Irlanda: una storia di oppressione e di sfruttamento - CPA Fi-Sud

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Irlanda: una storia di oppressione e di sfruttamento - CPA Fi-Sud
Irlanda: una storia di oppressione e di sfruttamento
Dossier a cura della Commissione Politica del Centro Popolare Autogestito Firenze Sud (1996)
Le radici dell'oppressione sono lontanissime: fin dal XV secolo la politica inglese nei confronti
della sua prima colonia si fonda sull'annientamento culturale e sullo sfruttamento economico
delle risorse. Vengono infatti insediati nell'Ulster (una delle quattro province dell'Irlanda, ricca
di materie prime, formata da nove contee), dove più forte sono la vocazione indipendentista e
la tradizione gaelica, coloni di origine anglo-scozzese, a forte maggioranza protestante. Essi si
rivelano da subito leali sudditi del Regno Unito e si insediano nelle proprietà e nelle terre degli
irlandesi, imponendo la propria cultura, la propria religione e la propria legalità, fatta di
confische e "cacciate". Alla distinzione religiosa più comunemente nota fra cattolici e
protestanti, si legano strettamente anche le differenze sociali: i protestanti sono colonizzatori,
politicamente e economicamente costituiscono la classe dominante, formata dalle classe media
e dalla proprietà fondiaria, mentre i cattolici costituiscono la manodopera nelle campagne e
nelle città, defraudati e discriminati politicamente e socialmente. La storia di secoli segna
rivolte e repressioni, e le lotte per l'emancipazione dei cattolici sono portate avanti anche dalla
Chiesa, fino alla carestia del 1850, che estremizza le differenze fra il Nord ricco, industriale
protestante ed il Sud povero, agricolo, cattolico. Nei primi anni del `900, a causa della
polarizzazione della lotta politica ,del fallimento di posizioni moderate quali l'Home Rule ( sorta
di autogoverno legato alla Gran Bretagna) e dopo la repressione della grande rivolta della
Pasqua del 1916 a Dublino, nascono contrapposte formazioni armate e l'opinione pubblica si
avvicina massicciamente al Sinn Fein, ala politica dell' IRA. Seguono due anni di guerra civile
culminati nel 1921 nel trattato angloirlandese, che stabilisce la formazione del Libero Stato
d'Irlanda e la creazione della provincia dell'Ulster, che ottiene l'autogoverno. Esso si rivelerà
però un "parlamento protestante per un popolo protestante" ed il voto è prerogativa dei
contribuenti e di conseguenza privilegio protestante. Nel `22 vengono varate le leggi speciali,
che danno poteri illimitati alla polizia e prevedono l'internamento su semplice sospetto.
Nel 1968 si intensifica la lotta per i diritti civili, una marcia a Derry viene attaccata dalle forze
dell'ordine e nel `69 viene inviato l'esercito. In quell'anno in due fazioni, una favorevole al
proseguimento della lotta armata e un'altra orientata su posizioni sempre più moderate. Dopo
la Domenica di sangue (Bloody Sunday), in cui 13 manifestanti vengono uccisi dai parà inglesi,
nel marzo del 1972 la Gran Bretagna introduce il governo diretto inglese sull'Irlanda del Nord,
sciogliendone il parlamento. La storia successiva è un susseguirsi di leggi speciali, repressione,
lotte e scioperi fuori e dentro le carceri. Ricordiamo lo sciopero della fame di B. Sands, iniziato
nel 1981 per il riconoscimento del suo status di prigioniero politico, durato 66 giorni e
culminato nella sua morte, e la collaborazione segreta del governo inglese con le truppe
paramilitari protestanti dell'Irlanda del Nord. Si arriva così alla svolta del 31 Agosto 1994,
giorno in cui J. Adams, dirigente del Sinn Fein annuncia la "completa e incondizionata"
sospensione delle azioni militari.
Nel corso della sua storia, l'Irlanda del Nord ha costituito per l'imperialismo britannico un
laboratorio inesauribile di applicazione pratica delle forme di controllo e di annientamento dei
processi di lotta rivoluzionaria e di liberazione nazionale. Nel quadro di contenimento del
conflitto il governo inglese ha elaborato il concetto/strategia politica di "ulsterizzazione
dell'Irlanda del Nord": è infatti con esso che si delineano tutte le forme repressive, politiche,
giuridiche, economiche e culturali per la criminalizzazione della lotta politica di un popolo e
delle organizzazioni rivoluzionarie che esso si è dato per il superamento e la trasformazione dei
rapporti di forza imposti. Il piano di normalizzazione del conflitto e della sconfitta delle istanze
di autodeterminazione del popolo nordirlandese consta di una presenza massiccia di reparti
speciali dell'esercito inglese, della RUC e delle bande paramilitari orangiste, di cui ricordiamo la
UVF (Ulster Volunteer Force), operante dal 1966 ed in strettissimi legami col National Front
inglese, la PAF (Protestant Action Force), formata in gran parte dal reggimento inglese Ulster
Defence Regiment, e la UDA (Ulster Defence Association), la più grande organizzazione
paramilitare dell'Irlanda del Nord, resasi partecipe di svariati omicidi e di costanti assalti alle
sedi del Sinn Fein. E' chiaro che esse costituiscono gli strumenti legali o pseudolegali con cui si
difendono gli interessi della Gran Bretagna, del capitale multinazionale che controlla il Nord
industrializzato e della minoranza orangista costituita dai protestanti. Dall'altra parte il governo
inglese non ha esitato a ricorrere alla "guerra sporca", impiegando reparti speciali (come le
SAS ) con scopo di eliminare fisicamente le avanguardie di lotta (vedi l'uccisione di tre militanti
dell'IRA a Gibilterra). Un altro aspetto fondamentale della repressione è sul piano giuridico,
attraverso la criminalizzazione del conflitto: ecco quindi dure leggi e carcerazione speciale per
ricondurre un conflitto di classe e la lotta di autodeterminazione di un popolo intero all'interno
di una normativa emergenziale compatibile con la forma-stato democratica. Ma vediamo poi
nello specifico come questo si traduca per i proletari nordirlandesi in conoscenza diretta della
violenza dei paracadutisti inglesi e del piombo delle SAS e degli squadroni della morte
orangisti.
Leggi speciali: Special Powers Act( Anti Terrorism Act)
Danno alla polizia poteri eccezionali, come arresto senza mandato, senza accusa, senza
processo.Divieto di ricorso ai tribunali, divieto di riunioni, assemblee, cortei, perquisiz ioni delle
abitazioni senza mandato e con qualsiasi mezzo, arresto di persone da utilizzarsi come
testimoni. Un esempio per tutti è il caso dei 4 di Guild Ford. Arrestati il 28 Novembre 1974
perché sospettati di far parte dio una cellula dell'IRA, sottoposti a sette giorni di torture
psicofisiche e condannati all'ergastolo, vengono rilasciati quindici anni dopo perché innocenti,
mentre un paracadutista inglese dell'esercito d'occupazione, Lee Clegg, accusato dell'omicidio
della diciassettenne Kaven Kelly, crivellata di colpi per non essersi fermata ad un posto di
blocco, viene colpito da una breve condanna di neppure due anni e reintegrato nell'esercito.
