Giornalino educativo per la pratica dei Valori Umani per i

Transcript

Giornalino educativo per la pratica dei Valori Umani per i
1
CRESCIAMO INSIEME!
AMORE
Giornalino educativo per la pratica
dei Valori Umani per i bambini, i
ragazzi, le famiglie e la scuola
5
2014
3
Editoriale
EduCare n.5 - 2014
Sommario
5 Tema principale
Amore
Citazioni – Obiettivi – Dizionario
7 Primo piano su educare
L’amore si riversa in un oceano d’amore
9 Genitorialità
Come insegnare l’amore ai vostri figli
11 Impariamo da…
Amore in azione
Cari lettori,
scrittori e poeti hanno elogiato e acclamato il potere
dell’amore, perché l’amore trasforma la mente, intenerisce i cuori e smuove le montagne! Normalmente associato
a sentimenti e relazioni, l’amore è, in verità, un’energia.
Si tratta di una forza invisibile che unisce, costruisce e
crea, favorendo l’amicizia, la coscienziosità, la fratellanza
e l’unità. Per una corretta comprensione dei valori umani è
essenziale muoversi più in profondità, in modo da scoprire la fonte di quest’energia. L’amore è, di fatto, l’essenza
della preziosità dell’uomo e dei valori umani. Senza di esso
non potrebbe esserci comportamento altruista o condivisione. Non ci sarebbe terreno ove il seme dell’albero della
vita potesse crescere, né una base su cui l’umanità potesse
fiorire. Verità, pace, retta azione e non violenza sarebbero
impossibili senza il filo invisibile e la corrente sotterranea
dell’amore.
Siamo pronti a rispondere alla chiamata dell’amore e a
permettere alla sua energia di stimolare le nostre stesse
cellule, illuminare le nostre menti e irradiare il suo calore,
e a imparare a entrare in sintonia con questa vibrante energia, permettendo al Principio dell’Amore di essere attivo? Non è eccitante sapere che, quando riconosciamo la
sua presenza e il suo potere, diventandone sempre più
consapevoli, l’amore risponde? Esso avvolge, abbraccia,
protegge e veglia. Il suo splendore e il suo calore arrivano
nel più alto dei cieli, mentre noi possiamo solo ammirare i
suoi modi e i suoi perché, e guardare accadere i miracoli.
Teniamoci allora pronti a sederci più vicini e ad avvicinarci... per ascoltare la storia dell’amore... anche attraverso
questa rivista!
13 Circolo di Studio dei Bambini
La più alta forma d’amore
15 Facciamo la differenza!
Come ottenere l’amore
L’amore è la vera natura di una madre
19 Radici e saggezza
Una storia dalla Grecia:
La festa dell’amore
23 Fumetti
Marty
25 Racconti e brevi storie
Un Insolito Compleanno
Canzone: Tu sopra, Tu sotto
27 Storie popolari e leggende
Corea: Due fratelli gemelli
33 Racconti per bambini
Il servizio fatto all’uomo è servizio a Dio
L’Inno dell’Amore
35 Racconti
I risparmi di Teo
La chiave: Pensaci
39 In Classe con i Valori Umani
Amore & attività scolastiche:
dentro il seme c’è il fiore
43 Giochi di gruppo
Appendice
Gruppo Editoriale
Branislava Babić
email: [email protected]
Marina Ciccolella
email: [email protected]
Daniel Conci
email: [email protected]
Borna Lulić
email: [email protected]
Suzanne Palermo
email: [email protected]
Desideriamo ringraziare Olga
Emmanuel, Maria Marena e
Adrienne Palermo per la loro
collaborazione nella traduzione e
controllo dei testi.
Disegno e Impaginazione
Daniel Conci.
Illustrazioni
Daniel Conci, Suzanne Palermo.
Traduttori, correttori di bozze e
impaginazione della versione in
italiano:
Daniela Sparti, Maria Teresa
Melone, Claudio Giannini, Pietro
Ricò
Le opinioni e i punti di vista
pubblicati negli articoli non
esprimono necessariamente il
punto di vista ufficiale dell’ISSE
SE e dell’Istituto ESSE.
PUBBLICAZIONE 5
2° trimestre 2014
Copyright © ISSE.SE
Tutti i diritti riservati
Prodotto e pubblicato da: ISSE.SE
48018 Faenza (RA), Italia
Web: www.isseducare.org
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Direttore: George Bebedelis
in collaborazione con
Fondazione SaiCare Germania
www.saicare-stiftung.de
I VALO
RI UM
ANI
La fine del dolore è l’Amore. Dove c’è amore c’è compassione,
ed essa ha una sua piena intelligenza. Quando quell’intelligenza
agisce, la sua azione è sempre vera. Non c’è conflitto dove c’è
quell’intelligenza.
J. Krishnamurthi
L’amore è l’unica realtà e non è un semplice sentimento. È la
verità ultima che si trova al centro della creazione.
Rabindranath Tagore
L’amore è donare e perdonare. Non prendere e dimenticare.
Sathya Sai
Ogni lavoro svolto in conformità alle leggi della natura,
che crea armonia tra gli esseri, si esprime all’interno della
coscienza sotto forma d’amore. Gli adulti credono che l’amore
che un bambino mostra per ciò che lo circonda faccia parte
della gioia e della vivacità dell’infanzia. Non si rendono conto
che questo amore è energia spirituale, bellezza morale, che
accompagnano tutta la creazione.
Maria Montessori
Ovunque vi sia un essere umano, vi è un’opportunità per la
gentilezza.
Lucius Annaesus Seneca
La bontà senza conoscenza è debole e fragile, ma la conoscenza
senza bontà è pericolosa, ed entrambe, unite, formano il
carattere più nobile, e gettano le basi più sicure di utilità per
il genere umano.
John Phillips
Obiettivi
AMORE
Citazioni
5
Focus
Quando il valore dell’amore riempie le nostre menti,
i nostri pensieri diventano positivi e sviluppano buone
intenzioni. Quando esso ci riempie gli occhi e le orecchie,
vediamo e sentiamo la bellezza ovunque. Quando l’amore
colma ogni parte del nostro essere, il suo potere fuoriesce
dalle nostre mani e siamo in grado di costruire e creare
qualcosa di buono per noi stessi e per gli altri! Quando vive
nei nostri cuori sentiamo amore per ogni forma di vita e le
nostre parole diventano tenere e dolci. Allorché i bambini
si rendono conto che l’amore è una fonte infinita di energia
da cui poter attingere in qualsiasi momento, un’energia
che porta buoni risultati a loro e agli altri, saranno sempre
più inclini a imparare a sedere tranquillamente in attesa di
cogliere la sua onnisciente guida attraverso la dolce voce
della loro coscienza. L’amore favorisce un positivo, generoso
approccio alla vita, abbastanza potente da superare i negativi
vizi dell’ego, che distraggono, confondono e portano fuori
strada. Dar vita all’amore a casa o in classe, farlo risplendere
in tutto ciò che pensiamo, diciamo o facciamo, comprendere
appieno che questa energia è la pura natura della bontà insita
in noi stessi, come anche in tutte le persone, sono gli obiettivi
dell’educazione spirituale e morale basata sui valori, e in
particolare di Educare.
Dizionario
AMORE
FORTE AFFETTO PER L’ALTRO, DERIVANTE
DALLA PARENTELA O DAI LEGAMI PERSONALI
(VALE A DIRE, AMORE DELLA MADRE PER IL
FIGLIO).
ALTRUISTICO, LEALE E BENEVOLO INTERESSE
PER IL BENE DELL’ALTRO, COME (1): LA
PREMURA PATERNA DI DIO PER L’UMANITÀ,
(2): LA FRATERNA PREOCCUPAZIONE PER GLI
ALTRI.
ENTUSIASMO E AFFINITÀ (CIOÈ, AMORE
PER LA PERSONA, AMORE PER LA NATURA).
L’ADORAZIONE DI UNA PERSONA PER DIO.
L’AMORE È VERITÀ, LA VERITÀ È DIO.
L’ AMORE È UN ALTRO NOME DI DIO.
Sinonimi
Premura
Affetto
Bontà
Tenerezza
Amorevolezza
Amicizia
Devozione
Dio
Opposti
Incuria
Freddezza
Cattiveria
Durezza
Antipatia
Animosità
Educazione ai Valori Umani
Gocce d’amore in un oceano d’amore
L’obiettivo di Educare è aiutare i bambini a prendere coscienza che l’amore è la loro vera natura,
nonché il filo che sottende alla creazione stessa.
