ATTIVITA` DI RICERCA RESPONSABILE: prof. ANTONIO CIOFFI

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ATTIVITA` DI RICERCA RESPONSABILE: prof. ANTONIO CIOFFI
ATTIVITA’ DI RICERCA
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. ANTONIO CIOFFI
STRUMENTI ASSICURATIVI PER LA GESTIONE DEL RISCHIO PER
GLI AGRICOLTORI
FINANZIAMENTI:
ATENEO
La ricerca mira a studiare gli strumenti assicurativi per la copertura dei rischi di produzione e
di prezzo in agricoltura, attraverso l’analisi comparata degli schemi assicurativi esistenti in Italia
e in Europa al fine di valutare la rispondenza dei livelli di premio al tipo e livello di copertura
assicurativa. Questi risultati costituiranno la base per progettare eventuali nuovi strumenti che
comprendano sia i contratti di assicurazione, sia schemi di riassicurazione adeguati alle
esigenze degli agricoltori italiani. La ricerca intende sviluppare un coerente schema teorico di
riferimento, basato sulle moderne tecniche di analisi finanziaria per la valutazione dei contratti di
assicurazione soggetti a riassicurazione da parte dell'operatore pubblico.
Attività prevista è articolata in: (a) rassegna della letteratura più recente sulla gestione del
rischio; (b) rassegna delle fonti – istituzionali e non – relative ai dati di produzione agricola,
andamento meteorologico, andamento dei mercati delle commodities utili nel permettere la
gestione efficiente del piano assicurativo.
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. ANTONIO CIOFFI
EFFETTI DELLA PAC SULLE PRODUZIONI MEDITERRANEE E
SULLE REGIONI MERIDIONALI
FINANZIAMENTI:
ATENEO E CONFANZIAMENTO MURST - PRIN
L’attività prevista per il 2000/2001 si articolerà su due linee:
§
completamento delle stime sugli effetti delle politiche comunitarie di sostegno dei redditi
agricoli in termini distributivi (tra paesi, figure economiche e bilancio), attraverso la metodica
messa a punto nella fase precedente;
§
analisi e diffusione dei risultati.
RESPONSABILE:
TEMA:
dott.ssa ADELE COPPOLA
INTEGRAZIONE DI ASPETTI AMBIENTALI ED ECONOMICI NEI
PROCESSI DI PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
FINANZIAMENTI:
ATENEO
La ricerca mira a individuare alcuni indicatori di qualità ambientale da prendere in
considerazione ai fini della pianificazione territoriale e ad integrarli ad indicatori sociali ed
economici. Per tale integrazione si intende utilizzare una metodologia di analisi multivariata al
fine di identificare uno o pochi indicatori sintetici su cui basare l’attività di pianificazione e la
valutazione della qualità ambientale a fini di zonizzazione. La metodologia verrà verificata
facendo riferimento, quale area di applicazione, alla provincia di Napoli.
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. CARLO CUPO
STRATEGIA DI SVILUPPO DELL’INDUSTRIA LATTIERO-CASEARIA
IN CAMPANIA
FINANZIAMENTI:
ATENEO
Con il 2000 saranno definite, sulla base delle indagini di campo effettuate, le strategie di
sviluppo perseguite dall’industria lattiero-casearia in Campania. Ciò sia al fine di valutare la loro
capacità di tenuta, sia per stimare le possibilità di sviluppo che le strutture organizzative
esistenti avranno in un prossimo futuro. Aspetti, questi, di particolare rilevanza tenuto conto
della peculiarità delle industrie lattiero-casearie esistenti in Campania e del rilevante ruolo che
esse svolgono per il mantenimento ed il consolidamento delle attività zootecniche fornitrici di
materie prime.
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. CARLO CUPO
ANALISI ECONOMICA DELLE PRODUZIONI DI ORTAGGI CON
TECNICHE DI COLTURA FUORI SUOLO
FINANZIAMENTI:
MIPAF
Con l’elaborazione dei primi dati rilevati attraverso le indagini di campo sarà possibile trarre
alcune considerazioni circa le possibilità di sviluppo della produzione di ortaggi con tecniche di
coltura fuori suolo e soprattutto dei vincoli che eventualmente la struttura delle unità produttive
pone per un significativo sviluppo di tali tecniche di produzione. Una attenzione particolare sarà
Dipartimento di Economia e politica Agraria - Piano annuale delle ricerche 2002
rivolta anche all’analisi delle integrazioni esistenti e di quelle prevedibili con le altre attività
produttive, sia a ilvello dell’organizzazione delle coltivazioni, sia a livello di mercato. L’obiettivo
fondamentale della ricerca resta comunque sempre quello di valutare i possibili scenari
produttivi configurabili nelle aree maggiormente interessate alle coltivazioni fuori suolo, in
relazione alle superfici complessivamente occupabili e alle specie e cultivar da privilegiare.
