ANGELI SPECIALI - Special Olympics Italia
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ANGELI SPECIALI - Special Olympics Italia
ANGELI SPECIALI “Questo vuole essere un sentito ringraziamento a tutte quelle persone che, anche per un momento della loro vita, hanno voluto entrare a far parte del nostro mondo, offrendoci il loro aiuto, e il loro prezioso tempo. Grazie di cuore a nome di tutti i genitori di BAMBINI SPECIALI. Eccoci di nuovo qua, tra i miei ANGELI SPECIALI. Il mio viaggio questa volta è in direzione di Caorle, città veneta che si affaccia sul mare, e dove neanche i suoi cittadini forse sanno che si sta per compiere un insolito miracolo. Per il secondo anno i Giochi Nazionali Special Olympics si organizzano in Italia, e noi tutti “volontari - atleti - familiari“ ci ritroviamo a Caorle insieme, tutti pronti ad immergersi in questa atmosfera di grande serenità e gioia che ti entra dentro e non ti lascia andare, dandoti a sprazzi dei veri e propri attimi di felicità totale. Un' esperienza e una sottile consapevolezza, per molti di noi che l’hanno già provata, di venire a ricevere molto più di quanto riusciremo, con tutte le nostre forze, in questa settimana, a dare. Ci ritroviamo Tutti insieme in una struttura, adibita per questa speciale manifestazione. Ognuno con un proprio compito, ma tutti con lo stesso agognato intento: trascorrere dei velocissimi sette giorni con questi Atleti differentemente abili, per aiutarli ad aumentare le loro performance o solo per offrire loro una speciale disponibilità sottolineata da un accattivante sorriso, che molte volte ed in altri luoghi, come accade spesso di fronte al diverso, è stato negato loro. La cosa fantastica è che, a distanza di un anno, molti di quegli sguardi, quei volti ti tornano alla mente. Forse non pensavi di ricordare quei ragazzi essendo stato con loro davvero poco tempo, erroneamente si crede che la quantità supplisca la qualità, e invece no, eccoli venirti incontro salutarti, sentirti dire "ciao ti ricordi di me! Ero a Fiuggi un anno fa. "Ed è vero, quello sguardo si fa sempre più vivido nella tua mente, tanto che non riesci a credere che è davvero trascorso già un anno. Allora ti rendi conto che quegli occhi ti erano davvero rimasti impressi nel tuo cuore, come un tatuaggio che non vuoi più cancellare, ed è bastato davvero poco per farlo riaffiorare e farti sentire vivo e aperto alle emozioni forti a cui forse non credevi più da molto tempo. Durante i test visivi è facile scontrarti con uno sguardo spaesato di un atleta, dettato dalla paura e incertezza, non sa cosa lo attende, e tu, con tutta la dolcezza disponibile devi rassicurare, spiegandoli che nessuno vuole fargli del male, sei lì solo per fare dei controlli alla sua vista. Se farai parlare la tua anima con sincerità, allora vedrai aprirsi il suo cuore e avrai conquistato la sua fiducia, li vedrai dare tutto se stessi, ti si affideranno totalmente per un attimo, quanto basta a renderti felice, per mostrarti che anche loro possono riuscire a dare qualcosa di più. Li vedrai essere tristi per non aver vinto una gara, oppure felici di sfoggiare con grande orgoglio le medaglie, frutto di duro e costante allenamento e di molti sacrifici, in quel momento preciso ti accorgerai come, tutti noi esseri umani, di fronte ai sentimenti siamo un'unica grande famiglia. E come lo scorso anno, di ritorno da Caorle, mi ritrovo davanti al computer a scrivere una lettera di ringraziamento a tutti i partecipanti dei Giochi SPECIAL OLYMPICS per avermi dato l’occasione di non sentirmi del tutto solo, come mi accade spesso, con il mio angelo personale, mia figlia, e di sperare di immergermi ancora una volta in una realtà speciale, come un optometrista che ha avuto l'insolita avventura di incontrare altri angeli. Sono sicuro che quando il mio angelo speciale, nel corso della sua vita, avrà l’opportunità di incontrare la totale disponibilità di persone come quelle che con me hanno caratterizzato questi giorni, anche lei riuscirà a sentirsi meno diversa dagli altri”. L’autentica testimonianza di Marco Roma, un volontario ottico optometrista