Nessuna condanna per i paracadutisti che nel Gennaio del 1972 uccidono quattordici
manifestanti ad un corteo per i diritti civili e neppure per le SAS che uccidono militanti dell'IRA
disarmati.
Carceri speciali
Il primo a nascere è quello di Long Kesh, tristemente noto come "blocco H". Deve questo nome
al fatto che le baracche dei prigionieri sono costruite in blocchi segmentati e divise in celle da
due per impedire la socializzazione fra i prigionieri: dall'alto queste strutture formano delle H.
Seguirono in rapida successione i carceri di Magilligan e di Armag.
Il circuito dei carceri speciali inglesi costituisce uno dei terminali in cui la repressione del
conflitto mostra tutta la sua potenzialità, nella forma della cancellazione totale di ogni più
elementare diritto dell'uomo: in altre parole il fine ultimo è l'annientamento psicofisico delle
avanguardie di lotta, la loro separazione radicale dal contesto politico, sociale e familiare
(isolamento e divieto di comunicazione con l'esterno, divieto di giornali, riviste, televisione). A
questi strumenti ne vengono affiancati altri, come la sperimentazione di tecniche di
"deprivazione sensoriale" (luci costantemente accese, privazione del sonno, del cibo e
dell'acqua e tinta delle celle con colori particolari), e di tecniche di logoramento psicofisico che
consistono nello stare appoggiati alle mura della cella per ore in punta di piedi,
incappucciamento per impedire la corretta ossigenazione del cervello ecc. Se questo è
l'armamentario tecnico è anche vero che le forme di annientamento passano anche attraverso
un piano più politico: controllo, repressione e perseguimento fino all'eliminazione fisica dei
militanti, delle organizzazioni di massa solidali con i prigionieri e negazione dell'identità politica
dei prigionieri stessi.
E' in questo quadro che la storia carceraria e repressiva di proletari e rivoluzionari irlandesi ha
conosciuto momenti fortissimi di scontro politico e militare con lo stato, costituendo anche
elementi di contropotere e di saldatura tra l'identità rivoluzionaria prigioniera e l'identità
costituente di una forma sociale altra, esterna al carcere, cioè il popolo irlandese e le
organizzazioni rivoluzionarie e di massa.
Le prime rivolte per riaffermare la propria identità di prigionieri politici cominciano nel 1976 e
si concludono nel 1981, e vanno sotto il nome di Blanket Protest, ossia i prigionieri rifiutano di
vestire l'uniforme del carcere, e accettano solo di indossare una coperta. La repressione delle
guardie è feroce.
Il sostegno della popolazione e delle organizzazioni di base è notevole, e si trasforma i Dirty
Protest, cioè il rifiuto di lavarsi, radersi e di gettare gli escrementi nei buglioli.
Sul piano politico i militanti rivoluzionari imprigionati delineano il programma su cui si basa la
campagna per il riconoscimento dei propri diritti come: il diritto di indossare i propri vestiti, il
diritto di non lavorare per la prigione, il diritto di libera associazione con altri prigionieri, il
diritto do organizzare attività istruttive e ricreative e di ricevere il condono di una parte della
pena. La lotta passa anche ad una fase successiva quella dello sciopero della fame portato
pure alle estreme conseguenze.
Inizia questa forma di lotta Bobby Sands, ufficiale dell'IRA condannato a quattordici anni di
reclusione: centomila persone partecipano al suo funerale. Seguono la sua stessa sorte altri
nove militanti rivoluzionari: Francis Hughes (12 maggio), Rymond Mc Creesh e Patsy O'Hara
(21 maggio), Joe Mc Dowell (8 luglio), Martyn Horson (13 luglio), Kevin Lynch ( 8 luglio),
Kierah Doherty (3 Agosto), Tom Mc Elwee (8 agosto) e Micheal Devine (20 Agosto).
Nel Nordirlanda si accendono scontri di massa durissimi che assumono spesso la forma del
contropotere territoriale e costringono RUC e parà inglesi nelle cittadelle fortificate e l'IRA
affianca la lotta di massa con azioni calibrate contro la repressione: è la lotta di un popolo, di
uomini e di donne, spesso ragazzini, che in quei giorni determinano, nelle forme della
solidarietà e del contropotere territoriale, l'internità politica, sociale e di classe di altri uomini e
donne prigionieri.
Londra cede e, vengono accettate le condizioni determinate dalla lotta dei detenuti.
Intervista a Paul O’Conner, del The Pat Finucane centre
Sono un volontario di un centro indipendente per i diritti umani nella città di Derry,ci
consideriamo parte della "famiglia repubblicana", che è grande anche se non ufficiale, il mio
centro porta il nome di un avvocato Nord Irlandese che otteneva successi nella difesa dei diritti
umani dei NordIrlandesi, è stato ucciso nel 1989 dalle truppe lealiste aiutate dalla polizia. Il
motivo di questo nome è la continuazione della lotta e della pressione perché vengano alla luce
le connivenze fra polizia e squadroni della morte,per creare imbarazzo nei governi Inglese e
Irlandese.
Il conflitto del NordIrlanda è dipinto in Europa come un conflitto religioso fra due gruppi di
pazzi che sistanno ammazzando per motivi preistorici; noi rifiutiamo questa analisi, questa
immagine impedisce alla gente l'accesso alla verità. C'è senz'altro in motivo religioso ma è
stato introdotto dai colonizzatori dell'Irlanda. Duemila dossiers di informazione sui movimenti
di cattolici in Irlanda sono spariti dalle caserme e sono finite nelle mani degli squadroni della
morte, è diventato chiaro che gli squadroni della morte lealisti sono stati strumenti utilizzati
dall'esercito inglese contro la comunità repubblicana nel NordIrlanda. Ad ogni attacco che
l'I.R.A. ha fatto nei confronti dell'autorità Inglese,è stato risposto con un attentato alla
comunità cattolica degli squadroni della morte. Molta gente ha perso la vita grazie alle
informazioni che la polizia ha fornito agli squadroni della morte. Essi potevano facilmente
entrare nei quartieri cattolici nelle ore in cui non c'erano blocchi della polizia,sono entrati nelle
case dei cattolici di notte, sapendo già dove trovarli,nelle camere, per ammazzarli. Questa è
una delle campagne che sostiene il mio centro,un'altra è sulle violazioni dei diritti umani da
parte dello Stato. Dalla sua fondazione nel 1921 questo stato ha sempre vissuto con le leggi
d'emergenza, la legge d'emergenza è stata rinnovata da poco nonostante la tregua. Questo
significa che una persona può essere fermata e incarcerata in qualsiasi momento. Si può
essere portati in uno dei tre " centri di interrogazione" del N.Irlanda senza motivo ed essere
detenuti per 7 giorni senza vedere un avvocato, questo è contrario alle leggi europee.
