nave minore

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nave minore
OGS (ISTITUTO NAZIONALE DI OCEANOGRAFIA E GEOFISICA SPERIMENTALE)
Prescrizioni di sicurezza per le attività su mezzi navali minori
Le presenti prescrizioni si applicano al personale dell’Istituto Nazionale di Oceanografia
e Geofisica Sperimentale, impegnato in attività di ricerca ed acquisizione dati su mezzi navali
minori, siano essi in navigazione, fermi in mare, ormeggiati alla banchina o all’ ancora.
Ai fini di questo paragrafo, per mezzi navali minori si intendono quei mezzi navali che
per disposizione di legge non siano soggetti agli obblighi di sicurezza derivanti dall’applicazione
del DPR 271.99
Le presenti prescrizioni riguardano le attività di ricerca ed acquisizione dati svolte dal
personale. Non riguardano le attività di condotta della navigazione che rimangono a carico del
personale di bordo.
Persone di riferimento per l’applicazione delle seguenti norme saranno il Comandante o
Conduttore del mezzo navale ed il Caposquadra OGS o, qualora il Caposquadra non fosse
effettivamente nominato, il dipendente OGS di livello più elevato con maggior anzianità di
servizio presente a bordo. Qualora il mezzo navale fosse condotto da un dipendente dell’OGS
questi diverrà l’unico responsabile per la sicurezza a bordo. E’ indispensabile che il dipendente
dell’OGS che assume il Comando o la Conduzione di un mezzo navale minore sia adeguatamente
qualificato e preparato per tale compito.
I principali rischi di infortunio per il personale imbarcato su mezzi navali minori
possono derivare dalle seguenti cause:
a. maneggio di materiali e strumenti durante le operazioni di imbarco e sbarco
b. spostamento accidentale di materiali e strumenti durante la navigazione
c. spostamento o caduta di materiali e strumenti durante le operazioni
d. uso di verricelli
e. cadute, scivolamenti o movimenti accidentali e violenti durante l’imbarco e la navigazione
f. cadute, scivolamenti o movimenti accidentali e violenti durante le operazioni e durante la
messa a mare e recupero della strumentazione
g. folgorazioni elettriche
h. maneggio di sostanze pericolose
i. incendio
j. utilizzo di utensili a mano
k. utilizzo di macchine utensili
l. esposizione prolungata al sole o alle basse temperature
m. mal di mare
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Per evitare o quantomeno ridurre questi rischi, il personale impiegato dovrà attenersi alle
seguenti norme generali.
a.
maneggio di materiali e strumenti durante le operazioni di imbarco e sbarco
Di norma, l’imbarco e sbarco di materiali e strumenti su di un mezzo navale minore
viene eseguito a mano. I principali rischi di infortunio derivano quindi da eventuali
lesioni al corpo dovute a sovraccarico o da lesioni agli arti o ad altre parti del corpo
dovute a scivolamenti o cadute di materiali a seguito di sovraccarichi, errori di maneggio
o a cedimento degli imballi. Per evitare tali rischi il personale dovrà sempre:
- accertarsi che il peso e le dimensioni dei singoli imballi sia adeguato alle persone
che dovranno maneggiarli anche in funzione del luogo di imbarco e delle
caratteristiche del mezzo navale impiegato
- accertarsi che gli imballi siano in buone condizioni e siano adeguati al peso dei
materiali e strumenti che dovranno contenere
- accertarsi che cavi, braghe o altre attrezzature eventualmente usate per calare a
bordo o recuperare materiali e strumenti in caso di forte dislivello tra il piano della
banchina ed il mezzo navale siano di portata adeguata ed in buone condizioni
- indossare sempre guanti e calzature adeguate alle operazioni da compiere. Nei
mesi estivi, anche nelle giornate più calde evitare di eseguire queste operazioni con
parti del corpo scoperte. Non indossare mai sciarpe o cinture con estremità libere o
qualunque indumento che potrebbe impigliarsi con i materiali che si stanno
maneggiando
- nell’eventualità che venga usato un mezzo di sollevamento (gru, bigo, sollevatore
ecc.) evitare sempre di trovarsi sotto ai carichi sospesi, verificare la portata e le
condizioni di usura di braghe, catene, pallette ecc. Qualora fosse presente
personale specificamente addetto ed esperto lasciare a questo l’incombenza di
imbracare a regola d’arte i materiali o strumenti
b.
