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Catalogo corsi ICT
1
Profilo dell’azienda
Nata nel 2001 dall’esperienza pluriennale di cultori delle tecnologie
presso primarie aziende di Telecomunicazioni, Elit oggi ha l’ambizione
di porsi come organizzazione di riferimento per servizi di consulenza e
formazione nel campo dell’ICT (Information&Communication
Technology). La mission di Elit è quella di realizzare un ecosistema per
affiancare le aziende e le organizzazioni pubbliche nel confrontarsi con
la continua e rapida evoluzione del mondo dell’ICT, la quale richiede
un adeguamento delle competenze per poterne utilizzare al meglio le
potenzialità e affrontarne in modo efficace le problematiche. Questo
obiettivo viene perseguito attraverso l’integrazione e l’aggregazione di
competenze professionali specifiche nei vari settori e lo scambio di
esperienze e conoscenze da parte dei professionisti che fanno parte
dell’Ecosistema Elit.
Punti di forza dell’Ecosistema Elit
Orientamento al Problem solving: soprattutto nella consulenza, ma
anche nella formazione, Elit si propone di affrontare e risolvere le
problematiche del cliente con l’obiettivo di alimentarne la crescita
delle competenze tecniche e del business;
Sinergia tra la consulenza e la formazione: Elit è assolutamente
consapevole che i due rami dell’attività devono procedere in modo
correlato, mettendo a fattor comune le competenze tecniche e la
esperienza sul campo;
Collaborazione con i più accreditati esperti dei vari settori: per offrire
servizi al massimo livello ai propri clienti, Elit si avvale di un network
di collaboratori, di provenienza accademica o aziendale, con
esperienza pluriennale e competenza riconosciuta nel loro ambito
professionale;
Partnership con aziende leader: nella gestione di progetti
particolarmente articolati, Elit si avvale della collaborazione con
aziende partner, leader nei loro settori di operatività.
2
L’attività didattica
La proposta formativa di Elit prevede:
un catalogo corsi, come riferimento per tutte le attività coperte dalle
competenze dell’azienda;
una modalità “su misura”, in cui, analizzando le esigenze specifiche del
cliente, si progetta insieme il percorso formativo migliore.
I contenuti dei corsi vengono continuamente aggiornati in funzione delle
evoluzioni delle tecnologie e del mercato e la maggior parte dei corsi prevede
anche delle esercitazioni pratiche con l’utilizzo di strumentazione adeguata.
I corsi possono essere erogati:
sia presso la sede del cliente;
sia presso sedi convenzionate nelle principali città italiane, dotate delle
migliori attrezzature didattiche e comodità logistiche.
I corsi Elit si rivolgono:
ai professionisti del settore, con sessioni di approfondimento tecnico
verticale,
ai manager che si occupano di strategie aziendali, con un taglio orientato
alle applicazioni e al mercato delle tecnologie, al fine evidenziarne la
rilevanza strategica per le aziende;
al personale commerciale, con lo scopo di illustrare le potenzialità delle
tecnologie ICT;
al personale di call center, customer care e assistenza tecnica, con sessioni
molto pratiche focalizzate sulle problematiche e le soluzioni connesse
all’utilizzo di servizi e tecnologie.
Consapevole che attraverso la conoscenza si può e si deve produrre valore per
le aziende e le organizzazioni e che per far ciò la formazione deve essere:
in primo luogo utile;
ma anche interessante;
magari anche piacevole;
Elit persegue il raggiungimento dell’efficacia didattica attraverso:
la competenza tecnica, la creatività e le abilità comunicative dei propri
docenti;
la ricchezza di esperienze professionali dei propri collaboratori;
la qualità dei servizi a corredo (progettazione del corso, qualità della
documentazione, logistica).
3
I servizi della Formazione
Elit pone particolare enfasi nella formazione su misura, che prevede la
possibilità di progettare, nei contenuti ma anche negli aspetti logistici, il
singolo corso o un percorso formativo articolato, in diretto contatto con
il cliente, al fine di raggiungere la massima efficacia per i partecipanti.
La partecipazione ai corsi Elit prevede, per ciascun partecipante:
un attestato ufficiale di partecipazione;
un kit completo comprendente:
copia cartacea della documentazione;
CD-ROM contenente una copia in formato elettronico della
documentazione, più documenti di approfondimento correlati agli
argomenti trattati nel corso;
eventuali libri o altre pubblicazioni tematiche;
utile materiale di cancelleria.
A completamento dell’attività di formazione, Elit organizza brevi seminari
tematici, Workshop e convegni sulle tematiche di maggiore attualità del
mondo ICT.
Il catalogo corsi
Elit propone un catalogo corsi sulle tematiche ICT più attuali, composto
da:
corsi orizzontali la cui finalità è quella di fornire una visione completa
ed esaustiva dell’argomento presentato;
corsi verticali di approfondimento su tematiche specifiche, con ampio
spazio ad esercitazioni e casi di studio.
La durata dei corsi è indicativa e può variare in funzione del livello di
approfondimento richiesto e della parte dedicata alle esercitazioni.
Per alcuni corsi inoltre viene suggerito un percorso formativo che
comprende:
corsi propedeutici;
corsi di approfondimento delle tematiche trattate.
4
Indice
Sezione TLC
Reti e servizi di TLC
Reti di telecomunicazioni: fondamenti sulle reti telefoniche e per
Cod.
Pg.
FONTLC
10
Reti e servizi di telecomunicazioni per non tecnici
NOTEC
11
Tecnologie e servizi di telecomunicazione per personale commerciale
TLCCM
12
Tecnologie e servizi di TLC per addetti customer care e assistenza tecnica
TLCCC
13
Scenari di mercato delle telecomunicazioni
SCEN
14
La regolamentazione nel mercato delle TLC
REG
15
TXNUM
16
Reti e protocolli per trasmissione dati: ATM, Frame Relay, Ethernet e IP
TXDAT
17
Ethernet: dalle reti locali alle reti metropolitane
ETHER
18
Evoluzione delle reti per fonia
EVOFN
19
SDH
SDH
20
Televisione digitale e DVB
TVDVB
21
CABST
22
QUAL
23
trasmissione dati
Fondamenti della trasmissione numerica. Il segnale: dall’origine al transito
su una fibra ottica
Progettazione dei cablaggi strutturati e nei data center: normative
italiane ed europee e loro applicazione
Qualità dei sistemi e dei servizi nelle reti di telecomunicazioni. Parametri e
misure
5
Wireless
Tecnologie per la mobilità: dal GSM all’UMTS e HSPA ed evoluzioni
Cod.
Pg.
EVORM
24
Evoluzione dei servizi in mobilità
EVOSM
25
UMTS: la terza generazione delle reti mobili ed evoluzioni verso la
EVO3G
26
HSPA (High Speed Packet Access)
HSPA
27
3g Radio Network Planning
3GPLAN
28
LTE (Long Term Evolution)
LTE
29
La segnalazione nelle reti 3G e sue evoluzioni
SIG3G
30
Multi Environment Networks: evoluzione e integrazione delle
MENWL
31
Wireless LAN e Wi-Fi
WIFI
32
Wireless Local Loop e Wi-Max
WIMAX
33
Wi-Fi e Wi-Max
IEEE
34
future
quarta generazione
tecnologie wireless
Broadband e Next Generation Networks
Evoluzione dei Servizi e delle Reti di TLC: verso la convergenza dei servizi
Cod.
Pg.
3PLAY
35
ADSL e sistemi xDSL: tecnologie e applicazioni
ADSL
36
Reti a larga banda: tecnologie e servizi
BBNET
37
Reti in fibra ottica: principi di trasmissione e architetture di rete
OPNET
38
Progettazione della rete ottica di accesso
PRROA
39
Rete ottica di accesso: realizzazione, collaudo, esercizio e manutenzione
ROACC
40
Next Generation Networks: le reti di nuova generazione
NGNET
41
e delle reti. Dal modello 3play al 4play
6
Internet e IP
Cod.
Pg.
Le reti Metro Carrier Ethernet
MCETH
42
Internet e il protocollo IP
INTIP
43
Routing IP: corso base
ROUT1
44
Routing IP: corso avanzato
ROUT2
45
Routing multicast
RMULT
46
IPv6: Protocolli, implementazione, scenari di migrazione
IPV6
47
Routing intra-dominio nelle reti dei Service Provider:
OSPF
48
Routing Interdominio: il protocollo BGP
BGP
49
Multilayer Switching e reti di campus
MLSW
50
Architettura di routing nelle reti dei Service Provider
ROUSP
51
MPLS : dalla Teoria alla Pratica
MPLS
52
MPLS: servizi avanzati
MPLSA
53
Gestione delle reti e dei sistemi in ambiente IP
GESIP
54
QoS (Quality of Service) nelle reti IP
QOSIP
55
Data Center, Storage Area Network (SAN) Business Continuity e
SAN
56
Networking IP in ambiente Cisco
IPCIS
57
Troubleshooting di reti Cisco
TROUB
58
Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte I
JUN1
59
Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte II
JUN2
60
Configurazione Avanzata di Router Juniper- Parte I
JUNA1
61
Configurazione Avanzata di Router Juniper- Parte II
JUNA2
62
OSPF e IS-IS
Disaster Recovery
7
Servizi IP
Cod.
Pg.
IP-TV. La TV digitale sulle nuove reti dati.
DIGTV
63
VoIP e IP Telephony
IPTEL
64
Il protocollo SIP (Session Initiation Protocol)
SIP
65
Segnalazione su IP: SIP e DIAMETER
SIGIP
66
IMS, architettura e applicazioni in ottica NGN
PRROA
67
Voice over IP in ambiente Cisco
VOIP
68
Cod.
Pg.
Sezione IT
Linguaggi e applicazioni
Framework .NET e il linguaggio Visual Basic.NET
VBNET
69
Sviluppare Applicazioni WEB con ASP.NET
ASPNET
70
La programmazione Object Oriented in java
OBJOR
71
Lo sviluppo di applicazioni di business con gli Enterprise Java Bean 3.1
JBEAN
72
Sviluppo di applicazioni Web con Servlet e JSP
JSP
73
Sviluppo di applicazioni con il framework Spring
FRSPR
74
Progettazione Object Oriented con UML
OOUML
75
SOA: Service Oriented Architecture
SOA
76
Evoluzione delle applicazioni per l'e-business verso la Service-Oriented
EBSOA
77
Architecture (SOA)
8
Basi di dati
Cod.
Pg.
Il linguaggio SQL
SQLB
78
Basi di dati relazionali: metodologie di progetto e di modellazione dei
DBREL
79
Data Warehouse: Modellazione dei dati a supporto delle decisioni
DWHA
80
aziendali.
R
Data Mining
DMIN
81
Introduzione alla Business Intelligence
BINT
82
Database in ambiente Oracle: PL/SQL
PLSQL
83
dati
Sicurezza
Cod.
Pg.
La sicurezza dei sistemi, dei dati e delle reti: corso base
SICBS
84
La sicurezza dei sistemi, dei dati e delle reti: corso avanzato
SICAV
85
Sicurezza di rete: Firewall, IPS e VPN
VPN
86
Realizzare reti sicure con Security Appliance
SECAP
87
La sicurezza nelle reti enterprise
SECEN
88
Infrastrutture a chiave pubblica e privata (PKI)
89
La sicurezza nei sistemi operativi Microsoft Windows
SECMW
90
La sicurezza nei sistemi operativi UNIX/LINUX
SECUL
91
Autorità di certificazione, certificati digitali, carta nazionale dei servizi e
CERT
92
Rilevamento della sicurezza di un sistema informatico
SECIN
93
La gestione della Sicurezza dell’Informazione (ISMS): la norma ISO IS
ISMS
94
AUDIT
95
La privacy: aspetti tecnici, organizzativi e legali per le aziende
PRIV
96
Service management
SMAN
97
Quality Management
QMAN
98
posta elettronica certificata
27001
Valutatori di sistema: metodologia di audit in conformità alla norma
UNI EN ISO 19011:2003
9
Reti di telecomunicazioni: fondamenti sulle reti telefoniche e
per trasmissione dati
Il corso presenta le tecnologie di rete per i servizi di fonia e per le applicazioni
dati, evidenziandone le caratteristiche e le differenze. L’obiettivo del corso è
quello di fornire, con un approccio tecnico, una visione introduttiva ma
completa sul mondo delle TLC, dalle tecnologie ai servizi, a coloro, con
competenze tecniche e non, che andranno ad operare nel contesto dell’ICT.
Durata: 5 giorni Livello: base
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
Introduzione alle reti di TLC
Il trasporto delle informazioni
Trasmissione analogica e digitale
Cos’è una rete
Elementi costitutivi di una rete di TLC
I servizi di TLC: dalla fonia al multimedia
La multiplazione
La rete telefonica tradizionale
la ISDN
I servizi evoluti e la rete intelligente
Le reti per dati
La multiplazione statistica
La commutazione di pacchetto
Confronto fra le reti telefoniche e le reti per
trasmissione dati
Il modello ISO/OSI
Esempi di protocolli per trasmissione dati: x25,
ATM, Frame Relay
Le reti locali
Reti locali via cavo: Ethernet
Wireless LAN: Wi-Fi
Internet: tecnologia e servizi
Generalità sul protocollo TCP/IP
Funzionamento di Internet: i router
Applicazioni Internet (e-mail, browsing,
multimedia)
Evoluzione delle reti per fonia: VoIP e IP
Telephony
Tecnologie di rete per servizi multimediali
Backbone multiservizio
Accesso a larga banda: ADSL e evoluzioni
Evoluzione delle tecnologie per la mobilità
Le reti di nuova generazione (NGN)
La qualità di servizio nelle reti di TLC
La sicurezza nelle reti di TLC
10
Reti e servizi di telecomunicazioni per non tecnici
Il corso illustra con linguaggio semplice e comprensibile a tutti gli aspetti tecnici
fondamentali che riguardano le moderne reti di telecomunicazione,
descrivendone la tecnologia, le prestazioni e i contesti applicativi.
Si tratta di una panoramica sul mondo delle telecomunicazioni con argomenti
che comprendono la telefonia fissa e mobile, le reti dati, le reti locali di computer
(LAN) e il protocollo TCP/IP. Si parla anche di Internet e delle varie tecniche di
accesso fisse e mobili (WiFi, ADSL, UMTS, ecc.).
Durata: 5-10 giorni Livello: base
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
Le basi delle telecomunicazioni
Generalità e tipi di informazione
Tecnica analogica e tecnica digitale
I mezzi trasmissivi: doppino, coassiale e fibra ottica
La multiplazione
La protezione contro gli errori
La tecnica radio: frequenze, trasmettitori, ricevitori,
antenne, propagazione
Introduzione alle reti
Generalità su reti e servizi
Reti a commutazione di circuito e di pacchetto
Architetture, prestazioni e servizi
La rete telefonica fissa
Le reti per dati
I protocolli e il modello OSI
Confronto tra le tecnologie, prestazioni e servizi
Le reti locali di calcolatori (LAN)
La rete Internet
Generalità e concetto di internetworking
La suite TCP/IP
Indirizzi Internet, struttura e numerazione di
una rete IP
Lo strato di trasporto: TCP e UDP
Cenni sul routing IP
Gli applicativi principali: Telnet, FTP, posta
elettronica, ecc
Il Protocollo HTTP e il World Wide Web
Cenni sul linguaggio HTML
Accesso alla rete tramite ADSL, WiFi, WIMAX
Le reti mobili
Architettura cellulare
Il sistema GSM e le sue evoluzioni (GPRS e
UMTS)
Servizi di base e a valore aggiunto
Trasmissione dati su reti mobili e accesso a
internet da rete mobile
11
Tecnologie e servizi di telecomunicazione per personale
commerciale
La rapida e continua evoluzione delle tecnologie e lo sviluppo di nuove
applicazioni pongono spesso in difficoltà chi, non avendo competenze e
mansioni tecniche, si trova a ricoprire ruoli che richiedono una visione globale
del mondo delle telecomunicazioni e la conoscenza delle potenzialità in esso
insite.
Il corso si pone l’obiettivo di costituire un utile strumento per fornire le
competenze necessarie sulle tecnologie e i servizi di TLC a coloro che devono
gestire trattative commerciali nel campo dell’ICT. A tal fine vengono trattati i
principali temi di attualità del mondo delle TLC, sia dal lato delle tecnologie,
sia da quello del mercato e dei servizi, con un taglio ed un linguaggio rivolti a
persone che svolgono ruoli commerciali in aziende ICT.
Durata: 3 giorni Livello: base
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
Introduzione alle reti di TLC
Cos’è una rete
Elementi costitutivi di una rete di TLC
I servizi di TLC: dalla fonia al multimedia
La rete telefonica tradizionale e la ISDN
Le reti per dati
Confronto fra le reti telefoniche e le reti per
trasmissione dati
Le reti locali
Reti locali via cavo: Ethernet
Wireless LAN: Wi-Fi
Internet: tecnologia e servizi
Generalità sul protocollo TCP/IP
Funzionamento di Internet: i router
Applicazioni Internet (e-mail, browsing,
multimedia)
La convergenza dei servizi di TLC
Convergenza TLC-media: IP-TV
Convergenza voce-dati: VoIP
Il modello 3Play
Tecnologie di rete per servizi multimediali
ADSL e evoluzioni
Cenni a Wi-Max
Evoluzione delle tecnologie per la mobilità (2G,
3G verso il 4G)
Servizi in mobilità
Convergenza fisso-mobile: il 4Play
Le reti di nuova generazione (NGN)
La qualità di servizio nelle reti di TLC
LA sicurezza nelle reti di TLC
Scenari di mercato
Evoluzione dei dispositivi d’utente
12
Tecnologie e servizi di TLC per addetti customer care e
assistenza tecnica
Il corso è finalizzato a fornire le nozioni fondamentali sulle reti e sui servizi di
TLC per consentire a coloro che svolgono attività di assistenza tecnica e
commerciale di poter svolgere in modo efficiente ed efficace la loro attività.
Particolare enfasi viene rivolta alla acquisizione della terminologia del mondo
delle TLC, alla esemplificazione dei concetti di base e all’applicabilità sulla
operatività quotidiana.
Durata: 3 giorni Livello: base
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
Introduzione alle reti di TLC
Cos’è una rete
I servizi di TLC: dalla fonia al multimedia
La rete telefonica tradizionale e la ISDN
Le reti per dati
Differenza fra rete telefonica tradizionale e reti per dati
Le reti locali
Reti locali via cavo: Ethernet
Wireless LAN: Wi-Fi
Internet: tecnologia e servizi
Funzionamento di Internet: i router
Il web
Applicazioni Internet (e-mail, browsing, multimedia)
Differenti modalità di connessione ad Internet
I modem
Configurazione di un collegamento Internet
Il VoIP
ADSL e sistemi xDSL
Problematiche di realizzazione di un collegamento
Servizi su ADSL
Evoluzione delle tecnologie per la mobilità
Tecnologie di collegamento fra dispositivi
USB
Infrarossi (IRDA)
Bluetooth
Servizi in mobilità
Aspetti di configurazione dei servizi
Aspetti di sicurezza dei servizi e delle reti
Terminali mobili evoluti
Discussione su casi reali e risoluzione di problemi concreti
13
Scenari di mercato delle telecomunicazioni
La dinamica dei mercati dell’Information&Communication Technology presenta
una continua evoluzione sia nelle strategie degli operatori dei vari settori, sia
nelle tecnologie abilitanti nuovi servizi innovativi. Ci sono poi delle discontinuità
tecnologiche che inducono cambiamenti significativi in tutti i settori connessi.
Lo scopo del corso è fornire una visione integrata tecnico-economica del mondo
dell’ICT, evidenziando le forti correlazioni che vi sono fra i vari settori, in
particolare le telecomunicazioni, il mondo dei media e quello dell’Information
Technology. L’obiettivo è pertanto quello di fornire una panoramica completa
delle tendenze tecnologiche e di mercato, senza entrare eccessivamente nel
dettaglio tecnico.
Durata: 2 giorni Livello: base
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
Evoluzione dei servizi di TLC
Convergenza TLC-media
Voice over IP
Il modello 3Play ed evoluzione verso il 4Play
Evoluzione delle tecnologie di rete verso la larga banda
Evoluzione delle tecnologie per accesso fisso ultraveloce
Evoluzione delle tecnologie per la mobilità
Convergenza fisso-mobile
La banda larga e il digital divide: il caso italiano
Il mercato delle TLC
Panoramica internazionale
Il mercato in Italia
Il mondo dei media
Il digitale terrestre
La TV via satellite
Dinamiche di mercato
Il mercato dei servizi IT
I nuovi servizi IT per le aziende
Cloud computing
ASP
Le nuove frontiere del Web
Il ruolo delle reti di nuova generazione (Next Generation Networks) nella convergenza
delle reti e dei servizi
14
La regolamentazione nel mercato delle TLC
La liberalizzazione del mercato dei servizi e delle reti di telecomunicazione ha
rappresentato una discontinuità forte sia nel marcato che nell’evoluzione
tecnologica di tutto il mondo ICT.
Il corso ha l’obiettivo di fornire una visione tecnico-economica degli aspetti
normativi che regolano i vari settori del mercato delle telecomunicazioni, con
particolare riferimento al contesto italiano.
Durata: 1 giorno Livello: base
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
La liberalizzazione dei mercati di TLC
Le origini e i principi ispiratori
I principi enunciati nel DPR 318/97 e nel DM 23 aprile 1998
Il ruolo dell’Authority
OLO e ISP
Interconnessione tra reti di operatori
La regolamentazione dei servizi di fonia
CS (Carrieri Selection) e CPS (Carrier Preselection)
Servizio di raccolta
Servizio di terminazione
Servizio di transito
Unbundling del Local Loop
Modalità di ULL (ULL, Shared Access, Sub-loop)
Servizi a larga banda
Bitstream Access
Backhaul
Servizi di trasporto dedicato
La regolamentazione nel VoIP
Operatori ECS e PATS
Numerazione
Servizi avanzati
Operatori virtuali
Analisi dei mercati 1-14 della normativa italiana
Evoluzione delle normative in vista delle reti NGN
15
Fondamenti della trasmissione numerica.
Il segnale: dall’origine al transito su una fibra ottica
Spesso le conoscenze tecniche in campo trasmissivo sono “parcellizzate”,
limitate cioè alla conoscenza specifica di un apparato o alle caratteristiche di un
collegamento, senza sapere come queste si inseriscono in un contesto strutturale;
a volte manca una visione complessiva che permetta di dominare il complesso
sistema che costituisce una moderna rete di TLC.
Il corso intende colmare queste eventuali lacune presentando i processi
fondamentali che presiedono alla trasmissione numerica. Vengono illustrati, in
modo sintetico ma sufficientemente completo, i fondamentali concetti di base
della trasmissione numerica, attraverso la quale si comunica capillarmente in
una moderna rete di telecomunicazione: si immagina di seguire le vicende di un
segnale (per esempio, il segnale telefonico), dalla sua origine fino al transito su
un collegamento in fibra ottica della cosiddetta rete di transito, che permette il
raggiungimento di un qualsivoglia nodo nella rete mondiale.
Durata: 3 giorni Livello: base
Conoscenze utili: non sono richieste particolari competenze: il corso risulta
particolarmente adatto per un approccio preliminare alle tematiche del mondo
delle telecomunicazioni
Agenda
Definizioni preliminari
Segnali analogici e segnali numerici
Modelli di rete TLC
Rete PSTN e nuove tecnologie IP
Circuiti a 2 fili e circuiti a 4 fili
Struttura e funzione di una rete trasmissiva
Multiplazione a divisione di tempo
Conversione analogica-numerica: codifica PCM
Multiplazione numerica
Multiplazione sincrona ed asincrona
Il concetto di giustificazione
Le gerarchie numeriche
PDH (Plesiochronous Digital Hierarchy)
SDH (Synchronous Digital Hierarchy)
Sistemi di linea per il trasporto di flussi numerici
Funzioni e strutture
Codifica di linea
Interferenza intersimbolica e diagramma ad occhio
Temporizzazione
Rigenerazione
Sistemi per la trasmissione su fibra ottica:
schema del collegamento
sensitivity e budget di potenza del collegamento
effetto della dispersione
le più importanti architetture di rete
schema a blocchi di un percorso trasmissivo
Dalla sorgente alla fibra per reti a commutazione di
circuito
Dalla sorgente alla fibra per reti a commutazione di
pacchetto
16
Reti e protocolli per trasmissione dati: ATM, Frame Relay,
Ethernet e IP
Il corso presenta le modalità per la trasmissione dei servizi dati a commutazione
di pacchetto, fornendo una visione introduttiva ma completa dei principali
protocolli utilizzati.
Vengono analizzate sia le reti in ambito locale, che quelle di tipo geografico, con
numerosi esempi applicativi.
