Foglio n. 394 - Parrocchia Sant`Angela Merici

Transcript

Foglio n. 394 - Parrocchia Sant`Angela Merici
ottobre 2010
In attesa di p. Vittorio
Alcuni di noi hanno già avuto modo di conoscerlo nel suo rapido passaggio a Milano a fine settembre, ma sarà definitivamente con noi a partire
dalla prossima domenica…
Sì, stiamo parlando di padre Vittorio Battaglia, il nuovo parroco di S. Angela Merici!
Nato a Castel di Godego, diocesi e provincia di Treviso, il 4 gennaio 1943, è
entrato nella Congregazione del Santissimo Sacramento e ha fatto la professione religiosa perpetua il 29 settembre 1964 a Ponteranica (BG).
Ha compiuto gli studi filosofici e teologici a Roma, dove ha conseguito la
licenza in teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana.
Ordinato sacerdote il 2 dicembre 1967 a Roma, ha svolto il suo ministero
come missionario, per diversi anni, prima nella Repubblica Democratica del
Congo dove è stato parroco a Kinshasa e Superiore generale della Regione,
e poi in Senegal dove è stato vicario parrocchiale a Dakar.
Rientrato in Italia nel 1999, negli ultimi undici anni ha prestato servizio
come vicario nella comunità di Piano di Sorrento (Na).
Il primo saluto alla comunità
Carissimi,
all’inizio di questo mio “servizio” come parroco di questa porzione di Chiesa che è la
Parrocchia di Sant’Angela Merici, soprattutto due sono i sentimenti che ho nel cuore:
inadeguatezza e fiducia.
Inadeguatezza:
- perché è difficile sostituire un parroco come è stato per voi il p. Giuseppe!
- perché mi sento inadeguato al compito affidatomi.
Oggi che vi viene affidato un nuovo parroco vi potreste domandare: Chi è il parroco?
Cerco di rispondere io.
Il parroco è un uomo. Affermare che il parroco è un uomo significa accettare la sua “umanità”: ha un nome, porta con sé la sua educazione e la sua esperienza di vita, ha i suoi
pregi e i suoi difetti (e li scoprirete pian piano!), i suoi limiti e le sue debolezze.
Ricordare e riconoscere l’umanità del parroco vi aiuterà domani ad essere più misericordiosi nei suoi confronti e a sentirlo accanto a voi nella fatica di “essere uomini”.
Fiducia:
Chi è il parroco?
Alla prima risposta, se ne aggiunge un’altra: è un credente.
E’ vostro fratello nella fede, vostro compagno di viaggio nel cammino della fede(la fede
infatti è sempre dinamica!)
Condividerò dunque con voi la gioia e la fatica del cercare il volto di Dio.
Proprio perché credente ho nel cuore la fiducia in Colui che tutto può. A Lui mi affido
“come un bimbo in braccio a sua madre” per essere capace, a immagine di Gesù Buon
Samaritano, di versare sulle vostra ferite “l’olio della consolazione e il vino della speranza”
e sulle vostre gioie l’Alleluia della Pasqua.
Pregate per me perché non mi capiti di essere come il bambino di questa “piccola storia”:
“Un padre guarda il suo bambino che cerca di spostare un vaso di fiori molto pesante.
Il piccolo si sforza, sbuffa, brontola, ma non riesce a smuovere il vaso di un millimetro.
“Hai usato tutte le tue forze?” gli chiede il padre. “Sì”, risponde il bambino. “No, ribatte
il padre, perché non mi hai chiesto di aiutarti.”
S. Agostino diceva:”Con voi sono cristiano, per voi sono vescovo”.
Sono parole che anche un parroco può e deve dire: prima uomo e credente con voi, e
dopo, parroco per voi, cioè a vostro servizio.
Quale servizio potrò rendervi?
Quello di essere il vostro “allenatore”, l’allenatore della vostra fede.
Con un po’ di allenamento, con un buon gioco di squadra, non per le “mie” capacità ma
per le “vostre” capacità, e soprattutto per la grazia di Dio che non manca mai, potremo
disputare ottime partite!
Vi chiedo di accettare con me la sfida del “Campionato della fede!
Confidando nel Padre del Signore nostro Gesù Cristo e nella forza dello Spirito (è Lui il
Grande Allenatore!) faremo cose grandi!
A voi tutti auguro il coraggio e la grinta della fede per iniziare un nuovo “campionato”.
Il vostro piccolo allenatore fa il tifo per voi!
p. Vittorio
FOGLIOinfoRMATIVO - n. 394 - ottobre 2010
2
GIORNATA MISSIONARIA
La costruzione della comunione ecclesiale
è la chiave della missione
Il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Missionaria Mondiale 2010
Il mese di ottobre dedicato alla missione e la Giornata Missionaria Mondiale che si celebra il 24 ottobre 2010 sono occasione favorevole per rendere il messaggio di Gesù
fermento di fraternità universale e per comprendere che essere battezzato implica essere
un testimone del Vangelo. Questi sono alcuni degli impegni indicati da Benedetto XVI nel
messaggio per la 84ª Giornata Missionaria Mondiale.
Cari fratelli e sorelle,
Il mese di ottobre, con la celebrazione della Giornata Missionaria Mondiale, offre alle
Comunità diocesane e parrocchiali, agli Istituti di Vita Consacrata, ai Movimenti Ecclesiali, all’intero Popolo di Dio, l’occasione per rinnovare l’impegno di annunciare il
Vangelo e dare alle attività pastorali un più ampio respiro missionario. Tale annuale
appuntamento ci invita a vivere intensamente i percorsi liturgici e catechetici, caritativi
e culturali, mediante i quali Gesù Cristo ci convoca alla mensa della sua Parola e dell’Eucaristia, per gustare il dono della sua Presenza, formarci alla sua scuola e vivere sempre
più consapevolmente uniti a Lui, Maestro e Signore. Egli stesso ci dice: “Chi ama me
sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv 14,21). Solo a
partire da questo incontro con l’Amore di Dio, che cambia l’esistenza, possiamo vivere
in comunione con Lui e tra noi, e offrire ai fratelli una testimonianza credibile, rendendo
ragione della speranza che è in noi (cfr 1Pt 3,15). Una fede adulta, capace di affidarsi totalmente a Dio con atteggiamento filiale, nutrita dalla preghiera, dalla meditazione della
Parola di Dio e dallo studio delle verità della fede, è condizione per poter promuovere
un umanesimo nuovo, fondato sul Vangelo di Gesù.
