Giornalino educativo per la pratica dei Valori Umani per i
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Giornalino educativo per la pratica dei Valori Umani per i
1 CRESCIAMO INSIEME! AMORE Giornalino educativo per la pratica dei Valori Umani per i bambini, i ragazzi, le famiglie e la scuola 5 2014 3 Editoriale EduCare n.5 - 2014 Sommario 5 Tema principale Amore Citazioni – Obiettivi – Dizionario 7 Primo piano su educare L’amore si riversa in un oceano d’amore 9 Genitorialità Come insegnare l’amore ai vostri figli 11 Impariamo da… Amore in azione Cari lettori, scrittori e poeti hanno elogiato e acclamato il potere dell’amore, perché l’amore trasforma la mente, intenerisce i cuori e smuove le montagne! Normalmente associato a sentimenti e relazioni, l’amore è, in verità, un’energia. Si tratta di una forza invisibile che unisce, costruisce e crea, favorendo l’amicizia, la coscienziosità, la fratellanza e l’unità. Per una corretta comprensione dei valori umani è essenziale muoversi più in profondità, in modo da scoprire la fonte di quest’energia. L’amore è, di fatto, l’essenza della preziosità dell’uomo e dei valori umani. Senza di esso non potrebbe esserci comportamento altruista o condivisione. Non ci sarebbe terreno ove il seme dell’albero della vita potesse crescere, né una base su cui l’umanità potesse fiorire. Verità, pace, retta azione e non violenza sarebbero impossibili senza il filo invisibile e la corrente sotterranea dell’amore. Siamo pronti a rispondere alla chiamata dell’amore e a permettere alla sua energia di stimolare le nostre stesse cellule, illuminare le nostre menti e irradiare il suo calore, e a imparare a entrare in sintonia con questa vibrante energia, permettendo al Principio dell’Amore di essere attivo? Non è eccitante sapere che, quando riconosciamo la sua presenza e il suo potere, diventandone sempre più consapevoli, l’amore risponde? Esso avvolge, abbraccia, protegge e veglia. Il suo splendore e il suo calore arrivano nel più alto dei cieli, mentre noi possiamo solo ammirare i suoi modi e i suoi perché, e guardare accadere i miracoli. Teniamoci allora pronti a sederci più vicini e ad avvicinarci... per ascoltare la storia dell’amore... anche attraverso questa rivista! 13 Circolo di Studio dei Bambini La più alta forma d’amore 15 Facciamo la differenza! Come ottenere l’amore L’amore è la vera natura di una madre 19 Radici e saggezza Una storia dalla Grecia: La festa dell’amore 23 Fumetti Marty 25 Racconti e brevi storie Un Insolito Compleanno Canzone: Tu sopra, Tu sotto 27 Storie popolari e leggende Corea: Due fratelli gemelli 33 Racconti per bambini Il servizio fatto all’uomo è servizio a Dio L’Inno dell’Amore 35 Racconti I risparmi di Teo La chiave: Pensaci 39 In Classe con i Valori Umani Amore & attività scolastiche: dentro il seme c’è il fiore 43 Giochi di gruppo Appendice Gruppo Editoriale Branislava Babić email: [email protected] Marina Ciccolella email: [email protected] Daniel Conci email: [email protected] Borna Lulić email: [email protected] Suzanne Palermo email: [email protected] Desideriamo ringraziare Olga Emmanuel, Maria Marena e Adrienne Palermo per la loro collaborazione nella traduzione e controllo dei testi. Disegno e Impaginazione Daniel Conci. Illustrazioni Daniel Conci, Suzanne Palermo. Traduttori, correttori di bozze e impaginazione della versione in italiano: Daniela Sparti, Maria Teresa Melone, Claudio Giannini, Pietro Ricò Le opinioni e i punti di vista pubblicati negli articoli non esprimono necessariamente il punto di vista ufficiale dell’ISSE SE e dell’Istituto ESSE. PUBBLICAZIONE 5 2° trimestre 2014 Copyright © ISSE.SE Tutti i diritti riservati Prodotto e pubblicato da: ISSE.SE 48018 Faenza (RA), Italia Web: www.isseducare.org Email: [email protected] Direttore: George Bebedelis in collaborazione con Fondazione SaiCare Germania www.saicare-stiftung.de I VALO RI UM ANI La fine del dolore è l’Amore. Dove c’è amore c’è compassione, ed essa ha una sua piena intelligenza. Quando quell’intelligenza agisce, la sua azione è sempre vera. Non c’è conflitto dove c’è quell’intelligenza. J. Krishnamurthi L’amore è l’unica realtà e non è un semplice sentimento. È la verità ultima che si trova al centro della creazione. Rabindranath Tagore L’amore è donare e perdonare. Non prendere e dimenticare. Sathya Sai Ogni lavoro svolto in conformità alle leggi della natura, che crea armonia tra gli esseri, si esprime all’interno della coscienza sotto forma d’amore. Gli adulti credono che l’amore che un bambino mostra per ciò che lo circonda faccia parte della gioia e della vivacità dell’infanzia. Non si rendono conto che questo amore è energia spirituale, bellezza morale, che accompagnano tutta la creazione. Maria Montessori Ovunque vi sia un essere umano, vi è un’opportunità per la gentilezza. Lucius Annaesus Seneca La bontà senza conoscenza è debole e fragile, ma la conoscenza senza bontà è pericolosa, ed entrambe, unite, formano il carattere più nobile, e gettano le basi più sicure di utilità per il genere umano. John Phillips Obiettivi AMORE Citazioni 5 Focus Quando il valore dell’amore riempie le nostre menti, i nostri pensieri diventano positivi e sviluppano buone intenzioni. Quando esso ci riempie gli occhi e le orecchie, vediamo e sentiamo la bellezza ovunque. Quando l’amore colma ogni parte del nostro essere, il suo potere fuoriesce dalle nostre mani e siamo in grado di costruire e creare qualcosa di buono per noi stessi e per gli altri! Quando vive nei nostri cuori sentiamo amore per ogni forma di vita e le nostre parole diventano tenere e dolci. Allorché i bambini si rendono conto che l’amore è una fonte infinita di energia da cui poter attingere in qualsiasi momento, un’energia che porta buoni risultati a loro e agli altri, saranno sempre più inclini a imparare a sedere tranquillamente in attesa di cogliere la sua onnisciente guida attraverso la dolce voce della loro coscienza. L’amore favorisce un positivo, generoso approccio alla vita, abbastanza potente da superare i negativi vizi dell’ego, che distraggono, confondono e portano fuori strada. Dar vita all’amore a casa o in classe, farlo risplendere in tutto ciò che pensiamo, diciamo o facciamo, comprendere appieno che questa energia è la pura natura della bontà insita in noi stessi, come anche in tutte le persone, sono gli obiettivi dell’educazione spirituale e morale basata sui valori, e in particolare di Educare. Dizionario AMORE FORTE AFFETTO PER L’ALTRO, DERIVANTE DALLA PARENTELA O DAI LEGAMI PERSONALI (VALE A DIRE, AMORE DELLA MADRE PER IL FIGLIO). ALTRUISTICO, LEALE E BENEVOLO INTERESSE PER IL BENE DELL’ALTRO, COME (1): LA PREMURA PATERNA DI DIO PER L’UMANITÀ, (2): LA FRATERNA PREOCCUPAZIONE PER GLI ALTRI. ENTUSIASMO E AFFINITÀ (CIOÈ, AMORE PER LA PERSONA, AMORE PER LA NATURA). L’ADORAZIONE DI UNA PERSONA PER DIO. L’AMORE È VERITÀ, LA VERITÀ È DIO. L’ AMORE È UN ALTRO NOME DI DIO. Sinonimi Premura Affetto Bontà Tenerezza Amorevolezza Amicizia Devozione Dio Opposti Incuria Freddezza Cattiveria Durezza Antipatia Animosità Educazione ai Valori Umani Gocce d’amore in un oceano d’amore L’obiettivo di Educare è aiutare i bambini a prendere coscienza che l’amore è la loro vera natura, nonché il filo che sottende alla creazione stessa. L’amore non è un’emozione