Durata: 4 giorni Livello: base
Conoscenze utili: conoscenza di base delle reti di TLC
Agenda
Introduzione alla trasmissione dati
Servizi di trasmissione dati
La multiplazione statistica
La commutazione di pacchetto
La struttura del pacchetto
Le prestazioni di una rete dati: il throughput
PVC (Permanent Virtual Circuit)
SVC (Switched Virtual Circuit)
Architetture protocollari
Il modello ISO/OSI
Le reti locali
Ethernet: caratteristiche ed evoluzione
Apparati per le LAN (hub, bridge, switch)
Interconnessione di LAN
Frame Relay
ATM (Asynchronous Transfer Mode)
Internet e i protocolli TCP/IP
L’architettura TCP/IP
Il protocollo IP
Il pacchetto IP
Indirizzamento IP
Principi di routing
I router
DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol)
I protocolli TCP e UDP
Accesso remoto ad Internet
DNS (Domain Name System)
FTP (File Transfer Protocol)
Il protocollo HTTP e il World Wide Web
Servizi internet applicazioni multimediali su IP
17
Ethernet: dalle reti locali alle reti metropolitane
Il protocollo Ethernet è già da molti anni lo standard di riferimento per la
realizzazione di reti locali. Grazie alla scalabilità, che ha portato ad un
incremento delle prestazioni di diversi ordini di grandezza, nonché alla semplicità
ed economicità di implementazione, Ethernet è uscito dall’ambito delle reti locali
per essere utilizzato diffusamente anche nelle reti metropolitane.
Il corso fornisce una visione completa delle caratteristiche di una rete locale, in
particolare realizzata attraverso lo standard Ethernet, per poi passare alle
evoluzioni del protocollo e alle applicazioni in ambito metropolitano.
Durata: 3 giorni Livello: base
Conoscenze utili: conoscenza di base delle reti di TLC
Agenda
Ethernet e le LAN (Local Area Network)
I protocolli per le LAN
Lo standard 802.3
Topologia a bus condiviso
La trama e gli indirizzi Ethernet
Il livello MAC e la contesa del mezzo
Switched ethernet
Apparati per reti LAN (Hub, bridge e Switch)
Cenni al cablaggio strutturato
Interconnessione di LAN
ARP (Address Resolution Protocol)
Cenni alle Wireless LAN
Evoluzione di Ethernet
Fast Ethernet e Gigabit Ethernet
Evoluzioni future
Virtual LAN
Configurazione di apparati per reti locali
Configurazione delle interfacce
Configurazione di VLAN
Cenni alla configurazione della sicurezza delle
LAN
Ethernet nelle reti metropolitane
Architettura di una rete Metro Ethernet
Alternative trasmissive
Ethernet su SDH
Ethernet su WDM
Interconnessione con Switch Layer 2 e 3
Utilizzo delle VLAN nelle Metro Ethernet,
Stacked VLAN
Esempi di utilizzo delle reti Metro Ethernet
Accesso alle reti IP
Backhauling per xDSL
IP-TV
Accesso FTTH
18
Evoluzione delle reti per fonia
Le reti telefoniche hanno avuto negli anni una continua evoluzione tecnologica,
a partire dalla digitalizzazione della trasmissione, fino ad arrivare alle tecnologie
di Voice over IP, che ne stanno radicalmente cambiando i connotati tecnologici
e di servizio.
Il corso, partendo dalle reti per telefonia funzionanti in base al principio della
commutazione di circuito, approfondisce le tecnologie, oggi sempre più
emergenti, che adottano invece il principio della commutazione di pacchetto, in
particolare basate sul tipico paradigma del mondo Internet, e cioè il VoIP.
Vengono anche fatti cenni essenziali ad aspetti di dimensionamento, di qualità
del servizio, e di costi/benefici delle diverse soluzioni tecnologiche.Le
presentazioni sui diversi argomenti si avvalgono di numerosi esempi con
frequenti occasioni di discussione e interazione con i partecipanti.
Durata: 3 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza di base delle reti di TLC
Agenda
Richiami alla rappresentazione di segnali audio (e video)
La codifica tradizionale PCM e i nuovi codec Audio: confronti prestazionali
Problemi e soluzioni per la qualità dei segnali audio e video in reti a commutazione di circuito (TDM) ed in
quelle a pacchetto (IP)
Rumore,
Eco,
Ritardo,
Jitter.
La segnalazione a canale comune N. 7:
I protocolli MTP, ISUP
I protocolli per i servizi di “rete Intelligente” e per le reti cellulari
Richiami al funzionamento delle reti IP.
Gestione dei servizi voce, e di servizi avanzati (video, instant messaging) tramite una rete a pacchetto IP
La segnalazione per telefonia e servizi multimediali nelle reti IP.
Introduzione ai principali protocolli delle reti multimediali IP:
SDP,
SIP,
H248,
RTP
Interlavoro fra reti tradizionali e reti IP
Aspetti di sicurezza per i servizi multimediali su rete IP
Dimensionamento delle reti di telecomunicazione ed analisi delle diverse alternative (circuito, pacchetto, reti
ibride)
Conclusioni e discussione
19
Architetture delle moderne reti di TLC su portanti trasmissivi
SDH
Il corso illustra il livello fisico delle strutture che compongono le moderne reti di
telecomunicazione, offrendo una visione completa delle architetture di rete
costituite con i sistemi della gerarchia numerica SDH. Particolare enfasi viene
posta sulle applicazioni della tecnologia SDH e sui nuovi sviluppi.
Durata: 4 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza delle reti di TLC e delle trasmissioni numeriche
Agenda
Trasmissione a pacchetto su SDH
Concetti di base sulla multiplazione
ATM su SDH
La multiplazione SDH
Ethernet su SDH
Il percorso del segnale numerico
Next Generation SDH
Multiplazione PDH e SDH
La struttura del modulo STM-1.Inserimento di IP su SDH
Virtual Concatenation e Generic Frame Procedure
flussi PDH nel modulo STM-1
Introduzione al WDM
Giustificazione o stuffing.
SDH su WDM
Attività di puntatore, bitter, Wander
Il Virtual Container
Unità Amministrative e Tributarie
La multiplazione SDH nelle gerarchie
superiori: STM-N
Multiplazione ottetto per ottetto e
multiplazione ottica
Apparati SDH (TM, ADM, DXC)
Confronti PDH/SDH
La sincronizzazione in SDH
Tecniche di protezione
La gestione di una rete SDH
Applicazioni su SDH
Rete di trasporto
Esempio: la rete di trasporto di un operatore
di TLC
Rete d’accesso
Esempio: accesso SDH per clienti Corporate
Architetture SDH per servizi a commutazione di
circuito
20
Televisione digitale e DVB
La TV digitale, oggi largamente diffusa sia con accesso fisso (satellitare e terrestre) che mobile,
è abilitata tecnicamente grazie a due standard fondamentali: MPEG e DVB. MPEG (Moving
Picture Experts Group) nasce come insieme di tecniche per la compressione dei contenuti
audiovisivi digitali, ma oggi vanta diverse varianti che hanno la finalità di definire regole per la
fornitura di servizi multimediali. DVB (Digital Video Broadcasting) indica lo standard europeo
di trasmissione televisiva in tecnica digitale su varie piattaforme. Ha trovato la sua prima
applicazione nella diffusione di programmi televisivi, attualmente è il protagonista del
passaggio della diffusione televisiva terrestre alla tecnica digitale (TV digitale terrestre) ed è
anche impiegato nella trasmissione televisiva via cavo e nella mobile TV ricevibile su
dispositivi palmari (DVB-H).
Il corso introduce l’insieme delle tecniche relative alla tv digitale, dalla digitalizzazione del
segnale audiovisivo analogico, alle tecniche di compressione, in particolare lo standard MPEG.
Descrive poi le caratteristiche e gli aspetti tecnici dello standard DVB, nelle sue varie
declinazioni, e le ultime frontiere della TV ad alta definizione.
Durata: 3 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
Introduzione al DVB-Project
Richiami sui sistemi televisivi analogici
Struttura dell’immagine televisiva: Linee,
quadri,semiquadri, interallacciamento.
Segnale video in b/n e rappresentazione di
immagini a colori
Standard video: PAL, NTSC
Digitalizzazione del segnale televisivo
analogico
La compressione del segnale audiovisivo:
MPEG
Panoramica sugli standard MPEG-1 MPEG-2
e MPEG-4
Codifica MPEG 1-2 Video
Codifica MPEG-1 Audio. Estensione MPEG-2
Audio: suono multicanale. Compatibilità con
MPEG-1
Codifica del video secondo MPEG-4 parte 10
(H.264)
Dati ausiliari: teletext, grafica, sottotitoli.
Inserimento pacchetti IP (DVB-H) e
applicazioni per l’interattività (DVB-T)
Accesso condizionale
Formazione del Transport Stream
Evoluzioni dello standard MPEG
La TV ad alta definizione (HDTV)
Generalita, definizioni, situazione attuale e
problemi relativi alla standardizzazione.
Tecniche di compressione, piattaforma
satellitare e terrestre e occupazione di banda.
Caratteristiche e struttura degli attuali televisori
LCD e Plasma.
Convivenza SDTV-HDTV, upscaling e
downscaling, sorgente Blue Disc, interfacce
digitali e analogiche.
DVB-T-H: Aspetti trasmissivi
Pretrattamento del flusso dati.
Modulazione OFDM e adattamento ai canali
RF VHF e UHF.
Struttura del segnale: supertrame, trame,
simboli, celle.
Segnali di controllo: continual pilots, scattered
pilots, TPS
Calcolo del Net data rate per le varie
combinazioni di parametri.
Reti di diffusione: SFN, MFN e k-SFN.
Copertura del territorio. Ripetitori e gap-filler.
Problemi di sincronizzazione.
DVB-H: Aspetti specifici
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Progettazione dei cablaggi strutturati e nei data center:
normative italiane ed europee e loro applicazione
Negli edifici moderni assumono una importanza sempre maggiore i sistemi di
comunicazione, intesi sia come supporto alla comunicazione umana, sia come
veicolo delle informazioni necessarie al funzionamento degli edifici stessi. Un
sistema di cablaggio strutturato supporta quindi oltre alla fonia e allo scambio di
dati, il controllo accessi, la sicurezza, il controllo dell’energia e delle condizioni
climatiche, la diffusione audio e video, etc. Il corso tratta le normative CEI-EN
50173 e CEI-EN 50174, e ne descrive l’applicazione pratica basandosi, se
possibile, anche su casi reali proposti dai partecipanti. E’ consigliabile, a questo
scopo, che i partecipanti predispongano le informazioni e le planimetrie degli
edifici o Data Center (preferibilmente su carta) utili per poter impostare e
definire il progetto del loro caso di studio.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: Conoscenza di base delle LAN e di elettrotecnica.
Agenda
Richiami sui mezzi trasmissivi:
cavi e i componenti di cat. 5, 5E, 6, 6A, 7
le fibre ottiche multimodali OM2, OM3 e OM4
le fibre ottiche monomodali OS1 e OS2
Progettazione del cablaggio strutturato di un
edificio o comprensorio secondo le normative
Italiane ed Europee:
CEI-EN 50173 parte 1ª , 2ª , 3ª
CEI-EN 50174 parte 1ª e 2ª
le equazioni di canale per il calcolo del Channel
messa a terra, equipotenzialità e la normativa
Europea EN 50310.
Trattazione della guida CEI 306-10 riguardante la
realizzazione di un cablaggio strutturato e
l’applicazione delle norme tecniche.
Criteri di progetto di un cablaggio strutturato:
dimensionamento delle dorsali
calcolo dell’attenuazione di tratta in fibra e
conformità ai limiti degli standard di rete
dimensionamento del cablaggio di piano
Progettazione del cablaggio nei Data Center:
le specifiche della normativa Europea CEIEN 50173 parte 5ª
i differenti approcci “Top of Rack” e “End of
Row”
le distanze massime ammesse per le
connessioni Fiber Channel 2, 4, 8, 10 Gb/s.
Il collaudo finale dei cablaggi secondo le varie
categorie. Casi di studio reali dei partecipanti:
presentazione dei casi di studio
applicazione degli standard e dei criteri di
progetto ai casi reali
La documentazione di progetto e di fine lavori:
tracciati canaline su planimetrie
dimensionamento dei rack e posizionamento
dei componenti passivi e attivi
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Qualità dei sistemi e dei servizi nelle reti di telecomunicazioni.
Parametri e misure
La qualità di una rete di telecomunicazioni, soprattutto nelle attuali offerte multimediali, è
certamente un aspetto fondamentale, che si ripercuote direttamente, o a volte indirettamente,
sulla qualità finale dei servizi offerti all’utente finale.
Il corso presenta una panoramica completa dei concetti che presiedono alla definizione ed alla
valutazione della qualità intrinseca di una rete di telecomunicazioni e di quella trasferita ai servizi
su di essa veicolati e fruiti dalla clientela. Sono quindi presentati i metodi di misura analitici per
la qualità offerta ed empirici per la qualità percepita. A conclusione del corso, è prevista
un’ampia parte pratica con la realizzazione di misure di qualità, con una ricca strumentazione in
dotazione.
La durata del corso è flessibile, in funzione del livello di approfondimento richiesto e dello spazio
dedicato alle esercitazioni.
Durata: 3-4 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: buona conoscenza delle reti di TLC per fonia e per dati
Agenda
Brevi richiami sulle reti di telecomunicazione
Qualità della rete e qualità dei servizi: definizioni di
base
Qualità offerta e qualità percepita
Modelli di valutazione e relazioni di passaggio
Il parametro MOS ed altri parametri soggettivi
Parametri di qualità del processo di commutazione
a circuito e a pacchetto
Parametri di qualità nei processi trasmissivi
Parametri alle interfacce analogiche:
Equivalente di trasmissione (loss) e distorsione
di ampiezza
Ritardo di gruppo e distorsione di fase
Rumore: tipi e classificazioni
Distorsione totale
Adattamento d’impedenza
Bilanciamento
Aliasing
Codifiche con riduzioni di ridondanza
Eco
Applicazioni al servizio VoIP
Parametri di qualità nei processi trasmissivi
Parametri alle interfacce numeriche:
Classificazione nella definizione di “errore”
Classificazione del parametro BER
Parametri “tempo-discreti” (SES, ES, DM)
Caratterizzazione del fenomeno “jitter”
Qualità dei collegamenti su coppie simmetriche
dei cavi rame
Qualità della propagazione in fibra ottica
Qualità
nei terminali d’utente: aspetti di
protezione e sicurezza
Rassegna dei principali riferimenti normativi e
Raccomandazioni ITU-T
Esercitazione pratica: realizzazione di misure dei
principali parametri presentati nel corso
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Tecnologie per la mobilità: dal GSM all’UMTS e HSPA ed
evoluzioni future
Una rivoluzione fondamentale nel mondo delle telecomunicazioni è stata sicuramente
l’introduzione delle tecnologie per la mobilità. Le tecnologie analogiche, come il TACS, prima e
poi quelle digitali, in particolare il GSM, hanno dato un impulso determinante alla diffusione
del concetto di mobilità di accesso ai servizi di fonia. L’interesse per i servizi multimediali,
soprattutto grazie alla diffusione di Internet, ha favorito la evoluzione delle tecnologie di tipo
“voice centric” verso modalità più efficienti per la trasmissione dati, quali il GPRS e l’EDGE,
fino ad arrivare alla terza generazione, l’UMTS, che nasce già come sistema orientato al
multimedia. Il progresso nelle tecnologie e il mercato dei servizi mobili presentano un
dinamismo come pochi altri al confronto, ed allora ecco la evoluzione dell’UMTS: l’HSPA e poi
già le prime indicazioni sui nuovi sistemi di quarta generazione.
Il corso si propone di fornire una panoramica completa del processo evolutivo dei sistemi
radiomobili cellulari, attraverso la descrizione delle varie tecnologie, partendo dalle
caratteristiche dell’acceso radio per poi analizzare l’architettura di rete e gli scenari di servizio.
Durata: 5 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenze di base delle reti di TLC e della trasmissione dati
Agenda
Introduzione alla propagazione radioelettrica
Introduzione ai sistemi radiomobili cellulari
Tecniche di accesso multiplo
Tecniche di duplexing
Criteri di pianificazione cellulare
Architettura di una rete radiomobile
Gestione della mobilità
Localizzazione
Handover
Cenni ai sistemi radiomobili analogici
Il GSM: trasmissione radio e gestione dei servizi
Tecniche di sicurezza
Roaming ed aspetti di tariffazione
Il GPRS (caratteristiche tecniche e prestazioni)
EDGE (caratteristiche tecniche e prestazioni)
L’UMTS
L'interfaccia radio UMTS
Copertura cellulare
L'UTRAN: architettura
Handover e macrodiversità
Tecniche di controllo di potenza
Evoluzione della core network UMTS
Servizi UMTS
HSPA High Speed Downlink Packet Access
Verso la quarta generazione
LTE
Cenni al Mobile Wi-MAX
IMS (IP Multimedia Subsystem)
24
Evoluzione dei servizi in mobilità
Il successo delle reti radiomobili e la crescita repentina del mercato dei servizi di
telefonia in mobilità, ha portato gli addetti del settore (operatori di rete,
costruttori di apparati, produttori di applicazioni e contenuti) a sviluppare, con
un dinamismo mai visto, sempre nuovi servizi al fine di incrementare
continuamente i ricavi, soprattutto in vista di una potenziale saturazione dei
mercati tradizionali.
Il corso si propone di fornire una panoramica di quelle che sono le possibili
applicazioni delle reti radiomobili attuali e future, nel contesto degli scenari di
mercato italiani e internazionali, al fine di evidenziare la correlazione fra la
evoluzione delle tecnologie e dei servizi con quella delle strategie di mercato
degli operatori.
Durata: 1 giorno Livello: base
Conoscenze utili: conoscenze di base sulle reti radiomobili
Agenda
Evoluzione dei servizi in mobilità: dai servizi supplementari ai VAS
Il mercato dei servizi VAS
Evoluzione dei dispositivi per la mobilità
Servizi di messaggistica
Mobile Browsing
Mobile 2.0 e mobile social Networking
Mobile content, servizi di personalizzazione, download, gaming
Mobile payements
LBS Location Based Services
Servizi di rete intelligente
Mobile office e push e-mail
Videocomunicazione
Push to Talk
Mobile TV
Servizi combinazionali
Convergenza fisso-mobile
Mobile Virtual Network Operator
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UMTS: la terza generazione delle reti mobili ed evoluzioni verso
la quarta generazione
I sistemi 3G hanno rappresentato una grande novità nel mondo dei sistemi
radiomobili sia da un punto di vista tecnologico, con la introduzione della tecnica
CDMA, che di servizio, con il supporto delle applicazioni multimediali. Tuttavia la
evoluzione del mercato e della tecnologia non si ferma mai e quindi c’è già in
campo l’HSPA e si parla sempre più concretamente di quarta generazione.
Il corso illustra le caratteristiche tecniche del sistema UMTS, sia nell’interfaccia
radio, sia nella evoluzione della architettura di rete, per poi evidenziare le novità
evolutive della tecnologia HSPA. Infine si accenna ai trend verso la quarta
generazione, analizzando quali potranno essere le caratteristiche delle prossime
generazioni dei sistemi radiomobili.
Durata: 4 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenze di base sulle reti di TLC e sui sistemi radiomobili
Agenda
L'interfaccia radio UMTS
L'allocazione della banda UMTS
Le tecniche di accesso
Il CDMA E IL W-CDMA
La proposta FDD-CDMA
Cenni alla proposta TDD-CDMA
I canali UMTS
Copertura cellulare
Copertura gerarchica
Cell breathing
Tecniche di pianificazione cellulare
L'UTRAN: architettura
Handover e macrodiversità
Tecniche di controllo di potenza
La core network UMTS
Releaese 99: reti a circuito e a pacchetto sovrapposte
Release 4 e 5
Evoluzione degli apparati UMTS
Servizi UMTS
HSPA High Speed Downlink Racket Access
HSDPA
HSUPA
Verso la quarta generazione: LTE e Mobile Wi-MAX
26
HSPA (High Speed Packet Access)
L’High Speed Packet Access rappresenta una importante evoluzione pensata per
ottimizzare l’interfaccia radio UMTS nella gestione del traffico dati attraverso:
l’incremento della velocità di connessione;
la diminuzione dei tempi di latenza;
al fine di una gestione più efficiente di applicazioni di larga diffusione, in primo
luogo il browsing, ma anche il VoIP, il gaming e le e mail.
Il corso si propone di evidenziare le peculiarità tecniche della tecnologia HSPA,
con particolare approfondimento della componente downlink (HSDPA), rispetto
alle tecnologie mobili di terza generazione. Si parlerà sia degli aspetti legati
all’interfaccia radio, che degli impatti sull’architettura e sul dimensionamento
della core network, per concludere poi con scenari di servizio e di
implementazione in rete.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza dei sistemi radiomobili, in particolare
dell’UMTS, e delle tecniche di trasmissione numerica
Agenda
Richiami all’UMTS
L'UTRAN: architettura
Handover e macrodiversità
Tecniche di controllo di potenza
Evoluzione della core network UMTS
HSDPA Principali caratteristiche
Richiami alle modulazioni numeriche utilizzate in
UMTS e HSDPA
Livello Fisico e canali di trasporto
Gestione dei codici in HSDPA
Nuove tecniche di ritrasmissioni, H-ARQ e
modulazione adattativa
Caratteristiche del packet sckeduler
Tecniche di Incremental Redundancy
H-ARQ
HSPDA, pianificazione di rete, servizi e terminali
Gestione della mobilità in HSDPA
Modalità di pianificazione HSDPA ed impatti sul
dimensionamento della rete 3G R99
Power planning
Code Planning
Livelli gerarchici in una rete con HSDPA
HSDPA su portante dedicata: pro & cons
Impatti sulla pianificazione della Iub
HSUPA (High Speed Uplink Packet Access)
Overview sui servizi HSDPA
Browsing su HSDPA
VoIP su HSDPA
27
3G Radio Network Planning
La tecnica CDMA utilizzata nei sistemi di terza generazione, profondamente
diversa dalle modalità più tradizionali FDMA e TDMA, introduce significative
novità nell’utilizzo delle risorse radio e conseguentemente nelle tecniche di
pianificazione cellulare della rete.
Il corso richiama le caratteristiche dell’interfaccia radio UMTS e della sua
evoluzione HSPA e le tecniche con cui si realizza la copertura cellulare e si evolve
nel tempo, in funzione dell’incremento del traffico e dei servizi.
Durata: 2 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenze di base sui sistemi radiomobili e sulle
trasmissioni radio
Agenda
Richiami sulle caratteristiche del canale radiomobile
Il modello di Hata
Il modello COST 231 – Hata
Il modello COST 21 Walfish – Ikegami
Coperture indoor e outdoor
Parametri elettrici e meccanici delle antenne
Richiami all’interfaccia radio UMTS
Il CDMA
soft handover e macrodiversità
power control
cell breathing
canali radio di traffico e di controllo
Richiami su HSPA
HSDPA
HSUPA
Tecniche di pianificazione cellulare
La pianificazione cellulare
link budget e copertura
il TMA caratteristiche e applicazioni, prestazioni, link budget
link capacity, noise rise e pool equation
power planning
Volume di rispetto
Copertura gerarchica
Calcolo delle prestazioni
Tecniche di ottimizzazione
Impatto sulla copertura dall’introduzione dell’HSPA
Esempi di software di pianificazione cellulare
28
LTE (Long Term Evolution)
La continua evoluzione delle tecnologie per la mobilità è approdata verso
tecniche trasmissive sulla interfaccia radio molto sofisticate ed una architettura di
core network in grado di supportare le prestazioni e la complessità delle
applicazioni multimediali che l’elevata velocità di trasmissione della rete
d’accesso radio consente.
Il corso illustra le importanti novità tecniche della tecnologia radio LTE (Long
Term Evolution) e le evoluzioni architetturali della rete rispetto ai sistemi 3G.
Durata: 2 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: Conoscenze dei sistemi radiomobili cellulari. Conoscenze di
base della trasmissione radio. Conoscenze di base dei protocolli TCP/IP
Agenda
Richiami agli aspetti principali della trasmissione radio.
Introduzione a LTE.
OFDM (Orthogonally Frequency Division Multiplexing)
Codifica e modulazione adattativa
Tecniche di trasmissione MIMO (Multiple Input Multiple Output)
Il livello fisico
Downlink
Uplink
I canali:
Canali logici
Canali di trasporto
Canali fisici
Architettura protocollare
User plane
Control plane
Architettura di rete
E-RAN
Serving Gateway
Mobility Management Entity
Packet Data Network Gateway
Mobility management
Prestazioni
Considerazioni implementative
Aspetti di servizio
29
La segnalazione nelle reti 3G e sue evoluzioni
Il corso illustra i diversi protocolli di segnalazione che interessano la rete UMTS,
con particolare riferimento alla parte di core network. Si parte dal modello di
architettura separata Circuit Switched e Packet Switched di Release 4, per poi
arrivare al modello All IP della Release 5 e successive evoluzioni.
