Nave Palinuro - Vele d`epoca

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Nave Palinuro - Vele d`epoca
NAVE PALINURO
A 5311
"Faventibus Ventis"
Il nome e la storia
Secondo la tradizione mitica evocata dal poeta Virgilio nell'Eneide, Palinuro era il timoniere della nave
di Enea.
Durante il viaggio verso l'Italia il Dio del mare Nettuno concesse al popolo troiano una sicura
navigazione solo a patto che uno di essi venisse sacrificato.
A pagare per la salvezza di tutti fu Palinuro. Da Enea sempre amato e stimato per la sua dedizione, la
sua fedeltà, e la grande perizia marinaresca. Nettuno mandò Morfeo, il Dio del Sonno, il quale cercò
di persuadere Palinuro a lasciargli il timone. Non riuscendo a convincere Palinuro, Morfeo lo
addormentò bagnandolo con le acque del Leté, il fiume infernale.
Palinuro assopitosi, venne gettato dal Dio del Sonno in mare e, quando approdò estenuato sulla costa
Lucana, fu ucciso dagli indigeni che lo scambiarono per un mostro marino.
Il suo cadavere rimase insepolto.
Sceso all'Averno, Enea incontrò l'ombra del suo timoniere che gli chiese rituale sepoltura.
Le stesse popolazioni indigene che lo avevano ucciso, costrette da prodigi divini, ricercarono e
trovarono il cadavere, lo seppellirono ed eressero in suo onore un tempio sul promontorio poi
chiamato Capo Palinuro.
La nave oggi
Il Palinuro attuale fu varato nel 1934 nei Cantieri Navali di Nantes in Francia, con il nome di
"Commandant Louis Richard". Dalla sua origine e fino all’inizio del secondo conflitto mondiale la nave,
di proprietà di una società privata francese, fu destinata al ricco commercio del trasporto e della
pesca del merluzzo nei Banchi di Terranova.
Al termine del secondo conflitto mondiale la Marina Militare Italiana a seguito della perdita della nave
scuola Cristoforo Colombo (nave gemella dell'Amerigo Vespucci), che dovette essere consegnato alla
ex URSS quale risarcimento dei danni di guerra, si interrogò sulla necessità di continuare ad
addestrare i propri equipaggi sulle grandi navi a vela.
Lo Stato Maggiore decise di mantenere l'esperienza di vita e marinaresca che da decenni si persevera
sui velieri quale base dell'addestramento dei propri equipaggi.
Fu quindi nel 1950 che l'attuale Nave Palinuro fu acquistato dalla Marina Militare Italiana e fu
sottoposto ad una serie di lavori nell'Arsenale della Spezia per trasformarlo in Nave Scuola.
Entrò in servizio il 16 luglio 1955 e da allora è stato impiegato per l'addestramento degli Allievi
Sottufficiali delle Categorie Nocchieri, Nocchieri di Porto, Meccanici e Motoristi Navali, provenienti
dalle Scuole Sottufficiali della Marina Militare Italiana prima di Venezia, poi di Porto Ferraio di La
Maddalena e di Taranto.
Il Palinuro è una "Nave Goletta", è quindi armata con tre alberi più un albero di bompresso. L’albero
di trinchetto è a vele quadre mentre quelli di maestra e mezzana sono a vele auriche ed il bompresso
è armato con i fiocchi.
La superficie velica complessiva è di circa 1.000 mq. L'altezza degli alberi sul livello del mare è di 35
metri per il trinchetto, 34,5 metri per la maestra e di 30 metri per l’albero di mezzana.
Lo scafo, come gli alberi sono in acciaio chiodato ed è costituito da un unico ponte (di coperta) al di
sotto del quale vi sono ubicati i locali di vita, le segreterie, le cale, l'officina, la cambusa, le celle
frigorifere, la sala apparato motore principale e ausiliari e gli alloggi Ufficiali Subalterni.
Al di sopra del ponte di coperta ci sono le strutture del castello prodiero e il cassero poppiero sul
quale, a poppa estrema, c'è la plancia comando. All'interno del cassero sono ubicati gli alloggi, i locali
di vita degli Ufficiali e dei Sottufficiali più locali cucina e forno.
Il Palinuro ha effettuato le Campagne Addestrative toccando la maggior parte dei porti del
Mediterraneo e del Nord Europa.