Ultimamente la Corte Europea ha chiesto di chiudere questi centri. Il 70% dei prigionieri politici
in Irlanda N. sono incarcerati su dichiarazioni fatte, ed è molto facile per la polizia estorcere
dichiarazioni false tenendoli prigionieri per 7 giorni senza avvocato. Gente condannata da un
tribunale dove ci sono 3 giudici e non esiste la giuria, questi giudici sono persone
straordinarie,infatti il 95% delle persone passate nei tribunali sono state giudicate colpevoli.
Sul trattato. Nel 1993 Major ha detto in parlamento:"Se l'I.R.A. cessasse il fuoco, potrebbe far
parte del dialogo entro tre mesi"; due cose interessanti erano in corso: il movimento
repubblicano si stava analizzando in quel periodo, pensava ad un cambiamento strategico in
cui portare avanti la lotta senza un'espressione armata; e poi nella comunità c'era grande
stanchezza dopo 25 anni di conflitto. Teniamo presente: la popolazione in Irlanda N. è di
1500000 persone, hanno perso la vita in più di 3000, in Italia in proporzione 60000 morti. In
quel periodo l' I.R.A. aveva ottenuto successi sopratutto nella campagna contro le città inglesi.
La comunità d'affari a Londra e gli affari internazionali hanno fatto pressioni a Londra per
risolvere il conflitto. Il governo inglese ha condotto negoziati segreti con l'I.R.A. per due anni
prima della tregua. Loro hanno detto all'I.R.A. che con la tregua ci sarebbero stati negoziati
senza condizioni anche sulla Costituzione Irlandese. In questo ambito l'I.R.A. ha proclamato il
cessate il fuoco il 31/8/94, i servizi segreti britannici non si aspettavano questa mossa: è molto
difficile per gli inglesi rendersi conto che questi terroristi demonizzati sono in grado di risolvere
il conflitto con loro pacificamente
D: Molta gente ha trovato indigesto il concetto di non aver battuto l’IRA; qual è la situazione
dopo la tregua?
R:Fino a due settimane fa, il governo britannico si è rifiutato di fissare una data per parlare
delle trattative. Vuol dire che il governo non vuole iniziare le trattative, sostiene che la
comunità lealista deve avere fiducia nell'I.R.A. prima di negoziare. Da quindici mesi il governo
ha sempre messo ostacoli alla pace, due settimane fa è stato fatto un accordo tra governo di
Londra e quello di Dublino, in cui è detto che ci saranno dialoghi a cui parteciperanno tutti i
partiti, a partire dal Febbraio del 1996. Molti militanti repubblicani sono depressi e arrabbiati
per la situazione attuale, negli ultimi 15 mesi la polizia nordirlandese sta usando metodi molto
violenti per trattare la comunità repubblicana, mentre essa sta cercando di impedire le parate
dell'estrema destra per le strade. Solo un prigioniero politico è stato rilasciato dopo la tregua,
uno su novecento; un paracadutista inglese all'ergastolo per avere ucciso una bimba cattolica
un mese fa è stato promosso nell'esercito. Noi sappiamo tutti i nomi dei militari condannati per
omicidio: ce ne sono 4, hanno ucciso più di 400 persone... E siamo noi che dovremmo
dimostrare di meritare la fiducia lealista!
Ma ci sono anche effetti positivi, bisogna tener presente che nessuno ha perso la vita,
psicologicamente la gente è più a suo agio sia per la strada che in comunità; ma dobbiamo dire
che molti soffrono per questa improvvisa situazione di calma: il suicidio è aumentato tra i
giovani. Possono entrare droghe pericolose nella comunità, minando anche l'unità interna.
Il governo britannico ha fatto tanti errori in questa tregua, avrebbe potuto corteggiare la parte
moderata repubblicana per isolare il movimento. Ma la sua ignoranza e il suo razzismo gielo
hanno impedito. Per esempio l'editore del giornale socialdemocratico di Derry ha detto che la
polizia dovrebbe tenere conto che siamo nel 1995 e non nel 1925. Uno dei vertici del partito
moderato ha detto, dopo la repressione sanguinosa di una manifestazione pacifica per i diritti
umani, che essa non è la fine del processo di pace, ma la fine della polizia.
Il nostro centro si occupa delle violazioni della polizia e vi oppone un sistema di giustizia
alternativa. Stiamo organizzando incontri su questo, incentrando il dibattito su una nuova
polizia del futuro, e per sistemi di giustizia in quelle zone dove non entra polizia e stato.
Abbiamo un sistema alternativo di giustizia attualmente in Irlanda N.. Con l'inizio della tregua il
governo ha speso un sacco di soldi per far apparire la polizia N.Irlandese al di sopra delle parti,
la gente è rimasta offesa da questo tipo di campagna.
D: Esiste discriminazione sociale nella vita quotidiana tra cattolici e protestanti?
R: Per tanti secoli la G.B. ha cercato di colonizzare l'Irlanda con lo spostamento di milioni di
persone. Questo spostamento è avvenuto attraverso l'espropriazione delle terre e la creazione
di numerosissime leggi che difendevano i privilegi della minoranza protestante (il cattolicesimo
è stato fuorilegge per 200 anni). Tra il 1916 e il 1921 inizia il conflitto tra i repubblicani
irlandesi e la G.B..Al termine dell'insurrezione viene dichiarata la Repubblica dell' Eire (26
contee) contemporaneamente si forma l'Ulster con 6 contee nel nord est dell'isola. Chi lottava
in quel periodo per l'autodeterminazione era un misto di comunisti e nazionalisti. Essi volevano
un Irlanda unita, indipendente e laica. La loro lotta era basata sul socialismo. Con la creazione
dell'Ulster si verifica una situazione di discriminazione pesantissima nei confronti dei cattolici
che si consolida in una serie di misure legislative, politiche ed economiche tese ad impedire la
resistenza e lo sviluppo della comunità: discriminazioni sul lavoro, nessuno fino al ‘69 poteva
votare per l'elezioni comunali (chi aveva molti soldi poteva aver diritto anche a 10 voti),
differenziazione nell'assegnazione degli alloggi ecc. Da questa situazione è nato nel ‘68 un
movimento pacifico per i diritti civili. La piattaforma politica e sociale può essere riassunta su 4
punti fondamentali: 1 Abolizione delle leggi d'emergenza, 2 Un uomo un voto, 3 Una persona
una casa, 4 Una persona un lavoro.
