TLR_Ricerca Penale 2015
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TLR_Ricerca Penale 2015
Ricerche RICERCA TOPLEGAL PENALE 2015 | SCENARIO La stagione dell’incertezza Le recenti novità normative sull’autoriciclaggio, sugli ecoreati e in ambito fiscale stanno ampliando le dimensioni del rischio penale di Roberto Molica S E LA CRISI ECONOMICA NEGLI ANNI passati ha comportato tagli alla consulenza stragiudiziale penale da parte delle aziende, dall’altro ha fatto sì che, anche a causa della crisi di liquidità, ci sia stato un aumento dei processi di natura penale tributaria. Dunque il rallentamento dell’economia, che ha indirettamente colpito la gran parte degli studi, sembra aver inciso in maniera minore sul lavoro del penalista. I cambiamenti più grandi sono giunti dal fronte normativo, con sostanziali modifiche all’impianto legislativo. Negli ultimi anni il sistema sembra aver convissuto con una duplice tendenza. Da un lato si sono avuti interventi mirati a una depenalizzazione di alcune fattispecie. L’esempio più lampante proviene dalle riforme che hanno coinvolto l’area fiscale e che hanno escluso diversi reati dal raggio di attività del penalista. Mentre in altri casi, come ad esempio per l’omesso versamento, sono state innalzate le soglie di tolleranza rendendo di fatto non penalmente rilevanti evasioni di bassa entità. Un allargamento della maglia, dunque, di cui beneficiano soprattutto le piccole imprese e il singolo contribuente. Sono inoltre state fornite definizioni chiare per l’elusione e l’abuso del diritto ed è stata 72 • TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 ricerche I temi più importanti per il prossimo futuro sono la voluntary disclosure e il reato di autoriciclaggio introdotta la contestazione preventiva per il contribuente che è spinto verso una sempre maggiore trasparenza sulle proprie operazioni. Se da un lato, però, il legislatore ha cercato di diminuire le fattispecie che possono comportare rischio penale, dall’altro, si è assistito a interventi di segno opposto volti a un maggior inasprimento delle pene in alcuni ambiti. In materia ambientale, per esempio, è stata approvata la tanto attesa legge in materia di ecoreati (l. 68/2015) che introduce nel codice penale il reato di disastro ambientale. A questo si aggiunge anche il reato di omessa bonifica, con la possibilità per l’autorità di ordinare al proprietario di un fondo la regolarizzazione dello stesso. Nell’ottica di una maggiore trasparenza delle aziende e dei singoli contribuenti, il tema più importante per il prossimo futuro è quello relativo alla voluntary disclosure e al reato di autoriciclaggio. La questione assume fondamentale rilevanza sia perché il periodo per effettuare la collaborazione volontaria in relazione ai crediti provenienti da illeciti fiscali è arrivato alla sua conclusione, sia perché il conto dei contribuenti che hanno deciso di attivarsi nel processo di collaborazione ha superato quota seimila. I rischi per chi non dovesse effettuare la voluntary disclosure sono tanti. Sono infatti previste pene fino a otto anni per il reato di autoriciclaggio. Ma la chiarezza sulle pene è controbilanciata da un’incertezza applicativa enorme. Molti sono i dubbi interpretativi e non aiuta il fatto che non ci sia ancora nessuna applicazione di questi capi d’accusa. Mancano inoltre delle linee guida univoche e dei precedenti giudiziari. Secondo Ciro Pellegrino, fondatore dello studio Pellegrino che dal 2008 porta avanti un rapporto di collaborazione con Gianni Origoni Grippo Cappelli, «nelle mani del magistrato è lasciato un margine di discrezionalità troppo ampio. C’è molta preoccupa- Studio Legale Borgna TRIESTE • MILANO • PADOVA • VENEZIA-MESTRE www.studioborgna.com ricerche Più che in competizione, l’offerta delle boutique penali e quella degli studi civilistici sono complementari zione sul tema e mi aspetto delle applicazioni tra loro non coerenti». Non c’è dunque ancora certezza su come le diverse procure applicheranno le norme e quali saranno i risvolti in tema tributario e di 231. L’autoriciclaggio, infatti, coinvolge alcune delle fattispecie fiscali (evasione, falso in bilancio) prendendo origine da esse, e sfocia in potenziali rilievi penali anche sul versante 231, rendendo così parzialmente vana la depenalizzazione che ha investito alcuni dei reati tributari di cui sopra. Diverse sono però le critiche rivolte ai suddetti cambiamenti normativi che puntano il dito soprattutto sulla poca organicità delle modifiche apportate al codice. Secondo Fabio Pinelli dell’omonimo studio «sono spesso eseguite per fronteggiare esigenze penalpopuliste. Il legislatore risponde a domande provenienti dalla collettività (gratificanti anche sotto il profilo elettorale) piuttosto che emanare provvedimenti normativi frutto di reali esigenze special–preventive e ben inserite nel contesto complessivo dell’ordinamento». Meno critico invece, Alessandro Pistochini, partner di Crippa Pistochini, secondo cui le riforme «fanno parte di un nuovo approccio legato alla cultura della legalità che dal governo Monti in poi si è potuto apprezzare». Boutique e full-service Per far fronte alle richieste dei clienti, le risposte degli studi penali in termini di organizzazione della struttura sembrano essere due, riflesso di altrettante visioni del comparto penale. Il primo modello punta tutto sulla iperspecializzazione. In uno studio di diritto penale societario e di impresa ci sarà allora lo specialista del fiscale, quello dell’ambientale, il consulente in relazione a modelli 231 e così via per tutte le fattispecie di interesse per lo studio. Il secondo modello propone al cliente una rosa di professionisti a tutto tondo, detentori di una conoscenza penale diffusa. I pro e i contro dei due modelli sono evi- 74 • TOPLEGAL Dicembre/Gennaio 2016 denti. Gli studi del primo tipo permettono di fornire al cliente un’assistenza approfondita in ogni singola disciplina. La consulenza rischia però di diventare economicamente gravosa per fattispecie troppo complesse che richiedono l’intervento di diversi specialisti, con conseguente allungamento dei tempi di risposta. Il secondo modello invece, a fronte di un rapporto orientato all’accorciamento dei tempi di risposta, richiede uno sforzo maggiore al legale che nei casi più complessi può portare a criticità nell’assistenza al cliente. A prescindere però dal tipo di organizzazione, gli studi afferenti a questi due modelli sono uniti dalla volontà di essere riconosciuti come «boutique». Tale etichetta, nella percezione da parte del mercato per quanto riguarda il diritto penale, si svuota di tutte le sue connotazioni critiche legate alle dimensioni ridotte e all’incapacità di gestione di clienti complessi, e si fa portatrice di valori come la qualità. Questa posizione è volta a tracciare una linea di confine con i grandi studi legali d’affari in cui è presente un dipartimento penale. Ma si tratta di un’affermazione di indipendenza del penalista che non centra il punto fondamentale della questione. I due approcci, infatti, non si