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. CARLO CUPO
NUOVI EQUILIBRI E NUOVE OPPORTUNITA' DEI SISTEMI
AGROALIMETARI IN MAROCCO
FINANZIAMENTI:
CNR
L’analisi della struttura organizzativa del settore agricolo, della sua recente evoluzione e del
ruolo che il settore primario continuerà a dare nella formazione del PIL nazionale costituisce la
premessa fondamentale per valutare compiutamente l’impatto che il sistema agro-alimentare
del Marocco potrà esercitare sulla economia agro-alimentare del nostro Paese.
Tali analisi ovviamente assumeranno un particolare significato per quei comparti produttivi più
sensibili e strategici per l’intero sistema agro-alimentare. Valutazioni, queste, che sono
destinate ad avere delle inevitabili ripercussioni sul nostro interscambio con i paesi del Bacino
Mediterraneo.
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. CARLO CUPO
LE INTERAZIONI TRA SETTORE ITTICO E AMBIENTE: MODELLI DI
SVILUPPO SOSTENIBILE E IMPATTO DELLE POLITICHE DI
SETTORE
FINANZIAMENTI:
MIPAF
Nella prima fase la ricerca oltre ad individuare le finalità dell’intervento pubblico nel settore
della pesca da cattura, punterà anche a definire il contesto teorico nel quale inquadrare le
diverse misure di regolamentazione, con particolare riferimento a quelle rilevanti per la flotta
campana. In termini più dettagliati si provvederà alla definizione di un quadro teorico di
riferimento per analizzare da un punto di vista economico gli strumenti di regolamentazione
della pesca, distinti a seconda della loro capacità di incidere o meno sul libero accesso. Si
procederà successivamente alla valutazione di tipo qualitativo della politica di settore attraverso
la disamina delle misure concretamente predisposte dalle autorità responsabili. Tale fase si
rende indispensabile per procedere alla valutazione di tipo quantitativo dell’attività di
regolamentazione.
Rispetto a quest’ultimo punto occorrerà individuare un campione di battelli rappresentativo
dell’intera flotta regionale, disaggregata in combinazioni tecnico-geografiche, cioè, in sistemi
produttivi distinti per tecnica di pesca e per compartimento marittimo di appartenenza della
Campania. L’analisi dell’impatto delle politiche di settore a livello campionario (micro), può
essere completata con l’esame degli effetti a livello medio, assegnando a ciascuna
combinazione tecnico-geografica i valori medi delle variabili rilevate nell’indagine di campo, ed a
livello macro mediante procedimento di espansione all’intera flotta regionale delle osservazioni
originarie. Si potrà così avere un quadro completo dell’impatto delle politiche di settore che
consentirà di determinare il costo opportunità che gli operatori devono sopportare per rispettare
i vincoli derivanti dall’applicazione delle misure di politica della pesca, in modo da evidenziare i
sistemi produttivi locali più “sensibili” alla politica della pesca. Sarà possibile, inoltre, definire un
insieme di indicazioni utili (guidelines) per i responsabili della politica settoriale che
contribuiscono a migliorare il processo di formazione delle scelte pubbliche attraverso l’esplicita
considerazione dei loro impatti sociali ed economici.
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. CARLO CUPO
AGRO-ALIMENTARE E FLUSSI TURISTICI: UN MODELLO DI
PREVISIONE
FINANZIAMENTI:
ATENEO E COFINANZIAMENTO MURST - PRIN
Con la prima fase della ricerca è stata approfondito lo studio delle tematiche teoriche
individuate nella base di partenza scientifica, sia con riferimento alla letteratura italiana che
internazionale ed avviata con il censimento delle fonti di dati necessari alla realizzazione delle
fasi successive, mediante contatti con gli Enti interessati (ISTAT, Camera di Commercio,
Industria Artigianato e Agricoltura, Azienda Promozione Turistica ed altro). Con il reperimento
dei dati si procede alla messa a punto del modello econometrico, che, in una sua formulazione
iniziale sarà delineato in collaborazione con il CISET, testato con i primi dati disponibili ed
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Dipartimento di Economia e politica Agraria - Piano annuale delle ricerche 2002
adattato alle esigenze del presente lavoro. Parallelamente si darà avvio all'individuazione delle
risorse territoriali e dei comportamenti dei "consumatori" nella domanda soprattutto di servizi
ricreativi, gastronomici, prodotti tipici, in particolare agro-alimentari, attraverso un'indagine sul
campionario di un gruppo di "consumatori" ed operanti di settore.
I primi risultati serviranno per la scelta delle variabili da considerare per l'individuazione dei
distretti turistici e delle tipologie turistiche possibili.
