Il gigante e il bambino

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Il gigante e il bambino
laboratorio
Microsoft Internet Explorer Vs. Mozilla Firefox
g Marco Cremonini e Olga Scotti
Il gigante e il bambino
Firefox, il bambino di casa Mozilla, cresce nei
consensi e per la prima volta dagli anni ’90 spinge
il monopolista quasi indiscusso sotto il 90%.
Internet Explorer, il gigante Microsoft, accusa
il colpo, ma sa che il rivale oltre ad affascinare
nuovi utenti dovrà anche mantenerli. Li abbiamo
messi sotto torchio entrambi per vedere chi è il
migliore. E i test dicono che…
F
irefox, il nuovo nato della Mozilla Foundation, ha conquistato
i titoli dei giornali con la sua crescita imperiosa, ma la
montagna da scalare, rappresentata dalla solidissima
maggioranza di utenti di Microsoft Internet Explorer, è
appena agli inizi e la sfida alla quale Firefox è chiamato
non è solo di conquistare una percentuale importante di utenti, ma di
mantenerla, in modo tale da imporre agli sviluppatori di applicazioni
Web di progettarle garantendone la piena compatibilità. A questo
scopo non basta attrarre gli utenti tecnologicamente curiosi, gli
oppositori di principio a Microsoft e i tecno-snob che optano solo per
prodotti di nicchia. Occorre fornire buoni motivi alla maggioranza
di utenti comuni e soprattutto alle aziende per abbandonare IE.
Per i test di cui riportiamo i risultati in questo articolo, ci siamo
avvalsi di Ziff Davis Media i-Bench Version 5.0, un benchmark
appositamente sviluppato per analizzare sia le performance degli
Internet browser sia la loro compatibilità con i contenuti di pagina e
gli standard più diffusi. Per quanto ben progettato, tuttavia, i-Bench
si avvale di Microsoft IIS, ASP, e MySQL per eseguire le prove. Tali
tecnologie, IIS e ASP in particolare, sono per loro natura molto ben
integrate con Internet Explorer e il dubbio che ciò influenzi i risultati,
in particolare le prestazioni, non è immotivato. Purtroppo però non
pare disponibile un analogo benchmark sviluppato con tecnologie
non della famiglia Microsoft con il quale verificare tali supposizioni.
I risultati che riportiamo, in ogni caso, sono in linea con prove simili
eseguite indipendentemente da noi tra altre versioni di browser.
Tipologia
Microsoft Internet Explorer 6.0
Microsoft Corp.
[www.microsoft.com]
Browser Web, integrato con sistemi
operativi Windows
Licenza
Copyright Microsoft Corp.
Produttore
Mozilla Firefox 1.0
Mozilla Foundation
[www.mozilla.org/products/firefox/all.html]
Browser Web, applicazione
stand-alone
Mozilla Public License v.1.1 e Netscape
Public License v.1.1
Giudizio
I test sono stati condotti presso il Dipartimento di Tecnologie
dell’Informazione dell’Università di Milano, Campus di Crema.
Il sistema operativo utilizzato è stato Microsoft Windows 2003
Advanced Server. Le versioni dei programmi utilizzate sono state:
P Internet Explorer Version: 6.0.2800.1106.xpsp2.0304221633 Cipher Strength: 128-bit SP1 Q837009; Q832894;
P Firefox Version: 1.0 Mozilla/5.0 (Windows; U;
Windows NT 5.1; en-US; rv:1.7.5) Gecko/20041107
P JDK 1.4.2.
Tutti i test sono stati condotti in locale.
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aprile 2005
Funzionalità
I Tab sono uno dei meccanismi più interessanti di Firefox, direttamente
ereditati da Mozilla e presenti anche in Opera, ma per ora assente in IE.