A ottobre, inoltre, in molti Paesi riprendono le varie attività ecclesiali dopo la pausa estiva, e la Chiesa ci invita ad imparare da Maria, mediante la preghiera del Santo Rosario,
a contemplare il progetto d’amore del Padre sull’umanità, per amarla come Lui la ama.
Non è forse questo anche il senso della missione?
Il Padre, infatti, ci chiama ad essere figli amati nel suo Figlio, l’Amato, e a riconoscerci tutti
fratelli in Lui, Dono di Salvezza per l’umanità divisa dalla discordia e dal peccato, e Rivelatore del vero volto di quel Dio che “ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito,
perché chiunque crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16).
“Vogliamo vedere Gesù” (Gv 12,21), è la richiesta che, nel Vangelo di Giovanni, alcuni Greci, giunti a Gerusalemme per il pellegrinaggio pasquale, presentano all’apostolo
Filippo. Essa risuona anche nel nostro cuore in questo mese di ottobre, che ci ricorda
come l’impegno e il compito dell’annuncio evangelico spetti all’intera Chiesa, “missionaria per sua natura” (Ad gentes, 2), e ci invita a farci promotori della novità di vita,
fatta di relazioni autentiche, in comunità fondate sul Vangelo. In una società multietnica
che sempre più sperimenta forme di solitudine e di indifferenza preoccupanti, i cristiani
3
PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI
devono imparare ad offrire segni di speranza e a divenire fratelli universali, coltivando i
grandi ideali che trasformano la storia e, senza false illusioni o inutili paure, impegnarsi
a rendere il pianeta la casa di tutti i popoli.
Come i pellegrini greci di duemila anni fa, anche gli uomini del nostro tempo, magari
non sempre consapevolmente, chiedono ai credenti non solo di “parlare” di Gesù, ma
di “far vedere” Gesù, far risplendere il Volto del Redentore in ogni angolo della terra
davanti alle generazioni del nuovo millennio e specialmente davanti ai giovani di ogni
continente, destinatari privilegiati e soggetti dell’annuncio evangelico. Essi devono percepire che i cristiani portano la parola di Cristo perché Lui è la Verità, perché hanno
trovato in Lui il senso, la verità per la loro vita.
Queste considerazioni rimandano al mandato missionario che hanno ricevuto tutti i
battezzati e l’intera Chiesa, ma che non può realizzarsi in maniera credibile senza una
profonda conversione personale, comunitaria e pastorale. Infatti, la consapevolezza della chiamata ad annunciare il Vangelo stimola non solo ogni singolo fedele, ma tutte le
Comunità diocesane e parrocchiali ad un rinnovamento integrale e ad aprirsi sempre
più alla cooperazione missionaria tra le Chiese, per promuovere l’annuncio del Vangelo
nel cuore di ogni persona, di ogni popolo, cultura, razza, nazionalità, ad ogni latitudine.
Questa consapevolezza si alimenta attraverso l’opera di Sacerdoti Fidei Donum, di Consacrati, di Catechisti, di Laici missionari, in una ricerca costante di promuovere la comunione ecclesiale, in modo che anche il fenomeno dell’“interculturalità” possa integrarsi
in un modello di unità, nel quale il Vangelo sia fermento di libertà e di progresso, fonte
di fraternità, di umiltà e di pace (cfr Ad gentes, 8). La Chiesa, infatti, “è in Cristo come
sacramento, cioè segno e strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il
genere umano” (Lumen gentium, 1).
La comunione ecclesiale nasce dall’incontro con il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che, nell’annuncio della Chiesa, raggiunge gli uomini e crea comunione con Lui stesso e quindi con
il Padre e lo Spirito Santo (cfr 1Gv 1,3). Il Cristo stabilisce la nuova relazione tra l’uomo
e Dio. “Egli ci rivela «che Dio è carità» (1 Gv 4,8) e insieme ci insegna che la legge fondamentale della umana perfezione, e perciò anche della trasformazione del mondo, è
il nuovo comandamento dell’amore. Coloro, pertanto, che credono alla carità divina,
sono da Lui resi certi che la strada della carità è aperta a tutti gli uomini e che gli sforzi
intesi a realizzare la fraternità universale non sono vani” (Gaudium et spes, 38).
La Chiesa diventa “comunione” a partire dall’Eucaristia, in cui Cristo, presente nel pane
e nel vino, con il suo sacrificio di amore edifica la Chiesa come suo corpo, unendoci
al Dio uno e trino e fra di noi (cfr 1Cor 10,16ss). Nell’Esortazione apostolica Sacramentum caritatis ho scritto: “Non possiamo tenere per noi l’amore che celebriamo
nel Sacramento. Esso chiede per sua natura di essere comunicato a tutti. Ciò di cui il
mondo ha bisogno è l’amore di Dio, è incontrare Cristo e credere in Lui” (n. 84). Per tale
ragione l’Eucaristia non è solo fonte e culmine della vita della Chiesa, ma anche della
sua missione: “Una Chiesa autenticamente eucaristica è una Chiesa missionaria” (Ibid.),
capace di portare tutti alla comunione con Dio, annunciando con convinzione: “quello
che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in
comunione con noi” (1Gv 1,3).
Carissimi, in questa Giornata Missionaria Mondiale in cui lo sguardo del cuore si dilata
sugli immensi spazi della missione, sentiamoci tutti protagonisti dell’impegno della Chiesa di annunciare il Vangelo. La spinta missionaria è sempre stata segno di vitalità per le
FOGLIOinfoRMATIVO - n. 394 - ottobre 2010
4
nostre Chiese (cfr Lett. enc. Redemptoris missio, 2) e la loro cooperazione è testimonianza singolare di unità, di fraternità e di solidarietà, che rende credibili annunciatori
dell’Amore che salva!