né un sentimento. È la più positiva e potente di tutte le forze, un’energia spontanea che scorre come viva risposta a... se stessa. Perché è solo attraverso l’amore che l’amore cresce! Un buon modo per spiegare questo ai bambini è di raccontar loro che, quando amiamo i nostri familiari, il nostro amore brilla come una lampadina che ci circonda con la sua luce. E, quando portiamo i nostri amici nel suo ambito, la luce diventa più forte e si diffonde all’esterno, illuminando parte del cielo! Se poi chiediamo loro che cosa succede quando abbracciamo tutto il mondo come una famiglia... Ecco! Essi vedranno come il suo potere aumenti, diventando fulgido come il sole! La forza dell’amore riunisce e costruisce l’energia d’amore, poiché si sente, si riceve e si trasmette sempre più amore. È per amore che vogliamo il meglio per l’altro ed è l’amore che parla attraverso di noi quando mostriamo affetto, tenerezza, attenzione e compassione. I Valori Umani rendono visibile l’amore! Quando vi sintonizzate sull’amore, queste sono le virtù che fioriscono nel cuore ed espandono la loro fragranza in quello che pensate, dite e fate! Primo piano su EduCare Trattare i bambini per quello che sono. L’amore è la loro vera natura. Quando diventiamo più ricettivi alle virtù dell’amore e più desiderosi di agire a loro nome, riceviamo una chiave speciale. Girandola verso il nostro cuore, allontaniamo la mente dall’egoismo e attiviamo immediatamente il potere dell’amore. Quando ciò accade, ne conosciamo il dolce sapore. Scopriamo che il suo potere creativo guarisce, armonizza e trasforma, e conferisce un atteggiamento e un approccio alla vita positivi e pacifici. E allorché diventiamo più intimi con l’energia dell’amore e impariamo a confidare sulla sua presenza, i pensieri e i sentimenti negativi che possiamo portare dentro svaniscono, permettendoci di affrontare e trasformare i nostri difetti con vigore e fiducia in noi stessi. L’amore trasforma l’interesse personale in premurosità verso gli altri, l’avidità in generosità, l’orgoglio in umiltà, l’invidia in apprezzamento, la gelosia in ammirazione, l’ira in perdono e la paura in coraggio! Esso ci aiuta a vedere meglio, a parlare meglio e ad agire meglio, e a costruire amicizie e relazioni migliori: da “cuore a cuore”. o Il metod L’amore non può essere insegnato da dietro una scrivania! Tuttavia, possiamo aiutare i bambini a prendere coscienza e a essere sensibili a esso attraverso il racconto di storie e attività che migliorano l’attenzione verso se stessi e gli altri, come anche verso le piante, gli animali e gli elementi della natura. Anche un “momento di tranquillità” e la musica ci portano più vicini alle vibrazioni dell’amore, creando un’atmosfera armoniosa e riempiendola di gioia. Ma il modo migliore per portare l’amore nell’ovile dei nostri bambini è parlar loro dolcemente e gentilmente ed essere esempi di comprensione, pazienza, perdono e dedizione. Se li guiderete in tal modo, essi vi seguiranno. 7 COME INSEGNARE L’AMORE AI VOSTRI BAMBINI Certo, l’amore... Esiste una parola più importante, ma anche più fraintesa e abusata? Ne parliamo continuamente, ma non ne capiamo il vero significato. Perché quello che chiamiamo amore in realtà non lo è affatto. Normalmente è una forma di dipendenza, di possesso. Tutti affermano di amare i figli; non troverete alcun genitore che dica di non amare il proprio figlio. Ma la domanda è: come esprimono i genitori quest’amore? La risposta è: nell’unico modo in cui riescono a farlo, il che significa nel modo in cui essi stessi sono stati amati dai loro genitori. Dipende dalla maniera in cui hanno imparato ad amare. In molti casi si tratta di amore condizionato: fin dai primi anni di vita i bambini imparano che devono ottenere l’amore dei genitori vivendo all’altezza delle loro aspettative, comportandosi bene, provando il più possibile a essere buoni, soddisfacendo i desideri dei genitori, essendo obbedienti non al loro maestro interiore, ma a un’autorità esterna. Il fatto è, però, che l’amore è un dono; non è un dovere da compiere o una ricompensa da ottenere. È gratuito, non necessita di esser guadagnato. Dio ama nello stesso modo in cui il sole risplende sui buoni e sui cattivi, e la terra nutre i suoi figli indipendentemente dalle loro azioni; come i fiori che emanano il loro profumo per chiunque passi, come gli uccelli che offrono il loro canto a chiunque ascolti. Il Vero Amore è condivisione, è luce e fragranza che desiderano solo offrirsi. Genitorialità Due livelli d’amore “Spesso, quando parliamo d’amore per i figli, ci riferiamo al modo in cui ci prendiamo cura di loro e di come li colmiamo di abbracci e baci, poiché ciò ci riempie di sentimenti di tenerezza, e, se vi è una relazione spirituale con il figlio, essa si manifesta quando ci sediamo con lui per insegnargli le preghiere. Ma il livello a cui mi riferisco è un altro. Questo tipo d’amore non è più personale o materiale: in questo caso chi serve il bambino sente che sta servendo lo spirito nell’uomo, lo spirito che ha bisogno di esser liberato.” Maria Montessori L’insegnante, che lavora per aiutare il bambino a “creare, a realizzare la sua visione”, non lo fa per sacrificio, ma perché, nel farlo, ottiene un’intima e profonda soddisfazione, una forma di gioia spirituale, che “pochi capiscono”, perché è difficile comprendere quello che non si è sperimentato personalmente. Infatti, al fine di raggiungere questo grado di comprensione, dobbiamo fare un un bel po’ di strada... dobbiamo intraprendere un viaggio alla ricerca dell’amore, solo per scoprire, mentre stiamo camminando, che siamo l’amore. L’amore è la nostra stessa natura, il tessuto di cui siamo fatti. “Questa forza che chiamiamo amore è l’energia più potente dell’universo. È un’energia molto complessa che governa l’universo, mantiene le stelle al loro posto, unisce gli atomi per costruire nuove sostanze, fa aderire le cose alla superficie della terra. È l’energia che regola e ordina ciò che animato e ciò che è inanimato, e che è inerente all’essenza di tutto e di tutti. È più che energia: è la creazione stessa.” Maria Montessori (...) Maria Montessori ci ha ricordato che non si può insegnare l’amore ai bambini perché i bambini SONO l’amore. Quello che possiamo fare è di aiutarli ad affrontare gli ostacoli che si frappongono sulla loro strada, in modo che il loro viaggio attraverso la vita sia più facile. Allo stesso tempo, possiamo lavorare su noi stessi, in modo da diventare per loro specchi nitidi e pieni d’amore. Tutto ciò che dobbiamo fare è eliminare gli strati di scorie e scarti che abbiamo accumulato nel corso degli anni. Dobbiamo solo fare un po’ di pulizia e mettere ordine. Questa è l’eredità più importante, la vera ricchezza che possiamo offrire ai nostri figli. Elena Balsamo – L’Approccio Montessori secondo natura – citazione da “Un’Altra Scuola è Possibile”, Edizioni Enea 2013 9 AMORE IN AZIONE Maria Montessori (1870-1952) Una delle prime donne medico in Italia, è stata un pioniere in campo educativo. Le sue intuizioni hanno contribuito in modo significativo ai diritti umani durante un periodo in cui le società, in tutto il mondo, hanno cominciato a ridefinire i diritti e i ruoli delle donne e dei bambini. Ella credeva che il compito fondamentale dell’educatore