L’amore non è un’emozione né un sentimento. È la più positiva e
potente di tutte le forze, un’energia spontanea che scorre come
viva risposta a... se stessa. Perché è solo attraverso l’amore che
l’amore cresce! Un buon modo per spiegare questo ai bambini è
di raccontar loro che, quando amiamo i nostri familiari, il nostro amore brilla come una lampadina che ci circonda con la sua
luce. E, quando portiamo i nostri amici nel suo ambito, la luce
diventa più forte e si diffonde all’esterno, illuminando parte del
cielo! Se poi chiediamo loro che cosa succede quando abbracciamo tutto il mondo come una famiglia... Ecco! Essi vedranno
come il suo potere aumenti, diventando fulgido come il sole! La
forza dell’amore riunisce e costruisce l’energia d’amore, poiché
si sente, si riceve e si trasmette sempre più amore. È per amore
che vogliamo il meglio per l’altro ed è l’amore che parla attraverso di noi quando mostriamo affetto, tenerezza, attenzione e
compassione.
I Valori Umani rendono visibile l’amore!
Quando vi sintonizzate sull’amore, queste sono le virtù che fioriscono nel cuore ed espandono la loro fragranza in quello che
pensate, dite e fate!
Primo piano su EduCare
Trattare i bambini per quello che sono.
L’amore è la loro vera natura.
Quando diventiamo più ricettivi alle virtù dell’amore e più desiderosi di agire a loro nome, riceviamo una chiave speciale.
Girandola verso il nostro cuore, allontaniamo la mente dall’egoismo e attiviamo immediatamente il potere dell’amore. Quando
ciò accade, ne conosciamo il dolce sapore. Scopriamo che il suo
potere creativo guarisce, armonizza e trasforma, e conferisce
un atteggiamento e un approccio alla vita positivi e pacifici. E
allorché diventiamo più intimi con l’energia dell’amore e impariamo a confidare sulla sua presenza, i pensieri e i sentimenti
negativi che possiamo portare dentro svaniscono, permettendoci di affrontare e trasformare i nostri difetti con vigore e fiducia in noi stessi. L’amore trasforma l’interesse personale in
premurosità verso gli altri, l’avidità in generosità, l’orgoglio in
umiltà, l’invidia in apprezzamento, la gelosia in ammirazione,
l’ira in perdono e la paura in coraggio! Esso ci aiuta a vedere
meglio, a parlare meglio e ad agire meglio, e a costruire amicizie e relazioni migliori: da “cuore a cuore”.
o
Il metod
L’amore non può essere insegnato da dietro una scrivania! Tuttavia, possiamo aiutare i
bambini a prendere coscienza e a essere sensibili a esso attraverso il racconto di storie e
attività che migliorano l’attenzione verso se
stessi e gli altri, come anche verso le piante,
gli animali e gli elementi della natura. Anche
un “momento di tranquillità” e la musica ci portano più vicini alle vibrazioni dell’amore, creando un’atmosfera armoniosa e riempiendola di
gioia. Ma il modo migliore per portare l’amore
nell’ovile dei nostri bambini è parlar loro dolcemente e gentilmente ed essere esempi di comprensione, pazienza, perdono e dedizione. Se li
guiderete in tal modo, essi vi seguiranno.
7
COME INSEGNARE L’AMORE
AI VOSTRI BAMBINI
Certo, l’amore... Esiste una parola più importante, ma anche
più fraintesa e abusata? Ne parliamo continuamente, ma non
ne capiamo il vero significato.
Perché quello che chiamiamo
amore in realtà non lo è affatto. Normalmente è una forma di
dipendenza, di possesso.
Tutti affermano di amare i figli;
non troverete alcun genitore che
dica di non amare il proprio figlio. Ma la domanda è: come esprimono i genitori quest’amore?
La risposta è: nell’unico modo in
cui riescono a farlo, il che significa nel modo in cui essi stessi
sono stati amati dai loro genitori. Dipende dalla maniera in
cui hanno imparato ad amare.
In molti casi si tratta di amore
condizionato: fin dai primi anni
di vita i bambini imparano che
devono ottenere l’amore dei
genitori vivendo all’altezza delle
loro aspettative, comportandosi
bene, provando il più possibile
a essere buoni, soddisfacendo i desideri dei genitori, essendo
obbedienti non al loro maestro interiore, ma a un’autorità esterna. Il fatto è, però, che l’amore è un dono; non è un dovere
da compiere o una ricompensa da ottenere. È gratuito, non necessita di esser guadagnato. Dio ama nello stesso modo in cui il
sole risplende sui buoni e sui cattivi, e la terra nutre i suoi figli
indipendentemente dalle loro azioni; come i fiori che emanano
il loro profumo per chiunque passi, come gli uccelli che offrono
il loro canto a chiunque ascolti. Il Vero Amore è condivisione, è
luce e fragranza che desiderano solo offrirsi.
Genitorialità
Due livelli d’amore
“Spesso, quando parliamo d’amore per i figli, ci riferiamo al modo in cui ci prendiamo cura di loro e di come li colmiamo di
abbracci e baci, poiché ciò ci riempie di sentimenti di tenerezza, e, se
vi è una relazione spirituale con il figlio, essa si manifesta quando ci
sediamo con lui per insegnargli le preghiere. Ma il livello a cui mi riferisco è un altro. Questo tipo d’amore non è più personale o materiale:
in questo caso chi serve il bambino sente che sta servendo lo spirito
nell’uomo, lo spirito che ha bisogno di esser liberato.” Maria Montessori
L’insegnante, che lavora per aiutare il bambino a “creare, a realizzare
la sua visione”, non lo fa per sacrificio, ma perché, nel farlo, ottiene
un’intima e profonda soddisfazione, una forma di gioia spirituale, che
“pochi capiscono”, perché è difficile comprendere quello che non si
è sperimentato personalmente. Infatti, al fine di raggiungere questo grado di comprensione, dobbiamo fare un un bel po’ di strada...
dobbiamo intraprendere un viaggio alla ricerca dell’amore, solo per
scoprire, mentre stiamo camminando, che siamo l’amore. L’amore è la
nostra stessa natura, il tessuto di cui siamo fatti.
“Questa forza che chiamiamo amore è l’energia più potente dell’universo. È un’energia molto complessa che governa l’universo, mantiene
le stelle al loro posto, unisce gli atomi per costruire nuove sostanze, fa
aderire le cose alla superficie della terra. È l’energia che regola e ordina
ciò che animato e ciò che è inanimato, e che è inerente all’essenza di
tutto e di tutti. È più che energia: è la creazione stessa.” Maria Montessori
(...) Maria Montessori ci ha ricordato che non si può insegnare l’amore
ai bambini perché i bambini SONO l’amore. Quello che possiamo fare è
di aiutarli ad affrontare gli ostacoli che si frappongono sulla loro strada,
in modo che il loro viaggio attraverso la vita sia più facile. Allo stesso
tempo, possiamo lavorare su noi stessi, in modo da diventare per loro
specchi nitidi e pieni d’amore. Tutto ciò che dobbiamo fare è eliminare
gli strati di scorie e scarti che abbiamo accumulato nel corso degli anni.
Dobbiamo solo fare un po’ di pulizia e mettere ordine. Questa è l’eredità più importante, la vera ricchezza che possiamo offrire ai nostri figli.
Elena Balsamo – L’Approccio Montessori secondo natura –
citazione da “Un’Altra Scuola è Possibile”, Edizioni Enea 2013
9
AMORE IN AZIONE
Maria Montessori (1870-1952)
Una delle prime donne medico in Italia,
è stata un pioniere in campo educativo. Le sue intuizioni hanno contribuito in
modo significativo ai diritti umani durante un periodo in cui le società, in tutto
il mondo, hanno cominciato a ridefinire i
diritti e i ruoli delle donne e dei bambini.
Ella credeva che il compito fondamentale
dell’educatore fosse “aiutare la vita, lasciandola tuttavia libera di manifestarsi”,
e sottolineava il potenziale illimitato dei
bambini che osservava con l’amore di una
madre. L’importanza dei primi sei anni di
vita, dell’esperienza ambientale, e la fede nelle attitudini innate per l’ordine e l’autodisciplina, sono stati i pilastri della
sua pedagogia incentrata sull’amore. “Lo studio dell’amore e
il suo utilizzo ci condurranno alla sorgente da cui scaturisce:
il Bambino”.