Questo movimento, in gran parte alimentato dalla classe operaia cattolica e nato su
presupposti pacifici ,è stato duramente attaccato dallo stato N.Irlandese; l'attacco è culminato
nel 1972 con il massacro di 14 persone a Derry (Bloody Sunday): a quel punto molte persone
hanno detto "Basta con lo stato!!", l'unica possibilità era lottare per l'autodeterminazione.
A tutt'oggi esistono delle profonde differenze tra la situazione socioeconomica che attraversa la
classe operaia cattolica e quella protestante. La prima differenza è che nella comunità cattolica
esiste una alta percentuale di disoccupazione(2,5% in più rispetto ai protestanti),la maggior
parte dei protestanti ha un impiego nella sicurezza e in generale nei lavori di qualità elevata.
Storicamente i lavori che richiedevano manodopera specializzata andavano ai protestanti.
D: Quali rapporti ci sono dopo la tregua con la classe operaia protestante?
R: Una delle cose positive della tregua è che molti centri, anche il mio, sono entrati in contatto
con la classe operaia protestante. Il mio centro organizza ogni anno la commemorazione del
Bloody Sunday, quest'anno per la prima volta è stato possibile aprire una discussione con
alcuni gruppi operai protestanti.
D: Contraddizioni tra la polizia inglese e polizia nordirlandese?
R.La polzia N.I. si considera britannica,ma il discorso fondamentale è che esistono tre comunità
nell'Ulster: repubblicana, lealista, e comunità di sicurezza. Lo stipendio di un poliziotto è 3
volte superiore di uno stipendio di un lavoratore medio, le sue bollette vengono pagate dallo
stato, le loro case si trovano in un quartiere altamente militarizzato e separato dal resto.
D: Qual è il ruolo del Sinn Fein?
R. La gente della nostra comunità, quando ha dei problemi, si rivolge sempre ai consiglieri di
S. F. (problemi riguardanti alloggi, sociali e di lavoro). Questo è un aspetto importante della
loro lotta, ma è stato sacrificato come altri aspetti della lotta sociale nel corso della guerra
civile. Prima della tregua, molti centri di S.F. sono stati attaccati dagli squadroni della morte e
molti militanti uccisi o feriti. All'interno di S.F. si credeva che la questione della presenza
militare inglese sull'isola, dovesse essere affrontata per prima. E' vero anche che questa
questione ha creato divisione all'interno della sinistra irlandese. Il movimento repubblicano, ha
imparato qualcosa dal movimento femminista, "non si può aspettare dopo la rivoluzione per
raccogliere frutti, la rivoluzione deve cominciare adesso". Oltre l'aspetto politico, ossia il
rapporto che lega l'organizzazione del conflitto al territorio, esiste un altro aspetto che è molto
importante ed è quello che lega il territorio alla comunità che ci vive. Il senso della comunità è
molto sentito, tutti gli aspetti anche politici della lotta, sono legati al senso della comunità e
alla sua unità. La resistenza ha origine dalla comunità, che ha una definizione molto precisa
fisicamente; so bene che questa "cultura politica" che noi abbiamo, non esiste in altra parte
d'Europa. Ad esempio, per noi come militanti politici a Derry, ci sono molte cose politiche che
vorremmo fare, ma che dobbiamo mediare affinché si chiarisca e si rafforzi il legame con la
comunità questo perché, quando ad esempio il nostro centro ha degli incontri all'interno dei
quartieri non tutta la gente che vi partecipa è omogenea politicamente. La maggior parte dei
militanti repubblicani si sono formati politicamente dopo aver visto uccidere i propri amici,
attaccate le proprie case o imprigionati senza motivo. Per farsi un'idea di quello che intendiamo
per senso della comunità, quando viene rilasciato un prigioniero politico, si appendono
bandiere ovunque come ad una festa.
D: Qual è la posizione del S.F. rispetto all’Unione Europea?
R. Con o contro l'U.E. per il S.F. sarebbe stato lo stesso, quello che è importante è l'utilizzo
tattico della posizione politica, ossia utilizzare il discorso sull'U.E. come elemento di pressione
sui britannici. Molta gente non è d'accordo sull'Europa unita, ma sta usando la Comunità
Europea per combattere le discriminazioni economiche e le violazioni dei diritti umani
nell'Ulster. Ad esempio quando in Irlanda del Nord in un centro sociale ci lavora un membro del
S.F., il centro non avrà soldi dallo Stato per gestire il posto e allora vengono reperiti i
finanziamenti dalla Comunità Europea. Un altro aspetto che può apparire contraddittorio è la
visita di Clinton in Irlanda del Nord per risolvere il conflitto; il motivo è strettamente
pragmatico, o noi mettiamo pressione su Clinton o i britannici lo mettono a noi. Storicamente i
britannici hanno avuto successo facendo pressione sugli U.S.A., adesso la situazione è
cambiata in quanto Clinton dipende dai voti degli immigrati irlandesi per essere rieletto.
D: Che rapporto c’è tra il S.F. e gli altri movimenti di liberazione?
R. Non lavoro negli uffici esteri del S.F., comunque tradizionalmente hanno rapporti con
palestinesi, A.N.C., baschi e sandinisti, vengono tenuti inoltre rapporti con molte parti della
sinistra internazionale.
D: Che differenza c’è tra il conflitto in Irlanda del Nord e quello dei Paesi Baschi?
R. Penso che ci sia una differenza sostanziale. La resistenza contro i britannici in Irlanda va
dalla sinistra liberale alla sinistra di classe. I partiti principali sono quello social democratico ed
il S.F. La chiave per capire in assoluto la lotta stessa è che essa è anche una lotta economica e
non va dimenticato che non esiste in Europa un movimento rivoluzionario che è radicato
all'interno della classe operaia come il S.F.
D: E’ ancora attiva Bernadette Devlin?
R. Attualmente sta girando in Europa. La sua posizione politica sulla situazione attuale è di
critica verso la tregua: E' una figura storica della lotta nord irlandese. E' stata una militante del
movimento studentesco nel quale ha dato vita alla lotta per i diritti civili nel 1969. In
quell'anno è stata arrestata per la prima volta. E' stata subito eletta nel parlamento della Gran
Bretagna come deputata del S.F. Il S.F. è stato il primo partito che ha presentato una donna
per le elezioni in parlamento. Dopo il Bloody Sunday, dove furono uccise 14 persone
dall'esercito inglese, all'interno del parlamento della G.B. il ministro per l'Irlanda rispose che la
responsabilità di quelle morti era di chi aveva partecipato alla manifestazione. Dopo questa
dichiarazione Bernadette Devlin aggredì il ministro.
D: Esiste una posizione comune all’interno dei prigionieri politici irlandesi rispetto alla tregua?