Per ciascuna delle diverse dimensioni che vanno a definire le caratteristiche specifiche del
"bene turistico", ambientale (risorse naturali e paesaggistiche), storica (patrimonio storico ed
architettonico), culturale (folklore, tradizioni, stili di vita, gastronomia) strutturale (strutture
turistico-alberghiere, servizi ed infrastrutture turistiche) si possono prendere in esame un certo
numero di variabili che rappresentino degli indicatori sintetici, o proxy, sintomatici della
presenza di elementi afferenti alle dimensioni in cui è stato schematizzato il bene turistico.
Risultati parziali attesi sono la conoscenza approfondita dei principali aspetti teorici coinvolti
nella ricerca; raccolta dei dati di base necessari per le successive fasi della ricerca; prima
calibratura del modello econometrico di stima dei flussi turistici; individuazione dei modelli
tendenziali di comportamento dei consumatori.
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. FRANCESCO DE STEFANO
VALORIZZAZIONE ECONOMICA DEI PRODOTTI ALIMENTARI
TIPICI
FINANZIAMENTI:
CNR
La ricerca sarà condotta seguendo tre indirizzi: (a) valorizzazione dell’olio extra-vergine di
oliva del Mezzogiorno; (b) aspetti normativi dell'etichettatura dei prodotti agro-alimentari, con
particolare riferimento ai prodotti DOP e IGP, e sulle problematiche relative agli organismi
geneticamente modificati; (c) valorizzazione di altri prodotti agro-alimentari tipici del
Mezzogiorno.
Per quanto riguarda l’olio di oliva extra-vergine, lo studio avrà come obiettivo quello di
individuare le strategie di mercato più efficaci per la valorizzazione del prodotto. A tal fine verrà
somministrato un questionario al fine di analizzare: la percezione dei consumatori relativamente
agli oli extra-vergini meridionali; l'individuazione dei competitors di tale prodotto nelle abitudini
alimentari dei consumatori; lo studio dell'efficacia posseduta dalle diverse strategie di
differenziazione e valorizzazione del prodotto; infine, la segmentazione del mercato al
consumo. Tale questionario verrà somministrato ai consumatori della grande distribuzione
organizzata (GDO). Le informazioni rilevate permetteranno un’analisi statistica delle preferenze
espresse dagli intervistati. Il modello utilizzato, oltre ad essere fortemente innovativo, consentirà
l’individuazione del prodotto preferito, della sua quota di gradimento e preferibilità, della
relazione tra le scelte e le variabili personali del consumatore.
Conoscere come i consumatori percepiscono la qualità dell'olio di oliva extra-vergine, significa
poter individuare diversi profili di prodotto, assicurando la verifica di quanti degli oli tipici
presenti sul mercato sono di qualità -così come percepita dai consumatori- e la progettazione di
una mirata azione di valorizzazione.
In vista di uno sviluppo futuro del prodotto, la ricerca dovrebbe interessare le regioni del
Centro-Nord, considerando le caratteristiche del consumo attuale di olio di oliva extra-vergine, i
mercati e i canali di vendita utilizzabili. In particolare, l'attenzione dovrebbe essere focalizzata
sui grandi centri urbani dove sono presenti consumatori con fasce di reddito medio-alte, con un
elevato grado di cultura, ma anche la grande distribuzione quale importante canale di
commercializzazione.
Per quanto riguarda, invece, l’indagine sull'etichettatura, questa analizzerà i problemi
connessi ai prodotti agro-alimentari DOP e IGP, e agli organismi geneticamente modificati.
L'obiettivo dello studio è quello di verificare e, dove sarà possibile, analizzare le diverse
implicazioni che i nuovi scenari competitivi avranno per la tutela e valorizzazione dei prodotti
tipici.
RESPONSABILE : prof. FRANCESCO DE STEFANO
TEMA :
"LA SCUOLA DI PORTICI" E LA POLITICA AGRARIA DEL
SECONDO DOPOGUERRA
FINANZIAMENTI :
ATENEO
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Dipartimento di Economia e politica Agraria - Piano annuale delle ricerche 2002
La ricerca avrà l'obiettivo di analizzare l'impatto che l'alta formazione e la ricerca svolte dalla
Scuola di Portici hanno avuto sulle decisioni in materia di Politica Agraria nel secondo
dopoguerra.
Le informazioni, ottenute utilizzando numerose e diversificate fonti, forniranno una visione
completa di un periodo storico denso di cambiamenti politici, economici e sociali.
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. FRANCESCO DE STEFANO
INDIVIDUAZIONE
DEI
FATTORI
DI
SUCCESSO
DELL’AGRITURISMO IN CAMPANIA
FINANZIAMENTI:
ATENEO
La ricerca è giunta al terzo anno ed ultimo anno che sarà dedicato all’elaborazione dei dati
rilevati con l’ausilio del questionario somministrato ad un campione di aziende agrituristiche
campane. L’analisi statistica sarà effettuata tramite un modello a scelta qualitativa. L’obiettivo
dello studio è quello di mettere in evidenza le relazioni esistenti fra le caratteristiche aziendali e
il successo dell’attività imprenditoriale.
