per la quale al momento i fondi sono pochissimi. RIPRODUZIONE RISERVATA Spunta la le,7edelew per un riordino sndlo If YouCED , they'l Pagina 5 di 10 22t3ngt. ti press unE Il Sole12 12/10/2011 [1. contenuto 011 OMICIDIO STRADALE Per chi causa un incidente mortale in stato di grave ebbrezza (oltre 1,5 grammi/litro) o sotto effetto di droga o comunque non si ferma a' prestare soccorso, pena da otto a 18 anni, arresto in flagranza obbligatorio e revoca a vita della patente già al primo caso (oggi tale revoca c'è solo peri recidivi) 021 DELITTI COLPOSI Inasprimento delle pene (che erano già state aumentate negli ultimi anni) anche per il "semplice" omicidio colposo causato su strada guidando con tasso alcolemico fino a 1,5 g/l o per le lesioni personali gravi o gravissime provocate in stato di ebbrezza e/o sotto l'influsso di sostanze stupefacenti prefetto e giudice di pace in ambiti di competenza diversi 031 MULTE A DISTAN ZA Prevista una revisione degli attuali vincoli strumenti di controllo al distanzadel einfrazioni:si dovrebbe fare ordine anche sulle relative spese 04 I PATENTE A PUNTI Presa d'atto della giurisprudenza che ritiene la patente a punti una sanzione accessoria e non più una misura cautelare. Definitività della comunicazione di decurtazione 05 I RICORSI Riordino complessivo del sistema, per armonizzarlo alla recente riforma dei riti civili ed eventualmente "specializzare" 061 POLIZIE Riordino dalle competenze stradalidei vari corpi di polizia' 07 DISABILI Definizione di norme di circolazione perveicoli atipici (p'er esempio, carrozzine motorizzate per disabili) e introduzione del diritto di sostare gratis nei posti a pagamento quando quelli riservati sono occupati 0$ 1 VISITE MEDICHE Procedure snelle per costituire nuove Commissioni mediche locali (le attuali sono sature) e linee guida cogenti unificate per valutare le patologie Spunta la lew,edeleea per un nordico snello If YouCED , they'l Pagina 6 di 10 22t3ngt. ti press unE 12/10/2011 DILE CENTRO NORD Per gli anziani meno risorse ma più assistenza a domicilio In Emilia-Romagna fondo di 419 milioni per i non autosufficienti PAGINE A CURA DI Natascia Ronchetti Riorganizzare e razionalizzare i costi per ottimizzare le spese sanitarie. A caccia di risorse da destinare ai servizi di assistenza agli anziani non autosufficienti - per colmare il vuoto lasciato dall'azzeramento del fondo nazionale - le Regioni del Centro-Nord fanno leva anche sullo snellimento burocratico. Nello scenario di una terza età da cui proviene una domanda di servizi sociosanitari in crescita, l'ultima ripartizione del tesoretto per le non autosufficienze (400 milioni di euro) risale infatti al 2010. Nel 2011 il fondo non è stato rifinanziato e non lo sarà nemmeno per il prossimo anno. Un buco che le Regioni cercano di sanare con operazioni di efficientamento, spingendo contemporaneamente sull'assistenza domiciliare, per evitare, quando è possibile, il distacco dell'anziano dal contesto familiare ed eliminare i ricoveri impropri. Nell'area gli over 65 rappresentano il 22,7% della popolazione (oltre 2,4 milioni). Ma le non autosufficienze riguardano prevalentemente gli ultrasettantacinquenni, con percentuali che variano dal picco delle Marche (15,4% sul totale degli over 65) alla percentuale più bassa, quella dell'Umbria (8,5%), a fronte di un dato medio nell'area dell'u,8 per cento. Il ricovero nelle Rsa, le Residenze sanitarie assistite, resta l'ultima alternativa. La capacità di accoglienza è pari a poco più di 36mila posti letto (dei