L`atletica leggera è lo sport fondamentale, trova le sue origini nell

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L`atletica leggera è lo sport fondamentale, trova le sue origini nell
L’atletica leggera è lo sport fondamentale, trova le sue origini nell'antica
Grecia: i poemi omerici, la statuaria, Pindaro e la pittura vascolare
testimoniano la profonda passione sportiva degli antichi greci e l'onore in
cui tenevano gli atleti. Lo sport più uniformemente diffuso nel mondo e,
quindi, perno dei giochi olimpici. Quattro sono le sue componenti: corse,
lanci e salti, detti concorsi; e prove multiple. La marcia è praticamente
considerata uno sport a sé, dispone di una propria organizzazione e le
sue gare, generalmente, non fanno parte integrante degli incontri
internazionali. Le manifestazioni più importanti dell'atletica leggera, oltre
ai giochi olimpici, sono: i campionati mondiali (dal 1983, Helsinki), anche
indoor (dal 1985) un anno dopo le Olimpiadi, e i campionati europei,
istituiti nel 1932 e disputati per la prima volta a Torino nel 1934 (si
svolgono ogni 4 anni, due anni dopo le Olimpiadi); nel 1938 si
disputarono i primi europei femminili; il Grand Prix; i giochi dell'Estremo
Oriente; i giochi del Commonwealth; i giochi asiatici; i giochi
panamericani e panafricani, ecc. La IAAF (International Amateur Athletic
Foundation), fondata nel 1913, è l'organizzazione che regola l'atletica a
livello mondiale. In Italia lo sport è rappresentato dalla Fidal
(Federazione italiana di atletica leggera) che coordina tutte le
manifestazioni nazionali. In Italia l'atletica leggera nasce quasi
esclusivamente come attività sportiva podistica alla fine dell'Ottocento.
Sono dei primi anni del Novecento i primi tentativi di organizzare
federazioni che raccolgano il crescente numero di praticanti. Nel 1910
anche le gare di salto e di lancio, ancora sotto il controllo della
Federazione Ginnastica iniziano a essere disciplinate, come le corse, da
una Federazione italiana degli sports atletici, che verrà riconosciuta dal
CIO a partire dal 1915 e che dal 1926 assume l'attuale denominazione.
L'attuale programma dell'atletica leggera secondo l'IAAF comprende
queste gare, per le quali si riconoscono i primati mondiali: gare maschili:
corse piane 100, 200, 400, 800, 1.500, 1 miglio, 2.000, 3.000, 5.000,
10.000, 20.000, 25.000, 30.000 m; 1 ora di corsa; corse a ostacoli 110,
200, 400 m; 3.000 m steeple-chase o corsa a siepi; salti in alto, in lungo,
con l'asta, triplo; lancio del disco, del martello; getto del peso; lancio del
giavellotto; staffette 4 × 100, 4 × 200, 4 × 400, 4 × 800, 4 × 1.500;
maratona (su strada, per cui non si possono avere primati mondiali
ufficiali); marcia 20, 30, 50 km e 2 ore; decathlon. Gare femminili: corse
piane 60, 100, 200, 400, 800, 1.500, 3.000 m; corse a ostacoli 100, 200,
400 m; salti in lungo e in alto; lanci del disco e del giavellotto, getto del
peso; eptathlon; staffette 4 × 100, 4 × 200, 4 × 400, 4 × 800 m. A
partire dagli anni Ottanta la corsa sui 5000 e sui 10000 metri, il salto con
l'asta, il salto triplo, il lancio del martello che prima erano esclusivo
appannaggio dell'atletica maschile, si sono aperti anche alle donne. Nei
paesi di lingua anglosassone le distanze sono misurate in iarde (914 mm)
e in miglia (1.609 m) e si hanno così in campo maschile le corse piane
sui 110, 220, 440, 880 yd, 1, 2, 3, 6, 10, 15 miglia, le staffette 4 × 110,
4 × 220, 4 × 440, 4 × 880 yd, 4 × 1 miglio, la marcia per 20 e 30 miglia
e le corse a ostacoli su 110, 220, 440 yd. In campo femminile: corse
piane su 100, 220, 440, 880 yd e 1 miglio, staffette 4 × 110, 4 × 220, 4
× 440, 4 × 880 yd. Per consentire un rapporto di valori fra tempi e
misure, altrimenti impossibile, si adotta una tabella internazionale, già
chiamata tabella finlandese, che attribuisce un punteggio a ogni
prestazione. Questa tabella serve particolarmente nelle prove multiple
quali pentathlon e decathlon. L'atletica leggera, nella quale un tempo
ebbero parte notevole gli atleti scandinavi (soprattutto finlandesi), è oggi
dominata, in particolare in quella maschile, dagli Statunitensi.
