Al di là delle frontiere
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Al di là delle frontiere
RAI FICTION e RIZZOLI AUDIOVISIVI presentano SABRINA FERILLI in Al di là delle frontiere Un film di MAURIZIO ZACCARO sceneggiatura di PAOLA PASCOLINI e MAURO CAPORICCIO (liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Nini Wiedemann) (crediti non contrattuali) ~ Al di là delle frontiere ~ Cast Tecnico Regia Maurizio Zaccaro Soggetto e Sceneggiatura Paola Pascolini e Mauro Caporiccio (liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Nini Wiedemann) Fotografia Gino Sgreva Scenografia Lorenzo Baraldi Costumi Liliana Sotira Suono Roberto Petrozzi Montaggio Lilli Lombardi Musiche Franco Piersanti – Edizioni Raitrade Organizzatore generale Antonio De Simone Golluscio Delegato produzione Rai Fiction Anna Giolitti Prodotto da Angelo Rizzoli per Rizzoli Audiovisivi Ufficio stampa Studio PUNTOeVIRGOLA Tel. +39.06.39388909 [email protected] Ufficio stampa per Rizzoli Audiovisivi MediaNetwork Tel +39.06.853763 (crediti non contrattuali) 2 ~ Al di là delle frontiere ~ Cast Artistico Angela Ghiglino Sabrina Ferilli Hans Wiedemann Johannes Brandrup Ugo Adinolfi Giuseppe Battiston Piera Gisella Burinato Laura Olivia Magnani Ivan Laszlo Kish Tenente Simonis Hary Prinz Pino Pier Giorgio Bellocchio Melia Maria Grazia Bon Colonnello Beker Frank Behnke Baronessa Cantiani Valeria D’Obici Mario Rancani Antonello Fassari Locandiera Susanna Marcomeni Eleonora Ornelli Aurora Cancian Annamaria Alessandra Monti Ruhman Hermann Weiskopf Caterina Cristina Maccà Esterina Maddalena Zaccaro e con Lino Capolicchio e con la partecipazione di Leo Gullotta (crediti non contrattuali) 3 ~ Al di là delle frontiere ~ Sinossi AL DI LÀ DELLE FRONTIERE racconta la vera storia di Angela Ghiglino, una donna di ideali antifascisti che s’innamora follemente di un capitano della Wehrmacht, per il quale abbandona la famiglia, rischia il linciaggio e sfida la morte pur di seguirlo al fronte. Hans è un uomo colto e intelligente, appartenente alla borghesia intellettuale di Francoforte, spinto a fare il proprio dovere di soldato dal senso dell’onore e dal patriottismo, consapevole tuttavia dell’orrore e della tragica inutilità della guerra. Il grande amore di Angela e Hans e i loro ideali renderanno possibile un’azione partigiana di enorme importanza strategica, militare e umana. 4 ~ Al di là delle frontiere ~ Le due puntate Nella prima puntata Angela conosce per caso il capitano Hans Wiedemann e, fin dal primo momento – anche se è chiaro che si trovano su barricate opposte – per entrambi scocca il colpo di fulmine. Wiedemann è per Angela innanzitutto un rappresentante delle truppe di occupazione, ossia un nemico. Eppure è proprio l’intervento di Hans a liberare Angela dall’oltraggio e dalla violenza dei fascisti italiani (e forse dalla morte) e a salvare sua sorella dalla fucilazione. Angela è in conflitto: pur essendo attratta dal capitano, dai suoi modi affascinanti e dalla sua umanità, tuttavia teme i suoi sentimenti, e oppone un’ostinata resistenza alla sua corte garbata. La disapprovazione della famiglia e di tutte le persone che le stanno intorno è un peso insostenibile: Angela non sopporta l’idea di essere associata alle altre donne (considerate traditrici e donne di malaffare) che vanno con i tedeschi. Ciononostante, quando lei decide di abbandonarsi al suo amore, ad Hans – colpevole di amare un’italiana (e per di più di noti sentimenti filopartigiani) – è affidata la missione suicida di raggiungere il fronte meridionale. L’addio tra i due suggella la fine della puntata. All’inizio della seconda puntata troviamo Angela che combatte in montagna con i