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GRAN TORINO TRAMA del FILM Walt Kowalski, un reduce della guerra di Corea di carattere burbero e spavaldo, prova una grande passione per la propria Ford Gran Torino, modello classico del 1972, custodita in garage. Walt non mostra pudore nel manifestare il proprio sentimento anticoreano, nato durante la sua campagna in Corea, quando vide morire suoi amici per mano dei nemici. A peggiorare la situazione, il quartiere da lui abitato negli ultimi anni è diventato il principale centro suburbano della comunità coreana, e le bande giovanili danno molto fastidio a Walt. Anche se frustrati e maltrattati da Kowalski, i coreani aiuteranno l'uomo a risolvere i problemi personali che ha con la famiglia, per diventare amici e aiutarlo a ripudiare il razzismo. PENSIERI e RIFLESSIONI degli ALUNNI Prima di tutto volevo dire che questo film mi è piaciuto molto non solo per le scene di azione, ma anche per i sentimenti e le emozioni che mi ha trasmesso tra cui felicità, tristezza … Il gesto di dare la vita secondo me è l’azione più coraggiosa e più pura che un uomo possa mai compiere. Per farlo bisogna veramente amare e volere bene alla persona in questione … Questo gesto non è compiuto di certo per ricevere la sicurezza di un libero approdo al paradiso, ma per poi essere “assaliti” da una sensazione di piacere e di benessere per aver salvato una persona tanto cara dalla violenza o da tutte quelle cose che possono turbare la vita di una persona. Secondo me l’esistenza di una persona può avere un senso profondo se quest’ultima ha la capacità di stare bene con tutti e di relazionarsi bene con le persone che le stanno attorno, oppure se questa persona cambia la storia dell’umanità in un mondo migliore … Ci sono molti modi di dare un senso profondo all’esistenza di un essere umano, credo comunque che tutte le persone di questo mondo siano importanti ed essenziali per la vita dell’uomo! ANDREA Io in questa storia ho notato che il bene prevale sempre sul male, infatti Thao accetta di lavorare con Walt e non si unisce alla gang (simbolo del male e della violenza). Walt decide di sacrificare la sua vita e in questo modo assicura a Thao e alla sua famiglia un futuro sereno e migliore. ELIA Questa storia vuole farci capire che le persone possono cambiare: all’inizio Walt era razzista e non aveva un buon rapporto con le persone; ma poi è cambiato, grazie a Thao, diventando un uomo buono che si sacrifica per i propri amici. Donando la propria vita Walt fa capire a Thao che non è con la violenza che si risolvono i problemi e che bisogna amare anche il proprio nemico. Seconde me il senso della vita di ognuno di noi non sta nell’essere ricchi o potenti, ma nell’essere felici ed avere dei buoni rapporti con il prossimo; avere quindi una vita che vale la pena di essere vissuta con accanto persone che ti vogliono bene. SOFIA Kowalski ha fatto un vero gesto d’amore e di coraggio nel sacrificare la propria vita per Thao e la sua famiglia; infatti ci fa pensare anche al messaggio cristiano di amare anche il nostro nemico; e infatti l’obbiettivo di Kowalski era di sacrificare la sua vita per il bene appunto di Thao e della sua famiglia. CRISTINA Questa storia ci insegna ad essere solidali con gli altri, soprattutto con le persone più bisognose ed indifese, a considerare che il sacrificio del donarsi per una buona causa, ripaga degli errori che purtroppo, come in questo caso, sono stati fatti dal signor Kowalski avendo ucciso in passato vite umane. GLORIA Penso che sia importante rispettare l’altro, accogliere qualsiasi persona, non importa la sua razza o quello che pensa, bisogna rispettarsi anche nei piccoli gesti, per esempio con chi ti sta accanto anche se non lo sopporti o no ti sta particolarmente simpatico. Il gesto del protagonista (le braccia aperte) richiama quello di Gesù in croce che è morto per salvare l’Umanità dal male, è un grande gesto che nel film viene evidenziato nell’atteggiamento di Walt. ALESSANDRO “Cosa si prova ad uccidere un uomo…è meglio che non lo provi”… l’importanza di impegnarsi a costruire rapporti di pace, di rispetto, di tolleranza e di accoglienza con chi ti sta accanto. Walt, quando risponde in questa maniera vuole dire che non si ci si può sentire bene dopo aver ucciso perché dovrai portare il peso di un gesto tanto crudele sulla tua coscienza fino alla fine dei tuoi giorni. Ed è per questo che bisogna costruire rapporti di pace e di rispetto tra le persone. ANONIMO Questa storia vuole insegnarci che l’amicizia è molto importante tra le persone e che si farebbe di tutto per proteggere l’altro, in questo caso anche rischiando la propria vita. Secondo me è anche importante impegnarsi a costruire rapporti di pace e rispetto verso le altre persone perché senza pace non si potrebbe vivere e il nostro mondo sarebbe solo guerra e odio. SARA Il significato che questa storia vuole trasmettere è che la giustizia trionfa sempre, essere onesti è una delle cose più importanti della vita, le buone azioni vincono sempre contro la malvagità. I gesti di questa “ donazione della vita” hanno una scopo ben preciso: quello di aiutare e migliorare un’altra vita affinché i malvagi vengano assicurati alla giustizia. L’importanza di impegnarsi a costruire rapporti di pace, di rispetto, di tolleranza e di accoglienza con chi ti sta accanto serve per avere una vita felice e per donare anche agli altri una vita serena. Il senso profondo da dare alla propria esistenza sono tutte le sensazioni e le emozioni che la