La Collana Scientifica Reficere

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La Collana Scientifica Reficere
La Collana
Scientifica
Reficere
presentato il VI
volume
a Collana Scientifica Reficere si propone come mezzo di diffusione a
livello pratico-applicativo dei risultati delle ricerche più recenti condotte in
ambito nazionale ed internazionale nel settore del restauro, del consolidamento e
della conservazione.
Reficere è uno strumento di divulgazione su
ampia scala che intende mettere a disposizione le conoscenze acquisite non solo in ambito universitario ma anche nella pratica diuturna di progettazione e di cantiere. Essa vuole
rappresentare lo stato dell’arte negli ambiti di
maggiore interesse della disciplina del restauro intesa nella sua più larga accezione.
L’esperienza della collana ha dimostrato l’utilità di questo modo di procedere introducendo anche iniziative culturali al fine di tradurre
efficacemente in strumenti tecnici operativi le
innovazioni che sempre di più vengono proposte ai diversi livelli, dai materiali, ai metodi
di intervento, alle normative tecniche, ma
soprattutto per gli effetti prodotti dai risultati
derivanti dalla ricerca scientifica.
L
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i volumi
Consolidamento
e recupero delle murature
1
Consolidamento
di murature in pietra
2
Iniezioni di calce idraulica naturale
Iniezioni di calce idraulica naturale
Maria Rosa Valluzzi
Maria Rosa Valluzzi
Il libro raccoglie i risultati di una Tesi di
Dottorato condotta dal Dott. Ing. Maria Rosa
Valluzzi nell’ambito di una collaborazione tra
il Dipartimento di Costruzioni e Trasporti
dell’Università degli Studi di Padova e il
Laboratorio Prove del Gruppo Tassullo sul
tema della “Valutazione dell’efficacia di tecniche di consolidamento statico di strutture
murarie storiche, basate sull’impiego di iniezioni eseguite con miscele a base di leganti
inorganici” .
Si tratta di un tema affascinante e difficile a
causa delle numerose incertezze che si
incontrano nel definire le “tipologie” di muratura, vista la grande variabilità dei materiali
impiegati e le particolarità costruttive riscontrabili in sito, e delle dinamiche insite nel
comportamento meccanico delle murature,
come spesso riscontrato nelle zone sismiche.
Il quadro si complica ulteriormente se si
aggiungono l’uso spesso indiscriminato delle
tecniche di consolidamento, la sovrabbondanza sul mercato di prodotti per il restauro
di ogni tipo e le carenze normative.
Si è cercato pertanto di proporre una metodologia per il consolidamento di murature in
pietra multistrato, con tecniche d’intervento
caratterizzate dall’impiego di prodotti a base
di calce, che offrono il vantaggio di una maggior compatibilità chimico-fisica e meccanica
con i materiali originari, e mirate alla risoluzione dei problemi strutturali specifici di tali
murature.
Con questa seconda pubblicazione si conclude la presentazione dei risultati ottenuti nell’ambito del progetto di ricerca svolto dal
Dott. Ing. Maria Rosa Valluzzi nella sua Tesi di
Dottorato dal titolo “Comportamento meccanico di murature consolidate con materiali e tecniche a base di calce”, pubblicata in un
estratto aggiornato nel primo Volume della
Collana Scientifica Reficere.
Il Volume si concentra sulle problematiche
legate alla progettazione dell’intervento di
iniezione sulle murature storiche, intesa
come momento di sintesi di un processo
conoscitivo delle caratteristiche del supporto e dei materiali esistenti, delle prestazioni e
delle possibili interazioni dei materiali di
apporto con quelli originari, al fine di individuare le scelte più adeguate da attuare.
La scelta del materiale da iniezione, coerentemente con gli attuali indirizzi più attenti ai
problemi di conservazione dell’esistente, è
ricaduta sui leganti costituiti da calce idraulica naturale, che evitano i problemi di incompatibilità chimico-fisica e meccanica derivanti
dall’uso di cementi e resine organiche.
La sperimentazione è alla base di questa
ricerca: una vasta campagna di controlli effettuati sui diversi prodotti destinati al consolidamento ha portato a definire le procedure
di prova per la caratterizzazione delle proprietà reologiche delle miscele sotto l’aspetto della fluidità e della stabilità, in stretto rapporto con le caratteristiche delle murature.
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Il Restauro, la Conservazione
e la Protezione dei beni
culturali ecclesiastici
3
Autori Vari
Il volume prende in esame i temi della salvaguardia dei beni culturali ecclesiastici e del
loro adeguamento alla luce delle normative
vigenti, attraverso l’analisi del restauro della
chiesa della SS. Annunziata di Torino.