pongono affatto sulla stessa fascia di mercato. Più che in competizione, l’offerta delle boutique penali e quella degli studi civilistici sono complementari. All’interno degli studi full-service non è una novità trovare dei dipartimenti penali dotati di strutture competitive. Ma le cause di questa scelta sono da rintracciare fuori dall’Italia, più precisamente dalla necessità di tutelare i grandi investitori esteri operanti in Italia. Il profilo richiesto da questo tipo di clienti è dunque quello di uno studio di grandi dimensioni, capace di fornire un’assistenza diffusa negli ambiti di interesse della società e di intrattenere fitti rapporti con la casa madre e con i legali delle altre giurisdizioni. Non è un caso che i primi studi a introdurre un dipartimento penale siano stati americani e inglesi, quali Simmons & Simmons, Clifford Chance con Antonio Golino ricerche Il doppio binario della consulenza preventiva In aumento i mandati stragiudiziali ma solo per le grandi realtà aziendali C OMPLICE IL PARZIALE SUPERAMENTO dalla crisi osservata negli ultimi mesi, si registra nel comparto un innalzamento del budget allocato alla consulenza del penalista. Secondo Marcello Elia dello studio Elia, «la cultura della prevenzione è in risalita. C’è una minore preoccupazione per la spesa e si guarda più al possibile rischio penale». Le società multinazionali operanti in Italia hanno iniziato a comprendere, anche grazie alla spinta delle rispettive case madri, che le conseguenze di un procedimento penale vanno ben oltre i soli costi dell’assistenza legale. Sono infatti il danno all’immagine e gli eventuali sequestri la vera minaccia per un’attività. Secondo Francesco Sbisà, partner di BonelliErede, «le confische sempre più diffuse e le misure di prevenzione patrimoniale stanno per diventare il vero spauracchio del cittadino. Il cliente non deve più temere il solo procedimento penale ma anche il relativo procedimento di prevenzione che può avere effetti micidiali, anche in considerazione del diverso regime in esso previsto in tema di onere della prova». Ma il trend pare interessare solo una parte delle aziende. Le Pmi, che si ritrovano spesso con budget di spesa limitati, non sembrano essere ricettive alla necessità di una consulenza preventiva. Tanti imprenditori ricorrono ancora al penalista solo all’ultimo momento e di solito si tratta di aziende medio piccole. Un’informazione minima sui rischi risolverebbe tanti problemi. Sul bisogno di informare il e Baker & McKenzie con Enrico Maria Mancuso. Il merito di questi studi è stato quello di importare, con fortune alterne, una visione internazionale del diritto penale, puntando da subito sulla consulenza continuativa senza ovviamente disdegnare la difesa processuale. Più di recente anche altre realtà han- cliente si trova d’accordo Armando Simbari di Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi, per il quale «le modifiche alla 231 impongono un intervento del penalista in via preventiva. Si richiede, dunque, che le aziende siano rese edotte di questi cambiamenti per comportarsi di conseguenza e di ridurre se non azzerare il rischio penale». Nell’ottica di questa esigenza sempre più pressante, Giorgio Perroni, titolare dell’omonimo studio Perroni, ha preparato per i suoi clienti un’informativa di carattere comparativo per condividere eventuali dubbi sulle recenti modifiche legislative in materia di false comunicazioni sociali e mettendo l’accento sui possibili rischi societari. In un periodo di incertezza normativa, il cliente spiazzato sente il bisogno di risposte chiare nel day-by-day in grado di ridurre se non annullare il rischio penale. Secondo Mario Brusa di Brusa Spagnolo Tosoni, «da parte del cliente c’è ovviamente la volontà di difendersi dalle situazioni di rischio e quindi l’interesse di svolgere un’attività preventiva in tal senso». Diventa obbligatorio l’abbandono di un modello lavorativo patologico basato sulla sola difesa dibattimentale per l’ingresso del professionista nel cuore organizzativo delle società per comprendere le problematiche da affrontare dal punto di vista del cliente. Al penalista è richiesta dunque la trasformazione in consigliere, che mantenendo la propria indipendenza dalla società assistita, ne coglie tutte le particolarità e le sfumature. no adottato questa soluzione: tra questi troviamo BonelliErede con Francesco Sbisà proveniente da Dominioni Gobbi Sbisà, Dla Piper con Raffaella Quintana e, unico caso tra gli studi d’affari in cui sono coinvolti direttamente due partner, R&p Legal con Piero Magri e Giuseppe Vaciago. TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 • 75 ricerche Si sta sviluppando un terzo modello per fornire un supporto su problematiche mirate operando in ambiti extrapenali 0RGHOORÁXLGRODWHU]DYLD In questo contesto sta vedendo la luce un terzo modello. Spinte dalle richieste del mercato che vede aumentare il rischio penale per reati tributari, diverse boutique stanno sviluppando un modello fluido per fornire un supporto su problematiche mirate operando però in ambiti extrapenali. Così si muove lo studio Iannaccone, che già da diversi anni unisce civilisti e penalisti puntando su un’offerta coordinata a esigenze complesse. Questa tendenza ha trovato terreno fertile anche in mercati di provincia come il triveneto. Tra le realtà affermate troviamo infatti lo studio Ponti, che attraverso il suo fondatore Luca Ponti constata la particolarità del nord-est del Paese in cui «è il cliente che crea l’occasione. La nostra è una realtà fortemente legata al territorio, se quest’ultimo non cresce è difficile che lo facciano gli studi legali. Restringere e specializzarsi è una risposta di competenza». Nella direzione di una maggiore sinergia di specializzazioni, nell’area di Padova, va la fusione appena realizzata tra il tributarista Davide Druda e il penalista Fabio Pinelli creando Pinelli Druda. Profilo da outsider, invece, per PisanoLaw che ha scelto di puntare su quella che il suo fondatore, Roberto Pisano, ha definito «una supernicchia nell’ambito del diritto penale d’impresa con rilevanza internazionale», laddove la legislazione italiana dialoga o entra in conflitto con ordinamenti di Stati esteri su tematiche societarie e tributarie che hanno un respiro internazionale, ad esempio in procedimenti legati all’esportazione illecita di opere d’arte e in casi di estradizione da e verso l’Italia. Sul valore dell’internazionalizzazione ha deciso di puntare anche Moro Visconti de Castiglione Guaineri, che dal 2004 è membro di Fraudnet, alleanza multi giurisdizionale di studi indipendenti operanti nel campo del business crime voluta dalla Camera di commercio inglese per la cura di problematiche che vanno oltre i confini 76 • TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 di un singolo Paese. Questa progressiva specializzazione influirà sugli studi unipersonali, che nel futuro potranno soffrire sia della crescente concorrenza nella fornitura dei servizi penali, sia dell’allontanamento dalle reali richieste di mercato che si fanno sempre più complesse. Le