MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
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MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca LICEO SCIENTIFICO LICEO DELLE SCIENZE UMANE “R. POLITI” Via Acrone n. 12 – 92100 AGRIGENTO - Tel. / Fax 0922 20535 E-Mail: [email protected] - C.F. 80003890847 Anno Scolastico 2015/16 PROGETTO “Fuoriclasse” (alternanza scuola-lavoro) indirizzo:Liceo Scientifico PRESENTAZIONE Il presente progetto scaturisce dall'esigenza di attuare – in linea con quanto dettato dalla L. 107/2015 cosiddetta “buona scuola” - percorsi di Alternanza Scuola - Lavoro, come occasione di crescita formativa per gli studenti e di incontro tra l'offerta, declinata nel profilo in uscita dello studente, e la domanda proveniente dalle realtà produttivo/economiche del territorio PARTNERS (enti ospitanti):Confimpresa, Agrigento; Comune di Agrigento; Comune di Raffadali; Provincia Regionale di Agrigento; Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento; Ordine degli Architetti della Provincia di Agrigento; Farmacia Sammartino, Porto Empedocle; Farmacia Burruano, Racalmuto; Studio tecnico di geologia dott. Lauricella, Racalmuto; Studio legale avv. Filippo Pellitteri. TIPOLOGIA : alternanza in azienda ARCO TEMPORALE DI ATTUAZIONE: Le attività proposte si svolgeranno nel corso di tutto l’anno scolastico, in orario curricolare e non. Il calendario delle iniziative sarà fissato, in accordo con la Dirigenza e i partners coinvolti , compatibilmente con la disponibilità di questi ultimi e con gli altri impegni didattici. CONTESTO DI PARTENZA E INDIVIDUAZIONE PARTNERS La scelta dei partners suddetti scaturisce da due ordini di ragioni: l'indirizzo di studi ed un'attenta analisi la realtà produttiva del territorio su cui insiste l'Istituto, che si è anche avvalsa di svariati dati e indagini statistiche condotte negli ultimi anni. In merito al primo punto, il liceo scientifico - il cui sbocco naturale è la continuazione e l’approfondimento degli studi all’Università - non indirizza ad una professione specifica, ma consente al diplomato di inserirsi in tutti i contesti in cui sia richiesta disponibilità ad apprendere; ciò grazie alla formazione culturale garantita, equilibrata nei due versanti, umanistico e scientifico, nonché alla polivalenza e flessibilità del metodo di lavoro acquisito dallo studente. Per quanto concerne il tessuto socio-economico della nostra provincia, esso appare tendenzialmente in linea con la composizione a livello regionale, almeno per quanto concerne il peso percentuale dei tre settori fondamentali: l’agricoltura rappresenta infatti il 29,9% del totale, il Commercio il 33,1% e l’Industria il 6, 6%. Sempre in rapporto alla composizione regionale, invece, i settori delle Costruzioni (10.9%) e del turismo in senso stretto (ristorazione e alberghi, 4,2% del totale), fanno registrare valori leggermente superiori.Rispetto alla composizione del sistema produttivo provinciale, il dato che emerge fra tutti riguarda il maggior peso che assume il settore terziario e dei servizi nell’area della città capoluogo rispetto all’intera economia della provincia,tuttora ancorata, invece, prevalentemente, ad un sistema imprenditoriale agricolo ( 46% di imprese sul totale).I settori maggiormente rappresentativi sono quelli attinenti i servizi, confermando la configurazione fortemente terziarizzata del tessuto produttivo. Alto, poi, risulta il numero delle ditte individuali, che rappresentano quasi quattro quinti del sistema imprenditoriale agrigentino, caratterizzata da una forte imprenditoria locale, espressa non solo in termini di indici di concentrazione ma anche nel numero di settori. FINALITÀ' 1) Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro 2) Favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi, gli stili di apprendimento individuali 3) Realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e della società civile 4) Correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. OBIETTIVI DIDATTICI 1) Motivare ragazzi