Durata: 4 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza dei sistemi radiomobili e dei protocolli TCP/IP
Agenda
Brevi richiami all’architettura di rete UMTS
La segnalazione nella rete d’accesso radio (UTRAN)
La segnalazione nel dominio CS
Elementi di rete del dominio CS
Interfacce
Trasporto della segnalazione CCS7 su IP
SIGTRAN
Controllo del MGW
Segnalazione tra MGW
La segnalazione nel dominio PS
La segnalazione tra RNC e 3G-SGSN
I collegamenti di segnalazione nell’interfaccia Iu-PS
Procedura RAB Assignment per l’attivazione di un
PDP Context
Caratteristiche dell’interfaccia Gn
Architettura del Backbone IP
Utilizzo di Switch Ethernet per collegare gli elementi
di rete del backbone IP
Utilizzo di Rouetr per collegare gli elementi di rete
del backbone IP
Il ruolo del server DNS
Elementi di interconnessione di reti esterne: Border
Gateway
Il protocollo GPRS Tunneling Protocol (GTP)
Procedura di Context Activation
Caratteristiche dell’interfaccia Gi
Modalità di assegnazione degli indirizzi IP
Funzioni del server RADIUS
Traduzione degli indirizzi IP privati in indirizzi IP
pubblici: modalità static
NAT e hide NAT
Il ruolo dei server Proxy e dei firewall
Caratteristiche principali delle VPN (Virtual Private
Networks)
Modello Overlay: Tunnelling
Protocollo GRE (Generic Routing Encapsulation)
Modalità IPSec
Analisi sui tracciati delle principali procedure di
segnalazione
30
Multi Environment Networks:
evoluzione e integrazione delle tecnologie wireless
Negli ultimi anni si è avuto un proliferare di tecnologie di comunicazione via
radio, terrestri e satellitari, sia per accesso fisso che mobile, che non vanno
considerate necessariamente come alternative, bensì complementari. Pertanto si
assiste ad uno scenario di interessante integrazione fra le differenti proposte
wireless, soprattutto fra quelle a corto, medio e lungo raggio e fra quelle per
accesso fisso e mobile.
Il corso fornisce una panoramica delle diverse tecnologie di accesso radio, in
particolare si evidenzieranno le differenze prestazionali e applicative e le
prospettive di integrazione in ottica della convergenza di servizi e reti verso una
“molteplicità di tecnologie di accesso” per i nuovi scenari di servizio. Si
accennerà infine anche alle possibilità di integrazione fra le tecnologie wireless e
quelle di accesso via cavo.
Durata: 2-3 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenze tecniche di base sulle reti di telecomunicazione
e sulle problematiche della trasmissione radio.
Agenda
Richiami sulla trasmissione radio
Le reti a corto raggio
Reti ad hoc
Reti di sensori
WPAN
Bluetooth: tecnologia e applicazioni
Zig Bee: tecnologia e applicazioni
WiMedia: tecnologia e applicazioni
Le WLAN
Principi di funzionamento
Wi-Fi
Livello fisico
Livello MAC
Principali applicazioni
WMAN
Il problema dell’ultimo miglio
Wireless Local Loop
WiMax: aspetti radio e architettura di rete
Evoluzione dei sistemi radiomobili
Il GSM: architettura di rete e servizi
Il GPRS: architettura di rete e servizi
L’UMTS: architettura di rete e servizi
HSPA
LTE
Mobile Wi-Max
Cenni alle tecnologie via satellite
Sistemi satellitari per telefonia mobile
Sistemi satellitari per servizi multimediali
Integrazione fra le reti a corto raggio e le reti
metropolitane
Integrazione fisso-mobile: modalità e prospettive
Integrazione wireless-wired: esempi e possibili
sviluppi
31
Wireless LAN e Wi-Fi
La tecnologia delle Wireless LAN è andata ben oltre l’iniziale interesse per la realizzazione di
una rete locale senza fili. Oggi lo standard più affermato, il Wi-Fi, trova molteplici applicazioni,
sia in ambito privato che pubblico, come alternativa o complemento alle tradizionali reti in
cavo, sia nel segmento locale che metropolitano, fino a proporsi come alternativa ai
tradizionali ponti radio, per la costituzione di vere e proprie dorsali wireless a basso costo.
Il corso illustra le caratteristiche generali delle Wireless LAN, vengono illustrati i vari standard
con particolare approfondimento su IEEE 802.11, meglio noto come Wi-Fi, e sulle sue
evoluzioni. Ne vengono fornite le specifiche tecniche, sia di tipo trasmissivo che architetturale.
Particolare enfasi viene data alle applicazioni commerciali e ai servizi supportati. E’ prevista
anche una parte pratica dedicata alla configurazione degli apparati e alla progettazione di una
copertura radio attraverso una Wireless LAN.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenze di base sulle reti per dati, sui protocolli Ethernet
e IP
Agenda
Le Wireless LAN
Caratteristiche di una rete locale Wireless
Le frequenze utilizzate
Lo standard HyperLAN e sue evoluzioni
Lo standard 802.11 e sue evoluzioni
L’interfaccia radio Wi-Fi: tecniche trasmissive
Il livello 2 del Wi-Fi: gestione del canale radio
Caratteristiche e configurazione degli apparati
Problematiche di copertura wireless indoor e outdoor
Progettazione di una rete Wi-Fi
La gestione della QoS
Aspetti commerciali: le molteplici applicazioni del wi-fi
Home networking
Reti corporate
Accesso pubblico (hot spot)
Reti Mesh e ad Hoc Networking
Aspetti normativi
Utilizzo in ambito privato e pubblico
Copertura su suolo pubblico
Integrazione del Wi-Fi con altri sistemi
Integrazione con le tecnologie radiomobili
Integrazione con le tecniche di accesso fisse
La mobilità nel Wi-Fi
handover e roaming
mobilità di livello IP
Il problema della sicurezza dell’accesso e della
riservatezza dei dati
Accesso tramite SSID
MAC Filtering
Integrità e riservatezza attraverso WEP
802.1x (EAP-TLS)
WPA e WPA2
WPS
32
Wireless Local Loop e Wi-Max
L’idea di realizzare una rete di accesso via radio, sfruttando la flessibilità della copertura
cellulare, in alternativa o come complemento alle reti via cavo è stata per molto tempo latente,
soprattutto a causa della mancanza di uno standard di riferimento. Il progetto 802.16, più noto
come Wi-Max, ha ridato notevole impulso al Wireless Local Loop, soprattutto come strumento
indispensabile per fornire servizi avanzati a zone in digital divide, ma anche come
“concorrente” interessante, in molti contesti, rispetto ad altre soluzioni, più costose e
complesse da realizzare. Con la evoluzione dello standard verso la mobilità, il Wi-Max,si
candida come una delle possibili alternative tecnologiche per le prossime generazioni dei
sistemi mobili.
Il corso introduce il concetto generale di Wireless Local Loop, con richiami a tecnologie radio
punto-multipunto largamente impiegate nelle reti degli operatori, per poi entrare nel dettaglio
dello standard IEEE 802.16, descrivendone le caratteristiche trasmissive, le architetture di rete,
le prestazioni e le possibili applicazioni.
Durata: 2 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenze di base sulle reti per dati e sulle trasmissioni
radio
Agenda
Il Wireless Local Loop
Alternativa o complemento alle reti via cavo
Tecnologie per il WLL
Bande di lavoro
Richiami di propagazione radio
La trasmissione delle onde radio
I problemi tipici di un canale radio ad alta frequenza
Il Wi-Max
Lo standard 802.16
Il Wi-Max Forum
802.16 e Wi-Max
Il livello 1: aspetti trasmissivi
Utilizzo di tecniche avanzate di trasmissione in WiMax: MIMO, antenne intelligenti
Il livello 2: gestione del canale radio
Architettura di rete
Rete d’accesso radio
Core Network
Gestione della QoS
Prestazioni e confronto con tecniche di accesso via
cavo
Tecniche di copertura cellulare
Lo standard 802.16e: il Wi-Max per la mobilità
Aspetti di sicurezza
Accesso e autenticazione
Crittografia della comunicazione
Principali applicazioni della tecnologia Wi-Max
Integrazione con il altre tecnologie d’accesso a larga
banda
Il Wi-Max in Italia
La gara per le frequenze
Esempi di offerte commerciali
33
Wi-Fi e Wi-Max
Negli ultimi anni le tecnologie wireless a medio lungo raggio stanno riscuotendo notevole
interesse per molteplici applicazioni: dalla copertura indoor di ambienti o interi edifici, fino alla
fornitura di servizi a larga banda in ambito metropolitano, in alternativa o complemento
rispetto alle tradizionali metodologie via cavo.
Il corso parte dalla tecnologia delle Wireless LAN; vengono illustrati i vari standard con
focalizzazione su IEEE 802.11, meglio noto come Wi-Fi. Ne vengono fornite le specifiche
tecniche, sia di tipo trasmissivo che architetturale. Particolare enfasi viene data alle applicazioni
commerciali e ai servizi supportati. Si passa poi a quella che si può considerare una estensione
del Wi-Fi in ambito metropolitano e cioè il Wi-Max, tema oggi di grande attualità. Si parte dal
concetto generale di Wireless Local Loop, per poi entrare nel dettaglio dello standard IEEE
802.16, descrivendone le caratteristiche trasmissive, le architetture di rete, le prestazioni e le
possibili applicazioni.
Durata: 2 giorni
Livello: base
Conoscenze utili: conoscenze di base sulle reti per dati e sulle trasmissioni
radio
Agenda
Le Wireless LAN
Caratteristiche di una rete locale wireless
Gli standard 802.11
L’interfaccia radio: livello 1 e 2
Evoluzione degli standard
Caratteristiche degli apparati
Aspetti commerciali: le molteplici applicazioni del wi-fi
Integrazione del Wi-Fi con altri sistemi
Integrazione con le tecnologie radiomobili
Integrazione con le tecniche di accesso fisse
La mobilità nel Wi-Fi
Il problema della sicurezza dell’accesso e della
riservatezza dei dati
Accesso tramite SSID
MAC Filtering
Integrità e riservatezza attraverso WEP
802.1x (EAP-TLS)
WPA e WPS
Cenni al Wireless PKI
Wi-Max
Il WLL e differenze con il Wi-Fi
Evoluzione degli standard
Lo standard 802.16
Prestazioni e confronto con tecniche di accesso via
cavo
Lo standard 802.16e: il Wi-Max per la mobilità
Tecniche di copertura cellulare
Il Wi-Max in Italia: la gara per le frequenze e esempi
di offerte commerciali
Integrazione con altre tecnologie d’accesso a larga
banda
34
Evoluzione dei Servizi e delle Reti di TLC: verso la
convergenza dei servizi e delle reti. Dal modello 3play al 4play
Il corso si propone di presentare le tendenze evolutive attuali e future del mercato dei servizi di
TLC e delle tecnologie di rete per l’offerta di servizi multimediali e interattivi. Si parte
dall’integrazione dei servizi tradizionali di TLC e dei media, fino ad arrivare al modello Triple
Play, sia nel campo delle reti fisse che mobili. Infine si passa alla integrazione fisso-mobile e
quindi al modello Quadruple Play.
La convergenza viene esaminata su diversi piani:
convergenza dei servizi;
convergenza delle reti.
Pertanto viene fornito un quadro, il più completo possibile, degli scenari di mercato, delle
tecnologie abilitanti e delle architetture di rete per le offerte di servizi innovativi multimediali,
senza scendere in un eccessivo dettaglio tecnico, che viene rimandato ad altri corsi verticali di
approfondimento.
Durata: 2 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza di base delle architetture e delle tecnologie
tradizionali delle reti di TLC, per fonia e per dati e del protocollo IP
Agenda
Evoluzione dei servizi di TLC
Evoluzione delle reti verso la larga banda
La convergenza dei servizi
Convergenza TLC-Media (I-TV e Web-TV)
Convergenza fonia-dati: VoIP
Codifiche vocali
Trasporto della voce su reti IP: aspetti protocollari
Soluzioni tecnologiche
Servizi avanzati di telefonia su IP
Esempi di offerte commerciali
Il modello Triple Play
Tecnologie di rete per la convergenza dei servizi
Tecnologie di backbone: il modello “all IP”
Alternative tecnologiche ed architetturali per la rete
d’accesso
Reti in fibra ottica
Reti ibride: HFC, Reti ottiche passive
Sistemi DSL
TV Digitale Terrestre
Wireless Local Loop: Wi-Max e Wi-Fi
Evoluzione delle tecnologie per la mobilità
Dal GSM all’UMTS ed evoluzione verso il 4G
La convergenza dei servizi mobili
Convergenza fisso-mobile
Integrazione commerciale
Integrazione a livello di rete
Convergenza dei servizi
Dal Triple Play al Quadruple Play
Il ruolo delle reti di nuova generazione (Next
Generation Networks) nella convergenza delle reti
e dei servizi
Il ruolo della evoluzione dei dispositivi d’utente nella
convergenza dei servizi
Il ruolo degli operatori virtuali nella convergenza
35
ADSL e Sistemi DSL: tecnologie e applicazioni
Le tecniche DSL abilitano la trasmissione di segnali digitali ad alta velocità sulle linee in rame
della rete telefonica. Pertanto rappresentano la possibilità di realizzare collegamenti a larga
banda, per la fruizione di servizi multimediali interattivi, riutilizzando l’ultimo miglio della
infrastruttura di rete esistente. In questo modo è possibile sfruttare la capillarità di quest’ultima,
fornendo accessi a larga banda ad un bacino potenzialmente molto vasto di clienti, con
investimenti in rete limitati.
Nel corso vengono trattati sia gli aspetti tecnici che di servizio dei sistemi DSL. Vengono
illustrate le diverse tecnologie DSL, a partire da quelle simmetriche, quali HDSL e SDSL,
principalmente rivolte ad utenza affari, per poi approfondire quelle asimmetriche ed in
particolare l‘ADSL e le sue evoluzioni, fino ad arrivare al VDSL di seconda generazione. Per
ciascuna tecnologia si parlerà delle caratteristiche trasmissive e delle prestazioni, dando enfasi
agli aspetti architetturali, alle problematiche implementative ed ai servizi supportati. È prevista
inoltre una breve esercitazione su una misura di una linea ADSL, con la interpretazione dei
vari parametri che ne conseguono.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenze sulle reti di TLC e sulle trasmissioni numeriche
Agenda
Verso la larga banda: i servizi multimediali interattivi
La struttura della rete d'accesso telefonica
Caratteristiche del doppino telefonico
Caratteristiche fisiche (tipi di cavi, struttura dei cavi)
Caratteristiche trasmissive (attenuazione, diafonia)
Sistemi DSL simmetrici: architetture di rete e
applicazioni
HDSL
SDSL
Sistemi DSL asimmetrici
Le origini della tecnologia ADSL
Allocazione spettrale
Modulazione DMT e aspetti trasmissivi
Schema del collegamento ADSL
ADSL G.Lite
Stato delle normative
Apparati ADSL
Il DSLAM: tipologie e configurazioni
Apparati d’utente
Evoluzione dell’ADSL: ADSL2 e 2+
Aspetti di provisioning e configurazioni di rete
VDSL e VDSL 2
Cenni alle reti di accesso di nuova generazione
Architetture di rete per servizi su ADSL
Fast Internet
Voice over ADSL
Video over ADSL e IP TV
Triple Play
Cenni alle alternative tecnologiche all’ADSL
Aspetti commerciali
Esercitazione: misura di una linea ADSL
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Reti a larga banda: tecnologie e servizi
La larga banda è un tema ormai di attualità da diversi anni, a causa della necessità di
aggiornare tecnologicamente le reti preesistenti per la fornitura di servizi multimediali interattivi.
Il corso si propone di fornire una panoramica globale delle tecnologie e delle architetture per la
realizzazione di reti a larga banda che supportino servizi multimediali e convergenti con accesso
fisso. Vengono illustrate brevemente le tecnologie attualmente in atto per la costruzione di una
dorsale (Backbone) multiservizio ad alta capacità, per poi passare alle alternative per la rete
d’accesso, evidenziandone le differenze tecnologiche e prestazionali. Particolare
approfondimento sarà dato alle tecniche DSL, attualmente le più diffuse per la realizzazione di
collegamenti d’accesso ad alta velocità per clientela residenziale e SOHO. Si parlerà poi delle
soluzioni in fibra ottica che in Italia sono in partenza, con il progetto denominato NGN2 (Next
Generation Network 2 fase) e che hanno già trovato ampia diffusione nel sud est asiatico ed
infine si parlerà delle soluzioni wireless (terrestre, satellitare e mobile), con un confronto delle
prestazioni e degli scenari implementativi.
Durata: 4 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenze di base sulle reti di telecomunicazione e sulle
tecniche di trasmissione
Agenda
Verso la larga banda
I servizi multimediali: classificazione e requisiti
prestazionali
Le tecnologie abilitanti per i servizi a larga banda
Tecnologie avanzate per Backbone ad alta
capacità
Reti di trasporto dati ATM
Integrazione IP/ATM
MPLS
Sistemi di trasmissione ad alta velocità sulla
lunga distanza
Il problema dell’accesso a larga banda
La rete di accesso telefonica tradizionale
Caratteristiche del doppino telefonico e tipologie
di cavi
Sistemi DSL simmetrici
L’ADSL
Aspetti trasmissivi
Allocazione spettrale
Schema del collegamento ADSL
ADSL2/ADSL2+
Architettura di rete
Apparati di rete e d’utente
Il VDSL
Reti d’accesso in fibra ottica
Anelli SDH in accesso
PON (Passive Optical Network)
Soluzioni metro Ethernet
Cenni al progetto NGN2 di Telecom Italia
Tecniche d’accesso via radio: WLL e Wi-Max
Cenni alle tecnologie via satellite
Cenni alle tecnologie di trasmissione dati a larga
banda mobili: HSPA e LTE
37
Reti in fibra ottica:
principi di trasmissione e architetture di rete
Dai primi studi sulla trasmissione ottica alla realizzazione industriale delle prime fibre sono
trascorsi molti anni, da allora l’impiego della fibra ottica nelle reti di TLC è stato sempre più
pervasivo, in particolare nei collegamenti a lunga distanza delle dorsali, dove è possibile
sfruttare i due grandi vantaggi: l’attenuazione molto bassa e la elevatissima capacità di
trasporto dell’informazione. Negli ultimi tempi si fa sempre più attuale il prolungamento dei
collegamenti ottici per arrivare più vicino all’utente: la fibra ottica quindi trova applicazione
anche nella parte d’accesso, con tecnologie studiate ad hoc per questa porzione di rete.
Il corso presenta le modalità d'impiego delle tecnologie ottiche nelle varie componenti di rete:
dorsale, rete di raccolta metropolitana e segmento d’accesso, con evidenza delle differenti
soluzioni tecnologiche e architetturali. Sono illustrate le caratteristiche fisiche e trasmissive delle
fibre ottiche e dei componenti delle reti per TLC, a partire da quelli optoelettronici fino ad
arrivare a quelli completamente ottici.
Durata: 3-4 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza di base delle tecniche di trasmissione e delle reti
di TLC
Agenda
Sistemi di trasmissione in fibra ottica
Tipi di fibre
Propagazione ottica
Dispersione ed effetti non lineari
Sorgenti ottiche e fotorivelatori
Amplificazione e rigenerazione
Collegamenti in fibra ottica
Tecniche di posa dei cavi e realizzazione degli
impianti
Tecniche di misura e collaudo
SDH (Synchronous Digital Hiearachy)
Gerarchia di multiplazione
Struttura degli apparati
Sincronismo
Architetture e topologie di rete
Protezioni e aspetti di gestione
Mapping di ATM su SDH
Mapping di Ethernet e IP su SDH
Applicazioni nella rete di trasporto e nell’accesso
WDM (Wavelength Division Multiplexing)
La multiplazione di lunghezza d’onda
CWDM e DWDM
Applicazioni nella rete di trasporto e nelle reti
metropolitane
Aspetti di gestione della rete
SDH su WDM
Ethernet su WDM
Esempio: il backbone OPB di Telecom Italia
Reti a pacchetto su fibra ottica
Il protocollo Ethernet e la sua evoluzione verso
la Gigabit Ethernet
Reti metro Ethernet
La fibra ottica nella rete di accesso
Architetture FTTx
Tecnologie PON e evoluzione verso le GPON
Il progetto NGN2 in Italia (Next Generation
Networks di 2 fase)
38
Progettazione della rete ottica di accesso
Lo sviluppo di una nuova rete di accesso (NGAN, Next Generation Access Network), basata
sulla fibra ottica, potrà essere realizzato con soluzioni di vario tipo (FTTx), con collegamenti in
fibra fino all’armadio (FTTC) o fino all’edificio (FTTB) o direttamente fino all’abitazione
(FTTH). Nel caso di rete FTTH, inoltre, potranno essere sviluppate reti con topologia puntomultipunto (GPON) o punto-punto (P2P). Il corso – finalizzato alla formazione del progettista –
illustra e approfondisce tutti gli aspetti inerenti la progettazione della rete di accesso nei vari
casi, evidenziando i vantaggi e gli svantaggi delle varie soluzioni di rete.
Durata: 3-5 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza di base delle tecniche di trasmissione e delle reti
di TLC
Agenda
Rete in rame
Organizzazione della rete
Local Loop Unbundling (LLU)
Sistemi numerici su coppie in rame (ISDN, HDB3,
HDSL, SHDSL, ADSL, ADSL 2+)
Tipi di posa dei cavi (aerea su pali o edifici,
sotterranea in trincea, in tubazione ed in tubi
interrati)
Tecniche no dig
Progettazione della rete in rame
Progettazione della rete secondaria
Progettazione della rete primaria
Banche dati della rete di accesso
La rete ottica FTTO/FTTC
Progettazione della rete ottica
Realizzazione degli impianti
Nuovi sviluppi della rete ottica (NGAN)
La rete ottica FTTB
Descrizione della rete FTTB
Dimensionamento e protezione della rete
Progettazione della rete secondaria
Progettazione della rete primaria
La rete ottica FTTH
Le architetture possibili: GPON, WDM-PON,
P2P, mista
Il cablaggio degli edifici
Progettazione rete GPON a splitter distribuiti
Progettazione rete GPON a splitter concentrati
Progettazione rete P2P
39
Rete ottica di accesso:
realizzazione, collaudo, esercizio e manutenzione
La realizzazione di una nuova rete di accesso (NGAN, Next Generation Access Network),
basata sulla fibra ottica, richiede soluzioni impiantistiche peculiari, con materiali sviluppati ad
hoc, tecniche di misura e collaudo che siano specifiche per le caratteristiche di questa rete. Nel
corso sono descritti i cavi ottici per la rete di accesso e le varie tecniche di posa: con e senza
l’impiego di mezzi speciali, con tecniche alternative quali la minitrincea e la microtrincea. Si
trattano quindi le tecniche di giunzione a fusione e meccaniche e le misure di collaudo e di
manutenzione previste dai capitolati tecnici vigenti. Viene illustrata infine la strumentazione di
collaudo e manutenzione Le lezioni sono accompagnate da esercitazioni di misura, e alcune
delle fasi di lavorazione sono descritte con l’ausilio di filmati didattici.
Durata: 5 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza dei fondamenti di reti e delle problematiche di
misura in ambito TLC
Agenda
Le fibre e i componenti del sistema
Cavi ottici terrestri
Protezione delle fibre ottiche
Struttura e classificazione dei cavi
Cavi impiegati nella rete d’accesso
Caratteristiche dei materiali metallici e polimerici adottati
Tecniche di posa dei cavi ottici in accesso. Giunzione delle fibre ottiche:
Giunzione a fusione (sistema LIDS e PAS
Giunzione meccanica (connettori di linea e terminali)
Muffole e moduli di giunzione
Tecniche di misura e strumentazione:
Attenuazione (metodo di inserzione e backscattering)
Lunghezze ottiche (metodo del backscattering)
Optical attenuation set (OAS)
Optical time domain reflectometer (OTDR)
Collaudo degli impianti in fibra
procedura di collaudo
Misure e controlli previsti
Capitolati vigenti
Esercizio e manutenzione degli impianti in f.o.
Manutenzione ciclica, straordinaria, correttiva
Problematiche di esercizio e manutenzione
40
NGN Next Generation Networks:
le reti di telecomunicazioni di nuova generazione
La evoluzione delle reti di telecomunicazioni a larga banda ha incentivato lo sviluppo di servizi
multimediali e la convergenza con i servizi tradizionali. Originariamente sviluppate per la
trasmissione dati e i servizi Internet, le reti Ethernet e IP oggi sono sempre più utilizzate per la
integrazione di servizi quali la fonia e la televisione, che ne sfruttano le potenzialità e la
flessibilità. Di conseguenza si è sviluppato un modello di rete che, a partire dalla connettività
IP, consenta di sviluppare e fornire servizi avanzati in modo semplice ed efficiente. Tale
paradigma, denominato NGN (Next Generation Network), prevede la separazione funzionale
fra la parte trasmissiva della rete, la logica di controllo e quella di sviluppo delle applicazioni.
Questa filosofia trova sempre maggiore applicazione nelle reti degli operatori di TLC,
attraverso piattaforme di controllo centralizzate, piattaforme applicative aperte, tecnologie di
backbone per la integrazione di servizi multimediali e tecnologie per l’accesso con prestazioni
sempre più elevate. Il corso fornisce una panoramica sulle linee evolutive delle reti di TLC in
ottica NGN, fornendo un approfondimento per ognuno dei mattoni fondamentali che
costituiscono una rete di nuova generazione.