società, al momento di richiedere una consulenza penale, spesso in via preventiva, hanno la necessità di trovarsi al tavolo con un interlocutore preparato non solo sulle fattispecie di reato, ma che abbia ben chiare le esigenze interne di mercato e che sappia interfacciarsi, nel caso delle multinazionali, con la casa madre. Destino diverso, invece, per tutte le altre piccole strutture fortemente specializzate in una singola area di competenza che dovranno però apportare alcuni radicali cambiamenti. In un contesto di mercato che vede l’ingresso nell’arena dibattimentale di nuovi e sempre più agguerriti competitor, e al netto di pochi grandi nomi di riferimento come Franco Coppi, il cui standing continuerà a essere robusto, la piccola realtà dovrà giocoforza unire alla competenza di nicchia l’efficacia nella gestione delle risorse tipica dei grandi studi d’affari. I primi segnali di cambiamento si notano già, ad esempio, nei metodi di tariffazione. Ultima roccaforte della tariffa oraria, il penale sta lentamente aprendosi sia al beauty contest, introdotto per cercare un’ottimizzazione della spesa legale, sia a metodi retributivi derivanti dal forfait, con tariffe annue per la consulenza legate al consuntivo dell’anno precedente. Ma a parte questi cambiamenti forzati, quel che risalta maggiormente, è l’immobilità delle boutique in relazione alla partnership e all’assetto organizzativo. Gli ultimi grandi cambiamenti risalgono al 2012 con la decisione rivoluzionaria di Massimo Dinoia di associare formalmente i suoi collaboratori storici e, nel medesimo anno la costituzione, da parte di Francesco Arata e dei suoi quattro soci, di Arata e associati. TL ricerche RICERCA TOPLEGAL PENALE 2015 | I MANDATI Norma nuova, processo vecchio Spiccano i processi alle vecchie dirigenze di impianti industriali e i procedimenti per corruzione contro funzionari dello Stato. In aumento gli illeciti tributari di Roberto Molica I L 2015 HA PORTATO DIVERSI CAMBIAMENTI all’ordinamento penale. Diverse, infatti, sono state le leggi e i decreti che hanno introdotto modifiche sostanziali al codice. Ma stando a quanto afferma Raffaella Quintana di Dla Piper «non è un anno di rottura; è già da tanto che il legislatore tiene ormai la scena per i casi di responsabilità penale per atti di impresa». Mentre a queste variazioni legislative non sembra aver corrisposto un cambiamento radicale per il lavoro del penalista, con molta probabilità le nuove fattispecie introdotte saranno maggiormente influenti solo dall’anno prossimo. Corruzione e Pubblica amministrazione Tra i processi che stanno tenendo banco al momento, solo una piccolissima parte è riferibile esclusivamente al 2015. Tra questi, uno dei più importanti è quello relativo alla maxi inchiesta per corruzione nell’ambito dei finanziamenti al progetto del Mose di Venezia e che conta 13 imputati tra cui l’ex sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, l’ex europarlamentare Lia Sartori e l’ex ministro delle infrastrutture e dei trasporti Altero Mattioli. In ambito societario, risalta il procedimento denominato Eni-Algeria che fa seguito all’indagine sulle TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 • 77 ricerche ,PDJJLRULSURFHVVLGLSHQDOHÀQDQ]LDULRWULEXWDULR Caso Descrizione / Aggiornamento Cliente Apple L’ipotesi di reato vede Apple e i suoi manager imputati per il mancato Enzo Biagini versamento dell’Ires per un totale di circa 879 milioni di euro in 5 anni, Mauro Cardaio dal 2008 al 2013. Bulgari Processo, rinviato al 13 Gennaio 2016, che vede gli eredi della casa di Paolo e Nicola Bulgari moda indagati per presunta evasione fiscale Bruno Assumma (Assumma Bruno) Flavio Briatore Flavio Briatore, ex manager di Formula 1, è stato condannato a un anno e undici mesi con la condizionale per reati fiscali relativi al noleggio delFlavio Briatore lo yacht Force Blue sequestrato nel 2010 dalla Guardia di Finanza al largo di La Spezia. Massimo Pellicciotta e Fabio Lattanzi Paola Severino Cristiana Ruella Giuseppe Minoni Luciano Patelli Alfonso Dolce Massimo Dinoia, Armando Simbari (Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi) Francesco Mucciarelli e Luisa Mazzola (Mucciarelli) Francesco Centonze Franco Coppi (Franco Coppi); Fabio Cagnola, Giuseppe Bana (Bana) Riccardo Olivo (Vassalli Olivo e associati) Per il reato di evasione fiscale, pena di 6 mesi convertita in 45mila euro dopo che il conduttore televisivo ha firmato una transazione da 20 milioni di euro allo Stato Ezio Greggio Giulia Bongiorno (Bongiorno) Fonsai/Ligresti Reato di falso in bilancio aggravato e manipolazione del mercato contestato alla famiglia Ligresti Alberto Nagel, Salvatore Ligresti Antonio Talarico Emanuele Erbetta Gioacchino Paolo Ligresti Unicredit (parte civile) Azionisti Fonsai (parte civile) Mario Zanchetti (Pulitanò Zanchetti) Gian Luigi Tizzoni (Tizzoni) Guglielmo Giordanengo (Giordanengo Avvocati Associati) Cesare Zaccone (Cesare Zaccone) Davide Sangiorgio (Lunghini Sangiorgio) Giuseppe Iannacone (Iannaccone e associati) Fabio Belloni (Spa - Studio penalisti associati) Gianna Nannini Trattative con l’Agenzia delle Entrate per saldare il debito con il Fisco della cantante senese, accusata dalla procura di Milano di evasione fiscale di 3 milioni e 750 mila euro Gianna Nannini Giulia Bongiorno (Bongiorno) Sisal Assoluzione per Emilio Petrone, amministratore delegato di Sisal, imputato per dichiarazione infedele - previsto dall’art.4 del decreto 74/2000 Emilio Petrone - perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato. Processo ai vertici di Dolce & Gabbana. Ribaltata la sentenza della Corte d'Appello di Milano, che aveva ritenuto la sussistenza del reato di omessa Dolce & Gabbana dichiarazione con riferimento a una delle società del gruppo (Gado). I Giudici Supremi hanno assolto a titolo definitivo e con formula piena gli imputati perché il fatto non sussiste. Ezio Greggio Domenico Dolce e Stefano Gabbana Penalista Andrea Rossetti e Marco Calleri (Mucciarelli) S tudio B olognesi Av voc a ti Pena l i sti d i Im p re s a Milano | Bologna | Ferrara | Roma w w w. s t u d i o b o l o g n e s i . i t )RQGDWRQHOGDOO·DYYRFDWR'DULR%RORJQHVLOR6WXGLR%RORJQHVL_$YYRFDWL3HQDOLVWLGL,PSUHVDIRUQLVFHGDWUHGHFHQQLDVVLVWHQ]DHFRQVXOHQ]DLQ DPELWRSHQDOLVWLFR2JJLVLFDUDWWHUL]]DSHUO·HVSHULHQ]DFRQVHJXLWDQHOO·DPELWRGHOGLULWWRSHQDOHGHOO·HFRQRPLDHGHOO·LPSUHVDHLQSDUWLFRODUHGHLUHDWL FRQWURO·LQFROXPLWjSXEEOLFDFRQWURO·DPELHQWHFGHFRUHDWLHUHDWLWLSLFLGHO7HVWR8QLFR$PELHQWDOH/R6WXGLR%RORJQHVLIRUQLVFHLQROWUHDVVLVWHQ]D HFRQVXOHQ]DLQPDWHULDGLUHVSRQVDELOLWjGHJOL(QWLSUHYLVWDGDO'HFUHWR/HJLVODWLYRQ'LVFLSOLQDGHOODUHVSRQVDELOLWjDPPLQLVWUDWLYDGHOOH SHUVRQHJLXULGLFKHGHULYDQWHGDUHDWR,QTXHVWRDPELWRDSDUWLUHGDOKDSUHGLVSRVWRQXPHURVLPRGHOOLGLRUJDQL]]D]LRQHGLLPSUHVDSHUJUXSSL PXOWLQD]LRQDOLOHDGHUQHOVHWWRUHLQGXVWULDOHHIDUPDFHXWLFRFKHKDQQRFRQVHQWLWRDOOH6RFLHWjFOLHQWLGLHYLWDUHVDQ]LRQLHFKHKDQQRVXSHUDWRLOYDJOLR GLLGRQHLWjHGHIÀFDFLDGDSDUWHGHL0DJLVWUDWLGLYROWDLQYROWDFRPSHWHQWLDJLXGLFDUH/·RUJDQL]]D]LRQHGHOOR6WXGLRFRPSUHQGHXQDVH]LRQHGLGLULWWR