ADUC SALUTE ======================== Articoli, documenti

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====== ADUC SALUTE ========================
Articoli, documenti, notizie e lettere sulla salute, con particolare attenzione alla libertà di cura e di
ricerca scientifica.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori.
Redazione: Via Cavour 68, 50129 Firenze
Tel: 055.290606 (ore 15-18, da lun. a ven.)
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------------------------------------------Archivio settimanale
Dal 11-06-2010 al 17-06-2010
2010-24
COMUNICATI
- Sole e creme. Consigli
http://salute.aduc.it/comunicato/sole+creme+consigli_17684.php
ARTICOLI
- Manovra economica. Diffondere e promuovere il diritto al parto naturale e senza dolore
http://salute.aduc.it/articolo/manovra+economica+diffondere+promuovere+diritto+al_17715.php
- Farmaci generici. Puntare su di essi nella manovra economica: una proposta di riforma strutturale.
Presentato ordine del giorno in Senato
http://salute.aduc.it/articolo/farmaci+generici+puntare+essi+nella+manovra_17706.php
- Ospedali psichiatrici giudiziari: il carcere nuoce gravemente alla salute
http://salute.aduc.it/articolo/ospedali+psichiatrici+giudiziari+carcere+nuoce_17704.php
- Staminali embrionali, le linee guida di Obama continuano a ostacolare la ricerca
http://salute.aduc.it/articolo/staminali+embrionali+linee+guida+obama+continuano_17702.php
- Eutanasia, giudice Connecticut: il suicidio assistito rimane illegale
http://salute.aduc.it/articolo/eutanasia+giudice+connecticut+suicidio+assistito_17687.php
- Rai, Irap e privacy: 'baggianate' di cui conviene occuparsi... per evitare il coprifuoco contro il caos notturno
http://salute.aduc.it/articolo/rai+irap+privacy+baggianate+cui+conviene+occuparsi_17683.php
LETTERE
- Rette Rsa
http://salute.aduc.it/lettera/rette+rsa_220963.php
- Tatuaggio sbagliato
http://salute.aduc.it/lettera/tatuaggio+sbagliato_220893.php
NOTIZIE
- ITALIA Staminali del cervello, aumentano le potenzialità
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+cervello+aumentano+potenzialita_118522.php
- ITALIA Farmaci, ministro Fazio difende manovra Tremonti
http://salute.aduc.it/notizia/farmaci+ministro+fazio+difende+manovra+tremonti_118520.php
- ITALIA Morte Cucchi, Procura chiede 13 rinvii a giudizio
http://salute.aduc.it/notizia/morte+cucchi+procura+chiede+13+rinvii+giudizio_118519.php
- ITALIA Cie Ponte Galeria, Garante detenuti denuncia situazione ingovernabile
http://salute.aduc.it/notizia/cie+ponte+galeria+garante+detenuti+denuncia_118517.php
- AUSTRALIA Staminali placenta riparano polmoni lesionati
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+placenta+riparano+polmoni+lesionati_118516.php
- ITALIA Educazione sessuale come materia scolastica, Osservatorio minori
http://salute.aduc.it/notizia/educazione+sessuale+come+materia+scolastica_118512.php
- ITALIA Al via la radio dei bambini affetti da patologie gravi e croniche
http://salute.aduc.it/notizia/al+via+radio+dei+bambini+affetti+patologie+gravi_118505.php
- Etichette alimentari: Parlamento Ue: no a quelle coi colori
http://salute.aduc.it/notizia/etichette+alimentari+parlamento+ue+no+quelle+coi_118502.php
- ITALIA Liberalizzazioni, Bersani ci riprova dall'opposizione
http://salute.aduc.it/notizia/liberalizzazioni+bersani+ci+riprova+dall_118501.php
- ITALIA Tossicodipendenze, in Calabria a rischio chiusura 50% posti letto
http://salute.aduc.it/notizia/tossicodipendenze+calabria+rischio+chiusura+50_118500.php
- USA Oppioidi, la maggioranza dei tossicodipendenti comincia con farmaci prescritti
http://salute.aduc.it/notizia/oppioidi+maggioranza+dei+tossicodipendenti+comincia_118497.php
- GERMANIA Ogm. Scarsa trasparenza
http://salute.aduc.it/notizia/ogm+scarsa+trasparenza_118484.php
- ITALIA Farmaci generici e biosimilari, l'Aifa lancia sistema alternativo di controllo
http://salute.aduc.it/notizia/farmaci+generici+biosimilari+aifa+lancia+sistema_118492.php
- Ogm, Futuragra si attiva contro la 'deregulation' sulla coltivazione
http://salute.aduc.it/notizia/ogm+futuragra+si+attiva+contro+deregulation+sulla_118488.php
- ITALIA Fecondazione, esperti: congelamento ovociti per donne con cancro
http://salute.aduc.it/notizia/fecondazione+esperti+congelamento+ovociti+donne_118487.php
- Lenti a contatto. Si possono vendere via Internet
http://salute.aduc.it/notizia/lenti+contatto+si+possono+vendere+via+internet_118483.php
- ITALIA Disumanità carceri, ancora un detenuto suicida
http://salute.aduc.it/notizia/disumanita+carceri+ancora+detenuto+suicida_118482.php
- ITALIA Ru486, donne e movimenti in piazza contro obbligo di ricovero ordinario
http://salute.aduc.it/notizia/ru486+donne+movimenti+piazza+contro+obbligo_118481.php
- NUOVA ZELANDA Cannabis terapeutica, la NZ Medical Association dice sì alla legalizzazione
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+nz+medical+association+dice+si_118476.php
- REP. CECA Cechi sempre più favorevoli a aborto e eutanasia legali
http://salute.aduc.it/notizia/cechi+sempre+piu+favorevoli+aborto+eutanasia+legali_118475.php
- SVIZZERA Sanità, in aumento i ricoveri ma diminuisce la durata
http://salute.aduc.it/notizia/sanita+aumento+ricoveri+ma+diminuisce+durata_118477.php
- AUSTRALIA Cannabis, consumatori cronici maggiormente esposti a demenza
http://salute.aduc.it/notizia/cannabis+consumatori+cronici+maggiormente+esposti_118474.php
- ITALIA Tomassini (Pdl): verso legge su responsabilità professionale dei medici
http://salute.aduc.it/notizia/tomassini+pdl+verso+legge+responsabilita_118472.php
- ITALIA Stupefacenti nell'aria di Pescara, indagine Cnr
http://salute.aduc.it/notizia/stupefacenti+nell+aria+pescara+indagine+cnr_118471.php
- ITALIA Spesa sanitaria inferiore alla media europea, ne soffrono i non autosufficienti
http://salute.aduc.it/notizia/spesa+sanitaria+inferiore+alla+media+europea+ne_118467.php
- SPAGNA Cura dell'omosessualita'. Aperta indagine contro clinica
http://salute.aduc.it/notizia/cura+dell+omosessualita+aperta+indagine+contro_118457.php
- ITALIA Staminali, con mix di farmaci maggiori possibilità contro la leucemia mieloide
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+mix+farmaci+maggiori+possibilita+contro_118455.php
- GRAN BRETAGNA Alcuni ipertensivi possono causare il cancro, studio
http://salute.aduc.it/notizia/alcuni+ipertensivi+possono+causare+cancro+studio_118453.php
- USA Dipendenza, giochi comportamentali alle elementari e medie riducono rischi
http://salute.aduc.it/notizia/dipendenza+giochi+comportamentali+alle+elementari_118444.php
- ITALIA Sclerosi sistematica progressiva, nuova strategia
http://salute.aduc.it/notizia/sclerosi+sistematica+progressiva+nuova+strategia_118443.php
- ITALIA Mieloma multiplo, indagine: odissea di 6 mesi prima della diagnosi
http://salute.aduc.it/notizia/mieloma+multiplo+indagine+odissea+mesi+prima+della_118442.php
- ITALIA Fecondazione, maggiori rischi di malformazioni per i figli in provetta
http://salute.aduc.it/notizia/fecondazione+maggiori+rischi+malformazioni+figli_118440.php
- FRANCIA Staminali cordone. Una speranza contro leucemia linfoblastica dei bimbi
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+cordone+speranza+contro+leucemia_118432.php
- ITALIA Carceri. 300% in piu' di suicidi rispetto ad anni '60
http://salute.aduc.it/notizia/carceri+300+piu+suicidi+rispetto+anni+60_118431.php
- ITALIA Osservatorio tossicodipendenze. Prende il via a Macerata
http://salute.aduc.it/notizia/osservatorio+tossicodipendenze+prende+via+macerata_118430.php
- FRANCIA Il 'diritto a non nascere' non esiste, Consiglio costituzionale
http://salute.aduc.it/notizia/diritto+non+nascere+non+esiste+consiglio_118429.php
- ITALIA Stato vegetativo, ordini dei medici: non è esclusa presenza minima di coscienza
http://salute.aduc.it/notizia/stato+vegetativo+ordini+dei+medici+non+esclusa_118428.php
- SVIZZERA Eutanasia, Dignitas indagata per aver assistito paziente schizofrenico
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+dignitas+indagata+aver+assistito+paziente_118427.php
- USA Eutanasia, ispanici più favorevoli dei bianchi non ispanici
http://salute.aduc.it/notizia/eutanasia+ispanici+piu+favorevoli+dei+bianchi+non_118426.php
- BELGIO Fine vita ed eutanasia, i minori spesso esclusi dal processo decisionale
http://salute.aduc.it/notizia/fine+vita+eutanasia+minori+spesso+esclusi+dal_118425.php
- ITALIA Maternità surrogata all'estero, procura chiede archiviazione: nessun reato
http://salute.aduc.it/notizia/maternita+surrogata+all+estero+procura+chiede_118424.php
- USA Pillola contraccettiva, la Fda valuta quella dei 5 giorni dopo
http://salute.aduc.it/notizia/pillola+contraccettiva+fda+valuta+quella+dei+giorni_118421.php
- ITALIA Englaro, il Comune di Pisa e il Pd negano la cittadinanza onoraria
http://salute.aduc.it/notizia/englaro+comune+pisa+pd+negano+cittadinanza+onoraria_118420.php
- ITALIA Staminali del cordone, parte la raccolta al Sacco di Milano
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+cordone+parte+raccolta+al+sacco+milano_118419.php
- FRANCIA Contraccezione, pillola in farmacia anche con ricetta scaduta
http://salute.aduc.it/notizia/contraccezione+pillola+farmacia+anche+ricetta_118418.php
- FRANCIA Mephedrone, anche la Francia lo vieta
http://salute.aduc.it/notizia/mephedrone+anche+francia+vieta_118416.php
- SPAGNA Staminali, speranze contro rara forma di anemia letale nei bambini
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+speranze+contro+rara+forma+anemia+letale_118414.php
- Ogm, la Francia contro la deregulation sulle coltivazioni
http://salute.aduc.it/notizia/ogm+francia+contro+deregulation+sulle+coltivazioni_118413.php
- ITALIA Guida online sulle cure basate sulle staminali
http://salute.aduc.it/notizia/guida+online+sulle+cure+basate+sulle+staminali_118406.php
- ITALIA Staminali e diabete, negli occhi cellule simili a quelle pancreatiche
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+diabete+negli+occhi+cellule+simili+quelle_118400.php
- ITALIA Staminali, nuove terapie contro le malattie cardiovascolari. Convegno internazionale
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+nuove+terapie+contro+malattie_118403.php
- ITALIA Ricerca scientifica, Napolitano richiama il Governo: maggiore attenzione
http://salute.aduc.it/notizia/ricerca+scientifica+napolitano+richiama+governo_118398.php
- ITALIA Parenti delle vittime dell'autorità giudiziaria: vogliamo giustizia
http://salute.aduc.it/notizia/parenti+vittime+dell+autorita+giudiziaria+vogliamo_118395.php
- ITALIA Biotestamento, calendarizzato per luglio ddl 'tortura'
http://salute.aduc.it/notizia/biotestamento+calendarizzato+luglio+ddl+tortura_118394.php
- BRASILE Viagra low cost
http://salute.aduc.it/notizia/viagra+low+cost_118390.php
- Staminali cordone. Il trasporto non e' prestazione sanitaria e si paga l'Iva
http://salute.aduc.it/notizia/staminali+cordone+trasporto+non+prestazione_118389.php
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11-06-2010 11:11 Sole e creme. Consigli
Inizia la buona stagione, le spiagge sono affollatissime e dopo mesi di piogge un buon
"bagno di sole" e' quello che ci vuole. Attenzione, pero', a chi tiene alla propria pelle, perche' il sole e' il
responsabile, per il 70%, dell'invecchiamento della pelle. Una avvertenza per i nostri vacanzieri che passano
ore al sole: tenete presente la faccia rugosa dei marinai e dei contadini per avere una idea degli effetti del
sole sulla pelle. Le "lucertole" da spiaggia sono sempre moltissime e passata la stagione si ricorre a creme o
trattamenti antirughe. Le creme sono una emulsione di grassi e l'effetto e' di protezione fisica, perche'
limitano il contatto con l'esterno. Le creme (cosmetici) non eliminano le rughe una volta che si sono formate.
Utili le creme con filtri solari che, abbinati ad una appropriata esposizione, limitano i danni. Non va trascurato
l'effetto negativo per la salute dovuto alla comparsa del melanoma (tumore della pelle) legato alla quantità
cumulativa di luce solare assorbita dalla pelle durante la vita. Infatti questi tumori sono più frequenti in chi
lavora all'aria aperta (marinai, agricoltori, ecc.) e in persone d'eta' avanzata.
Insomma, il sole va preso ma con discernimento.
Primo Mastrantoni
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ARTICOLI
17-06-2010 14:43 Manovra economica. Diffondere e promuovere il diritto al parto naturale e senza
dolore
La manovra economica prevede dei tagli lineari alle Regioni e ai ministeri, che
rischiano di colpire gravemente i servizi e non solo gli sprechi, e senza che siano messe le basi per riforme
strutturali e di lunga durata. In questa dinamica risultano, tra gli altri, a rischio anche i diritti, riconosciuti dal
2008 nei livelli essenziali di assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale, per la partoriente di scegliere
di potere avvalersi gratuitamente di un’anestesia efficace. L’accesso alle tecniche di anestesia epidurale nel
travaglio e nel parto, nonostante i LEA, secondo alcune stime è garantito solo dal 16% degli ospedali. E
sono poche le Regioni che hanno reso operativa questa indicazione, anche a causa di ristrettezze
economiche. Eppure, rilevano gli anestesisti, nelle strutture che offrono questo servizio, in modo gratuito e
continuativo, in media il 90% delle partorienti ne fa richiesta. Se un parto senza dolore è dunque un diritto
garantito, di fatto la sua attuazione varia da Regione a Regione, dove vediamo tra le piu’ virtuose la
Lombardia, il Veneto e l’Emilia Romagna, mentre tra le ultime alcune Regioni del Meridione. Per avere
una copertura nazionale di questa prestazione, sostengono gli anestesisti, occorre che le Regioni investano
fondi per organizzare nelle strutture dedicate un servizio attivo 24 ore su 24 per il quale servono almeno 6
professionisti. L'accesso a queste tecniche in modo diffuso sarebbe per l'Italia l'opportunità di
avvicinarsi ai livelli di altri Paesi europei e occidentali dove le tecniche di anestesia epidurale sono
scelte da percentuali sempre più ampie (fino al 90% in Usa) di partorienti, con conseguente minor ricorso
al parto con le tecniche chirurgiche di taglio cesareo, pratica per cui l'Italia è ai primi posti nel mondo, che
obbliga le madri a più lunghe degenze, e che è sconsigliata dall'OMS per il tasso di mortalità della neonatale
e della madre.
Per queste ragioni con iI senatore Marco Perduca, abbiamo presentato un ordine del giorno alla
manovra economica che impegna il Governo, di concerto con le Regioni, a monitorare la diffusione e a
promuovere il diritto al parto naturale e senza dolore.
Qui l'ordine del giorno
Donatella Poretti, senatrice Radicali/Pd
16-06-2010 11:55 Farmaci generici. Puntare su di essi nella manovra economica: una proposta di
riforma strutturale. Presentato ordine del giorno in Senato
La manovra economica rischia di essere priva di sostanza e di riforme strutturali, opera tagli di
spesa lineari e indiscriminati, mentre il 40% e' dato da nuove entrate, quasi tutte dalla lotta all'evasione
fiscale con un recupero di oltre 12 miliardi di euro in due anni che, pero', potra' essere verificato solo a
consuntivo e che difficilmente restera' a regime dopo il 2013.
L'8,9% dei tagli (pari a 1,4 miliardi) e' determinato dalla riduzione della spesa per il personale della sanita',
per la spesa farmaceutica e per la revisione delle norme sull'invalidita'.
Dal taglio sulla spesa farmaceutica sono previsti 600 milioni per il 2011 e per il 2012. Una percentuale
importante arrivera' da una riduzione dei profitti per grossisti e farmacisti: l'art.11 prevede che applichino uno
sconto obbligatorio. Sui prezzi dei farmaci generici la norma prevede, fino a fine 2010, una riduzione del
12,5%. Poi, dall'anno prossimo, lo Stato non rimborserà piu' tutti i generici che si trovano in fascia
"A" (quelli a carico del Servizio Sanitario Nazionale) ma solo quattro prodotti per ciascun principio attivo;
l'Agenzia italiana per il farmaco dovra' scegliere quelli con costo minore a parita' di dosaggio di altri piu'
costosi. Una vera e propria gara al ribasso, dove lo Stato rimborsera' per quel medesimo principio attivo solo
il prezzo piu' basso, lasciando a carico degli assistiti la differenza. Una misura che produrra' concorrenza
e risparmio di prezzo nell'immediato, ma a scapito della concorrenza negli anni successivi: i quattro
prodotti, una volta installatisi nel mercato, si troveranno in una condizione di trust di fatto, una sorta di
oligopolio in cui sara' facile accordarsi sui prezzi da far lievitare.