Durata: 2 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenze di base sulle reti di telecomunicazioni e sul
protocollo IP
Agenda
La convergenza dei servizi di telecomunicazioni
Convergenza dei servizi di fonia e trasmissione dati
Architetture di rete per VoIP
Convergenza dei servizi televisivi e di telecomunicazioni
IP-TV
Il modello 3Play
Le attuali reti di telecomunicazioni
Evoluzione della rete telefonica
Le reti per dati
Evoluzione delle tecnologie per la mobilità
Convergenza fisso-mobile: il modello 4 Play
Limiti nella implementazione della convergenza su reti di TLC tradizionali
Architettura della rete NGN
Il Backbone multi servizio: il modello “all IP” e la gestione della QoS
Il piano di servizio della NGN: IMS (IP Multimedia Subsystem) e TISPAN
La rete d’accesso di nuova generazione
Reti d’accesso in fibra ottica
Tecnologia GPON
Tecnologia Metro Ethernet
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Le reti Metro Carrier Ethernet
Il corso fornisce una panoramica introduttiva sui principi e le soluzioni adottate nelle moderne
reti di accesso basate sulla tecnologia Ethernet applicata in ambito metropolitano. Dopo aver
richiamato i fondamenti della soluzione Ethernet e la sua evoluzione, durante il corso verranno
descritti i servizi definiti dal Metro Ethernet Forum, i parametri per valutare le prestazioni, gli
standard principali, le architetture direte e i relativi apparati, illustrando le modalità di
interazione con le reti IP dei Service Provider e i servizi erogabili. Una parte importante del
corso è dedicata alle soluzioni adottate sul campo per evitare i problemi di scalabilità tipici
dello standard Ethernet, come ad esempio l’utilizzo dell’incapsulamento MAC-in-MAC e
l’utilizzo dello standard MPLS. Alla fine del corso sarà presentato un Case Study reale di rete
Metro Carrier Ethernet in esercizio e la gamma dei servizi offerti.
Durata: 2 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza generale delle reti IP, in particolare del routing
IP e dello standard MPLS
Agenda
Soluzione Ethernet (IEEE 802.3) e sue applicazioni in ambito metropolitano
Reti Switched Ethernet
MultiLayer Switching
Il concetto di Virtual LAN
Estensione di Ethernet dall’ambito locale all’ambito metropolitano
Gli standard Metro Ethernet Forum (MEF)
Servizi MEF
Architettura di rete
Problemi di scalabilità
Gli standard principali
QinQ (IEEE 802.1ad)
MAC-in-MAC e Provider Backbone Bridge (IEEE 802.1ah)
Provider Backbone Bridge-Traffic Engineering (IEEE 802.1Qay)
Utilizzo di MPLS:
MPLS Traffic Engineering
Ethernet over MPLS via VPWS
Case Study reale di rete Metro Carrier Ethernet
Servizi commerciali (per Clienti Business, Residenziali e OLO)
Architettura di rete
Soluzioni tecniche
Applicazioni: Mobile Backhauling, IPTV
42
Internet e il protocollo IP
La diffusione di Internet, soprattutto presso l’utenza residenziale, ha certamente modificato il
modo di comunicare e di vivere delle persone. La continua evoluzione delle tecnologie
informatiche e delle applicazioni connesse ad Internet, in particolare al web, porterà ancora
cambiamenti in parte imprevedibili. Questo successo ha determinato una sempre maggiore
pervasività di impiego dei protocolli che stanno alla base del funzionamento di Internet, in
particolare la suite TCP/IP, tanto che si parla ormai da tempo e diffusamente di modello All IP
ad indicare la tendenza ad integrare servizi differenti sotto l’unico paradigma del protocollo IP.
Il corso parte dalle origini di Internet per evidenziarne le caratteristiche costitutive e poi
soffermarsi sulle modalità di funzionamento. Vengono quindi presentati i protocolli utilizzati in
Internet e la loro implementazione negli apparati. Particolare enfasi viene posta alle
applicazioni, tradizionali e multimediali ed alle esercitazioni di configurazione degli apparati e
dei servizi. Il corso prevede infatti una rilevante attività di laboratorio “hands on” su apparati
Cisco per riprodurre, in laboratorio, situazioni analoghe a quelle realmente incontrate in
ambienti di area locale (LAN) e geografica (WAN) di piccole e medie dimensioni.
Durata: 5 giorni Livello: base
Conoscenze utili: conoscenze di base delle reti di telecomunicazioni
Agenda
Richiami alle LAN
Configurazione di apparati per reti locali
(SWITCH)
Introduzione ad Internet e all’architettura TCP/IP
Il protocollo IP
Il pacchetto e gli indirizzi IP
Risoluzione degli indirizzi (Address Resolution
Protocol)
Indirizzamento pubblico e privato, NAT e PAT
Principi di routing
L’instradamento nelle reti IP
I router
Interconnessione di LAN tramite router
Algoritmi e protocolli di routing
Routing intradominio e interdominio, routing
multicast
Esempi di configurazione di protocolli di routing
Introduzione alla configurazione di router CISCO
Il protocollo ICMP
Laboratorio: utilizzo di utility per il
troubleshooting di una rete IP
DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol)
I protocolli TCP e UDP
Accesso remoto ad Internet
Il protocollo PPP
Autenticazione
Connessione dial-up
Connessione always on
DNS (Domain Name System)
FTP (File Transfer Protocol)
Il protocollo HTTP e il World Wide Web
I protocolli per l’e-mail
Cenni a IPv6
Esempi di configurazione dei vari protocolli su
un client
Mobile IP
Applicazioni avanzate su IP (VoIP, IP-TV, Web
TV, Videocomunicazione, Servizi di virtual
presence, Web 2.0)
Esempi di accesso ad Internet (PSTN, ADSL,
Mobile, Circuiti diretti)
43
Routing IP: Aspetti di base
Il routing è il cuore di tutte le reti IP. Averne conoscenze di base è indispensabile per chiunque
voglia progettare, configurare e gestire una rete IP di dimensioni medio-piccole.
Il corso affronta il tema generale del routing IP e descrive i più importanti protocolli di routing
utilizzati nelle reti di piccole e medie dimensioni. In particolare, vengono analizzati i protocolli
di tipo distance vector e link-state, fornendo informazioni sul funzionamento e sulle tecniche di
prevenzione dei loop. Sono inoltre trattati i protocolli più utilizzati nelle reti enterprise come
RIP, EIGRP e OSPF. Infine, viene fatto un cenno al funzionamento del protocollo BGP, il cui
utilizzo nelle reti IP di ogni dimensione, sta diventando sempre più pervasivo. Per ciascun
protocollo, oltre alla descrizione teorica, si illustreranno gli aspetti pratici dell’implementazione
nelle reti IP. È prevista una rilevante attività di esercitazioni “hands on” su apparati Cisco, per
riprodurre in laboratorio, situazioni analoghe a quelle realmente incontrate in ambienti di reti
enterprise.
Durata: 3 giorni Livello: base
Conoscenze utili: conoscenze di base sulle reti locali, sull’architettura TCP/IP,
sull’indirizzamento IP e il subnetting
Agenda
Principi di routing
Fondamenti (metrica, grado di preferenza, tabelle di routing, aggregazione di prefissi)
Protocolli di routing Distance Vector (DV) e Link State (LS)
Route Statiche e loro configurazione
Routing dinamico e protocolli di routing
Il protocollo RIP
Funzionamento, meccanismi di prevenzione dei loop, implementazione in rete
Aspetti base di configurazione
RIPv2
Il protocollo EIGRP
Aspetti base : funzionamento, messaggi, metriche, algoritmo DUAL
Configurazione base e troubleshooting
Il protocollo OSPF
Aspetti base : funzionamento, adiacenze, messaggi, LSA, aree
Configurazione OSPF in area singola
Configurazione base di OSPF multiarea
Redistribuzione tra protocolli di routing (cenni)
Routing Interdominio: il protocollo BGP (cenni)
Ambito di applicazione
Funzionamento del protocollo (sessioni BGP, tipi di messaggi, attributi, policy-routing)
Configurazione base del BGP sui router Cisco
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Routing IP: corso avanzato
Il corso descrive i più importanti protocolli di routing utilizzati nelle reti di medie e grandi
dimensioni. In particolare, vengono analizzati i protocolli di tipo distance vector e link-state,
fornendo informazioni approfondite sui protocolli interni (OSPF e IS-IS) ed inter-dominio
(BGP), oggi più utilizzati nelle reti IP. Viene presentata inoltre un'introduzione ai protocolli di
Routing Multicast più importanti e più utilizzati nelle applicazioni pratiche.
La descrizione teorica degli argomenti trattati è completata da una rilevante attività di
laboratorio “hands on” su un ricco laboratorio, costituito da router Cisco, nel quale sono
riprodotte situazioni analoghe a quelle reali. Oltre alle operazioni di configurazione saranno
effettuate esercitazioni che, partendo da reti già configurate, mirano ad aggiungere
servizi/applicazioni ed a modificare le configurazioni dei dispositivi per conseguire
miglioramenti nell'efficienza della rete.
Il corso, con minime integrazioni, fornisce le competenze necessarie per sostenere
l’esame di certificazione Cisco 642-901 “Building Scalable Cisco Internetworks
(BSCI)”.
Durata: 5 giorni Livello: base
Conoscenze utili: conoscenza delle reti IP ed esperienza di configurazione dei
router Cisco
Agenda
Principi di routing
Fondamenti (metrica, grado di preferenza, tabelle di routing)
Protocolli di routing Distance Vector (DV) e Link State (LS)
Protocolli LS: OSPF
Richiami sull'impiego di OSPF in area singola
Tipi di router, LSA, aree
Configurazione di OSPF multiarea in ambiente Cisco
Protocolli LS: IS-IS
Terminologia , protocolli di livello rete e Indirizzamento OSI
Tipi di router IS-IS e loro ruolo nella progettazione delle aree
Trasporto del traffico di routing e sincronizzazione dei database
Configurazione di IS-IS in ambiente Cisco
Routing Interdominio: il protocollo BGP
Ambito di applicazione
Funzionamento del protocollo (sessioni BGP, tipi di messaggi, attributi, policy-routing)
Configurazione del BGP sui router Cisco
Implementazione del BGP in reti di grandi dimensioni: scalabilità, stabilità, topologie ridondate
Introduzione al Routing Multicast
Indirizzi Multicast
Protocolli di routing PIM-DM, PIM-SM
Protocollo IGMP
45
Routing Multicast
La diffusione di nuovi servizi multimediali su reti IP riporta di attualità le problematiche di
instradamento di flussi multicast su una rete basata sul protocollo IP. Infatti la modalità di
comunicazione unicast, impiegata sino ad ora in modo quasi esclusivo nelle reti IP, non è
efficiente nel supporto di nuove applicazioni di broadcasting, in particolare la diffusione di
contenuti video su larga scala, come l’IPTV, o multicasting, come la videoconferenza e tutte le
applicazioni che ne derivano (telelavoro, telemedicina, e-learning…). L’adozione delle
tecniche di trasporto multicast in applicazioni che prevedono la distribuzione da una o più
sorgenti verso destinatari multipli, consente di sfruttare al meglio la capacità della rete,
rendendo di fatto possibili applicazioni che, se fatte in unicast, porterebbero rapidamente alla
saturazione delle risorse.
Il corso fornisce competenze teorico-pratiche sul multicast IP e le capacità operative sulla
configurazione del multicast su apparati Cisco: oltre alla descrizione teorica degli argomenti
trattati, è prevista una rilevante attività di laboratorio “hands on”; il laboratorio è costituito da
router Cisco, nel quale sono riprodotte situazioni analoghe a quelle reali.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza delle reti IP ed esperienza di configurazione dei
router Cisco per ciò che riguarda indirizzi IP, protocolli di routing, liste di accesso
Agenda
Introduzione al Routing Multicast
Motivazioni e applicazioni
Indirizzi Multicast
Il protocollo IGMP
IGMPv1 e IGMPv2
Interoperabilità IGMPv1/IGMPv2
IGMPv3 (cenni)
Multicast negli Switch
Generalità
IGMP snooping
Protocolli di routing multicast
Forwarding dei pacchetti multicast
Reverse Path Forwarding
Alberi multicast
Protocolli dense-mode
Protocolli sparse-mode
Il protocollo PIM
Aspetti base
PIM-DM (Dense Mode) e PIM-SM (Sparse Mode)
Metodi per la selezione del RP (Revenue Point)
Modelli di servizio basati sul protocollo PIM
Source-Specific Multicast (SSM)
PIM Bidirezionale (PIM-Bidir)
Routing Multicast Interdominio (cenni)
Scenario, problemi e soluzioni
Ruolo del protocollo MP-BGP
Il protocollo MSDP
Case Study
Multicast per IPv6
Configurazione dei vari protocolli su router Cisco
46
IPv6: Protocolli, implementazione, scenari di migrazione
La rapidissima diffusione di connettività IP “always on” (ADSL, dispositivi mobili, reti di sensori,
domotica) e la forte crescita economica e tecnologica di paesi come Cina, India e Corea, ha dato
notevole impulso alla necessità di nuovo spazio di indirizzamento del protocollo IP. Torna quindi
di grande attualità la prospettiva di una migrazione progressiva verso l’utilizzo del protocollo
IPv6: alcuni sondaggi prevedono che entro i prossimi 10 anni il 95% dell’utenza Internet utilizzerà
il nuovo protocollo IP versione 6. La maggior parte dei costruttori di apparati sono già “IPv6
ready”; a livello europeo sono in corso molte sperimentazioni che coinvolgono enti di ricerca,
università e ISP. Alcuni operatori, soprattutto in estremo oriente, forniscono già servizi IPv6 di
tipo commerciale.
Il corso fornisce le competenze teoriche di base su IP versione 6 e descrive le strategie di
coesistenza e migrazione dall’attuale Internet v4 alla prossima Internet v6. A completamento della
trattazione teorica è prevista una sessione di laboratorio sulla configurazione di IPv6 su router
Cisco.
Durata: 3 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza generale dell’architettura di comunicazione TCP/IP e
dell’indirizzamento IP; è inoltre utile, soprattutto per poter trarre beneficio dalla sessione di
laboratorio, avere una conoscenza di base dei principali protocolli di routing, ed una esperienza
di configurazione, almeno introduttiva, del routing su apparati Cisco
Agenda
Introduzione
Limitazioni di IPv4 e motivazioni per il passaggio ad IPv6
Principali caratteristiche di IPv6
Il protocollo IP versione 6
Formato dell’intestazione e Next-headers
Spazio di indirizzamento unicast, multicast e anycast
Prefissi IPv6 e e loro allocazione
Indirizzi global, link local, unique local, multicast
Il protocollo ICMPv6
Neighbor & Router discovery
Diagnostica e Address Autoconfiguration
Routing IPv6 (cenni)
RIPng
EIGRPv6
Estensioni per IS-IS
BGP per IPv6
OSPFv3
Meccanismi di transizione verso IPv6
Dual Stack
Tunnelling statico ed automatico
Meccanismo 6to4
Modello 6PE
47
Routing intra-dominio nelle reti dei Service Provider:
OSPF e IS-IS
Le moderne reti dei Service Provider hanno una architettura di routing basata sulla
cooperazione di un protocollo intra-dominio e del protocollo BGP. I due protocolli intradominio utilizzati sono entrambi di tipo Link State: OSPF e IS-IS. Il mondo IP ha sempre
preferito l’utilizzo di OSPF, sviluppato direttamente da IETF, ma a partire dagli anni 2000 molti
Service Provider, soprattutto per le reti di nuova realizzazione, hanno preferito IS-IS, nato in
ambito ISO/OSI e per molti anni non sviluppato in IETF. Il corso descrive in dettaglio il
funzionamento di entrambi i protocolli, sia da un punto di vista teorico che pratico,
confrontandone le caratteristiche e mettendone in luce pregi e difetti. La descrizione teorica
degli argomenti trattati è completata da una rilevante attività di laboratorio costituito da router
Cisco, nel quale sono riprodotte situazioni analoghe a quelle reali.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza generale delle reti IP, in particolare del routing
IP e un minimo di esperienza di configurazione base dei router Cisco
Agenda
Protocolli di routing Link State
Principi di funzionamento
Neighbor Discovery e Link State Data base
Determinazione dei percorsi ottimi
Il protocollo OSPFv2
Sotto-protocolli e formato dei messaggi
OSPF Multiarea
Link State Advertisements (LSA)
Tipi di area
Aggregazione dei prefissi
Virtual Links (cennI)
Configurazione e Troubleshooting nell’IOS Cisco
Aspetti di scalabilità, stabilità e sicurezza
Il protocollo OSPv3 (cenni)
Confronto con OSPFv2
Link State Advertisements (LSA)
Configurazione e Troubleshooting nell’IOS Cisco
Il protocollo IS-IS
Livelli di routing
Indirizzi OSI di Livello 3
Link State Packets
Route Leaking
Aggregazione dei prefissi
Configurazione e Troubleshooting nell’IOS
Cisco
Aspetti di scalabilità, stabilità e sicurezza
Supporto di IPv6
Sincronizzazione IGP/BGP
Sincronizzazione OSPF/BGP
Sincronizzazione IS-IS/BGP
Linee guida per la selezione dei criteri di
scelta
48
Routing Interdominio: il protocollo BGP
Il protocollo di routing BGP, tipicamente utilizzato su Internet per la configurazione delle
relazioni di peering tra ISP, è da tempo anche impiegato, spesso in abbinamento con il
trasporto MPLS, nel backbone delle reti dei grandi ISP (Internet Service Provider).
Il corso, che fornisce competenze teoriche e pratiche al massimo livello sul protocollo di routing
BGP, descrive nel dettaglio i problemi di indirizzamento, routing e connettività in Internet,
nonché le funzionalità del BGP, la sua configurazione su router Cisco e le metodologie di
troubleshooting. È prevista una rilevante attività di laboratorio “hands on” su un ricco
laboratorio, costituito da router Cisco, nel quale sono riprodotte situazioni analoghe a quelle
reali. Saranno presentati anche dei Case Studies di configurazioni su router in produzione. Alla
fine del corso i partecipanti saranno in grado di:
configurare politiche di routing via BGP in ogni situazione (rete backbone di un ISP, reti
aziendali multi-homed, AS di transito, peering con altri AS);
pianificare e realizzare complessi progetti di rete basati sul BGP.
Il corso inoltre, fornisce le competenze necessarie per sostenere l’esame di
certificazione Cisco 642-661 “Configuring BGP on Cisco Routers”.
Durata: 5 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza generale delle reti IP, in particolare del routing
IP e un minimo di esperienza di configurazione base dei router Cisco
Agenda
Concetti fondamentali
Funzionamento di base
Sessioni BGP
Attributi BGP
Processo di selezione e politiche di routing
Aggregazione dei prefissi
Politiche di routing
Filtraggio dei prefissi
Gestione del traffico inbound/outbound
Applicazioni alla Connettività Clienti-ISP
Aspetti di configurazione nei router Cisco
Architetture e meccanismi per la Scalabilità
Architetture di Route Reflection
Confederazioni BGP
Outbound Route Filtering (ORF)
Meccanismi di Stabilità
Graceful Restart
Route Flap Damping
Aspetti di sicurezza
Problemi e soluzioni
Autenticazione dei messaggi
Limitazione del numero di prefissi ricevuti
Il BGP nelle reti dei Service Provider
Architettura di routing delle reti degli ISP
Convergenza IGP/BGP
Best practice di Configurazione
49
Multilayer Switching e reti di campus
Il corso descrive nel dettaglio le tecnologie di Switching impiegate nelle reti locali e
metropolitane di medie e grandi dimensioni. Nella trattazione si fa principalmente riferimento
alla progettazione, installazione ed amministrazione di Reti di Campus con l’impiego di
tecnologie di switching multilayer Cisco. Ad integrazione della trattazione teorica, il corso
prevede una rilevante attività di laboratorio “hands on” su un ricco laboratorio, costituito da
switch Cisco-Catalyst Layer 2 e Layer 3, che riproduce una rete di campus di grandi dimensioni.
Il corso fa parte del percorso proposto per conseguire la certificazione Cisco
CCNP e fornisce le competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione
“Switch” (Esame Cisco 642-813).
Durata: 5 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: Conoscenza generale delle reti IP ed esperienza di
configurazione dei router Cisco
Agenda
Overview sulle reti di Campus
La struttura di una rete di campus ed il modello
gerarchico: livelli di accesso, distribuzione e “core”
Architettura di reti di campus di piccole, medie e
grandi dimensioni
Virtual LAN su apparati Catalyst
Tipi di link e membership delle porte
Il protocollo 802.1q
Il VLAN Trunk Protocol (VTP v1, v2 e v3) ed il VPT
pruning
Routing tra le VLAN
Fast EtherChannel: caratteristiche e protocolli LACP
e PAgP Il protocollo dello Spanning Tree
Richiami sullo STP, spanning tree singolo e “Per
VLAN Spanning Tree”
Rapid Spanning Tree Protocol (RSTP)
Mutiple Spanning Tree Instance (MSTI) standard
802.1s
Tecnologie per la ridondanza del Default Gateway
Hot Standby Router Protocol (HSRP)
Virtual Router Redundancy Protocol (VRRP)
Gateway Load Balancing Protocol (GLBP)
Configurazioni ad elevata affidabilità
Accessi Wireless
Componenti di una rete con accessi WLAN
Tecnologie e standard (WiFi IEEE 802.11 e
WiMax IEEE 802.16)
Apparati client, access point, mobilità
Configurazione di client ed access point
Funzionalità di sicurezza nelle reti switched
Tipi di attacchi di livello 2 (MAC Flooding, DHCP
Spoofing, VLAN Hopping, etc.)
Port Security e IEEE 802.x
VLAN ACL e Private VLAN
Il supporto per VoIP nelle Reti di Campus
Caratteristiche dei servizi voce su IP
Voice VLANs e trust dei parametri di QoS
Configurazioni di base per la connessione di IP
Phone Cisco
50
Architettura di routing nelle reti dei Service Provider
La progettazione della rete di un Service Provider (SP) negli anni è divenuta sempre più
complessa ed articolata, richiedendo la considerazione di un numero sempre maggiore di
elementi. I SP devono oggi risolvere problematiche che vanno oltre il progetto della topologia
di rete, del protocollo di routing intra-dominio (OSPF ed IS-IS) e della interconnessione con
altri SP. Le scelte progettuali vanno ponderate con molta cura avendo ben chiari pregi e difetti
delle varie soluzioni che è possibile adottare, sia in temini di scalabilità, stabilità, sicurezza e
velocità di convergenza, che in termini di servizi aggiuntivi che è possibile offrire ai propri clienti.
Il corso illustra in maniera dettagliata i principali elementi che un SP deve considerare in fase di
progetto dell’architettura di routing del proprio backbone e soprattutto fornisce le linee guida da
seguire per realizzare un progetto corretto. Il corso è arricchito dalla presentazione di case
studies significativi.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza generale delle reti IP, in particolare del routing
IP e un minimo di esperienza di configurazione base dei router Cisco
Agenda
Elementi della rete di un Service Provider
Architettura del POP
Modalità di interconnessione tra POP
Topologie
Protocolli di routing intra-dominio
IS-IS
OSPF
Aspetti di scalabilità, stabilità e sicurezza
Routing interdominio: il protocollo BGP
Politiche di routing
Architetture e meccanismi per la Scalabilità, la
Stabilità e la Sicurezza
Architettura di routing delle reti dei SP
Sincronizzazione IGP/BGP
Best Practice di configurazione
Richiami sui concetti di base di MPLS
Meccanismi fondamentali
Label Distribution Protocol (LDP)
Architettura di routing BGP/MPLS
Servizi di rete MPLS
Il modello VPN IP BGP/MPLS
Reti Private Virtuali di Livello 2
MPLS Traffic Engineering (MPLS TE)
MPLS TE Fast Rerouting
Introduzione in rete di IPv6
Routing IPv6
Scenari di migrazione
I modelli 6PE e 6VPE
Case Study: analisi della rete di un Service
Provider reale
51
MPLS: dalla Teoria alla Pratica
MPLS (Multi Protocol Label Switching) è uno standard sviluppato da IETF che permette di
ridurre la complessità e rendere più efficiente l’inoltro dei pacchetti in una rete per trasmissione
dati. Nato dall’evoluzione delle tecniche di integrazione IP e ATM, ha percorso una strada
autonoma tanto da diventare uno standard multiprotocollo, ossia applicabile anche al di fuori
del contesto delle reti IP. L’introduzione in rete di MPLS permette agli ISP di offrire in maniera
flessibile e scalabile servizi quali VPN (Virtual Private Network) e Traffic Engineering. MPLS
inoltre supporta l’architettura Differentiated Services per la QoS nelle reti IP.
