DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA
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DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA
ATTI D E L L A SOCIETÀ LIGURE DI S T O R I A PATRIA N U O V A SE R IE IV (LXXVIII) FASC. I GENOVA NELLA MCMLXIV S E D E D E L L A SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA PALAZZO TURSI Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 ATTI DELLA SOCIETÀ’ LIGURE DI STORIA PATRIA FONDATA NEL I8S8 Nuova se rie - IV (LX X V III) ¥ _____________ c- 1 ' gennaio-giugno 1964 COMITATO DIRETTIVO FRANCO BORLANDI - LU IG I BULFERETTI . GIORGIO COSTAMAGNA L U IG I M ARCHINI - G IU SEPPE ORESTE - GEO PISTARINO DIRETTORE RESPONSABILE DINO PUNCUH Segretario della Società Direzione ed Amministrazione : VIA GARIBALDI, 9 . GENOVA Abbonamento annuo: Lire 4.000 ( e s te r o Lire 4.500) Un fascicolo separato Lire 2.500 Conto Corrente Postale n. 4-7362 intestato a lla Società SOMMARIO G io rg io C e n c e t t i , Il notaio medievale italiano . . . . . . p. vii F r a n c o B o r l a n d i , La Mostra s to ric a ........................................................................p. xxv G io r c i o C ostam aG N A -D ino P u n c i ì h , Mostra storica del notariato medie vale ligure ....................................................................................................... p. 1 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 ERRATA CORRIGE P. 24, riga 8: B on d on o P- 26, 13: in i(ntegrum ) p. 26, 22: su b (n ixa) p. 28, 9: q u am P. 28, 12: proprietariis P. 28, 13: q u e p. 28, 14: s ic p. 28, 14: q u o lib et P, 28, 27: q u a li 5: P- 32, P. 32, 11: p rop terea p. 32, 42: B o m a to p. 34, 10: B aldezon us P- 34, 11-12: cancellare P. 34, 16: .v in i. p. 38, 18: au ctoritate p. 44, 6: .x x v iin . p. 48, 9: n o n habite p. 58, 11: ex trah atis p. 68, 12: .M .ccc.xiii. P- 74, 11-12: defunctorum P- 74, 12-13: defunctorum p. 80, 24: r a t a s p. 84, 11: e x tim i p. 90, 14: p u b lic u s p. 98, 14: p r e se n ti 23: d u o s P- 98, p. 98, 27: sa r v o p. 102, 15: p r e d ic tis P. 112, 22: C onstan tin u s p. 116, 13: S a ô n e p. 126, 31: e t p. 136, 18: e p. 136, 23: m ilia p. 140, 20: p a r te p. 140, 26: p rec ep tu m leggasi Bondonno » in i(ntegru)m » sub|nixa » que » propriis » qui » sicut » qualibet » quale aggiungere (S.T.) leggasi présentes presentibus Bonusmato » Baldezon Ido de Areu, Girardus de leggasi ■VIII. » actoritate » •XXVIII. » [non] habite » extrahatis et » •M.CCC.XIIII. » defuntorum » defonctorum » rata » exstimi » publicus communis » presente » duos ianuinorum » salvo » preditis » Constantinum » Sagone » ei et » millia » parte terre » perceptum Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 p- 144, riga p- 146, » p- 148, » p- 148, » p- 148, » p- 148, » p- 152, » p- 154, » p- 154, » p- 168, » p- 168, » p- 172, » p- 172, » p- 174, » p- 178, » p- 180, »> p- 186, » p- 190, » p- 192, » p- 208, » p- 208, » p- 210, » p- 212, » p- 218, » p- 234, » p. 238, » p- 238, » p- 244, » p- 244, » p. 246, » p- 246, » p- 246, » p- 252, » p- 252, » p 258, » p- 268, » p 276. » p 278, » p 280, » p. 280, » p. 280, » 2: 26: 10: 13: 15: 19: 9: 2: 4: 16: 26: 16: 36: 29: 33: 24: 39: 38: 30: 16: 33: 37: 19: 25: 18: 7: 10: 15: 23: 21: 23: 33: 11: 11: 27: 27: ottobre 28 rendis specialiter. presentationi bulis fide racionalium novembre 109 aliis que sacrum Ottone laniero possum vestitum da ■X. antinomonio F. ille qui quem bona mea Stephano tantum denunciabat 65 fideicomissario vel per nuncium 26 condicto invadendo Civi processuro venditam famularum Parisiis 6: 124 15: et consequens 22: sucararum 32: ipsu 32: defectum leggasi » » » » » » » novem bre 18 dendis specialiter et rogatis. presentationi, petitioni » » » » » » gulis fidem rationalium dicembre 107 aliisque sacrum Romanum Ingone lanerio possim vestim entum » de » .xx. » antim onio G. illa pars que quod mea bona Stefano tantam denonciabat 53 fideicom m issario » » » » » » » » » » » » » » » » » » » vel nuncium 25 con dicto invandendo Civo percessuro vendita famulorum Parisius 141, II et per consequens sucarorum ipsum deffectum Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 ATTI D E L L A SOCI ETÀ L I G U R E DI S T O R I A P A T R I A NUOVA S E R IE IV (LXXVIII) FASC. I GENOVA — MCMLXIV NELLA SEDE D K L L A SO CIETÀ L IG U R E DI S T O R I A P A T R IA PALAZZO TURSI Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 In occasione del XIII Congresso N azionale d el N o ta r ia to , svoltosi a Genova dal 28 maggio al 2 giugno, la S o c ie tà L igure di Storia Patria è stata chiam ata ad organizzare n el q u ad ro del Congresso una Mostra Storica del N o ta r ia to M ed iev a le Ligure. La Mostra, inaugurata dal M inistro d ell’in te r n o , On. P rof. Paolo Em ilio Taviani, alla presenza del D iretto re G en erale pei gli Archivi di Stato Prefetto Mario Gaja, è sta ta a p erta da un discorso del nostro Presidente e conclu sa da u n a lez io n e accadem ica del Prof. Giorgio Cencetti, ordinario di P aleografia e D iplom atica nell'Università di Roma. Per gentile concessione del Consiglio N a zio n a le d el N o ta riato, la Società Ligure di Storia Patria è lieta di p o te r offrire ai propri soci, nel presente volum e, il testo del c a ta lo g o d ella M ostra, preceduto da quello della conferenza del P rof. C en cetti e del discorso inaugurale del Prof. Borlandi. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 GIORGIO CENCETTI IL NOTAIO MEDIEVALE I T A L I A N O Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 i Testo della conferenza tenuta il 30 maggio 1964 a G en ova in occa sione del XIII Congresso Nazionale del Notariato. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Signore, Signori, parlare di notai e d’istrum enti notarili d avan ti a p e r so n e che del notariato fanno nobile professione, qui a G enova, d o v e sono raccolti e conservati i più illustri d ocu m en ti d ella su a storia e dove amici, che di quei docum enti c o n o sc o n o o g n i riposto segreto, hanno allestito una m ostra r ic c h issim a , p re sentata da Giorgio Falco e illustrata da F rancesco B orlan d i, è cosa m olto imbarazzante. E io avrei certo e v ita to q u e sto imbarazzo, sottraendom i aH’onorifìca offerta fa tta m i, se la richiesta non fosse stata cosi cortese, se non fo s s i sta to a tti rato, ancora una volta, da questo tema e d alla su a r ic c h is sim a problem atica e se una antica consuetudine con le v e c ch ie pergam ene non mi offrisse, in certo qual m o d o , u n a ta cita assoluzione. E prego mi sia permesso da Lor Signori, a n zitu tto , rip ro porre ancora una volta un annoso problem a fo n d a m en ta le , intorno al quale ha lavorato tutta una benem erita g en erazion e di ricercatori. Chi è il notaio? Donde viene? A lla prim a d o m anda è facile e ovvio rispondere; e mi risp a rm ierò , con Loro perm esso, di ripetere quanto nessuno ign ora, c io è ch e il notaio è la persona alla quale si richiede certo p rofon d a e sicura conoscenza dei rapporti giuridici con sid erati dal d iritto positivo, m a alla quale, soprattutto, è affidata l ’a ltissim a e delicatissim a funzione di attestare la verità in m o d o au ten tico, sicché tutti, persone private e organi di cia sc u n o dei tre poteri sui quali è incentrato e organato lo S ta to m od ern o, p ossiedano una base sicura per le determ inazioni riservate alla propria competenza. Alla seconda m olte e d iv erse r isp o ste sono state date e, tuttavia, forse nessuna an cora sod d isfa; tutti gli studiosi, sia gli antichi che hanno p o sto e stu d ia to il problem a, sia alcuni moderni, che ne hanno a c c etta to , sp e sso Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — IX un po' facilm ente e acriticam ente le conclusioni, h a n n o forse considerato troppo ovvia e non si sono sofferm ati a d analiz zare l’idea che notariato e istrum ento notarile sono la p iù effi cace e brillante soluzione di un problem a che h a affan n ato tu tte le civiltà, appena sono giunte a una certa m a tu r ità di sviluppo, appena, cioè, si sono rese conto preciso che la vita sociale è un tessuto fittissimo di rapporti giuridici, g ra n p a rte dei quali posti in essere dalla volontà dei singoli c o m p o n e n ti il corpo della società, la quale sente perciò la n e c e ssità p ro fonda di assicurare e certificare le dichiarazioni dei p riv a ti affidate alla scrittura, in modo che possano o tte n ere il d o vuto riconoscim ento nell'àm bito dei diversi o rdinam enti g iuridici. A ciò non era giunto il m ondo classico, del quale, n o n o sta n te la m oderna idolatria per la tecnica, continuiam o a d essere eredi e figli spirituali. I Greci dell'età ellenistica avevano già svolto raffinatis sime form e di documentazione, giungenti fino al d o c u m e n to dispositivo e al documento astratto; i Romani, q u a n d o 1 ab bandono della procedura form ulare consenti la diffusione della docum entazione scritta li seguirono, sia pure più c a u ta m e n te , nella m edesim a strada, e la parte delle istituzioni g rech e da loro accolta, come tu tti sanno, fu com pletata da u n is titu to nuovo, quello degli scrittori professionali di d o c u m e n ti, m u n iti di una speciale abilitazione, sottoposti alla so rv eg lian za delle pubbliche autorità, riuniti in collegi: i tab ellio n i, che a Ravenna ricevevano il nome di forenses perché a p p u n to p resso il Foro cittadino tenevano i loro studi o stationes. La redazione dei loro docum enti era regolata d a n o rm e m inuziose e complicate: una legge inserita nel IV lib ro del codice di Giustiniano non solo prescriveva che la se m p lice ste sura di una m inuta fosse insufficiente a p rodurre effe tti g iu ri dici, m a imponeva altresi un rito speciale per la red a zio n e degli originali. Da quella m inuta il tabellione trae v a u n o s tr u m ento, che stendeva in buona copia nel suo c o n te n u to , m a non com pletava con le sottoscrizioni. Per farlo doveva a tte n dere che a lui si ripresentassero le parti, acco m p ag n ate dai testim oni: allora egli dava la carta all autore del d o c u m e n to — donatore se si trattava di donazione, venditore se e ra u n a vendita e cosi via — questi lo consegnava al d e stin a ta rio ; poi i testim oni lo toccavano per conferm arlo: si procedeva q u in d i Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 all apposizione delle sottoscrizioni o dei segni di croce delle parti e dei testimoni; infine sottoscriveva il tabellione, appo nendo la speciale formula della completio. Solo allora il docu mento era valido, e solo allora era posto in essere il d iritto docum entato: complicata procedura per cui l’esistenza del di ritto era condizionata all’esistenza del documento. Ma se tu tto ciò giovava alla tecnica della documentazione, non ne accre sceva punto il valore giuridico: in caso di contestazione era sempre ai testimoni che doveva ricorrersi, anche se, in ultim o, a costoro era chiesto nulla più che il riconoscim ento dei propri sigilli e delle proprie sottoscrizioni. Il tabellione, con ciò, non era che uno, il primo, il più qualificato, il più auto revole di essi. Soli autentici, soli pubblici erano i docum enti redatti d ufficio dalle pubbliche autorità, solo ad essi il giudice prestava fede piena e incondizionata, essendo certo della loro provenienza: e non poteva esimersene perché tan to lui quanto coloro che li avevano vergati erano membri di un unico organismo. La sola strada da percorrere per risolvere il problem a rimaneva, dunque, la trasformazione in docum enti d ’ufficio di quelle che, da chiunque redatte, dal punto di vista del diritto rimanevano pur sempre nulla più che sc rittu re p ri vate. La porta era aperta ed era costituita d a ll’obbligo, san cito nel secolo IV dapprima per motivi fiscali, poi p er assicu rare la pubblicità di alcuni negozi giuridici più delicati, di registrare i testamenti e le donazioni (fatta eccezione per quelli di cui beneficiavano le chiese) nei protocolli delle deli berazioni delle sedute delle magistrature cittadine e statali. Singolare esempio di quello che i filosofi chiam ano eteroge nesi dei fini: un istituto nato in origine solo per procurare denari al fisco e trasformato poi in mezzo per assicurare la pubblicità dei negozi giuridici diveniva (quanto m eno nella coscienza giuridica comune se non forse proprio nel diritto positivo) strum ento di autenticazione dei docum enti privati. Si andò, anzi, ancora più in là: anziché portare ai tabularii e agli exceptores incaricati della tenuta dei protocolli docu menti già redatti in iscritto a cura degli interessati o dei tabellioni, le parti trovarono più semplice e più economico far inserire direttamente nei verbali le proprie dichiarazioni di volontà. Lo spunto offerto dall’esistenza dei forenses e Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — XI dei tabellioni era andato perduto: ci si avviava verso il m o nopolio statale della documentazione di ogni genere. Ma la storia ha il suo corso ineluttabile, e in esso le azioni um ane, per grandi e im portanti che siano, sono desti nate fatalm ente ad essere superate e travolte. Cose grandi, grandissim e, certo, le leggi del vecchio G iustiniano nel se colo VI, m a non tali da ferm are quel corso e non tali da non essere sorpassate o quanto meno trasform ate in quei se coli dell’alto medio evo che sogliono ancora, scolasticam ente, chiam arsi l’età barbarica, l'epoca oscura, i secoli di ferro, m a che più si studiano e più si svelano, invece, 1 im m enso crogiolo nel quale ribollono fondendosi, com binan dosi, depositandosi, precipitando, gli svariatissim i ed etero genei elem enti che, non tanto distruggendo, q u a n to inte grando e modificando, con l’apporto di nuovi tra lc i e nuovi viticci, al sole vivificatore del Cristianesimo, 1 an tico ceppo dell’eredità classica, andavano preparando il te rre n o sul quale, a seicento anni di distanza dalla caduta dell Im pero, sbocciò il fiore rigogliosissimo della civiltà europea, ancora ben vivo e vivace anche se qualche petalo, in nove secoli, è orm ai caduto. Ma come si inserisce in questo colossale processo sto rico l ’inesperto scrittore di documenti dell Alto M edio Evo, come avviene la sua trasform azione nel colto, raffinato no- | taio dell'età comunale? Gli studiosi di diplom atica hanno supposto influenze dei notai giudiziari e dei n otai com itali voluti dalle leggi dei Franchi e c'è ancora chi segue questi insegnam enti: m a perché, allora, quei precedenti h an n o ope rato in Italia, terra d'occupazione di Carlomagno e non in Francia, terra d'origine dei suoi capitolari? È possibile le cose siano andate diversamente, che l’evoluzione, che ebbe fra noi i suoi primi risultati, proprio fra noi abbia avuto il suo svolgimento, e che proprio lo stato di barbarie nel quak era discesa la tecnica della documentazione recasse in sé i germi degli svolgimenti successivi. Quando, lasciandosi dietro una scia di sangue, irru p p e ro in Italia i Longobardi e sm antellarono quel che re sta v a delle vecchie istituzioni imperiali, la strada della statalizzazione del docum ento privato si chiuse definitivamente. Dove so pravvissero, i tabularii e gli exceptores, perduto il loro carat- Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 tere pubblico, furono assimilati ai notarii privati e ridotti a semplici scribi forniti di una certa esperienza delle for mule documentarie, privi di ogni autorità. Rim ase forse, ma non sicuramente e non dappertutto, la vecchia charta neoiom ana, fraintesa nella sua essenza e costitutiva di d iritti non tanto perché scritta e consegnata con l ’osservanza di determ inate forme, quanto perché oggetto sim bolico di un determ inato rito nel quale essa personificava la cosa e forse non im portava se fosse scritta o in bianco, se fosse incom pleta secondo le norme di Giustiniano o com pleta secondo che tornava comodo al notaio, ormai m alsicuro conoscitore di un diritto troppo perfezionato per i grossolani tem pi nei quali operava. Anche 1 alto Medioevo — almeno quello italiano, che non aveva ceduto alle consuetudini degli invasori e aveva m an tenuto 1 uso della documentazione scritta — in via di p rin cipio conservava il concetto giustinianeo che solo la carta compiuta e perfetta con la completio del notaio fosse costi tutiva di diritti. Ma quello che nel diritto rom ano era stato rito procedurale, inteso appunto a questo scopo, si era tra sform ato in semplice e rozzo simbolismo, m an m ano più estraneo alle mutate condizioni della società, che da tem po aveva abbandonata la grossolana pubblicità delle thingationes nelle assemblee degli exercitales e che, in d o tta dal p ro gressivo raffinarsi dello spirito religioso a una sem pre m ag giore considerazione dei fondamenti etici delle norm e giuri diche, sempre più si staccava da un form alism o che non trovava corrispondenza nel mondo della morale. Dopo tutto, 1 essenza medesima dei negozi giuridici la cui docum enta zione era lo scopo degli istrumenti, poggiava in prim o luogo sull’esistenza della buona fede reciproca, dell'incontro di due volontà che si rispettavano a vicenda, anche se tale incontro doveva rivestire solennità determinate; e la prova di quel l’incontro riposava sulla fìdes dei testimoni, fra cui, prim o, principale e capitale, quello qualificato che non solo scri veva la carta, ma dirigeva il rito della traditio secondo le norme stabilite dal vecchio imperatore rom ano, m agari ag giungendo la menzione del launegildo longobardo nelle do nazioni o quella della levatio chartae del diritto salico (« et Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012— X III bergam inam cum atram entario de terra levavi ») o quella della tradizione per vuasonem et vuantonem oppure p er fistu cam nodatam nelle alienazioni di immobili. T utto ciò forniva la base o il punto di partenza p er uno svolgimento storico, le cui fasi e i cui tempi di passaggio ap paiono chiari dalle così dette notizie dorsali delle pergam ene del secolo XI. Esse, in origine, sono i semplici ap p u n ti che il notaio prendeva per preparare la carta che sarà oggetto dellu traditio, nella cui redazione definitiva deve ancora ricono scersi il m om ento fondamentale della documentazione, insie me con quello della costituzione del rapporto giuridico. Non hanno perciò alcun valore legale, tanto vero che a Genova e altrove sono spesso redatte in scrittura tachigrafica, non intelligibile che a pochi iniziati. Ma, a partire dalla seconda m età del secolo, si trovano talora notizie dorsali (o dicta o schede o rogationes, secondo i nomi ad esse attrib u iti nei vari luoghi) a sé stanti, intenzionalmente non svolte in m u n d u m , cioè non seguite dalla redazione della relativa carta, che p u ie era necessaria in caso di contestazione del rapporto giuridico docum entato. Ciò vuol dire, evidentemente, che gli in teressati erano sicuri della possibilità che il notaio, senza ulterio re in te r vento loro e dei testimoni avrebbe poi potuto com pletare la docum entazione nel modo desiderato, e, in caso che egli, nel frattem po, fosse morto, poteva provvedervi un altro suo col lega. Si contentavano cosi di ricevere, per il m om ento, la sem plice notizia della quale, per garanzia propria e di tu tti, il notaio teneva copia. A questo punto, il rito della traditio, se pure ancora si celebra, è divenuto una form alità secondaria, che può essere senza gravi inconvenienti tralasciata. Infine, la notizia dorsale sparisce del tutto, e nel dritto della pergam ena non appaiono più nemmeno fittizi segni di croce al posto delle sottoscrizioni dei testimoni, sostituiti dal semplice elenco dei loro nomi. Solo atto preparatorio valido e contenente già in sé, in potenza, l’istrumento perfetto è 1’imbreviatura regi stra ta nel protocollo o cartulare del notaio. Allora il processo è compiuto; allora si scioglie definitivamente il connubio fra atto giuridico e sua documentazione che, nato ai tem pi di Giustiniano, aveva dato vita alla figura della charta disposi tiva; allora il diritto nasce al momento delle dichiarazioni di volontà delle parti e la sua prova è opera esclusiva del notaio, x iv — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 le cui attestazioni hanno acquistato valore pari a quelle degli oigani dello Stato. Quella che una volta, per lui, era semplice a ilitazione all esercizio professionale di scriba autorizzato, è divenuta ora investitura del diritto di esercitare uno dei potei i riservati alla sfera delle attribuzioni sovrane: quello di auienticazione e di certificazione. Il notaio assume cosi la sua figura definitiva, quella che, in sostanza, conserva ancora nei tempi moderni, senza troppe né tioppo sostanziali varianti, la più appariscente delle quali concerne il carattere degli atti che egli conserva presso di sé, oggi oiiginali unici dai quali si traggono copie autentiche per le p aili e per gli interessati, fino all’età delle riform e napo leoniche, invece, protocolli di matrici, ciascuna capace di dar vita, in determinate circostanze e anche in tem pi successivi, a una pluralità di originali. Tutto questo è conclusione di un processo secolare, svoltosi spontaneamente nella coscienza giuridica degli uomini e giunto a maturazione a cavallo dei secoli XI e XII. Il capitolo dell editto di Rotari sul notaio qui cartola falsa scripserit, le disposizioni di Carlomagno sui notai dei placiti e sui notai comitali, i capitoli di Ludovico il Pio sui messi impeiiali e sui notai vescovili possono forse — e ci sia lecito dubitarne un poco — avere avuto qualche influenza su quel processo, ma certo lontana e generica. Nessuna im portanza, in realtà, essi avrebbero avuto se non si fossero form ate con vinzioni generali e diffuse in materia, due secoli e più dopo i capitolari caiolingi, e in Italia, dove poi quei capitolari erano un po d accatto: quattro secoli e più dopo le leggi del re longobardo. Fatto è che, come ripeteva volentieri un m aestro della storia del diritto italiano, Pietro Torelli, il cui nom e amico mi è caro ricordare qui, a diciassette anni dalla sua scom parsa, il costume non è figlio della legge, m a la legge figlia di lui, e solo dopo che esso si è formato interviene a rego larlo, indirizzarlo, correggerlo: il che equivale a dire che il diritto positivo — qualsiasi diritto positivo — è poi una for mazione storica, risultato di uno svolgimento: può e deve essere studiato dogmaticamente, certo, ma per essere inteso appieno nel suo valore sociale occorre considerarlo appunto nella sua dimensione storica: il mos italicus iura docendi è Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — xv certo più utile agli scopi pratici, ma il mos gallicus è incon testabilm ente più valido dal punto di vista scientifico. Nasce dunque il notariato, abbiamo detto, a cavallo fra il secolo XI e il XII, contemporaneamente ad altri due grandi istitu ti della storia della civiltà europea: il libero Comune italiano e le Università. Non per semplice coincidenza, certo: tu tti e tre sono conseguenze di un rinnovamento degli animi e degli spiriti venuto a maturazione nel corso di quel secolo XI che sem ore più si va svelando come una delle svolte più im p o rtan ti nella storia d ’Europa. E il carattere italiano dell in segnam ento universitario bolognese, concretamente rivolto all'applicazione del neonato pensiero scolastico alla vita m on dana, m entre nella consorella università parigina quel pen siero affrontava la speculazione filosofica e teologica, corri sponde esattam ente al carattere degli altri due istitu ti, nota riato e Comuni, ambedue espressioni di un um anesim o indi vidualista non ignaro della vita sociale ma non disposto ad entrare in un gregge: di un mondo nel quale il fiorire dell eco nom ia di scambio e il risorgere delle città, rapidam ente e sicuram ente impostesi alla campagna, determ inano lo sfa sciam ento delle vecchie autonomie feudali) che altrove, in vece si consolidano e, nel campo della diplom atica e. del do cum ento privato, risolvono il problema dell au tenticità in form e analoghe a quelle dell’officialato francese e dei loca crcdibilia ungheresi o si fermano addirittura ai libri traditionum germanici. Come espressione di un medesimo mondo spirituale, il notariato s’immedesima rapidamente con 1 Università e col Comune, alla prim a chiedendo anzitutto la propria giustifi cazione giuridica, al secondo il campo per lo svolgim ento della sua azione pratica. Rispondono l’uno e l’altra, l'uno accettando senz’altro il notaio nella sua vita m edesim a e inse rendolo in essa in modo inestricabile, l’altra andando a cer care, come per tutta la vita del mondo che la circondava, le norm e regolatrici della di lui attività in quel diritto im periale rom ano che per i Glossatori era tuttavia diritto positivo vi gente. Le trovò, ma naturalm ente, come in tutto il grandioso sforzo che compieva per adattare leggi vecchie di cinque e sei secoli a un mondo toto caelo diverso, a costo di svisarle com pletam ente. Il Digesto, il Codice, le Novelle parlavano di xvi — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 notarii come stenografi e segretari; di tabularii come ragio nieri e archivisti degli uffici imperiali, provinciali e munici pali, di exceptores come addetti alla redazione e registra zione dei verbali d ufficio; di tabelliones come scrittori auto rizzati di documenti per conto di terzi. D’ogni erba fu fatto un fascio, e tutto fu attribuito al notaio medievale, spesso con arditissim i funambolismi dialettici. Per esempio, tabu larii ed exceptores erano definiti nel Digesto servi publici peiché effettivamente erano schiavi addetti ad uffici, come già nel secolo I di Cristo quello, di nome Privato, che teneva 1 econom ato e la contabilità del municipio di Pompei e si de finiva colonorum coloniae Veneriae Corneliae servus. Come conciliare ciò con 1alta dignità che il notaio aveva acquistato nella vita sociale? Niente paura: servus publicus è il notaio in quanto è a servizio del pubblico ed è suo dovere non rifiu tare la propria opera a chiunque la richieda. Non si trova forse nelle fonti che il tabularius, equiparato dalla scuola al tabellio, cioè al notaio, era un conservatore di docum enti? E allora un notaio letteratissimo, di quelli che sottoscrivevano in versi^ fiim a le sue carte col distico: cui nostri dederant archivis praefore cives corrigit et scripsit, fisco mandante, Iohannes, volendo dire semplicemente che era notaio di nom ina impe riale e sottolineando forse il carattere pubblico della potestà di autenticazione delegatagli con quella nomina, m a inducendo poi, settecentocinquant anni più tardi, la giovanile inespe rienza di qualcuno che chi vi parla potrebbe anche conoscere più intim am ente di chiunque altro, alla trionfale sballatissim a scoperta che a Bologna, nel 1180, esisteva già un archivio comunale con un archivista addetto alla sua direzione. Ma non solo passivi rimangono i rapporti del notariato con l'Università. Il notaio è un tecnico del diritto, deve cono scere le norm e, deve calarle nelle formule non solo dei con tratti, m a degli atti giudiziari, politici, am m inistrativi, della cui documentazione è richiesto: funzione la cui delicatezza estrem a fu già riconosciuta da Irnerio, il grande fondatore della scuola giuridica bolognese, il quale, secondo quanto ci Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — XVII n a rra centocinquanta anni dopo Odofredo, scrisse, fra le altre opere, un formularium tabellionum, ove era inserita una form ula per il contratto di enfiteusi, che cominciava con le parole petitionibus emphiteotecariis annuendo — e, fra pa rentesi, m entre per tutto il secolo XI e i primissimi anni del XII le enfiteusi bolognesi cominciano con le parole Petimus a vobis, a partire dal 1106 (cioè proprio negli anni dell’inse gnam ento d ’Irnerio) negli istrumenti rogati da Bonando, un notaio che per più versi ci appare legato alla scuola di diritto (al pari del coevo collega Angelo, che si fregia del titolo di causidico e am a esibirlo in una sottoscrizione m etrica, metà dattilica e m età ritmica: A n g elu s his m etris cau sid icu s ista p e r e g i notarii signo subscribens more benigno) negli istrum enti di Bonando, dicevo, le enfiteusi cam biano le parole iniziali appunto in Petitionibus emphiteotecariis an nuendo. L’esempio è seguito; in tutto il secolo XII le form ule degli istrum enti si specificano, si modificano, si precisano, si am pliano non solo a Bologna ma in tutta 1 Italia, soprat tu tto settentrionale; il linguaggio si fa tecnico e preciso, si finisce per redigere manuali e formulari per l’istruzione degli allievi. Finché, al principio del secolo XIII, l’insegnam ento dell'ars notariae riceve una cattedra apposita nello Studium bolognese. La tiene Ranieri da Perugia, che noi conosciamo bene anche come attivo professionista e che scrisse due libri di testo per i suoi allievi: uno, il liber formularum, nel terzo de cennio del secolo, l’altro, ì’Ars notariae, intorno al 1240, quando orm ai a lui si stava affiancando, nel medesimo insegnam ento. Salatiele e stava per affiancarsi Rolandino Passaggeri. E l’inse gnam ento è ora diventato una cosa estremamente seria: quasi per ogni tipo di contratto aH’esemplificazione delle form ule si fa precedere una notula doctrinalis che delinea, succintam ente m a chiaram ente, gli essentialia, i naturalia e i possibili accidentalia del negozio giuridico; le singole formule sono accom pagnate da un apparato, una glossa continua che spiega i mo tivi di ciascuna clausola e l’opportunità, volta per volta, di inserirla o di tralasciarla. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 XVIII — In questa elaborazione appaiono diversità di indirizzi: come ha visto Gianfranco Orlandelli, Salatiele di M artino di Papa, stretto agli insegnamenti del maestro suo Odofredo, se non a quelli dell’altro maestro suo Ranieri, rifiuta di piegare gli schemi della teoria alle esigenze della pratica, subordinando nei limiti del possibile, questa a quella e schernisce coloro i quali dum corticem IV instrumentorum cordetenus didicerunt sicut adiscunt femine Pater noster, hanelant ad exhaminationem, avendo imparato a memoria gli schemi dei q u a ttro istru menti fondamentali della pratica, compravendita, locazione, donazione, testamento, chiedono l'abilitazione al notariato. Sa latiele poco conta o trascura affatto i compiti nuovi richiesti dai nuovi tempi al notaio nel campo del diritto pubblico, dal penale all amministrativo; il suo grande rivale R olandino, in vece, nella fortunatissima Summa, scritta forse contem pora neamente alla seconda redazione dell’Ars di Salatiele o alm eno poco dopo, quelle necessità non ignora, e infatti, dei q u attro libii di quell opera, 1ultimo è dedicato agli atti giudiziari, tra scurati dai suoi predecessori, non solo, ma precorrendo l’inse gnamento di Alberto da Gandino, autore di tra tta ti sulle fun zioni del podestà nelle città italiane, nella sua vecchiezza pub blica un De officio tabellionatus in villis vel castris, dedicato esclusivamente ai documenti giudiziari e am m inistrativi. Il suo esempio fa scuola, e un notevole formulario, ancora inedito, di un Riccardo Bussolari, conservato in un codice della biblio teca dell Archiginnasio di Bologna, amplia e approfondisce que sto indirizzo. Certo, Rolandino ebbe la fortuna di veder conti nuato 1 insegnamento dell ars notariae nello Studio bolognese ad opera successiva di due suoi allievi, diretti o in diretti, Pietro da Anzola e Pietro Boattieri, i quali si adoperarono a com pletare 1 apparato di glosse al formulario, lasciato incom piuto da lui come incompiuti erano stati lasciati i p ro p ri da Ra nieri e da Salatiele, sicché la Summa costituì un com pleto trattato teorico-pratico di arte notarile e fece cadere nel di m enticatoio le pur niente affatto trascurabili opere di quei due suoi predecessori. Ma non è questa, o per lo m eno non è questa sola la ragione della fortuna della Rolandina, come ben presto venne chiamata per antonomasia: essa è soprat tutto da riconoscersi nelle sue qualità intrinseche di m oder Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — XIX n ità e di praticità, illuminate da profonda conoscenza della d o ttrin a, che ne spiegano la diffusione in tutti i paesi d Europa. Qui il discorso potrebbe continuare a lungo e riconoscere alla scuola una importanza livellatrice insospettata da chi si rende conto delle ragioni profonde della diversità dei tipi co n trattu ali nelle diverse regioni italiane, fino a dare un posto notevolissim o al notariato nella complessa vicenda della uni ficazione del diritto italiano: ma diverrebbe forse troppo tec nico e troppo più arido del molto, del troppo che è stato finora. Dobbiamo ora, invece, vedere il notaio sotto un altra luce e m etterlo decisamente in contrasto con il cattedratico. Certo, come tutti sanno, come tutti dicono e come noi stessi abbiam o ripetuto poc'anzi, grandissimo m erito dei giu risti m edievali è stato quello di elaborare, sulla base delle leggi rom ane, norme di vita per i loro contem poranei: m a tu ttav ia essi, nonostante la loro attiva partecipazione alla vita pubblica, sono legati, nell’insegnamento dalla cattedra, a testi la cui validità non possono discutere, sotto pena di m ettere in discussione il fondamento medesimo della loro d ottrina. Possono bene adattarsi, quando fanno gli avvocati, a sostenere le ragioni del cliente il quale fonda le sue pretese su costruzioni barbariche passate, attraverso la strad a della consuetudine, nel diritto statutario; ma quando insegnano, devono proporsi in primo luogo il problema della validità teorica di questo diritto e tormentare, più o meno fru ttu o sa m ente, i concetti di permissio e di iurisdictio. Assai più libero il notaio, che accetta, senza discuterlo, senza proporselo come problem a, molti secoli prim a che sia form ulato, il prin cipio della pluralità degli ordinamenti giuridici; che della vita pubblica e dell’ordinam ento costituzionale dei com uni è com ponente necessario perchè podestà o capitano del popolo può essere chiunque, purché abile, capace, nobile e soprat tu tto gradito alla fazione dominante; giudice, tu tto som m ato, può essere anche chiunque abbia buona conoscenza del di ritto: m a notaio no, notaio è solo chi ha avuto l’investitura della fides publica e questa può esser concessa solo da chi ne abbia il potere, negato in via di principio alla città come tale o da essa esercitato solo in via di pretesa, come faceva Roma il cui popolo si proclamava titolare del diritto di eleggere xx — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 11rii paratore e quindi fonte di tutti i suoi poteri, o in via di usurpazione, come facevano le città lombarde al tem po della lotta contro Federico Barbarossa. Più ancora: la città stessa è padrona di riconoscere autentici gli atti am m inistrativi dei suoi medesimi organi, appunto perché sono suoi: m a se intende che le stesse deliberazioni dei suoi consigli e dei suoi m agistrati siano attestate in maniera valida erga om nes non può farle verbalizzare che da un notaio. La sola cosa che le è possibile è regolare non già il potere di autenticazione dei suoi notai, ma il suo esercizio; ammettervi solo coloro che, avendo ottenuto l’investitura, siano poi giudicati idonei da una commissione speciale e accettino l'iscrizione a u n ’appo sita corporazione: nulla più. Quindi è che i n o tai finiscono per entrare, praticamente, in tutta la vita com unale come cancellieri, funzionari, incaricati delle mansioni più varie; si riuniscono in corporazioni cosi potenti da essere talo ra a r bitre della politica di una città e piegarla in un senso p iu t tosto che in un altro: sono, insomma, tuffati com pletam ente nella vita del proprio tempo e perciò stesso più sensibili dei loro medesimi maestri di diritto e di giurisprudenza ai p ro blemi politici ed economici, alle correnti culturali nuove che si vanno formando e prendendo corpo. Il dottore di leggi o di medicina, assorto nella meditazione dei testi di G iusti niano, degli aforismi di Ippocrate, della filosofia n a tu rale di Aristotele, parla in latino — sia pur quasi m accheronico come Odofredo pensa in latino, veste toga e vede le cose d a ll’alto della sua dignità accademica; il notaio, che vive la vita di tutti i giorni, non considera la cultura come un privilegio aristocratico e se ne fa divulgatore come B runetto Latini; comprende Virgilio e Ovidio, ma non disdegna il volgare, ne intende le possibilità poetiche ed artistiche e anche fuori dell am biente culturale siciliano, ove la poesia volgare era una occupazione snobistica, coltivata da re e da im peratori, se ne fa autore, rozzo ed icastico come Gerardo Patecchio o fine e delicato come Lapo Gianni o sentenzioso e d o ttrin ale come Francesco da Barberino: se ne fa divulgatore come gli oscuri registratori degli istrumenti notarili bolognesi che colm ano i vuoti dei loro libracci con le rime di Dante o con la ballata popolaresca dell’usignolo fuggito dalla gabbia o col contrasto Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — XXI fra le cognate. Non è certo caso, io credo, se il fam oso codice vaticano contenente i più antichi componenti della lirica ita liana, dai siciliani a Guittone, è vergato in scrittura non li b raria, m a notarile, e se i più bei codici trecenteschi della Com m edia di Dante sono quelli detti del Cento perché una gentile tradizione, raccolta dal Borghini, vuole che con la trascrizione di cento codici del Poema, in elegantissim a scrit tu ra notarile, il notaio Francesco di ser Nardo abbia ricca m ente dotate non so quante figliole. E non casuale, ma proprio connessa con la sua profes sione è questa partecipazione cordiale del notaio del Medio evo alla vita sociale, che cosi spesso lo avvia, come al culto della lettera tu ra moderna del suo tempo, cosi alle attività più svariate: da quell’essere in mezzo alle cose del m ondo trag gono certam ente impulso i moltissimi notai autori di cro nache, da Pietro Cantinelli a Riccardo da San Germano, da Rolandino da Padova a Pietro Azario, senza contare i geno vesi cui quel compito era attribuito come dovere d ’ufficio. Da quella stessa fonte trae origine l'appassionata partecipa zione alle vicende politiche di coloro che talvolta, dopo essere stati a rb itri dei destini della loro città, come Rolandino Passaggeri, to rn an o poi alla professione, o 1 abbandonano defini tivam ente p er affrontare una vita movimentata come quella di Biagio Assereto o addirittura avventurosa come quella di Giovanni Caracciolo o grandiosa, con tutte le sue luci e le sue om bre, come quella di Cola di Rienzo. Signore, Signori, altro si attendeva da me, altro meritava questo teatro, altro i N otai italiani riuniti a congresso, altro il Consiglio Nazionale, altro gli organizzatori della magnifica m ostra che abbiam o inaugurato e visitato ieri, altro Genova, che delle sue illustri tradizioni notarili, del suo incom parabile p a tri m onio docum entario va giustamente superba. Quella che vo leva essere una semplice proposizione di problemi storici è divenuta noiosa e pesante erudizione; quella che intendeva essere una dimostrazione dei contributi d’ogni genere dati Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 XXII — dai notai italiani del Medio Evo, e proprio in grazia dell'eser cizio dell arte loro, alla civiltà, all'arte, alla cultura, si è ri dotta a povera elencazione senza vita. Valga a scusarm i l ’in tenzione, che era di mostrare la faticosa genesi di quello che è oggi 1 istrum ento notarile, di far vedere come la figura del notaio, che dallo scopo medesimo per cui è istitu ita, l’atte stazione della verità, riceve le sue indistruttibili paten ti nobi liari, sia associata fin dalla sua prima formazione alla gloriosa rinascita della scienza, all'alba faticosa della libertà. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — XXIII Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 FRANCO BORLANDI LA MOSTRA STORICA Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Testo del discorso inaugurale tenuto il 29 maggio 1964 per l’aperdella Mostra Storica del Notariato Medievale Ligure. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Eccellenze, Signore, Signori, La Mostra Storica del Notariato medievale ligure che il Consiglio Nazionale del Notariato, con lungim irante sensibi lità culturale, ha voluto, fosse realizzata nel q u a d ro 'd i questo XIII Congresso, non è una Mostra come tutte le altre. Le m an cano, anzitutto, le caratteristiche essenziali sem pre presen ti in m anifestazioni che si propongono di suscitare, di provocare o di riscuotere 1 attenzione e l’ammirazione del grosso p u b blico. Essa è costituita da tesori che brillano di luce pro p ria, non adatta ad abbagliare se non chi ha occhi per vedere, m ente e sensibilità per intendere. Essa non è nem m eno una di quelle Mostre che non hanno altra giustificazione se non quella di ostentare antiche carte di nobiltà e più o m eno arcaici blasoni; nè altro scopo all’infuori di quello di riven dicare più o meno contestabili glorie locali. Se la Mostra ha sede in Genova e se il suo am bito si li m ita a quello della regione ligure, è per il fatto che a Genova e, relativamente, anche se in misura minore, nella vicina Savona, il notariato medievale ha lasciato le tracce più co spicue e più venerande in una serie di protocolli o « c a rtu lari » che risalgono alla metà del XII secolo e che p er a n ti chità, per compattezza, per' intensità e per ' co ntinuità, non trovano riscontro in nessun’altra contrada del m ondo. A Genova, sono circa diecimila gli atti conservatici dai cartulari notarili del XII secolo e ad essi sono da aggiungere certo non meno di altri duemila redatti per lo stesso secolo dai notai di Savona. La serie dei cartulari che in L iguria si inizia col XII secolo, ed in particolare a Genova con l'anno 1154, altrove non ha inizio che molto più tard i: quasi set ta n ta n n i dopo a Siena, nel 1226 a Bologna, nel 1229 a Pavia, nel 1246 a Lucca, nel 1250 a Firenze, nel 1271 a Venezia, nel Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — .XXVII 1287 a Palerm o. Anche a Marsiglia i pochi e più antichi car tu lari notarili tu tt’ora superstiti non datano che dal XIII se colo decisam ente inoltrato. Quanto a Milano, essa non ci ha conservato cartulari anteriori agli inizi del secolo XV. In questi casi riferiti al XIII secolo, si tra tta poi, quasi sem pre, di fram m enti o di registri isolati spesso con gravi soluzioni di continuità temporale, mentre a Genova la serie dei cartu lari posteriori al XII secolo si presenta com patta e quasi assolutam ente continua, oltreché talm ente ricca da of frire già per la prima m età del Duecento la possibilità assai frequente di poter contare, per ogni anno, fino a 5 o 6 car tu lari red atti contemporaneam ente da altrettanti notai, che assom m ano anche a 10 od a 15 nella seconda m età dello stesso secolo. Per dirla in term ini più semplici e meno astrusi, si po trebbe osservare, senza eccessivo rischio di una recisa sm en tita, che, a p a rte il caso assolutamente unico, rappresentato dai cartu lari liguri del XII secolo, il numero dei cartu lari ge novesi relativi al secolo seguente e pervenuti fino a noi supera di gran lunga la somma di tu tti i cartulari relativi allo stesso secolo di cui dispongono, considerati nel loro insieme, tu tti quanti gli altri archivi italiani. La continuità, l’antichità e la ricchezza non sono però le seJe caratteristiche delle ineguagliate testim onianze n otarili di cui Genova e la Liguria sono, a giusto titolo, orgogliose e gelose custodi. Mentre fino al tardo Medio Evo la docum enta zione di cui dispone lo storico è di carattere prevalentem ente pubblico od ecclesiastico, questi cartulari notarili, p u r con tenendo una notevole massa di documenti di questa n atura, a volte anche di particolare rilievo, sono costituiti prevalente m ente da atti di carattere privato, altrove condannati ad irri m ediabile dispersione, proprio perchè non stipulati davanti al notaio che ne ha conservato le tracce. Nel secolo e mezzo che corre grosso modo dall’età di Federico Barbarossa a quella di Marco Polo, che è anche la stessa in cui i Genovesi Ugolino e Vadino Vivaldi abbattevano le colonne d ’Èrcole (« coi rem i facendo ala al folle volo »), i cartulari notarili di Genova, di Savona, di Portovenere, rispecchiando — giorno per giorno — le attività di questi centri mercantili e m arittim i, hanno così Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 XXVIII — trasm esso agli storici preziose testimonianze che non hanno altrove riscontro. Non provoca pertanto sorpresa il fatto che da o ltre due secoli sia andato progressivamente crescendo il’ricorso a que sti docum enti da parte di studiosi di tutto il m ondo, im pe gnati a cogliere le fasi più delicate della trasform azione e del1 adattam ento degli antichi istituti del diritto com m erciale e del diritto marittimo, l’origine di quelli nuovi sorti dalla p ra tica specialmente fra il secolo XI e XII, le c aratteristich e del commercio e della navigazione, le fasi ed i tem pi di una so cietà in piena evoluzione, la tecnica degli affari, le origini del capitalism o, della banca, del contratto di assicurazione, in un mondo dagli orizzonti ben più vasti di quelli racchiusi tra le opposte ed attive sponde del Mediterraneo, divenute anguste per chi operava in un campo geografico che incluse precoce m ente il Mare del Nord non ignorando nemmeno ra p p o rti con l’india e la Cina. La conservazione di cartulari o di atti red a tti o ltre che a Genova in numerosi scali in cui si articolavano le attiv ità e le iniziative, d i questa Liguria operosa, da JBonifacio a T rapani, da Napoli a Bugia, da Tiro a Beirut, da Pera a Caffa, d a ll’Ar menia a Cipro, da Rodi al Mar Nero, ha aggiunto interesse a queste fonti documentarie facendone un riferim ento obbligato ed imprescindibile. L’austriaco Hans von Voltelini, i tedeschi Schaube, Sieveking, Kehr, Caro e Schulte, i francesi Sayous, Teroigne, Heers, Bautier, i belgi Laureut, Doehaerd, Kerremans e Verlinden, il rumeno Bratianu, il danese E rik Bach, vi hanno attinto a piene mani, a volte affiancando, a volte se guendo, a volte precedendo l’opera di studiosi italiani fra cui mi lim ito a ricordare, accanto ai nomi di De Sim oni, Belgrano, Ferretto, Vito Vitale e Raffaele Di Tucci, tanto noti e cari alla storiografia genovese, quelli di illustri Maestri di altre Uni versità, come Guido Astuti e Filippo Carli, e di questa stessa Università di Genova, come Enrico Bensa, A lessandro Lattes, Mario Chiaudano, Gian Piero Bognetti, M attia M oresco, Raf faele Ciasca, Giorgio Falco e Geo Pistarino. Ma questo già lungo elenco di nomi, a cui dovrebbero tuttavia aggiungersi almeno quelli di Giorgio Costamagna e di Dino Puncuh — e non soltanto nella loro qualità di ordinatori della M ostra — non direbbe ancor nulla se non si ricordasse che l ’is titu to Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — XXIX Storico Belga ha dedicato a questi cartulari ben q u a ttro pon derosi volumi e che soprattutto ben tre Università am ericane, del W isconsin, di Cincinnati, di Yale, da alcuni decenni si sono dedicate alla pubblicazione ed allo studio approfondito di queste fonti genovesi attraverso una équipe di eruditi, sotto l’iniziativa e l ’impulso di tre reputati Maestri: il Bvrne, il Reynolds e il Lopez. Davanti ad una così cospicua messe in cui m ietere e ad una così larga varietà di interessi, il compito degli o rdinatori della M ostra non poteva essere nè lieve nè semplice. Essi lo hanno tu ttav ia assolto in m aniera, a mio giudizio, felice, anche se a prezzo di rinunce, nell'imbarazzo di scelte fra pezzi sin golari e pezzi significativi o attraenti. La form ula a d o ttata è sta ta sostanzialm ente questa: articolare la M ostra in tre di verse sezioni, dando alla prim a un carattere rigidam ente si stem atico; alle altre due un carattere necessariam ente anto logico. La prim a sezione, che è la più tecnica, presenta anche i docum enti di maggior vetustà, fra cui sei pergam ene dell’XI secolo, proponendosi di illustrare attraverso i docum enti ge novesi l’evoluzione della redazione del documento notarile, dalla charta a ll’instrumentum. La seconda è dedicata al notaio nella vita politica, economica e sociale del suo tem po: il no taio negli uffici pubblici, nell’amministrazione della giustizia, nelle sue funzioni rispetto alla Chiesa; ed il notaio « tout court », nella sua carriera, nella sua attività, nel rigore dei costum i che gli era imposto dalla dignità dell ufficio, nelle dif ficoltà che incontrava nell’esercizio delle sue funzioni; il no taio im provvisato ed il notaio umanista, quello fedele alla sua professione e quello che le voltava le spalle, m agari per diventare uom o d ’armi o ammiraglio, attratto dal m iraggio di una u lteriore ascesa sociale o politica. Ma anche il notaio come testim one del suo tempo, della vita anche m inuta che pulsava nei porti, nelle città, dietro le stesse m ura delle case. A Genova più che altrove, almeno nei secoli XII e XIII, assu m evano infatti forma di documento notarile anche quegli im pegni od accordi che da altre parti, per la loro natura, non si sarebbero stre tti che in form a verbale o tu tt’al più a mezzo di scrittu ra privata. xxx — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 E quindi in questa parte della seconda sezione della Mo sti a che il visitatore si troverà di fronte ai docum enti più vari ed a volte anche più inattesi, specialmente quando so sterà, se vorrà farlo, davanti a due gruppi di vetrine: quelle dedicate a « il costume, la superstizione, la m edicina » e quelle ielative a « la cultura e la scuola ». Forse, a p rim a vista, il m ateriale esposto gli potrà dare l'idea di una scelta un p o ’ occasionale, di accostamenti di carte più curiose che legate fra loio da un visibile nesso; ma, a ben guardare, non uno di questi documenti sfugge alla logica coerente e rigorosa di una società che si cautelava contro i pericoli della vita rappiesentati dal gioco, dalle donne, dalle m alattie e d all’ignolanza, ricorrendo al notaio, allo scongiuro, al m edico, al m ae sti o, così come affrontava i rischi sul mare rip arten d o li fra compartecipi, munendosi di salvacondotti, ricorrendo a p ar ticolari istituti ed adottando precocemente il vero e p roprio contratto di assicurazione. E proprio a vari contratti di assicurazione m arittim a pre ludono nelle vetrine seguenti alcuni documenti n otarili rela tivi a contabilità commerciali, alla nave ed alla banca privata. Il prim o, che si riferisce ad operazioni effettuate fra il 1156 ed il 1158, è anche il più antico documento contabile che sia noto fin ora in Italia per l’età medievale; m entre gli altri si riferiscono, per la nave, alla costruzione, all’arm am ento, alla vendita, all arruolamento di equipaggi e a c o n tra tti di tra sporto con relative tariffe; per la banca, alle varie operazioni praticate nel corso del XII secolo in Genova, ed a relazioni di banchieri genovesi con le fiere di Champagne, con Asti, con 1 ordine dei Templari, per conto del re di F rancia Luigi IX, « il Santo ». Infine, dopo qualche esempio di a tti rogati da notai genovesi nelle più diverse contrade del M editerraneo e del Mar Nero, ecco ancora di scena Luigi IX ed il suo am m i raglio, il genovese Ugo Lercari, occupati in operazioni prep a ratorie dell imminente Crociata. Ma, con questo docum ento, siamo già nella terza ed ultima sezione della M ostra, riservata ad alcuni insigni cimeli del Medio Evo genovese, a noi perve nuti sem pre ad opera dei notai. Qui gli ordinatori della Mostra correvano ancora di più il rischio di lasciarsi prendere la mano, ma essi sperano di aver dato prova di buon gusto e di stile facendo di questa Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — XXXI sezione la più esigua di tu tta la Mostra, di cui non Genova, m a il N o tariato doveva essere il protagonista. In com plesso, al m eno nove dei soli undici documenti che compongono questa sezione, non m ancheranno di imporsi anche al v isitatore più affrettato e distratto: fra essi, l’originale arabo in pergam ena del tra tta to stipulato da Genova con il Re di M ajorca nel 1188, od il docum ento del 1251 relativo al trono di Federico II di Svevia, ornato d ’oro, di perle e pietre preziose, concesso in pegno a due Spinola e ad un Di Negro a garanzia di un pre stito ingente; oppure le carte relative a Vadino Vivaldi, o ad Antonio M alfante, o a lla tto del 25 Agosto 1479 in cui figura un testim one di assoluta eccezione: « Cristojorus Columbus, civis Ianue ». Fin qui, la Mostra, che presenta 146 docum enti, non in facsimile, m a in originale, grazie all'avveduta com prensione del M inistro dell’interno, della Direzione Generale degli Ar chivi di Stato e del Direttore dell'Archivio di Stato di Genova, Prof. Costam agna, intelligente custode di questi invidiati te sori, e grazie al benevolo consenso, per i docum enti di loro com petenza, del Comune di Genova, del Capitolo della Cat tedrale di San Lorenzo, del Comune di Sarzana e degli Archivi di Stato di Torino e Savona. Ognuno dei docum enti presen tati alla M ostra m eriterebbe da solo una illustrazione ben più vasta di quella consentita ad un catalogo o ad un m odesto discorso di presentazione. Non so tuttavia resistere all'idea di ferm arm i qualche istante su uno di essi, quel rendiconto m er cantile che figura nella M ostra sotto il n° 99 e che costituì un autentico rom picapo paleografico fino a quando le geniali in tuizioni di Guido Astuti e di Giorgio Falco non vennero a scio glierne i nodi. Nel 1156 Ingo de Volta, stipulando un’accomandatio con Ansaldus Baialardus, aveva affidato a quest’ultimo la som m a di poco più di lire 205 di Genova. L’anno successivo, i lucri ottenuti (lire 74) vennero ripartiti fra l’accom andante e l’ac com andatario nella consueta proporzione di tre q u arti al p ri m o e di un quarto al secondo. Fra i due si stipulò allora una nuova accomandatio in cui Ingo tornò ad impiegare il capi tale della precedente aum entato di buona parte degli utili conseguiti, costituendo così una somma complessiva di lire 254. A sua volta Ansaldus investì l’utile impiegandolo nella im Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 XXXII — presa come un capitale suo proprio, di cui avrebbe goduto la totalità degli eventuali profitti, m entre del profitto deìl’accomandatio affidatagli da Ingo gli sarebbe spettata soltanto la solita quarta parte. Al termine dell’operazione, Ansaldus tirò le somme dell'attivo e del passivo. Restava un utile n etto che, nei confronti del capitale complessivamente im piegato rap presentava pressapoco il 91 per cento. Ansaldus, che aveva stipulato la prim a accom andita con Ingo de Volta senza rischiare un centesimo, al term ine di que sta seconda, si trovava possessore di più di lire 91, m entre il capitale di lire 205, con il quale Ingo aveva stipulato la prim a accom andita, si era più che raddoppiato, raggiungendo la som m a di lire 426. Si stabiliva allora fra i due un nuovo ra p porto, reimpiegando il capitale iniziale e capitalizzando buona parte degli utili conseguiti. Le aum entate disponibilità finan ziarie di Ansaldus gli davano però una posizione più solida che gli consentiva di trattare con Ingo quasi da pari a pari, stipulando con Ingo non più una semplice accomandatici, m a una societas, in cui l’eccedenza del capitale di Ingo venne ri cevuta in accomandatio. Queste tre operazioni commerciali rivelano elem enti del più grande interesse. Anzitutto, utili netti particolarm ente ele vati. Se la prim a operazione, che non sappiam o se conclusa con un viaggio terrestre o m arittim o, recò al capitale l'utile già ragguardevole del 36 per cento, la seconda, rife rita ad un viaggio m arittim o, fruttò nientemeno che il 91 per cento; più della terza che, con un viaggio di m are in Egitto ed in Siria, recò l'utile, pur particolarm ente notevole, del 60 p er cento. Nel breve giro di tre viaggi commerciali, che si possono deli m itare a tre anni, la somma impiegata inizialm ente da Ingo de Volta si era nientemeno che triplicata, senza te n e r conto di 25 lire trattenute in tutto da Ingo al term ine dei due prim i viaggi, m entre Ansaldus, attraverso una serie di successive ca pitalizzazioni delle sue quote di utili, con tre viaggi di com mercio, si era costruito dal nulla un patrim onio di o ltre 142 lire genovesi, oltre alle 27 lire tratten u te sui profitti del se condo viaggio. Volendo farci u n ’idea del reale am m ontare di queste somme, potrem m o osservare che, pochi anni dopo, con la som m a annuale di 11 lire e 10 soldi, cioè di 11 lire e mezzo, Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale — - 2012 XXXIII un com m erciante che aveva bottega in Genova m anteneva sè ed un commesso. E qualora ciò non bastasse, si p otrebbe poi considerare che, secondo calcoli del Chiaudano, nel 1191 il reddito professionale complessivo di un notaio genovese am m ontava annualm ente a lire 34 e soldi 15. Ansaldus, in tre anni, aveva realizzato invece un utile complessivo di ben 169 lire e mezzo, il che significa, in parole povere, che un m er cante agli esordi della sua carriera, aveva guadagnato in m e dia, in tre anni, il 62 per cento più di quello che guadagnava un notaro. Nè la questione è tu tta di quantità. Il procedere senza soste di questo m ercante, la sua ascesa continua, il suo evidente sforzo progressivo per superare ogni posizione pre sente — da semplice accomandatario nel primo viaggio, ad accom andatario e m ercante-capitalista nel secondo, ad acco m andatario e socio nel terzo, — mettono innegabilm ente di fronte ad una personalità che reca nuova luce sul rap id o ri cambio sociale in un grande centro m arittim o ed in un epoca, il XII secolo, che — fino a qualche decennio fa — era ancora definita, sulle orme di W erner Sombart, come « tu tta dom i nata dall'idea del nutrim ento » ed assolutam ente sprovvista di qualunque slancio verso il conseguimento e 1 accum ula zione della ricchezza. Gente che sale, sforzo perenne per il conseguim ento di altre mete, per l’individuazione degli strum enti più idonei a raggiungerle, p er il controllo e l’affinamento dei mezzi tecnici, giuridici ed economici, onde consentire all’uomo di arriv are più oltre. Questo è il coro di voci umane che si sprigiona dal m ateriale presentato alla Mostra. Pergamene e carte che non rim angono m ute, ma che hanno un loro linguaggio persino in se stesse, indipendentem ente dai segni e dalle scrittu re che recano. Il visitatore attento non m ancherà per esempio di accor gersi che a Genova, già nel XII secolo, l’uso della c arta con tende precocemente il passo a quello della pergam ena. C arta forse p rodotta dagli arabi di Samarcanda prim a che le car tiere di Voltri e del Ponente si affacciassero operose alla storia. Carta che a volte reca ancora scritture arabe come quelle conservate dal nostro più antico cartulare. Ve n ’è una che significa: « sia trattata come Dio comanda verso le sue Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 x x x iv — creature »; ed u n ’altra: « i cristiani vadano o vengano »; ed u n ’altra ancora dove si chiede: « come si potrebbe far novità in questi nostri tempi a vostro danno? »: quasi un m essaggio che, da rem ote contrade, veniva trasm esso all’Occidente in un rinnovato clima di distensione. Eccellenze, Signore e Signori, L'incoraggiante presenza dell’On. Paolo Em ilio Taviani, M inistro dell’interno, che, in anni lontani, affinò la sua pre parazione paleografica proprio sui cartulari di questi notai genovesi, mi induce ad accennare ad u n ’iniziativa di im m i nente realizzazione: la creazione in Genova di un C entro Na zionale per la Storia del N otariato a cui il M inistro Taviani, sia personalm ente, sia a mezzo della Direzione Generale degli Archivi di Stato, sta prodigando le più lusinghiere attenzioni. Nessuna occasione meglio di questa si sarebbe p re sta ta per m anifestare la più viva gratitudine al M inistro Taviani ed ai suoi più diretti collaboratori in questo settore: il Pre fetto Gaja, D irettore Generale, il V iceprefetto Scam belluri, l’ispettore Generale Lombardo. Infine, visto che incautam ente mi si è d a ta la parola, mi perm etto di abusarne ancora per qualche istan te e, p e r di più, con qualche riferim ento di carattere assolutam ente p er sonale. Per una serie di coincidenze del tu tto im prevedibili (m a che pure spesso si verificano nell’incerta v ita d ell’uom o), io mi trovo in questo m om ento a veder convergere nella m ia persona tre diverse funzioni: quella di professore n ell’Università di Genova, di presidente della Società Ligure di Storia P atria e di presidente eletto di uno dei tre clubs R otariani di questa città. Tre Enti che, a diverso titolo, si sono resi bene m eriti della conoscenza e dello studio dei teso ri notarili di Genova di cui ho appena discorso: l’U niversità con costante e mai placato interesse, fin dai tem pi oram ai lontani di Fer dinando Gabotto, di Enrico Bensa e di Alessandro L attes; la Società Ligure di Storia Patria che da oltre se ss a n ta n n i pub blica studi, regesti e cartulari, in un prim o tem po come vo lumi dei propri Atti, più tardi, cioè dal 1938, in una collana Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — xxxv di volum i dedicati ai Notai liguri del X II secolo e realizzata con la collaborazione scientifica delle Università di Wisconsin e di Cincinnati; il Rotary Club genovese, che, sospendendo le sue a ttiv ità negli anni difficili, destinò i suoi fondi residui al finanziam ento della collana testé ricordata. E ’ quindi in triplice veste ed in qualità di erede nonché di depositario di questi tre nobili impegni, che io mi appresto a form ulare una preghiera e un invito. La preghiera, al Pre sidente, perchè voglia aprire le porte della Mostra; 1 invito a tu tti i presenti, perchè, in caso di consenso, ne facciano me rito al Consiglio Nazionale del Notariato; in caso di delu sione, ne facciano colpa a noi. x x x v i Società — Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 G IO R G IO COSTAMAGNA - D IN O PU N CU H M OSTRA STORIC A DEL N O T A R I A T O MEDIEVALE L IG U R E Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 COMITATO SCIENTIFICO DELLA MOSTRA Prof. Franco Borlandi o rd in a rio di storia econom ica nell’Università di Genova Prof. Luigi Prosdocim i o rd in a rio di storia del d iritto italiano n ell’U niversità di G enova Prof. Geo Pistarino straord in ario di paleografia e diplom atica n ell'U niversità di Genova Prof. Giorgio Costamagna d ire tto re d ell’Archivio di S tato di Genova Prof. Giuseppe Piersantelli d ire tto re delle B ib liotech e civiche di Genova Dott. Dino Puncuh se g reta rio della S ocietà Ligure di Storia Patria Dott. Luigi Santini rap p resen tan te del C onsiglio notarile di Genova Dott. Arch. Vincenzo Oddi co n su len te tecnico Dott. Aristotele Morello rap p resen tan te del C om itato esecutivo del Congresso La m ostra ed il presente catalogo sono stati curati rispettivam ente da Giorgio Costamagna per la sezione « La redazione del docum ento no tarile » da Dino Puncuh per le altre sezioni. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 II Signum tabellionis qui riprodotto è quello usato dal notaio-am m i raglio Biagio Assereto. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Nessuna città era meglio indicata di Genova a dare vita e ad accogliere una Mostra del notariato medievale. Il suo titolo massimo, ed unico in Italia e nel mondo, è infatti l'imponente raccolta di cartulari notarili che, dopo tante avventurose vi cende, — in specie il bombardamento francese del 1684, — si conservano nel suo Archivio di Stato e che prendono l’avvio dalla metà del secolo X I I col cartulare di Giovanni Scriba, il più antico finora conosciuto. La difficoltà di allestire la Mostra non stava dunque nel tro vare il materiale, che è, anzi, anche troppo abbondante. Alla mole immensa di ciò che han lasciato scritto i notai genovesi si aggiungono i savonesi, che, anche se meno numerosi, risalgono ad u n ’antichità quasi altrettanto remota, e che recentemente sono stati fatti oggetto di attente cure da parte degli studiosi. Le principali difficoltà, in poche parole, stavano nella scelta del materiale, che solo in minima parte poteva essere sfruttato, e l ’articolazione di esso che doveva mirare a una certa organicità. Ma guai a addentrarsi nei particolari, guai a voler tirare le fila dei molti problemi che riguardano la storia del notariato medievale: scuole e formulari, tirocinio e pratica notarile, orga nizzazione corporativa, redazione dello strum ento, dalla notizia dorsale o marginale, al manuale, all'imbreviatura, alla « charta », valore e conservazione del documento e così via. Di fronte a tutti questi e a molti altri problemi, nella ristret tezza del tempo che era loro concesso, gli ordinatori della Mostra si sono riserbata una certa libertà, tanto più apprezzabile in quanto essi non intendevano rivolgersi esclusivamente a tecnici e a specialisti, ma ad un più largo pubblico, sensibile alle m ol teplici suggestioni che possono nascere dal contatto e dall’ispe zione diretta dei documenti medievali. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Il maggior numero di quelli, editi o inediti, che fanno parte della Mostra e sono compresi nel presente catalogo, deriva dagli archivi di Genova e di Savona. Alcuni argomenti d ’interesse ge nerale, come la redazione dello strumento, o d ’interesse speciale, come la procedura giudiziaria dei notai savonesi, sono stati trattati con particolare impegno; altri sono stati accennati per spu nti significativi, come l’apprendistato, il Collegio notarile, i notai ecclesiastici. Ma ben presto la vita vissuta ha preso il sopravvento sulla dottrina. Come sa per esperienza chi ha qualche pratica di cose medievali, non v ’è lettura più suggestiva dei cartari e dei cartu lari notarili, che rispecchiano in tutti i suoi aspetti e con la mag giore immediatezza la società del tempo, i suoi usi, i suoi co stu m iT le sue singolarità. E qui gli ordinatori della Mostra hanno avuto campo di spaziare nei settori più vasti e più curiosi del l’attività notarile. Qui, nel Tre e nel Quattrocento compaiono i grandi nomi della cancelleria genovese: Giorgio Stella, Iacopo Bracelli, Bia gio Assereto; compare nel 1479 un testimonio non ancora d ecce zione che si chiama Cristoforo Colombo. Sfilano davanti ai notai i mercanti, i banchieri, gli uomini di mare per i più svariati e complicati negozi; grazie alle loro cure possiamo entrare a no stro agio nelle ricche botteghe dello speziale Enrico della Torre e del cartaio Bartolomeo Lupoto, che ci consentono di dare uno sguardo alla cultura scientifica e letteraria del tempo. Ricorre al notaio — e i casi sono assai frequenti — chi si obbliga verso la moglie o verso la madre a non sperperare il denaro nelle donne, nel giuoco e nella crapula; vi ricorrono Giovannetta Oliveti e Marco Bentramo veneto nell’atto di stipulare una conven zione, in base alla quale la donna s’impegna a vivere con Marco Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 6 — « pro serviciale et amaxia usque ad annos sex », dopo il qual termine se per volontà dell'uno o dell’altro verrà sciolta l'unione, Giovannetta dovrà ricevere come sua mercede dieci libre di genovini. Infine per atto notarile un medico o guaritore, Ruggero « de Brucha » di Bergamo s’impegna a sanare o se non altro a miglio rare della sua infermità Bosso lanaiolo. Evidentem ente il povero Bosso aveva avuto un colpo apoplettico ed era rim asto leso in una mano, in un piede e nella parola. Ora Ruggero gli p ro m ette con l’aiuto di Dio nel termine di un mese e mezzo di rim etterlo in sesto tanto da consentirgli di portarsi il cibo alla bocca, ta gliare il pane, camminare e parlare meglio di quanto non faccia alla stipulazione del contratto; per intanto gli prescrive una dieta rigorosa: niente frutta, niente carne bovina nè carne secca, niente pasta asciutta nè cavoli. Ruggero si addossa la spesa delle cure necessarie; scaduto il termine, a guarigione o a m iglioram ento conseguito, deve riscuotere sette libre di genovini. In caso con trario nulla gli è dovuto. Nessuna meraviglia se in mezzo a tante umane miserie anche i notai si concedono di quando in quando qualche svago. Tra gli svaghi — spiace il dirlo, ma non si può chiudere gli occhi dinanzi alla verità — vera il frequentare le taverne suburbane e il darsi alla crapula e all’ubriachezza. La cosa parrebbe incre dibile se non fosse autorevolmente attestata dagli S ta tu ti del Collegio dei notai del 1462, dove si comminano le pene « contra notarios crapule et ebrietati datos aut inhoneste viventes », e cioè: prima pene pecuniarie, poi il carcere, infine la sospensione a tempo o a vita dall’ufficio. Forse più innocente lo svago di quel notaio che annotava nel suo cartulario le formule magiche per le varie occorrenze della vita, soprattutto della vita femminile. E chi avrà curiosità Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 potrà, ad esempio, sapere come si fa a stagnare il sangue, o ad affrettare il parto di una donna. Anzi, poiché costa così poco fare u n ’opera buona, traduciamo senz’altro la ricetta per sta gnare il sangue: « Scrivi con questo sangue in fronte al paziente questi tre nom i in questo modo: + a g la + a g la la + a g la la ta ». Chi non ci crede non ha che da provare. Dopo un amplissimo giro per molte fra le sedi del M editer raneo e del Mar Nero dove rogarono i notai genovesi, la Mostra intende chiudere in bellezza, in maniera cioè da appagare la vista e da soddisfare l ’interesse storico dei visitatori. L ’ultima parte è così dedicata a uno spettacolo raro, la riproduzione, in veste assai vistosa, dei più insigni cimelii del medio-evo genovese: il Breve della Compagna del 1157, il trattato di pace fra il re di Maiorca e il comune di Genova del 1188, la sottomissione del comune dì Savona del 1202, un atto della lotta contro Federico II, uno strum ento di Ugo Lercari, ammiraglio di Luigi I X il S anto , relativo alla crociata, il trattato del Ninfeo del 1261 che segna la riscossa genovese contro Venezia nell’impero bizantino, uno degli ultimi contratti stipulati da Vadino Vivaldi in preparazione di quel viaggio che doveva essere senza ritorno. G io r g io F alco Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 LA REDAZIONE DEL DOCUMENTO NOTARILE GENOVESE DALLA C H A R T A A L L ’I N S T R U M E N T U M Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 ABBREVIAZIONI A.S.G. A.S. A.F. S.N. N.G. B.S.G. A.S.S. A.S.T. - USATE Archivio di Stato di Genova Archivio Segreto Antica Finanza Sezione notai Notai giudiziari Banco di San Giorgio Archivio di Stato di Savona Archivio di Stato di Torino L’uso del corsivo in alcuni documenti si riferisce a particolari aspetti sui quali s ’intende richiamare l’attenzione. Le note bibliografiche si rife riscono a studi non citati nel testo. Nella trascrizione delle pergamene in cattivo stato di conservazione si è segnata con una barretta la fine di ogni riga. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 La scienza, in questi ultimi anni, si è im pegnata nella ricerca della soluzione di numerosi problemi che la storia del n o tariato e la diplom atica notarile ancora prospettano. T ra di essi sono indubbiam ente di prim aria im portanza quelli relativi alla reda zione del documento medievale, chè dalla risposta a tali quesiti dipende lo scioglimento di numerose altre incognite di carattere storico e giuridico. L’interrogativo forse più appassionante che si presenta quando ci si sofferma a studiare come venisse red atto , nei secoli compresi tra l’ottavo ed il decimosecondo, il docum ento notarile italiano riguarda la natura ed il valore giuridico delle così dette « notizie dorsali », di quelle annotazioni cioè, che, prim a di procedere alla stesura formale e solenne di un atto, il notaio prendeva del suo contenuto stendendole a tergo o a m a r gine della pergamena. Sull’argomento esiste una notevole lette ratu ra e sono state espresse le più contrastanti opinioni, m a non meno interessante è lo studio del processo di successione delle varie fasi attraverso cui doveva passare la redazione del docum ento quando, superato quel sistema, il notaio dovette pensare a conservare anche presso di sè traccia d ell’avvenuto suo intervento. Si presentano così i temi toccanti la form azione del cartolare contenente le prime redazioni degli atti, il rilascio degli originali in pergamena e delle copie, il rifacim ento dei docu m enti perduti etc. Problemi tu tti su cui i form ulari m edievali rim astici sono tu tt’altro che espliciti m entre gli sta tu ti, o ltre a d ettare norm e diverse da città a città, tacciono sui p artico lari. Genova, che ha la fortuna di poter vantare i più venerandi e ricchi archivi notarili, di conservare i più antichi c arto la ri di im breviature del mondo, di possedere una delle più significative raccolte di scritture tachigrafiche, si trova nelle m igliori condi zioni per offrire agli studiosi ed ai ricercatori una scelta di docu m enti atti ad illustrare l’evoluzione verificatasi nella redazione dei docum enti dei suoi notai medievali. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 11 I 1010 maggio 27 Alberto, figlio del fu Leone di Cesino, acquista da Giovanni ed Alberga e da Giovanni e Sigelberga dei beni siti nella località detta « Plonhe ». A .S.G ., A .S., M o n a s te r o di San Siro, 1525/1. E d izio n e in L. T. B el g r a d o , Cartario Genovese, in A tti della S o c ie tà L igu re di S to r ia P atria , II, p arte I, Genova, 1870, doc. L; cfr. anche G. C o s t a m a g n a , La s c o m p a r s a della tachigrafia notarile neU’avven to dell’im breviatu ra, in A t t i della S o c ie tà L igu re d i S to r ia Patria, N .S., III (LXXVII), p. 37. N O T E TACHIG RAFICHE SUL DORSO DELLA PERGAMENA 1) 2) 3) berga fì-li-a con(dam) Mar-ti-ni de Sa-n-ti.... iugalibus at te Al-ber-to fi( li)-us con(dam) Le-o-ni de Ci-si-no....................................................................................................................... 4) de u-na par-te fo-sa-tus Ru-ber-li us-que in co-sta de Ga............................................................................................................................... 5) pi us-que in Iu-ven-ti-na.................................................. 6) rico In-gel-ber-to U-de-pr-an-do..................................... Si è accennato, nella breve avvertenza che precede queste pagine, com e il primo quesito che si presenta a chi si soffermi a studiare la storia del notariato e la diplomatica del documento notarile sia quello relativo alla natura ed al valore delle così dette « notitiae » dorsali. Esse spesso appaiono in una scrittura tach igrafia caratteristica dell’alto m edioevo che gli specialisti definiscono come tachigrafìa sillabica. Questo primo documento costituisce una delle rare notizie dorsali che si conoscono ed è uno tra i più antichi tra quelli conservati a Genova. 12 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 II TESTO SUL DIRITTO (S.T.) In nom ine domini Dei et Salvatoris nostri Jhesu Christi. Einricus gratia De(i rex an)no regni eius, Deo propicio, in Italia septim o, quinto kalendas iunii in(dicione oc)tava. Constad nos Johanne filius quon dam item Jo(h)a(n)ni et Alberga iugalibus filia quondam M a r . . . . de m onte et item Iohanne filius quondam item Johanni et Sigelberga iugali bus filia quondam M ___| Monte qui protesi sumus nos iugales ambo ex nacione nostra legem vivere roma(___| ----- ) iugalibus nostris nobis consenciente et subter confirmante accepisemus n(os) | Johanne et Alberga iugaiugalibus et Johanne et Sigelberga iugalibus comuniter ! in presencia testium accepi ad te Alberto filio quondam Leoni de Cisino argentum pro den(arios) bonos | solidos duo finitum precium pro euntis casis^ sedim inos et omnibus rebus illis iuris notris iugalibus........ | abere visi sum us in locas et fundos Plonhe et sunt rebus ipsis pro m ensura iusta in t o ........ | (se)dim inibus et vineis et castanetis cum areis suarum seu . . . . iuga una e t ........ , una parte fosato Ruberli usque in costa de Gagio, de alia parte costa Maur . . . . . . . . usque in Iuventina et si amplius de nostro iuri in rebus infra ipsas coherencias in ........j .......... ut supra m ensura l(egitur) per hanc convenc(ionem) et pro accepto precio in tuo et supra Al(be r t i ) . . . . rebus infrascriptis iuris nostris iugalibus in eodem loco et fundo Plonhe supradi(ctis)u . . , . . sionibus et ingresoras earum seu cum superioribus et inferioribus earum rerum que........ | m ensura et coerencias l(egitur) in in(tegrum), ab ac die tibi ut supra Alberto pro precio a r ........ ........ vendimus, tradimus et mancipamus nuli alii vendi tis, donatis, alienatis, obnu siatis___ j traditis nisi tibi et socios ex inde a presenti die tu et eredibus tuis iure proprietà. . . | tamen quicquit volueritis sine omni nostra qui supra iugalibus et eredum nostrorum c o n tr a ........ [ .......... spondimus atque promitimus nos qui supra Johanne et Alberga iugalibus et Johan(ne) j et Sigelberga iugalibus una cum no stris eredibus tibi ut supra Alberto tuisque ered i___| aut cui vos dede ritis vel abere statueritis suprascriptis ut supra sediminos et . . . | . . . qual(iter) supra l(egitur) in in(tegrum) ad omni omine defensare quod si defendere non potueri|mus aut si vobis ex inde aliquit per covis inge nium infragnere quexierimus | tunc in dubium infrascriptis casis, sedi m inis ed om nibus rebus vobis restituamus sicut p r o ........ | pore fuerint m elioratis aut valuerint sub extimacione in consimili lojco et nec nobis iugalibus licead ullo tempore noie quod voluimus et quod a nojbis semel factum vel conscriptum est sub iusiurandum inviolabiliter conservare prom ittim us cum stipulacione subnixa et nihil nobis iugalijbus ex ipsum precium aliquit redeberit disimus. Actum in loco Ubega fel(iciter). Signum -f + + manibus infrascriptorum Johanni et Alberga iuga libus et Johanne et Sigeljberga iugalibus qui anc cart(ulam) vindici(onis) fieri rogaverunt et suprascripto argenjto receperunt eorumque relecta est; Signum + + + manibus Almerici fil(ii) quondam Restani et Ingelberto j seu Ildeprando legem viventes romana testes; Signum + + + manibus Iohanni fil(ii) quondam Rihardi et Iohanne fil(ii) quondam Restani testes; (S.T.) Ego Giselbertus notarius Sacri Palaci|i scriptor huius car-(tu ie) vindici(onis) post tra|dita complevi et dedi. 14 - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av . I I *•*< ' t ■Y * 4 » * > ì ,û+K'*r* S ^/x n i»> k - * ^ « ^ T V 7 * r *>V / r V f .............. * t 'M t'g * , * **•<•»♦<.">*** Xj ^i ?* * & »* ~r*> I t i r<* P * * ^ j j r ' r* Wm%f i , vL f^i,i4fkùi * )f j »*ì»i \c *m **!'>*'*?*■*» zm & w & x Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 15 Ili 1065 agosto 23 Adalberto, prevosto della Chiesa di Tortona, e Guido, figli del defunto m archese Oberto, con Beatrice, vedova di Oberto, altro fratello, donano al m onastero di S. Siro due proprietà site nel luogo detto « Tramontana ». A .S.G ., A .S., M o n a s te r o d i S. S iro , 1525/1. E d iz io n e in C h a r ta r u m , I, T orin o, 1853, col. 613; A. F e r r e t t o , D o c u m e n ti g e n o v e s i d i N o v i e V alle S criv ia , in B .S .S .S ., LI, P in erolo, 1901, doc. XVII; per la tra sc riz io n e d elle n o te tach igrafich e cfr. an ch e G. C o s t a m a g n a , La più recente n o tiz ia d o r s a l e in n o t e ta c h ig r a fic h e: 1065, in B o lle ttin o L ig u stico , II, 1950, e G. C o s t a m a g n a , La s c o m p a r s a cit., p ag. 47. N O T E TA C H IG R A FIC H E SU L DORSO DELLA PERGAM ENA 1 ) ............ to ca-len-das se-tem-ber in-di-ci-o-ne..... 2) mo-ne-ste-ri-o San-ti Si-ri nos A-del-ber-tus pre-po-xi-tus et Ui-do mar-hi-o ier-ma-nis fi-li-i con(dam ) 3) O-ber-ti mar-hi-o sa-li-ci Be-a-tri-ce 4) car-(ta) est o-fer-sio-nis por-ci-o-ne de ma-sa-ri-ci-as cum o(m)-ni-bus at ip-sas 5) ma-sa-ri-ci-as et sunt re(c)-ti et la-bo-ra-ti ip-(si) Ber-nar-dus et Be-nedi(c)-tus 6) sun-t su-per to-tum iu-ge-ras du-as et si am-pl-i-us 7) pe-na o-ri o-ti-mi un-ci-as xx pon-de-ras xxxx 8) tes-(tes) sa-li-ci Ma-in-fr-e-di et Ro-mo-li se-u Ua-sa-lo-ni 9) tes-(tes) Gi-rar-di et Ber-nar-di se-u Mar-ti-ni se-u Cri-(stiani). Qui, invece, viene trascritta la notizia dorsale in note tachigrafiche più vicina a noi che si conservi a Genova. (La più recente finora ritrovata risale al 1075: cfr. G. C o s t a m a g n a , Una notizia dorsale in note tachigra fiche sillabiche dell'anno 1075, in S tu d i in onore di Riccardo Filangieri, N apoli 1959, I, p. 115 e sgg.). Una prima redazione del genere non pare potesse avere peso giuridico perchè redatta in una scrittura incompren sib ile ai non iniziati. 16 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 IV TESTO SUL DIRITTO (S.T.) Anni ab incarnac(ione) Domini nostri Ihesu Christi m illexim o sexagesim ó quinto, quarto calendas setem ber, indic(ione) quinta, monesterii Sancti Siri foris et prope civitate Jenua. Nos Adelbertus prepoxitus Sancte Tertonensis Ecclesia et Uido marhio iermanis fìlii bone | m em orie Oberti item que m arhio seu Beatrice filia Olrici et relieta quondam item Oberti ierm ano | prefatorum Adelberti prepoxitus et Uidoni, qui professi sum us om nes ex nacione nostra lege vivere saliha, aufertoris et aufertris, donatoris et donatris ipsius m onesterio, presens presentibus disim us quis quis in sanctis ac venera;bilibus locis ex suis aliquit contullerit rebus iusta auctoris voce in oc seculo centuplum acipiacipi|as insuper et quod m elius est vitam posidebit eterna; ideoque nos quem supra ierm anis seu Beatrice donam us et auferim us a presenti die prò anima suprascripto quondam Oberti ierm ano et iugale nostro et prò sim il(iter) anim a nostra m ercede j id est nostram porcionem de masaricias duas cum om nibus rebus ad ipsas m asaricias pertinentibus iuris nostris quas abere | visi sum us in loco et fundo Tramontana et est ipsam porcionem de ian dictas m asaricias cum om nibus ) rebus ad ipsas masaricias pertinentibus per m ensura iusta iugeras dua et si am plius de predicta porcio|ne de suprascriptas m asaricias iuris nostris in eodem loco ut supra l(egitur) inven tum fuerit, qua ut supra m ensura l(egitur) per ac car(tulam) aufersionis suprascripto m onesterio potestatem proprietario iuri et sunt ipsas m asa ricias rectas j et laboratas per Benedictus et Bernardus m asarii liberi om ini in in(tegrum ). Que autem suprascripta nostra por|cione de predictas m asaricias dua cum om nibus rebus ad ipsas masaricias pertinentibus iuris nostris supradictas una cum accessionibus et ingressoras earum seu superioribus et inferioribus earum, qualiter supra l(egitur) in i n t e grum), ; ab ac die in eodem m onesterio Sancti Siri donamus et auferimus per presentem car(tulam ) aufersionis ibidem | abendum confirmamus Insuper per cultellum , fistucum notatum , uuantonem et uuasonem terre seu ram um a rsboris et pars ipsius m onesterio legitimam facim us tra d itio n e m ) et vestitura et nos exinde foris expullimus, | uuarpivimus et asentem fecim us et a pars ipsius m onesterio proprietate abendum relin quim us et facias | exinde par(s) ipsius monesterio dederit proprietario nom ine quitquit vojluerit sine omni nostra et eredum ac proeredumque nostrorum contradic(ione) vel rep eticion e............... Actum in castro Seciai feliciter. + Ego Albertus scripsi. Signum m anus suprascripta Beatrice qui ac car(tula) aufersionis fieri rogavi ut supra. Signum m anibus Mainfredi et Romoli seu Uuasaloni legem viven tes saliha testes. Signum + m anibus Girardi et Bernardi seu Martini atque Cristiani testes. (S.T.) Ego qui supra Otdo notarius et iudex Sacri Palacii scriptor uius car(tule) aufersionis postradita compievi et dedi. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 18 — * -» -.... „*,,. m * j j —. SiS^ew ^** * ^ Z Ù à L '^ ttU ■ JL u * * * * * ’wWr“ w ** ****** r , , r, l^ J s W M V ~Cr<-rr"«—1 ,»r -W j”* ,j ,. U,«»>J*~l4« I» «Or* v o t f i ’-b. FP *“ *1*»,.&»JUr* «**» ■*S*—*«f‘*1’1*^' -------A , , * - * • s s s a ^ r ....... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 V 1007 dicembre 4 Martino e Bruningo, del fu Leone, nonché Giovanni con il fratello om onim o, del fu Luniverto, ricevono in enfiteusi dall’abate del m onastero di S. Siro, per l’annuo canone di due polli, due terreni, in Garsaneto, che prom ettono di dissodare nel term ine di dieci anni col piantarvi alberi di castagno dom estico. A.S.G., A .S., M o n a s te r o di S a n to S te fa n o , n. gen. 1508/1. NOTIZIA DORSALE Breve sponsione que fecit Martinus qui et Bruningus quondam Leo nis, Johannes et item Johannes ierm anis filiji quondam Luniverti ad Eribertus abas et sucesoribus suis de pecies duas de tejra in Garsaneto ad pastenare vel inserire de castaneas dum esticas ad | decem ani, pena sol(dorum ) quinquaginta; mensura una pecia perticas quinquaginta et quinque alia peci j a sexaginta; pensione pulos duos ad decem ani expleti j .... indicione sesta .... .... Cunradi et Alberti, qui scriptores non sunt Bruningus et Johannes, Ubertus. Intorno agli stessi anni, accanto alle notizie dorsali in note tachigrafiche, si trovano anche notizie in scrittura comune. Di queste quella che qui si trascrive è uno dei più antichi esempi m entre.... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 20 — ■«Barss f*l n : ■ _ì • _ <f* c « ^ fo v ? , ^ , **j J f 'f * J* . »*- . ) • . . ! < ^ % v tA vi dlA ' ’ **• • **▼ »*•* <•«*> p,’^Tj<>i|a^.|a* JtCffìfrr m] ^ n ^ b f 1v*t »*>^ ut Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 21 VI TESTO SUL DIRITTO (S.T.) In nom (ine) Domini Dei et Salvatoris nostri Jhesu Christi. Einricus gra(tia) Dei rex anno regni eius Deo propicio ic in Italia quarto, quarto die m ensis decenber, indic(tione) sesta. Promit jtimus et spondim us nos Martinus qui et Bruningu(s) fili(i) quondam Leoni et Johannes ei item Johannes iermanis filii quondam Luniverti, una cum nostris ere dibus ad vos dom nus Eribertus abas m onesterii Sancti Stefani | eiusque subcesores vel pars ipsius m onesterii ut a decem ani expleti pastenare debeam us de castaneas dum esticas nos qui supra Mar tinus et Johannes et item Johannes pecias duas de tera quibus sunt poxitis in loco et fundo Garsaneto quod sunt per mensura iusta in circuitum perticas centum quindecim a perticas de pedes duodecim ia pedes domni Luprandi rex et per unum quem que anno pulos duos dare debeamus J nos qui supra Martinus et Johannes et item Johannes consignati eidem Eribertus abas in predicto m oneisterio eiusque subcesores vel pars ipsius m onesterii per nos nostrisque eredes, quod si nos qui supra Martinus et Johannes et item Johannes predictas pecias de terra ad ian dicti decem ani esple- | ti pastenatam et inseritam non abuerimus aut minime fecerit quod supe rius l(egitur) tunc ; spondimus nos qui supra Martinus et Johannes et item Johannes conponere tibi qui supra Eribertus abas i eiusque sub cesores vel pars ipsius monesterii pena arientum denarios bonos ; papiense solidos quinquaginta. Actum in monesterio Sancti Stefani feliciter. Signa + + + manibus infrascriptorum Martinus et Johannes et item Johannes ierm anis qui anc cartulam promisionis fieri rogaverunt 1 et eorum quod relecta est. Signa + + + manibus Uberto et Bruningus et Johannes testes. (S.) Cunradus rogatus subscripsi. (S.T.) Ego Iohannes .... (tr)adita complevi et dedi. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 22 — Tav. VI ■C ( ‘ a ' ■, . Vi*!k>«v» . \>!T'( ■% . jaiii.v ru j V>^ .te v r *i m n*'“\ .Vi*w ) >v"AAi' jy? \,viu'mi-A *ycv r.VL/.lw V u Al* 11f<M,y ti-'w-- twrp.4uli »• v»...i4'vi«4'yéifCl' v’il 1' *»Wuj£invf^ •* *»*•• «'>» |||^*1 «it»i'»wj MV-V^-f^»V. t-yn*u>u'U i|^ ,v . o » *»i u * ‘y n u ♦». «>***’ “J^> L’*3»'i A WÌ»| t% -u W i f1^ v « # « r ' H" * *;f *J fitt’iv t**tr| rrf v m '^ j^y ii\*'v«i «e ] **'w HfA.^vv»*» a .«h * y k ri I t*»u^<« M h «<ir»’U«||»»-vìai'4u*4'.W il r-v ^ iV fw ir y f* ) | V v } ' . ^ t » i t : i |* t u t r u j ’l f I iil H i ))[ ?/t f ^ s v t i r ^ j » u \ C i» w |V \ 'X » *• ” * *»»*•' *i \n y t u > \* ‘ J «■T'ttttlvvv l 1 ; J r i H t ef f ù b . v ‘| ò t t | _^, . f i J m , n eU **y%v>ffjj£ v » w r • b ^T l ’j i T«r*** "f j ti j kv . v ; J j f^V* \ n ^ ^ ^U'"t : ( '• • « V « r ^ « T ; r •"•r.o -i'n ^ iv ÿ 'u v -M .rt wt*Vvni ** ■' * i i - >\** — 1U ' \M ***' •£' 11 n ^ £ /. " * i** r* t ’* *jf.; r i l* l * r u i .sW , I te r » f — jì 4/ c j - r M qp w> >ivf m tK i »w~ jV*.‘»-v * " ’ vJ*Z** *>va **' h , riJ Ê Ê /  k ' - n ^ t y « Y 7 ? ti * H \ * r 1 p|Y- .-iw . k rA^yji • ,X ' vi- ^ ! * ----“I p|Y' j£* ^'t tji£ n 0 ttv ' ,’ ' 1 ■'Ia^'V »4fc t v ac' tottj<’tnhiv VôtA «Mn]V^ha»'rt Jjtìj^k^ t# V ^ ' 4-V «i*. * I ' !ln . w j \ ... A . Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 23 VII 1120 febbraio Rubaldo del fu Tommaso dona al monastero di S. Siro tutti i beni che egli possiede « in comitatu Janue ». A.S.G ., A .S., M o n a s te r o di San Siro, n. gen. 1525/1. N o tizia in G. C o s t a m a g n a , La sc o m p a rsa cit., p. 24, n. 38. NOTIZIA DORSALE Testes Dodo, Merlo de Bondono Gulielmus de Via arobador j Obertus Grasso, Lambertus de Camilla, Ribaldus. Car(tula) ofersionis a presenti die quam feci ego Rubaldus filius j quondam Tomas ad eccle siam Sancti Siri per Aldebertum eius missum de omnibus j rebus illis que mihi pertinent in comitatum Janue in Campofele|goso et in Zimignano et in Noal et in Sancto Cipriano et per alia loca j. M illesimo centesim o vigesim o, mense februarii. ....quest’altra notizia è una delle più recenti che, finora, sia stato possi bile rintracciare a Genova (la più recente risale al 1139 ed è conservata nella Biblioteca Berio, ma risulta rogata a Tortona). Poiché l'uso delle notizie dorsali in note tachigrafiche scompare, a Genova, intorno al sesto o settimo decennio del secolo XI, m entre si hanno ancora esem pi di notizie in scrittura comune, è da presumersi che la redazione sul dorso della pergamena cominciasse ad assumere un certo valore probatorio e, pertanto, divenisse impossibile scriverla in una grafia incomprensibile alla gran maggioranza delle persone. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 24 — T av. VII Vii T r a r r lo * * y y ^ ' ^ \ - c b.xA <7 ~ A X & r~ Jer5vm ?Ì4 v I l A R C H IV IÒ D I S T A T Ò - l)f r , C K ; V > SrSiro - .. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 25 I Vili TESTO SUL DIRITTO (S.T.) Anni Domini millesimo centesimo vigesimo, mense fejbruarii. M onesterio Sancti Siri constructo jin burgo Janue, ego Rubaldus filius | quondam Tom as, offertor et donator ipsius j ecclesie p(resens) p(resentibus) dixi quisquis in sanctis ac vene | rabilibus locis ex suis aliquid contulerit rebus iusta octoris vocem in hoc seculo cenjtuplum accipiet insuper, quod m elius est, vitam posidebit eternam et ideo ego- qui supra Rubaldus dono et offero in eodem monesterio Sancti Siri | a presenti die hoc est om nes res illas propri(etari)as et | libellarias quas habere visus sum et mihi pertinent infra committatum Janue in Campofelego | so et in Zimignano et in Noal et in Sancto Ciprijano et per alia loca ubicum que mihi pertinent plenum et vacuum in i(ntegrum), una cum cartis earum ut a presenti die in eodem monesterio j Sancti Siri aut cui dede rit sint potestate faciendi quodcunque voluerit; quod si ego qui supra Ru baldus vel mei heredes ex inde agere aut causare quesierimus vel ab om ni hom ine defendere non potuerimus tunc in dujplum easdem res ut supra l(egitur) vobis re|stituamus sicut pro tempore fuerint m elilorate aut valuerint sub estim a cione in consimilibus locis et nec | mihi liceat ullo tempore nolle quod volui set quod a me semel factum vel conscripjtum est sub iusiurandum inviolabil(iter) conservare promitto cum stipula c e n e (sub)nixa. Actum in atrio ipsius ecclesie fel(iciter).... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 26 — Tav. V ili • m i tli . l>r « - v r x r . rn <rruc f^rry-t n -j tt~ i f x- ~ t-n X u fjt» j a t v u c • C j v 7 X .r < , t n w T < ^ c - tr ~ i r 1 r t f c - r f x v M r xc~ >^ 7” *lr?Ì><r; ,-r-t I- , ~^£\ a C d ^ rrp u o c f ï a r t 'i t l c y r * T t t ^ l u A t O F T ^ '- 'i~rtl x*2fr *?' ^ C jp * s, io n o Ï ex>À«" r r r < m € f t ^ r ^ < r f r r fc r * i f T_ .*'> > __^r~v f f vJp"%aX>\ ^ 1 ? ? * F 71 • « 'l 'r v ò ^ x r f t i ^ r * z fìT t- -■* t r - A j klll x j ^ l e csv | . i _ ' * ' ........ ' * -M> t% ^ -rr* ^ T “ ^ , ~ r« r jr. (T S tT t ’ w r H 4 l m i n - ^ j i n rr * ~ « T fc * » » rA ^ * * * « ifi-» » l« V ; l o c n . * , , r t . A w * - « l l ^ a r , . w J )) M ^ - ,.« r a n J ^ n r u ^ U L tb S * ^ r ? r * T - .„ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 27 ( IX 1088 marzo Gezo ed Alguda, coniugi, con Gandolfo ed Anna, loro figli, donano al m onastero di S. Siro i beni di loro proprietà siti in Paravanico e l'ot tava parte della chiesa consacrata a S. Martino. A .S.G ., A .S., M o n a s te r o di San Siro, n. gen. 1525/1. E d izio n e in L. T. B e l g r a n o , Cartario G en ovese cit., doc. CLVII; cfr. an ch e G. C o st a La s c o m p a r s a cit., p. 31. m agna, Testes Paganus, Ido, Otto, Pummo, Andrea. Car(tula) ofersionis quam fecerunt Gezo et Alguda iugalibus et Gandulfo et Anna germani filii nostri et infrascripta Anna conius Dodoni ad monesterio Sancti Siri nom inative de casis et omnibus rebus proprietariis et libellariis in Palavanego et octava pars de ecclesia que est consecrata in onore Sancti Martini sic nobis pertinet per quolibet ingenium omnia et ex omnibus plenum et vacuum sicut superius l(egitur) in in(tegrum). Milleximo octuagexim o octavo, m ense Marcii, indic(ione) undecima. Dodus notarius scripsi. Tanto più che proprio in quel torno di tempo appaiono altri docu menti apparentem ente informi, come quello qui riprodotto, che ad un più attento esam e rivelano di essere vere e proprie « notitiae » scritte, però, non sul dorso della pergamena ma su di un ritaglio della stessa m ateria scrittoria. Poiché esse vengono conservate senza la relativa per gam ena nell’archivio del destinatario, si può ragionevolmente supporre che avessero un qualche valore giuridico. A tali conclusioni eminenti studiosi sono giunti anche per altri im portanti centri di vita notarile quali Bologna (cfr. G . C e n c e t t i , La « rogatio » nelle carte bolognesi, Bologna 1960). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 28 — T av. IX ô 4 CL» «?* t ' * «•&» fi & H u 71 o «* 9* ******** V'*A 3f Ci U i* * *% & 4 fe j ? t I t% ** C v V* *£ Sfr «s* r X ii €M u ii J* j *? '5c=Sr «* tr** < • J 4 î su <&. 3 3 ; - j -a . X r r ’ < *«* « rS .p i i k - 5 c♦^ b ï ? ~av- - c r, *? t t p a i- "t # £ç & U ¥ u u 1£ C .ÿp>* % «*> •à C - : ÛV <s 1 '\* ■.+ V m < •3 t 'J*Kr Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 29 X 1099 maggio Rainaldo ed Oberto, padre e figlio, con Matrona, moglie di Oberto, donano al m onastero di Santo Stefano un manso, con casa e torchio, sito nel luogo detto « Mortedo ». A.S.G., A .S., M o n a s te r o d i S a n to S tefa n o , n. gen. 1508/1. N otizia in G. C o s t a m a g n a , La s c o m p a r s a cit. p. 30, n. 49. Testes Amicus, Brusco, Bonusmato, Demilo, Gandulfus, Johannes, Grexencius, M artinus, Merlo. Carta aufersionis que fecerunt Rainaldus et Aubertus, pater et fìlio, et Madrona conius suprascripto Aubertus a monesterio Sancti Stefani nom inative de m anso uno in Mortedo cum mansione et torculo et omnes quod in illo pertinet iusta via et terra suprascripto monesterio a pre senti die. M illeximo nonageximo nono, mense madii, indicione .VI. Questa « notitia », a conferma di quanto si è affermato, risulta che è servita ad un altro notaio per estrarre la « charta », come appare evi dente confrontandola con.... 30 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Tav. X À%* ! f i e •' L .1 ^ . t g l't~ f y v 11 c i i ' * G * y .I U i l\j V> n t u ^ T I l ^ h * n >i h V4?) i Jfef<• r-t J ' k V l U »v * ‘ U f r i i + A*d ì > w ^ * l j |- v V u t <Sj i 4 1J '* * ■> " i v v•Ì v f o ì l i A V i l '^ T 1 . 1 I tîl</ a u I r u Ar> >tx» v i oftsty v *? 'V ) > \ i) J <>il • t v v iv ; v o t-v i y j ‘ t \ a.*. i t f V ) * - C u i . » x v c i n t U \ m w u «>c- 5 ^ ' T U iìlv J > \0 % :, • > > \i j V > l* - ‘l u i %r S Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 t»'».mit' r ^ A v n ir u 1 | XI 1099 maggio R egesto: c fr. n. p reced en te. E d izion e in L. T. B el g r a n o , C a r ta rio G e n o v e s e cit., doc. CLXVII. Anni ab incarnacione dom ini nostri Jhesu Christi m illexim o nonagexim o nono, m ense madii, indicione sesta. M onasterio Sancti Stefani proto m artiris quod est constructum foris prope Civitatem Janue; nos Rainaldus filius quondam Bonifilii et Obertus, pater et filius eius, et Madrona conius suprascripti Oberti, et ipso viro et socero nostro nobis consenciente et subter confirm ante, qui professi sum us nos ex nacione nostra legem vivere romanam, ofertores et donatores ipsius m onasterii, propterea dixim us quisquis in sanctis ac venerabilibus locis ex suis aliquid con tulerit rebus iusta octoris vocem in hoc seculum centuplum accipiet et insuper quod m elius est vitam poxidebit eternam, et ideo nos qui su pra pater et filius et Madroina in eodem m onasterio donam us et oferimus et per presentem car(tulam ) ofersionis ibidem abe(ndum ) confirma mus, hoc est m ansum unum et rebus iuris nostri proprietarium cum m ansione et tord o et vineis et ficibus, aulivis super abente, quod habere vixi sum us in loco et fundo Mortedo; cum om nibus suis pertinenciis, coheret ei de una parte via publica, de alia parte terra Sancti Ste fani, de tercia parte terra Alberti de Uuaraco, de quarta parte terra de Malauxelo et filiorum de Oberto de Dodo, sibique alie sunt ab om ni coherentes, infra iam dictas coherencias om nia et ex om nibus plenum et vacuum una cum acesionibus et ingresoris vel exitu suo in in(tegrum ) ab ac die in eodem m onasterio donam us et oferim us et per presentem cartulam ofersionis in eodem abendum confirmamus, faciendum exinde a presenti die abas ipsius m onasterii quicquid voluerint sim ul cum m onachis qui ibi sunt vel deinceps in antea ordinati ese debent, sine om ni nostra vel heredum nostrorum contradic(ione) quidem et spondim us atque prom ittim us nos qui supra, pater et filius et Madrona una cum nostris heredibus, ad partem ipsius m onasterii suprascriptum man sum qual(iter) superius l(egitur) in in(tegrum ) ab om ni om ine defensare, quod si de(fender)e non potuerim us aut si vobis exinde aliquid per quovis ingenium subtraere quexierim us, tunc in duplum eamdem ofersionem ut supra l(egitur) inibi restituam us sicut pro tempore fuerit m elioratum aut valuerint sub estim ac(ione) in consim ili loco et nec nobis liceat ullo tem pore nolle quod voluerim us set quod a nobis sem el factum vel conscriptum est sub iusiurandum inviolabiliter conservare prom ittim us cum stipulac(ione) subnixa. Actum in Civitate Janua fel(iciter). Signum + + + manuum infrascriptorum pater et filius et Madrona qui hanc car(tulam ) ofersionis fieri rogaverunt ut supra. Signum + + + + manuum Amicus, Brusco, Bom ato, Demil, Gandulfus, Johannes, Grexencius, Martinus, Merius rogati testes. ....Ia « charta » con cui è stata conservata. Infatti pur essendo andata perduta in questa la « com pletio », cioè la formula comprendente la sottoscrizione e la convalidazione del notaio, è evidente com e il docum ento sia di altra mano di quella che scrisse il n. 10. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 32 - T av. XI ( "\w : \\ >»■»- Jn» w ifrny «r-fl »1 ne >vwV f» Jj ? -n Jj f C~t ihìin: J7* m V »' *• li , {') ti tatti. m tfr'-fa'hi Ì*r~.\ytnui art umzt- iu- rtu itìtiJ'■&>.' ' ' ' 4 .fjk jw jtiù ~ jtir' ysr v f.; in a - v -f.^ W ^ *' f * f f ^ # •*^ ^ ffc *;J vifi/»®? v «i*T? w-» tok'&(Zei*tt rfr* ’ ■»*.** ’ <* ' ** , *§ffrtfc ,fc' f/rr» ’. jy ft*rn3rt^ .«#r>7rti ■ ' i i » a »ortt*tè r?ì-fl •M va■f f a t \ à f Aruw rshU ' L*. * /rfe» ! # i v:*!tfV tri' lutL.vbr *■».• t\id à J rufb'~*xi' -a « M a ffm tU » aa* f»/U fc . , ri1 v ^ a r^ f^ n r £ J.y.nn yo&rv-m vj~f '.•''r.xr'i’s r (uri tM é .ih* a>O nm v ' U*-r^ w*fó ^ ? a*r?wrjffrî'W ?» Æ «*f • * /pt.L" vjuurt füj- Vi*, amfi^a & ’jr t**-.* j '■' ’ ' rS **& "?** $/,7jfsr tv <rs*** **$****■ i***" & Jt*^ *.->■« u u . •A 'v » * » * • » . f * » ',--•« -.* •* ••-•-;* '» • - « « w ^ !**:**>• •<»»’ ■■sWt*’' - f f ’■ - < *•»"*' ^ * » ; ’K ’ n x axerMwa<Otó $ * m ' w* ^VJs» r .T » .fe _ * S- f -? Èt * * ^f Jxt MÇfp03***® •*'# fW -fjf/fl v «**^nw» ans .tJ forz* ry{t u n:**' t . ffa r^x (B « tr (i^ns f bln M-<ftnt Jtru ru tfria rr j f j f iv | jou rrm j a (au ln * p J dL v\l f pjjin f«4» ta » W filrra^fwn**■?*.- er raJ* f4& >'* J/.* j - uA*trré~ re.-wa «'»«r prwr fu/rnr j u t tfiilusnriiibt fa »*•* ma(iv*Uiga> \ u*c ivf? f;*rsr ^ ndU qatt»1^ * f ’- f 1^ ’frm tì fa str. at'tvf.rTfrv fuP uJ’u m t^ .fi u a iJ n tM J i h r i x w ^ a n ni v i fa H -1- 4#w fh 4(iu ^ 'i6UU r«* j^na .jla cjirjifr^ yjmo .usi*' frv tu •^ ma? rr J m?/ y j^ j fu faUf • ^ y»'.',a warnw fc»-rl? rv-fan/• > Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 33 XII IL CARTOLARE DI G IO VA N N I SCRIBA 1157 ottobre. Martino ed Enrico m anom ettono Arimanno, figlio d ell’ancella Antonia. A.S.G., S .N ., C a r to la r e 1, c. 38 r. E d izio n e in M . C h ia u d a n o , M . M o r e s c o , Il c a r to la r e d i G iovan n i S criba, R om a 1935, doc. CCXCVII. (S i tra scriv e il p rim o d o cu m e n to ). Libertas Armanni. Testes Baldezonus Usus Maris, Lambertus Grillus, Oion de Insola, Bonus V assallus de Maraxi, Rainaldus de Arcu, Girardus de Vulparia, Ido de Arcu, Girardus de Vulparia, Ido de Vulparia, Baxilius Moscarol. Nos Martinus et Enricus com ites facim us liberum te Armannum filium Antonie ancille nostre servum nostrum filium Boni Iohannis de Vulparia, pre cium inde accepim us lb.v., penam Ib.x. optim i auri Enrico de Vulparia prom isim us. In pontili capituli, . m c l v i i . , . v i i i i . kalendas novem bris, indicione quinta. Occorre notare, tuttavia, che quando le « notitiae » acquistano un valore probatorio e sono consegnate alle parti si pone il problema della necessità, da parte del notaio, di tenerne, da un lato, presso di sè almeno una copia, dall’altro, di com e conservarle, se cioè legarle in m azzetto o cucirle a m o’ di registro. Non si conservano a Genova docum enti che perm ettano di chiarire com e dal notaio venissero raccolte le prime reda zioni alla fine del secolo XI e se fossero conservate in originale o in copia. Sta di fatto che alla m età del secolo seguente troviam o il cartolare di G iovanni Scriba, il più antico che si conosca. È difficile, però, dire se in esso siano raccolte le prime redazioni o non piuttosto una successiva trascrizione delle stesse. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 34 — w ,! m VkM*t *»n* ftit *%*# 4*Vt| Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 XIII NOTULA DEL NOTAIO GIOVANNI SCRIBA Regesto: cfr. n. precedente. A.S.G., S .N ., C artola re 1, c. 181. Edizione in M. C h ia u d a n o , M. M o re sco , II cartolare cit., Appendice XI. Baldezon, Lambertus Grillus, Oion de Insula, Bonusvassallus de Maraxi, Rainaldus de Arcu, Girardus de Vulpara, Ido de Vulparia, Baxilius. Nos Martinus et Enricus comites facimus liberum Arimanum filium Antonie ancille nostre et filium Boni Iohannis de Vulparia; precium Ib.v., penam Enrico de Vulparia. In taluni casi è evidente che trattasi già di una seconda redazione, in quanto si trova traccia di un appunto, quale è questo rispetto al docu m ento precedente; tuttavia, non è opportuno generalizzare perchè potrebbe darsi il caso che, o a causa della particolare complessità del docum ento o per non aver avuto il notaio a disposizione il cartolare, si sia reso neces sario un diverso modo di procedere. Per taluni notai, che rogano in anni di poco posteriori a Giovanni Scriba, ci sono rimaste numerose notule cui è stato possibile trovare corrispondenza nel cartolare. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 36 — T av. X III Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 37 XIV 1164 maggio 26 Buonvassallo di Medolico vende ad Ansaldo, abate di Santo Stefano, l’ottava parte di un mulino. A.S.G., A.S., M onastero di S. Stefano, n. gen. 1509/11. N otizia in M . M o r esc o , G.P. B o g n e t t i , Per l’edizione dei notai ligu ri d e l secolo XI I , Genova 1938, p. 56, n. 1. Ego Bonusvassallus de Medolico cepi a te Arnaldo abbate Sancti Stephani pro ipso monasterio libras septem et mediam denariorum januinorum, finito precio pro octava pro indiviso molendini de ripa quod est ad Struppam, faciendum inde proprietario nomine a te et successo ribus tuis in ipso monasterio aut cui dederitis quicquid volueritis sine mea contradicione meorumque heredum et omnium pro nobis, stipu lanti etiam tibi sub pena dupli promitto hanc vendicionem me decetero nullatenus impediturum set defensurum legitime ab omni hom ine sicut valuerit aut meliorata fuerit, pro evicione dupli bona que habeo et habi turus sum pignori vobis subicio ut nisi sic observavero ex inde vestra auctoritate et sine decreto intrare possitis in bonis meis que m alueritis pro sorte et pena et quantum hoc fuerit vobis faciatis estim ari et estimatum nomine venditionis possidatis; possessionem ipius vendicionis de disse vobis profiteor. Memoratus abbas professus est Martinum de Mari superiorem summam solvisse pro filio suo quem obtulit eidem mona sterio. Actum in ecclesia Sancti Laurentii; millesimo centesim o sexage simo quarto, vicesima sexta madii, indictione undecima. Martino de Mari, Nicola Roça, Lanfranco Frenguello et Bonifacio Roça ad hoc testibus con vocatis. (S.T.) Ego Iohannes notarius rogatus scripsi. Di Giovanni Scriba ci è rimasta anche la presente pergamena che egli estrasse dal suo cartolare e che ci permette due constatazioni: a) la redazione in pergamena, pur continuando ad essere indicata con il nome di « charta », è ben lontana da quella in uso ancora non molti anni prima, anche senza entrare nei dettagli si avverte subito la mancanza delle sottoscrizioni dei testi e di altre formule a lungo discusse dagli studiosi; b ) se si confronta, poi, la pergamena.... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 38 - T av. XIV (*** 6cnuiN.MT.ill erp» \ic A rr lbo >■ 9 Ì $c< f • üptf* inm ilH p H'fc|*tè T^ncdu fn*r »i n .f»m toj v<<j |*n> oruw \ p i >■> , : \ JV molenimif t* jUjiv vj.é4frfrru|m \ p ae« ï> u m riUecaT^mln îuiftm }vin*;m iiu A m 4 -j ta»ia--mif lineine > an *>ic mco*Aj;Î>WÎm. ?<Mmûty S .S tip tlU rîi - t ' i l . l y ^ \ battit 4:ptiittt*.kl* am am ene tne ï*{<tio tuiU a n \m jH lirv ,: a,fV.-vfi'nfwr*u ' legitime 4 l ? a m i l w f i a a it}Um ntt «1 1 4» :n»t.> fa«*. . ï \ ttl <-|t*f H»Ih» _ib.ilnt a r ut** fù j^i^iori Ui)t ^.Uuu* a\ n u< "ïftne WLn* m tiv ixifTitif m ' *'» <* ' p > i ^up*i ta me obftru-tu ' e u t >lu m \ , \ s> ,x ^■pciii, - a i n r u u Kv j ia* ■u<*t>fut tt u* e?! m>-rs 7:fht" *u> »i*>c uctV^ttio?i‘|? 0 fT iK \tif. ^ffeiT ionê t p uentn#* 'c . ^ x r r tt r .. * t - ,*r» î u j ” «08 ì ■ fü n u rfim-n.-. o > e • f o tu iiT V ^ f t ü o *\»<> aiie- oimiirr ci^ë tnmifVuv A crû moccli $«ci Lturvntt i. no\ tt*> au ^ tàHhm* fcyAjdîtno 4. * i i| <ut.i u u > u lu^h \ hçh.'i -n\ . nc*^r u n 1' > « u n - l i a » UfltKA • L^nliv* n a- fin iri 1 fi U» >ftn»»* ut c ,-\ -. •■% ,, ■ *4.' .*■i' ' , , ' : . ' - trU tb u * a m u s a n t ’ W t A 0 f> *> v < s tt,n 1 toi f '! 1 p t: I X r p * i ! ,.if * |,p |!: Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 39 v> U<x XV 1164 maggio 26 R egesto: cfr. n. precedente. A.S.G., S .N ., C arto la re 1, c. 153 r. E d izion e in M . C h ia u d a n o , M . M oresco , cit., doc. MCCV. Monasterii Sancti Stephani. Testes Martinus de Mari, Nicola Roça, Lanfrancus Frenguellus et Bonifacius Roça. Ego Bonusvassallus de Medolico cepi a te Arnaldo abbate Sancti Stephani libras septem et mediam denariorum januinorum finito pre cio pro octava molendini de ripa, quod est ad Struppam pro indiviso, ut inde proprietario nomine et cetera, non impedire set ab omni homine de fendere sicut valuerit aut melioratum fuerit, sub pena dupli, tibi cum stipu la to n e prom issa et cetera, pro evictione dupli, bona que habeo et habitu rus sum tibi pignori subicio, ut, nisi sic, intrare et cetera et sine decreto et facere estim ari et nomine vendicionis possidere. Possessionem dedi. Actum in ecclesia Sancti Laurentii a parte Sancte Marie; . m c l x i i i i . , . x x v i . madii, indictione .xi. Ipse abbas professus est Martinum de Mari ipsam summam solvisse pro filio suo quem ipsi monasterio dicavit. ....con la precedente redazione nel cartolare, è facile constatare come quest’ultima, quale qui ci appare, sia alquanto più schematica, mentre, più tardi, verrà a corrispondere, si può dire parola per parola, alla « charta ». Del resto questa redazione, nella sua struttura, è ancora molto vicina alle « notitiae » di cui si è presentato uno dei più recenti esemplari risalente all’anno 1120 (cfr. n. 7). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 40 — ~T>fW o n ^ r* » \u ig m r* A*T>> » ■ Y »w I r w i» . ) |1 w i a O f f j u , •• | #f1) j b tU j» » , v . -7 1 SiJf(ij Lf-«-<- fp^n/^rrKS '- , fe^«g,„cr CO-U - v fSSj n*rS>/4 *«<■ ^ r ^ c * ì Jcàtri uf*~^ory*fi**nSbin«T It’o,uc.T1Wv('»*X « “■ IH«OKI u V^' H<HT» VI*" (v*hVh.<J.{Ì ****£< • <y>*èfar iftvrcstfnne / * j „Vr i g 'X Î —• '<■ T»J <> F t^ÜT rtù w rT ^ «xn TliaoL^fo^^- - L«iA"*»w'’jvvrìg-tf'■'-? è<jnr|sun‘ 5cc^»> w l ^ ^ r m^o^-oO «*>”r “* ■tj»y<A.vyi*IStf *»££*5- â (Wy^Mni àr/!y<^- ->,u jfyir- \^r L;*^>m\ Vrxjwc. -j| e < » Ì 2 > > Jbi^ f 0 . x ì *>'n^j i««i f T ) o im * u irT"* M *iw>.*-/^«rtè' jlmt- uscLt^r- 3fc«» ■ ami 'j(*i*im c _ j ? t u + f C .•< A' , ' A M-c n ftc m«Wy(ci/iB '&<****’ i to»fcA. OLft-L^tr ■)^J«ytr r ^ I /■ %(k/ i -‘ ' * «■<•<?fcr~ ^ f A -J < /l» m .* n . " > r ^ ~ t r /*M~ r-p-^VI-JV» /l»tri - / Ls- J V ~ i » C» m Lc>My~ X^Lyv*- Sor" >»yt~r «tr^orn. . y^cvt, )tvÀl< (1.^^-K"! . ffjt til'hff^f *f f ’ ^ - O'V,-<nr>* ? 2, fwr-: f t ,**.» £*»»*'. /jL./f* j.fUw ^ ~"> am r S.<? ^ 3 / 0 ^ 3 ^ « « / * a ^ a ^ o 5: $ • * £ « # M* L /v » - < v o f c - ^ ^ V y - ^ r r " ' * ? - - r ^ i v - " " ' ? - -'*“— " ^ ‘ 7 7 - ,£ 1 ^ HìwwyiX*-'. fjb.JLiiZi k m .« ^ c- * ~ r y V* . * ’v Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 41 XVI CARTOLARE DEL NOTAIO URSO A.S.G., S.N ., C arto la re 16/11, c. 52 r. Ego Sacus de Sagona.... Janue in domo qua habitat dictus Symon die .vi. decem bris, in nocte ante campanam. Testes Johannes de Sancto.... Actum Janue, in pontili Palatii de Medio, die .xvm. decembris, parum post vesperas. Testes dicti.... ....Explicit cartularius Ursonis notarii . m . c c . x x v i i . Tuttavia per tutto il secolo XII e parte del XIII si nota come il sistem a di trascrizione delle imbreviature nel cartolare non fosse uniforme. Ciò appare evidente quando si pongono a confronto diversi cartolari. In questo, pur trattandosi con certezza di cartolare, come risulta dall’ultima riga della riproduzione, non appare ancora in ogni atto l’indicazione dell’anno accanto a quella del giorno, del mese e dell’ora, come invece segnava, om ettendo tuttavia l’ora, lo Scriba. E ’ indubbio che ci si trova di fronte ad un periodo di profondo travaglio in cui si vanno fissando le norme relative alla redazione del docum ento, quali, poi, saranno osservate per secoli. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 42 — T av. XVI * -i ^ _ /_ -V'UvT- , i f ,V r - : f yf*C yr%^ j ? i- " « ' . f i t . .^ L.-CT ‘ * . -\ 0 1 ^ m '^ T W ■__ ~ > /*— .N ‘**W» n>wrw ,; r*<4* ^T->y»vr .A ? v 1 v ~ v ^ "5 * »‘<#*,# ï t y j . C u t ™ ' ,n*rtU *• '-"«r ^ - .r ^ r .v u A -■ <*r'A*«n < w s l i e r a i s ? _ ... . . v •'* ,- ~ T ‘ ,, r ™ * « * 4 fVH, 7T<^. — -\ « N . _ o*^r-.*«. *W V j - — ~TOrr , -t* ^VtnK » •*■ r.* T M i.w tì r J •■'.‘ i'tl*»*- «<*}- J ?^*T & ***. f< l» n )l * ** »*»>x ->/«. w r cr nu»k«r. nr.» 'V ì\inU f .U * f**tì.m)^** £ „ , * ; • ^#$-V ^ ,*, * * r > m . * ^ n - >&T -H. kc- w ' > w 7 r ]« a >* ^ ^ \Ç "~ .*1 *rt f' «for " h . >h i-*' r vi*j, ,\c - , ì ^ r -'ÿOti V K'fìiji&àe i«n «jIox^ / \ r ,r ^ -^ V fW ? 'r ? / \ V ^ ^ ♦ ^ ' t » , ^ . r ^ . . ^ ^ k fw ^ ^ iVfr{^ ..^.«•h , »«>frv »*pw«»Af m rhttunf "r5iC- «ri* 1<^71' * ,. % ______ __ 4h—■ '"' ^ f .W .^ ;t 'n^nVfv-f v^WW*. ^ ^ \ —*~v -•***/ r*H»«- ‘* fif» ‘ * fevt (»vrir ^ .%»nuf■> Sfr» ^ ^ .'tTvt -p n w Æ j. e\p C»V^V \rnu*A<\ , 'ÌmPc ‘ "k*. ^ rru A sW U f T ^C p* iwfc-UvnT" ^CK>^ 'i t f . A t v i r f r - f U a r : ^ irnrvrKì j?W » ^ u T rrU T ^U 'W r n'vv- f » A « V r T ^ >w<n< T r u-'^* > ^ k‘A f* ^ ( '« in T U f K> n V ^ - r f * V ^a J 7 - I F ^ .r ^ p i<^r~V,Uc ^ m < f V .Jv>5 '«K'n^W hf kv,-j f ^ <~• -?*$*■ ^ '7k4it« ^ <> v \,^“ vv-^WLa ,«wxu<(n -tH wTV" , rrT é^^iif^ ,4?jrl.vtTT ni^ pwiupT ur>t> >.'1, T's^r' Jx*r~IX I^VtT'i* V^^rttv‘ ^Vr»i'\<*. >v^--ys<ii» ^»V\WÌyv. ^ U crïT * *✓ ÇM K! ^ ;T .UìT" ^ jisiMS-' Tïrr m '**p'y Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 43 XVII CARTOLARE DEL NOTAIO BUONVASSALLO « DE MAIOR1 » A.S.G., S.N., Cartolare 20/1, c. 23 r. Millesimo ducentesimo trigesimo septimo, indictione nona. Cartularius tertius, domus dictorum venditorum, die .xxvini. decembris, circa terciam. Così avviene anche nel cartolare del notaio Buonvassallo « de Ma iori » in cui l’indicazione dell'anno è data soltanto nella prima carta. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 44 — T av. XVII rVl|r - Sve\rr><- t%» .f \ J »1 flttrJ■ IL irtri* 11.r y w ye- W ^ ; ’ **•' ■• “ • ~ ” ^ ~;„ ®f i V t ^ ~ — "'•' « * ^ » » 3 ^ 2 ? 1 "' ‘ 11 ’ ■*“ T Ï r ~ r s‘- * " r r r ^ ï & n A ^ A ~ j f ^ o U , ~ ~ ^ - W» « j n ^ f r r Lrf T ^ '^ c ì r ^ i r j - ' f j r *v ~ “\ l 7 » J L Z Z 7** ^ ^ '+<s L & * ? jG r ~ + y * ~ Z ~ ‘1U’r ^ * - * 4 ^ y ^ W i^ ‘ *,* Vyjsj^U ^ L , _ T T ’ '-r * ^ ' r U ~ >i~ r r _ w f r f r A ^ rU r ; . _ • 0 -« . i~ ^ i y - p - f a f r le i ^ , ^ „ _ L u t £ au, U jf xà-~*r ,*•***, i—, • --. ’l . - i i * f *, ' T T -y )* y * ~ - r , . , ... w ^ f u U ^ *, <^W * Ù k ^ * ^ T < V ^>*1 ^ - » * jh 'i 2 ^ ^ - A«1^1-««J X ' ,' ^ -*{.>«, 7 /L ^ r ^ ^ fS ^ Z Z ’ _ k « i 7 bfc< f/rA »**» J V J0& "*T -w ')* 'i« . *fc ^ 7fi m„ v ^ ^ , > ‘^ ^ Z Z L * - ^ Tw ^ J ^ t w - « w v - ^ J c .m -------- / rs. rL s 1 * „ , *T r L h U '’ ,- ? ^ H * M f * ” '«*<*»'"*'¥ +M» iryr jU* 4 -»• <- ■^tW.„T^>ffV«*l .S ^* ? f _Jt»WjCn1 J. n t .« ,1 ^*** i - »V*Alf' r ;, ir* .^\Nir^ ^* #; k*l*4^ ,.*U .. i»».iU,t*»r«4.' - 7' '* ' / ' K/ 1^ A-M V^1»^ w ^«►^ nK>%«rrv L _ . ^ ^ ^— y <- j> r ~L ^£ -4~m * ^ .t e u - ^ w ^ u ! ? l^ fr. X / u r - j p. u u . ^ fi tj <r ^ 4 /v ^ w w j' U. ìfiW -/ | __ _ vt» 4•1’^i n*1i <îfr« li* li.'7 -k"M*|w«H'v» /ir' .,H ' .tr»^«v»»v ' ~*t ,.«» •”a+•,- ^»«U ,»#*,l«*th y<-««*}!*■ r •' •— •* «■ittf *<r **'• <“*>" sïVi tn*Cd^f^ ^ » ) P 4 y u , f ^ j U 'S r ^ 1 J + -* u * j - f «V ' / * Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 45 XVIII 1259 agosto 13 Faciolo de Mari dichiara di aver ricevuto da Nicola Anioino, a nom e di Guidone Leccavello, la somma di lire 22, soldi 8 e denari 11, pro veniente da certe merci che il detto Guidone aveva lasciato in deposito presso il ricordato Nicola in Bugia. A.S.G., S.N ., N otu la in m anuale inserto in cartolare 12/1, c. 120 v. + Ego Faciolus de Mari confiteor tibi Nicolao Anioino a te habuisse nomine Guidonni Lecavelli libras .xxm ., soldos .vili., denarios .xi., que pro cesserunt ex rebus quas tibi dimisit dictus Guidonnus in deposito sive custodia apud Buzeam. Testes Obertus Pistinus et Uuilielmus de Fiburgo. x in augusti. Dopo la metà del secolo XIII, invece, si può constatare come il sistem a di trascrizione degli atti nel cartolare diventi uniforme e come, di norma, la redazione degli stessi sia triplice, come, cioè, esistano per ogni atto una prima redazione molto schematica, raccolta nel manuale e detta « notula », una seconda stesura, completa, conservata nel cartolare e chia m ata « im breviatura », ed, infine, la « charta » in pergamena, non sem pre effettuata, consegnata alla parte o alle parti. Le tre operazioni, che avevano come risultato la notula, l’imbreviatura e la « charta », venivano rispettivamente indicate con le parole: « in notam recipere », « imbreviare » ed « in publicam formam redigere ». Quando, pe raltro, non vogliono indicare in modo tecnicamente preciso una determ i nata redazione i notai usano generalmente il termine più comprensivo di « in stru m e n tu m ». Ecco la « notula » di un atto nel « manuale » mentre.... 