R.Esiste un fronte unito dentro le carceri. I prigionieri sono le persone più oneste in Irlanda,se
fosse esistita una posizione diversa sarebbe stato fatto sapere. Il cessate il fuoco è stato deciso
solo dopo aver consultato i prigionieri politici, tanti sostengono che il segnale è venuto proprio
da lì. Negli ultimi tempi sono state introdotte misure più leggere nelle carceri, per esempio uno
potrebbe uscire dopo aver scontato il 50% della pena; per loro questa non è un'innovazione, è
stata reintrodotta una norma del 1972! Oggi,dopo la tregua,l'ambiente nelle carceri è più
rilassato. Dopo lo sciopero della fame del 1981,dove morì B.Sands,il governo inglese non ha
detto che gli obiettivi della lotta erano stati raggiunti,il problema è che tutti i prigionieri politici
devono essere rilasciati subito. Se la situazione per i prigionieri repubblicani in Irlanda è
leggermente migliorata,nelle carceri inglesi per loro è molto peggiorata. Addirittura i partiti
moderati e di destra irlandesi difendono le condizioni dei detenuti, perché, se la situazione dei
prigionieri non sarà risolta, tutto tornerà come prima del cessate il fuoco. I prigionieri sono
rinchiusi per 23 ore al giorno, situazione comune agli altri prigionieri in Europa, ma in Irlanda
esiste un movimento in sostegno dei prigionieri politici più forte che nel resto d'Europa. Buffo è
l'atteggiamento di correttezza che gli inglesi vorrebbero mostrare nei confronti dei detenuti
repubblicani.
D: Dopo lo sciopero del 1981, le torture psicofisiche esistono ancora?
R.Le torture,in particolare quelle del periodo 1976-81, non esistono più. All'interno delle carceri
ci sono tre comunità: i lealisti, i repubblicani, i secondini. I repubblicani gestiscono la propria
parte.
D: A proposito della visita di Clinton, qual è il tuo punto di vista?
R. Negli U.S.A. ci sono 40 milioni di persone che si considerano di origine irlandese,ed ognuno
di questi ha diritto ad un voto. Storicamente il movimento repubblicano ha cercato di
mobilitare la comunità irlandese in U.S.A. perché appoggiasse la lotta. Nessuno, in Irlanda,
crede che Clinton sia diventato contro l'imperialismo, ma la nostra lotta è come una partita a
scacchi, e questa è solo una mossa.
D: Il Sinn Fein è presente o ha accresciuto la sua presenza nel sud Irlanda?
R. Durante il conflitto tanta gente aveva paura a schierarsi, con il cessate il fuoco c'è stata
come una liberazione, avevano paura di essere individuati come simpatizzanti dell'I.R.A., ma
alle prossime elezioni il SinnFein avrà sicuramente grande successo.
D: Come si fa a parlare di pace se, come si vede dal video, ad una manifestazione pacifica la
polizia interviene così brutalmente?
R. Anche per noi è difficile. Anche quando è venuto Major a visitare il NordIrlanda,è stato
costretto a rifugiarsi in caserma, per evitare disordini e contestazioni: noi guardiamo a questi
fatti come a un fallimento del governo britannico. Se il governo inglese dimostrasse furbizia,
corteggerebbe la componente moderata nordirlandese, isolando così il movimento
repubblicano. Quando il nostro centro ha iniziato la campagna "per una nuova polizia", la
polizia locale ha tentato in vari modi di infiltrarsi ma fortunatamente la comunità si è resa
conto di questo e ha reagito. La situazione per quanto riguarda il controllo dell'ordine pubblico
a Derry è peggio adesso di un anno fa. Sia i lealisti che i repubblicani hanno ammesso
pubblicamente di aver causato in tutti questi anni sofferenze alla popolazione, questo è stato
ammesso anche dal leader del S.F., G.Adams. Queste dichiarazioni sono necessarie per la
soluzione del conflitto. Nonostante queste prese di posizione il capo della polizia irlandese ha
affermato di essere il capo della migliore polizia del mondo!
D. A che punto sono le trattative?
R. All'inizio di Febbraio dovrebbero iniziare i dialoghi fra tutti i partiti. A questo proposito è
stata creata una commissione internazionale che il governo inglese vorrebbe far occupare della
restituzione delle armi "illegali", tutti gli altri invece vogliono che siano prese in considerazione
tutte le presenze armate in NordIrlanda, il presidente di questa commissione si è detto
favorevole alla seconda ipotesi. Negli ultimi 15 mesi nelle comunità stanno accadendo cose
interessanti, il movimento repubblicano deve partire da lì: esiste un grande spazio che noi
dobbiamo occupare. Adesso ci sono addirittura ex paramilitari lealisti che parlano di socialismo
e si dichiarano contrari alla regina, lo stesso giudizio lo esprimono sul governo e sulla
borghesia unionista. La nostra sfida è trovare uno spazio politico anche per loro; i più
intelligenti di loro si sentono imbarazzati del loro passato, ammettono di aver ucciso militanti
repubblicani ma di essere però stati usati dai gruppi fondamentalisti protestanti. Penso che i
più adeguati a gestire l'isola siano quelli che ci vivono,mentre chi non dovrebbe governarla la
sta governando. E' impensabile che la regina inviti a Buckingham Palace i rappresentanti delle
due comunità, cosa che invece ha fatto il governo di Dublino. Il governo inglese non si
dimetterebbe mai per essere stato il responsabile dell'assassinio di tanti bambini NordIrlandesi
uccisi dalle pallottole di gomma, ma sicuramente lo farebbe per uno scandalo di corte.
D: Cambierebbe la situazione se ci fosse un governo laburista?
R.La situazione sarebbe peggiore. Per cercare di restare al potere essi si sposterebbero più a
destra.
Frammenti d'Irlanda
brevi notizie dall'Irlanda
Workers Solidarity Movement
DICHIARAZIONE SULLA FINE DEL CESSATE IL FUOCO DELL'IRA
26/2/96
La fine effettiva del Processo di Pace Irlandese con le bombe di febbraio a Londra -tutte
rivendicate dall'IRA- può solo essere descritto come una tragedia. E' ancora troppo presto per
ipotizzare la piena ripresa della "lotta armata" da parte dell'IRA oppure una risposta delle
organizzazioni paramilitari Lealiste -l'UDA e l'UVF. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che si è persa
un'importante opportunità. Il Worker Solidarity Movement lo condanna senza riserve, e da la
colpa del fallimento del "Processo di Pace" al Governo britannico.