Per far si' che il danno sia minore, occorrerebbe rivedere:
- il numero contingentato delle farmacie (pianta organica);
- farmacie che oggi possono essere solo societa' di persone di soli farmacisti abilitati e non di capitale;
- divieto di creazione di catene di farmacie;
- i margini proporzionali al prezzo, che inducono i farmacisti a vendere i prodotti piu' costosi.
Lo sconto obbligatorio previsto dalla manovra colpira' particolarmente i farmaci generici ed
equivalenti, invece che incentivarli e promuoverli.
Con un parere del 7 maggio 2009 l'Antitrust proponeva al Parlamento e al Governo un nuovo sistema
di remunerazione della distribuzione dei farmaci erogati a carico del Ssn: riconoscere al farmacista una
retribuzione a forfait per ogni servizio di vendita di ciascun medicinale, indipendentemente dal suo prezzo,
sistema che introdurrebbe un elemento di forte regressivita' del margine di guadagno rispetto al prezzo del
prodotto, incentivando in tal senso la vendita dei farmaci a minor prezzo.
Parere che se fosse accolto significherebbe risparmio non solo per le tasche dei cittadini, ma anche per le
casse dello Stato.
Inoltre, sono diverse le misure che potrebbero essere promosse e incentivate, tra queste:
- indicare in ricetta solo il principio attivo e non la marca del farmaco;
- scontrini intelligenti da cui si possa fare un raffronto sui prezzi;
- vendita di farmaci sfusi e online.
Per questo motivo, col senatore Marco Perduca, ho presentato uno specifico ordine del giorno
Donatella Poretti, senatrice Radicali/Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita'
16-06-2010 10:50 Ospedali psichiatrici giudiziari: il carcere nuoce gravemente alla salute
"Il carcere nuoce gravemente alla salute", parafrasando le avvertenze delle sigarette, e' la
scritta sulla maglietta di un internato in uno degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg) che ho visitato lo
scorso 11 giugno, l'unica certezza con la quale uscire da un manicomio criminale.
La Commissione d'Inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale del Senato si e' accorta del buco della
legge Basaglia. La 180 ha chiuso i manicomi, ma non quelli criminali. Gli Ospedali psichiatrici giudiziari
sono sei in tutta Italia per circa 1.500 internati. Tra gli "ospiti" si trova chi e' prosciolto in sede di processo, chi
impazzisce dopo la condanna in carcere e chi e' matto a meta' (i seminfermi). Si sa quando e come si
entra, ma non se, quando e come se ne esce.
Prima tappa in Sicilia: Opg di Barcellona Pozzo di Gotto. La prima stanza cui si accede e' un tuffo nella
mobilia dei primi del Novecento. Il cortile e' soleggiato, siamo in Sicilia. Nel primo padiglione, l'ultima stanza
e' l'unica con soli tre letti, ma di contenzione. I pazienti vengono legati al letto, il materasso ha un buco
all'altezza del sedere e sotto nel pavimento c'e' una pozzetta dove finiscono gli escrementi. Pero' c'e' l'aria
condizionata. Uno dei letti e' occupato da un signore che parla tanto, forse e' legato da poche ore, ma non e'
stato ancora registrato. Le contenzioni durano 3-5 giorni lo testimonia un librone di carta marrone che
sembra uscito da un museo, ma sono attuali le date di registrazione dei matti legati. Il signore legato pare
che desse fastidio, aveva anche fatto delle sgradevoli battute a sfondo sessuale alle infermiere. Era
pericoloso a se' stesso o agli altri tanto da giustificare la contenzione? L'esperienza del medico di turno dice
solo che andava legato. E vent'anni che funziona cosi'.
Nella farmacia nessun antidolorifico che si possa dir tale, lo psicologo riesce a visitare l'internato una sola
volta all'arrivo, poi lo psichiatra va in reparto due volte a settimana. Sovraffollamento. La Sicilia, essendo
Regione a statuto autonomo, non ha recepito il passaggio al Servizio Sanitario nazionale della medicina
penitenziaria, il decreto che doveva affidare alle Asl l'aspetto sanitario non e' passato da Barcellona. Ma
anche la giustizia si fa attendere, all'uscita il cappellano ci parla di un internato che da 12 anni e' in attesa di
giudizio.
Seconda tappa in Campania: Opg di Aversa. C'ero stata tanti anni fa e la ricordavo come una buona
struttura, con delle belle palazzine, con dei bei cortili, ora l'impressione e' di abbandono totale, come fosse in
dismissione, invece i pazienti sono piu' che raddoppiati, gli agenti penitenziari dimezzati, il personale medico
e sanitario sempre insufficiente.
Internati ovunque, padiglioni ovunque. Gli infermieri hanno lo spogliatoio ricavato nel vano scale con gli
armadietti posti a semicerchio e un paravento che avra' due o trecento anni. Anche gli internati che
scendono le scale possono vederli mentre si spoglian, la responsabile ci assicura che stanno studiando una
soluzione ottimale... da anni.
Un padiglione nuovo di zecca aspetta da mesi l'agibilita' tecnica del provveditore, un altro aspetta la fine
della consegna del lavoro dalla ditta che ha eseguito l'appalto ma e' ultimato da mesi, intanto le celle con gli
internati sono il degrado umano, sporcizia e fatiscenza le uniche impressioni.
I pazienti sono sedati, non curati. Sono gonfi, storditi. Tanti farmaci, tanti sedativi, le loro schede sono pagine
con elenchi di tot gocce e tot pasticche, la meta' di una loro dose quotidiana mi addormenterebbe per giorni.
Un internato racconta di aver dovuto smettere di lavorare nella barberia interna, non riusciva dal sonno.
Quando andiamo via, la campagna casertana e' unica: tra le bufale, come funghi, spuntano tanti edifici
costruiti dalla sera alla mattina, senza cantiere, palazzi che raddoppiano, di lato o in altezza, scheletri di case
con solo il tetto, o solo il camino... E ripenso a Danilo, dentro per stalking telefonava alla sua ex fidanzata:
si', l'ho minacciata... volevo tornasse con me, ma non gli avrei fatto male... confessa. Si commuove appena
una persona entra nella cella: "mi chiamo Danilo, voglio la mia mamma" e si mette a piangere... E' dentro da
un anno, chissa' se e quando uscira'.
Giornata infernale nel degrado della societa'. Le carceri sono la pattumiera della societa', la mancata
soluzione ai problemi sociali: poverta', immigrazione, tossicodipendenza. Gli Opg, sono il girone infernale
del sistema penitenziario.
Un altro articolo sugli Opg
Donatella Poretti, senatrice Radicali/Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita'
15-06-2010 15:02 Staminali embrionali, le linee guida di Obama continuano a ostacolare la ricerca
Un duro colpo alla ricerca sulle staminali embrionali. Il National Institutes of Health ha
infatti negato i finanziamenti federali su numerose linee cellulari con mutazioni per studiare specifiche
malattie. Secondo il direttore del Nih, Francis Collins, il consenso dei donatori è stato prestato su formulari
troppo generici che non raggiungono gli standard etici previsti dall'Amministrazione Obama.
"Ci spiace della decisione su queste linee", spiega Collins alla rivista scientifica Nature. "Molte di queste
contenevano mutazioni di singoli geni molto interessanti, ma se ci sono linee guida dobbiamo rispettarle per
mantenere la nostra credibilità".
Le linee guida sono state emanate dal Nih su ordine esecutivo del presidente Barack Obama, che ha
ripristinato i finanziamenti federali alla ricerca sulle staminali embrionali fortemente limitati nel 2001 dall'allora
presidente George W. Bush.
Le linee di cellule staminali embrionali che contengono la 'ricetta' delle malattie ereditarie sono reputate
molto preziose dai ricercatori. Questo perché permette di studiare la maturazione e la specializzazione delle
cellule e della malattia nelle sue fasi iniziali, aprendo la strada a trattamenti che colpiscono la malattia nel
suo nascere.
Delle 67 linee che ricevono finanziamenti federali, solo una è specifica per una malattia (la rara sindrome di
Marfan).
Delle 47 linee rigettate dal Hih la scorsa settimana, 42 erano erano indirizzate a specifiche malattie. Erano
state derivate da embrioni crioconservati dalla clinica di procreazione assistita Reproductive Genetics
Institute di Chicago. Durante la selezione preimpianto, uno o due cellule vengono rimosse dall'embrione
nello stadio iniziale per individuare eventuali mutazioni relative a malattie ereditarie; solo gli embrioni sani
sono poi impiantati in utero. La clinica aveva creato 150 linee da embrioni scartati dal 2003 al 2008. Tutti i
donatori di embrioni avevano dato il proprio consenso all'uso per scopi di ricerca scientifica utilizzando
formulari generici. In questi formulari, i donatori si sono impegnati a non fare causa alla clinica per
qualsivoglia ragione legata agli studi proposti. Una clausola vessatoria, secondo le linee guida di Obama
entrate in vigore successivamente, che determinano la nullità del consenso ai fini dei finanziamenti federali.
La clinica "non ha violato nessuna legge", spiega Jeffrey Botkin, docente di pediatria all'Università dello Utah
e direttore della commissione che ha negato i finanziamenti. "Ma la loro richiesta di finanziamenti non ha
soddisfatto gli alti standard etici necessari per i finanziamenti alla ricerca con le staminali embrionali". Lo
stesso Botkin ha suggerito alla clinica di ricontattare i donatori per ottenere un consenso informato idoneo.
Ma Oleg Verlinsky, direttore della clinica, ha parlato di "scenario da incubo". Dopo aver tentato di contattare
due delle coppie donatrici attraverso i loro medici curanti, ha spiegato, per motivi di privacy non sono state
divulgate le informazioni per contattarle direttamente. "Ci proveremo ancora", conclude Verlinsky, "potremmo
forse far approvare alcune delle 47 linee".
redazione
12-06-2010 12:36 Eutanasia, giudice Connecticut: il suicidio assistito rimane illegale
Il Tribunale superiore del Connecticut ha rigettato il ricorso di due medici sulla
illegittimità della legge statale che proibisce "l'aiuto a morire".
Il giudice Julia Aurigemma non ha infatti accolto la tesi dei ricorrenti secondo cui il "suicidio assistito" -che
permette ai pazienti terminali e in grave sofferenza di ottenere una prescrizione medica di farmaci letalifarebbe parte dell'aiuto medico a morire" vietato dalle leggi dello Stato.
"La legge vuole prevenire esattamente la situazione posta dai ricorrenti -aiutare un paziente terminale, con
sofferenze insopportabili, a togliersi la vita- che è precisamente la situazione in cui ci sono maggiori
possibilità di aiuto alla morte da parte di medici", ha scritto il giudice nella motivazione.
La causa era stata sostenuta dall'associazione per la legalizzazione dell'eutanasia Compassion and
Choices, che attraverso referendum e cause giudiziarie ha già ottenuto la legalizzazione del suicidio
medicalmente assistito in tre Stati Usa (Oregon, Washington e Montana).
"Gli atti e la storia legislativa di questa legge mostrano chiaramente che assistere (un paziente) a togliersi la
vita, anche se esclusivamente per ragioni umanitarie, è un reato".
Infine, Aurigemma ha citato la dottrina della "immunità sovrana" secondo cui lo Stato è immune da azioni di
responsabilità civile per le leggi che emana. Pertanto, ha concluso il giudice, i ricorrenti non possono che
adoperarsi affinché il legislatore modifichi o abroghi la legge.
Amaro il commento del paziente al centro del caso, l'ottantaseienne Sheldon Smith, neanche ascoltato dal
giudice: "Ho avuto tre anni a disposizione per prendere in considerazione gli effetti del mio cancro e per
prepararmi alla morte a causa di questa malattia terminale. Purtroppo sono molto preoccupato per come
potrebbe svilupparsi la malattia nelle ultime fasi. Conosco bene il tipo di dolore che puo' causare il cancro
addominale, e vorrei che un medico potesse prescrivermi farmaci da poter prendere per avere una morte
serena ove il processo di morte divenisse intollerabile. Voglio lasciare questo mondo con la stessa dignità
con cui ho vissuto la mia vita".
I legali dei medici hanno già annunciato ricorso, che potrebbe giungere fino alla Corte costituzionale del
Connecticut, l'unica autorità che, oltre al legislatore, ha il potere di modificare la legge dello stato.
Pym
11-06-2010 08:50 Rai, Irap e privacy: 'baggianate' di cui conviene occuparsi... per evitare il coprifuoco
contro il caos notturno
Non pagate il canone. Il doppio codice
4 giugno 2010. Canone Rai. Denunciati perche' istigano a non pagarlo
Due rappresentanti legali del Mab, Movimento Autonomo di Base, sono stati denunciati dalla guardia di
finanza di Modena per istigazione a disobbedire alle leggi, dopo che in due uffici dell'associazione e' stato
trovato materiale per una campagna contro il pagamento del canone Rai.
8 giugno 2010. Canone Rai: dal Governo 'istigazione all'evasione'
"Non vorrei che alla fine gli italiani si stufassero di questo balletto per tenere Santoro sulla televisione di
Stato. Avrebbero tutte le ragioni per protestare con l'unica arma che hanno a disposizione : non pagare piu' il
canone Rai.", ha dichiarato Daniela Santanche' sottosegretario all'Attuazione del programma di Governo.
Cosa faccia un sottosegretario all'Attuazione del programma non è dato sapere, in ogni caso non ci risultano
denunce a carico di Daniela Santanche', al contrario a Modena sono partite denunce penali.
Aboliamo l'Irap. E chiudiamo gli ospedali
"Aboliremo l'Irap". L'annuncio dell'abolizione dell'Imposta regionale sulle attività produttive aleggia da anni, in
bocca prevalentemente al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il problema non è tanto che tutto
rimane verbo, ma che gli abolizionisti a parole non dicono come le Regioni pagherebbero ospedali, dottori e
radiografie, in caso di abolizione.
L'Irap, introdotta nel 1997, ebbe un merito: ridusse il numero di imposte a carico delle aziende. Vennero
abolite Ilor, Iciap, tassa sulla partita Iva, Tosap e insieme ad altre anche la tassa della salute. Proprio per
questo, parte consistente degli introiti Irap sono girati alle Regioni per pagare la sanità.
Il grave difetto è che penalizza le aziende che hanno tanti lavoratori.
A parità di fatturato una gioielleria del centro di Milano che ha due dipendenti, paga meno Irap di un'azienda
metalmeccanica che dà lavoro a 200 persone.
Tutte le regole hanno un loro lato di stupidità e uno di buon senso.
La stupidità, in questo caso, è che induce (in modo massiccio) le aziende a limitare le assunzioni,
moltiplicando i rapporti con pseudo lavoratori autonomi dotati di Partita Iva (per svolgere mansioni tipiche di
lavoro dipendente).
La logica sta nella constatazione statistica che 200 metalmeccanici fruiscono maggiormente del servizio
sanitario, rispetto ai due commessi della gioielleria.
Un bel dilemma: come sostenere le aziende che più creano occupazione, senza sfasciare il sistema
sanitario? Un dilemma che non può essere risolto con uno slogan: aboliamo l'Irap.
Difendiamo la privacy. Stocaz…
Accidenti alla privacy, in suo nome si sta consumando un'ammazzatina del diritto all'informazione e non solo.
Le peggio cose vengono fatte con 'fini' nobili. Per non essere truculenti citiamo soltanto i miliardi e miliardi di
euro buttati al vento in aziende decotte per salvare il lavoro (che poi non si è salvato). Nel caso del decreto
sulle intercettazione si fa in nome della tutela della sfera privata delle persone. Giusto, giusto. Ma perché
soffocare pure il resto?
Esiste il diritto alla riposo di notte, certo. Ma è giusto risolvere il problema con un simile editto in materia di
quiete notturna?
È fatto divieto a chiunque di uscire dalla propria abitazione dalle ore nove di sera fino alle cinque del mattino
successivo.
Forse il coprifuoco è un tantino esagerato. O no?
Ps. Per chi ha voglia. Il 'canale censura' dell'Aduc può dare utili indicazioni sui rischi che si corrono...
censura dopo censura.
Ps. 2. Potrebbe essere qualificata come dirigente zelante, ma forse l'iniziativa è frutto del clima.
In provincia di Firenze (ma analoga cosa era accaduta in Emilia Romagna) una dirigente scolastica ha
'emanato' una circolare che inizia così:
"Si comunica a tutti i docenti e al personale di custodia che è categoricamente vietata qualunque
esternazione tesa a dequalificare la figura del ministro della Pubblica Istruzione con volantinaggio, grembiuli
appesi alla recinzione così come disegni, striscioni, nastri e quant’altro". Il documento è pubblicato in Rete.
Ps3. È possibile che prima o poi qualcuno ci chieda conto del link sopra riportato, adducendo il diritto alla
privacy della dirigente pubblica.
Domenico Murrone
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LETTERE
16-06-2010 00:00 Rette Rsa
Buongiorno,
mi è stato detto (dal direttore di una RSA di mia conoscenza) che se un anziano è residente da almeno tre
anni nella stessa RSA spetta al comune in cui è ubicata la struttura ad integrare la retta. Mi interesserebbe
sapere se la cosa è veritiera (e se si come farsi valere) oppure è una panzana. Siamo in battaglia per avere
l'integrazione della retta da parte del comune ma questi non ne vuole sapere.
Grazie per l'informazione.