L'Italia, com'è noto, è un paese ricco di beni
monumentali, architettonici e opere d'arte i
cui caratteri artistici ed estetici non solo costituiscono testimonianza storica ma sono altresì veicolo attraverso il quale le generazioni si
tramandano un vero e proprio patrimonio
culturale di creatività, ricerca, applicazione.
È quindi una precisa responsabilità dell'uomo
conservare nel tempo la loro originalità e
autenticità, obbligo che egli adempie attraverso il restauro, quell'attività svolta da artigiani la
cui funzione non è "solo" quella di preservare
il bene nella sua integrità, ma di aiutarci a
comprendere, con il loro studio preliminare,
che le grandi opere sulle quali intervengono,
sono innanzitutto opere di "grandi uomini".
Si comprende allora l'importanza che riveste
il complesso dei beni culturali ecclesiastici,
particolari non solo per la sacralità cui si
richiamano, ma anche perché portano in sé
quella "spiritualità" che ha ispirato l'artista e
che dà all'opera un significato e un valore
diversi.Vi è quindi necessità di un momento di
incontro e confronto tra Curia (Responsabili
per i Beni Ecclesiastici), Soprintendenza (enti
preposti alla loro tutela) e imprese artigiane
di restauro proprio per individuare e apprendere nuove metodologie di approccio nel
restauro dei Beni Ecclesiastici.
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I Palazzi Gualdo in Vicenza
4
La storia attraverso i magisteri costruttivi
Bruno A. M. Michelin, Giosuè Boscato, Roberta Vencato
5
L’approccio metodologico
al progetto di restauro attraverso l’analisi di 3 casi studio
Autori Vari
Il volume monografico della Collana
Scientifica Reficere, interamente dedicato al
restauro de I Palazzi Gualdo in Vicenza, riveste
grande importanza sia perché rappresenta un
prezioso documento di progettazione esecutiva e cantieristica, sia perchè affronta l'anamnesi del costruito basandosi sulla conoscenza
delle fonti documentarie attraverso lo studio
e la catalogazione dei magisteri murari e dei
materiali che li compongono.
Altrettanto interessante è l'approccio conoscitivo basato sull'analogia costruttiva e sui
caratteri dell'architettura con altri edifici del
territorio alla ricerca di quegli elementi comuni per formulare la cronologia delle fasi
costruttive, indispensabile tassello di conoscenza per procedere al progetto restauro
conservativo e di adeguamento degli spazi
interni.
Il volume vuole rappresentare un importante
momento scientifico di approccio al progetto
e pone le basi per ulteriori dibattiti e ricerche
soprattutto finalizzati alla completa conoscenza predittiva alle successive fasi operative.
Con questo volume si compone quindi un
altro tassello di quel mirabile mosaico che ci
siamo proposti di costruire con la piena collaborazione degli operatori di settore quale
strumento tecnico scientifico a dimostrazione
della sensibilità che ci accomuna tutti nella
ricerca sempre attenta di prodotti e tipi di
intervento mirati alla conservazione dei Beni
Culturali ed alla redazione di un corretto e
coerente progetto di restauro.
Nel volume vengono illustrati tre cantieri di
restauro e adeguamento strutturale rispettivamente di un edificio destinato a civile
abitazione e di due edifici adibiti al culto.
Questi ultimi sono Beni Architettonici vincolati, soggetti a tutela da parte delle competenti Soprintendenze.
Il primo cantiere, San Nicolò in Tuenno
(Trento), è caratterizzato dalla fase diagnostica predittiva molto accurata e dalla
necessità di procedere all’adeguamento
degli spazi liturgici alle nuove norme.
Il secondo intervento riguarda lo studio per
la trasformazione di un edificio di tipo rurale a civile abitazione, con tutte le problematiche legate all’abitabilità dei luoghi ed alla
"qualità" della vita. La ristrutturazione ha
richiesto un elaborato progetto architettonico con proposte che hanno originato brillanti soluzioni soprattutto nella scelta e
posa in opera dei materiali.
Il terzo cantiere ha interessato il risanamento
e consolidamento strutturale di una Cappella
campestre ed il restauro di importanti affreschi risalenti al XV Secolo, con tutte le problematiche legate alla conservazione degli intonaci affrescati deturpati sia da interventi dell’uomo succedutisi nel corso del tempo, sia da
mancanza di manutenzione.
In tutti i casi la diagnostica applicata predittiva, rappresentata soprattutto dalle analisi
chimico-fisiche di laboratorio, può essere
considerata una fase fondamentale.
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