Quando, diciotto mesi fa, comminciò il cessate il fuoco, già da allora, l'emergere di una pace di
lunga durata non era per niente sicuro. Nel nostro Statement on the Cease-fire (7/9/95),
avevamo già avvertito che: "E' lungi dall'essere chiaro che il Governo britannico adempierà la
sua parte dell'accordo. Come minimo questo si basa sulla necessità di rilasciare entro breve
tutti i prigionieri politici, di emendare l'Atto per il Governo dell'Irlanda del 1920 per permettere
l'unità se votata da una maggioranza nelle sei contee nonché della possibilità di discussioni
dirette per il Sinn Fein. L'Inghilterra ha distrutto la possibilità di creare una pace rifiutando di
onorare il suo impegno". Questo è esattamente quanto è avvenuto. Nonostante la notevole
buona volontà, oltre un periodo di tempo significativo, il Governo britannico è fallito in ogni
tentativo sostanziale di andare incontro a una situazione nella quale avrebbe potuto incontrare
qualche preoccupazione minima: non vi fu nessun rilascio di prigionieri politici -in realtà le
condizioni per i prigionieri detenuti nei Regni Uniti sono, nel mentre, pegiorate- non c'è stata
nemmeno una riduzione sostanziale del numero delle truppe "stazionate" nelle sei contee. John
Major era più interessato nel fare soppravvivere il suo governo che nel mantenimento del
cessate il fuoco.
In quanto anarchici, dammo il benvenuto al il cessate il fuoco ma condannammo il Processo di
Pace in quanto non ha mai riguardato la realtà della vita che affrontano le classi lavoratrici in
Irlanda, sia a nord che a sud della frontiera. La disoccupazione rimane elevata in Irlanda, come
lo è il livello di povertà e di ineguaglianza. Questa situazione disastrosa è una di quelle che è
stata creata e "preparata" da due dei più grande protagonisti del Processo di Pace -i Governi
irlandese e britannic o. Non hanno mai offerto niente altro negli ultimi diciotto mesi, sempre le
stesse cose. Queste condizioni sociali, e il terreno fertile che offrono alla politica di settarismo
in Irlanda, sono i problemi reali che devono essere affrontati se si vuole ottenere una pace
duratura. Il nazionalismo non lo riconosce; non offre soluzioni al capitalismo. Tenta di legarci
sulle basi di "irlandesità" o di "inglesità" -in modo che possiamo essere sfruttati
completamente e sicuramente sia dai padroni irlandesi che inglesi. Queste sono le basi su cui,
dall'inizio, poggia il Processo di Pace. Il Workers Solidarity Movement lo rigetta.
Il vero processo di pace di cui si ha bisogno è lo sviluppo di una nuova politica all'interno delle
comunità della classe lavoratrice -una politica che riconoscerà che l'anti-imperialismo non ha
bisogno di essere nazionalismo. La lotta armata élitistica e militarista dovrebbe essere
abbandonata e sostituita con l'azione di massa.
Stiamo lavorando per una nuova Irlanda, una società anarchic a in cui la produzione potrà
soddisfare i bisogni e il cui controllo rimarrà fra le mani della classe lavoratrice. Il colore della
bandiera che sventola sopra le nostre teste non ha importanza, ma lo è invece la qualità delle
nostre vite. Paragonata alla possibilità di un socialismo reale e di una reale libertà, il
repubblicanesimo significa politicamente la bancarotta.
Molti a sinistra, sia all'interno che fuori dall'Irlanda, hanno guardato il Sinn Fein lungo gli anni
comme un partito che offriva una "reale alternativa". Alcuni hanno anche affermato che è
un'organizzazione socialista -con obbiettivi anti-capitalisti. Il WSM l'ha messo in discussione.
Noi, insieme ad altri, abbiamo messo in evidenza come Sinn Fein ha basato la sua strategia
sulla politica del nazionalismo -la cosiddetta "Strategia Pan-Nazionalista". E' stata tentata
un'alleanza fra le maggiori forze nazionaliste irlandesi -il Governo irlandese, il SDLP, la
gerarchia cattolica, gli Americani irlandesi e Sinn Fein, naturalmente. E' stata una strategia
terribile che ha portato il Sinn Fein a difendere alcune delle cose più strane e più vacue di
valore. Per dare un esempio solo, nel 1994, quando il Governo Irlandese cadde - in seguito a
una crisi prolungata riguardante la copertura di un presunto abuso sessuale infantile- il Sinn
Fein, quasi l'unico fra i partiti politici in Irlanda, chiese appoggio per questo Governo del
Labour-Fianna Fail, in un momento in cui era completamente discreditato. Strana politic
ainfatti.
Il Processo di Pace irlandese è stato recentemente uno dei più importanti eventi nella politica
in Irlanda. Ha ottenuto una pace sostanziale per un periodo di oltre diciotto mesi -una realtà
che è stata bene accolta dalla maggior parte della popolazione in Irlanda, ma più
particolarmente nelle sei contee. Tuttavia, durante questo periodo, esisteva come un "Processo
di Pace" condotto in modo tradizionalmente élitista. Patti vennero avviati, accordi presi -alcuni
dei quali non hanno mai visto la luce del giorno! La popolazione fu manipolata per mostrare il
suo appoggio -la visita di Bill Clinton essendone un esempio particolarmente importante- ma
non fu mai invitato a implicarsi in modo sostanziale portando avanti una pace duratura. Il Sinn
Fein, alla stregua di tutti gli altri, fece parte di questa strategia élitistica. Dimostrò di essere un
partito capace di "percorrere i corridoi del potere". Incontrò i leaders degli affari e si cibò in
patti di $1000 l'uno. Tuttavia, mai e in nessun posto riuscì a creare un movimento di massa
capace di contrapporsi a quelli che si sono trincerati dietro al potere sia nelle sei contee che
nell'Irlanda del Sud. Invece, lavorò con i poteri vigenti e tentarono di fare voltafaccia e trattare
con loro -era, nel suo approccio, elitarista come tutti gli altri. E' questa politica -se la si può
chiamare così- che portò il discredito dalla fine del cessate il fuoco. Ora che l'obbiettivo dell'IRA
si è ridotto da "Fuori gli Inglesi" a "Parola a tutti i Partiti" ("Ciò che viene richiesto è un
processo sensato capace di portare a una soluzione negoziata"; APRN intervista con l'IRA il 15
febbraio) ha ancora meno da offrire alla classe lavoratrice.
Noi come anarchici riconosciamo che un nuovo periodo sta iniziando per la politica irlandese.
Per questa ragione, chiediamo a tutti gli interessati in un cambiamento di considerare le scelte
che si affacciano su quest'isola: possiamo aspettarci un reale o sostanziale cambiamento in
Irlanda da una eventuale ripresa completa della lotta armata da parte dell'IRA? Dall'altro lato,
possono i progetti di pace essere lasciati in mano ai John Brutons, Gerry Adams, David
Trimbles, John Majors o Bill Clinton di questo mondo? La risposta a entrambe queste domande,
a nostro avviso, è NO. Dobbiamo costruire un vero movimento sociale basato sul potere della
classe lavoratrice su quest'isola. Dobbiamo costruire la libertà. Questo è l'unica strada
realistica per andare avanti.