Abdul Sattar Edhi – Il Guardiano dei poveri
Abdul Sattar Edhi, fondatore e capo della Edhi Foundation, un’organizzazione di assistenza sociale senza fini di lucro con base in Pakistan,
nacque nel 1928 a Bantva, in quella che oggi è l’India occidentale, e
si trasferì a Karachi nel 1947.
La propensione al comportamento altruistico e la dedizione accompagnarono Edhi fin dai primi anni di vita. Da ragazzo organizzava
piccoli spettacoli circensi per la comunità e, grazie ai consigli di sua
madre di “tenere un paisa (la moneta locale) della sua paghetta per
sé e uno per qualcun altro”, imparò prontamente a conservare le sue
risorse tenendo conto anche del benessere altrui. Quando Edhi aveva
undici anni, la madre fu colpita da paralisi e si ammalò poi di mente.
Il ragazzo affrontò la sfida con coraggio e curò disinteressatamente la
madre fino al triste momento della morte.
L’interazione con i bisognosi alimentò la compassione nel cuore di
Edhi e contrassegnò tutta la sua vita. Nel 1951 investì i suoi risparmi
Impariamo da…
11
per comprare un piccolo negozio dove istituì un dispensario gratuito
con l’aiuto di un medico, che gli insegnò il primo soccorso di base, e
dove un amico tenne corsi gratuiti di alfabetizzazione.
Nel 1957 una vasta epidemia d’influenza colpì Karachi. Edhi reagì
rapidamente con la costruzione di tende fuori dal suo negozio, dove
distribuiva vaccini influenzali gratuiti. Per ringraziarlo la gente dei villaggi offrì ingenti somme in donazione. Con il denaro egli acquistò la
restante parte dell’edificio in cui aveva il negozio, e cominciò a espandere la sua opera umanitaria aprendo un consultorio per gestanti e
una scuola materna gratuiti. Acquistò anche la sua prima ambulanza,
che guidava personalmente. Fino a oggi, la Edhi Foundation vanta
oltre 2000 centri operativi in tutto il Pakistan e gestisce il più grande
servizio d’ambulanza del mondo. Essa ha istituito stazioni di pronto
soccorso, centri di cura e riabilitazione per tossicodipendenti, disabili e
persone malate di mente, scuole materne, banche del sangue, orfanotrofi, centri di adozione, consultori per gestanti, asili nido per donne
e bambini, case di cura e mense per i poveri. I Centri Edhi sono noti
anche per la struttura esterna di trasporti a cui le madri in difficoltà
possono affidare i propri figli in pieno anonimato, sapendo che riceveranno cibo e istruzione.
Abdul Sattar Edhi è un esempio vivente di come l’amore nel pensiero, nella
parola e nell’azione possa davvero dar vita a un mondo migliore.
LA PIÙ ALTA FORMA D’AMORE
OGGI ABBIAMO IMPARATO UNA
NUOVA PAROLA CHE SI CHIAMA
DEVOZIONE.
QUANDO SIETE DEVOTI
DI QUALCUNO O DI QUALCOSA
COME A UN IDEALE,,,
LA SIGNORINA THOMPSON
DICE CHE È LA PIÙ ALTA
FORMA D’AMORE!
Circolo di studio dei bambini
BE’, PENSO CHE SI FACCIA
QUALUNQUE COSA PER ESSERE IN
CONTATTO CON L’OGGETTO DELLA
PROPRIA DEVOZIONE!
CO
I
T
TAS
N
FA
CI SE NE FA CARICO E
SI DESIDERA VIVERNE
ALL’ALTEZZA!
VOGLIO DEDICARMI AI VALORI
UMANI! VOGLIO DEDICARE LA
MIA VITA ALL’AMORE!
INTENDI DIRE CHE SI PENSA
CONTINUAMENTE A QUELLO?
Amare l’Amore
MA È POSSIBILE
FARE QUESTO?
…FISSATE LA VOSTRA
ATTENZIONE SU CIÒ, E SU
NIENT’ALTRO!
… CHE DIVENTA LA COSA PIÙ
IMPORTANTE DELLA VITA?
13
SE SI CREDE NELL’AMORE, E SE
SI AMA L’AMORE TANTO QUANTO
SI AMA SE STESSI, QUESTO È
POSSIBILE!
…RENDE ANCOR PIÙ ALTA LA
FORMA PIÙ ALTA D’AMORE!
Come raggiungere l’amore
Scrivere dell’amore è il compito più
difficile che ci sia, ma essere nello
stato d’amore è la cosa più facile e
più semplice da fare. Infatti,
non si deve fare nulla! È sufficiente
sedersi tranquillamente e respirare.
Ma a volte ci dimentichiamo di
fare anche questo, e allora ci gira
la testa… È forse questo il motivo
per cui si dice che tutto ruota
attorno all’amore…?
Amore:
l’argomento
principale
Qual è il tema principale della maggior
parte dei film? L’amore! Di che cosa parlano la maggior parte delle canzoni? Senza dubbio dell’amore. Qual è lo scopo di
tutte le relazioni umane? Anche in questo
caso, è l’amore. Indipendentemente dal
fatto che si tratti d’amore tra amici, genitori, fratelli, sorelle, amanti, o se è l’amore che proviamo per Dio, esso è alla base
di tutti i rapporti.
Se dovessimo trarre delle conclusioni dalle considerazioni di cui sopra, si evidenzierebbe sicuramente che l’amore è veramente il principale obiettivo di tutte le
attività umane e il filo sotterraneo dell’arte e dell’espressione creativa. Possiamo
anche scoprire che il significato di amore… può essere pienamente onorato solo
quando… lo troviamo, quando troviamo
l’amore! O meglio, quando siamo l’amore!
Facciamo la differenza
Questo ci porta a una profonda riflessione a cui tutti i grandi Maestri del mondo
hanno fatto riferimento affermando che
l’uomo stesso è l’incarnazione dell’amore.
L’uomo è, in base a ciò che potremmo definire il suo “laboratorio sottile”, una creatura d’amore! La sua realtà interiore, il
suo centro, la sua essenza - tutto ciò che
fa di lui quello che essenzialmente è - è
fatto d’amore. Questo è il motivo per cui
ci sentiamo attrarre tanto dall’amore, avvertiamo il bisogno imperioso di scrivere
su di esso, fantastichiamo su di esso, e
siamo così coinvolti dall’amore da esprimerlo creativamente in molteplici modi.
Così facendo, siamo in realtà alla ricerca del percorso che ci guiderà a ritroso
al nostro vero Sé; stiamo continuamente avanzando sul sentiero dell’amore, in
quanto l’esperienza dell’amore è l’esperienza più autentica di sé e della propria
vera natura.
La formula Che strada dovremmo prendere e quamagica chiamata li azioni intraprendere per sperimentare
amore l’amore, per raggiungere il nostro Sé?
Come possiamo incrementare l’amore
nella nostra vita? Una formula segreta
saggiamente recita: “Ogni volta che pensi di fare qualcosa di buono e bello, fallo
subito!”
Un’altra formula, più matematica, afferma che, più amore diamo agli altri, più
esso si moltiplica. Se avete dieci amici e
condividete il vostro amore con loro, esso
vi tornerà decuplicato. Parlando in termini
matematici, è come: A/n = An.
Anche sant’Agostino suggerì una formula molto semplice dell’amore che apre la
porta alla libertà e a una grande forza. Il
motto recita: “Ama, e fa’ ciò che vuoi.”
Qualunque cosa tu faccia, falla per amore.
15
17
Facciamo la differenza
Questa qualità dell’amore non solo equivale alla libertà, ma combacia anche con
la Legge Suprema, ed è confermata da
ciò che Gesù disse ai farisei quando Gli
fu chiesto quale dei comandamenti di
Dio fosse il più importante. Egli rispose
dando un’altra formula in due passaggi,
che contiene e riassume i comandamenti divini complessivi:
1. “Ama il Signore Dio tuo con tutto il
tuo cuore, con tutta la tua anima, con
tutta la tua forza e con tutta la tua mente.”
2. “Ama il prossimo tuo come te stesso.”
Pertanto, dobbiamo essere coraggiosi
per essere autentici e sperimentare la
nostra vera natura. Ciò nasconde un tesoro segreto, fatto di pura gioia e vera
libertà. Tutta la saggezza è in esso contenuta come anche il senso pieno della
vita!