Santina, da Dorno (PV)
Risposta:
questo il nostro sito per un maggior approfondimento:
http://salute.aduc.it/info/rettersa.php
14-06-2010 00:00 Tatuaggio sbagliato
Buongiorno,
ho fatto un tatuaggio presso lo studio "Primordial Pain" di Milano in viale Abruzzi. Il tatuaggio è stato fatto da
una ragazza che io non sapevo essere con pochissima esperienza, e il tatuaggio è venuto malissimo. Per
rimediarlo sono tornata da lei e la situazione è peggiorata. Ora mi sono rivolta ad un altro studio per un terzo
ritocco, che ha reso il tatuaggio migliore ma comunque ormai lontano da quello che doveva essere in origine
e ora desidero rimuoverlo.
Senza una ricevuta (che non mi è stata fornita) ma solo una foto presente sul sito della tatuatrice, è possibile
effettuare una denuncia per lesioni nei confronti dello studio (che ha fatto il tatuaggio sbagliato, comportando
le operazioni successive?
Grazie infinite
Gaia Anna, da San Donato Milanese (MI)
Risposta:
per valutare i presupposti di una denuncia penale, consulti un avvocato. In sede civile, per una richiesta da
danni, deve iniziare da una lettera raccomandata A/R di messa in mora:
http://sosonline.aduc.it/scheda/messa+mora_8675.php
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17-06-2010 18:27 ITALIA Staminali del cervello, aumentano le potenzialità
Sono sempre piu' ampie le potenzialita' terapeutiche delle cellule staminali del cervello,
stando ai risultati degli studi preclinici effettuati all'ospedale San Raffaele di Milano e piu' precisamente nella
Bmw Research Unit - Hsr, il laboratorio di medicina rigenerativa sostenuto da Bmw Italia. ''Gli studi fin qui
compiuti - ha detto Gianvito Martino, responsabile dell'Unita' di neuroimmunologia e direttore della Bmw
Research Unit Hsr - hanno dimostrato che tali cellule sono in grado di raggiungere selettivamente le aree del
cervello e del midollo spinale danneggiate dall'infiammazione e di ripararle attraverso il rilascio di sostanze
anti-infiammatore e neuroprotettive''. Le ricerche hanno dato esiti positivi negli studi preclinici effettuati sugli
animali e fanno ben sperare per un futuro utilizzo terapeutico in patologie come la sclerosi multipla, lesioni
dei nervi o i traumi midollari, anche se, rammenta Martino ''i test sugli uomini avranno un percorso di almeno
10 anni, per garantire la sicurezza di queste cure''. Le ricerche del San Raffaele si avvalgono del contributo
di Bmw Group dal 2001 che vi ha finora investito oltre 1 milione e mezzo di euro. Un promettente campo di
utilizzo delle staminali e' anche quello della traumatologia conseguente a incidenti stradali: sostenere la
ricerca ''testimonia quindi il nostro impegno in tema di sicurezza e rientra nel nostro concetto di sostenibilita'
che significa anche essere parte attiva del tessuto sociale'' ha commentato Gianni Oliosi, direttore relazioni
istituzionali e comunicazione di Bmw Italia.
17-06-2010 15:58 ITALIA Farmaci, ministro Fazio difende manovra Tremonti
'La manovra e' andata a colpire il debito pubblico perche' in tutti i paesi, e la Francia
ne e' l'ultimo esempio, e' stato indicato come il punto critico'. E' quanto ha affermato il ministro della Salute
Ferruccio Fazio intervenuto a 'Cominciamo bene estate' su Rai 3.
'Altro settore della manovra e' la farmaceutica che per pero' per quanto attiene le farmacie riteniamo che sia
una cosa virtuosa perche' dovrebbe spingerle ad andare verso una direzione sociosanitaria e per quanto
attiene i farmaci punta a far aumentare il consumo dei generici'.
Immediata la risposta del presidente del Pd Rosi Bindi: 'La manovra tocca anche la sanita' con il blocco del
tourn over di medici e infermieri. Non solo: se vengono detratte le risorse alle Regioni ci saranno meno
politiche sociali e questo finira' in qualche modo per scaricarsi sulla sanita''.
17-06-2010 15:54 ITALIA Morte Cucchi, Procura chiede 13 rinvii a giudizio
Tredici rinvii a giudizio sono stati chiesti oggi dai pubblici ministeri Vincenzo Barba e
Francesca Loi a conclusione dell'inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi, il geometra arrestato il 16 ottobre
dello scorso anno perche' trovato in possesso di stupefacenti e' morto il 22 successivo nell'ospedale Sandro
Pertini. Secondo le richieste dei pubblici ministeri devono finire sotto processo 3 guardie carcerarie, 6 medici,
3 infermieri ed 1 funzionario del Dap.
I reati ipotizzati a seconda della posizione processuale vanno dall'abbandono di persona incapace, a lesioni
personali, al falso e all'abuso d'ufficio.
Le persone che devono finire sotto processo sono per quanto riguarda gli agenti di custodia Nicola Minichini,
Corrado Santantonio e Antonio Domenici; i medici Aldo Fierro, Stefania Corbi, Rosita Caponetti, Flaminia
Bruno, Luigi Preite De Marchis e Silvia Di Carlo; gli infermieri Giuseppe Flauto, Elvira Martelli e Domenico
Pepe; il funzionario del Dap Claudio Marchiandi.
Secondo quanto viene contestato ai medici e agli infermieri che hanno avuto in cura Stefano Cucchi dopo il
ricovero al Sandro Pertini, a Cucchi non furono prestate le necessarie cure che avrebbero potuto salvargli la
vita. In sostanza a loro si contesta di aver omesso volontariamente alcuni interventi di vitale importanza.
17-06-2010 15:42 ITALIA Cie Ponte Galeria, Garante detenuti denuncia situazione ingovernabile
Atti sempre piu' frequenti di autolesionismo, tensione altissima fra gruppi etnici, sempre piu' difficile garantire
l'assistenza quotidiana. E' questa la fotografia della situazione - che sta diventando di giorno in giorno
sempre piu' critica - nel Centro di Identificazione ed Espulsione (C.I.E.) di Ponte Galeria. Lo denuncia il
Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni. 'La mancata ristrutturazione del Centro - ha detto Marroni l'affollamento reso ancor piu' grave dal caldo, i ritardi nell'effettuazione delle visite mediche all'esterno e i
lunghi tempi di permanenza per l'identificazione degli stranieri, sono fra le cause di una situazione che gia'
ora e' difficilmente governabile e che rischia di esplodere irrimediabilmente'.
Attualmente nella struttura sono ospitate circa 270 persone, 140 delle quali donne. E' accaduto che un
gruppo di algerini ha impedito, nei giorni scorsi, con minacce, la distribuzione dei pasti creando forti tensioni
tra i ' trattenuti' delle altre nazionalita' (nigeriani, romeni e albanesi). A complicare la situazione anche i casi
di autolesionismo (con ferite prevalentemente auto inflitte con lamette) compiuti per stanchezza, paura di
tornare nei Paesi di origine o per ottenere le cure richieste nei tempi previsti.
Ieri, un ospite con diverse ferite, era riverso su un materasso posto in una stanza interna al centro, con le
mani legate per impedirgli di infliggersi altre ferite; un altro ospite, con una ferita a una coscia suturata con
14 punti, si e' arrampicato sul tetto di una delle baracche unendosi alla protesta di un altro extracomunitario.
In questa situazione, e' palese il timore degli operatori e dei volontari di accedere nell'area della struttura
dove sono rinchiusi gli ospiti; la stessa barberia, dove e' ovviamente consuetudine usare lamette, e' stata
spostata all'esterno di tale area. Il Garante ha riferito che, per verificare i danni causati alle strutture dalle
proteste dei giorni scorsi, e' stato necessario far accompagnare due funzionari della Prefettura da una scorta
di 15 agenti di polizia.
La questione che provoca maggiore tensione e' il tempo di permanenza degli ospiti nel C.I.E. Se nei mesi
scorsi, questi era Centro di Permanenza Temporanea, in cui il tempo trattenimento era massimo di 2 mesi,
dopo il Pacchetto Sicurezza, varato dal Governo, ha cambiato funzione ed il tempo si e' dilatato fino ai 6
mesi previsti dalla legge.
Inoltre, sempre dopo l'approvazione del Pacchetto, le forze dell'ordine trasferiscono automaticamente gli
stranieri scarcerati al C.I.E.
'I tempi - ha detto il Garante - sono legati principalmente alla difficolta' di identificazione degli ospiti. Diversi
Consolati non collaborano, altri lo fanno con ritardo ed anche questo provoca ulteriori disagi e difficolta' a chi
e' impegnato a gestire il Centro e piu' in generale a tutte le componenti che li' vi operano. L'unico Consolato
che spesso e' presente nel C.I.E. e' quello della Nigeria'.
17-06-2010 15:40 AUSTRALIA Staminali placenta riparano polmoni lesionati
Cellule staminali della placenta umana sono capaci di riparare polmoni lesionati e
anche di far crescere nuove cellule polmonari. Secondo una ricerca australiana, cellule di questo tipo
possono ridurre infiammazioni e cicatrici nei polmoni e aprire la strada a terapie per malattie come enfisema,
asbestosi, fibrosi e gravi forme di asma.
Il gruppo del Lung Institute of Western Australia e del Monash Institute of Medical Research, il cui studio e'
pubblicato sull'American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine, ha sperimentato con successo il
trattamento su topi e si prepara a condurre sperimentazioni su tessuto umano.
Il coordinatore del progetto, Yuben Moodley, scrive che le cellule staminali della placenta, il cui utilizzo non
pone problemi etici, possono imitare altre cellule del corpo.
'Abbiamo trovato cellule che si sviluppano dall'embrione, ma non sono parte dell'embrione e passano alla
placenta. Queste cellule sembrano avere proprieta' con cui si possono mutare in cellule polmonari, non
completamente ma con lo stesso tipo di proprieta''.
Utilizzando i topi come modello di una malattia umana dei polmoni, i ricercatori hanno iniettato le cellule della
placenta nei polmoni. In questo modo, ha osservato Moodley, 'abbiamo potuto ridurre sia l'infiammazione,
sia la conseguente cicatrizzazione... Questo potra' essere utile nei pazienti di enfisema, o di malattie del
lavoro come asbestosi, e probabilmente in pazienti di asma severa, quando ci e' una forte componente
infiammatoria con cicatrizzazione'.
17-06-2010 15:30 ITALIA Educazione sessuale come materia scolastica, Osservatorio minori
"Anche noi, al pari del ministro Meloni, non siamo sgomenti per la distribuzione dei preservativi a scuola. A
preoccuparci seriamente e', invece, la mancata adozione dell'educazione sessuale come materia organica
d'insegnamento e non gia' delegata al buonsenso di qualche dirigente scolastico che di tanto in tanto,
coraggiosamente, organizza seminarietti d'informazione tra mille difficolta' e avversita'". E' quanto dichiara il
presidente dell'Osservatorio sui diritti dei minori, Antonio Marziale, consulente della commissione
parlamentare per l'Infanzia, a parere del quale: "E' condivisibile il parere del ministro della Gioventu' quando
rivendica maggiore sinergia tra scuola e famiglia, ma e' difficile realizzarla quando sia da una parte che
dall'altra, alternativamente, si chiudono le porte al diritto che gli studenti hanno di essere debitamente
informati ed educati". Per Marziale "fino a quando la scuola non adottera' l'educazione sessuale come
materia, ogni tentativo risultera' vano e avremo sempre piu' giovani diseducati ed esposti a contagi".
17-06-2010 11:27 ITALIA Al via la radio dei bambini affetti da patologie gravi e croniche
Partendo dal presupposto che la musica fa stare bene, nasce Radio Dynamo, una nuova
emittente web realizzata con il contributo di musicisti e conduttori professionisti, ma soprattutto di bambini
affetti da patologie gravi e croniche.
La radio si ascolta via internet al sito www.radiodynamo.it e alterna musica a contenuti speciali, inaugurando
domani la prima trasmissione in diretta, dalle 16 alle 19. I bambini hanno la possibilita' di mettersi alla prova
e divertirsi come dj, realizzando in prima persona interviste doppie, playlist e molto altro.
Il progetto nasce dall'Associazione Dynamo Camp Onlus, primo Camp di terapia ricreativa in Italia, che dal
2007 ospita gratuitamente tanti bambini e ragazzi con malattie oncoematologiche e neurologiche, in un'Oasi
verde nel cuore della Toscana. 'L'obiettivo e' quello di portare le attivita' di Dynamo Camp, anche fuori dal
Camp, per coinvolgere i bambini che non possono uscire dagli ospedali' ha spiegato Maria Serena Porcari,
vice presidente della Onlus.
17-06-2010 10:21 Etichette alimentari: Parlamento Ue: no a quelle coi colori
Il Parlamento europeo, riunito in plenaria ieri a Strasburgo, ha bocciato con 398 voti
contro 243 e 16 astensioni la proposta di introdurre un nuovo sistema Ue di etichettatura dei prodotti
alimentari trasformati 'a semaforo', che era fortemente sostenuta dalle associazioni dei consumatori
europee, dalle organizzazioni dei medici e dietologi e, nell'Europarlamento, dai Verdi e dalla Sinistra . E' una
chiarissima vittoria delle lobby dell'industria alimentare, che avrebbero speso un miliardo di euro e inviato più
di 100.000 email pur di bloccare la proposta, secondo quanto rivelano il Corporate Europe Observatory
(l'Osservatorio che analizza e denuncia l'influenza degli interessi industriali sulla legislazione e sulle politiche
dell'Ue) e l'europarlamentare socialista olandese, Kartika Liotard. Secondo l'Osservatorio, è stata una delle
due più grandi campagne di lobby che il Parlamento europeo abbia subìto finora, insieme a quella che infuriò
qualche anno fa contro l'approvazione del 'Reach', il regolamento sui prodotti chimici.
Il sistema 'a semaforo' consiste in un codice a colori disegnato per facilitare la comprensione immediata,
anche da parte dei consumatori meno avveduti e più frettolosi, delle quantità di grassi, totali e saturi,
zuccheri e sale presenti negli alimenti trasformati. Secondo questo codice, la faccia principale della
confezione del prodotto dovrebbe riportare in buona evidenza le informazioni sulle quantità (ad esempio
quanti grammi per etto) di grassi, grassi saturi, sale e glucidi presenti nell'alimento, iscrivendole in uno
sfondo (o mettendoci accanto un bollino) colorato in rosso, se si tratta di una quantità alta o eccessiva, in
giallo per un tenore medio e in verde per un tenore basso.
Contro la posizione delle associazioni e consumatori e a favore delle lobby alimentari ha votato tutto il centro
destra, ma anche una parte dei socialisti e democratici, in particolare fra gli eurodeputati del Pd, preoccupati
che venissero stigmatizzati con un 'bollino rosso' anche prodotti tipici italiani come il lardo di colonnata (per i
grassi), i prosciutti (per il sale), i formaggi (per i grassi) o persino lasagne e pizze surgelate o altri prodotti
tipo 'quattro salti in padella'. Gli italiani erano anche contro l'indicazione delle calorie nel vino, un'altra
proposta respinta dalla Plenaria.
Da notare che contro il sistema di etichettatura chiesto dalle associazioni dei consumatori hanno votato
praticamente tutti gli italiani, salvo tre: Iva Zanicchi del Pdl-Ppe, Leonardo Domenici del Pd/S&d e Sonia
Alfano dell'Idv/Alde.
Al di là della bocciatura del sistema 'a semaforo' respinto - che peraltro gli europarlamentari, con un ulteriore
regalo alle lobby, chiedono non sia consentito neanche a livello nazionale - il voto di oggi ha rischiato
seriamente di rimettere in discussione un'altra normativa europea importantissima per i consumatori, quella
sui cosiddetti 'profili nutrizionali'.
Per un soffio, con 309 voti a favore, 309 contrari e 31 astensioni (un risultato di parità che, nelle regole
dell'Europarlamento, equivale al rigetto della proposta) è stato bocciato l'emendamento 191, che chiedeva
l'abrogazione di queste disposizioni, che sono già in vigore, ma sotto costante attacco delle lobby alimentari,
perché vietano di attribuire ai prodotti alimentari particolari benefici per la salute se non sono basati
sull'evidenza scientifica, e approvati dall'Efsa (l'Autorità Ue di sicurezza alimentare). Per l'industria, che non
potrà più basare il suo marketing su queste indicazioni nutrizionali che promettono effetti spesso esagerati
sulla salute, si tratta di una sconfitta netta.
Anche in questo caso, va notato il massiccio appoggio degli eurodeputati italiani alle lobby: hanno votato
contro il tentativo di eliminare le norme sui profili nutrizionali solo Leonardo Domenici e Sonia Alfano,
mentre tutti gi altri, compresi gli eletti dell'Idv e quelli del Pd si sono espressi a favore. I democratici italiani,
fra l'altro, sono fra i pochissimi europarlamentari S&d ad essere andati contro la maggioranza del proprio
gruppo.
Il regolamento approvato oggi in prima lettura accorpa le diverse disposizioni attualmente in vigore
nell'Ue sull'etichettatura alimentare, riordinandole e aggiornandole. Secondo le nuove norme - che ora
devono essere confermate dal Consiglio Ue - le confezioni degli alimenti dovranno riportare in etichetta, sulla
faccia principale, le quantità di grassi, grassi saturi, glucidi, sale ed energia (calorie) contenute. Accanto a
queste indicazioni verrà posta una tabella con le linee guida sulle quantità giornaliere che dovrebbero essere
assunte da un adulto per ognuno di questi nutrienti, indicate per 100 grammi o 100 millilitri di prodotto.
In pratica, i consumatori avranno tutte le informazioni sui nutrienti, ma invece di visualizzare
immediatamente con il codice a colori del 'semaforo' l'eventuale superamento del livello di guardia
per il contenuto di sale, zuccheri o grassi, dovranno fermarsi a fare un po' di calcoli. Sul retro della
confezione andranno indicati anche i dettagli sugli altri nutrienti principali: le proteine, le fibre e i
grassi trans.
