Lezione 5 - Facoltà di Economia
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Lezione 5 - Facoltà di Economia
Lezione 5 Gruppi di lavoro, processi decisionali ed efficacia Università Tor Vergata 1 Agenda • Drammaturgia e impression management • Capacità sociali • Le decisioni nelle organizzazioni 2 Assunzioni di base • La maggior parte del tempo lavorativo è speso in interazioni con altre persone • Alcuni individui sono meglio di altri nel rapportarsi con gli altri individui • Molti importanti fenomeni nei luoghi di lavoro possono essere meglio compresi utilizzando il concetto di gruppo come unità d’analisi base • Il gruppo come unità d’analisi base dovrebbe essere studiato osservando le sue dinamiche cognitive e comportamentali 3 Drammaturgia & impression management (IM) Impression management (a) • Si assume che, al contrario delle spiegazioni statiche del comportamento umano basate sui tratti caratteristici delle persone, la vita sociale è molto più dinamica e creativa • Gli individui sono visti come costantemente coinvolti in processi detti di “impression managemen”, nel tentativo di definire se stessi e coloro che incontrano nei processi che li vedono protagonisti o attori 4 Drammaturgia & impression management (IM) Impression management (b) • Il mondo sociale = un palcoscenico • Le persone = gli ‘attori’ che creano e ricreano se stessi osservando gli altri • L’interazione è caratterizzata da: – Il monitoraggio della propria performance – Il monitoraggio della performance degli altri • Drammaturgia Drammaturgia: aspetto simbolico dell’IM 5 Drammaturgia & impression management (IM) “Persona” • La “faccia sociale” che presentiamo agli altri • Gli attori scelgono il tipo di “persona” a seconda della situazioni in cui si trovano • La selezione è istintiva o strategica • Scegliere la “persona” giusta implica: – Riconoscere, creare e definire la situazione – Conoscere le regole di comportamento di tale situazione 6 Drammaturgia & impression management (IM) • Aspetti simbolici dell’auto-presentazione: – Attività simbolica (comportamento verbale e non verbale) – Materiale simbolico (oggetti e vestiti) • Quando combinati definiscono un attore, ossia il “make up” dell’aspetto esteriore di una persona • La consapevolezza dell’aspetto esteriore di una persona differenzia gli individui ad alto rendimento da quelli a basso rendimento 7 Drammaturgia & impression management (IM) • Aspetti esteriori proiettati nei luoghi di lavoro: – Capo – Subordinato – Specialista – Partecipante alle “prime armi” • Questi aspetti esteriori implicano l’adozione di specifiche strategie di IM, come ad esempio la semplificazione o la supplica 8 Drammaturgia & impression management (IM) Strategie specifiche di IM • Funzionali all’accumulazione – Sono utilizzate in modo da essere visti in una luce sempre più favorevole • Funzionali alla protezione – Sono utilizzate in modo da minimizzare le mancanze percepite e da fonteggiare le minacce potenziali al proprio aspetto esteriore 9 Drammaturgia & impression management (IM) 1. Ingraziamento Enfatizzare i nostri sentimenti positivi verso gli altri Conformità di opinione – – – – 2. Disaccordo nell’accordo Atteggiamenti accomodanti Fare favori Auto-miglioramento Auto-promozione 10 Drammaturgia & impression management (IM) Strategie protettive di IM Proteggere e migliorare le proprie identità • Ci troviamo in una situazione difficile/imbarazzante • Comportamento: – Fornire un resoconto (scusa o giustificazione) – Episodio isolato 11 Capacità sociali Le capacità possono aiutarci a comprendere l’interazione sociale: 1. La situazione sociale in cui si interagisce 2. La/le persone con cui si interagisce 3. Gli elementi del processo interattivo 12 Capacità sociali – comprendere le situazioni sociali (1/3) • Obiettivi Obiettivi: capacità in grado di bilanciare obiettivi legati ai compiti con quelli legati all’espressività • Rules Rules: comprendere le regole e adattare il comportamento – Regole universali: si applicano a tutte le situazioni – Regole specifiche: si applicano ad una data situazione Un’altra classificazione: – Regole intepretative: i criteri di lettura – Regole prescrittive: che cosa dovrebbe essere fatto – Regole non-generalizzabili: create al momento 13 Capacità sociali – comprendere le situazioni sociali (2/3) • Repertorio di elementi: la conoscenza degli specifici ‘atti’ coerenti in una determinata situazione – Verbali, non verbali, posture … • Concetti: comprendere i concetti che aiutano a spiegare la situazione sociale – Fornire categorie che riducono la complessità di una situazione • Scenario ambientale: il layout fisico – Ad esempio, la privacy, lo spazio, le variabili psicologiche 14 Capacità sociali – comprendere le situazioni sociali (3/3) Ruoli: il comportamento atteso in una determinata situazione – Le aspettative degli altri – L’internalizzazione delle aspettative – I ruoli sono internalizzati durante gli episodi di ruolo stessi – Il comportamento è guidato da come gli individui comprendono il proprio ruolo 15 Capacità sociali – la comprensione degli altri Per comprendere gli altri noi costruiamo dei modelli mentali durante l’interazione Come? – Linguaggio – Espressione facciale – Sguardo – Postura e movimenti del corpo – Apparenza 16 Capacità sociali – la teoria dei costrutti personali Ognuno di noi ha un proprio sistema di costrutti personali che ci aiuta a comprendere il comportamento degli altri Motivi di fallimento nella comprensione degli altri: – C’è una mancanza di socialità – C’è una mancanza di caratteristiche in comune – Assumiano che il nostro costrutto sia “corretto” – Presenza di un effetto di falso consenso – Supremazia: mancanza di tempo, volontà, capacità di realizzare costrutti – Circospezione: costruzioni eccessive 17 Capacità sociali – l’interazione Scopo: sviluppare l’abilità di raggiungere gli obiettivi in Scopo contesti sociali attraverso la gestione delle relazioni 1. Situazioni aperte: assenza di obiettivi a priopri o specifici processi interattivi, come ad esempio le discussioni tra amici Regole: quantità, qualità, rilevanza, modo e accuratezza 2. Situazioni definite: almeno un partecipante possiede un obiettivo da raggiungere 3. Situazioni chiuse: l’ascoltatore gestisce l’interazione fornendo risposte semplici e definitive 18 La natura della razionalità manageriale Il processo decisionale e razionale o no? Teoria convenzionale: • Le leggi governano i comportamenti • Unità e consenso potenziano i processi decisionali • Obiettivi comuni • Scopo: un controllo e un disegno efficace 19 La natura della razionalità manageriale La razionalità limitata • La scuola di Chicago • Debolezze della razionalità umana • Una soluzione soddisfacente • Un processo euristico di ricerca • Un processo decisionale incrementale 20 La natura della razionalità manageriale Il processo decisionale e razionale o no? Una prospettiva più “sociale”: – Il processo decisionale come un fenomeno costruito socialmente – I limiti dei gruppi – I limiti della struttura sociale – Il fattore umano 21 La natura della razionalità manageriale La teoria comportamentale: Mintzberg e Kotter • • • • Poca attività a lungo-termine Processi decisionali reattivi Comportamenti a breve termine Comunicazioni e raccolta di informazioni in modo informale (manutenzione del sistema) • Brevità, varietà, frammentazione, pressione 22