spostamento accidentale di materiali e strumenti durante la navigazione
Usualmente, utilizzando mezzi navali minori i percorsi tra il punto di imbarco e sbarco
dei materiali e strumenti e la zona di operazione vera e propria sono brevi e tali tragitti si
svolgono in condizioni ambientali mediamente buone, è tuttavia possibile che a seguito
di una sconveniente sistemazione materiali e strumenti possano muoversi e causare
danno alle persone. Per evitare tali rischi il personale dovrà sempre:
- assicurarsi che la strumentazione ed i materiali siano sistemati in luoghi sicuri ed
eventualmente rizzati accuratamente in modo da non muoversi a seguito di un
improvviso peggioramento del tempo che comporti un aumento del moto ondoso o
anche più semplicemente a seguito dell’onda causata in condizioni di mare piatto
da passaggio di una nave nelle vicinanze
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-
c.
evitare che i contenitori dei materiali e strumenti vengano sovrapposti e qualora ciò
risultasse inevitabile assicurarsi della solidità, robustezza e stabilità di quelli
inferiori
spostamento o caduta di materiali e strumenti durante le operazioni
Per quanto le operazioni con mezzi navali minori si svolgano generalmente in condizioni
ambientali mediamente buone, è sempre possibile che a seguito di un’accelerazione
improvvisa qualche strumento o attrezzatura possa muoversi, oscillare o cadere causando
danno alle persone, soprattutto perché in tali condizioni le attrezzature in genere vengono
estratte dai loro contenitori per essere pronte all’uso. Per evitare tali rischi il personale
dovrà sempre:
- porre la massima attenzione a non lasciare materiale incustodito fuori dai
contenitori di trasporto nemmeno in condizioni di tempo ottimo; un’onda solitaria
può sempre essere in agguato
- organizzare il lavoro in modo da evitare l’accumulo di attrezzatura “pronta per
l’uso” disposta disordinatamente sull’area di lavoro
- qualora una certa quantità di strumenti (p.es. bottiglie) debba essere tenuta a
disposizione mettere in atto sistemi di rizzaggio provvisorio
- non maneggiare mai da soli attrezzature voluminose ed ingombranti che potrebbero
facilmente uscire di controllo
- l’uso di guanti e dotazioni personali di protezione che devono essere usati sempre
quando materialmente possibile, è tassativo nell’uso di strumentazione pesante,
quale draghe, carotieri, benne, rosette e sonde particolarmente voluminose
d.
uso di verricelli
L’uso di verricelli è pratica comune nelle operazioni oceanografiche. Trattandosi di
apparecchiature meccaniche, usualmente in grado di esercitare una forza notevole, è
necessario che vengano manovrate con attenzione e perizia e che le persone che si
trovano nelle vicinanze della macchina prestino particolare attenzione non solo alla
macchina in se, ma anche al percorso dei cavi, dei bozzelli, dei rinvii e di tutti gli
accessori connessi all’uso del verricello e ciò non solo quando la macchina è in funzione,
ma anche quando la macchina è ferma ma l’attrezzatura di lavoro è armata.
Pertanto il personale dovrà sempre:
- accertarsi che alla manovra del verricello ci sia sempre personale esperto che
conosce perfettamente il funzionamento di quella specifica macchina. Su mezzi
navali minori è auspicabile che i verricelli siano manovrati esclusivamente da
personale di bordo che certamente ha una buona conoscenza del loro
funzionamento
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e.