Quando si vuole aprire una nuova risorsa (per esempio navigare su più
siti, seguire un link visualizzando contemporaneamente pagina di origine
e pagina di destinazione ecc.), con Firefox anziché necessariamente
aprire una nuova finestra del browser, come richiesto da IE, è
possibile aprire un nuovo Tab, ovvero una nuova pagina raggruppata
all’interno della stessa finestra e identificata da una linguetta.
Una differenza notevole, a favore di Firefox, si riscontra nelle
informazioni fornite riguardo una pagina. Mentre IE, con il
suo menu Properties, offre informazioni scarne, Firefox produce
un report completo di dati generali (tab General), dati riguardanti
le form presenti (tab Forms), tutti i link (tab Links), i file inclusi,
immagini per esempio, salvabili con il pulsante Save As (tab
Media) e informazioni relative all’encryption (tab Security).
Altro aspetto sicuramente positivo di Firefox è rappresentato dalla
possibilità di accedere a tutti i parametri di configurazione del sistema
digitando about:config. Altre personalizzazioni sono offerte dalle
Extensions, costituite da add-on freeware che arricchiscono di nuove
funzionalità Firefox. Attualmente ne sono già disponibili anche di molto
interessanti. Alcuni esempi? Client per Internet Relay Chat (Irc), editor
di Css, Html validator, JavaScript debugger, cross-platform Ftp, copiaincolla del solo testo senza la formattazione, generatore di password
sicure, navigazione attraverso i movimenti del mouse, tester per la
banda di trasmissione, riproduttore audio, ecc. L’elenco completo si
trova su [https://addons.update.mozilla.org/extensions]. Alcune segnalazioni
di estensioni particolarmente interessanti: cuneAform 0.3.1, un editor
Gli
autori
Marco Cremonini
Ricercatore presso il Dipartimento di Tecnologie dell’Informazione
(DTI) dell’Università di Milano - Campus di Crema.
Si è laureato e ha ottenuto il Dottorato di Ricerca in Ingegneria
Elettronica e Informatica presso l’Università di Bologna. È stato
Associate Researcher presso l’Institute for Security Technology
Studies (ISTS) del Dartmouth College, New Hampshire, USA.
I suoi principali interessi di ricerca sono le tecnologie Web
avanzate e la network security, con particolare attenzione per gli
aspetti di sicurezza applicativa, i sistemi di intrusion detection e le
tecniche di content filtering. Ha partecipato a numerosi progetti
sia nell’ambito di collaborazioni industriali sia di eGovernment per
la progettazione di sistemi Web sicuri e a progetti europei per lo
sviluppo di PKI e loro estensioni al controllo degli accessi.
Coordina l’attività di test di apparati commerciali per la sicurezza
delle reti all’interno del Security Lab del DTI di Crema.
Olga Scotti
Laureata in Informatica presso il Dipartimento di Tecnologie
dell’Informazione dell’Università di Milano - Campus di Crema.
Attualmente è assegnista di ricerca per l’Advanced Research
Center, di cui fanno parte l’Università degli Studi di Milano (DTI),
Alenia Spazio-Laben (Vimodrone), Quadrics (Roma) e Space
Software Italia (Taranto). In questo ambito partecipa a progetti
di ricerca aventi per oggetto sia l’identificazione biometrica che
l’utilizzo di immagini satellitari per il territorio. Collabora all’attività
didattica del Dipartimento e allo sviluppo di applicazioni Web.
Figura 1 – Esempio di
Tab di Firefox (i riquadri
gialli sono stati aggiunti
per evidenziarli). Trattasi
della stessa finestra
fisica le cui linguette
(Tab) corrispondono
a risorse differenti.
Html scarno ma efficiente in soli 85 KB; Web Developer 0.8, un
editor di pagine Web completo di gestore di Css, Form e validatori; e
Download Sort 2.5.0, per potenziare il download manager di default.