Ci sarà anche l'obbligo di menzionare in etichetta la presenza di ingredienti prodotti con le nanotecnologie
(una delle poche richieste delle associazioni dei consumatori accolte).
Una vittoria netta per le richieste italiane, che almeno in questo caso coincide anche con le richieste dei
consumatori, riguarda l'etichettatura di origine. L'Europarlamento ha approvato infatti gli emendamenti
che chiedevano di specificare la provenienza di tutti i tipi di carne e pollame, dei prodotti lattieri e di
altri ingredienti singoli. Oggi l'obbligo di etichettatura d'origine nell'Ue riguarda solo la carne di manzo, il
miele, l'olio d'oliva, i prodotti della pesca e frutta e verdure fresche. Gli eurodeputati chiedono anche di
estendere quest'obbligo a carne, pesce e pollame usati come ingredienti nei cibi trasformati, ma in questo
caso è passato un emendamento che condiziona questa norma a una valutazione d'impatto economico.
16-06-2010 18:13 ITALIA Liberalizzazioni, Bersani ci riprova dall'opposizione
Una "piccola lenzuolata" l'ha definita Pier Luigi Bersani. Una serie di emendamenti alla
manovra fiscale che ripropongono il tema, caro al leader del Pd, delle liberalizzazioni ad ampio raggio, dal
mercato del Gas alla benzina, passando per le parafarmacie e gli ordini professionali. .
- CARBURANTI: Si concede liberta' di approvvigionamento per i gestori della rete e si propone di assegnare
ad un 'acquirente pubblico' il commercio all'ingrosso. La stima, con una concorrenza maggiore, e' di una
diminuzione del prezzo della benzina di 4 centesimi al litro per circa 2 miliardi di euro nel triennio di risparmio
complessivo.
FARMACI - Si da' la facolta' alle parafarmacie e ai 'corner' della grande distribuzione di vendere anche i
farmaci della fascia 'C' e quindi tutti i medicinali non dispensati dal Ssn.
- PROFESSIONI: Si promuove la modernizzazione degli ordini per sostenere l'accesso alla professione dei
giovani con, tra l'altro, il tirocinio retribuito e massimo di 12 mesi, l'eliminazione dei requisiti di eta' per
l'accesso alle cariche elettive, il riconoscimento delle libere associazioni di professionisti, l'equiparazione
delle professioni intellettuali al settore dei servizi.
- BANCHE: Abolizione della clausola di massimo scoperto e di altre commissioni analoghe.
- GAS: Separazione della proprieta' dell'operatore della rete di trasporto del gas dall'operatore dominante. Si
stima un risparmio di circa 4 miliardi di euro.
- IMPRESE: Avvio delle attivita' produttive (impianti industriali, laboratori artigianli) con l'autocertificazione.
16-06-2010 18:08 ITALIA Tossicodipendenze, in Calabria a rischio chiusura 50% posti letto
'In attesa che il Presidente della Giunta regionale della Calabria, che avendo la delega alla Sanita' risponda
alla proposta della Legacoop sulle dipendenze, (le strutture accreditate stanno decidendo la loro chiusura
con le conseguenze prevedibili per coloro che sono assistiti, riconfermiamo che il privato sociale (no-profit)
non puo' pagare il prezzo di ulteriori tagli; infatti si sta predisponendo un taglio del 50% dei posti letto,
nonostante la Regione investa ai bisogni dei tossicodipendenti - alcolisti etc. lo 0,47% del proprio bilancio
rispetto alla media nazionale dello 0,96%'. Lo si legge in una nota a firma del Presidente di Legacoop Socile,
Quirini Ledda.
'Se questa scelta verra' riconfermata la responsabilita' sara' gravissima , da parte della Giunta Regionale sui
piu' deboli, poiche', in Calabria, il fenomeno delle dipendenze e' in aumento'.
'Noi della Legacoop Sociali proponiamo una politica di prevenzione e recupero nel campo delle dipendenze
ed avanziamo una serie di proposte per il rilancio del principio di sussidiarieta' inteso come verticale ed
orizzontale. Una reale sussidiarieta' che non si limita a permeare il rapporto pubblico privato sociale ma che
deve rappresentare anche lo strumento principale che regola il rapporto relazionale tra organismi pubblici di
settore e livello ed anche tra Organizzazioni del privato sociale di diversa ispirazione e mission'.
Facendo riferimento ai ritardi nei pagamenti da parte degli enti preposti, Ledda afferma che 'e' impensabile
per una struttura del privato sociale avere le rette pagate dopo un anno. Questi ritardi compromettono, non
solo la vita della struttura, ma anche le prestazioni'.
16-06-2010 13:28 USA Oppioidi, la maggioranza dei tossicodipendenti comincia con farmaci prescritti
La maggioranza dei pazienti dipendenti da oppioidi ha cominciato a farne uso legalmente
sotto prescrizione medica. E' questo il sorprendente risultato di uno studio della State University of New York
a Buffalo, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Addiction Medicine.
Gli studiosi hanno esaminato un gruppo di 75 tossicodipendenti ricoverati in strutture per la disintossicazione
da oppioidi. Ai partecipanti è stato chiesto, tra l'altro, di descrivere come e quando hanno iniziato ad
assumere le sostanze.
L'età mediana dei partecipanti era di 32 anni, il 65% era di sesso maschile, il 77% di razza bianca, il 74%
aveva un diploma di maturità e il 52% era disoccupato. Tutti i partecipanti si consideravano
"tossicodipendenti".
Come riportano i ricercatori, il 41% dei soggetti ha sviluppato la dipendenza con la prescrizione legale di
farmaci oppioidi, il 32% con l'uso di farmaci oppiacei venduti loro da altri pazienti con regolare prescrizione, e
solo il 27% ha detto di aver cominciato ad usare acquistando oppiacei "da strada". Il 57% ha detto di aver
comunque acquistato almeno una volta sostanze tramite prescrizione medica o tramite altri pazienti con
prescrizione medica.
Per il 49% dei pazienti, l'eroina costituiva la sostanza preferita. Il 59% ha detto di essersi almeno una volta
somministrata la sostanza attraverso iniezioni.
I ricercatori concludono affermando che "molti pazienti dipendenti da farmaci oppioidi alla ricerca di terapie di
disintossicazione hanno iniziato con farmaci leciti su prescrizione prima di ottenere oppioidi da fonti illegali.
Successivamente hanno acquistato eroina, sostanza che finiscono per preferire perché meno costosa e più
efficace dei farmaci su prescrizione".
16-06-2010 12:56 GERMANIA Ogm. Scarsa trasparenza
Nella Bassa Sassonia c'è grande irritazione per la "sciatteria" e "il silenzio" con cui
il ministero regionale dell'Agricoltura ha gestito il caso di un tipo di mais vietato in Europa, in cui sono
presenti tracce di Ogm. Secondo il settimanale Der Spiegel, i funzionari sapevano fin dal 19 febbraio che la
società Pioneer con sede a Buxtehude vendeva quei semi, ma hanno informato i colleghi del ministero
dell'Ambiente solo due mesi dopo, il 27 aprile.
Il mais è un cereale estivo che si semina tra metà aprile e inizio giugno, e il silenzio delle autorità ha fatto sì
che non ci fossero ostacoli per il tipo incriminato. In base alle ricerche di Greenpeace, sarebbe stato
piantato su un'area di duemila ettari in cinque Laender (Niedersachsen, Brandenburg, MecklenburgVorpommern, Baden-Wuerttemberg, Bayern). Conseguenze? Le piante dovranno essere distrutte o
convertite in biogas, ciò che equivale a un danno per milioni di euro. Ecco perché gli agricoltori
infuriati hanno sporto denuncia -per ora contro ignoti.
16-06-2010 11:51 ITALIA Farmaci generici e biosimilari, l'Aifa lancia sistema alternativo di controllo
Prevedere gli effetti dei farmaci, in particolare dei generici e dei biosimilari, le eventuali
reazioni avverse e i limiti di efficienza sull'uomo. Questi gli obiettivi del nuovo progetto qualita' e sicurezza
presentato dal direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Guido Rasi, intervenuto a un
incontro fra aziende farmaceutiche e agenzie regolatorie italiane e americane a Washington DC (Usa).
"Il progetto - ha detto Rasi - avra' come particolare riferimento i farmaci generici, biosimilari e contraffatti e si
prefigge l'obiettivo di mettere a punto un sistema alternativo a quelli attualmente in uso, che permetta una
valutazione di specifici parametri chimici e chimico-fisici per ottenere informazioni sui farmaci analizzati,
anche in termini di equivalenza farmaceutica".
"Con le piu' moderne tecniche disponibili si procedera' all'individuazione e alla validazione di metodi che,
anche al fine dell'attivita' regolatoria, permettano di ottenere una maggiore attendibilita' scientifica e possano
rappresentare una valida alternativa dal punto di vista della sostenibilita' economca delle analisi attualmente
condotte". Le attivita' saranno incentrate su controllo della sostanza attiva, valutazione della biodisponibilita'
attraverso studi di farmacocinetica su modello animale e definizione di un modello bioinformatico predittivo di
bioequivalenza nell'uomo.
16-06-2010 11:41 Ogm, Futuragra si attiva contro la 'deregulation' sulla coltivazione
No alla strategia promossa dal presidente della Commissione europea Jose' Manuel
Barroso di lasciare liberi i singoli governi europei di scegliere se coltivare o meno sul loro territorio Organismi
geneticamente modificati (Ogm). Cosi' i rappresentanti di Futuragra, l'associazione italiana di imprenditori
agricoli che chiede la liberta' di coltivare in Italia produzioni biotech, hanno scelto Bruxelles per lanciare una
nuova offensiva portando le loro richieste ai collaboratori diretti del presidente Barroso, del commissario
all'agricoltura Dacian Ciolos, e al presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo
De Castro.
Se non saranno ascoltati 'sono pronti a ricorrere con iniziative legali a livello comunitario'. Ma al di la' di
come proseguira' il dibattito, 'abbiamo informato la Commissione Ue - spiega Silvano Dalla Libera,
vicepresidente di Futuragra e lui stesso al centro della vicenda sulle semine Ogm in Italia - che sulla
questione il governo continua ad essere inadempiente'.
Sono quattro le posizioni portate all'attenzione dei responsabili europei da Futuragra. In primo luogo 'la
preoccupazione per la possibilita' che i paesi siano lasciati liberi di decidere se coltivare o no Ogm, una
decisione che sarebbe disgregante per un Europa gia' in grande difficolta''. Quindi, 'una valutazione di
impatto economico per i produttori che non possono seminare, e se non lo faranno siamo pronti a farlo al
loro posto'. A questo scopo Futuragra costituira' un osservatorio nazionale, e stima gia' 'ad un miliardo le
perdite per gli agricoltori negli ultimi 10 anni'.
I paesi poi che decideranno di non seminare ogm - spiega Dalla Libera - 'dovranno assumere le loro
responsabilita' e risarcire le perdite ai produttori'. Infine, ma non ultimo, 'la necessita' di valutare la
fondatezza giuridica e la compatibilita' con il Trattato Ue' di una eventuale devoluzione agli Stati sulla
coltivazione degli Ogm in Europa .
'Il gabinetto Barroso - ha precisato Dalla Libera - si e' dimostrato molto attendo alle nostre osservazioni e ha
dato ampia disponibilita' a discutere la questione'. Quanto ai collaboratori di Ciolos si sono limitati a dire che
'la materia non e' di loro competenza', mentre a De Castro 'ha dimostrato di essere molto disponibili per
cercare di trovare una soluzione ai problemi'. Il prossimo passo: 'Creare una lobby europea con altri paesi,
ad esempio la Francia, contrari all'approccio indicato da Barroso. Inoltre, conclude il vicepresidente di
Futuragra 'ci aspettiamo che il governo e il ministro Giancarlo Galan, in prima persona, intervenga in difesa
della nostra scelta. Oggi, in Italia, il 70% dei maiscoltori vorrebbero seminare mais Ogm'.
16-06-2010 11:39 ITALIA Fecondazione, esperti: congelamento ovociti per donne con cancro
Congelare ovociti o pezzi di tessuto ovarico per avere piu' chance di diventare mamme dopo il cancro. Lo
sostengono gli esperti riuniti ieri a Bologna al convegno 'Maternita' dopo il tumore: le nuove frontiere della
scienza'. Secondo gli ultimi dati della Banca tumori, in Italia nelle donne fra i 15 e i 44 anni malate di un
tumore maligno si registra una riduzione della mortalita' del 27,81%. Una bella notizia, che pero' porta con
se', come rovescio della medaglia, il problema della qualita' di vita futura di queste pazienti. E quindi della
loro maternita'.
"Le terapie utilizzate per curare i tumori portano a uno stato di sterilita' irreversibile - spiega Andrea Borini,
presidente della Societa' di conservazione della fertilita' ProFert - Le ovaie sottoposte a radioterapia e a
chemioterapia perdono il loro patrimonio follicolare facendo entrare la paziente in menopausa forzata. E'
quindi importante poter conservare oociti o pezzi di tessuto ovarico da utilizzare dopo la guarigione dal
tumore. Oggi nel mondo sono nati piu' di mille bambini da ovociti congelati e tredici da tessuto ovarico".
La tecnica, dunque, sembra funzionare, a patto che gli interventi siano tempestivi: vanno eseguiti prima
dell'inizio delle cure. Cio' significa, sottolineano gli specialisti, che l'oncologo che ha in cura la paziente deve
informarla di questa possibilita' nel piu' breve tempo possibile e agire in stretta e immediata collaborazione
con un esperto di procreazione assistita. "Negli Stati Uniti, se un oncologo non informa la paziente della
possibilita' di preservare la sua fertilita', rischia una azione legale", spiega Fedro Peccatori, direttore del
Progetto fertilita' e gravidanza in oncologia all'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano.
"E' importante fin da subito - afferma Peccatori - valutare il rischio di infertilita' relativo al trattamento
previsto, considerare la prognosi oncologica e discutere delle diverse opzioni di preservazione della fertilita'
con la paziente".
Secondo uno studio presentato al congresso della Societa' americana di oncologia clinica (Asco), gli
oncologi affermano che 'se non sanno non dicono', cioe' se non conoscono bene un argomento preferiscono
non parlarne.
"E' quindi necessario creare prima di tutto una rete di informazione che coinvolga i medici e le pazienti e che
poi agisca sul campo con rapidita'", evidenzia Borini, spiegando che "il tessuto ovarico puo' essere prelevato
dal chirurgo direttamente nell'ospedale in cui e' in cura la donna, congelato e poi spedito in un Centro
specializzato per la conservazione".
16-06-2010 09:22 Lenti a contatto. Si possono vendere via Internet
Gli Stati Ue non possono vietare la vendita di lenti a contatto attraverso Internet. Un simile
divieto lederebbe la concorrenza dei prodotti provenienti da altri Paesi Ue. Cosi' si e' espresso l'Avvocato
generale Paolo Mengozzi (causa C-108/09). La richeista era stata fatta dai giudici ungheresi ai quali si era
rivolta una ditta del settore per il divieto in merito da parte del servizio sanitario nazionale.
15-06-2010 18:20 ITALIA Disumanità carceri, ancora un detenuto suicida
Quello di Antonio Gaetano Di Marco, come riferisce l'associazione 'Ristretti orizzonti',
e' il ventinovesimo suicidio in carcere dall'inizio dell'anno: 25 per impiccagione e 4 per inalazione di gas. Per
altri 3 decessi, causati da inalazione di gas, le intenzioni suicide sono dubbie.
Nelle carceri di Catania negli ultimi 5 anni sono morti 7 detenuti, di cui 4 suicidi.
La morte di Di Marco è stata scoperta all'alba dai compagni di cella, con i quali l'uomo aveva guardato ieri
sera in tv la partita dalla nazionale. Di Marco, cugino del boss Francesco Montagno Bozzone, l'uomo che
Santo Mazzei aveva indicato come rappresentante della commissione provinciale di Cosa Nostra, 'era
depresso - riferisce 'Ristretti Orizzonti' - dopo che la Procura di Catania aveva ordinato il sequestro dei suoi
beni'.
Venerdí, l'uomo era stato visitato dallo psichiatra della struttura carceraria, ma il medico non aveva notato
segni di peggioramento. Ex detenuto al 41 bis, da mesi era stato ammesso al circuito di alta sicurezza uno.
Antonio Di Marco, come ricorda 'Ristretti Orizzonti' era stato condannato e poi assolto per il tentato omicidio
di Gabriele Belletto Grillo avvenuto a Bronte nel 2007. Successivamente era stato arrestato nell'ambito
dell'operazione "Trash" perch‚ ritenuto uno dei capi del gruppo mafioso del clan di Montagno Bozzone per il
quale avrebbe curato il traffico della droga, le estorsioni e la detenzione di armi.
15-06-2010 18:17 ITALIA Ru486, donne e movimenti in piazza contro obbligo di ricovero ordinario
Le donne della Cgil di Roma e del Lazio parteciperanno domani mattina alle ore 9.30 al
presidio davanti alla Regione Lazio, insieme agli operatori sanitari, alle donne delle associazioni, dei partiti,
della societa' civile per chiedere di rispettare la legge 194 e rendere esigibile il diritto delle donne di
scegliere, nell'ambito del rapporto con il proprio medico, se utilizzare la RU486. Lo sostiene in una nota
Claudia Bella, responsabile del Coordinamento Donne della Cgil regionale. "La Giunta Polverini - spiega
Bella - ha di fatto bloccato questa possibilita' in attesa di individuare gli ospedali "autorizzati" e i posti letto
dedicati: argomenti cavillosi dal momento che ogni struttura ospedaliera in cui gia' vengono praticate le
interruzioni di gravidanza e' idonea a praticare anche questa modalita'. "Ci sembra - conclude - che la
burocrazia venga in questo caso usata come strumento contro le donne, per rendere ancora piu' difficile una
scelta gia' di per se' drammatica".