IL PIANO ELETTORALE OFFRE LA LORO ASSEMBLEA AGLI UNIONISTI
Il 21 marzo scorso, John Major ha annunciato a Westminster che un elezione nelle Sei Contee
si sarebbe tenuta il 30 maggio successivo, proponendo una lista ibride e un collegio elettorale,
in modo di potere costituire un foro, a lungo richiesto dagli unionisti.
Il piano fu criticato dalla maggior parte della classe politica, ma solo i Republican Sinn Fein
hanno chiamato in modo inequivocabile la popolazione nazionalista delle Sei Contee a
boicottare le elezioni e il New Stormont che doveva essere costituito. L'SDLP e i Provisionals
sembravano volere contestare l'elezione, successivamente, con l'impedimento effettivo di un
boicottaggio del loro ard-fheis del 23-25 marzo e la ricerca di un incontro con l'SDLP per
discutere delle elezioni.
In una dichiarazione del 21 marzo, Ruairi O Bradaigh, Presidente del Republican Sinn Fein,
disse: Il Republican Sinn Fein respinge l'attuale piano per le Sei Contee Occupate. La
designazione di un nuovo "foro" è semplicemente una forma embrionale del New Stormont.
"Veri Repubblicani non possono nemmeno contestare le elezioni del 30 maggio con
l'astensionismo perché il Governo britannico ha imposto dal '88 un giuramento politico a tutti i
candidati alla nomina. Devono sottostare a una dichiarazione pubblica rigettando il Movimento
Repubblicano e negando il diritto di impegnarsi in atti di resistenza alle leggi britanniche in
Irlanda.
"Chiediamo alla popolazione nazionalista di boicottare il New Stormont nonché di boicottare le
elezioni che lo devono istituire. Attuerebbe semplicemente un ritorno in vecchio stile al
predominio unionista sotto la direzione del Governo britannico."
Il 21 marzo, John Major, nella sua dichiarazione dalla Camera dei Comuni ha ribadito la
richiesta di un "disarmo parallelo" da parte dei Provisionals durante le trattative, che devono
iniziare il 10 giugno. Il processo elettivo stava offrendo agli unionisti "un'assemblea su un
piatto", secondo l'editore politico del Sunday Business, Emily O'Reilly (24 marzo), che sarebbe
stato difficile smantellare una volta messa in piedi. E' significativo anche che la vita del
foro/assemblea possa essere estesa secondo il capriccio del Segretario di Stato britannico,
Patrick Mayhew. Con la certezza di questo foro come parte integrante del "prcesso elettorale"
non vi è dubbio che un obiettivo cruciale è stato assicurato dagli unionisti che lo svilupperanno
con velocità e dinamismo.
PICCHETTO A LIMERICK PER OTTENERE UNO STATUS POLITICO
Sabato 30 marzo, il Republican Sinn Fein effettuerà un picchetto alla prigione di Limerick per
chiedere uno statuto politico per i nove prigionieri repubblicani rinchiusi in quella prigione. Il
picchetto inizierà alle ore 14.00. A questi prigionieri è stato negato l'accesso all'esercizio
all'esterno, inoltre, le visite si svolgono in boxes sovraffollati con prigionieri comuni. Queste
persone non sono uscite all'aria aperta da circa due mesi. Le condizioni sanitarie nella sezione
femminile della prigione sono pessime e l'igiene inesistente.
Alla conferenza di marzo del Bundoran Urban District Council nella Contea di Donegal, il
Consigliere del Republican Sinn Fein, Joe O'Neill, propose una mozione, che era passata
dall'UDC, e che rivendicava per i nove prigionieri di Limerick lo stesso trattamento applicato ai
prigionieri politici del carcere di Portlaoise. I dirigenti del carcere hanno offerto ai prigionieri
l'uso di un prato per un'ora e mezzo al giorno di mattina o di pomerigio ma l'offerta era
inaccettabile per via delle condizioni che vi erano legate. L'uso del prato è stato offerto sulle
basi del "o tutti o nessuno", cioè se uno dei prigionieri non potesse uscire per causa di visita o
malattia o per altri ragioni a nessuno degli altri prigionieri sarebbe stata concessa l'uscita. Il
limite di tempo offerto coincide per l'appunto all'orario delle visite. I prigionieri richiedono il
libero accesso al prato come è loro diritto.
IL GRUPPO "SAOIRSE" DI LONDRA RIFIUTA DI SCIOGLIERSI
Il ramo londinese del gruppo in sostegno ai prigionieri Provisionals chiamato "Saoirse" resiste
ai tentativi effettuati dai dirigenti dei Provisionals per indurli a sciogliersi. Una lettera è stata
letta durante un'incontro del gruppo in febbraio, che ne ordinava lo scioglimento. Il gruppo ha
tenuto una propria conferenza, ai primi di marzo, in cui ha deciso di sfidare quest'ordine con
48 voti contro 7.
Un portavoce del gruppo dichiarò che i dirigenti dei Provisionals diffidavano del gruppo perché
diversi fra i suoi membri sono oppositori del processo attuale. Fra quelli che si sono opposti allo
scioglimento troviamo parenti di prigionieri politici in Inghilterra.
Un portavoce dei politici dell'ala politica dei Provisionals disse che il gruppo era stato superato
dalle "circostanze politiche" e che un nuovo gruppo chiamato "Irish Peace Initiative" era stato
costituito per sostituirlo.
INCURSIONE BRITANNICA A DUNDALK
Un elicottero dell'esercito britannico ha attraversato il confine e ha atterrato a Carrickanneena,
Faughart, a tre miglia da Dundalk, Co Louth, il 4 marzo. I residenti sono corsi sulla scena
dell'atterraggio e si sono ritrovati di fronte a sei soldati britannici, con armi pesanti, scesi
dall'elicottero che ha subito ripreso il volo. "I soldati britannici erano alquanto agitati e ci
hanno lanciato delle pietre per tenerci a bada," ha dichiarato uno dei residenti.
I soldati hanno rifiutato di dare il loro nome o del reggimento ai residenti. Venti minuti dopo
l'atterraggio, sette o otto poliziotti della Contea-26, incluso il reparto speciale, e una jeep del
personale dell'esercito della Contea-26 sono arrivati sulla scena. I britannici hanno di nuovo
rifiutato di identificarsi alla polizia e di consegnare le armi. Sono stati scortati oltre il confine
dove un elicottero è venuto a prelevarli.
"Sembrava che stesse succedendo qualcosa di sinistro e che stessero tentando di provocare
una reazione," ha detto un residente. Ha anche parlato di un aumento dei voli di elicotteri
dell'esercito britannico nella stessa area nelle due settimane che hanno preceduto l'incursione,
come se stessero "studiando il territorio".