quali 15.212 lungo la via Emilia, 13.644 in Toscana, 5.200 nelle Marche, 2.092 in Umbria), con una copertura della spesa per il 50% circa a carico dei servizi sanitari regionali e il resto ripartito tra utenti e Comuni, sulla base del reddito dei beneficiari. L'Emilia-Romagna spende 200 milioni per i ricoveri nelle case protette (che salgono a 345 milioni se si sommano le risorse provenienti da Asl e Comuni), l'Umbria 26,8 milioni. La Regione Toscana sborsa 11,2 milioni su un totale di 45 milioni destinati alla non autosufficienza, per i due terzi indirizzati all'assistenza domiciliare, cifre che non comprendono le quote a carico di Asl ed enti locali (il dato non è disponibile, invece, per le Marche). Proprio le Marche, grazie al riordino del sistema sanitario regionale, con una Asl unica divisa in cinque aree vaste e la previsione di diminuire il numero dei distretti sanitari da 23 a 13, hanno imboccato la strada dell'alleggerimento della spesa attraverso la maggiore appropriatezza delle prestazioni e un alleggerimento burocratico. «Oggi il ricovero di un acuto - spiega l'assessore alla Sanità delle Marche, Almerino Mezzolani - costa dai 500 agli 800 euro al giorno. Dobbiamo raggiungere l'equilibrio fi- nanziario grazie a una maggiore appropriatezza, diminuendo i ricoveri impropri, anche se resta la difficoltà di dare risposte adeguate a una domanda in crescita». Oggi nelle Marche il tasso di posti letto per gli acuti è pari al 3,7% degli over 75, l'obiettivo è portarlo al 3,3. «Contemporaneamente - prosegue Mezzolani - vogliamo favorire l'assistenza domiciliare, partendo da un riordino che ci ha permesso di rendere omogenei i servizi erogati sul territorio, diminuendo la retta a carico degli utenti». La riorganizzazione dovrebbe consentire la riconferma del fondo di oltre 23 milioni di euro con cui la Regione ha sostenuto nel triennio 2009-2011 gli assegni di cura e l'assistenza sociale a domicilio. Anche dall'Emilia-Romagna, nonostante l'azzeramento dei trasferimenti dallo Stato, è arrivata quest'anno la riconferma del fondo per le non autosufficienze (419 milioni di euro), alimentato per i due terzi dal fondo sanitario e per un terzo da un'integrazione di bilancio. Lo scorso anno in questa regione sono stati oltre 25.700 gli anziani che hanno ricevuto ospitalità nelle case protette. Ma la sfida è quella di Almerino Mezzolani ' Mariella Martini ASSESSORE ALLA SANITÀ REGIONE MARCHE D.G. SERVIZIO SANITÀ REGIONE EMILIA-ROMAGNA La razionalizzazione. Per raggiungere l'equilibrio finanziario vanno ridotti i ricoveri impropri pura fronte di una domanda in crescita L'impegno. Il mancato rifinanziamento del fondo nazionale rende difficile mantenere la qualità dei servizi di assistenza a domicilio implementare l'assistenza domiciliare, garantendo al contempo la copertura della richiesta di ricoveri in strutture residenziali. «Spingere sulla domiciliarità - dice il dg del servizio Sanità della Regione, Mariella Martini - significa mettere in campo una molteplicità di interventi. E inevitabilmente, con il mancato rifinanziamento del fondo nazionale, sarà più arduo l'impegno per garantire la qualità dei servizi». L'anno scorso per l'assistenza ai non autosufficienti in Emilia-Romagna è stato speso complessivamente, tra risorse pubbliche e private, più di un miliardo di euro. Per il sostegno alla domiciliarità, tra centri diurni, assegni di cura alle famiglie, accoglienze temporanee di sollievo e assistenza a domicilio, la Pa ha impegnato oltre 213 milioni, dei quali 53 solo