RESPONSABILE : dott.ssa. MARIA TERESA GORGITANO
TEMA :
POTENZIALITÀ COMPETITIVE DEL SETTORE DEL POMODORO DA
INDUSTRIA NELL’ITALIA MERIDIONALE
FINANZIAMENTI :
MIPAF (Ministero delle Politiche Agricole e Forestali)
L’esperienza di valorizzazione dei prodotti di nicchia e di elevata qualità per le produzioni
meridionali indica costantemente che gli sforzi per la loro istituzione non sono compensati
dall’adesione da parte degli imprenditori agricoli e degli industriali dell’agro-alimentare. Tali
difficoltà sono legate al particolare tessuto produttivo ed organizzativo sia del sistema agricolo,
sia dell’industria di trasformazione. Il loro superamento è legato all’elaborazione di soluzioni
innovative adeguate alle specifiche condizioni di produzione e alle dinamiche competitive a
livello della commercializzazione.
Per le produzioni di qualità e di nicchia di pomodoro trasformato valgono le stesse
considerazioni. L’identificazione di adeguate soluzioni impone una più attenta conoscenza del
sistema di produzione, della commercializzazione e dell’organizzazione della filiera. Innovazioni
di diversa natura (di processo, prodotto, organizzative e di marketing) possono concorrere alla
costruzione di un vantaggio competitivo..
Sulla base di queste considerazioni, l’attività di ricerca triennale si articola in modo da
seguire tali finalità. Nel corso del primo periodo, individuato un set di prodotti di qualità o di
nicchia, si procederà alla caratterizzazione delle aziende di produzione sia dal punto di vista
strutturale che organizzativo. Tale risultato sarà ottenuto ricorrendo alle fonti statistiche ufficiali,
ma anche a testimoni privilegiati per raccogliere informazioni secondarie sull’organizzazione
delle filiere degli stessi prodotti.
RESPONSABILE:
TEMA:
dott.ssa MARIA TERESA GORGITANO
MIGLIORAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLA QUALITÀ NELLA
FILIERA DEL POMODORO NEL MEZZOGIORNO D’ITALIA
FINANZIAMENTI:
ATENEO
Il pomodoro è tra le coltivazioni più tradizionali della Campania e del Mezzogiorno d’Italia,
tuttavia negli ultimi anni si è assistito ad una sua progressiva perdita di competitività. Anche in
vista delle modifiche degli scenari di politica comunitaria, il miglioramento e la valorizzazione
della qualità nella filiera è la strategia che con difficoltà è stata intrapresa da operatori pubblici e
privati. Il successo di queste iniziative richiede che si identifichi l’organizzazione e i meccanismi
di coordinamento specifici del tessuto produttivo locale sia del settore agricolo, sia dell’industria
agro-alimentare. Particolare attenzione sarà data allo studio del comportamento organizzativo
delle diverse tipologie delle aziende agricole produttrici di pomodoro. Le priorità dell’indagine
sono rappresentate da: (a) identificare le tipologie aziendali, in particolare di quelle interessate
all’istituzione dei marchi collettivi -come la DOP San Marzano e l’IGP Corbarino-; (b) identificare
l’organizzazione della filiera locale; (c) individuare le innovazioni tecniche e organizzative più
adeguate e valutarne i loro possibili effetti per lo sviluppo delle imprese agricole e dei sistemi
produttivi locali.
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Dipartimento di Economia e politica Agraria - Piano annuale delle ricerche 2002
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. PASQUALE LOMBARDI
CICLO DI VITA DELLE COOPERATIVE E PROBLEMI DI SVILUPPO
DELLA COOPERAZIONE AGROALIMENTARE IN CAMPANIA
FINANZIAMENTI:
POP Regione Campania
Obiettivo generale della ricerca è l'individuazione degli specifici strumenti di intervento e delle
più opportune modalità per una loro implementazione al fine del rafforzamento ed ampliamento
della cooperazione a livello regionale: L'obiettivo generale sarà realizzato mediante l'attuazione
di obiettivi specifici: (a) analisi strutturale, economico-finanziaria, produttiva e organizzativa
della realtà cooperativa campana nell'ambito del sistema agro-alimentare basandosi sui dati di
bilancio delle imprese cooperative e su dati raccolti mediante questionari; (b) definizione degli
elementi caratterizzanti il ciclo di vita delle cooperative agro-alimentari in Campania; (c) analisi
del ruolo svolto dalle centrali cooperative nelle dinamiche di vita delle imprese associate; (d)
analisi delle politiche e degli strumenti di intervento disponibili per la cooperazione e valutazione
della loro efficacia; definizione di eventuali strumenti alternativi necessari per il suo
rafforzamento e sviluppo sia a livello di sistema, sia al livello delle singole imprese cooperative.