"Aderisco con profonda convinzione al presidio convocato domattina dall'associazione Vita di Donna, per
protestare contro l'illegittima interruzione della distribuzione e utilizzazione della pillola 'Ru486', provocata
dalle linee guida della Ru486". Lo ha affermato, in una nota, Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia
dei Valori.
"L'atteggiamento della giunta Polverini verso la 'Ru486' e' infatti pienamente esemplificativo della natura
politica e culturale di questo centrodestra - ha aggiunto Rodano - Nella nostra regione l'aborto farmacologico
e' oggetto di un ostruzionismo ingiustificato, al punto che tuttora non e' dato sapere dove e quando la pillola
verra' somministrata. Con la cavillosa scusa di verificare quali strutture siano idonee alla somministrazione
della pillola Ru486, le linee guida della giunta Polverini ne rinviano 'sine die' la distribuzione".
"La decisione della giunta Regionale del Lazio sulle linee guida, relative alla somministrazione della 'RU486'
negli ospedali, con obbligo di ricovero ordinario, rappresenta un modo per, sostanzialmente, boicottare
l'utilizzo della 'RU486', ma come prima cosa non consentire una libera scelta della donna nel ricorso
all'interruzione di gravidanza per via farmacologica". Lo ha affermato l'associazione Coscioni, che aderisce
al presidio, preannunciato dall'associazione 'Vita di Donna', che si terra' domani sotto la sede della giunta
della Regione Lazio.
15-06-2010 15:07 NUOVA ZELANDA Cannabis terapeutica, la NZ Medical Association dice sì alla
legalizzazione
La New Zealand Medical Association (NZMA), la più grande organizzazione di medici
nel Paese, ha preso ufficialmente posizione a sostegno dell'utilizzo terapeutico della cannabis. Lo rivela Phil
Saxby, presidente dell'associazione Norml.
"La NZMA ha detto di essere favorevole alla proposta della Law Commission per permettere ai pazienti di
utilizzare la cannabis sotto controllo medico", ha detto Saxby.
La proposta della Law Commission, l'authority indipendente sulla revisione delle leggi, prevede anche la
legalizzazione della coltivazione della cannabis con regole simili a quelle in vigore per i produttori di farmaci
e sostanze stupefacenti come la morfina.
"Purtroppo, per quanto riguarda molte migliaia di neozelandesi che riescono a lenire il dolore e i sintomi delle
loro malattie con la cannabis, il ministro della Giustizia sembra appagato nel classificarli come criminali".
Il ministro ha infatti rigettato le proposte della Commissione.
15-06-2010 15:05 REP. CECA Cechi sempre più favorevoli a aborto e eutanasia legali
La maggioranza dei cittadini cechi è sempre più favorevole alla legalizzazione dell'aborto e
dell'eutanasia, secondo un sondaggio Cvvm.
Il 70% dei cechi ritiene che la decisione di abortire spetti solo alla donna. Solo per il 16% l'aborto dovrebbe
essere permesso in casi di pericolo per la salute della donna e del feto. Per il 5% l'aborto dovrebbe invece
essere permesso solo in caso di pericolo di vita della madre, mentre il 2% vorrebbe vietarlo tout court come
chiede la Chiesa cattolica.
Per quanto riguarda l'eutanasia, il 61% degli intervistati chiede una legge che la legalizzi e regolamenti,
contro il 29% che ritiene debba rimanere illegale. Il 10% non ha invece espresso opinione ed è indeciso.
Il sondaggio ha toccato anche la pena di morte, il 53% la ritiene ammissibile, e un terzo la vorrebbe
introdurre nel proprio ordinamento giuridico.
La religione assume un ruolo importante ma non determinante nel processo di formazione delle opinioni: vi è
infatti un maggior numero di contrari all'aborto e all'eutanasia fra chi si dichiara cattolico.
15-06-2010 14:55 SVIZZERA Sanità, in aumento i ricoveri ma diminuisce la durata
Aumentano i ricoveri, ma diminuiscono i tempi. Questo il risultato del rapporto
"Degenza in ospedale 2008" presentato dall'Ufficio federale di statistica.
Nel 2008, circa uno svizzero su otto (163,7 per mille) è stato ricoverato in ospedale, contro il 149,8 per mille
del 2002. Allo stesso tempo, se la durata media del ricovero era di 11,3 giorni nel 2002, nel 2008 è stata di
9,9 giorni.
La maggior parte dei ricoveri riguarda persone anziane, ricoverate più volte. Le cause principali del ricovero
sono le malattie cardiovascolari, la polmonite, il cancro del polmone e della prostata, e disturbi mentali
causati dall'alcool. Sono invece diminuiti i ricoveri per malattie cerebrovascolari, come l'emorragia cerebrale
e l'ictus, le leucemie e i disturbi mentali non causati dall'alcool. Sono cause meno frequenti di ricovero anche
le malattie della pelle e il cancro al seno.
15-06-2010 13:38 AUSTRALIA Cannabis, consumatori cronici maggiormente esposti a demenza
Una ricerca australiana rivela che il cervello dei consumatori cronici di cannabis diventa meno efficiente,
manca di usare i percorsi neurali piu' diretti ed e' esposto ad un maggior rischio di demenza. Lo studio
dell'universita' di Wollongong, presentato ad un convegno della Societa' per la ricerca medica, indica peraltro
che il cervello degli assuntori della droga, col tempo e l'assuefazione, si adatta e tende a tornare ad un
normale funzionamento.
Il gruppo guidato dallo psicologo clinico Robert Battisti ha monitorato con scintigrafia l'attivita' cerebrale di 24
assuntori cronici di cannabis, mentre memorizzavano liste di parole ed eseguivano altri test cognitivi, e ha
confrontato i risultati con quelli di un gruppo paragonabile di non consumatori. I consumatori sono stati
esaminati quando non erano intontiti dalla droga, in modo da misurare solo il suo effetto residuo sul cervello,
e sono emersi due modelli molto differenti di funzionamento cerebrale tra i due gruppi. In particolare, il profilo
dei consumatori e' risultato molto simile a quello emerso in un altro studio, di individui predisposti alla
demenza in eta' avanzata.
'Un analogia e' quella di un automobilista che viaggia tra due citta' collegate da un'autostrada. Il cervello di
un consumatore cronico raggiunge la destinazione dopo varie deviazioni in strade secondarie, con un
viaggio piu' lento e piu' arduo', ha spiegato Battisti ad un convegno dell' Australian Society for Medical
Research. L'effetto e' di sovraccarico sul cervello, che consuma una maggior quantita' di risorse neurali,
accelerando il declino legato all'eta'.
Il Thc, agente attivo della canapa indiana, si accumula nel grasso corporeo, da cui lentamente entra nel
flusso sanguigno, e per questo i consumatori cronici continuano ad essere esposti a livelli lievi ma costanti di
Thc. La ricerca e' stata condotta su volontari fra 18 e 50 anni, e una conclusione positiva e' che il cervello di
alcuni consumatori piu' anziani mostrano di essersi adattato all'esposizione alla cannabis, tornando a modelli
di funzionamento piu' normali.
15-06-2010 12:04 ITALIA Tomassini (Pdl): verso legge su responsabilità professionale dei medici
'Prima della fine della legislatura credo che riusciremo a far arrivare in porto il ddl sulla
responsabilita' professionale dei medici'. Cosi' il presidente della Commissione Sanita' del Senato, Antonio
Tomassini e' intervenuto, in occasione della XIII edizione delle 'Giornate medico-legali romane ed europee',
organizzata dalla Societa' Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni (Simla) e dal Dipartimento di
Medicina Legale dell'universita' La Sapienza di Roma.
'In due anni abbiamo fatto una buona legge, quella sulle cure palliative e ora abbiamo ripreso il testo sulla
responsabilita' professionale dei medici che e' molto importante. Allo stesso tempo, si sta lavorando al
welfare, sulle assicurazioni integrative e sull'invalidita''. Quanto alla ridefinizione delle tabelle di invalidita',
attivita' in corso, per la quale e' stata istituita una Commissione di studio d'intesa tra il Ministero
dell'Economia, quello della Salute e l'Inps, il presidente della Commissione ha sottolineato che 'e' un errore
tenere fuori da questa Commissione i medici legali e il Fish (Federazione Italiana per il Superamento
dell'Handicap)'. Senza il contributo di queste componenti, per Tomassini, il risultato del lavoro della
Commissione rischia di essere 'un provvedimento monco e burocratico'.
15-06-2010 12:02 ITALIA Stupefacenti nell'aria di Pescara, indagine Cnr
Nell'aria di Pescara si 'sente' anche la cocaina. L'indagine scientifica sperimentale
P.S.A.L.M. (Psychotropic substances in the Atmosphere: Levels and Meaning), promossa dal CNR, il
Consiglio Nazionale delle Ricerche, con cui collabora anche l'Arta, per comprendere l'esistenza di eventuali
legami tra i consumi di cocaina e cannabis e le concentrazioni di queste sostanze stupefacenti in aria e
consentire la valutazione della diffusione del fenomeno droga su un territorio circoscritto.
La ricerca, pubblicata sulla rivista internazionale 'Atmospheric Environment', non ha precedenti in Italia e nel
mondo e in tutta la letteratura scientifica solo pochi altri articoli trattano l'argomento.
Di seguito i valori di concentrazione di stupefacenti e inquinanti riscontrati nell'aria di Pescara: cocaina 0,016
ng/m', cannabinoidi 0,294 ng/m', nicotina 11 ng/m', caffeina 0,62 ng/m', n-alcani 81 ng/m', benzo[a]pirene
0,17 ng/m', IPA 5,8 ng/m, PM10 23 m/m'.
Impiegando procedure d'analisi innovative il gruppo di lavoro dell'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico del
CNR, formato dal coordinatore Angelo Cecinato e dai tecnici Catia Balducci e Giorgio Tagliacozzo, ha
effettuato nel 2009 due campagne stagionali di monitoraggio, alternando prove di laboratorio ed esperimenti
sul campo.
Nel bimestre gennaio-febbraio e a giugno le polveri sospese sono state raccolte contemporaneamente in
numerose localita' italiane e sono state eseguite le misure di cocaina e cannabinoidi (componenti
dell'hashish), ma anche di nicotina e caffeina (droghe legali) e di inquinanti comuni (alcani e benzo[a]pirene).
Per quanto riguarda l'Abruzzo, le misure sono state eseguite a Pescara nel mese di giugno dai tecnici
Sinibaldo Di Tommaso e Amedeo Saraullo del Settore Chimico del Dipartimento ARTA di Pescara, sotto la
supervisione del direttore del Settore Luigi Pettinari e del direttore del Dipartimento Angela Del Vecchio.
'Abbiamo scelto la centralina di via Sacco - spiega Pettinari - perche' e' dotata della strumentazione piu'
nuova. Il fatto che il CNR abbia richiesto la nostra collaborazione ci riempie di soddisfazione e attualmente
stiamo ripetendo il monitoraggio per l'indagine 2010, spinti dal prestigio del progetto ma anche dall'assenza
di costi a carico dell'Agenzia: il nostro Settore esegue comunque i campionamenti e per questo progetto
spedisce i filtri al CNR che analizza i campioni'.
In linea generale e' bene precisare che allo stato attuale delle conoscenze non si puo' associare alcuna
causa di malattia o decesso tra la popolazione alla presenza di sostanze stupefacenti in aria.
'Ci piacerebbe migliorare e rendere sistematica la ricerca - sottolinea Angelo Cecinato del CNR - ma
sarebbero necessari finanziamenti specifici. Un primo passo e' rappresentato dalla convenzione
recentemente siglata dal CNR con il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, grazie alla quale saranno compiute misure di sostanze stupefacenti in otto grandi citta' italiane.
Tuttavia, per ampliare l'indagine negli obiettivi, nei contenuti e nella durata occorrerebbe integrare il parco
strumenti e investire nello sviluppo delle metodologie e nella formazione di personale'.
15-06-2010 11:51 ITALIA Spesa sanitaria inferiore alla media europea, ne soffrono i non
autosufficienti
La spesa sanitaria italiana puo' considerarsi ormai sotto controllo considerando
congiuntamente che, per effetto degli interventi di contenimento attuati negli ultimi anni, la spesa pro-capite
e' oggi del 17,6% inferiore a quella dell'Europa a 15 e addirittura quasi il doppio piu' bassa se nel confronto si
pongono anche paesi extraeuropei come il Canada, il Giappone e gli Usa. E' quanto emerge dal VII
Rapporto Ceis - Sanita' 2009 del Centro studi economici ed internazionale afferente alla Facolta' di
Economia dell'Universita' Tor Vergata di Roma, presentato oggi a Roma.
In particolare, la spesa sanitaria totale in Italia nel 2008 (ultimo dato consuntivo disponibile) e' stata pari
all'8,7% del Pil (e il dato del 2009 risultera' cresciuto ulteriormente, anche per effetto della recessione
economica) ma, con l'indotto che crea, si stima che l'economia legata alla Sanita' in termini di valore
aggiunto superi il 12%, rappresentando la terza industria italiana dopo alimentari ed edilizia.
Malgrado l'importanza strategica del settore, rafforzata dall'elevato contenuto di ricerca e innovazione, e
quindi di potenziale capacita' competitiva sui mercati, si assiste, secondo il Ceis, ad una netta prevalenza
delle politiche sanitarie sul lato assistenziale rispetto a quelle sul lato industriale: ne segue che la bilancia
commerciale farmaceutica e' positiva con un saldo di appena +0,6 mld di euro se si considera il solo
commercio di medicinali, ma e' negativa di -2,4 mld allargando le analisi anche alle materie prime; quella dei
dispositivi medici e' invece ampiamente negativa: -3,6 mld.
La prevalenza delle politiche sul lato assistenziale si spiega, evidenzia il Ceis, 'facilmente, essendo dettata
dalle preoccupazioni sul lato dell'impatto sulla spesa pubblica, che indubbiamente e' rilevante e pari al 6,7%
del Pil'.
Ma, si legge nel rapporto, 'a ben vedere tali preoccupazioni sembrano scarsamente fondate': l'incidenza
della spesa sanitaria totale in Italia e' pari all'8,7% del Pil rispetto all'8,9% media dei Paesi Oecd.
E, per effetto di una percentuale di spesa complessivamente destinata alla Sanita' su livelli medio-bassi,
unita ad una perdurante scarsa crescita del Pil, la spesa totale pro-capite italiana e' oggi del 17,6% inferiore
(pari a 2.286 euro) a quella dei Paesi Eu 15 (e se si considerassero anche Paesi quali Canada, Giappone e
USA tale scarto quasi raddoppierebbe).
L'intervento pubblico, in termini quantitativi, si attesta al 76,5% della spesa totale: percentuale
sostanzialmente in linea con i livelli medi europei (77,4%). Ma, mentre il finanziamento della Sanita' in senso
stretto risulta in linea con i dati europei, quello per la non autosufficienza e la tutela sociale appare
largamente carente (appena 123 euro per anziano over 65) e frammentato (Fondo Nazionale per le Politiche
Sociali, Fondo per le Politiche sulla Famiglia, il Fondo per le Politiche relative ai Diritti ed alle Pari
Opportunita', il Fondo per le Non Autosufficienze, il Fondo per l'Inclusione Sociale degli Immigrati) per quanto
concerne la non autosufficienza e, in generale, il sociale.
Mentre il finanziamento della Sanita' in senso stretto (con i caveat sopra espressi) risulta in linea con i dati
europei, quello per la non autosufficienza e la tutela sociale appare largamente carente (appena ? 123 per
anziano over 65) e frammentato (Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, Fondo per le Politiche sulla
Famiglia, il Fondo per le Politiche relative ai Diritti ed alle Pari Opportunita', il Fondo per le Non
Autosufficienze, il Fondo per l'Inclusione Sociale degli Immigrati) per quanto concerne la non autosufficienza
e, in generale, il sociale. Da un punto di vita organizzativo il sistema da una parte vede alcune tendenze
comuni (ad es. accorpamento delle ASL e riduzione dei Posti Letto per acuti), ma con velocita' diverse e
altrettante forze centrifughe a livello regionale, da ultimo accelerate per effetto del federalismo. La
dimensione media delle ASL sfiora oggi i 350.000 abitanti, ma con una variazione regionale molto
accentuata: considerando i casi estremi, si passa da 1,5 mil. di abitanti della unica ASL della Regione
Marche, ai 118.200 della Regione Basilicata, con un rapporto di 1 a 12; analogamente la dimensione media
dei distretti passa dai 154.000 abitanti in media della Regione Lazio (superando di fatto la soglia dei 60.000
abitanti indicata dalle norme) a meno di 25.000 del Molise (con una rapporto di circa 1 a 6).
Circa due terzi delle Regioni e Province Autonome hanno, nel periodo 2000 2007, ridotto
contemporaneamente numero di strutture e di posti letto, e di queste circa meta' hanno ridotto i posti letto in
una percentuale maggiore rispetto a quella delle strutture. Ad oggi la densita' di posti letto per acuti ogni
1.000 abitanti registra un valore medio nazionale pari a 3,8; le Regioni con minore dotazione di posti letto per
acuti risultano la Campania e il Piemonte con, rispettivamente 3,3 e 3,4 posti letto per acuti ogni 1.000
abitanti. Per contro, la Regione che presenta la densita' di posti letto per acuti piu' elevata e' il Molise con 5,2
posti letto ogni 1.000 abitanti. La disomogeneita' territoriale e' significativa anche nel caso dei posti letto per
riabilitazione e lungo degenza. A fronte di una media nazionale pari a 0,6 posti letto per non acuti ogni 1.000
abitanti, a livello locale si registrano dotazioni che variano da 1,3 posti letto nella P.A. di Trento sino alla
completa assenza di tale tipologia nella Valle d'Aosta.