per assegni di cura di cui hanno beneficiato più di 21.400 utenti. Anche nel Granducato (2.562 ammissioni in Rsa nel 2010, 1.826 nel 2011, a fronte di un fabbisogno che quest'anno riguarda oltre 7mila anziani) la scommessa della Regione è la domiciliarità. Un primo passo in questa direzione, con uno stanziamento di 916mila euro, è costituito quest'anno da un progetto per la realizza- , zionedtrvscairi in forma indiretta a favore delle famiglie che si prendono in carico la cura e l'assistenza di un anziano. L'anno scorso 3 milioni sono stati invece assegnati a un sistema integrato di servizi per le famiglie e gli assistenti familiari, per migliorare la qualità della cura. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 2 Per ' anziani meno risorse rtu pii©Issisterza a domicilio Pagina 7 di 10 press unE 12/10/2011 U11 CENTRO NORD Constotte reffionati. La Toscana ha deciso il taglio del 10% di stipendi e gettoni Italiani all'estero meno cari In Emilia-R. la più alta indennità tra i presidenti degli enti Mariangela Latella Ben retribuiti in Emilia- Il confronto Romagna, gratuiti in Umbria e Marche, costi al minimo in Le indennità presidenziali nel 2010 e gli stanziamenti per gli italiani all'estero (in euro) Toscana. Molto diversi i trattamenti dei presidenti delle Consulte regionali per i resi3.803,68 1.1 4.500,00 1.253.000,00 1. 1 55.000,00 986.000,00 denti all'estero nate con Emilia-R. l'obiettivo di mantenere vivo 902 di cu i: il legame dei cittadini emigra1 .141 vice pres. ti con la terra di origine. Nel vicario; 805,309,16 6.9 9 49 2ou sono costate alle casse del- To nana 761 le regioni del Centro-Nord c Pres. resifen te più di 2,6 milioni di euro di cui all'estero circa i milione in Emilia-Ro393.250,00 398.925,00 400.000,00 317.000,00 magna e Toscana, 317mila nel- Marche 59 73 le Marche e 383mila in Um- Umbria bria. Tutte somme spese per organizzare incontri, corsi di * Gli stanziamenti annuali della Toscana non comprendono i costi per i rimborsi ai membri del consiglio e ai lingue, stage formativi, manirappresentanti Fonte: Elaborazione Il Sole-24 Ore CentroNord su dati delle regioni festazioni culturali e attività informative di vario genere. Nel Centro-Nord, hanno (Emilio Berionni svolge gra- proprio lavoro che svolge in ti delle varie regioni: 52 per scelto di dotarsi di una consul- tuitamente la sua funzione) e modo continuativo come se l'Emilia-Romagna, 41 per ta l'Emilia-Romagna (legge umbra (Orfeo Goracci è consi- fosse la delega di un assessora- l'Umbria, 48 per la Toscana e 3/2006), le Marche (legge gliere regionale). Lo stesso di- to». Non tutti la vendono così. ben 64 per le Marche che pe30/1667) e l'Umbria (legge casi per i gettoni di presenza «In tempi di grave crisi come rò, in rimborsi spese hanno pa37/1997). In Toscana (che ha ai consiglieri: non sono ricono- questa - attacca Giovanni Fa- gato poco meno di 5mila euro. la spesa complessiva più alta) sciuti in Umbria e nelle Mar- via, consigliere regionale per i «Stiamo cercando di puntare gli interventi sono gestiti da che ma sono previsti in Emilia- grillini dell'Emilia-Romagna - spiega Luca Marconi, assesun ufficio che fa capo al setto- Romagna (20,66 al giorno per che ha presentato un'interro- sore all'Emigrazione della Rere attività internazionali della i consiglieri italiani e 36,18 per gazione sul tema - non si spie- gione Marche - soprattutto direzione generale della presi- quelli stranieri) e Toscana gano questi esborsi a fronte di sulle conferenze intercontidenza della giunta mentre gli (61,45 euro) che, nel 2010 han- pesanti tagli sulla spesa socia- nentali e sugli incontri tra gioindirizzi vengono individuati no pagato, tra rimborsi spese, le. C'è, inoltre un problema di vani. Attraverso dei tour eduda un'assemblea (esistente indennità al presidente e get- trasparenza perché non tutte cational portiamo in Italia i didal1678), presieduta dal presi- toni ai consiglieri, complessi- le spese della consulta figura- scendenti dei nostri emigrati. dente della Regione ma di fat- vamente 582mila euro. no nel suo budget. La rivista È una forma di promozione to guidata da due vicepresi«La regione ha previsto trimestrale della consulta, ER, molto più vantaggiosa delle denti, uno italiano che percepi- quest'indennità - spiega Sil- ad esempio, che viene spedita fiere turistiche». Nessun rimsce un'indennità pari al 15% via Bartolini, presidente della a 16mila destinatari in tutto il borso in Umbria perché la condello stipendio di un consiglie- Consulta emiliano-romagno- mondo quando potrebbe esse- sulta è rimasta bloccata nel re regionale (circa idoo euro), la - perché il presidente di un re diffusa via mail a costo ze- 2010 in attesa del rinnovo eleted uno residente all'estero la organismo di questo tipo ha ro, rientra tra le spese dell'Urp torale ma, nel 2011, i rimborsi cui indennità è pari al io% del- un compito gravoso, un vero e regionale». «La consulta rive- spese sino ad oggi, sono stati lo stipendio di un consigliere ste un ruolo fondamentale - ri- di 26.400 euro. Per comprimeregionale (circa 750 euro). sponde Silvia Bartolini - per re i costi degli interventi, la ToSilvia La miglior indennità al prefar sì che le oltre 107 associa- scana ha approvato, un mese Bartolini sidente della consulta è ricozioni di residenti all'estero, di- fa, una delibera che prevede la nosciuta dalla regione EmiliaPRESIDENTE ventino sempre più promotri- riduzione delle indennità dei CONSULTA Romagna che nel 2010 ha speci della nostra regione nel due vicepresidenti (-10%), dei EMILIANI ALL'ESTERO so, per questa voce, 45.644 eumondo». gettoni di presenza dei consiro, poco meno di 4mila curo al Le riunioni annuali delle 4 glieri (-5o% circa), i consiglieri Un compito gravoso. La mese, pari al 50% dello stipen- consulta riveste un ruolo assemblee mobilitano più di (da48 a 30), i componenti l'uffidio di un consigliere regiona- importante per promuovere la 200 consiglieri provenienti da cio di presidenza del direttivo le. Mentre nessun'indennità ogni parte del mondo in rapda18 ai3 e le riunioni annuali da regione nel mondo attraverso viene riconosciuta ai presidenpresentanza dei rispettivi pae3 a una. le associazioni estere ti delle consulte marchigiana si che hanno accolto i residen(O RIPRODUZIONE RISERVA IA Pagina 8 di 10 Pagina 25 press unE 12/10/2011 ItaliaOggi IN LOMBARDIA Province operazione verità °Perazione verità sui province. ili i: an, : dereo1sIe°a de ll avviarla e p di province roly lomb arde, mmissionato uno e dstudio co all'università benefici 'eventuale a ieu cutzil uc eoni d n isulla complessiva rifoma Chitettura istituzionale ' del ; iin l'ar l ieoese oe_,a::bd ,,,....,_, con dati re, en;14- I dt~l up "à/Iveatin l,ivr nava.zist:con. d'o'''ò inoltre necessario attuare una p s ieori 1 il eli tdrien l Pni att o ozodiliasta0b1111 3.tà il constglio ha, -2 irIcidtedledell'UPI 0, infa __01!i dire , a am P innient o e g°v Lombardia poter pliarnon fino al e, già sol regleer‘ uoe sdtdi 'i ealr eulni?e' c da c1= e°.ni ti) a s lsi0v9 i&dl a ventii di ,parte ,,i alleggerire