Il raggiungimento di questi diversi obiettivi consentirà di mettere in luce i principali elementi su
cui fare leva per una più efficiente organizzazione produttiva della cooperazione agroalimentare campana e per una sua espansione nella realtà produttiva regionale, al fine anche di
un incremento occupazionale in tale settore.
RESPONSABILE:
prof. PASQUALE LOMBARDI
TEMA:
IL COMMERCIO AGROALIMENTARE DELLE PROVINCE CAMPANE
FINANZIAMENTI:
ATENEO
Lo studio si propone di evidenziare il ruolo delle province campane nell'ambito del commercio
estero dei prodotti agro-alimentari.
Il settore agro-alimentare ricopre un ruolo di primaria importanza nell'economia regionale,
collocandosi al primo posto nella formazione del valore aggiunto complessivo. La ricerca vuole
indagare e quantificare la valenza della domanda estera nel definire la specializzazione
produttiva regionale.
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. PASQUALE LOMBARDI
SISTEMI INNOVATIVI DI DIFESA E DI VALORIZZAZIONE DI SPECIE
VEGETALI DI RILEVANTE INTERESSE ECONOMICO PER L'AREA
MEDITERRANEA
FINANZIAMENTI:
ATENEO e COFINANZIAMENTO MURST - PRIN
Nel corso del primo semetre di attività è cominciata una approfondita ricerca bibliografica che
ha consentito la stesura di un primo rapporto di rassegna sullo stato dell'arte. Durante il mese di
settembre tale fase sarà completata con un soggiorno presso il Food Marketing Policy Center
(Connecticut - USA) che consentirà di arricchire ulteriormente la bibliografia già a disposizione e
di produrre un rapporto critico sui principali temi oggetto di dibattito e sulle diverse posizioni e
scelte operate dai policy makers dei paesi produttori di coltivazioni biotegnologiche (USA;
Canada, Giappone, ecc.) e dai governi dei paesi dell'Europa occidentale.
RESPONSABILE:
prof. PASQUALE LOMBARDI
TEMA:
MIGLIORAMENTO GENETICO DELLA PATATA
FINANZIAMENTI:
MIPAF
Dopo due anni di attività destinati prevalentemente all'approfondimento delle conoscenze
qualitative e quantitative della filiera della patata nel suo complesso, l'attività in corso è
focalizzata sulla definizione delle condizioni di successo di un'attività nazionale di produzione di
nuove varietà e di moltiplicazione del materiale di propagazione derivato. In questo contesto da
un lato si operando su tre fronti principali: in primo luogo, si stanno individuando i fabbisogni
espressi dal settore della distribuzione e da quello della trasformazione che potrebbero essere
soddisfatte con la realizzazione di nuove varietà di patate nazionali; in secondo luogo, si stanno
valutando le condizioni organizzative, le risorse tecnologiche, di know how e finanziarie
necessarie allo sviluppo di una forte attività nazionale di costituzione e moltiplicazione; infine si
stanno analizzando le opportune linee strategiche che un'attività di questo tipo dovrebbe
seguire, stante il forte presidio di mercato sviluppato dagli operatori stranieri già operanti in
Italia.
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Dipartimento di Economia e politica Agraria - Piano annuale delle ricerche 2002
RESPONSABILE:
prof. GAETANO MARENCO
TEMA:
I problemi dell’agricoltura e le trasformazioni del Mezzogiorno negli ultimi
50 anni.
La ricerca si propone di evidenziare i più importanti fenomeni di trasformazione strutturale ed
economica che hanno caratterizzato il mondo agricolo meridionale a partire dall’ultimo
dopoguerra e le implicazioni derivanti da tali cambiamenti per la contestuale evoluzione dei
problemi socio-economici dell’agricoltura, in termini di natura ed intensità delle questioni che
hanno attratto l’interesse della pubblica opinione e l’attenzione da parte delle forze politiche e
delle istituzioni. Tale analisi implica peraltro un tentativo di valutazione del ruolo, non
necessariamente trainante o comunque rilevante, effettivamente svolto, nel processo di
cambiamento complessivo, dalle politiche di intervento pubblico in agricoltura che si sono
succedute nello stesso periodo.
La ricerca si avvale, oltre che dei risultati di precedenti studi di storia dell’agricoltura riguardo a
fenomeni o periodi specifici, dell’esame di alcune serie storiche di dati economici e strutturali,
riordinate, ricostruite od aggiornate ai fini specifici dello studio.