LA REGINA BRITANNICA VEDE LA "BELLEZZA" DELLE ARM I DI GUERRA
In un commento sul massacro della scuola di Dunblane, in Scozia, il 13 marzo, la regina
britannica ha detto che le armi di guerra possono essere "belle quanto sono terribili". La sua
riflessione, riguardo all'uccisione di 16 bambini e della lo ro maestra nella classe scozese da un
uomo armato di 4 pistole, è stata immediatamente condannata come "deplorabile" da uno dei
suoi "Lords", Lord Soper, combattente veterano e pastore metodista.
GLI ORANGEMEN INTENDONO MARCIARE DI NUOVO PER GARVAGHY
E' stato annunciato il 15 marzo che quest'anno l'Orange Order intende di nuovo marciare per
Garvaghy Road, Portadown, Co Armagh.Graham Montgomery, dell'ordine maschilista e
protestante, ha adossato ai nazionalisti il "problema" dell'anno scorso riguardo a corteo di
Garvaghy Road.
L' "assedio di Drumcree" avvenne l'estate scorso, quando gli Orangemen, nella loro marcia
attraverso la via abitata principalmente da nazionalisti, furono ostacolati dai residenti che
bloccarono la strada. La marcia era stata vietata dal RUC. Durante le tre notti successive, i
residenti di Garvaghy Road rimasero intrapolati nelle loro case dopo che gli Orangement,
irritati da delinquenti lealisti, tentarono di sfondare il cordone intorno alla strada.
Montgomery, che portava un nastro bianco della "pace", ha dichiarato che l'ordine era pronto a
ripetere le scene di un anno fa. "Se deve succedere di nuovo, succederà". "Croppies1 state
giù" è il motto invariabile di questa organizzazione settaria e bigotta.
GLI USA CRITICANO IL RECORD BRITANNICO PER LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI DELL'UOMO
Un recente rapporto del Dipartimento di Stato statunitense ha emesso critiche alla G- B.
rispetto alle violazioni dei diritti umani nelle Sei Contee. Il rapporto dichiara che mentre più di
350 persono sono state uccise dalle Forze della Corona britannica nelle Sei Contee, Lee Clegg è
stato solo il quarto britannico ad essere stato dichiarato colpevole. Il documento è uno dei
"Coutry Reports" del Departimento di Stato. Nota anche che i prigionieri che devono scontare
l'ergastolo devono, generalmente avere scontato 10 anni prima che il loro caso venga anche
solo riconsiderato, mentre Clegg fu rilasciato dopo solo 4 anni di pena. Il rapporto dichiara che
il governo britannico ha ignorato l'appello del Comitato per i Diritti dell'Uomo delle Nazioni
Unite per la chiusura del Castlereagh Interrogation Centre di Belfast e per la fine della
legislazione di "emergenze" (repressiva) nelle Sei Contee. Martin O'Brien del Comitato per
l'Amministrazione della Giustizia ha dichiarato che il rapporto era provvisto di "un catalogo
esauriente e scomodo degli abusi dei diritti umani".
TESTS MANOSCRITTI ESAMINATI NEL CASO GORMAN
Il direttore del Pubblico Ministero nelle Sei Contee sta studiando un rapporto RUC relativo a dei
tests manoscritti eseguiti sulle presunte dichiarazioni di un uomo che ha scontato una pena di
14 anni per un omicidio che proclama non aver commesso. Billy Gorman e il suo cognato,
Paddy McKinney furono dichiarati colpevoli, nel 1980, per l'omicidio di un membro del RUC nel
1974. In quel periodo, Gorman aveva 14 anni. McKinney fu rilasciato nel 1989 ma Gorman non
fu liberato prima del 1993.
Entrambi contestano le note del RUC prese durante l'interrogatorio a Castlereagh, a Belfast e
hanno avviato una battaglia legale per ottenere la disponibilità del documento per potere
effettuare tests ESDA manoscritti che potrebbero rivelare il carattere fraudolente delle
presunte dichiarazioni.
ROBINSON IGNORA LE VITTIME DELLE BOMBE DI DUBLINO
Uno dei parenti delle 33 vittime dei bombardamenti di Dublino e Monaghan del 1974, ha
accusato il presidente della Contea-26, Mary Robinson, di ignorare le vittime del massacro. In
una lettera al Sunday Business Post del 17 marzo, Alice O'Brien, che ha perso quattro membri
della sua famiglia durante i bombardamenti, paragona l'interesse della Robinson per le vittime
delle bombe di Warrington e Birmingham con l'omissione delle vittime dei bombardamenti di
Dublino e Monaghan.
Scrisse: "Il Presidente Mary Robinson ha appena fatto la sua terza visita a Warrington in tutti
questi anni per dimostrare la sua solidarietà con i parenti delle vittime del bombardamento di
Warrington. Ha anche visitato Birmingham dove ha deposto fiori al monumento in memoria
delle vittime del bombardamento di Birmingham...Quando il Presidente Robinson ha deposto
fiori al più piccolo monumento in memoria dei nostri cari in Cathal Brugha Street [a Dublino]?
Quando ci ha offerto la sua solidarietà e il suo sostegno? La Yorkshire Television nomina, a
proposito, i bombardamenti di Dublino e Monaghan "Il Massacro Dimenticato". Mi sembra che
le uniche vittime delle bombe ad essere ricordate sono quelle ammazzate dall'IRA"
RED HAND COMMANDOS E MINACCIA DI MORTE
Una donna di Derry ha ricevuto una minaccia di morte, per posta, presumibilmente dalla
squadra lealista della morte dei Red Hand Commandos. Jacqueline Toland ha ricevuto il
biglietto il 13 marzo sul quale poté leggere "Red Hand Commandos Londonderry, RIP.
Sappiamo dove sei ora! Bombarola."Toland, precedentemente prigioniera INLA, proclama che
lo squadrone della morte non avrebbe potuto avere il suo indirizzo senza un "aiuto
dall'interno". "Mio marito è stato condannato recentemente per un reato non-politico. E' stato
trasferito dalla prigione di Crumlin Road [Belfast] alla prigione di Magilligan [Conty Derry] la
settimana scorsa. L'ho visitato la settimana scorsa ed era ovvio che quelli della prigione
sapessero chi sono e credo che l'informazione sul mio indirizzo è stato successivamente
passato alle persone che hanno mandato questo biglietto", ha dichiarato Jacqueline Toland.
Toland, ora, ha paura di andare a trovare suo marito in prigione perché la sua vita sarebbe a
rischio. E' ugualmente preoccupata per la sicurezza del suo bambino di 5 anni. "Il mio figlio di
5 anni ha visto il biglietto e continua a chiedermi, Mamma, è una brutta cosa? Questo significa
che ore i lealisti paramilitari sanno dove vivo e possono attentare alla mia vita in qualsiasi
momento".
Jacqueline Toland si è rivolta alla Camera Esecutiva per essere trasferita. Nel frattempo prende
precauzioni supplementari riguardanti la sicurezza personale della sua famiglia.