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PROJECTORS
Museo di Storia Naturale, Istituto Leibniz per la ricerca sull‘evoluzione e la biodiversità
Museo di Storia Naturale di Berlino
I proiettori CASIO presentano il T. rex
Dal dicembre 2015 „Tristan“ è l‘attrazione principale del Museo di Storia Naturale di Berlino. Il
team del museo ha ideato un sofisticato sistema multimediale per coinvolgere i visitatori e
contemporaneamente presentare le attuali scoperte riguardanti lo scheletro del T. rex.
Immancabili: undici proiettori CASIO.
Tristan non passa certo inosservato: chiunque entri nello spazio espositivo di 350 metri
quadrati viene subito sopraffatto dal possente
Tyrannosaurus rex. Solo a un secondo sguardo si
notano i pannelli informativi presenti nella sala.
Una sagoma scura dalle sfumature argentee attende in agguato i visitatori tra le colonne ottocentesche del Museum für
Naturkunde (Museo di Storia Naturale) di Berlino. È Tristan, l‘unico e solo Tyrannosaurus rex d‘Europa, il cui scheletro,
dal naso alla punta della coda, misura dodici metri. Tristan spalanca le sue fauci imponenti sulle teste dei visitatori. Proba­
bilmente le sue lunghe zanne affilate sono state l‘ultima cosa vista da qualche animale del Cretaceo. Nonostante questo
predatore sia così antico e ormai non calpesti più il suolo terrestre da circa un paio di milioni di anni e pur rimanendo del
suo corpo enorme solo ossa fossilizzate, il forte senso di minaccia che instilla è rimasto inalterato così come il fascino che
esercita sulle persone.
Anche da fossile, il T. rex incute timore.
Non da ultimo, per la sua possente e
affilata dentatura. Tuttavia, è probabile che
ai suoi tempi il dinosauro soffrisse di forti
mal di denti, una deduzione ricavata da
una specie di rigonfiamento sulla mandibola.
500.000 visitatori sono venuti appositamente per Tristan
Sono trascorsi circa 65 milioni di anni da quando Tristan abitava quelle che un tempo erano le lussureggianti terre fluviali
dell‘odierno Stato americano del Montana. Dal dicembre 2015 il T. rex, rinvenuto cinque anni fa, è l‘attrazione più importan­
te del Museo di Storia Naturale di Berlino. Solo nella prima metà del 2016, sono stati 500.000 i visitatori che si sono recati
al museo per ammirare Tristan, un numero che corrisponde all‘affluenza annuale del museo. Il team del museo ha lavorato
per quasi un anno per offrire allo straordinario ospite la cornice che merita. La passione e il grande lavoro di
pianificazione sono visibili anche nell‘originale sistema multimediale ideato appositamente per la mostra di Tristan.
Un T. rex con due teste? No! La testa sullo scheletro è un calco.
Il cranio originale è esposto in una teca a parte nella sala della mostra.
Un‘ubicazione dovuta anche al fatto che il cranio pesa 180 kg e sarebbe
stato difficile fissarlo al resto dello scheletro. In questo modo, poi, sarà
anche più facilmente accessibile agli scienziati.
In confronto alla testa di Tristan, il Green Slim XJ-A257 di CASIO, nascosto
sotto il soffitto sembra davvero minuscolo. Con il suo formato slim, il
proiettore è particolarmente adatto per questa esposizione. Un altro
vantaggio è la lunga durata della sorgente luminosa, in media 20.000 ore
senza dover cambiare le lampade.
Animazioni realistiche
I cinque sottili pannelli informativi presenti in sala risultano discreti rispetto al gigantesco scheletro. Sui lati dei piedistalli
neri brillano minuscole luci, mentre sulle parti frontali vi sono dei testi che rispondono ai quesiti più importanti riguardanti
Tristan. Tuttavia, lo sguardo viene catturato dalle alte lastre in vetro smerigliato sorrette dai piedistalli. L‘immagine mostra
una riproduzione „spettrale“ del predatore, un ingrandimento del peculiare tumore alla mascella di Tristan sembra galleg­
giare nell‘aria, mentre in altre animazioni i visitatori scoprono su cosa si concentrano gli studi dei ricercatori. La posizione
dei piedistalli è stata scelta con cura: mentre si osservano le animazioni, è possibile vedere il predatore attraverso le lastre.