Il Download Manager di Firefox, nella sua configurazione standard,
sceglie di non consentire la selezione della directory di destinazione
all’atto del salvataggio della singola risorsa, utilizzando invece una
directory definita dalla configurazione (di default sul desktop). Questo da
un lato evita di dover ogni volta selezionare, o confermare, la directory
di destinazione, ma dall’altro rende macchinosa la procedura quando
invece risorse differenti devono andare in directory diverse. Per avere
una maschera che consenta, di volta in volta, di scegliere la destinazione,
occorre cliccare col destro sul link e selezionare Save link as. Qui entra in
gioco l’extension Download Sort 2.5.0, che ristabilisce il funzionamento
abituale permettendo di salvare in directory diverse a ogni download.
Ottima invece la possibilità di utilizzare un Download Manager di
terze parti, integrabile in maniera molto semplice con Firefox.
Un’applicazione molto diffusa e il cui uso incontra qualche problema
con Firefox è Microsoft Outlook Web Access. La cosa non stupisce,
considerando la natura poco standard dell’Html prodotto da Microsoft.
Quello che accade è che, nonostante le funzionalità siano accessibili
anche con Firefox e la grafica accettabile, la notifica di una nuova mail,
che con IE appare in una finestra in basso a destra, non appare affatto a
chi utilizza Firefox. Incompatibilità piuttosto fastidiosa nell’uso corrente.
Sul fronte sicurezza, IE ha una lunga storia di vulnerabilità, non
ultime quelle recentemente risolte dal Service Pack 2 di Windows XP.
L’integrazione stretta tra applicazioni – quali IE o Outlook – e il kernel di
Windows non aiuta da questo punto di vista. Quindi, ci sono senz’altro
motivi di insoddisfazione riguardo la sicurezza di IE. D’altro canto, anche
i browser derivanti da tecnologia Netscape/Mozilla hanno avuto i loro
problemi, inclusa una delle ultime release di Firefox prima dell’ufficiale
1.0. Quello che si può affermare è che sicuramente detenere una quota
di mercato rilevante ha un’incidenza anche sul numero di tentativi di
intrusione. IE da questo punto di vista è il target prediletto, ma Firefox
è destinato a subire più attacchi, se la sua quota di mercato aumenta.
Allo stato dei fatti Firefox, considerando che eredita l’ottima esperienza
maturata dai suoi predecessori, sembra poter vantare credenziali migliori
rispetto a IE in termini di sicurezza. Non si dimentichi comunque che
la sicurezza non è mai riconducibile a un unico tool, ma a un processo
di gestione più ampio. Quindi discettare sulle caratteristiche dei singoli
sistemi ha certo un’utilità ma non comporta un giudizio definitivo.
Test iBench: compatibilità
con Html standard
Partendo da un’analisi generale dei risultati ottenuti (figura 4),
analizziamo la prima tabella che riporta un punteggio complessivo
(calcolato dal benchmark iBench e indicato nelle due righe indicate
da Overall Score) assegnato in base alla velocità di caricamento, alla
Figura 2 – Insieme
d’informazioni fornite
rispetto una pagina da
Firefox (ogni finestra
corrisponde a uno dei tab).
Figura 3 – Accesso a Outlook Web con Internet
Explorer (sinistra) e Firefox (destra).
Figura 4 – Sintesi
dei risultati del
benchmark iBench.
Figura 5 – Resa
del codice Html
relativo al testo.
buona rappresentazione della pagina e ad altri criteri. Notiamo che
i punteggi ottenuti da Internet Explorer sono nettamente superiori.
La seconda tabella, invece, riporta quanti secondi sono serviti per
caricare tutte le pagine previste dal benchmark: un numero inferiore
indica una migliore prestazione. Internet Explorer di nuovo si
dimostra più efficiente, in tutti i test effettuati. Le differenze minori
in termini di prestazioni si riscontrano nel caricamento di Pdf e Xml/
Css, mentre FireFox viene surclassato nel caricamento di codice Html.
