Diapositiva 1 - Prima Comunicazione

Transcript

Diapositiva 1 - Prima Comunicazione
IL FUTURO DELLA PUBBLICITÀ
(marzo 2007)
QUESTA RICERCA
ƒ 130 INTERVISTE ‘IN DEPTH’ A INVESTITORI E OPERATORI PIÙ
ALCUNI ESPERTI
ƒ CON UTILIZZO DEL MODELLO ECONOMETRICO ASTRA/AIRESIS IN
USO DAL 1987 (DOPO DUE REVISIONI)
ƒ CON
5 ESCLUSIONI: DIRECTORIES, FREE PRESS PERIODICA,
MATERIALE NON INDIRIZZATO, PRODUCT PLACEMENT, CARTOLINE
PROMOZIONALI
ƒ UN
CLIMA
INCERTO:
LA
CONVINZIONE
DELL’85%
DEGLI
INTERVISTATI È CHE SIAMO NEL PIENO DI UNA CONCITATA FASE DI
CAMBIAMENTO EPOCALE. ESSA DETERMINA CURIOSITÀ E
PROGETTUALITÀ INNOVATIVA (IN EVIDENTE DISCONTINUITÀ COL
PASSATO) MA ANCHE ATTESA, SOSPENSIONE, SCONCERTO,
INCERTEZZA, ANSIA, CONFUSIONE
I TRE DRIVER DEL CAMBIAMENTO
1
2
LA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA IN VIA DI RAPIDA DIFFUSIONE
ƒ
il boom di Internet
ƒ
la banda larga di massa
ƒ
il wireless in crescita
ƒ
i terminali mobili con immagini in movimento
ƒ
le piattaforme multimediali ‘multisource’
IL CAMBIAMENTO DEMO-CULTURALE
ƒ
la ‘generazione della playstation’ lontana dai mezzi classici
ƒ
i nuovi adulti tardivi e insicuri
ƒ
i 35-54enni ora inedito baricentro dell’innovazione
ƒ
i ‘nuovi vecchi ragazzi’ 60-78enni moderni consumatori
I TRE DRIVER DEL CAMBIAMENTO
3
IL NUOVO CONSUMATORE
ƒ
più critico, distratto od ostile, ‘saturo’
ƒ
‘sazio’ e difficile da motivare
ƒ
de-identificato e infedele
ƒ
camaleontico, mobile, migrante, ‘multitasking’
ƒ
orientato all’esperienza totale gratificante
ƒ
più attivo, interattivo, partecipativo,
a volte produttore dell’informazione
ƒ
svariante tra ‘low cost’ e offerte ‘premium’
ƒ
inclassificabile
IL RAPPORTO CON I MEDIA
DIECI MEGA-TREND:
1)
LA PERCEZIONE DELLA CONTINUA
RIDUZIONE DELLA REDDITIVITÀ DELLA PUBBLICITÀ,
DEL ‘COMMUNICATIONAL RETURN ON INVESTMENT’
2)
LA RICERCA DI ALTERNATIVE
SIA NELL’ADV SIA NELLA ‘NON MEDIA COMMUNICATION’
3)
IL RIGETTO DEI MEDIA E DELLE FORME DI COMUNICAZIONE
INCAPACI DI RINNOVARSI
4)
L’ATTENZIONE E LA SPERIMENTAZIONE
DI FORME NON CONVENZIONALI
(AMBIENT, EXPERIENTIAL, VIRAL, GUERRILLA, ECC.)