Rinnovo, pertanto, a tutti l’invito alla preghiera e, nonostante le difficoltà economiche,
all’impegno dell’aiuto fraterno e concreto a sostegno delle giovani Chiese. Tale gesto di
amore e di condivisione, che il servizio prezioso delle Pontificie Opere Missionarie, cui
va la mia gratitudine, provvederà a distribuire, sosterrà la formazione di sacerdoti, seminaristi e catechisti nelle più lontane terre di missione e incoraggerà le giovani comunità
ecclesiali.
A conclusione dell’annuale messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale, desidero
esprimere, con particolare affetto, la mia riconoscenza ai missionari e alle missionarie,
che testimoniano nei luoghi più lontani e difficili, spesso anche con la vita, l’avvento
del Regno di Dio. A loro, che rappresentano le avanguardie dell’annuncio del Vangelo,
va l’amicizia, la vicinanza e il sostegno di ogni credente. “Dio, (che) ama chi dona con
gioia” (2Cor 9,7) li ricolmi di fervore spirituale e di profonda letizia.
Come il “sì” di Maria, ogni generosa risposta della Comunità ecclesiale all’invito divino all’amore dei fratelli susciterà una nuova maternità apostolica ed ecclesiale (cfr Gal
4,4.19.26), che lasciandosi sorprendere dal mistero di Dio amore, il quale “quando
venne la pienezza del tempo… mandò il suo Figlio, nato da donna” (Gal 4,4), donerà
fiducia e audacia a nuovi apostoli. Tale risposta renderà tutti i credenti capaci di essere
“lieti nella speranza” (Rm 12,12) nel realizzare il progetto di Dio, che vuole “la costituzione di tutto il genere umano nell’unico popolo di Dio, la sua riunione nell’unico corpo
di Cristo, la sua edificazione nell’unico tempio dello Spirito Santo” (Ad gentes, 7).
VITA DIOCESANA
Santi per vocazione
l’Arcivescovo invita la Chiesa ambrosiana a guardare a san Carlo
nel quarto centenario di canonizzazione
La parola d’ordine che accompagna il nuovo Anno pastorale sarà “santità”. L’arcivescovo
Dionigi Tettamanzi invita tutta la Chiesa ambrosiana a vivere un cammino sulle orme
di San Carlo, di cui il 1° novembre si celebrerà il quarto centenario di canonizzazione.
«Questo anniversario - scrive il Cardinale nella sua lettera pastorale “Santi per vocazione” - è un’occasione perché la memoria di San Carlo non si riduca alla commemorazione di un vescovo, certo eccezionale e significativo per la storia della nostra Diocesi e di
tutta la Chiesa, ma irrimediabilmente rinchiuso in un altro tempo e in un’altra cultura».
L’Arcivescovo non esita a presentare agli uomini e alle donne di oggi l’esempio di vita del
suo grande predecessore vissuto nel Cinquecento, invitando gli ambrosiani a imitarne
i tratti di dedizione, generosità, coraggio, devozione... Non solo. Tettamanzi è anche
convinto che non solo la Chiesa, ma «persino una società secolarizzata e indifferente
può raccogliere dal santo un richiamo e un invito».
«La sintesi della vita di un cristiano si dà in un’esistenza santa», continua l’Arcivescovo,
5
PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI
eppure «oggi il rischio che corriamo, anche nelle nostre comunità, è quello di svuotare
il cristianesimo dall’interno». Questo significa che «non possiamo coltivare uno stile di
vita che eviti ogni disciplina personale contro l’orgoglio e l’egoismo». Tutti abbiamo una
responsabilità come credenti nei confronti della Chiesa e come cittadini nei confronti
della società, quindi non possiamo ignorare quelle che sono le esigenze del Vangelo
da una parte e le reali necessità della gente. «In un’epoca di consumismo e di nuova
miseria, Gesù ci invita a uno stile di vita semplice, sobrio, ordinato ed essenziale». Così
l’Arcivescovo denuncia il grande divario che separa ricchi e poveri, e invita i suoi fedeli
a «vivere la vera carità» e a «cercare il bene comune», perché la gioia cristiana «va oltre
il sentimento del momento e non è solo un benessere temporaneo».
Non a caso le prime pagine della lettera pastorale sono dedicate a una rilettura in filigrana della parabola dell’evangelista Luca sul buon samaritano (Lc 10,25-37) che non
ha esitato a soccorrere un estraneo trovato sul ciglio della strada, pagando anche di
persona. «Il santo - insiste l’Arcivescovo - è colui che in maniera esemplare, umile e coraggiosa, superando infinite difficoltà, si compromette di persona e sa vivere la carità di
Cristo, vedendone il volto in quello del povero». È ciò che è avvenuto anche a san Carlo,
che ha vissuto la stessa prossimità dando «un grandissimo esempio di estrema dedizione
di sé di fronte alla peste che nel 1576 aveva colpito Milano».
«Carlo Borromeo - continua l’Arcivescovo - ascolta il grido dei poveri, sente compassione per la sua gente e se ne prende cura con una dedizione senza risparmio: non ha mai
sentito quella sorta di alternativa, di cui noi spesso ci lamentiamo, tra la cura pastorale
e la burocrazia ecclesiastica, perché ha vissuto ogni impegno come un servizio d’amore
offerto per una Chiesa più santa».
Ma san Carlo, puntualizza Tettamanzi, «ha portato dedizione, amore e speranza non
solo nella comunità cristiana ma in tutta la città di Milano, in modo particolare quando
fu colpita dalla peste. Si è rivolto a tutti e ha saputo andare anche fuori le mura». Questo
«allargare gli orizzonti» e avere «mille relazioni quotidiane» è «una sfida per i cristiani di
oggi e per la cura pastorale delle nostre comunità».
Luisa Bove
(tratto da www.chiesadimilano.it)
La lettera ai fedeli e le linee guida
La lettera pastorale del cardinale Dionigi Tettamanzi Santi per vocazione e le
linee guida per operatori pastorali In cammino con san Carlo sono i due testi
che accompagnano il cammino della nostra diocesi per l’anno 2010-2011. I due
volumi quindi vanno letti e considerati come complementari tra loro. Molti contenuti sono comuni, ma il linguaggio e la finalità sono diverse. La lettera pastorale, sul tema della santità sull’esempio di san Carlo, ha un tono cordiale e di tanto
in tanto l’Arcivescovo si lascia andare anche a qualche confidenza; la seconda
pubblicazione contiene (oltre a due omelie del Cardinale) le 7 schede elaborate
dal Consiglio episcopale milanese e il documento sull’Iniziazione cristiana.