Il corso ha l’obiettivo di introdurre gli aspetti fondamentali di MPLS, i paradigmi su cui si basa,
la sua integrazione con le reti di livello 2 e i servizi supportati, focalizzando l’attenzione sui
vantaggi che la sua introduzione in rete comporta. Oltre alla sessione teorica, è prevista una
consistente parte pratica di configurazione in ambiente Cisco di router MPLS e simulazioni in
laboratorio di backbone MPLS e relativi servizi offerti. Saranno presentati anche dei Case
Studies di configurazioni su router in produzione.
Il corso fornisce le competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione
Cisco 642-611 “Multi Protocol Label Switching (MPLS)”.
Durata: 3-4 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza delle reti IP e esperienza di base di
configurazione dei router Cisco per ciò che riguarda indirizzi IP, protocolli di
routing, liste di accesso standard
Agenda
L’evoluzione del trasporto IP nei grandi Backbone
Il trasporto di IP su reti ATM: modelli overlay e
integrato
Dal modello integrato a MPLS
Multi Protocol Label Switching (MPLS)
Concetti fondamentali
Distribuzione delle etichette
Trasporto di MPLS su livello 2
Architettura di routing BGP/MPLS
Esercitazioni di laboratorio: configurazioni di
router MPLS
Virtual Private Networks (VPNs)
BGP/MPLS VPNs : concetti fondamentali
Routing PE-CE
Realizzazione di servizi VPN in ambiente Cisco
Intranet, Extranet e altre topologie
Accesso a Internet da siti VPN
Esercitazioni di laboratorio: configurazioni di
VPN “any-to-any”
Traffic Engineering (TE)
TE nelle reti MPLS
Cenni al protocollo di segnalazione RSVP-TE
Applicazioni alla protezione del traffico (Fast
ReRouting)
Aspetti di configurazione e troubleshooting
Esercitazioni di laboratorio: realizzazione di ERLSP e tunnel di backup via MPLS-TE
Supporto della Qualità del Servizio
Integrazione MPLS/DiffServ
Meccanismi di supporto (E-LSP, L-LSP)
Aspetti di configurazione
52
MPLS: servizi avanzati
Il corso, dopo brevi richiami sullo standard e sui principali servizi MPLS ha l’obiettivo di
introdurre alcuni nuovi e interessanti aspetti di MPLS come il trasporto delle trame L2, con
particolare riferimento a Ethernet over MPLS, alcuni servizi VPN avanzati come CsC e VPN
Multi-Provider, nuove funzionalità del Traffic Engineering come i backup auto-tunnels, e infine
il trasporto di IPv6 su reti IP/MPLS. Oltre alla sessione teorica, è prevista una parte pratica di
configurazione in ambiente Cisco di router MPLS e simulazioni in laboratorio di backbone
MPLS e relativi servizi offerti.
Durata: 3 Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza delle reti IP e esperienza di base di
configurazione dei router Cisco per ciò che riguarda indirizzi IP, protocolli di
routing (OSPF, BGP), liste di accesso standard. Conoscenza di base dello
standard MPLS e dei servizi MPLS come VPN e Traffic Engineering
Agenda
Multi Protocol Label Switching (MPLS)
Richiami sui concetti fondamentali
Distribuzione delle etichette
Architettura di routing BGP/MPLS
BGP/MPLS Virtual Private Networks (VPNs)
Servizi avanzati delle VPN BGP/MPLS
Servizio Carrier Supporting Carriers (CsC)
VPN Multi-provider
Servizi avanzati di Traffic Engineering (TE)
Richiami sul Traffic Engineering MPLS
Facility Backup e One-to-one Backup
Backup Auto-Tunnels
VPN di Livello 2 (L2VPN)
Servizi L2VPN
Il servizio Virtual Private Wire Service (VPWS)
Trasporto di Ethernet e ATM su reti IP/MPLS
Il servizio VPLS
Trasporto di pacchetti IPv6 su reti IP/MPLS
Il modello 6PE
Trasporto di pacchetti iPv6 nelle VPN BGP/MPLS: il modello 6VPE
53
Gestione delle reti e dei sistemi in ambiente IP
Nelle reti IP di grandi dimensioni è essenziale poter disporre di strumenti evoluti di Network
Management, in grado di semplificare e rendere più efficiente l’esercizio della rete e degli
apparati che la costituiscono. Per far fronte alle innumerevoli difficoltà che un network
manager si trova ad affrontare nella quotidiana gestione di una rete IP, I costruttori mettono a
disposizione una grande quantità di strumenti applicativi, basati su protocolli standard o su
meccanismi proprietari. Il corso fornisce un’introduzione alle problematiche di network
management, descrive i principali standard coinvolti e le principali applicazioni oggi utilizzate e
prevede, oltre alla descrizione teorica degli argomenti trattati, dimostrazioni in laboratorio su
sistemi di Network Management.
Durata: 2 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: buona conoscenza di base sulle reti LAN e sull’architettura
TCP/IP
Agenda
Overview sul Network Management
Definizioni e requirements
Le aree di Network Management secondo OSI
Dispositivi e raccolta delle informazioni
Architetture e sistemi per il Network Management
Il modello Manager/Agent/managed Object
Protocolli e Standard
Il ruolo di OSI e di IETF
Le basi del protocollo SNMP
Il Management Information Base (MIB)
MIB2 e MIB proprietari
RMON
RMON1 and RMON2
I messaggi SNMP
Sicurezza SNMP e community
SNMP versione 2
SNMP versione 3
Piattaforme e sistemi di Network Management
HP OpenView
Cisco View
Cisco Works
54
QoS (Quality of Service) nelle reti IP
Il passaggio dalle tradizionali tecniche a commutazione di circuito, utilizzate quasi
esclusivamente nel mondo telefonico, alle tecniche a commutazione di pacchetto pone nuovi e
complessi problemi di Qualità del Servizio, sia a livello di rete, che di sistemi.
Il corso presenta gli aspetti più importanti sulle problematiche di Qualità del Servizio nelle reti
IP, le soluzioni tecnologiche proposte dagli Enti di standardizzazione, in particolare il modello
Differentiated Services, e tutti i principali meccanismi utilizzati per differenziare il trattamento
del traffico (classificazione e colorazione, controllo del traffico, gestione della banda e dei
buffer, meccanismi di efficienza dei collegamenti, best-practice). Una ampia e dettagliata
sessione pratica illustra le modalità di configurazione della Qualità del Servizio in ambiente
Cisco. Saranno infine presentati dei Case Studies di configurazioni su router in produzione.
Il corso fornisce le competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione
Cisco 642-642 “Quality of Service (QOS)”.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza generale delle reti IP e un minimo di esperienza
di configurazione base dei router Cisco
Agenda
Traffico e Qualità del Servizio nelle Reti IP:
Indici di Qualità del Servizio
Delay budget
Modelli IETF di Qualità del Servizio (IntServ, DiffServ)
Interlavoro con la QoS a Livello 2
Il modello Differentiated Services
Meccanismi fondamentali
Per Hop Behaviour
Meccanismi di Qualità del Servizio su reti IP
Classificazione e colorazione del traffico
Gestione della banda (scheduling FIFO, WFQ, CBWFQ, LLQ, MDRR, ecc.)
Controllo del traffico (policing/shaping)
Gestione dei buffer (RED, WRED, ECN)
Aspetti di configurazione nei router Cisco
Modular QoS CLI (MQC)
Configurazione dei meccanismi di QoS nei router
QoS negli Switch Layer 2
Tecniche per migliorare l’efficienza dei collegamenti
Compressione dell’intestazione
Frammentazione dei pacchetti
Regole di Progettazione
Best Practice
Classificazione e Politiche di QdS
Case Study finale
55
Data Center, Storage Area Network (SAN) Business
Continuity e Disaster Recovery
La crescita esponenziale della quantità di informazioni generate ed utilizzate dalle aziende,
e della sensibilità e criticità dei dati, ha fatto esplodere l’impiego nei Data Center di
tecnologie avanzate di Storage Networking.
In questo corso vengono illustrati i principali concetti, le architetture ed i protocolli di
Storage, con particolare riferimento alla tecnologia “Fibre Channel”, dando ampio risalto
alle tecniche di Virtualizzazione dei Data Base per gestire in modo efficace Business
Continuity e Disaster Recovery.
Il corso, che dà risalto all’impatto che le tecnologie di SAN hanno sulla rete locale e
geografica, è soprattutto pensato per gestori di Data Center, e gestori e progettisti di rete.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza generale delle reti IP e un minimo di esperienza
di configurazione base dei router Cisco
Agenda
Concetti di Storage e Storage Networking
Architetture di Storage Networking
Protocolli di Storage Networking
Caratteristiche e funzioni di Fiber Channel
Topologie del Fiber Channel
Switched Fabric: link aggregation e routing
FSPF (Fabric Shortest Path First) e differenze con OSPF
Classi di Servizio e Flow Control
Virtual Fabric o VSAN
Zoning
Cenni sui principali prodotti di mercato: Brocade e Cisco
Convergenza delle tecnologie di rete per il Data Center e FCoE (Fiber Channel over Ethernet)
Il cablaggio all'interno dei Data Center e i nuovi sistemi di terminazione delle fibre ottiche
Virtualizzazione dei sistemi e funzioni principali del prodotto leader di mercato
VMware ESX-Server: caratteristiche generali
VMware ESX Networking: differenze tra interfacce di rete e switch fisici e virtuali
VMware Business Continuity e Disaster Recovery: i prodotti vCenter Server, vCenter Server Heartbeat ,
vMotion, vCenter, Site Recovery Manager
Business Continuity e Disaster Recovery: replica sincrona o asincrona e impatti sulla progettazione della
rete locale e geografica
Cenni sui diversi approcci dei draft TRILL (Transparent Interconnection of a Lots of
Links) di IETF e
802.1aq di IEEE
56
IP-TV. La TV digitale sulle nuove reti dati
La evoluzione delle reti di telecomunicazioni a larga banda, sia in ambito locale che
metropolitano, ha favorito lo sviluppo di servizi multimediali e la convergenza con i servizi
tradizionali. Originariamente sviluppate per la trasmissione dati e i servizi Internet, le reti
Ethernet e IP oggi sono sempre più utilizzate per la integrazione di servizi quali la fonia e la
televisione, che ne sfruttano le potenzialità e la flessibilità.
Nel corso si illustra la implementazione di servizi di televisione digitale su reti per dati, sia da
parte di operatori di TLC, nell’ottica di realizzare il cosiddetto modello Triple Play, sia da parte
di aziende che vogliono sfruttare la propria rete dati per veicolare servizi di Business
Television. Si parte dalle problematiche della TV digitale, per analizzare poi le scelte
implementative sulle reti per dati, quella di un operatore di TLC e quella per la BTV.
Durata: 2 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenze di base sui protocolli per la trasmissione dati
Agenda
La TV digitale
Il segnale televisivo analogico e digitale
Codifiche video: MPEG
Modalità di trasmissione del segnale video
DVB e VoD
Alternative tecnologiche per la TV digitale
Web TV e IP-TV
Servizi multimediali interattivi
Tecnologie di rete per l’implementazione del servizio IP-TV
Protocolli per l’IP-TV
Richiami alle tecnologie Ethernet e Gigabit Ethernet
Richiami al protocollo IP e alla trasmissione multicast su IP
Il problema della QoS
Soluzioni architetturali per l’IP-TV
Canali Live
Video on Demand
Set-Top-Box: architettura HW e SW
Centro Servizi Video
Configurazioni di rete
Le strategie degli operatori sui servizi IP-TV ed esempi di offerte commerciali
57
VoIP e IP Telephony
La migrazione del servizio di fonia dalle reti tradizionali alle tecnologie VoIP è ormai un
processo inarrestabile. In molti paesi europei soprattutto del sud est asiatico ormai una parte
importante del traffico telefonico viaggia su reti IP. In generale con Voice over IP si intendono
diverse modalità di trasferimento della voce su una rete IP, fra loro profondamente differenti,
sia per la modalità di utilizzo che per il grado di servizio. Si va dalle iniziali modalità Pc-to-PC,
fino a quelle più vicine alla telefonia tradizionale di tipo phone-to-phone, da una gestione della
trasmissione di tipo best effort, all’utilizzo di protocolli specifici per l’instaurazione della
sessione e la gestione della sicurezza e della qualità di servizio.
Il corso si propone di fornire una visione completa delle varie alternative tecnologiche e
architetturali del Voice over IP, con particolare enfasi agli aspetti applicativi, sia in ambito di
reti corporate che nella rete di un operatore di TLC.
Il corso fornisce un utile supporto per sostenere l'esame di certificazione
“Optimizing Converged Cisco Networks (ONT)” (Esame Cisco 642-845)
Durata: 3-5 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza delle reti telefoniche e dei protocolli TCP/IP
Agenda
Scenari di mercato e tecnologici per il Voice over IP Scenari di Interlavoro tra rete telefonica/ISDN e
Codifica della voce
rete IP
Problematiche di trasporto della voce su reti IP
Applicazioni VoIP per reti Corporate
Protocolli per il VoIP
IP Phone
Il nuovo modello di centrale aperta
IP PBX
MGCP e Megaco
Servizi avanzati su IP
H.323
Unified Messaging su IP
SIP
Videoconferenza su IP
Il problema della QoS su reti IP
Aspetti di sicurezza
Indici di valutazione delle prestazioni
Autenticazione
Delay Budget
Crittografia del traffico
Meccanismi di QoS
Crittografia della segnalazione
Classificazione e colorazione del traffico
Aspetti normativi
Criteri di Scheduling
Controllo del traffico
Compressione dell’header dei pacchetti
Criteri di progettazione
Gestione dei servizi VoIP nella rete di un operatore di
TLC
Backbone integrati multiservizio
58
Il protocollo SIP (Session Initiation Protocol)
Il protocollo SIP (Session Initiation Protocol) si sta affermando sempre più come il paradigma
di riferimento per la segnalazione nella implementazione di servizi voce e multimediali su reti
IP, soprattutto dopo la decisione di adottarlo come protocollo di comunicazione fra le varie
entità delle piattaforme di controllo (quali IMS in primis e TISPAN) delle reti NGN (Next
Generation Networks).
Il corso si propone di illustrare le principali caratteristiche di SIP e le tipiche architetture di rete
e d’utente per la realizzazione e fornitura di servizi avanzati di comunicazione. Nel primo
giorno si presentano gli aspetti fondamentali del protocollo, nel secondo e terzo giorno questi
vengono maggiormente approfonditi, anche mediante la discussione di vari esempi concreti di
uso di SIP (e dei linguaggi basati su XML) per realizzare servizi e funzionalità varie: dalla
semplice “chiamata base” (audio-video) e “servizi supplementari” tradizionali a servizi non
“session based” (ad es. servizi e funzionalità di “Presence” o “Transazionali”.). Gli esempi
hanno livelli di complessità gradualmente crescenti: tramite questi sarà possibile comprendere
la “natura” e la “filosofia” di SIP ed apprezzare i possibili limiti delle varie soluzioni.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza delle reti telefoniche, delle reti per dati e del
protocollo IP
Agenda
Richiami sulle reti, sulle architetture e sui
servizi VoIP
Introduzione al protocollo e alla terminologia
SIP
Indirizzamento SIP (Formalismo delle SIP URI,
Enum)
Il modello protocollare Client-Server di SIP
Richieste e Risposte del protocollo SIP “di
base” ( RFC 3261)
SDP (Session Description Protocol)
Protocolli per i “media” abilitati da SIP / SDP
(RTP, MSRP, ecc.)
concetto di “dialogo SIP e quello di
Il
“sessione”
Registrazione e “Nomadismo” in reti SIP
Protocolli per il trasporto di SIP “over IP ”
Principali tipi di “ruoli” (blocchi funzionali) SIP
User Agent (UA)
Registrar
Proxy Stateless, Proxy Transaction Stateful,
Proxy Call Stateful, Proxy Service Stateful
Forking Proxy
AS (Application Server), B2BUA
Gateway(s)
Transazioni
Forking
Approfondimenti sui meccanismi di “Routing” di
livello SIP
Utilità dei DNS ( Domain Name Server) in una
rete SIP
Possibili alternative
dei principali “Header” usati per il
Rassegna
routing di SIP e per realizzare servizi
Esempi di interlavoro tra reti SIP, SS7 ed H323
SIP ed XML, SIP ed Http
“Scripting Languages” basati su XML (Javascripts,
CPL, ecc.,)
Aspetti di sicurezza in SIP, cenni alle tecniche
crittografiche
Aspetti di “Reliability” e “QoS” in reti SIP
“Estensioni” del protocollo SIP di fonte IETF o
3GPP
Esempi di possibili modi per realizzare con SIP
alcuni Servizi supplementari
Cenni all’implementazione e all’uso di SIP nelle
reti attuali (Reti di operatori fissi e mobili, Reti
“Corporate”)
Cenni alla architettura “IMS”, un’architettura del
3GPP basata su SIP
59
Segnalazione su IP: SIP e DIAMETER
La forte tendenza in atto verso la migrazione dei servizi voce, tradizionali e avanzati, e
l’implementazione di applicazioni multimediali su reti IP, unitamente all’affermarsi del modello
NGN (Next Generation Network), hanno reso necessario definire dei protocolli di segnalazione
specifici per il corretto funzionamento di tali servizi mediante il paradigma previsto dall’IP.
Il corso illustra le procedure (ad es. attivazione di una sessione, gestione della QoS, profilazione
dell’utente e tariffazione) previste per i vari SoIP (Service over IP) e i protocolli utilizzati dalle
attuali piattaforme di rete con particolare riferimento a SIP e Diameter. Particolare enfasi è
posta su esercitazioni pratiche, con numerosi esempi ed analisi di tracciati reali.
Durata: 3 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza delle reti telefoniche, delle reti per dati e delle
caratteristiche principali del protocollo IP
Agenda
Richiami sulla segnalazione CCS7
Richiami sul protocollo IP
Segnalazione SIP
Concetto di sessione e di connessione
User Agent Client e User Agent Server
Architettura funzionale del sistema SIP: terminali,
proxy server, B2BUA, registrar, location service
Modello base di una chiamata SIP
SIP URI e Enum
Confronto tra una connessione fonica ed una
sessione SIP
Transazione e dialogo di segnalazione
Struttura dei messaggi SIP: messaggi di richiesta,
messaggi di risposta
Esempio di un messaggio INVITE
Analisi di un tracciamento di un Session Set up SIP
Procedure del protocollo SIP: esempi
Registrazione
Session setup tra terminali in una rete LAN
collegati direttamente
Session setup tra terminali collegati attraverso dei
proxy server
Analisi
di casi particolari in cui si verificano anomalie
Segnalazione SIP nelle reti radiomobili
Accesso ai proxy server mediante la rete UMTS
Packet Switching
Integrazione tra la segnalazione SIP e ISUP
Analisi di protocollo di una chiamata voce tra
terminale mobile e PC
Il protocollo DIAMETER
Protocollo Base Diameter
Confronto tra Diameter e Radius
Struttura dei messaggi
Comandi
Elenco degli Attributi (AVP) di base e sviluppati
per IMS
Il ruolo di Diameter nelle reti IP
60
IMS, architettura e applicazioni in ottica NGN
L’IMS (IP Multimedia SubSytem) è la proposta del 3GPP (Third Generation Partnership
Project) di una piattaforma di controllo per la realizzazione di servizi multimediali avanzati
attraverso una rete IP, con accesso fisso, mobile o nomadico, ma soprattutto convergente, in
ossequio al modello di rete NGN (Next Generation Networks). Si usa dire che IMS è “access
agnostic” proprio ad indicare la sostanziale indipendenza del controllo dei servizi dalla
piattaforma trasmissiva utilizzata. L’importanza di IMS sta soprattutto nel fatto di essere uno
standard di riferimento, rigoroso e completo; all’opposto si trovano le proposte di reti NGN
“Peer to Peer” pure, che non prevedono (o quasi) sistemi centralizzati di rete e tutta la logica
dei servizi risiede nei terminali.
Il corso è incentrato sul modello delle reti NGN di separazione del controllo dei servizi dal
trasporto delle informazioni e sul ruolo fondamentale di IMS in questa architettura. Vengono
descritti i blocchi funzionali dello standard, la loro interazione logica nelle varie procedure di
servizio e la implementazione fisica negli apparti di rete. Particolare enfasi sarà data alle
modalità di implementazione dei servizi multimediali di una rete NGN attraverso IMS e agli
aspetti di interlavoro fra reti di operatori differenti.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza delle reti telefoniche, delle reti per dati e delle
caratteristiche principali del protocollo IP
Agenda
Richiami alle tecnologie per telefonia e dati
Evoluzione delle reti core fisse e mobili: verso l’IMS
Architettura “core” IMS: blocchi funzionali (CSCF,
HSS, BGCF, MRFC/P, AS…)
Interfacce fra i blocchi funzionali IMS
IPv4 e IPv6 in IMS
Richiami al protocollo SIP
Funzionalità SIP dei principali blocchi funzionali di
IMS (Proxy, Registrar, User Agent, Back to Back
User Agent, Application Server, Application Layer
Gateway, ecc.)
Estensioni di SIP di base per IMS
Potenzialità e prestazioni dei layer IMS di controllo e
servizio, in reti NGN
Interlavoro di IMS con reti tradizionali TDM (fisse e
mobili), e con reti IMS di altri Carrier interconnessi
“over IP”
Aspetti
di accounting, billing e sicurezza
Nomadismo dell’utente IMS
Evoluzione rispetto alle modalità tradizionali SIP
Identità multiple
Terminali multipli
Servizi (o “enablers”)
Principali funzionalità di “estensione” specificate
dal 3GPP per gli operatori TLC tradizionali
Sicurezza
Compressione della segnalazione
Accounting inter IMS-carriers
Gestione della QoS
Interlavoro tra reti IMS e reti a puro standard SIP
Il
ruolo di IMS nell’evoluzione delle reti
intelligenti tradizionali
XML
in IMS per forme di comunicazione
avanzata
Servizi di “presence”
Customer creation environment
Buddy lists
Transazioni
Collaborative browsing
Soluzioni complementari od alternative ad IMS
Piattaforme di comunicazione web-oriented
IMS e l’approccio Peer to Peer
Apertura di IMS a terze parti: limiti dell’approccio
IMS “ verso l’alto”
61
Networking IP in ambiente Cisco
Il Corso fornisce una panoramica introduttiva sui meccanismi di switching e di routing
descrivendo le principali tecnologie di livello 2 e 3, con riferimento, in particolare, ad apparati
Cisco. Fornisce inoltre le competenze di base e la conoscenza del sistema operativo Cisco (IOS)
necessarie alla configurazione di apparati Cisco in ambiente LAN e WAN. È prevista una
rilevante attività di laboratorio “hands on”: in particolare sono utilizzati switch Catalyst e router
Cisco per riprodurre, in laboratorio, situazioni analoghe a quelle realmente incontrate in
ambienti di area locale (LAN) e geografica (WAN) di piccole e medie dimensioni.
Il corso consente di acquisire la preparazione necessaria per sostenere l’esame di
certificazione Cisco 640-802 “Cisco Certified Network Associate (CCNA)”.
Durata: 5 giorni Livello: base
Conoscenze utili: conoscenze sulle LAN e sull’architettura TCP/IP
Agenda
Configurazione del Cisco “Internetworking
Operating System” (IOS)
Command Line Interface degli Switch Cisco
Catalyst
Command Line Interface dei Router Cisco
SDM (Security Device Manager)
Switching su apparati Cisco
Protocollo di “Spanning Tree”
Configurazione di uno Switch Catalyst
Estensione di una rete di switch attraverso Virtual
LAN
I protocolli di trunking e il “VLAN Trunk
Protocol” (VTP)
Routing IP
Route Statiche e loro configurazione
Routing dinamico e protocolli di routing
Protocolli RIP, EIGRP e OSPF
Gestione del traffico con le Access List
Access List per TCP/IP Standard ed Estese
Controllo di accessi telnet sui router
Introduzione alle reti geografiche (WAN)
Interfacce WAN sui router Cisco
Connessioni seriali punto-punto
I protocolli HDLC e PPP, configurazione del
PPP sui router
Introduzione sulle reti ed i servizi Frame
Relay
Tipi di LMI ed Incapsulamento
Configurazione di Frame Relay tra sito
centrale e siti periferici
NAT (Terminologia, NAT statico e dinamico)
Utilizzo di SDM per configurare il servizio
DHCP sui router Cisco
Introduzione ad IPv6
Introduzione alle Wireless LAN
Principi fondamentali
Apparati, componenti e parametri di
configurazione delle WLAN
Aspetti generali di sicurezza delle Reti IP
62
Troubleshooting di reti Cisco
Il corso fornisce competenze operative utili ad effettuare operazioni di baselining e
troubleshooting in ambienti di rete locale e geografica basati su apparati Cisco. Dopo aver
fornito criteri generali sulle modalità di troubleshooting, il corso propone una metodologia
standard per la risoluzione dei malfunzionamenti. Sono proposte attività di laboratorio in cui i
partecipanti devono identificare e risolvere malfunzionamenti, utilizzando gli strumenti specifici
disponibili nel software IOS Cisco. I partecipanti avranno a disposizione un complesso
ambiente di rete sul quale, a partire da configurazioni predefinite affette da malfunzionamenti,
dovranno applicare le metodologie di problem solving definite nella parte teorica del corso per
identificare e risolvere i problemi di connetività sulla rete.