Quindi, rilassiamoci, facciamo un profondo respiro, sorridiamo e siamo ciò
che siamo: Amore puro!
Borna Lulić
“Ama, e fa’ ciò che vuoi. Se resti in silenzio,
fallo per amore. Se gridi, fallo per amore. Se ti
trattieni dal punire, fallo per amore.”
Sant’Agostino
L’amore è la vera natura di una madre
“È la madre che
ti insegna i sacri
princìpi come l’amore, la
compassione,
la pazienza, la tolleranza
e il sacrificio. La madre
indica il padre; il padre
ti porta al precettore
e il precettore ti conduce
a Dio. Ecco perché tra
la madre, il padre, il
precettore
e Dio, la madre viene
per prima.”
Sathya Sai
“Da dove vengo,
dove mi hai preso?”
chiese il bambino alla madre.
Ella rispose un po’ piangendo
e un po’ ridendo e stringendo
il bambino al seno:
“Eri nascosto nel mio cuore
come suo desiderio,
tesoro mio.”
Rabindranath Tagore
“Tu sei la custode delle generazioni,
sei colei che dà la vita.!”
disse il Sole alla donna.
“Tu sarai il sostegno di questo Universo.”
Mito Sioux
ie
p
s
oe
La Festa dell’Amore
Haris
Scena 1
FATA DEI FIORI:
“Come son traboccante di gioia vera
cui dà ora vita la primavera!
Chi ama balla la sua parte,
sulle melodie del cuore che son brani d’arte,
con le margherite, le farfalle e i bachi,
i piselli odorosi e le api.”
Hmmm… Ora, fammi vedere che cosa c’è dopo. Ecco la mia lista… È
interminabile! Così, ho riempito i fianchi delle montagne di papaveri… ho
piantato camomilla e margherite in tutti i campi… i giardini botanici sono
completamente adorni, il giardino del signor Andreas è perfettamente
sistemato... la veranda della signora Evanthia è una meraviglia a
vedersi…
FIORI.
Aiuto! Fatina aiuto!
FATA DEI FIORI: Sento dei fiori che mi chiamano… Dove saranno?
FIORI: Siamo nel giardino di Agnes! Sbrigati! Siamo in pericolo!
FATA DEI FIORI: Dio mio… Agnes sta di nuovo torturando quelle povere piante... Io, questa volta, devo semplicemente darle una lezione!
Scena 2
AGNES:
FATA DEI FIORI: AGNES FATA DEI FIORI: AGNES: Ho detto: “Fiorite!” Fiorite ora! Se non aprite i petali in questo preciso istante, vi taglio!
Che cosa sta succedendo qui? Perché stai trattando così duramente questi fiori?
(che non ha sentito nulla):
Guardate! Le forbici sono proprio qui e io...
Basta! Smettila subito!
Chi c’è? Qualcuno ha detto qualcosa?
IA
U
TOR
NA S
A
RECI
AG
DALL
Radici e saggezza
19
FATA DEI FIORI: Sono stata io!
AGNES:
E tu chi sei? Come sei entrata nel mio
giardino?
FATA DEI FIORI: Io sono la Fata dei Fiori. Il mio compito è di ai
utare i fiori a sbocciare e certamente non mi serve un invito speciale per entrare in qualun-
que giardino!
AGNES:
Fata dei Fiori! Non sapevo che queste fate esistessero.
FATA DEI FIORI: A quanto vedo, ci sono un sacco di cose che non sai, mia cara... e, tanto per cominciare, che tipo di
modi sono mai questi! Puoi dirmi perché tormenti questi poveri bocciolini?
AGNES:
Be’, non vedi? La primavera è alle porte, tutto è in fiore e questi pigroni rifiutano di aprire i loro petali.
FATA DEI FIORI: Per quanto ne so, non lo faranno mai, dato il
modo in cui li tratti! Dai un’occhiata al tuo giar
dino... che confusione! Perché il tuo giardino è in tali cattive condizioni?
AGNES:
Ora, aspetta un minuto! Mio padre innaffia queste piante al momento giusto, a tempo de-
bito le pota, toglie regolarmente le erbacce dal terreno...
FATA DEI FIORI: Sì, posso vedere tutto questo… ma c’è qualcosa qui che non vedo.
AGNES: E che cos’è esattamente che non vedi?
FATA DEI FIORI:
Amore! Queste piante non hanno ricevuto un briciolo d’amore!
AGNES: Amore? Stai scherzando! A che cosa serve l’amore alle piante? Che barzelletta… hahaha! Hai altre barzellette altrettanto divertenti da poter condividere con i miei amici? Hahaha ...
FATA DEI FIORI: Oh, smetti! Qualcuno sta parlando… Che cosa? Che cosa stai bisbigliando, rosa? (si china verso la rosa per ascoltarla) È proprio così? Dio mio... adesso non mi dire... davvero? Le cose sono molto più gravi di quanto pensassi...
AGNES:
Ora, se questo non è divertente! È sicuramente un gioco che farò con i miei amici, hahaha!
(Beffardo) Sccccc ... Sto parlando al crisante-
Radici e saggezza
mo... Sì ... Eh ... oh... ah... Ho capito! Haha!
FATA DEI FIORI:
Perché tratti le piante in questo modo, puoi dirmelo?
AGNES:
Che vuoi dire? Come le tratto?
FATA DEI FIORI:
Getti la palla su di loro ed esse si spezzano. Le calpesti. Tagli loro le foglie solo per divertimen
to, e le assordi quando percuoti energicamente quei vasi fingendo di essere un batterista.
AGNES:
Come fai a sapere tutte queste cose?
FATA DEI FIORI:
Sapere? Non hai notato che stavo parlando con la rosa? Sei diventata il loro aguzzino! Non ap-
pena ti vedono, le poverine avvizziscono per la paura!
AGNES: (a malincuore... sembra comprendere che qual-
cosa non stia andando bene...) Intendi dire che la rosa ti ha detto tutto questo? È possibile?
FATA DEI FIORI:
Tesoro, che tu ci creda o no, i fiori parlano!
AGNES:
Ma non li ho mai sentiti parlare!
FATA DEI FIORI:
Come potresti, con tutto il rumore che fai sem-
pre! La voce dei fiori è assolutamente eterea... può essere ascoltata solo nel silenzio. È il cuore che può sentire la loro voce, non le orecchie!
AGNES:
Puoi, per favore, aiutarmi a sentirli? Voglio sen-
tirli!
FATA DEI FIORI:
Vieni qui... chinati, proprio verso la pianta di rose che tormentavi poco fa.
AGNES:
Non sento niente.
FATA DEI FIORI:
Sccccc! Porta pazienza… e sentirai.
PIANTA DI ROSE:
Agnes, per favore... non farmi del male! Per-
mettimi di fiorire... permettimi di fare del mio meglio per rendere meraviglioso il mondo!
AGNES:
Fatina, non giocare con me! Sei tu ad aver par
lato, non la pianta di rose!
FATA DEI FIORI:
Sccccc! Ascolta... ti stanno parlando!
FIORI:
Non tormentarci! Non causarci dolore! Concedici
21
l’opportunità di dare al mondo il meglio di noi... i nostri fiori profumati.
AGNES:
Chi l’avrebbe mai creduto… Essi parlano!
FATA DEI FIORI: Vuoi assistere a un miracolo? Vuoi vedere ciò che l’amore può fare ai fiori?
AGNES:
Certo che voglio!
FATA DEI FIORI
“Sulla punta della mia bacchetta magica
C’è un sacco d’amore che al mio comando s’agita.
Esso placa tutti i cuori assetati
Con tutte le gocce di rugiada da me irrorati.”
Contin
ua
Marty
23
Fumetti
Amo questo fiore.
Non è facile parlare dell’amore
che provo per questo
meraviglioso pianeta
e per tutta la creazione.
E amo questo
gattino.
AMO QUESTO
MELO
…e anch’esso mi ama!
Sento questo nel
cuore e tutt’attorno
a me! In verità, so
che Tutto questo è
amore.
www.martyswatch.com
UN COMPLEANNO INSOLITO
Edeltraut Renk
Giulia si muoveva irrequieta nel banco sin da quando, quel mattino, era arrivata a scuola. Era il suo
compleanno e non vedeva l’ora di arrivare a casa per
scartare i regali. Il giorno prima i suoi nonni avevano
un’aria strana: sapevano quanto lei desiderasse una
bicicletta. Accipicchia, pensò Giulia, non sarebbe stato forse il
più bel regalo che avesse mai ricevuto?