15-06-2010 09:29 SPAGNA Cura dell'omosessualita'. Aperta indagine contro clinica
La Generalitat catalana ha aperto un'indagine contro una clinica di Barcelona che
applica terapie per curare l'mosessualita'. I responsabili della Policlinica Tibidabo curano i loro pazienti con
pillole e trattamenti psichiatrici perche' smettano di essere gay. "Non esiste nessun trattato scientifico che
sostenga che l'omosessualita' debba essere considerata ua malattia, quanto piuttosto un comportamento
personale", fa sapere la "consejera de Salud" Marina Geli, che fara' fare indagine per verificare se ci siano
anche altri centri psichiatrici che curano medicalmente gli orientamenti sessuali.
I giovani che vanno in questa clinica privata non sembrano credere in una particolare confessione religiosa.
14-06-2010 18:17 ITALIA Staminali, con mix di farmaci maggiori possibilità contro la leucemia
mieloide
Un nuovo 'mix' di farmaci chemioterapici consente di superare la 'resistenza' delle
cellule delle leucemie mieloidi acute e di rendere piu' efficace la terapia mirata: il protocollo innovativo e'
stato studiato dalla Clinica ematologica di Udine e presentato al Congresso europeo di ematologia a
Barcellona.
Allo studio clinico, illustrato dall'aiuto ricercatore Anna Candoni, ideato e coordinato dai ricercatori della
Clinica diretta da Renato Fanin, hanno aderito i Centri Ematologici di Bologna, Treviso, Pesaro, Parma e
Brescia. La societa' di Ematologia Giapponese ha gia' chiesto l'autorizzazione per diffondere lo studio nel
proprio Paese.
Dalla sperimentazione, durata oltre 10 anni, e' emerso che la combinazione di farmaci - la fludarabina, la
citosina arabinoside e l'idarubicina - e' in grado di superare la resistenza intrinseca delle cellule leucemiche,
che possono venire trattate con una terapia antileucemica mirata. Grazie a questa combinazione si ottiene,
gia' dopo un solo ciclo di cura, un'alta percentuale di risposte complete (in oltre l'80% dei pazienti trattati),
con la possibilita' di trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Il protocollo prevede uno stretto
monitoraggio biologico dell'effetto del trattamento con il dosaggio di marcatori molecolari, come il gene WT1,
il cui incremento nel tempo preannuncia una ricaduta della leucemia.
I risultati di questa combinazione di studi biologici hanno portato evidenti miglioramenti rispetto all'approccio
chemioterapico convenzionale, sia nella percentuale di guarigioni che della sopravvivenza.
14-06-2010 18:07 GRAN BRETAGNA Alcuni ipertensivi possono causare il cancro, studio
Dubbi sulla sicurezza di una classe di farmaci presi oggi nel mondo da molti milioni di
persone contro pressione alta e insufficienza cardiaca: gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II,
conosciuti anche come bloccanti del recettore per l'angiotensina (ARB), potrebbero infatti aumentare il
rischio cancro dell'8-11%, fino a un rischio del 25% piu' alto per il tumore ai polmoni.
Lo rivela uno studio pubblicato oggi sulla rivista Lancet Oncology da Ilke Sipahi del Case Western Reserve
University School of Medicine, ovvero una revisione di precedenti studi clinici su decine di migliaia di pazienti
trattati con ARB o altri farmaci (controllo). Complessivamente la maggior parte dei pazienti esaminati in
questi trial ha assunto il farmaco ARB 'telmisartan'.
Ma la multinazionale Boehringer Ingelheim dichiara in una nota di essere fortemente in disaccordo con la
pubblicazione di Lancet Oncology e conferma la sicurezza di uno dei medicinali (telmisartan) sulla base di
dati che prendono in considerazione 50.000 pazienti.
Gli esperti Usa dicono pero' di aver riscontato un 'significativo aumento del rischio di nuovi tumori' connesso
con l'uso degli ARB: i pazienti che hanno assunto farmaci ARB hanno un aumento significativo del rischio di
ricevere una diagnosi di cancro rispetto ai pazienti nei gruppi di controllo che non hanno preso ARB (7,2%
contro 6,0% di eventualita' di una nuova diagnosi di cancro). Inoltre e' emerso un aumeto del rischio cancro
dell'8-11%, fino a un rischio del 25% piu' alto per il tumore ai polmoni.
Ma secondo l'azienda le conclusioni dello studio Usa riguardano principalmente le sperimentazioni di
telmisartan in combinazione con ramipril (che e' un farmaco ace inibitore) e non i bracci delle
sperimentazioni che analizzavano i composti separatamente. E a tal proposito, sottolinea il comunicato
dell'azienda, va evidenziato che il foglietto illustrativo di telmisartan non raccomanda l'associazione di questo
farmaco con farmaci ACE inibitori quali ramipril. Telmisartan e' uno dei farmaci maggiormente studiati a
livello mondiale (gli studi clinici hanno coinvolto piu' di 50.000 pazienti); il suo positivo profilo di sicurezza e'
confermato anche dal fatto che e' assunto da 34,5 milioni di pazienti/anno.
14-06-2010 13:05 USA Dipendenza, giochi comportamentali alle elementari e medie riducono rischi
Si chiama Good Behavior Game (GBG), il “gioco dei buoni comportamenti”, si rivolge ai
bambini delle classi prima e seconda della scuola primaria e ha lo scopo di diminuire la probabilità che gli
studenti facciano poi uso, in età adolescenziale, di droghe o anche, semplicemente, diventino fumatori. Il
GBG, sviluppato negli Stati Uniti, prevede che gli insegnanti illustrino agli alunni delle semplici norme di
comportamento, come lo stare in silenzio durante le lezioni, il cui rispetto farà ottenere dei premi. Gli alunni
vengono divisi in gruppi: chi riesce a seguire le regole riceve dei piccoli premi, ai meno bravi vengono
assegnate penalità. Il gioco si tiene, all'inizio, per brevi intervalli di tempo e aumenta in durata e frequenza
man mano che gli alunni acquisiscono un sempre maggiore controllo dei loro comportamenti. A distanza di
quindici anni i ricercatori della John Hopkins University, hanno interrogato circa il 75% degli allora bambini,
ora di età tra i 19 e i 21 anni. E' risultato che gli ex alunni che hanno partecipato al GBG hanno evidenziato
una percentuale di uso di sostanze stupefacenti inferiore del 12% rispetto al 19% riscontrato tra gli altri.
Il programma di prevenzione ha mostrato, nel lungo termine, un'ampia serie di benefici, evitando che i
bambini più problematici si lascino andare a comportamenti aggressivi che potrebbero portare, in età adulta,
a diverse forme di comportamenti negativi. E' stato dimostrato, spiegano i ricercatori, che la partecipazione
fornisce comunque una protezione dall'uso futuro e dalla dipendenza di sostanze, e fornisce agli insegnanti
un metodo per insegnare ai bambini come diventare degli studenti. Sono risultati vantaggi economici anche
per i servizi sociali. I ragazzi tra i 19 e 21 anni, coinvolti nel GBG nei primi due anni di scuola, hanno fatto
minore ricorso ai servizi di aiuto delle scuole e alle terapie di assistenza. (DrogaNews)
14-06-2010 12:46 ITALIA Sclerosi sistematica progressiva, nuova strategia
Una ricerca appena pubblicata su Arthritis Research & Therapy e realizzata tutta da ricercatori della Facolta'
di Medicina e chirurgia dell'Universita' Cattolica di Roma individua una nuova strategia per combattere la
sclerosi sistemica progressiva, una grave malattia autoimmune con una incidenza di uno ogni mille abitanti.
La strada per sconfiggere la sclerosi sistemica, detta anche sclerodermia a causa dell'indurimento della pelle
dei pazienti, passa per le cellule B del sistema immunitario, finora considerate 'spettatrici innocenti', come
dice il reumatologo dell'Universita' Cattolica di Roma Gianfranco Ferraccioli, fra gli autori dell'importante
ricerca cui hanno fattivamente collaborato Silvia Bosello, Maria De Santis, Gina Lama, Cristina Spano',
Cristiana Angelucci, Barbara Tolusso e Gigliola Sica, direttore dell'Istituto di Istologia ed embriologia
dell'Universita' Cattolica di Roma.
'Cio' che rende il nostro lavoro originale', spiega Ferraccioli, direttore dell'UO di Reumatologia della Cattolica
di Roma presso il Complesso Integrato Columbus, 'e' che fa chiarezza sulle caratteristiche di una malattia
molto complessa, come tutte le malattie autoimmuni, e i cui pazienti spesso non hanno altra prospettiva che
quella di doversi sottoporre a prolungati cicli di terapie immunosoppressive citotossiche se non addirittura a
un intervento terapeutico di trapianto di midollo.
Questa patologia, inoltre, coinvolge spesso piu' organi ed e' gravata da un'alta possibilita' di insuccesso
terapeutico con le terapie convenzionali '.
La sclerodermia si caratterizza per una fibrosi - ispessimento dei tessuti - dovuta all'accumulo di alcune
proteine di matrice che non vengono riassorbite e che, rendendo i tessuti sempre meno elastici e piu' duri,
alterano progressivamente la funzione degli organi. Se ad esempio viene colpito il polmone, gli scambi di
ossigeno sono resi sempre piu' difficili a livello degli alveoli; se la malattia colpisce il cuore, questo si
indurisce e pompa in maniera inefficiente il sangue; se colpisce l'intestino, questo si svuota con difficolta'. Un
effetto molto comune e' quello di ispessimento e indurimento della pelle, che assume l'aspetto caratteristico
del cuoio.
'Vi sono due forme di malattia', chiarisce Ferraccioli.
'La prima, e piu' frequente, riguarda l'80% dei pazienti: e' una forma detta limitata, con una progressione piu'
lenta e meno aggressiva. La seconda variante, definita diffusa, che colpisce l'ultimo quinto dei pazienti, e'
piu' aggressiva e interessa pazienti piu' giovani, che normalmente vengono trattati con alte dosi di cortisone
e con farmaci antitumorali. Questi farmaci hanno pero' importanti effetti collaterali, come l'infertilita' o diverse
complicanze vescicali e polmonari. E sfortunatamente, come dimostrano gli ultimi trial clinici, hanno anche
un'efficacia limitata'.
14-06-2010 12:43 ITALIA Mieloma multiplo, indagine: odissea di 6 mesi prima della diagnosi
Passano in media 6 mesi prima che una persona colpita da mieloma multiplo scopra il nome
della sua malattia. Sei mesi di vantaggio per il tumore che continua a progredire indisturbato, mentre le
chance di cura si assottigliano. Intanto un paziente su 4 bussa alle porte di almeno 4 medici per approdare,
dopo una lunga odissea, alla diagnosi corretta.
E piu' di uno su 3 viene curato per il dolore, prima che la malattia venga scoperta. E' il quadro tracciato da
un'indagine condotta da un network europeo di pazienti, Myeloma Euronet, e presentata a Barcellona
durante un incontro promosso dalla casa farmaceutica Celgene in occasione del XV Congresso
dell'European hematology society (Eha).
Nella ricerca sono stati coinvolti 296 medici di medicina generale, chirurghi ortopedici, traumatologi e 349
pazienti con mieloma e i loro familiari. Dalle loro risposte emerge un dato univoco: i sintomi di questo tumore
incurabile del sangue non vengono riconosciuti tempestivamente. Anche perche' sono molto comuni: dolori
alla schiena e alle ossa che si fratturano facilmente, stanchezza, debolezza, infezioni ricorrenti, respiro corto.
I pazienti si rivolgono a medici diversi: almeno due terzi vanno da quello di famiglia e circa il 6% vede un
chirurgo ortopedico. E dopo i primi consulti, meno del 50% viene indirizzato a un ematologo, lo specialista
giusto per ricevere una diagnosi di mieloma. Il ritardo accumulato, spiega Anita Waldmann, presidente di
Myeloma Euronet, 'ha un impatto significativo sull'esito delle terapie'.
E anche se il 90% dei camici bianchi intervistati dovrebbe, sulla carta, essere preparato per verificare e
riconoscere il mieloma, la maggior parte non mostra di avere familiarita' con la malattia e raramente riesce a
'stanarla'. Cosi' a circa il 50% dei pazienti vengono prescritte terapie per i sintomi prima di approdare alla
diagnosi corretta. Principalmente si tratta di cure contro il dolore, fisioterapia, trattamenti chiropratici, di
osteopatia e interventi ortopedici che, assicura Waldmann, 'in alcuni casi peggiorano la situazione'.
I risultati di questa ricerca, prosegue, 'sono allarmanti. Sia i camici bianchi che i pazienti intervistati
concordano sulla necessita' di una migliore informazione, soprattutto per i medici di famiglia'. Anche perche'
il mieloma multiplo e' il secondo tumore del sangue piu' diagnosticato dopo il linfoma di non-Hodgkin e
colpisce piu' di 80 mila persone in Europa (di cui il 70% sono over 65).
'Circa 10 anni fa sono arrivati sul mercato i nuovi farmaci intelligenti che non sono come la vecchia
chemioterapia, definita dagli addetti ai lavori veleno per topi per via degli effetti collaterali. Le nuove molecole
sono selettive e agiscono sui meccanismi di crescita del tumore', spiega Antonio Palumbo, responsabile
dell'Unita' di mieloma nel Dipartimento di oncologia (sezione di ematologia) all'universita' di Torino.
Oggi la sopravvivenza e' praticamente raddoppiata da 3 a 6 anni. E dal congresso di ematologia in chiusura
nella citta' spagnola arriva un'ulteriore speranza per questi pazienti, gia' anticipata da due studi presentati a
Chicago, in occasione del congresso dell'American society of clinical oncology (Asco).
'La novita' - spiega Palumbo - e' che la lenalidomide, un nuovo farmaco targato Celgene che rappresenta la
seconda generazione della thalidomide, e' stato impiegato nella terapia di mantenimento per questi pazienti.
Due studi effettuati sui giovani dopo il trapianto e un altro sugli anziani, presentato a Barcellona, dimostrano
che questa strategia terapeutica riduce il rischio di progressione del tumore di circa il 50%-60% a seconda
dei casi. In questo momento non abbiamo dati sulla sopravvivenza perche' e' ancora presto'. Il farmaco,
inoltre, si presta a un uso continuativo, essendo caratterizzato da una buona tollerabilita' e pochi effetti
collaterali.
Unico neo: i costi altissimi. Per una terapia di mantenimento di un anno si spendono sulle 80 mila euro. 'Da
un lato - riflette lo specialista - il farmaco andrebbe calmierato perche', allungandosi i tempi di assunzione, la
situazione rischia di diventare insostenibile per i sistemi sanitari nazionali. Dall'altro ritengo che sia meglio
investire in questo tipo di farmaci innovativi, anche perche' in oncologia c'e' una grande possibilita' di
risparmio andando a limitare tutti quei trattamenti che si fanno con il 10% probabilita' di risposta e il 90%
comorbidita'. Gran parte dei nostri ricoveri ospedalieri dipende da questo'.
14-06-2010 12:39 ITALIA Fecondazione, maggiori rischi di malformazioni per i figli in provetta
I bebe' nati grazie alla provetta sono piu' a rischio di malformazioni congenite. E' quanto emerge da uno
studio francese presentato oggi alla conferenza annuale dell'European Society of Human Genetics in corso
a Gothenburg (Svezia). Il team di Geraldine Viot, genetista del Maternite' Port Royal Hospital di Parigi,
sottolinea che le coppie che stano pensando di sottoporsi a trattamenti di fecondazione assistita dovrebbero
essere informate di questi rischi dai medici.
Il gruppo di Viot ha condotto uno studio in 33 centri di fecondazione assistita in Francia, circa un terzo delle
strutture autorizzate nel Paese. Sono state esaminate tutte le nascite dal 2003 al 2007, per un totale di
15.162 bimbi 'in provetta'. "Abbiamo rilevato una malformazione congenita maggiore nel 4,24% dei bambini,
rispetto al 2-3% che ci aspettavamo in base a precedenti studi pubblicati".
Questo tasso piu' alto "in parte e' dovuto a un eccesso di cardiopatie e malformazioni del sistema urogenitale, molto piu' comuni nei maschi. Fra le malformazioni minori, abbiamo rilevato invece un tasso cinque
volte piu' alto di angioma" un tumore benigno "che e' risultato piu' frequente nelle bambine".
Si tratta di dati importanti, comunque ben lontani dall'11% di malformazioni maggiori emerso da alcune
ricerche, come evidenziano gli stessi studiosi. "Dal momento che il nostro lavoro e' il piu' vasto realizzato fino
ad ora pensiamo che i nostri dati siano probabilmente i meglio rappresentativi della 'fotografia' reale".
E se le cause delle malformazioni sono ancora da chiarire, "e' importante che tutti i medici siano informati di
questo risultato.
Inoltre dobbiamo seguire tutti i bimbi nati grazie alla fecondazione assistita - conclude - per cercare di capire
quale delle procedure sia implicata nel problema".
12-06-2010 18:26 FRANCIA Staminali cordone. Una speranza contro leucemia linfoblastica dei bimbi
Le cellule staminali del cordone ombelicale potrebbero offrire una chance ai babypazienti piu' sfortunati: bimbi malati di leucemia linfoblastica acuta che hanno bisogno di un trapianto di
cellule staminali, ma non hanno un donatore compatibile, un fratellino o un estraneo, che li aiuti. Un gruppo
di ricercatori guidato da Annalisa Ruggeri dell'Eurocord-Hospital di Saint Louis (Parigi), ha raccolto nuovi dati
che confermano il ruolo importante delle staminali del cordone nella gestione della leucemia linfoblastica
acuta che colpisce i piu' piccoli.