partigiani. Per salvare la sorella (che ha un parto difficile e rischia di morire) si offre di scendere in paese per chiamare il dottore: è chiaramente una missione “suicida”, e infatti Angela viene nuovamente arrestata dai fascisti, e messa su un treno diretto ai campi di prigionia. Tuttavia a sorpresa ricompare Ivan, l’attendente russo del capitano Wiedemann, che la salva e la conduce al fronte dall’uomo che ama. Tra Hans e Angela inizia una travolgente storia d’amore, mentre l’Italia è devastata dalla guerra, e i paesi vengono distrutti uno dopo l’altro dai bombardamenti. Ma le bombe non sono l’unico ostacolo per la giovane coppia. Angela viene infatti contatta dal conte Cantiani per aderire alla causa partigiana. Lei non vuole tradire l’uomo che ama, ma a sua insaputa i partigiani la fanno spiare per tendere un agguato mortale a Wiedemann. Fortunatamente il capitano si salva ma, credendo di essere stato tradito da lei, e considerando la presenza della donna troppo pericolosa per il suo battaglione, la abbandona al suo destino. Angela sta per essere linciata da un gruppo di donne quando Cantiani ritorna proponendole un patto. La farà proteggere se lei convincerà il capitano Wiedemann ad arrendersi: la guerra è ormai persa. Angela si ripresenta da Wiedemann e candidamente gli confessa di amarlo ma anche di avere una missione: convincerlo alla resa. Lui rifiuta, accettando soltanto di portarla con sé. Quando Wiedemann riceve l’ordine di minare la laguna di Venezia, la pressione di Angela si fa 5 ~ Al di là delle frontiere ~ sempre più forte. Ma Hans la mette davanti alla cruda realtà: per lui l’unica scelta alternativa, se decide di non ubbidire agli ordini, è il suicidio. A questo punto Angela confessa di essere incinta, cosa che convince definitivamente il capitano. Dopo una rischiosissima azione nella laguna di Chioggia per conto del Comitato di Liberazione Nazionale, al termine della quale i due, scoperti da un maggiore delle SS, rischiano nuovamente la vita, Wiedemann firma la resa agli alleati e sposa finalmente Angela. 6 ~ Al di là delle frontiere ~ Note di regia Esistono, fra le pieghe della Storia, eventi minori, a volte perfino privati, che ci sorprendono per originalità, per la loro sconcertante attualità. E' il caso di "Al di là delle frontiere " che Angelo Rizzoli ha rintracciato nello sterminato archivio delle vicende che narrano gli ultimi mesi di guerra, in Italia. Una storia di grande impatto emotivo, scandito dalla forza della sua protagonista, Angela Ghiglino, interpretata da una magistrale Sabrina Ferilli, infaticabile e preziosa alleata, come del resto tutti gli altri attori che hanno partecipato alla realizzazione di questo film. Tutti insieme, inquadratura dopo inquadratura, abbiamo portato alla luce questa storia e l'abbiamo raccontata con il massimo rispetto possibile, con la consapevolezza di sapere che il film al quale stavamo dando vita poteva in qualche modo diventare un prodotto non solo avvincente ma anche importante. Una storia d'amore impossibile fra due nemici, in tempo di guerra. L'amore che vince odio e devastazione. Amore come forza vitale, spinta di ricostruzione, fondamento di pace. Niente di più attuale. "Al di là delle Frontiere" è tutto qui. Una piccola metafora che, raccontando il passato come se fosse il presente, porta alla ribalta i sentimenti più puri di un irresistibile e al tempo stesso controversa attrazione fra due esseri umani eccezionali, prigionieri della violenza, travolti dalle macerie di un mondo in fiamme. Un’unione a prima vista impossibile ma determinante per raggiungere obiettivi altrimenti impossibili, tutt'altro che privati. Spero che il grande pubblico televisivo, con “Al di là delle frontiere”, veda non solo una miniserie di qualità e spessore narrativo, ma anche un piccolo frammento di buon Cinema Italiano. Maurizio Zaccaro 7 ~ Al di là delle frontiere ~ Note di produzione Alcuni numeri… BUDGET COMPLESSIVO: € 5.000.000,00 (cinquemilioni) BUDGET COSTRUZIONI: € 350.000,00 (trecentocinquantamila) GIORNI IMPIEGATI PER LE COSTRUZIONI: 70 gg. TROUPE: 80 persone fisse PERSONALE IMPIEGATO PER LE COSTRUZIONI: 1500 presenze fra costruttori / falegnami / pittori / manovali CAMION DI MACERIE PER BOMBARDAMENTI: oltre 100 (per un totale di 50 tonnellate di macerie) EFFETTI SPECIALI DI SCENA: oltre 50 esplosioni VEICOLI DI SCENA: oltre 100 presenze FIGURAZIONI IN COSTUME: 2500 Aneddoti… Le riprese di AL DI LA’ DELLE FRONTIERE, svoltesi fra i comuni di Alfero, Bagnacavallo, Faenza, Longiano, Mesola, Pietrarubbia, San Leo, Sant’Arcangelo di Romagna, Sogliano sul Rubiconde, hanno visto grande partecipazione da parte degli abitanti Romagnoli. Sulla piazza di Bagnacavallo, dove abbiamo realizzato un’imponente costruzione per l’ambientazione PAESE DI ANGELA GHIGLINO, la gente si è soffermata per intere giornate, non solo durante la realizzazione, affascinata dal sapore che man mano sprigionava la ‘nuova’ piazza, ma soprattutto nei giorni di riprese (a proposito della costruzione, alcuni abitanti hanno addirittura chiesto che venisse lasciata oltre il termine delle nostre lavorazioni!). Orde di bambini, ma anche di adulti, si sono accalcati in prossimità del camper della protagonista S. Ferilli, solo per salutarla di persona o ricevere un autografo. Più volte, nella migliore tradizione delle star americane, si è dovuto letteralmente transennare la zona circostante alle riprese, per evitare l’invasione di campo (letteralmente!!) da parte dei felici osservatori. A Venezia, durante le sequenze finali del film, un ragazzo vestito con pantaloni e maglietta oversize, ha approcciato l’attrice così: “Sabrina, mi devi spogliare…”. In un attimo, il silenzio: tutta la troupe e i passanti in attesa della reazione dell’attrice. “Ma io non posso spogliarti, fa freddo qui!”. E il ragazzo: “Allora mi spoglio da solo”, e così si è levato la maglietta, sfoderando una memorabile maglia Giallo Rossa, premiato da uno schioccante bacio di S. Ferilli, oltre che dall’applauso di noi spettatori. Sono stati tanti i momenti così. Come la sera in cui la giunta comunale di Alfero ha chiesto che il regista e l’attrice potessero fare un saluto al termine delle riprese, e si sono trovati dinanzi ad un vero e proprio banchetto in loro onore. E si potrebbe continuare... la vitalità e l’accoglienza della Romagna è stata a dir poco esuberante!! 8 ~ Al di là delle frontiere ~ Gli ottimi attori tedeschi (J. Brandrup, L. Kish, H. Prinz), erano a dir poco basiti delle reazioni che ovunque suscitava la nostra protagonista, oggetto di affetto sincero da parte di fans, accattivati ancor di più nell’incontrarla, grazie alla solarità e alla gentilezza che l’attrice gli ha riservato, anche nei momenti più difficili delle lavorazioni. Le riprese, in effetti, sono state tutt’altro che semplici: il primo giorno si è svolto sul cosiddetto Panettone, ove gli attori sono dovuti arrivare a piedi, non essendo la strada agibile per le auto. O ancora, le riprese con i cavalli sotto la pioggia, o piuttosto con le mucche o gli asini su strade sterrate, i bombardamenti di scena, l’agglomerato del rifugio Partigiani ubicato su un cucuzzolo. È stato un film difficile, non aiutato dal rigido inverno che ha attraversato, oltre che dai numerosi spostamenti di location da una zona all’altra della Romagna, con gli evidenti disagi logistici che ne sono conseguiti (ad