stabilire un chiaro ed inequivocabile sistema di comunicazione tra chi manovra il
verricello e chi dirige le operazioni
evitare categoricamente che ci siano più persone a dare istruzioni al manovratore
del verricello
evitare in maniera categorica di toccare il cavo o il tamburo della macchina non
solo quando questa è in movimento ma anche quando questa è ferma ma pronta per
l’uso
non indossare mai sciarpe o cinture con estremità libere o qualunque indumento
che potrebbe impigliarsi con i cavi in movimento o con i tamburi del verricello
indossare sempre guanti di protezione
osservare con attenzione il percorso che il cavo segue in uscita dal verricello verso
rinvii, pulegge,bozzelli ecc. fino al punto da cui scende in mare ed evitare
scrupolosamente di tenere mani e piedi o altre parti del corpo in punti vicino alla
zona di scorrimento del cavo o raggiungibili dal cavo se per qualche ragione
questo venisse improvvisamente in bando
non sostare ne passare mai sotto un cavo diretto ad una puleggia, rinvio o bozzello
posto in alto sopra la coperta del mezzo navale
la rottura di un cavo, soprattutto di acciaio, può provocare ferite e lesioni, anche
gravi, al personale che si trova nelle vicinanze del cavo quando questo si rompe.
Mantenersi quindi sempre a debita distanza dal cavo in tensione, soprattutto
quando è sottoposto a sforzi considerevoli.
assicurarsi sempre che i cavi siano adeguati alle operazioni che si devono compiere
e che siano sempre in buone condizioni
porre la massima attenzione affinché il verricello pronto all’uso non rimanga mai
incustodito e che non possano verificarsi avviamenti accidentali
a fine lavoro assicurarsi che il motore sia spento, i comandi disattivati e che il
freno del tamburo (se esistente) sia ben stretto
se come auspicabile la manovra del verricello viene eseguita da personale di bordo,
accertarsi che quest’ultimo abbia compiuto le ultime due manovre
cadute, scivolamenti o movimenti accidentali e violenti durante l’imbarco e la navigazione
Il mare anche nelle condizioni più favorevoli è sempre in movimento e ancor di più lo è
un mezzo navale minore sia esso in navigazione che fermo in banchina o in stazione di
misura. Ciò ne fa un ambiente potenzialmente ostile e pericoloso che richiede una
notevole serie di precauzioni. Pertanto il personale dovrà sempre:
- indossare sempre calzature idonee con suola antisdrucciolo
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-
f.
imbarcare e sbarcare usando vie sicure che, quando il mezzo navale non è
accostato ad una banchina possono essere passerelle, scale, scalette, sbarcatoi di
banchina ecc. Il personale deve assolutamente evitare l’uso di mezzi di fortuna
quali parabordi di banchina, cavi di sospendita dei parabordi, cavi di ormeggio,
pali, briccole, attrezzature fatiscenti ecc. e deve altrettanto evitare salti sia
orizzontali che verticali o altri tipi di acrobazie, sia per imbarcare che per
raggiungere la banchina
in navigazione seguire le indicazioni del Comandante o Conduttore sul luogo
sicuro dove sedersi o stazionare. Quando necessario, muoversi tenendo sempre una
mano ad un corrimano o ad un punto di appoggio sicuro
evitare comunque di stazionare in punti eccessivamente esposti. Uno spruzzo può
bagnare a fondo una persona anche se adeguatamente vestita e nella stagione
fredda asciugarsi può spesso essere molto difficile
indossare sempre abiti idonei sia per proteggersi dal sole in estate che dal freddo e
dalla pioggia in inverno. Ricordare sempre che bagnarsi è facile, asciugarsi no e
che in mare esposti al vento si soffre il freddo molto più che a terra
durante le manovre di ormeggio rimanere discosti dal personale di bordo in modo
da non intralciarne le attività ed intervenire solo quando richiesti e se si ritiene di
essere completamente in grado di svolgere in sicurezza le manovra richieste
cadute, scivolamenti o movimenti accidentali e violenti durante le operazioni e durante la
messa a mare e recupero della strumentazione
Il mare anche nelle condizioni più favorevoli è sempre in movimento e ancor di più lo è
un mezzo navale minore sia esso in navigazione che fermo in banchina o in stazione di
misura. Ciò ne fa un ambiente potenzialmente ostile e pericoloso che richiede una
notevole serie di precauzioni. Ricordare sempre che un mezzo navale minore all’ancora
può essere soggetto a movimenti ancora più bruschi che in navigazione. Pertanto, durante
le operazioni il personale dovrà sempre
- indossare sempre calzature idonee con suola antisdrucciolo
- indossare sempre guanti protettivi tranne nei casi in cui ciò sia oggettivamente
impossibile
- indossare sempre vestiario adeguato alla stagione ed alle condizioni meteo
- non indossare mai sciarpe o cinture con estremità libere o qualunque indumento
che potrebbe impigliarsi con i materiali che si stanno maneggiando
- operando sui ponti scoperti indossare sempre adeguati giubbotti salvagente. Nel
caso si debbano eseguire operazioni più impegnative indossare anche la cintura di
sicurezza ancorata a bordo ad un punto fisso adeguato
- anche in condizioni ambientali buone cercare di avere in vicinanza un appiglio
robusto al quale sostenersi in caso di necessità. Ricordare il vecchio motto : una
mano per sè ed una per il lavoro
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g.