Il corso è parte del percorso formativo raccomandato per coloro che aspirano ad
ottenere la certificazione Cisco Certified Network Professional (CCNP) e fornisce
le competenze necessarie per sostenere l’esame di certificazione “CCNP
TROUBLESHOOTING” (TSHOOT) (Esame Cisco 642-832).
Durata: 5 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza generale delle reti IP ed esperienza di
configurazione dei router Cisco. Tali competenze possono essere conseguite con
il corso “Networking IP in ambiente Cisco”. Nel caso si voglia acquisire la
certificazione CCNP è preferibile seguire questo corso a valle dei corsi “Multilayer
Switching e Reti di Campus” e “Routing IP: Aspetti Avanzati”.
Agenda
Processi e strumenti per il troubleshooting
Strumenti di test
Accesso al Cisco Connection On-line (CCO)
Strumenti disponibili sul Technical Assistance Center
(TAC)
Le metodologie di Troubleshooting
Un metodo sistematico e strutturato di
troubleshooting
Utilizzo dei comandi show e debug
Isolamento dei malfunzionamenti
Il troubleshooting come componente della
“manutenzione”
Gli strumenti di analisi sul software IOS
Processi di routing e switching
Tracciamento dei flussi di traffico nei router
Il filtraggio e la redirezione degli output di IOS
Comandi di trace, ping, show e debug
Troubleshooting del routing in reti TCP/IP
Identificazione dei problemi di connettività a
livello di rete
Troubleshooting dei protocolli di routing:
EIGRP, OSPF, BGP
Monitoraggio delle prestazioni dei Router
Troubleshooting di Reti di Campus e di VLAN
Strumenti di troubleshooting sui catalyst 4500
e 6500
I catalyst ed il protocollo di Spanning Tree
Risoluzione di problemi di VTP
Identificazione e risoluzione dei problemi sulle
VLAN e sui Trunk
63
Voice over IP in ambiente Cisco
Il corso fornisce le basi necessarie per svolgere attività operative su reti che utilizzano prodotti e
soluzioni VoIP Cisco. Le tecnologie presentate sono quelle comunemente utilizzate sia in
ambiente Enterprise che di Operatore pubblico di servizi IP Telephony (ITSP). La descrizione
teorica degli argomenti è completata da attività di laboratorio su apparati Cisco. In particolare
sono utilizzati switch Catalyst e router Cisco per riprodurre, in laboratorio, situazioni analoghe
a quelle realmente incontrate in reti VoIP di piccole e medie dimensioni.
Durata: 3-4 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: Protocolli di comunicazione e modello OSI, architetture di
rete locale (LAN, bridging e switching) e di reti WAN, architettura TCP/IP,
indirizzamento e subnetting, telefonia di base, segnalazione telefonica d’utente e
di rete, concetti base su VoIP
Agenda
Richiami su VoIP
Architetture di rete VoIP
Calcolo dei requisiti e allocazione di banda per una comunicazione VoIP
Aspetti di sicurezza
Aspetti di configurazione su apparati Cisco
Voice Ports
Voice Interface Settings
Dial Peers
Voice Port Connections
Segnalazione VoIP
H.323
SIP
MGCP
MEGACO
Confronto H.323-SIP
Installazione e configurazione dell’architettura H.323 su apparati Cisco
Configurazione dell’architettura SIP su apparati Cisco. Configurazione di MGCP su apparati Cisco
Aspetti di Qualità della Voce
La funzionalità di Call Admission Control (CAC)
64
Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte I
Juniper Networks è, a livello mondiale, uno dei maggiori costruttori di apparati di rete per
l’accesso e per il backbone Internet, e la diffusione di router Juniper sta crescendo anche in
Italia. Il corso fornisce conoscenze teoriche e competenze operative sulla configurazione base
dei dispositivi Juniper Networks serie J, M e T che utilizzano il sistema operativo JUNOS e
mira all’acquisizione di una buona manualità nella configurazione dei dispositivi Juniper,
attraverso, una rilevante attività di laboratorio “hands on” su un laboratorio costituito da nove
router Juniper interconnessi con una rete Cisco. Alla fine del corso, i partecipanti saranno in
grado di:
comprendere l’architettura HW e SW dei router Juniper;
apprendere l’uso dell’interfaccia di configurazione CLI dei router Juniper;
apprendere la configurazione delle funzionalità di base dei router Juniper.
Le competenze sviluppate in questo corso e nell’analogo “Introduzione alla
Configurazione di Router Juniper – Parte II”, sono sufficienti per sostenere
l’esame Juniper di certificazione di I° Livello JNCIA.
Durata: 3-5 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: per poter trarre pieno beneficio dal corso, è richiesta una
conoscenza generale delle reti IP: indirizzi IP, protocolli di routing fondamentali,
liste di accesso
Agenda
Architettura Hardware e Software
Router Juniper (serie J, M, T)
“Control Plane” e “Data Plane”
Processo di avvio di un router Juniper
L’ambiente shell
Gestione utenti ed account
La CLI in JUNOS
L’ambiente “Operational Mode” e “Configuration Mode”
Gestione di utenti (classi di login ed account)
Comandi di configurazione in ambiente “Configuration Mode”
Routing Policy e Route Filter
Concetti fondamentali e configurazione
Introduzione al routing IP
Introduzione al Routing Statico
Aggregate Routes, Generated Routes e Contributing Routes
Introduzione al routing Dinamico: il Protocollo RIP
Sicurezza con Firewall Filter
Introduzione a “Firewall Filter Syntax”
NAT e PAT
Protocolli di routing Link-State
Terminologia, aree, adiacenze, Link-State DataBase
Aspetti base di OSPF e IS-IS
65
Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte II
Questo corso è il seguito dell’analogo “Introduzione alla Configurazione di Router Juniper –
Parte I” e fornisce le conoscenze teoriche di base e competenze operative sulla configurazione
base dei dispositivi Juniper Networks serie J, M e T che utilizzano il sistema operativo JUNOS
per la parte riguardante i maggiori protocolli di routing unicast e multicast e lo standard MPLS.
È prevista una rilevante attività di laboratorio “hands on” su un laboratorio costituito da nove
router Juniper interconnessi con una rete Cisco.
Le competenze sviluppate in questo corso e nell’analogo “Introduzione alla
Configurazione di Router Juniper – Parte I”, sono sufficienti per sostenere l’esame
Juniper di certificazione di I° Livello JNCIA.
Durata: 5 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza generale delle reti IP: indirizzi IP, protocolli di
routing fondamentali, liste di accesso, e inoltre aver frequentato il corso
“Introduzione alla Configurazione di Router Juniper – Parte I”
Agenda
Il protocollo OSPF
Richiami sui concetti base
Configurazione in ambiente JUNOS
Commandi “show” e “traceoptions
Il protocollo IS-IS
Richiami sui concetti base
Configurazione in ambiente JUNOS
Commandi “show” e “traceoptions”
Il protocollo BGP
Aspetti fondamentali: sessioni, attributi, politiche di routing
Configurazione in ambiente JUNOS
Commandi “show” e “traceoptions”
Introduzione a MPLS
Concetti fondamentali di MPLS
Protocolli per la distribuzione delle etichette
MPLS Traffic Engineering
Realizzazione di LSP Explicitly Routed
Il protocollo RSVP-TE (cenni)
Realizzazione di ER-LSP in ambiente JUNOS
Configurazione del protocollo RSVP-TE
Risoluzione del BGP Next-Hop
Ordine di preferenza
Il routing Multicast
Aspetti fondamentali: terminologia, indirizzi, protocolli
Configurazione di PIM-DM e PIM-SM in ambiente JUNOS
Commandi “show” e “traceoptions”
66
Configurazione Avanzata di Router Juniper-Parte I
Il corso fornisce conoscenze teoriche e competenze operative sulla configurazione avanzata dei
più importanti protocolli di routing e standard nei router Juniper Networks serie J, M e T che
utilizzano il sistema operativo JUNOS. Il corso mira all’acquisizione di una buona manualità
nella configurazione dei dispositivi Juniper, pertanto prevede, oltre alla descrizione teorica
degli argomenti, una rilevante attività di laboratorio “hands on” su un ricco laboratorio,
costituito da dieci router Juniper interconnessi con una rete Cisco. Alla fine del corso i
partecipanti avranno acquisito competenze teoriche approfondite sui principali protocolli di
routing e avranno appreso le caratteristiche avanzate della configurazione dei router Juniper.
Le competenze sviluppate in questo corso possono consentire di sostenere
l’esame Juniper di certificazione di II° Livello JNCIS e JNCIP.
Durata: 5 giorni
Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza generale della configurazione di router Juniper,
quale quella presentata nel corso Configurazione di Base di Router Juniper Parte
I. Buona conoscenza di base dei protocolli di routing, in particolare OSPF, IS-IS,
BGP, PIM-DM e PIM-SM, quale quella presentata nel corso Configurazione di
Base di Router Juniper Parte II
Agenda
Aspetti avanzati di configurazione delle Routing Policy JUNOS
OSPF
Richiami sui fondamenti del protocollo OSPF, Tipi di aree, Route-Summarization
Configurazioni avanzate in ambiente JUNOS
IS-IS
Richiami sui fondamenti del protocollo IS-IS, Route Leaking
Configurazione avanzate in ambiente JUNOS
BGP
Richiami sui fondamenti del protocollo BGP
Inbound e Outbound Route Filtering,
Politiche di routing inbound/outbound
Configurazione avanzate in ambiente JUNOS
MPLS
Richiami su MPLS : Principi fondamentali, Configurazione del protocollo LDP
VPN IP BGP/MPLS : Concetti base, Configurazione di VPN in ambiente JUNOS
Supporto della Qualità del Servizio
Richiami sul modello Differentiated Services
Architettura della QoS IP in ambiente JUNOS,
I componenti della QoS (Forwarding-Class, Classifier, Scheduler, Policer, Rewriter)
La gestione delle code
67
Configurazione Avanzata di Router Juniper-Parte II
Il corso mira all’acquisizione di una buona manualità nella configurazione dei dispositivi
Juniper, pertanto prevede, oltre alla descrizione teorica degli argomenti, una rilevante attività
di laboratorio hands on su un ricco laboratorio, costituito da dieci router Juniper interconnessi
con una rete Cisco. Alla fine del corso i partecipanti avranno acquisito competenze teoriche
approfondite sui principali protocolli di routing e avranno appreso le caratteristiche avanzate
della configurazione dei router Juniper.
Le competenze sviluppate in questo corso e nell’analogo “Configurazione
Avanzata di Router Juniper – Parte I”, consentono di sostenere gli esami Juniper
di certificazione di II° Livello JNCIS e JNCIP.
Durata: 5 giorni
Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza generale della configurazione di router Juniper,
quale quella presentata nel corso “Configurazione di Base di Router Juniper
Parte I”. Buona conoscenza di base dei protocolli di routing multicast PIM-DM e
PIM-SM e dello standard MPLS, quale quella presentata nel corso
“Configurazione di Base di Router Juniper Parte II”
Agenda
Richiami su MPLS : Principi fondamentali, Protocollo LDP, Traffic Engineering
VPN IP BGP/MPLS
Concetti base
Il piano di controllo : Route Distinguisher, Route Target e MP-iBGP
Il piano dati
Configurazione di VPN in ambiente JUNOS
L2VPN
Servizi L2VPN
Il servizio VPWS
Configurazione di servizi VPWS in ambiente JUNOS
Il servizio VPLS
Configurazione di servizi VPLS in ambiente JUNOS (cenni)
Supporto della Qualità del Servizio
Richiami sul modello Differentiated Services
Architettura della QoS IP in ambiente JUNOS,
I componenti della QoS (Forwarding-Class, Classifier, Scheduler, Policer, Rewrite rules)
La gestione delle code
Routing Multicast
Richiami sui protocolli di routing multicast
PIM-DM (Dense Mode) e PIM-SM (Sparse Mode)
Metodi per la selezione del RP (Rendezvous Point)
Configurazione di PIM-DM e PIM-SM in ambiente JUNOS
68
Framework .NET e il linguaggio Visual Basic.NET
Visual Basic.NET è uno dei linguaggi che fa parte della suite di sviluppo Visual Studio.NET e
diventa un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti: ereditarietà, polimorfismo e
overloading non sono più prerogative solo di Java e C++.
Il corso introduce con gradualità i concetti fondamentali della programmazione Visual Basic
(strutture di controllo, procedure, array, programmazione orientata agli oggetti, interfacce
utente grafiche), offrendo al tempo stesso una panoramica ampia e articolata del linguaggio e
dell’ambiente integrato di sviluppo Visual Studio .NET.
Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di utilizzare Visual Basic .NET per:
creare Windows Forms, inserire e organizzare controlli all’interno dei forms;
creare Menu, classi, applicazioni Multiple Document (MDI);
scrivere codice per gestire gli eventi generati dai controlli;
utilizzare ADO.NET.
Durata: 5 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenze di base della programmazione
Agenda
La piattaforma .NET
Il Framework
I componenti
Common Language Runtime
Common Type System
Assembly
Il tool di sviluppo Visual Studio .NET
Descrizione dell’ambiente integrato
La creazione di progetti in Visual Basic .NET
Concetti di Object Oriented e loro utilizzo in Visual
Basic.NET
Il Linguaggio VB.NET
Caratteristiche e compatibilità con Visual Basic 6.0
I tipi base e le direttiva dim e new
Array multidimensionali e Jagged
Le istruzioni di controllo
I Namespaces e la direttiva Imports
I Namespaces e gli Assembly
Gli operatori
Classi, strutture e interfacce
Delegate ed Eventi (WithEvents)
Le proprietà e gli attributi
La Gestione delle Eccezioni
Windows Forms
Creazione di una form
Aggiunta dei controlli ad una form
Creazione di nuovi controlli
Creazione di form ereditate
Creazione di form MDI (Multiple Document
Interface)
Ado.Net
Gli oggetti ADO.NET
I controlli DataBound
L’uso dei dati in una Windows Forms
Application
69
Sviluppare Applicazioni WEB con ASP.NET
La piattaforma ASP.NET è indispensabile per chi vuole progettare siti complessi, dinamici, che
offrano interazione con l'utente (commercio elettronico, portali dinamici, forum e sistemi di
gestione dei contenuti). Con ASP.NET si ha a disposizione uno strumento di progettazione
evoluto, aperto a tutte le possibilità di un sito Web professionale.
Il corso è strutturato in una parte teorica, dove vengono presentate le caratteristiche e le
potenzialità del framework.net e una parte pratica con degli utili esempi applicativi. Particolare
enfasi viene data agli aspetti di sicurezza e ai Web Services.
Alla fine del corso i partecipanti saranno in grado di:
conoscere e gestire le principali funzioni di ASP.NET;
creare siti web dinamici in ASP.NET;
gestire le comuni problematiche di programmazione lato server;
interagire con database relazionali.
Durata: 5 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza dei principi di web publishing e del linguaggio
HTML. Conoscenza di base di linguaggi di programmazione ad oggetti, dei
database relazionali e dei fondamenti di SQL
Agenda
Introduzione al framework .NET
Introduzione ad ASP .NET
Internet Information Server
Creare un Progetto Web con Visual Studio.NET
creare un progetto Web Forms
Aggiungere una pagina ASPX, aggiungere una
pagina HTML
Aggiungere controlli Web ad una pagina ASPX
Il linguaggio C# nelle pagine WEB
Usare i Controlli WEB
Accedere ai dati tramite ADO.NET
Gestire Le transazioni
Il Web.Config
Lo Stato delle applicazionit
Il Global.asax
Il Session State
L’Application State
Il Page State
I Cookies
Asp.net Components
Localizzare le applicazioni ASP.NET
La sicurezza
Introduzione
Autenticazione e autorizzazioni
Usare la Windows Authentication
Usare la Forms Authentication
Usare la Passport Authentication
Impostare comunicazioni sicure
Web Services
Creare un semplice Web Services
Effettuare chiamate ai Web Services
Usare oggetti di sessione con i Web Services
Ricevere dati SQL da un Web Services
70
La programmazione Object Oriented in Java
Il corso illustra le caratteristiche di Java, enfatizzando la metodologia di sviluppo
orientata agli oggetti. In particolare, vengono presentate le caratteristiche
sintattico semantiche di Java, aggiornate alla versione del JDK 6.0, la
metodologia di progettazione e le differenze con gli altri linguaggi di
programmazione come il C++ e C#. A completamento della trattazione teorica,
sono previste numerose esercitazioni.
Durata: 4 giorni Livello: base
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
Introduzione all’architettura JEE
Introduzione al linguaggio Java
Costrutti di base del linguaggio
Tipi di dati; classi, metodi e costruttori;
Ereditarietà e polimorfismo
Generics, Enums, Autoboxing e unboxing, ecc
La programmazione orientata a oggetti in Java
Implementazione delle classe e istanziazione degli oggetti
Relazioni fra le classi: associazione, aggregazione, composizione, realizzazione
Rappresentazione della dinamica fra le istanze delle classi con i diagrammi di sequenza UML
Applicazioni Java e caratteristiche del linguaggio
Package e la modularizzazione dei programmi Java
Inner Class
Gestione delle eccezioni
Annotazioni
Introduzione alla programmazione multithread
Cenni alle “Applet” e alle API AWT
Documentazione di Progetto
Esercitazioni
71
Lo sviluppo di applicazioni di business con gli Enterprise
Java Bean 3.1
Il nuovo modello degli Enterprise Java Bean 3.1 è stato introdotto con la
piattaforma Java Enterprise Edition 6, per lo sviluppo di applicazioni di business
a livello enterprise.
Nel corso, insieme allo sviluppo dei vari tipi di Enterprise Java Bean, si
affrontano gli aspetti legati alla transazionalità delle operazioni, alla sicurezza e
alla gestione della persistenza. Infine, si illustra come esporre le operazioni degli
Enterprise Java Bean attraverso i web services XML per inserire i componenti di
business nel contesto della Service-Oriented Architecture (SOA).
Durata: 4 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza del linguaggio Java
Agenda
Introduzione
Caratteristiche di un’applicazione di business
Il concetto di componente e sue caratteristiche
Cos’è un’architettura basata su componenti
Introduzione a Java Enterprise Edition
Introduzione agli Enterprise Java Bean (EJB) 3.1
Perché gli EJB
Il modello degli EJB 3.1
Cos’è un application server e un EJB container
Tipologie di EJB: Session Bean, Entity Bean,
Message-Driven Bean
Differenze fra EJB 3.1, EJB 3.0 e EJB 2.x
Tecnologie per sviluppare gli EJB 3.1
Java annotation
Java Naming & Directory Interface (JNDI)
Java Database Connectivity (JDBC)
Java RMI/IIOP
Java Persistence (JPA)
I Session Bean
Singleton Session Bean.
I Bean e la persistenza
Gli Entity Bean e differenza fra Session Bean
ed Entity Bean
I message-driven bean
La gestione delle transazion con gli EJB
La sicurezza degli EJB
Il Timer Service con gli EJB 3.1
Esposizione delle operazioni degli EJB con i
web services XML
Esercitazioni
72
Sviluppo di applicazioni Web con Servlet e JSP
Il corso fornisce le competenze necessarie per sviluppare applicazioni server-side
con le Java Servlet e le Java Server Page, tecnologie software che godono dei
benefici di robustezza ed economicità offerti dal mondo Java e sono in grado di
garantire flessibilità e portabilità alle applicazioni.
Al termine del corso il partecipante acquisisce le conoscenze sull’architettura
J2EE e sui componenti Java Servlet e Java Serve Pages (JPS), e le competenze
di base necessarie allo sviluppo di applicazioni server-side.
Durata: 4 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza del linguaggio Java
Agenda
L’architettura J2EE
Introduzione ai web component Java: servlet e Java
Server Pages (JSP)
Le servlet
Caratteristiche e struttura di una servlet
Ciclo di vita di una servlet
La servlet “Hello World”
Il deployment di una servlet
Il container dei web component: caratteristiche e
servizi offerti
Nozioni fondamentali delle API JDBC per l’accesso
ai database
Creazione di connessioni a un database nella
servlet
La gestione delle sessioni utente
La gestione della sicurezza
Utilizzo delle transazioni
Creazione di un pool di connessioni attraverso il
servlet container
una connessione a un database dal
Ottenere
container e rilascio della connessione
Le Java Server Pages
caratteristica di una pagina JSP
ciclo di vita di una JSP
Elementi di una JSP: direttive, elementi d’azione,
scriptlet, oggetti impliciti
Utilizzo di Java Bean all’interno delle JSP
Introduzione ai custom tag
JSTL 2.0
Struttura standard di una Java web application: il
file WAR
I filtri per la pre e post-elaborazione di una richiesta
Realizzazione di un’applicazione web utilizzando i
pattern fondamentali
Model-View-Controller (MVC)
Front Controller
Application Controller
View Helper
Esercitazioni
73
Sviluppo di applicazioni con il framework Spring
Il framework Spring è stato pensato con un ben preciso obiettivo: rendere lo
sviluppo delle applicazioni JEE semplici e facilmente manutenibili. Con lo stesso
spirito è stato progettato il corso, che, in modo semplice e dinamico, evidenzia
l’opportunità di sviluppare software modulare, stabile e facilmente manutenibile.
Nella prima parte viene presentato il principio IoC (Inversion of Control) che
rappresenta la struttura portante di tutto il framework, quindi viene introdotta la
programmazione per aspetti AOP (Aspect Oriented Programming). Nella seconda
Parte vengono presentati, a diverso livello di dettaglio, i moduli che compongono
l’architettura Spring. Per finire, viene presentata una possibile architettura per lo
sviluppo di applicazioni web. Gli obiettivi che ci si propone di raggiungere sono:
saper valutare l’impatto che il framework Spring ha sullo sviluppo delle
applicazioni;
conoscere i principali pattern architetturali alla base del framework Spring;
saper sviluppare applicazioni utilizzando il framework Spring.
Durata: 4 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza del linguaggio Java e Java Web
Agenda
Introduzione all’architettura JEE
Introduzione all’architettura di Spring
Introduzione all’IoC (Inversion of Control)
Injection dependencies
Presentazione del container
Manipolazione dei Bean
Aspect Oriented Programming in Spring
Presentazione dei moduli per l’accesso ai dati
Gestione delle transazioni
Supporto DAO
Object Relational mapping (ORM)
Web MVC Framework
Esercitazione, implementazione di un caso di studio
74
Progettazione Object Oriented con UML
Il corso illustra le tecniche fondamentali per la progettazione object-oriented di
sistemi software utilizzando il linguaggio UML 2 per la documentazione degli
artefatti prodotti. I principali argomenti trattati sono le architetture del software, il
modello di progettazione e gli aspetti più importanti della progettazione di
dettaglio.
Gli obiettivi che ci si propone di raggiungere sono:
acquisire le tecniche per effettuare la progettazione object-oriented con UML;
saper usare i diagrammi UML per documentare gli artefatti di progettazione.
Durata: 3 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza del linguaggio Java
Agenda
La progettazione di dettaglio
Concetti generali
Trasformazione e raffinamento del modello di
Elementi fondamentali di un processo di sviluppo
analisi nel modello di progettazione
del software
Progettazione degli oggetti (oggetti transienti e
Caratteristiche del modello di sviluppo iterativo e
persistenti, oggetti attivi e passivi)
incrementale
Determinazione della visibilità degli attributi e
Relazione fra l’analisi e la progettazione objectdelle operazioni
oriented
Attributi di classe e d’istanza
Introduzione al linguaggio di modellazione UML 2
Attributi derivati
Concetti fondamentali del modello object-oriented:
I costruttori degli oggetti
classi e istanze, messaggi, operazioni, metodi,
Le relazioni fra le classi: generalizzazione,
information hiding, ereditarietà
associazione, aggregazione, dipendenza,
Architetture del software
realizzazione
Architetture e stili architetturali
Analisi e trasformazione delle relazioni fra le
Tipologie di architetture: architettura multi-tier,
classi: relazioni derivate;
architettura basata su componenti, architettura
La delegazione come alternativa all’ereditarietà
orientata ai servizi
Progettazione delle relazioni fra le classi
Il modello di progettazione
Tecniche di modularizzazione
Partizionamento del sistema software in
Principi di coesione e di accoppiamento fra
sottosistemi
moduli
Individuazione e caratteristiche dei sottosistemi
Principi di progettazione object-oriented
Progettazione dei componenti: ruoli e modelli dei
I principali design pattern: Model-View-Controller
componenti, interfacce
(MVC), Observer, Bridge, Abstract Factory,
Scelta del middleware per la comunicazione remota
Singleton, …
Transizione dalla progettazione alla
programmazione object-oriented
Esercitazioni
75
SOA: Service Oriented Architecture
Il corso presenta la Service-Oriented Architecture (SOA) e il nuovo approccio della serviceorientation per l’analisi, la progettazione, l’implementazione dei servizi di business e la
progettazione di applicazioni composite realizzate attraverso l’orchestrazione dei servizi di
business. Gli aspetti tecnologici vengono realizzati nel contesto della piattaforma Java
Enterprise Edition e vengono anche discussi gli aspetti di interoperabilità dei web services Java
con I web services .NET. Al termine del corso i partecipanti matureranno conoscenze di base
sulla Service-Oriented Architecture (SOA) e sull’analisi e progettazione di servizi di business
tramite l’utilizzo dei web services XML, nonché sugli aspetti di interoperabilità fra i web
services Java e quelli .NET.