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. GAETANO MARENCO
STRUMENTI PER LA PROGETTAZIONE DI POLITICHE PER LO
SVILUPPO DEI SISTEMI AGRICOLI LOCALI DI CALABRIA E
PUGLIA
FINANZIAMENTI:
MIPAF
Gli assetti organizzativi e le potenzialità delle differenti tipologie di impresa agricola sono
condizionati dalla specificità dei contesti in cui operano, dalla capacità competitiva delle filiere
agro-alimentari in cui sono attive e dalle politiche che interessano il settore. Attraverso lo studio
dell’agricoltura nelle aree interessate e dei suoi rapporti con il resto del sistema economico
locale, il Progetto intende: i) valutare stabilità e potenzialità dal punto di vista dei risultati
economici delle diverse tipologie, ii) quantificare gli effetti delle politiche in termini di sostegno
dei redditi prodotti da ciascuna di tali tipologie; iii) valutare i probabili effetti di cambiamenti nelle
politiche comunitarie; iv) sulla base dei risultati precedenti, individuare misure nazionali e
regionali in grado di accrescere la competitività delle filiere, valutando la domanda potenziale di
intervento che emerge dai differenti contesti locali delle regioni interessate.
Il Progetto prevede l’individuazione di tipologie di impresa rappresentative delle aziende
agricole di ciascuna regione. Di queste imprese verrà valutata stabilità degli equilibri, impatto e
dipendenza dei risultati economici dalle politiche applicando la Policy analysis matrix.
L’analisi di: i) tendenze di medio periodo nel territorio regionale; ii) competitività delle principali
filiere di produzione; iii) impatto dei cambiamenti nelle politiche contribuiranno a definire gli
scenari in cui verranno simulati, con il ricorso a modelli di programmazione matematica, i
sentieri di aggiustamento delle tipologie di impresa identificate. Ciò permetterà di esaminare la
domanda di politiche emergente dal sistema delle imprese e il confronto con l’offerta di
politiche. Il Progetto prevede, inoltre, la messa a punto di un software di simulazione dei risultati
economici aziendali che sarà poi offerto ai SSA regionali congiuntamente alla metodologia di
analisi.
Il progetto ha avuto inizio nell'autunno del 1999. La sua conclusione è prevista per dicembre
2001. Esso è realizzato in cooperazione con l'Università di Bari e l'Università della Calabria
(Rende).
RESPONSABILE:
TEMA:
FINANZIAMENTI:
dott. EUGENIO POMARICI
VALUTAZIONE DELLA STRUTTURA E DELLA COMPETITIVITA’
DEL SETTORE VITIVINICOLO NELLE REGIONI MERIDIONALI
da definire
Questa attività di ricerca si propone di analizzare in modo approfondito e procedendo alle
eventuali integrazioni di la base di dati e di informazioni raccolta in precedenti attività di ricerca.
Obiettivo della ricerca è lo studio approfondito della struttura del sistema vitivinicolo
meridionale, individuandone i caratteri generali e le specificità locali, il comportamento degli
attori privati e quello delle istituzioni; il quadro conoscitivo così ottenuto sarà utilizzato per
evidenziare i punti critici per lo sviluppo della competitività del sistema.
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Dipartimento di Economia e politica Agraria - Piano annuale delle ricerche 2002
RESPONSABILE:
dott. EUGENIO POMARICI
TEMA:
VALORIZZAZIONE DEI VITIGNI AUTOCTONI MERIDIONALI
FINANZIAMENTI:
POM
L’attività di ricerca prevede di raggiungere gli obiettivi di: (a) analizzare l'evoluzione della
viticoltura nelle regioni meridionali dall'Unità d'Italia in poi, al fine di ricostruire e caratterizzare la
tradizione viticola ed enologica dei diversi distretti meridionali; (b) definire con precisione
l'attuale assetto della viticoltura e della produzione di vino nell'Italia meridionale; (c)
caratterizzare le condizioni organizzative e le strategie di marketing che possono consentire al
tessuto delle imprese vitivinicole meridionali, imprese nella grande maggioranza piccole e
medie, di sfruttare adeguatamente le potenzialità competitive dei vini provenienti da uve
autoctone, una volta che siano migliorate le conoscenze (obiettivo delle altre UO del progetto
POM B35 nel quale l'attività in oggetto si inserisce) sulle tecniche ottimali di produzione delle
uve e di vinificazione.
RESPONSABILE:
TEMA:
dott. EUGENIO POMARICI
QUALITA' E TRASFORMAZIONI TECNOLOGICHE NEL SETTORE
DEL VINO
FINANZIAMENTI:
ATENEO
Gli obiettivi sono: (a) studiare il comportamento organizzativo delle diverse tipologie delle
aziende produttrici di vino; (b) Individuare le strategie di innovazione ottimali per le diverse
tipologie aziendali e definire i caratteri generali delle idonee strategie di marketing per la
valorizzazione degli incrementi qualitativi, anche alla luce del nuovo scenario di politica
comunitaria.