fosse “aiutare la vita, lasciandola tuttavia libera di manifestarsi”, e sottolineava il potenziale illimitato dei bambini che osservava con l’amore di una madre. L’importanza dei primi sei anni di vita, dell’esperienza ambientale, e la fede nelle attitudini innate per l’ordine e l’autodisciplina, sono stati i pilastri della sua pedagogia incentrata sull’amore. “Lo studio dell’amore e il suo utilizzo ci condurranno alla sorgente da cui scaturisce: il Bambino”. Abdul Sattar Edhi – Il Guardiano dei poveri Abdul Sattar Edhi, fondatore e capo della Edhi Foundation, un’organizzazione di assistenza sociale senza fini di lucro con base in Pakistan, nacque nel 1928 a Bantva, in quella che oggi è l’India occidentale, e si trasferì a Karachi nel 1947. La propensione al comportamento altruistico e la dedizione accompagnarono Edhi fin dai primi anni di vita. Da ragazzo organizzava piccoli spettacoli circensi per la comunità e, grazie ai consigli di sua madre di “tenere un paisa (la moneta locale) della sua paghetta per sé e uno per qualcun altro”, imparò prontamente a conservare le sue risorse tenendo conto anche del benessere altrui. Quando Edhi aveva undici anni, la madre fu colpita da paralisi e si ammalò poi di mente. Il ragazzo affrontò la sfida con coraggio e curò disinteressatamente la madre fino al triste momento della morte. L’interazione con i bisognosi alimentò la compassione nel cuore di Edhi e contrassegnò tutta la sua vita. Nel 1951 investì i suoi risparmi Impariamo da… 11 per comprare un piccolo negozio dove istituì un dispensario gratuito con l’aiuto di un medico, che gli insegnò il primo soccorso di base, e dove un amico tenne corsi gratuiti di alfabetizzazione. Nel 1957 una vasta epidemia d’influenza colpì Karachi. Edhi reagì rapidamente con la costruzione di tende fuori dal suo negozio, dove distribuiva vaccini influenzali gratuiti. Per ringraziarlo la gente dei villaggi offrì ingenti somme in donazione. Con il denaro egli acquistò la restante parte dell’edificio in cui aveva il negozio, e cominciò a espandere la sua opera umanitaria aprendo un consultorio per gestanti e una scuola materna gratuiti. Acquistò anche la sua prima ambulanza, che guidava personalmente. Fino a oggi, la Edhi Foundation vanta oltre 2000 centri operativi in tutto il Pakistan e gestisce il più grande servizio d’ambulanza del mondo. Essa ha istituito stazioni di pronto soccorso, centri di cura e riabilitazione per tossicodipendenti, disabili e persone malate di mente, scuole materne, banche del sangue, orfanotrofi, centri di adozione, consultori per gestanti, asili nido per donne e bambini, case di cura e mense per i poveri. I Centri Edhi sono noti anche per la struttura esterna di trasporti a cui le madri in difficoltà possono affidare i propri figli in pieno anonimato, sapendo che riceveranno cibo e istruzione. Abdul Sattar Edhi è un esempio vivente di come l’amore nel pensiero, nella parola e nell’azione possa davvero dar vita a un mondo migliore. LA PIÙ ALTA FORMA D’AMORE OGGI ABBIAMO IMPARATO UNA NUOVA PAROLA CHE SI CHIAMA DEVOZIONE. QUANDO SIETE DEVOTI DI QUALCUNO O DI QUALCOSA COME A UN IDEALE,,, LA SIGNORINA THOMPSON DICE CHE È LA PIÙ ALTA FORMA D’AMORE! Circolo di studio dei bambini BE’, PENSO CHE SI FACCIA QUALUNQUE COSA PER ESSERE IN CONTATTO CON L’OGGETTO DELLA PROPRIA DEVOZIONE! CO I T TAS N FA CI SE NE FA CARICO E SI DESIDERA VIVERNE ALL’ALTEZZA! VOGLIO DEDICARMI AI VALORI UMANI! VOGLIO DEDICARE LA MIA VITA ALL’AMORE! INTENDI DIRE CHE SI PENSA CONTINUAMENTE A QUELLO? Amare l’Amore MA È POSSIBILE FARE QUESTO? …FISSATE LA VOSTRA ATTENZIONE SU CIÒ, E SU NIENT’ALTRO! … CHE DIVENTA LA COSA PIÙ IMPORTANTE DELLA VITA? 13 SE SI CREDE NELL’AMORE, E SE SI AMA L’AMORE TANTO QUANTO SI AMA SE STESSI, QUESTO È POSSIBILE! …RENDE ANCOR PIÙ ALTA LA FORMA PIÙ ALTA D’AMORE! Come raggiungere l’amore Scrivere dell’amore è il compito più difficile che ci sia, ma essere nello stato d’amore è la cosa più facile e più semplice da fare. Infatti, non si deve fare nulla! È sufficiente sedersi tranquillamente e respirare. Ma a volte ci dimentichiamo di fare anche questo, e allora ci gira la testa… È forse questo il motivo per cui si dice che tutto ruota attorno all’amore…? Amore: l’argomento principale Qual è il tema principale della maggior parte dei film? L’amore! Di che cosa parlano la maggior parte delle canzoni? Senza dubbio dell’amore. Qual è lo scopo di tutte le relazioni umane? Anche in questo caso, è l’amore. Indipendentemente dal fatto che si tratti d’amore tra amici, genitori, fratelli, sorelle, amanti, o se è l’amore che proviamo per Dio, esso è alla base di tutti i rapporti. Se dovessimo trarre delle conclusioni dalle considerazioni di cui sopra, si evidenzierebbe sicuramente che l’amore è veramente il principale obiettivo di tutte le attività umane e il filo sotterraneo dell’arte e dell’espressione creativa. Possiamo anche scoprire che il significato di amore… può essere pienamente onorato solo quando… lo troviamo, quando troviamo l’amore! O meglio, quando siamo l’amore! Facciamo la differenza Questo ci porta a una profonda riflessione a cui tutti i grandi Maestri del mondo hanno fatto riferimento affermando che l’uomo stesso è l’incarnazione dell’amore. L’uomo è, in base a ciò che potremmo definire il suo “laboratorio sottile”, una creatura d’amore! La sua realtà interiore, il suo centro, la sua essenza - tutto ciò che fa di lui quello che essenzialmente è - è fatto d’amore. Questo è il motivo per cui ci sentiamo attrarre tanto dall’amore, avvertiamo il bisogno imperioso di scrivere su di esso, fantastichiamo su di esso, e siamo così coinvolti dall’amore da esprimerlo creativamente in molteplici modi. Così facendo, siamo in realtà alla ricerca del percorso che ci guiderà a ritroso al nostro vero Sé; stiamo continuamente avanzando sul sentiero dell’amore, in quanto l’esperienza dell’amore è l’esperienza più autentica di sé e della propria vera natura. La formula Che strada dovremmo prendere e quamagica chiamata li azioni intraprendere per sperimentare amore l’amore, per raggiungere il nostro Sé? Come possiamo incrementare l’amore nella nostra vita? Una formula segreta saggiamente recita: “Ogni volta che pensi di fare qualcosa di buono e bello, fallo subito!” Un’altra formula, più matematica, afferma che, più amore diamo agli altri, più esso si moltiplica. Se avete dieci amici e condividete il vostro amore con loro, esso vi tornerà decuplicato. Parlando in termini matematici, è come: A/n = An. Anche sant’Agostino suggerì una formula molto semplice dell’amore che apre la porta alla libertà e a una grande forza. Il motto recita: “Ama, e fa’ ciò che vuoi.” Qualunque cosa tu faccia, falla per amore. 