tema adolescenza Arjna Ambu
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tema adolescenza Arjna Ambu
L'ADOLESCENTE Destinazione editoriale: fascicolo scolastico di approfondimento di Arjuna Ambu 5^ A Ogni essere umano ad un certo punto della sua vita deve affrontare il così detto periodo adolescenziale. L'adolescenza è una fase difficile da affrontare, e allo stesso tempo importante e decisiva per il futuro di ogni ragazzo. Questa parte difficile della vita infatti è caratterizzata innanzitutto dal dover fare delle scelte, come ad esempio quella della scuola superiore. Questo è un passo molto importante, in quanto influirà direttamente sul futuro dell'adolescente. Scegliere un determinato indirizzo scolastico potrebbe portarlo a frequentare un certo tipo di persone e successivamente a frequentare un dato lavoro. Proprio per questo una scelta sbagliata potrebbe ripercuotersi negativamente sul suo futuro. L'adolescenza è anche una fase di insicurezze, inquietudini, incapacità di comunicare emozioni e stati d'animo. Proprio per questo l'adolescente molto spesso si trova in conflitto non solo col mondo che lo circonda, ma sopratutto con se stesso. Nascono così i primi problemi riguardanti l'amore, le amicizie e la vita in sé. Tutto appare buio: la fortuna, il benessere e la felicità sembrano addirittura non far più parte della vita. Lo specchio inizia a mostrare il suo disappunto e anziché riflettere la purezza, la bellezza e la giovinezza del ragazzo sembra evidenziare solo i difetti, diventando così un nemico; un nemico, quell'oggetto da cui è preferibile stare lontani se si desidera andare avanti. L'adolescente si sente spesso giudicato e criticato, e questo genera in lui insicurezza che tende sempre più a farlo chiudere in se stesso, finché il dolore e le ferite ormai provocate non lo portano ad una reazione che purtroppo potrebbe ripercuotersi negativamente nella sua vita, una reazione che potrebbe addirittura comprometterla. C'è chi si sfoga con l'utilizzo di sostante stupefacenti, droghe e alcol, o chi, a causa dei troppi giudizi, delle troppe "parole inadeguate" a cui si da più importanza del dovuto, decide di sfogarsi attraverso il proprio corpo. Ragazzi che sentono emotivamente un dolore tanto grande da doverlo provare anche fisicamente, autocolpevolizzandosi con l'autolesionismo, quando va bene, perché nei peggiori dei casi preferiscono dar fine a tutte le sofferenze con un unico gesto, il suicidio. Per non parlare degli innumerevoli casi di disturbi alimentari individuati nei ragazzi di età compresa tra i 13 e 19 anni. La società in qualche modo è come se avesse disegnato un modello di "ragazzo perfetto" che tutti dovrebbero seguire e imitare. Spesso non ci si piace fisicamente, lo specchio riflette l'immagine di una ragazza o un ragazzo troppo grasso, pieno di imperfezioni, perciò a costo di apparire più magri e perdere qualche chilo si preferisce saltare i pasti, fare diete "fai da te" che abbattono totalmente le difese immunitarie dei ragazzi, o contrariamente altri si "danno" totalmente al cibo, perché diventa il loro unico amico. Sicuramente sono diversi i casi di disagio adolescenziale, e non basterebbe un libro per elencarli tutti, ma bisogna capire che l'adolescente in questa fase ha solo bisogno d'aiuto, ha solo bisogno di qualcuno che sia disposto ad ascoltarlo e stargli accanto, invece si ritrovano sempre in conflitto con i genitori , che ormai estranei a quella fase della vita, spesso non fanno altro che peggiorare le cose, con gli amici che non lo tengono abbastanza in considerazione, con la scuola che viene vista ovviamente in modo negativo, insomma con tutto. Perciò cosa resta da fare all'adolescente? Rifugiarsi in ciò che fa stare meglio, nelle passioni, come ad esempio nella musica che è spesso compagna di lunghe notti insonni pervase da oscuri pensieri , riflessioni e interrogazioni sulla vita e su se stessi. L'adolescente non sa chi è, non riesce ad identificarsi e perciò invade in lui la paura di non riuscire ad essere ciò che sogna. Anche la scienza afferma che l'adolescenza è decisamente un periodo difficile da affrontare. Come Flavio Mombelli (specialista in neurologia e psicoterapia) che ha studiato "dal punto di vista celebrale, la mielimizzazione, cioè la maturazione ultima del sistema nervoso che consente la veloce ed efficiente veicolazione delle informazioni e la comunicazione fra i due emisferi, si perfeziona intorno ai 30 anni": questo vale a dire che l'adolescente si trova in una posizione sfavorevole per gestire molte problematiche. Sempre biologicamente parlando si è arrivati a notare che l'adolescenza ha perso la sua età biologica. Infatti sono immensi i casi di trentenni con problemi tipici degli adolescenti, evidentemente per loro il passaggio all'età adulta è stato più difficile o addirittura impossibile. Per questo è sempre maggiore il numero di "ragazzi invecchiati" ancora sotto il controllo dei genitori che, come loro, non voglio accettare la realtà. Secondo il pare di altri esperti, invece l'adolescenza è considerata un età unica, irrecuperabile, ricca di emozioni e cambiamenti. Il ragazzo in questa fase inizia a conoscere il vero significato dell'amicizia, e inizia sopratutto a capire cosa vuol dire amare una persona, perché l'amore come lo vive l'adolescente non lo può vivere nessun'altro. Così come le amicizie, quelle vere che durano tutta la vita e spesso nascono proprio a quest'età. L'adolescente é libero e per questo forse anche un po' invidiato dall'adulto che, diciamolo, non può permettersi di fare tutto quello che é concesso ancora da ragazzi. L'adolescente sa sfidare le correnti, sa sperimentare la potenza della vita, spingendosi fino al limite, l'adolescente non si pone limiti o remore dovute alle convenzioni sociali e per questo la sua é la forma più grande di libertà. Dunque, l'adolescenza accomuna in sé tante emozioni diverse, tante difficoltà, ma anche tanti "privilegi". Adulti e adolescenti dovrebbero guardare con riguardo ai giovani che stanno iniziando a conoscere il mondo, osservarli senza scetticismo o eccessiva severità, senza giudicare, ma semmai ascoltandoli più spesso.