prestare sempre la massima attenzione alla posizione dei piedi che devono essere
sempre liberi per un qualsiasi movimento necessario a mantenere l’equilibrio
filando un cavo accertarsi sempre di avere i piedi liberi. Tenere sempre i piedi ben
discosti dai cavi appoggiati in coperta per evitare che rimangano intrappolati in un
cavo che si sta filando
non maneggiare mai da soli attrezzature voluminose ed ingombrati che potrebbero
facilmente uscire di controllo
nel maneggio di attrezzature pesanti quali benne, carotieri, rosette ed altro porre la
massima attenzione affinché lo strumento appena uscito dall’acqua non inizi ad
oscillare fuori controllo. E’ opportuno che lo strumento sia tenuto fermo da più
persone ed eventualmente assicurato quanto prima con opportune ritenute
folgorazioni elettriche
La stragrande maggioranza della strumentazione oceanografica utilizzabile su mezzi
navali minori è alimentata in bassa tensione e non è fonte di pericolo di folgorazione
elettrica. Tuttavia può accadere che qualche strumento o direttamente o durante la fase di
ricarica della batterie debba essere collegato a tensioni più elevate (tipicamente 220 V
50Hz). Purtroppo può anche verificarsi che tale collegamento sia considerato temporaneo
e quindi non sia stato realizzato con tutti i dovuti criteri di sicurezza. Considerato quindi
che in questo caso il rischio di folgorazione elettrica potrebbe essere reale, il personale,
prima di collegarsi alla rete 220 V 50 Hz di bordo deve:
- accertarsi che l’impianto sia eseguito a regola d’arte e dotato dei necessari sistemi
di sicurezza
- qualora la suddetta verifica sia materialmente impossibile, verificare almeno che a
monte della presa esista un dispositivo salvavita e che l’impianto sia dotato di una
efficiente messa a terra
- qualora possibile usare le a apparecchiature a 220 V in spazi chiusi all’interno del
mezzo navale minore
- usando un inverter collegare prima l’utenza a 220 V e poi collegare l’inverter alla
linea a bassa tensione
- nei rari casi in cui fosse assolutamente indispensabile portare linee a 220 V su
ponti scoperti assicurarsi che i cavi elettrici stiano sempre all’asciutto e che le
prese siano certificate per usi esterni
- ricordare che l’acqua di mare è un conduttore elettrico. Tenere perciò tutte le linee
elettriche, ma soprattutto quelle a 220 V, lontane dall’acqua e da zone
particolarmente umide
.
h.