I risultati sono stati presentati a Barcellona in occasione del Congresso dell'European Hematology
Association (Eha), in programma fino a domenica. Nel lavoro sono stati coinvolti diversi centri di tutto il
mondo, fra cui l'Oncoematologia pediatrica dell'ospedale Bambino Gesu' di Roma. Gli scienziati hanno
condotto un'analisi retrospettiva su 532 baby-pazienti che hanno ricevuto le staminali cordonali al primo
trapianto, fra il 2000 e il 2008.
E hanno concluso che, in assenza di un donatore compatibile, il trapianto di cellule staminali del cordone
rappresenta un'alternativa valida per i bimbi con leucemia linfoblastica acuta ad alto rischio.
Lo stato di avanzamento della malattia al momento del trapianto e la dose di cellule trapiantate, secondo gli
autori dello studio, sono i fattori che influenzano di piu' il risultato del trattamento.
Questa strada e' stata percorsa anche per gli adulti colpiti da leucemia mieloide acuta (e 'orfani' di donatore)
da uno specialista dell'Erasmus University di Rotterdam (Olanda), presente al congresso.
L'esperto sta studiando la possibilita' di usare un doppio cordone per il trapianto sui pazienti adulti, e i
risultati ottenuti finora sono positivi. Il vantaggio, secondo l'esperto, e' l'immediata disponibilita' delle
staminali del cordone che le rende uno strumento immediatamente spendibile nei casi piu' urgenti.
12-06-2010 18:20 ITALIA Carceri. 300% in piu' di suicidi rispetto ad anni '60
Dagli anni '60, quando i detenuti erano la meta', a oggi il numero di suicidi in carcere e'
aumentato del 300 per cento. Lo dice l' associazione Ristretti Orizzonti sulla base della elaborazione dei dati
del ministero della Giustizia.
Negli ultimi dieci anni, dal 2000 al 2009, le persone dietro le sbarre si sono tolte la vita sono state 568; nel
decennio 1960-1969 furono 'soltanto' cento. 'I motivi di questo aumento - spiega Ristretti Orizzonti - sono
diversi: 40 anni fa i detenuti erano prevalentemente criminali 'professionisti', che mettevano in conto di poter
finire dentro ed erano preparati a sopportarne i disagi. Oggi buona parte della popolazione detenuta e'
costituita da persone provenienti dall' emarginazione sociale (immigrati, tossicodipendenti, malati mentali)
spesso fragili psichicamente e privi delle risorse caratteriali necessarie per sopravvivere al carcere'.
Un altro aspetto affrontato nello studio e' l' esame dei suicidi in carcere e nella popolazione libera mettendo a
confronto la situazione di alcuni Stati europei. Secondo una ricerca dell' Istituto nazionale di Studi
demografici - che ha considerato i cittadini liberi tra i 15 e i 49 anni (con caratteristiche simili, quindi, alla gran
parte della popolazione carceraria) - l' Italia ha lo scarto maggiore: 1,2 ogni diecimila liberi contro 9,9 per i
detenuti, quindi la frequenza dei suicidi e' nove volte maggiore. In Gran Bretagna e' cinque volte maggiore; in
Francia tre; in Germania e Belgio due; in Finlandia e' addirittura lo stesso.
12-06-2010 18:15 ITALIA Osservatorio tossicodipendenze. Prende il via a Macerata
La prima Commissione permanente del consiglio provinciale di Macerata, allargata alle istituzioni sociosanitarie e al volontariato, ha dato avvio alla costituzione dell'Osservatorio provinciale sulle
tossicodipendenze.
Alla riunione hanno partecipato rappresentanti dei Sert delle Asur di Macerata, Camerino e Civitanova,
Prefettura, Ufficio scolastico provinciale, Comunita' e Diocesi. Presente anche Giuseppe Bommarito,
presidente dell'associazione 'Per Nicola oltre l'indifferenza', che per primo la scorso inverno aveva lanciato
pubblicamente, attraverso la stampa, un forte grido di allarme sul fenomeno della tossicodipendenza tra i
giovani ed i giovanissimi.
'Il nostro - ha detto la presidente della commissione Deborah Pantana - sara' un aiuto anche alle famiglie.
Dovremo svolgere un'azione incisiva, sia nella prevenzione, sia nella sensibilizzazione dei ragazzi e questo
potra' essere tanto piu' efficace quanto piu' direttamente coinvolte saranno le scuole e le parrocchie'.
12-06-2010 13:02 FRANCIA Il 'diritto a non nascere' non esiste, Consiglio costituzionale
Il consiglio costituzionale francese dice 'no' al 'diritto di non nascere', confermando la
validita' dell'attuale legge del 2002. La legge non consente di indennizzare chi nasce disabile a causa di una
diagnosi sbagliata da parte del medico. Lo afferma un comunicato diffuso dall'alta corte.'La limitazione del
diritto di indennizzo deciso dal legislatore non riveste un carattere sproporzionato. Non e' contrario a nessun
diritto o liberta' garantiti dalla costituzione', precisa la nota.
12-06-2010 12:58 ITALIA Stato vegetativo, ordini dei medici: non è esclusa presenza minima di
coscienza
Gli Ordini dei medici di 14 province - Bologna, Catania, Ferrara, Latina, Lodi, Lucca, Messina, Milano,
Palermo, Pavia, Potenza, Rimini, Roma e Trieste - hanno costituito un Gruppo di studio per approfondire le
conoscenze sullo stato di coscienza variamente rilevabile nelle persone in stato vegetativo.
Ne fanno parte medici neurologi, neurochirurghi, rianimatori e riabilitatori appartenti a strutture sanitarie di
sette regioni: Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana. Allo stato
attuale delle conoscenze - si legge in una nota sottoscritta dagli ordini dei medici delle 14 province coinvolti si ritiene che non possa essere esclusa la presenza di elementi di coscienza nei pazienti in stato vegetativo,
ma che il loro livello e qualita' possano variare da persona a persona in funzione anche del contesto
ambientale. "Sebbene in caso di recupero tardivo puo' essere verificato un livello percettivo compromesso,
non puo' essere escluso in assoluto - si legge ancora nella nota - un miglioramento successivo delle funzioni
cognitive, anche a distanza di molti anni dall'evento, per l'intervento di processi rigenerativi e di
riorganizzazione plastica delle strutture cerebrali". Il Gruppo di lavoro dei 14 Ordini ritiene inoltro opportuno
raccomandare che in futuro, in pazienti selezionati, gli studi sulla riabilitazione dello stato vegetativo e/o di
minima coscienza possano essere effettuati utilizzando anche i risultati della risonanza magnetica funzionale
cerebrale come guida per la pianificazione degli interventi.
I risultati dei lavori del Gruppo di studio saranno valutati dal Coordinamento degli Ordini dei medici
interessati per il posibile impatto sul Codice di Deontologia Medica.
12-06-2010 12:48 SVIZZERA Eutanasia, Dignitas indagata per aver assistito paziente schizofrenico
La clinica si assistenza al suicidio Dignitas è sotto indagine per aver aiutato a morire
un paziente spagnolo affetto da schizofrenia paranoica.
Per la legge svizzera il suicidio assistito non è perseguibile solo nel caso in cui il paziente sia mentalmente
capace di comprendere le conseguenze delle proprie azioni.
Secondo quanto riportano i quotidiani locali, il rapporto di Dignitas consegnato alle autorità per denunciare le
modalità del decesso, così come previsto dalla legge per evitare procedimenti penali, contiene appena
mezza pagina sullo stato mentale ed emotivo del paziente.
Le autorità mediche svizzere stanno ora indagando ed hanno già parlato di "seria negligenza professionale"
del medico che ha prescritto i farmaci letali, accusandolo di non aver approfondito sufficientemente il suo
quadro psichiatrico.
12-06-2010 11:58 USA Eutanasia, ispanici più favorevoli dei bianchi non ispanici
Quali sono le differenze di opinione fra gruppi etnici in materia di suicidio
medicalmente assistito? Un'indagine dell'Università del Texas a San Antonio, pubblicata sulla rivista
scientifica Journal of the American Geriatrics Society, ha cercato di fornire una prima risposta su questa
pratica, che consiste nella possibilità dei pazienti terminali con un'aspettativa di vita inferiore a sei mesi e con
grave sofferenza di chiedere e ottenere da due medici una prescrizione di farmaci letali. A questo fine sono
state paragonate le risposte di due gruppi di pazienti di età compresa fra i 60 e gli 89 anni, uno costituito da
ispanici di origine messicana e l'altro da bianchi non ispanici. I parametri oggetto delle interviste erano tesi a
misurare le opinioni sul suicidio medicalmente assistito, lo stato di salute (cognitiva e funzionale) e la
religiosità.
Dall'indagine risulta che il gruppo di origine messicana è maggiormente favorevole del gruppo di bianchi non
ispanici a questa pratica: rispettivamente 52,7% e 33,7%. Nel gruppo ispanico, sono favorevoli soprattutto i
pazienti di sesso maschile, mentre in quello non ispanico lo sono i pazienti con un più basso livello di
religiosità. Il sesso e la religione sono quindi fattori che rispettivamente accomunano nella gran parte dei casi
le opinioni di questi gruppi etnici.
E' la prima volta che una indagine mostra maggiore propensione al suicidio medicalmente assistito nei
cittadini ispanici, solitamente aderenti al cattolicesimo (che si oppone a questa pratica), rispetto ai bianchi
non ispanici.
12-06-2010 11:30 BELGIO Fine vita ed eutanasia, i minori spesso esclusi dal processo decisionale
Una indagine della Vrije Universiteit Brussels pubblicata sulla rivista scientifica
Archives of Pediatrics and Adolescent Medicine, ha voluto analizzare il processo di formazione della volontà
nel fine vita dei pazienti minorenni in Belgio. Sono stati posti questionari a tutti i medici che hanno firmato
certificati di morte di pazienti di età compresa fra uno e 17 anni morti dal giugno 2007 al novembre 2008
nelle Fiandre.
Hanno risposto al questionario 165 medici sui 250 individuati dai certificati.
Nel 36,4% dei casi, la morte è seguita ad una decisione sul fine vita: nel 18,2% sono state somministrati
farmaci per alleviare il dolore e i sintomi della malattia con il potenziale effetto di accorciamento della vita; nel
10,3% è stato deciso di astenersi dalle cure; nel 7,9% dei casi sono state somministrati farmaci letali senza
l'esplicito consenso o richiesta del paziente. Non sono invece stati riportati casi di eutanasia, che i ricercatori
definiscono tale solo quando vengono somministrati farmaci con l'intenzione di accelerare il processo di
morte su esplicita richiesta del paziente.
Le principali motivazioni alla base delle decisioni sul fine vita sono la prognosi infausta (84,6%) e la
prospettiva di una bassa qualità della vita (61,5%).
I genitori sono stati coinvolti nel processo decisionale nell'85,2% dei casi, mentre i pazienti solo nel 15,4%
dei decessi.
I ricercatori concludono: "Le decisioni mediche sul fine vita riguardanti i minori sono frequenti nelle Fiandre,
in Belgio. Anche se i genitori hanno partecipato a quelle decisioni nella gran parte dei casi, i pazienti stessi lo
sono stati molto meno frequentemente, anche nei casi in cui tali decisioni erano mirate a porre fine alla loro
vita". I medici e i genitori non sono però sempre responsabili della mancanza di consultazione: "Al momento
della decisione, i pazienti erano spesso in stato di coma oppure il medico li reputava incapaci di intendere e
di volere o troppo piccoli per essere coinvolti".
12-06-2010 10:53 ITALIA Maternità surrogata all'estero, procura chiede archiviazione: nessun reato
Quattro mesi di indagini hanno portato ad un nulla di fatto. O meglio alla convinzione che non possa essere
contestato alcun reato alla coppia trevigiana finita al centro della cronaca a inizio anno dopo che nei giorni di
Natale era stata fermata all’aeroporto Marco Polo di Venezia insieme ad una bambina appena nata
dall’«utero in affitto» di una donna ucraina. Il magistrato titolare dell’indagine, il pm veneziano Giovanni Zorzi,
ha infatti trasmesso all’ufficio Gip lagunare una richiesta di archiviazione per i due genitori, i quali erano stati
indagati con la pesante accusa di alterazione dello stato civile. Secondo il pm infatti in presenza di un
certificato di nascita valido in cui si dice che la donna è la madre - emesso dall’Ucraina, paese in cui la
«maternità surrogata» è consentita dalla legge -, la legge italiana non prevede la contestazione di un reato.
Anzi, l’ufficiale di stato civile del comune trevigiano in cui vive la coppia ha provveduto, dopo essersi
consultato con un’altra procura, quella di Treviso, a trascrivere il certificato in Italia; resta solo aperto ora un
procedimento di fronte al Tribunale per i minorenni, per valutare se alla luce del comportamento tenuto la
coppia sia idonea a tenere il bambino.
Continua...
12-06-2010 10:33 USA Pillola contraccettiva, la Fda valuta quella dei 5 giorni dopo
La Food and Drug Administration (Fda) sta soppesando rischi e vantaggi di una nuova
'pillola del giorno dopo' presentata da una società francese. Il nuovo medicinale, chiamato Ella, avrebbe un
alto potere contraccettivo in grado di impedire una gravidanza fino a cinque giorni successivi ad un rapporto
a rischio e non solo fino a 72 ore come la pillola del giorno dopo. Ma il nuovo medicinale contiene
componenti chimici molto simili a quelli della Ru-486, potrebbe cioè provocare aborti rendendo l'utero
inospitale per un embrione come la controversa pillola abortiva. Di questa ambiguità discuteranno la
settimana prossima gli esperti della Fda.
Ella sta sollevando gli stessi dubbi - ossia la distinzione tra prevenire e interrompere una gravidanza - che
aveva suscitato anni fa la pillola del giorno dopo. La decisione che sarà presa sul medicinale, sottolinea il
Washington Post, sarà anche un test per l'amministrazione Obama che difende la netta separazione tra
ideologia e ricerca scientifica. Per la pillola del giorno dopo, chiamata in America 'Plan B', piano B, la Fda
autorizzó la vendita senza prescrizione medica per le ragazze con età superiore ai 17 anni. Ella è già in uso
in alcuni paesi europei e in 22 Stati nel mondo. Molti gruppi anti-aborto hanno iniziato a protestare contro
questa pillola, per loro troppo simile alla Ru-486, in grado di interrompere una gravidanza fino alla nona
settimana di gestazione e sempre piú usata negli Stati Uniti dalla sua approvazione dieci anni fa.
12-06-2010 10:32 ITALIA Englaro, il Comune di Pisa e il Pd negano la cittadinanza onoraria
Il capogruppo del Pd in consiglio comunale a Pisa, Ranieri Del Torto, respinge 'le strumentalizzazioni
politiche' dopo il voto di ieri, che ha bocciato una mozione della maggioranza per conferire la cittadinanza
onoraria a Beppino Englaro. Secondo l'esponente del partito di maggioranza relativa, non c'e' stata
spaccatura ma solo l'applicazione della 'liberta' di coscienza per i singoli consiglieri'.
'Il gruppo - spiega Del Torto in una nota - non ha preso una posizione sulla concessione della cittadinanza a
Giuseppe Englaro, lasciando liberta' di coscienza ai singoli consiglieri.
Vi sono argomenti che toccano la morale e l'etica e la questione proposta ieri in consiglio, anche al di la'
della volonta' del proponente (un esponente del Parti Socialista e membro della maggioranza, ndr), era uno
di questi. Il nostro gruppo ha sostenuto qualche mese fa in modo compatto l'istituzione del registro di fine
vita. Ma sulla cittadinanza a Englaro si scende su un piano diverso e comunque partendo da una vicenda
personale su cui non sarebbe giusto trascurare le posizioni diverse che in un partito plurale come il nostro
sono legittimamente presenti'.
12-06-2010 10:31 ITALIA Staminali del cordone, parte la raccolta al Sacco di Milano
In occasione del 14 giugno, giornata mondiale del donatore di sangue, l'ospedale
Sacco di Milano annuncia che a partire da questo mese sara' possibile effettuare la donazione del sangue
del cordone ombelicale presso la struttura.
'Un gesto di straordinaria importanza - sottolinea il direttore generale Alberto Scanni - che oggi puo' salvare
la vita di tante persone e da cui ci si attendono nuove possibilita' in futuro, quando la ricerca nel campo delle
staminali permettera' di estendere il raggio d'azione', ad oggi 'limitato' alla cura delle talassemie, di certe
leucemie e di alcune malattie metaboliche.
'La donazione non comporta alcun disagio ne' per le partorienti ne' per il bambino - spiega Irene Cetin,
primario di ostetricia e ginecologia del Sacco - il prelievo avviene in sala parto immediatamente dopo la
chiusura e la recisione del cordone ombelicale quando il neonato e' gia' stato affidato alle cure dell'ostetrica
e del pediatra. Il nostro auspicio e' che ogni donna chepartorira' al Sacco accetti di donare il cordone
ombelicale'.
'Questa donazione ha finalita' solidaristiche - prosegue Cetin - ma se in futuro ci fosse la necessita' di
ricorrere alle cellule staminali del sangue del proprio cordone ombelicale, potra' esserne fatta richiesta.
Eventualita' che presuppone ovviamente la disponibilita' futura di questo sangue, (ma le probabilita' sono
comunque elevate'.
Al Sacco ci si attende che circa il 20% delle partorienti decidera' di partecipare alla donazione. 'Attraverso il
cordone non si possono raccogliere piu' di 100 ml di sangue - conclude l'esperta - una quantita' che permette
di curare i bambini ma non gli adulti. Per superare questo ostacolo, oggi si trapiantano due sacche allo
stesso paziente o vengono coltivate cellule staminali in laboratorio per aumentarne il numero prima del
trapianto'.