46 - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av . XVIII T à* y C r ij ^ T ' (J 07 Y ^‘r- + t r (,< *« X y ^ ^ > „,.'.,n - if*"f *kT 7 ^ f >w r*’ c 4 - i *3 tc K « < ~ r fliCTlV.' V.VA.. ^ T T T *“ . / - / r c * * ‘“ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 (./ Il s x' XIX 1259 agosto 13 R egesto: cfr. n. p reced en te. A.S.G., S .N ., C a r to la re 34, c. 162 r., u ltim o atto. In nom ine Domini amen. Ego Faciolus de Mari confiteor tibi N ico lao Anioino me a te habuisse et recepisse, nomine Guidonni Leccavelli, libras viginti tres, solidos octo et denarios undecim januinorum, que pro cesserunt ex rebus quas penes te dim isit in custodia apud Buzeam dictus Guidonnus. Renuncians exceptioni non numerate et non habite pecunie predicte et om ni iuri unde tibi convenio et prom itto quod dictus Guidon nus vel alius pro eo .................... contra te vel bona tua faciet postula tionem vel requisicionem in iudicio vel extra, de iure vel de facto, de predictis vel ipsorum occasione s e t ................................................................quod dictus Guidonnus hanc solutionem a te mihi pro ipso factam habebit ratam et firmam et contra non veniet sub pena dupli dicte quantitatis a me tibi prom issa et a te stipulata et sub obligatione bonorum meorum habitorum et habendorum. Actum Ianue in banco quod est iuxta apothecam quam tenere consuevit Alegrus de subtus Sanctum Petrum de Porta. Anno Dominice nativitatis . m . c c . l v i i i i . , indictione prima, die .xm . Augusti, post tertiam. Testes Obertus Pistinus et Uuilielmus de Fiburgo censarius. (A margine destro: Nicolai Anioini). ....questa imbreviatura, completa in ogni sua parte, costituisce la seconda redazione, nel cartolare, dello stesso documento. 48 - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av . XIX 'i L P !4 K , >| i ; ..^ f5 ' -,3 < v» ! ‘ w-e- ^ —i f as i\. 'ù p ..* **<=***j I 1 P * fa J&. »t. Jr “-v * ' ■Y;\ ( t i $ &£ ■ , i <r | /v ,'t - 4 4 p ' ** i 4 r i • r ^ ! 4 ‘ T H & ^ 4 e JX > i sj » . ?». -— £ '~* ^ ì 1 1 . J * ? ja [' - - f J t . . t «s r f i * > *~LV ^* t F ^f ir*/ I ^ J C-<^. * f L ^ Ç '-P * . \ L i s c ^ •(., * " ; ^ i i ? i y  , , *r-\ . * p l ÿ ; -i **-*’*•* r< J£ i * V t J t- Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 49 XX 1304 agosto 9 Concessione in enfiteusi da parte del m onastero di S. Stefano di un terreno fabbricabile, per l’annuo canone di Lire 25 di genovini. A.S.G., A.S., Monastero di S. Stefano, n. gen. 1511 /IV . (S.T .) Ego Januinus Vatacius notarius predictum instrum entum ut supra extraxi et exemp(li)ficavi et in hanc publicam formam reddegi de m a nuali instrum entorum compositorum manu quondam Johannis Enrici de Porta notarii ad postulationem dicti Stephani de mandato tam en et aucto ritate domini Consulis Civitatis ut de mandato predicto apparet publica apodixia scripta in dictis actis . m . c c c . v i i i i . Da questa « com pletio » appare evidente come in talune circostanze e con determ inate cautele fosse possibile estrarre la « charta » in perga m ena anche dalla « notula » conservata nel « manuale ». Occorreva, però, che il docum ento fosse perfettam ente databile e risultasse con certezza l’intervento dei testimoni. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 50 — Tav. XX '|1-0'« AlMl ‘ («.A, f \ t ì n ,A » >\ tf~ A Jl» »A rt>ty-~ l ’ uj 4»A t" \\ V — (Vimk J MV<ÌA m ^•\*\M -v . a? *■' '* S&—'«*| UjiCtr* «y9 •r»v~ WT~ir>Mi*|V ijr» VtJ *>*» Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 51 XXI 1307 aprile 13 Il Console « civium et foritanorum » ordina al notaio Corrado « de Castello de Rappalo » di estrarre « in publicam formam » un atto già altra volta estratto e di consegnarlo a Leone da Finale. A.S.G., S.N., « Apodixia» inserta in cartolare 134 tra c. 80 v. e c. 81 r. .M.ccc.vii. die .xiii. aprilis. De mandato domini Consulis civium et foritanorum vos Conrade de Castello de Rappalo notarie detis et extrahatis in publicam formam Leoni de Finario albergatori instrumentum per vos com positum de soldis .xxxv. denariis .li. januinorum contra Francischum de Berninzono de Naulo alias per vos extractum ipsi Leoni spectantem cum dictus Leo instru mentum ipsum amississe. FORITANORUM - Venturinus de Manarolia. Talora, com e in questo caso, è il giudice a richiedere, con una sua « apodixia », che il notaio consegni una « charta » c h e ,.... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 52 - — ‘h t- r * < c- 7 * 9 ^ f' if^ tV r “ ** A. i Q~p ^ '^ Ï V W Ï ,'* W \\ H i Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 XXII ....luglio 24 Franceschino « Bernenzonus » da Noli confessa di aver ricevuto da Leone da Finale una certa quantità di merce per la quale prom ette di pagare, entro 15 giorni, la somma di 35 soldi e 2 denari di genovini. A.S.G., S.N., Notula in manuale inserto in cartolare 134, c. 81 r. Ego Francischinus Bernenzonus de Naulo confiteor tibi Leoni de Finali albergatori in Janua me a te habuisse tot de tuis rebus. Renuncians etc. Unde pro quibus tibi solidos .x x x v . denarios . i i . januinorum usque dies .xv. proximos. Privilegio fori etc. Et convencioni. Testes Jacobus Bona de Albingana et Nicolaus Pontezellus. Die . x x i i i i . julii ante terciam. .... com e prova questo documento, è stata estratta dal « m anuale ». Ne è ulteriore conferm a l’annotazione apposta sul margine sinistro del foglio, all’altezza della notula, che dice testualmente: «factum in charta; item factum de m andato consulis civium et foritanorum ». Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 54 — T av. XXII t~ , .*1- '.ic tVivcy " à l'S'w-^V- ~ T r‘y ~r<pr- 9*» A.-Jiy. 3jT***ljÌr*) ^ yS ^^P'-ÇyCÜ -xoyS T ^ U r tfi' C i Are-I -f( -. - r 4-,, U*' f ; f WL m *. Al«50 T^An'' 'k ~ |f I "V XV .- w ÜV ‘>* «M«st; fc&*-<W fì^ /jvvPi^ç ^>Jn ^Vj\ h*a ^ A&t ,«**^*~- *■*' 1^)7' .ut».’ «?v*tfiC~-J^1*^r~. 'jfVn'-N—{-' ‘""Nt'» 'v^’|'v,f <v««/s'- ^*r-'"T-ti&t r^>nf*-<^v*<vs 'Ja*t '**fw ' f'jil Uii'i&k«s£ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 55 XXIII 1308 gennaio 20 Oberto de Mazasco e Simona, sua moglie, vendono a Guglielmo Bocacio, notaio, una tintoria situata presso l’arco del M onastero di S. Stefano, per il prezzo di 1.100 lire di genovini. A.S.G., A.S., Monastero di Santo Stefano, n. gen. 1511/IV. (S.T.) Ego Leonardus Bocacius Sacri Imperii notarius predictum in strum entum ut supra extrasi de cartulariis instrum entorum com positorum manu quondam Johannis de Avundo notarii in hanc publicam form am nichil ad(d)ito vel dim inuto nisi forsitan sylaba, ponto, titulo que m utat sentenciam vel variat intellectum et hoc de mandato dom ini consulis placitorum, ut continetur in una apodixia scripta manu Thome de Casanova notarii, . m . c c c . x x x i i . die .xxxi. julii. Di norma, però, la « charta » in pergamena veniva estratta dalla redazione del cartolare, vale a dire dalla imbreviatura, com e risulta dalla « com pletio » che si trascrive e .... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Tav. XXIII Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 57 XXIV 1335 luglio 1 Ordine del Giudice ed A ssessore al notaio Francesco « de Canecia » di estrarre « in publicam form am » dai cartolari di Bartolom eo « de Pareto » alcuni istrum enti, relativi a vendite stipulate da Antonio Gri maldi, e di consegnarli a Bernabò Selvatico, com pratore dei diritti negli stessi specificati. A.S.G., S.N., « Apodixia » inserta in cartolare 111, tra c. 20 v. e c. 21 r. .M .ccc.x x x v . die prima julii. De m andato dom ini Judicis et A ssessoris vos Francisce de Canecia de Rappalo notarie extrahatis in publicam form am reddigatis de cartulariis seu prothocolis Bartholom ei de Pareto notarii tria instrum enta vendicionis facte Anthonio de Grimaldis, sive Anthonio de Petra Rubea, prò ipso com p osita per ipsum Bartholom eum .M.ccc.xxvn. et ipsa instru m enta detis et traddatis Bernabovi Salvatico em ptori a dicto Anthonio iurium contentorum in dictis instrum entis. Judex et a ssesso r (Signum Communis) Guillielmus de Monte Rubeo notarius. .... da questa « apodixia » riportante l'ordine del giudice ad un notaio di estrarre alcune « chartae » dai cartolari di un collega. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 58 — T av . XXIV V- «£ k * * ** * * H .NT, c .'•* & )• te * 9iC Ü * ,-JL& a- *? ^ <-*_ e K - *T **- t ^ - ^ ^ ì r riS ’■“*? V *L V - ' 0 )0 ^ « r O o-cvlevi* v*<**! Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 m — 59 XXV - XXVI FRONTESPIZIO DEL CARTOLARE DEL NOTAIO « JACHINUS NEPITELLA » A.S.G., S.N., Cartolare 60/1, c. 1 r. Edizione in G. C o s t a m a g n a , La triplice redazione dell’« instrum entum » genovese, Genova, 1961, p. 24, n. 58. (S.T.) Ego Jachinus N epitella de Bisanne notarius rogatus scripsi. Et notetur quod illa instrum enta que extracta fuerint de cartulario in p ergam en o .................. habebunt hanc literam F una vel plures ........... et illa instrum enta que canzellata erunt in cartulario habebunt et canzellata erunt in hunc modum de istis duobus lineis X FRONTESPIZIO DEL CARTOLARE DEL NOTAIO « SIMON VATACCIUS » A.S.G., S.N., Cartolare 40/1, c. 1 r. Edizione in G. C o s t a m a g n a , La triplice redazio>ie cit., p. 22, n. 57. Cartularius instrum entorum com positorum manu Sim onis Vataccii de Predono notarii, . a i . c c . l x x x i . , diebus m ensibus et o r is .... prout inferius continetur. Omnia instrum enta huius cartularii scripta sunt per abecedarium , inquire abecedarium et invenies om nia instrum enta que volueris in quO' libet .............. om nia vero instrum enta huius cartularii in quibus est tirata linea una sunt extracta scilicet hoc m odo , om nia alia vero instrum enta huius cartulari que sunt canzelata pluribus lineis hac form a / / / sunt cassa ta, alia vero in quibus non est aliqua linea non sunt extracta nec cassata nec canzellata. Si noti che, com e docum ento isolato, l’unico ad avere pieno e com pleto valore giuridico, in quanto m unito della sottoscrizione e della con validazione del notaio, è, in questo periodo, ancora la « charta », prova ne sia che per certi negozi quando essa veniva a perdere il suo valore doveva essere distrutta o « incisa » com e dicevano i medievali. Ciò non toglie che una imbreviatura potesse venire cassata quando ancora non era stata estratta la relativa pergamena. Per essere certo di non rilasciare una « charta » in base ad una im breviatura cassata per volontà delle parti o annullata in seguito ad errore ovvero per non rilasciare una seconda volta una « charta » già estratta, cosa m olto pericolosa in caso di negozi comportanti il paga m ento di som m e di denaro, il notaio contrassegnava la redazione del cartolare con opportuni richiami di cui dava avviso, normalmente, all’ini zio del cartolare. Era questa la « lineatura » che, peraltro, variava da notaio a notaio com e si può desum ere dal confronto del frontespizio del cartolare di Gioachino Nepitella con quello del cartolare del notaio Simone Vatacio. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 60 — T avv. XXV-XXVI <ic j A» runuÿ-VwpudU. "*•'*- inj^rtC' J^e«- o ir a » - /&>■ >» /V r v „.*► ' . tu VWV . ^ ^ |cU *—•■»«' • T• J* yW -*■** ia,V».»' • y f-^ v- U v u J U ^ -U -v 7 f1 f > 1.• k J. 4g* IT-5*0 Ay\, \ " y )*f- ,'£ iy < r yA ^ -p *w 'V— a ----1,-irW 1 " "> .iUr^. »■*"* ‘jV / “ „v * "’ ^ -s ^muvtiiv'C t>vmiv «♦’frv* (j -ataMN&fe' \ S T I"(W S>IV , àT~TM. >u»vf\m-* Hf t ^ì CDyy' vC' uf l7\c- f**•WN * C o'' ^ u % r ~ ^ * r v ^ W |^ A.*-'". « /v^ Vi\ i v.7^c^ffAtA % *" f j i p ^ ^ *4w\ M C : Vlt>' ^ - * Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 XXVII 1277 gennaio 15 Filippo de Volta nomina suo procuratore Ottolino di Spigno. A.S.G., S.N., Cartolare 112, inserto tra c. 177 v. e c. 178 r. Notizia in G. C o s ta m a g n a , La triplice redazione cit., p. 31, n. 90. Ego P h ilip u s.... Exem plum a quodam publico instrum ento scripto m illesim o et die suprascripto manu Leonardi Nigrini notarii, per me Georgium de Camulio notarium, nichil addito vel diminuito, presenti m illesim o, die . x x v i i . madii. Georgius. La redazione del cartolare e, in mancanza di questa, come si è con particolari cautele, quella del manuale, permettevano, oltre alla zione della « charta », anche di rilasciare, da parte di altro notaio, sem plici « exem pla », com e si dichiara nella convalidazione del m ento qui trascritto e com e risulta.... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 62 — visto, estra copie docu T av. XXVII thj* fk ^ $ r (t £“?•*« tm >(^ZT -+-■ ■ffijp** jHisvXe- »$5 yY H ^ ' •V*Y>C^Ìr J^«r*T-K^u' Hr*jHC\&yy s- / ^ wr* y£T> » * ) rj S37a *)«^r*#ir ^ Ci $trCim ^ ^óÓT" *b ^ /V»u <t jji. ij'** 'v‘^'e^*”‘ ^ tw « *;£, 4 ^ ^ ^ -^ * k *■«- TÇ-- e ^ -j ii » »t - , v^vr <t~ t>tu' 3 $*•" ‘*c^- v W*— , «sjfcj--. .£. f * T T ~~~ ^ Y $ 7 (■ $*{ •=*- ••&*. \J ( s r ~r3,*~ ^ « . J r , . — '~ ^ l-tr" ' * ~ “ ~ 'S “ C" H , J « f f a v )(— =? ' ~ u™ « /* > ^ -W 'i + •i=V— ~ ~ - j * ? - - 1» r ^ -••% ' fc’U ' ~ "T ' ^ H * * " - c * ^ M f U ^ k P A 'Y*.ffxftv u t ; \ £ T 1^**«,» ^<C T "- <T a*v^mJ|? (TTSf 'ìTZf— e» <vw i -yf- «iti i* » r“ i r <TT £-jr*<p p **«* d ie $**"} ^ ^ jue^iT11y j / n v ■trjHUr’ ffyr* A (\ '^v’ V^M^Tftf i^pnArft A, me- y S ftip V # ' + *% y^Sy/itldu^3 • F <3$-" ^iiH/twip* ÌIWm n «%Sr* C*m«f W?" * (!& À&f* ^**n ^ 9»c *-'•**« ' trfl& ~ ~ - gbbsF Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 63 XXVIII 1334 d icem b re 17 Ordine del Console di Giustizia « deversus Burgum » al notaio Bar tolom eo Pareto di consegnare in copia sem plice un is tr u m e n tu m da lui stesso im breviato a certo Carlo Gentile. A.S.G., S .N ., C a r to la r e 115, in ser to tra c. 55 v. e c. 56 r. E d izio n e in G. C o s t a m a g n a , La trip lic e r e d a zio n e cit., p. 31, n. 90. .M .ccc.xxxiiii. die . x v i i . decem bris. De m andato dom ini Consulis Burgi vos Bartholom ee de Pareto notarie exem pletis et in exem plum detis Karolo Gentili quoddam instru mentum dacionis in solutum per vos com positum . m . c c c . v i i i . de m ense marcii in quo instrum ento continetur sicut Petra uxor quondam domini Leonardi de Turcha m ilitis dedit in sclutum pro doctibus suis certas pos sessiones ipsi quondam dom ino Leonardo prout in dicto instrum ento con tinetur. BURGI - Thomas de Casanova notarius. ....anche da questa « apodixia » con cui il Console di Giustizia « deversus Burgum » ordinava al notaio Bartolom eo Pareto di rilasciare un « exem plum ». Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 64 — r Tav. XXVIII P iT> 0 <>V- ' V r > 1 ,v * \x\\ ì , cn( . Vs ' £ ° V jii / > ’rff" " c t ^ Jli'tn >5 ^ P a s jJ a ^ a ^ C K &*H*- ^O O ^0>H T U >, **> <>"( f>YC r s h £ 1 £ C T ìi^ ^ v J\ v o v W ^ ^ f v T ***<■(!* .“H & .T C* . ' r\ jT ™ . /\ .. i / V V VT^^f/ <v*>^ to v .lM iV w .V '— L L. /Y j u j n ! • ♦ 1 a > ' ' V o^j>sM .iJ ì c a . ^ S x frv Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 1 XXIX 1343 ag osto 21 Autenticazione di una copia da parte del notaio Antonio Bono, scrit tore e sottoscrittore della stessa, e di due colleghi intervenienti e sottoscriventi. A.S.G., S.N., Cartolare HO, c. 225 v. e c. 226 r. (S.T.) Ego Anthonius Bonus Sacri Imperii notarius supradictum exem plum cum autenticho predicto vidi, Iegi et in hanc publicam lorm am redegi a dicto autenticho nichil addito vel dim inuto quod m utet sensum vel variet intelectum nisi forte silaba, punto vel litera sententia tamen in aliquo non m utata ac ipsum exemplum cum autenticho predicto dili genter et fideliter auscultavi unaa cum infrascriptis Paullino de Magdalena et Oddoardo de Clappaira de Monelia notariis se subscripbentibus in presentia dom ini Bartholom ei Gambelli de Placentia Janue consulis de iusticia deversus civitatem qui causa cognita sedendo prò tribunali in hiis scriptis laudavit, statuit et pronunciavit huic exem plo adhiberi debere eandem vim , fidem et robur quem adm odum adhibetur autenticho pre dicto et hoc ad postulacionem dom ine Francholine. Actum Janue subtus palacium Serravallis in curia Consulatus Civitatis; anno Dom inice nati vitatis .m .ccc.xxxxiii ., indicione .x., die .xxi. augusti, post terciam . Presentibus te s tib u s .... (S.T.) Ego Paulus de Magdalena imperiali auctoritate notarius et Communis Janue cancellarius hoc exemplum a suprascripto auctentico instrum ento in pergam eno scripto unaa cum suprascripto Anthonio Bono notario et infrascripto Odoardo notario vidi, legi et fideliter ascultavi et quia utrum que concordare inveni de mandato dicti domini consulis me subscripsi m eoque consueto signo signavi. (S.T.) Ego Oddoardus de Clapaira de Monelia notarius hoc exemplum a suprascripto autentico instrum ento in pergameno scripto unaa cum suprascriptis Anthonio et Paulo notariis vidi, legi et fideliter ascultavi et quia utrum que concordare inveni de mandato dicti domini consulis me subscripsi m eoque consueto signo signavi. L’istrum ento oltre che in copia semplice poteva essere rilasciato in copia autentica ma allora occorreva la sottoscrizione di almeno altri due notai e l’intervento del giudice. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 66 — Tav. XXIX Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 67 XXX 1314 dicem b re 2 Simona, vedova di Bernardo, e Benedetta, sua figlia, vendono a Barto lom eo Falcone una casa posta in Bisagno ed un terreno dietro la stessa per la som m a di settantasei lire di genovini. A.S.G., A.S., Monastero di Santo Stefano, n. gen. 1511 /IV. (S.T.) Ego Ugolinus Bastonus de Quinto notarius rogatus scripsi et presens instrum entum alias per m e extractum iterum extrasi et in publicam form am redegi ad postulacionem Stephani de Lavania executoris sindici Abbatis m onasterii Sancti Stephani et de mandato dom ini Consulis Civi tatis de quo m andato constat per eius apodixiam scriptam per manum Oberti Pellicie notarii et scribe Consulatus Civitatis . m . c c c . x i i i . die . I I . de cem bris. Con opportune cautele e dopo che il richiedente aveva giurato di aver persa la « charta » e che, nel caso di ritrovamento, ne avrebbe usato una sola, il giudice poteva autorizzare il rifacim ento della « charta » stessa, com e è specificato nella convalidazione di questo docum ento e .... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 68 — T av. XXX ^ vn n f6 » 3 r Hjpi ’rrf - t o i j«ojn • ,J«f Ml ■’W' ^■UntJ'Ç}'*- 1 /’N*<fftrfc,*V #, ^rr >iôV«W h ^ ' W . f: h>r^**\i ) ^x,y r>rw^> ' ™r-*- ■ Ii 1 -V*» . ViAj"' .*»»•». ^ » " v V ^ n ) W > | > j i « « , J^i^V jU ,; ÿmfi'mmMy ‘SVS^MSfc *ry fr»J.'ti(n b+Ln, • .' " " J * 7 7 *’"', ?v " ‘£»*y W > » >^rW, ^ r r W W ’t v~rt* Î W W . xu,L*^ «Jk , L*' i .!>• i • t. /, ..*-i_, . ■/1 ■./■.: y / J n , A,.-*-' nvw, mJ» w(t, '«m w -; < ?>** ■ <.£ 1 / f f / )v-~) >nW. v^i«~ T ., .W V ’ TviiC.-71 V ,V^ ' ^ frtfc- y*, 'rbm'hk'K N Æ ] n ,.y ,w . V •• * I P <£ . ^ J ' . j j 1"*} Ê*ÿW j V .jm r ^ 4 ) t^bis,CWa«-*i . V ' t ^ f c . W * » * * * . ’‘-MV-nnrn ^ )S.rV<*«Wr'j. y r ^ / jtA liyj; J , yutiny f*>oÀ t&fn ^ I , <ji y ■; ^ y jtr jr ^ fe ty V > L q ,i ^ \ ' ^ **n* j r ^ fit&ir, ,\UAr^. » ■>«; m- -^. Ihj^ie-'i. ïw*n*r* Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 69 : XXXI 1317 novem bre 5 Il Console di Giustizia « deversus Civitatem » ordina al notaio Gu glielm o « de Cendato » di Rapallo il rifacim ento « in publicam formam » di una « charta » dallo stesso notaio imbreviata e di consegnare il rifaci m ento a Villano Saivago, il quale ha giurato di aver osservato quanto disposto dal dettato del capitolo degli Statuti relativo alla perdita degli istrum enti. A.S.G., S.N., Cartolare 101, inserto tra c. 138 v. e c. 139 r. Edizione in G. C o s ta m a g n a , La triplice redazione cit., p. 29, n. 83. .M.ccc.xvii. die .v. novem bris. De m andato domini Consulis Civitatis vos Guillielm e de Cendato de Rappalo notarie extrahatis in form a publica instrum entum per vos com positum per quod apparet quod Manuel Salvaygus filius Meliani Salvaygi (dedit) Villano Salvaygo lb. centum septuaginta quinque januinorum et dictum instrum entum tradatis in forma publica dicto Villano Salvaygo non obstante quod alias fuerit extractum cum ipse iuraverit et omnia fecerit que facere debuit ex form a capituli loquentis de am issione instru mentorum . CIVITAS - Venturinus de Manarolia. .... dall’« apodixia » con cui il giudice ordina il rifacimento di una « charta » al notaio Guglielm o « de Cendato ». Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 70 — T av. XXXI ' <4'r*Ç‘] fT”V*T..W K "p * * * 1 \ - * y ^ ~ » « ^ r— ** <r ^ j > p ^ J C > u * .......... ^ 4' ^ K * £ a TwT ^ r^ -y * \ T ~ 2 t r ■ **• *& ? ' • ' < A ^ .= w _ J •< 'T “ “ ' * Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 71 XXXII 1335 luglio 13 Il Vicario del Podestà ordina al notaio Francesco « de Canecia » di estrarre « in publicam formam » un istrum ento dal cartolare di Bartolo meo Pareto e di com pletare le form ule qualora queste risultino inestese. A.S.G., S .N ., C a r to la r e 116, in se r to tra c. 20 v. e c. 21 r. E d izion e in G. C o s t a m a g n a , La trip lic e re d a z io n e cit., p. 27, n. 76. die . x i i i . julii. De m andato dom ini Vicarii dom ini Potestatis Janue vos Francisce de Canecia notarie extrahatis et in publicam formam reddigatis de cartu lario Bertholom ei de Pareto notarii anno de . m . c c c . x x v i i . , die .m i. aprilis, instrum entum quod pertinet Aldebrando de Costa de b a ln e o .... et si dictum instrum entum non est extensum ipsum extendatis in form a con sueta et extractum in publicam formam tradatis dicto Aldebrando. .M.CCC.XXXV. POPULUS - Andreas Rubeus notarius. È interessante, inoltre, notare com e nei casi illustrati il notaio potesse essere chiam ato a com pletare certe formule deH’istrum ento quando si presentasse tale opportunità. La notula e, più tardi, anche l’imbreviatura potevano presentare le clausole più comuni non com plete o inestese e rappresentate da sem plici « etc. ». L'« apodixia » prova come il notaio che estraeva una « charta » « in publicam formam » dall’imbreviatura di un collega potesse essere autorizzato a completare le dette formule che pren devano il nom e di « ceterate ». 72 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av . XXXII -" ì '» ' 4 .C ' - ••• . ■ . " ■** » • J ry tiT ^ ^ £<U ) ^ Nw* *-Ja V Y t Lu ^ <^sL*- c £ v ~ VV-r— 5L ‘ ^ ^ w -j^ \ ^ C ^ ‘^ p f t n + + tn rv-tr^ ^ C 'y .VK M f S^ * ' -Q*~ . * ÇV>10 I’ £ ^cVs>*v-pr rÇ \n / y iM n ^ / A% w » fiÀ w < v .- v j iv it - i i^ 5 - ^ CV*- >>w1 )> ^ C T ;~ v n ^ ’ - e f* c -jc h t^ f* ^ r *' * p V7 ^ * v <~7 , . - j m t ' ~ f7 ' Y * » * D O S iJn ■*■>!>&' ■ . ^ T ; % ^ ° f r ì f e ì v ^ r , Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 73 XXXIII 1313 febbraio 10 Il Console di Giustizia « deversus Civitatem » autorizza il notaio Januino Vatacio, custode dell'archivio dei cartolari dei notai defunti o assenti, ad estrarre dagli stessi istrum enti « in publicam form am ». A S.G., S.N., Cartolare 201, inserto tra c. 90 v. e c. 91 r. Edizione in G. Costamagna, La triplice redazione cit., p. 28, n. 78. .M.CCC.xiii. die .x. februarii. De m andato dom ini Consulis Civitatis vos Januine Vatacie notarie cui preest per Commune Janue custodia cartulariorum notariorum de functorum Civitatis Janue de quatuor com pagnis deversus Castrum extra hatis et in publicam formam reddigatis de cartulariis notariorum defunctoium et absentium universa instrum enta extrahenda et ipsa detis in pu blicam form am illis quorum sunt. CIVITAS - Sim on Vatacius. Per finire occorre ancora notare come si trovi traccia di un « manda tum generale » che non si riferisce soltanto all’estrazione « in publicam form am » degli istrum enti di un solo notaio ma a quella degli atti di più notai. Un sim ile mandato, nei primi anni del secolo XIV, troviamo conferito ai custodi dell’archivio dei cartolari dei notai defunti, com e prova 1’« apodixia » che si riproduce. 74 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av. XXXIII M) CCC N jA * * ^ }< * > ir ^ T | O ^ f X k P H * * * î ^ y *j i ^ i * % U U ^ H r * t v f " ìV " « > \* v h .U * k « < * ' ^ * A i * i ( ^ Ì ^ i w V * T U j é| y ^ f » 'v * rx $ h 7 C«r \t* S fe **“ 7 » y ^ ‘V 1 ! » * ( J l! III. < " c ^ /V * n r * Y J — •r Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 75 N O TA B IB L IO G R A F IC A A. Gaudenzi, Le notizie dorsali delle antiche carte bolognesi e la fo r inala « posi tra d ita m co m p ievi et dedi » in rapporto alla redazione degli atti e alla ti adizione degli im m obili, in A tti C ongresso In te rn a zio n a le di scienze storiche, Roma, 1904. A. Gaudenzi, Sulla duplice redazione del d o c u m e n to italiano nel M e dioevo, in A rchivio S to rico Italiano, S. V, XLI, 1908. F. K ern, D orsu a lko n zep t u n d Im b re v ia tu r, zu r G eschichte der Notaria tsu rku n d e in Italien, Stoccarda, 1906. B. P itzorno, La « carta m a te r » e la « carta filia », in N u o v o A rchivio Veneto, N.S., IX, 1908. P.S. Leicht, D ictu m et im b revia tu ra , O sservazioni, in B u lle ttin o senese di storia patria, XVII, 1910. F. S chüpfer, A p ro p o sito della « carta m a te r » e della « carta filia » stu d ia te in una recente pubblicazione, in R iv. h a i. scienze giuridiche, XLVIII, 1910. H. B resslau, H a n d b u ch d er U rkundenlehre fiir D eu tsch la n d u n d Italien, II, 1, Lipsia, 1915. P. Sch iAPPARELLi, N o te dorsali, « Dieta », in Archivio S to ric o Italiano, S. V ili, XXI, 1934. M. Moresco-G.P. B qgnetti, Per l'edizione dei N o ta i liguri del secolo X II, Genova, 1938. P. R asi, Il d o c u m e n to e la tra d itio chartae nel periodo longobardo, in P ubblicazioni d ell’U niversità di Pavia, S tu d i nelle scienze giuridiche e sociali, 99, 1947. A. P ratesi, I « dieta » e il d o c u m e n to privato rom ano, in B u lle ttin o dell'A rchivio Paleografico Italiano, N.S., I, 1955. G. F alco-G. P istarino, Il cartulario di Giovanni di Giona di Portovenere, sec. X I I I , in Biblioteca della Società Storica Subalpina, CLXX, Torino, 1955. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 76 — IL N O T A IO N ELLA VITA P O L IT IC A ECONOMICO-SOCIALE DEL SUO TEM PO Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 À CCttftttf* fr'UUltf PsllTtUJ ü t t u i W » " u u u j l t f V t n p u r c t n c if li n u * C lJ iw s jf f lf o iw * ]? ;'C*îî ^ L u j t . ^ t m l i r j c c m p u f c t a c m l * ç < .C v«n iiiid iQ i p 2 i* iïit iiô 02ï>iti4Ci f ii c X C ' f i* »/ V a T ltn fc îo ^ c ij i liti* C o ftiU itu f ù i t ♦ nu* ï n î . A c ' X ci}fa m a n jo anno* C w fu U c n ü im i’ b u m . s % i c n ’ C 4 p w . £uinirtf*n»uu<>- J ttìiltó ; £ t u l& t c ”W{C3* ....clavarii scribanique, cançellarius pro utilitate rei pu blice in hoc consulatu prim i tus ordinati fu eru n t.... ( 1122) Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 78 — IL NOTAIO NEGLI UFFICI PUBBLICI L esistenza della cancelleria nei maggiori comuni italiani è un problem a aspram ente dibattuto dagli storici e dai diplom atisti. Tuttavia, all interesse che la questione suscitò nei prim i anni del secolo, non è corrisposto un analogo impegno da p arte degli studi m oderni. Se si eccettuano alcune opere, veramente fondam entali, sulla cancelleria fiorentina o su singole m agistrature vene ziane e milanesi, — per non citarne che alcune, — ben poco si è potuto accertare con piena sicurezza sulla « vexata quaestio », anchc, t soprattutto, per la mancanza di studi particolari in grado di aprire la strada ad una maggiore sintesi. Anche negli studi più docum entati il comune di Genova è rim asto spesso ai margini: nonostante la poderosa opera del Sieveking sulle finanze e, conseguentemente, sui diversi uffici finan ziari del Comune, nonostante la grande mole di docum enti che il tem po ci ha conservato, manca ancora uno studio che possa avvicinarsi a quello del Marzi sulla cancelleria fiorentina. Eppure Genova conserva la memoria dei primi scribi, eletti, nel 1122, per sopperire alle necessità del Comune; Savona conserva il docu m ento di nom ina di uno scriba comunale del 1182; Noli ci offre, attraverso i suoi statuti, la più antica documentazione sull’ordi nam ento com unale ligure. E ’ lecito pensare che nel secolo XII, nel sessantennio che divide la testim onianza di Caffaro dalla nom ina di Giovanni di Donato, al quale periodo corrispose la prim a form ulazione statutaria dei comuni liguri attraverso i Brevi (dei consoli o della Compagna), siano venute ponendosi le basi di quella vasta organizzazione politico-am m inistrativa che vedrà im pegnato il notaio (divenuto anche ufficiale comunale) nei più diversi uffici del Comune; avremo così i notai redattori dei regi stri com unali accanto agli archivisti, i notai del Consiglio e quelli addetti agli uffici finanziari, giudiziari, portuali, i notai um a nisti per la stesura delle lettere ufficiali e quelli del Banco di San Giorgio. Dai primi scribi, che accentravano nelle loro mani più uffici (come di vasti poteri godevano i consoli o il podestà) si arriva, nel Trecento e, meglio, nel Quattrocento alla costituzione della vera ossatura am m inistrativa articolata in decine di uffici e m ag istratu re diverse, di molti dei quali riportiam o alcuni docum enti. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 79 XXXIV 1144 agosto I consoli del Comune e dei placiti stabiliscono le norm e per la desi gnazione e per la nomina dei pubblici testim oni chiam ati a sottoscrivere gli atti notarili. A.S.G., L ib e r iu riu m , cod. D, c. 15 r. E d izione in L iber iu riu m R eip u b lic a e G en uensis, I, T o rin o , 1854, d oc. XCII; Codice d ip lo m a tic o della R e p u b b lic a d i G enova, a cu ra di C. I m p e r i a l e ni S a n t A n g e l o , in Fonti p e r la sto r ia d'Italia d e l l’i s t i t u t o s t o r i c o ita lia n o p e r il M edio E vo, Rom a, 1936- 1942, I, doc. 134; G. C o s t a m a g n a , La s c o m p a r s a della tachigrafia cit., p. 26. Ut queque urbes proborum libertate in eis degentium m oribus atque diviciis augmententur, decet igitur consules tam reipublice videlicet quam causarum civium curam gerentium locis quibus presunt, que com m odi sint prudentumque virorum consilio sum m o opere perpendere, suisque quoque edictis rationabiliter publicis actibus significatis populo in pretorium convocato patenter exhibere; idcirco Ianuensium con su les rei pu b i ^ .... unanim iter id perquirere cupientes, quosdam peritos viros, venu state atque legalitate fulgentes, publicos testes eligere, qui contractus et testamenta atque decreta manu notarii scripta, que legaliter fieri posse conspicei ent, eorum subscriptionibus firmarent, contra que controversia et lite remota, perenniter firma persisterent. Quocirca prefati consules om nes contractus vel decreta duorum subscriptionibus firmata, precipue testam enta quinque de cetero ratas decreverint repperiri, tam quam sui ficientibus testibus cernentur p rob ari....Anno m illesim o cen tesim o .x l iiii ., m ense augusti. II docum ento prova che a Genova, nella seconda m età del secolo XII (e il sistem a è ancora in vigore fino alla metà del XIII), esistevan o i « pubblici testim oni », il cui elenco veniva continuam ente aggiornato (cfr. Libet iurium cit., coll. 235, 328, 443) che dovevano controfirm are, dopo, si badi bene, la sottoscrizione notarile, i docum enti dei consoli e, a richiesta delle parti, anche quelli privati (cfr. Codice diplom atico cit., I, doc. 135). L’atto riveste perciò particolare interesse ai fini dello studio della « pu blica fides » del notaio e, soprattutto, dei sistem i di convalidazione dei docum enti pubblici. L esem pio riferito è tratto dai Libri iurium , cioè dalla collezione uffi ciale degli atti interessanti il Comune, la cui prima redazione risale, per Genova (per altre città è più tarda) alla metà del secolo XII, ai tem pi del notaio Guglielmo di Columba che sarebbe stato uno dei primi scribi del Comune. Si osservi soprattutto la sottoscrizione del notaio Guglielm o di San Giorgio in cui si fa esplicito richiamo all’antico « registro com unis » ed alla copia che di esso fece il notaio Nicoloso di San Lorenzo. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 80 — m T av . XXXIV —rur----T, ..... .._ b c cwrnimhtf ftrrnif haivnft* UJ 1 1 r tn**nH*r Mpmt•> it»r■ £>««- «jt»r ÎN M if «i m* c t u f r v n t t i u m r s tjw n permutai :<h* tpiii' pfitnr tft****** to * pnytnPrre- {tur<f, qutty %*Atrnf j n i H in * ttrdtiH ftfm étttH y fà t-mfhwm** istir tf(plvu' rv» f n i H f t f 'n ï* (crtf'Ui? <£*n# Islvmw int^ v^tramn ■ÏPnfiticrm fwHlrr frtfcrlVfto•**»*? I5*®**** »V<'«i«.irr )vW«fïT ^V*h*Mr*ÌFnw hjput tv ÎJmlTr- wtwHnKtt'tn .tm r • f t vVnfujcr CHtfrti* VtPsf, Çàpk»rttt-h*tyfo oWw. fvvmUÀ f pW» -a ter 8t-4«w«nr it*fwjiruttt tufUtmciSqw>ftvmra-rt» xnivf'Vtmi&tirr•*«*,Uffre** *>**«* fvMtwl tr xts eltjrw tfui iwmamif V£ fctftommi» it% Wchm m<m*i w*a»tf t onpM <i*»* I*B»^ <pv fnWmfm*»mé<m' ftvm.lHmr «rwwlT, < w tm fe Or £ w fkrrt«i °**rt P frttt amfulex «SV < m « w xrPraro yuwf /hHmfwmtnw -fimutr.l *'prms**'' r*ü/»mcwtîï qtnncj, r«stw rAC. rvtmiftm- ttrpprmv -.tù^ûb fatffnmninit «fW w <^tner>r^*ah‘ (i, aM&Ur* t%+*w f m r w tc t A*v*m tnjVifufi^Km patew r^viol^tMfrmr^' u t er n nttm ìr v t îvrttw «r trfUm<ww t y r <**y* <*■ ‘■’mm w 4cv:nf--£riif<-n ?r)<i;!oimf J»r(* <tp*ll#*«rf?y.;rî«%»v '<e/t J !l j 11 ^ "W 1 C pf 3 ftnpOTir _ t Vftf jr»idtnuf ci triumht n rr^ pn^uT tpwfti +) f/ fSSnyft' r' tlf- I * B T ®<t 4r (r I' * v oW^ntrflA i i?a» ----<«!tij ci «M* Ocwjpo silm impeti» vrr tS<óipft crotwj*<N.wi tit- <i*pm «TtwmrmN* ttOmv» t r - f j tvpstb?* ero u n m tw r <fmi.n;f tfmwr forçw nvwrtj &*<thnj »r «Um»i*î n#F* ■*£*(• yj er^empWiaW tnmu> o y S ip th r^m M i t t f t F h u m m * *rfF f«tr imefei tÆ, ..mlr >>■*, m. ï« ~ l’Miïw tv »rt\4*r<» p o 5 » ffcnni1t* lh b u i 1^uWc ïv cmv' f a j l f t r sy cs^ii . ym xn n r oftjtrw -frnhf wmanH ^ ^urfm'-'Jeiûîf^ fnw? Sfpttnw ■fte vin tltntml* i? wTnir^ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 81 XXXV 1182 Il console di Savona, Bongiovanni Foldrato, anche a nom e dei suoi colleghi, investe Giovanni di Donato della scribania del com une di Savona. A .S.S., Cartu la rio di A rnaldo C u m a n o c G iovan n i di D onato, p. 342. Laus Iohannis de Donato de scribania Saone. Bonusiohannes Foldratus, per se et socios suos consules, Arnaldum Labellum, Amedeum de Monte et Gandulfum Amedei, com m uni conscilio et voluntate hom inum de conscilio, Arnaldi Iolte, Caracape, Nicole Caracape, Wilielmi Grassi, Rubaldi Casete, Ansaldi Bucaordei, Gandulfì de Rustico, Rainmundi Amedei, Ambrosii iudicis, Arloti, Ionathe, Truchi, Ardizonis, Balduini Bavosi, Pere grini Rubei, Baldi Rubei et quorundam aliorum nobilium civium Saone, et Ansaldi de Tebaldo, Clarii, Balduini Astengi et Bonevide de Rustico, in publico parlam ento investivit Iohannem de Donato, notarium Ianuensem et civem, de scribania com m unis Saone et laudavit quod ipse decetero quiete illam teneat et possideat. Et ipse, tactis sacrosanctis evangeliis corporaliter, iuravit illam scribaniam bona fide ad suum possum servire et salvare et custodire om nes res eius et non fraudem com m ittere et iuravit perpetuum civem esse Saone et conpagnam in perpetuum , salvo tamen dum scribaniam tenuerit et habuerit, quod si non habuerit non tenetur esse civis nec habitator nisi voluerit. Et predicti consules lauda verunt quod possit facere et supplere instrum enta om nia per m agistrum Arnaldum in registris com m unis Saone imbreviata et quod eam vim et auctoritatem obtineant ac si ipse m agister illa Arnaldus supplesset, et possessionem illi tradidit Bonusiohannes tam de scribania quam registris per elavem scrinii quo scripta et registra com m unis Saone in duana tene bantur. Anno dom inice nativitatis m illesim o centesim o octuagesim o se cundo. Si tratta del più antico docum ento ligure, sinora rintracciato, sulla nom ina di uno scriba del Comune. Il documento savonese precisa anche le funzioni archivistiche dello stesso scriba il quale, ed è fatto notevole, è lo stesso redattore d ell’atto che lo riguarda. Giovanni di Donato succede o, forse, si affianca ad Arnaldo Cumano, il primo notaio savonese, scriba dei consoli del Comune, di cui sia conservato il cartulario, il secondo per antichità, dopo quello genovese di Giovanni scriba. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 82 — T av . XXXV p iaaà J i »5 O -N ^iikv \ b »>>».«> J ai Lamia ^ ' { j r v A i u x m U U lu m cow iv^ ou «anjàU . j-ÈomiPiv'ivj- fnl^rvny' yfi~' J v r > ,« U m lu^U.rovrt .-« ^ v ™ « h - ' _ \ r ii- ■£ , ì ? f fcu-~ U 4 ■ ^ -U x j l u c ït« U A a . CUm~ & J ^ m u A /W ç . ~iw '/> ^ . r. J f* U - - ,U W . 1 Y } „„ u « - - i *»■*-■ 7 ^ v i f , fr ^ -, ^.minuJkr- frw /tu* f — i «»•«*- >IU h - * " * < - - • ^ £ U « _ U h. - , k W w . ^ f’ « — -f * * % «im utm V e < vU W *»* • r, ~j _ JT s r J1 " ..W W :1 I g - ^ 11-xkh^ m , ru -u ~ ••‘u “- • 7./ 1 v ^ u v ^ " i*W . O*»**. -f"* • T - f* ^ W ii" i,v •6!" ’ A v tv ^ .^ -jv t4 * tv . W r W P 7 ó W « i& $ « n je L UVp 04W.V» V rw m t 7 , - .— - î t ? *u t? » W .^ r ^ . w v- 6 ' 14 ^ i ì iDiv^HaiH^ftwtT- «n<UiMà -r*M*kMr . 1 ; t “ T_ r r^ H r c U „v ' , Hf- t r * > 0 , im a ' . , v r ~' H*r r , ---------------- ....Quoniam omnia tenere memoriae potius est divinitatis quam hum anitatis, non possentque consules et potestates ac consiliarii omnia per eos ordinanda m enti habere, ideo statuim us et ordinamus quod potestas ....vel consules una cum consiliariis tenean tur et debeant in festo Sanctae Luciae eligere et deputare unum scribam com m u n is.... (Gli S ta tu ti di Noli, a cura di C. Russo e L. V i v a l d o , in A tti della Società savonese di storia patria, XXVII, 1949, p. 68 ). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 83 XXXVI 1204 gennaio 31 Elenco dei docum enti consegnati dal notaio Arnaldo al notaio Man fredo. A.S.S., Cartulario del notaio Martino, c. 88 v. In nom ine Domini amen .M.CC.IHI., indictione .vii., die ultim o ianuarii. Hü sunt cartularii quos recepit m agister Mainfredus a m agistro Arnaldo scriba: in prim is cartularios .m i. m agnos et magnam quantitatem cartulariorum longorum qui sunt om nes de testibus. Item cartularium .i. quondam m agistri Ottonis. Item cartularium .1. extim i. Item cartularios .v in i, de collectis et aliis quibusdam rebus. Anche questo docum ento che, affiancandosi a quello precedente, è indice dell'esistenza di un archivio del comune di Savona, sta a dim ostrare 1 esistenza di scribi-archivisti, im piegati al servizio del Comune. Il notaio Manfredo, infatti, rivestiva sicuram ente la carica di scriba del com une di Savona, assiem e a Martino che ha redatto il verbale di consegna ripro dotto. E ’ assai probabile che cada in questo periodo la cessazione dall'in carico di Arnaldo Cumano che, da solo e insiem e a Giovanni di Donato, aveva retto la cancelleria savonese nell’ultim o ventennio del secolo XII. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av . XXXVI ....habebo sospeale unum cum tribus clavaturis divisis in quo faciam teneri et poni omnia instrumenta, privilegia et conventiones comunis S a o n e .... (F. B runo, Gli « S ta tu ta antiquissim a Saone », in A tti della Società savonese di storia patria, I, tomo I, 1918, p. 104). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 85 XXXV li 1209 giugno 2 Ponzio ed Enrico, marchesi di Punzone, ricevono dal com une di Savona la somma di 600 lire di genovini a saldo del prezzo convenuto per la vendita della loro parte di Albissola. A.S.S., R e g istr i a caten a, I, c. 26 v. Edizione in N. Russo, Su le origini e la c o s titu z io n e della « P o t e s t a t i a Varaginis, C ellaru m e t A r b iso le », Savona, 1908, p . 224. - Regesto in V. P o g g i , Cronotassi dei prin cip a li m a g is tr a ti che ressero e d a m m i n i s t r a r o n o il c o m u n e di S a vo n a dalle origini alla p e r d ita della su a a u to n o m ia , in M is c e lla n e a d i sto r ia italiana, III serie, X (XLI), 1906, p . 338. Carta de precio soluto Poncio et Henrico m archionibus Ponzoni sue partis Albuzole. Carta com m unis Saone. Testes Guisolfus Amici N olaschi, Rubaldus Scaiosus, Vivaldus Bavosus, Willelmus Loterii. Nos Poncius et H enricus, marchiones Ponzoni, in presencia infra scriptorum testium et recepisse confitemur a te W illelmo Tortorino consulis Saone de dr. ipsius com m u nis lb.DC. ianuinorum quas iuraveras tu dictus W illelmus (iuraveras) et nobis prom iseras solvere ad certum terminum et de precio nostre partis Albuzole, quam tibi, nom ine com m unis Saone una cum Petro marchionc. Ponzoni licet tune nos de ipso precio vocarem us quietos et solu tos unde prom ittim us tibi sub pena librarum sexcentarum ianuine m onete tibi nomine dicti com m unis stipulanti in boni nostris om nibus habitis et ha bendis ea inde com m uni Saone pignore obligando per nos nostrosqut heredes non facere inde aliquam com m uni Saone vel alii pro ea persone aliquam requisicionem seu m olestiam vel brigam et insuper tibi prom itti mus sub eadem pena predicta vel nom ine dicti com m une recipienti, sti pulanti in bonis nostris onm ibus et cet. inde facere uxoribus nostris ipsi vendicione inde suo iuri renunciare et ipsam vendiccionem om ni in tem pore ratam et firmam habere et cartam inde ipsi com m uni vel eius certo m isso a dictis nostris uxoribus fieri facere in vestra vestrorum que socio rum Saonensium consulum voluntate in laude u n tilu s sapientis. Actum apud Varaginum, in dom o Dondedei, die .i i . iunii. Si tratta di un altro esem pio di registri comunali, dei « Registri a catena » del comune di Savona. Meno curati dei « libri iurium » genovesi, con m olti errori dovuti alla penna dei loro redattori, contengono in gran parte privilegi, trattati, disposizioni relative al governo del Comune. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 86 — T av. XXXVII Gtr-TSbttc folut© tojn &C&tOf \At~ fauf rtiW. o a g ifo r jvruttf*’ Tl «Val i>' Vu.ec* oiZn .AYnrn Irzcrrf / 7 (Twatc1 -RI» qntvi bnt iofnf rn.vt£tn|. Ogr toïif hotuto ofitwi tne rrcr^HBr auctn? i ^ì*r. t*?r>^cw tuw *11^ 1 • $brw tilt* q*aan <Hóh recgpr ^fxffeac». t*q tne qstft tt0a>7ttiwa<> errem-n nurtlnr f « r .Vn sbircino cr»r twit? çmt^aSjfonœ» ftnte.q* fm r yrttn Vesattali tb -v\ *7 c.qrwatot 1ulr fm r »e fcrtlV ai ftu* v w m ^Hkt *’ Vn* iHif meri toèh bafrrtwr 7 "fewt w fmW. tiofo q*.tltq» Iftm mtu fett <mytC ttur tmtçtntxrr tpenttr <tr tuatu 7 \tntü a< rniilt tnrtf 7 ?. Adr C*6 * «ft.w . elvvvyx't) • tntrfcr - w . tnc . v t . aug* cv. C^^^etiAn^foluiv tu^tovino^s^wf btf'twr&^eUifiart}. ^Aran? Cwr>. Cèfeffuf 6 »ir fetiì? via f r retcftfle atmo % n « tntnfUo <5i Ctóv> q f owrVaItcIut -ftltt «fntü lmarin fv fliftn i w o rtf frK fot xn&Ctbt % yX\nni.}x» -retmeuf mcpr 7 ?, tftF cfcr.tbòxfirn 7t*3 prte Tfru fwrütr ^ \nu.fòrte- «ofctr getnj q u ^ ^ t r C t l ^ &ctürq.-fw<r- U> -vvni. 7 t?vttt ^trte- ^ nm anCsifriltj:W iu P -v, To^crr fdUfArT&>tr fxH fé yii /~f v . 7 fu r ttf v i v m f . *lctO indenne ftlwu ^'nTntmif Urt£ vgp iu k v fGtri&r^fcnwtflofco. bit* y t v i afigr, y up f^iut© faneio 7 >»ntict» f> , fiirjp a f aUnncle-. 5 Ça*- ctn< ^ \èr. r « f 0 iir W .f? A r m a "-TwUfcH. tU iR tlìT fou<*y. A m u tU ^ tv m ^ u e / \i'xa iimf.Tiej -pone? -rlmrtc çwctf fott^ont. Jit^fctuu wtfta f<ynnsr tr tir rm qnfTr 4 m n . 4 «r -«m» tRiJWfmo «ftOif &&: tifòr Æ? <caçl£. ^c. )3r> luwjktT tutnet7 Xfcm? mtnwjf ?n i > î î 'kluf- r m i r m 7$fao mr-j^nf 4ltmroV cpû V* iwSr cwc t-véc Arj.t <2 <wat^ ^cnanit tiert* tè tw*T^iÇo few w circ n ? i} f» fj ttfùewf vh^fmtntnî r fuVyci Tfc.fçrcmmü )iEr* «ci? r tt5rH m cwç :nbciv uri? mb; $ t if 7 ìriiinf citüwi -tóàr ft§ -tôUiçtoo £ t»T it?oft|î 'rt'VÇ f[fe fe r r t^> aVi^Tcm ttt’Mit ^cn.4*fcr41t<£n^nuim ê'<c« trwi«ft«a u F > n g à . r # m*mni ^ci Y iwrtneu m r neof«tto Ut|n»V ttïW nif tm c 7c. tn fecrVvouV; rrftf vcnt»jc-cê* vh ^ tim rmûoArt'7t^<r> veuïncc <wnt f t^r rnei Vaót -rerriti t^i cw ttVct certo ttttflfc 4>tmf tifif veortbj ftert w r î u ê . vcbxuç tbaca /TfiMvcftùcttr*ttil4Ul>r tn?t*ptctm<f. 4 f <♦ ^çtnu irtWrno fccntlwt. tn r .tì.'n n ij. a ^ Cir ì?ArcrnìvntnrcatttvtrùttC 7 AbavnnrtLl AlbuTolr^ilìA qntù bubmni, ( a r cnc tvSr. Tctf t T<m<t urne- cùtntgr. 6 cm as^f ç p w « C a tÌw ^ » t t a .T ttv ^ ^ ttb i tn itfln , TvoftiC ittìw tftmeiÇ. aym rfU AlHtTol' -ftlui qtn»^fkiltcntt.4fnmtttJ u«l’ btïb r.trtvV»<mo 11»m a. W i Uftem a fu ’bct 'Ciot? -|wf" ‘« w a f ^ v t c r t t i t w è - ? uicrccmtvç C ^ rct^ n cttti obtmxttto tttcS abAl^x fa m m ? rttw'. tono t ì f T ^ m r cy m * vX ^ r c r ^cfobtmuctw « w tiT^»fhlvbj -Cntrectonb; fa ó t nVrtwcto comtf Twk- cnin\vmvto ~ì vvltTtnt t m e t e ^ctit w w ç 7 M 1 Û reWw tfl. «tt|? wttçç^T» tJh o 7 l'Iï'èA'bo • efrf If.t^ -rwVtac« 5 .mgmn.t f ftqj xj>Ann7rrt2 tcJkcy attardé* <<tin q* -pêr t V ^«Vab; frntettott tiTet m iffo ]’ U « j « m l« s a «ttntufnw *. y w t r 4 W ^ ’ fw c n w r 1fra Ì<<» yjjjtr A -fr» vvç- nucei f f K î t w * n ii q n ttr rrwfrnlmi -Tmt^ fie n -fhaT Atq; Çccyci qj t»5r *uK fKÌft* •fbn tv c tm f itti ct Ctcc- $y r? xvyi tnfrt tqnnw <* ^n, /j' fusv d tA* r? occHientr un «V m ïf 4uiw5 7«v,vut*0S 7 0 ^cn<*j : ; -:.ia?, Vnitij» uoÿ <5* éçMCtlf Ttwp ul’ f jpct Mbna «»* tn rc tiV Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 87 XXXVIII 1216 aprile 14 Frammento statutario savonese. A.S.S., Cartulario del notaio Saono, c. 25 v. In nomine Domini. Hoc est statutum factum per R aym undum Ru stici, Guillelmum Turturinum, Astengum de Balduino, Am edeum Form i cam et Bonumiohannem, filium Boniiohannis Masconi, consulum Saone, in anno Domini .M.cc.xvi., die . x i i i i . aprilis. In primis statuerunt ut si consules om nes, vel aliquis eorum posuerit penam aliquam a sol.xx. infra et de soLxx., si eam posuerit ad bancham, sive ad discum capituli, teneantur om nes consules eam capere; et pro malefeciis, si posuerint ipsi, vel aliquis eorum, aliquam penam a sol. .XX. et infra, teneantur consules eam penam capere ubicum que eam p osu e rint vel posuerit. Item statuerunt ut nullus det parabolam conscilii, sive parlam enti, nisi ille cuius fuerit dies, vel ille qui loco eius fuerit, nec in conscilio, nec extra, nec in parlamento, nec extra. Item statuerunt ut si quis eorum aliquod saxim entum fecerit, vel a iquam penam posuerit, quod alii non disaxiscant, seu penam absolvant, sine presentia et conscilio illius qui saxim entum fecerit vel penam posuerit. maggior riprova che nei primi tempi del comune ligure non si osser\a \a n o sempre rigide delimitazioni nella tenuta dei documenti o, m eglio, dei registri comunali, espressam ente indicati com e tali, riproduciam o q uesto rammento statutario savonese relativo al consolato, contenuto, assiem e a atti giudiziari, nel « registro com m unali » del presunto notaio Saono; i ocumento è in realtà rogato da Uberto di Mercato, scriba del Comune. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av . XXXVIII <T V * ■ W 5r lw>»- e | V a ^ CZvtiUm i - W ~ ./nWi V f - . f fU r~ ^ f- .^-■«r *t»«w r"' » « < f n^M f- #£T jvfw trt* l . J~f— f* * ® - f« » î*tJ( f*«r~ f»w • 71 <*3rfV<-t<> f, f i7r ^ f 'n*' Tt>vfA»^r> M«n C»jhn3» <|jSr ~X* «3r p«>/***w^r— )«- fW-»M«»' •—•’■" ^ » « 2 S#t- p>*»-a|k>1 * iv fn lu *IU- i-Zfr* «%y rvt‘‘>£***"**’'' ► *.«T-***-fV ^ K « ^ rw ~ « w |r >3*^ -<5' . -, r» fed** «TU* | ' « HW - * ?r+frj„ «♦«- £%-£■ >vrT|nrl*m n» * ! • £ / f ^ w V S T * f& rr~ tx-~ £ t? [ fu |K»>C*r ^ cyy*^' « * ff^ S Z yfc™*'r ' ' **Ak Pt~ ....qui scriba notare debeat omnia et singula gesta et deliberationes consilii, nec non acta curiae et causarum .... (G// sta tu ti di Noli cit., p. 68 ). ....et teneantur dicti scribe facere om nes scripturas, om nia acta et instrumenta pertinentia modo aliquo comuni S a o n e .... (Statuta antiquissim a Saone cit., p. 99). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 XXXIX 1333 otto b re 22 Da una carta del « Registrum vetus » del com une di Sarzana Registrum vetus, c. 35 r. Edizione in G. P is t a r in o , Il « Registrum vetus » del comune di S a rza n a , Sar zana, (in corso di stampa), doc. 68. A r c h iv io Com unale di S a rzana, Actum in Sarçana, in palacio com m unis Sarçane ubi dictus dom inus potestas Sarçane moratur et consilia fiunt, presentibus Iohanne Ranerii, cancellario communis Sarçane pro ipso comm uni et Spinetto B ovechii, nuncio suprascripti comm unis, testibus ad hec vocatis et rogatis, anno nativitatis Domini m illesim o .ccc.xxxm ., indictione prima, die vigesim a secunda o tto b ris.... (S.T.) Ego Lupus condam Monis Millicerii, imperiali auctoritate no tarius et iudex ordinarius et scriba publicus Sarzane pro com m uni Pisis, predicta omnia scripsi et firmavi ut in actis suprascripte curie Sarçane im eni et ad maiorem cautelam meum singnum et nomen apposui. Il « Registrum vetus » del com une di Sarzana, più tardo di quelli illustrati precedentemente, è un altro esem pio, di grande im portanza per a storia della Lunigiana, di quei registri comunali di cui si è parlato. Ma più che il registro in sè, è degno di attenzione, in questo caso, il « signum tabellionis » usato dal notaio Lupo. Nella Liguria m edievale, in fatti, il « signum » venne praticam ente sostituito dall’« ego », più o m eno adornato da fregi e disegni; in alcuni casi, tuttavia, si ha l’im pressione che « ego » s inserisca nel « signum », per scostarsene più tardi, soprattutto nel Quattrocento, quando nell’antico segno personale del notaio vennero inserite le iniziali, e talvolta il nome, del notaio stesso. 90 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av . XXXIX & f ^ 4ê J ì . l u s„ ? æ *«»y I*• fii* 1*1 * <5 * * ^ ?■ ï r tl& 5.i r ^ î <t £ >ft t it k H d i ?KI l£ Jf N -I li >cg < ? £ #* n «_r. <"£s“r «* «ré i - i £ j» (; £ Ç "r ? £ $ £_cO "A ~ t r rr È (Zi V < Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 91 XL 1314 dicembre 12 Dietro mandato del console di giustizia « deversus burgum », gli estimatori del comune di Genova procedono alla stim a dei beni di M usso Saliceto in favore di Guglielmo di Montaldo. A.S.G., S.N ., C artolare del n otaio inserta tra cc. 49 e 50. B e n e d e tto V iva ld o , 3, p a rte I. p e r g a m e n a .M.ccc.xim., die .xn. decembris. Nos Manfredus Falzonus, Rollandus pelliparius et Ioh an n in u s de Monelia, publici extim atores comm unis Ianue, extim am us in burgo Sancti Thome, in bonis et de bonis Mussi Saliceti, et hoc iuxta m andatum nobis in scriptis datum a domino consule burgi, cuius tenor talis est: . M . c c c . x i m . , die .xxi. novembris. De mandato domini consulis burgi.... Et damus dicto Guillelmo in solutum pro libris septuaginta quinque ianuinorum ad rationem de duobus tria quorum sors est Ib.L. et pro sol. triginta ianuinorum expensarum de quibus in supradicto m andato co n ti netur et pro lb .n ., sol.m i. expensarum nostrarum , scribe et execu toris nostri quatuor quintas partes pro indiviso tocius cuiusdam hedificii dom us positi in fossato Sancti Thome super solo sive terra m onasterii Sancti Thome. Cui toti coheret ab una parte fossatus Sancti Thome, ab alia parte carrubius, a tercia parte terra vacua, a quarta parte hedificium dom us Enrici de Prementorio calafati. Mensure cuius tocius hedificii sunt ut infra: ante canelle .II-, pedes .m i., polices .xi.; retro canelle .11., pedes .v., polices .x iin .; et per m edium canelle .ii ., pes .i., polices .vni. Sunt tabula .i., pedes vivos .vi., pedes mortuos .m i., polices vivos .xiin ., polices m ortuos .VI. Et ut supra possessionem et dominium dam us dicto G uillelm o de dictis quatuor quintis partibus pro indiviso hedificii supradicti in solutum pro quantitatibus supradictis contra dictum Mussum, ipso prius c ita to et domui et per continenta ipsius per bucham executoris nostrum , salvis semper mutuis et collectis com m unis Ianue que et quas dictus G uilleiinus promisit mihi Ianoto Deodati notario, stipulanti nom ine dicti com m unis, de cetero solvere et prestare ipsi communi pro dictis partibus, renuncians omni privilegio et conventioni. Extractum est ut supra de actis publicis officii extim atorum com m u nis Ianue per me Ianotum Deodati notarium, scribam dicti officii. EXTIMATORES - Ianotus Deodati notarius. ....cum ipsis extim atoribus constituam unum utilem et ydoneum scribam qui sit notarius factus per com une Ianue de numero nota riorum et scriptorum in matricula pro cartulariis extim atorum tenen dis ... (S ta tu ti della colonia genovese di Pera, a cura di V. Prom is, in M iscellanea di Storia Italiana, XI, 1871, p. 601). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 92 — T av. XL Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 93 XLl 1339 Cartulario delle antiche compere. A.S.G., A.F., C om pera magna pacis, 208, c. 206 r. Cum pagis madii. Rippa pro utroque in emptore. Heredes Simonis de Carrega capsiarii: libras octo, sol. octo s o l.liil. de.n. lb.vili., so l.v n i. .M.ccc.xxxix., die.xx. madii. Descripte sunt dicte libre octo, sol. octo desuper dictos heredes, et scripte sunt super Baffum Deodati, procuratorem Ianoti Deodati, procura toris Iacobi de Pignono in compagna Suxilie, carta .ccciii., et hoc de mandato et voluntate Valentini de Carrega, heredis dicti condam Sim onys ut apparet per mandatum domini consulis burgi, scripto manu Francisci Maraboti de Clavaro notarii hoc anno, die .xin. madii, cuius mandati tenor talis est: .M.ccc.xxxvim., die.xm. madii. De mandato domini consulis burgi vos consules, officiales et scribe compere magne pacis describatis et de scribi faciatis de cartulario dicte vestre compere desuper heredes quon dam Simonis de Carega casari cum omnibus iuribus, introvtibus et pro ventibus libras octo et sol.vin. et ipsas et ipsos cum omnibus dictis iuri bus scribatis et scribi faciatis super Valentinum de Carega, heredem dicti quondam Simonis, vel super qua[m]cumque personam v o lu e r it.... BURGI - Franciscus Marabotus de Clavaro notarius. Summa lb.xxvn., sol.xu. Si tratta di un esempio dei cartulari dell antico debite pubblico, anteriore all’istituzione del Banco di San Giorgio. La « com pera pacis » venne istituita nel 1332 per unificare i debiti che i partiti politici genovesi avevano contratto durante la guerra contro i Catalani. Il debito pubblico veniva iscritto ogni anno negli appositi registri, divisi per « Com pagna » ed ordinati secondo l’ordine alfabetico dei creditori. 11 notaio addetto all'ufficio iscriveva nella colonna centrale di ogni carta il nom e del credi tore e la relativa quota, in quella di destra segnava gl interessi pagati, in quella di sinistra annotazioni contabili o registrazioni inerenti a interessi d ell’anno precedente non ancora incassati dai beneficiari. I titoli di credito potevano essere trasferiti, per eredità o per ven dita. In tal caso, su mandato di un console di giustizia, il notaio provve deva a depennare la « colonna » e a riscriverla nel registro della « com pa gna » alla quale apparteneva il nuovo beneficiario. Nel caso riprodotto, al nuovo creditore spettavano anche gl’interessi di maggio, ma gravava su di lui la tassa («rip p a » ) di trasferimento. In fondo alla colonna centrale veniva fatta la somma dei capitali iscritti, a destra quella degli interessi pagati. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 94 — T t av. XL! ^ > J v.s c*— s h a 1 « I *<r • h iv i H 4 js n r «K #i - ç i- c ij '5 sé 5 SHi < V > C^f l | -—- 1- n 1^ >** ( ì 5* ^r r r ^ s#,r * sf" i! lr jl t ì :« r fe4^ ç I <je ' £ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 95 ! XLI1 - XLIV 1342 agosto 2 Revisione dei conti della gabella sul sale della Spezia per opera dei visitatori delle compere. A.S.G., A.F., D ive rso ru m n e g o tio r u m capitu li, 1096, cc. 34 r - 35 r. .M .ccc.xxxxii., die .n . au gusti. R acio F ran cisci P arentucii de V exign a, ca b ellerii ca b elle sa lis S p e d ie anni proxim e p reteriti de .M .ccc.xxxxi. redita p er B en ed ictu m P ro d o m o de S p ed ia , n om in e d icti F ran cisci, officio vixita to ru m . In d om in e D om ini am en . N o s G alvanus E m b ro n u s et Ia n u y n u s d e S a la d o , vixitatores com m u n is Ianue anni p resen tis de .M .ccc.x x x x ii., v iss a et d ilig e n ter exam in ata racion e F ran cisci P arentucii de V exign a, ca b ellerii ca b elle s a lis S p e d ie anni p roxim e p reteriti de ..vi.ccc.xxxxi., prout m eliu s vid ere et ex a m in a re p o tu i m us per scrip tu ras in tro y tu s et ex itu s ra cio n is d icte ca b elle et d icti F ra n cisci, n ob is et n ostro o fficio p resen ta ta s et o ste n s a s p er B e n ed ictu m P ro d o m o de Spedia, n om in e d icti F ran cisci, in v en im u s p er in tro y tu m d icte ra c io n is h a b u isse et recep isse d ictu m F ran ciscu m et p er ex itu m ip siu s ra cio n is d e d isse et s o lv isse ut infra. Prim o habuit et recep it ut infra: In t r o it i s E xitus V id elicet ab officia lib u s co m m u n is Ian ue, c o n s titu tis su p e r d and o et recip ien d o salem , m in a s tre cen ta s sa lis q ue v a len t ad ra cion em sold oru m vigin ti triu m , den arii u n iu s pro q u a lib et m in a d icti sa lis, lib ras trecen tas q u ad ragin ta sex., so l. so l. .v. q u in q u e ian u in oru m lb .cccx x x x v i. De q u ib u s d ed it et so lv it u t infra: P rim o in co n su lib u s sa lis anni de .M .ccc.xxxxi., ut p a tu it n o stro o fficio v i xita to ru m p er scrip tu ra s Petri de Reza n otarii et scrib e d ictoru m co n su lu m , li bras cen tu m q u in q u e ian u in o ru m . lb. .c. -V. Item in c o n su lib u s sa lis anni p re se n tis de .M .ccc.xxxxii. so lv it B en ed icto de S p ed ia, d ie .xxv. iu llii, ut p a tu it d icto officio v ix ita to ru m p er a p od ixiam And rioli de F in ario n o ta rii et scrib e d icto rum co n su lu m , lib ras n o n a g in ta septem ian u in oru m . lb. .i.x x x x v n . Item in m en su r a to r ib u s de Ianua qui m en su ra v eru n t e t h o n era v eru n t m i n as .ccc. sa lis, q u as h a b u it ut supra ad racion em so ld o ru m sex d ecim pro q u o li b et ce n te n a r io d icti sa lis, lib ras duas, so l. V III. so l. o c to ia n u in o ru m . lb. .i i . Item in n au lo d icti sa lis de Ianua u sq u e S p ed ia m , ad racio n em denario rum d ecem e t o c to ian u in o ru m pro qua lib et m in a d icti sa lis, lib ra s vigin ti duas, so l. -X. so l. d ecem ia n u in o ru m . lb. .x x n . Item pro ex h on era n d o in Spedia d ictu m salem et p ortan d o in cab ella, li .v. so l. bram u n am , so l. q u in q u e ian uinorum . lb. ,i. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 96 — T av. X L II ■< ♦ • ft I "*■ wÿt * ore ,]. j *■** ^ p^&v-Hi , iw m imi ut “" /*N -y, )iÌM%yv h*w* S fT ' c i* 4 .? s£ aç -L « L ^ j l ~ , y j^ ^ v ì - > ^ V* - - ; - f ~ Y ^p , « U - a g*/ ^ a - ,~ ^ '~}"y7 f ‘t4t t f *** ^ ^ ^ ^Am*0 d i i<wï iff* Ç+k*e yvt^tX Vvnf SfrT" Im^hm■«<* cfi£f'' ‘fìifi5 •>-rf*'j'ft '*“• (hfin«, ¥,K..*1 .-^ , ^ —*<&*■&« “* ìV" &P oü 7 *r^i**«ir < £#lu> ' • a'^Wv**^» wj|M-' ?& » ? -H\A\*f\ i>*ì *•«' J>* ■3Ïm* t*«»*4*tf I (f ù'< (' <»»J" . «*- * V „ p.^f.f, w - -*i »C+ 1 J b ì S e^W"*wf*4 ^ C •-■>» , *«&* 1l^ ì^ atf^ cili^ rtJb^. A«- ^ <*. ^6-^p^y. sw? -p « «jwv.» -A*w! 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Item consignavit in dicta cabella Benedicto Prodomo de Spedia, cabellerio dicte cabelle in anno presenti, ut confessus fuit dictus Benedictus officio vixitatorum salis, minas quinquaginta que valent ad racionem sol. viginti trium, dr. unius ianuinorum pro qualibet mina dicti salis, libras quinquaginta lb. .LVii. sol. .XIIII. de. .11. septem, sol. quatuordecim, dr. duos ianuinorum. Summa introitus racionis predicte est libras trecentas quadraginta sex, sol. quinque ianuinorum. Lb.ccc.xxxxvi., sol.v. Summa exitus racionis est libras trecentas viginti octo, sol. quindecim, dr. duos. Lb.ccc.xxvm., sol.xv., dr.n. Et sic est introytus predicte racionis plus quam exitus, in summa libras decem et septem, sol. novem, dr. decem ianuinorum, lb.xvn., sol.vini., de.x., sarvo erore calculi tam in introytu quam exitu et e contrario. Idcircho nos vixitatores predicti, vissa et diligenter examinata racione predicta prout meilius videre et examinare potuimus per scripturas racionis predicte, nobis et nostro officio presentatas et ostensas per Benedictum Piodomo de Spedia, nomine dicti Francisci Parentucii de Vexigna, cabellerii dicte cabelle, Christi nomine invocato, Deum semper habendo pre oculis et inmerite, omni modo et forma quibus melius possumus, ex baylia nobis et nostro officio attri buta, dictum Franciscum cabellerium predictum condempnamus et condempnatum esse dicimus et declaramus in libris decem et septem, soldis novem, denariis decem ianuinorum quas invenimus per racionem predictam restare ....statuimus et ordinamus..... quod singulis sex mensibus eligantur qua tuor boni viri honeste conversationis et vite, quorum duo sint nobiles et duo populares, et appellentur visitatores comunis Ianue et habeant duos notarios de collegio notariorum Ianue.... Ipsi visitatores habeant potesta tem et bayliam compelli....et quoslibet alios offitiarios qui in aliquo offitio constituti fuerint in civitate Ianue vel districtu vel in aliquo loco ad ratio nem reddere.... (Regulae comperarum Capituli in H.P.M., XVIII, Torino, 1901, coll. 37 e 39). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 98 — T av. XLIII T y** »"*' r »-* n ^J e £ ‘} , ‘i r ~ '4 * k h«# 'W -i * .J U sf r v d J é ^ y * y ~ ~ ^if V"*'**'™ y*4*4' "~V . pL. ^ w ( Ht . “n r . ^ ifcJM i f r _i -. ^ .*, »>'c **T ~mn*»\ ►»•*,*-*. -o»™* y- / t^(<v~ «t ^ t> y~ j * ,. «... ÇÎ. „„ JrfV. ^ ^ ^ t ,-jt .W - J A tC i » M**e * /f r y T -v». 4>M->srv^K ‘f~»f j p ’ t >*f -jf j \4 * i «<■ ■»»- -->t V -* \ £ C}..-* TT-^VAf' #- )1^ Pr* ' C*" <** «f- \v W -4u«vm^ arto C ccc -yt- y** *f <5ru, v* * c/ • Ï # \v»u4^? S&- *S*r*"7 7 ( T ('»*' < ^ ~ ~ ^ a'ê * *** * y -vif ^ ^ j Skt«^ ». *•»*«» j -jvuj *»-y ^ - f,u ^ fy i'^ - \£r^Ar<e.^ * - Vr* ^ , t L w x i^ . ^ SH~’ A ~ j— 5P v ^ ^ z z .1 ^ A« v*C ")«*|tn£ tjw» 1^*. c^tT^j^x <7 <r4*&* ■* 1 fi w w > r \^ , *- - ~ W f W ;i u ' s— r . w L j v. K u w , ^ <w - (p ■ ^ y -p c r .y ^ '~ ^ r 7 #* ^ ^■«•*>!U .. GSHfrQli Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 99 pen es ipsum ; quas libras . x v i i ., s o I. v h i i ., de.x. ian u in oru m d a re e t so lv e r e ten eatur in m ed iate co n su lib u s com p eraru m sa lis Ian u e n o m in e d ic te c o m p e r e . Ab om n ib u s vero et sin gu lis horum q ue ad m a n u s d icti ca b eller ii te m p o r e e iu s ad m in istracion is p ervenerunt o cca sio n e d icte ca b elle u ltra lib ras . x v i i ., so l.v im .» de.x., per ip su m dandas et so lven d a s co n su lib u s com p eraru m s a lis ut su p ra , ipsum F ranciscum cab elleriu m p red ictu m a b so lv im u s et a b so lu tu m e s s e d ic im u s, declaram us atqu e pron onciam u s d u m m o d o non ap pareat ip su m F ra n ciscu m cab elleriu m p red ictu m p lus h ab u isse et recep isse n ec m in u s d e d is s e e t s o lv is s e prout supra in p resen ti racione sua co n tin etu r. B en ed ictu s P rodom o de S pedia so lv it pro F ran cisco P a ren tu cii c a b e lle r io p red icto illas libras . x v i i ., s o l.v iin ., de.x. ian uinorum de q u ib u s p er s e n te n tiam p red ictam con d em p n atu s erat pro reliq u a tu ra cio n is su e, v id e lic e t c o n s u libus com perarum sa lis de .m .ccc. x x x x i i . siv e pro ip sis co n su lib u s in o ffic io n a v a ta rum , ut p atu it officio vixitatoru m p red icto p er ap odixiam p u b lica m sc r ip ta m m a nu Andree de F inario, notarii et scrib e d ictoru m co n su lu m sa lis, . m .ccc . x x x x i i ., d ie .XXVI. o ctu b ris, quam apodixiam d ictu s B en ed ictu s p resen ta v it o ffic io v ix ita to rum p red icto .m .ccc.x x x x i i i ., d ie .x v m . ianuarii, e t quam ap o d ix ia m e g o Io h a n n e s de P eraldis de Gavio, n otariu s e t scrib a d icti officii vix ita to ru m , m a n d a to ip siu s officii, in p resen ti cartulario in feriu s registravi p red ictis m o d o e t d ie e t c u iu s ap odixie ten or talis est: . m . ccc . x x x x i i ., d i e . x x v i . o ctu b r is. N overin t universi quod B en ed ictu s P rodom o, ca b elleriu s sa lis S p e d ie , so lv it con su lib u s sa lis de .x x x x n ., pro d icta ca b ella anni de .m .ccc. x x x x i . in F ra n ci sco D en tu to et A nthonio de P odio B anchorum libras decem e t se p te m , so l. novem et dr. decem ianuinorum et sunt pro F rancisco P arentucii d e V ex ig n a . L b .xvn ., s o l.v iin ., de.x. (S .) Andreas de Finario n otarius. Ego Ioh ann es de Peraldis de Gavio, qui dictam apodixiam reg istra v i ut supra, ad m aiorem cau tellam m e su b scrip ssi. (S .) Ioh ann es de Peraldis notarius. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 100 — T av . XLIV T * "* T 1 7 -7 < É 0 ^ U — & • * * « ' j j M * ! ty.; c^ 7 v *>M6 T ^ # * ? y j e J 'e ^ f f p f 'J&r s>^ * ~ ‘ ' 2 *«: <yfe- tr~jf % S $ t* yf ■ t,\\A yr i>J fM p y - <xk^<y**.' «w»^ 7 t* L f ^yv+ .fc.\~ jzxyi* ^ ( r r r *&^Sî? *pê%*ms <ényit&* ç&b**ir j, £%r*~c _ ^ (fot* , ’Uc jU c f-*y $ -*»1 ‘*”t < fë> V*^~' -jvv« • t*»»" £ "* ryZT- 'n*r ^ vu» VvC- •**-j <£+. jjf 7 2T ? ~ y *ff* **“**"»*>■ \#y ^**v“*- 'ifp>' -*y <^n^x "?*&+' ■ ^ v^ !W . / S v r tf^ y - i ^ Vr*} •>**"«• -A^frC y «***+■ 4 t? -* y -'p n • r**' i h 1 %<-? ^ f ^ y T v ^ r é *p~. ***** *?r t _p> W —/" * - ' u t u t e " ^ ^-s)VA -ó r * , » £ » l s r i y » g ^ - j - '•f T r w ^ T ^ ' ' w ? r r 1' 1tv * » ? ^»*>£*«*'M‘J £# - < *T2*U '''ft 'p '^1 ^ p ‘ 4*f» „ _ J c r .« ';v tfty f ' I Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 tv — 101 XLV 1351 Arruolamento di marinai per la guerra contro Venezia da pai te dell’Ufficio della guerra. A.S.G., A.F., Galearum marinariorutn rationes, 628, c. 97 v. Antonius Raynaldus, filius condam Raymundi de Rainaldo de M ona cho, qui habitat in domo Ansaldi de Sancto Petro Arene, m agister et cet., iuravit et promisit michi Dominico Valanucio notario, tam quam plubice persone officio publico stipulanti, nom ine et vice m agnifici et illustr ìs domini, domini Iohannis de Valente, Dey gratia Ducis Ianuensium , et Offìcii Guere Venetorum et tocius com m unis Ianue, sequi viagium et obidire m an datis domini admirati et sui patroni et homnia alia facere que superiu s sunt iscripta et que facere tenetur et debet secundum la form a capitulorum civitatis Ianue loquencium de marinariis et galleotis fugitivis et alliorum capitulorum civitatis Ianue de predictis loquencium et ordinam entorum Officii Gazarie et debet habere in m ensibus tribus libras novem . Et pro eo de predictis om nibus et singulis attendendis, cum plendis et observandis versus me dictum notarium, stipulantem et recipientem nominibus quibus supra, solenniter intercessit et fideiusit A nsaldus de Sancto Petro de Arena m agister et cet. supradictus qui habitat in burgo Sancti Thome, in domo sua propria. Renuncians iuri de prin cip ali.... Habuit die .v ii . iunii in Ianua, ad banchum, manu C ristofoni Pila vicini, lb.vm i. Segue una lista di nomi di marinai arruolati con la form ula abbre viata: « Iohannes calegarius, qui habitat in burgo, iuravit et prom isit ut supra et debet habere in tribus mensibus libras novem. Et pro eo Tomainus Lizardus.... renuncians ut supra et cet. ». I riferimenti del docum ento rinviano ai « Capitula comunis Ianue » (cfr. S ta tu ti della colonia genovese di Pera cit., cap. CLXIX) e al « Liber Gazarie » che conteneva le n o r m e relative alla navigazione e al diritto marittimo. L’« Officium Gazarie », creato tra il 1313 e il 1314 « super factis navigandi et Maris M aioris », ebbe come compito iniziale quello di provvedere alla sicurezza delle com unica zioni con le colonie orientali e, soprattutto, con la « Gazaria » o Crimea. Nel campo m arittim o il nuovo ufficio si affiancava, praticam ente so sti tuendolo, a quello « Mercantie » che aveva come suo com pito principale « intendere et tractare ea omnia et singula que ad utilitatem et com m odum mercantie pertinere videbuntur ». Per gli ordinamenti m arittim i cfr. Leges G enuenses, in H.P.M., XVIII, Torino, 1901; V. V itale, Le fo n ti del diritto m a rittim o ligure, Genova, 1951. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 102 — T av . XLV ? f*T <■ € /■ 5 J ) ( t <*■ j, £ ì j ì *4 i if r ) f A u t k * À u t * * e<v * L t U f J sl i H T ? I fe <v * F iv « W *. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 103 XLVI 1402 aprile 11 Nicolò di Rapallo, padrone della nave Santa Maria e San Giuliano, s ’impegna nei confronti del notaio dell’Ufficio di Provvigione del m are a non lasciare il porto prima dell’ispezione dello stesso Ufficio. A.S.G., A.F., Diversorum officii maris, 758, c. 12 r. + Die .xi. aprilis. Nicolaus de Rappalo civis Ianue, dom inus et patronus cuiusdam sue navis vocate Sancta Maria et Sanctus Iulianus portate m inarum .n i., presentialiter in portu Ianue existentis, parate de proximo die prim o navigare ad partes Sicilie, constitutus in presentia mei Iohannis de Cucurno, notarii et scribe Officii Provissionis maris, prom isit michi iam dicto notario, sti pulanti et recipienti nomine et vice dicti officii, stare, parere et o b ed iie mandatis dicti officii et non recedere cum dicta navi de dicto portu donec per dictum officium seu m andato ipsius officii fuerit cerchata et inquisita et quod in dicta navi habebit paratum omnia furnim enta necessaria et opportuna secundum formam ordinamentorum dicti officii et dem um facere et observare omnia que tenetur dicto officio et cet. Sub pena florenorum ducentorum auri boni et iusti ponderis, in quam penam inteligatur incecidisse tociens quociens fuerit ut supra contrafactum et non observatum. Sub ypotheca et obligacione omnium bonorum suorum habitorum et habendorum .... Et pro eo de predictis om nibus versus me, iamdictum notarium reci pientem ut supra, intercessit et fideiussit et se inde proprium, principa lem pagatorem et observatorem constituit et esse voluit Nicolaus de Rap palo quondam Benevenuti. Sub et cet. Renuncians et cet. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 104 — T av . XLVI “> c w * * ^ f à Ç 3 * * “ ^ r H _ 4> V ’ ì ------ - ’T ' r " — 7 ^ I ~ 2 •v- -V «**fi h- »»ur^i tiU < 9^*0 t^ h * (}1 i ì ^ l ! * w t > * > o ’ t f a , f L - y * « * ^ 3 » * -—V ç « * * « H " - î ’^ ï r ^ s - ol^MW* VV/W*j /-«fc. r> h% ^ 4 & * p ^V4*,*^cv &*i "“VA'- ; tmÇ" è .K r , rK*- h'-^- v f f ^ } « ~ r ' f ' ^ i r - 1' , • w j n * » o ‘’ ^ < ^ - .u t W ') -s n»nyw)k»/\ _ _ . - * * A -\* W - V ~ l ^ *V$W & W * r W " ~ h Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 105 XLV1I 1412 Esem pio di un c'artul^io d ella *« m assarìa » del Com une di Genova. A.S.G., A.F., Massarìa communis lamie, 33, c. 75 r. + . m .cccc.x ii ., die .xvin i. aprilis. De mandato illustris domini m archionis Montisferrati, Ianue capitanei et cet. et consilii Antianorum, vos Thoma de Fornariis et socie, massarii generales com unis Ianue, solvatis Petro Imperiali olim com m issario et cet., pro certis expensis per eum et duos eius fam u los factis eundo Provin ciam, libras decem et sol dos decem ianuinorum sive lb.x. sol.x. fanue 116 Benedictus de Andoria notarius et cancellarius. Dexerinus de Pasti no notarius. Recepimus . m .cccc.x ii ., die .xvii. iulii in N ico lao de Aurigo in .ccn. Item ea die in Petro Imperiali in .cciii. Item ea die in Cipria no Spinola in .lxxv. Item ea die in Stephano de Vadavanto in .CC.LXI. Item .M.cccc.xni., die .XV. februarii in Petro de Furnariis et Sceva de Auria in .ccxxn il. Item ea die in Iohanne Grillo et socio in .cl. lb. .liii. sol. .x. de. .1111. lb. .x. sol. .x. lb. .m. lb. .xxv. lb. .XXXVI.CCLVI. lb. .XXXI.DCCXXXXII. sol. .XI. de. .v im . Item die .x. martii in o f f i c io magistrorum rationalium et de eo in Antonio Bianco in .VI. lb. .CLXVIII. Item die .x iiii . augusti in dicto officio et de eo in Oderico de Biaslb. .DXXXVIIT. sia in .ccxiin. Item . m .cccc.xvtii., die .x x iiii. septem bris in officio dominorum pa truum com m unis de eo in Raffaele de Podio in •CCLII. lb. .LXXXI. s o l . .1. La « Massaria comm unis » esercitava il servizio di cassa dello Stato, cartulari dei massari registravano Dertanto le esazioni ed i pagam enti a ottando i principi della partita doppia. I massari non potevano effettuare a cun pagamento senza un mandato (« ap od ixia») del cancelliere, so tto scritto dal notaio dei « magistri rationales » e m unito di tre, talvolta quattro (se si trattava di SDese straordinarie) sigilli: quello del Doge, degli An ziani, dei « Magistri rationales » e degli « Otto di m oneta ». I « M agistri rationales» controllavano l’attività dei massari, sia firmando i m andati di pagamento, sia in sede di consuntivo. Per gli « Otto di m oneta » cfr. tav. XLIX. Per la tenuta dei registri di m assaria si osservi, in questo caso, che si e conservato, nella pagina relativa, il m andato di pagam ento in favore di Pietro Imperiale (a sinistra della tavola); si trattava evidentem ente di spese straordinarie la cui esazione è registrata, secondo l’annotazione delle uscite, alla c. 221 dello stesso registro. 106 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av. XLVII Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 107 XL VI II Esempio di lettera spedita dalla cancelleria dal com une di Genova. A.S.G., A.S., Litterarum communis, 1781, c. 433 r. Gubernatori Montispesulani. Magnifice amice carissim e. Ut ex litteris et processibus huc allatis per Iohannem Burnellum intelleximus, tres querele contra nos ad vestram magnificentiam delate sunt; una est Bernardi de Andrea, alia M arabotini Bartholomei, tercia Iohannis Nicolai. Hi enim om nes queri videntur quod capta a classe nostra galea Iohannis Vitalis Narbonensis, reten tis certis mercibus ac bonis que ibi habebant, gravibus iniuriis affecti sint. D istin guemus casus eorum ut, c-biectionibus eorum confutatis, innocencia nostra clarius intelligatur. Set ante omnia cupim us ut prudentia vestra illa con si deret que in omni re precipue spectanda sunt, animum scilicet agentis et exitum rei. Intercepit prefectus classis nostre galeam illam N arbonensem non ut subditos serenissim i domini regis lederet, quos p otiu s fovere, iuvare et amice tractare habebat in m andatis, set verius ut Venetorum et Florentinorum bona, cum quibus iustum tunc bellum gerebam us, excu teret et interciperet. Capta itaque galea et quidem predivite ac preciosis mercibus plena, in qua regiorum subditorum m ulte opes erant coacer\ate, ea fuit prefecti nostri m odestia atque innocentia, ea m andatorum nostrorum vis, ut ex tantis illorum opibus nichil prorsus attigerit. Non veremur ut quisquam prodeat vere regius subditus, qui se re aut verbo violatum possit dicere. Immo pro repertis in illa m ercibus hostium , vo cato ad se Iohanne Vitali, ita plene illi pro naulis satisfecit ut ipsarum mercium demum non m elius fuerint ei satisfacturi. Que res declarant quo ille animo galeam ipsam capi voluerit. Querere libet hoc loco quisnam est in cuius potestatem tante opes devenissent qui vel m aiorem innocen tiam vel fideliorem reverentiam ad regiam m aiestatem de se prestare po tuisset, potissim um cum ille nimium veritus bona regiorum subditorum attingere, multa hostium bona que sub nom ine Francigenarum latebant intacta dimiserit quod nobis postea ad irrisionem exprobatum est. Verum quod attinet ad querimoniam Bernardi de Andrea, quamquam ille enitatur asse\erare se esse incolam Montispesulani et ob id regium s u b d itu m .... Una delle più importanti funzioni dei cancellieri della Repubblica era quella di scrivere le lettere. Riproduciamo qui una lettera del cancel liere Iacopo Bracelli, notaio e um anista, che intestava tutti i fascicoli del suo registro « litterarum » (com posti di 24 carte) con la data e il num ero progressivo del fascicolo (cfr. p. 114). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 108 — T av . XLVIII A gm jlct M m rt ccvttvflvmc- ~^«*v*jfì£wi W*" A^ Atv* £ 4 ?a™*t Hvu\\v41vim* <yw4vUi^»v>vvw< t-»2\M? jmwr v n * c «jtxui W < •A"1•%d*ÌC W HWfeieti* *a Iw* wamaI****** Brt*.t^?°^rn,M i jil^,>*vivò - w ^ a ì • |tv vSwvs drmw^ iWWJti 'o&tn*'**- ^ <Tvyt'A A c"^'fl*' miuï qnlv/» Jaluwm# vvtwUtS >l*iti-lcm‘r>|trf ttiftanh*J <ur iv>>n«> .M W i l ‘i ( p t .i w l n t « w t c l ^' .tj^ iìfV v fr-ijV m T *****’’''''' ovè vo* " " 1 * VI* tdncrt'u'ml'H# t>«n*t -**njpn*i*h*, ìnO A i'^ *,tA t n w iU g r iP * rtwhr « w ^ c - u f t w t V * v f p M v k - W v * Y i« * t l U i v to -o ^ v f|N *»nfe |wn<r* «w ^ . .w , ^ ‘f i * * * ^ U * ahm« * U- ^ 0 1 ' vf v \ i^' |n U r ; ^ ' * » “ -*1* * * J U ' , 0 - BHf- ' ^ h»— C^<M: v^ f * ~ ^ T ^ X v S U - * « « • < * * ; i w W > v ‘ V"M* * " rii S'**U , H * iM ,|,,-“ ' r * , "M^ „«» ,*« ■ r-w ^ '* v *'** - r W "“ ‘"k T‘"T ’" ^ J L » L » .f ^ x i * - «n-— • ’w , w ■ ......... - fw VZ 1 'S ~ J > ........* r ' - *• , . drtvU vcill» y * » * , w 4 l ‘' ^ . * „ ,„ V ~~ * + •* v r , f „« ' » “- * v * » . . «2 ' - ÎJ. w ,m w W*|H*^ f* * ” _ ; ^ iilw i ^ K S U . l* » .. ««n»»^ l a i * 1” 1’ • - " - “ •■'•■*......... » 1 - 3S ”“ w 1« « * * ’ n Vt»Hiv**« , t* * t , i ^ — ' u * . ^ _ (W „ , « 4 «**” ' l ^ ^ <a ^ - ; . , ^ . v t: - „ > " ’- u ............. ... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 109 ' XLIX 1471 gennaio 1° Frontespizio del cartulario degli « Otto di Moneta ». A.S.G., A.S., Officium monete, 714, c. 1 r. die prima ianuarii. Cartularium diversorum in quo annotari et scribi debebunt delibera tiones et alia diversa acta fienda per spectabile Officium M onete anni presentis et scribenda per me Lodisium de Berney notarium et eius seribarn infrascriptum. Cuius quidem officii hec sunt nom ina: - .M .cccc.L X X L , Iacobus de Guizo prior Acelinus Lercarius Marcus Gentilis Iacobus de Auria condam Dominici Bartholomei Raphael de Francis B. Baptista de Costa Bartholom eus de Canicia notarius et domini Ianotus Calvus. Lodisius de Berney notarius. La magistratura degli « Otto di Moneta » fu istituita nel 1363 da Gabriele Adorno per la direzione dell'amm inistrazione delle finanze. Gli « Otto di Moneta » venivano nom inati dal Doge, dagli Anziani e dai quattro « sindicatores ». Nessuna spesa straordinaria che oltrep assasse le 375 lire all’anno poteva essere fatta senza la loro esplicita autorizza zione, che si esplicava m ediante l’apposizione del loro sigillo al m an dato di pagamento. Ad essi incombeva anche il reperim ento di fondi straordinari necessari per l'allestim ento di flotte e spedizioni. Spesso erano in grado di opporsi validam ente alla stessa autorità del Doge. 110 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — T av. X L IX ■&M- 'S Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 I li ... L 1473 gennaio 19 I Protettori delle compere di San Giorgio procedono a ll’elezione dei consoli e degli scribi addetti ai vari uffici del Banco stesso. A.S.G., B.S.G., O rd in a tio n u m M.M. P r o te c to r u m c o m p e r a r u m (1472-1475), c. 33 v. + .M.cccc.lxxili., die martis .xvim . ianuarii. Magnifici domini Protectores comperarum Sancti Georgii com m unis Ianue anni presentis, in pieno numero congregati, intelligen tes n ecessa rium esse electionem facere scribarum, subscribarum , consulum et alio rum qui se exercere debent in negociis comperarum que pertinent et pertinebunt ad annum presentem , cuius regim en habent iidem dom ini Protectores, prehabito inter sese examine et m atura discu ssion e, nom i natis et iudicio calculorum expositis om nibus illis qui in frascripta offi cia seu exercicia requirebant, tandem elegerunt infrascriptos et quem libet eorum ad exercicium inferius declaratum cum salariis et obven tio nibus consuetis et usque ad beneplacitum ipsorm dom inorum Protecto rum, attento quod in electione cuiuslibet eorum convenit legitim us cal culorum alborum numerus et maior quam in nom inatione reliquorum qui pariter iudicio calculorum expositi fuerunt, videlicet; ad consulatum: Petrum de Mari et Gasparem de Casana; ad scribaniam consulatus: Antonium Loardum notarium ; ad scribanias cartulariorum pagarum: Constantinus de Albertis et Simonem loardum notarios; ad scribanias columnarum: Antonium Erenam, Paulum R agium et Gotifredum de Albario notarios; in cuius tamen Gotifredi electione interfuit egregius Paulus Marrulus, subrogatus loco domini Leonardi Sauli prioris, inde am oti propter affinitatem qua coniunctus est ipsi Gotifredo; ad subscribanias columnarum: Dom inicum de Recho, Petrum de Villa et Iohannem Baptistam de Romeo; ad scribaniam officii salis: Nicolaum de Garbarino notarium . Nel 1405, sotto il governo di Jean Le Maingre detto il Boucicault, governatore francese di Genova, una com m issione di esperti provvide a dare un assetto definitivo al debito pubblico, riunendo tutte le « com pere » (o debiti di Stato) sotto un’unica am ministrazione: la Casa, Officio o Banco di San Giorgio. Tale organism o, che apparve al M achiavelli uno Stato nello Stato, rappresentò una form idabile potenza finanziaria, alla quale la Repubblica finì per cedere, oltre l’appalto di tutte le gabelle più importanti (com presi dazi e dogane), anche garanzie di carattere terri toriale (per es. la Corsica). L’allargam ento delle funzioni del Banco deter minò una com plessa organizzazione am m inistrativa di cui il docum ento riprodotto è specchio fedele. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 112 — T av. L ------ | —^Î>nmrîjapiutVw tnc ct^ rt" J m r t«j ■ » i rv»w<K‘récr«<.vf O o > H p * * i « y « > 15 riithfi ■ ' OPixtnttA^ftt^i J it K'î t <V «TT^’Hip ■nt‘o ‘/7i'VJM«». j , , !t v isld&Oii<*»< rnn1* '1 |ttì>/e».'iìxt»+n^ ; aorìjnhuy r?'«iIvoB_^o / cTW) ta/vtU* rt »I • „ , r -*i»«Mtv £ <^W * K CVv'lîtVaA.'C m ^ a y S OCnnrx*-*'»'?- <jt*v j£V»c*»ii**»^--. T.— ‘ t ( ' Toh*d9w*n-i&*L 6 üfc»,;cni «5 Wi-n L*d><h+-i^ ljì\>tn ^>»1 f f *•"* * v y i * 1?* - • ■>*w>K<«6o»s*»S • j y w l t w r o w h f x - f l - f t t> c < t# m M i? ?_ t n t i h ^ u x ^ f n , ffZ c r * ) I lo n m d K fir ? h*£ìoc m lm lo w Cpté&ìhfi orrrm'iridUfi, XJTOAjptn /?n oodhtnoA twvjvvmvIxvHt, C CL ÿ n w m ,TVrti béc>v —~Zqi^l\knt- iHr*V> A<^ 'yc^brut^t Wm fìUAsicyg o k ' i i t o i l ì «W r - V X fk <»* k w e W h ^ -voayhnvooa^^ t«k*$na^ SUfVnW a, U, A*Xtlvnv c ^ f i ^ ibX> oo^w^vl. offra* Lc,.Knv»v3 cedmh*?àlL*f w£$ ^ù.1 ■y'rt'tut»1». u<Vvru> CTsInù-euy5 » • <». ■*''*'£> * .4*1 OP>'/uL<h^ ^ /\*£#vHw*Sv «ï^anH--1*"!—' i C3'ctf!f***M*'n '*'*■'aR^!''nA ■ '• Çcmlxynitfninryyf'bh-iB ^ À.'W toWWvj Li*l4ltlt*>9 H«ÌxVTt\uty ■ A d chkì>*Lmi>«^j/|»^«i>-j ( vnfbcintinH ? h> a ìiv K j ^ÌW «H iW |«vw«tw*5 ■ v«tf ' ,4 .«i gfleilwmag ■ / 4 'ttfcov.nvv, 0 -uASi-n-i^ - '—s. ’'•"psut W j -<TU XD >K>^W» *«S *J ìh«vt-wg fct cpiixfcxili t‘!ttii<mi>- ?»itasA«ii« ~fìi)>ìW C?a.h\CVoi» V 1— £ * hU Cji-uX tAJ^ivuucftt^e/VtjH ^x>tvfiuLfl* ; •mù.'- 4 w oh A*^ j*bfcvjXnn\Ag cd**i*mMy2 N ■ v 1 ÌJWW CHtv, «V* UaHÌjO '?V> 'Vi.ll<v •*.■•%mn*ri tcdrtti E»»*» J’ 1?>*) sotm-'o /4 .4 <5m 0rtm**v0#WM ”^ 0 . vVO hX ' ^ '' j«nM« a. bji r t ì n n <? t-'cfctisfvtn , 03s L uu t sm mh L .., rtr-X^tMM^cg . Q.V-.rfv J^Ltix t4v.nnt^ i ' ^ ■ 'jy J b s m n ^ {&%& cn*ihd4v.\<>v^> {ì-irfr«.^i«g /ÌlCj . Aj^nt*k«W fn ^ t*fm »V v3g ^ .- 5 « 5 V ^ t a v -V Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 113 ... ' >., ■ 'V~ Tl« tu«LU J . .ittroaum. 7 :oi;W‘ i; NOTA BIBLIOGRAFICA A. O l i v i e r i , Serie dei consoli del C om une di G enova i n A tti della Società Ligure di Storia Patria, I, 1860. A. B runo, Gli antichi archivi del C om une di Savona, Savona, 1890. E. S ieveking, S tu d io sulle finanze genovesi del M edio E v o e in p a rtic o lare sulla casa di S. Giorgio, in A tti della Società Ligure di S to ria Patria, XXXV, 1906. V. V itale, In to rn o ai Libri Iu riu m , in Giornale sto rico e lette ra rio della Liguria, 1927. V. V itale, Come si otteneva un ufficio nel secolo X I I I , in G iornale storico e letterario della Liguria, n.s. VI, 1930. A. R. S carsella, Il com une dei consoli, in Storia di G enova, III, Mila no, 1942. V. Vitale, Il Com une del podestà a Genova, M ilano-Napoli, 1951. G. Costamagna, La convalidazione delle convenzioni tra c o m u n i a Genova nel secolo XI I , in B u llettino dell'Archivio Paleografico Ita lia n o n.s., I, 1955. D. Gioffrè, Alcuni asp etti della legislazione archivistica della R e p u b blica di Genova, in B u llettin o dell'Archivio Paleografico Italiano, n.s., II-III 1956-57. G. Costamagna, N ote di diplom atica com unale. Il « S ig n u m c o m u n is » e il « Signum populi » a Genova nei secoli X I I e XI I I , in M iscellanea di storia ligure in onore di Giorgio Falco, Milano, 1962. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 114 — IL NOTAIO NELL'AMMINISTRAZIONE DELLA GIUSTIZIA Un discorso a parte m erita l ’am m inistrazione della giustizia, sia perchè essa consente un discorso unitario, sia perchè la p re senza del notaio d ’ufficio ad ogni fase del processo ci consente di chiarire i problem i connessi al passaggio dalle form e orali a quelle scritte. Si è ritenuto spesso, più o meno a ragione, che la procedura scritta del giudizio sia u n ’innovazione canonica che prese le mosse da un canone del concilio Lateranense del 1215. In realtà la norm a, più che innovare, servì a codificare, a legittim are un uso che doveva essere già introdotto nella procedura del tem po. Alla norm a seguì la dottrina, seguirono i diversi form ulari con i quali le scuole giuridiche medievali, e quella di Bologna in testa, semplificarono la pratica dei notai proponendo form ulazioni di cui si ebbero echi negli statuti di num erose città italiane. A seguito di studi in corso, di cui qui si anticipano alcuni risultati, i cartulari notarili savonesi di M artino da Vercelli (12031206) e del presunto Saono (1216-1217) — di cui è annunciata la pubblicazione sono probabilm ente i più antichi registri di atti giudiziari pervenuti fino a noi nella loro integrità. Sulla base di essi è possibile ricostruire 1 intero svolgimento del processo civile dei prim i anni del Duecento, è possibile dim ostrare come, a differenza di altre città italiane e di quanto sostenuto da molti studiosi, Savona e la Liguria utilizzassero neH’am m inistrazione della giustizia in assoluta prevalenza i notai d'ufficio, lim i tando grandem ente la presenza dei notai di parte. Per alcuni momenti del processo romano-canonico siamo ricorsi ai documenti, seppur più tardi, dell’« Officium Robarie », di una speciale m agistratura genovese costituita principalm ente per il risarcim ento dei danni provocati da p irati genovesi, le cui funzioni, tuttavia, non sono state ancora chiarite esaurien temente. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 115 li - lu 1216 ottobre 11 Esem pio di denuncia. A.S.S., Cartulario del notaio Saono, foglietto inserto tra c. 33 v. e 34 r.; c. 5 v. Osservazioni: Si trascrive il testo della tav. LII. Die m artis .XI. octubris. (X Rubaldus Paglacia agit contra Tercium et petit ab eo equam unam blancam. Hoc ideo quia dictus Robaldus et Tercius inter se perm u tatio nem fecerunt, in qua perm utatione dictus Robaldus et Tercius in ter se convenerunt quod dictus Paglacia ei dare debebat asinam unam et sol. .XX. et dictus Tercius ei dare debebat dictam equam pro dicto canbio et sic ei Robaldo manu ferivit dictum canbium et ideo agit et p etit ut supra, vel solvat dictus Tercius ipsi Robaldo sol.xx. iure capituli Saone et omni iure. La causa si apriva, su querela di parte, con la denuncia presentata oralm ente o per iscritto. Viene qui riprodotto un foglietto sciolto (tav. LI) contenente una denuncia, scritta dal notaio Filippo di Scarm undia. Il notaio di turno della curia, Oberto di Mercato, ha provveduto a trascri vere la denuncia nell'apposito cartulario (tav. LII), aggiungendovi la data di presentazione. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 116 — T ' T ^ ~ *&<& er\™ - M-nX ^ l i C A ^ y n 4 .A '\^ae avv. LI - LII &<t+ ,w ? = fe -’^ n t u r-t+ rZ ip ' f t r t r ^ J p n + \K * n .r x * tr W t - 1’ ^vTt.CL ^ '«p» ^ •»v & f è - 7 ì ? U t * \ t r - ^vrt-'? p^èMrUftA- « k * n f ~ ‘■JJf^c^sAr-r A p m X ’. t . * ^ r J p yV *» ^ S -v c t-^ 'l£ h * tt,J e i 'ìHKr5C‘ ^ ijW 'fU & jX b o £*&*-«> , y ^ P * c w a*»*», p t r t u t t — ^ « < t u t W * a Ì — 7 'fMhr* > r * k'ICT*^ -»**- 'fce^rtvvc— 7 c ^ r iT ’ -M.V j V t * ^ t — <f*" jW r fi Jp ,‘V r ^ i* u * * v r t —. / W - i « # r -**' <*m*V -pVjjW»A «up?T~ a w f rOr*1'**'- ~}f£F tr ^arr"} >» f Utf-.- « te r .!* ,* * 'fgip^ >: :M U*«»«*<- W / f 4 4 l % * r d ^ r JV * Owo.! <p~b*<r ^^oImIì ’-»rW. j*f h w ìt . ^ W ? « U ^ p e * fv L U p r ^ . -y r^p —Pf Tp4* jÀ^alp'■•<•'*?** f ^ / * #>*■*» t Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 117 LUI 1203 dicembre 19 1204 gennaio 19 Mandati e termini di comparizione, dilazioni del podestà di Savona. A.S.S., Cartulario del notaio Martino, cc. 109 v., 110 r. Eodem die. Datus est terminus Iacobo Baiole usque dies .vili, post annum novum proximum probandi et monstrandi totum id iuris quod monstrare voluerit in causa quam ipse habet cum Iacobo Iule de faxo .1. beccunarum quem sibi ipse Iacobus Iule petit et quem ponit in sol.c. Die .vu. ianuarii. Data est dilatio Raimundo Emengarde, qui est in Sicilia, ,vi. menssium ut veniat responsurus Bonavie Rustici et Rubaldo Buccaordei et Raimundo Rustici qui sibi petunt lb .L X . ianuinorum. Die .xii. ianuarii. Datus est terminus peremptorius domino Henrico, marchioni de Ponzo, ut veniat usque dies .vim . proximos venturos Saonam audire sen tentiam que dari debet inter ipsum dominum Henricum et dominam Ursam matrem Trucci; et inde mandavit ipsi domino Henrico litteras per manum m agistri Martini scriptas. Die .xvim . ianuarii. Data est dilatio Ogerio Rabinanti super causam quam habet cum Wilielmo fabro de Niza producendi testes qui sunt intus usque diem sabati proximi; et illos qui sunt Pereto et Albe a proxima die iovis usque ad .v ili, dies; et illos, scilicet Ceve, qui sunt Septe, usque .VI. menses, et illos, scilicet W ilielmo Bocherio et Marino Ianuensi, qui sunt ultramare, usque .v im . m enses. Eodem die. Datus est term inus Ansaldo Borrello ut debeat dare magistro Arnaldo lb.x. ianuinorum quas sibi confitetur et debet. Sia all’inizio della causa, sia durante il dibattimento, venivano ema nati m andati di comparizione delle parti o dei testimoni, ed eventual m ente concesse dilazioni per coloro che si trovassero momentaneamente assenti dalla sede del giudizio. Tali atti venivano presentati agli interessati o ai loro fam iliari, oralmente o per iscritto, a cura del cintraco o messo comunale. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 118 — T Jpf *r V *y av. - m- LIII ■ -A ^ G S T to b S » ~ U ^ ~ U - V ^ w » -y 6 ^ v ^ r jju 5 r . * . . -* V rt. ° ^ "U W V- 1 ^ ^ ‘V jjCrivv 4-» Xttv -|-é^t t>t-<* <VWio ^ tw t« * o.<-rxivop nM S'^i'Tt ^ r r j.ÌVh^- {<rt*r*-*-< Ut- I(.♦W.'VtT- Vl^ '^ W - l^ W ' M ei Sw-t^ S b < ^ , 1\T - iy>''VW w J ? W « l ^ V»' «ifü> '‘S f ^ T ' n ' ^ W ■U*«««et. y- -vh W ^ 4 Urt-v ì^tS^nà VjU^-ice . f "*** «-SaV^rn* Q$p« vnir»-»»'»! . ’ v j^ J S T ÿ S . \p^ S x Nfc*** -y i^ . ^Vvü*^. Tt^W j • t •' ? ^/. > “ *; Ia^ w ’ -V "*’ *^jk=~ ‘ s L t , p t - , i u j 1^ ^ £ e. « jy i s . ..a J * ’ 'A i. îL» -i* :■ • ..t o ' . ■ :; a» *- £. . . . . Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 119 ' .'•. LIV 1395 m arzo 26 M andato di com parizione em anato dall’« Officium Robarie ». A.S.G., N.G., Notaio Pietro di Sarzano, I. + Die .xxvi. m artii, .m .ccc.lxxxxv. Preconate vos preconate robarias. De m andato dom inorum Baldasalis Marihoni et Dagnani de Zenestreto, officialium robarie civitatis Ianue, est quod omnes et singuli homi nes sive habitatores Portus Veneri compareant coram ipsis dominis offi cialibus ad defendendum se a quadam sentencia lata cuntra ipsos homines dicti loci anno prosim e preterito, die .xx. decembris, in favorem Iohanis de Rapallo quondam lanini, per quam fuerunt condempnati ipsi Iohani in libris ducentis, occaxione robarie facte in ipso lochc- Portus Veneri de certis bonis et rebus ipsius Iohanis per dominos Raphaellem de Reza et Raphaellem Tortoram , visitatores castrorum, in ea parte comissarios et delegatos m agniffici dom inis, domini ducis et sui consilii infra dies sex prosim e venturos, quo termino etlaso et dictis non comparentibus vel oponentibus contra ipsam sentenciam , ipsi domini officiales haberent ipsos hom ines dicti loci pro rebelibus et robatoribus dicti Iohanis de tanta quantitate de quanta in dicta sentencia fit mencio et contra bona ipsorum procederent in capiendo ea et ad faciendum de eis solucionem et satisfacionem ipsi Iohani usque in dictam quantitatem librarum ducentarum contentam in dicta sentencia. Et predicta facta sunt ad instanciam et requisicionem dicti Iohanis de Rapallo, p eten tis sibi satisfacionem fieri de dictis libris ducentis. Officium Robarie Com unis Ianue (S.) Petrus de Sarzano notarius. Ea die. N icolaus Curonus, cintrachus et preco publicus re[tu]llit se hodie, de m andato dictorum dominorum officialium, viva, publice et alta voce cridasse et proclam asse in Banchis, in omnibus et per omnia prout in dicta proclam acione continetur. Aliter et cet. Et hoc ad instanciam dicti Iohannis. Pur risultando chiaramente dai documenti precedenti e da altri sincroni che i m andati e le dilazioni venivano presentati dal cintraco, non abbiam o, per i primi anni del '200, che le relative attestazioni scritte negli appositi cartulari « terminorum ». Riproduciamo pertanto, a titolo di esem pio, un m andato dell’« Officium Robarie ». Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 120 — T av . LIV . v ì i ’ro»wlH~ 'V*^ •wit'-'O^ÙYn j. k-t.,x4 ÇVWtv-WOA f i t - Ot-^ ÇJ., w vr- or- <S .V- ^-C çJU ^ 1 cvCKvo-^7 o r- £t~ “^I^VW 'VI V Se* \ ** nojHìv'te of^cv(»t^r%wTj x 4 m :u tT’ivwm ^ ’^/vvmaaJ' v-JV- ijvvj? -<*0 ' ^ r Cr:^.nvK' t* # e vco-vnv^ cT' ^ " ï iC P u> C.>Çnh\tv*vt5 ■^CCKfeNKT» '^ 1 c> ■p-v^x-iv^vt— C'fF'O.'k&Ê^é f\*> ^^--r -p r.v^ kCrr'- p^'crr» p 't— S tfc » S b ^ v ’'v) ^ n -» " vf' iV‘'.'' ^ -coly^ r v£vtr'^r ^ rn ^ ò ^ r » S & v ^ y .'& J V ^ * K S J v V "^ ^ CvK-1 'ïpoff M '* " nv6 V vm f“M*. pAf1ft:-lAru)^'*^'w |v N ^ &Oa C\y,y\C -ppy^" •yvotO'CiW <vvsr •»— aS*- t •<T ^um .- W^”tT^> Vt* ' V~V ■}£>^vm£ S o TU ^ ys& s *p C^U>VVV) >v<Mrv JpC '■1^‘P T &$t'Ç 9u<vlvs eerr-v\< *^ | f^K^T" T P èo<^o •yo'Ctv* -\vwrt\ S*^ fcowSOCo&'C Xtfy, a - n ***? -Njvp.ntwcviS - tvJtco^ a' -p^v. ., jY^xvo> ürSôeÊv'jjîM«(; ‘ .VJ^M^vO S W . ^t- pv, ^ ,**^v S^S^voV y tfc + '& ^'C 4 /— * vv-nM^-co^ ^ P»m«>h> c t - ^ t W -*5“^ì/m-o^à, wLv^*'^ C ' iik'k ^ o"fx^r*i.v<> „ q ?vn>i f ^ l r ‘ fc V’ ^ y c'"“’£#1 »•*- 4 ’^ — ''? "L Ü r v ^ . - - J -1 ~N‘ *4— ^ l* " ' tSyr-~ ì^* K (Vx.* a ,T^ x o - ^ 1. — ^ )r+^#» •vt ffyevK t^jè^^ ?rcs vp«T"p" K*vç>^Wi -fyjv ÇXu'' • or- mjo^ ~ 'v K1 &VCTV ^O^VilS .(wjKfftf.- <^‘ < ]v ? tj\T S tvrhv Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 121 LV - LVI 1203 novembre 18 E sem pio di deposizioni delle parti. A.S.S., Cartulario del notaio Martino, c. 37 r. In Dei nom ine nostri Iesu Christi amen. Incipiunt positiones et con fession es tem pore domini Guilielmi Guertii, Saonensium potestatis, facte .M .cc.iii., indictione .vi., die .xvm . novembris. P ositiones Petri de Cario contra Conradum Durantis. Et tempore dom ini N icolosi Aurie facte fuerunt huius cause positiones. Ponit Petrus de Cario quod lignum de quo nunc agitur est novem loci et novem mari narli ipsum lignum serviebant. Respondet Conradus: credit quod novem loci erat et quod novem homines eam serviebant. Item ponit quod in tem pore illo in quo lignum predictum venit Buzeam, mondinum salis valebat Buzee bz.xxv. et plus. Respondet Conradus: credit de.xx. et non de plure. Item ponit quod mondinum Buzee est mine X. ad minam Saone. R espondet Conradus: credit. 1216 febbraio 10 E sem pio di contestazione della lite e di deposizioni delle parti. A.S.S., Cartulario del notaio Saono, c. 42 r. Die .x. februarii. Lis est con testata inter Bertam de Volta et Ottonem Francisium de havere quod ponit in lb.xx. P ositiones O ttonis Francisci contra Bertam de Volta. Ea die. Ponit O tto quod quidam hom o de Novaria habebat in domo Berte de Volta soom as . v i i . de lavezis et soom as .il. azarii. Respondet: non credit. Item ponit quod diete laveze et azarium fuerunt Tercii. Respondet quod lebetes fuerunt Tercii set azarium non. Item ponit quod quando consules fece runt saxire predictas lavezias pro hominibus Novarie, quod dieta Berta fuit con fessa quod habebat in domo sua soomas .m i. de laveziis homims Novarie. R espondet: non credit. Item ponit quod in secunda vice, quan o consules m andaverunt eorum nuntium pro saxiendo havere hominum N ovarie, in dom o Berte de Volta, quod ipsa Berta confessa fuit quod in dom o sua erant soom e .vim . inter lavezios et azarium .... Presentata la denuncia, seguiva la contestazione della lite, mediante la quale il convenuto, respingendo le affermazioni dell’attore, trasformava in vertenza quella che era, fino a quel momento, una semplice petizione (e « petitio » si chiamava anche, nella terminologia del tempo, la denun cia). Alla contestazione, che era spesso contemporanea ad esse, segui vano le « p ositiones » delle parti. Articolate in brevi proposizioni, cui si doveva rispondere affermativamente o negativamente, servivano a indivi duare m eglio i punti controversi sui quali si sarebbero prodotti i testimoni. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 122 — T avv. L V - L V I mœÆ*.*em* :u^s«ató B V*s^ ^ U*'- -wy j^fcve U j p C z '^ * 1 HÛ * ç „ I* - j* ^ A V .W « ^ £ « k é te s^ ^U rj r b ^ u jp* • c** '^ ^ S K t'^ ’ *7 'y^ * J * * ï “ ' J f ^ ^ - v S T u ^ e r " ^ v*vwfc • (. & -Wi-^ÎX ^Sf% i < fc rr^ . ....fiunt probationes in lite que etiam dicuntur positiones ad probandum id de quo principaliter quaeritur.... (R olandino, Sum m a totius artis notariae, Venezia, 1583, t. III, c. 67 r.). v, > . f4i : ;•• < - — - % r r 9 t$ * ~ T r = - l ~ ï - , rfn „ ^ , - , fft . V*- . P n t* j | <>*• rVi" jw>- i|' S < t r (/i+'-i&tf W ^ t flnn*. fV.f* l* Wtr /“' A vt »*r- f A trr*.f L ..< 'ifljf*- •>!' ^aÌ^ac- 1 ^ > . j - r f i l ..« Y - 5p ^ ÎW . **>»»,***•<” t W rW >y Ir •f. M -U t '•*' fÊ*Mî*y tV « ^ f»'** -*•**•.«*-«-* jV#m A p i.l|. ^ • >1/ ^ .fV ic v ' ^J'av% <4, b + " * * T ~ $ e r * r ~ y :* £ tr* ' f |>Vr»«r - »*»♦» • f e -^ r -r vn. _ JV ; 3 ^ « tfH 'J r .r f m » - ^ ftriT l S*mr |X . - M<* «VfV «(MiAJHf*- R . -* ' A.xAr**< j*; X^A**i M. »J? , § y t,^ ^ r * K h A «~ -!<• A y.Avm ^ /, ^ . f , ~ , !<•» •<** • &**é^ ■ - A0*tH*+ r ® ‘' « • « v . y—<-•* , * * *"* « ^ r-*‘" ♦ » ^ ~ -''V ? ' | *f* P<t*-r*. />£$*■ *1‘i * ^ •" " T v- ”•■^ » ,1 7 > t y y • V *w .A fA S r ’ je ? .* ’ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 123 v * ~ w .; ** LVII 1203-1204 Verbale di deposizioni testimoniali. A.S.S., Cartulario del notaio Martino, cc. 124 /•. e 146 v. In nomine Domini amen. Incipiunt testes et tituli tem pore domini Wilielmi Guertii, Saonensium potestatis, dati .M.CC.III., indictione .vi., die .XXVIII. octubris. Testes Boniiohannis Vitii. Item Item Item Wilielmus Vitius, iuratus dicere veruni de supradictis titulis, tam pro una parte quam pro alia, interrogatus de primo titulo respondit sicut in titulo continetur. Interrogatus quomodo scit, respondit: «Q uia presens lui et meis occulis vidi et audivi ». Interrogatus qui fuerunt Nadalengii qui fecerunt asaltum et qui fuerunt eorum amici et eorum adiutores qui erant secum, respondit: «De Nadalangis fuerunt Conradus Rustici et Arnaldus Grenna et Nadalis Clarii et Balduinus, filius quondam Boni iohannis Astengi, et Curllaspedi, scilicet Anselmus et Bonusiohannes et Trucus et quamplures alii de quibus nomen ignoro; eorum amici et adiuvatores fuerunt isti: Brunus Amedee et Ansaldus Lcmbardus et multi alii quorum nomen ignoro ». Interrogatus quod cambium facere volebant super hom ines de Gaita et de quanto, respondit: « De lb.ccx. ianuinorum sicut continebatur tunc [in ] laude inde facta». Interrogatus quomodo scit quod esset voluntas domini Rogerii quod hoc cambium tunc fieret, respondit: « Quia mihimet precepit ut ego et Vicii et mei amici cambiremus et cape remus tantum de rebus illorum de Gaita, quod haberemus solutionem nostre laudis et etiam misit Girardum, serventem potestatis, cum duobus aliis sotiis cum Baldo V itio .... Individuati i punti controversi, le parti presentavano al giudice, per iscritto, i nomi dei testimoni e i cosidetti titoli sui quali avrebbero dovuto testim oniare. È assai probabile, anche se gli studiosi non sono concordi sull argomento, che i verbali venissero stesi dal notaio d’ufficio sotto det tatura degli interessati. Lo stesso documento che presentiamo prova che il notaio si preoccupava di scrivere subito ciò che gli veniva riferito a voce, lasciando ad un secondo tempo il completamento delle parti in bianco riservate ai titoli e ai nomi dei testimoni, presentati per iscritto. ....dicta ipsorum testium debent scribi in actis curie per scribam com m u n is....(S ta tu ti di Noli cit., p. 81). 124 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av . L V I I "** % « ****** - W T y ^ x ,. ; * v ^ % w , a T \ f < > Ir ■ ' y > / ’i; r> ~n*A *** i , y ^ t*-‘' v ,..\ ^ r j*S5‘: W * g - - * f | • S • A*t '^ -‘^.' H *U% 'l / t f • ^ - ( U - n .-te'. <Ttl r ^ ,ir i^-n«rv<i \ * v -y wU« .V , v •' - X ^ . 1J ftW r^ ^ *-u|Ln -p^W-w^V. r-w,v - f ^ t p ^ r\ ^ -*«*'' ^ ■^*" rJ p «- "U*r ..^ ' "Vvcv^ '?**)*■ '»'«*' U j W . * , ^ —Xtr ^vwbbÌ^U . ^ > , jL .* ^ - W W - - \ 4 aV u-t *^UtX' ^ - •'*»~tV ■<c K- |-»>' •\-.,‘ ’ ~ ) J ü ! ^ K i ^o^-v *y ’^ 4' J ^WU- i'JUftîH. guitta ^ «.uSm^Vvm^,. 4 r»t\ ^ ( i u . Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 125 LVIII 1200 Verbale di deposizioni testimoniali. A.S.G., S.N., Cartolare 6, c. 187 r. E d izione in R . L . R e y n o l d s , A Business Affair in Genoa in lite Y e a r 1200; B anking, B o o k k e ep in g , a b ro k e r and a L awsuit, in S tu d i di storia e d i r i t t o in on ore d i E n rico B esta, M ilano, 1938, II, pp. 176-177; Giovanni di G ilib e r to (12001211) a cura di M.W. H a l l - C o l e - H .G . K r u e g e r - R . G . R e i n e r t - R . L . R e y n o l d s , G enova, 1939, doc. 95. Testes Wilielmi Barbavarie contra Oliverium concarium. Ex eo quod Wilielmus de Parisiis comperavit tot gariofolos a Rollando Mallono qui constaverunt lb.xvm . minus dr.x.; qui gariofoli fuerunt com perati prò societate de volta; in precio quarum lb.xvm. fuerunt racionate ille lb.x. quas Oliverius predictus solvit Wilielmo bancherio. Oliverius qui stat cum Wilielmo de Parisiis iuravit et dixit: « Scio et certus sum quod Wilielmus de Parisiis comperavit cum Lanberto de Roei a Rolando Mallono tot gariofalos unde venit in parte W ilielmo de Parisiis lb.xvm . minus dr.xvm. pro societate volte quam habebant insim ul Wilielmus de Parixiis et Wilielmus Barbavaira et Oliverius, et de quo debito Rolandus Mallonus noluit se tenere super Wilielmum de Parisiis neque super Wilielmum Barbavairam, set credo quod Wilielmus Baibavaira duxit Rolandum ad banchum W[ilielm]i bancheri et quod fecis set ei alterare predictas lb.xvm. minus dr.xvm. Et bene scio quod WLilielmus] Barbavaira venit ad voltam et dixit mihi Wilielmus — Scribe quod debemus dare lb.xvm. minus de.xvm. Wilielmo bancherio prò Rolando Mallono. Et credo quod Oliverius pagavit in predictis lb.xvm . rnrnus dr.xvm . vel pagare fecit lb.x. Et venit W[ilielm]us Barbavaira et dixit mihi Scribe quod debemus dare Oliverio lb.x. quas pagavit Oliverius Wilielmo bancherio prò predicto debito. — Et bene scio et certus sum quod fuit solutus de predictis lb.x. Oliverius quas dedit Wilielmo bancherio prò volta. Et ideo scio [quod eram ibi] quando Helias de Mogis dedit et lb.xn. pro isto d eb ito....] alo quod debebat recipere et quando fecerunt [racionem in volta fuerunt recordate predicte lb.x.] Le principali discordanze degli studiosi riguardano, come si è detto, a presenza del notaio d’ufficio. Gli statuti di numerosi comuni italiani consentivano infatti, spesso in accordo con la dottrina giuridica medieva e, che alcuni atti processuali, specialmente le deposizioni testimoniali, venissero redatti da notai di parte. L’esempio riprodotto riflette sicura mente uno di questi casi, provenendo esso da un cartulario di atti pre valentemente privati. 1 26 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av . L V III K * f t e f ^ v n \ h A M e % r <* o lta m T c^-yn-tfT • $*X9 '■ ; X y w ’- è f w f i ’ < q w - r t n n « « r fllr .^ r . | f w/^ ò W V rW . « w , * tMwtarwo. 4 ii» m CU jjpnrt»* ^ ~ y < m |f t tm »itr *’« *t, , r f<u’ «in* (ST f ^ |« « e u tw fe^ v n $ ^ r m + f* " b J fy rm n S v m J è Ç j& tn , - ^ * *& rn*tf, *4 Ç à * m T .W ■ ^ TMttr%„f t CÒ« 2 <%rm h t S » * * , * , * t 4 * lt *v»M • ì t n n ^ v a i » . iW {W ^ P L f . ^7 ^ T 41^ P 1M ^ ^ W r p i i , n ^ v K (,.l% .{ ,14 * • r ìr '" * * » , '*■ n*»w - n. \ \ „ Z i ,„ , . _ , V * * " : * v " r m ' 1 «* 3 * iUiirr* -, J f ^ n r . *.jf f a * # f & \ \ i u i f f «h» H 'n i 4 W v r <;? , ^ ■A w c , ^ .45,, rA l)W , ;iW ( , -A , fc, - - N 7 * ■*•“' ' " W i ’” -1 ••»,. »*’< * É M É i 4 j i É % ....Quilibet vero notarius qui fuerit civis Saone possit exercere pu blice officium notarie et testes recipere in Saona et p o s s e .... (Statuta antiquissim a Saone cit., p. 103). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 127 LIX 1396 giugno 19 Il podestà di Busalla trasm ette a 11’« Officium Robarie » un verbale di deposizioni testim oniali. A.S.G., N.G., Notaio Pietro di Sanano, II, f. 195. Egregii domini. Vestram recepi datam Ianue die .xr. iunii presentis continentem receptionem certorum testium in quadam questione ver tenti in curia vestra inter Opecinum de Pinu de Guiso et Andream Spinullam habitatores Pinu, agentes, et homines Savignoni et cet. Unde vobis respondeo quod unum testem quem dictus Andreas producere voluit super contentis in dictis vestris litteris et porrectis titulis recepi et exa minavi, dictum cuius signatum et sigilatum presentibus introclusum vobis m itto, paratus pro vobis ad quecumque alia. Data Buzalle .M.CCC.LXXXXVI., die .xvim . iunii. Bartholomeus Tortella notarius, potestas Buzalle. .M .ccc.L xxxxvi., die .in . iulii. Deposita in iure et in presentia dictorum dominorum officialium per dictum Andream. Quando erano necessarie testimonianze al di fuori della sede del processo, queste erano raccolte a cura delle autorità locali e trasmesse ai giudici che le avevano richieste. Non avendo rintracciato documenti del Duecento, riproduciamo due atti dell’« Officium Robarie »; lettera di accompagnamento e verbale di deposizioni testimoniali raccolte, per conto dell’« Officium », dal podestà di Busalla. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 128 — T av . LIX i - 3 3 1 I I ryl j t s ■ r J * ■r, ' ^—-* ‘Ü W *t r S d # ? |f i l i t i f- c? / l Xi v « V* i& £ 5 2 ^ « ;j ?. t T i ' O f i - i? egsS Ï :J rTv t t f . W — W f t f Ü - /i kï j ; 1 v I* V < 2 *<5 * V <r 2 XCà * <L -» ^ 3 * ? r Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 12 9 LX 1396 g iu g n o 17 Verbale di deposizioni testim oniali. A.S.G., N.G., Notaio Pietro di Sarzano, II, f. 194. Testes et attestationes testium productorum in curia domini pote statis Buzalle in observatione certarum litterarum dominorum orticialium Officii Robarie com m unis Ianue datarum ibidem hoc anno, die .xi. iunii presentis in quadam causa et questione vertenti in curia dictorum dom inorum officialium Officii Robarie inter Opecinum de Pinu de Guiso et Andream Spinullam , habitatores Pinu, agentes, et hom ines Savignom et cet., occasione boum, receptorum et examinatorum per me notarium infrascriptum et scribam curie Buzalle super porrectis titulis ad instan d a m et requisicionem dicti Andree agentis, in observatione dictarum litte rarum. .M.ccc.Lxxxxvi., die .xvii. iunii. Perronus de Ternano, homo subditus dominorum Spinullorum de Luchullo existentium in Buzalla, testis productus per dictum Andream, amonitus per m e notarium et qui iuravit ad sancta Dei evangelia, tactis corpo raliter scripturis, dicere veritatem tam pro una parte quam pro altera de hiis super quibus interrogabitur, remotis odio, amore, prece, precio et cet., interrogatus et examinatus per me notarium infrascriptum super porretis titulis: . Et primo super primo titulo qui incipit: primo videlicet quod dicti de Savignono et cet., ipso titulo sibi lecto et ad eius intelligentiam de verbo ad verbum vulgarizato suo iuramento testificando, dixit se tantum scire de contentis in dicto titulo videlicet quod ipse testis prope et citra festum Pasce se reperit in Savignono et ibi vidit quendam cui dicitur de Scoalupus qui duxerat ibi unum par boum, quos boves asserebat duxisse de Bisanne et quos dicebat esse cuiusdam Andree Spinulle commorantis in Pinu; tamen dicte depredationi non interfuerunt aliqui de Savignono quod ipse testis audiverit et licet dictus Scoalupus se tunc receptaverit in Savignono, non tamen eum assidue morari vidit ibidem. Super secundo titulo qui incipit: item quod dicti depredatores, ipso titulo sim iliter sibi lecto, suo iuramento testificando, dixit se nichil aliud scire nisi ut supra in precedenti titulo testificatus fuit. Super tertio titulo qui incipit: item quod dicti domini de Flisco et cet., sim iliter interrogatus et examinatus, suo iuramento respondit quod dicti boves steterunt in dicto loco Savignoni per tres dies vel circha; tamen nescit nec etiam credit quod dicti domini de Flisco dicte depredationi dede rint auxilium, consilium seu favorem nisi in quantum dicti boves receptati fuerunt. Super quarto titulo qui incipit: item quod dicti boves et cet., similiter interrogatus et examinatus, suo iuramento respondit quod dum ipse testis et dicti boves essent in Savignono, dicti boves venditi fuerunt cuidam vocato Valente de Reihossi pro florenis novem auri et, ut sibi apparet, dicti boves tunc pauco plus valebant dicto precio quia boves tristes eran t.... Interrogatus super aliis interrogatoriis generalibus recte respondit. Ultimo interrogatus et cet. Extractum est ut supra de actis publicis curie dicti domini pote statis Buzalle, videlicet de foliatio petitionum et diversorum negociorum mei notarii infrascripti. Bartholomeus Tortella notarius, potestas Buzalle et scriba dicte curie. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 130 — T av. f] W ,*m w p M 9 T r 'j % _ o y -t.'ì /Vi <nv*r ■ì W mV' ^ c \< v<^ . <cHu>\y V 'ï f c 'W ï U Æ c J f à - < £ 'f t * i n - M ^ X : u m ' < p P n ,“ ' tó k , ^ Q* Dim* Q j p n p ’ ■xTl’v^iX.n.vt fWlUHtCiH) lUKnX# .-ihiWtlv^ « w < * * «•*>«. «t-5 *.« f ï KW ‘A* &<*€>auv«^ v H 0 A U ^ ur>»‘ n r ) û ( w |ï i V W » * * ; / ftToSJWV:' W- c)*îv«*'»*^H>vt< » iwo. Hijif-Ì LX v u f> nor^î, JPpm w ì >f<~ |Vwm fTwviC îîtt*d (& p«£ Jx>vv«ftx(f ^^3rtN^ effe p*iun.-v- w'T^î»v»»*i<S r :> ti>\^<^ vccvpn«fv C7llt5v^ '^J{WI^<? ‘|U fit'^ **-* îïf?lv^ A u » . w « w Krwéi j i^int 'F'“*Mq'^.h fóil<S i-cf pnttfî<yeiAn*(r**t' • G t ffW W - jixe t u e n.*jv9v*- en err- ftupûtQj ct\< C . 1 k v > v » n » ( v n n ’ f\<dè\h V 'V v v » M i' t? fciicé» UC»\9*t». v c iA a / fi % jtu v t - ct- p ü v:vv\\fî ^ t ù r S & P »u*lJ*S Si' ft*<~ftt»â?o vso-ifKu »»I ' d rT > u w f& «fV K f h £ '? & + • Æxtctf cvv’ YVt~‘ ÈÇfv Q>vvc# ^ < r p rtt.jo c v i«n v - «h 4 'M fîtn ^ tf Cu^5 <Tvt rvv|«^L (rbtuvvf -Thcc^U ’itriK S V » K V^ V •9fc&1$ ft»p ^ v it N T V O tH *£ K w O vpi^ Ct~ •CA'ÇtH - ^ia>M»K<i»^^*S»w >vv>rî^>tv- |ùj» hM titf > - »cf flio uit- jV»^*-.-]"’ 4 9 W ^ ô w t^ Viiftvuv- cjfV- u*>* *i fh m (* *9; « • i ^«'àsT i“k3fa*+“ ‘c f n '1 p " ‘ ,, f w r»tu> ' , ‘f »£*’ fi pi t \ * i% K 'k ' iw»fìr^v<% 4rt* f»tO tMv: hfhfcttinïi; Vvjow— je- W l ( 5 j5>>: %A > (Ofcnt^OWi) ( j T f w txtitPv vr>v t. a & u K i \nvfVŸWé>k*- <^»e<f 'ô a w fc i'jn * ^ i t ’*■ * ^ tu Ç5> i » R i > S y {v t ^ t & \\ < £ V A A & vv'-t—^ f r 0 « 3 ^ 0 k|K ^ -» ? » < j ‘tH ^ f 4 ft f V \XfK x v | ^ cn £ ■♦“ ^ û V v W V ip v X ’ 1^ t ' ai:* -X'* tu. 41S5v: W:_ *Q j>a ì m rv (\»i'< ' jaKi9wv«vU— l« 9 ip iv » .v (h ^ v S Ü " ' 4' v ^ -u r ^ S ip iv n w txtv. fcuHi * ^ r' r 1' < r '.'v l ' . • 9 S ,< ? ^ Q \h <fri<X.lffc & f*tp£«>ve 1 ^ 1* « ^ ' ^ "7\»Æw.v0 ■ fip in U R '- C V » I ^ - ^ ( T V r f L ,c - *v V - .i(c ^ i ^ Cmj ^ t» ' r t*^K ^ ^ u V v w ^ v i * -., --vvru kvtvU— - i<i oWe -r^^W W iH-Ç >c*M iy«é •* !• »V *•• — >\ ’ --- -<T^AAm*%MU> )%PftltH " P »* tvtf v x r » r » ^ " -T-<î )' » ‘ p ' ^ > 'v V ’r " rv •Htcv . ^ x tv A lT c t |c^ ® 1 « o » v \v <V n«r VNjKpmmvit^ .k r/ lf| \ S U < n ^ v l iftR w ( . Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 131 LXI 1205 febbraio - marzo Esempi di sentenze. A.S.S., Cartulario del notaio Martino, cc. 190 r. e v. In nomine Domini amen. Incipiunt laudes et sententie tem pore domini Petri de Ranfredo, iudicis et vicarii domini Wilielmi Guertii Saonensium potestatis, .m .cc.v., indictione.vm., mense februarii. Die .xv. februarii. A petitione quam fatiebat Vivaldus Bavosus adversus Gisullum Amici Nolaschi qua sibi petebat sol.xx. nomine mutui, dominus Petrus de Ran fredo, Saonensium potestatis viccarius, absolvit, visis utriusque partis rationibus et diligenter inspectis, Gisulfum predictum. Die .xvi. martii. In ecclesia Sancti Petri, presentibus testibus Gandullo Astabella, Girardo de Monte Silice et Baldo Rubeo. A petitione quam tatiebat Salvus Gavengus contra Vivaldum Urse de quadam sua portione unius osbergi quod ceciderat in mari, et quam portionem posuerat ipse Salvus in sol. •XX., absolvit dominus Petrus de Ranfredo, iudex et viccarius domini Wi lielmi Guertii, Saonensium potestatis, dictum Vivaldum, visis diligenter utriusque partis rationibus, presente Bonavia Rustici, procuratore dicti Salvi. L’atto conclusivo della causa, la sentenza, era scritto nello speciale cartulario « sententiarum ». La sua redazione si svolgeva, in genere, in due tempi: stesura (in segreto) del dispositivo e successiva pubblicazione in udienza pubblica. Il notaio annotava schematicamente il primo del suo manuale, senza data nè testimoni: solo dopo la pubblicazione, egli trascriveva la sentenza definitiva nel cartulario con l’indicazione dei nomi dei testim oni e della data. In taluni casi, tuttavia, le stesse indicazioni (o « publicationes »), senza le quali un atto non era considerato valido, venivano aggiunte nel manuale che, perdendo l’originario carattere di minuta, veniva ad acqui stare lo stesso valore ufficiale del cartulario. Alla riproduzione di una carta del registro di sentenze di Martino (tav. LXI), seguono gli esempi delle due redazioni (in manuale e in car tulario di una sentenza; il dispositivo della stessa (tav. LXII) è di mano del notaio Filippo di Scarmundia; le aggiunte e la trascrizione nel cartula rio (tav. LXIII) sono di Uberto di Mercato che assistette, probabilmente, alla pubblicazione della sentenza. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 132 — T av. >t l u i f ì n j -z \ ; r r ^ v * .» «-■«♦wi ^ LXI v i^ Ì K a ^ W ^ -tV v u i-u e«X v. x>» ^ ^ î r x V ^«feVÏ .1 -~ * « o e--v > v ^ ~^ v<W» >»L|dUvlt- -UV^',^V*tt| v»\k ' ^ >■**■•■ * \> y a r>7>i- ^■x- um .«\Ìvi ^ ^ -V.W*. '^ T "*~y ^ j ^ » « 4 g - ^ t * x Ç^U Y^rVW ^ \ ^ v ^ AL . u%^ ^4lu.