Probabilmente quasi nessuno nota la fonte delle animazioni: cinque proiettori del tipo Green Slim XJ-A257 CASIO sono
fissati al soffitto della sala espositiva e proiettano i filmati muti in loop sulle lastre in vetro smerigliato.
Originale e animazione: Le lastre di proiezione quasi trasparenti permettono ai visitatori di non perdere mai di vista Tristan, anche quando leggono
le schermate informative con i dettagli del T. rex.
Cosa rivelano le ossa fossilizzate di Tristan circa 65 milioni di anni dopo
la sua morte? A questa e ad altre domande i visitatori possono trovare
risposta sugli schermi informativi animati. I filmati di un color bluastro
quasi spettrale sono proiettati da cinque proiettori della serie Green Slim
di CASIO, nascosti sotto il soffitto in modo da non tradire la loro presenza.
Le animazioni realistiche creano un effetto sorpresa sulle vetrine
Gli altri sei proiettori, modello XJ-UT310WN della serie Ultra Short Throw, che CASIO ha donato al museo per l‘esposizi­
one, sono invisibili agli occhi dei visitatori. Sono nascosti nella piattaforma di cemento a forma di roccia, da cui troneggia
Tristan. Il loro compito è dare vita alle vetrine incassate nella piattaforma di cemento, un effetto sorpresa che i visitatori
devono scoprire da soli. A prima vista le vetrine sembrano quasi vuote; ad esempio in una di esse è possibile vedere la
rappresentazione di un unico osso cavo. Solo chi trova e aziona il sensore nascosto scopre a cosa serve l‘area libera
vicino all‘esemplare esposto: all‘improvviso, una luce attraversa la vetrina e fa apparire un testo informativo prima invi­
sibile. Accanto ai singoli blocchi di testo si accendono dei punti blu, che, premuti, avviano dei brevi filmati che integrano
i para­grafi selezionati.
In questa teca è possibile vedere un solo
osso, almeno a un primo sguardo. Premendo un tasto viene attivato un proiettore
posizionato sotto la teca che proietta nello
spazio vuoto testi e filmati.
Le animazioni nascoste sono una parte essenziale della filosofia del museo. Uwe Moldrzyk, direttore della mostra su
Tristan, spiega: „Nel nostro museo i media svolgono una funzione particolare, ovvero creano l‘atmosfera e rendono il tutto
più emozionante, suscitando un senso di attesa. I visitatori non devono notare subito i media utilizzati“. A tale scopo, il
museo non si avvale di soluzioni „standard“, ma preferisce optare per idee proprie originali. „Innanzitutto, valutiamo cosa
possa essere importante per il tema della mostra. Da ciò emergono i punti in cui possiamo utilizzare i media“.
Per il sistema delle teche ci si è affidati alla qualità CASIO
Le vetrine animate dai proiettori, così come i pannelli informativi in vetro, sono il risultato delle idee elaborate dal team
della mostra composto da dodici persone. Valentin Henning, ingegnere multimediale del Museum für Naturkunde, insieme
ai colleghi ha effettuato varie prove per scoprire quali effetti si ottenevano utilizzando diverse lastre di vetro. „Volevamo
ottenere un effetto di leggerezza“, racconta Henning. „Le lastre di proiezione servono a far sì che i visitatori riescano
sempre a vedere l‘oggetto originale acquisendo contemporaneamente maggiori informazioni“.
Valentin Henning è il responsabile dei supporti
multimediali del Museo di Storia Naturale di Berlino.
Anche se, o meglio proprio perché, il museo utilizza i
supporti multimediali solo in maniera estremamente
discreta e mirata, il know-how di un esperto nel campo è una risorsa preziosa per il team.