FLYLOHHXQDGLGLULWWRDPPLQLVWUDWLYRHVFOXVLYDPHQWHGHGLFDWHDOVXSSRUWRGHOOHVWUDWHJLHGHOWHDPGLSHQDOLVWLODGGRYHRFFRUUDVYROJHUHYDOXWD]LRQL PXOWLGLVFLSOLQDULQHOODWUDWWD]LRQHGHLSURFHGLPHQWLSHQDOLLQFRUVR/R6WXGLRFRQVLGHUDXQRGHLVXRLSXQWLIRU]DLOFRQWLQXRHSXQWXDOHDJJLRUQDPHQWR SURIHVVLRQDOHQRQFKpO·DYYDOHUVLGHLPLJOLRULFRQVXOHQWLWHFQLFLLWDOLDQLSRUWDWRULGLFRQRVFHQ]HVFLHQWLÀFKHPXOWLGLVFLSOLQDUL ricerche presunte tangenti da 198 milioni di euro versate da Saipem a pubblici ufficiali algerini. Il Gup ha chiesto il proscioglimento per l’ex Ad di Eni Paolo Scaroni e della società. È stato inoltre prosciolto dalle accuse l’ex responsabile di Eni per il nord Africa, Antonio Vella. Rinvio a giudizio invece per gli altri sette imputati. A metà 2014 hanno avuto un’eco ancora maggiore le indagini sullo scandalo corruzione su diversi appalti di Expo 2015. Il filone principale ha visto il patteggiamento con condanne superiori ai tre anni dell’ex funzionario Pci Primo Greganti, dell’ex senatore Pdl Luigi Grillo, dell’ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio e di un ex esponente ligure dell’Udc-Ncd, Sergio Cattozzo. Ancora in corso invece il processo per Antonio Rognoni. Un secondo filone ha invece riguardato l’assegnazione degli appalti delle vie d’acqua sud con l’ex sub commissario Antonio Acerbo, che accusato di aver pilotato la gara, ha ottenuto il patteggiamento a tre anni. Partito invece il 5 novembre il maxi processo di Mafia Capitale, che vede 46 imputati accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, corruzione, turbativa d’asta, estorsione, riciclaggio e usura. ,OÀORQHEDQFDULR Grande attività nel settore bancario, dove sotto inchiesta sono le dirigenze di diversi istituti di credito locali: Banca Popolare di Vicenza, Banca Carige, Banca Popolare di Spoleto. Nell’ambito dell’inchiesta sulla maxi truffa ai danni di Banca Carige è stato notificato il rinvio a giudizio per Giovanni Berneschi e altri sette indagati. Più complessa sembra invece l’inchiesta legata alla Banca Popolare di Spoleto che vede l’ex ministro Visco indagato per i reati di corruzione, infedeltà a seguito di dazione o promessa di utilità, truffa e abuso d’ufficio. L’ambientale Ma è nell’ambientale che sta arrivando a conclusione il maggior numero di processi che spesso, però, si chiudono con un nulla di fatto tra le recriminazioni dei parenti delle vittime e delle associazioni di categoria. Un esempio è il procedimento relativo alla megadiscarica di Bussi in Abruzzo, che ha visto l’assoluzione di 19 imputati, tutti ex dirigenti e tecnici della Montedison, per l’accusa di avvelenamento delle acque, mentre per il reato di disastro doloso è scattata la prescrizione. E ancora, nel caso del disastro ambientale di Crotone, otto ex dirigenti della fabbrica Montedison sono stati assolti per cinque casi di omicidio colposo mentre è stato deciso il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per reato di disastro ambientale. Più incerto è il caso del processo Thyssenkrupp Segue a pag. 82 ricerche ,PDJJLRULSURFHVVLGLSHQDOHVRFLHWDULRFRPPHUFLDOH Caso Banca Popolare di Vincenza Descrizione / Aggiornamento Cliente Penalista La procura di Vicenza ha aperto un fascicolo nei confronti di alcuni esponenti di vertice di Banca Popolare di Vicenza in relazione alle ipotesi Gianni Zonin di reato di aggiotaggio e ostacolo alle funzioni di vigilanza. Enrico Ambrosetti (Casarotto Giorgio) Dirigenti Deutsche Bank Deutsche Bank e Depfa I giudici della Corte di Appello di Milano hanno assolto le banche Deutsche Bank, Depfa, Jp Morgan e Ubs, insieme ai nove dirigenti bancari Ubs Banca Popolare di Vincenza condannati in primo grado, a conclusione del processo di secondo grado Dirigenti Ubs per truffa sui contratti derivati stipulati da Palazzo Marino, ribaltando la Depfa Bank sentenza del Tribunale. Jp Morgan Dirigenti Jp Morgan Eni Eni - Nigeria Processo in corso. Indagine promossa dalla Procura di Milano per l’i- Claudio Descalzi potesi di corruzione internazionale nell’ambito dell’acquisizione di Opl Paolo Scaroni 245 in Nigeria. Roberto Casula Luigi Bisignani e Gianluca Di Nardo Paolo Scaroni Eni – Algeria Eni Indagine per corruzione internazionale per una presunta maxi tagente Pietro Varone da 197 milioni di dollari che Saipem, società del gruppo Eni, avrebbe pagato in Algeria. Tullio Orsi Farid Noureddine Bedjaoui Antonio Rognoni Enrico Maltauro Sergio Cattozzo Expo 2015 Scandalo corruzione legata a diversi appalti di Expo 2015 Sadeq Sayeed, ex ceo di Nomura La vicenda legata al presunto occultamento di informazioni a Bankitalia e ai soci azionisti. I procedimenti attuali riguardano la vendita a Deutsche Deutsche Bank Bank e Nomura dei pacchetti di titoli denominati Santorini e Alexandria. Monte dei Paschi di Siena Nomura Giorgio Orsoni Mose di Venezia Costa Concordia Procedimento in udienza, che fa seguito a una maxi inchiesta per corLia Sartori ruzione legata a tangenti nell’ambito dei finanziamenti al progetto Mose e che conta attualmente 13 imputati. L’udienza è stata preceduta da Altero Mattioli diversi patteggiamenti tra i quali spicca quello dell’ex ministro Giancarlo Galan condannato a 2 anni e 10 mesi di reclusione. Giancarlo Galan Erasmo Cinque Costa Crociere Per il reato di disastro colposo, omicidi colposi plurimi e per abbandoFrancesco Schettino no di incapaci Francesco Schettino è stato condannato a 16 anni e un Comune dell’Isola mese e al pagamento delle spese processuali per il naufragio della Costa Giglio Concordia. Codacons 82 • TOPLEGAL Dicembre/Gennaio 2016 Giorgio Perroni (Perroni e associati) Paolo Della Sala (Paolo Della Sala & Associati); Francesco Giovannini (Perroni e associati); Giuseppe Fornari (Orlando Fornari) Nerio Diodà, Massimiliano Diodà e Matteo Calori (Diodà); Carlo Federico Grosso (Grosso Federico Carlo) Paola Severino Alberto Moro Visconti (Moro Visconti de Castiglione Guaineri) Guido Carlo Alleva (Alleva & associati) Massimo Pellicciotta; Fabrizio Manganiello (La Scala) Alberto Moro Visconti, Enrico De Castiglione (Moro Visconti de Castiglione Guaineri) Alberto Alessandri (Alberto Alessandri) Marcello Elia (Marcello Elia); Fabio Cozzi (Paul Hastings) Ferdinando Brocca, Paolo Patacconi (Brocca) Roberto Pisano (Pisano); Giuseppe Staiano Domenico Aiello (Aiello Avvocati Associati) Paolo Grasso e Giovanni Dedola Michele Ciravegna, Riccardo Ferrari e Rodolfo Senes Luca Troyer (Troyer Bagliani) Andrea Corradino Roberto Macchia (Macchia e Associati) Angelo Paris Luigi Grillo Primo Greganti Monte dei Paschi Giuseppe Iannaccone (Iannaccone e associati) Guido Carlo Alleva (Alleva & associati); Elisa Scaroina (Penalisti associati) Giuseppe Bana, Fabio Cagnola Franco Coppi, Giovanni Ponti Davide Sangiorgio (Lunghini Sangiorgio) Nerio Diodà (Diodà) Marco Calleri (Mucciarelli) Guido Carlo Alleva (Alleva & Associati) Francesco Arata, Carlo Tremolada (Arata e Associati) Franco Coppi (Franco Coppi) Francesco Compagna (Compagna), Giuseppe Consolo (Consolo) e Gabriele Crivello Antonio Franchini e Niccolò Ghedini Marco Vassallo (Vassallo Olivo) Marco De Luca (Marco De Luca) Saverio Senese - Domenico