Durata: 5 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza del linguaggio Java e del linguaggio XML
Agenda
Principi sulla service-orientation e Service-Oriented Sviluppo dei web services con JAX-WS
Introduzione a JAX-WS: differenze fra JAX-WS 2.x e
Architecture
JAX-RPC 1.1
Caratteristiche delle applicazioni e tipologie di
Sviluppo di web service sincroni e asincroni
servizi di business
I layer dei servizi; relazioni fra servizi e componenti I tool wsimport e wsgen
Deployment dei web services
Principi della service-orientation: riusabilità,
Registrazione di un web service in un registro UDDI
autonomia, statelessness, scopribilità
Creazione dei web service e dei client e
SOA: aspetti culturali e tecnologici, motivazione e
interoperabilità dei Enterprise Java Bean
stile architetturale.
Realizzazione
di applicazioni composite
Analisi
e
progettazione
di
servizi
di
business
Orchestrazione
e coreografia di web services
Definizione dei requisiti di business ed
Il linguaggio BPEL
identificazione dei servizi
Realizzazione del workflow, deployment ed
Modellazione logica dei servizi di business ed
esecuzione di un’applicazione composita
identificazione delle loro interfacce
Introduzione
alle tecnologie per i web services e ai
Definizione dello schema dei messaggi
principali servizi WS-*
Applicazione dei principi della service-orientation e
WS-Security, WS-Addressing, WS-Reliable
descrizione del modello progettuale dei servizi
Messaging, WS-Policy
I web services XML
Ottimizzazione del trasporto dei messaggi SOAP
Introduzione alla piattaforma Java Enterprise
SOAP with Attachments API for Java (SAAJ)
Edition
Interoperabilità fra i web services Java e i web
Web service XML e differenza con i web services
services .NET
HTML
Esercitazioni
Le tecnologie alla base dei web services XML:
XML; WSDL; SOAP; UDDI
Caratteristiche delle interfacce WSDL
Il protocollo SOAP
Relazione fra i web services XML e i servizi di
business e tecnici
I web services nel contesto della SOA
76
Evoluzione delle applicazioni per l'e-business verso la
Service-Oriented Architecture (SOA)
Il corso fornisce una panoramica sulle architetture e sulle tecnologie Java/Open Source per lo
sviluppo di applicazioni per l’e-business che vogliono evolvere verso la Service-Oriented
Architecture (SOA). Il corso approfondisce gli argomenti relativi alle architetture, alle
applicazioni web, alle applicazioni di business e fa comprendere il nuovo sviluppo serviceoriented e le caratteristiche peculiari della SOA. Infine, illustra gli aspetti importanti per
l’integrazione e l’interoperabilità fra sistemi eterogenei e le tecnologie dei web services XML.
Durata: 3 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenze di base sullo sviluppo del software
Agenda
Le architetture per l’e-business
Cos’è l’e-business
Caratteristiche dei sistemi per e-business
I sistemi per e-business: come sono strutturati e
come vorremmo che lo fossero
Le architetture dei sistemi per e-business.
Le web application
Introduzione alla piattaforma Java Enterprise
Edition (Java EE)
Caratteristiche e struttura delle web application:
pagine statiche e dinamiche, web component, ...
Tecnologie Java EE per la realizzazione di web
application: Java servlet, JavaServer Pages,
JavaServer Faces
Il pattern layers e le architetture multi-tier
Il ruolo del web application server, o web
container
Tecniche e best practices per realizzare
applicazioni con alta disponibilità, scalabilità e fault
tolerance.
Il concetto di pattern, il pattern MVC e i principali
pattern Java EE del presentation layer
I principali framework per lo sviluppo di web
application (JavaServer Faces, Spring, …)
Introduzione alla progettazione di Rich Internet
Application con le tecniche Ajax
Le business application
Caratteristiche di un’applicazione di business
Architettura basata su componenti e modelli dei
componenti
Il nuovo modello degli enterprise Java Bean 3.1
Il ruolo dell’application server
Integrazione fra le web application e le applicazioni
di business
I principali pattern Java EE del business e
integration layer
Tecniche e best practices per lo sviluppo di
applicazioni di business
Architetture service-oriented
Architetture applicative, architetture enterprise e
architetture service-oriented
La Service-Oriented Architecture (SOA)
Servizi di business e servizi tecnici
I web services XML
Cos'è un web service: differenza fra i web services
HTML e i web services XML
Modelli di comunicazione dei web services
Scenari di utilizzo dei web services: urbanizzazione
della rete e interoperabilità
Aspetti di sicurezza, di transazionalità e di
interoperabilità per i web services XML
Framework e API per lo sviluppo dei web services
XML (Axis, JAX-WS, ...)
Tecniche e best practices per lo sviluppo dei web
services XML
Introduzione alle tecnologie e agli standard di
riferimento per i web service: XML, WSDL, SOAP,
UDDI
77
Il linguaggio SQL
Il linguaggio SQL (Structured Query Language) è di fatto lo standard tra i linguaggi per la
gestione di data base relazionali. Viene utilizzato dai vari DBMS relazionali (Oracle, Sysbase,
SQL-Server, MySql,…) per la definizione, manipolazione e interrogazione delle basi di dati.
Il corso, dopo una breve introduzione, illustra le caratteristiche e le logiche del linguaggio nelle
sue tre componenti DDL (Data Definition Language), DML (Data Manipolation Language) e
in particolare Query Languange. Vengono analizzati i comandi per interrogare tabelle in
relazione tra di loro utilizzando le clausole e le funzioni del linguaggio SQL. Vengono forniti,
inoltre, i concetti e le istruzioni per saper creare e manipolare tabelle e viste con particolare
attenzione all’integrità referenziale. È previsto un ampio spazio a sessioni di esercitazione con
ambiente di riferimento Oracle.
Durata: 5 giorni Livello: base
Conoscenze utili: conoscenze di informatica di base
Agenda
Contesto
Introduzione alle basi di dati
Introduzione al linguaggio SQL
Query Language -SQL
Utilizzo delle funzioni in SQL
Stringhe
Numeri
Date
DECODE
NVL
CASE
NULLIF
Accesso a più tabelle (Join)
Viste (Concetto e creazione di Viste)
DDL e DML
Creazione di tabelle – Istruzioni DDL
Modifica di tabelle– Istruzioni DML
Tipologie di Indici
SubQuery
Integrità dei dati
Concetti di base
Vincolo Primary Key
Vincolo Foreign Key
Vincolo Not Null
Vincolo Unique
Vincolo Check
Gestione degli Utenti
Creazione utenti
Creazione e gestione dei Ruoli
Concessione e revoca dei privilegi
Architettura del DBMS Oracle
78
Basi di dati relazionali: metodologie di progetto e di
modellazione dei dati
Il corso illustra il processo di progettazione concettuale e logica delle basi di dati relazionali. In
particolare, dopo una panoramica generale sulle basi di dati e sui loro sistemi di gestione
(DBMS) nell’ambito dei sistemi informatici, illustra in dettaglio tutti gli aspetti relativi alle varie
fasi della progettazione delle basi di dati relazionali: dalla raccolta e analisi dei requisiti alle fasi
di progettazione concettuale e logica, alla normalizzazione dello schema relazionale. Per la fase
di progettazione concettuale si fa riferimento al modello Entità-Relazioni (E-R), mentre per la
creazione e l’utilizzo delle basi di dati è utilizzato il linguaggio SQL. In conclusione vengono
fornite alcune linee guida relative allo sviluppo di applicazioni che interagiscono con le basi di
dati. Il corso si conclude con l’analisi e la risoluzione di alcuni casi di studio. Il primo caso di
studio propone la progettazione guidata di una base di dati relazionale con discussione degli
aspetti più rilevanti di modellazione, mentre gli altri propongono la progettazione di basi di dati
di diversa complessità in modalità interattiva.
Durata: 3-4 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenze di informatica di base
Agenda
Caratteristiche principali di un sistema per la
Caratteristiche principali di un sistema per la
gestione di basi di dati
gestione di basi di dati
Gestione delle informazioni
Gestione delle informazioni
Modelli di rappresentazione dei dati (relazionale,
Modelli di rappresentazione dei dati (relazionale,
ad oggetti, multidimensionale)
ad oggetti, multidimensionale)
Metodologie e modelli di progetto
Metodologie e modelli di progetto
Il modello Entità-Relazione
Il modello Entità-Relazione
Progettazione concettuale
Progettazione concettuale
Criteri di progettazione
Criteri di progettazione
Strategie di progetto (top-down, bottom-up,
Strategie di progetto (top-down, bottom-up, mista)
mista)
Costrutti base della progettazione concettuale
Costrutti base della progettazione concettuale
Entità e relazioni, attributi, identificatori,
Entità e relazioni, attributi, identificatori,
generalizzazione, documentazione di schemi
generalizzazione, documentazione di schemi
Costrutti avanzati della progettazione concettuale
Costrutti avanzati della progettazione concettuale
Identificatori esterni, rappresentazione del tempo
Identificatori esterni, rappresentazione del tempo
Progettazione logica relazionale
Progettazione logica relazionale
Analisi e ristrutturazione degli schemi concettuali
Analisi e ristrutturazione degli schemi concettuali
Traduzione nel modello relazionale
Traduzione nel modello relazionale
Normalizzazione
Normalizzazione
Forma normale di Boyce Codd
Forma normale di Boyce Codd
Decomposizione in forma normale
Decomposizione in forma normale
Proprietà delle decomposizioni
Proprietà delle decomposizioni
Decomposizione senza perdita e conservazione
Decomposizione senza perdita e conservazione
delle dipendenze
delle dipendenze
79
Data Warehouse: Modellazione dei dati a supporto delle
decisioni aziendali
Un Data Warehouse permette di raccogliere rilevanti quantità di dati, estratti da basi di dati di
tipo eterogeneo su cui operano le diverse applicazioni di un’azienda, e di renderli disponibili,
interpretabili e utilizzabili a supporto delle decisioni strategiche aziendali. Nel corso i Data
Warehouse sono descritti sia dal punto di vista architetturale che tecnologico. Dopo una
dettagliata presentazione delle diverse architetture funzionali adottabili, viene analizzato
criticamente l’intero processo che porta all’implementazione di un sistema di Data Warehouse.
Vengono descritte le fasi che portano dalla progettazione dello schema concettuale mediante il
Dimensional Fact Model (DFM) alla progettazione dello schema logico (in ambito relazionale)
e fisico. Vengono poi presentate e discusse le fasi relative al processo di alimentazione di un
Data Warehouse. Infine, per quanto riguarda l’interrogazione, vengono trattate sia le tecniche
di analisi OLAP dei dati che l’estensione del linguaggio SQL. Il corso si conclude con due casi
di studio: il primo propone la progettazione guidata di un Data Warehouse con discussione
degli aspetti più rilevanti di modellazione, il secondo propone un Data Warehouse interamente
progettato dai partecipanti ed implementato utilizzando Microsoft SQL Server 2008.
Durata: 4-5 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenze dei concetti di basi di dati relazionali
Agenda
Introduzione al Data Warehouse
Scenario, motivazioni, definizioni e concetti di base
Architetture per Data Warehouse
Struttura ed elaborazione dei dati
Modellazione concettuale di un Data Warehouse
Analisi dei requisiti
Il Dimensional Fact Model (DMF): concetti di base
Il Dimensional Fact Model (DMF): concetti avanzati
Progettazione logica
Modello relazionale (ROLAP)
Schemi a stella, snowflake schema, archi multipli,
dimensioni degeneri
Viste materializzate
Scelta delle viste
Progettazione fisica e analisi dell’allocazione dei dati
Progettazione dell’alimentazione
Alimentazione dello schema riconciliato
Pulizia dei dati
Alimentazione delle tabelle dei fatti e delle viste
materializzate
Analisi OLAP
Estensioni del linguaggio SQL
Funzioni OLAP in SQL
Finestre di calcolo
Calcolo di totali cumulativi
Operatore group by e finestre di calcolo
Estensioni della clausola group by
Funzioni di ranking
Caso di studio 1
Progettazione (concettuale e logica) guidata di
un Data Warehouse con discussione degli
aspetti più rilevanti di modellazione
Caso di studio 2
Progettazione (concettuale e logica) di un
Data Warehouse da parte dei partecipanti ed
implementato utilizzando Microsoft SQL Server
2008
80
Data Mining
Le tecniche di Data Mining offrono un efficace strumento di supporto all’analisi dei dati per
offrire maggiore competitività alle aziende. I metodi di Data Mining possono essere preziosi
negli ambiti più diversi, che spaziano dalla profilazione degli utenti per fini commerciali
all’analisi di dati genetici per guidare le terapie e lo sviluppo di nuovi medicinali.
Il corso illustra il processo globale di analisi ed elaborazione dell’informazione per estrarre
indicazioni fondamentali a supporto delle decisioni. Vengono illustrate le tecniche di analisi più
note quali la classificazione, le regole di associazione e gli algoritmi di clustering, con le
principali tecniche di validazione. I metodi discussi saranno sviluppati attraverso esercizi ed
esempi applicativi. Il corso si conclude con un caso di studio interamente progettato dai
partecipanti che prevede l’utilizzo di tecniche e algoritmi di Data Mining e l’utilizzo il software
open source WEKA.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
Introduzione al Data Mining: fondamenti ed
applicazioni
Preparazione dei dati per l’analisi
Integrazione e filtraggio dei dati
Aggregazione e campionamento dei dati
Feature selection
Discretizzazione
Misure di distanza
Tecniche di analisi dei dati
Classificazione
Alberi di decisione
Classificatore basato sulle regole
Classificatore Bayesiano
Tecniche di validazione
Estrazione di regole di associazione
Algoritmi
Indici di qualità
Clustering
Algoritmi
Tecniche di validazione
Strumenti per il Data Mining
Categorie di software
Introduzione al software open source Weka
Uso di Weka per filtraggio, visualizzazione dei
dati, classificazione e clustering
Esempi
Caso di studio
di un contesto applicativo di
Definizione
interesse
Creazione di una base di dati da analizzare
Analisi di tipo complesso sui dati mediante
Weka
Validazione dell’analisi
81
Introduzione alla Business Intelligence
Il corso tratta gli aspetti fondamentali dei sistemi informativi destinati alla Business Intelligence.
In tali sistemi, la base di dati è normalmente denominata Data Warehouse. Un Data
Warehouse rende disponibili i dati operativi dell’azienda a supporto delle decisioni strategiche
aziendali. Sono descritte le tecniche di progettazione e di interrogazione dei Data Warehouse.
Per l’interrogazione sono considerate sia le tecniche più tradizionali di analisi OLAP dei dati,
sia le analisi complesse effettuabili con tecniche di Data Mining. Sono infine illustrati i campi di
applicazione della Business Intelligence con focalizzazione su due esempi: la profilazione degli
utenti e il CRM (Customer Relationship Management). Il corso si conclude con un caso di
studio che prevede la sperimentazione delle caratteristiche tecnologiche di Microsoft SQL
Server 2008 per la parte di Data Warehouse e analisi di tipo complesso sui dati realizzati
mediante Weka per la parte di Data Mining.
La durata del corso è flessibile, in funzione del livello di approfondimento richiesto e dello
spazio dedicato alle esercitazioni.
Durata: 2-4 giorni Livello: base
Conoscenze utili: conoscenze dei concetti delle basi di dati relazionali
Agenda
Introduzione al Data Mining
Introduzione alla Business Intelligence
Preparazione dei dati per l’analisi
Il valore dell’informazione
Integrazione e filtraggio dei dati
Definizione di BI
Discretizzazione
Introduzione al Data Warehouse
Tecniche di analisi dei dati
Evoluzione delle tecnologie di basi di dati
Estrazione di regole di associazione
Architetture e descrizione del processo di
Classificazione e predizione
funzionamento di un Data Warehouse
Clustering
Progettazione di un data warehouse
Applicazioni di Business Intelligence
Modello multidimensionale e modello a stella
User Profiling
Progettazione concettuale, logica e fisica di un Data
Customer Relationship Management
Warehouse
Caso di studio
Analisi OLAP dei dati
Progettazione di un data warehouse e sua
Estensione di SQL con nuove funzioni aggregate
implementazione con Microsoft SQL Server 2008
Roll-up, drill down
Analisi di tipo complesso sui dati realizzati
Pivot
mediante Weka
Strumenti di reportistica
Analisi di un caso di studio
82
Database in ambiente Oracle: PL/SQL
PL/SQL è un linguaggio di 4^ generazione nato come estensione di SQL standard e consente
di intergrare un linguaggio procedurale all’SQL.
Il corso fornisce le conoscenze avanzate per realizzare applicazioni, stored procedure, trigger,
package nell’ambito di progetti di basi di dati relazionali in ambiente Oracle. Dopo una breve
introduzione sul linguaggio e l’ambiente di riferimento, vengono illustrate in dettaglio le
caratteristiche del linguaggio e tutti gli aspetti relativi all’interazione.
Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di scrivere procedure e funzioni in
ambiente Oracle.
Durata: 5 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza del linguaggio SQL
Agenda
Introduzione a PL/SQL (SQL, SQL*Plus, PL/SQL)
Dichiarazioni e blocchi (Tipi di dati, utilizzo della
struttura a blocchi)
Espressioni PL/SQL
Operatori, Espressioni e Conversioni
Costruzione di espressioni con gli operatori
PL/SQL
Utilizzo degli operatori di confronto con stringhe
Utilizzo degli operatori di confronto con date
Utilizzo di funzioni, condizioni e cicli
Le funzioni PL/SQL
L'istruzione NULL
Utilizzo degli statement PL/SQL
Implementare cicli
Utilizzo della ricorsione
Funzioni built-in di Oracle
Confronto tra funzioni SQL e PL/SQL
Utilizzo delle funzioni di conversione
Procedure, Pacchetti, Errori ed Eccezioni
Utilizzo di procedure
I meccanismi di sicurezza in fase di invocazione
Utilizzo di package
Gestione di errori ed eccezioni
Gestione dei cursori
Le Collezioni
Utilizzo di tabelle PL/SQL Index-by
Le tabelle nested
Gli array a dimensione variabile
vantaggi del bulk-binding
Gestione delle eccezioni nelle collezioni
Trigger su database
Utilizzo di oggetti per la programmazione ObjectOriented
Implementazione degli oggetti in Oracle
Istanziare ed utilizzare gli oggetti
Il parametro SELF
Tabelle di oggetti
83
La sicurezza dei sistemi, dei dati e delle reti: corso base
La sicurezza nei sistemi informativi e nelle reti di telecomunicazioni è un aspetto
particolarmente critico, in considerazione dell’incremento dei dispositivi connessi in rete, della
complessità degli applicativi e dei servizi e, non ultima, della necessità di conformarsi alle
normative sulla protezione dei dati. Il costo della sicurezza può essere elevato, a causa degli
investimenti in tecnologia, ma anche dell’impatto sugli aspetti organizzativi di un’azienda,
tuttavia i costi prodotti dal mancato adeguamento possono essere sensibilmente superiori, sia
da un punto di vista direttamente economico, sia dal punto di vista dell’impatto sull’operatività
e sull’immagine dell’azienda stessa.
Il corso si propone di offrire, con una impostazione introduttiva ed un approccio non
eccessivamente specialistico, una panoramica sulle problematiche di sicurezza dei sistemi
informatici sia isolati che, in particolare, interconnessi attraverso una rete di telecomunicazioni.
Durata: 3 giorni Livello: base
Conoscenze utili: conoscenze di base di informatica e dei sistemi operativi più
diffusi; conoscenze di base di reti locali e architettura TCP/IP
Agenda
Concetti base della sicurezza: Riservatezza,
Integrità e Disponibilità delle informazioni
Sicurezza fisica e sicurezza logica
La sicurezza delle informazioni e delle applicazioni
La sicurezza aziendale
Standard di riferimento per la sicurezza: TCSEC,
ITSEC, CC
I
principali attacchi informatici
Meccanismi di sicurezza
Software per la sicurezza: antivirus,
antispyware…
3A: Autenticazione, Autorizzazione, Acounting
crittografia
firma elettronica e certificati digitali
La sicurezza dei sistemi operativi
Business continuity e disaster recovery
I principali attacchi in rete (packet sniffing,
spoofing, session hijacking, man-in-the-middle,
DoS)
La sicurezza dei dati e dei servizi in rete
Accesso remoto
Posta elettronica
Web e Web 2.0
Peer-to-peer
Social Networking
Vulnerabilità di una rete di TLC
Vulnerabilità nella trasmissione
Vulnerabilità intrinseche dell’architettura TCP/IP
La sicurezza del collegamento
Firewall e DMZ
IP Sec
SSL
Sicurezza degli applicativi
La sicurezza nelle reti wireless
VPN (Virtual Private Networks)
84
La sicurezza dei sistemi, dei dati e delle reti: corso avanzato
Il corso affronta il problema della sicurezza, analizzando tutti i componenti a rischio presenti in
un’azienda che utilizza reti aperte basate su tecnologia TCP/IP, con particolare attenzione alle
vulnerabilità collegate all’interconnessione con l’Internet pubblica. Presentato lo scenario
generale in fatto di attacchi e contromisure, verranno fatti approfondimenti specifici sulle
principali tecniche utilizzate dagli hacker per attaccare un sistema. L’attenzione sarà
successivamente focalizzata sulla crittografia, utilizzata come strumento per assicurare
riservatezza e integrità ai dati e per prevenire rischi derivanti dall’accesso non autorizzato alle
informazioni veicolate tramite servizi di larga diffusione come la posta elettronica e il Web.
Anche l’accesso remoto ai sistemi aziendali è un fattore critico per la sicurezza delle
informazioni, vengono pertanto illustrate le possibili soluzioni per realizzare una adeguata
protezione perimetrale utilizzando router o firewall dedicati. In conclusione vengono esaminate
le possibili soluzioni per estendere i confini della propria rete privata attraverso la realizzazione
di tunnel cifrati tra più sedi ed utenti remoti interconnessi tramite una rete dati pubblica; sono
presentati i vari standard con particolare attenzione per l’architettura IPSEC.
Durata: 3-5 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenze di base di informatica e dei sistemi operativi più
diffusi. Conoscenze di reti locali e architettura TCP/IP
Agenda
La sicurezza informatica
Lo scenario di riferimento
I concetti base
Introduzione alla sicurezza aziendale: architettura,
gestione e procedure
Standard di riferimento per la sicurezza: TCSEC,
ITSEC, CC
Una classificazione dei possibili attacchi:
esterni/interni
Vulnerabilità intrinseche dell’architettura TCP/IP
Tecniche di attacco (Packet sniffing, Spoofing,
Session hijacking, Man-in-the-middle, Denial of
Service…)
Strumenti per la sicurezza dei dati
Crittografia, algoritmi simmetrici e asimmetrici,
funzioni di hash
Esempi di algoritmi a chiave simmetrica (DES,
AES) e a chiave asimmetrica (DH, RSA)
La crittografia come soluzione di Firma digitale: i
certificati digitali
Problematiche di sicurezza connesse ai principali
servizi Internet: DNS, TELNET, File Transfer, Posta
elettronica e WWW.
Soluzioni per una posta elettronica sicura: PGP e
S/MIME
Soluzioni per un servizio WWW sicuro: Secure
Socket Layer (SSL)
Strumenti di verifica livelli di sicurezza implementati:
scanner, IDS
Strumenti di logging e event correlation
Le problematiche di sicurezza nell’accesso alle
risorse ospitate in una rete aziendale TCP/IP
La sicurezza nell’accesso tramite linee commutate:
PPP, PAP, CHAP, autenticazione tramite RADIUS
server
Realizzare una soluzione di sicurezza perimetrale:
architetture Firewall, possibili implementazioni
Estendere i confini della propria rete: Reti Private
Virtuali
Esercitazioni
Conclusioni
85
Sicurezza di rete: Firewall, IPS e VPN
Uno dei problemi più importanti nei sistemi informativi aziendali è la protezione del proprio
sito da attacchi esterni provenienti da Internet. Le prime azioni di difesa sono affidate ai
"Firewall”, che controllando i punti di accesso minimizzano il rischio di accessi non autorizzati.
Per integrare le funzionalità del Firewall e soprattutto per ridurre il rischio di attacchi
provenienti dall’interno si può aggiungere il controllo eseguito dagli IDS/IPS, che esaminano il
traffico alla ricerca di azioni illecite e/o di codice malevolo. Il corso si conclude con l’esame
delle diverse soluzioni di reti private virtuali che, utilizzando una infrastruttura pubblica,
permettono di interconnettere i siti su base geografica. Il corso è rivolto ai Responsabili di
sistemi informativi, centri elaborazione dati e di infrastrutture di rete; progettisti e
amministratori di sistemi di rete; operatori che vogliano acquisire una visione d'insieme delle
tematiche connesse alla sicurezza dei sistemi e delle reti.