FOGLIOinfoRMATIVO - n. 394 - ottobre 2010
6
ATTUALIITÀ
Pace e comunione per il Medio Oriente
In corso fino al 24 ottobre i lavori dell’Assemblea speciale dei vescovi. Benedetto XVI:
«I cristiani di Terra Santa sono chiamati a ravvivare la coscienza di essere pietre
vive presso i Luoghi della nostra salvezza»
«Nonostante le difficoltà, i cristiani di Terra Santa sono chiamati a ravvivare la coscienza
di essere pietre vive della Chiesa in Medio Oriente, presso i Luoghi santi della nostra salvezza. Ma quello di vivere dignitosamente nella propria patria è anzitutto un diritto umano fondamentale: perciò occorre favorire condizioni di pace e di giustizia, indispensabili
per uno sviluppo armonioso di tutti gli abitanti della regione». È Papa Benedetto XVI a
dare voce alla stremata comunità cattolica locale in occasione dell’apertura dei lavori
dell’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, in programma in
Vaticano fino a domenica 24 ottobre sul tema: “La Chiesa Cattolica nel Medio Oriente:
comunione e testimonianza. ‘La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuor solo e un’anima sola’ (At 4, 32)”.
La prima giornata è culminata con la processione solenne di 180 vescovi e patriarchi
cattolici provenienti da tutta l’area della Bibbia, dall’Iran all’Egitto, e con la messa presieduta dal Papa a San Pietro.
Pace e comunione è stato il tema ricorrente degli interventi a cominciare da quello del
cardinale Sandri. «L’Oriente vuole offrire e ricevere la speranza», ha detto, mettendo in
evidenza l’importanza di cooperare per l’unità di tutti i cristiani. Per poi passare alla denuncia di ogni forma di violenza: «In taluni contesti i cattolici con gli altri cristiani soffrono ancora ostilità, persecuzioni e mancato rispetto del diritto fondamentale alla libertà
religiosa. Il terrorismo e altre forme di violenza non risparmiano nemmeno i nostri fratelli
ebrei e musulmani. Vicende umanamente indegne, si moltiplicano e colpiscono vittime
innocenti». Non è mancato il ricordo di monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico
di Anatolia e presidente della Conferenza episcopale turca, «barbaramente ucciso» nel
giugno scorso, come ha detto monsignor Eterovic, segretario generale del Sinodo.
Quindi, largo spazio alla “Relazione prima della discussione” del patriarca Naguib. Tanti
i temi affrontati per dettare la linea generale dei lavori. Innanzitutto, ribadita l’importanza delle Sacre Scritture: la Parola di Dio, ha detto, «è la fonte della teologia, della
spiritualità e della vitalità apostolica e missionaria». Poi, il patriarca ha analizzato la situazione dei cristiani in Medio Oriente, di cui ha sottolineato l’unità nella molteplicità,
la necessità di cooperare e di incoraggiare le vocazioni, i giovani, le famiglie, gli istituti
di vita consacrata. Centrale l’attenzione alla laicità positiva degli Stati, che permetta alla
Chiesa di dare un contributo efficace e fruttuoso per aiutare lo status dei cittadini sulla
base dell’uguaglianza e della democrazia. Benché i cristiani siano piccole minoranze,
ha detto il relatore generale, il loro dinamismo è illuminante e vanno sostenuti e incoraggiati. Fondamentale, quindi, la promozione della difesa della vita dell’educazione e
l’attenzione anche ai nuovi mass media.
7
PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI
Pur condannando la violenza da dovunque provenga, ha aggiunto, e invocando una
soluzione giusta e durevole del conflitto israelo-palestinese, si esprime la solidarietà al
popolo palestinese, la cui situazione attuale favorisce il fondamentalismo. Poi, la questione della libertà di religione e di coscienza, definite componenti essenziali dei diritti
dell’uomo. Ferma la condanna di ogni tipo di proselitismo e il richiamo al dialogo, favorito anche dagli istituti di formazione cristiani. E ancora, il tema della migrazione, declinata sia come emigrazione che come immigrazione e dovuta ai conflitti, all’avanzata del
fondamentalismo musulmano, alla restrizione delle libertà, alla situazione economica.
Per dare continuità all’intensa e significativa esperienza del corso fidanzati, già da un po’
di anni è all’opera nella nostra parrocchia uno spazio di discussione per le coppie che,
con il sacramento del matrimonio, hanno appena iniziato la loro nuova avventura insieme. Alcuni di noi hanno già qualche anno di vita in comune alle spalle e hanno allargato
la famiglia, altri compiono i loro primi passi da sposi.
All’interno di questo gruppo, con l’aiuto di alcune coppie di animatori già più “navigate”
di noi, grazie agli spunti di padre Giuseppe ci confrontiamo e mettiamo in comune le
nostre esperienze incontrandoci una volta al mese. L’ambito di discussione riguarda gli
argomenti più vari che possono toccare la vita di relazione e le problematiche connesse
ad essa. Tuttavia spesso ci siamo soffermati anche su problemi che l’attualità stessa ha
portato alla nostra attenzione o abbiamo approfondito temi legati alla spiritualità di qualcuno dei componenti del gruppo.
Ad esempio, degli spunti ci sono venuti diverse volte dalle opinioni espresse dal cardinal
Martini. Abbiamo avuto l’occasione di leggere qualche scritto o qualche intervista da lui
rilasciata, come l’ultima pubblicata circa una settimana fa sulla Repubblica che ha per
argomento il peccato e la Resurrezione. È significativo come il Cardinale riesca a calare
temi apparentemente “per addetti ai lavori” nella vita di tutta i giorni e questo è di molto
aiuto per il nostro gruppo.