Per capire le cause delle prestazioni peggiori di FireFox analizziamo
nel dettaglio le compatibilità di entrambi sul codice Html riportando
solo i casi in cui i due browser si comportano in maniera diversa e
analizzando nel dettaglio i casi più gravi. Un quadrato verde indica la
corretta visualizzazione del codice, uno giallo una rappresentazione
non completamente corretta e uno rosso una rappresentazione errata.
I primi tre quadrati a sinistra sono sempre relativi a Internet Explorer,
quelli più a destra a FireFox. Gli screenshot presentati sono tutti tratti
dai risultati dei test forniti da iBench. Partiamo dalla resa del codice
Html relativo al testo. FireFox ha seri problemi con i bordi intorno
al testo. Come si vede in figura 5, il bordo interseca la scritta a cui
dovrebbe fare da bordo. Altri problemi Firefox li mostra con i colori
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Microsoft Internet Explorer Vs. Mozilla Firefox
Figura 6 – Firefox:
Problemi con
border-style.
Figura 7 – Firefox: Problemi con color.
Figura 8 – Resa del
codice Html relativo
alle immagini.
Figura 9 – Firefox:
Problemi con il
ridimensionamento
delle immagini.
Figura 10 – Internet Explorer: Problemi con il padding.
Figura 11 – Resa
del codice Html
relativo alle tabelle.
di riempimento. La figura 6 presenta una barra orizzontale che
avrebbe dovuto essere colorata in verde, come specificato dallo stile:
<STYLE type=”text/css“>
HR.hcenter { width: 50%; text-align: center; height: 1em; color: green}
</STYLE>
E ora passiamo alle immagini (figura 8). Il codice successivo
visualizza per tre volte la stessa immagine, un quadrato
blu, la prima volta senza specificarne le dimensioni (64x63
pixel), la seconda raddoppiandole e la terza dimezzandole.
FireFox ignora le dimensioni specificate e visualizza sempre
l’immagine nelle dimensioni originali (figura 9).
<IMG src=”../images/newblue.gif” alt=”Blue Square”>
This is the default image size.
<IMG style=”width=128; height=126” src=”../images/newblue.gif” alt=”Blue
Square”>
<IMG style=”width=32; height=31” src=”../images/newblue.gif” alt=”Blue
Square”>
Per quanto riguarda il padding è Internet Explorer a comportarsi
male come dimostrato dalla figura 10: l’indicazione viene ignorata.
Riguardo alle tabelle, invece, entrambi i browser presentano ancora
problemi di compatibilità con gli standard (figura 11). FireFox non
riesce a rendere in maniera corretta l’allineamento del testo delle
tabelle e la colorazione dei bordi colori dei bordi (figura 12), come
specificato dai frammenti di Css e Html riportati qui di seguito:
CSS: DIV.lefttext { text-align: left }
CSS: DIV.centertext { text-align: center }
CSS: DIV.righttext { text-align: right }
Html: <TABLE border=10 style=”border-color:red”>
L’ultima pecca di FireFox per quanto riguarda le tabelle è relativa alla
definizione di uno stile per lo sfondo di un gruppo di colonne (figura
13). Ancora una volta il colore, richiesto nel codice, viene ignorato:
<COL span=2 style=”background:red” align=”left”>
Internet Explorer 6.0 invece continua a supportare in maniera impropria
la gestione delle tabelle secondo le specifiche Css 2, implementate
correttamente invece da Firefox.
La differenza nella resa grafica è evidente confrontando gli screenshot dei
due sistemi (figura 14). L’ultima tabella (figura 15), infine, riassume tutti
gli altri casi di non corretta resa dello standard Html. In particolare si può
notare come FireFox abbia mostrato seri problemi nelle pagine contenenti
VBScript, mentre Internet Explorer non è in grado di gestire il comando
Object né con le immagini (GIF, PNG), né con applet Java (figura 16).