15 17 Facciamo la differenza Questa qualità dell’amore non solo equivale alla libertà, ma combacia anche con la Legge Suprema, ed è confermata da ciò che Gesù disse ai farisei quando Gli fu chiesto quale dei comandamenti di Dio fosse il più importante. Egli rispose dando un’altra formula in due passaggi, che contiene e riassume i comandamenti divini complessivi: 1. “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente.” 2. “Ama il prossimo tuo come te stesso.” Pertanto, dobbiamo essere coraggiosi per essere autentici e sperimentare la nostra vera natura. Ciò nasconde un tesoro segreto, fatto di pura gioia e vera libertà. Tutta la saggezza è in esso contenuta come anche il senso pieno della vita! Quindi, rilassiamoci, facciamo un profondo respiro, sorridiamo e siamo ciò che siamo: Amore puro! Borna Lulić “Ama, e fa’ ciò che vuoi. Se resti in silenzio, fallo per amore. Se gridi, fallo per amore. Se ti trattieni dal punire, fallo per amore.” Sant’Agostino L’amore è la vera natura di una madre “È la madre che ti insegna i sacri princìpi come l’amore, la compassione, la pazienza, la tolleranza e il sacrificio. La madre indica il padre; il padre ti porta al precettore e il precettore ti conduce a Dio. Ecco perché tra la madre, il padre, il precettore e Dio, la madre viene per prima.” Sathya Sai “Da dove vengo, dove mi hai preso?” chiese il bambino alla madre. Ella rispose un po’ piangendo e un po’ ridendo e stringendo il bambino al seno: “Eri nascosto nel mio cuore come suo desiderio, tesoro mio.” Rabindranath Tagore “Tu sei la custode delle generazioni, sei colei che dà la vita.!” disse il Sole alla donna. “Tu sarai il sostegno di questo Universo.” Mito Sioux ie p s oe La Festa dell’Amore Haris Scena 1 FATA DEI FIORI: “Come son traboccante di gioia vera cui dà ora vita la primavera! Chi ama balla la sua parte, sulle melodie del cuore che son brani d’arte, con le margherite, le farfalle e i bachi, i piselli odorosi e le api.” Hmmm… Ora, fammi vedere che cosa c’è dopo. Ecco la mia lista… È interminabile! Così, ho riempito i fianchi delle montagne di papaveri… ho piantato camomilla e margherite in tutti i campi… i giardini botanici sono completamente adorni, il giardino del signor Andreas è perfettamente sistemato... la veranda della signora Evanthia è una meraviglia a vedersi… FIORI. Aiuto! Fatina aiuto! FATA DEI FIORI: Sento dei fiori che mi chiamano… Dove saranno? FIORI: Siamo nel giardino di Agnes! Sbrigati! Siamo in pericolo! FATA DEI FIORI: Dio mio… Agnes sta di nuovo torturando quelle povere piante... Io, questa volta, devo semplicemente darle una lezione! Scena 2 AGNES: FATA DEI FIORI: AGNES FATA DEI FIORI: AGNES: Ho detto: “Fiorite!” Fiorite ora! Se non aprite i petali in questo preciso istante, vi taglio! Che cosa sta succedendo qui? Perché stai trattando così duramente questi fiori? (che non ha sentito nulla): Guardate! Le forbici sono proprio qui e io... Basta! Smettila subito! Chi c’è? Qualcuno ha detto qualcosa? IA U TOR NA S A RECI AG DALL Radici e saggezza 19 FATA DEI FIORI: Sono stata io! AGNES: E tu chi sei? Come sei entrata nel mio giardino? FATA DEI FIORI: Io sono la Fata dei Fiori. Il mio compito è di ai utare i fiori a sbocciare e certamente non mi serve un invito speciale per entrare in qualun- que giardino! AGNES: Fata dei Fiori! Non sapevo che queste fate esistessero. FATA DEI FIORI: A quanto vedo, ci sono un sacco di cose che non sai, mia cara... e, tanto per cominciare, che tipo di modi sono mai questi! Puoi dirmi perché tormenti questi poveri bocciolini? AGNES: Be’, non vedi? La primavera è alle porte, tutto è in fiore e questi pigroni rifiutano di aprire i loro petali. FATA DEI FIORI: Per quanto ne so, non lo faranno mai, dato il modo in cui li tratti! Dai un’occhiata al tuo giar dino... che confusione! Perché il tuo giardino è in tali cattive condizioni? AGNES: Ora, aspetta un minuto! Mio padre innaffia queste piante al momento giusto, a tempo de- bito le pota, toglie regolarmente le erbacce dal terreno... FATA DEI FIORI: Sì, posso vedere tutto questo… ma c’è qualcosa qui che non vedo. AGNES: E che cos’è esattamente che non vedi? FATA DEI FIORI: Amore! Queste piante non hanno ricevuto un briciolo d’amore! AGNES: Amore? Stai scherzando! A che cosa serve l’amore alle piante? Che barzelletta… hahaha! Hai altre barzellette altrettanto divertenti da poter condividere con i miei amici? Hahaha ... FATA DEI FIORI: Oh, smetti! Qualcuno sta parlando… Che cosa? Che cosa stai bisbigliando, rosa? (si china verso la rosa per ascoltarla) È proprio così? Dio mio... adesso non mi dire... davvero? Le cose sono molto più gravi di quanto pensassi... AGNES: Ora, se questo non è divertente! È sicuramente un gioco che farò con i miei amici, hahaha! (Beffardo) Sccccc ... Sto parlando al crisante- Radici e saggezza mo... Sì ... Eh ... oh... ah... Ho capito! Haha! FATA DEI FIORI: Perché tratti le piante in questo modo, puoi dirmelo? AGNES: Che vuoi dire? Come le tratto? FATA DEI FIORI: Getti la palla su di loro ed esse si spezzano. Le calpesti. Tagli loro le foglie solo per divertimen to, e le assordi quando percuoti energicamente quei vasi fingendo di essere un batterista. AGNES: Come fai a sapere tutte queste cose? FATA DEI FIORI: Sapere? Non hai notato che stavo parlando con la rosa? Sei diventata il loro aguzzino! Non ap- pena ti vedono, le poverine avvizziscono per la paura! AGNES: (a malincuore... sembra comprendere che qual- cosa non stia andando bene...) Intendi dire che la rosa ti ha detto tutto questo? È possibile? FATA DEI FIORI: Tesoro, che tu ci creda o no, i fiori parlano! AGNES: Ma non li ho mai sentiti parlare! FATA DEI FIORI: Come potresti, con tutto il rumore che fai sem- pre! La voce dei fiori è assolutamente eterea... può essere ascoltata solo nel silenzio. È il cuore che può sentire la loro voce, non le orecchie! AGNES: Puoi, per favore, aiutarmi a sentirli? Voglio sen- tirli! FATA DEI FIORI: Vieni qui... chinati, proprio verso la pianta di rose che tormentavi poco fa. AGNES: Non sento niente. FATA DEI FIORI: Sccccc! Porta pazienza… e sentirai. PIANTA DI ROSE: Agnes, per favore... non farmi del male! Per- mettimi di fiorire... permettimi di fare del mio meglio per rendere meraviglioso il mondo! AGNES: Fatina, non giocare con me! Sei tu ad aver par lato, non la pianta di rose! FATA DEI FIORI: Sccccc! Ascolta... ti stanno parlando! FIORI: Non tormentarci! Non causarci dolore! Concedici 21 l’opportunità di dare al mondo il meglio di noi... i nostri fiori profumati. AGNES: Chi l’avrebbe mai creduto… Essi parlano! FATA DEI FIORI: Vuoi assistere a un miracolo? Vuoi vedere ciò che l’amore può fare ai fiori? AGNES: Certo che voglio! FATA DEI FIORI “Sulla punta della mia bacchetta magica C’è un sacco d’amore che al mio comando s’agita. Esso placa tutti i cuori assetati Con tutte le gocce di rugiada da me irrorati.” Contin ua Marty 23 Fumetti Amo questo fiore. Non è facile parlare dell’amore che provo per questo meraviglioso pianeta e per tutta la creazione. E amo questo gattino. AMO QUESTO MELO …e anch’esso mi ama! Sento questo nel cuore e tutt’attorno a me! In verità, so che Tutto questo è amore. www.martyswatch.com UN COMPLEANNO INSOLITO Edeltraut Renk Giulia si muoveva irrequieta nel banco sin da quando, quel mattino, era arrivata a scuola. Era il suo compleanno e non vedeva l’ora di arrivare a casa per scartare i regali. Il giorno prima i suoi nonni avevano un’aria strana: sapevano quanto lei desiderasse una bicicletta. Accipicchia, pensò Giulia, non sarebbe stato forse il più bel regalo che avesse mai ricevuto? Finalmente suonò la campanella. Gli scolari raccolsero i libri e corsero verso l’uscita. Era freddo fuori e stava iniziando a piovere. Giulia affrettò il passo. I suoi pensieri correvano a casa… era fortunata ad abitare così vicino alla scuola. La bambina fece la strada di corsa e si era immessa in una stradina