esempio il ri allestimento di volta in volta dei reparti sartoria, costruzioni e scenografia, ecc.). Un’ultima curiosità è che il protagonista maschile Johannes Brandrup (HANS), così comegli altri attori tedeschi (in particolare L. Kish e H. Prinz), che nel film parlano principalmente in Italiano, non conoscevano la nostra lingua prima di arrivare; tuttavia, al fine di garantire il realismo della loro performance, si sono resi disponibili a questo grande impegno 9 ~ Al di là delle frontiere ~ Maurizio Zaccaro Nasce a Milano nel 1952. Si diploma alla scuola di Cinema di Milano nel 1977. Comincia a lavorare nel cinema come assistente operatore di Nichetti, direttore della fotografia di Olmi e montatore. Esordisce nell’88 con il mediometraggio In coda alla coda. Il primo film è del 1991, Dove comincia la notte, un thriller girato in USA. Seguono Valle di pietra, 1992, e Articolo 2, 1993. Nel ‘99 dirige Un uomo perbene, film ispirato alla vicenda giudiziaria del conduttore televisivo Enzo Tortora. Nel 2000 gira Un dono semplice, con Virna Lisi e Murray Abraham dove un uomo, alla scoperta di se stesso, ha un incontro che cambierà per sempre la sua vita. FILMOGRAFIA In coda alla coda (1988), Dove comincia la notte (1991), Kalkastein – La valle di pietra (1992), L’articolo 2 (1993), Testa matta (1995), Il carniere (1996), Cervellini fritti impanati (1996), La missione (1997), Cristallo di Rocca (1998), Un uomo perbene (1999), Un dono semplice (2000), Cuore (2001), I ragazzi della via Pal (2003). 10 ~ Al di là delle frontiere ~ Sabrina Ferilli Sabrina Ferilli nasce a Fiano Romano nel 1964. Frequenta la scuola di teatro del paese e tenta invano di entrare al Centro Sperimentale di Cinematografia. Debutta al cinema con piccoli ruoli; il primo è nel 1986 in Caramelle da uno sconosciuto di Franco Ferrini. Ma è nel 1990 con Americano rosso di Alessandro D’Alatri che ha inizio la sua carriera cinematografica. Seguono: Piccoli omicidi senza parole di José Quaglio, Centro storico di Roberto Giannarelli (1991), Un giorno di festa di Salvatore Maira (1991), Vietato ai minori di Maurizio Ponzi (1992); Diario di un vizio di Marco Ferreri. Con La bella vita di Paolo Virzì (1994) viene consacrata diva del cinema, vincendo il Nastro d’argento e il Ciak d’oro come Migliore Attrice. Seguono: Il giudice ragazzino di Alessandro di Robilant (1994); Anche i commercialisti hanno un’anima di Maurizio Ponzi (1994); Vite strozzate di Rocky Tognazzi (1995); Ferie d’agosto di Paolo Virzì (1995 – Premio Sacher d’oro come Migliore Attrice); Oranges amères di Michel Such (1995); Ritorno a casa di Alessandro Benevenuti (1996); Il Signor quindici palle di Francesco Nuti (1997); Tu ridi di Paolo e Vittorio Taviani (1997); I fobici di G. Scarchilli (1998); A ruota libera di Vincenzo Salemme (2000); L’acqua e il fuoco di Luciano Emmer (2002). Parallelamente inizia la carriera televisiva di presentatrice (presentatrice a Sanremo nel 1996) e attrice. La ricordiamo tra l’altro in L' isola dei misteri regia di Paolo Poeti (1989); Una storia italiana regia di Stefano Reali (1992); Leo&Beo di Rossella Izzo (1996); Commesse 1 e 2 di Giorgio Capitani (1998 – 2001); Le ali della vita 1 e 2 di Stefano Reali (1999 - 2001); Come l’America dei Fratelli Frazzi (2000); Rivoglio i miei figli in onda a febbraio 2004. In teatro: Alleluja brava gente di Garinei e Giovannini (in scena al Teatro Sistina nelle stagioni 1994-5 e 1995 – 6); Un paio d’ali di Garinei (1996- 7 / 1997 – 8); Rugantino di Garinei (in scena al Teatro Sistina nelle stagioni 1998- 9 / 1999 – 2000 e 2000 – 2001) 11 ~ Al di là delle frontiere ~ Johannes Brandrup Nato nel 1967 a Francoforte, Johannes Brandrup ha lasciato