Test iBench: compatibilità con Xslt e Xpath
FireFox ha mostrato gravi e inaspettate lacune nella gestione di
Xslt e XPath. I test proposti dal benchmark sono stati tutti falliti da
Firefox. Ulteriori test condotti da noi estraendo dalle pagine Asp solo
il codice Xml e Xsl e riprovando le conversioni hanno confermato
i problemi di resa. In tabella i risultati ottenuti e alcuni frammenti
di codice dei test condotti. Un secondo test, contenente espressioni
XPath più complesse, conferma invece i problemi di Firefox.
Figura 12 – Firefox:
errori di allineamento
e colorazione
dei bordi.
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Conclusioni
Quanto visto sembra indicare che Firefox è:
P un tool che incontrerà molte simpatie tra gli utenti più giovani
o più tecnologicamente curiosi e già avvezzi alle caratteristiche
di sistemi open-source, sempre in evoluzione, con quell’aria di
sperimentazione e dinamicità che li distingue dai noiosissimi
prodotti delle rigide pianificazioni industriali, coi loro goffi
ammiccamenti giovanilistici e l’aspetto presunto cool scaturito
da studi grafici affogati nelle procedure di qualità (per chi
non avesse afferrato il senso, avete presente le atroci GUI di
Windows 2000 e ancor peggio XP, o l’infausto Mr. Clippy?)
P la più valida alternativa a IE per ridurre l’esposizione ai più diffusi
problemi di sicurezza (Opera, pur ottimo tecnicamente, è fuori
gioco a causa dell’inaccettabile prezzo richiesto per la versione
standard o l’aggiunta di pubblicità per la versione freeware).
Disclaimer
Figura 17 – Internet Explorer:
resa corretta della prima
trasformazione Xslt.
I test sono stati eseguiti senza
una verifica da parte della
VeriTest testing division di
Lionbridge Technologies, Inc.
(«VeriTest») o da parte di Ziff
Davis Media Inc.; pertanto
né Ziff Davis Media Inc.né
VeriTest sono responsabili dei
risultati o forniscono garanzie
su di essi. Tutti i prodotti
utilizzati nel test sono versioni
disponibili pubblicamente.
Figura 18 – Firefox: resa sbagliata della prima trasformazione Xslt.
Firefox: errori di colorazione dello sfondo.
Figura 20 – Internet Explorer:
resa corretta della seconda
trasformazione Xslt.
Figura 14 – Gestione delle tabelle secondo specifiche Css 2 con Internet
Explorer (in alto, resa sbagliata) e Firefox (in basso, resa corretta).
Figura 21 – Firefox: resa sbagliata della seconda trasformazione Xslt.
Figura 15 – Resa
del codice Html
relativo a script e
oggetti grafici.
Tutto ciò però non sembra sufficiente per contrastare realmente Internet
Explorer. Nonostante sul piano puramente tecnico Firefox vanti soluzioni
più flessibili e complete, non c’è stato un vero salto di qualità rispetto le
versioni del precedente Mozilla. Non saranno i temi colorati e divertenti
o le add-on a spostare la massa di utenti. Inoltre, IE 6.0 è un prodotto
ormai datato che Microsoft dovrà rinverdire in tempi non lunghi. È facile
immaginare che feature paragonabili a quelle di Firefox possano essere
facilmente proposte. Infine, ricordiamo ancora una volta che l’alternativa
non è IE o Firefox, ma IE e basta oppure IE più Firefox, poiché IE è non
disinstallabile né eludibile per il 95% degli utenti. Le utenze aziendali e
professionali non sono presumibilmente attratte dai vantaggi dell’opensource fino a quando questo non offrirà soluzioni di classe enterprise,
realmente innovative o significativamente più efficienti. Servono idee
nuove nel mondo dei browser e rispetto ai tempi eroici di Netscape
Navigator non se ne sono ancora viste molte, neppure in Firefox. z
Figura 16 – Internet Explorer: problemi di gestione del tag OBJECT.
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