12-06-2010 10:30 FRANCIA Contraccezione, pillola in farmacia anche con ricetta scaduta
Le donne francesi d'ora in poi potranno comprare la pillola in farmacia anche con una ricetta medica
scaduta. La direttiva, entrata in vigore lo scorso primo giugno, sta gia' sollevando polemiche.
In particolare tra i ginecologi per i quali, si legge sul quotidiano Le Monde, 'l'assenza di una visita regolare
fara' correre un rischio alle donne'. La nuova legge permette infatti di continuare ad assumere il
contraccettivo senza l'obbligo di ripassare ogni sei mesi dal proprio ginecologo.
L'ordine dei ginecologi invita quindi i suoi membri a scrivere 'non rinnovabile' sulle ricette quando lo
ritengono necessario.
All'altro estremo, l'Associazione nazionale dei centri di interruzione di gravidanza e i responsabili dei
consultori vedono di buon occhio la nuova direttiva, che secondo loro potrebbe ridurre il numero di aborti,
oltre che tagliare le spese mediche. Di qui le critiche ai ginecologi, che accusano di assumere una 'posizione
retrograda'.
12-06-2010 10:25 FRANCIA Mephedrone, anche la Francia lo vieta
E' una sostanza 'da sballo' sempre piu' utilizzata in Europa, considerata un'alternativa
'legale' alla cocaina, visto che puo' essere venduta come concime per la piante. E' il mephedrone, che da ieri
la Francia ha classificato tra gli stupefacenti, come ha raccomandato l'Oms e come hanno gia' fatto altri
Paesi dell'Ue per arginare la sua diffusione tra i giovani.
Il mephedrone - si legge in una nota del ministero della Sanita' d'oltralpe che da' conto della pubblicazione
nella Gazzetta ufficiale ddella nuova classificazione - e' una droga di sintesi, derivata dal catinone, principale
sostanza attiva delle foglie di una pianta Catha edulis (khat), pianta africana utilizzata per le sue attivita'
stimolanti. In Europa le prime segnalazioni per l'uso di mephedrone, sotto accusa in passato per alcuni
decessi poi rivelatisi causati da altri fattori, sono state in Finlandia nel 2008 e la sua diffusione e' stata
favorita dalla possibilita' di acquistare la sostanza anche su Internet, come concime e ma anche come sali
da bagno, o prodotto per l'uso scientifico.
12-06-2010 10:20 SPAGNA Staminali, speranze contro rara forma di anemia letale nei bambini
Potrebbe arrivare dalle cellule staminali pluripotenti indotte iPS - cellule adulte fatte
regredire allo stato simil-embrionale - una speranza di cura per i bambini colpiti da una rara forma di anemia
letale: l'anemia di Fanconi. A suggerirlo e' uno studio presentato oggi a Barcellona, in occasione del
Congresso dell'European hematology association (Eha), in programma fino a domenica 13 giugno nella citta'
spagnola.
Un gruppo di ricercatori, guidato da Juan Carlos Izpisua Belmonte del Salk Institute for biological studies di
La Jolla (California), in collaborazione con il Centro di medicina rigenerativa di Barcellona, ha dimostrato che
le cellule dei pazienti possono essere riprogrammate per produrre staminali sane. La malattia e' infatti
determinata da un difetto genetico che viene trasmesso dai genitori. E le cellule bambine vengono usate
proprio per correggere questo difetto. "Abbiamo dimostrato che cellule pluripotenti indotte con il difetto
dell'anemia di Fanconi opportunamente 'corretto' possono produrre cellule del sangue libere dalla malattia",
spiega Belmonte.
"Il nostro lavoro offre dunque la prova che le staminali pluripotenti indotte (iPS) possono essere usate per
correggere i difetti genetici all'origine di malattie come questa", prosegue. Le cellule create con la tecnica
descritta da Belmonte "non si distinguono dalle staminali embrionali e dalle cellule pluripotenti di persone
sane", assicura lo specialista. E potrebbero aprire la strada a una terapia per questi bimbi, oggi condannati a
morire prima di raggiungere i 20 anni.
12-06-2010 10:19 Ogm, la Francia contro la deregulation sulle coltivazioni
La Francia ha molte riserve sul progetto di proposta della Commissione Ue che lascerebbe liberi i singoli
governi europei di scegliere se coltivare o meno sul singoli governi europei di scegliere se coltivare o meno
sul loro territorio gli Organismi geneticamente modificati (Ogm).
Il ministro francese dell'ambiente Jean-Louis Borloo ha respinto la possibilita' di accettare lo scambio tra 'un
po' piu' di sussidiarieta'' e nuove regole rafforzate nel campo della certificazione.
'Non siamo a questo punto', ha detto ai giornalisti al suo arrivo al consiglio ambiente di Lussemburgo. Borloo
ha ricordato che nel novembre del 2008, i 27 stati membri della Ue hanno concordato all'unanimita' di
rafforzare il processo di certificazione degli Ogm. La Francia resta su questa posizione e chiede una
rafforzamento dell'Efsa, l'agenzia europea di sicurezza alimentare, nel processo di valutazione scientifica.
11-06-2010 18:19 ITALIA Guida online sulle cure basate sulle staminali
Arriva la prima guida online alle cure basate sulle cellule staminali: i maggiori
esperti in questo campo, riuniti nella Societa' Internazionale per la Ricerca sulle Cellule staminali (Isscr), si
rivolgono direttamente ai pazienti, alle loro famiglie e ai medici per fornire tutte le informazioni utili per
prendere le decisioni relative alle terapie.
E' anche 'la risposta al crescente numero delle aggressive campagne di marketing' che, soprattutto su
Internet, offrono terapie basate sulle staminali in cambio di cospicue somme di denaro. 'Stai pensando a una
terapia basata sulle staminali?
Trova quello che e' possibile', affermano gli esperti in apertura del sito, fra i quali l'italiana Elena Cattaneo,
del Laboratorio cellule staminali dell'universita' di Milano. 'Si e' parlato a lungo delle straordinarie promesse
della ricerca sulle staminali', si legge ancora nel sito, 'cliniche in tutto il mondo sostengono di poter offrire
terapie per un gran numero di malattie. ma quanti di questi trattamenti sono sicuri ed efficaci?' Per orientarsi
in questa foresta di offerte la prudenza e' d'obbligo, affermano gli esperti, e per questo e' bene essere
informati sui fatti prima di prendere qualsiasi decisione. 'Attualmente - affermano gli esperti internazionali in
una nota - e' disponibile solo un piccolo numero di terapie basate sulle cellule staminali che hanno
dimostrato di essere efficaci'. Queste riguardano malattie del sangue, trapianti di pelle e riparazione della
cornea. L'indirizzo e' accessibile al sito www.closerlookatstemcells.org.
11-06-2010 16:34 ITALIA Staminali e diabete, negli occhi cellule simili a quelle pancreatiche
Le cure del futuro per il diabete potrebbero trovarsi nei nostri occhi. Proprio li' infatti
sono "nascoste" cellule staminali molto adatte a essere riprogrammate per diventare beta-cellule, le cellule
del pancreas che producono insulina e che smettono di funzionare in chi soffre di diabete di tipo uno ma
anche, a lungo andare, nei pazienti con il diabete di tipo due. Lo dimostrano gli studi sperimentali presentati
da un gruppo di ricercatori coordinati da Carla Giordano, Professore Associato di Endocrinologia
all'Universita' di Palermo, durante il XXIII Congresso Nazionale della Societa' Italiana di Diabetologia, a
Padova dal 9 al 12 giugno. La procedura per ottenere le beta-cellule dalle staminali oculari, molto
promettente, e' anche oggetto della richiesta di un brevetto. "Utilizziamo una particolare popolazione di
cellule staminali adulte che si trova nel limbus, una zona dell'occhio fra congiuntiva e cornea - spiega Carla
Giordano - L'area e' facilmente accessibile con un piccolo intervento oculistico, per cui queste cellule
possono essere facilmente prelevate dal paziente stesso.
Abbiamo verificato che le staminali del limbus hanno una notevole capacita' di crescita in vitro, per cui
rappresentano una buona sorgente da cui ottenere beta-cellule. Inoltre, le cellule limbali non creano i
problemi etici e tecnici relativi all'uso di staminali embrionali. Le cellule del limbus sono anche poco
immunogeniche: questo rappresenta un notevole vantaggio perche' se, in futuro, si dovesse confermare la
possibilita' di trapiantare le beta-cellule cosi' ottenute nei pazienti avremo un bassissimo rischio di rigetto".
Gli studi sulle cellule staminali per la produzione di beta-cellule prendono le mosse dalla constatazione della
difficolta' al largo impiego dei trapianti di isole pancreatiche. Da qui l'idea di cercare fonti alternative di betacellule. Per il momento le uniche esperienze su pazienti diabetici sono relative all'impiego del trapianto
autologo non mieloablativo di cellule staminali: in Brasile, in uno studio pilota, sono state prelevate dal
midollo osseo cellule staminali, a pazienti diabetici di tipo 1, successivamente trattati per azzerare il midollo
osseo; infine gli stessi soggetti hanno ricevuto le proprie cellule midollari prelevate in precedenza. Sebbene
lo studio non abbia incluso un gruppo di controllo, alcuni pazienti non hanno avuto bisogno di terapia
insulinica per un periodo medio di 31 mesi. "Il procedimento pare che possa portare alle beta-cellule
dell'organismo del paziente una sorta di messaggio di rigenerazione: le cellule cioe' "reimparano" a produrre
insulina - chiarisce Giordano - Si tratta pero' di esperienze isolate, con risultati ancora in corso di
valutazione, attraverso un metodo indubbiamente pesante per il paziente".
11-06-2010 15:13 ITALIA Staminali, nuove terapie contro le malattie cardiovascolari. Convegno
internazionale
Le nuove terapie che utilizzano cellule staminali adulte per curare le principali
malattie cardiovascolari, in particolare l'infarto miocardico acuto e lo scompenso cardiaco, sono al centro di
un convegno internazionale che si e' aperto oggi a Lecco.
L'evento, che si concludera' domani, e' promosso dal Dipartimento cardiovascolare dell'Azienda ospedaliera
di Lecco con il patrocinio, fra gli altri, del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Salute e della Regione
Lombardia.
'Come e' noto - spiegano gli organizzatori, parlando delle malattie cardiovascolari - si tratta di patologie molto
diffuse e gravate, ancora oggi, da una elevata mortalita', con costi sociali assolutamente rilevanti, per cui
esiste una grande attesa di nuove terapie e trattamenti'. Lo sviluppo di cure basate sull'utilizzo di cellule
staminali adulte, 'prelevate dal paziente e/o gia' residenti nel muscolo cardiaco, cosi' come in diversi tessuti
umani, ha aperto nuove prospettive di ricerca e destato notevoli speranze sia tra i medici ed i ricercatori, che
nei malati di tutto il mondo', e proprio su questo si sta concentrando il meeting tra gli esperti internazionali.
Nel corso dell'incontro si parlera', tra l'altro, anche dei risultati di uno studio clinico realizzato dal
Dipartimento Cardiovascolare di Lecco e condotto in collaborazione con altri ospedali lombardi (san Carlo,
san Gerardo, Bassini, Centro Cardiologico Monzino) su pazienti con infarto miocardico acuto.
Lo studio, il primo di questo genere n Italia, ha testato l'effetto delle cellule staminali liberate dal midollo dei
pazienti sul sistema cardiovascolare, 'registrando - conclude l'ospedale di Lecco - risultati estremamente
interessanti'.
11-06-2010 12:23 ITALIA Ricerca scientifica, Napolitano richiama il Governo: maggiore attenzione
Un invito a riconoscere pienamente il valore della ricerca scientifica per lo sviluppo dell'Italia. Lo rivolge il
Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al governo al termine dell'ultima tappa dei due giorni trascorsi a Napoli,
subito dopo lo scoprimento di una targa in memoria di Adriano Buzzati-Traverso presso il Cnr partenopeo.
Il Presidente della Repubblica e' intervenuto al convegno in memoria del fondatore del Laboratorio
Internazionale di Genetica e Biofisica (oggi IGB - Institute of Genetics and Biophysics).
Lasciando la sede del Cnr, che ospita l'IGB, Napolitano si e' detto 'orgoglioso di aver partecipato alla
cerimonia che ricorda la nascita di uno straordinario istituto scientifico internazionale e laboratorio di genetica
e biologia nei primi anni Sessanta dove hanno operato biologi, genetisti, ricercatori, il cui ricordo e' anche
vivo personalmente in me'.
'Vorrei - aggiunge il Capo dello Stato - chiedere quanti sanno a Napoli che la nostra citta' e' erede di questa
straordinaria tradizione scientifica che ha prodotto moltissimo per la scienza nell'arco di decenni dell'Italia
repubblicana. E' un punto di forza della citta', leva di sviluppo futuro, risorsa preziosa per il mondo della
scienza italiana'. 'Mi auguro che questa consapevolezza sia pienamente acquisita e riconosciuta anche da
chi, a livello nazionale, ha la responsabilita' di governare per far crescere la ricerca scientifica'.
Con la visita all'Istituto fondato da Buzzati-Traverso, il Capo dello Stato ha concluso la visita nella sua citta'
natale.
11-06-2010 12:08 ITALIA Parenti delle vittime dell'autorità giudiziaria: vogliamo giustizia
Lucia Uva, Patrizia Aldrovandi e Ilaria Cucchi, le parenti di tre uomini deceduti in carcere o in ospedale dopo
essere stati fermati dalle forze dell'ordine, sono salite ieri insieme sul palco a Varese, per raccontare le loro
storie e lanciare un appello: 'che sia fatta luce su quello che e' successo'.
Con loro il legale Fabio Anselmo, che si e' occupato dei tre casi, e Luigi Manconi, presidente
dell'associazione 'A buon diritto'. 'Ci sono tanti casi come quello di Stefano ma ci aspettiamo che su tutti
venga fatta chiarezza, perche' le cose devono cambiare', ha detto Ilaria Cucchi, la sorella del 31enne
deceduto il 31 ottobre nel carcere romano di Regina Coeli. Una richiesta condivisa anche da Lucia Uva, la
sorella dell' artigiano morto in ospedale a Varese dopo aver trascorso la notte nella caserma dei carabinieri,
all'indomani del processo che si e' aperto mercoledi' contro i due medici accusati di omicidio colposo per
avergli somministrato farmaci incompatibili con il suo stato. 'Voglio sapere che cosa e' successo quella notte
in caserma - ha ribadito - perche' non ci credo che mio fratello si sia fatto male da solo'.
Gli interventi sono stati accolti dagli applausi del pubblico, commosso quando Patrizia Aldrovandi ha
raccontato della morte del figlio Federico, deceduto a 18 anni dopo essere stato fermato dalla polizia a
Ferrara. 'L'unica cosa che faremo - ha detto - e' continuare a raccontare quello che e' successo'. 'L'onore
delle forze dell'ordine, nel caso Aldrovandi - ha concluso l'ex senatore Manconi - e' stato salvato dalla
giustizia che, individuando i responsabili, ha liberato l'intero corpo da accuse indistinte e generalizzate'.
11-06-2010 12:06 ITALIA Biotestamento, calendarizzato per luglio ddl 'tortura'
Il disegno di legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento 'e' stato calendarizzato
per luglio alla Camera'. Lo rende noto Domenico Di Virgilio, membro della commissione Affari sociali della
Camera, a margine di un convegno su alcol e droga.
'Ancora non ci sono pervenuti - conclude - i pareri delle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia, ma so
che la Conferenza dei capigruppo ha deciso che il provvedimento sara' discusso in Aula a luglio'.
Se sarà approvato, i pazienti non potranno rifiutare anticipatamente trattamenti come l'alimentazione e
l'idratazione artificiale.
11-06-2010 09:59 BRASILE Viagra low cost
Fra dieci giorni il Viagra, venduto in farmacia contro le disfunzioni erettili, diventa un
farmaco generico. I 25 milioni di consumatori brasiliani che attualmente spendono circa 80 milioni di euro
ogni anno, potranno acquistare una pasticca col medesimo principio attivo a 9 reais (circa 4 euro). La casa
farmaceutica americana che fino ad ora aveva il monopolio, Pfizer, e' gia' corsa ai ripari e, anticipando la
concorrenza ha gia' dimezzato il prezzo, riducendolo a poco piu' di 6 euro.
In Italia il viagra costa 11 euro e i 6 milioni di consumatori che ne fanno uso dovranno aspettare fino a tutto il
2013 quando, scaduti i diritti, potra' cominciare a circolare l'equivalente farmaco generico.
11-06-2010 09:56 Staminali cordone. Il trasporto non e' prestazione sanitaria e si paga l'Iva
Prelevare, trasportare, analizzare e conservare il sangue del cordone ombelicale per un
futuro impiego, non e' assimilabile ad una prestazione sanitaria e percio' non gode dell'esenzione dell'Iva.
Cosi' la Corte di Giustizia della comunita' nella sentenza C-262-/08 dello scorso 10 giugno 2010, ribaltando
le conclusioni dell'avvocato generale.
La questione era stata sollevata dai giudici danesi a cui si era rivolta un'azienda che tratta e conserva le
staminali del cordone ombelicale. L'amministrazione finanziaria aveva dato torto a questa biobanca e i
giudici d'appello avevano sottoposto la questione alla Corte di Giustizia.
La sentenza fa leva sul fatto che la nozione di cure mediche riguarda prestazioni (anche quelle
preventive) con lo lo scopo di diagnosticare, curare e guarire una malattia. Il servizio della biobanca, invece,
garantisce solo la disponibilita' di una risorsa terapeutica che potrebbe servire se fosse necessaria, ma non
e' un'attivita' diretta a prevenire malattie o ad individuare patologie; per questo non e' un'attivita' sanitaria a
carattere preventivo.
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