Finalmente suonò la campanella. Gli scolari raccolsero i libri e
corsero verso l’uscita. Era freddo fuori e stava iniziando a piovere. Giulia affrettò il passo. I suoi pensieri correvano a casa…
era fortunata ad abitare così vicino alla scuola.
La bambina fece la strada di corsa e si era immessa in una
stradina secondaria quando sentì un gemito sommesso. Da dove
veniva? Non voleva perdere tempo, ma ecco che lo sentì di nuovo. Vicino al bidone delle immondizie c’era un gattino appena
nato. Giulia esitò un attimo… e un sentimento di compassione
nacque nel suo animo.
S’inginocchiò e raccolse il gattino abbandonato. Tremava ed era
sporco, e così pieno di paura! Non poteva lasciarlo lì per terra
sotto la pioggia.
Quando Giulia arrivò a casa si sentì a disagio. Il fratellino aveva
visto qualcosa infilato sotto la sua giacchetta perché aveva cercato di sbirciare. “Che cosa nascondi?” le chiese. Tutti si voltarono a guardare Giulia. La bambina aprì la cerniera lampo della
giacchetta e disse: “Mamma, papà, ho trovato il più bel regalo
che mi potesse venire in mente per il mio compleanno.” Il padre
la guardò un po’ severamente e disse:
Racconti e brevi storie
25
Gioia Sopra Gioia Sotto
Di gioia sopra e sotto mi contorno,
sì, la gioia tutta a me d’intorno.
Gioia nella forma, nella vista, nel
suono, mi circonda davvero di quanto c’è di buono. Sulle mani, sui piedi,
sulle dita, sulle labbra, la lingua, il
naso: essa è vita. In ciò che penso,
in ciò che faccio, è ovunque: in me e
in te con il suo forte abbraccio.
è
tro cuore
s
o
v
il
o
d
n
Qua
re, vedete
o
m
’a
d
o
colm
que!
gioia ovun
©2001 S.Palermo/www.martyswatch.com
Che cosa immagini che le persone presenti alla
festa abbiano pensato vedendo Giulia portare
a casa il gattino? Vuoi provare tu a finire la
storia?
Am
ore
I sacchi di riso
rea
Co
“Ciao! Il mio nome è
Kim.
Vivo in Corea.
Sono coreano.”
INGLESE E VALORI
“Un, due, tre,
segui me!
Vieni a vedere il paese
che ho nel cuore!
Leggi la storia di
due gemelli
e come essi nutrissero
reciproco amore
come si conviene a due
fratelli!”
A scuola ogni argomento può
essere utilizzato per introdurre i valori e sensibilizzare i bambini. Questa sezione
ha scelto di utilizzare
storie e leggende di tutto il
mondo per mettere in luce i
valori che tutte le persone
hanno in comune, anche se
le tradizioni e le colture
possono essere diverse. Le
storie sono state scritte
a supporto delle lezioni di
inglese per bambini stranieri.
27
Storie popolari e leggende
gemelli
Questa è la storia di due fratelli.
Essi sono gemelli. I loro nomi sono
Hyan e Chung.
Hyan e Chung vivono in campagna, in un
piccolo villaggio della Corea.
“Io sono Hyan! Vivo con mia moglie e mio
figlio
in una piccola casa rossa!”
“Io sono Chung! Vivo con mia moglie e mia
figlia
in una piccola casa gialla!”
“Siamo molto poveri, ma siamo una grande
famiglia e ci aiutiamo l’un l’altro!”
daugther
Hyan e Chung hanno così cura l’uno dell’altro che alcune persone sono persino gelose di loro!
figlio
moglie
grande famiglia
“Siamo poveri, ma fratelli!
Sappiamo di poter sempre contare
uno sull’altro da bravi gemelli!”
Sì! Ogni volta che un fratello ha bisogno
d’aiuto, l’altro corre a dargli una mano!
“Quando seminiamo il riso...”
“Quando raccogliamo il riso...”
“Quando mungiamo le mucche...”
“Quando portiamo il latte al mercato!”
raccogliere
mercato
latte
29
Storie popolari e leggende
raccolto
Un anno…
“Il raccolto di quest’anno non è molto
buono”, dice Hyan. “Se è un male per me
è un male anche per Chung. Devo aiutarlo. Ho dieci sacchi di riso. Ne darò uno a
mio fratello... Uhm... So che non accetterà mai un sacco di riso da me, ma ho
un’idea. Glielo porterò... stanotte.”
dormire
oggi sono
cattivo
A casa.
“Ehi, ho ancora dieci sacchi di riso”, dice
Hyan. “Questo è davvero strano. È davvero bello. Domani porterò a mio fratello
due sacchi di riso.”
oggi sono
buono
cucina
tu sei gentile
la mia casa
un sacco di riso
ho una bella
idea!
“Quest’idea è buona, quest’idea è bella.
Un sacco di riso. Un sacco di riso.
Ne porterò uno, forse due, al chiaror
d’una stella. Un sacco riso. Un sacco
di riso porterà il sorriso.”
Quella notte Hyan va a casa di suo fratello. Egli lascia un sacco di riso nella sua
cucina. Tutto dormono e nessuno lo vede…
la casa di mio
fratello
La notte successiva, Hyan porta due sacchi di riso a suo fratello. Li lascia in cucina
e torna a casa sua…
31
Storie popolari e leggende
“Ehi. Ho ancora dieci sacchi di riso. Ciò
è molto strano, ma veramente bello. Domani porterò a mio fratello tre sacchi di
riso.”
“Vedo un’ombra”, dice Hyan.
“Chi è? Chi sei tu?”
“Sono io, tuo fratello Chung. Dove stai
andando?”
“Vado a casa tua”, dice Hyan.
“Questi tre sacchi di riso sono per te.”
Dove vai?
“Tutti sanno che quando l’amore è
proprio vero,
può fare miracoli. Può fare tutto per
te, davvero.”
vado a casa.
“E io sto andando a casa tua”, dice Chung.
“Anch’io ho tre sacchi di riso per te.”
I due fratelli si mettono a ridere.
“Ecco perché i sacchi di riso sono sempre
dieci.”
ombra
La sera successiva Hyan si incammina
verso la casa del fratello con tre sacchi di
riso, quando…
C’è sempre
qualcosa di cui
essere grati.
Non lamentatevi
se qualche volta
le cose non
vanno come
vorreste.
Siate grati per
coloro che vi
sono cari e vicini.
Un cuore pieno
di gratitudine vi
rende felici!
Buddha
ridere
“Che piacere. Questo è bello.
Questi sacchi sono pieni di riso,
ma soprattutto pieni d’amore che porta il
sorriso.”
©Hello english 1994 © Bussolati, Conci, Palermo
Il servizio reso all’uomo
è servizio a Dio
Abramo Lincoln diventò presidente degli Stati Uniti
d’America nel 1861. Era famoso in tutto il Paese come
persona gentile e amante della verità e della giustizia.
Anche da piccolo, amava aiutare e servire le persone
bisognose. Una volta, quando era Presidente, uscì per
fare una passeggiata con degli amici. Mentre tornavano a casa, notò dietro di sé un cavallo con la sella,
ma senza cavaliere. Abramo chiese agli amici se conoscessero il proprietario del cavallo e perché l’animale
se ne stesse andando in giro in quel modo. Gli amici ritenevano
che appartenesse a una persona di loro conoscenza. “È un ubriacone” - dissero - “e deve essere caduto da cavallo da qualche
parte lungo la strada.”
Abramo suggerì che si tornasse indietro a cercarlo. “Perché
dovremmo?” - chiesero gli amici. “Si è fatto tardi e sta venendo
buio. Lasciamo che quell’ubriacone impari la lezione.”
“Ma può essersi fatto male in modo serio! Sento che quell’uomo
ha bisogno d’aiuto”, disse Abramo tornando indietro, mentre gli
amici se ne andavano. Camminò per un po’ finché non vide l’uomo ubriaco che giaceva privo di sensi a lato della strada. Lo aiutò
in qualche modo a riprendersi un po’ e, con qualche difficoltà,
lo trasportò a casa sua. Tutti gli altri erano arrabbiati con lui per
aver portato l’uomo nella sua dimora, ma Abramo non si curò
delle loro critiche e replicò con calma alle loro dure parole. “Sarà
anche ubriaco, ma è un essere umano come noi”, disse. “È nostro
dovere aiutarlo”. Mise l’uomo sotto una doccia fredda fintantoché
quello riprese piena conoscenza, e poi gli servì del cibo. Alla fine,
lasciò che tornasse a casa sua.