Grazie a questi incontri riusciamo a trovare gli interlocutori con cui discutere temi che
non si avrebbe modo di affrontare in altri ambiti e, in ultima analisi, proprio questo è
importante: il rapporto che si è venuto a creare tra noi e il fatto che siamo diventati persone che tengono reciprocamente l’una al parere dell’altra.
Rita Salerno
(tratto da www.chiesadimilano.it)
FOGLIOinfoRMATIVO - n. 394 - ottobre 2010
8
CARITAS
Dalla crisi nuove sfide per il territorio
Lo evidenzia il Nono rapporto sulle povertà nella diocesi di Milano presentato
il 30 settembre scorso in Caritas Ambrosiana
Il Nono rapporto sulle povertà nella diocesi di Milano è un’indagine sulle situazioni
di disagio, di esclusione e di emarginazione incontrate dai centri di ascolto di Caritas
Ambrosiana. Il campione è costituito da 56 centri di ascolto della diocesi, distribuiti nelle
diverse zone pastorali, e dai servizi SAI (Servizio Accoglienza Immigrati), SAM (Servizio
Accoglienza Milanese) e SILOE (Servizi Integrati Lavoro, Orientamento, Educazione).
La ricerca costituisce un’analisi primaria, in cui i dati derivano direttamente dall’incontro con le persone in condizioni di povertà e consente di monitorare anche i bisogni di
quelle persone sulle quali non è possibile avere informazioni circa il reddito o i consumi,
perché appartenenti a quelle quote di popolazione “sommersa”, che, inevitabilmente,
sfuggono a indagini di questo tipo.
Oltre alla consueta analisi dei dati diocesani, quest’anno il rapporto offre anche un
approfondimento sull’esperienza del Fondo Famiglia Lavoro, che si basa su una lettura
dei dati relativi alle persone che hanno richiesto un contributo e su un’elaborazione
delle interviste ad alcuni operatori e volontari dei distretti del Fondo. L’approfondimento
rappresenta un’anticipazione di un più ampio rapporto di ricerca che sarà realizzato dal
consorzio Aaster, su incarico della diocesi di Milano.
Qualche dato relativo al campione della diocesi di Milano
Nel corso del 2009 si sono presentate ai 56 centri del campione 17.283 persone, di
cui il 64,8% sono donne.
Per quanto riguarda la nazionalità, prevalgono ancora gli stranieri con il 73,7% sui dati rilevati.
Tra gli stranieri, si segnala un calo significativo della presenza di extracomunitari privi di
permesso di soggiorno, passati dal 13,4% del 2008 al 9,7% di quest’anno. Si tratta di
un fenomeno che può essere messo in relazione all’entrata in vigore della legge 94 del
31 luglio 2009, il cosiddetto pacchetto sicurezza, che con l’introduzione del reato di
clandestinità ha probabilmente indotto gli stranieri irregolari a ridurre il ricorso ai centri
e servizi di assistenza, per il timore di incorrere in denunce. Va sottolineato che il calo
della visibilità degli stranieri irregolari non corrisponde ad un calo della loro presenza
effettiva, che, secondo alcune stime, sul territorio nazionale al 1° gennaio 2010 sono
544.000, cioè 126.000 in più rispetto al 1° gennaio 2009.
Per quel che riguarda le difficoltà degli utenti, nel 2009 le persone che si sono rivolte
ai centri del campione hanno manifestato 28.047 bisogni e 48.550 richieste. Come negli anni passati, occupazione e reddito sono le problematiche più diffuse tra gli utenti
del campione, ma mai come quest’anno si registra una così forte polarizzazione dei
problemi intorno a queste due categorie.
In generale, il Nono rapporto sulle povertà fotografa una situazione di grave difficoltà
9
PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI
e di precarietà delle persone e delle famiglie che si rivolgono ai centri e servizi della
Caritas, che aveva iniziato a profilarsi già nel 2008, a seguito della crisi economica che
sta interessando anche il nostro Paese.
Le principali evidenze emerse dal rapporto di quest’anno sono le seguenti:
• innanzitutto, l’aumento del numero di persone in difficoltà, che si sono rivolte ai
centri del campione, che, con un incremento del 9% rispetto al 2008 ha riportato il
numero totale di assistiti intorno a valori che non si registravano da almeno 5 anni;
• in secondo luogo, l’aumento di bisogni legati all’occupazione. In questo caso l’incremento in termini percentuali non è stato altissimo (1,5%), ma in valori assoluti si contano 1.224 persone in più che hanno manifestato questo tipo di problematiche;
• la precarietà economica e la difficoltà a far fronte alle spese quotidiane sono confermate sia dai dati relativi ai bisogni, sia da quelli relativi alle richieste. Per quel che
riguarda i primi, i problemi di reddito sono aumentati del 3% rispetto all’anno passato.
Ancora più eclatanti i dati relativi alle richieste: si confermano in aumento le persone
che richiedono generi alimentari, passate dal 28,8% del 2008 al 30,2%, che in valori
assoluti significano circa 700 persone in più. Se si passa poi ad analizzare il numero di
persone che hanno richiesto sussidi economici, l’aumento è ancora più vistoso: il 4%,
pari a circa un migliaio di individui;
• significativo, inoltre, l’aumento della presenza di italiani, soprattutto in un contesto
come quello dei centri di ascolto in cui da sempre la presenza di persone straniere è
fortemente predominante, rappresentando i ¾ sul totale degli utenti. Rispetto al dato
del 2008, quest’anno gli italiani sono aumentati del 15,7%, essendo passati da 3.879
a 4.489. Si tratta di un fenomeno alle cui radici si trova sicuramente la crisi economica
che ha colpito molte famiglie italiane, che hanno dovuto fare i conti con licenziamenti,
cassa integrazione e mobilità, e con la conseguente caduta del reddito, che ha indotto
molte persone in difficoltà a rivolgersi ai centri di ascolto per raccogliere informazioni
sul Fondo Famiglia Lavoro e su altre misure anti-crisi, istituzionali e non;
• infine, è aumentata tra gli utenti la presenza di uomini, passati dal 31% del 2008 al
35% del 2009. Ed è proprio tra gli uomini che si registrano aumenti più significativi nei
problemi di occupazione (+5,5%) e di reddito (+4,7%). L’aumento della presenza di
italiani, il calo di stranieri privi di permesso di soggiorno e l’incremento di uomini tra
gli utenti, sono segnali che indicano che la povertà si sta estendendo oltre quelle fasce
particolarmente vulnerabili, che da sempre si presentano ai nostri operatori. Quindi,
non parliamo più solo di stranieri e di donne, per lo più impegnate nel lavoro di cura.