maneggio di sostanze pericolose
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Nell’esecuzione del prelievo di campioni può essere necessario che questi debbano
essere trattati con reagenti di vario tipo che possono essere sostanze pericolose per
l’incolumità delle persone. Pertanto, prima dell’uso di queste sostanze, il personale deve:
- informarsi attentamente sulla loro natura, sulla loro potenziale nocività e sulle
precauzioni di maneggio, soprattutto se si tratta di sostanze non conosciute e o
usate la prima volta
- prendere visione delle schede fornite dai fornitori che indicano tutte le
caratteristiche del prodotto e le norme di dettaglio per la prevenzione degli
infortuni e le norme di primo intervento in caso di contatto accidentale
- nell’uso di prodotti pericolosi assumere tutte le precauzioni generali d’uso oltre a
quelle specifiche indicate per la sostanza in argomento. In particolare usare guanti
protettivi, occhiali di protezione ed eventuali maschere di protezione
- evitare l’uso di prodotti pericolosi in condizioni di mare avverso
- non lasciare mai incustoditi, anche per brevi istanti i contenitori di materiali
pericolosi
i.
incendio
Tranne che su gommoni con motori alimentati a benzina, l’insorgenza di un incendio a
bordo di un mezzo navale minore è un evento molto raro e si può ritenere quasi
impossibile che la causa di un incendio possa essere ricondotta al maneggio ed all’uso di
strumentazione oceanografica che comunque è quasi esclusivamente alimentata con
basse tensioni ed impiega correnti di minima intensità. Tuttavia è bene che il personale
attui tutte le usuali precauzioni per la prevenzione degli incendi ed in particolare tutto il
personale dovrà sempre:
- limitare l’imbarco di materiali e liquidi infiammabili (lubrificanti, solventi
detergenti ecc) a quantità minime indispensabili per le attività programmate nella
giornata
- conservare tali infiammabili lontano da impianti elettrici, fornelli o altre fonti di
calore
- non disperdere a bordo stracci imbevuti di materiali infiammabili usati per la
pulizia di attrezzature o strumenti. Chiedere al personale di bordo dove depositarli
lontano da impianti elettrici, fornelli o altre fonti di calore
- seguire sempre tutte le indicazioni del personale di bordo relativamente alla
protezione dagli incendi
j.
utilizzo di utensili a mano
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Può verificarsi che nel corso delle attività in mare, anche su mezzi navali minori, sia
necessario fare uso di utensili a mano, sia per l’allestimento degli strumenti che per
riparazione di danni o malfunzionamenti improvvisi. In questo caso, i rischi sono quelli
usualmente connessi all’uso di tali utensili (tagli agli arti, schiacciamenti, contusioni,
abrasioni lesioni all’occhio ecc) incrementati a seguito dell’uso su di un mezzo in
perenne movimento. Pertanto, durante l’uso di utensili a mano il personale dovrà sempre:
- prestare la massima attenzione nello svolgimento del proprio lavoro
- usare sempre e solo l’attrezzo più idoneo per l’intervento che si deve compiere
- non eseguire a bordo interventi che possono essere rimandati ed eseguiti a terra
- utilizzare sempre, quando praticamente possibile, guanti per evitare o quantomeno
ridurre lesioni alle mani
- usando attrezzi acuminati in spazi angusti, o mole a mano indossare occhiali di
protezione
- usando utensili elettrici seguire le precauzioni contro i rischi di folgorazione
- lavorare sempre con il massimo ordine, evitando di lasciare utensili fuori da
contenitori sicuri
k.
utilizzo di macchine utensili
L’utilizzo di macchine utensili su un mezzo navale minore è estremamente improbabile
anche in considerazione delle dimensioni del mezzo che non ne permetterebbero
l’imbarco. Comunque, nella remota possibilità che si trovino a bordo e che sia concesso
al personale del Dipartimento di farne uso, il personale dovrà sempre:
- evitare di usare macchine e sistemi di lavorazione dei quali non abbia una buona
conoscenza
- ricordare che le macchine utensili hanno sempre parti in movimento e quindi
evitare di indossare durante il lavoro sciarpe o cinture con estremità libere o
qualunque indumento che potrebbe impigliarsi nelle parti in movimento
- prestare la massima attenzione nello svolgimento del proprio lavoro
- usare sempre e solo l’utensile più idoneo per l’intervento che si deve compiere
- non eseguire a bordo interventi che possono essere rimandati ed eseguiti a terra
- utilizzare sempre, quando praticamente possibile, guanti per evitare o quantomeno
ridurre lesioni alle mani
- usare sempre occhiali di protezione
- lavorare sempre con il massimo ordine, evitando di lasciare utensili fuori da
contenitori sicuri
l.
