Wilbur Smith e i quattordici no - Salone Internazionale del Libro di
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Wilbur Smith e i quattordici no - Salone Internazionale del Libro di
WILBUR SMITH E I QUATTORDICI NO Comunicato n.77 - 12 maggio 2007 Wilbur Smith, uno degli ospiti più attesi di questa edizione della Fiera, è protagonista in Sala Gialla per un incontro da "tutto esaurito". In compagnia dello scrittore ci sono Piero Soria e Alessandra Casella, che per iniziare racconta l’aneddoto del primo libro scritto da Smith, un libro che non fu mai pubblicato, ricevendo quattordici no dagli editori a cui fu proposto. “Era un libro terribile, dentro c’erano tutti gli errori del debuttante. Sono contento che lo abbiano letto solo in quattordici...” ammette Smith, che esordisce nella letteratura nel 1964 con Il destino del leone. “Ogni libro di Smith non è un boomseller. Ha venduto 110 milioni di copie nel mondo, di cui 17 in Italia” sottolinea Casella, mentre Soria chiede del rapporto dello scrittore con l’Italia. “Ho un particolare affetto per i lettori italiani, amo molto il vostro stile di vita. Spesso sono stato avvicinato a Salgari, autore che non ho mai letto, perchè non trovo una traduzione in inglese, ma io continuo a cercarlo” ammette Smith. L’incontro prosegue svelando alcune pagine del nuovo romanzo di Smith Alle fonti del Nilo, passando per il protagonista della saga, Taita, e per i personaggi malvagi dei suoi libri, sempre così suadenti “perchè il male è un potere”. Casella e Soria interrogano Smith sulla sua passione per i fiumi: “il Mississippi, il Tamigi, il Po, lo Zambesi, il Rio delle Amazzoni, il Nilo sono fiumi che hanno storie” e sull’incontro in una libreria di Londra con Niso, la donna che ama. “In quarantacinque anni di carriera ho sviluppato la mia immaginazione, ma devo ammettere che gli essere umani sono cambiati poco nel corso della storia. La capacità di amare la famiglia, la patria, la propria donna, Dio, sono gli elementi alla base della vita umana” fa notare Smith. In chiusura Alessandra Casella chiede a Smith di raccontare la trama del primo libro rifiutato da tutti. Smith ironico risponde: “La pecca era proprio quella, non c’era una trama. Avevo più personaggi di Guerra e Pace di Tolstoj e a un certo punto non sapevo più cosa farne…”. Sala Gialla, ore 17.30, 12 maggio 2007