La crisi, cioè, ha ormai raggiunto anche quelle realtà che fino a un paio di anni fa sembravano condurre un livello di vita dignitoso, anche se modesto. È il caso delle famiglie
di stranieri che, grazie al lavoro, potevano avere un permesso di soggiorno e quindi
garantire a sé e ai propri cari la possibilità di integrarsi nel nostro tessuto sociale, inserendo i figli nelle nostre scuole e nelle nostre comunità e che ora, a seguito della crisi,
vedono messo in discussione tutto il loro progetto di vita. Ma è anche il caso di quelle
famiglie italiane in cui la presenza di un capofamiglia regolarmente occupato ha sempre garantito una certa stabilità e che ora, con la crisi del mercato del lavoro, si trovano
costrette a rivolgersi ai nostri servizi.
FOGLIOinfoRMATIVO - n. 394 - ottobre 2010
10
L’esperienza del Fondo Famiglia Lavoro
Il rapporto di quest’anno contiene poi un approfondimento sull’esperienza del Fondo
Famiglia Lavoro. In questa sezione vengono analizzati i dati relativi alle 3.237 persone
che, nel periodo gennaio-settembre 2009, hanno richiesto un contributo al Fondo e
alle 2.332 che ne hanno potuto beneficiare.
Dall’identikit tracciato emerge che, per quel che riguarda la professione, 2/3 dei beneficiari sono operai generici nel ciclo dell’industria, della sub fornitura e dell’edilizia;
seguono i lavoratori non qualificati nei servizi e un 15% di persone con lavori dequalificati, saltuari o irregolari. Solo il 5% ha un profilo professionale medio-alto (insegnanti,
professionisti o dirigenti). Se però scorporiamo quest’ultimo dato in base alla cittadinanza, vediamo che la percentuale tra gli italiani sale all’11,5%, a testimonianza di una
crisi che si è estesa anche a quelle fasce di popolazione che fino a ieri sembravano
essere al sicuro e che oggi hanno trovato il “coraggio della miseria” per rivolgersi al
Fondo Famiglia Lavoro.
BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE 2010
p. VITTORIO
ARBE 51 - 95; ALBERTARIO; BISSOLATI; CASTELLINI; CIPRIANI; COMANDINI;
MARTIRI DELLE FOIBE; MORGAGNI; PEROTTI; ROMUSSI; SLATAPER; VALUSSI; XIMENES; ZARA 96 - 118.
p. BATTISTA
BELGIRATE; CAGLIERO; FRIGNANI; PELLINI; RESSI; STEFINI.
p. GUGLIELMO
ARBE 2 - 48; BERSEZIO; BIZZONI; COLAUTTI; FARINA; FILIPPI.
p. ANTONIO
BISI ALBINI; CARBONARI; DARIO PAPA; FORTIS; GHISLANZONI; LANDRIANI;
MARCHE; RAGUSA; SALVAGNOLI; SONZOGNO; VASSALLO; VILLA MIRABELLO.
p. BERNARDO
BARZINI; BESCAPE’; BIROLLI; BONTENPELLI; CORTI; DE GRADA; FRACCHIA;
LEPANTO; PERRONE S.M.; ROCCA; SERRANI; TORELI VIOLLIER.
11
PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI
ORATORIO
“Anche tu così”
Con la tradizionale festa del 3 ottobre è iniziato l’anno pastorale 2010-2011 in oratorio il cui slogan è "ANCHE TU COSI’"; per tutti gli oratori della nostra diocesi sarà «un
anno dedicato a scoprire che si può essere santi, se si sceglie risolutamente di vivere
dentro una prospettiva che mette in pratica l’amore. Il modello di santità a cui ci ispireremo è quello di san Carlo Borromeo che ha vissuto proprio COSÌ, nel suo tempo e
nel suo contesto di vita, come Gesù.
Ogni ragazzo e adolescente che frequenta l’oratorio sarà invitato a percorrere una
strada, arricchito dai sentimenti e dalla compassione di Gesù, sul modello del Buon Samaritano, e a fare in modo che chi si imbatte nelle sue azioni e nel suo stile possa dire
ANCHE TU COSÌ!
Il TU COSÌ coinvolge tutta la persona e la mette in relazione con Gesù, non scende a
compromessi e prevede un ordine di priorità che è tutto da insegnare. L’aspirazione
alla santità parte dunque dall’incontro con Colui che ci ama per primo e ci spinge ad
amare COSÌ come Lui.
Ci occuperemo di costruire per i ragazzi un percorso di imitazione che impegna i più
grandi in prima persona e che trova il suo unico riferimento in Gesù, l’Amore di Dio
che si è incarnato diventando per noi l’Esempio da seguire. È Gesù il Buon Samaritano
che si ferma sull’uomo ferito perché ne ha compassione e si prende cura di lui con una
tenerezza che lo rialza e lo riabilita.
L’icona evangelica di Luca 10, 25-37 guiderà il cammino dell’oratorio per il 2010-2011
e diventerà il racconto esemplare che sprona ogni ragazzo a fare lo stesso, a fare cioè
ANCHE TU COSÌ».
FOGLIOinfoRMATIVO - n. 394 - ottobre 2010
12
La proposta formativa in oratorio è data in modo particolare dall’esperienza dei gruppi che si
ritrovano settimanalmente per incontri e iniziative varie animati da giovani educatori.
Ecco gli orari, i giorni di ritrovo e i rispettivi animatori:
Gruppo ’98 venerdì ore 17
Gruppo ’97 venerdì ore 17
Gruppo ’96 giovedì ore 18
Gruppo ’95 domenica ore 18,30
Gruppo ’94 domenica ore 18,30
Gruppo ’93 domenica ore 18,30
Chiara, Marco, Simona
Benedetta, Daniele, Lucrezia, Michela
Irene, Giuditta
Giulia, Roberto, Johann
Anna, Chiara, Arlind
Emanuele, Matteo,
Il percorso del gruppo giovani inizierà unedì 25 ottobre alle ore 20 con una
pizzata e il lancio della proposta per i prossimi incontri.
