10/12/2010. Sacchetti di plastica addio

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10/12/2010. Sacchetti di plastica addio
Associazione Sviluppo Commercio, Turismo, Servizi e Piccole Medie Imprese
Sacchetto di plastica addio: da gennaio
2011 sarà fuorilegge
Shoppers di polietilene non degradabili fuorilegge da gennaio 2011.
Dopo la proroga di un anno, legge diventa definitiva.
Da gennaio 2011 i sacchetti di plastica dovrebbero
sparire da negozi e supermercati. Dopo la proroga
di un anno, che il governo era riuscita ad ottenere
lo scorso dicembre 2009 per via dell’incalzare della
crisi economica, anche in Italia la regola diventa
operativa dal nuovo anno. Il resto d’Europa s’è già
adeguato
da
tempo.
Perché
questo
provvedimento? Tutta una questione di impatto
ambientale. Per realizzare oltre 200 mila tonnellate
di buste di plastica all'anno, infatti, la quantità
utilizzata in Italia circa, si sono adoperate 400 mila
tonnellate di petrolio. Non solo. Si deve tenere
presente che, una volta finite nei rifiuti, le buste di
plastica impiegano 400 anni per essere
completamente smaltite. Così per contrastare lo
spreco si è pensato alle buste biodegradabili,
composte prevalentemente da derivati dell'amido di
mais, che offrono il vantaggio di dissolversi dopo
l'uso in breve tempo, evitando di rilasciare agenti
inquinanti. Ulteriore alternativa è la vecchia borsa
per la spesa.
Di seguito riportato un estratto della normativa che entrerà in vigore a partire da gennaio 2011
Estratto Legge 27 dicembre 2006 n. 296 – Finanziaria 2007
Avviato, a partire dall’anno 2007, un programma sperimentale a livello nazionale per la progressiva riduzione della commercializzazione di sacchi per
l’asporto delle merci che, secondo i criteri fissati dalla normativa comunitaria e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario, non risultino
biodegradabili.
Il programma era da adottare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge ed era finalizzato ad individuare le misure da introdurre
progressivamente al fine di giungere al definitivo divieto, a decorrere dal 1 gennaio 2010, della commercializzazione di sacchi non biodegradabili.
Successivamente, tuttavia, il termine del 1 gennaio 2010 era stato prorogato con il decreto legge n.78/2009 al 1° gennaio 2011.
UNI EN 13432
La norma europea EN 13432 “Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione- Schema di prova e criteri di valutazione
per l’accettazione finale degli imballaggi”, definisce le caratteristiche che un materiale deve possedere per poter essere definito “compostabile".
Secondo la UNI EN 13432, le caratteristiche che un materiale compostabile deve avere sono le seguenti:
 Biodegradabilità, ossia la conversione metabolica del materiale compostabile in anidride carbonica. Il livello di accettazione è pari al 90% da
raggiungere in meno di 6 mesi.

Disintegrabilità, cioè la frammentazione e perdita di visibilità nel compost finale (assenza di contaminazione visiva

Assenza di effetti negativi sul processo di compostaggio.
La norma UNI EN 13432 è una norma armonizzata, ossia è stata riportata nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee e pertanto deve esser
recepita in Europa a livello nazionale e fornisce presunzione di conformità con la Direttiva Europea 94/62 EC, sugli imballaggi e rifiuti da imballaggio.