5)
IL PASSAGGIO DEL FOCUS DAL PRODOTTO AL CONSUMATORE,
DALL’OGGETTO ALLA RELAZIONE ‘AD ASSETTO VARIABILE’
(CANGIANTE COL DESTINATARIO E COL CONTESTO)
6)
IL TRIONFO DELLA MULTIMEDIALITÀ EVOLUTA
(NON COMBINAZIONE MA INTEGRAZIONE) CON MINOR PESO DELL’ADV)
IL RAPPORTO CON I MEDIA
7)
LO SWITCH VERSO COMUNICAZIONI SELETTIVE,
MIRATE, OTTIMIZZANTI L’INVESTIMENTO
8)
L’ABBANDONO DEL ‘DIRE’ A FAVORE DELLO STUPIRE,
PROVOCARE, EMOZIONARE, COINVOLGERE, FAR PARTECIPARE
(E RASSICURARE)
9)
L’ENFASI INSISTITA SULL’INNOVAZIONE
ANCHE DI CODICI, LINGUAGGI, STILI DI COMUNICAZIONE
10) IL PERSEGUIMENTO DELLA LEGITTIMAZIONE ETICA
BASATA SUI VALORI
IL RAPPORTO CON I MEDIA
IL MAINSTREAM È DATO DAL MARKETING RELAZIONALE,
ORA CON ENFASI SULLE FORME INNOVATIVE E ‘TRASVERSALI’
a) GLI EVENTI (+12% medio annuo nel triennio)
b) IL ‘GUERRILLA’ (non una forma specifica di comunicazione
ma una ‘filosofia’ con molteplici applicazioni)
c) IL ‘VIRAL’ (sviluppo del ‘word of mouth’ per informazioni ed emozioni)
d) L’AMBIENT (come meta-medium multi-occasioni)
IL RAPPORTO CON I MEDIA
forte crescita
lieve crescita
ƒ Internet
ƒ relazioni
stabilità
lieve calo
ƒ promozioni
ƒ quotidiani
pubbliche
ƒ tv satellitare
ƒ direct
ƒ radio
non convenzionale
e fuori casa
ƒ iptv
ƒ ‘esterna’
ƒ cinema
digitalizzato
ƒ tv digitale
satellitare e
terrestre
ƒ periodici
professionali
ƒ free press
response
ƒ tv digitale
forte calo
ƒ periodici
ƒ tv generalista
I TREND SETTORIALI
in crescita
stabili
in calo
ƒ ‘pubblico’
ƒ automotive
ƒ editoria e media
ƒ ICT e telefonia
ƒ fast moving goods
ƒ tessile/abbigliamento
ƒ elettronica di consumo
ƒ cosmesi
ƒ arredamento
ƒ distribuzione
ƒ health
ƒ banche, servizi finanziari
ƒ trasporto aereo
ƒ assicurazioni
ƒ turismo
ƒ lusso e high standing services
ƒ calzature sportive
ƒ abbigliamento intimo
ƒ local brands
ƒ marche meridionali
LO SCENARIO ‘MACRO’
2006
2007
2008
PIL
+1.9
+2.0
+1.6
consumi privati
+1.6
+1.8
+1.5
investimenti in comunicazione
+0.6
+0.7
+1.2
IN UN CONTESTO DI MODESTA RIPRESA ECONOMICA GENERALE
(CON ‘PICCO’ NEL 2007)
IL MERCATO DELLA COMUNICAZIONE
PER LA PRIMA VOLTA CRESCE MENO DEL PIL E DEI CONSUMI
TALCHÉ SI RIDUCE LA QUOTA DEGLI INVESTIMENTI SUL PIL
(DALL’1.27% NEL 2005 ALL’1.24% NEL 2007/2008)
* i dati sono reali = al netto dell’inflazione
I MACRO-TREND
TRE MACRO-FENOMENI IN ATTO:
1.
IL RALLENTAMENTO DELLA CRESCITA DEGLI INVESTIMENTI
IN COMUNICAZIONE (INFERIORE A QUELLA DEL PIL),
MOTIVATO DAL RITARDO DELL’OFFERTA (MEZZI E SERVIZI
D’INTERMEDIAZIONE) NEL RISPONDERE AI MUTAMENTI VELOCI
(DEI TARGETS, DELLA TECNOLOGIA, DEGLI INVESTITORI)
2.
IL PARZIALE RIDIMENSIONAMENTO DEI MEZZI ‘CLASSICI’
(SE NON GARANTENTI PROFILAZIONE DEL TARGET,
INTERATTIVITÀ, PARTECIPAZIONE)
A FAVORE DELLA ‘NON MEDIA COMMUNICATION’
E DI FORME NON CONVENZIONALI
3.