Durata: 3-4 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: buona conoscenza della suite di protocolli TCP/IP
Agenda
La sicurezza in Internet/Intranet: analisi dei principali
requisiti di sicurezza e delle minacce delle reti TCP/IP
Tecnologie di firewalling e meccanismi di
funzionamento
Descrizione delle funzionalità di base di un
firewall
Progettazione della politica di sicurezza di un
firewall
Tipologie di firewall (Packet filter, Application
proxy, stateful) e loro campi di impiego
Funzionalità accessorie di un firewall
Network Address Translation (NAT), Port Address
Translation (PAT)
Virtual Private Network (VPN)
High availability, load balancing
Selezione di prodotti di firewalling
Rassegna dei principali prodotti di firewalling
commerciali
Rassegna dei principali prodotti in libera
distribuzione
Linee guida sulla selezione di un prodotto di
firewalling
Architetture implementative di firewalling
Modelli architetturali per la protezione di una
Intranet da reti esterne interconnesse (Internet, altri
Sistemi informativi)
Modelli architetturali per la realizzazione di aree
protette all’interno della Intranet
Architetture per l’alta affidabilità/load balancing
Intrusion prevention system
IDS ed IPS
Descrivere come i sensori possono limitare gli
attacchi
Conoscere i parametri di sistema essenziali
Analizzare gli eventi e sintonizzare un sensore.
Reti private Virtuali (VPN)
Protocollo IPSec, tunnel e transport mode, main e
aggressive mode
86
Realizzare reti sicure con Security Appliance
Le funzioni di firewalling possono essere realizzate implementandole nel sistema operativo di
un router o utilizzando appliance appositamente progettati. In questo corso sono esaminati i
firewall della Cisco denominati Security Appliance e descritte le configurazioni necessarie per
attivare al meglio le varie funzionalità di sicurezza. La metodologia adottata è di tipo interattivo
e prevede esercitazioni e applicazioni.
Il corso è parte del percorso formativo per conseguire la certificazione Cisco
Certified Security Professional (CCSP) e fornisce la preparazione necessaria per
sostenere l'esame di certificazione “Securing Networks with ASA Fundamentals
SNAF)' (Esame Cisco 642-524 SNAF).
Durata: 5 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: buona conoscenza dell’architettura TCP/IP e
dell’Internetworking IP in ambiente Cisco
Agenda
Caratteristiche e funzionalità dei firewall.
Tipi di firewall: packet filter, proxy server, stateful.
I firewall Cisco: Security Appliance Cisco, caratteristiche dei vari apparati PIX ed ASA.
Configurazioni iniziali e installazione di un Firewall.
Installazione e configurazione di base dei Security Appliance con CLI (Command Line Interface) e ASDM
(Adaptive Security Device Manager).
Configurare NAT dinamico e statico: sessioni TCP e UDP, NAT, DNS, PAT, Port re direction.
Configurare le funzionalità di switching e routing.
Filtrare traffico potenzialmente pericoloso: configurare le ACL con gli object Group, i controllare gli applet
java e active-x, filtrare i siti non desiderati.
Controllare l’accesso: authentication , authorization, accounting:
Installazione del TACACS e RADIUS Server
Configurazione dell’autenticazione, autorizzazione e accounting.
Gestione specializzata dei protocolli sofisticati.
Configurazione di VPN IPSEC.
Gestione e manutenzione dei Security Appliance.
Creare, configurare e gestire contesti multipli. Aumentare l’affidabilità: il fai lover.
Usare il packet tracer per effettuare operazioni di troubleshooting.
Configurare delle policy modulari usando l’ASDM.
Configurare il dispositivo per operare in transparent mode.
87
La sicurezza nelle reti enterprise
Il corso presenta le varie tipologie di attacco a cui può essere sottoposta una rete enterprise e
le tecniche atte a mitigare tali attacchi attivando le funzionalità di sicurezza che sono presente
nei sistemi operativi dei router e degli switch: controllo degli accessi, firewall ed IPS. Inoltre,
essendo le reti enterprise geografiche sempre più spesso realizzate utilizzando backbone IP,il
corso illustra come mettere in sicurezza le reti usando le reti private virtuale. Per ciascuna
soluzione vengono valutati gli aspetti di sicurezza e le metodologie pratiche di messa in
sicurezza degli apparati costituenti la rete, con particolare riferimento agli apparati Cisco. Il
corso prevede, oltre alla descrizione teorica degli argomenti trattati, una rilevante attività di
laboratorio 'hands on' su un ricco laboratorio, costituito da router e switch Cisco, nel quale
sono riprodotte situazioni analoghe a quelle reali. Oltre alle operazioni di configurazione
saranno effettuate esercitazioni che, partendo da reti già configurate, mirano ad aggiungere
servizi/applicazioni ed a modificare le configurazioni dei dispositivi per conseguire
miglioramenti nella sicurezza della rete.
Il corso è parte del percorso formativo per conseguire la certificazione Cisco
Certified Security Professional (CCSP) e fornisce la preparazione necessaria per
sostenere l'esame di certificazione “Securing Networks with Routers and Switches
SNRS)' (Esame Cisco 642-504 SNRS).
Durata: 5 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: modello di riferimento OSI, stack di protocolli TCP/IP,
principi di base sul routing, uso e configurazione di base di apparati Cisco.
Agenda
Sicurezza a livello di data link:
Tipi di attacchi
Come mitigare gli attacchi.
Gestione degli accessi alla rete.
Network Foundation Protection: mettere in sicurezza il piano dati, gestione e controllo.
Reti Private Virtuali:
Il protocollo IPSec
Implementazione di VPN IPSec con pre-shared keys e con PKI
Configurazione di Tunnel GRE su IPSec
Configurazione di VPN su più siti, Dynamic Multipoint VPN
Configurazione di Easy VPN
Configurazione di VPN SSL.
Dispositivi di Sicurezza nei router Cisco:
Cisco IOS Firewall
Implementazione e configurazione di Cisco IOS firewall in modo classico
Implementazione e configurazione di Cisco IOS firewall zoned based
Configurare l’Authentication Proxy
Cisco IOS IPS
Implementazione e configurazione di Cisco IOS IPS
88
Infrastrutture a chiave pubblica e privata (PKI)
Le tecnologie di sicurezza fondate sul principio delle chiavi asimmetriche sono
alla base di sistemi complessi di autenticazione e riservatezza.
Il corso intende fornire le competenze fondamentali per la comprensione del
funzionamento e per la progettazione di tali complesse infrastrutture, note con il
nome di Public Key Infrastructure.
Durata: 3 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza di base dell’uso delle reti di computer e dei
principali protocolli connessi al TCP/IP
Agenda
Fondamenti di Crittografia
Metodi per l’autenticazione dei messaggi
La Firma digitale
Il certificato digitale
La sicurezza secondo il Dipartimento della Difesa
USA. Orange Book
La sicurezza in Europa : ITSEC
La sicurezza a livello mondiale : CC
Infrastrutture PKI
Sistemi client e server basati PKI
Certification Authority
Ciclo di vita del certificato
Liste di revoca e sospensione
OCSP
CA gestite
PKI su SSL, S/MIME e VPN
Uso di smart card
Uso di token
Aspetti legali per la Firma elettronica e la firma
digitale
Servizi di marcatura temporale
Time Stamping Authority
Distribuzione ed installazione dei software di firma
digitale
Integrazione con applicativi basati su web, posta
elettronica, ERP, CRM, workflow documentale e
office automation.
Proteggere le connessioni di rete
Sistemi di Single Sign On
Autenticazione con Kerberos
Progettazione di una politica di sicurezza di rete per
una CA
Analisi dei rischi
Monitoraggio dell’uso del sistema
Sistemi di autenticazione basati su OTP
Azioni da intraprendere quando viene violata la
politica di sicurezza
Esempi e conclusioni
89
La sicurezza nei sistemi operativi Microsoft Windows
Il rischio di vulnerabilità di sistemi Windows può essere notevolmente ridotto
con una opportuna configurazione del sistema. Mentre alcuni accorgimenti
dovrebbero essere presi in ogni situazione, la configurazione più adatta a
mettere in sicurezza un sistema in ogni contesto di esercizio deve essere valutata
di caso in caso. Per raggiungere questo livello di abilità, è necessario conoscere
in dettaglio il progetto e l’implementazione della sicurezza di sistemi basati su
piattaforme Windows Server e Client.
Il corso fornisce nozioni di dettaglio per il progetto e l’implementazione della
sicurezza di sistemi Microsoft Windows.
Durata: 3-5 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: buona conoscenza dei sistemi operativi Windows, delle reti
di computer, della suite di protocolli TCP/IP e conoscenza di base sulla
amministrazione di sistemi informativi complessi
Agenda
Funzionalità e strumenti di sicurezza base dei
sistemi operativi Windows
Richiami sul modello di sicurezza nei sistemi
Windows
Gestione delle utenze, Access Control List
Sicurezza del file system, dei processi, del
sottosistema I/O, del sistema di memory
management
Tecniche tradizionali di intrusione nel sistema
Cracking delle password ed impersonamento;
Virus e minacce correlate
Memory leak e Buffer overflow
Richiami sul modello di sicurezza distribuita nei
sistemi Windows
Implementazione e configurazione del TCP/IP e
del Netbios Windows
Servizi di rete base del S.O
Gestione distribuita delle utenze
Configurazioni avanzate del sistema di
autenticazione e autorizzazione
Rilevazione delle intrusioni tramite logging e
auditing
L’event viewer di Windows
Tecniche di rilevazione statistica delle intrusioni:
strumenti di monitoraggio statistico e real time del
sistema
Software di intrusion detection
Tecniche di rilevazione basate su regole: utilizzo
di firewall locali.
Hardening e Policy Compliance: Windows Domain
e Group Policy; Network Access Protection.
Protezione dei dati e delle comunicazioni:
Utenti mobili e BIT Locker
Cifrare le comunicazioni con i certificati
Remote Access in SSL VPN
Windows 2008 R2 Direct Access.
Soluzioni e architetture di prodotti anti virus: tradeoff nelle prestazioni di sistemi protetti da sistemi
antivirus.
Dimostrazioni e esercitazioni
90
La sicurezza nei sistemi operativi UNIX/LINUX
I rischi di vulnerabilità di sistemi Unix può essere notevolmente ridotto con una
opportuna configurazione del sistema stesso. Mentre alcuni accorgimenti
dovrebbero essere presi in ogni situazione, la configurazione più adatta a
mettere in sicurezza un sistema in ogni contesto di esercizio deve essere valutata
di caso in caso. Per raggiungere questo livello di abilità, è necessario conoscere
in dettaglio il progetto e l’implementazione della sicurezza di sistemi basati su
piattaforme Unix.
Il corso è finalizzato ad acquisire le competenze per la configurazione e gestione
della sicurezza dei S.O. Unix/Linux, sia stand alone sia nelle più complesse
configurazioni in rete.
Durata: 3 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza di base di S.O., reti di computer, suite di
protocolli TCP/IP e della amministrazione di sistemi informativi complessi
Agenda
Funzionalità e strumenti di sicurezza base dei
sistemi operativi Unix/Linux
Richiami sul modello di sicurezza nei sistemi
Unix/Linux
Gestione di: utenze, autenticazione,
autorizzazione; Access Control List
Sicurezza di: file system, processi, sottosistema
I/O e sistema di memory management
Tecniche di intrusione nel sistema
Cracking delle password ed impersona mento
Memory leak
Buffer overflow
Richiami sul modello di sicurezza distribuita nei
sistemi Unix/Linux
Personalizzazioni del kernel per attuare le
contromisure
Implementazione e configurazione del TCP/IP
Servizi di rete base del S.O.
Servizi di identificazione; SMTP; File Sharing;
Web Server; esportazione del display
Gestione distribuita delle utenze: NIS/NIS+. YP
Gestione delle utenze delle applicazioni di rete:
mail, web
Rilevazione delle intrusioni tramite logging e auditing
Standard syslog
Tecniche di rilevazione statistica delle
intrusioni:strumenti di monitoraggio statistico e real
time
Software di intrusion detection
Tecniche di rilevazione e filtraggio basate su regole
(Linux):Ipchain/Iptables
Esercitazioni
Analisi della configurazione di prodotti per la
difesa/attacco di un sistema:Sniffer, Spoofer,
Portscanner
Analisi della configurazione di prodotti per
l’hardening di un sistema operativo
Strumenti per la verifica della tenuta di Firewall e
strumenti IDS.
Analisi della configurazione di prodotti per la
implementazione di SSL ed HTTPS
Configurazione di un client e di un server
91
Autorità di certificazione, certificati digitali, carta nazionale
dei servizi e posta elettronica certificata
Le tecnologie utilizzate per la sicurezza fondate sul principio delle chiavi asimmetriche sono
state utilizzate in unione a precise normative europee e, di conseguenza, italiane allo scopo di
realizzare degli strumenti finalizzati all’uso di servizi per i Cittadini, partendo dalle categorie
professionali e proseguendo con la cittadinanza “informaticamente evoluta”, utilizzatrice
abitudinaria di risorse internet. Questo scenario ha introdotto necessariamente delle
problematiche di carattere normativo prima e di interoperabilità tecnologica poi. Infatti,
sempre più frequentemente i “system manager” e più in generale gli addetti informatici
specializzati nell’help desk sia a livello operativo, che a livello di responsabilità, hanno a che
fare con questa situazione ibrida che rende gli strumenti informatici “legalmente validi”,
obbligandoli a confrontarsi con uno scenario molto diverso da quello presidiato
esclusivamente per via tecnica.
Durata: 2 giorni Livello: intermedio
Conoscenze utili: conoscenza di base delle infrastrutture PKI, dell’uso delle reti di
computer, dei principali protocolli connessi al TCP/IP. Conoscenza di base del significato del
rispetto dei livelli di servizio e processi di comunicazione B2B, B2G e B2U
Agenda
Autorità di certificazione
Requisiti di una Autorità di certificazione
Procedura di accreditamento
Procedure operative
Ciclo di vita dei certificati
Sistemi di pubblicazione dello stato dei certificati
La firma digitale
Direttiva europea sulle firme elettroniche
Quadro normativo italiano attuale
Standard di riferimento per le smart card
Come funzione la firma digitale
Formati della firma digitale: PKCS#7, PDF, XML
Integrazione della firma digitale nei processi informatici tipici del “e-government”
Posta elettronica certificata (PEC)
Quadro normativo attuale
Cosa è e a cosa serve
Standard tecnologici
I gestori di PEC
Interoperabilità con servizi di posta “standard”
Ambiti di applicazione
La Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
92
Rilevamento della sicurezza di un sistema informatico
Le pubbliche Amministrazioni a seguito dell’introduzione del Codice per l’Amministrazione
Digitale (CAD) nel 2006, e successive modificazioni, hanno avviato una profonda attività di
ristrutturazione dei processi con particolare riguardo alla trasformazione in digitale dei processi
cartacei. A riprova di ciò nel corso della Presentazione dell’11° Rapporto sulla Formazione
nella PA, il CNIPA ha sottolineato come gli aspetti formativi siano fondamentali per
l’attuazione del Codice dell’Amministrazione Digitale. Il rischio è infatti l’inefficienza non tanto
a causa di Personale non adatto a motivo della rapidità nell’esecuzione delle pratiche
operative, quanto del Personale non adatto perché non formato alle nuove tecnologie di
trattamento digitale delle informazioni. Essendo la logica dei bit molto diversa da quella della
carta, necessitano percorsi formativi che portino ad un’innovazione nei processi.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: conoscenza di base delle reti di computer e dei principali protocolli di
internet e delle norme base per il trattamento dei documenti elettronici
Agenda
Schemi di riferimento della sicurezza nei
processi
Gestione delle risorse, Auditing interno, Azioni
correttive, Azioni preventive
Sicurezza del personale
Sicurezza fisica
Accesso alle informazioni
Manutenzione e sviluppo dei sistemi
Continuità operativa
Rispetto di leggi vigenti, norme specifiche e
vincoli contrattuali
Protezione di risorse informatiche
Schemi metodologici open source per i test di
sicurezza
Aree di operazione : fisica, logica ed
organizzativa
Punti di accesso, supporti di connessione wired
e wireless, canali di comunicazione
Esempi di modelli di sicurezza fisica
Aspetti generali di una certificazione
Nozioni sulle certificazioni ISO 27001, ISO
27002 e ISO 17799
Analisi dei rischi
Requisiti del sistema di gestione della sicurezza
Revisioni e controlli periodici
Redazione di un piano di verifica di vulnerabilità
Pianificazione delle risorse
Progettazione della piattaforma di test
Conduzione dei test
Presentazione dei risultati e attività di revisione
Piano di rientro
Esercitazione pratica sulla redazione di un
piano di verifica di vulnerabilità
Esame di risultati relativi a test già condotti
Strumenti software open source e commerciali
per la implementazione della piattaforma di
test
Esercitazione pratica sulla installazione ed uso
di strumenti open source
Esercitazione pratica sulla installazione ed uso
di strumenti commerciali
Incidenti informatici
Analisi forense
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La gestione della Sicurezza dell’Informazione (ISMS): la
Norma ISO IS 27001
Le informazioni rappresentano beni intangibili che aggiungono valore all’interno di una
organizzazione, pertanto è necessario proteggere i dati da minacce di ogni tipo, al fine di
assicurarne l'integrità, la riservatezza e la disponibilità. Gli standard di sicurezza informatica
sono metodologie che permettono ad una organizzazione di mettere in atto un sistema di
sicurezza efficace. In molti casi è anche possibile ottenere una certificazione da parte di
apposite istituzioni abilitate. La Norma ISO 27001 è lo standard di riferimento internazionale
che fornisce i requisiti per implementare un adeguato Sistema di Gestione della Sicurezza nelle
tecnologie dell'informazione (SGSI), noto anche come Information Security Management
System (ISMS).
Il corso illustra le problematiche della sicurezza delle informazioni e fornisce delle metodologie
per affrontarle, in accordo con la normativa internazionale. A conclusione viene affrontato un
Case Study analizzando un caso reale.
Alla fine del corso i partecipanti saranno in grado di valutare le attività necessarie per la
certificazione ISO 27001.
Durata: 3 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
Introduzione alla gestione della sicurezza
dell’informazione
Riferimenti normativi e finalità dello standard
Approccio per processi
Scopo e campo di applicazione
Sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni
Requisiti generali
Istituire e gestire il SGSI
Requisiti relativi alla documentazione
Responsabilità della Direzione
Audit interni del SGSI
Riesame del SGSI da parte della Direzione
Miglioramento del SGSI
Miglioramento continuo
Azioni correttive
Azioni preventive
Attuazione dell’ISMS: i controlli dell’ISO IS 27001
Politica di sicurezza
Sicurezza Organizzativa
Gestione degli asset
Sicurezza delle risorse umane
Sicurezza fisica ed ambientale
Gestione di comunicazioni e operatività
Controllo di accesso
sviluppo e mantenimento dei
Acquisizione,
sistemi informativi
Gestione degli incidenti relativi alla sicurezza
delle informazioni
Gestione della continuità operativa
Conformità
La GAP Analisys
Le norma CNIPA e l’ISO 27001
Case Study
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Valutatori di sistema: metodologia di audit in conformità alla
norma UNI EN ISO 19011:2003
Il corso fornisce le basi teorico-pratiche per: pianifi-care, eseguire, valutare,
migliorare in modo efficace il processo degli audit dei sistemi di gestione con
l’obbiettivo di rendere i partecipanti in grado di effettuare auditing ISO 27001. Il
corso si basa prevalentemente su esercitazioni pratiche, che permettono al
discente di avere una conoscenza dell’argomento sul campo, attuando
immediatamente, sotto la supervisione del docente, quanto appreso
teoreticamente.
Al termine del corso è rilasciato un attestato valido per la qualifica di Auditor
interno (di prima parte).
Durata: 2 giorni Livello: specialistico
Conoscenze utili: buona conoscenza delle problematiche di sicurezza logica
Agenda
Cosa è l’audit
Tipologie di audit
Principi dell’attività di audit
Il PDCA e il processo di audit
Il processo di audit
Riferimenti normativi
Case Study: preparazione di un piano di audit
I documenti di lavoro: vantaggi e svantaggi della checklist
L’esecuzione dell’audit
Case Study: audit simulato
Preparazione delle conclusioni
Evidenze dell’audit
Non conformità
Riunione di chiusura
Rapporto di audit
Chiusura dell’audit
Le azioni successive all’audit
Azioni correttive e preventive
Case Study : stesura del rapporto sull’Audit simulato
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La privacy: aspetti tecnici, organizzativi e legali per le aziende
Le statistiche internazionali dicono che ogni anno il numero, la varietà e la gravità degli
attacchi ai sistemi informatici sono in aumento, anche a causa delle nuove applicazioni
multimediali e soprattutto del crescente numero di computer connessi in rete. A questa
tematica è connessa la problematica della protezione dei dati personali, su cui in Italia negli
ultimi anni è stata posta notevole enfasi e che viene regolamentata attraverso il codice sulla
Privacy (d.lgs 196 2003 e le successive integrazioni) e controllata attraverso l’autorità del
Garante sulla protezione dei dati personali.
Il corso, strutturato in tre moduli indipendenti, si propone di fornire una visione completa sulle
problematiche di sicurezza dei sistemi informativi, sia isolati, sia connessi in rete. Inoltre
nell’ultimo modulo viene presentata la modalità con cui la normativa italiana affronta la
protezione dei dati personali, sia da un punto di vista legislativo, sia da quello tecnico e
applicativo per le aziende e le pubbliche amministrazioni.
Durata: 3 giorni Livello: base
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
I modulo: Sicurezza Informatica
Concetti base della sicurezza: Riservatezza,
Integrità e Disponibilità delle informazioni
Sicurezza fisica e sicurezza logica
La sicurezza delle informazioni e delle
applicazioni
I principali attacchi informatici: virus, spyware, …
Analisi dei rischi
Meccanismi di sicurezza
Piano di sicurezza informatico
Business continuity e disaster recovery
Certificazioni sulla sicurezza informatica
II modulo: Sicurezza delle reti
I principali attacchi in rete (crack delle password,
Sniffing, DoS, Flooding, Man in the middle,
social engineering…)
La sicurezza dei dati e dei servizi in rete
Vulnerabilità di una rete di TLC
La sicurezza del collegamento
La sicurezza in internet e intranet
Una possibile architettura per proteggere un
sistema interconesso
La sicurezza nelle reti Wireless
III modulo: Privacy
La normativa sulla privacy
Il trattamento delle informazioni
Classificazioni dei dati
Misure minime e misure idonee
Il Documento Programmatico sulla Sicurezza
Fasi di redazione di un DPS
Il decreto Pisanu e la privacy
Principali provvedimenti del Garante
Gestione dei dati personali dei dipendenti
Utilizzo di Internet e della posta elettronica in
azienda
Amministratori si sistema
Videosorveglianza
Esempi di applicazione
CIE e passaporto elettronico
PEC
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Service management
Il settore dei servizi, soprattutto nei paesi più sviluppati, riveste un ruolo sempre
più ampio, sia da un punto di vista strategico che di fatturato totale.
Il corso sviluppa le competenze specifiche nella gestione strategica, tattica ed
operativa di organizzazioni di servizio, mediante l’introduzione e la pratica di
strumenti gestionali mirati allo scopo. A conclusione verranno affrontati casi di
studio pratici nei settori dei servizi pubblici e privati, alle imprese ed alle persone,
con particolare riferimento al mondo ICT (Information & Communication
Technology).
Durata: 2 giorni Livello: base
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
Caratterizzazione del settore dei servizi.
Classificazione di organizzazioni di servizi.
La creazione di valore e la qualità nei servizi.
La cultura del servizio.
L’innovazione nei servizi.
Service operation management.
Organizzazione delle aziende di servizio.
I processi di servizio.
L’operation management per la gestione e l’ottimizzazione della capacità di servizio.
Il caso di Service Desk.
Applicazione della cultura di servizio e dei principi del Service operation management ad un servizio di
Service Desk.
Testimonianza aziendale
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Quality Management
Il corso introduce le tematiche generali ed i principi della qualità applicati alla
gestione dei sistemi complessi. Attraverso l’illustrazione della rivoluzione portata
dalla filosofia della qualità nelle realtà industriali e di servizi, si intende fornire gli
strumenti di base per la generazione di prestazioni eccellenti e vantaggio
competitivo basato sulla qualità dei processi.
Durata: 2 giorni Livello: base
Conoscenze utili: nessuna
Agenda
Concetti base della qualità
Orientamento al cliente
Soddisfazione dei requisti del cliente
Costi della non qualità
Metodi e sistemi di organizzazione e gestione
Relazioni con la sfera strategica e quella delle operation
Qualità di prodotto vs Qualità di sistema
Ispezione vs controllo
Assicurazione qualità vs Gestione per la qualità
Qualità nel manifatturiero vs Qualità nei servizi
Qualità totale e Business Excellence
Testimonianza aziendale
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www.elitfc.it
Elit S.r.L.
Sede legale
Via F. Ferri 21
66100 Chieti (CH)
Sede operativa
Via N. Sauro 6
67051 Avezzano (AQ)
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