CHI HA PAURA DELL`UOMO NERO? - Fondazione Teatri di Piacenza

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CHI HA PAURA DELL`UOMO NERO? - Fondazione Teatri di Piacenza
COMUNE DI PIACENZA
ASSOCIAZIONE AMICI DEL
TEATRO GIOCO VITA
Direzione Generale
per lo Spettacolo
dal vivo
34a RASSEGNA DI TEATRO SCUOLA
Stagione Teatrale 2013/2014
Centro Teatrale MaMiMò
CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO?
Teatro Comunale Filodrammatici
lunedì 10 febbraio 2014 - ore 10.30
martedì 11 febbraio 2014 - ore 9 e ore 10.45
mercoledì 12 febbraio 2014 - ore 10.30
Centro Teatrale MaMiMò
CHI HA PAURA DELL’UOMO NERO?
di Eleonora Giovanardi e Angela Ruozzi
ispirato a Sembrava un corvo di Alfredo Stoppa e Sonia M. L. Possentini, Kite Edizioni
con Eleonora Giovanardi e Maria Concetta Gravagno
drammaturgia dei suoni Marco Monica
consulenza luci Fabio Festinese
scene Santino Casi
foto di scena Francesco Rifolfi
video Tommaso Ronda
con la collaborazione artistica di Little Red Stuga AB, l’ispirazione di Smarin Design
e la consulenza psico-pedagogica della dottoressa Pinuccia Fagandini
pubblico: da 4 a 10 anni - durata: 45 minuti
teatro d’attore, ombre e pupazzi
promo: http://www.youtube.com/watch?v=arRTgL4MS_o
“Se non fai i compiti arriva il mostro e ti mangia!”, “Se non riordini la camera chiamo
l’uomo nero che ti porta via!”. Queste frasi popolano l’infanzia di Martina e dei bambini
di oggi e di sempre. Ma cosa succederebbe se l’uomo nero che tanto evochiamo tutt’a
un tratto si materializzasse?
In questa favola l’uomo nero, un’ombra sui muri dal risolino stridulo, un mostro impalpabile simile a un corvo, con la sua bicicletta cigolante, il suo aspetto arcigno e il suo
TI MANGIO, fa tremare la piccola protagonista che lo vede apparire inaspettato dalla
nebbia della pianura. La paura cresce a tal punto che lei stessa si ritrova a seguirlo, a
scrutarlo da lontano, a spiarlo. Una paurosa attrazione che si risolve con un anno in più,
una sorellina discesa dalla luna e la scoperta che quell’uomo nero altro non è che…
Le paure sono una cosa seria. Le paure dei bambini lo sono ancora di più. Essi non sanno
ancora distinguere chiaramente i sogni dalla realtà; si affidano alla conoscenza degli
adulti che spesso minimizzano, spaventano con leggerezza o si rifugiano dietro “frasi
bugiarde e vili”. D’altronde i bambini lo sanno che esiste qualcosa di cui bisogna avere
timore. Talvolta ne vanno essi stessi alla ricerca: devono sapere chi c’è in cantina, chi si
nasconde nella casa disabitata.
Lo spettacolo ha il desiderio di riaffermare che l’uomo nero esiste, non importa se è
concreto o è solo immaginato. La paura esiste e ci fa qualcosa. È dunque un sentimento
che va affrontato seriamente, delicatamente e rispettato a qualsiasi età della vita.
Angela Ruozzi e Eleonora Giovanardi
È giusto ed educativo parlare della paura, la paura c’è già negli incubi infantili, noi le
diamo solo una rappresentazione. La paura è un campanello d’allarme, ti mette in guardia dai pericoli. Essa ha perciò un valore strutturale per l’evoluzione del bambino. Ma la
favola deve anche aggiungere che il bambino ha la forza per affrontare le sue paure. La
favola deve concentrarsi sulla capacità attiva, positiva, trasformativa del bambino, che
scoprirà attraverso essa gli strumenti per agire sulla paura. È il bambino stesso che deve
trovare la via d’uscita, noi dobbiamo solo armarlo a puntino.