esposizione prolungata al sole e alle basse temperature
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Durante la stagione estiva c‘è la tendenza di lavorare sotto al sole con ampie parti del
corpo scoperte ed esposte all’azione dei raggi del sole. Ricordare sempre che questo
comportamento va evitato o quantomeno attentamente controllato, perché oltre agli
evidenti rischi di abrasioni, tagli o contusioni dovuti al contatto accidentale di
attrezzature o strumenti con la pelle non protetta da alcun indumento ed a quelli dovuti
alle scottature da sole esistono altri gravi rischi per la pelle, anche se abbronzata che
derivano dall’eccessiva esposizione ai raggi solari. Inoltre un’eccessiva esposizione al
sole può causare colpi di calore, capogiri e disidratazione. In caso di esposizione al
caldo, oltre i 25º di temperatura ambientale i meccanismi di termodispersione diventano
sempre meno efficienti e, oltre i 35º, l’organismo tende ad assumere calore
dall’ambiente. L’eccessiva esposizione ai raggi del sole può anche procurare disturbi
alla vista. Pertanto durante le operazioni nei mesi più caldi il personale deve sempre
- evitare di lavorare con ampie parti del corpo esposte al sole
- usare creme o fluidi protettivi
- indossare adeguati copricapo
- indossare occhiali da sole
- allestire tende di protezione da sole o quando ciò fosse impossibile alternare
periodi di esposizione al sole con periodi all’obra nell’interno della barca
- bere spesso acqua (possibilmente a temperatura ambiente per evitare disturbi
gastrici e o intestinali)
Per contro nei mesi più freddi i rischi sono soprattutto quelli legati al raffreddamento ed
alla prolungata esposizione alle intemperie. Da non trascurare comunque il rischio di
scottatura alla pelle del volto dovuto all’esposizione ai raggi solari durante qualche
giornata di cielo terso e ventoso. Pertanto durante i mesi più freddi il personale dovrà
sempre:
- indossare indumenti caldi e comodi che non intralcino eccessivamente i movimenti
- indossare spesso adeguati copricapo (la testa è fortemente vascolarizzata e fonte di
grande dispersione termica per il corpo)
- evitare a tutti i costi di indossare abiti bagnati o umidi. Non appena possibile
cambiare abiti bagnati con abiti asciutti
- indossare guanti più spesso possibile, per evitare un eccessivo raffreddamento
delle mani anche a causa dell’evaporazione
- nelle giornate più terse, non esitare ad usare creme protettive per il viso ed
indossare occhiali da sole
m.
mal di mare
Il mal di mare può colpire con un vario grado di intensità tutti, anche coloro che non ne
hanno mai sofferto. Poiché le attività su mezzi navali minori di norma si svolgono in
prossimità della costa e per periodi relativamente brevi il problema non dovrebbe
presentarsi mai in forma particolarmente grave, tuttavia tutto il personale dovrà sempre:
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in caso di nota e ripetuta sensibilità al problema cautelarsi in anticipo ricorrendo
alle indicazioni del proprio medico di famiglia
all’insorgenza dei primi disturbi avvisare subito i colleghi
abbandonare l’attività se i sintomi persistono e inducono capogiri o sensazioni di
mancamento che potrebbero danneggiare la percezione di equilibrio
ritirarsi in un punto tranquillo, asciutto e ventilato, possibilmente indicato dal
Comandante o Conduttore del mezzo fino al rientro a terra o alla scomparsa dei
sintomi
appena possibile bere molta acqua anche molto lentamente ed in piccole quantità
per evitare la disidratazione
In ogni caso il personale dovrà segnalare al Direttore della Sezione tutte le anomalie che
dovesse riscontrare nell’esecuzione delle operazioni su mezzi navali minori e sulla
strumentazione in dotazione onde consentire un pronto ed efficace aggiornamento delle presenti
prescrizioni.
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