Abramo credeva che il servizio fatto con amore al prossimo fosse
servizio a Dio. Lo rattristava vedere come gli Americani facessero
lavorare i neri come schiavi. Si batté con i suoi stessi connazionali
per liberare la gente di colore dalla schiavitù e alla fine ci riuscì.
Dopo questa impresa, molti Americani erano soliti dire: “Dio in
cielo e Abramo Lincoln sulla terra. Abbiamo soltanto questi due a
curarsi di noi.”
Sathya Sai
Storie per bambini
33
L’Inno dell’Amore
dalla prima lettera di san Paolo ai
Corinzi
Se io parlassi il linguaggio degli uomini e degli angeli, ma non
avessi amore, sarei solo un bronzo che risuona o un cembalo
che tintinna. Se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i
misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede in
modo da smuovere le montagne, ma non avessi amore, non sarei nulla. E se anche distribuissi ai poveri tutte le mie sostanze e
mi sacrificassi fino all’estremo tanto da potermene vantare, ma
non avessi amore, non avrei ottenuto nulla.
L’amore è paziente, è gentile l’amore. L’amore non è invidioso,
non conosce la vanità, non si gonfia, non manca di rispetto, non
cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto dei torti subiti.
L’amore non gode della malvagità, ma si compiace della verità.
Tutto perdona, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. L’amore
non viene mai meno. Le profezie scompariranno, il dono delle
lingue cesserà e la scienza svanirà, perché la nostra conoscenza
è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando infine
giungerà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà.
Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino,
ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo, ciò che era da bambino l’ho abbandonato. Ora vediamo solo un riflesso indistinto,
come in uno specchio; ma poi vedremo faccia a faccia. Ora possiedo solo una conoscenza parziale, ma dopo conoscerò in modo
completo, così come io stesso sono perfettamente conosciuto.
Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza
e l’amore, ma la più grande di queste è l’amore.
I RISPARMI DI TEO
Quando Teo ebbe dieci anni, ricevette la sua
prima paghetta. “Puoi farci quello che vuoi”,
gli disse il papà. “Ricordati però che è tutto
quello che avrai per l’intero mese”. La mamma annuì con il capo, e porse al figlio un
grazioso salvadanaio a forma di porcellina.
“Un salvadanaio ti aiuterà a metterne da parte un po’, caro”, gli disse.
Mettere da parte un po’ del suo denaro? Manco per sogno! Ora Teo poteva spendere i soldi in suo possesso senza dover chiedere il permesso a nessuno ed
era esattamente ciò che voleva! Sembrava che improvvisamente non
potesse fare a meno di tutte le cose che poteva comprare. Ma con sua
somma costernazione, esclamò: “Ooh! Ce l’avevo già….” e, immancabilmente, trovava molte delle stesse cose seminascoste sotto un
mucchio di abiti o riposte in fondo a un cassetto. Grazie al cielo questo
spreco di denaro non durò a lungo. Ben presto il ragazzo si rese conto
che i suoi genitori avevano ragione: doveva capire come usare il salvadanaio, e mettere anche un tetto ai suoi desideri.
“È facile!” disse un giorno a un amico. “Funziona così: valuti il tuo
desiderio e ti chiedi se hai VERAMENTE bisogno di ciò che vuoi.” E Teo
non parlava così solo per fare bella figura! Ogni volta che era in grado di fare a meno di qualcosa che aveva pensato di comprare, prese
l’abitudine di mettere da parte i soldi. Buffo, ma si sentiva più forte e
più fiducioso in se stesso ogni volta che succedeva! Nel frattempo, il
salvadanaio diventava pesante.
“Forse potresti usare i tuoi risparmi per una nobile causa, Teo”, suggerì amorevolmente la mamma.
“Una nobile causa?!” – replicò Rita, sua sorella. “Scommetto che stai
mettendo da parte il denaro per comprarti quelle scarpe da tennis
alla moda! Giusto? Dai, Teo, dimmi la verità!” - lo prendeva in giro la
sorella.
Teo divenne veramente bravo nell’usare il denaro con parsimonia e
nel mettere da parte il resto, fino al giorno in cui si sedette sul letto e
Storie
vuotò il salvadanaio. Contò il denaro, mise la maggior parte nel suo
portafoglio con le stampe di “Guerre Stellari” - quello regalatogli dal
nonno – mise nuovamente le monetine nel salvadanaio e poi uscì.
Quando tornò più tardi nel pomeriggio, era visibilmente molto contento, ma con le tasche vuote.
“Che ne hai fatto del denaro, Teo?” - gli chiese il padre.
“Se tu sapessi, papà!” – disse Teo sorridendo. “Ogni mattina, quando
vado a scuola a piedi, incontro una vecchia signora che va al lavoro. Mi
ha detto che va a stirare per una famiglia numerosa, e che fa le pulizie
nella casa di un anziano signore. Le occorre molto più tempo per recarsi al lavoro di quanto non ne occorra a me per andare a scuola! Si
capisce dal modo in cui è vestita che è veramente povera”, aggiunse
Teo sospirando. “Oh, mamma, se tu potessi vederla, proveresti molta pena per lei. Così ho pensato che, se fossi riuscito a fare a meno
di alcune cose che
volevo
comprarmi,
avrei potuto mettere
da parte abbastanza
soldi per acquistarle
un abbonamento per
l’autobus!”
“Oh, Teo, che gesto
meraviglioso! Deve
averla resa molto felice!”
“Era veramente commossa, mamma. Immagino che non si
aspettasse che un
ragazzino come me
potesse fare una cosa
del genere. Voleva
perfino rimborsarmi,
ma io ho insistito.
Tutta quella strada
35
37
Storie
per arrivare al lavoro….se c’è bel tempo
può non essere un problema, ma quando invece piove o nevica?!” Teo guardò i
suoi genitori e sua sorella, che non ebbero
tempo di rispondere.
“Ehi! Ma la storia non è finita qua!” - disse,
con un sorriso che andava da un orecchio
all’altro. “Sapete, sono stato in grado di
risparmiare molto più di quanto pensassi,
così….”
“….così hai comprato quella scarpe da
tennis alla moda! Lo sapevo!” - disse Rita
con un pizzico di soddisfazione.
“No! All’anziana signora ho comprato anche una bella borsa della spesa con le ruote, e l’ho riempita di generi alimentari! Giacomo, il ragazzo del supermercato, mi ha dato un
sacco di bei suggerimenti… Ci ho messo pure un dolce… ‘Gnam’, con
pezzetti di cioccolato, il mio preferito!”
Domande
1-Perché Teo spendeva sempre i suoi soldi?
2-Perché Teo ha dimenticato di avere qualcuna delle
cose che avrebbe comprato ancora per sé?
3-Come ha imparato Teo a mettere da parte i suoi
soldi?
4-Pensi fosse difficile per lui fare a meno di alcune delle
cose che desiderava?
5-Che cosa ha fatto con i suoi risparmi?
6-Perché era così contento di aver aiutato l’anziana
signora?
7-Raccontate questa storia con parole vostre.
La Chiave
Come puoi essere sicuro che
sia l’amore a guidarti? Se sei
onesto con te stesso, ti accorgerai della differenza!
L’egoismo è il peggior nemico dell’amore.
Ti fa pensare di essere il migliore… e ti
tiene legato a un mucchio di emozioni e
sentimenti negativi, come l’avidità, l’orgoglio, la vanità, la gelosia e l’ira. L’ego ti
fa sentire solo e chiuso in te stesso, perché il suo centro d’interesse è ristretto,
sempre focalizzato su “Me e Mio!”
State attenti! Non
lasciate che l’ego
s’impadronisca di voi!
L’amore è il nostro miglior amico! È
pieno di emozioni e sentimenti positivi. Se chiedete consiglio all’amore,
questo sarà premuroso e costruttivo.
L’amore guarisce e avvicina le persone. Favorisce la libertà, la creatività
e la gioia! Siate pieni di gratitudine e
di gioia quando lo sentite risuonare
nel vostro cuore. Quando l’amore è
vicino a noi, non c’è nulla di cui avere
paura!