che, pur dotati di prerequisiti adeguati stentano a mostrare senso di responsabilità e impegno per i risultati; 2) Passare dal semplice possesso delle conoscenze all’acquisizione di competenze; 3) Acquisire competenze attraverso la soluzione di problemi concreti in un ambiente di cooperazione e di reale operatività; 4) Assegnare una valenza nuova connessa con il “fare” all'approccio allo studio proposto nei licei; OBIETTIVI FORMATIVI CONNESSI AL RAPPORTO CON IL TERRITORIO 1) Rapporto attivo con la realtà ed il territorio, centrato su una lettura attenta, continua, analitica del contesto, personalizzata e in grado di alimentare motivazioni a intervenire, ad agire e tenere comportamenti produttivi e socialmente utili; 2) Approccio scientifico-sperimentale alla conoscenza e l’utilizzo di esso per impostare e gestire in maniera attiva e partecipata relazioni coerenti con la realtà circostante; 3) Capacità di valutazione dei problemi che consenta di verificare la compatibilità tra fini e mezzi, di interpretare i bisogni, di calcolare costi e benefici, ecc.; 4) Favorire lo spirito di iniziativa e una capacità di “intraprendere” che motivino l’azione; 5) Agevolare l’adozione di una metodologia basata su un insieme organico di saperi, esperienze, capacità operative e soluzionl di problemi in un determinato ambito, riconducibili ad una o più competenze certificabili; OBIETTIVI FORMATIVI CONNESSI ALL'ORIENTAMENTO 1) favorire l’acquisizione di competenze utili all’apprendimento lungo l’arco della vita ( life long learning) per fronteggiare le sfide che provengono dalla mondializzazione dei mercati, dal rinnovamento tecnologico e scientifico del mondo del lavoro e dalla continua accelerazione della società della conoscenza e dell’informazione; 2) orientare le attitudini degli studenti in vista della scelta di studi post – diploma ; 3) approfondire gli ambiti d'interesse dello studente attraverso il contatto con le realtà professionali. CLASSI COINVOLTE Classi terze indirizzo scientifico COMPOSIZIONE E COMPITI DEL “GRUPPO DI LAVORO PER L'ALTERNANZA” Il “Gruppo di lavoro per l'alternanza” è composto dai seguenti docenti: - prof. Rossana Neri (referente); - prof. Lidia Campanile; - prof. Rosalia Lo Pilato; - prof. Olivia Vita; - prof. Maria Pia Maida; - prof. Alfonsina Cardella; - prof. Maria Mazzara; - prof. Rita Capodicasa; - prof. Alfonsina Cimino Esso ha una funzione propositiva ed organizzativa per la realizzazione di una metodologia in alternanza tra scuola e lavoro; infatti, in collaborazione con i Consigli di Classe delle classi coinvolte: - propone strategie e modelli per recepire l’innovazione didattica basata su competenze, laboratori, problemi e studio di casi; - analizza gli esiti occupazionali dei diplomati e le figure professionali richieste dal territorio; - Delinea profili in uscita in termini di competenze, conoscenze, abilità; - Propone una sintesi tra PECUP e le competenze culturali ed educative; - Cura la programmazione al fine di adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e favorire il coordinamento interdisciplinare; - Promuove contatti con altre scuole per scambi di informazioni ed esperienze ed eventuali iniziative di collaborazione; - Ricerca notizie on-line per essere sempre aggiornati sulle ultime direttive; - Propone forme di collaborazione scuola/lavoro; - Individua partners per alternanza scuola/lavoro; - Individua possibili moduli interdisciplinari da proporre in CdC. COMPITI CONSIGLI DI CLASSE Ciascun Consiglio di Classe: 1) Concorre all'attuazione dei compiti precipuamente assolti dal “Gruppo per l'alternanza” 2) Sulla base della certificazione delle competenze, procede: a) alla valutazione degli esiti delle attività di alternanza e della loro ricaduta sugli apprendimenti disciplinari e sul voto di condotta; le proposte di voto dei docenti del Consiglio di classe tengono esplicitamente conto dei suddetti esiti; b) all’attribuzione dei crediti ai sensi del D.M. 20 novembre 2000, n. 429, in coerenza con i risultati di apprendimento in termini