Anche con le vetrine sono state effettuate numerose prove: il giorno prima dell‘inaugurazione, Henning ha applicato delle
pellicole aggiuntive nelle vetrine, affinché i blocchi di testo fossero davvero visibili solo quando i visitatori azionavano i
sensori. Fin dall‘inizio, comunque, era chiaro che sarebbero stati utilizzati i proiettori CASIO per la mostra su Tristan. „Le
sorgenti di luce non devono richiedere lunghi tempi di avvio ma devono attivarsi immediatamente quando inseriamo la
corrente. Questo era molto importante per noi“, afferma Henning. „Un altro fattore che ci ha spinto a contattare l‘azienda
per sapere se fosse disposta a supportare la nostra mostra è la lunga durata di utilizzo delle lampade, pari a circa 20.000
ore, senza necessità di sostituirle“. Scegliere CASIO è stato naturale. Mario Fellhölter, coordinatore dei progetti presso
CASIO, è rimasto subito colpito dalla richiesta: „Evidentemente qualcuno conosceva a fondo i nostri proiettori e poi si è
rivolto direttamente a noi. Anche il progetto stesso ci ha molto entusiasmati!“
I pannelli informativi vengono aggiornati tramite WLAN
Henning ritiene improbabile che dovrà salire su una scala per intervenire direttamente sui proiettori prima della fine della
mostra, che avrà una durata di almeno tre anni. L‘ingegnere multimediale dovrà semplicemente sedersi al computer quando
vi saranno nuove scoperte su Tristan e queste ultime dovranno essere mostrate sui pannelli informativi. Se necessario, tra­
mite WLAN può avere accesso diretto agli undici proiettori per caricare i filmati aggiornati nelle memorie interne dei dispositi­
vi; ad esempio, se gli scienziati che prendono parte al progetto dovessero scoprire qual è stata la causa di morte di Tristan.
L‘animazione mostra le immagini della tomografia computerizzata di Tristan
realizzata dall‘Ospedale universitario della Charité di Berlino. E questo
è solo l‘inizio delle ricerche sullo scheletro del T. rex. Anche i visitatori
possono informarsi sulle nuove scoperte scientifiche: sono infatti previste
nuove elaborazioni delle animazioni nel corso della mostra. L‘ingegnere
multimediale può caricare i nuovi filmati dalla sua scrivania direttamente
nella memoria interna dei proiettori.
Uwe Moldrzyk è il responsabile della mostra dedicata a Tristan Col suo
team, ha lavorato al concept della mostra per quasi un anno.
Si è anche recato negli Stati Uniti, nello stato del Montana, dove il reperto
è stato portato alla luce.
Un utilizzo che fa da apripista
La risposta dei visitatori dimostra che con questo suo discreto sistema multimediale il museo ha centrato l‘obiettivo. Anche
il settore dei musei è rimasto ben impressionato dagli schermi informativi in vetro e dalle vetrine animate. „Abbiamo ricevu­
to molte domande su come siamo riusciti a realizzare il tutto dal punto di vista tecnico“, afferma soddisfatto il direttore della
mostra Moldrzyk. Non soltanto tra le pareti del museo, ma anche in CASIO l‘entusiasmo per questo sistema multimediale
davvero creativo è grande. „La collaborazione per la mostra su Tristan ci ha svelato nuovi scenari di applicazione per i
nostri proiettori“, afferma con gioia Mario Fellhölter. „Inoltre, siamo molto orgogliosi del fatto che i nostri proiettori abbiano
contribuito alla realizzazione concreta del progetto ideato dal team della mostra“.
I prodotti
Il museo ha scelto di utilizzare i proiettori CASIO per l‘es­
posizione su Tristan sin dal momento della pianificazione.
Erano necessarie delle sorgenti luminose che all‘accensione
fossero efficienti all‘istante. Grazie alla funzione Direct On/
Off, il modello XJ-A257 ha un tempo di avvio di soli 5 secon­
di ed è quindi subito pronto a offrire la piena luminosità. Si
tratta di un alto fattore di efficienza, che consente al museo
di svolgere le sue attività senza problemi. Il secondo fattore
a favore dei proiettori CASIO per la mostra sul T. rex è stata
la lunga durata di utilizzo senza dover sostituire le lampade.
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Il modello XJ-UT310WN della serie Ultra Short Throw è
integrato nell‘esposizione con ben sei dispositivi,
nascosti sotto il piedistallo in cemento che sorregge il dino­
sauro. Grazie a una resa dei colori brillante, questi proiettori
sono utilizzati per le animazioni sulle teche a brevissima
distanza. È sufficiente sfiorare il sensore per attivare sulle te­
che illuminate dal basso testi, annotazioni e brevi filmati. Le
immagini nitide, dai colori vivaci e saturi, vengono proiettate
grazie alla speciale sorgente luminosa CASIO in pochissimo
tempo, una caratteristica che rende questi proiettori ideali
per il concept della mostra.
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