-v.' » V .t ....Debet iudex sententiam diffinitivam prius formatam in scriptis inserere et sic pu blice, officio presente, per se ipsum ex scripio recitare.... (R ogerii, S u m m a codicis, in Bibliotheca iuridica Medii Aevi, I, p. 83). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 133 LXI1 - LXI 11 1216 giugno 20 Esempio di una sentenza redatta nel manuale e nel cartulario. A.S.S., C artulario del notaio Saono, manuale inserto nel cartu lario, c. 122 r; c. 141 r. De causa Anseimi, svndici ecclesie de Castello, nomine ecclesie, contra Iohannem de Rancho, Guillelmum de Valle et Guillelmum Ricium de Lavagnola. Est peticio die .xviii. augusti. Iuret Anselmus, et iuravit, quod scit, vel firmiter credit quod vinea, unde agitur, est predicte ecclesie et quod Gandulfus Niger tenuit et labo ravit suprascriptam vineam pro ecclesia et, si iuraverit, condempnentur ad restitutionem predicte medietatis dicte vinee dicti Iohannes de Ranco et Guillelmus de Valle et Wlillelmlus Ricius. Lata in capitulo Sagone, die lune .xx. iunii. Testes Obertus Caracapa, Philipus scriba. Salvus de Abone. Sententia Anselmi, syndici dicte ecclesie, nomine ipsius ecclesie. Die lune .xx. iunii. (X Causa vertebatur ante dominum Rufinum Buccamnigram, iudicem consulum Sagone, inter Anselmum, syndicum ecclesie Sancte Marie de Castello, nomine ipsius ecclesie, ex una parte, et Iohannem de Ranco et Wilielmum de Valle et Wilielmum Ricium de Lavagnola, ex alia, cuius tenor talis erat: petebat enim ipse Anselmus, nomine dicte ecclesie, ab ipsis Iohanne de Ranco et Wilielmo de Valle et Wilielmo Ricio quatinus sibi, nomine dicte ecclesie, dimitterent medietatem vinee quam tenebat quondam Gandulfus Niger de Ranco, cui vinee coheret vinea ecclesie pre dicte, Anna, uxor quondam Willelmi Guercii, et costa. Hoc ideo petebat quia dicebat dictam vineam predicte ecclesie pro medietate, iure dominii, pertinere, et hoc ponebat pro pignore banni in sol.XL., et super his instru mentum livelli inducebat et ipsi Guillelmus Ricius et Guillelmus de Valle, pro se et pro fratre suo Iohanne de Rancho, confitebantur cannonicis dicte ecclesie medietatem de eo quod in libello continetur. Unde ipse iudex, visis et auditis rationibus utriusque partis, per sententiam condempnavit dictos Iohannem et Guillelmum de Valle et Wilielmum Ricium ut ipsi Anseimo, nomine dicte ecclesie, restituant medietatem dicte vinee, delato sacramento ipsi Anseimo, et ab eo prestito, quod scit vel firmiter credit quod vinea ipsa, pro qua lis est, est predicte ecclesie et quod Gandulfus Niger eam tenuit et laboravit pro ipsa ecclesia. Lata in capitulo Sagone. Interfuerunt testes Obertus Caracapa, Phi lipus scriba, Salvus de Abone. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 134 — T / " ! ■ avv. LX II-LX III r *^ • / I ».*js || ■ ' ‘ ^ ^ y / W»M • 7 T C- f t & ■ t*C~ 7 -MU fr+ fK JsJ -v ' — i ' lir .^ f în n c g , ^ —•**— •“ A^vr- r fo*JS *±Xj-r' « ^ >itc—/ J t<rt^ - ' ^ P ’f ^ »^rf |W f r * • ^ * - «" •Wti |.4ji^ i rfat • 7 ^ { f ’ V- d l f ' u .- r i t b r W ïc JyldJC~ j -*^nr~ i ^~- „ a __ \ i ii pi& frOV. f I ( " •S»^F 4»v|^n« ]V > 4 ^ 'W - J tr t f f - ”- « w * « / > X ,~ w f c y 1 rf«fKc 4 tfx p w B " -wWr*«F ->.mki / i/ t f/ fia < f 'i rpuSf^ j»imî / , W «^ »»U 4t-/ f & j ' ^ i^ u x^ r- - - àÌ ui ■ , ^ * x***<n. /. i(*>Lf~ itftt-(~ V *u)L ('r-**#i r<«o x*~À*r ^ 4 Æîtèdpuf -i fa'ft’* - Ve w W o t /- j*H?- k*5 i |*w«f- -*i<* ^ün^ver^ f ^T fCnf^ 1 ^ / , . o5T — , -p* \ ~t f J- ^ >^V' .Arri»* ^**»*'r " at^fr' ■>**»te* kuTZi -u i/k " ? fi~<Tl-‘~' "-7 ^ Inf Tftr***^ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 135 LXIV 1397 gennaio 20 M a n d a to d i e s e c u z io n e di u n a se n te n z a d e ll’« O fficiu m R o b a r ie » A.S.G., N.G., N o ta io Pietro di S a n a n o , II, f. 235. Universsis et singulis dominis vicariis Riperie Orientis nec non pote statibus, rectoribus sive locumtenentibus potestatum quorum cum que lo corum ad quos présentes pervenerint salutem et vestrorum regiminum exitum cum honore. Notifficamus vobis quod pronunciavimus, sententiavimus et condempnavimus infrascriptos homines locorum infrascriptorum et com unitatem infrascriptam, sive Cristofforum de Caneto, eorum curato rem, vigore cuiusdam sententie lacte per nos et testate manu notarii in rascripti .M.ccc.Lxxxxvi., die .v. septembris, ad dandum et solvendum Officio Robarie sive officio rerum et bonorum ablatorum et depredatorum per predictos et inferius descriptos Nicolao Spinule, Innoffio Pichamillium et Iohanni de Oliva florenos quatuor millia auri sive libras quinque millia ianuinorum et in omnibus et per omnia prout in dicta sententia conti netur. Eapropter, in iuris subsidium, vos rogamus et ortamur quatenus ex debito officii vestri dictis Nicolao, Innoffio e Iohanni sive eorum procura tori seu procuratoribus solucionem fieri faciatis et dari in solutum de bonis predictorum condempnatorum et inferius descriptorum de bonis mobillibus si extant ad racionem denari pro denario et si non extant v e l ............. in bonis inmobilibus ad racionem de duobus tria, tantum quod bene valleant libr. quatuor milia octingenti quadraginta ianuinorum, restantes ad habendum ex quantitate predicta contenta in dicta sen tentia. Nomina quorum ut supra condempnatorum in dicta sententia et in ipsa contentorum et (et) descriptorum sunt hec: primo videlicet An tonius de Sanguineto, Guillelmus callafactus de Saona, Petrus Brancha de Recho, Bartholomeus Mussus de Saona.... Dactum Ianue .m .ccc.lxxxxvii., die .xx. ianuarii. Officiales Officii Robarie Communis Ianue Petrus de Sarzano notarius. Non avendo rintracciato mandati di esecuzione di sentenza per il secolo XII, riproduciamo un documento analogo dell’« Officium Robarie ». Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 136 — T av. LXIV ì w Q r, ì d l J<; * < tiiisi Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 137 NOTA BIBLIOGRAFICA Per la procedura giudiziaria in generale si veda: P. Torelli, S t u d i e ricerche di diplom atica com unale, in P u b b lic a zion i della R. A cca d e m ia V irgilian a di Mantova, Mantova, 1915. V. Pongiglione, I l libro del podestà di Savo n a d e ll'an n o 1250, in Atti della S o cie tà S a v o n e s e di Storia Patria, XXVIII, 1956. sull’« Officium Robarie»: Mas Latrie, L ’« O fficium R o b a r ie » ou 'Office de la p irate rie à G ênes a u M o y e n Age, in Bibliothèque de l’E co le des Chartes, 1892. R. Di Tucci, D o cu m e n ti inediti sulla spedizione e sulla m a h o m a dei G e n o v e s i a Ceuta, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, LXI, 1933. R. Lopez, I G enovesi in Affrica Occidentale nel m edio evo, in S t u d i s u l l ’e c o n o m ia genovese nel M edio Evo, Torino, 1936. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 138 — IL NOTAIO E LA CH IESA Per le sue sempre crescenti necessità di documentazione, per la determinazione e per la rivendicazione dei suoi originari diritti, la Chiesa genovese non tardò a ricorrere all’assidua opera del notariato locale. Insignito spesso della carica di cancelliere della Curia, il notaio fu il redattore dei documenti che direttam ente o indirettamente riguardavano la Curia stessa o il Capitolo di San Lorenzo o i monasteri, le chiese e gli altri organismi ecclesia stici: in tale veste trascrisse i documenti e privilegi del passato nei registri ufficiali (che, talvolta, dovevano uscire dalla penna di ecclesiastici) o, ed è il caso più interessante per l’autenticità dei documenti in questione, fu autore dei « polittici » o « livel lari », registri in pergamena, che, muniti della sottoscrizione n ota rile, facevano fede come gli originali. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 139 LXV 1141 gennaio I consoli del comune di Genova concedono ad Ansaldo, prete di San Nicolò di Capodimonte, un’area in Sarzano per la costruzione di una chiesa soggetta all’arcivescovo e al Capitolo di San Lorenzo. A r c h i v i o C a p it o l a r e (3 0 8 ), c c . X III e di S an L orenzo di G enova, Codice PA (3 0 7 ), c . 25 r.\ Codice PB XIX v. E d izione in H.P.M., Chartarum, II, Torino, 1853, doc. CXC; H.P.M., L iber iurium cit., doc. LXVIII; Codice diplomatico cit., I, doc. 109; D. P in cu h , L iber privile g io ru m ecclesiae Ianuensis, in Fonti e studi di storia ecclesiastica, I, Genova, 1 962, doc. 57. - R egesto in A. O l iv ie r i , Carte e cronache m an oscritte p er la storia g en o ve se e s iste n ti nella biblioteca della R. Università Ligure, Genova, 1855, p. 212. O sservazioni. - L'indicazione dell’anno e quella dell’indizione, riferite dal testo, n on corrispondono; nel 1141 correva la IV indizione, non la II; è p o ssib ile che sia errata l’indizione. + In canonica Sancti Laurentii, consules Guiscardus, Willelmus Malus Aucellus et Obertus Turris, ad honorem Dei dederunt Ansaldo, presbytero ecclesie Sancti Nicholai Capitis Montis, ex parte communis Ianue, tabulas de terra quattuordecim in Sarzano, prò hedifìcanda ibi ecclesia, ut sit con ditor et rector in vita sua et ita hedificetur ut laxentur pedes tres ex parte Alberici Vicecomitis et desuper, ex parte muri civitatis, laxentur pedes octo et de .... Actum est hoc in anno dominice incarnacionis millesimo . c . x l i ., men sis ianuarii, indicione secunda. + Ego Bonusinfans, notarius et Ianuensis curie cancellarius, hanc laudem, per preceptum suprascriptorum consulum scripsi. + Ego Marinus subscripsi. Ego Guilielmus Malocellus subscripsi. Ego Oglerius suscrisi. Ego Guilielmus de Mauro subscripsi. Ego Guilielmus de Volta subscripsi. (S.T.) Ego Marinus de Guidone notarius.... Nella prima metà del XII secolo l’istituzione dei Cancellieri appare contemporaneamente non solo nel Comune, ma anche nella Chiesa geno vese. Il notaio « Bonusinfans » è probabilmente il più antico cancelliere della Curia arcivescovile di cui ci sia pervenuto il nome. Il documento riprodotto è tratto da un registro composto nel primo ventennio del se colo XIII, quando, cioè, più viva si andava manifestando la necessità per la Chiesa genovese, e per la Cattedrale in particolare, di poter documentare irrefutabilm ente privilegi e diritti: cfr. D. PuNClH, Liber privilegiorum cit., pp. XIV e sgg. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 140 — T av. L X V + 2 tf fJ t I fif.. fc'rtU^lit biil* iuacju*iri Jnt.q+buxt 1ÏI4.tc£Îïj> uftiuju«j>dima mimale [jri»nu5tp jeruuj jmiûv V» lU a n j .f ò d y n . . fci 7l«ì>m\ .fa T<njgmMk, SJ&n.ipaewn t>cr>. Cu .«ronfia quf irifVtlatof filio'nroç ff4 nfiucosfa UurtimrVurtn- ç'jpnottrn tjfooll»wrtn^&}>caiaì* -insanono fotaffiori' uiótrfui 'br^ptioommìuto ijünonbûJ?uoÇftcur xxtom n i a Nrîï ô rra rtü mfnlaurrrraipf ctnfii *7iüa fi* c'ixfr»etif'7fiibura tm jpetuiT i r d i t ^ c "|anuCTi-7 fo U urerttti cpfafc c< rr\onia$ mcfcu f i ï a t i e çapeüf n rt t m î ^ u f r ü f C ijnneniom i f u m a m . C* f< r $ v ïV v t u tn r n n c o n f u to ^ '*«■ p f î t t « 5 mbe n ullutri îtn p e ^ i.^ T . wxpt (n it occeptr. Jïw^; bifcm xôttffé- ^ rf'o c u ü lu ro îr f n - m ü ^ f ta & le '• p ^ j^x^xo. fcptatnan&rmc^umnutwncj: ÿcm ü^hunc u bubon fectrr abtjcno tq; uttlrcitr Mtmxb ouocimcf.au rtw f ^ 7 nîV nwrc#ot^.^ ^ rë- euutmç.îlctüe (xk marmo bmx ìnait,mtotub-, ^tntjbtwrol); fnt injffO n\rt faa^canitor)tw>tnjtawvrtahtf^ prbnf marna-»e. ‘ '.r>ttîa. c . e li. orftt 1^*1 retejKiattea^4W<-roncamtfeomrmflx jj-u. tutmman Titilla (tmçtm*tfi7iullmf-pabutùfànamfofiqueajjurmnraff tpenatf. (DÌ &cmfIwç^nw»#xnu toifneqiunç ira**. <>uourîpcnuctpmj crrfiçcane crutllaniç~^atx j) ^)&qu«r • 3 - ^ rv<ron -’JN^ '^5’ I l ^cepuitn % ■f9r.lu4tm »c|.- >î. - i f*' t gt mmrr . ^ remo^mca f r ' L 'fi Ì — * 4* w Gtufarbu? '^muvnulitç-iu cdliKj ^ oïrtu*turnf abbonoirm &ft ' ûtderf- 7h*&bopîm> acfeftî Î1kJ>0 Lu catJtOç •motmç t t tunrôôrnumfli tur tabalay V m cpuorbectm mf-*»* ytno^ itnocta .ut ftramV <y-rector tti urta.fiu rj i u tónfueu..* tir . utmmr pdbeçm j a o tn tn t aSnn ui cttommç. 7 iefuj» cr prw- rnan cuuo Ut*mur p e / fej ocw t ùc CjT° ^ u itd 7 'r* /{■> C jp ! ^9 gtiUet'rt V Tnai»rç liifc L ^gO_gui’cW m " y /, '- f - , ' -'c C Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 141 LXVI 1143 novem bre Dal Registro della curia arcivescovile di Genova. A.S.G., M e m b r. XC1I, c. 1 r. E dizione in L.T. B elgrano , Il R e g istr o della curia a rc iv e s c o v ile di G en ova, in A tti della S o cie tà Ligure d i S to ria Patria, II, p arte II, 1862. Oglerio Vento, Guilielmo Lusio, Ugone iudice incipit prologus. Cum bonos provectus benigna vota sequuntur, om nes igitur negocia liberalesque causas alicuius magne parveque rei exercentes decet ea dili genter inquirere ac honeste collocare, quatinus ne testium defectione aut publicorum instrumentorum am issione que gesta luerint tradantur obli vioni. Quo circa ego Alexander, iussu dompni Syri, Ianuensis archiepi scopi et consulum auctoritate, hyconomus publica instrum enta necnon contractus, tam quos gessim us quam quos in archiepiscopatus cartulario antiquitus actos invenimus, presenti volumine seriatim significari decre vimus ne m alignitate quorundam fraudolenter subreptis, res archiepisco patus in aliquo detrimentum paterentur. Preterea condiciones, fidelitates, locaciones, usus, debita civitatis, castrorum, ecclesiarum , intus et foris, nec non et villarum cunctaque Ianuensis curie congrua inibi descripsim us, quatinus m illa dubietas potestatibus de cetero prem inentibus occurrat neque quelibet illarum morte vel alicuius scripti am issione que curie ferri debeant neghgenter amittere valeat. Explicit prologus. ° m e, f Chiesa Cattedrale, anche la Curia arcivescovile ebbe la necessita di far compilare un registro nel quale fossero riportati i più tichi document! della diocesi. Così, per ordine del l’arcivescovo Siro, nel , essandro, economo della Curia, provvedeva a far scrivere un nuovo g s ro, sia sulla base dei documenti del suo tempo, sia, ed è fatto notev e perche attesta dell’esistenza di un antico registro, sulla base di vecscntture che non ci sono pervenute. La redazione giuntaci, tuttavia, j 6 3 com P' azione di Alessandro, perchè in essa sono compresi anche menti relativi all’arcivescovato di Ugo della Volta. La redazione del rpAvn° ^7e glS tro’ CU1 seSu>- nel secolo XIII, un secondo volume (cfr. L.T. B elr• ' . i(:cou r e g i s t r o d e l l a c u r i a a r c i v e s c o v i l e , in A t t i d e lla S o c i e t à s e c o lo y t V T 0 PatrÌU’ X V I11’ 1887)’ v a P ° s t a P e r ta n to v e r so la fin e del s e c o lo A ll, d o p o , c o m u n q u e il 1180: L.T. B e lg r a n o , I l l u s t r a z i o n e d e l regi- II parte ICppü 2 ^ 2 5 2 ^ ° ^ ' “ ^ 142 — S ° d e tà Ligure di St0ria Pa,rÌa' Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av. LXVI | ò t i e m o , ! $ i« lieli? M > l u j t o . ^ j ^ w i e v a r i c e . ) ©V* b m u jru Ç^CÇDCU lib c ta ld ìp 4 U IÛ * _ 1X1 lfl[<*Tf? I g t f t p |T lf c rifT «wrcrito fccccr ca OiUjntf im jin ro f ' xch o n d k ne rdtmm çcfrc tu v. .tur p u b lu v ÿ m ffo iih tp # • ., • * iì llc# b f*tcnnr ftotfunr obUiuoni « àvûCrçr turni bòptu £ v n um ìcnfif .hrhcpi.T[|»rjAttoim iu c « f e w l'Vton^niìif publwu ì&Animcma. nccn ww$tM. tmu V H Tìuijfhtfp.mir am ilm e^w njiSni^si^D 1«; .Mv nnrpffnnuclummc ftrunm fi^mtìcun ufjiiÿiitjc ^uptSdjm fcu^uloi^fulwx^'niî-tïS^/TbicpÊaii*J \tm ain fm p.Kn\piam%Trurm condii ** iocu*wu>- ufiif ^dua^ a u ia ^ f-.a fh r^ . crct.i^ mi f l t t r j u t - in»b» V <ri? 4 * A ifc iy h t t * A tìU p * c m C u r v ;4 -v ^ n b m i i f « n n c n ÌM * . jy . %' « W. i r lc H t i là f i r v . f ' i b f t t r i c m i 4 m b i< uA* * \~i~ M S Ì 1 1 V Ì * m i ~w * ■ , <cu cc^imfeih nm tn a i if t r J É **' "fe. \ *■ ■* Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 143 LXVII 1272 ottobre 28 11 prete Manuele Ricci presenta all’arcivescovo di Genova Gualtiero una lettera del papa Gregorio X con la quale il pontefice delega l’arcive scovo ad esam inare la questione relativa ai natali dello stesso prete, in m erito alla possibilità di concedergli un beneficio ecclesiastico con annessa cura d’anime. A.S.G., S.N., Cartolare 110, c. 12 r. In nomine Domini amen. Presbyter Manuel Ricci de Magdalena Ia nuensis ex parte domini pape presentavit domino Gtualterio] archiepi scopo Ianuensi litteras apostolicas infrascriptas non viciatas, non cancelatas nec in aliqua sui parte abolitas, set sanas et integras cum vera bulla plum bea papali, fìllo canabi pendenti ad modum Romane Curie inter serto, quarum litterarum tenor talis est: « Gregorius episcopus, servus servorum Dei, venerabili fratri archiepiscopo Ianuensi salutem et apostolicam benedictionem. Accedens ad presenciam nostram dilectus fi lius Manuel Ricci de Magdalena.... Ad te igitur remittentes eun dem , fraternitati tue per apostolica scripta mandamus quatenus, consi deratis diligenter circumstanciis universis que circa idoneitatem persone fuerint attendende, si non est paterne incontinentie imitator set bone con versationis et vite super quibus tuam intendimus conscienciam onerare aliasque sibi merita suffragantur ad dispensationis graciam obtinendam secum super prem issis auctoritate nostra dispenses prout secundum Deum anim e sue saluti videris expedire ita tamen quod idem presbyter in bene ficio quod eundem post dispensationem huiusmodi obtinere contigerit, prout ipsius onus requiret, residenciam faciat personalem, alioquin huius modi gratia quo ad beneficium ipsum nullius penitus sit momenti. Datum apud Urbemveterem .v. kalendas novembris, pontificatus nostri anno pri m o ». De quarum presentatione nuper dictus dominus archiepiscopus publi cum fieri instrumentum. Actum Ianue, in pontili palacii archiepiscopatus Ianuensis, anno Domini nativitatis . m .cc. l x x ii ., indictione .xv., die .x v i i i . novembris, post nonam, presentibus testibus presbytero Guaivano, preposito Sancti Georgii Ianuensis, presbytero Guillelmo... Il cartulario del notaio Stefano « Corradi » di Lavagna contiene esclu sivam ente atti rogati nell’interesse della Curia arcivescovile e del Capi tolo di San Lorenzo. Insieme al suo registro è rilegato quello di un altro notaio della Curia, Simone « Francisci de Compagnono » (cfr. tav. LXVIII), alla cui penna si devono preziosi documenti relativi al periodo dello Sci sm a d’Occidente. E ’ noto che i cartulari notarili genovesi contengono le copie di numerosi documenti papali, molti dei quali ancora sconosciuti. E ’ questo un altro aspetto dell’importanza storica dei notai genovesi. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av. L X V II <VX~ ^ • * wAjvUUtiA ~ P Y * *♦** ÿ r ItfTrte >ijp«*«r i«p*y'^rA f -vu •'itdMAéî y j fA w ttç o '3 S l 7 m ™-*i.*vi^ iS'*»ii«»i».. JÇ-^vrs^ « îp ^ fu u ^ T'crv&. - » 1X 4 -A>vv,«< T * ^ t* n.'n • *l-<^ Ç 4 7 ^ ‘j <MviCv> 1^,vtv 7 %ynrH £*-% w ü m ^ L y tr tL ^ r |Uvu.g“ aruKt^vJ. > tort/ S\<- .*7 * ^ Xv». ,. r— '~ ^< M ut «ti IjttArnvì V<t~ ov^s *v\(P > t“ vi* r*w<vlìvt*£ ci*vitf- W r ÿ r ê ' • *|u"stf fi<j£ f i n i i t P~ j"Uy^£k*"TUUr —--**- ri^~ i‘t> kmu * ■ ^ iu lsJA ■yA^’ v , 'V’fwXinU |r» • ^ ïk o K ~ |4 k i ^ . U «.fW ' N^Tk ••»•*• •»•"■ . «jü.’ vul r&^iiifit* *ÙÊtï ÀC' »W ' a f^ tnv<v ^ /' 'i f t n<r»tA.. ' ■»» ■/‘" /'C V 1< «tHvyîau.'" t-u.» ^ Wrtirt -.Vt*-»vr .'Ma ,• o ifi ;vtn, rv4> & * V i*J * * u « - rt.n i-UM.*-; 2 < y tîîn < JU 4tr- ^ w/ ' € ' r ^ ««'TH. 6 v*t<«!v, .i t-o- ..y/v>»->. t y '* T \ h »V#«^r *"«^-***] v *-!; | .H 't « n n - t^ n c u l^ ^ y *« 0 )i^ ^i,\<rV>v' 1 f*r*»»VTU^ Mf t%iA*%> w t v n ^ t n a ^ enC' <MV' '>*,v‘vw'x' *^*A^ |ï. j à u ^COV > % »nv*im y^VTUJT'Kr A ilôr iim ^ M& i^xvl%$~ *lè&%u\ c ^nt- m îjÿ»^ ♦j-1 >V |hrt- >v/t$v*>u"*À? j\.4j t.^sv'êir %|p«H«t}&nU'U£~ w T ^ O ^ U * îv T “ ^fU K*yWm'* 'A 'm ' >TS*m# * m # *àî&' y$$L 0 J.Ül ÇC-... r y ;1"1| A^ ù î -i é Æ 21. «.J» t^UNJ /* ^ T ^ i|| w iqim rïli »\ itSiv « v in n*<«v' 4* }A'' y* -nt>v^cntf l y f e î v iVj^vHy* yut- y k * * fc ‘ <-*' cCw i ^» {^.‘► ‘i y S r j^iutw^t ^ H • y iVlAjrvj vIa^ WivCiV^pw» i.^ S v>.u ^ ‘I f ’ « v*ri« vwnci» «|Hé4»«S# < (/ / t . ■> 't \ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 145 ■ publicum instrum entum sigili consueti dicte archiepiscopalis curie ap pensione munitum. Actum et datum Ianue, in prima sala nova archiepiscopalis palaci! Ianuensis de Sancto Laurentio anno dominice nativitatis .M.CCCC.XH., in dictione .m i. secundum cursum Ianue, die vero sabati, .x iii . m ensis fe bruarii, ante tertias, pontificatus sanctissim i in Christo patris et domini, domini Iohannis pape .xxui., anno secundo, presentibus testibus venera bilibus viris dom inis fratre Antonio de Mezano, priore ecclesie Sancti Victoris de suburbiis Ianue et presbytero Francisco de Nigro, ministro ecclesie Sancti Marci Ianuensis ad hec vocatis specialiter. (S.T.) Ego Simon Francisci de Compagnono, imperiali auctoritate notarius et curie archiepiscopalis Ianuensis scriba, predictarum origina lium litterarum presentationi, transcriptioni sive registrationi et extractioni, auctoritatis interpositioni et de cetero omnibusque aliis et sinbulis suprascriptis interfui, dictasque originales litteras in presentia dicti domini viccarii et suprascriptorum testium rogatorum instrumentum presens legi et fideliter ascultavi et quia presens exemplum cum eisdem litteris concordare inveni me inde subscripsi, appositis signo instrumen torum et nom ine m eis consuetis in fide et testim onium omnium premissorum. NOTA BIBLIOGRAFICA G. Cappelletti , Genova e le sue chiese suffraganee, in Le chiese di Italia, XIII, Venezia, 1859. C. D e s im o n i, R egesti delle lettere pontificie r i g u a r d a n t i la Liguria, in A tti della Società Ligure di Storia Patria, XIX, 1887. A. F e r r e tt o , I Genovesi in O riente nel carteggio di I n n o c e n z o IV, Giornale storico e letterario della Liguria, I, 1900. A. F erretto, Carteggio inedito del Pontefice Gregorio IX coi Genovesi, (1227-1235), in Giornale storico e letterario della Liguria, IX, 1908. M. L upo G e n t ile , Il Regesto del Codice Peiavicino, in A tti de Società Ligure di Storia Patria, XLIV, 1912. D. C a m bia so , Sinodi genovesi antichi, in A tti della Società Ligure di Storia Patria, LXVII, fase. I, 1939. G. C ostamagna , D ocum enti pontifici inserti nelle inibreviature dei N otai Genovesi, in B ollettino Ligustico V, 1953. D. P u n c u h , L Archivio Capitolare di S. Lorenzo ed il suo nuovo or nam ento, in B ollettino Ligustico, V ili, 1956. G. P is i a rin o , G li s c r i t t o r i d e l c o d i c e L u n e n s e , in B o l l e t t i n o L i g u s t i c ° ’ IX, 1957. F. G uerello , Lettere di Innocenzo IV dai cartolari notarili Genovesi, in M iscellanea H istoriae Pontificiae, Roma, 1961. D. P u n c u h , 1 più antichi s ta tu ti del Capitolo di S. L o r e n z o di G en o va , in A tti della Società Ligure di Storia Patria, n.s., Il, (LXXVI), fase. IL 1962‘ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 148 — IL NOTAIO Abbiamo documentato le più svariate attività dei notai nella vita pubblica, ma non abbiamo speso una parola sul notaio ambasciatore o annalista, maestro di scuola o giudice, um anista o ammiraglio. I documenti esposti, accanto ad alcune delle perso nalità più spiccate, illustrano alcuni momenti del collegio dei notai, falsi notarili, statuti, nomine ed aspetti curiosi della profes sione. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 149 LXIX - LXX 1258 novembre 22 Il notaio Tealdo « de Sigestro » rilascia procura a Filippo barcaiolo per la riscossione del com penso dovutogli dai due nobili di Genova per il servizio da lui prestato nella torre della porta « de Plaçia » di Portovenere. A.S.G., S .N ., C a r to la re 66, c. 12 r. E d izione in G. P i s t a r i n o , Le ca rte p o r to v e n e r e s i di Tealdo « de S igestro » (125859), G enova, 1958, doc. XLII. Ego Tealdus notarius de Sigestro facio, constituo et ordino te Filipum barcharolum, presentem, certum nuncium et procuratorem meum et loco mei ad petendum, exigendum et recipiendum a duobus nobilibus Ianue solidos quos ab eis recipere debeo et habere pro custodia tu rn s de porta de Plaçia P o rtu sv e n e ris.... 1423 ottobre 2 Da un cartulario dei « m agistri rationales ». A.S.G., A.F., A podixie m a g is tr o r u m rationalium , 110, fo g lie tto inserto tra c. 58 e c. 59. + Die secunda octobris. Domine Dexerine de Pastino et Luca de Bardis annotetis in quadam p a r tita lib r . q u in q u a g in ta s o lu ta r u m n o b ili et e g r e g iis A ndree m brono et sosio, consignatoribus municionum et cet., quod sunt pro ex pensis per vos fiendis in predictis et pro carbono emendo occasione classis, de quibus reddent racionem non obstante quod in ipsa apodixia non contineatur. (S.) Blasius de Axereto cancellarius. Due notai, Tealdo «de Sigestro» e Biagio Assereto: un armigero un ammiraglio. Il primo, il quale roga il documento che lo riguar a, oltre a l notaio fa il guardiano della torre di Portovenere; il secon o» sarà 1 ammiraglio della flotta genovese che vincerà la battaglia di P o n z a , i feudatario di Serravalle, l’uomo di fiducia di Filippo Maria V i s c o n t i Balbi, Uom ini d a r m e e di cultura nel Q uattrocento genovese: Biagio A5-i reto, in A tti della Società Ligure di Storia Patria, N.S., II (LXXVI). fase, pp. 97-206. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 150 — T avv. \ \ 0 j\..<A • H rtm p ,j - iu ,f - ? A ~ n )V ■ - het*» W » ✓ .’ “ ' >r i **» i -» * w V ni . i , . ‘ U 4 f* * * iv . p > . * - LXIX-LXX . ”. * “ f * t j . > . V i* y'»n n***W *P 1 * Vt >! jK # 'i — J— - ^ ^ •§ -m w ia < « « ( * ^ v # • ft^ w w v -- f & < * $ Q ^ G S ^ v r iv M -f' -n y a n ^ V jt * * * w&U (t- < p 7 |“ xr ’‘w f 0^ ( < ÿ v ^ 6 fln P w » 6 w !h * rt» '~ £ - a '* 6 ^ 7 ' ^ C^ ~ \ ci ^ h t ^ 3 '~ \^ |> it'n - f c& »f ^ O P Av & O h / v p t A f n t ^ , w n » » f t » v ! M * / ^ f > A *W 1 * ^ - K ^ o f » » v ^ <y )i_j -vjw k w - f r y v & 'f f ^ ' x ^ 't * * Je 3 -7 c<f»ÎÎTr) \ V % Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 ? • LXXI - LXXII 1416 febbraio 28 Da un cartulario dei « Magistri rationales ». A.S.G., A.F., Apodixie magistrorum rationalium, 109, foglietto inserto tra c. 86 e c. 87. .M.cccc.xvi., die .xxvm . februarii. In libro introitus et exitus revisorum rationum Ianue de .M.CCCC.XVI., in cartis .xvim ., Iohannes de Semino factus est debitor pro officio magi strorum racionalium civitatis predicte de libr. octo, sol. quatuor e dr. sex, sive de lb.vm ., s o lin i., de.vi. Georgius Stella notarius. Uno dei più illustri notai e cancellieri della Repubblica di G e n o v a fu 1 annalista Giorgio Stella. Addetto ai più svariati uffici del C o m u n e , introdotto in quel circolo di alta cultura c h e fu il c e n a c o l o l e t t e r a r i o dell arcivescovo di Genova Pileo de Marini, — uomo di v a s t i s s i m a cultura c assica ed umanistica, Giorgio Stella è considerato uno dei maggi01"* anna i s ii enova. I suoi « Annali » (di cui riproduciamo alla tav. LXXII la prima carta dal codice dell’Archivio di Stato di Genova) apparvero degni al Mura tori di figurare nella grande raccolta degli Scriptores Rerum Italicarum furono continuati, dal 1405, a cura del fratello Giovanni (sul quale si veda a tav. XXIII) anch'egli notaio e cancelliere: G. B albi, Giorgio Stella e S 1 nna cs Genuenses », in M iscellanea storica ligure II, Fonti e studi de [ Is tltu to di storia m edievale e m oderna dell’Università di Genova, V, Milano, 1961, pp. 123-215. 152 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av. LXXII ***** (rc o l$ y ,£ poTENTÌS ITALI E V t o I A H VA j a m i m i u t m c ^ «w >ibu* Koc tTA Cls*lw tw ropfr^ quod f«t* mirtmn 6c vmu»gjemi dei nomi Omet-rtcwc^ i p ) t u ò u v tr g ffM # V * ne * 5 i r n \ t L xjmèt Atù^rcofete S « t i i c k t n n i f r c u ofì nm lacrattfèrmortrm iWl i u c , cresi»*^ .4 \~ rb r cjvi ie*fcere L e t u ie <|uO<^ ÔC rrv^rti -------------- ------------.. w Noerendt S<tne*i Liarenttj S u b c u t t t c ^ (aneto Vocabulo f^nuenft» eccLefU iVrueta c<> é c A ltm m a rttn s t r tu m fiu n M c ^ mtl<ns beati &nn*eif ian uenfuim itewiiiftTi m r b e c tvctu* htdt&vum ^ / u p e r n e Ì a W o r u m < w * « % « » r k o - a I u i m iti» crom ee jetir# <sltfructtomim opcrtbus <4*cu« jf f e x t e-c ct'i Vtrmttf lmf-ope&* Xtfriim n fm p r ^efì-arum popi il 05 oblectare fetenti* frrfkmte ftlofèpfib m etfutfivic*' p r r m o o m n e s h o im m e $ manica Cetre <A **<itérant- coipod^ m (uper de fretentwrwm /cript-ume pecouenttm*ctiim d d uerf? .1 ceicJertf ctineH* piter cori i i ^ r n ^ t f i a f n u tri ertee ^ v t o ^ e r t s W S p c r c t p t e n s m c v r r o p L n m JH&WCvfot x i t CAtt nm n f p a m d G l f C m m f n r m a u e j n m o / o r t h e i t e i u m t e n f n n t r m v m s i n e e d i t t f e h i o f c c e o r r r t i ' f / u a l i c 1« < t f m i e r r M l u m t i » " m u t C e m \ < * a ^ g n o t t n d r u a e o k m n U a s t n e n x n d j r » t K o m e t m r r t e f u i f a p L r p e f r n n o a H n e o n o c l p r u u m a d r o n v f trve S t p ■ f a c i l i n e ri t rfn r * t m n r m v e e u e c u d o m e t l l m d r h p m m n - i e f j c n r t f t . f i t l s e et t s e m s ttduerfa . t t l s u u e r « t e t t e o m u r e m m t 4 i i n u c i f f e e h t o u * p m i i e n t f î » o t u r t « i t i e t t e - r u n u d i p n c . t f - m m c A o r t w . t u b V n ceotf * j H j o f r t b / i v a o u n r n m t u e o u a b i l i e n n m fiatrft &■ m u lto i u a u e c l e c m S m n L r i c i s i p v r m eitat i s i . i ^ j r l h i e t ì - d e m t i < a u d m m V e u i n i r o m m m i - a p u c d r n p m t l i farfarn (p em etu r e a n i b J o e ^ t e t m b m 4 d t o A m / i c t r - h u i l ! ttceeiTit* f m n r t s n u o n K V e t r 4 P r n a j f a t r s t M r f p c a o f v u 4 < j c < U i e t n i b f s i n ^ e » s ^ r ? Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 153 LXXIII 1411 novem bre 2 Da un cartulario dei « Magistri rationales ». A.S.G., A.F., A podixie m a g is tr o r u m rationalium , 109, c. 43 v. + .M.cccc.xi., d ie .ii. [ d e c e m b r i s ] . De mandato et cet. Vos Toma de Fornariis et socie massarii genera les comunis Ianue detis et solvatis Georgio Stelle notario, scribe m assa liorum generalium anni presentis, et sunt quas habere et recipere debet pr o eius salai io ad racionem de lb.c. in anno, videlicet pro anno uno incepto hoc anno, die primo marcii et finiendo .m . c c c c . x i i . , die primo marcii, libras centum ianuinorum. Et pro expensis cartularii dictorum massariorum libras quinque ianuinorum: in summa libras centum quinque ianuinorum sive Ib.cv. Facta et cet Die .XX. novembris. Iohannis Stelle. + Ea die. De mandato et cet. Vos Toma de Fornariis et socie massarii gene ra e s comunis Ianue date lordano Iustiniano, m assario officii provisionis, pro ipsis dandis Bastardo de Turri, castellano Lasagne, libras centum quin quaginta sive lb.CL. Et sunt ex summa florenorum .xv. deliberatorum per officium mo e oc anno posse expendi super occurentibus per dictum offitium provisionis. Prima decembris. Iohannis Stelle. j -,1 P rim d cata dei documenti riferiti rappresenta quella di arrivo, o It reë ls razione, dell « apodixia » all’ufficio dei « Magistri rationales », seconca si rilerisce alla data dell’« apodixia » stessa. , „ d s^eonc*a data il mandato di pagamento sarebbe stato emesso a a cancelleria del Comune; alla prima, l’ufficio dei « magistri » avrebbe provvedute, previo controllo di legittimità, alla r e g istr a z io n e del man dato stesso nel cartulario dell’ufficio. 154 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av. L X X III dÿ akt v t 9 * y*»*» 5 wv*wi#i >tv(y if'f 'StT»tHÓ»M Crinite sfvrHdvtf* Jpxu' *n>ifTf*tu^ip.‘y' f~'?>y s t i *« I ’h n»j ve jy tnuU* / O fu nt-<«uaTvjo^ ‘n?V‘ï tV j> |ì- ^u«ì iHta.oo'lf^inaJië h»H^rvytgw 44>*'Tyyn*»^ » ‘«fS*** ^vUtuo^-p«iyff^n«tfettat*-* yctreticxUSmP1lStyhn«h‘^>) ^c'p^v**-^3' .inni ^vUfiV il&ü# ^M©>H«àÌ4 n<*tv*9 "} (Vf^* ^vwi>2) < ìk tv w t- y ^ ^uttuitu r»tt»vni< w4b|Mé\+ H) n*t' r vfbi«t- «WvWMi^IttKUV ^ m u ^ <"£' ^ a»nifi**) pM: ft«w tvt$ 'V ì^ié 'e ^u,tfe*yv»»t*4 frphutprtt*vfv C ^ W ^ C T C t *> I— (M i f y V t~ ^Uwt* s^_ -j fton* wmìj» tMwuymta. »WH< i £ ■ cffitun*) <t h t* ^ J j T V U * • • * * "T | „ . p y f f v i r t / N X ^ Z .i ___j — - ,t«awxt^v *'• >.*1 ^ 1 • - âvTî Uv»|**'-CT ,~xV.'<otT <_ ctH4<r ifiaC »u|}Hft jjjvnvf<ti»(.vtiimMi Jm u*\' v ÀtMì JfitWW^m<p«ffcàk Hwfcttuo jìViiv n-tdf)Mun.■■?f\*nvtv«i<*<ptfM». 'ijìnvt-rtu*t Çiit&ftS itw^y-Aêft~y>\,m*4fKlki(t'f iNtrsfHvt^^v--^ j- , ,utn« "v;$riw*'®'vi** ■HV0 Ìff^<Wc'<**»n* ^ K |mMC»uu~nj.'ij-Vttuv'>t£> \ìjnvvt^ ' octr>u. Vù; ^ M »a\:cij& £t'' a*VàtCdt*f & utny* lM.(jpàla*Vgifi~ ' /l*"‘ . P * . ^ uÇh\nièu ‘Jtu^ ^ jti r 45 P ’ -ti. ;'5 ?m rn 2 ien' w C ‘H*us ff m m ip t i p n v V V iWi# t v ^t*v(4*tt’ \^*ti/H»w<iit-4 ìtfìHVi# ''fr^yuip* h-4 j ’ J à a fM fk te tm * * cnjn$Mu» Ufhtpw t^Wt»«»»;> . ’ (\H C .- *■* ? u - tU H f K ffx m * p f o f v ^ s ^ . , 1. ^ 7^r4tnn> p>ffv vft'vnîh p y v n » * <u«*j T " * ” "" /9 v tv « * ÿ. ! t* <r~ / ’ '- — V ,f« , W n c t v f Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 _ 155 LXXIV 1233 se tte m b re 20 Beltram o di Torriglia colloca suo figlio Nicolino presso Lantelmo scriba in qualità di discepolo. A.S.G., S .N ., C a r to la re 3, I, c. 136 r. E d izione in S. Caramella, La cu ltu ra ligure n ell’a lto m e d io e v o , in II C om un e di Genova, 1923, 7, p. 26 (d e ll’estr a tto ). Ego Bertram us de Turigia guardator prom itto et convenio tibi Lan telm o scribe me facturum et curaturum ita quod Nicolinus filius meus stabit tecum causa scribere adiscendi usque ad annos tres, et de toto eo quod habuerit vel aquisierit dare tibi teneatur duas partes et sibi reti nere terciam usque ad dictum terminum et quod custodiet et salvabit tibi res tuas om nes, quas habes in domo tua et extra et quas apud ipsum deposueris vel deponi feceris, nec in(n) eis aliquam fraudem com ittet per se vel per alium ultra denarios duodecim per annum et si sciverit quod aliquis in eis fraudem aliquam comittat, quod tibi denunciabit vel faciet scire quam cicius poterit et quod a te vel a tuo servicio non recedet, et si forte recederet absque tua voluntate, quod ipsum ad te et ad tuum servicium faciendum redire faciam [et] venire bona fide et sine fraude infra dies quatuor post quam mihi fuerit denunciatum vel heredi meó. Predicta om nia et singula prom itto atendere et observare sub pena sol. sesaginta et tocius interesse quod posset te videri sustinuisse et pro pena et cet. Et ego dictus [Lantelm us] prom itto tibi dicto Bertramo docere dictum Nicolinum filium tuum scribere usque ad dictum terminum dando ei ter ciam partem de toto eo quod lucratus fuerit vel aquisierit et non facere ei aliquam iniuriam inportablem nec superabilem nisi causa coritgendi eum ] et predicta omnia et singula promitto tibi [stipulanti] observare sub pena sol. sesaginta et pro [pena] et cet. Actum Ianue, in apoteca quam tenet dictus Lanternus. Testes interfuerunt Nicola de Sancto Laurencio, Guillelmus pettenerius de Castello et Iohannes de Castello, die .XX. setem bris, post nonam. Pur non essendone perfettamente sicuri, riteniamo che si tratti di un vero e proprio contratto di apprendistato notarile. L’accenno a quanto potrà guadagnare l’allievo sembra indicare che non si trattava proprio di imparare a scrivere, bensì a scrivere documenti notarili, per la cui redazione l’allievo poteva forse aiutare il maestro. Naturalmente, se le cose stessero così, sorgerebbero interessanti problemi circa la portata d ell’aiuto che l’apprendista dava al maestro. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 156 — T av. LXXIV j ' ^ •• ì p4>* « jr * ^ .d U - X/ . ^ ^ ^ ^ ^ 1; *^ [* # o* c~- ^ 1 ^ * *«M ]** ”*Vb «$«f »W^ì*«Tr»*»- K m 'S fiiw ^ &>■ |M*ir >* «-<£>* • r*« ^ ’-*^“ '><«v ,.r U~~----- .~ ' '~— «t-'n f * £*«*. «k ■ ^ *r *K «*f«^ s» *C r* “» ^ **p 'A'1'5W** f~ ^ “ *i» -w»o» •»»«{ f°w«f 4 r - »~N r*** Jb— « ta ^ ~ 7 « f .7^ r ^ r h ~ K > r «^ n ^ c* * ^ ‘*r t“ w . .'ifct*f u«j»-^- « M ~ V > J J » =? f p f . v 7 * ^ t».w-tt 1« ^ r* “ * • C "** T 7^ U U Jk r c r ^ r ^ T f W .* « . ’T ^ 7 - f fT ’T ^ S G . j - -f-w s? f7 ^ L ‘ ^ f i* ^ ? irte »i ^ ^ •P p J £p /M»- »«* « y * . ^|uv^ -f^ m ^ u^f - ~~ JWwW fm U - ,t*. f i» ’ v ««t*!** tt\ f/ ì 7 •««•«•l ‘t ' U'* T -T 1 * T " ~ + ‘ *"* « y f1-" u ‘ -otfwe- H > r " Il^ - « K ' S I“"~"‘ T emù. tmin. *{Uu ^ . ,fi 7'f» 1 7 M »^ 7^aa •*•*“* » '« " * • ff Jr'jti* ^ w **“ -? ^ . 4 .V = w U ■ J ' f » * K ‘ rtf" t-- r H 1^ v” ip* ^ i" - “ f ^ !'~ ^ z r r z z ,% ry r ^ ^ r 1 &«? V P * « * * or- (•f'***1 *•* ï rrTf«= f= - + * > j f ÿ f r < if** ■*** . S £* ' sr" * u p A 7<^ rt feUitfkf^jtytpM* ~ f ^ f*** f" T$> « W** r«t~4*~ ' i r * l * ’r"*éh~ r H ^ t ^ ? £ W; ^ .Vi f f « r wr Iw tr ^ ^ 7 ^ ^ .'“ fmvST ei«/SP **»*£»*< «i*** f à ^ a. f r u ‘ b ’* * w > t f ^ « t» w « f .; - . - ^ T ^/ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 157 LXXV 1238 o tto b re 29 Da un verbale di deposizioni testim oniali relative ad una causa circa la legittimità dell’elezione del vescovo di Aiaccio. A.S.G., S .N ., C artolare 25, c. 1 v. E dizione in V. V ita le, D o cu m en ti su l castello di B onifacio, in A tti della S o cie tà Ligure di S to ria Patria, LXV, 1936, p. 4. In presencia testium infra scriptorum quorum nomina subter legun tur, precepit mihi Tealdo notario magister Aprilis, canonicus Turritanus et clericus domini Orlandi de Camparra, domini pape capellani et Sedis Apostolice legati, qui vicem et personam gerebat predicti domini delegati super testibus recipendis super electione facta Aldebrandi electi episcopatus Aiacensis ut ego deberem dicta testium et atestaciones reddigere in pu blicam formam et publicum instrumentum, ut dicta et atestaciones predictorum testium autenticarem ut dicta eorum et atestaciones in perpe tuum essent valiture. Dicta quorum inferius denotantur. Testes recepti super electione facta Aldebrandi electi in episcopatum A iacensem .... Item si plebani et capellani observaverunt scrutinium et formam se eundum quod continetur in decretalibus et secundum formam iuris, respon dit: non, quia nesciunt quid sit scrutinium et quid sit forma electionis quia huiusmodi talia ignorant, set predictum Aldebrandum unanimiter et cano nie e elegerunt secundum quod alii episcopi consueverunt eligi in Corsica. Interrogatus si elegerunt ipsum Aldebrandum secundum quod consueve runt eligere alios episcopos, respondit: sic et istum elegerunt in concordia et canonice per meliorem et discretiorem et sapienciorem quam sit in epi scopatus. Interrogatus si post electionem factam placuit id quod factum uit et erat de dicta electione dominis et militibus et magnatibus dicti epi scopatus, respondit: sic. Interrogatus si dictus Aldebrandus est de legitimo matrimonio, respondit: sic. Interrogatus si est bone fame et honeste con versationis, respondit: sic. Interrogatus si ipse Aldebrandus bene dispo suit omui sue, respondit: sic. I n t e r r o g a t u s s i d e d i c t a e l e c t i o n e j a c t u m tu a p u b lic u m in s tr u m e n tu m p e r m a n u m p u b lic i ta b e lio n is, r e s p o n d it: n o n q m a n o n s u n t ib i n o ta r ii, t a m e n e l e c t i o f u i t s c r i p t a p e r m a n u m cu iu sam rneoni r u m e n t a et n erro g a tu s tu s s u u m e t q u i v o c a t u r I a c o b u s . I n t e r r o g a t u s q u i s u n t illi q u i f a c i u n t in c a i t a s in illis p a r t i b u s , r e s p o n d i t : o m n e s q u i s c i u n t s c r i b e r e , si p e r illas c a r t a s e t i n s t r u m e n t a h o m i n e s p o s s i n t c o n s e q u i r a c i o n e m o p t i n e r e , r e s p o n d i t : s i c ..... Da questo curioso documento emerge la situazione notarile della orsica ducentesca: non dovevano esistere troppi notai se si poteva ricor rere m oro mancanza, a chiunque sapesse scrivere. Di n e c e s s i t à i docu men i i ta e origine facevano testo come se fossero stati redatti da veri Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T L ’ P T «fvr j£J '0tf r' av. LXXV * V 0 7»^ f ««* t*~ IHf* >•*- p 4*'"r fi** Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 LXXVI 1295 giugno 7 Testamento di Costanzo del fu Cosmo da Massa. Edizione in G. P ist a r in o , Una fonte medievale falsa e il suo pre su n to autore Saladino de c astro Sarzane e Alfonso Ceccarelli, Fonti e stu di dell'Istitu to di storia m edievale e moderna dell'Università di Genova, II, Genova, 1958, doc. LXVIII. - R egesto in G . S forza, 1 più antichi protocolli dell’archivio notarile dell'Aulla, in Giornale Storico e Letterario della Liguria, IX, 1908, p. 340; U. M az z i n i , Regesto del protocollo d ’un notaro lunense del Dugento, in Giornale storico della Lunigiana, V II, 1915, n. 68. In Dei nomine, amen. Anno eiusdem millesimo .ccxcv., indictione octa va et die . v i i . iunii secundum. Constancius olim Cosmi de Massa, sanus sen su, intellectu, mente et memorie, licet corpore sampolutus, et volens sibi animeque atque corpori et eius falcultatibus providere priusquam moriatur, (et) per presens testamentum nuncupativum sine scriptis ordinavit et fecit ut infra. Primum animam suam omnipotenti Deo comendavit et voluit et ordinavit eius corpus sepelliri coram altare Sancte Maptillie posito in ecclesia burgi Masse, ubi eius antecessores fuerunt sepulti, cui ecclesie r[e lliquit libras decem, et voluit et ordinavit ad eius exequias funebrales adesse sacerdotes decem et ibi dari in ellemosinis pauperibus dispensari duo sextaria panis ac duos cados vini et pondus unum casei pro anima sua. Item reliquit et lassavit pro anima sua Andreono ohm Melchionis libras quinque ac sextarium unum frumenti, ultra id quod habere debet pro mercede sui laboris et servitutis quam (quam) fecit et fa c it.... Si tratta di uno dei casi più interessanti nella storia dei falsi docu mentari, sia perchè il testo in questione è stato accettato come fonte storica fino a pochi anni fa, sia perchè si tratta di un caso unico: la falsificazione di un intero registro notarile. Lo studio del Pistarino ha consentito di chia rire il problema della redazione del cartulario e di scoprirne l’autore che fu uno dei più abili falsari del Cinquecento: Alfonso Ceccarelli, che ha saputo imitare abbastanza bene i caratteri grafici ducenteschi (non tanto da reggere alla critica moderna), si è dimostrato più o meno esperto delle consuetudini notarili della Lunigiana, ha perfino cercato di invecchiare la carta, ma si è dimenticato che la carta che usava era contrassegnata da una filigrana tipicamente cinquecentesca. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 160 — T LXXVI av. I (n S !hnv 5 ^ * < 4ü ï£ *'f *£ ïl^ c < rw * i ^ W s S A M ** V - i S V ^ ^ vàV n i k „ - ^ - j»w l Y 1ma^v"»»ì JVvw> ^ y v j y ^ y . V * «*W y>* S w v > h S* v*\v* \t M ***** ^ ^ # v ^<vw *' Vw vv' ^ ► ^ r^ *| k ^ > v # *iV VfcVk^wS >VvM» V»*< \ ^ tv v K \ V s m Y ^ W a «\ W w % V ç |< ii\ ^ W f c ' s^ v » v -* 4 ^ S v v w V fc vvìj Ì V ^ jlK S ^v **£ T £vi*v* \<W f> 4h*& j t t V H t o à ê ï » * ; <1r V < S ^ V kV r h 'm K O wv» V W \ \ i.V ÿ v r * * H V r x > ivi«**'tV ' ^Q0 <tvi -> * » + V v^ V ^V %v dvb*vw><M**h ^ 0 ^ y ^ + S K Æ lS * * ' U ’N ' t ' f ^ "V v^ vw V v*V>*'* v*^ <^v^V S \ Y < T U v V - v K v*»V yV V i t ^xbv^M!Ì%»vV" + ^ ù i* ►“ wifV»%Af ^ y W »V ___ S s V >?<i ì t y -v » * v o f t * * ^ * v T ^ V V *^ v !Ì \V \r t * VV^W*V - r t l v w M H W \ VV VVM. v . A Ì W ' A h V sw ^ v fc » W « * /■'^V >ti» s ^ V a W fc fV W * \v < s Nw<k> » —-■■- v s S V * » \\# h v N V m ^ s w | î t U i r \ ^ v>M\ ' v ^vvvS # ^ W w W < S h 2wvv*v.V- T K«w W * S V Y % \ V ^ V v w ^ fc w V - t ' t v S S * « I f i A» < j < ? V v r t ) W i V - \ jk V fc - « .f ^ h ** v‘ S \ < v X V iY * * v ^ w v t y i ^ ju b * \ V « - S ^ V A ^ V \ u v VVw\V » %**vC%'V|^S#^w»^v\*C W *v \ v v i C vvA ** ** * < v * « ^N*&*v»*rwvv\‘ * k w v ^ H M j£ ^ 1 > f i f - * * * * * 4 V w t V ^ I& v ^ W v * i vHjjkst t i v *^a ^<w V S V * * 0v**\}Y ify«t ,|W^vC#1*%%m; *V * * <sv v *< V \ *N fc t*»À V ^ ,*£ * v % ** i w * w y < W \ - J ^ T V ^ v K -W J K ^ i ì » v ^ y v # iw < rV vV \ v * / < > % vw ^ W *w **< y V *\ V ffc *? - ' V | fc \ r w \ U ' ^ w \\^ V < v ^ V v > r\ ‘à u ^ (\ v w ^ •> . ^ ^ W ^ v tv ^ w * \ aV J 4|l ^ p itiìr Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - l$l u < ^ LXXVII 1382 ottobre-dicembre Sulla immissione dei figli di notai nell’esercizio di funzioni notarili rese vacanti. A.S.G., S.N., N ota io Antonio di Credenza, c. 66 r. Edizione in G. B albi, Sul collegio notarile genovese del 1382, in Miscellanea di storia ligure in on ore di Giorgio Falco, Fonti e studi dell Istitu to di m e :e vale e m o d e rn a d e l l’Università di Genova, VI, Milano, 1962, pp. 281-29». In nomine Domini amen. Prisce consuetudinis racio, que ex impe riali indulto communi Ianue et venerando collegio notariorum civitatis eiusdem concessa traxit originem, persuadet ut, extinctis et defficientibus alias ellectorum avacancium gradibus, de successuris eisdem m conservacionem prerogative eidem collegio p er.... olim rectores, proptectores et consultores ipsius adepte diuctius sit provisum. Et sic per institucio nem successionis huiusmodi honor ille, dicto collegio provida presentium rectorum et consultorum dilligentia subveniente, salvetur: prudens etiam veterum rectorum et gubernatorum dicti collegii antiquitas diffinivit quo viventium notariorum nati loca potissima in omni institucione advacan tium, prout gradatim sors concederet, obtinerent. Hec igitur actendentes, perspicaces viri utique et industres, domini Nicolaus de Lazaro et etrus Venerosus, rectores, ac etiam ....Anthonius de Multedo de Monelia, quatuor clavigeri matricule dicti collegii et ipsorum antiquorum rectorum et pro ptectorum dicti collegii vestigia inmictantes, nomina filiorum legiptimorum notariorum viventium hodie, primo iusserunt in uniformibus cedulis sive brevibus denotari et in quodam recludi sacheto, ab aliis nominibus filiorum notariorum migratorum de seculo segregata. Deinde alios natos vivos nota riorum defonctorum et mixtum cum ipsis, alios filios dictorum notariorum viventium naturales, in consimillibus cedulis sive brevibus alibi seppositis anotatos, debere prefatis succedere decreverunt. Et omne prorsus privatum commodum, nisi in quantum sors prebeat respuentes, cum omnis plurimo rum utilitas fideli debeat actione compleri, namque totum viciosum geritur ubi conscientie puritas non habetur, ipsas cedulas huiusmodi nominum u turorum advacancium predictorum fideliter extrahi de saculis in loco in ra scripto et publicari nomina quam plurimis ibidem adstantibus man ave runt, prout sors omni dolio et fraude reiectis, ipsorum successive cui i e ministravit et sic seriatim in nova matricula conscribantur.... Questo documento rientra in quelle disposizioni relative all ammis sione al collegio dei notai: durante una seduta del collegio, che si può collocare tra il 24 ottobre e il 19 dicembre 1382, furono estratti a sorte nomi di 481 figli di notai, che avrebbero potuto accedere a funzioni no tarili vacanti. E’ una disposizione di notevole interesse per la storia e notariato ligure, anche se inefficace, da sola, a chiarire i molti problemi relativi all’ammissione al collegio stesso ed all’esercizio della professione. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 162 — T av. L X X V II < f 4 i ff* . ÓSH&> » ty cL.ntfvr , li <»««>0™^. „SJW w ,r t' ' '• ‘J f c B U v C « < v & ^ C u t ^ 1 < n î r t t h y l^ M ^ r » r v < - i u ' rii -X - ,^ ' ■— ^ p ^ r * rrT » T~ À , „ ^ , ( i^ jw w e— „ , ^ jpo14B. ^ ^ L'r^v»‘5 ««- ^pvUN-y WUfJCno*. o ttu r i? ^ y jviS vH f f ,T w ^ " ’ K-t*-y ST <$8 j "Hff*»«»**-( .y v u k t . ^ , , ^ :wlf7 v^ ^ '<,,ii>m oim mjfretisZt g-.<<SWvi^ gv>v^- ^cvStw.-r <£*n<-k^ : \„ ^ «fxrTvRr”^ "^Vv|yv<Ti^r<' V>^* Vtvi^ <ri^i f C -Y\uVW fi- £ * ,* « ^ , £vttvvctr , \ r ctvi a * - * ^nuneafWtf1 . •ìv-v nuovutT Vt \ÌAfb ffi<r>v(7__ (?».<£ Çirfta £- vA.«-Sn»vttf X' Jïjn'mîfu*. h ^ f x t Wçyu* (/Uvf^ìr Jt T 2 > A « ffi£ V *o*7 cv,: 'n^x-r.^ ^ Jm îv K r w ) • * > 11* f u i 8 : #t-^h<i et— W < V t 'i « ( f s - b i t t n p k f i i f ,’ SS^ m SST' , j —- ~>1i-r )U> ^^hÇS» Çr>.JliS.t r,0 _ &■ w iW % ^ tflfe « & t^tu.u^cv4 m4#^ufir. JvVi vV-iT^ v f~ S^^HvCfc^fc $*£'-y%%C?vvw^V vA •-/ f e 4 » , r o t* * I. Ct + -, ÌjP *p ' v<rPÆ J> ^ . * « » ' ì - >« * * a-jt> .; u  ^ r ^ i F ® » 3 M« *=wr-,a« M « A * fifa. ^ « « . * * . ^ 4 r r » ■ <^« wa r. . ^ .^ f V r^w^y, % . f e i <pfc**v t k à c ^ é C frfb tm mAVuvfx t^vyn-tu) nctvj . ^ f>»%<>:.-» ^ ^ ^ c- ^ r « < ~ sì j s « ™ .1(1^ , ^.<.^t^.->^^^t> <-1^1*+. r^cfw»^ ycl*~!'cm*- fev t* r -fim ? t : t : csfc*w |.»<K4n ^ ^ ^|Vvps5 et- p v ^ 4 rrì> tv^ìl , .^f fj. L I °° l* ^ f- fy ^ - r "-y ,rfu « « a r a u , j Æ t e r JT * - j* . fg u w r 7 'ir V’ "MortmK ^ ^ r *£*£. $ r 2.s,, -Az ï ■r‘r « Shw>«-»*T ^mr -y»--.M* >ft f £ ^ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 163 LXXVIII 1462 Dagli Statuti del collegio dei notai del 1462. A.S.G., Membr. LXV, cc. 6 r. e v. De procedendo contra notarios crapule et ebrietati datos aut inhoneste viventes. Cum propter crapulam et ebrietatem posset notarius ad sui dedecus ac ad illicita de facili promoveri, cum sit etiam reprobabile valde ut nota rius cui tanta fides adhybetur ubique inhoneste vivat et sit vitiis disso lutus, ad habendam noticiam de ipsis talibus dicti collegii rectores pro curent. Nullus enim de dicto collegio audeat nec présumât intrare taber nam aliquam que sit intra muros, suburbiorum sive burgorum Ianue, nec etiam in circuitu stare alicuius taberne vel loci illiciti intra muros predictos, qui quidem locus si sit illicitus stare debeat declarationi dictorum rectorum et consilii. Et si quis contrafecerit, penam incurrat soldorum viginti ianui norum pro prima vice et solidorum quadraginta pro secunda, applicando rum premisso collegio. Sed pro tercia vice incurrat penam in carcere standi, in illo videlicet de quo eisdem rectoribus et consilio videbitur ab octo diebus usque in quindecim ipsorum arbitrio cum cibo et potu taxan dis et ordinandis per ipsos rectores et consilium, ad quem carcerem ille qui contrafecerit ire teneatur et ibi stare, habito precepto a dictis rectori bus vel altero eorum seu ab eorum nuntio cum cibo et potu et per illos dies ut preceptum fuerit. Aliter condemnatus sit in libris decem ianuino rum applicandis dicto collegio et ultra moretur in carcere ut superius dictum est. Possint etiam dicti rectores et consilium contra dictos disso lutos seu inhoneste viventes procedere ad suspensionem fiendam eis ad aliquod tempus ab officio notarie seu ad ipsos ab eodem officio perpe tuo removendum; qui si fuerint sic ad suspensionem aut remotionem damnati, dicti rectores mittant preconium per loca publica Ianue ubi de consuetudine fiunt preconia, quia predictis fuit occasione premissa prohvbitum per tempus vel perpetuo ne dictum exerceant officium notarie et quod acta publica, si qua tunc de cetero confecerint, nullius sint valloris. Non è rimasta traccia degli statuti del collegio dei notai genovesi, anteriori al secolo XV. A differenza di analoghi statuti di altre città ita liane, questo non contiene che scarse norme di carattere teorico, ma molte di carattere disciplinare ed organizzativo. Il brano riportato commina severissime sanzioni applicabili a notai che avessero minato il prestigio e la dignità della professione, abbandonandosi alle crapule ed all ubria chezza. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 164 - T av. ^ LXXVIII conn‘i noano5 cràpule et rkntt-.itT d.itx*S <iuf tri|x>nefìf uinftitcÿ. SÉLÎ-'/ . ^ y> t:r.b liitafn'ìV* mah /pt-c.-no:ier-- ai w» f i t e t rtTrelvi ^.le f « f ■*5 ; * / N>t" >*<*«rut* m i f r i t t i f ì J e s nJhvvetxir v>l>,^ 3 •>, K '^ c f ì L ^ !i-ir h n J a 'n cincin,n*ìe ly,,* rnith-fbcti W sJ .. _/ _ . — / . S cvliecnt c e c i:< r c ÿ p m r u i v n t - . H u Ì l u S <*?: >m ^ A i c t o cr>l!e<no a tfe tfc itf i, ; j »? , n^. « / m , r rt.tnxv? f n w i ««»>•» M u y . i - cf.e u t-'-.t r<« » 11110 5 f t ib u *f / 1* 1 ^ / aio*:i;?yi fj u in tic* : n t f r / r ri a -.-c t* ;fx t / ì n r e a l i e n u t ? . f e i l v r N ^ j1'** *I M *crt «m cìft i^tfra ttv.troi? p c^trtotr. .jiv cjiaôcm |o ~ iS <ì f'xrtlU ~ mi- thr.r.e <ï5ebi*nt- ì>ecl 1r<tficnu L f lìijiu£ rtr»t^> t;ertx>^. -5 crn /ìlij V iVutKchfO^ììtt'^ ir»’. (~r .*-.ii-n fttaiterAt-ìlhoA# vjrçrmti u in o u iv n p j o fo^iccrutr (jitr t& m ^ » n ( n pt?c 11 . 4t p p I i m i N ' i v fè m >»< cvlleçrio. i>ivfj?c<? tvtroui v ic e .•.in a,Kflt, |., i 'M>!i m c n c c f t ’ c’ f?n»îï»t -u etfdein vectmith) •x confiho vìfce4»:f-^ t-è» o ^ r 'b u 'è u ^ 1H0 ^ < |3 1 iLficii>'i aulnttrio. cmii ci(x> c*t- puf - tn- » *<>»*! 2< ♦nmìvter^.» • .){l A :l Cf '.e . "% op: entree*u.^ n i/ic1 *Ji«» ' r ? tln fìnve ìfoì itr- \re.ytc a ac*n t ì a ^ -rirt**t' n:<^ « X 4 V. ®6 / j I ^ /7*i. :fc t V c i 'n nt< "■’iu* c ïi.v î n ix » r t - tx+tn. e t p ti Ics • I tV u t-f’‘Y n " " K ' W - A l i t a li f y . / . m . i > i 9 '» . c f t . o d //< j m o /iV.ffcim « . Î k J , ^ vmnitrs «.vcvS crf .ì» ,» ,* . f« w » e » .m e v j, / « n ^ 1 n n , 'n-«s ••<•/ pe>=rf' “’- -«•'»«<*•"> rt-ciTO,.., . P .p 1' ‘ “ a l fiq u Stille V r c f c i v ' r t ^ m w t , c ., f !"»' p w , , „ . (_1^ fJu&tufie A'itf-orra/;,n,e mn.yjà ! W t v . l t . d o M n c ,:o n n t , ■. ” '•* r' f : , ‘T ” ‘ f ' ’r , < w fftl ..> ,jx» a l c a l i o f f n e j - f v n . f V; 1 l,o n s ^ „ „ { r m fir ÿ r, <tvr. rnlTolunt fi-11 f f: - ,„ - - v ite , . „ c . W '„ . m r fì ’j u m .-n ri f r c c l-lVU ,tt„ „ m _ „cr/uie. ,-j n u 'I n iÿ »’, „ f x t i l ì o n » Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 165 LXXIX 1468 feb b raio 18 Verbale di m ancata consegna di una citazione davanti ad Antonio Bonombra, vescovo di Accia, al prete Abramo di Belgodere per una causa vertente tra lo stesso ed il m onastero di San Venerio del Tino. A.S.T., A b b a z ia S a n V enerio di Tiro, mazzo VII. E d izion e in G. P i s t a r i n o , Le ca rte del m o n a ste ro di San V enerio del Tino iela tiv e alla C orsica ( 1080-1500), in B ib lio te ca della R. D epu tazion e subalpina ai s to r ia pa tria , 1944, d o c. CXLVIII. + .m .cccc.Cl],xviii., die .xvm . februarii, in Belgudere de B a la g n a . Eo Petro de Antonecto de Calvi, notario et tabellione publico, subexicu tore apostolico, essendom i stato apresentato uno comandamento retro scripto per parte de lo [re]verendo in Christo patre misser Antonio Bo numbra, episcopo Acciensis, iudice, delegato apostolico, scripto per mano de Vinciguerra Cocexio notario, in questo anno, die .ni. februarii, ad istan tia de m isser frate Antonio de Ussio, sindico de lo monisterio de Sancto Veneri, rechirendo quello si contene in te le retro scripte lettere, et eo Petro iam dicto corno fìglolo de obidientia receppi diete littere cum debita reverentia, offerendom i fare quello si contene in quelle. Sono andato per sonalem ente in Belgudere, unde fa residentia misser prete Abra’, rector Sancto Gavino de Belgudere, cum due copie simile a le retro scripte lettere, autenticate per m ano de tre scrivani, dubitando misser frate Antonio de mandarlle a resico a ciò chi non fussino streppate. Et pertanto e Petro essendo in Belgudere, voglando comandare a prete Abra’ corno 51 con [t]en e in le retro scripte lettere, se misse a fugire minazandorrn farmi despiacere, si eo li facia lo dicto comandamento; dapoi retorna presto cum arm e dicendomi: «Vati cum Deo, altramenti tu ci a v a r a i mala iornata »; et c u m elio venneno quatro o cinque hom ini in sua coìn pagnia, cu m arm e m inaciandom i et stringendom i da ogni banda. n° 1 possando eo ressistere contra da elli, m i venni a partire; et tucti vio en ^ m e n te m e stre p p o n o le diete due copie de le retro scripte lettere. ^ lam entandom i dissi: «Prete Abra’, eo vinia a cte per comandarti corr] se contene in queste retro scripte lettere, e crediti di fare lo tuo meg ° a straparmi le diete lettere, e tu fai m [al]e li facti toi». Et queste cos^ eo Petro subexicutore ò facto et exequito in omnibus ut supra, non P°s s[a ]n d o fare altram ente: unde forza est [la rìaxione non v'à locho. tucte queste coxe ò dem and[a]to et requesto li infrascripti per teS m o n i.... Eo Petro de Antonecto de Calvi, notario publico et subexecutore apostolico prefacto, in fede et testimone io] de le predicte coxe mi son0 socto scripto. Incerti del m estiere e .... rischi professionali Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Tav. LXXIX Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 LXXX 1484 giugno 4 Guglielmo di Marciaso, conte palatino, in base alla facoltà concessa alla sua famiglia dall’imperatore Carlo IV di Boemia, nomina notaio Pietro Maria figlio di Baldassarre « de Olivola ». A.S.G., A.S., Paesi diversi, 351 bis. Notizia in G. P is t a r in o , Una fonte medievale falsa cit., p. 43, n. 6. In nomine Domini amen. Anno a nativitate eiusdem m i l l e s i m o quadringeximo octuageximo quarto, indictione secunda, et die quarta lumi. Ut contratus et alii actus legiptimi cum omnibus debitis s o l e m p n i t a t i b u s celebrentur et eorum memoria in scriptis publicis et autenticis in perpe tuum serventur, noctariatus, tabelionatus et iudicatus ordinarii offitia sunt inventa. Que cum ab imperatoria celsitudine conferenda sint et ipsa celsitudo ubique locorum per totum terrarum orbem minime valeat per sonaliter interesse, providentia imperiali, sacri Lateranensis palatii comi tibus aliis que proceribus et viris illustribus quos ad hec elegit aucto ritatem et potestatem plenariam largita est ut ipsi possint et valeant per totum Romanum imperium facere et creare [notarios publicos] seu tabeliones et iudices [ordinarios]... Cum itaque Carolus, Dei gratia Roma norum imperator quartus, semper augustus atque Boemie rex, nobilem virum dominum Baptistam condam domini Aluixii de Marciaxio Lunensis diocesis, de plenitudine... comitem fecerit, elegerit, constituerit, creaverit e t i m p e r ia li e d i t a s t a t u e r i t q u o d ip s e n o b ilis v ir d o m in u s B a p t i s t a e t e iu s per lin e a m in t e r a lia m a s c u lin a m q u e in d ic to le g ip tim e d e s c e n d e n te s e x tu n c t a b e l i o n e s e t i u d i c e s o r d in a r io s p e r s a c r u m in litte r a tu r a in a n te a p o s s in t e d it o e t p r i v i l e g i o c o n t i n e t u r , c r e a r e n o t a r i o s s u f f ic ie n te r e x p erti c u m seu im p e r iu m , q u i y d o n e i s in t e t p le n a r ia p o t e s t a t e ad n o c ta r ia tu s s e u t a b e l i o n a t u s e t i u d i c a t u s o r d i n a r i i o f f i c iu m p e r t i n e n t e s e o s q u e e t q u e n lib e t e o ru m i n s t r u e n d i d e p r e d ic tis o f fic iis p e r p e n n a m e t c a la m a riu m ut moris e s t .... Hinc est quod nobilis et circumspectus vir dominus Gulielm u s ....comes palatinus, ex dicto privilegio et induito dicto domino Bapti ste, eius avo paterno... indutus precibus, industria et legalitate discreti et periti iuvenis Petri Marie, filii nobilis viri, ser Baldasalis de Olivola coram eodem nobili viro, domino Gulielmo antedicto, flexis genibus humi liter suplicantis quatenus ipsum Petrum Mariam facere et creare publi cum notarium et iudicem ordinarium... idem prefactus nobilis vir, domi nus Gulielmus, comes palatinus, asseruit diligenti inquisicione et exami natione de honestate, vita, prudentia, sufficientia et ydoneitate supradicti Petri Marie, et reperto ipsum Petrum Mariam sufficientem esse et ydoneum ad prefactum officium honorabiliter obtinendum et laudabiliter exercendum, ipsum Petrum Mariam presentem... fecit et creavit nota rium publicum seu tabelionem et iudicem ordinarium... Nella Lunigiana medievale, alle normali investiture dell’impero o della Sede Apostolica si aggiungono, nella seconda metà del XIV secolo, nomine di autorità locali, come quella riferita che si rifà ad un privilegio d ell’imperatore Carlo IV di Boemia. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 168 - * T av. LXXX Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 169 lacchi BnctScîGetnxafisLucubrationes De bçfoHifpamcnfi libri(füfKji. ^ De ehm Geflucnùbmbbclìas vaus, ^ < Ddcn'pdo Lygurix librovuo. ^t Epiltoìirura Lb.vnus. ): Additumc^diplomamin aariqui'rati'sTabcBç magro Gcnucnlìrepertf. NOTA BIBLIOGRAFICA Notizie spettanti ai genovesi illustri: Giovanni Stella, in Giornale Ligustico, s. II, I, 1837. V. Poggi, Contributo alla storia genovese del sec. XV, in Giornale Ligustico, XVIII, 1891. G. P i s t a r i n o , Gli usi cronologici a Portovenere nel quadro dell’espan sione genovese, in Bollettino Ligustico, V, 1953. V. V itale, La relazione di Biagio Assereto sulla battaglia di Ponza, in Bollettino Ligustico, V, 1953. Si vedano anche le note bibliografiche precedenti. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 170 — IL COSTUME, LA SUPERSTIZIONE, LA MEDICINA «Alors que dans les autres villes italiennes, la plupart des petits accords de la vie journalière se faisaient oralement, à Gênes nous ne voyons pas seulement défiler devant le banc du notaire le propriétaire qui vend une maison ou une terre, le tu te u r scru puleux qui désire faire établir un inventaire public de la suc cession qu’il devra gérer, mais aussi le riche m archand qui vient y faire concrétiser ses vastes entreprises d ’outrem er, et ré diger les titres probatoires qui lui permettront de récupérer ses créances sur les différents marchés de l’Europe; bien plus, ce même marchand aura recours au notaire pour enregistrer les contrats de moindre envergure qui se concluent quotidiannement dans sa boutique, comme pour coucher p ar écrit les con ventions qu'il passe dans la privé, avec son épouse, ses amis, ses enfants, ses esclaves » (R. D o e h a e r d , Les relations com m erciales entre Gênes, la Belgique et l'Outremont d'après les Archives nota riales génoises au X II et XI II siècle, Bruxelles-Roma, 1941,1, p. 5). « I cartulari notarili ci immettono nel pieno della vita privata e del suo tipico aspetto economico, commerciale e m arinaro; sono frammenti di vita che si compongono come in un mosaico a formare il quadro dell’attività prodigiosa e dell’incontenibile espansione in cui è il segreto della vita medievale genovese. È tutto un mondo vario e interessante, pieno di curiosità e di fa scino, un mondo senza troppi veli e pudori che m ette in carta ogni impegno di qualunque genere » (V . V i t a l e , V ita e co m m er cio nei notai genovesi dei secoli X II e XIII, in A tti della Società Ligure di Storia Patria, LXXII, 1949, fase. I, pp. 9 e 18). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 171 LXXXI - LXXXIII 1191 marzo 10 1 coniugi Martino « batifolium » e Mabilia contraggono una « accomendacio » di 16 lire di genovini con Idone « de Palio ». Martino s’im pegna, per il periodo in cui avrà detta somma, a non bere, a non mangiare e a non giacere con alcuna donna fuori casa e, infine, a non partecipare ad alcun gioco. A.S.G., S.N., Cartolare 6, c. 14 r. Edizione in Guglielmo Cassinese, a cura di M.W. R e y n o l d s , Genova, 1938, doc. 277. H all - C ole - H .C . K rueger - R.L. Et iurat Martinus quod usque dum Imbuerit de rebus eius in potestate sua, quod non bibet nec manducabit nec cum aliqua femina iacebit extra dom um suam in qua habitat vel in qua habitabit, et quod non iocabit ad ludum in quo perdat de suo nec de alieno, et quod non donabit.... 1195 ottobre 2 Ottone Longo s ’impegna per dieci anni nei confronti della madre a non perdere al gioco più di tre soldi al giorno, ad obbedire ai suoi ordini, a consegnarle in custodia tutti i suoi beni, ed a subire, in caso d ’infrazioni, l’onerosa pena di 200 lire di genovini. A.S.G., S.N., Cartolare 6, c. 61 r. Edizione in Guglielmo Cassinese cit., doc. 1167. - Notizia in V . V itale cit., p. 55. Iurat Ingo Longus non ludere ad ludum ad quem perdat usque ad annos .x. ultra sol.ni. per diem preter quod lucraretur in die illa qua ludet. Et iurat stare et obedire preceptis domine Sibilie sue matris et eius ordinamenta adimplere bona fide, et de feudo Sicilie et de aliis suis rebus quas habebit ponere in eius potestate bona fide. Et si contrafecerit in aliquo istorum, penam lb.cc. ei stipulanti spondet.... 1275 aprile 13 Tinacio del fu Guarnerio, considerando l'utilità che potrà venirgliene, e per non correre il rischio di rovinarsi completamente, s’impegna nei confronti di Godino Bove lanaiolo a non giocare per due anni ai dadi nè ad alcun altro gioco, nemmeno per interposta persona. A.S.G., S.N., Cartolare 68, cc. 75 r. e v. In nomine Domine amen. Ego Tinacius quondam Guarnerii Paganelli de Florentia, considerando utilitatem meam ne me et bona mea disipem et devastem , promitto et convenio tibi Godino Bovi laniero per pactum et stipulationem adhibitum seu adhibitam in presenti instrumento, quod h in c ad annos duos proximos non ludam nec ludi faciam per aliquam personam pro me ad aliquem ludum taxillorum nec ad aliquem alium lu d u m ubi amittam meos denarios vel amitti faciam... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 172 — T avv. LXXXI-LXXXIII — ^***>|AWÌfcr yt»'' hIi^ ^ )W-AT A tV ü ifA ^ i7 r r I y •» } " —-* w~~w l w /* * L " ”7 " ^ >vv*'>* % I » r * ' i r * 9, ^ M n iT II C * ^ vS| y fù # %,r>'~rJJir>t%f ¥****»{■**'■'***• »* v*-.'7r» ,»m rtiir .lm ,* i -*'’’ , mAv' j t ____I W ftf, ^ W *4 T ^ y <*t' Ui*« n 1 7 A ^ t i ^ f K y £ r ò n ^ C t a » .‘ fMt. - «,V <unli*- 3 & l u r f c . C x ^ r 4 { $ * u i c\ p(M>ian .—li . _ V ,fL **r*n • ‘y ^ » / 4vr* t* f ' V ^ U w / j d t ^ v V U ^ Wl« r 71 - r ^ i ^ c i * A ïÿfcrU »«A r ; |ifX r - ' l - ‘''v Z j * ~ r y r . ' „, / J th a ^ „ / . "jnw«-*t/ *xhu f a to ? . £-vjv 't'jiHXrti*? XT*b*i* (♦‘«.M-wfH* -y.vj*nv^» -iS fi-**. fthS*sv£* «smfir^m^Tîiv* ^ £ïT • X /W * V 7 ■ y r r * f f - f i y'***"*' **£• c ' *** Ah /> $ ^ ^ H ' tfftìà U iftw i 4 fc<&, f U T ^ xfjT 'J " y y * * - * * É * r* fc .*>** f& M -ijp /y»w*». S ^ '-k n " V ’f f'*r «7> ^ rN m f W l u v tó *** T * "*% f* * * * (V<*C*y -JAcnf -f«ir 1*1 ^ ^ tâ r n f^ V h ^ £»» T f .U w <** ^cwsf J£ W < F *«* ^vh»./T«- ÿ>'^ ^ ^ ^ f* “ r p r j* * * ■**• . '^'^<“ •* ^ -< u _ - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 173 LXXXIV - LXXXV 1179 agosto 4 In procinto d'imbarcarsi per trarre profitto da una somma di pro prietà della moglie, Baldizzone « de Galiana » promette a quest’ultima di non sperperare con le donne o nel gioco più di dieci soldi in un anno. A.S.G., Ms. 102, c. 11 r. N o tiz ia in V . V itale c i t ., p. 55. Ego Balditio de Galiana confiteor me recepisse a vobis Ingone de Flexo et Alberico lb. denariorum ianuinorum .L. de patrimonio Anne uxoris mee quas porto per mare ubi melius mihi videbitur ad utilitatem huius predicte quantitatis et per annum non iucabo nec in m ulielriìbus expendam ultra sol.x. de predictis nec diminuam mea culpa et in reditu quem Ianuam fecero ero sub eadem condicione et ordinamento vestro sub quo modo sive debito quod vobis videbitur et totum ut predictum iuro complere tactis evangeliis. 1232 settembre 25-27 Giovanni di Mantova s’impegna per un anno nei confronti di Sibilia di Varese a non partecipare ad alcun gioco per il quale possa perdere più di due denari minuti. Potrà farlo soltanto nei giorni di domenica. A.S.G., S.N., Cartolare 15, c. 22 v. Edizione parziale in R. L opez, Studi sull'economia genovese nel Medio Evo, Torino, 1936, p. 116, n. 2. Ego Iohannes de Mantoa lanerius promito et convenio tibi Sybilie de Varexio quod non ludam in aliquo ludo nec ludi faciam usque ad annum unum proxim um in quo debeam perdere ultra duos denarios mi n u to s sine licencia tua non remanserit, excepto in quolibet die dominico in quo possum licenter ludere usque in duos denarios minutos et non plus, set si forte lucrarer possum ludere de illis quos lucratus fuero in quo ludo quamdiu vellem illa die, et non mutuabo alicui ultra denarios duodecim absque bono et securo pignore........ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 174 - T jvl £ ■* Ify y ^ n à A . f i^v p v t^ '- LXXXIV-LXXXV avv. v p\ * * h 's- * */ ' 't? L ?■ *JT * 1r ' \ “ ""!' •' ? f-, V f •* tv < L t / X / - j > .'T , , 'M i . -/*- . -i ipK I"'1* ^A:>^ •>iu ^ ^ ii*y utis^»i' . -, vvit-" '■<'*“ y&*Cl*< \ 1* ) u ^ ( vt tAtX^I 0<-T< \ ^ T ’ h'tvj} ^-iv\T\Hr7v I r ^ c v i ' T*-'W 7 1 V l" S ^Ut7v” ’ *^ln. |y|»»U«<\f^nvn . " ‘ iSk N**.0 » / - t - t u S.« p . )f_ •»< 4/ u t11 rM t\ 4. ^. \. 1"L, v " " MH^ lu *~ + U u u *U ^ v ■ ^ > . . | ----------- f Wu VM^V*' VVN'tV 1f l' - ' —1- t\|^ L „„ f ’ 1 M-*J H ,\? J ( ‘ i*»A4' ^l‘^>1><f''r <w «-w . - _ ‘"A r...... . * '1 -------- 1 .vv r ^ . * V ^ %v>d (X,v/> i I *• ‘r'UH-.fv a.'^ jtl" I x*»n'f\t I ' *v<r7v f e ”W j H v- t « 1 , ^*A^J\ A> < M fc« ^ <* ^ nol Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 175 LXXXVI 1287 dicembre 8 Giovannetta « Oliveti » promette a Marco Bentramo veneto di stare con lui per sei anni come serva e amante, di curarne la persona e le cose, di seguirlo ovunque vorrà condurla. Marco, a sua volta, s’impegna a tener a con sè, a curarla, a passarle vitto e vestito, a darle, infine, se alla fine ei sei anni il contratto non sarà rinnovato, la somma di dieci lire 1 genovini. A.S.G., S .N ., C a r to la re 68, c. 103 r. E dizione in V . V i t a l e , D ocum enti sul castello di Bonifacio nel secolo A tti della S o c ie tà L igure di Storia Patria, LXV, 1936, p. 290. - N otizia in V. V ita le , Vita e c o m m e r c io cit., p. 61. In nomine Domini amen. Ego Iohanneta Oliveti prom itto et c o n v e n i o tibi Marcito B entram o Veneto me stare debere tecum prò tua sevvicia t et amaxia usque ad annos sex proxime venturos et venire tecum in o m m loco et terra quo yveris et me tecum ducere volueris pro facere tibi omnia tua servicia persone tue et domus tue, te et res tuas salvare et custodire bona fide et sine fraude, a te nec a servicio tuo non discedam usque a dictum terminum sine tua licencia et mandato, te mihi dante pro mercedi mea victum et vestitum convenientes et in fine dictorum annorum sex si me dimittere volueris, dare michi pro remuneracione et mercede mea libras decem ianuinorum. Versa vice ego dictus Marchus promitto et con venio tibi dicte Iohannete tenere te pro mea serviciale et amaxia usqu<dictum terminum et ducere te mecum in quacumque parte seu terra ivero ct dare tibi victum et vestitum convenientes et tenere et custodire te sanam et infirmam usque ad dictum terminum et in fine dictorum anno rum sex, si abinde antea noles mecum remanere, dare tibi pro mercede tua libras decem ianuinorum ad tuam voluntatem.... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 176 - T av. LXXXVI t • Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 177 LXXXVI1 1279 marzo 31 Cerasia siciliana promette a Giacomo Porco di stare con lui, senza tradirlo con altri uomini, concedendogli licenza, in caso di inadempi mento, di tagliarle il naso, una mano o un piede e, comunque, piena balia sulla sua persona. Giacomo, a sua volta, s'impegna a non rinfacciarle al cunché del suo passato. Il contratto sarà annullato nel caso la donna intenda farsi monaca. A.S.G., S.N., Cartolare 53, cc. 117 r. e v. E dizione in L.T. B e l g r a n o , Della vita privata dei Genovesi, V e d i z . , Genova, 1875, p. 418, n. 1; C . D e s i m o n i , Actes passés en 1211, 1274 et 1279 à L'Aïas (Petite Ar m énie) et a B e yro u th par devant des notaires génois, in Archives de l Orient Latin, I, 1881, p. 90 (dell'estratto). - Notizia in V . V i t a l e , Vita e commercio cit., pp. 60-61. In Christi nomine amen. Ego Cerasia Ciciliana promitto et convenio tibi Iacobo Porcho me stare et habitare tecum et in domo tua et pro te in perpetuum bona femina et tamquam bona femina stare debeo sine eo quod cum aliqua persona habeam de cetero ad faciendum malo modo sive iaceam cum aliquo homine vel me cognosci faciam carnaliter ab aliquo et permanere tacita et contempta in omnibus et per omnia in vestimentis et calciamentis et victualibus que mihi exinde tribuere volueris et facere tibi servicia tua que mihi dixeris et preceperis in domo et extra et ubique bene et legaliter et a te et serviciis tuis non recedere et si forte in aliquo de predictis contrafacerem, vollo et ex nunc tibi licendam plenariam do et concedo quod possis mihi nassum incidere sive manum vel pedem ad voluntatem tuam et omnimodam de persona mea vindictam accipere prout tibi m elius placuerit et quod possis in pede sive pedibus meis fer rum ponere et predicta facere possis licenter tua auctoritate sine eo quod dampnum aliquod habere possis ab iuditio Ianuensium vel Pissanorum seu domini regis Armenie vel ab aliquo alio iudicio, acto expressim quod si vel lem me dedicare et dedicarem in religione aliqua quod presens instrumen tu m sit nullius valoris et firmitatis. Insuper ego predictus Iacobus pro m itto tibi dicte Ceresie mecum te tenere et dare tibi victum et vestitum convenientes et tibi non reddere aliquod malum meritum de aliquo quod hinc retro fecisti et dare et solvere tibi semper ad voluntatem tuam daremos quatuorcentos novos de Armenia... La donna, « dal non troppo chiaro passato », già doveva pensare alla monacazione se dopo pochi giorni già si veniva ad una liquidazione dei conti ed il contratto era annullato consensualmente: C. Desimoni cit., p. 94; V. Vitale, Vita e commercio, cit., p. 61. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 178 — T av. LXXXVII n l> H s , . ^ y ^ j v p ™ j à y { v y J f ^ ^ jh ^ æ ^ / f> >* "j*** »a<v* <-m aÆ | Àt>‘-V-'**f^ VM.' v ^ M tf- r r S fib j- ^ ^ o ~ & Ç -\ ^ * ^ s r±*fr~™ ~Tf~ ?9&*^ r‘ P *~ /&$***>*. f ^ Ç f A &*?L8 ' ’ì jZ p * ' /7 c7 ^ v S l ì ^ ^ p y - ^ ;^ K - p \ f * ~ ty * * ? ’ t ***^->+* jvtv^v^ - Q r -r ji ■ÿ£r*y f fiC n j + Cv»*»* n ^ à f iy t i <&> 7 0 Q f t j f 1# ** * r f S , » r ^ » A ■ y r f ^ t r { t f x ^ ri*A fÿ r ? * * ^ jvcti- • ^l**t <?iw' o^sf^ìT -7'»'»^ k t^ ■> ^ ' ^ J > r \ t w v ’jfy . y r f f o l f « » £ W ' V ~ < * - i r ^ a£ ,\ft!j a£ h ’ y^ 4 r^ * 7 y il^ r « S f ^ 'C H V v f ^ : y * * ^ Y ^ ' J L & .r d < $ 4 - . ÿ - ^ t w - a : ^ ; & i Ta J~ t f r , tìwT' M , i r Jn C i ^ A $^~ J J ^ S i .P t-* - Ù /r »*T 77« T T ^ //™ . n , _ *. *> r /s ~ l y * T t r r J U 7 ~ V -n & r^w ^v ■ '-***^~/'{j /\*t*>\ /— * * * * ^ ’* (fl r 'h r v W -- - >«-c- p î ^ £ w ^ ^ y?l*>**»r4'*rrv‘ w J r tç r r Z ^ S \wftyr* »»A**“ ydj^f 'yxjfam y*r~ j)tr I * ‘ ° ■y ÿ - + (fl/rvw V u*r<- * * £ - & n ^ > W ) 1 . 1 »»*2 r% ^ r f^ r r - ry \ r ^ r f \ r > * Ì '*■■'* f'~ yy*\T *vf? '^V»»y ^/»»*^v«ir 1 ryw**^ - Ì *->***«A ' » V ^ W * - .♦ ♦ A H O n / / 1 ,.!?. ,^ Z i <■1 Hiy ' 'H’“y '^Vv** ' ^ r ’ -j^tH ^ 0 ° ■ ih - - Ù & ~ * ì V f ' ” r T ^ : T ^ m<rf r ’*'*0 ^H ! ^ j« y k- U4' ^ v~ **** fy ^ ^ ^ e -p L ï r p i - < r » t e ~ £ ' ~ ^ ; " :y 4 * rÌ 2 »Ì*A~~^—l)H & lflfa A.r p y ^---- -- at- ' t f ^ •fikr f j 49 v mi* & & ()?rf*A î-— a i y ~X-r-x .r r iîif v ‘-irK: Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 179 LXXXVIII 1224 ? Formula di scongiuro contro le morsicature velenose. A.S.G., S.N., Cartolare 14, c. 140 v. Edizione in A. F e r r e t t o , Liber magistri Salmonis sacri palatii notarii, della Società Ligure di Storia Patria, XXXVI, 1906, p. 413. in Atti In nom ine Patris et Filii et Spiritus Sancti amen. Ego te incanto ad honorem Dei et Virginis domine sancte Marie de serpe et de scorçon, de tarantola, de cesaro, de sarton, de laxerton, de stras, de buç, de scor fano, de lupo, de cane rabioso, de fasene et de maia et de omni mala umbra. In nom ine Patris et Filii et Spiritus Sancti. Ad honorem salvatoris et groriosi Dei patris qui de virgine fuit natus, ad mortuos donavit requiem eternam et ad vivos pacem, sancta corpora que in Roma iacent, sancta duodecim altaria, sancti duodecim compatres fontai, sancte misse que canuntur in Pascha et in Natali, sanctus Petrus, sanctus Paulus, sanctus Marcus, sanctus Matheus, sanctus Luca et sanctus Iohannes per istos quatuor evangelistas et per corpus Iesu Christi liga lo serpente cum lo ve[n e]n o ardente, liga lo scorçon cum lo veneno maiori, liga la tarantoram quante de et quante naxernede et omnia mala fiscula qui venenum et tosicum in buca portant quod in nullo tempore li possint tarmare Petro. In nom ine Patris et Filii et Spiritus Sancti amen. Sicut virgo beatissima sancta Maria non habuit malum nec doliam de suo filio in ventre portare, ita per nullum tem pus de mundo possit habere malum Petrus de serpe, de scorgano, de tarantora, de lupo, de cane rabioso, da fasene, de maia et de om ni m ala umbra. In nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti amen. E t debet accipi filum filatum primo die veneris marcii a femina virgine et debent facere tres nodo in filo et postea comburi et non tibebis postea venenum predictorum incantando. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 180 — T T 4 * I - î ï f î r' / * ? £ ^ » 7 ^ r "f J *< I /£ -i î i L ^ ‘ •w LXXXVIII av. r c r- X , *. ^ p5 -Vi ■* j I i ? '^5 ï 2 l" i '= - î f11f Ii k%t 11| t* f f; ?f* 'Ì (iI /<] i i fîH/5 jI ?|? |F* yv'f * *- *? f^ É; 'z~ A . fJ * Îî ^ . < V. . î ï I t Wv. .. t '< -* >i ìè - * 1 1 i i. 1 ?< i 4~ ' H l - >• 1 -4. f t ? fit I ,V i , è N N *t ' fi | « £.» ' i v t rt ,, s11 ï o «i : ' r* » p i * i. ! v » , . i n * l 'ÿ ? _ v \? i ‘ï *L i r: K f? I | v i ^ /6 *" ? ^ y f S f e |i t ê i ti | î &1 | i .« j j 5- I* _f1 it i? ^ ^ &* ^ T £ £ « ! ir. 'T” , ' ! ^£ «■ t"Ì- * ? i ]> s r *j -é ? J* ^ I / \ ^ i j t £ "F ’H tx w A -- *2 V f H i t i'- i i* l 1 ü u " i , t ~r 'i >£ { : i u ! '*", 11 Vt ■ I ' f t i l l i £ i 4| ^ i ^ v - ? ! - « -Mi t i - ^ l i Y , ' Z * h s n u - b e r te f i ?■ (Trî i > , 2 * H i v ' j s > / ¥. I ( 4 1 I - U u *^• <1( ir *É rs. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 181 LXXXIX Diverse form ule di scongiuro. A.S.G., S.N., Cartolare 57, c. 128 r. Edizione parziale in G. Rossi, Storia di Ventimiglia, Torino, 1827, p. 84; A. r e t t o , Liber magistri Salmonis cit., p. XXII. F e r Mulier tem pestas nox bubo rusticus estas tondet agit rorat pronunciat angit honorat agros equor humum ululatus hostia dumum false napho rore clamoribus obice flore. Et erit tam quam lignum quod plantatum est siccus deversus aquas quod fructum suum dabit in tempore suo et folium eius non defluet et om nia quecum que faciet semper prosperabuntur. s A T O R A R E P O T E N E T O P E R A R O T A S Ad sanguinem stagnandum. Scribe de dicto sanguine in fronte ipsius hec tria no m ina tali modo: + agla + aglala + aglalata. Si vis ut mulier statim pariat, scribe has litteras cum his verbis circumscriptis ut supra et liga in coxam mulieris dextram et statim Deo dante pariet. Ad malum de matricibus. Accipe fucum plantaginus maioris et mixa cum bono vino quod sit tantum ut fucus et da bibere mulieri si habet ipsas supra ventrem, si autem habet inferius accipe lanam novam et volve eam in dicto fuco et ponat mulier hoc in sua natura infra. Aliter accipe pignas de pino novas et po ne in ignem sic quod sint bene calide et quod fument et fac mulierem profumare subtus eius naturam et liberabitur. Ad fluxum sanguinis mulieris. Accipe pollastram que non fecerit unquam ova et de suis alis fac exire sanguinem et de illo sanguine scribe cum ligno olive benedicte in quolibet pulso manuum et in quolibet pulso capitis: consummatum est. Alcuni elem enti di queste formule sono espressi con segni critto grafici a procedim ento traspositivo: cfr. G. C o s t a m a g n a , Scritture segrete e cifrari della Cancelleria della Serenissima Repubblica, in Bollettino L igustico, 1957, p. 22. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 182 — T PU* % av. LXXXIX / ?• Y v - ■'• ' -\ y> ♦4 / ' / :A ! V (Vr* « J>v •; . ,,*iy . i’.-.k'• 'tic. <?/W ’ ‘ K«^yz~ . 'f** *' -..»>*« y <p" £*■•-»<' ì T* » ;., .> f i * \ ^SS -§.' tI ** t * f----- %' * /## ,;-«: \ . ^ V- i "*** j V] * ^ & ... : i ) i1 ' ™ U ? mmU \ '***' "ft" f*" {•‘fr-jf*rf"T * + * * * : JÏ t Wj, ~ ^ J*** y> I W r 'w J Ì lr l*f. '• ***" K ^ 'V T'^M^at-,- \ «ém *r*T~+ **'» «T> k * > k * . * 4 v > jp * 5 ià * ; * > ■. .v/m> ‘n'c‘Vi ' —<1>,f~a ^<tcfcr TV'-^ -4 P ^ j ,v f wy- ^ . -p ' \ ^ »v* '. •sL'fîrTT? / ,\ t ' » i no h f ' I/^ r, / » «ir r ,« ■ . . vr/ V Vrr N-V*^ ^ ‘^**7 v * t*%,■y v .li ■'f*_‘>M«•■>•'. jÂ^rM' n»* ì fì^ ', ’;k T) -fnA «,^|/| a"“^ * * W I k M r * « £ .m rrÌM nh r y « r 7 f f i f^ à 7 r < \~ r: r t"»‘k ‘Vnjhc *¥ %^>4** f */ ^ ìsW rtt^ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 V ? ■** , Ù^Tw*** »*lff *L fo rn i# * j^ rC ÿàm rgp-n ^ '^ n M rrf ^ -wm^ -+ • Ìj Vu t --- ^ U- r i /*-f f p l g* <j t ^ - T T w r f a u - , 7* « -* r *f M" (4 * W i*4v! i ♦ * ’ T U i i ; 4»<-*-f^vTv- 7 , t \ . i.v> ,x^ Y * 't fnr ♦«*£ O liSPr ^Jr T' xc 1244 agosto 2 Rogerio de B ru ch a di Bergamo s ’impegna a guarire Bosso lanaiolo. A .S.G ., S .N ., C a r to la r e 18, c. 308 r. E d izion e in R. L o p ez cit., p . 117, n. 1. - N otizia in V. V ita le , Vita e c o m m e r c io cit., p. 52. + In nom ine Domini amen. Ego Rogerius de Brucha de Bergamo prom ito et convenio tibi Bosso lanerio sanare et meliorare te de infir m itate quam habes in persona tua, silicet in manu et pede et in bucha bona fide om ni adiutorio Dei hinc usque ad mensem unum et dimidium proxim e venturum tali modo quod de manu poteris te inbochare et incidere pannem et calciare et melius ire et parlare quam modo non facis et egom et facere debeo omnes expensas que et quas in hoc necessaria erunt et tu debes mihi dare et solvere ea occasione lb. septem ianui norum et non debes comedere de aliquo frutame neque de carne bovina nec de sicca neque de pasta lissa nec de caulis et si predicta tibi non observabo nichil m ihi dare debes. Et ego Bossus predictus promito tibi dicto Rogerio dare et solvere tibi infra diem tercium postquam predicta m ihi observabis et sannatus ero et melioratus lb. septem ianuinorum. Alioquin penam dupli tibi stipulanti spondeo et inde omnia bona mea habita et habenda tibi pignori obligo. Insuper nos Alchisius de Bergamo et Iohannes de Papia lanerii promittimus tibi dicto Rogerio quod si dictus B ossus non observabit ut supra tibi promisit, quod nos tibi observabimus sub dieta pena et obligatione bonorum nostrorum. Actum eodem loco. Testes Daniellus Bullus et Opiço Bonus Viccinus lanerius. Die eadem, circa vesperas. Numerosi contratti relativi ai medici sono in A. F e r r e t t o , Codice diplom atico delle relazioni fra la Liguria, la Toscana e la Lunigiana ai te m p i di Dante, in A tti della Società Ligure di Storia Patria, XXXI, I, pp. 88, 91, 96; II, p. 342. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 184 — T av. XC Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 185 XCI 1227 o tto re 2 Inventario dei beni di Enrico della Torre speziale. A.S.G., S .N ., C a r to la r e 7, c. 268 v. E d izion e p arziale in A. F e r r e tto , L iber cit., p. XXIV. - N otizia in R. Lopez cit., p. 214, n. 2; V . V i t a l e , Vita e c o m m e r c io cit., p. 91. + Ego Balduinus de Turri, heres testamentarius patris mei Enrici de Turri conversati sive in conversione ingressi, volens immitare constituciones sanctissim i principis Iustiniani de inventariis conficiendis prius quam aliquid de bonis dicte hereditatis attingam, venerabili signo crucis propria manu preposito, vocatis creditoribus, et legatariis.... repertorium facere proposui et in c ep i.... in apctheca inveni hec infrascripta posita in quantitatibus infrascriptis: in primis barriles .m i. blace positas in lb.v. ianuinorum; item specierum molutarum lb.xi. in lb.i. et sol.v.; item alumen çucarinum in soLxn.; item rubos .m 1/ 2 . auripigmenti in lb.i. sol.xiu.; item datilos de Alessandria in lb.v.; item centenarium .1 1/2. gum miarabici in lb.ii. ; item centenaria .m i. piperis in lb.xxxvm.; item tefanias .m i. rami et bariles . i i . , in lb.m 1/ 2 ; item centenarium .1. et terciam çucari in lb.v., sol.vm .; item centenarium .1. et lb.LXX. can nelle in lb.xn., sol.vi.; item ampullas in lb.vi., sol.xvi.; item mortarios rami et garbellas in lb.v., sol.x.; item buxolas et amolas in lb.n.; item antidotarium unum in sol.x.; item in spico comunali et pulvere Ib.XLV. in lb.v., sol.x; item porcelletas grossas et minutas in lb.n.; item pulvis sanguinis draconis lb.xn. in lb.n.; item libram .i 1/ 2 . casturni in sol.xv.; item lb.n. resargarii in sol.xn.; item belancias par vas et magnas in lb.i., sol.x.; item arangios cum meile in lb.n.; item herbas et sem ina in lb.i.; item lb.xxxvm. cartamonii in lb.vni.; item lb.n. et uncias.vni. de galanga in sol.xnii.; item lb.xvni. piperis longi in lb .nn., sol.x.; item rubos .n. mastici in lb.vi.; item centenaria .II. et lb.Lvin. turis in lb.xxx.; item centenarium .1. et lb.xxv. çucari rosati; item centenarium .i 1/2. gingibrate gingiberis de Ianua in Ib.xv.; item rubos .n i. gingibrate arangiorum Ianue in lb.i., sol.x.; item cantaria . i i . cimini in lb.m .; item l b .L i n . spici in lb.xxi., sol.x.; item centenaria . v i i . pulveris çucari in lb.xv., sol.x; item Obertus speciarius debet dare lb.vi. ianuinorum; item in lactuariis et sirupis et aliis confectionibus et rauba minuta lb.xxxi.; item cantarium .i. ferri, boiolos .ii., virgas .n. et cacias corii in lb.n. Summa valimenti dictarum rerum et peccunie lb. .ccLiii., sol.x. Item vessicas vacuas in lb.vi.; item aluminis de monte Argentarie cantaria .c c l . in lb.x.; item quartos .in. muscati in lb.nn..... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 186 — XCI Tav. ~ t ( ^ * - -Hr» v - ^ u T Z *JZ T ! 2 ì ' ^ - * - ! * •* !-■ * ^ =" a r L ? r r -* ? * - * * # i*u«M. &w ÏI- m l* ’T«*e»< «*£ ^ v*¥*V f Ç WuWimw .— t i r i s i "*■ ~ J i„w. • ,_-, f * 5a**' V „ pd^i, , i ,_. t r 'TT*^*'t - ,,4,rf »V* ••^Ttwwre ... ... . . * ’ ' r * 1 ^ - r>*r»«**» .»—■ *I•?"r*,^‘»w~, ........... * r - f - w *— w ' - — r ^ **J , r ^Tr i ------- ' ^ ’w "1 ^ ' ' H r r f tu ,* . j » ^ f . * v ^ |r f r ^ ’^- ’* ^W ft, jjMvws r > » ^ p t « ì , r ir ,. 3 + m f j r , ì r „ r . ~ r "* 1 -1 .' - a. . , " ^,T*"«*» U> i fi. ort.^' . . . . ---*.Jk^_____ •*—. »......« 1*• '.f7 J' '^»g«V <•« wtrlie- v-l i, Jr IwUf- 7^w»i«(l T-f >' '"•fmw*mmtrnM', q| „,„, fc. ' *****" vf ?"” > - ♦ fv ,,,.^ 1 ^ , r* „ „ ^ . ^ > a < „ 7» ... 7* jw ^ & £ r i '"" -'È^ *+* K ^ i f r it v .j fU f.* . ÿ -g o ^ ^ """”’ T '“ "’ JN-'**"• f f « ' . I W. }*«»* >«« W * ^ ; 7^ r f ^ S “ * " ' w Jtm w l « » v > « f - 7| > l r u & . H t c o t m .^ f „ « 5- / .. ■• m ,. ■Jf'c.vir .j. f ^ r , < *« ff> -« *f 'T '# ^ - v i .} » ì ' * h„ J r L y ^ f ? i ^ , . J f - „ . T * . , . jV T ^ r r ^ f ,,, .7"^ " ■) f < s t / f ^ ^ , ' J i ^ i «.•*— *^ * p AVX , t ) p fo r r + L , t'"ff^'- '" ì ^ ** -7<W^^»«^WlUf'i'&ì h" t“^*TV‘* 't /T^ ' r ’ f'~^ ^ t 1r )Vr«.j«»*»»f.|, «»<-><* « * « '|^»- Jr <ofa»yww>•yrr «w »*, f i n . J r ti.ifu T * * ^ " ^ n»w "V* T ' I r , J r w t U U w ^ . r f t »»l • K TyvU^U u n jn*-. I T } ^ • IM I wmw 7<eUm*pn a*rnm {4**(p*«(»h ■*"1' *-( -rUiUri v««. T .j*>W ?~»frC t * . . f T f / " l r 7.»<a — ^ ! ... t ^ t . - T ',4... .]F x - ? « y n « f 7(«>^“» r« f r * i - S“ ~* ' " ’ .~JFj*4Uf - j— f [ ***** ,., ,1 r*~ t f M.j y ï~ i .* v ' - r y m 'ì t ì t f U n v ^ - w ^ .i. , H - • 7 tnt,» :J-. ^ , ^ f, y ^ r ^ f fc r '" '• f " fr c . -p^t ,,,,' r -; 7 T ^ l v * * l f ,f t " . f* „ a ^ >' ^ ^ / “ ‘W i ' ■' " r - Z ’’ | ‘~ ~ » /W i t y ' r t W ■*'-r - ^ ' ,'f ^ t ó '^ ■^yf^fimif,<r^ <^ 1^. -f~ ~ >' U*cT ^ 4 « t t '» * } h W * * . « n* ,, W y ^ r „ ^ - (UT y *f 'l^r*W -r fp* 7r ^ -’*U*~"‘V■*>-' K>ir «k<» U U » m %-tr' o** * t v !» « ”' *“"r Y^"1*- f t 'Jr i f-„ y f'H ^ ”• ^ i '*•• WT^W w — r' j' ^’F - i - iv * - U - p*«#i pr u*? f« r U W "^1 K Jf t rn^ . ^ m <&f !*■'*"■ J » r c v ir r ^ -J fftiiU L W kì«»nr.«, A^, ' ' 7^~ ^ ’ Myn, 7fUj~C ,-Lv^^^, m»c^U. ^ y fn ~ {r ~ ^ ^ k o - t^ T & .i ^ ^ T ’.!»»• U, * C^ ’> T ' t ( ' j^ì T - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 187 ^ . ^ xcii - xeni 1259 aprile 30 Inventario dei beni del fu Dondidio speziale. A.S.G., S.N., Cartolare 68, cc. 20 v., 21 r. Edizioni in A. F erretto , Liber cit., p. XXVI; R. V . V itale , Vita e commercio cit., p. 91. L opez cit., p. 251. - Notizia in .... unam in qua est lb.vn. diancosi. Item ampola una in qua est lib. duo decim et dim idia gingibrate. Item cassariam unam vacuam. Item cassariam unam in qua est gingebrata et ponderat ipsa cassaria et gingebrata lb. sexaginta septem . Item cassariam unam in qua est gingebrata de Bardena et ponderat ipsa cassaria cum gingebrate .l x i i . lb. Item ampolam unam in qua est benedicta settupla, et ponderat ampolla cum ipsa benedicta Ib.xvn. Item am polam unam in qua est çucari violati, et ponderat am pola cum ipso çucaro lib. viginti quinque. Item buxolam unam in qua est lb. decem castornate. Item ampolam unam in qua est pitris qui ponderat cum ipsa am pola lib. viginti quinque. Item ampolam unam in qua est diapenadion, et ponderat cum ipsa ampoleta lb. tresdecim. Item ampolam unam in qua est çucarum rosatum, et est cum ipsa ampola lib. triginta una. Item cassariam unam vacuam. Item ampolam unam vacuam. Item am polam unam cum pauro axunçie gaiine. Item ampolam unam vacuam. Item ampolam .i. vacuam. Item ampolam unam in qua est lib. tres sirupi corsi m ellis. Item ampolam unam in qua est unguentum a scabia, et ponderat ipsum unguentum cum ipsa ampola lib. decem. Item ampolam unam in qua est viole piste cum pauro çucari, et ponderat cum ampola lib. novem. Item ampolam .i. in qua est osimel, et ponderat ipsa ampola cum ipso osim el lib.xn ii. Item ampolam unam in qua est sepe vulturis lb. una. Item pignatam unam in qua est unguentum fusco, et ponderat cum ipsa pignata lb. undecim. Item ampolam unam vacuam. Item ampo lam unam in qua est paurum rosate novelle. Item ampolam unam vacuam. Item ampolam unam in qua est elactuarium contra ventositatem, lib. una. Item ampolam unam vacuam. Item ampolam unam trodorici anacardini qui ponderat cum ipsa ampola lib. sex. Item ampulletam unam in qua est paurum ipochistidion. Item ampolam unam in qua est lb.im . emagogi. Item ampullam unam diagingibrios cum mele, et ponderat cum ampula lb. duodecim et dimidiam. Item diaboraxinis lib. due. Item ampulam unam in qua est lb.v 1/2. çucari canti. Item ampuletam unam in qua est grasia quam non cognosco. Item dulium unum in quo est paurum olei aneti. Item am rplolam unam vacuam. Item ampulas duas vacuas. Item aliam ampulam vacuam. Item ampulam unam in qua est paurum axunçie. Item ampulam .i. vacuam. Item ampulam unam in qua est paurum salvie salvatice. Item ampulam unam in qua est aurea alexandrina, et ponderat cum ampula 1b. viginti duas. Item ampolam unam vacuam. Item ampu lam unam in qua est nescio quid sit. Item ampoletam .i. in qua est polinis Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av . X C I I -jK_," 'w^»(a ^ ,k 4-aW**-.^ '**'’** ■>’ ***<••"’•’ %* y‘vW. >> 'Jf4 r~ j f A J^, y N t , ^r r Y *V _ _ 4. y vn ^ / *"f •;M M ’ ''"H * '' >*nyw(,v l>H(’ .4i»' o n r* > y,*nKVtir 4-. Vl* Xr ‘ '' VH|WiA - s ^ v ^ u .; "Vn<' > |K A \n<i »>1 ^ ye^iHVfw ;r,\ -T^tn.' - ..^ . r > m pU • jf ^ TÌ**'V ? > v N w ’»f \- ; >*’♦“- " * v -rn~u* tt v » * «*» - ^ ^ ^ f v * » ‘| * 4 A i j f -, i * « .v ^ % « À <> ^ - Vi» >W >1» ^.;.St*v*L.r- “ 4« ~A Y »*♦ ^ .-Û 4 V . , ’jv-.S frxvr fVjfr u.**Lrur\ <t‘ ■v«W- V '** ?■}•*<*. i t ' .-.•,MT ^ v ^ U ' v n . >« ,« r y »• **.-«.* if' n»Mpv.'\»wC‘ ^ Vfci 2 ****yrÌA \r "W .-<v , y„ .>**, » -V l yr*j**W' ,T Tinypi,-. \-rfA h, /rArì-cV»,* ••• ^ -j.v ,*1 »!> ' ■’« l.e ‘ *>»yv .{ " if, l*. *—« > -^.. «fi" 'i*”rvl,\ iti?3 ^ '’■ t >*<1*^ - r .j - A v’»'* <>t* f i f*'’ -}! * r » . w i f •w -* n r„ ,, Ut» H r'yir 1N»^4a -v«,% , ^ ; ,i jW V u f« V ■» V' y*'u'*>' «*' y\\t }•**• f% ^..t,Kr< •>S•■•»*•> ‘•"'h*,pi* r. 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V? ’V*», ,: „ .> .* ^ r u w x<m K . r; ,_ w • ' r* * 4 T1' — ■ 2 * * 'ì* t+ $ r f » : >**‘vs^ r * ' r * ..4 s ^ ç s m ™ ^ VAM4+ v V ‘«^U * ' W ; J< » -v*m ^ j ^ ..... ^ vt- W , V « .^ c r& r v W ly v n j^X f* . ft ~*V*T- jf- ^ u “ . t. ^ ì- ^ >®" v.#<C- K %nr«*vC v«A *v«y + i t ’ " “ '” ’ ) - ' «* /.fr’ .A w, ^ A. ^ « xl>-s S ^ r *■ I .J -4^/ A , v • J , ‘ > ^7**^ >n“ T w-4- jf.t*»*’» r-n u w i.« lé vr ^ ^ U j . .' , ; ■ f ^ y v p y .J r -;v^M- y - % ^ r X 7 ,. ~ ^ •':---v, •“‘J-*•*•' r1^ u f ^ ,j v ' t „ j L , „ , , NH„ k . J ^ /y '. ^ ' T- 77 -,- ;' k1f , ÿ .* ,w K . -, r ‘ ^ V . V ' c, l ’ ( V. ^ c w v \„ S '^ -’ V -M ' »4 - ^ , uìì? w . Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 189 une. sex. Item ampuletam unam in qua est elactuarium ad restorandam umiditatem. Item ampolam unam in qua est elactuarium quod non cogno scitur. Item pignatas quinque vacuas. Item ampulam . 1. in qua est pillore de ierapriga acute lb. una, une. decem. Item ampulam unam in qua sunt unc.vi. diambre. Item ampulam unam in qua est lb. 1. sirupi ansirosi. Item ampulam unam in qua est lib.iin., unc.vi. tiriache. Item ampulam . 1. in qua est lb.m i. diagingibrios. Item ampulam unam in qua est sirupi de raciribus Ib.vn. Item ampulam unam vacuam. Item ampulam .1. in qua est elactuarium suci rosarum qui ponderat cum ampula lb. septem. Item ampulam . 1. in qua est sirupus qui ponderat cum ampula lb.xv. Item ampulam unam vacuam. Item ampulam unam in qua est requia, et ponderat cum ipsa ampula lb. octo et une. sex. Item ampulam unam vacuam. Item ampulam unam in qua est lb.n 1/2. diamargariton. Item ampulam unam vacuam. Item am pulam unam in qua est rubea trocischata lb. undecim. Item ampulam .1. in qua est salnitri unc.vi. Item buxolam unam in qua est piscis saitis lb.n. Item ampulam unam in qua est melis cutugnis cum mele. Item am pulam unam in qua [est] diacalamento cum çucaro lb. septem et dimidiam. Item ampuletam unam vacuam. Item ampuletam unam in qua est elactua rium qui non cognoscitur. Item ampuletam unam in qua est paurum unguenti pro tinta capitis sananda. Item ampulas novem vacuas et cassa riam unam vacuam. Item ampulam unam in qua est elactuarium pro ver mis. Item ampulam unam in qua est trementina. Item cassariam unam in qua est trementina. Item ampulam unam in qua est lib.i 1/2. seminis papavalorum alborum. Item ampulam unam in qua est paurum canfare minore. Item storacii calamitis lib. una. Item ampulam unam in qua est ciminata et ponderat cum ampula lib. viginti. Item marçapanum unum in quo est çucari canti lib. septem. Tabulerium unum magnum prò mon dando pipere, tabulerium unum nucis, paria duo incisoriarum, sachum unum in quo est pulveris canelle et est (et est) cum ipso sacho in pondere lib. viginti due, sachum unum in quo est coliandrorum pistorum lib. unde cim, sachum unum çoduarie minute et ponderat ipsa çedoaria cum sacho lib. sexdecim, cere lib. duodecim, sachum cum fratura braçilis I b . L X V i u . , mortarium unum parvum marmoris. Item aliud mortale magnum mar moris copertum de quadam tabula, rubios très de lapide ad ponderandum; rubium 1/2 cuvri, tuthiam cum fulcileto uno qui est Ib.vi., turbiti lib. 1/2 granna lb.i 1/2, sachum unum de levestico et ponderat Ib.x. cum sacho, sachum unum seminis apii, et ponderat cum sacho lib. decem et octo et dimidiam, antinomonio lib.xv., sachetum unum erute, sachum unum avenate, et ponderat cum sacho lib. sexsaginta septem, calami aromatici et lib. octo et mortalia duo cuvri, pistillos quatuor ferri, mortale et pistillum cuvri parvum, garbellum unum pro speciebus, clapam unam marmoream, garbellos duos pro pipere, cacias duas rami, candelerias duas, videlicet unam parvam et aliam magnam. Item paria tria belanciarum rami. Item siphum unum argenti ponderantem uncias octo minus quarta. Item alium siphum argenti qui ponderat uncias decem minus quarta. Item pomellos ambre très. Item pomellos .un. ambre. Item çonam unam argenteam que est pignus, borçietam unam argenteam ad portandum in pectore, in qua est lapis una virmilia et quatuor virides et quatuor margarite. Item cochearia Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 190 — T av . X C I I I /II _f « » 'V*»* £,\*f*n A Jf ^ t,vi - f w ^ l}w ^ ^ ^ .^ v "** »” ^T»»*‘ V * “* *% y Wv^-u- -*’*** ' M ')’.' j?.*N'»rtA f* /*^é»o c*yt'. > lu<Vur<- _, "■’ •""" V«-Juv ? < S " f ' Y ' _ > ■ j " ' '^ -> \ .I 4 * J J )“ ^ . ,-, ,y ïi ^awJ«j ^ T r »•>.1- ' f f i f j V k ' - . ? y 1- -n U < “- . 'i ».»j ^ | o r v « »r. \ v ”• t „• m r r , ^ '»4- u r ( y ^ v H S H -> L ^ rv-ìV"^ \,tr> \ r r u m r n | r 'v v U n f - .v ,. - ,.n 1 . p » » n ,r t* .s v ,1 . < r x ^ ; ù è 'y p n a x ÿ if I - '|fr Jt\ ('•». \6 v -« 's'- \*ù» «" ^4**# v i& ^ ^ tu jx n n " , \ j r ~ ^ < v 4 r t« ..H » >-- / . y c ^ T y~ . v v«*> 1» «|w ^ l^tr ^*.Vì4^44* *^»4f ^ y - |r ' |v l « ^jn.jta^rfTV S*^ yv^rruf Srciv»i <&*,ttw irt * t < r ^ ltv^ r\- «V’i»* \ ni' <~ì “fc f\yi'i\p-ntc\ s W ^ y*r*Sc~>yst > *4r V ^ *vvt.^ y^v [mAivo^ v^*' ^IM( »*4 1^1^» «'fi* >-|^v n>v > J"\- ''r~*' -n„- / r F ’.l'ï ^**^««»1 f\V«wtAÌ f\y >XV 1 o ,/- v*« > * ,, ;Cvorr ^«.T" v v v v ;.v I v , ------ r " — " t J f V ‘ |<- oSr "N** —*«/*" , v'»* ->/ ■. v*»M ’ - “ “ <■' y^\M* . <CaW'vì/',-v h-« ‘ ‘« / Y v v.1, 1^ N.«..r ».•♦♦»»• j^ r 1 l 1^ h-wW»\HU c v g r1 -Ç\y*^£3"’’*'*- f l y c r . C ^ » i -*»•«-• ^\f> a /«^«Kfo ^ .v y n n c y^.. W . ^j, |MA .V* O 1H<- iN » ♦**#■ Vm woiiinu >4>7** - jpi^cr»^ ■»**(* vi*<~, Mr«.+ ^ ’<u,.^,. yyv^nJt- ytì^ p r f ^ rf*xrm*a , ^ > , Ì - .j ^ i * C Ir3 ,n ~ « k ' ^ J ^ >ç^ ^ r T,- vS^ f, ■ jM V Tu*faAHf W ~ 4'vM-.f..v> (? «*nws>»r /£ * r;" 'v ■ " - ' - A~rv*f .v^v W ^ |j ’ ü... .->yWK* '•-• ^ r,, M ' Jr ’ " -7 r u ^ ’ ')*** r ** \ ,«M h k \r t,\ ' J *v^-^ « tj O’’ \m>n ? ./Wv iy# H ./ • .. attutii*.'- 1 ^ ° “*»v ' ytthdaf ..,^ru<*' -fé»-» ^ . -v^r) -"*'v^rv*'f-'<»' - <3 v 1 ^ 7 . ù n « **^ w m Uff frp*xM*t ■<Sj?*,f Lu*U v> + *v» -jìwfc ’ ^>.->-'..A )- '* “T ^ V > ’ i £ ’t - ■ *w*4n «ér’: • y euU M ntf. y- ftwhiT / .F n h V , , '.**,*-• v**^ i ^ vcr ^ ^ w y<~r**+>+- ) Y & ' y n i^ y l,b' r ~ " . Sa^T' >♦» .J*** k-»<- ] P- ‘ ^ ‘«A » y.v-V.» v » . ' f *•* * > iw ijw i/i i “^ ^ * * ”" * I , h >» »*uu . n U v i , ' **«wvrv- J r )>K ^ •f' »71 '*\?r*r' Jrv*- WpmV»*» f -,4 * ^ '* * - , f ^ r i ’^ >hm ^ l*ìs (v , i )< ? i* '*+ < s r rV tsKViM^ j ^ ^ vH.r «MiiMiriut y,*n.*/Kr | f i »v*t*- v>m* r^ tl Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 j-rv -, — 191 novem argenti. Item anule çenate sex de quibus quatuor erant sue et alie erant pignora. Item cultram unam cendati vermilii et ialni. Item cultras tres bagaldelli. Item tunicam xamitis. Item foraturam clamidis cen dati verm ilii. Item cistarellam unam. Item butericum unum rami in quo est aqua rosa, et ponderat cum ipsa aqua lib. decem et novem et dimidiam. Item resem as sex papirus. Item folii lib. triginta sex. Item gingiberis lib. no naginta quinque. Item cent, unum et lib. sexsaginta duas et dimidiam çinçiberis. Item cent, unum et lib. quinquaginta duas piperis longium. Item sachum unum in quo est virderamo, et ponderat ipse virderamum cum ipso sachulo cent.i. Item sachulum unum in quo est viole ree, et ponderant ipse saculus cum ipse viole lib. sexsaginta septem. Item cent, unum et lib. quin quaginta quinque cardamomi salvatici. Item cent, unum et lib. triginta sex çedoarie. Item cent, unum et lib. duodecim garange. Item cent, unum et lib.LVi. 1/2 cardam onii domestici. Item cent, unum scaiole. Item libras decem et octo castorci. Item lib. decem spodii. Idem cent.n. 1/2 canelle. I te m .... NOTA BIBLIOGRAFICA L. T. B elgrano, Delle feste e dei giuochi dei Genovesi, in Archivio S torico Italiano, s. II, XIII, 1871. L. T. B elgrano, Di un codice genovese riguardatile la medicina e le scienze occulte, in A tti della Società Ligure di Storia Patria, XIX, 1899. G. S alvioli, Condizione giuridica delle donne a Genova nel secolo X I, in R ivista di storia e filosofia del diritto, 1897. A. F erretto, Medici, Medichesse, maestri di scuola a Rapallo nel secolo X V , in Giornale Storico e letterario della Liguria, II, 1901. E. Pandiani, La vita genovese del Rinascimento, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, XLVII, 1915. F. N oberasco, Savona allo spirare del secolo XII, in Atti della Società Savonese di Storia Patria, XIV, 1932. F. F alco, La vita portovenerese del '200, in Rivista Storica Italiana, 1952. E. P andiani, La vita della Repubblica di Genova nell’età di Cristoforo C olom bo, Genova, 1952. D. P uncuh, La vita savonese agli inizi del Duecento, in Miscellanea d i sto ria ligure in onore di Giorgio Falco, Milano, 1962. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 192 — LA SCUOLA E LA CULTURA Anche su questo aspetto della vita privata, le fonti notarili sono particolarmente prodighe di notizie e di dati interessanti. Passano così attraverso le nostre carte notai m aestri, discepoli che devono imparare a « latinare » secondo l’uso dei m ercanti, inventari di libri e di biblioteche che consentono di farci un quadro della vita culturale e spirituale della città. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 193 XCIV 1221 tebbraio 16 Giovanni di Cogorno colloca suo liglio Enrichetto presso Bartolomeo notaro in qualità di apprendista, di amanuense e di assistente didattico. A.S.G., S.N., Cartolare 56, c. 148 r. Edizione in A. M a s s a , Documenti e notizie per la storia dell'istruzione in Genova, in Giornale storico e letterario della Liguria, l, 1900, p. 173, n. 1; S. C a r a m e l l a , La cultura ligure nell’alto medioevo, in II Comune di Genova, 1923, 7, p. 24 (del l’estratto). - Notizia in V . V i t a l e , Vita e commercio c i t . , p. 4 9 . Ego Iohannes de Cucurno loco tibi magistro Bartholomeo notario filium meum Enrigetum usque ad annos quinque proxime venturos ad standum tecum et tibi serviendum et ad disciptl linam tuam audiendum et scolares tuos prout melius sciverit edocendum et ad scripturas quas eidem facere preceperis scribere, promittens tibi me facturum et cura turum quod usque ad dictum terminum tecum stabit et quod res [tuas que peines te fuerint bona fide custodiet et salvabit et quod a te non fu gerit nec te dim ittet [et si fugiet] eum usque ad dies tres post fugam ad tuam disciplinam et ad tua reverti faciam servicia facienda [et quod scrip]turas que volueris tibi scribet et libros quos sibi docueris et Dona tum atque Psalterium in tuo [ordina]mento et voluntate tuis scolaribus edocebit. Insuper promitto dare tibi pro maestratura et doc[trina] dicti filii mei lb.i., sol.xi. usque ad annos tres, videlicet annuatim sol.x. et de.m i. infra octavas Domini. Alioquin penam librarum quinque tibi sti pulanti promitto et proinde omnia bona mea et specialiter filium meum tibi pignori obligo ita quod eum ubi ipsum inveneris capere possis et pena c o n ....ex alta contractus sit firmus et pactum in suo robore perseve ret. Et ego magister Bartholomeus [mea] vice promitto tibi tenere dictum filium tuum mecum usque ad dictum terminum et ipsum proinde edoce re [nec] per alium faciam edoceri gramaticam et scribere et legere bona fide et sine fraude et non iniungere sibi servicia que facere non possit. Alioquin penam librarum quinque tibi stipulanti promitto et proinde om nia bona mea habita et habenda tibi pignori obligo. Duo instrumenta inde partes fieri rogaverunt. Actum Ianue, in ecclesia Sancti Laurentii. Testes Ugo Mallonus et Willelmus Crispinus et Ansaldus Bastonus pelliparius. M illesimo ducentesimo vigessimo primo, indictione .vili., die .xvi. februarii, ante terciam. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 194 — T av . X C I V / 4 9 j « w i ♦«■“ *• W Jtfc' J'i* • wU'• ■X t^.f. .«•' .|«.X v n ^ n f n t *’**»*< k4v* i«»>r*»'- -f*"»* <*< *’“**' l<i*' jUr « É j ^ à i t e ' « J.m , W ~: - p " 4* 4. p p ± * f' ì tiw ^ w æî ' u *J--Â.«U.- YlÆv fm- ^ - 3'* f*7«W 4 ,^ &» '* * * " # * » ' ,^ W o;,tr,- W «^' ^ « v ^ # f** V " 5^ : $4<p(lt*V . | *. * ■'■ ^ ;i V , ( i 4 ^ , ^ t i l * . » ’wf . ~ ^ |;% fi- «***f À .6 y ,^ W «*4**f fï»»«v«* A*«*.kw«- «trwni' l H&.fxni^r-r <**»**»*' ^ **f0 r**»« r f" * ? ' kè*^à» -i^ W .Y fu W w r rjjifc* ^'ftl»».. *»K ^ . , ^ ^ "7 V tó ~ -7 J * . ^ r -f f^W A U f # i w * f t W ^ , j^U*»* ,$*& * ^ ,f fX n l' ,/w * ; ù t# " * * * > 5^ * % p * l k ^ * t * f y ^ » f <<p«*v % »• jS H » • * £ * £ * % ? «ma' * “« « p - u # « ( ^ j p * p ^ ^ 4 ? _ ^*f-dw>^%*«* f*' f a * T )»"**"&»* »«»<*- ^p mT» ♦ 't*H* k*w< *^,a '**“• w-*f« ttj“<£ 4t^ W Ì^WmT 7*p,^*w*V rU . ìf.U ^|Ui»* p if» - \ U ^ \t0mA »mT fcU» D^ 4 !««,;', ,,{.t*^ IàT ^ » ",^/ *■»* • ’ —" f * ^ . ^ . r.U f.,U f *w !, ^ ^ 1& y v v t ' r ^ -4- r*’ ’ r "<j ■"•■"■• J L m ìf. ’jn w .-hh ; -... ... -" ! . .... 'ti ^ T^éf \w k « r ^.<u-.- k w ^ if T^iUf ‘A4 nmf, - - *■ J » Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 195 xcv 1221 gennaio 21 Tommaso fornaio loca a Bartolomeo notaio una casa per tenervi una scuola. A.S.G., S.N ., Cartolare 56, cc. 146 v., 147 r. Edizione in S. C a r a m e lla cit., p. 24 (dell'estratto). Ego Thomas fornarius, filius quondam Ugonis fornarii, loco tibi magistro Bartholomeo notario voltam illam seu domum in qua scolas regis, et quam alia vice tibi locavi, usque ad annos tres proxime venturos et ad scolas regendum et faciendum in ea quicquid volueris si in ea stare volueris per te vel per alium, promittens tibi dictam domum seu scolas usque ad dictum terminum non auferre aliquo modo seu subtrahere nullamque superinpositam siv e .................. ipsam usque ad dictum terminum tibi et cui eam dimiseris vel habere statueris ab omni persona................... a fratribus, cognatis et nepotibus meis legittime defendere et actoriçare promitto et me facturum ................ mei et qui partem haberet in dicta domo hanc locationem firmam habebunt et contra non venient et de toto hoc quod mihi dedisti vel dederis pro penssione dicte domus te ab eis penitus servabo indempnem. Et ego magister Bartholomeus promitto tibi Thome predicto tenere et dare annuatim quamdiu in ipsa stetero vel tibi vel uxori vestre vel tuo certo nuncio per me vel meum missum infra octavas Epyfanie sol.xxxvi. ianuine monete parve. Alioquin penam libra rum .x. inter nos vicissim stipulatam promittimus; pro pena et predictis omnibus observandis universa bona nostra habita et habenda ad invi cem inter nos pignori obligamus rato semper manente pacto. Insuper ego predictus Thomas confiteor accepisse et habuisse [a te] magistro Bartholomeo totam pensionem anni proxime preteriti et me quietum voco de omni eo quod mihi debes vel mihi pervenit de penssione predicte domus usque in hodiernum diem et do tibi potestatem faciendi fieri fenestram in ipsa domo ut melius luceat et faciendi purgari et preparari trexendam [si] necesse fuerit de penssione domus. Actum Ianue, in ecclesia Sancti Laurentii. Testes Ugo Mallonus, Wilielmus Rubeus guardator et Ginatha guardator, . m .cc .x x i ., indictione .vili., inter nonam et vesperas, die .xxi. ianuarii. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 196 — XCV Tav. **» iLmm ^ k W À «t4 y ^ A ^ ‘“ f* ♦“' N K * 1 -t^ * ; Ì 7 3 I I* 4 # ’* * « ' "£~” i «H * 'i— f m T i r * U * » * ”,S,M'' w w i i ^ ^ ÜT"* ^ * * v * .w kn *, ' ^ é -s -i* **p f * * - ^ •t . ^ \ v w .«. «« • v‘~ ~ 'H F ^-f* ^ r Tjff*^ • ! « ? ' ‘ ■ f >ii*<j«* y*** S^ f ■** ’ t-'f ,,u'f* < f" " W1’ '«Stl»’ ’ 4f-H»niif mWfA W~<« <*** 4k«M«W«ft\S< y^ nrs t» ^ WvC*f* JM*» *ttj.W. ti*rT ^ u ' v ^ } fr P**^ | ”è f T JV ***f *«<“ ^ ^ ,^ Ì4 t*y» k'"* •*■ "“' W ,? 4 ;. |U* ^ H f W l’ ' ^imit-fnr ^ Jlrn*^* ■ -V & ^ j£ »n t*e«à»v<«^*'^‘ jp fe ~ n îr yn * £ St^htK A\«r ^ J ?^ j ; . 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Dr Tucci, Prezzi di alcune copie dei testi del « Corpus iuris civilis » in Genova alla metà del secolo XIII, in Atti del 2° Congresso Nazionale di Studi Romani, Roma, 1931, p. 4 (dell estratto). + E go V a ssa llu s de Langasco, volens accedere ad a d m in is tr a tio n e m filiorum q u o n d a m Iacobi filii m ei, ante quam aliquid a d m in is tr e m , ut p en as a d ia c e n te s tutoribus et curatoribus non fa cie n tib u s in v en ta r iu m valeam e v ita r e, venerabili signo cru cis manu propria im p r e s s o p riu s, in p resen tia d o m in i Rainaldi M onaldi, Ianuensis con su lis de iu s t itia , a u cto ri tatem in te r p o n e n tis, inventarium seu repertorium facere p r o p o s u i e t fa cio de reb u s q u as in bonis dictorum m inorum inveni. In p rim is in v e n i editi ciu m u nu m d o m u s, positum in C astelleto supra terram B a ld u in i A d v o ca ti. Item lib ros eiu sd em quondam Iacobi legum, videlicet Instituciones et Au- tenticum cum tribus libris Codicis, Digestum Novum, Digestum Vetus, Inforciatum, Decretum, Brocarda, Casus Wilielmi de Cavriano cum Sum mis Placentini, Summam Agonis et Codicem. Item tu n ica m su p r a co tu m e t m a n tellu m scarlleti cu penna erm enea, m antellum c la m e llo ti, tu n ica m su p ra co tu m et m antellum brunete clare cum penna de sc u r o lis , tu n ica m su p r a co tu m et m antellum viridis cum penna agnellorum , m a n te llu m blavetu m a q u a tile m , et piolas duas, sapam , axonum, specum , c a c e ta m , runcegiu m . In ven i iteru m quod in frascrip ti debebant ip si Ia c o b o q u a n tita te s in fr a scr ip ta s: W [ilielm ]u s Guercius iudex lb. decem de q u ib u s e s t carta. L a fran cu s C igala lb. octo de quibus est carta. Iohannes fo r n a r iu s lb. q u in q u e de q u ib u s e st carta. Iacobus Pellis lb. quinque q u e su n t d e lb. d e c e m co n tin e n tib u s in quodam instrum ento. Ravicia de R ip a r ia lb. d uas e t d im id ia m . W ilielm us de Angelerio lb. duas. Iohannes d e B o lç a n e to lb. d u a s. R o la n d u s d e Belia de Sancto Petro de Harena sol. d ece m . C a stella n a d e C o lu n tia ta so l.n i. 1/2. Iunius de Langasco lb. quatuor d e q u ib u s est c a r ta . Item lb. quinque quas debet recipere annuatim in c o m m u n i pro fe u d o q u o d h ab eb at a Marchione de Massa. Item sellam e t fr e n u m . Item in v e n i q u o d T h om as Constancii debebat sibi barrile unum o le i. Ite m quod O b e r tu s d e B rexan o debebat sol. quatuor dicto quondam filio m eo . Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 198 — XCVI Tav. I -j- 44*^1« 114U 1Ç ><*•«& fJ * * * ftnìG |a < X * !.,, * L jl ^ m f ^ r ~*r- p J ' >W(Wnf( t* tn ò > ' ~ K » n M ' y » (Lutnlk* r>rf+u|ii jîü T d H i^ é -a t/k t» ^ J a* 4 * itfjjfM -H ii* !* * * - ' ‘jrtr utV ' 1 ^ 7 ^ t r \ vi ^ iA ìP ittr** , .. Ut vw| k- ■ > n M M 4 t > “ju T 4r|>Hfrt«« n^t*M ^A " - < ^ é ' $*<*>» ■yrinti, l $ r S u t ~Jafc. t jjt 0 * 1 U * J x « - > » U > \4 r 14 V<Js4i*r- feU«~ ^ c-*c*- s y o **A ' <V -ftr^ h u sr ^ 4 ^ f r a * * . . j'ytv^u ■ jr Jsir' jrf.jN* vunV ;C~" t^T jldio J^TTtJU** j/Ll. <y>iuHtUt* , | *Uv“ ^UHirÌ- I^ATV Jtfil*5' V» 4Htjj ^ Çur ^ 0*lT>v ' jl^tuoA ^ j t y -"***"< * *“* fuftpttT ■> ^*-A<‘ j s : ,c^ ag»L -ftr' ÛO* òo* * p ' 4|iA«$- fu*j‘ , ^ 4?!^' flit» * « ì > u > \ ^‘f»fv; ^ t J b c L jL "tu vi*-' Jn T V 'i SunviiZTIywsfrcAtSP ■ ** ^ < 4 * ’ _ cu 2**™ ^ f« rin c£T p u * t«»H y*w«t-jtu-* xSu^r-, j,. i v i ^ l t r < < t t * r u * * -r* lL ~ brtm ttr-cU vyy. r ^ * >v’ u * t^ fMWWHf pLtctntw,. wa* J L ’ WHKV- iMUrti <Ha$+U*t* ^ gcjluwi h^mIT. Htto ^ 1 Huv^txru* |Vi4 ^pj^* '~?f*ct$ / ^ Y*h 4 ^ aiti* cJ^t^ciw~nn*T' ,y ^ <ff* jf f r yf ' »H *j^lfc4 V*^int S*^,n, ç^f* m IH*?fbmA -rv n u " uJt^m *U(TAf*~ —Krutl>i» j ‘)f yv^t^rùT'^'c*"' fr a tti , j<h L i m L ^ £ ♦H.'ff* ]t . JU Uwn o l^ ^1*** W*' Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 199 XCVII 1307 gennaio 11 Giorgio e Pietro Vento collocano i loro figli presso il m aestro Mar tino di Spagna che s ’impegna ad educarli e ad istruirli nel latino. A.S.G., S.N., Cartolare 138, c. 16 r. In nom ine Iesu Christi amen. Georgius Ventus et Petrus Ventus, ex una parte, et m agister Martinus de Ispania magister scolarum, ex altera, inter se ad invicem ad infrascripta pacta pervenerunt solem pnibus stipulacionibus vaiata et promiserunt et convenerunt ut infra, videlicet quia d ictu s m agister M artinus prom isit et convenit predictis Georgio et Petro docere et instruere bona fide sine fraude R afetum et M anuelem , filios d icti Georgii, et M anfredinum , filium dicti Petri, in gram atica et in scrl' bendo et latinando donec ita et ta n tu m quod dicti pueri scient co m p eten ter latinari et scribere secundum quod pertinet ad mercatores. Et predicti, Georgius pro duobus partibus, et Petrus pro tercia parte, promiserunt dictos filios suos mittere ad dictas scolas et dicto magistro Martino dare et solvere pro instructione predicta sive documento dictorum puerorum sive dicta occasione libras quindecim ianuinorum, videlicet et sane intel lecto quin dicti pueri fuerint docti et instructi prout superius declaratum est. Que omnia et singula supradicta dicte partes inter se ad invicem et altera pars alteri promiserunt et convenerunt attendere, complere et observare ed in nullo contravenire, de iure vel facto, sub pena librarum .XXV. ianuinorum solempniter inter dictas partes et per eas stipulata et prom issa, in quam incidat non observans observanti, ratis manentibus supradictis et restituere omnia dampna et expensas; et proinde omnia eorum bona habita et habenda inter se ad invicem et altera pars alteri pignori obligaverunt et obligavit. Actum Ianue, iuxta angulum domus Georgii Venti. Testes Luchetus Galettus et Nicola Asinus taliator. Anno dom inice nativitatis . m . c c c . v i i ., indictione .m i., die .xi. ianuarii, inter ter tiam et nonam. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 200 — XCVll Tav. J r t *!l * -* i 'Cc & ì ’ j (t t s T ì H ! i£ _ <TJ M U s L ^ , ,1 h ^ ; V T l, 4 « ~ ? ^' & « j l ? ï f b U 6 f- u ? f • r* i ? ï t - p l u ì~ i fa - t c -‘ t c - j? & v* i. &* * 1» < *£• .- M f ' l| r i i 'v r j » i ' 1^ cy C c ♦ H J M t l i y ! '1 t B*{ ! r- f . ^ L 'i - ^ \ • ^ t < ^- - A< cfl- ' Jcr 'jj b p«f i ^ f* ?* ? c |/ ^ j « i ; I <f a r>< c i J : f '• J L j rJT ‘r - ? - L a r* *y Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 201 X C V III 1487 maggio 16 Inventario dei beni del novarese Bartolomeo Lupoto cartaio. A.S.G., N.G., N otaio Gerolamo Loggia. E d izione in P. Accame , Alcuni appunti d ’arte ligure, in Miscellanea d i s t u d i s to rici in onore di Antonio Manno, Torino, 1912, I, pp. 106-140; G. P ista r in o , B a r to lo m e o Lupoto e l ’a rte libraria a Genova nel Quattrocento, Fonti e stu d i d e l l ’i s t i t u t o d i storia m edievale e moderna dell’Università di Genova, III, G enova, 1961, pp. 193-217. + .M.CCCC.LXXXVii., die .xvi. maii. Inventarium rerum et bonorum repertorum in apotecha condam magistri Bartholomei de Novaria cartarius, posita in carubeo Fili, factum de mandato egregii domini vicarii sale superioris ad instantiam. Et primo in mediano dicta apoteche, videlicet in quodam banchareto, Bibiam unam, de litera grosa, nundum completa, de stampa. Item volumen unum de Vita Patrum, de stampa. Item Avangeristarium unum, in vulgare. Item librum unum intitulatum Nicolò de Lira, Super Actibus Apo stolorum. Item volumina duo intitulati Claudiani. Item volumen unum intitulatum Petrarcha, in vulgare. Item volumina duo intituflati] Euclidas. Item volumina duo intitulati Pistole Efrem. Item volumen unum intitulatum Comento de Lucha. Item volumina tria intitulati Daneyxi. Item velumina tria intitulati Gordiani, Super eticha Aristotiles. Item volumina duo intitulati Vegitano, Super eticha anime. Item volumina duo intitulati Questiones Antonii Andree super metafexica. Item volumina duo intitulati Fasiculus temporum Item volumen unum intitulatum Gordinanum, Super eticha. Item Bibiam unam ligatam, in vulgare. Item volumen unum ligatum intitulatum Quarta parte fratris An tonini. Item volumen unum ligatum intitulatum Secunda parte sancti Thome. Item volumen unum ligatum intitulatum Prima pars secunde partis Summe sancti Thome. Item volumen unum ligatum intitulatum Quarta pars sancti Thome. Item librum unum ligatum intitulatum Lo Meschino. Item librum unum intitulatum Alii, ligatum. Item librum unum ligatum intitulatum Teofasis, De plantis. Item librum unum ligatum intitulatum Dante, cum comento. Item librum unum ligatum intitulatum Francesco de la Piasa. Item Breviarium unum parvum ligatum. Item volumen unum intitulatum Valerio Maximo. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 202 — T av . X C V I I I ^ f r “ ><O n» <5»vA ’ > * /_ ^rt— v -C \_ 0 . _ ' f \yn**À#n* fi^x-kr^ ^ m ^ ì v tJ l^ Vvntrvp £**7* i^ L * V *^*^ < ^7 'y+4*£2*t 3^.a-a-.^Z^ ;i ( J t&%tLnm I .P j |D V ^ C W » ^ ; P «< l ^ > ) ywD - - s t^#4M»*v-v £v*0 )' ^ 7 ~ ^ W , v r tO ! >-V*<^0«#rfP J- * * ^ * 0 . ^ ^ . J . 3 >^w ^é»^C 5 y * f ^ Z r : (3 * ~ & ~ , À ~ v » l- « C < ^ t*»V» b~^< Z ^ v v t ^ * ‘Mtir fc^ ‘— J(3 - Av»f>*4r> ì Ç à td & Ÿ**kp*4*éï3 irt^r^*. ^ C c~4> 1 -O -jM ^>w# !*/!>*&*, .rjW kv#*^ v fc v ^ V » v » ^ ftQ I ji'*tn<=»»^4P ìo ^ u i^ à o L^v^Mgf^v» c t v t V ^ ^ ’V t Irv»^ ^• >o #4 } ip y .\ r^ v ^h<~ 1*■ >■■ ;Wj» À r fjr ^ ^ --------C ^ ' | Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 203 — ...._ Mille ducenteno decies curenteque seno anno natalis Domini fit gratia talis: verberibus laudes Christo gens nuda canebat atque suas fraudes et crimina viscere flebant atque cantuatim, signo crucis anteriore, pergere terratim Christi patiuntur honore. (A.S.G., S.N., Cartolare 57, c. seconda n. num e rata, v.). NOTA BIBLIOGRAFICA L. Isnardi - E. Celesia, Storia dell’Università di Genova, Genova, 1864-67. C. B raccio, Giacomo Bracelli e l’umanesimo dei Liguri del suo tem po, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, XXIII, 1890. F. N ovati, Umanisti genovesi del secolo XIV, in Giornale Ligustico, XVII, 1890. F. Gabotto, N u o v o contributo alla storia dell'umanesimo Ligure, in A tti della Società Ligure di Storia Patria, XXIV, 1891. G. Falco, Una scuola privata di grammatica in Portovenere verso la metà del '200, in Bollettino storico bibliografico subalpino, XIV, 1909. A. Ferretto, Un inventario di libri e di arredi della chiesa di Santo Stefano fatto nel 1327, in Rivista Storica Benedettina, III, 1909. G. Gorrini, L'istruzione elementare in Genova e Liguria durante il Medio Evo, in Giornale storico e letterario della Liguria, n.s., V ili, 1931, IX, 1932. L. Reynolds, Two documents on Education in Thirteenth Century Genoa, in Speculum, XII, 1937. G. G. Musso, La cultura genovese fra il Quattro e il Cinquecento, in Miscellanea di Storia Ligure, I, Genova, 1958. G. Pistarino, Libri e cultura nella Cattedrale di Genova tra Medioevo e Rinascimento, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, n.s. II, (LXXVI), fase. I, 1961. G. G. Musso, Politica e cultura a Genova alla metà del Quattrocento, in Miscellanea di storia ligure in onore di Giorgio Falco, Milano, 1962. F. Borlandi, La formazione culturale del mercante genovese nel Medioevo, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, n.s., Ili, (LXXVII), 1963. 204 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 IL NOTAIO E LA VITA ECONOMICA I documenti che seguono vogliono illustrare solo alcuni aspetti peculiari della vita economica genovese quali appaiono dai cartulari notarili. Abbiamo tralasciato di proposito le form e tip i che dei contratti di « accomendacio », di « societas » o di m utuo, che appaiono con estrema frequenza, per segnalare alcuni a tti di interesse particolare quali contratti navali, operazioni b a n carie ed assicurative « nel periodo in cui la ricchezza cittadina si consolida sugli aspetti primitivi di formazione e si avvia allo sviluppo e alla potenza dei due secoli seguenti, perfezionando gli istituti intorno ad uno dei più notevoli strum enti di essa, e creandone un altro, la banca privata, veicolo di denaro, come la nave è veicolo di merci » (R. Di Tucci, Studi su ll’economia geno vese del secolo decimosecondo. La nave e i contratti m arittim i. La banca privata, Torino, 1933, p. 6 ). L’unica eccezione è costituita dal documento relativo ai ren diconti mercantili del cartulario di Giovanni Scriba, perchè la sua data, l’eccezionaiità dell'atto e della sua form a di p resen ta zione sono tali da giustificare l'eccezione. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 XCIX 1156 Atti e rendiconti mercantili relativi ad una « accomendacio » stipu lata tra Ansaldo Baialardo e Ingone della Volta. A.S.G., S.N., Cartolare 1, c. 164 v. Edizione in G. A s t u t i , Rendiconti mercantili inediti del cartolare di Giovanni Scriba, Torino, 1933, p. 8; M. C h iau d an o , Il cartolare di Giovanni Scriba cit., II, p. 250; G. F a lc o , Un indovinello paleografico, in Bollettino storico-bibliografico subalpino, XXXVII, 1935, p . 129. Osservazioni: si tratta in gran parte di calcoli e di somme con alcuni numeri riferiti a caratteri crittografici risolti da G . F alco cit., p p . 125-127. Si tratta delle più antiche carte contabili medievali che siano finora conosciute; esse contengono il rendiconto di tre operazioni commerciali compiute, nel giro di circa tre anni da Ansaldo Baialardo, un mercante alle sue prime armi, inizialmente per conto di Ingone della Volta, una delle figure più rappresentative del capitalismo genovese del tempo, e successivam ente, « in societate » con lo stesso Ingone. Nella prima opera zione quest ultim o aveva affidato ad Ansaldo una certa somma « in accom endacione»: l’eventuale guadagno doveva essere ripartito nella con sueta proporzione di tre quarti aU’accomendante e di un quarto all’accomendatario. Nel corso dei tre anni noi osserviamo, attraverso successivi reimpieghi di capitale e di utili delle operazioni effettuate, al triplicarsi del capitale investito da Ingone, che passa da 205 lire di genovini a 617, ed all afiermarsi di Ansaldo che, partito dal nulla, cumula profitti per 169 lire di genovini. 206 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Tav. A |i |. V »" \tÓ rr( ■' ( S*^j- ì , 'V ° A W^kniu . /’iiwU .' ’ a I^K< S* **« |d iW 0«t|’.' f.r TT* »(Vu.v« ei u 7 ’WivTjNnik^yiii ’t s r J ' tfcr h*r* f » f <ju*f L% -r»c->>»v~v*r . . <|M«f V»X? |«V^i» >V« «*H«r».X ->£&« .«£**»**. +,L.ii Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 XCIX C - CI 1187 marzo 26 Primo Papa, Forte Pisis e Rolando Bove convengono di armare una galera, in proporzione di tre quarti per i primi due e di un quarto per Rolando, in modo che essa possa partire non oltre l’ottava della Pasqua. A.S.G., Ms. 102, c. 54 v. Edizione in R. Di Tucci cit., p. 52. Nos Primus Papa et Forte Pisis et Rolandus Bos compromittimus ad invicem armare galeam Virmiliam, nos Primus et Forte quarterios .in. et ego Rolandus quarterium .1. et ut est expositum promittimus armare usque ad octavam Pasce proxime ita ut tunc sit armata prò movere nisi iusto Dei impedimento vel licentia maioris partis nostrum steterit. Si vero aliquis armator appareret qui vellet armare in galea et partem emeret in galea, debet pro parte illa habere et trahere et si armaret in galea sine compara quisque nostrum debet habere pro sua parte galee quam armat. Alioquin ille qui contra fecerit parti observanti quarterium .1. galee nomine pene stipulate spondet... 1187 aprile 8 Primo Papa, Rolando Bove e Forte Pisis, proprietari di una galera, concedono agli armatori Guglielmo « de Infantibus » e Onesto, figlio di Filippo Chierico, di arruolare tre gruppi di uomini sulla loro galera, impegnandosi a fornirla attrezzata di tutto punto e a dividere gli utili della spedizione a metà, dedotto un quinto per i due armatori meno un ottavo per i proprietari. A.S.G., Ms. 102, c. 61 r. Edizione in R. Di Tucci cit., p. 54. Nos Primus Papa et Rolandus Bos et Fortis Pisis concedimus vobis Guillelmo de Infantibus et Onesto, fìlio Filipi Clerici, armare tres compagnas in nostra galea, quas compagnas debetis furnire de solidis et de vianda et totum illud quod aliquo modo lucrabimur dividemus ita tamen quod debemus prius extrahere super totum quintum et quem quintum debemus vobis reddere secundum partem contingentem de quinto vestris tribus compagnis et de illo quinto quem vobis reddemus occasione quinti debemus habere octenum; et debemus dare vobis galeam furnitam et guarnitam sine aliquo obstaculo alicuius rei et debetis extrahere pro comitaria pro vestris compagnis ut alii pro suis compagnis quoque armatis et sic promittimus vobis attendere et complere sub pena dupli vobis stipulantibus. Item promittimus vobis quod non habebimus ali quem armatorem sine vestra licentia et quod faciemus ita quod nauclerii et marinarii et omnes qui ibunt in galea tenebuntur sacramento vobis et hoc cum volueritis in vestro ordinamento ut nobis tenentur vel tene buntur et in galea aliquid non fraudare sed totum ad partem ponere et unicuique vestrum partem contingentem dare et rebus et personis custodire sub pena librarum .L. denariorum Ianue... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 208 - T avv. C - C I Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 20? CII - c m 1187 giugno 12 Pietro di Pannesi s’impegna a consegnare a Dondidio di Camogli entro la m età di agosto un certo numero di bordonali. A.S.G., Ms. 102, c. 77 r. Edizione in R. Di Tucci cit., p. 23. Ego Petrus de Panixi promitto tibi Donodeo Camugi dare tibi ve! tuo certo m isso bordonales .u n . usque ad kalendas augusti proximi et alios .il. usque ad medium augustum, omnes in longitudine goas .vii 1/2., et duos in am plitudine palmos .il. et quarta et grossitudine palmos .ii. m inus quarta, alios .li. in amplitudine palmos minus digitum .1. in grossicie digiti et grossos palmum .i 1/2. tractos in ripa maris, iuxta clavicam Susilie, ad m eas expensas pro precio librarum .v. denariorum Ianue de quibus sol.XL. denariorum Ianue a te confiteor accepisse, de quibus me quietum et solutum voco; et remanentes debes mihi cum predictis bordonalibus tibi debitis et si contrafecero penam dupli tibi stipulanti spondeo unde om nia m ea bona tibi pignori obligo. Insuper iuro, tactis evangeliis ut superius legitur sine fraude et malo ingenio complere et observare et nullom odo contravenire nisi quantum iusto Dei impedimento vel licentia tua steterit et cet. Et ego Donumdei promitto tibi illos bordanales ut supra accipere et solvere sub pena dupli tibi in meis bonis stipulata. T estes Gandulfus de Beliarda, Balduinus Rubeus, Rainaldus Blancus cannator, in buteca Maloxellorum, .xu. die iunii. 1200 settembre 4 Enrico Sozzafigura acquista da Saono Busello un quarto di una nave per cinquanta lire di denari genovesi. A.S.G., S.N., Cartolare 56, c. 215 v. Edizione in R. Di Tucci cit., p. 40. Ego Saonus Busellus de Saono confiteor me accepisse a te Onrico Sozafigura lb. quinquaginta denariorum Ianue pro quibus finito precio vendo, trado et cedo tibi quarterium mee navis quam habeo in Saona, que navis habet ancoras .vi. et agumina .vi. et paresias .il. et velas .11. et velonos .il. et bene guarnita de alia sartia que pertinet navi de qua sartia tota vendo quarterium. Quem quarterium navis et sartie tibi tuisque here dibus aut cui dederis vel habere statueris ab omni homine sub pena dupli prout valet aut valuerit legitime deffendere et auctorizare promitto unde om nia bona m ea tibi pignori obligo. Possessionem et dominium inde tibi confiteor tradidisse et de precio me quietum et solutum voco abrenuncians exceptioni non soluti precii. Testes Wilielmus Guercius, Ogerius et Agusinus, Primus Papa. Ante domum Aurie in qua Pusellus stabat. Eadem die. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 210 — T avv. C I I - C H I AtVvV W>vCsv w ^ x v rr» • fm v H. ^ ü^ » »vvvj yf r !àm' <3>*trt> ^ i'V Jvrwcu j ' j ^ ru* <Wn>)V U m U ^ - y u .- u j ^ - .........._.... 4 r^W-u. «fo ^ ^ iwu>j -v fe ijr J ^ tv ^U*'WwHt Ìm,’- ' ./ 'f™"* * <U k>o«Sgj W ___ 7 ^yvA J k ^ l y ^ V -W { f^ T fO T ^ V * ^ , U ^ "7 ‘-ywfK" ,. r ^ y.iUv*f-tv >n^rc*’ ^ i^»n- 7 S^ j V f ^ Lr & **£- t r 1^ TTutK * T * -< jf^ . y r ^ ^ ^ X ^ Vj* Awf / -v- ^ r ~ ^ f J ^ ìW ^ ^ ^ “** Apa ÿ V 'm ' f ^ 7 w'*k'"%<►*»* cdb- - , d f w ><? ' n 4tfuCQ ^-vrvm *fg?{Kf «fctf'-ife*. * n U « ^ <£& , ^ / J n f i f Uvivx«^Y -^ivvjlt*^ j v ? r. t ó r v - ^ i u L y ....... ..... I <3cmnu» vrvadu'taw» rv»f .^^XVtry fT ^ V ’ **> .H^YU{ Y ^ f / ** ** t«v vwi V/"* jl'\^# J^w*J*TS‘ 5>»i> ^ rvA ^*T «i ® v"*' ~t" * 1yW^' 'L^Y’l^^ì^y kVb r ->fir *>Vf^^: PyTV1 Vk*»\^<$\h»vSÌ V r iw x^«H " ^ AlV. 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A.S.G., S.N., Cartolare 18, I, c. 65 v. Edizione in R. Di Tucci cit., p. 74. Ego Symon de Camila promitto et convenio vobis Oberto Colum bario de M ontenario cum .xi. sociis et unam compagnesa nomine Matelde Amore Dei, Iacobo ferrario de Maçario cum . x i i i i . sociis, Obertino de M arcenasco cum .x. sociis, Guioto Ferragu de Scarmagno cum .V. socns, dando pro quolibet sol.vn. denariorum Ianue quos a vobis accepisse confiteor abrenuncians exceptioni et cet. Et debetis habere placiam desubtus coriorium et desuper et desubtus ponte si oporteret et portare victualiam ad unum mensem, et si aliquis vestrum abesset possit indi care res suas ubi vellet, et si aliquod dampnum vobis evenire, quod absit, non teneam ini restituere nisi ex communi voluntate esset, et ducere vos Mesanam Deo propicio vel ubi navis portum fecerit et omnia que vobis superaverint possitis extraere. Testes Albertus scriba, Balbus de Gavi, Ogerius de Sancto Stephano. Actum ante domum Symonis de Camila, m illesim o predicto et indictione, die . x i i . setembris, inter primam et terciam. 1186 dicembre 9 Bernardo banchiere riceve in deposito da Maria Sarda una somma di 11 lire all’interesse dichiarato del 10 %. A.S.G., S.N., Cartolare 2, c. 121 r. Edizione in R. Di Tucci cit., p. 93; Oberto scriba de Mercato (1186), a cura di M. C h i a u d a n o , Genova, 1940, doc. 316. Testes Pantaneus Pedicula, Nicola Capra, Willelmus Lupus de Soselia et Rainaldus Bonaventura. Ego Bernardus bancherius accepi a te Maria Sarda lb. denariorum Ianue .xi. quas teneo in banco meo, quas promitto tibi vel tuo certo miso redere usque ad dies .vili, postquam michi vel m eo certo m iso a te vel tuo certo miso fuerint quesite et de tanto quan tum eas tenebo dabo tibi ad racionem de lb.x. pro centenario in anno. Alioquin penam dupli tibi stipulanti promitto et inde omnia mea tibi pignori obligo et cet. Actum Ianue, ante fundicum Pedicularum, nono die intrantis decembris. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 212 — Tavv. ~ç» * * 1 1 1t#t* »n,Jw-^ «KM»' J^--* ■hA/iti « ,f jr* ^ I r "T * — ^ At«(v '(lUhTlf pL»« • ^<f*b .• > f , J,i -r f*C «f * .>«»r r , p— . à- #1 *.• « h i* » * £*»»tv**n# dm « lW x^t< • t* -*VM■ s» C IV -C V Ê,«if. ll» .'-^ ^ *sV fUt* f« J ^ j 1" - m . sf. 4 f ^ r ~ *r ***** ^ ijv i - k • ^ ^ j,, . w è l i ’ r l , ,1 ' % f&*« ^ U u ** -i'» f*'* ' a »££S* ) ^ 4**' * * Ç f! . „ v6 «z»» y’**'»;U-vT “ ite Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 213 JLnr e v i - C V I1 1190 febbraio 18 Enrico banchiere riceve da Guglielmo fornaio e Rainaldo Bonaven tura la som m a di 220 lire, da Ottobono di Chiavica altre 50 lire, da utiliz zare per im prese comm erciali terrestri e per operazioni bancarie. I profitti saranno ripartiti nella misura di due terzi ai prestatori, di un terzo al banchiere. A.S.G., S.N., Cartolare 2, c. 48 v. Edizione in R . D r Tucci cit., p . 87; Oberto scriba de Mercato (1190), a M . C h ia u d a n o e R . M o r o z z o della R occa , Genova, 1938, d o c . 154. cu ra di Testes Bernardus Rufus, Willelmus Lucensis Credo et Bartholomeus bancherius. Ego Enricus bancherius accepi a vobis Wilielmo fornai io et Rainaldo Bonaventura in societate lb. denariorum Ianue .ccxx., silicet ab utroque lb.cx. et a te Otonebono de Clavica lb .L . Cum ista societate debeo laborare in terra et in banco usque ad .i. annum. Proficuum et capitale quod Deus in ista societate dederit, cum toto lucro quod Deus mihi inde vel occasione rerum quas in banco habuero, in vestra vel vestri certi m isi potestate mittere prom itto et extracto capitali tercium lucri habere debeo. Omni sero debeo predictam societatem in vestra potestate m ittere. Insuper iuro super Dei evangelia predictam societatem et si quid super societatem mihi comiseritis salvare, custodire et non infraudare et in vestra vel vestri certi misi potestate mittere et asignare et totum ut predictum est com p lere.... 1190 febbraio 27 L’astigiano Ottolino di San Martino si riconosce debitore nei con fronti del banchiere Enrico per la somma di 41 lire di denari di Genova. A.S.G., S.N., Cartolare 2, c. 52 r. Edizione in R. Di Tucci cit., p. 104; Oberto scriba (1190) cit., doc. 188. Osservazioni: si tratta di un contratto di cambio che probabilmente maschera un contratto di mutuo. Testes Bernardus Rufus, Lanfrancus Ventus et Vivaldus çocholarius et TJrsus çocolarius. Ego Otelinus de Sancto Martino Astensis accepi a te Enrico bancherio tantum cambium unde promitto tibi vel tuo certo m iso solvere usque dies . x v i i . intrantis maii proximi lb. denariorum Ianue . x l . Alioquin penam dupli tibi promitto et cet. Et ego Ubertus Vaca Asten sis, si Otolinus non tibi bene compleverit ut supra, constituo me tibi pro prium debitorem et pagatorem predicti debiti sub pena dupli et cet. Actum ut superius, eo die. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 214 — Tavv. '5 ? . !•' 3 ì ' JN ' ii ì-1 ^ i t i et I' Jr ^ V H {m U , H ' v ? 11 f ( .! fc " 1 ^ \r^ x h j> t J~ k i^ H S Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 C V I-C V II CVIII 1197 agosto 28 Rolando « de Çimignano » dichiara di dovere alla prossima fiera di Lagny la somma di 17 lire di provisini a Bertramo Bertaldo banchiere in relazione di ciò che dichiara di aver ricevuto da quest’ultimo. A.S.G., S.N., Cartolare 56, c. 186 v. Edizione in R. Di Tucci cit., p. 116. Ego Rolandus de Çimignano confiteor me accepisse a te Bertrame Bertaldo bancherio tantum de tuis rebus unde tibi vel tuo certo misso in fera Laniaci proxima lb.xvn. provesincrum solvere promitto. Et si peiorati essent dabo tibi pro s o I.x l v j . marcum argenti. Alioquin penam dupli tibi stipulanti spondeo, quod si non fecero et inde in antea occasione huius debiti mutuum vel expensas aliquas feceris vel in dampum incurreris totum in verbo tuo vel tui certi missi et sine sacramento tibi stipulanti restituere spondeo. Unde omnia mea bona tibi pignori obligo abrenuncians om ni iu r i.... Testes Aldricus Tertone, Baldacia Maloxellus, Willelm us de Orto, .xxvm . die augusti, eodem loco. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 216 — T av . C V I I I ! Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 217 CIX 1200 marzo 1° Pietro di Sant’Agnese dichiara di ricevere dal banchiere Manfredo « de Sorta » la som m a di 24 1/2 lire di genovini che promette di i imborsare entro il m ese. Superato questo termine, pagherà un interesse mensile i 5 denari per lira, cioè del 25 °o all’anno. A.S.G., S.N., Cartolare 56, c. 188 v. Edizione in R. Di Tucci cit., p. 101. Ego Petrus de Sancta Agnexia confiteor me accepisse a te Mani redo de Sorta bancherio tot unde tibi vel tuo certo miso usque ad mensem unum lb.xxv 1/2. ianuinorum solvere promitto. Et si plus tenerem, pro m itto solvere tibi pro unaquaque predictarum librarum ad racionem m ensis de beneficio donec tenebo dr.v. usque fueris solutus, quas ultra voluntatem tuam mihi tenere non liceat. Alioquin penam dupli et cet bona p ig n o ri.... Testes Rostagnus de Setetorio, Petrus Marçellus, W illemus de Sextetorio. Inter vesperas et sero, in , banco predicti Manfre i, eodem die. 1200 marzo 1 Ugolino Cavarunco si riconosce debitore nei confronti di Guglielmo Ferrario banchiere per la somma di 61 lire di genovini a seguito dell ac quisto di una partita di materia tintoria. A.S.G., S.N., Cartolare 56, c. 188 v. Edizione in R. Di Tucci cit., p. 10/. Ego Hugolinus Cavaruncus confiteor me accepisse et comperasse a te Wilielmo Ferrario bancherio tantum granam que est societatis tue et lacobi socii tui renuncians exceptioni non accepte rei, unde tibi vel tuo certo miso usque ad kalendas augusti proximi lb. sexaginta unam denariorum ianuinorum solvere promitto. Alicquin penam dupli tibi stipulanti spondeo, unde omnia mea bona tibi pignori obligo.... Testes Willelmus Cursus de Covo, Raterius censarius, Petrus tinctor. In ecclesia Sancti Georgii, eodem die et hora. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 218 — Tav. CIX VPn**ï fo sV >“ ; V' ‘ t f e K W Æ r 'X ■ÿ 4 'v ^ 3 2 2p 'ÿ & A - * w 'T' t w jf rS/t* £•# v * 'T *'*•{’> Ç fc * g S - r Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 219 ex 1251 aprile 8 Il fiate Giacomo Bosco, insiem e al banchiere Giacomo Pinelli, di chiarando di aver ricevuto la somma di 95 lire di genovini, l'accreditano presso il prete Guglielmo di Alba, qualificato come « mercator » e « canevarius », perchè questo la versi al latore del documento « ad hoc », rila sciato dal notaio Bartolom eo Fornari. A.S.G., S.N., Cartolare 27, c. 139 r. 'n ■ B erretto, Documenti intorno alle relazioni fra Alba e Genova riYYYTv Aln> BlbIioteca della Società Storica Subalpina, XXIII, 1906, doc. a a a I \ , A. L attes , Nuovi documenti per la storia del commercio e del diritto genovese Firenze, 1910, p. 38; A. E. S ayous, L’origine de la lettre de change, Parigi, 1933, p. 46; R. Di Tucci cit., p. 121. Reverendo in Christo fratri, domino fratri Wilielmo de Alba, mercatoi i et canevario dom us Dei Astensis, frater Iacobus Boscus et Iacobus Pinellus, bancherius Ianuensis, salutem et omne bonum. Vobis presenti instrum ento cupim us esse notum et vos rogamus quatenus latori huius instrum enti presentis, pro nobis et nostro nomine certo nuncio nostro spe ciali, dari et tradi faciatis lb.LXXXXv. ianuinorum quia eas reccepimus in Ianua ab eodem , renunciantes exceptioni non numerate peccunie et prom itim us tibi Bartholom eo Fornario notario, nomine dicti fratris Willelmi, fìrmam et ratam habere et tenere solucionem predictam et contra in ali quo non venire et ut predictis fides adhibeatur publicum rogavi fieri in strum entum . Actum Ianue, in bancho dicti Iacobi, die .vili, aprilis, ante terciam . Testes N icolosus Herodis de Mari et Iddetus Stanconus et Wilielm inus ferrarius de Castro. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 220 — Tav. CX - 221 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 CXI 1253 novembre 19 Guglielmo e Ido Lercari danno mandato al nipote Guglielmino di pagaie a G ioidano Rondane, od a Nicoloso Bisia o ad Ambrogio Vallicella, 2.200 lire tornesi sui crediti che essi vantano presso i Templari per conto di Luigi IX, re di Francia. A.S.G., S.N., Cartolare 29, c. 253 r. Edizione in R. Di Tucci cit., p. 122. Viio pi o\ ido et discredo Willelmino Lercario nepoti dilectissimo, Wil lelmus et Ido Lercarii fratres salutem et omne bonum. Prudencie vestre tenore huius presentis instrumenti cupimus esse notum et vobis manda mus quatenus lordano Rondane vel Nicoloso Bixie seu Ambroxio Vali cene vel alteri eorum pro nobis dare debeatis lb. dua milia ducentas turonensium ex illis quas prò nobis recipere debetis a thesaurario do mus templi Parisiensis, pro illustrissim o rege Francorum, secundum teno rem litterarum quas vobis tradidimus et quas dare tenemur Iohanni Ascherio nomine cambii; et si forte aliquis predictorum presens non esset, eas dare debeatis alicui de societate dicti Iohannis Ascherii. Si autem aliquis de societate predicti Iohannis Ascherii ibi presens non esset, eas pro nobis dare debeatis alicui de societate Oberti Gothoherii et ab illo cui dictam solucionem feceritis instrumentum nostro nomine recipiatis de predicta solucione, quia tenemur dictam solucionem facere predicto Iohanni Ascherio usque ad dies .vin., intrante mense ianuario proximo per publicum instrumentum; unde dictam solucionem faciatis vel depo natis ita ne inde possem us in dampnum incurrere et promitimus firmum habere quicquid inde feceritis sub vpotheca et obligatione bonorum no strorum et ut predictis fides plena adhibeatur de predictis, rogamus publi cum fieri [instrum entum ]. Actum Ianue, ante domum canonicorum Sancti Laurencii qua habitat Willelmus de Valle speciarius, . m .cc.l i i i ., indictione .X I., die .x v iin . novembris, post nonam. Testes Symon Lomellinus et Thomas Lomellinus. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Tav. l: A j i * ~ | (» \ \? A -il i ' ìV •£.' I /^ Sk r CXI «(L - t * r t r ï •sj^ tìT ''- J '■* *- > s i r t r ! i 4 v . i i M i 1'k u 1 . ‘ J. 1 U ° S.I l 1 % ’ -H t ' i À T * ' * ifc * *~ ' if *- K 1 * »c * ■ t ì ï^ T f i j v ì-' t; ì " ' ^ i 4 - " jì^ r L_ l ^ ì s w 'N * i ^ \ | - .'* £ I , i \t i £ ? 4 I * \ 4 I 4 I n U £ > tT |i? r % . 7> rì A J V - I c -* . r i i i s J * ■‘i i ç - t ' 5 ' b 5 v. m ' M * ;j M <* , < ^ ] 4 i m - .v ï? ' f- 3 ì - t y .Ì* ji * < V ra . ,i ri. . £&,ri1 Ì*l i ' »‘t V ìr k h * * Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 223 CXII 1191 settembre 27 Nicola Leccanozze si assume ogni danno nella persona e nelle cose che Guglielmo di Beders potesse subire nel regno di Sicilia. A.S.G., S.N ., C arto la re 6, c. 50 v. E d izione in A. Lati e s , L assicurazione e la voce « secura re » in d o c u m e n ti genoe . *n Rivista del d iritto com m ercia le e del d ir itto generale delle obbligazioni, XXV, 1927, p. 3 (d e ll’estratto); G. P. B ognetti, N o te p e r la storia doc P<U44POrt° 6 dCl sa lv a c o n d o tto ■ Pavia. 1933, p. 353; Guglielmo Cassinese cit., Testes Bellobrunus de Castello, Gandulfus Figai, Bernardus nepos Rubei bancherii. In pontili de Castello, die .in i. exeuntis septembris. Nicola Lecanoce recipit super se Willelmum de Beders et res eius et res sibi com missas et quas habebit in potestate et eum securat et omnes res eius et sibi com m issas a domino rege Trancherio Sicilie et ab omni homine sui districtus, et si receperit aliquod dampnum in persona vel in rebus a cornino rege vel a curia vel ab aliquo sui districtus, totum dampnum Nicola pei se suumque heredem ei restituere promittit sub pena dupli in suis onis. Et si ei foret ablatum pro dricto terre ultra consuetum ultra quam so itum est recipere ab Ianuensi in pace olim, totum superfluum ei promit tit restituere sub pena dupli. Et si Willelmus vellet facere moram in terra domini regis et Nicola vellet se removere, promittit habere et dare cartam securitatis a domino rege ut sit securus in persona et in rebus sub pena dupli de dampno ad quod perveniret in suis bonis. Et ita iurat attenc ere et restituere dampnum totum, si perveniret ad duos menses proxi mos, msi quantum remanserit licentia eius. Et iurat non facere vim nec tortiare eum in persona nec in rebus in fraudem per se nec per alium prò se. Questo docum ento fu variamente spiegato dagli studiosi: per il Lattes, intento a ricercare le origini storiche del contratto di assicurazione, si nat t a di un docum ento di diritto commerciale connesso con un mutuo a cambio marittimo; per il Bognetti si tratta essenzialmente di un salvacondotto, riconducibile, pertanto, al diritto pubblico. La forma del « securare » in tal caso non avrebbe altro significato che quello di salvaguar dare, nel regno di Sicilia, una partita di merci. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 224 — Tav. T? .j <.. -.. „...........—-iZ..—■—•— »-■—T~ ,L.^ W'yr»)HÌ W r*"** * '5 ^ r ^ fü H 'j L r*f >^»Wi\ >*mv\*w\ i*M " 1 ,rt ' M ì * v w " ì± rUmlwkCi^WlUiw? *n»w* vi y ^ t e u ^ -1 * J - '» i s fì VfJUlf*v»n***- w f % 0 - ‘**£kJP ~ { *1i*M éC<M f>^(3?1 Tip*i3?,r/*^v^ uir’i »**■ v*ì^v»Uj £~ **»iK« y d\H»*tr« p*«* utt^'c^fvu'rùi uknjttjT0 yv,«vcri»r »n*<V»n**.*wr <ji<yli Çr » * H ^Ç f™ trtur J n. x VH^tVÌ Cv\kT«i y / fìkt^f»AK»y w v*v. «r- C^ t«1imn>nA'l' \vjfMn 'W jH ^ tllV y f ot'rVUnf1. ^TvCmf-^Uc*, >«•{/ CXII v „4 ^ C-tk** > ^ r V ' - ' c*' *v‘ftrk‘r 'J r l J U f - A * - * ' W ' £ n -* y r «k^MMi.6 Ç ^ J A r y v s r û ti i»#â«yf"«.' *M«»t» -Xv'w»<*' urVr | %J*(ô»rv<r**^|fW"^*»'**tà^*-7Kitvr -Mf -,^r V a fv v fu p r ^x^,tm *«<vi>^' ^ vtu* i Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 225 t CXIII 1347 ottobre 23 Giorgio Leccavelo assicura a Bartolomeo « Beses » per sei m esi 107 lire di genovini per un viaggio da Genova a Maiorca. A.S.G., S.N., Notaio Tommaso di Casanova, 13, c. 333 v. Edizione in E. B en sa , Il contratto di assicurazione del Medio Evo, Genova, 1884, p. 192. In nomine Domini amen. Ego Georgius Lecavellum, civis Ianuensis, confìteor tibi Bartholomeo Beses, filio Bartholomei, me habuisse et rece pisse a te mutuo, gratis et amore, libras centum septem ianuinorum, re nuncians exceptioni dicte peccunie ex dicta causa non habite, non re cepte, non numerate et omni iuri. Quas libras centum septem ianuinorum, vel totidem eiusdem monete pro ipsis prom ito et convenio tibi solempni stipulatione redere et resti tuere tibi aut tuo certo nuncio per me vel meum nuncium usque ad men ses sex proxime venturos, salvo et reservato, et hoc sane intellecto, quod si cocha tua de duabus copertis et uno timono, vocata Sancta Clara, que nunc est in portu Ianue parata, Deo dante, ire et navigare presentialiter ad Maioricas, iverit et navigaverit recto viagio de portu Ianue navigando usque Maiorichas et ibi aplicuerit sana et salva, quod tunc et eo casu sit presens instrumentum cassum et nullius valloris ut si factum non fuisset, suscipiens in me omnem risicum et periculum dicte quantitatis peccunie quousque dicta cocha aplicuerit Maioricis, navigante recto viagio ut supra. Et etiam si dicta cocha fuerit sana et salva in aliqua parte, usque ad dictos sex menses, sit similiter presens instrumentum cassum et nullius valoris ac si factum non fuisset; et similiter si dicta cocha mutaverit viagium sit dictum instrumentum cassum et nullius valloris ac si factum non fuisset. Et in dictum modum et sub dictis conditionibus promitto tibi dictam solucionem facere. Alioquin penam dupli dicte quantitatis peccunie tibi stipulanti dare et solvere promito cum restitucione dampnorum et expen sarum que propterea fierent vel substinerentur, litis vel extra, ratis ma nentibus supradictis et sub ypotheca et obligacione bonorum meorum, habitorum et habendorum. Actum Ianue, in Banchis, in angulo domus Carli et Boniffacii Ususmaris fratrum, anno dominice nativitatis . m .ccc . x x x x v ii ., indictione .xv. se cundum cursum Ianue, die .xxni. octubris, circha vesperas. Testes Nico laus de Catio draperius et Iohannes de Recho, filius Bonanati, cives Ianuenses. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 226 — T av . C X I I I l *** ^ ^ T A ff f~U,‘’ £*'+•*' ^ P fl ?** T V U V jt" iT . • iC -jirn w 'n*<-*p-f j^f’ UfTW- <' • / __ >l4»t»|*~ ^-*u.» ,\ ‘Y 'tf ) • « * ' ' t ^V>-WVC4> ! (A^V./lrv. />'.«, ^ j** ^ tn vw ^ h - Vf*’**'» Vn^v.- f ÿ\ $L* u.! i^A %a — ) .a ? ^ 'I — *3*» , ,M ^ t^-^f"* ^ p, Û * • ............- ^ / <^ f b d ^ w « v ^ w ^ . / h v f O ^ '^ jp Z S y ^ jiïr r> i^ n fi f ,j^ r c ^ w rt^v-r 1 >vi ■., *■v ->»« n<J >Vu., y, r < -* <'£ *■>*r ^ ' •■nì- » »yw q, r , f /V -v p ta Z r /* ^ ^ P t f f X * * CT»~' '-&-M ^ w- 1*fV^ ~ ‘ *,'v*'’*’ * -r~f, . j >H,Tir * , , pi^f • v, vk ^-, . . 'k,| ir»»""" 7Tj^it j - ,. fr £Wj~ j * f$ * " 'yrf* ~ ^ ? ^** /^•'••' vr.,t(lJVv_t-i^ MM<<jtptftfv |Vr ^ /* p t </«<•> •<*&->* ^\ei> N r^ A &£f /t - * « . /» V V ^jnr, CL Vr~ j ^yv,,, 'A ' <rl/ r*tn*nf '“. / / p * /v' -*r-J'<? Iv. <^\-r>vA , K # r v>v»v Oa*\ JC-A*-» &"»■ (S'Ari- 4*v 'HVWi.wiJ1 ., ?> w ! 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Infranominati, et quicumque ipsorum pro infrascripta peccunie quantitate, sponte confessi fuerunt et in ventate publice recognoverunt michi notario infrascripto tanquam publice per sone officio publico stipulanti et recipienti nomine et vice Antonii de Martis speciarii in Ianua, licet absentis, et per me dictum notarium ipsi Antonio licet absenti sese emisse, habuisse et recepisse tot de ipsius An tonii rebus et mercibus causa infrascripta, renunciantes.... Unde et pro quibus et quarum rerum et mercium precio et valore, dicti infra nominati et quilibet ipsorum, pro infrascripta peccunie quantitate, promisserunt michi iamdicto notario, nomine et vice quibus supra stipulanti et recipienti, dare et solvere dicto Antonio, seu persone legiptime pro eo, hinc usque ad mensses quatuor proxime venturos infrascriptas peccunie quantitates, videlicet: Bartolomeus Lechavelum florenos viginti quinque ianuinorum; Parmerius a Peli florenos viginti quinque ianuinorum. Sub pena dupli e t .... Ratis e t .... Et proinde e t .... Salvo et specialiter reservato, si quod navigium patronizatum per Petrum Ferrarium de Boniffacio vel alium prò eo, qui, Deo propicio, na vigare debet ut supra, venerit, steterit et navigaverit ac aplicuerit in portum Ianue et ibidem in dicto portu steterit ad salvamentum per horas viginti quatuor postquam in ipso portu aplicuerit et ancoram in mari progesserit necnon si naulia ipsius navigii, silicet res et merces super ipso navigio existentes et future, sana et salva conducta et exonerata fuerint in tera in Ianua, quod tunc et his casibus presens instrumentum sit cassum, irritum et nullius valoris et prò rata. Et inceptum sit et esse inteligatur huiusmodi rixicum, postquam dictus navigius recesserit et seu veliffìcaverit de Portu Turris de Sardinia.... sane tamen intelecto et predictis non obstantibus quod si et quandocumque suprascripta naulia deficerent super ipso navigio, quod tunc et eo casu totum huiusmodi rixicum sit, stet, remaneat ac esse nichilominus inteligatur super corpore dicti navigii tantum .... Actum Ianue, in Banchis.... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 228 — Tav. r \ f t ~sT+- F ^«€V - ^ Wj£ ^ CXIV 3*3 * w * < -, 'MV» "V ^fjCr■rpv . fv% y ,^?S* . . . . ^ *v~rv+«£ ^ --«no»■ % '■ > 1 /p-? — ''Ot'ìJé * f r A T~^'^ t ì^-rriyd* •cr'O ^ v -r» * --v ^ —t»n4v.*>£j*V < VrZ p'c (fa -^JTUZÇ W^dV-r- y * ^ , - I' ^ wÇï '"''■^ ^ L ¥ '* t ’i* r~ y f$ ' '-w §»*♦• !W ~*HLZT*T ■vNMSr-- . ^ Y ..< , , sSF'ÿf"" * Sjw® -v Vs-*Hp *-vvw!Ws ^ <Xvvj-£> -X^vó — ^WkS? :■• I r * ^ fè J Z Z g ? Ì X Ï ' - ^ S ë k t x $ u ■ <-"- < p ï — ■'♦n'-St ’-v *'l%A4(»Te\~£ ' u J a C ^ ,>vjA'^'*' v •wOrVB>^\’ v •^ i> A ; »--»■» ^•*--£ »v*vXS~' »»*wf' -v<| »• "■'^*^->' v^**f / * 2 ^*^V£, yvnrf $pv. » • 'vsK r** ^ Çf^éeb -vvOlJ •\v4vïr'/*v^vv«krdAÀ^J? ***. . , ^Uvv^vP v ve 4 ^ ^ ' Ì ? ^ fo t ' t 2 ,•>y .* é * £ . r i ÿ ^ ' ^ ' ^ ÿ S W -« * ' “ r T Ï ^ 'T ^ V - 3 £ - * • * r ' J ^ : E £ t £ p p ^ r .v*= t v f SNVP 1 "N T ~ ' ' * Ç iV r^ rK ^ *ÌAV '\.J£a vK,~ >*$S O O vv. y j^ ^ L r z M ^ r * r Æ T W Kj-'V'- >' - (N*tf fT r * „ K l >AX T ^ 'i ì-^vl^ yCr'' -v'-jH^ ' 7 V - r^ ' ,w v v tâ t 4 * M -JZ2: 1 ••;*: r* •% n^>" ìsr/ ‘ .w r-W ........................ •v w ? -^rc-' ^-.^r- \ ' Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 229 - cxv 1427 aprile 29 Corrado Cigala, Antonioto Italiano e Battista Lomellini assicurano a Dagnano di Oliva per 125 fiorini una partita di vino da trasportare a Roma dall’Italia meridionale. A.S.G., S.N ., N o ta io Branco di Bagnarci, II, c. I li t'. Nomine Dagnani de Oliva. In nomine Do mini amen. Conradus Cigalla fior, viginti quinque ian. Antoniotus Italianus flor, quinquaginta ian. Batista Lomelinus condam domini Batiste fior, quinquaginta ian. Actum ut supra. Per il crescente aumento dei contratti di assicurazione, il notaio era costretto a limitare al minimo il documento, limitandosi a scrivere in alto a sinistra il nome del beneficiario, al centro i nomi degli assicuratori, di fianco a destra l’oggetto dell’assicurazione e le eventuali clausole. Super vinis onustis et seu onerandis in castro Amari, Regii, Neapoli et seu in Neapoli et seu in quovis dictorum lo corum per Anthonium Calvum sive alium prò eo et sive per Iohannem de Prosio. Super navigium patronizatum per Anto nium Rogum de Portumauricio sive alium pro eo. Incipiendo risicum onustis dictis vinis et onerando pro rata et deinde dieta vina conducta fue rint ad salvamentum in Roma et ibi intera ad salvamentum fue rint exonusta et cet. Habeat vel non ha beat et cet. Et credatur et cet. Qui Dagnanus fuit proptestatus quod hanc securitatem fie ri facit de commisione dicti Iohannis de Prosio retenta ta men in se ipsum Dagnanum exactione et cet. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 230 — Tav. CXV 2 t r ^ n^ T rUAk*-0 ~ f>, / *; t r i ^ >.r . U-^ j^ < ‘- f-w ^ v Vv>vri-3^ t -* n t , I ***♦* ; i, ^ ^>-v *\* f v '* - i ^ V"-4 fife I I j » x ù ^ 5 » , c ih i* .< fu a ,H CZ^On l4iU 4r'0$>$tL ~ 'V .'lif* J> « 0f \«4 I titi 't^»A --i7rw x^~ vftu/t^njfjT " \ O ^ * — » — « .f y a lì. H t~ r M /f' c i ’A iA A -'» ,} '" . Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 M fS # | fmflt -<ti«r j NOTA BIBLIO GR AFIC A A. Lattes, N ota per la storia del diritto com m erciale: gli antichi regi stri dei banchieri genovesi, in Rivista del diritto com m erciale, XVII, 1919. M. Chiaudano, Contratti com m erciali genovesi del sec. XI I , Torino, 1923. R. L. 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Item non possit nec debeat de cetero in curia Ianuensium in Constantinopoli vel Peyra vel in curia Ianuensium in Caffa nec in curia Ianuensium in Cipro esse scriba vel officium scribanie facere vel exigere vel partem aliquam habere aliquo modo aliquis qui non sit notarius de collegio notariorum comunis Ianue... (Statuti della colonia genovese di Pera cit., p. 777). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 CXVI 1270 dicembre 8 Trapani Franceschino di Camilla, capitano genovese, richiamandosi ad una convenzione tra il comune di Genova e il re di Sicilia, si appella alla curia dello stesso re per la protezione di merci e navi genovesi naufragate nel porto di Trapani. A.S.G., S.N., Cartolare 16, c. Ili r. In presencia testium infrascriptorum et mei notarii infrascripti, sti pulantis nomine cuius vel quorum interest vel intererit, dominus Francischinus de Camilla, capitaneus per commune Ianue in partibus ubi erit presentis passagium, denonciavit, nomine et vice communis et requisivi! viris nobilibus et discretis, dominis Iofredo de Beomonte cancellario et Iofredo de Sarçinis, senescalco serenissimi regis Scicilie, omnes naves, lignamen et res omnes et merces et peccunias que naufragium acceperunt in portu Trapene, dicendo et allegando eisdem et cuilibet eorum sicut dati ei ant ad audiendam et diffiniendam dictam questionem a dicto domino i ege et quod ex parte communis denunciabat eis sedentibus pro tribunali ad curiam et cuilibet eorum quod ex parte domini regis et dicti commu nis attenderent et observarent summam convencionis facte inter domi num regem et commune Ianue, facte et exemplate ab exemplo scripto per manum Simonis de Castro . m .cc . l x v i i i i ., die . x i i . augusti, indictione .XI., in qua convencione apparet, et legi fecit coram predictis, sicut do minus rex promisit servare, custodire omnes Ianuenses et homines Ianue et districtus in personis et rebus, sanos et salvos in toto regno et terra ipsius et comitatu Provincie, tam sanos quam naufragos per se et officiales eius, et de predictis precepit dictus capitaneus mihi notario fieri publicum vel publica instrumenta, unum et plures ad quos pertinent, tam communi quam perdentibus. Testes dominus Ugo comes Brene, Pupallus Advocatus, Philippus Mallonus, Enricus de Mari, Franciscus Rapallinus, Bucucius Bucutius, Baldiçonus Streiaporcus. Actum Trapene, in domo qua habitat dictus dominus rex ubi predicti curiam regunt, . m .cc . lx x ., die . v i i i . decembris, circa terciam, indictione .x i i i . Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 234 — T av . C X V I Y ié . V V j l, j „ 1 ? £ | i 1 & J» | i T f l> C ijf'lk v, £ !1 ) f f* O* / * » ^ ^ -" - 1L H i r > vV 4 k j «:: S»* -H?#■ t* i t ? K i ^ * V i ^ 5 ^ * ^ •^ V 4* - i t • r ;.' 4 . . <=> Ì ^ .ï \TY \%j -/*/:I ?i %L- /it. v? i * '^”* > r> -f» i? l* - L fh iT -? S 1 **> ? 7 J k H w H !! -tXf ì ^L Si k l Ir 'w k f ' h tó ' -X J * 4 4 ,/ - J ïi ki 'uI Y‘ ,1 P-' r ’; fi ' v ’ T ' - Y f *-** ^ ,t ;,• f ( Nvi»». l > . *V fy *>-- , *^ "h rf. ' ' •Tv’ r t > J i ^ Vr > " f?\ 5 U r. 'Sì '3 o , 1 / ^ *s*5s V l * ì r- q i -• I r‘: :^ r\ -1 L *- ■' ' i - k -* i * Ï U t . 4 . I ’r l V . • xW v ? ti £ ^ ■ £ : «a fv i &L c 2 'a f r. * i y 6 r IMmi 1! ^ h' •1% IF ^ L T r- A i *<Ce - IV'è_1 i W j A \ 'J j ; v •; <: ,- ’ 1n r i t i f? IV * < T J ..i> Il ■>• i -«. • - 4 h ì^ i y *y !y % ì ïJ ■ , il A -i >>_ St * 'K r ^ •' i -1 1 't » - i i > ' 'i j • f ì i kW-i U u ,(v 'k -r-, t ' >V- * -T, r- . f - r i ' l ì ^ 'ì ll | i ^ / j ^ K t V 4 J-i c , ir J^or C Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 J . ’<' (i r X . CXVII 1265 giugno 19 Tiro Lanfranco di Carmadino rilascia procura a Pagano di San Lorenzo, Giacomo di Lavagna, Ambrogio di San Matteo e Guirardo Sperono per la riscossione di quanto dovutogli dagli eredi di Cardinale di Soziglia. A.S.G., S.N., Cartolare 65, c. 75 r. In nomine Domini amen. Ego Lanfrancus de Carmadino facio, con stituo et ordino meos procuratores et certos nuntios Paganum de Sancto Laurencio, Iacobum de Lavania, Ambrosium de Sancto Matheo, absentes, et Guirardum Speronum presentem et recipientem et quemlibet eorum in solidum ita quod occupantis non sit melior condictio et quod unus ince perit alter finire possit, ad petendum, recipiendum, postulandum, exigen dum et requirendum ab heredibus Cardinalis de Suxilia seu fidei commis sari is ipsius quondam Cardinalis vel altero eorum quicquid et omne id et totum quod michi dare tenebatur et debebat dictus quondam Cardi nalis et quicquid et omne id et totum quod pro me ab aliqua persona aliquo tempore receperit aliqua occasione sive causa que dici vel excogi tari possit.... Actum in Tyro, in domo communis Ianue, anno dominice nativitatis .M.cc.Lxv., indictione .v i i ., die .xvim. iunii, circa vesperas. Testes Petrus de Carmadino et Albertus speciarius de Suxilia et Ianuinus de Campis de Suxilia. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 236 — T av . C X V I I \ it * 4 i l {1 A ] l i* . * , ■■ Î h gf *“ p £, ( é m V « h 4 i £‘ f t ^ h i —ì <L ' Jr ^ *jf ? i*t I *' «I i<* -f(T j' <JV Jt ^^' ^ ! % f f 3 !i I . ■+• £ r 'J ^ /, * 1 £ ' ‘ II ‘ h I h t i f i l i a I. * * ^ ^ I «ì J ÿ ii % S ^ 5 % !|s >:4rf , s - , 1 ì \ i H M * f* ^ 1«, ìL if 1j ; | 11 - r 1 ni i l i r; H ì ) p l . v ± t , l l S r . 1r <* ì * î 4) 1 r ? i S fi, } 1 1 1 i S x - { . f g n t . <1 { £ 4 X’ rî -ï % !i i ? 3 k t (i ^ ^ t v r I cl’t I H i t & f LÌ *"4 f- | c* I ilCn I l i Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 r * r i 5H i - 237 CXVI II 1279 agosto 2 Beyrouth Ciacomo di Sigratico rilascia quietanza a Giovanni di Rapallo, fidecommissario dei beni del fu Vivaldo di Quinto, per la somma di 15 bisanti saracinati dovutigli dal defunto. A.S.G., S.N., Cartolare 65, c. 75 r. E d iz io n e in C. D e s im o n i, Actes c it., p . 97 ( d e ll’e s t r a t t o ) . In Christi nomine amen. Ego Iacobus de Sigratico confiteor tibi Io hanni de Rapallo de Rissecho, fideicomissario bonorum quondam Vivaldi de Quinto, habitatoris in Baruto, ut continetur in testamento ipsius scripto manu mei Petri de Bargono notarii infrascripti hoc anno, die .xxini. fe bruarii, me habuisse et recepisse a te solvente de bonis et rebus, que fue runt dicti quondam Vivaldi et que ad manus tuas pervenerant et qui tibi restabant ex dictis bonis, facta omni ratione diligenter ad invicem, bissantios quindecim sarracinales ad iustum pondus Syrie, quos ipse Vivaldus mihi dare tenebatur, ut continetur in testamento ipsius predicto, renun cians exceptioni non numerate et non habite peccunie et omni iuri... Actum in Biruto, in logia Ianuensium. Testes magister Iordanus thesorerius in Biruto, Rahu de Beltrame et Berogninus Placerius. Anno domi nice nativitatis .M.CC.LXXVWI., indictione .vii., die secunda augusti, circa terciam. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 T av . C X V I I I t? W' ' V ^ r ,> ^ n™ *- j» u4 » z r -jfc x r r y * ^ "~-v * iÿ r & tf '^ èrT r~* - r ^ - £ - v ^ Z z h x * * J k ^ /U ^ v B , ^ ,« J U •/ 'T»^W * V^rvr1 î^ 9 ^ T r f^uS ‘X <^m yt^ui**4- *4r~'Q £‘r4 & f\ f j l'Jìj l* fr»*vi|w^'. ^ T T ^ r - J^<y r- < fffÇ g *»~~>' " rr-yf» Y ^ S ^ y f J\ ^ v ^ P w X ÌJflK-i^WrC P y j f ^ ÿ L ^ ,►. / > 0*ìb£2Mf 7*0*0 "^>y>*\ fp p 'ç >vm.*- 1 ^ * ^ ,<9 f^ /J r - j5^ p ^ ~ ^~ ^> *^'4C P ^t*S>ft j t * ih ì>v^w^«*t- y . jr ~ * « p 4~Q ^ ~ d * j ^ p ^ v , i r f ^ r r f i d y ì'fc ^ r r * ''-)£■ *. rwv P- -* -U"r "/1 "** f f i* * * * * * pn* 'jM A ■ .^ c —n ^ U - r 4 ^ J S n" r" ’ ‘1 ’?‘HlfH# kV y ^ J ^ - ^ r r -y fi» N^rfC* < ^ P , y >p rm |^ J # ,(5FV'J ftf* - ' !')'*~ ( r ~ * <* v^~ '-ri “** J w r • >*^- ^ ri **• f ^ v : ^ ... ' <x>«y^/Jp»^iSr~ì' .y ir Z T X X r ^ ^ : <v£y ^ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 239 , CXIX - cxx 1279 ottobre 30 Laodicea Rolando m edico rilascia generale procura a Nicola « de Pampuris » per la riscossione di quanto dovutogli da Guglielmo di Addone e da chiun que altro abbia avuto con lui rapporti di affari. A.S.G., S.N., Cartolare 53, c. E d iz io n e in 122 r. C . D e s i m o n i , A c t e s c i t . , p . 99 ( d e l l ’e s t r a t t o ) . In Christi nomine amen. Ego magister Rollandus medicus facio, constituo et ordino meum certum nuncium et procuratorem et loco meo Nicolaum de Pampuris ad petendum, exigendum et recipiendum pro me et meo nomine quicquid et quantum habere et recipere debeo seu petere possum a Guillelmo de Addone sive de Cypro et a quacumque alia persona quacumque occasione vel iure, cum scriptis et sine scriptis, et ad transi gendum, paciscendum et opponendum cum eis qui mihi debent et ad in strumentum quietantie eisdem faciendum .... Actum in Leodichea, in plathea. Testes Philiponus de Naulo, Philipus de Rollando et Petrus de Vintimilio Curius. Anno dominice nativitatis . m .cc. lxxviiii ., indictione .vili., die penultima octubris, circa vesperas. 1279 marzo 14 Laiazzo Il notaio Pietro di Bargone, redattore dello stesso atto che lo ri guarda, dichiara di aver ricevuto « in accomendatione » dal notaio Vivenzio di San Donato la somma di 1325 daremi nuovi di Armenia. A.S.G., S.N., Cartolare 53, c. E d iz io n e in 90 r. C . D e s i m o n i , A c t e s c i t . , p . 79 ( d e l l 'e s t r a t t o ) . In Christi nomine amen. Ego Petrus de Bargono notarius confiteor tibi \ ivencio de Sancto Donato notario me a te habuisse et recepisse in acco mendatione daremos mille trescentos viginti quinque novos de Armenia implicatos in mea communi implicita, renuncians exceptioni non numera te et non habite peccunie, doli mali in factum, condicioni sine causa et omni iuri. Quos, Deo propicio, causa negotiandi, Damiatam et deinde Sy riam et Ayacium portare debeo, cum quibus lucrari debeo communiter et expendere sicut ex aliis rebus quas mecum porto, habens potestatem mittendi tibi ex ipsis quam partem voluero ante me cum testibus et instrumento. In redditu quem Ayacium fecero et Syriam fecero, capitale et proficuum dicte accomendationis in potestate tua vel tui certi missi ponere et consignare promitto, quarta lucri in me retenta parte.... Actum in Ayacio, in domo qua habito. Testes Iohannes de Rapallo de Risecho et Bocha Nocellinus Pissanus. Anno dominice nativitatis . m .cc.lxxviiii., indictione .vii., die .xiin. marcii, circa terciam. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 240 — T avv. CXIX -CXX ;. i U f ~ *-^ f r ' * - ' » •$*-■ T ÎT ^n ~ k f^ 2 J Ì ?v- - - f - 5. ' 7 ^ f *?> I f r Z ï'r y ï,. K O Ì l^ r | H ^ *f~ l T 7 ^ - i ^y >ktFy r ±' &^ L;ir r ' • / ** I w ^ T. ^ - q A w P ; ^ < ^ J V frjj- njwVjf' m {ymv~ ■ &f»~ »“?«Kyj '■rnmrff ^ ^ * Ç)<41<* fr j U ^ p | ** * < ^ te ' r r “- ^ /py**’ ^ • ^ r ' /t V * v ~ ~ *•*"- — r r*.-' o/< i’- yt nrr^ . r cj ’Jj'T) ^ ■ £ T r t f r f T ~ f ì * J- C j ~ < & ~ * V ì5 f/« U tfW y v j*^ 1* ' /? ^ ,n *v±^*k ***^* 'T*'***'^ / ^ *»»v-T *— -£v^ f ' ] ^ 2 jf* ^v**" • /&»«•»* r y - firjn* y ^ r ^ f r ^ ^ Q ^ p ^ -^rv---\j*rJm j y * r p*att/ f~~ l »^r»*-^r- £ p é f ^ S . ^ - J <frt*J ÿ u , l*£w rÀ *> <v*r ’o ' ' M ' ÿ f r e f f [ '“ r fe * ,*> ~y w ï | r i C ~ r Y * ^ 1 • *f * w »«i ^ P n ^ i i l y ” *•<*- ^p»»/7 ‘t^A *.**t<4,Jp ’"“Li“ *' ’ *......-4-*: ..iil*,.,. . Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 »„ ..;• .^.- a CXXI - CXXII 1274 agosto 21 Soldaia Lanfranchino di Savignone, in nome proprio e del fratello Rogerino, rilascia quietanza a Bonifacio Dondidio per tutto quanto doveva loro. A.S.G., S.N., Cartolare 121, c. 57 r. Edizione in G . B r a t i a n u , Recherches sur le commerce génois dans la Mer None au XI I I siècle, Parigi, 1929, p. 307. - Regesto in A. F erretto, Codice diploma ico cit., I, p. 388. In nom ine Domini amen. Ego Lanfranchinus de Savignono, filius et em a[n]cipatus Guillelmi de Savignono ut dico de dicta e m a n c i p a t i o n e , tam meo proprio nomine quam nomine Rogerini fratris mei, confiteor tibi Bonifacio Dondedeo me et dicto nomine a te habuisse et recepisse integram rationem , solutionem et satisfationem de omni et toto eo quoc mecum vel cum dicto fratre meo habuisti facere hinc retro quacumque d e causa sive racione que dici v e l excogitari posset, r e n u n c i a n d o ..... pro m ittens tibi dicto Bonifacio, tam meo proprio nomine quam nomine icti fratris mei quod de predictis nulla im perpetuum fiet vel accio move i tur, in iudicio vel extra, contra te vel heredes tuos per me vel dictum fratrem seu heredes nostros vel habentem causam a nobis, liberando et absolvendo, tam meo proprio nomine quam nomine dicti fratris mei, te et bona tua de predictis per acceptilationem et aquilianam stipulationem solem pniter in verbis deductam. Alioquin.... Actum Soldaia, in domo qua habitat Enricus de Platea Longa, anno dominice nativitatis • M . c c . l x x i i i i ., indictione prima, die . x x i . augusti, inter nonam et vesperas. Testes Lançea de Messana et Petrus de Campo, filius Acursi de Campo. 1290 maggio 2 Caffa lanino di Ancona vende a Pietro di Spigno una schiava circassa. A.S.G., S.N., Cartolare 121, c. 25 r. Edizione in G. Bratianu, Actes de notaires génois de Pera et de Caffa de a fin du troizième siècle (1281-1290), Bucarest, 1927, doc. CCCVII. In nomine Domini amen. Ego Ianinus de Anchona, titulo v e n d ic i o n is , vendo, cedo et trado tibi Petro de Spigno omnia iura, raciones e t a c c i o n e s que et quas habeo et michi competunt seu competere possunt seu unquam competierunt in quadam sciava mea nominata Corpa de prc-ienie Iarcaxia, quam dimisi tibi in tua custodia cum recommendacione ita ut ipsis ìuri bus, racionibus et accionibus uti possis, agere, petere, deffendere, exigere, oponere, transigere et pacisci et omnia demum facere que facere p o tu i.... Actum in Caffa, in logia Ianuensium, anno dominice nativitatis m illesim o .cc.lxxxx., indictione .ii ., die .ii . madii, inter terciam et nonam, presentibus testibus Bernabove de Porta notario et Petro Torcimano pro Ianuensibus. u n q u a m Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 242 — T avv. CXXI -CXXII 1* * î j| ì* • hi " ^ 7 ““ V " - + •& > f* **» > f l' A , ‘ •»* t * * (j ( f tH^m, ’ ¥*•£$>.< , iîïr S’* a^ ^ ■ A >.'fa w f* m’ 'v * '^ t-¥ ' f£* <3^ ■*■ ‘ " « • J V •*-. *- '~^'W*’v<' ^ , 4 ^ v - ^ „ ,T i w JJ) ^ ^ l'MVMjln- >«*-. ^ s r , -,S5r~*J£ , j ^ -=' - - (%r f e ^ a ,— JrJft^ »,,<U >».^ > - 'i-* * . w , fc . _ s e , ,> J w . j, (- ^ ^ * » « y v Ï * -y £ ~ s ^ •» àr'^yw ». (-w . « « . * . » . (fi.. *>««•■ '»»'•' • * * '??• - ^ U r ( W - W , w _., ^ * - fr - c^ct' - s^ t 'fi» »4 ^«./H ■ s t i*frwr~ 1^3^. ~ ■>»«'*•" it^ p * i>’ «**—' y-c&bt wjrijpj, **" ^ “* ’ *** „! J > . « y ^ ~4' * r-fr &' fvtv >*£*- ‘Ï / *** *•' l‘"V Y | ^ , ‘ ^ - ^ tff' r**L$fK fr* V * ■ '>**" -S liW J-A^ ‘ ? ' > » < ' ■ •>■<* -*$■ *• ^r<»*r nfr-sf y»» . 3^v. i ■■--■• f ? •’*/>“ ">*5' <)'»(«*^A4 • ''TY»/J>- ,.~l<M.r^ , -# j»ejf<>»4. J yX'fV* C<^c»\>«^,. f l f ** ^ r~| (*> |j, 4 a s • f ^ y - r •» - ' - \ ■1 . ^ - p v •’ *1|«* V '.n W» • ’'%rx ^ « v ^ i * > « « - « -.. J f I jp i ^ - ___ )f^ y f^ 'r * * " > - » -Uwwwi»,^ ,ÿ,s v % ^ cv >-rv>4- L ' ^ .. ^«N *. y '<v" '“ Î _ '.^ t 'v -I ’• ^ ^ ~ , / «w»T? ’ li I <r^. '7 p» r*-* ^ O-V»•v- t>V-S U^èr paW-' v^i -w H f" W? '"i"- vvj*» -w ,^ * a t^ < v ^ f|p .V ■'•• V ' / V ,^ ( f ! r * y ,A~* .L !vs V» ^ iV(Aÿ‘"^jWP ®JU.? /-----~.‘CX------ -rv-v, «v w ’ ., « " 'fp * ? «w ' <5* t v ^ . V ' - v f~^Vf*yt%'~ ^ y w ,' T '*'* '^*’' ' ''vY'**’” |; '*^W- <^., • r >. \*r-*■• >«• ,. .*, / ................ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 m - 243 CXXIII - CXXIV 1274 luglio 19 Siwas Lanfranchino Sapana dichiara di aver ricevuto da Giacomino Spinola tanti aspri di Siwas per i quali s ’impegna a pagare a Genova 26 lire, 13 soldi e 4 denari di genovini entro un mese dalla richiesta. A.S.G., S .N ., C a r to la re 121, c. 55 r. E d izione in G. B r a tia n l, Recherches cit., p. 302. - Regesto in A. d ip lo m a tic o cit., I, 377. F e rre tto , Codice In nomine Domini amen. Ego Lanfranchinus Sapana confiteor Iacobino Spinule, quondam Iohannini Nicolosi Spinule, me a te habuisse et recepisse tot de tuis asperis Savasti, renunciando exceptioni non habito rum et non receptorum daremorum, doli in factum et condicioni sine causa et omni alii iurii, unde et pro quibus, nomine iusti et veri cambii, tibi vel tuo certo nuncio, per me vel per nuncium meum, dare et solvere pro m itto in Ianua libras viginti sex, soldos tresdecim et denarios quatuor ianuinorum infra mensem unum postquam a me, per te vel nuncium tuum requisite fu e rin t.... Et ego dictus Iacobinus confiteor et protestor quod dictum canbium est de mea communi racione et Guillelmi Spinule socn mei. Actum Savasto, in fondico Palvi Calatazai Sarraceni, anno dominice nativitatis . m . c c . l x x i i i i ., indictione prima, die .xvim. iulii, inter primam et terciam. Testes Fredericus de Magdalena et Gabriel de Pagana. 1274 luglio 26 Vatiza Bovarello Lercari s ’impegna a pagare a Gabriele di Pagana la somma di 4.805 aspri bericati (o di Caffa) otto giorni dopo il suo arrivo a Soldaia, in cambio di 3.100 aspri di Soldaia. A.S.G., S .N ., C a r to la re 121, c. 55 v. E d izion e in G. B r a t i a n u , Recherches cit., p. 306. In nomine Domini amen. Ego Bovarellus Lercarius confiteor tibi Gabrielo de Pagana me a te habuisse et recepisse mutuo gratis et amore assperos soldaninos tria milia centum .... unde et pro quibus, nomine iusti et veri cambii tibi vel tuo certo nuntio per me vel meum nuntium dare et solvere promitto assperos bericatos quatuor milia octingentos quinque infra dies octo postquam in Soldaia applicu[er]o ad risicum et fortunam m onete quam in Soldaia tu dictus Gabriel portabis. Alioquin penam dupli cum omnibus dampnis et expensis.... Actum Vatize, iusta domum qua habitat Guilielmus Mastracius de Sancto Petro de Arena, anno dominice nativitatis . m . c c . l x x i i i i ., indicione prima, die .xxv. iulii, inter vesperas et completorium. Testes Guilielmus ferrarius de Sancto Thoma et Bonaventurinus de Domo. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 244 — T avv. CXXIII -CXXIV “8 ^ ^ ~L,'. TS>Vj>A*^ y , •*-«1 "E “ y <> “ ,» * - !, m - <-# »■*# óytft*r tP**> «A> ^ l n v .T .» . ■ a C i ^ V 1» ÏZ, ,„/K , » ,• Oa*»£,' 4w ^ ~ A •'•** 'i' «■* '* V " ' 6-r ^ o t t e *■**< 7 \fk * r o * k r v * .* ** ( W .'V . *v >„« Tp^ rt‘}y»r>' • X , r%c ^ i S S v - J a - Ì J . . ^ <#*#, ^ ** ;Wt , ^ { . 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V«H,trx | •/ <A'fc, / ■* w ma «>, ' ’, ^ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 245 0 ^ cxxv 1346 settembre 12 Chio Convenzione tra Simone Vignoso, ammiraglio della flotta genovese, e la nobiltà greca di Chio. B ibl io te c a C i v ic a B e r io , Codex Chiensis, m . r. C f. a r m . 15, c . 1 r. Edizione in C. P a g a n o , Delle im prese e del dominio dei Genovesi n e l l a Grecia, Genova, 1852, pp. 262-266; P . A r g e n t i, The occupation of Chios by thè Genoese and th eir a d m in is tr a tio n of thè island ( 1346-1566), Cambridge, 1958, II, PP• Dactio Grecorum civitatis et insule Chii et conventio inter eos et dominum Simonem Vignosum, armiratum galearum .xxvini., .M.ccc.xxxxvi., die martis, duodecima septembris. In nomine Domini amen. Cum s t r e n u u s vir d o m i n u s Simon V i g n o s u s , civis laudabilis et popularis civitatis Ianue, pro comuni Ianue et excellenti domino Ianuensium duce honorabilis armiratus felicis exercitus g a l l e a r u m viginti novem Ianuensium et gentium ipsarum una con patronis et arma toribus ipsarum quorum nomina inferius describuntur et cum gentibus ipsarum gallearum usque die sexta decima mensis iunii proximi ad g u b e r nandum sibi insulam et castrum Syi et incolas ipsius insule et castri tanquam odiosos et inimicantes Ianuensium hostiliter descendisset in insulam predictam et circa castrum predictum condicto exercitu suo in obsidione stetisset, tam per mare quam per terram dictum castrum cotidie debel landò et invadendo et totam alliam insulam predictam, videlicet o m n e s partes et contractas Mastici et Cardamile, Volisso, lo Pitio cum omnibus suis pertinentiis sibi subgigasset iam diu et de tota insula utilitatibus et mtroytibus dicte insule predicte nunc habeat plenum dominium et posses sionem, et iam diu habuerit nisi de sollo castro Chii et ex dicta posessione et guerra homines dicti castri redussi in dicto castro dicti loci dicte guerre velint et desiderent finem imponere et tot in comoda per concordiam evi tare, Deo volente, ad honorem et exaltacionem comunis et populi Ianue et domini ducis Ianue ac ipsius domini armirati et sociorum et patrono rum predictorum et eorum nomine ex una parte et Protogurachari Tetragoniti, Costa Civi, Micali Coresi, Megasachelari Sevasto Coresi et Georgio Agelasto, sindici et procuratores domini Callo lane Civo, capitanei castri Syi et universitatis hominum dicti loci, habentes ad infrascripta ple num e t .... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 246 — CXXV Tav. lX C T tO E R H ^ G M T A T iS M N S V U -C H H -E T tN V fllO .!N T E H £ O S -E T -i> SlA O N tA \Iy ' i&nqSÇ;- m Traov .■xxvhh., I ^ À C C b oC ^ X vf-IM E .A U T OD V O D C lA ^ P T f jjfòf 111OTtiine'lVhunt'Atner»„CvmflwMuifWL m m ^ m n *V u n ^ OM ^ v f j ^ e e1_ ' 1>Y^ .jhm» i W ^ ijonoTAini^s h v m v t M U £ j * l u : t $ e j e t r c U u p 0<ilie&*v:>'v>t^nd tio u f cxmjjtUrom$nza*cmtatcrt*.bç ^mç/> c^uot^. yicx^k. v n fa u ÿ ïy tr tlM g [ [ U/t¥> u jîp > ir jr y t* b e c y ™ * j^ injulw m r^C xfbuA ^ n S y x 'vjn co !