trasferimenti ché 500, (352contiiiis:rjr,... province l esie' :lin ).1111, 221 o e:tiri ' Pagina 36 LA MANOVRA DI FINE ESTATE Pagina 9 di 10 press unE 12/10/2011 ItaliaOggi APPALTI/ Per Palazzo Spada l'inderdittiva è una misura cautelare di polizia Stop antimafia senza sconti Decide il prefetto. E il Tar non entra nel merito ficit di motivazione, di illogicità e di travisamento, dal momento che il giudice di merito non ha sindacato di merito in materia. DI DARIO FERRARA top all'appalto pubblico per l'azienda se uno dei soci frequenta un capozona della criminalità organizzata. E ciò anche quando il «colletto bianco» è incensurato e non risulta affatto indagato. L'interdittiva anti-mafia, infatti, è una misura cautelare di polizia e il giudice amministrativo cui si rivolge l'azienda che si è vista revocare l'affidamento non può entrare nel merito, come farebbe invece il collega del settore penale: il sindacato risulta invece limitato a verificare il significato che il prefetto attribuisce agli elementi di fatto individuati dalle forze dell'ordine e l'iter seguito per pervenire allo revoca dell'appalto. E quanto emerge dalla sentenza 5478/11, emessa dalla terza sezione del Consiglio di stato e pubblicata il 5/10/2011. Operazione trasparenza Lo stop imposto dal rappresentante del governo all'appalto «in odore» di mafia costituisce una misura preventiva che è diversa e ha una funzione distinta dalle misure di prevenzione antimafia di natura giurisdizionale. Ilinterdittiva antimafia serve ad anticipare la soglia di autotutela amministrativa per evitare possibili ingerenzé criminali nella attività dell'impresa: ciò che preme all'amministrazione, innanzitutto, è accertare l'affidabilità della impresa affidataria dei lavori. Non contano, in questo caso, i rilievi probatori tipici del diritto penale. Insomma: l'alt del prefetto costituisce l'esercizio di un'ampia discrezionalità e tanto basta alla revoca dell'appalto. L'ufficio territoriale del governo effettua la sua valutazione sulla scorta di un mero quadro indiziario: assumono dunque rilievo gli elementi raccolti dalle forze dell'ordine ed essi sono sufficienti quando non è «manifestamente infondato» che i comportamenti e le scelte dell'imprenditore possono rappresentare un veicolo di infiltrazione delle organizzazioni criminali negli appalti delle pubbliche amministrazioni. Dopodiché per l'imprenditore risultato vicino ai clan non c'è niente da fare: l'interdittiva antimafia non può essere annullata se il provvedimento non mostra elementi che possono evidenziare un de- Rapporti opachi Il ricorso dell'azienda calabrese, nel caso risolto dal Consiglio di stato, è in parte rigettato e in parte inammissibile. Sono davvero inquietanti i rapporti di uno dei soci della compagine con alcuni boss della `ndrangheta: le forze dell'ordine individuano rapporti professionali e anche frequentazioni private e familiari, dunque un quadro di relazioni che va oltre lo stretto necessario in un contesto delicato come il comparto dei lavori pubblici nelle aree del Mezzogiorno inquinate dalla criminalità organizzata. E la giurisprudenza amministrativa è ferma nel ritenere i contatti rilevati dalle forze dell'ordine tra il vincitore dell'appalto e pregiudicati sospettati di essere «capibastone» delle consorterie mafiose risultano un adeguato presupposto per far scattare l'interdittiva antimafia, a patto che gli incontri non siano brevi, occasionali o addirittura casuali. Pagina 36 Stop antimafia manza sconti LA MANOVRA DI FINE ESTATE Pagina 10 di 10