LA ‘SELEZIONE DARWINIANA’ DEI MEZZI MARGINALI
E – OVUNQUE – DELLE TESTATE/FORME PIÙ DEBOLI E RIGIDE
IL PRESIDIO DEI MERCATI
QUATTRO MEGA-TREND:
a)
L’ACCELERAZIONE DEI CAMBIAMENTI E LA FINE DELLA STABILITÀ
b)
L’ENFASI SULLA DIFFERENZIAZIONE
CON RICERCA DELLA SEGMENTAZIONE
(PER TARGET E – ORA DI PIÙ – AREE)
c)
LA CONFERMA DELLA PREVALENZA DELLA PRIORITÀ DEL ‘SELL OUT’
d)
LA TENDENZA ALL’EXTENSION E ALLO STRETCHING DEI BRAND
I QUOTIDIANI
UNA CRESCITA MODESTA
2006
2007
2008
+2.3%
+2.4%
+1.9%
I FATTORI DI SVILUPPO
ƒ la crescita della pubblicità nazionale
ƒ il boom della ‘free press’ (con rallentamento a fine periodo)
ƒ le performance di alcune testate leader o affiliative
ƒ il successo crescente delle edizioni ‘on line’
I QUOTIDIANI
I FATTORI DI FRENO
ƒ il disassamento da quasi tutti i mega-trend
ƒ la competizione dei ‘new media’
ƒ il debolissimo rapporto con i giovanissimi e – in parte – i giovani adulti
ƒ il calo e/o l’invecchiamento del lettorato
ƒ la debole dinamica dei quotidiani a pagamento
ƒ la crescente concorrenza di altri ‘media’ e nuove forme di comunicazione
per la pubblicità locale
ƒ il continuo, forte calo della pubblicità rubricata e di servizio
I PERIODICI
UNA CRESCITA DI RALLENTAMENTO
2006
2007
2008
+4.4%
+2.7%
+2.9%
I FATTORI DI CRESCITA
ƒ i plus degli ‘specializzati’ (segmentazione, profilazione, permanenza)
sino al 2006
ƒ i plus dei ‘magazine’ (diffusione e qualità del lettorato) sino al 2007
ƒ i restyling e i rilanci dei ‘mass media’ (sino al 2006)
ƒ alcune nuove testate
ƒ la crescita di moda, lusso, arredamento, largo consumo
I PERIODICI
I FATTORI DI FRENO
ƒ la crescente selettività della domanda
ƒ l’iper-affollamento dell’offerta
I PERIODICI TECNICI E PROFESSIONALI
UNA STASI CON INDEBOLIMENTO
2006
2007
2008
=
+0.6%
+0.6%
I FATTORI DI CRESCITA
ƒ la rilevanza e a volte l’esclusività (anche come ‘community’
o almeno come luogo di contatto/incontro)
ƒ la sostituzione crescente della ‘tabellare’ con altri servizi
(Internet, eventi, formazione, pubblicazioni ‘ad hoc’)
ƒ la ‘selezione darwiniana’ oligopolizzante (dal 2008)
a favore di pochi editori ‘forti’ e multimediali
ƒ la crescita dei comparti meccanica/elettromeccanica, edilizia, elettronica
I PERIODICI TECNICI E PROFESSIONALI
I FATTORI DI FRENO
ƒ l’esagerato affollamento
ƒ la concorrenza crescente di fiere e mostre
ƒ lo ‘shift’ di investimenti verso promozioni e incentivazioni
(specie ‘trade marketing’ e ‘B2B’)
ƒ il boom di Internet e (dal 2008) dei canali tv digitali
ƒ le difficoltà di molti mercati ‘consumer’ e ‘B2B’
ƒ il calo dei comparti health, informatica, TLC
e la semi-stasi di casa/arredo e largo consumo
ƒ l’impossibilità di recuperare ‘a valore’ i cali degli spazi venduti
ƒ l’assenza di dati certi/certificati sui lettori
LA TELEVISIONE
L’INIZIO DEL
PERIODO
CALO
DI
LUNGO
2006
2007
2008
+1.7%
+1.0%
+1.9%
I FATTORI DI SVILUPPO
ƒ il persistere della leadership
ƒ la forte crescita della tv satellitare, generalista e tematica, con target
qualificato (seppur con segmentazioni ancora deboli) a prezzi contenuti
e con passaggio di vari canali in passato non satellitari
ƒ la crescita ulteriore del ‘bouquet’ di canali segmentanti della tv satellitare
ƒ l’estensione di Auditel alla tv satellitare
ƒ la crescita del digitale terrestre (dal 2007)
ƒ l’arrivo degli spot interattivi sul digitale terrestre (dal 2008)
ƒ il boom dell’iptv (dal 2007) e della tv sul cellulare multimediale (dal 2008)
LA TELEVISIONE
I FATTORI DI FRENO
ƒ l’inizio della ‘presa di distanza’ dalla tv generalista
(in parziale crisi di audience e di rapporto prestazioni/prezzo)
ƒ il consolidarsi e l’estendersi dell’ ‘opinio communis’
che valuta il forte calo di lungo periodo
del ‘communicational ROI’ del mezzo televisivo
ƒ il confronto perdente col boom di Internet
ƒ l’impossibilità di aumentare i prezzi
(salvo che per la tv satellitare dal 2007)
ƒ il quasi nullo apporto del digitale terrestre
ƒ la debolezza della pubblicità locale
LA RADIO
UN’OTTIMA CRESCITA
2006
2007
2008
+2.2%
+2.8%
+3.1%
I FATTORI DI SVILUPPO
ƒ l’elevatissima audience (anche in movimento e su PC, cellulari, ecc.)