vita può dare. Puoi provare sensazioni fantastiche che Dio ti ha donato e tu hai il compito, anzi il dovere di usarle per il tuo bene ed il bene di tutti. RICCARDO Questo film secondo me vuol far capire che più fai per gli altri e più sarai ricordato e amato per sempre. Ma soprattutto, che qualsiasi persona può essere perdonata, anche chi ha ucciso tante vite umane, come Walt. DEBORA L amicizia è molto importante nella vita perché ti permette di superare più facilmente gli ostacoli che la vita ti pone. La pace e la tolleranza anch' esse sono molto importanti perché se non fai la pace e non sei tollerante molte cose ti si rivoltano contro. E infine è molto importante il rispetto verso gli altri perché dà dignità alla persona. Questa storia ci vuole dire che per giudicare una persona devi prima conoscerla bene, altrimenti rischi di fare come Kowalsky che subito pensava che quei coreani erano dei buoni a nulla e poi invece conoscendoli meglio, ha capito che erano persone molto buone e molto gentili. Kowalsky donando la sua vita ha fatto un gesto non comune a tutti visto che lui poteva starsene tranquillo a casa sua con il proprio cane; e invece decide di sacrificarsi per fare vivere Thao e la sua famiglia in modo più sicuro e più bello. Si può dare un senso all'esistenza di una persona avendo più amici che ti possono aiutare ma anche aiutando gli altri. PIETRO Secondo me il senso per l’esistenza di una persona è quello di creare un futuro migliore per le persone che verranno in un futuro, perché se faremo tutti così sarà assicurata la pace. Walt sacrificando la sua vita, ha dato un futuro migliore al giovane amico Thao! NICOLA Qualche altra informazione sul film… L’attore Clint Eastwood torna al cinema da protagonista, imbracciando il fucile e imprecando a bassa voce. In Gran Torino il suo Walt Kowalski è un uomo scontroso, brusco, fermo nel suo tempo. Seduto all'ombra della sua veranda vede il mondo cambiare e le abitazioni dei vicini andare in rovina. E lui, che vorrebbe mantenere intatte le cose che lo circondano - come la sua Gran Torino o la facciata impeccabile del suo villino - inveisce a denti stretti contro gli asiatici che hanno invaso il suo territorio andando a vivere nel suo quartiere. Saranno proprio i nuovi vicini di casa a smantellare i saldi pregiudizi razziali dell'uomo e a farlo andare incontro alla vita oltre il giardino. Il film Gran Torino sfrutta la visione ristretta e intollerante del protagonista per raccontare una realtà altra - quella della comunità degli Hmong - attraverso la relazione padre-figlio che si instaura tra Kowalski e il giovane asiatico. La guerra non ruota intorno a chi vince o perde, ma alle vite interrotte di giovani ragazzi Da sempre affascinato dagli eroi di guerra con Gran Torino Eastwood porta sullo schermo l'altra metà della medaglia. Quella guadagnata sul campo e tenuta chiusa in un baule insieme a foto ingiallite e a ricordi che bruciano l'anima non tanto per quello che è stato fatto ma per quello che non è stato fatto. Reduce della Guerra di Corea, Walt Kowalski ha compiuto atti che lo ossessionano e rivede quei volti nei suoi vicini perché per lui tutti gli asiatici sono uguali. "Non sapevo molto sui Hmong" ha dichiarato il regista e protagonista del film. "Hanno le loro religioni, la loro lingua e si considerano un popolo a parte. Dato che hanno aiutato gli americani durante il conflitto, sono stati portati qui come rifugiati dopo la fine della Guerra del Vietnam. Molti di loro hanno passato momenti assai difficili. Hanno dovuto sopravvivere a molta tristezza e quindi sono un popolo duro e molto determinato". L'altra guerra che Kowalski osserva dalla sua posizione è quella dei giovani gangster - asiatici, afroamericani, messicani - che a bordo delle loro auto o bighellonando per la strada seminano il terrore forti delle loro armi. Eastwood spara con la macchina da presa assumendo il piglio di chi non appartiene a nessuna bandiera. "C'è un ribelle nel profondo della mia anima" ha dichiarato tempo fa. "Quando qualcuno mi dice qual è la nuova tendenza io vado nella direzione opposta. Odio l'idea delle mode e odio le imitazioni, ma rispetto l'individualità. Mi piace lavorare con attori che non hanno niente da dimostrare Mettere insieme il cast di Gran Torino si è dimostrata un'impresa ardua perché se da una parte Eastwood voleva descrivere la comunità Hmong nel modo più autentico possibile scegliendo esclusivamente attori Hmong, dall'altra non ci sono molti attori professionisti di quest'etnia iscritti al SAG. "C'è stato un lunghissimo lavoro di ricerca per conoscere le varie comunità, ottenere la loro fiducia e scoprire chi fosse interessato a partecipare al film" ha ammesso la direttrice del casting Ellen Chenoweth. "Non abbiamo potuto usare i canali normali, siamo dovuti andare fisicamente da loro e renderci disponibili". Molti degli attori scelti per lavorare fianco a fianco con Eastwood - compresi i personaggi di Tao e Sue - sono alla loro prima esperienza cinematografica e questo fa di Gran Torino il primo film importante che fa luce sulla storia della tribù etnica. "Mi piace dare un'opportunità alle persone" ha affermato Eastwood a proposito della scelta degli attori. "Mi piace vedere volti nuovi ed avere opportunità. Ma, allo stesso tempo, è importante fare la cosa migliore per il film. Se per un certo ruolo va bene un attore conosciuto, lo prendo. Se riesco ad usare qualcuno meno conosciuto che risulta adatto per il ruolo, allora scelgo questo qualcuno. Non c'è una regola precisa.