Pepe del (Dimissionario) Alessandro Maria Lecci Giuliano Leuzzi ricerche ,PDJJLRULSURFHVVLGLSHQDOHDPELHQWDOHVDOXWHLQGXVWULDOH Caso Descrizione / Aggiornamento Cliente Penalista Vicenda Discarica Bussi Processo a 19 imputati, ex vertici montedison e Responsabili della protezione ambientale di Bussi conclusoni con l’assoluzione 19 imputati per tutti gli imputati per il reato di omicidio e prescrizione per il reato di avvelenamento di acque e disastro ‘ambientale’. Carlo Baccaredda Boy (Baccaredda Boy Carlo); Carlo Sassi (Paleari Sassi Wiget); Francesco Arata (Arata e Associati); Gaetano Centonze; Nadia Alecci; Paola Severino; Francesco Centonze; Paolo Accinni (Accinni Giovanni Paolo); Roberto Losengo (Losengo Soliani); Tommaso Marchese; Tullio Padovani (Padovani Tullio) Eternit Procedimento Eternit relativo alle morti per amianto presso lo stabilimento di Casale Monferrato dichiarato prescritto dalla Corte di Stephan Schmidaeiny Cassazione. Precedentemente l'unico imputato Stephan Schmidaeiny era stato condannato a 18 anni di reclusione. Guido Carlo Alleva (Alleva & associati); Astolfo di Amato (Astolfo di Amato & associati) Giovanni Paolo Accinni (Accinni Giovanni Paolo); Carlo Sassi (Paleari Sassi Wiget); Marco De Luca (Marco De Luca); Carlo Baccaredda Boy (Baccaredda Boy Carlo); Nadia Alecci, Tullio Padovani, Menegani Sette dirigenti Ausimont e Solvay Daniele; Luca Santa Maria, Alfio Valsecchi (Santa Maria Valsecchi Vizzardi); Dario Bolognesi (Bolognesi); Francescio Arata, Leonardo Cammarata (Arata e Associati); Massimo Dinoia (Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi) Spinetta Marengo Il processo al polo chimico di Spinetta Marengo, pendente in Corte d’Assise di Alessandria. I reati contestati sono delitto di avvelenamento doloso e contravvenzione di omessa bonifica. Imputati sono gli amministratori delegati e l’alta dirigenza di due società, Ausimont e Solvay. Thyssenkrupp Il 24 aprile 2014 la Suprema Corte di Cassazione ha confermato le colpe dei sei imputati e dell’azienda, ma ha ordinato un nuovo Sei vertici aziendali processo d’appello per ridefinire le pene, successivamente ridotte. svoltosi a Torino: il 24 aprile 2014 la Suprema Corte di Cassazione ha infatti confermato le colpe dei sei imputati e dell’azienda per il reato di omicidio colposo, ma ha ordinato un nuovo processo d’appello per la ridefinizione delle pene che, dopo più di un anno, il 29 maggio 2015, sono state ridotte nell’insoddisfazione generale dei familiari delle vittime contrarie al ricalcolo e degli imputati che, invece, attendevano un ricalcolo più consistente. Tra i processi ancora in svolgimento si segnala invece, ma con la spada di Damocle della prescrizione sempre presente, il processo per il disastro gassifero nella strage ferroviaria di Viareggio. Mentre è attesa per il 30 novembre la sentenza per il processo al polo chimico di Spinetta Marengo, in cui agli amministratori delegati e dirigenti di Ausimont e Solvay, che si sono succedute nella gestione dello stabilimento, è contestato il reato di avvelenamento doloso e contravvenzione di omessa bonifica. Arrivato invece a conclusione il processo in primo grado per la vicenda Costa Concordia, con la condanna a 16 anni e un mese di Francesco Schettino per disastro colposo, omicidi colposi plurimi e abbandono Franco Coppi (Franco Coppi); Guido Carlo Alleva (Alleva & Associati); Guglielmo Giordanengo, Maurizio Anglesio (Giordanengo Avvocati Associati) ; Paolo Sommella; Alfredo Gaito; Francesco Dassano (Francesco Dassano); Cesare Zaccone (Cesare Zaccone) di incapaci. Ma sia la procura di Grosseto che i legali di Schettino hanno presentato richiesta di appello. Il tributario In ambito tributario si è concluso, alla fine del 2014, il processo ai due stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana e altri quattro imputati per il reato di evasione fiscale. Ribaltata in Cassazione la sentenza della Corte d’Appello di Milano, i giudici supremi hanno assolto a titolo definitivo e con formula piena gli imputati perché il fatto non sussiste. Il reato di evasione è invece stato contestato alla cantante Gianna Nannini e al conduttore Ezio Greggio. La prima ha patteggiato una condanna a un anno e due mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena e la non menzione nel casellario giudiziale, il secondo è stato condannato a una pena di sei mesi convertita in 45mila euro dopo la firma di una transazione da 20 milioni di euro allo Stato. Rinviato al 13 gennaio 2016 invece il processo Bulgari, che vede gli eredi della casa di moda indagati per presunta evasione. TL TOPLEGAL Dicembre/Gennaio 2016 • 83 ricerche PENALE Studi e Professionisti per specializzazione segnalati dal mercato* 1. CLASSIFICA PER SPECIALIZZAZIONE CHIAVE DI LETTURA STUDI Fascia 1 \ Leader del mercato con riconoscimento diffuso e consolidato 3HQDOH DPELHQWDOHVDOXWHLQGXVWULDOH Fascia 1 | Leader del mercato Padovani Tullio Santa Maria Valsecchi Vizzardi In termini quantitativi, registra il maggior numero di segnalazioni da soggetti al vertice del mercato di riferimento. In termini qualitativi, le segnalazioni arrivano, oltre che da propri clienti, anche da concorrenti e controparti. Indice di un riconoscimento diffuso e consolidato. Fascia 2 | Riconoscimento diffuso Alleva & associati Baccaredda Boy Carlo Fascia 2 \ Protagonista del mercato con riconoscimento diffuso Bana Cesare Zaccone Marco De Luca In termini quantitativi, registra un numero di segnalazioni che si in- Moro Visconti de Castiglione Guaineri quadra nel range superiore alla soglia critica. In termini qualitativi, le Mucciarelli segnalazioni provengono in percentuale variabile da clienti, concorrenti Pellegrino Ciro e controparti, e sono di natura prevalentemente spontanea. Indice di un Pulitanò Zanchetti riconoscimento diffuso, anche se non consolidato. Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato Fascia 3 \ Protagonista del mercato con riconoscimento focalizzato Accinni Giovanni Paolo Astolfo Di Amato e associati Butti & partners In termini quantitativi, registra un numero di segnalazioni che raggiun- Franco Coppi ge la soglia critica della ricerca. In termini qualitativi, le segnalazioni provengono in percentuale variabile da clienti, concorrenti e controparti, e sono generalmente di natura sollecitata. Indice comunque di un PROFESSIONISTI riconoscimento, seppure non diffuso né consolidato. Fascia 1 | Leader del mercato I criteri di valutazione qualitativi sono gli stessi a cui fanno rife- Tullio Padovani Padovani Tullio rimento i clienti: Luca Santa Maria Santa Maria Valsecchi Vizzardi 1° le capacità e le conoscenze tecnico-giuridiche e professionali del team; 2° la reattività (ovvero tempestività ed efficienza nella gestione dei processi durante il mandato); 3° la conoscenza del business e la capacità di comunicare / interagire con il cliente, (capacità di comprendere gli obiettivi e le aspettative del cliente, nonché le complessità, l’articolazione e le peculiarità del suo business). Fascia 2 | Riconoscimento diffuso Guido Carlo Alleva Alleva & associati Carlo Baccaredda Boy Baccaredda Boy Carlo Giuseppe Bana Bana Enrico de Castiglione Moro Visconti de Castiglione Guaineri Marco De Luca Marco De Luca Francesco Mucciarelli Mucciarelli * La selezione degli studi e dei professionisti presenti nelle diverse tabelle del rapporto riflette i risultati emersi nella ricerca condotta dal Centro Studi TopLegal, basata su interviste con clienti e avvocati. L’inserimento avviene in funzione delle segnalazioni del mercato e non dalle risposte ai Ciro Pellegrino Pellegrino Ciro Domenico Pulitanò Pulitanò Zanchetti Cesare Zaccone Zaccone Cesare Mario Zanchetti Pulitanò Zanchetti questionari dei diretti interessati. La ricerca rimane una visione soggettiva e non implica alcuna valutazione nei confronto di altri studi o professionisti non citati i quali sono comunque attivi nel settore. Gli studi e i professionisti sono ordinati alfabeticamente all’interno delle sezioni. Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato Giovanni Paolo Accinni Accinni Giovanni Paolo Dario Bolognesi Bolognesi Dario Fabio Cagnola Bana 84 • TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 ricerche Franco Coppi Franco Coppi PROFESSIONISTI Ermenegildo Costabile Ermenegildo Costabile Astolfo Di Amato Astolfo Di Amato e associati Fascia 1 | Leader del mercato Antonio Fiorella Fiorella Antonio Roberta Guaineri Moro Visconti de Castiglione Guaineri Giacomo Gualtieri Bana Ugo Lecis Lecis Cannella Grassi Luisa Mazzola Mucciarelli Marco Micheli Palmer Carlo Enrico Paliero Mucciarelli Francesca Pedrazzi Alberto Alessandri Carlo Sassi Paleari Sassi Wiget Sergio Spagnolo Brusa Spagnolo Tosoni & partners Alberto Alessandri Alberto Alessandri Guido Carlo Alleva Alleva & associati Marco De Luca Marco De Luca Nerio Diodà Nerio Diodà Carlo Federico Grosso Grosso Carlo Federico Giuseppe Iannaccone Giuseppe Iannaccone e associati Francesco Mucciarelli Mucciarelli Tullio Padovani Padovani Tullio Paola Severino Severino Penalisti Associati Cesare Zaccone Cesare Zaccone Giuseppe Vaciago R&p Legal Alfio Valsecchi Santa Maria Valsecchi Vizzardi Matteo Vizzardi Santa Maria Valsecchi Vizzardi Fascia 2 | Riconoscimento diffuso Marina Zalin Butti & partners STUDI 3HQDOH EDQFDULRÀQDQ]LDULRWULEXWDULR Fascia 1 | Leader del mercato Alberto Alessandri Alleva & associati Cesare Zaccone Marco De Luca Mucciarelli Giovanni Paolo Accinni Accinni Giovanni Paolo Francesco Arata Arata & associati Bruno Assumma Assumma Bruno Giuseppe Bana Bana Maurizio Bellacosa Severino Penalisti Associati Marco Calleri Mucciarelli Franco Coppi Franco Coppi Antonio D’Avirro D’Avirro Ducci Massimo Dinoia Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi Angelo Giarda Angelo Giarda Francesco Isolabella della Croce Lodovico Isolabella della Croce Marta Lanfranconi Mucciarelli Angelo Nanni Severino Penalisti Associati Riccardo Olivo Vassalli Olivo e associati Giorgio Perroni Perroni e associati Elisa Scaroina Severino Penalisti Associati Filippo Sgubbi Sgubbi Filippo Mario Zanchetti Pulitanò Zanchetti Nerio Diodà Padovani Tullio Severino Penalisti associati Fascia 2 | Riconoscimento diffuso Angelo Giarda Arata & associati Bana Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi Franco Coppi Giuseppe Iannaccone e associati Grosso Carlo Federico Lodovico Isolabella della Croce Perroni e associati Sgubbi Filippo Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato Accinni Giovanni Paolo Baker & McKenzie BonelliErede Lanzi Del Sasso Lunghini Sangiorgio Stortoni Merlini Meyer Vassalli Olivo e associati Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato Domenico Aiello Aiello Nicola Apa Vassalli Olivo e associati Fabio Cagnola Bana Ivo Caraccioli Valente associati Ermenegildo Costabile Ermenegildo Costabile Marcello Elia Marcello Elia Antonio Fiorella Fiorella Antonio Golino Clifford Chance Alessio Lanzi Lanzi Del Sasso Luca Jacopo Lauri Luca Jacopo Lauri Lucio Lucia Lucia Giacomo Lunghini Lunghini Sangiorgio Enrico Maria Mancuso Baker & McKenzie Aldo Meyer Stortoni Merlini Meyer Gaetano Pecorella Pecorella Roberto Rampioni Rampioni Roberto Davide Sangiorgio Lunghini Sangiorgio Francesco Sbisà BonelliErede Luigi Stortoni Stortoni Merlini Meyer Gianluigi Tizzoni Tizzoni Paolo Tosoni Brusa Spagnolo Tosoni & partners Luca Troyer Troyer Bagliani e associati Valerio Valignani Valignani e Benucci Francesco Vassalli Vassalli Olivo e associati TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 • 85 ricerche STUDI 3HQDOH VRFLHWDULRFRPPHUFLDOH Fascia 1 | Leader del mercato Alberto Alessandri Alleva & associati Bana Cesare Zaccone Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi Marco De Luca Mucciarelli Nerio Diodà Padovani Tullio Severino Penalisti associati Fascia 2 | Riconoscimento diffuso Amodio Ennio Angelo Giarda Arata & associati Dominioni Oreste & associati Franco Coppi Giuseppe Iannaccone e associati Moro Visconti de Castiglione Guaineri Pellegrino Ciro Perroni e associati Santa Maria Valsecchi Vizzardi Sgubbi Filippo Francesco Mucciarelli Mucciarelli Tullio Padovani Padovani Tullio Paola Severino Severino Penalisti Associati Cesare Zaccone Cesare Zaccone Fascia 2 | Riconoscimento diffuso Ennio Amodio Amodio Ennio Francesco Arata Arata & associati Giuseppe Bana Bana Maurizio Bellacosa Severino Penalisti associati Gian Piero Biancolella Biancolella Gian Piero Marco Calleri Mucciarelli Francesco Centonze Francesco Centonze Oreste Dominioni Dominioni Oreste e associati Angelo Giarda Angelo Giarda Marta Lanfranconi Mucciarelli Ugo Lecis Lecis Cannella Grassi Alberto Moro Visconti Moro Visconti de Castiglione Guaineri Riccardo Olivo Vassalli Olivo e associati Carlo Enrico Paliero Mucciarelli Ciro Pellegrino Pellegrino Ciro Giorgio Perroni Perroni e associati Luca Santa Maria Santa Maria Valsecchi Vizzardi Elisa Scaroina Severino Penalisti associati Filippo Sgubbi Sgubbi Filippo Mario Zanchetti Pulitanò Zanchetti Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato Accinni Giovanni Paolo Astolfo Di Amato e associati Baccaredda Boy Carlo Baker & McKenzie BonelliErede Brusa Spagnolo Tosoni & partners Francesco Centonze Gianaria Mittone Ronfani Lanzi Del Sasso Lodovico Isolabella della Croce Lunghini Sangiorgio Marcello Elia Palmer Paolo Della Sala & associati Stortoni Merlini Meyer Vassalli Olivo e associati PROFESSIONISTI Fascia 1 | Leader del mercato Alberto Alessandri Alberto Alessandri Guido Carlo Alleva Alleva & associati Franco Coppi Franco Coppi Marco De Luca Marco De Luca Massimo Dinoia Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi Nerio Diodà Nerio Diodà Giuseppe Iannaccone Giuseppe Iannaccone e associati 86 • TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 Giovanni Paolo Accinni Accinni Giovanni Paolo Domenico Aiello Aiello Carlo Baccaredda Boy Baccaredda Boy Carlo Mario Brusa Brusa Spagnolo Tosoni & partners Ermenegildo Costabile Ermenegildo Costabile Antonio D’Avirro D’Avirro Ducci Paolo Della Sala Paolo Della Sala & associati Astolfo Di Amato Astolfo Di Amato e associati Marcello Elia Marcello Elia Antonio Fiorella Fiorella Massimiliano