L’attività
Al termine del secondo conflitto mondiale la Marina Militare Italiana, a seguito della perdita della
nave scuola Cristoforo Colombo (nave gemella dell’Amerigo Vespucci), che dovette essere
consegnata alla ex URSS quale risarcimento dei danni di guerra, si interrogò sulla necessità di
continuare ad addestrare i propri equipaggi sulle grandi navi a vela.
Lo Stato Maggiore di allora decise di mantenere l’esperienza di vita e marinaresca che da decenni si
persevera sui velieri, quale base dell’addestramento dei propri equipaggi.
Fu quindi nel 1950 che l’attuale Nave Palinuro fu acquistata dalla Marina Militare Italiana ed iniziò una
serie di lavori nei cantieri navali di Castellammare di Stabia e presso l'Arsenale della Spezia per
trasformarlo in Nave Scuola. Entrò in servizio il 16 luglio 1955 e da allora è stato impiegato per
l'addestramento degli Allievi Sottufficiali delle Categorie Nocchieri, Nocchieri di Porto, Meccanici e
Motoristi Navali, provenienti dalle Scuole Sottufficiali della Marina Militare Italiana prima di Venezia,
poi di Porto Ferraio di La Maddalena e di Taranto.
Il Palinuro, ha effettuato le sue numerose Campagne Addestrative toccando la maggior parte dei
porti sia del Mediterraneo che del Nord Europa.
La sua unicità gli ha permesso di prendere parte ai più prestigiosi raduni di imbarcazioni e navi
d’epoca e alle regate delle “Tall ships” (così denominate per la loro caratteristica altezza degli alberi).
Tra queste le più famose sono la "Cutty Sark", l’”Amsterdam sail”, il raduno delle vele d’epoca di
Imperia, etc.
Il Comandante
Il Capitano di Fregata Stefano Camerini è nato a Campiglia Marittima (LI)
il 17 Agosto 1967.
Conseguito il diploma di scuola media superiore presso il Liceo Scientifico
di Piombino (LI), ha frequentato l’Accademia Navale di Livorno dal 1986 al
1990.
Nel 1991 ha conseguito la qualifica di Ufficiale "TLC/IOC" presso il Centro
Addestramento di Taranto e nel 1994 ha frequentato il corso superiore e
di specializzazione presso l’Accademia Navale.
Nel corso dell'anno accademico 1997/98 ha frequentato il Corso Normale
di Stato Maggiore presso l'Istituto di Guerra Marittima di Livorno.
Dal 1990 al 1993 ha prestato servizio a bordo della corvetta Sibilla in
qualità di Ufficiale di Rotta partecipando alla Forza Navale NATO/UEU per le operazioni di gestione
della crisi nella ex-Jugoslavia; dal 1994 al 1997 è stato imbarcato sulla fregata Libeccio in qualità di
ufficiale TLC.
Dal 1998 al 1999 ha comandato il pattugliatore Squalo partecipando con l’unità alle operazioni di
vigilanza pesca nel canale di Sicilia.
Dal 2000 al 2001 ha ricoperto l’incarico di Force Field Liaison Officer presso la Multinational Force and
Observers in Sinai (Egitto).
Dal 2001 al 2004 ha prestato servizio sulla fregata Scirocco in qualità di Capo Reparto Operazioni
partecipando alle operazioni di interdizione Active Endeavour nel Mediterraneo Orientale, STR.O.G.
nello Stretto di Gibilterra e Enduring Feedom nelle acque dl Mar Arabico.
Dal 2004 al 2007 ha comandato lo yawl Stella Polare con contestuale impiego presso il Dipartimento
di Stato Maggiore dell’Accademia Navale di Livorno.
Il comandante Camerini è laureato in Scienze Strategiche e Marittime (Università di Pisa) ed in
Scienze politiche ad indirizzo Internazionale (Università di Trieste).
E’ insignito delle seguenti onorificenze:
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Medaglia di argento per lunga navigazione (15 anni).
Croce d’argento per anzianità di servizio (16 anni).
Medaglia commemorativa NATO per le operazioni nella ex-Jugoslavia.
Medaglia commemorativa NATO per la partecipazione alle operazioni “Active Endeavour”.
Croce commemorativa per la partecipazione alle operazioni “Enduring Freedom”.
Medaglia commemorativa per la partecipazione alla Multinational Force and Observers in
Sinai.
Croce commemorativa per la partecipazione alla missione destinata al mantenimento della
pace nella ex-Jugoslavia.
Croce commemorativa per la partecipazione alla missione destinata al mantenimento della
pace in Sinai.
Il comandante Camerini è sposato ed ha una figlia.
Dal 15 ottobre 2007 è comandante della nave scuola Palinuro.