^ ^ 1 ji^ J n jid e / 8 C C 4 fh c itzv n ^o d w jv $ '-x > ì^^ jy o fh litr t^ s p ^ n j 'VjjH- nrànjuì<Mn jx ftcta m e tr c v r a t cztjhwm jredxC tu c ^ c to en ervati* r fu c -m cj^niacme f r v f if T H ; ttìhrm dAe cnuum p t-frwnr» ^vrKim G ^ ^ t+m a & f t a i ____ |: «4 j j i u J J ’ i <+t u 'T i i l £ C Z b e x iA n d o n ^ jn u M Ì è K m d o A i u m <fn|uUm j>aictitrn'\>ç o m *r j \ V tw tts ^ o O T ^ T d LC tn x jb lfh c i Æ -jy et- O v v c b a n m lf 'V o l t HT U ì i f i c Ù<m*r*ai>r Ji i ;< r i c i fxtn n w ^ s ^ T i«n>iaiu c ac font j-r^HUi W titta^u^^ru-vnoy — % t i le' p-reòtett*' -rvtmc ^ t rrvMw^oiwmw T^tsofTpmcnerH/ef- ia m i. ki i i ' v ,i „ J\? r 1 j| ita bAbueritr w ÿ <%p>Llc ça.jb-0 cbtj 'X ^cdicta. -pojèjjumt -reèvyji rrSnctv aijfro'btcti loci U g ! U ' f ~c^nfyr,x b o u $ ^ e U n -e «Ht— ' ^mC7n«4-w4xmeyf ne tôt- -mcornoort. p rwnrt>r\<t>ri f-aifave ' NJ f J■ r I ! i <teo ^ c A e n t t / d - d •” 'I ^ , h- 1 Jbonwemn^e^Uztcum-e c v m u v i j ' rt-ptoU ^w tr e + - c x r > . j^UCtg j«wvue/«ir tp % J• '^pciorivYr* ' x j y j t t o n c v p j i x e t w ^ e t e w f w m r m e ep-vn& txuftt. f r ^ t o t ^ r A t y a s n tebr.i^o7nti;C 0^ Otte /U c a U o M t p ' ‘4 ) g d j i 4 h r i ' $ e u a j b * C o r e f \ / a ^ f o y i k g e L j - h f W L c ir x f r t » c u r < U v r * e - y C d l e l ™ r C ^ ■ € < & * * * * -------- 1 , •jltzUlf' Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 247 CXXV1 1283 novembre 16 A bordo di una nave veleggiante al largo di Creta Oberto Boccanegra, podestà genovese in Siria, e molti mercanti geno vesi protestano contro la decisione del capitano della nave, sulla quale sono imbarcati, di far vela verso l’impero bizantino anziché verso le coste dell’Armenia secondo gli accordi presi. A.S.G., S.N., Notai ignoti, mazzo XI. Edizione in G . B r a t ia n u , Rechercher c i t . , p . 316. In presencia mei notarii et testium infrascriptorum, dominus Obertus Bucanigra, potestas pro communi Ianue in partibus ultram arinis..... omnes predicti qui sunt in navi Lanfranchi de Savignono, denunciant ipsi Lan franco de Savignono, patrono ipsius navis, qu od .... omnes predictos cum dicta navi ultramare ad partes Cypri et Ermenie, ut ipse Lanfrancus debet et promisit ipsis et sicut ipsa navis alevata fuit in Ianua et cridata per civitatem Ianue voce preconis, et quod ipsos non portet in Romaniam, quia nolunt ire aliquo modo in Romaniam et quod si ipsos portabit in Romaniam, ipsos portabit contra eorum voluntatem, quia non habent aliquam voluntatem eundi in Romaniam set ad partes ultramarinas ut deb en t.... et de predictis predicti omnes rogaverunt me notarium infrascriptum conficere de predictis p u b l i c u m instrumentum. Actum in dicta navi, super caput Spate de Cleti, anno dominice nativitatis ■M.c c . l x x x i i i ., indictione .xi., die .xvi. novembris, in sero. Testes A l a m a n u s M ensfocus et Manuel Merellus. 1284 gennaio 19 Pera Oberto di Ono dichiara di aver ricevuto « in accomendatione » da Filippo Diotisalvi la somma di 300 lire d’argento. A.S.G., S.N., Notai ignoti, mazzo XI. 4- Ego Obertus de Ono confiteor tibi Filipo Detesalve me a te ha buisse et recepisse in accomendatione libras trecentas argenti in pondere ad libram Ianue et cuniatas ad cunium Ianue et quod argentum est ut dicis de racione quam extraxisti de Ianua in galea Conradi Picamilii et sociorum et de quo argento sunt lib.LXX. in pondere Manuelis de Ono et Iacobi Ususmaris lib.LV....... Actum in Peyra, ante Constantinopolim, in domo Samuelis Streiaporci, anno dominice nativitatis . m .cc . l x x x i i i i ., in dictione .xi., die martis . x v i i i i . ianuarii, inter terciam et nonam. Testes Manuel de Milexo et Willelmus Naalvius de Alexandria. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 248 — T av . C X X V I : g*.~ Y»»^*^tn^yir1. - m i â t ”'iW «..î y»- y ~ J " idi*. ,& *Xr r■ m»«A ,-§fil fj^fcpvr* 0*fc ^ ^»mU» Lf"***’ > U*«~ ' C.#»»» ,< «fc, W» 4. ^ "TiW« fw.f* * *#*>£“ ' k»x** y> M“f '* <c>—/h* y»»W ' £ * ff ^A r scw» Yy^' V ■ r -w*' (p l* » f 7ym »r. *1,. - «p# f w k r ?* 4 4<W ^ #w »if t ’I* W* nl>** -4lr«MV * Jp>»' tfT '!t - wV ^ O**.* ™]^ 4,1* iST- L i? -*X*<i «t* 4 t .r 1 « - . - «>*J -•$. }*.-<<“ vln av»r- v » « U ri* » * - S t*»»*' S " «j iw r w m ^ n ì, -^v >«.'jp.*- *y.< > .,- .'.yW -. •>-•* >4—^ "** • Wr -j» » >•» y /< M ^ ^ «8? yir»«k- T^W 7 ^ - *> jjL»» UwHhf»# ïÿ?, i p w « r > w r ,,iwr I» ~y L f w - ? V w 0V ' p ' . ^ '^ * Ç !5 ! v U ^ 3-m.v ... ctUv K<1> ^ i t er 7mt 7 ^ 1^ ^ ' jf '1 ‘^Smyr | « i i l :V '7 , f ' — v^r «*r S-<xT & ^ìVì:' ^ 7 * *j- -Nÿ*w» jr5r “t4. in- y ,' rf I 77 1 y 1f-w* w ***'’ * 1 ^ ■,„ W'^ •r»r 7ÌT fe? ^ fi W** ^ ; 8e ^ v '‘t^7V^v ^ «r « > ^ 7 Y * ~1 "7 ^ ^ |»r -<mì4 «*<»»*' tc*" m»- > 0$ ^ ^ r j m ^ * # 1 ' * e ^ #î y» 3 1 ■$*'**■ *■ $ r~ ‘": r . ì / j t iC •»•.<»«.-T $,*,*+ -, nt^> - i f L i ï r , p y Ygxm’S'r. m»*fa ÿ.» I %«# * Ci ~ 4 u .* -ir»*^i««* «»»-. 7 ^. s^jf "^h-k ' .Jf ’■*•»>“'' ■>#»>,•• r-wT'^-MT >>,»-^>•»» fc^e '$!? 4 w* *,'!*r r ■ r ** v ■-vX« , 1 T*** ^jJU lìf ’ 18 4 -, * *1 ''“ i'f^ C » ' .«ri« -p* **» V /• • r v> <' • ^ '- ,-4 . ., .: 4 % ,iir t i r i » I t' *i»t • i / **» ì . 4 »f»*r / j U wST* <»>J^r*t>- <«£»»*• ? W v . |S f «1- ^ *4^. **»- >Lf ut <* &*»« "\'j *' ‘J*’* yJtmh''' 7 - ! t ~ J -*4*Ww- %^ ^ )*r *p-$*<**« ■■♦JUm^. £•**• *—j>*|' J^ir *r j r* ’ «£. r *"** * > • V *■' H <,J?V*‘"* lf»^ t>À» »f\v iV. .H^s jj5\** -Ww» aST* |»r "; Ìf1> > F ^ t W 4. > - • f <lk*- C - •’ 1^ ^ \ /W ^ ■*ì n^»*>A n#nr4i*. ■-j” fTsIo' Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 249 CXXVII 1361 gennaio 28 Chilia Giovanni Giambone, abitante di Pera, si riconosce debitore nei con fronti di « Fons Orendis » di Trebisonda della somma di 7 sommi d ar gento, restante da pagare per l’acquisto di una nave («ciguta»). A.S.G., S.N., Notaio Antonio di Podenzolo, II, c. 3b. In nomine Domini amen. Iohannes Iambonus, burgensis e t habitator Peyre, quondam Jacharie, confessus fuit Fontis Orendis d e T r a p e ssu n d a quondam Rendis, presenti et solempniter stipulanti, se eidem Fontis O ren dis dare et solvere debere summos septem bonos argenti et iusti ponde ris ad pondus Chili, restantes eidem Fons Orendis ad habendum ex precio cuiusdam medietatis unius cigute vocate Sanctus Theodorus vendicte per ipsum Fons Orendis eidem Iohanni precio summorum decem argenti prout de vendicione predicta apparet publico instrumento scripto et com posito manu mei Anthonii de Podenzolo notarii, scripto nunc paulo ante, non obstante eidem Fons Orendis in aliquo quod de ipsis summis dictis bene quietum et solutum vocaverit et abrenunciaverit prout in ipso intrumento continetur, cum in veritate dictos summos septem argenti a me habere debeat ex causa predicta, renuncians.... Quos summos septem argenti eidem Fons Orendis vel suo certo nuncio per ipsum Iohannem vel suum certum nuncium, eidem solempniter stipulanti, dare et solvere promixit hinc ad mensem unum proxime venturum et hoc sub pena dupli et de quo sive in quo contraheret vel ut supra non observaretur.... Actum Chili, in domo habitationis mei iam dicti notarii infrascripti, anno dominice nativitatis . m . c c c . l x i ., indicione .x i i i . secundum cursum Ianue, die .xxvm . ianuarii, circa terciam, presentibus testibus Segurano Perrola sartore, habitatore Chili, interpretante predictis, et Gaspale Marocolo condam Gotiffredi, cive Ianue, ad hec vocatis et rogatis. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 250 — T av . C X X V T J * fif e n*t' ’^****£0*' Y? **'£*$& ' |M *r» < V j f U j T ) ‘ |V K n S 1 ^ R w v ^ ,J J jU ,- tv c J iT ìm tf y® »# ,V « * lM r’ r p •$*$ * S N n * ' J t ..* ^ » '. - l ^ Ì * ^ ì v. ,H***r ‘W % < l £ '~ ^ r f < . » « f fU r* • j v . ^ . • ■ .. 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( H |É i l l |. f r r i ì “i < S .« H } ( \.M a f.6 « ? <W' Ó >? w fc fr 'V JUH- -r **»->>«~ ” ' t -•*“•*•'$*»''**' •> ** %&■'**>•£ } . . j W « f f * I l 'ì 'i # ,.. ••»-*» y$r<F>e ^ ._ f .,, |* « * ' ‘£*S‘« ,ì<y iS r '•-'*/ i , T \ . ” “"*- " . ^ h * |s * » « * >^»S C? Sui Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 251 CXXVIII 1374 giugno 10 Rodi Nicolò Sinistrario rilascia quietanza a Teramo di Savignone per la somma di 20 ducati d’oro, prezzo di una schiava venduta dallo stesso ad Antonio di Savignone. A.S.G., S.N., Notaio Bartolomeo Gatto, c. 19 r. In nomine Domini amen. Nicolaus Senestrarius, civis Ianue, con fessus fuit et in veritate publice recognovit Theramo de Savignono, habi tatori in Rodo, se ab eo habuisse et recepisse ducatos viginti auri boni et iusti ponderis ex precio processuro de quadam sciava per eum venditam Anthonio de Savignono vigore cuiusdam publici instrumenti venditionis scripti manu notarii infrascripti hoc anno et die et de ipsis florenis viginti auri boni et iusti ponderis se vocavit bene quietum et solutum .... Renuncians e t .... liberans e t .... faciens e t .... promictens e t .... alioquin e t .... su b .... r a tis.... Actum in Roddo, iuxta macelum Roddi, anno dominice nativitatis millesimo tercentessimo septuagessimo quarto, indictione .xi. secundum cursum Ianue, die decimo iunii, parum post avemariam que pulsantur de sero. Testes Bartholomeus Campana et Benedictus de Turri quondam ****** cjves ianue ad hec vocati et rogati. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 252 — T av . vtv^r* 4~ff* L ^ J/ / *# „ a. . £2T^ iti- C X X V III V~~a W rC h é ^ ^ y C £ \ A v ^ 7 '-«y-KgfeÇ) <«v*-4jv% <M>* I p v ^ ^ » L h- y f ^ f f " £ 5 j ^ - j '- i i f ì 'j & r ó - * ^ t r * ~ ? 'n r A ' ; f £ ' , e p “ ' ‘" "7 -<* r '— «*v -> T T V fn\H> \v) i&v T jl^ ^ ; p o » J ' ^ T L f ? H tf ytvj-jì^ v gUjw < v s« £ " > l^vifK''*- jr~*.v*n> •^ ?f ' a ^ | > ^ ^ ' vv ^ " ' “ f > y $ t f * Avvi|<.^vV v -« iì« ^ m's <frs*«4 ^ T » » V S .< »* J « ~ -* * C r r m Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 253 CXXIX 1374 luglio 11 Napoli Pietro Carasio di Oneglia si riconosce debitore nei confronti di Gio vanni di Cavarunco di Nervi per la somma di due ducati d’oro. A.S.G., S.N., Notaio Bartolomeo Gatto, c. 19 v. In nomine Domini amen. Petrus Garasius de Unelia quondam Raffaelis, habitator Ianue, in contrata Sancti Thome, confessus fuit et in veritate publice recognovit Iohanni de Cavarunco de Nervio quondam Symonis se ab eo habuisse et recepisse mutuo gratis et amore ducatos duos auri boni et iusti ponderis. Renuncians e t .... Quos florenos duos auri boni et iusti ponderis dictus Petrus promixit et solempniter convenit eidem Iohanni vel eius certo nuntio vel procu ratori dare et solvere ad ipsius Iohannis vel procuratoris liberam volun tatem. Alioquin e t .... sub e t .... ratis.... a cto .... Actum Neapoli, in gallea dominorum Barnabe et Martini de Catania, patroni et atoris per Petrum Catanie, existente in portu Neapolis ad scalam, anno dominice nativitatis millesimo trecentessimo septuagessimo quarto, indictione .xi. secundum cursum Ianue, die .xi. iullii, circha ve speras. Testes Thomas de Franega de Nervio quondam Pasqualini, Pelegrinus Oragia de Saulo magistro axie et Antonius Cervo de Vulturo calafactus ad hec vocati et rogati. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 254 — T a v . CXXIX ^\V ^ ' OV’W Jéf* ^ - ^ 5 ^~&iì) A*v' AjU-^h-^v^ d W » * 1— ' -tv^S ^*4"' ~H*^r ^ ‘| vl’ >;.r-'> ^N. T ‘X a v 3 /Vero — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 cxxx 1380 novembre 2 Zara Pietro « de lo Pino de Saulo » rilascia quietanza a Pietro Sabina, curatore dei beni del fu Quirico « Schaparri », per la somma di 8 ducati d’oro dovutigli dal defunto. A.S.G., S.N ., N otaio Antonio Felloni, III, c. 155 r. In nomine Domini amen. Petrus de lo Pinu de Saulo confessus fuit et in veritate publice recognovit Petro Sabine, tanquam curatori et cura torio nomine bonorum et hereditatis iacentis quondam Quirici Schaparri, presenti et stipulanti se a dicto Petro Sabina, dicto curatorio nomine, habuisse et recepisse in peccunia numerata florenos seu duchatos octo auri, pro quibus dictus quondam Quiricus eidem Petro de lo Pinu tene batur et in quibus dictus Petrus Sabina, dicto curatorio nomine, vigore testium productorum per dictum Petrum de lo Pinu et sententie late per egregium dominum Gasparum Spinulam, capitaneum generalem galearum Ianuensium et scripte manu Quirici de Thadeis, notarii eiusdem cancel larii, hoc anno, die .xxvn. octobris, extitit dicto curatorio nomine ad dan dum et solvendum ipsi Petro de lo Pinu condemnatus, de quibus dictus Petrus de lo Pinu se bene contentum et solutum vocavit et vocat, renun cians .... Actum in civitate Jadre, provincie Dalmatie, in vicho iuxta platheam ecclesie Sancte Anastasie, anno dominice nativitatis millesimo trecentesi m o octuagesimo, indictione tercia secundum cursum Ianue, die secundo novembris, hora paulo post tercias, testibus ad predicta presentibus Iacobo Adani de Portuveneris et Anthonio Frexeta de Portuveneris vocatis ad hec et rogatis. 256 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Tav. ’ CXXX / /f u4*& -y1^ i à j à w î# Op«^i^|tv^flut» e*- »»i :• jVCin« tivwij, o»t4fpv» ab<u«i£ tt#ic -^iCCoe % ?[e c+“ / jVDnA^^**» ni*4^ n#»m« jet» 4»uti t» <r[ujm* Xchi'd * «antQ - & ■i *ìì»*w *“ | M v > i'» n . * fj»i»»< t * % W «n * ^ c t * 'pît^'Sc-D'pim* «ejW « Lttc ^ r , T a ,’-f,T'«? • S ^ r r * ” w» 1«rcn V ,- JàiM ìirQ id- . „ /LÌ.. «vw m * 'V i y a - e - t v j W ^>v^fr\iefextt*n -yn. <rjp!'gM 4o<ì ^»4*«»j fytiyynlA**) Ajo tfiip ì'g ” ‘’*î,s^ * ,J *fc»«i{ptTu»j <gt-(«Mtrtx »*m»> cXuucin^&ftjSo-tf M«r- ■f-V*■- Cl*vt»«fèwtij >* '^*'‘' §oc A S im ^ S v e jC X v » j C*U ortdT * ("Qe a u v t l * * ’& r t u 6 ‘>iu n f ò » w > 'W t ,.t oh !»&«uwj 'VocxMtV «t- V « t - £• j h n u * “ « "£*♦«*#££ <plnu $t« f»ü*.<K«»n» vwn j*rt* jjcccxt ^ Jja£«« ? ** »»«*<* i3 £ W<tC*Hv«.^ W # £*€* lC& Q fK o, ^SUir*| f’*’** rau^ c4~ ww .J ìj ' W i **-*£j(<»(u« -jjtfte m tj j^&»* 4» ) % » '* * * W w r j W de*® 4«** q8 C a t S U t C*~U»A S e * ìj’m'ìK O — UKt r i V \ f o ctnUfwtlUn* fhpnUn, toCU &£f«m{ç (ogip*,, ^Mfct m. — É_____ e t CL. .... 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Stephanus, filius quondam Philipi de Jadra, provintie Dalmatie, prò eo et me notario interpretante de locutione sclavona in latinum et erga Franciscum de Ragusio, provintie Dalmatie, promixit et solemniter convenit Iohanni Restano de Vulture, filio emancipato ut dixit Nicolai, presenti stipulanti se cum dicto Iohanne tanquam ipsius famulum stare et perseverare hinc usque ad annum unum proxime ven turum ad sulcandum et collendum terras, vineas et possessiones dicti Iohannis et ad quecumque alia debita obsequia artificialia que dictus Io hannes voluerit in domo eius et extra, die nottuque, bona fide, sine fraude prout ipse Stephanus melius sciverit et potuerit, res et bona dicti Iohannis que ad ipsius pervenerint manus iuxta posse salvare, custodire, furtum in eis minime comitere neque comitere volenti asentire, adulterium in eiusdem domo non perpetrare, uxorem intra dictum tempus contra suam voluntatem non accipere necnon ad terminum anni unius predicti a sua servitute et suggetione non aufuget neque separabit. Verssa vice predictus Iohannes Restanus, hec omnia aceptans et volens, promixit et so lemniter convenit dicto Stephano presenti eundem sive ipsum hinc ad annum unum proxime venturum in ipsius Iohannis domo secum manutenere et tenere sanum et egrotum eidemque prebere vitum cibi et potus, et vestitum calciamentorum et vestimentorum, dumtaxat secundum con gruam consuetudinem famularum et non iniuriam et suprapositum facere sed potius postquam in dicto tempore bene et fideliter serviverit rela xare .... Actum in insula Zufalonie, in litore maris cuiusdam portus dicte insule deversus occidentem, anno dominice nactivitatis m illesim o tre centesimo octuagesimo, indictione tercia secundum cursum Ianue, die sexto decembris, hora avemarie, presentibus testibus Francisco de Ra gusio, Anthonio de Calcinaria, Iohanne de Bonsegnore condam Leonis, Dominico Castilia Bianco, habitatoribus insule Syi, consciliariis prescriptis et lane Francopolo Dagmala de Syo ad hec vocatis et rogatis. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 258 — Tav. 1f \ n * t m * / V j ^ t M U * -^L.» h r ) * U » 4 * v C JJ) c « k .+ * n f " » U l « T 5 -A n * »v »'»'ì' W , cmXhp +*TUh ’V’*'» f M U w n t —tìt*»v v x iV a- f * [ a m i K , rt-t-t» - « t- t n « 4 l t^ ,4t. .jr^ 3fr "ìm .« w T T )TK r .\* * - y i » f r c r % ^ X ’ * n V "SA*** «‘CVlifMw* ^wK^tuiCU <iu* ^ï» tjn^Min Ti«t\ f. _ .lÌV U * » u*>^ ,~V-««f*v*-jVW>T>v« l'w £Jv*r>*r | C W lfc r e n v rn tx f ^ V W *> —• |* U **<4**"*- ^ .« î'y 'â » * i h ~ p j* ~ * -v^CW**p^>V '>•* «li"*"'' -*-rvfft-f>(>wi' rw^wX* f-fivirtu >n iV-n»itvrr nn^ (»w i*n "VCuti* ,,|£ i4-»r » ^V*>>--vn, V|r*<«4 < 2 tte T K ^ » « J y .o u f- ->ìi «Jai j >~\ ftty f* tu*M'Tv+*7£*t et- ^trffeueiulv* r » ,^ *t'^n ‘V'3s " o ( n n h rl i w -yj -c—..... l f - ^*Q« |!*fVw»»*^ CXXXI -f CWjUgth tv^«vf~-A U«- T é L J ^ n * - •**•* ' ^"2 <* ' ”“ * r,e*r •?»*>*“* {*"*"> - I * ? * * * ’ v>.»~ fi* f**»40 rt- Mcfhto* 4*-««fWÌWw»n, ©>^X-M- ‘ - r % J L J ^ W Afi: ^ ^ c.UrgvG* • « » f * *&u ~ n t ~ ^ 3 ^ S L C n J t j4 « É S " * ’ü T n i-~-r r f>— rrÌc -^ * V S « a rL a via<-|*<>* — > IL * <t j ‘* ^ - g £ ; f ,i ,ì -ri d.A.-r.v.». /ftW' e s r t - .iìL e.. / ì |T W r 'U à lM * r T 4 l l r M i f-* l ‘* y i i ^ 7 ■ T ! E u ì » i « k T U4'T >\f >%f ^ m » « i‘(’*,<: *—' f - r ^r fCi-W» rtfh,^' r ~ « " & i - C f c V - <* ' rr ^ r ^ C * f r Ì * - e 7iwWJ»<5l»m< £tst«o«*c duerni* *|"3z ■v r ^ ‘^ , r " * r H î T W -~ n»w ^j ? . _ j v L vavG t ^ , M w u « « » 1— ’£ i,ta ' ^ nm . ^ ot . ~~s. £ fv ll* ^ 4 - i C „ - - ^ ^ t\t*<> fK uHMT.a A I»«W‘ *1 ^ V r^ ^ ’p»j> ,G\.ct»4«» ^M^nüruC ■»*) UÌ>” V m 4vv# MlWKÌ^AM.W» t%»T*v|Uw™ /,-l\C+M«J /f n rt' f\ ^ S è S ft^ t ■ W «*4 4 » « « . _ 1W 04 ^ u . - U - « vac ^ . ,l f . t w j » y « f w T M -i hy*° S ^ f c v ^ r^ A - ^ :< * * ws r T c l «a~J« «»?<»- iumlH£ *i~»,«KìA<vS Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 259 cxxxir 1383 agosto 1 Famagosta Da un verbale di un consiglio di guerra tenuto nel palazzo reale di Famagosta. A.S.G., S.N., N otaio Giovanni Bardi, c. 148 r. Edizione in S. M a n g ia n t e , Un consiglio di guerra dei Genovesi a Cipro nel 1383, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, N.S., III (LXXVII), 1963, pp. 253-262. Die prima augusti, in palacio regali Famagoste. Super posta dacta et porrecta per serenissimum principem et do minum, dominum Iacobum de Lusignano, Dei gratia Ierusalem et Cipri regem, dominos capitaneos maris et civitatis Famagoste et consilium infrascripti tenoris, videlicet quod in casu quo per prefactos procedi debeat in guerrezando et guerram faciendo inimicis et emulis presentis insule Cipri, infrascripti citati et requisiti sua porrigant consilia et avisationes et dicant et consulant quicquid eis melius utilius et salubrius videatur ad dictam guerram faciendam primo. Percival Cibo consulit et dicit quod procedendo et guerram facere debendo, de galeis fierent due partes volvendo insulam, dannifìcando et guerrezando ac destruendo. Anthonius Centurionus consulit et dicit in casu premisso presens civitas Famagoste bene muniatur et cum omnibus galeis vadatur Baffam ad expugnationem castri Baffe et ibi facere caput; deinde destruatur in sula, exceptis amicis domini regis et locorum ipsorum et dicit quod non egrediatur ad partitum extra civitatem Famagoste. Anthonius de lo Levanto dicit ut Antonius Centurionus. Lanfrancus de Auria consulit et dicit in casu premisso quod tota gens armigera domini regis et Ianuensis armetur ventis in Famagosta nostris quatuor galeis et cum prefacta gente cum domino rege venientibus inimicis iuxta civitatem Famagoste, et viso posse accipere partitum insultentur inimici. Item dicit quod mitantur due galee ad Caramanum et ab ipso habeatur tota gens que sit sufficiens ad destructionem insule. Item dicit quod cum restantibus galeis et uno grosso navigio accedatur ad expugnationem Baffe et ibi fiat receptaculum ut fit in Famagosta, qui bus expletis cum galeis vadatur ad destructionem insule. Paulus Spinulla consulit et dicit de transmisione in Turchiam ut Lanfrancus de Auria et de Baffa similiter ut dictus Lanfrancus et non ultra. Gandulfus de Fossato consulit et dicit quod habeantur equi et cum exercitu domini regis et communis Ianue et galearum accedatur ad Episcopiam, sed ante hec omnia transmitatur una galea in Turchia, qua me diante operetur haberi equos ducentos et in Episcopiam firmetur campus. Andreas Maruffus dicit quod nullo modo accipiatur partitum per ter ram cum inimicis sed mitantur due galee in Turchiam.... Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 260 — Tav. y ■- ----------------------------— - '*“ ** ^ C\*i» CXXXII K- ^ ^vÀ - •~)(,'\.r*fck.fr <n. «4”« V rt^t**‘' m in ’ -v cut<*\ ^■-•rv/lft^ (-* ConflUu I n f r ^ f f ^ +v»#^ ^<s » i>C W « * * cV^’’. N-fivA-+- m, tfvtfW»An.Ü v'-*-^cj&<'v4~ -fkrvoii^* flw ft» ^ » 1 * J U . Ç CTtr.r, - v v ^ w f V * n u l ^ ^ S * f - J t o i u -7 . U u f X * ^ C rtrtv ï -n sp v flU OHUCT^ lMj* i*wHUvj» n - h Æu,<9 —I p »x* «.t-U'rl-Hvv. ,vS Ÿ ttS îï fM ?c‘T ' f ' p OTtn^C . vïTitf* *fuft+~ c^ S -tvt- ^#Y *«v'5onîi i.5*U'W ., V*n Yv^-n^ S.* tt- (,v.„ | ''«O’fùVivK» <ï*iv*v^r».«.Vlr XV-tj-u.c-jes'-l, AoX a r ÎVfK-«.*-n%,' 7l*uê v*rvHU*M^1 /1 tC^f* v'v’rv^iCCen^ 4p*-Ô> ,'tS.rv-^ T rkw ''■ > « s » (M fcv(JtrÜ '^ P CUU.-W! v^^LUp-LAt-vc^ r-iwv cafbct n>^!u«— Svftiffuyc+/y O^cv'^rKtf «*T »^5 “rCo \r«p:<.5^A <-' A.S £+v+M v^1CxuMr- f-» ’n^uj-r^H^f\ n <;-<îV ÏV ^ r~l -xVv^^. ^ ^ u S ^ fu Æ e- « - W T""* d ti^ V q w C ï k ^ W < 3 ^ - 3 ^ «Or, S £ T ^ ~^u &s.jh -X"1 rrtrv cpMV* 4, Ir-V ttvf ' <V SZ vH- cpWv* |U j - o > in < |V«- [U jp H’ » ' rr' >_< .v> ’ Vno j c . ' f ’ nA«*«jw *.ct^mSv^ v-^rv^Jfo-rvifît n - f -^C<- ' V . r t ^ * É p j >"a tw tS tv ^ . lS- 9 ' ' ‘I ' ■’. ! " ^ : | a5- H '11^ ' q-0-tì-v»' w . ! Ì ■ t^4 ^ ^ •' ■ O **Su£f<u& K* 1'«tavftvp ^ jvS- <^) 3'"<~ *TT>e^tA. ^VUl 9W >W ^ A I 'T 1ivfuio ■ n . S w 5> n u tü n,0 ^ ’V -a .tx v ^ fv ^ v * -t^ À ^ .+ r ^ \*^ (jnu'A 7 l^ v |t^ v A f'V ^ -^ X ^ J L ^ |y*-oy> o. e u y^.'^-nrvi-,.^ ^ -Ç .-t< I r ^ n t f . c v ^ v-*\|Hì.a a.$v 1 /X 4 U' m , -, w O r^ fc^ .nli-Lt^C u .v fn v,ortV- iUTvfeC 4rtvfc\C- vn fu£tvVi^vi. VHti*A-tt J» tniJLM 1 î* vHUltut-o Sixvfc— u-t- An.*-) <2T\MV*^vo»m)C' il ÏJ *i v^r- i <* £ , ''WWw c~iuinitk Kah** ÇiMV!|ixtv.»tV* H-frt^WpiÊC Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 'n,mcnaC ^ *j ^ , ctt CXXXIII 1470 gennaio 2 « Castrum Marsachalexii » (Barberia) Giorgio Ordano di Cervo cede a Domenico e Giovanni Calvo la terza parte di una nave («lembo»). A.S.G., S.N., N otai ignoti, mazzo XI. In nomine Domini amen. Georgius Ordanus de lo Cervo condam Ansermi, sciens se esse participem pro uno tercio in uno lembo patronizato per Dominicum Steyra, in quo lembo etiam ipse Dominicus et Iohannes Calvus, etiam de lo Cervo, sunt pro duabus terciis partibus, volens dictus Georgius exire de dieta sua tercia parte, predicti participes ad callegam mixerunt dictum lembum, traditum plus ceteris offerenti in eo dictis Dominico et Iohanni pro libris centum quadraginta sex ianui norum ut sponte omnes predicti mihi notario nunc confessi sunt. Ideo ipse Georgius cessit omnia iura que habebat in dicto lembo pro dicta tercia parte cum omnibus iuribus et emolumentis spectantibus dicte parti dictis Dominico et Iohanni presentibus et acceptantibus pro sese et heredibus suis, quantum pro tercia parte dictarum librarum centum quadraginta sex ianuinorum que essent libre .xxxxvin., sol.xm ., de.im . quas dictus Georgius confitetur se habuisse et recepisse a predictis et de ipsis se quietum et solutum vocavit et vocat... Ita ut dictis iuribus.... constituens.... prom ittens.... Que om nia.... sub pena dup li.... cum restitutione... r a tis.... et sub ypotheca.... Actum in castro Marsachalexii, in domo Panis, solita habitacione mei notarii infrascripti, anno dominice nativitatis . m .c ccc . l x x ., indictione secunda secundum cursum Ianue, die martis, secunda ianuarii, hora .xxn. diei, presentibus testibus Guillelmo Bertolucio et Nicolao Lamberto de Cervario ad hec vocatis et rogatis. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 262 — Tav. CXXXIII //,y c , »' >1« ax>n^^r A. lV^i_ /. .• _T J '**<'•• TSa—f, * " * 'T 1 T>, ‘ f-C /V y v 'TJ « •T' ^ . ,J.; , <c ^ f"*i' -v ij,C ,o£^r-\ f *~~f' ‘*5''?* -f*-6 • \ - » ' ^ v J ì y > w - Ü K*' , r i4k'-t. 4Z. w w- ■'"'IV-4'*’ <' ,y" i**- £-+"*- ;>' •*>■* ■••-*' _ r ^ ^*,v , _ » fc. <1 £ & ' i r <^r>— -*) Jbv J '1- 5 ^ - - -T'h- ‘ ' _ r / ’l)— *— •- > 7 ? sq r& ’K r-'1'tv— ’-7~y' e - c><?'r" ÿw-‘ £*►*-»1 -f o <a—i —V~ O -^"rt ■” <T^ 3*' .. H»— sr ^ - r o Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 263 NOTA BIBLIOGRAFICA Nell’impossibilità, per esigenze tecniche, di dare una bibliografia com pleta, riferiamo solo alcune delle opere più strettamente attinenti al tema, A. Vigna, Codice diplomatico delle colonie tauro-liguri, in A tti della Società Ligure di Storia Patria, VI e VII (parte I e II), 1869-81. L. T. B elgrano, Documenti della colonia di Pera, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, XIII, fase. II, 1877. C. Desimoni, Quatre titres de Gênes à Acre et a Tyr (1249-1264) in Archives de l’Orient latin, II, 1882. C. Desimoni, Una colonia genovese nella Georgia superiore, in Gior nale Ligustico, XII, 1886. G. Bertolotto, Nuova serie di documenti sulle relazioni di Genova coll’im pero bizantino, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, XXVIII, fase. I, 1896. C. Manfroni, Le relazioni tra Genova, l’impero bizantino e i Turchi, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, XXVIII, fase. III, 1896. N. Jorga, Storia coloniale ligure: i Genovesi nel Mar Nero, Genova, 1925. V. Vitale, Le relazioni commerciali di Genova col regno norm annosvevo, in Giornale storico e letterario della Liguria, 1927. E. S kryzinska, Iscrizioni genovesi in Crimea, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, LVI, 1928. C. Jona, Genova e Rodi agli albori del Rinascimento, in A tti della Società Ligure di Storia Patria, LXIV, 1935. E. S kryzinska, Le colonie genovesi in Crimea, in L’Europa orientale, 1935. R. Lefèvre, Le basi giuridiche dell’organizzazione genovese in Cipro, in Rivista di storia del diritto italiano, IX, 1938. R. Lopez, Storia delle colonie genovesi del Mediteraneo, Bologna, 1938. G. H ill, H istory of Cyprus, Cambridge, 1940-48. M. Malowist, Kaffa, kolonia genuenska na Krymie, i problem Wschod n i w latach (1453-1475), Varsavia, 1947. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 264 — CIMELII INSIGNI DEL MEDIOEVO GENOVESE Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 CXXXIV 1157 feb b ra io B r ev e d e lla C om pagna. Copia m em br. del sec. XII in B ib l io t e c a C i v i c a « B erio » di Genova. Edizione in A . O l i v i e r i , Serie dei consoli del comune di Genova, in A tti della S ocietà Ligure di Storia Patria, I, 1860, pp. 176-194; G.B., Il breve della C om pagna del 1157, in Giornale Ligustico, 1896, pp. 65-73; Leges Genuenses, in H.P.M. X V I I I , Torino, 1901, coll. 7-14; Codice diplomatico della Repubblica di Genova, a c u r a di C . I m p e r a l e d i S a n t ' A n ge lo , in Fonti della storia d ’Italia d ell’i s t i t u t o storico italiano per il Medio Evo, Roma, 1936-42, I, doc. 285. CXXXV 1188 a g o sto T ra tta to di p a ce ven ten nale con cu i il re di M ajorca e d il c o m u n e d i G enova s ’im p e g n a n o alla reciproca p rotezion e dei loro su d d iti. Ai G en o v e s i è c o n c e ssa lib er tà e sicurezza di co m m ercio in M a jo r ca e n e lla S p a g n a , sen za p a g a m e n to di alcun d iritto , e p ro m essa l ’a s s e g n a z io n e di u n fo n d a co , u n fo rn o , un bagno per un giorno alla se ttim a n a , e d i una c h ie s a p er l’e s e r c iz io del culto. Originale arabo in pergamena, con parafrasi latina interlineare, in A.S.G., A.S., T ra tta ti e negoziazioni politiche, busta 18 D. Edizione latina in A . O l i v i e r i cit., pp. 382-384; edizione araba in M. A m a r i , N uovi ricordi arabici per la storia di Genova (1234-1517). Testi arabici e facsim ili, in A tti della Società Ligure di Storia Patria, V, 1873, pp. 600-606; edizione latina in Codice diplom atico cit., pp. 341-344. - Regesto in P. L i s c i a n d r e l l i , T ra tta ti e negoziazioni politiche della Repubblica di Genova (958-1797), in Atti della Società L igu re di Storia Patria, N . S . , I (LXXV), 1960, p. 30. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 266 — CXXXVI 1202 aprile Sottom issione del comune di Savona al comune di Genova fatta dal marchese Ugo del Carretto, podestà di Savona. Originale membranaceo in A.S.G., A.S., Trattati e negoziazioni politiche, busta 3/6. Edizione in H.P.M., Liber iurium Reipublicae Genuensis, I, Torino, 1854, doc. CCCCXLVI; Codice diplom atico cit., Ili, pp. 210-214. - Regesto in P. L i s c i a n d r e l l i cit., p. 41. Osservazioni: il documento reca, oltre alla sottoscrizione notarile, anche le tracce di due sigilli pendenti; esso è anche un esempio di « charta partita », di quei documenti cioè che, redatti in duplice copia su un’unica pergamena, recavano lettere di alfabeto o segni particolari nei punti in cui le due redazioni venivano divise in modo da permetterne, attraverso i segni che restavano su ciascuna di esse, il riconoscimento. CXXXVI I 1239 luglio 26 Il Podestà di Genova promette al Nunzio pontificio di armare, in sieme al comune di Venezia, cinquanta galee per l’occupazione del regno di Sicilia alle condizioni ivi indicate, di non fare pace separata con 1 Im peratore, di sottoporsi alla scomunica ed alla pena di 6.000 marchi di argento in caso d’inosservanza. Il Nunzio promette ai Genovesi e ai Veneziani una parte del bottino in proporzione delle spese da loro so stenute; promette ancora ai Genovesi in feudo la città di Siracusa, ai Veneziani altra città della Sicilia, ai Genovesi tribunali e consoli propri nel Regno, piena libertà ed immunità in Sicilia ed in ogni località che sarà occupata col loro aiuto, la conciliazione coll’Imperatore se il Papa farà la pace. Il trattato è subordinato all’adesione del comune di Venezia. Originale membranaceo in A.S.G., A.S., T rattati e negoziazioni politiche, busta 4/49. Edizione in Liber iurium cit., I, doc. DCCXLIX. - Regesto in P. L i s c i a n d r e l l i cit., p. 63. Osservazioni: il documento originale (nella busta ne è contenuta anche una copia autentica del 17 giugno 1245) è redatto dal notaio Ursone da Sestri, 1autore del Carme per la vittoria genovese di Levanto (1242) edito in H.P.M., Chartarum , II e ripubblicato da G . B . G r a z i a n i nel 1877. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 267 CXXXVI II 1248 marzo 10 Ugo Lercari, ammiraglio del re di Francia Luigi IX, ordina al notaio Bartolomeo Fornari di redigere in « publicam formam » una lettera del re di Francia relativa all’armamento della flotta per la Crociata. A.S.G., S .N ., Cartolare 26, II, c. 30 r. Edizione in L.T. B elgrano , Documenti genovesi editi ed inediti rigu ardan ti le due crociate di San L udovico IX re di Francia, Genova, 1869, doc. VII; A.E. S a y o u s , Les m a n d a ts de S aint Louis sur son trésor et le mouvem ent in ternational des capitaux pen dan t la septièm e Croisade ( 1248-1254), in Revue historique, CLXVII, 1931, p. 39 (d e ll’estratto). In presencia testium infrascriptorum, dominus Hugo Lercarius, admiratus illustris regis Francorum, precepit mihi Bartholomeo Fornario notario litteras inferius annotatas, eidem Hugoni et Iacobo de Le vanto missas, cum sigillo cereo pendente cum ipsis litteris, ab una parte cuius sigilli est quedam vmago regis sedentis in catted[r]a et tenentis bacu lum cum flore in manu sinistra et in dextera manu florem cuius suprascriptio est « Ludovicus Dei gratia Francorum rex », et ab alia parte dicti sigilli est quedam flos, in publicam formam reddigi ad rei memo riam retinendam, quarum tenor talis est: «Ludovicus, Dei gratia Fran corum rex, dilectis suis Hugoni Lercario et Iacobo de Levanto civibus lanuensibus salutem et dilectionem. Mandavimus vobis quatinus usque ad quingentas libratas vel sexcentas ad turonenses quarellorum ad unum pedem de minori precio ad opus nostrum ematis quos facietis deferri in navibus quas conduximus apud Ianuam quando venient ad portum nostrum Aquarum Mortuarum et predictam peccuniam quam pro eis persolvetis per vestras litteras patentes quas nobis super hoc mittetis Parisiis apud templum vel apud Aquas Mortuas. Quando ibi veniemus ubi magis vobis placuerit persolvi faciemus. Actum Parisius, anno Domini . m . c c . x l v i i ., mense octubris ». Actum Ianue, ante domum qua habitat Axermus speciarius, . iYi . c c . x l v i i i ., indictione quinta, die .x. marcii, post nonam. Testes Octo Belmustus et Iacobus Alpanis et Guidetus Picapetra et Axermus speciarius et Symon Lomellinus et Nicolosus Calvus bancherius. Per l'armamento delle flotte delle due crociate di Luigi IX di Francia, cfr. anche tav. CXI. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 268 — T av . C X X X V III ^ -i * 1 ì -} ; , r ^ • f I ^ ? * ’ ■#- I* j i M >** Lr*f?j .1 f +~ ■e V lo y . ì X y. ì * % t t t r I * i u <r l H _ , ; li " ;■ t ? Ila" " t ; * i I * ' r~ - '* ’f ^ ! r' r i_ f £ 5 -4 "* i L^S '• 3 Y -i ^ - / s 4 , fc * r 1* vtf ^ rr *y 4 ? ^ i ■> j S - / v *Ü f t J*t Î■ ? m i , £ -4 v t « £ C < M i ** * V -X '** V y, t . f* '“t J r* L *ç - 4 \ l r* t I' ; ^ II- 2 1 ï I ^ / ÌP X I * % i ^ ,f ^ W, ' * * \k i 'T V i ^ ^ 1 f L M i 't l!ìr' J;I “*l Iìl ìH 1Vr yì h^ '£ > 4 4 : î * ^ f-.r J 'j î J Ÿ 5 ir V r ■£- * l U * ,r7. f , r Lt ?- * L . . v i ! ! T r * * t ^ 4. | i i, ; i* .' c Cj i * p X < ? *- ^ - f F ~ i w t ? 4^' ^ * i CL - jj <2- T 7 J 4 * 5 i IM . 1 *r t - f « far> !/, i . t'W ! ' r ï* r* VÌ!It*-*' Jj t U * ^ "i J r - 5 A * *■ <r -t r r * _,V, Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 269 CXXXIX 1251 giugno 12 Giacomo marchese del Carretto si dichiara debitore nei confronti di Guido, figlio di Giovanni Spinola, Pastono di Negro e Guido del fu Giacomo Spinola per 2000 lire di genovini dando in pegno il trono di Federico II. A.S.G., S.N ., Cartolare 27, c. 175 r. Edizione in L.T. B elgrano , L'interesse del denaro e le cambiali a ppo i Genovesi dal secolo X I I al X V , in Archivio Storico Italiano, S. I li, III, parte I, 1866, p. 118, n. 1. Nos dominus Iacobus, marchio de Carreto, confitemur habuisse et recepisse a vobis Guidone Iohannis Spinulle, Pastono de Nigro et Guidone quondam Iacobi Spinulle lb. dua milia ianuinorum renunciantes ex certa scientia exceptioni non numerate peccunie, doli in factum, conditioni sine causa competentibus et competituris, pro quibus et pro cambio qua rum promittimus et convenimus vobis dare lb. mille sexcentas.... et pro predictis observandis omnia bona nostra habita et habenda vobis pignori obligamus et specialiter jaldastorium, auro, margaritis, lapidibus pre tiosis ornatum quod pro pignore si solutio non fuerit facta ad termi num supradictum, auctoritate vestra, nulla facta requisicione nec denunciatione et sine magistratus decreto possitis vendere et de precio habito vel habendo promittimus credere simpliciter verbo vestro et nullam questionem opponere maius fore precium quam nudo verbo vestro dicere volueritis et de precio redigendo ex predicto pignore integram solucionem in vobis retineatis de toto debito nostro, et si opponeremus vobis dicen tes quod maiori precio esset venditum, promittimus vobis dare nomine pene duplum dicti debiti sub pena dupli et sub obligatione bonorum no strorum et quod nos et nostra possitis ubique convenire, renunciantes fori privilegio. Actum Ianue, in curia Spinullorum, . m . cc . l i ., indictione .vin., die .xii. iunii, post vesperas. Testes Nicolinus Spinulla et Bertholotus iudex et Lanfrancus Dugus Spinulla et Willelmus Spinulla. Sulle vicende del trono di Federico II, passato alla sede genovese della società fiorentina Mangiavacca e riscattato, nel 1253, da un rap presentante di Corrado IV, cfr. L.T. Belgrano cit., p. 118. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 270 - T av . CXXXIX t t p & h f i W * $ ;.i ! l i - H ì 1 r*4~ t f i* $ £ * 1 ì * T * l t '■ % : - i • ì S"1 n - * e M - ì «* , » H * ' * ! î ; e , J i cì X . U * 't •î •i i U 4 ;, ì j i - -i* ^ i ■Ì - 4 ^ ^ i- ! i 1 ” ì - i *“ i i '> t K 1 ! ^ l ì ' U \ ì i - - * 4 Ct t r i H ■■ w x A «r* £ * f l ì - r M " r l } ■ ^ 3» 1 i t 1 >-r ■ ? * i ì i s r t ^ t '- i f * *-j 3. ‘ -'; *3 i i i 4 : ^ î *“ ■“ ^'-, ‘ V i * - ' t i •< r l r 4 K^ c - ^ i a 1 -•* ^ ~ I ^ i rA l i ì <i\j X 1 ^ 4 »'V^} ? 1 ^ A 1 - rv* v ~ t J- * ' Ï J 1 3 > V r x X Ì 1 H ~ 1 H w 'r ' 1 ì ! . '= ? 4 I " ! * -5 ■*• ' £ Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 CXL 1261 luglio 10 Am vl^r!,!!,0 del con cui ^imperatore greco Michele V ili Doukas leggere Z i°i c S° " T ™ <U.”,uover guerra ai V d i imnosta Hi m a enovesi suo territorio esentandoli da qualunque loro in C ostanti^ ^ ° r° aVere consoIi e tribunali propri, di dare la chiesa di 9 "L SC nuscirà a recuperarla col loro aiuto, un palazzo, e il cimiterr i attuaImente in P°tere dei Veneziani, con le logge ipèrperT al Con, ' T ' , a dÌ SmÌrne ed un donativo — di 500 oltre ad altri • T' f)ltre ad un Pallio, all’arcivescovato di Genova, l’impero sreco T o T , Gen°vesi s’impegnano a prestare, a spese delaellTmperatore, eccettuatila T h ° ■,e ^UÌpaggÌ0 per « s b a t te r e i nemiciquali Genova è \Poat Chiesa Romana e tutti quei sovrani con i trattato stesso. SPeaah COnvenzioni’ specificate, com unque, nel tati e rtegoziazìoni^polUiche^bustà^/^O^ ^ 18 marZ° U6?’ in A S G" A'S' Trat' G e n o v a , l'im p e r o B iz a n tin o ’e r ° C D C C C C X L V ; c - M a n f r o n i , L e r e la z io n i tra P a t r ia , XXVIII 1898 Dn u l D m d d la S o c ie ta L i g u r e d i S t o r ia ■ iw » , P P . 654-666. - Regesto in P. L i s c i a n d r e l l i cit., p . 75. 272 - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Genova aveva subito sino allora, per evitare il peggio, una posizione di secondo piano nell’impero Latino di Costantinopoli, fondato e protetto da V enezia... Intavolate segretissime trattative con Michele Paleologo, signore di Trebisonda, che a Nicea si atteggiava a continuatore ed erede del superstite Impero di Bisanzio, il 13 marzo 1261 gli ambasciatori geno vesi strinsero a Ninfeo un’alleanza difensiva ed offensiva contro Venezia e l’impero Latino, allo scopo di ristabilire l’impero Greco verso compensi di possessi in Asia Minore e della sostituzione nel quartiere veneziano a Costantinopoli. Quattro mesi dopo la convenzione, che per la prima volta portava tra i firmatari i nomi dei consoli delle corporazioni dei mestieri, oltre quelli dei nobili consiglieri del Comune, venne ratificata a Genova; furono allora mandate al nuovo alleato dieci galere e sei navi minori, comandate da Marino Boccanegra, fratello del Capitano del Popolo. Quantunque l’armata genovese giungesse nel Bosforo quando già Costantinopoli, per un colpo di mano, era caduta in potere del Paleologo, questi mantenne i patti e lasciò che i Genovesi distruggessero a suon di musica la dimora del residente veneziano e ne portassero le pietre a Genova, dove servirono a ornamento del Palazzo di S. Giorgio: riman gono ancora le teste dei leoni alle finestre del primo piano. Era il principio del dominio sul Mar Nero, simboleggiato dal diritto di stendere una catena tra le due rive del Bosforo e nella costruzione o rafforzamento dei due castelli — almeno uno dei quali certo preesi stente — sulle opposte sponde. E ne derivarono le innumerevoli colonie stese fino al Caspio e specialmente sulle coste della Crimea, che diedero al commercio del Mar Nero e del Mar Caspio una prevalenza che le con seguenze delle interne discordie impedirono che si trasformasse in asso luto monopolio genovese. < V . V it a l e , Breviario della Storia di Genova, Genova, 1955, I , p . 7 9 ). Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012- 273 CXLI 1291 aprile 3 Vadino Vivaldi dichiara di dovere ad Antonio « de Nigrono » la somma di lire 500 di genovini per i quali s’impegna a pagare a Majorca la somma di 527 doppie. A.S.G., S.N., Cartolare 64, c. 199 r. in p a r z i a l e in L .T . B e lg r a n o , Nota sulla spedizione dei f r a te lli V ivald i nel A tti della Società Ligure di Storia Patria, X V , 1884, p . 3 2 4 , n . 1. In nomine Domini amen. Ego Vadinus de Vivaldo confiteor tibi Antonio de Nigrono me prò me et Ugolino fratre meo habuisse et rece pisse a te libras quingentas ianuinorum, renuncians exceptioni non nu merate peccunie et omni iuri; unde et pro quibus et ex causa cambii quarum, tibi vel tuo certo nuncio dare et solvere promitto per me vel meum missum in Maiorica dubios quingentos viginti septem auri boni rasidi et iusti ponderis ad voluntatem tuam et quandocumque volueris tu vel nuncius tuus. Alioquin penam dupli dicte quantitatis cum dampnis et expensis que et quas propterea feceris vel substinueris tibi sti pulanti promitto, ratis manentibus supradictis; pro qua pena et ad sic observandum omnia bona mea habita et habenda tibi pignori obligo. Actum Ianue, ante stationem Malocellorum. Testes Iacobus Vermis censarius et Bartholinus de Staiano. Anno dominice nativitatis . m . c c . nona gesimo primo, die .ni. aprilis, circa nonam, indictione tercia. Sono gli ultimi preparativi della grande impresa: dopo poco tempo, le navi dei due ardimentosi fratelli Vivaldi partivano da Genova « ad partes Indie mercimonia utilia inde deferentes » per non fare più ritorno. Sia che i Vivaldi intendessero attraversare l’Atlantico, sia che pensassero di circumnavigare l'Africa, essi possono giustamente essere considerati i precursori dei Diaz, dei Vasco de Gama, dei Colombo. I cartulari nota rili del tempo riflettono pienamente il fervore di iniziative che animava in quei giorni la preparazione della spedizione che meritò anche il ricordo degli Annali di Jacopo Doria: non ultimo segno di quante speranze e pro messe si celassero dietro la spedizione. 274 - Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Tav. CXLI I f x» 'p c I $»« f i b yVt. lr - (i - i X ^ n i f r i L ; L j~ t 1 >• t 1 r f - £ y 1 c .L ' r ■> t r «7 Ih I * ~ i 1 *~J î (| s*~ 4 *<5 ( . 4 I i ! ! ! t J « ■- T I1 P * t < 4 * cl A r 4 ** i<\ J . J ti cje i i*/A J# c * I i 7 \ ••; 4 i fi-1 f t ìr i l ! 1 ri i i [ j f j 3 Ì r ; : V " i ? J - i i J I v* ‘"'r■ 4A ■~ £i 5 «***, ' * * ^ < ^ *■ «* L * - J** % A L . i* 1‘ l ^ $ lr li A U ^ î ^ ^ 1 k i x r i i* l# jt ‘“ 2 * t i ; * * va IS % t | j (t M ? V*f*- • ••j 11 ^ *I. ». •> '-'5^ j1 1 h r 1 c fj <£ c i( •?*n 1 d i j k ‘ « V (rf # » r> ? r 1 ^ I < £. ^ j r - r •- ; <-f*4 C H ‘ U h * p f t f Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 - 275 CXLII 1306 o tto b re 25-29 Manuele e Leonardo Pessagno noleggiano a lanino Malocello e soci due galee armate ed equipaggiate di tutto punto per caricare lana inglese in Inghilterra. A.S.G., S.N., Cartolare 124, c. 99 r. Edizione in L.T. B elgrano, Documenti e genealogia dei Pessagno, a m m ira g li del Portogallo, in Atti della Società Ligure di Storia Patria, XV, 1884, p. 250. In nomine Domini amen. Nos Manuel et Leonardus Pezagni, fratres et patroni duarum galearum nostrarum, locamus et naulizamus tibi la nino Marocello, stipulanti et recipienti nomine tuo et nomine domini Locerii de Aiguerigo et fratris Leonis Morigie, civium et mercatorum Mediolani, et nomine filiorum ipsius domini fratris Leonis, duas galeas bonas et sufficientes nostras ad eundum de Ianua ad partes Anglie causa ibi levandi et honerandi in dictis galeis pro te vel predictis vel aliquo eorum vel noncio seu procuratore tuo vel ipsorum vel alterius eorum, tantam lanam de Anglia que sit cantaria duo milia septingenta ad cantarium Ianue, pro defferendo Ianuam pro naulo et nomine nauli et con dicionibus infrascriptis, promittentes tibi, dictis nominibus stipulanti, dictas galeas expenssis nostris, dictorum fratrum, habere paratas, stagnas et furnitas, armatas et guarnitas et bonas et sufficientes et cum sarcia, conredo, vellis, antenis, arboribus, armis, victualibus et omni apparatu ipsius bene et sufficienter et cum hominibus marinariis centum quadra ginta pro qualibet galea et infra kalendas madii proxime venturi cum dictis galeis taliter armatis et furnitis ut supra separare de portu Ianue pro eundo.... Emanuele Pessagno, che qui compare, fu nominato nel 1317 grande ammiraglio della flotta portoghese dal re Dionigi, con diritto di trasmet tere grado e titolo agli eredi e con l'obbligo di avere sempre con sè venti marinai genovesi. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 276 — T av . C X L I I I Ì P LJ k% ' k ?: 4 ty «5- j ** &> f r, < * «,< c r ■ » r ì ^1 ^ ^ u> i ' | t - -5 I i . 2c F~ k iG l~ 6 U ^ * b> *r-<* £ , # É » *0 ? . I ^ % r ^ et î <# £ 4 Tr: ; I f, i? % i Vi * i $ <7$ * c * T * ? «Tt | I - ' Ì * /i * 1 L * ~®* ° ~T ^~vi * ir-» j» ' i 4 r ; * h ^ i j 'i x f u * l€ * * * J ;; r. J J 1-H Ï fc ■ r ?Jl p - <• r- | T f II >«£> - ' (7 «— < f < i ^ f ? T *■ .- r f » >? J ^ <f Î £ ° if ? Ï'« 4 k l . t 1 1 <ì <1 £) ' --T ;■ ■1 ì r ^ ? **Cv S /a—/ j cL i *> M cL I ìt- _ M ? <* h 1 tjf - 11 Uu_ X ) f e 1ì h{i ■• ü | £ fr4 J. ^? J. r *'V T 4 1J . * <* 'it $ i - x J/ w . • . ' Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 277 C X L III 1444 Supplica di Percivalle Marihoni al doge di Genova, in favore del navigatore Antonio Malfante, perchè gli venga concessa un’equa tassa zione all’atto del suo ritorno in patria. A.S.G., A.S., Officium Monete, 716/6. Edizione in R. Di Tucci, Il genovese Antonio Malfante, Bologna, 1935, p. 41. Vobis illustri et excelso principi, domino Raphaeli Adurno Ianuen sium Duci et cet. ac Magnifico Consilio dominorum Antianorum humiliter et devote exponitur parte devotissimi servitoris eiusdem dominationis, Percivalis Marihoni, exponentis quod Antonius Malfante, filius condam Thome, sunt anni viginti tres ab eius pueritia citra est absens ab hac civitate Ianue. Hinc inde per diversas mundi partes discurrens, non ha bens in ista civitate parentes, domicilium nec penitus facultatem aliquam et consequens nec cognitus nec nominatus est pro Ianuense in aliqua avaria nec onere aliquo communis Ianue. Et merito, quia dictus quondam Thomas pater eius tempore status illustrissimi domini ducis Mediolani in maxima egestate mortuus est, relictis filiabus duabus: quarum una monica facta est, altera vero maritata de exigua docte matris que mater mortua est. Dictus vero Antonius pro sui probitate et virtute a pluribus et diligitur et amatur inter quos ipse Percival unus est, qui dictum Antonium hoc anno reperit in partibus occidentalibus ubi dictus Percival fuit, dictumque Anto nium ortatus est et rogavit ut vellet repatriare et in partibus alienigenis non velit habitare: quibus rogaminibus et exortationibus dicti Percivalis noluit acquiescere nec consentire. Ipse vero Percival, habens molestum quod dictus Antonius ab ista patria debeat se alienare, operam dedit ut ab ali quibus personis benivolis ipsius Antonii sibi scribatur confortando eum ut ad hanc patriam velit accedere, que persone sperant ipsum Antonium assensurum, nisi vereretur in oneribus publicis contra debitum nimium gravari. Igitur prelibatis dominationibus vestris humiliter supplicat dictus Percival quatenus dignentur et velint, intuitu patrie et Dei, ipsi Antonio providere de honesta et debita conventione, saltim pro annis quindecim incipiendis quando dictus Antonius veniet ad presentem civitatem causa in ea moram trahendi... Su Antonio Malfante e sul suo viaggio attraverso il Sahara del 1447 si veda anche G. Piersantelli, La penetrazione commerciale genovese nel Sahara a mezzo il secolo XV, Genova, 1937. 278 — Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Tav. C X L III "V i* !— f - w *c l l ^ W \ v W et , 4 , - t W ^ w ^ ~ W ? r - « r «r . ft* r « n m v » < w i t. n S<<»-AU ^ r « r l nActir- W ^ * n w flU #T tW »" * JvfT J sj j L w ~Zt . . . I Uïtr tnbt (jVwitJUA^ w w w t e*rtv£ p i Jcutt*^ <(V 4 fcn (\tl W cuutfttt -! f * ___ ; , , ; ~ „ A^ « e W i a U ™ j^wUxU* aliati*. '22<jfnWWntf vm\0& cvmt&tt P 4 y t(Vj> U-rtvvvnftr w xUoçaX auati?v_ » confcqiun# TUC coffvwtufl « ,-—f- • <-> « « ' ^ J ^ J , -~—^ s n Ìx \W 1 . tm e«W iJb o nec <r*\«ie «mqtto covwvnvw^M^Ht 1 • _ ‘ fv v ywa# t u t e liti* ttnr jhtfvrf* „ eO- THctiWf 4ntw . . . . . . ^ . » -m! m»w*- m<n:t-tm- e]~ m iW ts - > > • Tf i v . »<^dicritux. rz> attutine, m «s— ^ j,fHt > U t f t r r * * * * < tj* m W < . 'W «< IJ -‘* '‘V 1 . ,, ,t• * - . ™ f e , «- <4*VW""«» « * " ^ b“0CA ‘” ,T r ' * - J , TS$x ** Htwwtii «etjVart md^-watT" O . \ 1T 7*1t fcbinv’* PkaccìbentrlUbii^ *• ^ p '*I '" '4 ^ ^ rrtzitua ejV it K«ttj*wt r I L nv» v\<m wcUt- w ""’r s^_ r / " t<m””*1 tu li* xcf o«vixe Æ mp»K » ] . aiAtlni^ « « tiw ^ n U * "2- fC«Usttt<mxl)tiV X rtn ^ i l i vevot'txouAC loAbnvéT' HLww T~ - * » * • « . / « * " iTtf»vùiYuvvi >nh lUfcWfc^n cm «nU« -touUmF coti*—* -vel i\vt\ 4nccmvwuv tVil j - V4 H ffrw w v,juiiiiAjtt-6- VoMivwvAÓowtnvff -é»v6~ ^ j9«u«- p " * ^ ^ orMiAvi *• l o v w i n ^ t r c ju to jÆ fo tt- V v & w ? j p c ^ ia u A l > c ^ t u t t m v i ^ V c t r n e n r w r W » p - J ^ V ; ^ 4 n OT» r* V te x .' / r*u« r *»»«. «H**» "'ar w r ^ V * 1*. w ' c ! W -om tte 1 .___ .» _ t V c^lriM r rmup » i ^ im n ^ m W xhtvìn Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 279 CXLIV 1479 agosto 25 Verbale di deposizioni testimoniali in cui compare come testim one Cristoforo Colombo su richiesta di Lodovico Centurione. A.S.G., S.N ., N o taio Gerolamo Ventimiglia, II, f. 266, ora in Raccolta colom biana. Edizione in U . A sse r e t o , La data di nascita di Colombo accertata da un d o c u m e n to nuovo, in Giornale sto rico e letterario della Liguria, V, 1904, pp. 13-16; C ristoforo C olom bo - D o cu m en ti e prove della sua appartenenza a Genova, G enova, 1931, p. 136. Testes pro domino Ludovico Centuriono. In nomine Domini amen. Noverint universi et singuli presens publi cum instrumentum testimoniale inspecturi quod constitutus in presentia mei notaii et testium infrascriptorum ad hec specialiter vocatorum et rogatorum, Cristoforus Columbus, civis Ianue, requisitus hic in testem et pro teste recipi et examinari debere ad eternam rei memoriam, ad instantiam et requisicionem nobilis Lodovici Centurioni probare et fidem facere volentis de infrascriptis. Et primo probare intendit et fidem facere quod rey veritas fuit et est quod cum alias de anno proxime preterito eo tempore de quo testes dixerint, Paulus de Nigro, de commissione ipsius Lodisii et dicti Cazani vel alterius eorum deberet mittere ad insulam Amaderie, causa emendi certam quantitatem sucararum, et ipse Lodixius misisset dicta occaxione ducatos mille ducentos nonaginta sive groxados mille ducentos nonaginta sive valorem ipsorum dicto Paulo qui debebat emere rubas duo milia quadringentas in plus sucarorum, Cristofforus Columbus, de ordine dicti Pauli missus fuit ad insulam Amaderie et ibi incapparavit seu emit sum mam sucarorum supradictam, expectans a dicto Paulo promissionem pecuniarum pro solvendo dictum precium, sed dictus Cristofforus non habuit quam ducatos centum tres cum dimidio et ipsis computatis usque in valorem tricentorum decem milium regalium monette Ulisbone in di versis partitis et diversis temporibus sicut per racionem dactam per ipsu Cristofforum constat, itaque, propter defectum promissionis pecu nie non misse per dictum Paulum, dictus Cristofforus non potuit habere totam summam sucarorum emptorum et incaparratorum nec potuit one rare super navigio patronisato per Ferdinadum Palensium Portugalense dictam quantitatem sucarorum, deffectu pecuniarum et ita fuit et est rey veritas. Con questo documento è possibile stabilire con una certa approssi mazione la data di nascita del grande navigatore, che l'Assereto afferma essere nato tra il 26 agosto ed il 31 ottobre del 1451. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 280 — T av . C X L I V |IM » ' J-Ww tH«i evnt j f A C \ v * v S U ^ro-rtrv-w y P f ' L- ►>----- f ~ < /^ T "!yvrh\ xÇCJrà yn\rx y^vhtK -—r % * r- ^ g y J a - v M ~v^rAb»H j 'T^Vt+ÇA***»»? +***■*-—'" £ z Ç h c ~ J ^ ^ ~ L ^ A ^ r- 1 -~ ^ Z \ ^ T « w v M» * « WÌ . 4 ^ D ~Z>, jS ^ ^ r * ■ r ,> , t ^ T 09^ , ic > jvrw <&-—» ^yte-l»AwK> p (b*4KÌ. ' ~ ,jp*VJV^v£*vV~''*tfC v -i£v*aW-» tj**>4f^t»'8‘ ■^ìh'j/a'ì t 4 sJ A - W S r ffa ~ y Y * ~ ~ ffT Ü Z -yC-V'-T T ^ fio . j' ^ ’7 ’ v> . n&rtMWMtei ' “V*W? , > w i ‘ /' - ^ ~ f t P * ---- 1 a,v- '/fr^julix cP U tvC w w a v v ^ p ^ ^ 0'*^' r***** t> » a n b £ Z ? f^ T ^ o ~ ~ J> ( ^ * r ^ r ^ - 1^ ' f + Ù ^ p * '- r ~ 5 v f^ v ? >A*.<^>6vwv4 v p»w W'CfvK^wnW ___ W ,£v~fjsycb* W ^ ~ < v -cl^ * ^ ^ " ' >%M%- ' ^ r * 11- ' v W * ^ $ > 0 ; YKW? i ^yAN^ 7 >. l**-* : ^ ^ < k ^ r l ^ - - (v-v^ * * n 6 N^ ^ ’"w ^iA’ &».£” n tvA ~Zl ^*4** L^V-OVli V-»»**- ^ -<^t^.*Tro^7c vvkv^,'. •&vO-^ ÿ fyr^'tA-Xjojr^vi'i jv— ~Sj |* & * v p * ^ •X<^K y-frjjtsy r«v^yd a sS Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 — 281 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 INDICE G io r g io C e n c e t t i, F ram co B o r la n d i, Il notaio medievale italiano La Mostra Storica pag. v ii » xxv MOSTRA STORICA DEL NOTARIATO MEDIEVALE LIGURE Prefazione di G io r g io F a lc o P a §- 5 La redazione del documento notarile genovese: dalla charta all’ instrum entum » Il notaio nella vita politica economico-sociale del suo tempo » 77 Il notaio negli uffici pubblici » 79 Il notaio neH’amministrazione della giustizia » 115 Il notaio e la Chiesa » 139 Il notaio » 149 Il costume, la superstizione, la medicina » 171 La scuola e la cultura » 193 Il notaio e la vita economica » 205 Notài genovesi nei Mediterraneo e nel Mar Nero » 233 » 265 G io r g io D in o C o st a m a g n a , Puncuh, D in o P u n c u h , Cimeli insigni del Medioevo genovese Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 A u to r iz z a z io n e d e l T r ib u n a le d i G e n o v a T ipografia F errari-O ccella e N. 610 in d a ta 19 L u g lio 1963 C. - A lessandria Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 ATTI DELLA SOCIETÀ LIG U R E DI STORIA PATRIA NUOVA SE RIE IV (LXXVIII) FASC. I SUPPLEMENTO GENOVA - MCMLXI V N E L L A S E D E D E L L A SOCIETÀ L IG U R E DI STORIA P A T R IA PALAZZO TURSI Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 i I Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 i r iit i l i i l H f l U lM -ï< î|î^ il|lB j . 1 J î ï î l H l f -- ? § -S 5 _ .C :=• S — le £ l ||* 1 î s ï î l ! ’ W Î 1 1 » f iP l5 l.53i£ -.4*”I 'ScLI ì H I P I I '3 3*^2 I 3 <£>, jg £ sifi 4^ 8èvt e 1 ^t4 t> 1 1 f . § ‘I 2f *■•£i.£•|id «.8 ^ Ms± h i2 & §^ - tr ^U iI, P | 2 « n & lh S 2'§ di 3 § ° B. "S | 3 g r M g | £ I r .-3 s ! I ? w 1 * *11 •S - S I1i Iià Ij-* t1s 1f 3i l i f f ^ ib o £ eS « >t ^ ,.*;. r: a 1 •*-» *T <.t I ! *| IjK f.tX ^ I l l i I g 1 ‘2 5 5 p’£• 5 •-£ l - * c ^ j3 s £ 2 v 3 ^ i ’}*•£ fc 'C "S -g 5 k ‘î> 'i s §r „ k € J î § -2?*£ f 3^5Ê*'5tf ^-j / ■s-ï U * 1 i ì I - * * I i i i t f M f 1 * *iffe1 à 1 .4 s .5 -|? ?g».r| |é âgcâ-.e \ -f -i Ü -js fc = «•ç • rf 1 I — Ç "c V '^ •/> ~ o Î2 £s - t *» I f é I i r s» H m î ssr S 2s 3 s J c S = d■ fe 1 1= if^§<.f a 1 3 », S * ? f 1 i | 'I 1 1 -'I. 5 .< P3 a2 - «Ji1 *§ | I i l « f i l i t 1 1 •Ê 3v i5 tr8 J~ ÊîiQp *£ - 3*• fg ^‘3 3Vi -3 ts JT fl g «• ^ ç 5 ê § g f f I P I <1 'I s1?Ì 7* M f£ 3 * # 1« *4»13 i,S 5, i é '£ l è .r--' ? « | S è ‘5 I i i l ,fr f-5 ■a -> .* , a®, 33 a| , : ç| 3s s i I | i H f v f 1 fiJ: ;„c• *r- §t iv ?s 3 | { £ 2 . & 3 I ^ ë é gì. " § fg J 1 ^| l iÌ aI I^ ' I I | | I 6~ £ § s s 1 I- * "I?n ic? ÿs J IS5"3|EX.. if l3w <£ 1 *g |o>* 1 fc s», ïri I «-• lf? st} é ri f —* ’Ç S ° 1 fc 3 ? ^ & 3 § *3 cr^ 2 * ■rr • Vr Æ>ii t =2 I • 4 = I- 3^?ë . II '4 8 -Jr 4. C <i/ -5 r. 3 S f . ^ 1 e :s ‘I i I V f. '& f 52 , If É n& g■ fc sI 5s | | " : j s p £ = 7 'I " a -3 ;■e | f tr - s *ë ? a -5 *“■•&J V *2 I I-e 1 I i « 3 ï ì f d }■ *~ '% § g £ *. -S 3 f ! c •y g 3E *3 :g t x -à "5 i<f Pi1 *2 I8 gèi H 5 *■ i I * i i s | 4 l si l - a'j ii ì fi fI 4f & 2' ., n t' S | Jîtsci ? 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'J • T 4 v£ ' rC s. t e t> : A û f - '(v j/i ^ J “ -; ^ : •T' ••« 'I l i . - V r - i j r il ^,“r v ; l è i > r * * 4 ,r i£ Ï K $ 7 ! =î ; . ;J ! '.Ï , ; j .. s. ~s> u v ' ?l ì $ .r 4 j.3 •* $ - f. 1 H JL~p.- ? >-l • * H ^ m H:.À î -• \-1 • ! -J J 1 s ^ # f î 4 <*, ^ î ? '\ v î l ^ - , ' è ~ -«i'-’ $ 4 3 .) i>'3) iì ;.T, î £î 11 - :: ;f? Ji 3f- .f 5«».> i;r :vr*"-4'." , _5 i v .J V* .. - •*t 1' : Si «:L ?r,i «A »-v ' üCf ■rr 4».f ^r V• *"£1 •**•V - j ^ 1 1 ; p % \ f I j!; 1-. :. t ' * £ ^ f ?t ' ; o ^ . - ^. i! = X. -i h t i T i i iî f o u m&. M^ -t r-%l ëè è& i t »s ? ; J F: î ï # f 7 V f-, # î » A w J Iî % Iî < & * ' ?i <I ,.' > r Æ < g -i^ } \ P t - i ' J ) J •'•'■ 1 *, S •" ! ^ 'r ir "*i •! & J^ ' h - f S =i W 5â- ç , 0 ^ : A* ' I ^ ■ (-V r ?I r— ' / —•: “V , I 1 j -' 1 H f i t t 1 3^ i > '->' " Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 m V : . O : - ^ - 5 ^ - A ^ K M*r ^ . M •'~ -* ■4ti:. 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A*y . n ^ r. sr- c — r r - t Z f ^ ■■■£ £ - i ' s ; - £ *“ c V * £— <-i S: ' —{ € — j *: 't ? - SI Xi * - ê| £ - g ~ P ‘ " = a - ' Iif | f i t f ~ t f- ij i t H ' i ht% r ^ t . — c£ £L^ t i^ - f i 't i i L f | ‘- V : 11 k I v f :-.é T-trê * 1 1 '**~V i u --W IX <c « C II > ^ f é ^ ÉH e *~~ ^ Ï Ve - r * §J J -Z <* \ Ç JL S i i 1 1 £ H |. 5 J - L ^ C Ì 5 2 t ^ 3 l g ^ . r- b., i C M . - r .7 ^ § - Ij , \ ï l • E l i fc C fp 3 v, Jr a 0 R ; r ' V 'X- "t r J j t i 3 - t f ’i l i Ê p. £ c i v E *S 15 * * • « ^ s i l ÿ l = f ■£ £ t> ï H - 1 ^ £ 1 1 ^ 5-5. -vl J "3\ t _ -*r-*i —l ì £ 5 ~ i f :- —-* ^ t . <£ r 'i -» r *» » . vT £ •• 7 s r r = f :. : ? ~ i J fr i l'-*S i I£ ~=‘ £* < ^c è î> | L GL jf '£. » ^ - - s s H 'ir ? t i. J £J _5 ~ U i-- 9 ij 'r^ I? ^ f #I- « - ■-«i <?, 4 E ■- v S J I ~L y> >- ' \ T _2 •L r r r r J ' JZ. V v -£, r £ i J i ■S- :. î ’' è ' "■*-- *- i 5 ^ C m -s- <=• '$. 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