di competenze acquisite coerenti con l’indirizzo di studi frequentato, ai sensi dei dd.PP.RR. nn. 87, 88 e 89 del 2010 e delle successive Linee guida e Indicazioni nazionali allo scopo emanate. COMPITI DEI TUTOR INTERNI ED ESTERNI 1. Il docente tutor interno svolge le seguenti funzioni: a) elabora, insieme al tutor esterno, il percorso formativo personalizzato sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale); b) assiste e guida lo studente nei percorsi di alternanza e ne verifica, in collaborazione con il tutor esterno, il corretto svolgimento; c) gestisce le relazioni con il contesto in cui si sviluppa l’esperienza di alternanza scuola lavoro, rapportandosi con il tutor esterno; d) monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse; e) valuta, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le competenze progressivamente sviluppate dallo studente; f) promuove l’attività di valutazione sull’efficacia e la coerenza del percorso di alternanza, da parte dello studente coinvolto; g) informa gli organi scolastici preposti (Dirigente Scolastico, Dipartimenti, Collegio dei docenti, Gruppo di lavoro per l'alternanza) ed aggiorna il Consiglio di classe sullo svolgimento dei percorsi, anche ai fini dell’eventuale riallineamento della classe; h) assiste il Dirigente Scolastico nella redazione della scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate le convenzioni per le attività di alternanza, evidenziandone il potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione. 2. Il tutor formativo esterno svolge le seguenti funzioni: a) collabora con il tutor interno alla progettazione, organizzazione e valutazione dell’esperienza di alternanza; b) favorisce l’inserimento dello studente nel contesto operativo, lo affianca e lo assiste nel percorso; c) garantisce l’informazione/formazione dello/i studente/i sui rischi specifici aziendali, nel rispetto delle procedure interne; d) pianifica ed organizza le attività in base al progetto formativo, coordinandosi anche con altre figure professionali presenti nella struttura ospitante; e) coinvolge lo studente nel processo di valutazione dell’esperienza; f) fornisce all’istituzione scolastica gli elementi concordati per valutare le attività dello studente e l’efficacia del processo formativo. 3. Le due figure dei tutor condividono i seguenti compiti: a) predisposizione del percorso formativo personalizzato, anche con riguardo alla disciplina della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. In particolare, il docente tutor interno dovrà collaborare col tutor formativo esterno al fine dell’individuazione delle attività richieste dal progetto formativo e delle misure di prevenzione necessarie alla tutela dello studente; b) controllo della frequenza e dell’attuazione del percorso formativo personalizzato; c) raccordo tra le esperienze formative in aula e quella in contesto lavorativo; d) elaborazione di un report sull’esperienza svolta e sulle acquisizioni di ciascun allievo, che concorre alla valutazione e alla certificazione delle competenze da parte del Consiglio di classe; e) verifica del rispetto da parte dello studente degli obblighi propri di ciascun lavoratore di cui all’art. 20 D. Lgs. 81/2008. In particolare la violazione da parte dello studente degli obblighi richiamati dalla norma citata e dal percorso formativo saranno segnalati dal tutor formativo esterno al docente tutor interno affinché quest’ultimo possa attivare le azioni necessarie. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO Ai soggetti coinvolti saranno somministati, in itinere ed a conclusione dei percorsi, questionari appositi. MODALITÀ CONGIUNTE DI ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE (Tutor struttura ospitante, Tutor scolastico, Docenti discipline coinvolte, Consiglio di Classe) Alla fine di ogni attività gli allievi dovranno produrre una relazione finale sui risultati ottenuti a seguito delle attività svolte. Queste costituiranno l’indicatore del livello di apprendimento del singolo allievo. Inoltre, tali risultati verranno presentati, discussi ed analizzati anche con tutto il gruppo di allievi. Questo permetterà al tutor di riferimento di poter analizzare non solo l’apprendimento individuale ma anche il “processo di apprendimento del singolo all’interno del gruppo in formazione”.Più in generale saranno adottate le seguenti modalità di accertamento e valutazione delle competenze acquisite: - Verifiche pluridisciplinari a fine attività; relazioni scritte; analisi di casi; problem solving. questionari e colloqui di gruppo e individuali. - Diario di bordo - Simulazioni di contesti - Verifiche disciplinari sui contenuti appresi - Rilevazione settimanale delle presenze degli alunni alle attività; - Valutazione del processo in termini di: a) Efficacia cioè congruenza tra obiettivi perseguiti ed obiettivi conseguiti; b) Efficienza intesa come rapporto tra risorse utilizzate(materiali e professionali) e risultati conseguiti sul piano personale e sociale. - Incontri periodici di coordinamento di tutti gli operatori coinvolti - Un dossier conclusivo sull’esperienza: descrizione dell’attività di stage, rivisitazione e riflessione sull’esperienza. Il comportamento nell’esperienza (a cura della scuola e dei partner esterni) secondo i seguenti indicatori: a) Motivazione, interesse e disponibilità all’impegno b) Costanza di presenza e di impegno c) Responsabilità nell’assumere il carico di lavoro d) Disponibilità a lavorare in gruppo e) Flessibilità f) Capacità di osservazione MODALITÀ DI CERTIFICAZIONE/ATTESTAZIONE DELLE COMPETENZE Per la certificazione delle competenze ci si avvarrà del modello proposto dal Miur all'allegato h) della Guida operativa ATTIVITA' (differenziate per ente): ORDINE ARCHITETTI PROVINCIA DI AGRIGENTO L'Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori rappresenta un punto di riferimento tanto per gli iscritti quanto per la committenza e le altre istituzioni. Alcune prassi ormai consolidate vedono l'Ordine in primo piano rispetto a: - segnalazione di nominativi di professionisti iscritti all’Albo per l'attribuzione di incarichi professionali, su richiesta della committenza; - corsi di formazione ed aggiornamento; - organizzazione di seminari e convegni; - organizzazione di Commissioni di studio per settori di particolare interesse; - informazione agli iscritti; - proposte al CNAPPC per l'adozione di provvedimenti di legge; - l'Ordine è il riferimento principale ed istituzionale per la categoria e gli interlocutori della categoria. Pertanto nell’ambito delle finalità del presente progetto, presso tale ente gli studenti parteciperanno e concorreranno alle attività suddette. Inoltre l’Ordine degli Architetti P.P.C. si è reso disponibile anche all’individuazione di studi tecnici aderenti, presso i quali gli studenti possano effettuare attività di alternanza scuola-lavoro. Nei diversi studi di architettura ed urbanistica saranno realizzate semplici attività di progettazione attraverso l’analisi e l’elaborazione di dati specifici reperiti ed individuati dal tutor di riferimento. I ragazzi dovranno procedere all’acquisizione dei dati, effettuare operazioni di elaborazione dei risultati e stilare una relazione finale sulle attività svolte. Le visite guidate presso luoghi significativi di lavoro (cantieri edili, opere significative dal punto di vista ambientale, ecc.), costituiranno dei momenti importanti di approfondimento e chiarimento delle tematiche trattate in ogni singola fase della progettazione e permetteranno ai ragazzi di apprendere vedendo. ATTIVITA' D'AULA (10 ore) così suddivise: - n. 4 ore Formazione su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (a cura del RSPP) - n. 6 ore di rielaborazione finale di tutte le attività teoriche e pratiche svolte nell’ambito del progetto (docenti interni discipline coinvolte). ATTIVITA’ SUL CAMPO (50/60 ore), (comprese le visite guidate/incontri presso enti ed aziende di settore) così suddivise: - Presentazione del percorso. Presentazione del tutor aziendale. Presentazione del programma di massima (a cura del tutor aziendale). L'Ordine degli Architetti ed i suoi compiti istituzionali; - La professione di architetto e le sue implicazioni - Formazione sui seguenti temi: - Per le attività da svolgersi presso gli studi di architettura: attività sul campo nel corso delle quali saranno sviluppate tecniche e metodologie di analisi, progettazione, modellazione, calcolo, sintesi e rielaborazione finale nell’ambito di situazioni progettuali reali. Saranno inoltre effettuate visite guidate presso cantieri edili. rielaborazione finale dell’attività sul campo da parte degli allievi COMPETENZE DA ACQUISIRE, NEL PERCORSO PROGETTUALE CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALL’EQF Conoscenze Abilità Criteri di progettazione e modellazione in campo ingegneristico Ricavare, raccogliere e ordinare informazioni da diverse documentazioni Conoscere e valutare le grandezze in gioco (fisiche, chimiche, biologiche, matematiche, ecc.) Interpretare dati, numeri e grafici Conoscere le tecniche di progettazione strutturale e meccanica Utilizzare software specifici per l’elaborazione di dati Conoscere software di elaborazione dati Leggere e interpretare un disegno tecnico Conoscere software per il disegno tecnico Realizzare un disegno tecnico Costruire tabelle, archivi, grafici Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale Competenze Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca,comunicare. Sperimentare il cambiamento e la diversità dei tempi storici attraverso le azioni dell'uomo sul territorio. Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi grafici. Risolvere problemi e applicare le conoscenze acquisite a situazioni di vita reale, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte allo sviluppo scientifico e tecnologico Comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi Effettuare una comunicazione Tipologie testuali, tecniche espressive scritta/orale o multimediale con e compositive, registri linguistici, stili linguaggio appropriato (Italiano) Strutture morfo-sintattiche e lessico di base su argomenti di vita quotidiana, sociale e professionale.(Inglese) Presentarsi ed effettuare una comunicazione scritta/orale (Inglese) Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire la comunicazione anche mediante l' utilizzo del lessico e delle strutture di base della L2 (livello B1). COMPETENZE DA ACQUISIRE AL TERMINE DEL TIROCINIO Competenze tecnico-professionali: 1)Acquisire l’abitudine a ragionare con rigore logico, ad identificare i problemi e a individuare possibili soluzioni. 2)Saper utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per studiare, fare ricerca,comunicare. 3)Sperimentare il cambiamento e la diversità dei tempi storici attraverso le azioni dell'uomo sul territorio. 4)Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire la comunicazione anche mediante l' utilizzo del lessico e delle strutture di base della L2 (livello B1). 5) Individuare le strategie appropriate per la soluzione dei problemi grafici. 6) Risolvere problemi e applicare le conoscenze acquisite a situazioni di vita reale, anche per porsi in modo critico e consapevole di fronte allo sviluppo scientifico e tecnologico 7)Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale 8)Comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazionee modellizzazione dei processicomplessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi Competenze relazionali e organizzative: 1)Pianificare le attività e attuarle verificandone via via i risultati; 2)Interagire in gruppo valorizzando le capacità di ciascuno e gestendo le conflittualità; 3)Sviluppare capacità di osservazione ed ascolto; 4) Rafforzare le proprie capacità di problem-solving; 5) Acquisire flessibilità, adattamento, senso di responsabilità; 6) Rafforzare la capacità di assumere incarichi; 7) Accrescere metodo e organizzazione a livello individuale e di gruppo 8) Sviluppare imprenditorialità e spirito d'iniziativa Il docente referente Prof.ssa Rossana Neri Il Dirigente Scolastico Prof. Antonio Manzone