Foschini Severino Penalisti Associati Fulvio Gianaria Gianaria Mittone Ronfani Francesco Isolabella della Croce Lodovico Isolabella della Croce Massimo Krogh Krogh Massimo Alessio Lanzi Lanzi Del Sasso Luca Jacopo Lauri Lauri Luca Jacopo Lucio Lucia Lucia Giacomo Lunghini Lunghini Sangiorgio Piero Magri R&p Legal Aldo Meyer Stortoni Merlini Meyer Marco Micheli Palmer Gaetano Pecorella Pecorella Francesca Pedrazzi Alberto Alessandri Nicolò Alessandro Pelanda Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi Fabio Pinelli Pinelli Druda Giovanni Ponti Ponti Giovanni Raffaella Quintana Dla Piper Roberto Rampioni Rampioni Roberto Davide Sangiorgio Lunghini Sangiorgio Francesco Sbisà BonelliErede Andrea Soliani Losengo Soliani Alfonso Stile Stile Luigi Stortoni Stortoni Merlini Meyer ricerche 2. CLASSIFICA PER AREE DI ATTIVITÀ 2.1 Penale giudiziale (difesa e dibattimento) PROFESSIONISTI Fascia 1 | Leader del mercato Guido Carlo Alleva Alleva & associati Franco Coppi Franco Coppi Marco De Luca Marco De Luca Massimo Dinoia Dinoia Federico Pelanda Simbari Uslenghi Nerio Diodà Nerio Diodà Giuseppe Iannaccone Giuseppe Iannaccone e associati Francesco Mucciarelli Mucciarelli Tullio Padovani Padovani Tullio Paola Severino Severino Penalisti Associati Cesare Zaccone Cesare Zaccone Fascia 2 | Riconoscimento diffuso Giovanni Paolo Accinni Accinni Giovanni Paolo Alberto Alessandri Alberto Alessandri Ennio Amodio Amodio Ennio Francesco Arata Arata & associati Carlo Baccaredda Boy Baccaredda Boy Carlo Giuseppe Bana Bana Maurizio Bellacosa Severino Penalisti associati Mario Brusa Brusa Spagnolo Tosoni & partners Marco Calleri Mucciarelli Francesco Centonze Francesco Centonze Ermenegildo Costabile Ermenegildo Costabile Enrico De Castiglione Moro Visconti de Castiglione Guaineri Fulvio Gianaria Gianaria Mittone Ronfani Carlo Federico Grosso Grosso Carlo Federico Roberta Guaineri Moro Visconti de Castiglione Guaineri Marta Lanfranconi Mucciarelli Angelo Nanni Severino Penalisti e associati Riccardo Olivo Vassalli Olivo e associati Carlo Enrico Paliero Mucciarelli Ciro Pellegrino Pellegrino Ciro Giorgio Perroni Perroni e associati Domenico Pulitanò Pulitanò Zanchetti Luca Santa Maria Santa Maria Valsecchi Vizzardi Elisa Scaroina Severino Penalisti e associati Filippo Sgubbi Sgubbi Filippo Mario Zanchetti Pulitanò Zanchetti Antonio Golino Clifford Chance Giacomo Gualtieri Bana Francesco Isolabella della Croce Lodovico Isolabella della Croce Massimo Krogh Krogh Massimo Alessio Lanzi Lanzi Del Sasso Luca Jacopo Lauri Lauri Luca Jacopo Giacomo Lunghini Lunghini Sangiorgio Piero Magri R&p Legal Aldo Meyer Stortoni Merlini Meyer Marco Micheli Palmer Alberto Mittone Gianaria Mittone Ronfani Alberto Moro Visconti Moro Visconti de Castiglione Guaineri Giovanni Ponti Giovanni Ponti Raffaella Quintana Dla Piper Roberto Rampioni Rampioni Roberto Davide Sangiorgio Lunghini Sangiorgio Francesco Sbisà BonelliErede Salvatore Scuto Scuto Salvatore Sergio Spagnolo Brusa Spagnolo Tosoni & partners Luigi Stortoni Stortoni Merlini Meyer Paolo Tosoni Brusa Spagnolo Tosoni & partners Luca Troyer Troyer Bagliani e associati Valerio Valignani Valignani e Benucci Francesco Vassalli Vassalli Olivo e associati 2.2 Penale stragiudiziale PROFESSIONISTI Fascia 1 | Leader del mercato Alberto Alessandri Alberto Alessandri Enrico De Castiglione Moro Visconti de Castiglione Guaineri Marco De Luca Marco De Luca Carlo Federico Grosso Grosso Carlo Federico Giuseppe Iannaccone Giuseppe Iannaccone e associati Francesco Mucciarelli Mucciarelli Fascia 2 | Protagonisti con riconoscimento diffuso Giuseppe Bana Bana Astolfo Di Amato Astolfo Di Amato e associati Oreste Dominioni Dominioni Oreste & associati Angelo Giarda Angelo Giarda Alberto Moro Visconti Moro Visconti de Castiglione Guaineri Carlo Enrico Paliero Mucciarelli Mario Zanchetti Pulitanò Zanchetti Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato Fascia 3 | Riconoscimento focalizzato Domenico Aiello Aiello Gian Piero Biancolella Biancolella Gian Piero Dario Bolognesi Bolognesi Dario Fabio Cagnola Bana Antonio D’Avirro D’Avirro Ducci Paolo Della Sala Paolo Dela Sala & associati Astolfo Di Amato Astolfo Di Amato e associati Massimiliano Foschini Severino Penalisti e associati Gaetano Insolera Insolera Gaetano Ugo Lecis Lecis Cannella Grassi Giacomo Lunghini Lunghini Sangiorgio Enrico Maria Mancuso Baker & McKenzie Francesca Pedrazzi Alberto Alessandri Domenico Pulitanò Pulitanò Zanchetti Raffaella Quintana Dla Piper Davide Sangiorgio Lunghini Sangiorgio Francesco Sbisà BonelliErede TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 • 87 RICERCA TOPLEGAL PENALE 2015 | QUADRO COMPETITIVO Il dualismo del penale In un settore dominato dai grandi veterani, una seconda generazione cerca di cogliere la domanda sullo sfondo di un comparto diviso in due di Roberto Molica N EGLI ANNI PASSATI IL SETTORE DEL diritto penale è stato scosso da diversi cambiamenti importanti. Le sempre più pressanti richieste delle società, infatti, avevano reso evidente l’inadeguatezza del modello boutique vecchio stile. Lo studio composto da un unico socio e affiancato da pochi collaboratori di fiducia si era dimostrato, nel tempo, insufficiente a gestire fattispecie complesse nel campo del penale commerciale. Il biennio 2014/15, a differenza del periodo immediatamente precedente, è stato caratterizzato da un basso numero di movimenti interni agli studi. Unico caso di rilievo, la promozione al ruolo di socio senior di due collaboratori di Brusa Spagnolo Tosoni, studio costituito nel 2001 e caratterizzato da un’età media dei partner inferiore ai 50 anni. Il dato anagrafico non è una questione di poco conto nel settore penale. Difficilmente, infatti, il penalista considerato senior ha meno di 65 anni. Si tratta di un segnale di bassa permeabilità dell’ambiente, in cui i giovani, a eccezione di singoli casi, hanno difficoltà a trovare spazi di manovra. Comunque, dietro ai grandi nomi che occupano le testate di cronaca giudiziaria come Franco Coppi, Tullio Padovani e Paola Severino, considerati all’unanimità punti di riferimento tra i professionisti del settore, si è formata recentemente una seconda generazione di penalisti segnalata con sempre maggiore frequenza dal mercato. A questa fascia appartengono professionisti di circa 50 Segue a pag. 91 88 • TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 STUDIO LEGALE PISANO Lo Studio Legale Pisano è specializzato nell’attività di consulenza e difesa in rapporto a tutti i settori del diritto penale dell’economia (corruzione e reati contro la PA, reati tributari, riciclaggio, reati societari, fallimentari e bancari, manipolazione del mercato ed insider trading, reati ambientali, reati in tema di sicurezza sul lavoro, responsabilità degli enti), con particolare riferimento a indagini e processi con elementi di internazionalità, in cui gli indagati, i mezzi di prova (testimoni, documenti, conti bancari) e/o il profitto degli asseriti reati, sono localizzati in giurisdizioni estere. Nel corso dell’ultimo decennio, lo