RESPONSABILE:
TEMA:
dott. EUGENIO POMARICI
RIFORMA DELL'ORGANIZZAZIONE COMUNE DI MERCATO DEL
VINO E COMPETITIVITA' DELL'ITALIA
FINANZIAMENTI:
INEA
Le finalità dell’analisi sono: (a) analizzare la nuova struttura normativa determinata dal nuovo
regolamento comunitario sul settore del vino mettendo in luce i cambiamenti che questo
determinerà sulla competitività relativa dei diversi partner comunitari e sulla competitività dei
paesi dell'Unione Europea nel suo complesso nei confronti dei paesi extraeuropei; (b) valutare
la posizione specifica dei produttori italiani nel nuovo contesto di mercato e individuare le
strategie aziendali più efficaci per mantenere e migliorare la competitività.
Questa attività di ricerca si colloca nell'ambito del Gruppo di lavoro vino nell'ambito
dell'Osservatorio sulle Politiche Agricole dell'UE costituito presso l'Istituto Nazionale di
Economia Agraria
RESPONSABILE:
TEMA:
dott. EUGENIO POMARICI
PREFERENZE DEI CONSUMATORI E SVILUPPO DI NUOVI
PRODOTTI DI QUARTA E QUINTA GAMMA
FINANZIAMENTI:
MURST - Piani per il potenziamento delle reti scientifiche e
tecnologiche
Gli obiettivi sono: (a) valutare l'atteggiamento dei consumatori nei confronti dei prodotti di
quarta e quinta gamma, mettendo in evidenza le possibili differenziazioni di atteggiamento
legate al sesso, età, luogo di residenza, occupazione; (b) individuare gli attributi rilevanti nella
valutazione dei prodotti in oggetto e l'utilità associata alle diverse possibili caratteristiche di
questi prodotti; (c) delineare le caratteristiche di un efficace marketing operativo per la
promozione sul mercato di questi prodotti.
Questa attività si colloca nell'ambito del Progetto di Ricerca Tecnologie di confezionamento
degli alimenti in atmosfera protettiva (coordinatore prof. Paolo Masi).
RESPONSABILE:
TEMA:
FINANZIAMENTI:
prof. VALERIA SODANO
IL RUOLO DELLA FIDUCIA
SISTEMA AGRO-ALIMENTARE.
ATENEO
NELL’ORGANIZZAZIONE
DEL
Gli ultimi venti anni hanno visto il proliferare di una vasta letteratura sul ruolo della fiducia nei
moderni sistemi economici. A grandi linee è possibile individuare tre linee di ricerca: l'economia
dei costi di transazione e dei contratti; il marketing relationship; la teoria del capitale sociale.
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Dipartimento di Economia e politica Agraria - Piano annuale delle ricerche 2002
L’economia dei costi di transazione e dei contratti che evidenziano come la fiducia possa
risolvere i problemi di opportunismo che conducono al fallimento di contratti incompleti e non
sanzionabili.
Gli studi sul marketing relationship hanno evidenziato l'importanza dell'approccio relazionale
per la costruzione della lealtà di marca, e come la fiducia sia una variabile chiave nella
determinazione del giusto grado di commitment.
La teoria del capitale sociale e la letteratura della nuova sociologia economica ad essa
collegata ha spinto ad introdurre in molti modelli economici l'ipotesi che le attività economiche
non possano essere analizzate se non immerse (embedded) nella rete di norme sociali e
convenzioni di una particolare società. La presenza di un tessuto di norme efficienti e stabili,
direttamente legato al livello di fiducia condiviso dai membri di una società, è fortemente legato
al livello di sviluppo economico e al benessere sociale.
Nella letteratura economica agraria il ruolo della fiducia nelle dinamiche organizzative dei
moderni sistemi agroalimentari è stato indagato relativamente alle seguenti problematiche:
• L'analisi dei rapporti collaborativi inter-impresa come forme emergenti di coordinamento
verticale e orizzontale del sistema.
• L'analisi dei rapporti tra i membri delle cooperative e di altre forme di associazionismo
agricolo.
• L'analisi della concorrenza tra marche industriali e private label.
• L'analisi della qualità con riferimento prevalentemente a: -problemi di segnalazione della
qualità dei credence good; -individuazione dei meccanismi ottimali di certificazione; introduzione delle nuove tecnologie genetiche e dell'informazione.
La ricerca si propone di passare in rassegna la letteratura attualmente disponibile in tema di
fiducia e sistema agro-alimentare, al fine di: 1) individuare le principali aree di ricerca
economico-agararia che assumono la fiducia come variabile critica di analisi; 2) individuare tra
gli approcci teorici attualmente utilizzati nell'economia e nel marketing quelli maggiormente
efficaci per affrontare i problemi organizzativi tipici del sistema agroalimentare.