secondaria quando sentì un gemito sommesso. Da dove veniva? Non voleva perdere tempo, ma ecco che lo sentì di nuovo. Vicino al bidone delle immondizie c’era un gattino appena nato. Giulia esitò un attimo… e un sentimento di compassione nacque nel suo animo. S’inginocchiò e raccolse il gattino abbandonato. Tremava ed era sporco, e così pieno di paura! Non poteva lasciarlo lì per terra sotto la pioggia. Quando Giulia arrivò a casa si sentì a disagio. Il fratellino aveva visto qualcosa infilato sotto la sua giacchetta perché aveva cercato di sbirciare. “Che cosa nascondi?” le chiese. Tutti si voltarono a guardare Giulia. La bambina aprì la cerniera lampo della giacchetta e disse: “Mamma, papà, ho trovato il più bel regalo che mi potesse venire in mente per il mio compleanno.” Il padre la guardò un po’ severamente e disse: Racconti e brevi storie 25 Gioia Sopra Gioia Sotto Di gioia sopra e sotto mi contorno, sì, la gioia tutta a me d’intorno. Gioia nella forma, nella vista, nel suono, mi circonda davvero di quanto c’è di buono. Sulle mani, sui piedi, sulle dita, sulle labbra, la lingua, il naso: essa è vita. In ciò che penso, in ciò che faccio, è ovunque: in me e in te con il suo forte abbraccio. è tro cuore s o v il o d n Qua re, vedete o m ’a d o colm que! gioia ovun ©2001 S.Palermo/www.martyswatch.com Che cosa immagini che le persone presenti alla festa abbiano pensato vedendo Giulia portare a casa il gattino? Vuoi provare tu a finire la storia? Am ore I sacchi di riso rea Co “Ciao! Il mio nome è Kim. Vivo in Corea. Sono coreano.” INGLESE E VALORI “Un, due, tre, segui me! Vieni a vedere il paese che ho nel cuore! Leggi la storia di due gemelli e come essi nutrissero reciproco amore come si conviene a due fratelli!” A scuola ogni argomento può essere utilizzato per introdurre i valori e sensibilizzare i bambini. Questa sezione ha scelto di utilizzare storie e leggende di tutto il mondo per mettere in luce i valori che tutte le persone hanno in comune, anche se le tradizioni e le colture possono essere diverse. Le storie sono state scritte a supporto delle lezioni di inglese per bambini stranieri. 27 Storie popolari e leggende gemelli Questa è la storia di due fratelli. Essi sono gemelli. I loro nomi sono Hyan e Chung. Hyan e Chung vivono in campagna, in un piccolo villaggio della Corea. “Io sono Hyan! Vivo con mia moglie e mio figlio in una piccola casa rossa!” “Io sono Chung! Vivo con mia moglie e mia figlia in una piccola casa gialla!” “Siamo molto poveri, ma siamo una grande famiglia e ci aiutiamo l’un l’altro!” daugther Hyan e Chung hanno così cura l’uno dell’altro che alcune persone sono persino gelose di loro! figlio moglie grande famiglia “Siamo poveri, ma fratelli! Sappiamo di poter sempre contare uno sull’altro da bravi gemelli!” Sì! Ogni volta che un fratello ha bisogno d’aiuto, l’altro corre a dargli una mano! “Quando seminiamo il riso...” “Quando raccogliamo il riso...” “Quando mungiamo le mucche...” “Quando portiamo il latte al mercato!” raccogliere mercato latte 29 Storie popolari e leggende raccolto Un anno… “Il raccolto di quest’anno non è molto buono”, dice Hyan. “Se è un male per me è un male anche per Chung. Devo aiutarlo. Ho dieci sacchi di riso. Ne darò uno a mio fratello... Uhm... So che non accetterà mai un sacco di riso da me, ma ho un’idea. Glielo porterò... stanotte.” dormire oggi sono cattivo A casa. “Ehi, ho ancora dieci sacchi di riso”, dice Hyan. “Questo è davvero strano. È davvero bello. Domani porterò a mio fratello due sacchi di riso.” oggi sono buono cucina tu sei gentile la mia casa un sacco di riso ho una bella idea! “Quest’idea è buona, quest’idea è bella. Un sacco di riso. Un sacco di riso. Ne porterò uno, forse due, al chiaror d’una stella. Un sacco riso. Un sacco di riso porterà il sorriso.” Quella notte Hyan va a casa di suo fratello. Egli lascia un sacco di riso nella sua cucina. Tutto dormono e nessuno lo vede… la casa di mio fratello La notte successiva, Hyan porta due sacchi di riso a suo fratello. Li lascia in cucina e torna a casa sua… 31 Storie popolari e leggende “Ehi. Ho ancora dieci sacchi di riso. Ciò è molto strano, ma veramente bello. Domani porterò a mio fratello tre sacchi di riso.” “Vedo un’ombra”, dice Hyan. “Chi è? Chi sei tu?” “Sono io, tuo fratello Chung. Dove stai andando?” “Vado a casa tua”, dice Hyan. “Questi tre sacchi di riso sono per te.” Dove vai? “Tutti sanno che quando l’amore è proprio vero, può fare miracoli. Può fare tutto per te, davvero.” vado a casa. “E io sto andando a casa tua”, dice Chung. “Anch’io ho tre sacchi di riso per te.” I due fratelli si mettono a ridere. “Ecco perché i sacchi di riso sono sempre dieci.” ombra La sera successiva Hyan si incammina verso la casa del fratello con tre sacchi di riso, quando… C’è sempre qualcosa di cui essere grati. Non lamentatevi se qualche volta le cose non vanno come vorreste. Siate grati per coloro che vi sono cari e vicini. Un cuore pieno di gratitudine vi rende felici! Buddha ridere “Che piacere. Questo è bello. Questi sacchi sono pieni di riso, ma soprattutto pieni d’amore che porta il sorriso.” ©Hello english 1994 © Bussolati, Conci, Palermo Il servizio reso all’uomo è servizio a Dio Abramo Lincoln diventò presidente degli Stati Uniti d’America nel 1861. Era famoso in tutto il Paese come persona gentile e amante della verità e della giustizia. Anche da piccolo, amava aiutare e servire le persone bisognose. Una volta, quando era Presidente, uscì per fare una passeggiata con degli amici. Mentre tornavano a casa, notò dietro di sé un cavallo con la sella, ma senza cavaliere. Abramo chiese agli amici se conoscessero il proprietario del cavallo e perché l’animale se ne stesse andando in giro in quel modo. Gli amici ritenevano che appartenesse a una persona di loro conoscenza. “È un ubriacone” - dissero - “e deve essere caduto da cavallo da qualche parte lungo la strada.” Abramo suggerì che si tornasse indietro a cercarlo. “Perché dovremmo?” - chiesero gli amici. “Si è fatto tardi e sta venendo buio. Lasciamo che quell’ubriacone impari la lezione.” “Ma può essersi fatto male in modo serio! Sento che quell’uomo ha bisogno d’aiuto”, disse Abramo tornando indietro, mentre gli amici se ne andavano. Camminò per un po’ finché non vide l’uomo ubriaco che giaceva privo di sensi a lato della strada. Lo aiutò in qualche modo a riprendersi un po’ e, con qualche difficoltà, lo trasportò a casa sua. Tutti gli altri erano arrabbiati con lui per aver portato l’uomo nella sua dimora, ma Abramo non si curò delle loro critiche e replicò con calma alle loro dure parole. “Sarà anche ubriaco, ma è un essere umano come noi”, disse. “È nostro dovere aiutarlo”. Mise l’uomo sotto una doccia fredda fintantoché quello riprese piena conoscenza, e poi gli servì del cibo. Alla fine, lasciò che tornasse a casa sua. Abramo credeva che il servizio fatto con amore al prossimo fosse servizio a Dio. Lo rattristava vedere come gli Americani facessero lavorare i neri come schiavi. Si batté con i suoi stessi connazionali per liberare la gente di colore dalla schiavitù e alla fine ci riuscì. Dopo questa impresa, molti Americani erano soliti dire: “Dio in cielo e Abramo Lincoln sulla terra. Abbiamo soltanto questi due a curarsi di noi.” Sathya Sai Storie per bambini 33 L’Inno dell’Amore dalla prima lettera di san Paolo ai Corinzi Se io parlassi il linguaggio degli uomini e degli angeli, ma non avessi amore, sarei solo un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. Se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede in modo da smuovere le montagne, ma non avessi amore, non sarei nulla. E se anche distribuissi ai poveri tutte le mie sostanze e mi sacrificassi fino all’estremo tanto da potermene vantare, ma non avessi amore, non avrei ottenuto nulla. L’amore è paziente, è gentile l’amore. L’amore non è invidioso, non conosce la vanità, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto dei torti subiti. L’amore non gode della malvagità, ma si compiace della verità. Tutto perdona, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. L’amore non viene mai meno. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà, perché la nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando infine giungerà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. Ora vediamo solo un riflesso indistinto, come in uno specchio; ma poi vedremo faccia a faccia. Ora possiedo solo una conoscenza parziale, ma dopo conoscerò in modo completo, così come io stesso sono perfettamente conosciuto. Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e l’amore, ma la più grande di queste è l’amore. I RISPARMI DI TEO Quando Teo ebbe dieci anni, ricevette la sua prima paghetta. “Puoi farci quello che vuoi”, gli disse il papà. “Ricordati però che è tutto quello che avrai per l’intero mese”. La mamma annuì con il capo, e porse al figlio un grazioso salvadanaio a forma di porcellina. “Un salvadanaio ti aiuterà a metterne da parte un po’, caro”, gli disse. Mettere da parte un po’ del suo denaro? Manco per sogno! Ora Teo poteva spendere i soldi in suo possesso senza dover chiedere il permesso a nessuno ed era esattamente ciò che voleva! Sembrava che improvvisamente non potesse fare a meno di tutte le cose che poteva comprare. Ma con sua somma costernazione, esclamò: “Ooh! Ce l’avevo già….” e, immancabilmente, trovava molte delle stesse cose seminascoste sotto un mucchio di abiti o riposte in fondo a un cassetto. Grazie al cielo questo spreco di denaro non durò a lungo. Ben presto il ragazzo si rese conto che i suoi genitori avevano ragione: doveva capire come usare il salvadanaio, e mettere anche un tetto ai suoi desideri. “È facile!” disse un giorno a un amico. “Funziona così: valuti il tuo desiderio e ti chiedi se hai VERAMENTE bisogno di ciò che vuoi.” E Teo non parlava così solo per fare bella figura! Ogni volta che era in grado di fare a meno di qualcosa che aveva pensato di comprare, prese l’abitudine di mettere da parte i soldi. Buffo, ma si sentiva più forte e più fiducioso in se stesso ogni volta che succedeva! Nel frattempo, il salvadanaio diventava pesante. “Forse potresti usare i tuoi risparmi per una nobile causa, Teo”, suggerì amorevolmente la mamma. “Una nobile causa?!” – replicò Rita, sua sorella. “Scommetto che stai mettendo da parte il denaro per comprarti quelle scarpe da tennis alla moda! Giusto? Dai, Teo, dimmi la verità!” - lo prendeva in giro la sorella. Teo divenne veramente bravo nell’usare il denaro con parsimonia e nel mettere da parte il resto, fino al giorno in cui si sedette sul letto e Storie vuotò il salvadanaio. Contò il denaro, mise la maggior parte nel suo portafoglio con le stampe di “Guerre Stellari” - quello regalatogli dal nonno – mise nuovamente le monetine nel salvadanaio e poi uscì. Quando tornò più tardi nel pomeriggio, era visibilmente molto contento, ma con le tasche vuote. “Che ne hai fatto del denaro, Teo?” - gli chiese il padre. “Se tu sapessi, papà!” – disse Teo sorridendo. “Ogni mattina, quando vado a scuola a piedi, incontro una vecchia signora che va al lavoro. Mi ha detto che va a stirare per una famiglia numerosa, e che fa le pulizie nella casa di un anziano signore. Le occorre molto più tempo per recarsi al lavoro di quanto non ne occorra a me per andare a scuola! Si capisce dal modo in cui è vestita che è veramente povera”, aggiunse Teo sospirando. “Oh, mamma, se tu potessi vederla, proveresti molta pena per lei. Così ho pensato che, se fossi riuscito a fare a meno di alcune cose che volevo comprarmi, avrei potuto mettere da parte abbastanza soldi per acquistarle un abbonamento per l’autobus!” “Oh, Teo, che gesto meraviglioso! Deve averla resa molto felice!” “Era veramente commossa, mamma. Immagino che non si aspettasse che un ragazzino come me potesse fare una cosa del genere. Voleva perfino rimborsarmi, ma io ho insistito. Tutta quella strada 35 37 Storie per arrivare al lavoro….se c’è bel tempo può non essere un problema, ma quando invece piove o nevica?!” Teo guardò i suoi genitori e sua sorella, che non ebbero tempo di rispondere. “Ehi! Ma la storia non è finita qua!” - disse, con un sorriso che andava da un orecchio all’altro. “Sapete, sono stato in grado di risparmiare molto più di quanto pensassi, così….” “….così hai comprato quella scarpe da tennis alla moda! Lo sapevo!” - disse Rita con un pizzico di soddisfazione. “No! All’anziana signora ho comprato anche una bella borsa della spesa con le ruote, e l’ho riempita di generi alimentari! Giacomo, il ragazzo del supermercato, mi ha dato un sacco di bei suggerimenti… Ci ho messo pure un dolce… ‘Gnam’, con pezzetti di cioccolato, il mio preferito!” Domande 1-Perché Teo spendeva sempre i suoi soldi? 2-Perché Teo ha dimenticato di avere qualcuna delle cose che avrebbe comprato ancora per sé? 3-Come ha imparato Teo a mettere da parte i suoi soldi? 4-Pensi fosse difficile per lui fare a meno di alcune delle cose che desiderava? 5-Che cosa ha fatto con i suoi risparmi? 6-Perché era così contento di aver aiutato l’anziana signora? 7-Raccontate questa storia con parole vostre. La Chiave Come puoi essere sicuro che sia l’amore a guidarti? Se sei onesto con te stesso, ti accorgerai della differenza! L’egoismo è il peggior nemico dell’amore. Ti fa pensare di essere il migliore… e ti tiene legato a un mucchio di emozioni e sentimenti negativi, come l’avidità, l’orgoglio, la vanità, la gelosia e l’ira. L’ego ti fa sentire solo e chiuso in te stesso, perché il suo centro d’interesse è ristretto, sempre focalizzato su “Me e Mio!” State attenti! Non lasciate che l’ego s’impadronisca di voi! L’amore è il nostro miglior amico! È pieno di emozioni e sentimenti positivi. Se chiedete consiglio all’amore, questo sarà premuroso e costruttivo. L’amore guarisce e avvicina le persone. Favorisce la libertà, la creatività e la gioia! Siate pieni di gratitudine e di gioia quando lo sentite risuonare nel vostro cuore. Quando l’amore è vicino a noi, non c’è nulla di cui avere paura! L’amore scioglie i nodi dell’ego e, come il fiume, scorre oltre gli ostacoli che incontra sul suo cammino, irradiando luce e bellezza ovunque vada! Valori Umani In Classe con i Valori Umani l’insegnante, e certamente lo è, dato che presuppone che il docente stesso l’abbia già sviluppato in se stesso. AMORE E ATTIVITÀ SCOLASTICHE: nel seme c’è il fiore 1. Iniziare con le cose più semplici Premessa Spiegare il concetto di ‘amore’ con esattezza o darne una semplice definizione non è facile, dato che abbraccia un vasto ambito di idee che si sovrappongono e possono significare cose diverse a persone