Negli anni Settanta e Ottanta molti primati che sembravano irraggiungibili sono
stati battuti più di una volta grazie soprattutto alla diversa impostazione preatletica
praticata all'inizio dagli atleti della Germania Orientale e dell'Unione Sovietica e dagli
atleti dell'Est europeo, poi entrata nella pratica generale, oltre all'uso di
anabolizzanti.
L'uso dei pesi, anche per atleti delle distanze corte, è stato fondamentale così
come, per i corridori del mezzo fondo, allenarsi sullo scatto breve. Alle Olimpiadi di
Monaco di Baviera era stato messo sotto accusa l'uso degli anabolizzanti per coloro
che praticavano i concorsi (peso, martello, giavellotto) e alcuni risultati, per lo meno
sconcertanti, consolidavano questa impressione (anche se la Federazione
internazionale ha preso drastiche misure il fenomeno non è stato a tutt'oggi
eliminato.) Atleti di eccezionale valore come Carl Lewis, che alle Olimpiadi di Los
Angeles ha eguagliato il mitico Jesse Owens vincendo quattro medaglie d'oro, e
Edwin Moses, che rimase imbattuto per oltre 122 gare, hanno aumentato l'interesse
del pubblico. Questo ha portato al superamento di fatto del dilettantismo puro:
infatti, grazie alle sponsorizzazioni e alla pubblicità, non solo i grandi campioni, che
guadagnano ormai forti cifre, ma molti altri atleti possono vivere con i proventi che
sotto varie forme ricevono. Il 1983 ha visto, come s'è detto, la nascita a Helsinki del
primo campionato del mondo e il 1985 quello del già citato Grand Prix, un circuito di
quindici meetings che prevede una classifica finale. Insieme con le nazioni
tradizionalmente più forti si è affacciata alla ribalta anche la Cina, in particolare con
il saltatore in alto Zhu Jianhua. Nel mezzofondo fortissimi si sono rivelati gli africani.
L'Italia, grazie anche agli sforzi organizzativi e ai tentativi in profondità rivolti
all'apparato scolastico, è divenuta una nazione di primo piano in campo europeo.
Fra i grandi campioni dell'atletica italiana degli anni passati vanno ricordati Altimani,
Beccali, Berruti, Cerati, Consolini, Dordoni, Facelli, Filiput, Frigerio, Lanzi, Lievore,
Lunghi, Oberweger, Pavesi, Taddia, Tavernari, Tosi, Ondina Valla; fra quelli più
recenti, Andrei, Rita Bottiglieri, Cova, Damilano, Gabriella Dorio, Gentile, Mei,
Mennea, Ortis, Ottoz, Panetta, Pizzolato, Scartezzini, Sara Simeoni.
Negli anni Novanta, per quanto riguarda le corse veloci, ricordiamo M. Johnson.
Già campione del mondo nel 1991 e nel 1993, lo statunitense ha realizzato nel 1996
il record mondiale, correndo i 200 metri in 19"32 e superando il primato mondiale
che Pietro Mennea deteneva dal 1979. Nel 1993, nel 1995 e nel 1997 è stato
campione del mondo anche nei 400 metri. Il canadese Bailey, campione del mondo
nel 1995 e nel 1997, è il detentore del primato mondiale per i 100 metri con un
tempo di 9"84. Nell'atletica femminile, hanno raggiunto notevoli traguardi la
Torrence, la Devers e la Ottey.
Tra i grandi campioni di mezzofondo si è distinto l'algerino Morceli (campione del
mondo nei 1500 metri nel 1991 1993 e1995);tra le donne ricordiamo la
Kratochvilova, la Masterkova, la Boulmerka, la O'Sullivan e le cinesi Qu e Wang
Junxia. Nel mezzofondo prolungato (5000 e 10.000 metri) e nelle corse a ostacoli
(3000 siepi) si sono distinti sempre più atleti africani: Gebreselasie (campione del
mondo nei 10.000 metri nel 1993, nel 1995 e nel 1997), Tanui (nei 10.000 metri nel
1991), Kirui (nei 5000 metri nel 1991 e nel 1993), Kiptanui (nei 3000 metri siepi nel
1991, 1993, 1995), Kipketer (negli 800 metri nel 1995 e nel 1997, nei 3000 metri
siepi nel 1997). La marcia ha visto l'Italia vincere l'oro con Didoni ai campionati
mondiali del 1995, mentre nel salto con l’asta dominatore incontrastato rimane
Sergej Bubka (record mondiale 6,15 metri indoor nel 1993). Nel salto in lungo
l'Italia si è distinta ai campionati del mondo del 1995 e del 1997 (indoor) grazie alla
vittoria di Fiona May.
Tra gli altri atleti italiani emersi nel corso degli anni Novanta segnaliamo Antibo,
Benvenuti, Bresciani, Brunet, Capriotti, Di Napoli, Guida, Iapichino, Lazzari, Maffeis,
Mori, Ranzi, Sgrulletti, Tuzzi.