L’esperienza è aperta a tutti coloro che desiderano vivere una proposta di incontro, di dialogo e di amicizia.
Martedì 19 ottobre alle ore 21 si terrà un incontro con i genitori dei ragazzi che
frequentano i gruppi per la presentazione del cammino dell’anno.
13
PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI
ORPAS
Pronti, partenza, VIA!!
Ormai ci siamo, la stagione sportiva 2010/2011 è partita e dal week end del 16/17 ottobre tutte le squadre ORPAS saranno impegnate nei rispettivi campionati (in realtà le
squadre a 11 e la squadra femminile di calcio hanno incominciato la settimana scorsa).
Si tratta di una stagione impegnativa che ci vede in campo con ben 3 squadre di calcio
a 11, 6 squadre di calcio a 7, 4 squadre di "piccoli" che partecipano ai campionati Big
Small e Primi Calci, 1 squadra di calcio femminile e 1 squadra di basket.
Oltre a ciò continua ovviamente l'attività del Judo sotto la supervisione del Maestro
Celso e del suo staff che nel corso dell'anno avrà le sue gare di cui vi terremo informati
attraverso il sito.
Un'attività che coinvolge complessivamente oltre 300 ragazzi e moltissimi tra allenatori
e dirigenti. Un grande "movimento gialloverde" che, con l'impegno di tutti, stiamo provando ad organizzare sempre meglio integrando nella polisportiva le diverse attività.
Sabato 2 ottobre coma da tradizione si è svolta al Teatro Blu la presentazione della
stagione 2010/2011 con la consegna delle maglie e dei judogi ai nostri atleti. E' stata
un'occasione per ribadire i principi del nostro fare sport in oratorio e l'occasione per
pronunciare ancora una volta le
promesse dell'atleta, dell'allenatore e del dirigente ORPAS. Parole importanti che non
vogliono essere solo di facciata ma devono caratterizzare "veramente e concretamente"
il nostro impegno sportivo che deve essere innanzitutto un impegno educativo.
Sul sito dell'Orpas (www.orpas.it) potete trovare molte delle cose che sono state presentate, non ultimo l'inno musicale che è stato ideato e prodotto per i nostri colori e
che sentirete canticchiare spesso in Oratorio.
Insomma si incomincia cantando, ma con la consapevolezza di lavorare ad un progetto
importante in cui i ragazzi stanno al centro!
Buon divertimento a tutti!!
Luca Traverso
FOGLIOinfoRMATIVO - n. 394 - ottobre 2010
14
Agenda della comunità
Lunedì 25 ottobre
• Alle ore 21 si riunisce il Consiglio Pastorale Parrocchiale.
Lunedì 1 novembre Solennità di Tutti i Santi
le celebrazioni dell’Eucaristia saranno secondo l’orario festivo
Martedì 2 novembre
nella celebrazione dell’Eucaristia delle ore 18 ricorderemo
tutti i defunti dell’anno della comunità
Mercoledì 3 novembre
• Alle ore 21 incontro per i genitori dei ragazzi del 4° anno di catechesi.
Domenica 7 novembre
• Alle ore 17 adorazione comunitaria.
Lunedì 8 novembre
• Alle ore 21 incontro per i genitori dei ragazzi del 3° anno di catechesi.
Sabato 13 novembre
• Dalle ore 9 alle ore 12 assemblea per tutti gli operatori pastorali parrocchiali.
Domenica 14 novembre
• Alle ore 16 celebrazione comunitaria dei Battesimi.
Giovedì 16 novembre
• Alle ore 21 incontro per i genitori dei ragazzi del 2° anno di catechesi.
Domenica 21 novembre
• Nella celebrazione eucaristica delle 11.30 ingresso del nuovo parroco p. Vittorio Battaglia.
Martedì 23 novembre
• Alle ore 21 incontro per i genitori dei ragazzi del 1° anno di catechesi.
15
PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI
Centro d’ascolto
Ogni martedì dalle ore 9 alle ore 12 e dalle 16 alle 18
è attivo in parrocchia il Centro d’ascolto,
dove le persone in difficoltà possono incontrare dei volontari che ascoltano i
loro problemi e cercano di accompagnarle nella ricerca di soluzioni,
offrendo loro aiuti concreti e orientandole ai servizi e alle risorse del territorio.
Su appuntamento viene offerto anche un servizio di consulenza legale.
Incontri pomeridiani per la terza età
Questo il calendario dei prossimi incontri promossi dal Movimento Terza età (ore 15.30)
Giovedì 21 ottobre
Tombola in allegria
Giovedì 28 ottobre
padre Battista presenterà il gruppo della terza età al nuovo parroco
p. Vittorio Battaglia: cerchiamo di essere presenti numerosi a
festeggiarlo! Alle ore 18 partecipiamo alla celebrazione eucaristica.
A seguire pizzata insieme! (€13).
ATTENZIONE!!! Tutti i martedi’ alle ore 15
(anziché alle 15.30) ci troviamo per passare qualche ora in compagnia per giocare a
BURRACO. Si prega di essere puntuali!
CENTRO CULTURALE
VISITE CULTURALI
Mercoledì 20 ottobre alle ore 18 la prof.ssa Anna Roda presenterà la prossima visita
del 27 ottobre nei luoghi di san Carlo Borromeo.
Giovedì 21 ottobre alle ore 10 : prima visita del nuovo percorso Conoscere la città.
La dott.ssa Monica Torri ci guiderà lungo le vie Broletto, Ponte Vetero, Mercato: alla
ricerca di palazzi, vicoli nascosti e curiosità.
Mercoledì 27 ottobre alle ore 8 ritrovo in piazza Farina per la visita in pullman nei
luoghi di san Carlo Borromeo (Ascona, il Santuario di Re, il Trenino delle Centovalli).
Rientro previsto per le ore 19:30 circa. Prenotazioni e pagamento entro il 21 ottobre al
Centro Culturale.