diverse. Il punto focale è proprio nei termini ‘idee’ e ‘significato’; essi si riferiscono a processi cognitivi e mentali a cui viene data priorità nelle attività scolastiche di ogni tipo. Senza voler diminuire la loro indiscutibile importanza nella crescita umana dei nostri studenti, il valore dell’‘Amore’ nella sua valenza spirituale non è mai stato affrontato nelle scuole statali occidentali. Ne possiamo parlare e argomentare (ad es. in Religione: Gesù e altri santi), possiamo soppesarlo eticamente come rispetto e tolleranza, possiamo trarre conclusioni quando leggiamo una storia o un romanzo che ne parli. Ciò nondimeno, consentire agli studenti di scoprire la più piccola particella d’amore in se stessi (cosa che è lo scopo principale di un approccio orientato ai valori) è un’altra questione. Come possono gli studenti essere aiutati a sviluppare una consapevolezza ‘d’amore’? Sarebbe presunzione dichiarare che sia facile, possibile e alla portata di tutti. Le sue dimensioni sono così vaste che, parlando sinceramente, ciò che si può ottenere in qualche misura è un’attitudine gentile e delicata verso gli esseri umani, l’ambiente, i bisognosi, i membri della propria famiglia, del proprio paese e nazione. Comunque la domanda è come promuovere questo atteggiamento. Sembra un compito arduo per Secondo quanto sperimentato, è preferibile partire dalle situazioni più semplici legate alla vita quotidiana dei ragazzi. Ad esempio, sia i bambini sia gli adolescenti avvertono un profondo legame col mondo degli animali, domestici e non. Essi possono riflettere su quanto segue, individualmente prima e in piccoli gruppi poi, in modo da confrontare le proprie idee secondo quanto richiesto. È una sorta di approccio ‘interiore’ che tende alla personalizzazione ed evita l’ipergeneralizzazione sul tema. I ragazzi ricevono un semplice questionario in cui viene loro chiesto di abbozzare annotazioni personali per delineare in primo luogo una semplice scheda sui loro animali domestici. Qualsiasi insegnante sa quali informazioni chiedere. Dopo di che, le domande che puntano a una riflessione più profonda potrebbero essere: •Sei tu a prenderti cura del tuo animale domestico? •Riesci a riconoscere i suoi umori? Quando pensi che sia felice o triste? •È mai accaduto che si sia perso? Che cosa hai provato? Ne hai mai sentito la mancanza? •Da 1 a 10, puoi indicare quanto lo ami (generalmente essi scrivono 10). •Ami unicamente il tuo animale o provi amore anche verso gli animali dei tuoi amici o vicini di casa? •Se trovassi un cane o un gatto smarrito, che cosa faresti? •Pensa a che cosa provi quando trascorri del tempo col tuo animale e prova a descriverlo con le tue parole. •Questo ti fa sentire meglio? In che modo? Dato che tanto i bambini quanto gli ado- 39 41 In Classe con i Valori Umani lescenti avvertono un profondo legame affettivo verso i loro amici animali, mostrano grande propensione a esprimere e a scrivere le loro idee: “Certo che amo il mio animale preferito; non posso vivere senza di lui”, “Una volta ho salvato il gatto di mio zio dal cadere nel pozzo!” e con grande emozione descrivono la loro avventura. Non si può minimamente immaginare quanta energia e partecipazione ci sia nell’immaginario dei nostri studenti e quanto possano dare soprattutto se vengono sollecitati a parlare delle loro esperienze e del loro background. In tanti anni d’insegnamento, ho avuto innumerevoli opportunità di verificare come essi abbiano sempre mostrato sentimenti d’amore non solo verso i propri animali, ma anche verso tutto il mondo degli animali. Questo sentimento, che emana da loro con forza in modo genuino e istintivo, può essere utilizzato per ulteriori estensioni del modulo didattico. Quando li si ascolta con grande rispetto e apprezzamento in merito alle loro opinioni e sentimenti, essi si sentono incoraggiati ad andare avanti e ad aprire il loro cuore. 2.Un passo in più: proseguire con una riflessione profonda sul tema dell’amore. Molti anni fa, a Puttaparthi, acquistai un bellissimo testo di Curtis & Aldrich, ‘All I See is a Part of Me’1, che a volte ho usato quando dovevo lavorare sull’‘amore’. Le prime due pagine sono di grande ispirazione, dato che mostrano un ragazzino seduto sotto un albero e che guarda verso uno stupendo paesaggio con colline degradanti verso il mare mentre il sole sta tramontando. L’immagine attrae molto e fu mostrata agli studenti prima di chieder loro di disegnare qualcosa di simile, ma riferendosi alla propria esperienza personale. I bambini posseggono un forte senso di Curtis & Aldrich, All I See is a Part of Me, Illumination Arts Publishing Company, Inc. P.O.Box 1865, Bellevue, Wa 98009, 1994 1 unità con il mondo della natura. Dopo aver disegnato i loro ‘capolavori’, essi descrivono i loro sentimenti in modi molto semplici. L’insegnante annota le loro parole: “Ho provato una forte sensazione dentro, mentre disegnavo!” “Amo alberi e fiori; mi piace moltissimo correre scalzo nell’erba!” “Mi piace stare seduto sotto un albero e contarne le foglie.” “È proprio vero che tutto ciò che vedo è una parte di me.” “Amo guardare il sole che passa attraverso rami e foglie. Immagino che giochi a nascondino con me.” “Mi sento a mio agio quando sto nella natura; mi piacerebbe una scuola che sia una scuola della natura(!)”. A conclusione di questa attività, l’insegnante li fa riflettere sulle loro impressioni profonde ‘dopo’, una volta sperimentata l’attività. L’obiettivo è comprendere per quanto tempo e quanto profondamente il senso di unione e di empatia con la natura permanga in loro. Essi sono sempre e troppo condizionati da un mondo di sensazioni superficiali, sono sempre sotto pressione per questo e per quello (calcio, danza, nuoto, basket, incontri ecc.), non si fermano mai per ‘pensare’. Metterli in situazioni nuove e differenti, spinti dalla curiosità di avventura e di consapevolezza personale, coinvolgendoli non solo fisicamente, ma anche in prima persona in un processo di autoscoperta, lascia una traccia, la qual cosa è un seme che può fiorire dopo o può contribuire a modificare tutto il loro modo d’essere, inteso come unità di cuore e mente. Marina Ciccolella continu a Giochi di gruppo Imparare di nuovo… a giocare! IL GRUPPO DI STATUE Quando un gruppo si mette assieme per giocare, i giocatori di solito pensano di dover giocare nel modo in cui avevano sempre giocato sempre prima, cioè nel modo che era stato loro insegnato quando erano giovani, vale a dire in modo competitivo, contraddistinto da una netta individualità, a volte quasi “eroica”. Ecco perché dobbiamo imparare di nuovo a giocare, ignorando i vecchi criteri della competizione e facendo posto a nuove modalità di gioco, basate sul fatto di divertirsi e di condividere delle esperienze, e di imparare a collaborare. Obiettivo: interazione e creatività, fiducia e fede. Numero di partecipanti: un massimo di 30. Età: dai 6 anni in su. Tipo di attività: moderata. COME SI GIOCA I giocatori si siedono in cerchio dopo aver deciso se fare parte del gruppo A, B, C ecc. Il gruppo A si siede al centro del cerchio e crea… una statua vivente! (vedi figura). I giocatori del gruppo B e C, che sono ancora seduti, devono indovinare il nome della statua che il gruppo A sta rappresentando. Il gruppo B si alza e raggiunge