con la capacità di segmentare
ƒ la relazione con gli ascoltatori, favorita dalla riduzione degli affollamenti
ƒ l’estensione del target ai giovani adulti e gli adulti,
con fine del vissuto di mezzo solo per giovanissimi
ƒ l’integrazione con i ‘new media’, gli eventi, le forme di comunicazione
ƒ l’allargamento dell’offerta di reti, programmi qualificati, nuovi format
(dj-promotion)
LA RADIO
ƒ la professionalizzazione dell’offerta (reti, conduttori, intermediari, ecc.)
ƒ il rafforzamento di Audiradio
ƒ la crescita della ‘locale’ e delle segmentazione territoriale
I FATTORI DI FRENO
ƒ l’accresciuta concorrenza diretta della tv generalista in difficoltà
(nel 2006)
IL CINEMA
IL TRACOLLO SINO ALLA SVOLTA
2006
2007
2008
-9.3%
=
+2.9%
I FATTORI DI SVILUPPO
ƒ il rinnovamento delle sale
ƒ la ‘qualità’ degli spettatori medi e forti
ƒ il boom del ‘product placement’ nei film (qui non considerato)
ƒ lo sviluppo delle attività ‘non media’ nelle sale e negli spazi contigui
ƒ la digitalizzazione dell’ADV (con riduzione dei costi, qualità e controlli
garantiti, immediato ‘link’ col film e col target specifico)
ma solo dal 2008 o ancora più avanti nel tempo
IL CINEMA
I FATTORI DI FRENO
ƒ i costi elevati (spot, copie, ecc.)
ƒ i tempi elevati
ƒ la complessità della pianificazione e della gestione
ƒ la programmazione solo stagionale
ƒ la concorrenza, diretta e vincente, della tv satellitare e di Internet
ƒ l’assenza di rilevazioni (Audimovie solo dal 2007)
L’ESTERNA
UNA CRESCITA VIGOROSA
2006
2007
2008
+3.6%
+4.0%
+4.5%
I FATTORI DI SVILUPPO
ƒ la crescita dell’‘out of home’ con target dinamici e interessanti
ƒ l’incremento della comunicazione locale e areale
ƒ i vantaggi della concentrazione in pochi gruppi internazionali
(in termini di qualità degli impianti e strategie commerciali)
ƒ il boom dei ‘maxi’
ƒ la crescita dell’arredo urbano, degli aeroporti, dei trasporti urbani,
dei circuiti tematici
ƒ l’integrazione multimediale (dal 2008)
L’ESTERNA
I FATTORI DI FRENO
ƒ la percezione di onerosità
ƒ il persistere di un deficit di cultura di investitori, agenzie, centri-media
quanto ai modelli di pianificazione, nonostante il continuo allargamento
informativo fornito da Audiposter
ƒ la stasi o il calo dell’extra-urbana, delle luminose e dei poster
(in quest’ultimo caso con rilancio dal 2007)
INTERNET
UN BOOM TRIONFALE
2006
2007
2008
+48.1%
+35.1%
+30.2%
I FATTORI DI SVILUPPO
ƒ l’incremento della penetrazione (sempre più di massa, adulta, femminile)
ƒ la diffusione della banda larga (anche ‘mobile’),
delle connessioni ad alta velocità, dei terminali multifunzione
ƒ la crescita del tempo di connessione
ƒ l’arricchimento dell’offerta di funzioni, servizi, format
(incluse ‘keyword search’ e sponsorizzazioni)
ƒ la duttilità e la flessibilità (da ‘mass medium’ a ‘one to one’)
ƒ la piena coerenza con i nuovi ‘modelli di comunicazione’
(relazionali, interattivi, partecipativi, ‘comunitari’, ‘viral’)
INTERNET
I FATTORI DI SVILUPPO
ƒ l’ascesa
nella ‘curva
intermediari e target
d’esperienza’
di
investitori,
professionisti,
ƒ il goodwill e l’ingresso di nuovi utenti di ogni settore
(specie largo consumo, moda, lusso, banche e servizi),
anche per le pressioni/testimonianze dall’estero
ƒ l’inesauribile crescita dell’offerta di contenuti e servizi
(standard, ‘on demand’, auto-prodotti)