FOGLIOinfoRMATIVO - n. 394 - ottobre 2010
16
Giovedì 28 ottobre alle ore 10 prosecuzione del percorso Conoscere la città: il sestiere di Porta Comasina entro le mura spagnole, dal Pontaccio ai Bastioni. Passeggiando
lungo Corso Garibaldi alla scoperta di palazzi dipinti e piccole sorprese d’arte e storia.
TEATRO INSIEME
mercoledì 24 novembre alle ore 20.30 al Teatro Nazionale: Musical “Mamma Mia!”
prenotazioni presso Centro Culturale entro il 25 ottobre
CORSI DI COMPUTER
Proseguono le iscrizioni ai vari corsi, di base e di approfondimento.
Iscrizioni e informazioni presso la Segreteria del Centro Culturale (02 690 123 318)
(lunedì ore 17-18, martedì, mercoledì, giovedì ore 18-19)
La Fondazione “Padre Arsenio” ONLUS in occasione delle prossime
festività natalizie organizza dal 23 novembre al 23 dicembre 2010 una
VENDITA MISSIONARIA presso la sede in Milano –
Via Tullo Morgagni,15
Il ricavato sarà utilizzato per la realizzazione di un Foyer per le giovani
non scolarizzate presso la Missione di Tai in Costa d’Avorio
In decanato
Venerdì 15 ottobre
• Alle ore 21, presso il Centro culturale della parrocchia di S. Paolo, via Cufra 3, Anna Roda
interverrà sul tema La basilica di S. Ambrogio, Chiesa madre di Milano.
Venerdì 22 ottobre
• Alle ore 21, presso il Centro culturale della parrocchia di S. Paolo, via Cufra 3, Marina Corradi
interverrà sul tema Desiderio di santità nel mondo di oggi.
17
PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI
Venerdì 5 novembre
• Alle ore 21, presso il Centro culturale della parrocchia di S. Paolo, via Cufra 3, Luigi Accattoli interverrà sul tema È possibile essere santi nel quotidiano?
Martedì 16 novembre
• Alle ore 21, presso il Centro culturale della parrocchia di S. Paolo, via Cufra 3, p. Raniero
Cantalamessa interverrà sul tema La via alla santità.
In città
Sabato 23 ottobre
• Alle ore 20.45, presso la basilica di S. Eustorgio si terrà la veglia missionaria sul tema Spezzare
il pane per tutti i popoli.
Martedì 26 ottobre
• Alle ore 9.30, presso l’Auditorium San Fedele di via Hoepli 3b, presentazione del XX Dossier
Statistico dell'immigrazione.
Sabato 6 novembre
• Dalle ore 9.30 alle ore 18, presso l’Auditorium San Fedele di via Hoepli 3b, convegno di
studio su La crisi e i diritti umani, promosso dalla rivista Aggiornamenti sociali in collaborazione con l’Istituto internazionale Jacques Maitain. In programma interventi di economisti,
giuristi, filosofi e politologi. Info: www.aggiornamentisociali.it.
Giovedì 11 novembre
• Alle ore 21, presso la Sala Matteo Ricci, piazza San Fedele, 4, nell’ambito degli incontri per
giovani coppie promossi dal Centro San Fedele, Dante Ghezzi, psicoterapeuta, interverrà sul
tema A passo di coppia. Fra inciampi, cadute, volteggi.
Nella comunità parrocchiale
HANNO RICEVUTO IL BATTESIMO
Costanza Michela Maria – 27 giugno 2010
Gurunanselage Shavin Rashidu – 4 luglio 2010
Alessio Spanò – 5 settembre 2010
Laura Francesca Maddalena Rabellino – 11 settembre 2010
FOGLIOinfoRMATIVO - n. 394 - ottobre 2010
18
Cristina Altamirano Gamboa – 12 settembre 2010
Kris Bryan Danilo Bratomi – 12 settembre 2010
Ryan Kyle Amedeo Bratomi – 12 settembre 2010
Alessia Jasmine Vargas Guerrero – 12 settembre 2010
Nicolò Sutera – 10 ottobre 2010
Kyle Zyron Alincastre Milan – 10 ottobre 2010
Aurelio Giovanni Gammarota – 10 ottobre 2010
Noemi Palumbo – 10 ottobre 2010
Eleonora Maria Quagliata – 10 ottobre 2010
Midali Camilla – 10 ottobre 2010
SI SONO UNITI IN MATRIMONIO
De Paolini Giorgio e Trazza Roberta Simona – 2 luglio 2010
Accardi Antonio e Padovan Lucia Maria – 18 luglio 2010
Baroni Gabriele e Pasqui Sara – 3 settembre 2010
Pastino Andrea e Locci Sara – 4 settembre 2010
Gregorio Santo Gianluca e Quintavalle Antonella – 9 ottobre 2010
ABBIAMO ACCOMPAGNATO ALLA PASQUA ETERNA
Giuseppina Manera -9 giugno 2010 (anni 77)
Salvatore Penisi – 8 luglio 2010 (anni 73)
Giancarla Turati – 11 luglio 2010 (anni 79)
Giuditta Margherita Galbiati – 16 luglio 2010 (anni 85)
Ivan Cambiaghi – 20 luglio 2010 (anni 21)
Carolina Stefania Dallona – 23 luglio 2010 (anni 82)
Mario Righetti – 28 luglio 2010 (anni 82)
Alfio Torrisi – 28 luglio 2010 (anni 79)
Maria Adelaide Guccione – 30 luglio 2010 (anni 77)
Alfio Pinelli – 1 agosto 2010 (anni 80)
Maria Roveda – 9 agosto 2010 (anni 79)
Maria Pajetta – 13 agosto 2010 (anni 99)
Angela Forcati – 21 agosto 2010 (anni 90)
Francesco Manfredini – 24 agosto 2010 (anni 76)
Luigia Bellati – 7 settembre 2010 (anni 90)
Agnese Carazzato – 7 settembre 2010 (anni 81)
Maria Negri – 30 settembre 2010 (anni 93)
Fedora Mazzei – 2 ottobre 2010 (anni 88)
Stanislao Cobianco – 10 ottobre 2010 (anni 87)
19
PARROCCHIA SANT’ANGELA MERICI