il gruppo A, creando una propria statua che si collega alla prima. Anche a questa statua viene dato un nome. Il gruppo C si unisce ai gruppi A e B, e crea una sua statua che si collega alle due precedenti. Il gioco finisce quando tutti i gruppi si trovano al centro del cerchio… e creano un’unica, magnifica statua vivente! POMPIERI Obiettivo: collaborazione e divertimento. Materiale: un oggetto rosso. Numero di partecipanti: un minimo di 10 giocatori. Gruppo di età: dai 5 anni in su. Tipo di gioco: attivo. COME SI GIOCA I giocatori si schierano in una, due o tre file, a seconda del numero dei giocatori. A 10 metri di distanza viene messo un oggetto rosso (che rappresenta l’incendio). Ogni giocatore rappresenta un camion dei pompieri il cui compito è di spegnere l’incendio (cioè l’oggetto rosso). I giocatori all’inizio di ogni fila cominciano a correre verso l’oggetto rosso urlando: “Ta-tu…Ta-tu!”, muovendo le mani sopra la testa. Una volta raggiunto 43 SEDETE... E ANDATE! l’oggetto rosso (cioè l’incendio), estraggono le pompe dell’acqua e cercano di spegnere “l’incendio”. L’incendio aumenta sempre più! Pertanto i giocatori tornano indietro a chiedere aiuto. Ogni volta i giocatori all’inizio di ogni fila si uniscono agli altri e corrono per spegnere l’incendio. L’unico modo per riuscirci è quando tutti i giocatori corrono insieme, urlando e agitando le mani sopra la testa, nel momento in cui si precipitano al salvataggio! Considerazioni: il gioco dà l’opportunità ai bambini di potersi esprimere senza per questo esibirsi. È inoltre un modo eccellente per consentir loro di dare sfogo alla loro “natura selvaggia”. Obiettivo: collaborazione, fiducia reciproca. Numero di partecipanti: un minimo di 10 giocatori. Età: dai 5 anni in su. Tipo di attività: tranquilla. COME SI GIOCA I giocatori camminano in una fila singola, il più vicino possibile gli uni agli altri, e gradualmente formano un cerchio. Tenendo le mani strette sui fianchi dei bambini davanti, allargano leggermente le gambe. Al grido di: “Sedete sulle mie ginocchia”, ognuno si siede lentamente sulle ginocchia del giocatore dietro di sé. Non appena hanno raggiunto un buon equilibrio, i giocatori cercano di camminare insieme… Più grande è il gruppo, più facile diventa sostenere il peso dei singoli giocatori! Bibliografia °Hello! English - n. R.C.S. Libri & Grandi Opere. E.Bussolati, D.Conci, S. Palermo, per Tavi. °Un’altra Scuola è possibile – Enea Edizioni, 2013. °Stories for Children 1 – Sri Sathya Sai Sadhana Trust – Publications Division. RIEPILOGO (CONCLUSIONE) Non è facile dare una definizione o una descrizione dell’amore. In questo numero di Educare abbiamo cercato di dare una qualche vaga idea di come si può esprimere. L’amore di una madre, e la bellezza e generosità della natura ci ricordano di come l’amore, il vero amore, sia disinteressato e premuroso, mentre i due gemelli coreani hanno introdotto un raggio d’amore sotto forma di condivisione! Quando queste due qualità si trovano assieme, il nostro amore aumenta e al suo apice diventa compassione. Questo è ciò che aveva mosso Teo quando aveva deciso di usare i suoi risparmi per aiutare qualcuno che aveva bisogno! Anche l’aneddoto tratto dalla vita di Abramo Lincoln riguarda la compassione, e ci ricorda che l’amore non giudica e che non c’è ‘stagione o ragione’ per l’amore. L’amore è gentilezza. È un profondo, intimo sentimento di unità che ci riempie di armonia e ammirazione. Non usa parole dure o modi bruschi e non ha nulla a che vedere con l’arroganza dell’ego. L’amore si esprime in modo dolce e ci esorta a stare tranquilli, immersi nella grazia della sua presenza. Quando ci comportiamo così, troviamo l’amore dovunque andiamo! Lo sentiremo fremere in ogni cellula del nostro corpo, splendere nelle nostre menti e avvolgere la nostra anima! Sì! L’amore è la corrente sotterranea della nostra vita, della preziosità dell’uomo e dei valori umani! Guardàtelo in azione e imparate dai suoi modi dolci e sottili! AUSILI VISIVI NEL RACCONTO DI STORIE appendice 45 Gli ausili visivi, per aiutarvi a essere più divertenti e creativi nel racconto di storie, sono offerti come appendice del giornalino Educare. Le spiegazioni fatte di volta in volta vi mostreranno come realizzare i diversi tipi di supporto che coinvolgono i bambini nelle loro creazioni e nell’arte di raccontare storie. È possibile fotocopiare le illustrazioni che si trovano in questa pubblicazione o utilizzarle come modello di riferimento per i bambini quando lavorano da soli. Pupazzi Fare un pupazzo con un sacchetto di carta non è solo un buon modo di passare il tempo con i nostri figli, ma è anche una maniera di stimolare la loro immaginazione e la loro creatività. Occorrente: Un paio di forbici Un sacchetto di carta Spago Pennarelli ed evidenziatori Nastro Colla e una puntatrice Filo di lana Giornale AUSILI VISIVI NEL RACCONTO DI STORIE appendice 47 1 4 Ora per la testa! Accar- Posate il sacchetto di carta sul tavolo di lavoro, con il lato aperto verso di voi. Tracciate due linee con una matita. Se le fate molto sottili, esse saranno praticamente invisibili quando il pupazzo è fatto. Ora il sacchetto è stato suddiviso in tre parti. tocciate alcune pagine di giornale creando una palla. Dovrebbe essere grande come il sacchetto di carta. Comprimete la palla fin che potete, infilatela nel sacchetto, schiacciandola sulla cima. Legate un pezzetto di nastro intorno al collo del vostro pupazzetto per tenere in posizione la carta di giornale. 2 Disegnate un volto semplice nella prima parte superiore, una blusa o una camicia nella parte centrale e una gonna o un paio di pantaloncini nella parte inferiore. Usate la vostra immaginazione per decorare il vostro pupazzetto in modo divertente. Potete aggiungere bottoni, pezzi di feltro e utilizzare una varietà di materiali artigianali. 3 Ritagliate due semicerchi nei lati della parte centrale. Devono essere abbastanza grandi da potervi infilare le dita. Ritagliate la gonna creando uno zig-zag o una forma ondulata. 5 Preparate, con un paio di forbici, alcuni capelli utilizzando pezzi di fil di lana o qualche nastro arricciato usando un paio di forbici. Incollateli o cuciteli con graffette sulla testa del pupazzo che ora è pronto per lo spettacolo! Nel prossimo numero Quando i nostri pensieri irradiano pace, le nostre azioni sono in linea con la coscienza e le nostre parole sono piene d’amore, non c’è posto per la malvagità. Ecco perché si dice che la non violenza, argomento del nostro prossimo numero, rappresenta l’apice dei valori umani! Quando amore, pace, verità e retta azione sono presenti nella nostra vita, qualsiasi cosa noi pensiamo, diciamo e facciamo diventa naturalmente piena di premure e di attenzioni. Ci possiamo guardare allo specchio senza timore, e questo ci fa sentire bene! Ma la cosa migliore è che questa bontà ci ritorna indietro, come in uno specchio, dovunque andiamo! Praticando i valori umani ci mettiamo in sintonia con il valore nascosto di ogni aspetto della vita e ci focalizziamo sulla bellezza del creato, che è la nostra stessa bellezza! Impariamo a renderci conto che, in tutto ciò che esiste e anche in tutte le persone, c’è un nucleo sottostante che vibra di energia d’amore. Come può esistere la violenza se siamo uno con tutto il resto?