ƒ i costi più bassi dell’ADV tradizionale, seppur con ROI ancora dubbio
(secondo molti investitori)
ƒ la ‘gratuità attiva’ per i cittadini
LA CRESCITA DEI ‘NON ADVERTISING MEDIA’
NEL 2008 LE INIZIATIVE DI COMUNICAZIONE ‘BTL’
VARRANNO IL 55.8% DEL MERCATO
(DAL 52.9% DEL 2005)
CON 4 MEGA-TREND:
1
MINOR LORO UTILIZZO CONVENZIONALE,
A FAVORE DELL’INNOVAZIONE
2
MAGGIOR UTILIZZO INTEGRATO TRA LORO
E CON LE FORME NON CONVENZIONALI DI COMUNICAZIONE
3
4
MINOR LINK CON L’ADVERTISING
IMMENSA DIFFICOLTÀ DI CLASSIFICAZIONE
IL DIRECT RESPONSE
ACCELERA LA CRESCITA:
2006
2007
2008
+1.9%
+2.3%
+2.6%
I FATTORI DI SVILUPPO
ƒ la coerenza con molti dei principali mega-trend
ƒ la crescita dei ‘mezzi’ interattivi (a partire da Internet),
degli accedenti a essi, del ‘goodwill’ degli utenti
ƒ i plus della tracciabilità e della misurabilità
ƒ le sinergie con le promozioni
IL DIRECT RESPONSE
I FATTORI DI FRENO
ƒ le difficoltà per la ‘privacy’
ƒ i persistenti limiti di molte ‘liste’
ƒ il deficit culturale di vari investitori,
non ben consapevoli delle caratteristiche, delle peculiarità,
delle potenzialità, del DM
ƒ l’insufficiente ricorso a professionisti e agenzie adeguati
LE PROMOZIONI
RESTA STABILE LA CRESCITA
2006
2007
2008
+3.1%
+3.2%
+2.9%
I FATTORI DI SVILUPPO
ƒ l’ossessione del ‘sell-out’
ƒ lo spostamento verso target più affluenti, dinamici, innovativi
ƒ le sinergie con DM, RP ed Eventi nell’ambito del ‘marketing relazionale’
ƒ il successo delle in-store promotion (e – meno – di quelle ‘out-store’)
ƒ il forte impulso alle promozioni (specie ludiche) ‘on line’
LE PROMOZIONI
I FATTORI DI FRENO
ƒ il minor ‘appeal’ delle promozioni tradizionali
(banalizzazione, ripetitività, affollamento)
ƒ l’enfasi eccessiva sul ‘vantaggio’ garantito più che sul prodotto
ƒ la decrescente fedeltà (raccolte-punti e cataloghi),
sempre più momentanea
LE RELAZIONI PUBBLICHE
CONTINUA LA FORTE CRESCITA
2006
2007
2008
+4.6%
+4.5%
4.5%
I FATTORI DI SVILUPPO
ƒ la crescita degli investitori (più che dei budget),
anche al di fuori dei centri maggiori
ƒ la coerenza con vari mega-trend
(relazione, segmentazione, profilazione qualitativa, flessibilità)
ƒ il ritorno all’attenzione alla ‘reputazione’
ƒ le crescenti interazioni con le nuove forme di comunicazione
ƒ il boom degli Eventi
ƒ l’espansione delle RP rivolte ai consumatori (e non solo agli influenzatori)
ƒ i crescenti investimenti crescenti di ICT, banche, ‘pubblico’ locale e - dal
2008 - lusso
LE RELAZIONI PUBBLICHE
I FATTORI DI FRENO
ƒ la banalizzazione di molte proposte
ƒ gli inadeguati investimenti delle agenzie in R&D e formazione
ƒ le difficoltà nel ‘ricambio generazionale’
LE SPONSORIZZAZIONI
UNA STABILE CRESCITA MODESTA
2006
2007
2008
+2.9%
+2.8%
+2.9%
I FATTORI DI SVILUPPO
ƒ l’integrazione nella realizzazione di eventi complessi ed emozionanti
ƒ la possibilità di segmentare
ƒ la crescita dello sport (anche minore), della cultura
e – dal 2007 – dell’utilità sociale (favorente la ‘reputation’)
ƒ la crescita delle sponsorizzazioni areali
LE SPONSORIZZAZIONI
I FATTORI DI FRENO
ƒ il difficile link tra sponsor e ‘oggetto’
ƒ la banalizzazione da reiterazione (per la bassa creatività)
ƒ la scarsità di credibili strutture professionali dedicate
ƒ i costi di ADV e RP a supporto
ƒ il rallentamento dei settori spettacolo/musica, ambiente, ‘charity’
IL FUTURO DELLA PUBBLICITÀ