dott.ssa Pinuccia Fagandini
Materiale di riferimento
• Sembrava un corvo, Alfredo Stoppa, Sonia M.L. Possentini, Kite Edizioni, 2010
• Nella bocca dell’immaginazione, Mafra Gagliardi, Titivillus Edizioni, 2007
• Quaderno dell’immaginario 1992-94. La Paura, a cura di Mafra Gagliardi,
Osservatorio dell’immaginario giovanile/Regione Piemonte, 1995
• Paura sì paura no: libri per chi non sa leggere, Loretta Bertinetti, Parma - Comune
servizio biblioteche. Biblioteca C. Pavese, 1994
• Ho paura. Che cosa spaventa i bambini: un modo per conoscere e capire le loro paure,
Paola Binetti, Flavia Ferrazzoli, Caterina Flora, Edizioni Scientifiche Magi, 1999
• Grammatica della fantasia, Gianni Rodari, Einaudi Ragazzi, 2010
• Il mondo incantato, Bruno Bettelheim, Saggi Universale Economica Feltrinelli, 2005
• Fantasia, Bruno Munari, Editori Laterza, 2009
• La filosofia in quarantadue favole, Ermanno Bencivegna, Oscar Saggi Mondadori,
2007
• Play all day. Design for children, Robert Klanten, Sven Ehmann, Gestalten, 2009
• Casa del tempo, Roberto Piumini (illustrazioni di Roberto Innocenti), la Margherita
Edizioni, 2010
• I lupi nei muri, Neil Gaiman (illustrazioni di Dave McKean), Mondadori, 2003
• Fola fulèta. Fiabe popolari reggiane, Loredana Cassinardi-Luciano Pantaleoni
(illustrazioni di Giulio Taparelli), Incontri Editrice
• Il mostro peloso, H. Bichonnier, Edizioni EL
• Adesso ti prendo, Tony Ross, Edizioni EL
• Brutti sogni in ripostiglio, Mercer Mayer, Edizioni EL
• Babau, Lella Gandini, Emme Edizioni
• Ho paura del buio, Bode-Broere, Edizioni EGA
• Quando avevo paura del buio, Babalibri
• L’angelo delle scarpe, Joanna Concejo
Il Centro Teatrale MaMiMò è un polo culturale nato nel 2004 al cui interno sono attive una Compagnia che produce spettacoli di prosa e organizza eventi culturali, e una
Scuola di Teatro.
Gli attori della compagnia, per la maggior parte reggiani e formatisi alla Scuola d’Arte
Drammatica Paolo Grassi di Milano, dopo aver lavorato con i principali maestri italiani,
hanno scelto di privilegiare il rapporto col territorio come elemento fondamentale della
loro attività. L’obiettivo è quello di mantenere un gruppo di lavoro stabile che, attraverso
una continua attività di perfezionamento e scambio artistico, si proponga come punto
di riferimento teatrale produttivo e di aggregazione culturale sul territorio, ad un livello
professionale d’eccellenza.
La forma artistica scelta è quella di una compagnia che propone un Teatro colto e popolare insieme, atto collettivo di un gruppo riunito da una visione comune.
La compagnia conta attualmente 10 attori stabili e molti collaboratori esterni.
Nella primavera 2007, dopo aver vinto un bando di concorso del Comune di Reggio
Emilia, la sede operativa dell’associazione viene stabilita presso Officina delle Arti, dove
si tengono spettacoli, attività di formazione della Scuola (corsi, stage, letture, ecc) e
allestimenti di nuove produzioni, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del
Comune di Reggio Emilia.
Nel dicembre 2010 MaMiMò, in seguito ad un altro bando comunale, I Reggiani, per
esempio, prende in gestione il Teatro Piccolo Orologio di Reggio Emilia.
Tra le produzioni principali, Sogno di una notte di mezza estate (2008) di W.Shakespeare,
regia di Massimo Navone; Il mercante di Venezia (2008) di W.Shakespeare, regia di
Marco Maccieri; L’amante militare (2009) di Goldoni, regia di Antonio Fava; L’altra faccia della medaglia (2009) di Maccieri e Vezzani; La tartaruga gigante delle Galapagos
(2010, presentato anche al Festival Avignon Off); Top Dogs (2010), Otello ancora un
tango ed è l’ultimo (2012) regia di Massimo Navone.
Dal 2007 la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia collabora per le sue produzioni con
gli attori della compagnia. Nel 2006 MaMiMò ha ricevuto la nomina di Figlia d’arte da
parte dell’Accademia d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, attraverso una convenzione che permette ai due enti di collaborare a stretto contatto e di scambiarsi risorse
umane e tecniche a seconda delle necessità.
A sostegno del progetto, vive una solida Scuola di Teatro che dal 2005 offre percorsi di
formazione strutturati su più livelli per varie fasce d’età. Da allora molti che ora sono
attori hanno avuto la possibilità di formarsi, accedere alle Accademie Nazionali di Teatro
e, una volta diplomati, tornare a lavorare con un Centro di Teatro che vuole essere casa
di lavoro ed idee per quanti vogliano entrarvi. L’associazione conta attualmente 227 soci
frequentatori.
Il Direttore Artistico è Marco Maccieri, attore e regista che ha collaborato con numerosi
maestri tra i quali Luca Ronconi, Massimo Navone, Gabriele Vacis, Maurizio Schmidt,
Dominique Pitoiset, Daniele Abbado, Massimo Popolizio, Anatolij Vasilijev. Insegna attualmente Recitazione presso l’Accademia Paolo Grassi.
34a RASSEGNA
DI TEATRO SCUOLA
Stagione Teatrale 2013/2014
TEATRO GIOCO VITA - Teatro Stabile di Innovazione
Via San Siro, 9 - 29121 Piacenza
Telefono 0523.315578 - 0523.332613
Fax 0523.338428
Direzione artistica
Diego Maj
Ufficio Scuola
Simona Rossi, responsabile
([email protected])
Emma Chiara Perotti, prenotazioni
([email protected])
Marilisa Fiorani, prenotazioni spettacoli serali e biglietteria
([email protected])
Nadia Quadrelli, biglietteria
([email protected])