L’amore scioglie i nodi dell’ego e,
come il fiume, scorre oltre gli ostacoli
che incontra sul suo cammino, irradiando luce e bellezza ovunque vada!
Valori Umani
In Classe con i Valori Umani
l’insegnante, e certamente lo è, dato che
presuppone che il docente stesso l’abbia
già sviluppato in se stesso.
AMORE E ATTIVITÀ SCOLASTICHE:
nel seme c’è il fiore
1. Iniziare con le
cose più semplici
Premessa Spiegare il concetto di ‘amore’ con esattezza o darne una semplice definizione non è
facile, dato che abbraccia un vasto ambito di idee che si sovrappongono e possono
significare cose diverse a persone diverse.
Il punto focale è proprio nei termini ‘idee’
e ‘significato’; essi si riferiscono a processi cognitivi e mentali a cui viene data priorità nelle attività scolastiche di ogni tipo.
Senza voler diminuire la loro indiscutibile
importanza nella crescita umana dei nostri studenti, il valore dell’‘Amore’ nella sua
valenza spirituale non è mai stato affrontato
nelle scuole statali occidentali. Ne possiamo
parlare e argomentare (ad es. in Religione:
Gesù e altri santi), possiamo soppesarlo eticamente come rispetto e tolleranza,
possiamo trarre conclusioni quando leggiamo una storia o un romanzo che ne parli.
Ciò nondimeno, consentire agli studenti di
scoprire la più piccola particella d’amore in
se stessi (cosa che è lo scopo principale di
un approccio orientato ai valori) è un’altra
questione.
Come possono gli
studenti essere
aiutati a sviluppare
una consapevolezza
‘d’amore’?
Sarebbe presunzione dichiarare che sia facile, possibile e alla portata di tutti.
Le sue dimensioni sono così vaste che, parlando sinceramente, ciò che si può ottenere
in qualche misura è un’attitudine gentile e
delicata verso gli esseri umani, l’ambiente,
i bisognosi, i membri della propria famiglia,
del proprio paese e nazione. Comunque la
domanda è come promuovere questo atteggiamento. Sembra un compito arduo per
Secondo quanto sperimentato, è preferibile
partire dalle situazioni più semplici legate
alla vita quotidiana dei ragazzi. Ad esempio, sia i bambini sia gli adolescenti avvertono un profondo legame col mondo degli
animali, domestici e non. Essi possono riflettere su quanto segue, individualmente
prima e in piccoli gruppi poi, in modo da
confrontare le proprie idee secondo quanto richiesto. È una sorta di approccio ‘interiore’ che tende alla personalizzazione
ed evita l’ipergeneralizzazione sul tema. I
ragazzi ricevono un semplice questionario
in cui viene loro chiesto di abbozzare annotazioni personali per delineare in primo
luogo una semplice scheda sui loro animali domestici. Qualsiasi insegnante sa quali
informazioni chiedere. Dopo di che, le domande che puntano a una riflessione più
profonda potrebbero essere:
•Sei tu a prenderti cura del tuo animale
domestico?
•Riesci a riconoscere i suoi umori? Quando
pensi che sia felice o triste?
•È mai accaduto che si sia perso? Che cosa
hai provato? Ne hai mai sentito la mancanza?
•Da 1 a 10, puoi indicare quanto lo ami
(generalmente essi scrivono 10).
•Ami unicamente il tuo animale o provi
amore anche verso gli animali dei tuoi
amici o vicini di casa?
•Se trovassi un cane o un gatto smarrito,
che cosa faresti?
•Pensa a che cosa provi quando trascorri
del tempo col tuo animale e prova a descriverlo con le tue parole.
•Questo ti fa sentire meglio? In che modo?
Dato che tanto i bambini quanto gli ado-
39
41
In Classe con i Valori Umani
lescenti avvertono un profondo legame affettivo verso i loro amici animali, mostrano
grande propensione a esprimere e a scrivere le loro idee: “Certo che amo il mio
animale preferito; non posso vivere senza
di lui”, “Una volta ho salvato il gatto di mio
zio dal cadere nel pozzo!” e con grande
emozione descrivono la loro avventura.
Non si può minimamente immaginare
quanta energia e partecipazione ci sia
nell’immaginario dei nostri studenti e
quanto possano dare soprattutto se vengono sollecitati a parlare delle loro esperienze e del loro background. In tanti anni
d’insegnamento, ho avuto innumerevoli
opportunità di verificare come essi abbiano
sempre mostrato sentimenti d’amore non
solo verso i propri animali, ma anche verso
tutto il mondo degli animali. Questo sentimento, che emana da loro con forza in
modo genuino e istintivo, può essere utilizzato per ulteriori estensioni del modulo
didattico. Quando li si ascolta con grande
rispetto e apprezzamento in merito alle
loro opinioni e sentimenti, essi si sentono
incoraggiati ad andare avanti e ad aprire il
loro cuore.
2.Un passo in più:
proseguire con una riflessione profonda sul
tema dell’amore.
Molti anni fa, a Puttaparthi, acquistai un
bellissimo testo di Curtis & Aldrich, ‘All I
See is a Part of Me’1, che a volte ho usato quando dovevo lavorare sull’‘amore’. Le
prime due pagine sono di grande ispirazione, dato che mostrano un ragazzino
seduto sotto un albero e che guarda verso
uno stupendo paesaggio con colline degradanti verso il mare mentre il sole sta tramontando. L’immagine attrae molto e fu
mostrata agli studenti prima di chieder loro
di disegnare qualcosa di simile, ma riferendosi alla propria esperienza personale.
I bambini posseggono un forte senso di
Curtis & Aldrich, All I
See is a Part of Me,
Illumination Arts
Publishing Company, Inc.
P.O.Box 1865, Bellevue,
Wa 98009, 1994
1
unità con il mondo della natura. Dopo aver
disegnato i loro ‘capolavori’, essi descrivono i loro sentimenti in modi molto semplici. L’insegnante annota le loro parole:
“Ho provato una forte sensazione dentro,
mentre disegnavo!” “Amo alberi e fiori; mi
piace moltissimo correre scalzo nell’erba!”
“Mi piace stare seduto sotto un albero e
contarne le foglie.” “È proprio vero che tutto ciò che vedo è una parte di me.” “Amo
guardare il sole che passa attraverso rami
e foglie. Immagino che giochi a nascondino con me.” “Mi sento a mio agio quando
sto nella natura; mi piacerebbe una scuola
che sia una scuola della natura(!)”.
A conclusione di questa attività, l’insegnante li fa riflettere sulle loro impressioni
profonde ‘dopo’, una volta sperimentata
l’attività. L’obiettivo è comprendere per
quanto tempo e quanto profondamente
il senso di unione e di empatia con la
natura permanga in loro. Essi sono sempre e troppo condizionati da un mondo di
sensazioni superficiali, sono sempre sotto
pressione per questo e per quello (calcio,
danza, nuoto, basket, incontri ecc.), non
si fermano mai per ‘pensare’. Metterli in
situazioni nuove e differenti, spinti dalla
curiosità di avventura e di consapevolezza
personale, coinvolgendoli non solo fisicamente, ma anche in prima persona in un
processo di autoscoperta, lascia una traccia, la qual cosa è un seme che può fiorire
dopo o può contribuire a modificare tutto
il loro modo d’essere, inteso come unità di
cuore e mente.
Marina Ciccolella
continu
a
Giochi di gruppo
Imparare di nuovo… a giocare!
IL GRUPPO DI STATUE
Quando un gruppo si mette assieme per giocare, i giocatori di
solito pensano di dover giocare
nel modo in cui avevano sempre giocato sempre prima, cioè
nel modo che era stato loro insegnato quando erano giovani,
vale a dire in modo competitivo, contraddistinto da una netta individualità, a volte quasi
“eroica”.
Ecco perché dobbiamo imparare di nuovo a giocare, ignorando i vecchi criteri della competizione e facendo posto a nuove
modalità di gioco, basate sul
fatto di divertirsi e di condividere delle esperienze, e di imparare a collaborare.
Obiettivo: interazione e creatività,
fiducia e fede.
Numero di partecipanti: un massimo di 30.
Età: dai 6 anni in su.
Tipo di attività: moderata.