Studio e il fondatore, l’Avv. Roberto Pisano, hanno rappresentato esponenti di spicco del mondo imprenditoriale e politico sia italiano che internazionale, in rapporto ad alcuni tra i più rilevanti processi penali italiani, ed hanno svolto attività di consulenza e assistenza a favore di prestigiosi enti ed istituzioni estere, e di Governi stranieri. Lo Studio si avvale della collaborazione di esperti, italiani ed esteri, in materia di procedura penale e diritto internazionale, ed opera quotidianamente con qualificati studi legali esteri in rapporto a rogatorie, estradizioni, sequestri e confische di patrimoni, e relative impugnazioni, nell’ambito di giurisdizioni estere (tra le quali, principalmente: Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera, Emirati Arabi Uniti, Hong Kong, Singapore, Monaco, Irlanda, etc.). • Diritto penale internazionale - Procedure di estradizione Via Cino del Duca, 5 e assistenza giudiziaria internazionale • Rogatorie - Sequestri - Confische - Impugnazioni 20122 Milano • Corruzione e reati contro la PA • Reati tributari e riciclaggio Tel. +39.02.76002207 Fax +39.02.76016423 [email protected] • Reati societari, fallimentari, e bancari • Manipolazione del mercato e insider trading • Reati ambientali • Reati in materia di sicurezza sul lavoro • Responsabilità degli enti ricerche Il quadro competitivo del comparto penale si delinea con la contrapposizione radicale tra due modelli di studio anni, già partner di uno studio boutique, dotati di un approccio moderno nel rapporto con il cliente. Il penalista lascia da parte l’aura di infallibilità dei suoi predecessori, presta più attenzione al mercato e fa propri strumenti già noti da tempo ai civilisti: (i.) comprensione delle problematiche societarie e organizzative; (ii.) flessibilità economica; e (iii.) conoscenza dell’inglese. Al graduale aumento della domanda in ambito consulenziale, dovuto anche alla parziale fuoriuscita dalla crisi, non è corrisposto un ricambio interno agli studi. Ciò vuol dire che il mercato, dal lato dell’offerta legale, sembra aver trovato il suo equilibrio. La competizione tra modelli Il quadro competitivo si delinea non solo in base alle dinamiche interne agli studi, ma anche alle tipologie a cui fanno riferimento le varie insegne. Risulta infatti evidente una contrapposizione radicale tra due modelli di studio e le inconciliabili concezioni sull’offerta dei servizi legali penali a cui si ispirano. Negli ultimi 18 mesi si registrano due casi esemplificativi di particolare rilievo, soprattutto per la distanza tra modelli applicati sui quali un consenso sembra ancora lontano. Da un lato, Francesco Centonze, che lo scorso anno ha deciso di abbandonare l’ala protettiva della Severino aprendo una nuova boutique a Milano, sua area di riferimento, puntando sulla specializzazione nel diritto penale d’impresa. Dall’altro, Francesco Sbisà, sbarcato in BonelliErede, che ha scommesso sull’integrazione del penale con le altre discipline. Ed è proprio quest’ultimo avvenimento che ha fatto maggiormente discutere. Si tratta infatti del primo tra i tre grandi studi italiani a dotarsi di un dipartimento penale. L’inserimento del penale all’interno di un’insegna come BonelliErede affonda le radici nella peculiarità legislativa del sistema italiano, che è stato protagonista di una proliferazione normativa in ottica preventiva. Un fatto che ha portato procure e pubblici ministeri ad avere un atteggiamento a volte ag- gressivo nei confronti degli amministratori e delle società, soprattutto se quotate. Questi fattori hanno indotto gli imprenditori a prestare un’attenzione sempre più concreta alla prevenzione del rischio penale. Da cui la decisione di studi come BonelliErede o R&p Legal di integrare specialisti del settore all’interno della loro offerta. I full-service italiani non sono i soli ad aver avvertito la necessità di strutturare un dipartimento penale. Lo stesso fenomeno ha interessato studi internazionali come Dla Piper, Clifford Chance e Baker & McKenzie. In questo tipo di strutture, il penalista è funzionale per far comprendere le peculiarità della legislazione italiana a clienti stranieri presenti con una branch in Italia o a nuovi potenziali investitori. Spiegando tali peculiarità alla luce dei modelli costruiti e utilizzati a livello internazionale. Nonostante la crescente diffusione dell’offerta penale in studi full-service e internazionali, dai competitor tradizionali vengono espressi diversi dubbi a riguardo. Le critiche sono legate soprattutto ai presunti limiti del modello e alla poca libertà che queste strutture lascerebbero ai penalisti che, nel loro agire, rivendicano autonomia rispetto alle dinamiche dei grandi studi. Secondo i critici, il cliente ha bisogno di poter fruire di una consulenza svincolata da qualsiasi possibile ingerenza ambientale o dal minimo conflitto di interessi. L’area di attività del penalista dovrebbe dunque essere caratterizzata dall’indipendenza ideologica dei professionisti coinvolti. Indipendenza che, secondo loro, sarebbe più facile mantenere all’interno delle boutique. Analizzando i principali casi giudiziari dell’anno, il mercato sembra al momento ancora orientato a prediligere l’affidamento dei grandi contenziosi alle boutique specializzate. Se questo è il dato assoluto, quello relativo però racconta una storia in evoluzione. Anche sul fronte del contenzioso, infatti, qualcosa sta mutando, soprattutto data la crescente presenza sul mercato di operatori stranieri. Questo cambiamento è messo in evidenza dagli stessi penalisti che operano in studi multidisciplina- TOPLEGAL Review Dicembre/Gennaio 2016 • 91 ricerche ri. Pur rimanendo salda l’incidenza della consulenza, tutti sottolineano l’aumento dell’attività in ambito contenzioso. Enrico Maria Mancuso, alla guida del dipartimento di Baker & McKenzie, afferma che vi è un equilibrio crescente tra le due pratiche: «Al mio arrivo nel 2011 lo studio si occupava quasi esclusivamente di consulenza stragiudiziale. Adesso il rapporto è 60% stragiudiziale e 40% giudiziale. C’è più equilibrio». Rapporto ancora più sbilanciato per Clifford Chance che, attraverso il partner Antonio Golino dichiara di occuparsi «al 20% di consulenza e per l’80% di difesa processuale». Dla Piper, preferisce concentrarsi invece sui risultati che, per l’anno in corso, sembrano corrispondere «al 5% cir- ca del fatturato totale dello studio». Al contrario le boutique, da sempre favorite in ambito processuale grazie anche all’ampio riconoscimento interno alle procure, registrano un progressivo aumento della richiesta di consulenza che potrebbe mettere in difficoltà le strutture unipersonali. La consulenza non occasionale richiede un affiancamento del cliente quasi quotidiano, un compito del genere difficilmente potrà essere svolto da strutture unipersonali o con un numero ridotto di collaboratori. Tra le boutique, solo quelle con una struttura ottimizzata e di discrete dimensioni saranno in grado di fornire assistenza continuativa mantenendo anche un track record processuale di alto livello. TL