la città natale nel 1988 per trasferirsi ad Essen dove ha frequentato la Folkwang-Schule dove ha studiato recitazione e regia. Nel 1994 ha ricevuto il Premio Max-Ophüls come Miglior Giovane Interprete nel ruolo di Andi nel film Wilde Jahre di Burkhard Steger. In Germania è molto popolare soprattutto per le sue interpretazioni televisive. In Italia è conosciuto come il commissario Frank Stolte della prima stagione di La squadra speciale Cobra 11 (1996) in onda ancora oggi su Rai Due. Nel 2001 ha interpretato Paolo di Tarso in San Paolo di Roger Young prodotto dalla Lux Vide e Riccardo in Crociati di Dominique Othenin Girard, in onda su Rai Uno. Tra i suoi film ricordiamo: Oltre la ragione di Udo Witte (1994); Peccato di una notte di Michael Keusch (1996); Un tuffo nel buio di Bodo Fuerneissen (1997); Gigolò di Michael Rowitz (1998); All’improvviso l’amore di Dieter Kehler (1999). Giuseppe Battiston Nel 1992 Giuseppe Battiston si diploma alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Esordisce a teatro nel 1989 con Misty per la regia di D. Manfredini. Lavora in tantissimi spettacoli teatrali, tra cui: Caligula (1990, 1992) e Lo zero trasparente (1992) entrambi per la regia di Carlos Martin; Sette a Tebe per la regia di Gabriele Vacis (1992); Oplà siamo (Commedia nera) per la regia di Mauricio Paroni De Castro (1993); Intrigo d’amore per la regia di Nanni Carella (1994- 1995); Terra sventrata per la regia di Nanni Carella (1994-1995-1996); Riccardo III per la regia Claudio Moranti (1994); Tamburnait e Petito strenge per la regia di Alfonso Santagata (1996-1997-1998-1999); Entrambi per la regia di Giuseppe Battiston e M. Speziani (1996); La stanza e L’anniversario entrambi per la regia di R. Andò (2003). Al cinema e in televisione l’abbiamo visto in: Italia-Germania 4-3 di Andrea Barzini (1990); Un’anima divisa in due di Silvio Soldini (1992); Era meglio morire da piccoli di Alessandra Scaramuzza (1994); Le acrobate di Silvio Soldini (1996); Il più lungo giorno di Roberto Riviello (1997); Pane e tulipani di Silvio Soldini (1999); Stella Sonia e Silvia di Pier Giorgio Gay (1999); Chiedimi se sono felice di Aldo, Giovanni e Giacomo (2000); Cuore di Maurizio Zaccaro (2000); Nemmeno in un sogno di Gianluca Greco (2001); The bookmaker di Dario Migliardi (2001); La forza del passato di Pier Giorgio Gay (2002); I ragazzi della via Pal di Maurizio Zaccaro; Agata e la tempesta di Silvio Soldini (2003). 12 ~ Al di là delle frontiere ~ Gisella Burinato Gisella Burinato nasce a Milano. Tra le molte attività di formazione ricordiamo la Scuola del Piccolo Teatro di Milano e lo stage con Susan Strasberg. A teatro ha interpretato tra l’altro: La Fenice di Euripide diretto da Enriquez al teatro Greco di Siracusa, Timone di Atene per la regia di Marco Bellocchio, Hair edizione italiana al Teatro Sistina, Il Dottor Faust e Io Patria e Famiglia entrambi per la regia di Amedeo Fago, Il Sogno di Strindberg per la regia di Ramon Pareja, Origami di cui ha curato anche la regia e il Gabbiano per la regia di Pippo di Marca. Al cinema ha interpretato tra l’altro: Nel nome del padre, Sbatti il mostro in prima pagina, Marcia Trionfale, Il Gabbiano, Salto nel vuoto, La Balia e Vacanze in Val Trebbia (cortometraggio) tutti di Marco Bellocchio, Le ali della farfalla di Duccio Tessari, Lassù nel più alto dei cieli di Silvano Agosti, La brace dei Biassoli di Giovanni Fago, Verso sera di Francesca Archibugi, Les Menteurs di G. Jorachi, Torino boys dei Manetti Bros, Come te nessuno mai di Gabriele Muccino, Il pugile e la ballerina di Francesco Suriano. In televisione la ricordiamo, tra l’altro in: Una storia d’amore di Negrin, Artemisia di R. Polizzi, L’avvocato