RESPONSABILE:
TEMA:
prof. VALERIA SODANO
PROBLEMI
DI
ADATTAMENTO
AL
MERCATO
DELL’AGRICOLTURA CAMPANA
FINANZIAMENTI:
ATENEO
Il settore agricolo campano ha progressivamente perso competitività sia rispetto al mercato
nazionale che internazionale. Durante gli anni ottanta la crisi ha investito anche le coltivazioni
ortofrutticole verso le quali la regione presenta i maggiori vantaggi pedo-climatici. Alla radice
della crisi vi è da un lato la debolezza strutturale e dall’altro una carenza di risorse gestionali
che ha impedito il rapido adattamento ai cambiamenti della domanda sia primaria (nuovi modelli
di consumo), sia secondaria (ristrutturazione e nuove strategie del settore distributivo).
La ricerca si propone di analizzare i processi di cambiamento in atto in due importanti settori
dell’agricoltura campana, quello vitivinicolo e quello del pomodoro.
Il progetto si articola in due fasi, condotte per entrambi i settori.
Nella prima fase verrà delineato il quadro complessivo del mercato nazionale e
internazionale, al fine di definire la posizione competitiva della Campania, attraverso
l’individuazione dei principali fattori d insuccesso/successo e le attuali opportunità.
Nella seconda fase attraverso una serie di interviste a testimoni privilegiati verranno descritte
le diverse strategie di adattamento seguite dagli operatori, al fine di individuare da un lato le
cause della recente crisi e dall’altro i percorsi di rinnovamento intrapresi dalle imprese più
dinamiche dei settori in esame.
RESPONSABILE:
TEMA:
FINANZIAMENTI:
Dott.ssa ORNELLA . W. MAIETTA
TECNICHE DI BASE ED ESTENSIONI RECENTI PER L’ANALISI
QUANTITATIVA DELL’EFFICIENZA
ATENEO
Il primo argomento è oggetto di un testo di cui è completata la stesura dal titolo “L’analisi
quantitativa dell’efficienza. Tecniche di base ed estensioni recenti”. L’esigenza di un testo su
tale argomento nasce dal vuoto nella letteratura italiana di un volume completo ed aggiornato
che tratti le tecniche di analisi dell’efficienza e di individuazione dei fattori determinanti
dell’efficienza prendendo spunto dalle metodologie econometriche e di ricerca operativa
utilizzate nella letteratura internazionale. In particolare, questo libro dovrebbe avere un taglio
essenzialmente operativo, fornendo delle metodologie descritte applicazioni esemplificative
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Dipartimento di Economia e politica Agraria - Piano annuale delle ricerche 2002
facendo anche riferimento ai pacchetti informatici esistenti.
RESPONSABILE:
Dott.ssa ORNELLA . W. MAIETTA
TEMA:
ANALISI DELL’EFFICIENZA NEL SETTORE NON PROFIT
FINANZIAMENTI:
ATENEO
L’analisi dell’efficienza nel settore non profit, è condotta in collaborazione con il prof. S.
Destefanis (Università degli Studi di Salerno) nell’ambito di un progetto di ricerca più ampio il cui
obiettivo è analizzare da un punto di vista teorico e applicativo l’efficienza del settore non-profit che
produce, più di altri, beni relazionali.
In particolare, il contributo congiunto di Maietta e Destefanis ha come obiettivo confrontare
l’efficienza produttiva di imprese non-profit, private e pubbliche operanti nello stesso comparto
(prestazioni assistenziali-sanitarie e ricreative-educative).
La metodologia proposta consiste nell’applicare tecniche parametriche di analisi ad un campione di
268 unità operative. Risultati previsti: misure dell’efficienza delle imprese e verifica dei determinanti
dell’ l’efficienza produttiva, quali caratteristiche istituzionali dell’impresa (natura pubblica, privata e
non-profit) e stock di capitale umano dei lavoratori.
RESPONSABILE:
TEMA:
FINANZIAMENTI:
Dott.ssa ORNELLA . W. MAIETTA
VERIFICA DELL’AVVENUTA CONVERGENZA NELLA CRESCITA
DELL’AGRICOLTURA DELLE REGIONI DELL’UNIONE EUROPEA
ATENEO
L’argomento rientra in un progetto di ricerca più ampio condotto in collaborazione con
economisti generali dell’Università di Salerno (S. de Stefanis), di Trento (M. Pugno e G. Gorla) e
di Cagliari (F. Pigliaru e R. Paci) sulla verifica della convergenza nella crescita economica delle
regioni europee. Nell’ambito di tale progetto si indagheranno alcuni fattori hanno rallentato il
processo di convergenza economica, ostacolando il trasferimento di manodopera
dall’agricoltura verso altri settori, quali esistenza, in alcune regioni, di vantaggi comparati per il
settore agricolo; effetto di politiche settoriali come la PAC, che hanno alterato le condizioni di
redditività del settore agricolo; costo privato del trasferimento da un settore a bassa produttività,
come l’agricoltura, a settori ad alta produttività in termini di riqualificazione professionale.
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