COME SI GIOCA
I giocatori si siedono in cerchio dopo aver deciso se fare parte del gruppo A, B, C
ecc. Il gruppo A si siede al centro del cerchio e crea… una statua vivente! (vedi
figura). I giocatori del gruppo B e C, che sono ancora seduti, devono indovinare il
nome della statua che il gruppo A sta rappresentando. Il gruppo B si alza e raggiunge il gruppo A, creando una propria statua che si collega alla prima. Anche a
questa statua viene dato un nome. Il gruppo C si unisce ai gruppi A e B, e crea una
sua statua che si collega alle due precedenti. Il gioco finisce quando tutti i gruppi
si trovano al centro del cerchio… e creano un’unica, magnifica statua vivente!
POMPIERI
Obiettivo: collaborazione e divertimento.
Materiale: un oggetto rosso.
Numero di partecipanti: un minimo di 10
giocatori.
Gruppo di età: dai 5 anni in su.
Tipo di gioco: attivo.
COME SI GIOCA
I giocatori si schierano in una, due o tre
file, a seconda del numero dei giocatori. A 10 metri di distanza viene messo un
oggetto rosso (che rappresenta l’incendio). Ogni giocatore rappresenta un
camion dei pompieri il cui compito è di spegnere l’incendio (cioè l’oggetto rosso).
I giocatori all’inizio di ogni fila cominciano
a correre verso l’oggetto rosso urlando: “Ta-tu…Ta-tu!”, muovendo le mani
sopra la testa. Una volta raggiunto
43
SEDETE... E ANDATE!
l’oggetto rosso (cioè l’incendio), estraggono le pompe dell’acqua e cercano di
spegnere “l’incendio”. L’incendio aumenta
sempre più! Pertanto i giocatori tornano
indietro a chiedere aiuto. Ogni volta i giocatori all’inizio di ogni fila si uniscono agli
altri e corrono per spegnere l’incendio.
L’unico modo per riuscirci è quando tutti
i giocatori corrono insieme, urlando e agitando le mani sopra la testa, nel momento
in cui si precipitano al salvataggio!
Considerazioni: il gioco dà l’opportunità
ai bambini di potersi esprimere senza per
questo esibirsi.
È inoltre un modo eccellente per consentir loro di dare sfogo alla loro “natura
selvaggia”.
Obiettivo: collaborazione, fiducia reciproca.
Numero di partecipanti: un minimo di 10
giocatori.
Età: dai 5 anni in su.
Tipo di attività: tranquilla.
COME SI GIOCA
I giocatori camminano in una fila singola, il più
vicino possibile gli uni agli altri, e gradualmente formano un cerchio. Tenendo le mani
strette sui fianchi dei bambini davanti, allargano leggermente le gambe. Al grido di: “Sedete sulle mie ginocchia”, ognuno si siede lentamente sulle ginocchia del giocatore dietro di
sé. Non appena hanno raggiunto un buon equilibrio, i giocatori cercano di camminare insieme… Più grande è il gruppo, più facile diventa
sostenere il peso dei singoli giocatori!
Bibliografia
°Hello! English - n. R.C.S. Libri & Grandi Opere. E.Bussolati, D.Conci,
S. Palermo, per Tavi.
°Un’altra Scuola è possibile – Enea Edizioni, 2013. °Stories for Children 1 – Sri Sathya Sai Sadhana Trust – Publications
Division.
RIEPILOGO (CONCLUSIONE)
Non è facile dare una definizione o una descrizione dell’amore. In questo numero di
Educare abbiamo cercato di dare una qualche
vaga idea di come si può esprimere. L’amore di una madre,
e la bellezza e generosità della natura ci ricordano di come
l’amore, il vero amore, sia disinteressato e premuroso, mentre i due gemelli coreani hanno introdotto un raggio d’amore
sotto forma di condivisione! Quando queste due qualità si
trovano assieme, il nostro amore aumenta e al suo apice
diventa compassione. Questo è ciò che aveva mosso Teo
quando aveva deciso di usare i suoi risparmi per aiutare
qualcuno che aveva bisogno! Anche l’aneddoto tratto dalla
vita di Abramo Lincoln riguarda la compassione, e ci ricorda
che l’amore non giudica e che non c’è ‘stagione o ragione’
per l’amore. L’amore è gentilezza. È un profondo, intimo sentimento di unità che ci riempie di armonia e ammirazione. Non
usa parole dure o modi bruschi e non ha nulla a che vedere
con l’arroganza dell’ego. L’amore si esprime in modo dolce e ci
esorta a stare tranquilli, immersi nella grazia della sua presenza. Quando ci comportiamo così, troviamo l’amore dovunque andiamo! Lo sentiremo fremere in ogni cellula del nostro
corpo, splendere nelle nostre menti e avvolgere la nostra
anima! Sì! L’amore è la corrente sotterranea della nostra
vita, della preziosità dell’uomo e dei valori umani! Guardàtelo
in azione e imparate dai suoi modi dolci e sottili!
AUSILI VISIVI NEL RACCONTO DI STORIE
appendice
45
Gli ausili visivi, per aiutarvi a essere più divertenti e creativi nel
racconto di storie, sono offerti come appendice del giornalino
Educare. Le spiegazioni fatte di volta in volta vi mostreranno
come realizzare i diversi tipi di supporto che coinvolgono i bambini nelle loro creazioni e nell’arte di raccontare storie. È possibile fotocopiare le illustrazioni che si trovano in questa pubblicazione o utilizzarle come modello di riferimento per i bambini
quando lavorano da soli.
Pupazzi
Fare un pupazzo con un sacchetto di carta non è solo un
buon modo di passare il tempo con i nostri figli, ma è anche
una maniera di stimolare la loro immaginazione e la loro
creatività.
Occorrente:
Un paio
di forbici
Un sacchetto di carta
Spago
Pennarelli ed evidenziatori
Nastro
Colla e una puntatrice
Filo di lana
Giornale
AUSILI VISIVI NEL RACCONTO DI STORIE
appendice
47
1
4 Ora per la testa! Accar-
Posate il sacchetto di
carta sul tavolo di lavoro,
con il lato aperto verso
di voi. Tracciate due linee con una matita. Se
le fate molto sottili, esse
saranno praticamente invisibili quando il pupazzo
è fatto. Ora il sacchetto
è stato suddiviso in tre
parti.
tocciate alcune pagine di
giornale creando una palla. Dovrebbe essere grande come il sacchetto di
carta. Comprimete la palla fin che potete, infilatela
nel sacchetto, schiacciandola sulla cima. Legate un
pezzetto di nastro intorno
al collo del vostro pupazzetto per tenere in posizione la carta di giornale.
2
Disegnate un volto semplice
nella prima parte superiore, una
blusa o una camicia nella parte
centrale e una gonna o un paio
di pantaloncini nella parte inferiore. Usate la vostra immaginazione per decorare il vostro
pupazzetto in modo divertente.
Potete aggiungere bottoni, pezzi
di feltro e utilizzare una varietà
di materiali artigianali.
3
Ritagliate due semicerchi nei lati della
parte centrale. Devono essere abbastanza
grandi da potervi infilare le dita. Ritagliate
la gonna creando uno
zig-zag o una forma
ondulata.
5
Preparate, con un paio di
forbici, alcuni capelli utilizzando pezzi di fil di lana o qualche nastro arricciato usando
un paio di forbici. Incollateli
o cuciteli con graffette sulla
testa del pupazzo che ora è
pronto per lo spettacolo!
Nel prossimo numero
Quando i nostri pensieri irradiano pace, le nostre azioni
sono in linea con la coscienza e le nostre parole sono
piene d’amore, non c’è posto per la malvagità. Ecco
perché si dice che la non violenza, argomento del nostro prossimo numero, rappresenta l’apice dei valori
umani! Quando amore, pace, verità e retta azione sono
presenti nella nostra vita, qualsiasi cosa noi pensiamo,
diciamo e facciamo diventa naturalmente piena di premure e di attenzioni. Ci possiamo guardare allo specchio senza timore, e questo ci fa sentire bene! Ma la
cosa migliore è che questa bontà ci ritorna indietro,
come in uno specchio, dovunque andiamo! Praticando
i valori umani ci mettiamo in sintonia con il valore nascosto di ogni aspetto della vita e ci focalizziamo sulla
bellezza del creato, che è la nostra stessa bellezza! Impariamo a renderci conto che, in tutto ciò che esiste e
anche in tutte le persone, c’è un nucleo sottostante che
vibra di energia d’amore. Come può esistere la violenza
se siamo uno con tutto il resto?