delle donne dei fratelli Frazzi, Linda e il brigadiere di Lazotti, Trenta righe per un delitto di Calderoni, Giornalisti di D. Maiorca, Tra cielo e terra – Padre Pio e Non ho l’età (serie I e II) entrambi di G. Base, Tutto quello che le ragazze non dicono di C. Vanzina, Cuore di M. Zaccaro, Valeria medico legale di E. Porta, Diritto di difesa di Lazotti e Maiorca. Olivia Magnani Olivia Magnani ha seguito a Parigi la scuola per attori di Renè Simon diplomandosi in seguito all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico (2002). Al cinema esordisce nel 1996 con Marianna Ucria di Roberto Faenza; seguono Una bellezza che non lascia scampo di Francesca Pirani (2000) e Le conseguenze dell’amore di Paolo Sorrentino (2003). A teatro: Sant Alessio per la regia di Giuseppe Rocca (2000), L’uomo la bestia e la virtù per la regia di Andrea Baracco (2002), Le tre sorelle per la regia di Lorenzo Salveti (2002), Come mio padre per la regia di Kadigia Bove (2002) e replicato per la regia di Camilla Silvestris nel 2003. 13 ~ Al di là delle frontiere ~ Laszlo I. Kish Lazslo Kish ha lavorato soprattutto per la televisione tedesca. Interpreta alcuni film come Der rekord di Daniel Helfer (1984); Quicker than the Eye di Nicolas Gessner (1989); Dreißig Jahre di Critoph Schaub (1989); The man inside di Bobby Roth (1990); Family Express di Georges Nicolas Hayek (1991); Salt on Our Skin di Andrew Birkin (1992); Schizo di Erwin Keusch (2001). In Italia, prima di Al di là delle frontiere aveva lavorato con Lino Banfi in Vola Sciuscià (2000). Hary Prinz Hary Prinz ha lavorato soprattutto per la televisione tedesca: Schwabenk inder film per la Tv di Jo Baier (2003); Andreas Hofer 1809 – Die Freiheit des adlers (2002) di Schwarzen Berger (film tv); Die Espressung – ein teuflischr pakt film tv di Stefan Krohmer (2001); Die Frende di Roger Frappler Götz Spielmann (2000). Pier Giorgio Bellocchio Pier Giorgio Bellocchio è sia attore che produttore. In veste di attore lo abbiamo recentemente visto in Buongiorno, notte di Marco Bellocchio con il quale aveva già recitato in La balia e in Il Principe di Homburg di Heirich von Kleist. Per la televisione oltre ad Al di là delle frontiere di Maurizio Zaccaro ha recitato in R.I.S. Delitti perfetti di Alexis Sweet, di prossima messa in onda. Come produttore dal ’93 ad oggi ha realizzato circa una sessantina di video clip musicali. Tra le sue produzioni ricordiamo Il sogno della farfalla di Marco Bellocchio; Sogni infranti (documentario), Il Principe di Homburg di Heirich von Kleist di Marco Bellocchio, L’appartamento (TV- Movie ) di Francesca Pirani per la RAI, Torino Boys (TV-movie ) dei Manetti Bros per la RAI, L’albero dei destini sospesi (tv-movie) di Rachid Benadij per la RAI, Di cielo in cielo (Tvmovie) di Roberto Giannarelli per la RAI, La Balia di Marco Bellocchio, Roma Semi– Automatic Metal Jacket di A.J. Sikabonyi, il backstage del film L’ora di religione di Marco Bellocchio; Bimba di Sabina Guzzanti, Silenzi e castelli di Alessandro Valori e Appunti per un film su ‘Zio Vanja’ di Marco Bellocchio. Nel 1996, fonda la società di postproduzione cinematografica e televisiva Kavac film s.r.l. Nel 1999 fonda la TricShow Srl e, con Andrea Marotti, la Società di Edizioni e Produzioni Musicali Casa di Cura Srl. Nello stesso anno crea il Centro di Formazione Professionale Digital Desk in collaborazione con Enzimi. Nel 2001, insieme ad Andrea Marotti, Alessandro Valori, Fabrizio Bacherini e alla Medea Coop, fonda la società Digital Desk per cui produce i cortometraggi Nina di Marco Bellocchio, Terrazze di Stefano Reali, Scappavamo di notte di Peter del Monte, Quasi d’amore di Giacomo Campiotti. 14